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15 Morfologia: androide e ginoide mo la possibilitd di intervenire in maniera differente attraverms manipolazioni dietetiche., Ma lasciatemi spendere ancora due parole sui concetti androide e ginoide. Lrobesita androide @ quella cosiddetta a mela; la ginoide & quella cosid- detta a pera. Nel 1947 Mr. Vogue richiamd I’attenzione sulla diversa significativita, in termini di rischio di malattia, della differente distribuzione del grasso sot- tocutaneo nell’uomo e nella donna obesi. L’obesita maschile (androide) 2 prevalentemente a carico del distretto superiore del corpo: nuca, collo, viso, spalle, torace e addome superiore. Al contrario, l’obesita ginoide, piu tipica delle donne, @ predominante nella meta inferiore del corpo (fianchi, natiche, cosce e addome inferiore). Come lo stesso Vogue ha ri- levato, la necesita di una distinzione tra queste forme di obesita risiede nel fatto che quella androide pitt frequentemente si associa a un aumento del rischio di diabete insulino-indipendente, aterosclerosi e iperuricemia. L’obesita ginoide, se anche comporta problemi di tipo meccanico, circola- torio e psicologico-estetico, non sembra invece associarsi a complicanze metaboliche. Per quanto l’obesita androide non sia poi cosi rara nelle donne e quella ginoide negli uomini, non sono ancora stati fatti studi su larga scala per stabilirne l’esatta percentuale. Kissebah e altri (1985) suggerirono che lo squilibrio tra le attivita ormo- nali andro- ed estrogenica possa giocare un ruolo importante nella di- stribuzione del grasso nei distretti superiori o inferiori del corpo. Quali indicatori dell’attivita androgenica essi utilizzarono la percentuale di te- stosterone libero plasmatico e la globulina plasmatica trasportatrice de- gli ormoni sessuali (sHsc, Sexual Hormon Binding Globulin), estremamente sensibile alle variazioni del bilancio androgeni/estrogeni. : In questo modo si trovd che il grado di attivita androgenica in soggett! A bbiamo definito i quattro prevalenti morfotipi ¢ in seguito vedre- metcomimnictecgmede sy) obesi era correlato con ji cor oka ees tae degli adipociti dell'addome, ma noncon eee BH foment baal attivita androgenica pud risultare in una : *Poreo con una espansione degli adipociti la stisc, quadro simile a quello osservato ~ 4. © a580 Predominante nei distretti superiori, In clinica Lesbos idue tipi di obesita, si usa il rapporto WH (vital fanchi, misurando la vita all altezza dell'ombelico e i fianchi nel punto di mag- sior drconferenza Se il rapporto ® maggiore di 0.80 nella donna e di 0.90 nell’'uomo l’obesita & considerata androide, viceversa ginoide. Eowvio perd che una persona che non sia obesa, cio’ non abbia un elevar to BMI (Body Max Index: indice di massa magra derivato da un rapporto peso/altezza), a meno che non sia un culturista che potrebbe avere un elevato BMI anche senza grasso in eccesso, non rientrera nei parametri indicati dal rapporto vita/ fianchi, ma potrebbe avere lo stesso una mor fologia prevalentemente androide o ginoide. Per valutare questo dob- biamo ricorrere alla plicometria. Un recente studio (Cristofaro e altri) ha evidenziato come le pliche di determinati distretti corporei sianoinstretta relazione con il quadro metabolico del soggetto. Tabella 7 — Indici di armonizzazione plica sottoscapolare/tricipitale \VALUTAZIONE DELL’ENTITA, DELLA TOPOGRAFIA E DELLA DINAMICA DELLA DISTRIBUZIONE DEL GRASSO CORPOREO Indice di massa corporea = BMI Normale Sovrappeso Obesita Obesita morbigena 20-24,9 25-29,9 30-39,9 >40 Rapporto vita/fianchi = W/H Maschi Femmine ‘Androide Ginoide ‘Androide Ginoide >0,9 <0,9 > 0,8 | 1 attivita surrenalica Plica sottoscapolare/tricipitale = 1 e sue conseguenze metaboliche leat > 1 del grasso androide - =e eileS ra Plica soprailiaca/triciph : aaa ne Plica ant. coscia/tricipitale = La dieta COM el dimagrimento localizzaty Plica tricipitale orfologia: androide e ginoide OE IMMAGAZZINANO TROPpo, ECCESSIVA LIPOGENES| Sensibilita degli adipociti Obesita alta PY Iperlipogenetico ' | Obesita Cortisolo addominale Testosterone Insulina Ipolipolitico — Ormoni femminiti Obesita bassa NON SCIOLGONO: LIPOLISI CARENTE Laplica sovrailiaca e la plica sottoscapolare monitorizzano la distribuzio- ne androide del grasso e l’evoluzione dismetabolica. La plica sovrailiaca registra pit rapidamente le modificazioni del comportamento alimentare edella quantita di cibo assunta; la plica sottoscapolare pitt lentamente, in quanto la prima @ pitt sensibile all’insulina e la seconda al cortisolo. Una persistente difficolta metabolica dovuta a squilibri alimentari unidirezio- nali induce I’accrescimento della plica ipogastrica ombelicale (p. es. pan- cia del forte bevitore), che @ una plica fortemente correlata ad alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico. Quindi l’incremento della plica sovrailiaca @ indice di iperinsulinismo; la Plica sottoscapolare segnala una evoluzione dismetabolica nel segno di una progressiva insulinoresistenza, indotta dall'iperattivita surrenalica con ipersecrezione di cortisolo (ricordate: il cortisolo alza la ae e quindi stimola I’insulina); la plica ipogastrica in incremento ne in bar un’evoluzione dismetabolica pit: severa ed indice di possibi nn canze (dislipidemia, diabete, ipertensione, malattie ee a Laplica anteriore della coscia2 quella che monitorizzala dis taal Noide e sembra fortemente influenzata, oltre che da a S enlacione dagli estrogeni, anche dai comportamenti restrittivi e dall’ali Ladieta COM e il dimagrimentolocainy, 0 i imali sulle e . Jenza delle proteine animal Protein iperproteica con n eta ala tendenza a incrementare gli zuccher} iu vegetali, in associazione he rinuncia al piatto di pasta ma lici sugli amidi (la tipica ragazza che ee eee plict sug ; quindi di un iperinsulinemia episodica nell’ambito gj al dolce); trattasi quindi di un 1perino™ : i che @ sempre 'i comportamenti alimentari restrittivi. Ricordiamoci i pre l’insuli. oonvhe fa “ingrassare”, che ® lipogenica; gi alts ormoni hanno un effets permissivo favorendo le lipogenesi in determinati apie Il Tiequilibrio della distribuzione del grasso corporeo é desea col eae al Nequi- librio delle proporzioni e alla ripartizione quotidiana e cronologica dei nutrimenti nel programma alimentare del soggetto. : Per poter monitorizzare il riequilibrio della distribuzione del Brasso, che 2 il vero obiettivo di ogni strategia alimentare rivolta al dimagrimento, e per poter consentire una perdita fisiologica del peso corporeo che con- servi i corretti rapporti tra massa magra e massa grassa, SONO stati valo- rizzati alcuni rapporti tra pliche, definiti “Indici di armonizzazione della distribuzione del grasso corporeo”. Tali indici si sono rivelati molto utili nella caratterizzazione del soggetto e nel monitoraggio della correzione delle distrettualita para-patologiche sia nel paziente normopeso sia sovrappeso 0 obeso. La cronormorfodieta, tenendo conto della differente localizzazione del grasso corporeo e delle diverse situazioni metaboliche e ormonali presen- tinel sovrappeso di tipo androide e ginoide, definisce la prima iperlipoge- netica (che costruisce molto grasso) con sregolazione dell’asse ipotalamo- ipofisi-corticosurrene e iperinsulinismo da adeguamento funzionale, la seconda ipolipolitica (che brucia poco i grassi) con sregolazione e preva- lenza dell’asse ipotalamo-vago-insulina, cio’ del parasimpatico che tende arallentare il metabolismo. bie volta classificati i morfotipi, la cronormorfodieta offre la possibilit® “ ee ee distribuzione del §Tasso corporeo tramite manipola- ioni dietetiche che tengono conto delle variazioni circadiane degli ormo- ni e delle tendenze metaboliche dei vari sogeetti. Ved i kan ‘edremo poi come. 16 a dieta COM: cronormorfodieta ae ulla bese di numerosi studi statistic, & stato dimos| i ipecalorica per il controllo del peso non funziona . a ae i sone sovrappeso che pid volte hanno seguito Programmi dietetici resuittivi, nel corso di vari anni, alla fine si sono ritrovate pitt grasse di queile, altrettanto sovrappeso, che non si sono mai messe a dieta. Con- Gusione degli scienziati: @ necessaria una dieta normocalorica equilibrata abbinata 2 ur programma di attivita fisica costante, ovvero si é sempre pid grasst nor perché si mangia di pid, ma perché ci si sposta sempre di pitk im automobile. Quindi, volete dimagrire? Un paio di scarpette da gnnastica ¢ una tuta e subito in palestra o a correre nel parco! Ma perché le diete non funzionano? Secondo Michael Colgan (Optimum Sport Nutrition) esistono tre problemi fondamentali coni programmi die- tetict che non seguono le nozioni della scienza dell’alimentazione: L mirane 2 una riduzione di peso, mentre l'approccio corretto sarebbe ridurre il grasso corporeo; 2 diminuiscono i muscoli, che sono la componente maggiore del corpo che “brucia” il grasso; . & le perdite di peso sono cosi veloci che portano il corpo a una condi- Zone di difesa, tanto che lo stress “mantiene” il grasso. Infatti Yorga- mismo tende a conservare il tessuto adiposo in quanto lo considera un prezioso deposito di energia di riserva. Dal momento che il grasso @ importante, ilcorpolo rilascia eliminandolo moito lentamente; infatti quanto pitt uno si sforza di ridurlo, LL il corpo oppone resistenza. Questo avviene perché il corpo one a mancanza di calorie come una situazione di carenza cient id Pisce che ci siamo messi a dieta apposta per dimagrite) e a saan sae 2 catabolizzare il tessuto muscolare (una sorta di auto-cannih’ 7 ibile. Nelle perso- canéo di preservare il grasso nella maggior parte pe On — 18 oy Ladieta COM ¢ il dimagrimento loa, bzzaty vivono con poco pitt di 500 kal al giomo non 8 raro trovare percentuali di grasso superiori al 30%, cio’ tecnicaments sono obese. Questo & dovuto al fatto che con un simile regime alimenta ceungrande catabolismo alivello muscolare con ‘conseguente ri luziong del metabolismo basale e tendenza a preservare il grasso corporeo, Nel momento in cui la quantita di grasso perduta supera 1 200-250 g alla set. timana, il corpo fa scattare quei meccanismi di difesa attia Proteggere il grasso. Queste modifiche biochimiche e metaboliche che si attivang per vanificare gli sforzi di chi vuol dimagrire permangono anche dopo che si interrompe la dieta, con il risultato che si recupera in poco tempo tutto il grasso perso con anche gli interessi. Quindi cid che @ importante @ seguire un piano nutrizionale corretto che porti gradualmente I’organi- smo aadattarsi ai nuovie pitt bassi livelli di grasso corporeo, praticando costantemente attivita fisica, la quale stimola il metabolismo basale in maniera diretta e in maniera indiretta, quest’ultima mantenendo 0 in- crementando le masse muscolari. La percentuale ottimale di grasso per un uomo 8 trail 9e il 15%, per una donna tra il 12 e il 20% (sotto il 12% in una donna pud verificarsi amenorrea). Questa percentuale pud e deve essere mantenuta tranquillamente tutto l’anno, con un beneficio notevole sia dal punto di vista della salute sia dal punto di vista della prestazione. Ma dal punto di vista dell’estetica? Ed ecco che ritroviamo il nostro grasso localizzato. Quando si parla di percentuale di grasso corporeo si intende la quantita di grasso presente in tutto il corpo, senza tenere conto se esistono zone dove esso é quasi assente e altre dove invece é pitt concentrato. Esistono vari metodi per la misurazione della percentuale del grasso corpore0: impedenziometria, infrarossi, immersione in acqua, mineralometria 0+ sea computerizzata (MOC), psicometria, ma la maggior parte di quest metodi non da informazioni sulla sua distribuzione. A Solo con la MOC si pud avere un‘idea della percentuale di grass nel distretti principali (arti superiori, tronco, arti inferiori), mentre le form le della plicometria normalmente utilizzano punti di repere (dove ioe st pinza e si misura con una specie di calibro lo spessore pelle-grasso) . non comprendono sedi di accumulo preferenziale, quali basso gluteo, fianchi e parte interna del ginocchio, Queste zone normalmente non sono prese in considerazione perché non sono correlate a specifici problen di salute come invece il grasso a livello addominale, che @ strettame™ correlato a malattie dismetaboliche quali diabete, ipertensione © a ne anoressiche che soprav' sclerosi. Ma dal momento che a noi queste zone interessanO p ile recettabil® on Te di vista estetico, una volta raggiunta la percentuale di grass 4 ich utilizzeremo il plicometro per monitorare quelle zone critiche Ge ormorfodieta gioneremo pid in termini di pe, spessore. io Ma come mai esistor ‘sistono delle corporeo? Gli eclentanenae soe snail ae tale nel tipo di distribuzione r ewan nal ne ssn sine : Monali ha nu a wevesso di adipe. Abbiamors: oem r to dagli om ssuali che nei confronti dell’insulina, che i — c Wentuale di prasso, ns! netri di Srasso, bensl in millime i amo gi 7 esercitano fain testosterone agisce sui rector deltaddone eset : 4 glutei. Per questa ragione la tipi «gli estrogeni sui recetori tipo androide 8 caratteristica on ne la tipica distribuzione “a mel ai zato al tronco ela tipica dite del Sovrappeso maschile local : stica del sovrappesh feraminite co F ‘ pera” di tipo ginoide caratter ‘Analogamente la secrezione di an izzato agli arti interior. lattamento) determina la prea delle baa pone auras Late il grasso) nel grasso di deposito oe enzima lipogenetico (che forma inoltre un aumento dei recettori ie Su cosce e glutei; determina sando, tra l'altro, il caratteri isa seni nel grasso mammario cau- Praticamente, durante la eravidinca Ve e a _ Sora lante aumenta il numero dei recettori tie ae heals come spesso accade in questo periods si indul 7 a = 7 ee re sumo di dolei, ecco che, essendo questi ultimi Tech diz eas stimolano a loro volta l'insulina col risultato di ean eee nella zona dei fianchi (ricordate: & Sesipe Fioullns Vata . ees geno”). Questo grasso di deposite servird poi come eee durante I’allattamento e in questo period ie eae rear e ceaioreine! la sede privilegiata del depo- it n a di grasso diventa il tessuto mammario, dove viene utilizzato direttamente per la produzione di latte. i Unaltro esempio dell’influenza esercitata dagli ormoni sulla distribuzio- a tc enioe oneal to ~ sindrome di Cushing. Inquesta malat- s ali producono una quantita abnorme di cortisolo, alla quale segue una distribuzione del grasso che interessa elettivamente il viso, il collo e il tronco e risparmia gli arti. Ma non 2 necessario portare un esempio di patologia, perché é stato dimostrato che anche il cortisolo che viene rilasciato semplicemente come conseguenza dello stress, pud far si che il grasso si depositi intorno alla vita. Inparole povere, lo stress, tramite il cortisolo, mette subito in circolazione molti zuccheri (anche trasformando le proteine dei muscoli in glucosio) indispensabili come energia di pronto utilizzo per affrontare I’emergenza (p.es. questi zuccheri si rivelano molto utili quando ci si trova di fronte auna tigre affamata appena fuggita dallo 200... Si narra di record di ve- locita non perd omologati), ma se questi guecheri non vengono utilizzati aera La diet COM ell dimagrimerteaays 720, ecco che Vinsulina li va a depositare sotto forma g livello addominale, cio® in aay ae poi it jutilizzati a scopo ent ell’addoy facilmente possono ieee SE renaaeaa ea eae me soprattutto a livello vtmenzima lipolitico, cié che bruciai grass) Py. ormono-sensibile ¢ Hy nico di ipercortisolemia induce una Tesistenza troppo perd lo stimolo Gor “che sono i recettorilipolitici comuni dei recettori beta-adrenergic ~ ¢ e st : a, Per tutti gli ormoni delle surrenali (cortisolo, adrenalina, noradrenalina)~ che fasiche nel tempo, negli anni, questo accumulo di grassi sia difficilmente Canaan 2 venuta da uno studio che ha coinvolto 42 donne con tun diverso tipo di distribuzione del grasso: alcune ne avevano di pi sui fianchi e sui glutei, altre sulla vita. E stato chiesto loro di svolgere sei attivita stressanti nell’arco di un’ora. Analizzando la loro saliva sie visto che le donne con la vita pitt larga avevano prodotto pitt cortisolo, Quando sono state analizzate le loro personalita, si @ scoperto che queste ultime erano pitt sensibili allo stress, perdevano il controllo prima esi arrabbiavano pit facilmente. Quindi il cortisolo ha una duplice funzione sul metabolismo lipidico: un effetto lipolitico diretto e immediato per fornire energia sotto forma di acidi grassi, e un eventuale effetto lipogene- tico indiretto mediato dallinsulina in seguito a iperglicemia indotta dalla neoglucogenesi stimolata dal cortisolo. Una prolungata ipercortisolemia induce una resistenza alla lipolisi probabilmente diminuendo la sensi bilita dei beta-recettori e aumentando la quantita degli alfa-2 inibitori, formando cosi un tessuto adiposo meno reattivo allo stress. Anche il testosterone ha una duplice azione nei confronti del tessuto adi- poso: esercita un effetto lipolitico generalizzato ma senza dubbio ha un effetto permissivo sull’insulina riguardo all’accumulo di grasso a livello addominale, perd nello stesso tempo, con livelli di insulina bassi e cHalto, favorisce la perdita di grasso a livello addominale. Ce da aggiungere tra Yaltro che le donne con obesita addominale presentano un aumentato livello di testosterone e quindi hanno pitt caratteristiche androgene. A questo punto é facile capire come le modificazioni ormonali possano influire sull’accurnulo di grasso e sulla massa muscolare. II cortisolo di- venta I incriminato numero uno, dato il suo effetto catabolico distruttor di muscoli, che trasforma in zuccheri, eil suo effetto alla lunga ingrass" geno. Di conseguenza, attenzione allo stress cronico indotto da eccessiv? lavoro, ma anche da eccessivi allenamenti Maniaci del fitness, ricordate questa equi a scopo energetico, grasso, soprattutto a scarso recupero. azione: Superallenamento = stress = — muscoli + grasso gun circuito integrato E noto ormai che esistono delle Teciproche i sistema endocrino (ciod gli ormoni), sistema influenze tra alimentazione Il continuo scambio di informazioni tra a Netvosoe sistemi envimatic, Vomeostasi, cio’ una condizione di e cullen Sistemi Serve a mantenere delle funzioni vitali. L'organismo, in seguito, ee allo svolgimento tiil suo stato nutrizionale che deriva da une d e informazioni riguardan- si orienta tramite il sistema nervoso e ormonale v ti necessari a mantenere l'omeostasi e di einai la Scelta di nutrien- di determinati enzimi deputati allo svolgimento di mee oeolo metaboliche. 1 Importanti reazioni Chiarificatore ¢ l’esempio del controllo della glicemia: se noi i pochi carboidrati e di conseguenza la glicemia si abies ar assumiamo nismo attiva enzimi e ormoni che immettono il slacosio'nel aang nostro sistema Nervoso ci orienta verso la ricerca di dolci come fonte di glucosio. Ma vediamo alcune di queste correlazioni neuro-endocrino-metabolico- alimentari. m_Alimentazione e sistema nervoso__ Secondo il modello neuro-chimico, il cervello & in grado di dirigere il comportamento alimentare sia quantitativo sia qualitativo scegliendo i nutrienti che sono piu in grado di soddisfare i segnali metabolici dell’or- ganismo. In altri termini il cervello influenza la dicta ma ne viene a sua volta influenzato. Esempio: la noradrenalina (neurotrasmettitore cerebrale) prodotta dal si- stema nervoso indirizza le scelte alimentari verso il consumo dei car- boidrati. La serotonina (altro neurotrasmettitore cerebrale) antagonizza la risposta alimentare indotta dalla noradrenalina e determina un consumo alimentare orientato verso le proteine. z unvele- Dialtro canto, pasti con un elevato contenuto proteico causano snip vazione della concentrazione nel sangue di aminoacidi quali eolen fenilalanina che sono, a livello cerebrale, i precursor della dopamina radrenalina e quindi ne favoriscono la formazione. LEE de Pasti ricchi di carboidrati, invece, determinano Sande age triptofano nel cervello. Il triptofano @ il precursore della s ‘ " ; i oidrati. abbiamo detto prima, diminuisce ! assunzione di carbs M2 Ladieta come i dimagrimento eT OCA aha Questi sono classici esempi di controllo a feedback (retroazione) ne qua una prima sostanza stimola la produzione di una sostanza che, a i volta, raggiunta una certa concentrazione, inibisce la prima. Tutto Quest sempre nell’ottica di una ottimale omeostasi. Praticamente, se noi mangiamo abbastanza carboidrati il nostro of, nismo produce serotonina che ci orienta verso il consumo di proteing interrompendo cio’ il consumo di carboidrati in eccesso, che, tramite |; successiva stimolazione di insulina, ci farebbe ingrassare. Il problema g che i carboidrati, soprattutto i dolci, vanno git un po’ troppo facilmente, ec’ il rischio che prima che i vostri livelli di serotonina si innalzino voi Vi siate mangiati gia una torta intera. aa _Alimentazione e ormoni Le caratteristiche qualitative della dieta, e cio® la composizione ela distri- buzione giornaliera dei pasti, possono influenzare il peso corporeo anche direttamente, attraverso meccanismi indipendenti dall’apporto calorico globale e quindi dalle determinanti dietetiche quantitative. Gia dalla meta degli anni ‘70 alcuni studi di cronobiologia dell’alimen- tazione avevano evidenziato come, a parita di apporto calorico, il calo ponderale fosse differente in relazione al diverso orario di assunzione degli alimenti. H. Jacobs e colleghi, in un lavoro apparso su Cronobiologia nel 1975, descrivevano gli effetti che una dieta costituita da un unico pa- sto giornaliero normocalorico di 2000 kcal esercitava sul peso in soggetti normali: in caso di assunzione mattutina degli alimenti si osservava un calo ponderale, mentre non si avevano effetti sul peso se la somministra- zione dello stesso pasto avveniva la sera. Nel 1981 Caviezel e colleghi, in Obesity: Pathogenesis and Treatment (Academic Press, Londra), evidenzia- vano che, nei soggetti obesi, la somministrazione serale di un monopasto giornaliero di 600 kcal realizzava un calo ponderale pit: evidente rispetto a quello ottenibile con una assunzione mattutina degli stessi alimenti e nella relazione Effect of different timing of meals in the dietary treatment of obesity: single daily meal versus three low calorie meals, teruta al Simpo- sio internazionale di Diabetologia svoltosi a Bologna nello stesso anno, sempre Caviezel descriveva come, in soggetti con sovrappeso eccedente il 70% del peso ideale, a un monopasto serale di 600 kcal facesse seguit? un calo ponderale notevole, sovrapponibile a quello ottenibile con diete molto pitt severe (350 kcal) e comunque nettamente superiore a quello osservabile in caso di ripartizione della stessa quota calorica di 600 ke in tre pasti giornalieri. Che contraddizione, vero? Dal momento che i regimi alimentari confrontati non differivano nell’ ta deta COM: cronormorfodieta della composizione qualitativa in nutri i i au q enti dell. Le recenti scoperte riguardo ai Tapporti tra es tema voso centrale ed endocrino ele i ae ae dei pasti influenzano il peso e la localizzazione del grasso in determinate zone, a seconda della condizione ormonale soggettiva. Spieghiamo meglio: le informazioni relative all’ambiente interno ri- guardano anche lo stato nutrizionale; questo parametro fondamentale per l’omeostasi (p. es. glicemia) influenza risposte nervose e ormonali adeguate alle situazioni metaboliche del momento. Cid pud ottenersi in quanto l’alimentazione, imprescindibile presupposto dello stato nutrizio- nale, il sistema nervoso e il sistema endocrino si influenzano rispettiva- mente, causando da un lato la scelta di determinati alimenti finalizzata all‘omeostasi, dall’altro regolando lo svolgimento delle reazioni metabo- liche attraverso il controllo degli enzimi (p. es. enzimi glicolitid). Sistema nervoso Sistemi enzimatici ‘ Lico- iets ndocrino-metabo Ma vediamo alcune di queste correlazioni neuro-e alimentare. «ica, i cervello 2 in grado di dirigere il Secondo il modello neuro-chimico, It ¢® perando una : rei i itativo sia qualitative N e imentare sia quantita a ein comportamento aliment ae quelli che pit opportunam (a La dieta COM e il dimagrimento localizzaty grado di soddisfare i segnali metabolici dell’organismo. In altri termini il centro influenza la periferia ma ne viene a sua volta influenzato dalla composizione quali-quantitativa della dieta. Esempio I sistemi adrenergici esercitano una duplice azione sul controllo dell’as- sunzione del cibo: 1. azione di stimolo della fame, esercitata da recettori adrenergic, ipotalamici; . azione inibitoria sulla fame attraverso lo stimolo di recettori B2 adre- nergici (efedrina e clenbuterolo sono B2 agonisti) ipotalamici. Vv Liipotalamo é appunto la zona del sistema nervoso centrale deputata al controllo alimentare. La noradrenalina (NA) indirizza le scelte alimen- tari verso il consumo di carboidrati. La sperimentazione ha dimostrato che la serotonina (5-idrossitriptofano o SHTP) determina una inibizione del consumo di cibo e antagonizza la risposta alimentare indotta dalla noradrenalina. La serotonina, oltre a modificazioni quantitative nell’assunzione di cibo, determina un consumo orientato verso le proteine. Da qui l’uso razionale di determinati farmaci serotoninergici (dexfenfluramina) i quali diminu- iscono la quantita globale ingerita a scapito dei carboidrati, mentre pres- soché immodificato resta il consumo di proteine. Pasti a elevato tenore proteico sono seguiti da un’elevazione della concen- trazione ematica di aminoacidi neutri, fra cui la tirosina e la fenilalanina, Je quali attraversano la barriera ematoencefalica dando luogo alla sintesi di quei neurotrasmettitori di cui sono precursori (dopamina e noradre- nalina). Pasti ricchi di carboidrati determinano, al contrario, il passaggio attraverso la barriera ematoencefalica del triptofano (aminoacido neutro a partire dal quale, per successive reazioni enzimatiche, gruppi di neuro- ni sintetizzano la serotonina). !] livello di serotonina, a sua volta, rientra in un meccanismo di retroazione che influenza la quantita di carboidrati ingerita, diminuendola. D’altro canto la composizione quali-quantitativa della dieta influenza anche la produzione ormonale. I problemi endocrino-ginecologici (cicli anovulatori, amenorrea) che spesso si associano ad alcune condotte die- tetiche fortemente restrittive (diete ipocaloriche) o caratterizzate daun apporto calorico normale ma scarso in proteine (diete vegetariane) sono una netta evidenza del legame tra alimentazione e sistema endocrino, i" maniera specifica tra dieta e asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. a Ladieta COM: cronormorfodieta 7 Carboidrati nella dieta STIMOLO INIBIZIONE = Sint p- cerebrale: SE Cir) | Proteine ‘ nella dieta ‘STIMOLO INIBIZIONE » Passaggi as SC 4 i ate OT GORE TCT ET ea Esempi di circuiti che illustrano come la composizione qualitativa della dieta influenzi le successive scelte alimentari. Si noti come all’assunzione di carboidrati e proteine faccia rispettivamente seguito un aumento della concentrazione di SHTP e di NA (frecce grigie) € come questi neurotrasmettitori inibiscano (frecce nere) il consumo degli stessi alimenti che ne favoriscono la sintesi. Ai neuroni dell‘ipotalamo che producono LHRH (che a sua volta stimola Vipofisi a produrre tH, che nella donna da luogo all’ovulazione e nell’uo- mo stimola la produzione di testosterone a livello delle gonadi) arrivano input stimolatori dalla noradrenalina ¢ altri inibitori della serotonina. Linsufficiente apporto di proteine che caratterizza i regimi dietetici pri- ma citati si traduce in una minore sintesi di noradrenalina cerebrale, con conseguente diminuzione della secrezione ritmica di tarH. B probabile che lanoradrenalina rappresenti pid estesamente un traduttore biochimi- Co della negativizzazione del bilancio azotato; questa ipotesi spieghereb- be linibizione della funzione riproduttiva che consegue anche a regimi SSS S'S'S:C“S“ 136 La deta COM eil dimagrimento loca ny — alimentari patologici ma normoproteici. Possiamo anche dire che se fac. ciamo un pasto prevalentemente carneo é pitt facile che abbiamo Voglia dj fare l’amore per una maggiore produzione di noradrenalinae soprattutto dopamina; se invece mangiamo un dolce é pi facile che abbiamo Voplia di fare una bella dormita per la maggior produzione di serotonina (tenete conto di questo anche se siete soliti consumare solo carboidrati Prima dell’allenamento). Potrebbe senz’altro non essere positivo: per la carica del vostro sistema adrenergico senz’altro meglio associare degli amino. acidi ramificati, che competono a livello della barriera ematoencefalica col triptofano, diminuendone I’assorbimento e quindi la produzione di serotonina, che tende a dare una sensazione di eccessivo rilassamento, Noto é che pasti proteici stimolano la produzione di cH (ormone anabo- lizzante e lipolitico), mentre pasti glucidici stimolano la produzione di insulina sempre anabolizzante ma lipogenetico. E per quanto riguarda l’influenza dell’alimentazione sul cortisol? Sap- piamo che il cortisolo ha un ritmo circadiano, cio’ giornaliero, dove ¢ pit alto al mattino e scende progressivamente verso sera. Questo ritmo tisponde a un’esigenza fisiologica in quanto l’uomo primitivo, quan- do si svegliava al mattino, essendo a digiuno, aveva bisogno di energia procuratagli dalla neoglucogenesi indotta dal cortisolo per procurarsi il cibo andando a caccia 0 a raccoglierlo (cacciatore-raccoglitore). Ebene, se il cortisolo serve ad alzare la glicemia, @ ovvio che I’assunzione di carboidrati tende a smorzare la sua produzione, per questo @ importante assumere dei carboidrati nella prima colazione del mattino; ma, attenzio- ne, questi carboidrati devono essere a basso indice glicemico, cio’ ricchi di fibre, perché un repentino ed eccessivo innalzamento della glicemia tende a causare successivamente un‘ipoglicemia reattiva, dovuta all’ec- cessiva stimolazione dell’insulina che da inizio a una nuova produzione di cortisolo. Viceversa, vari studi indicano che un pasto proteico stimola la produzione di cortisolo (Increased salivary cortisol reliably induced by a protein-rich midday meal, E. Leigh Gibson et al.). I] livello di cortisolo se livare @ stato misurato in individui sani dopo un pasto ricco di proteine (32%) e un pasto povero di proteine (5%). L’aumento della secrezione di cortisolo é risultata essere correlata alla proporzione di proteine del pasto- La misurazione del cortisolo salivare @ una tecnica attendibile in quanto? esente da stress e pud essere ripetuta frequentemente. | risultati di quest ealtri studi suggeriscono che pit @ alto l'apporto di proteine, maggiore ® lasecrezione di cortisolo. Questo pud essere spiegato in relazione alla di un meccanismo omeostatico in risposta a un‘alta concentrazion€ : aminoacidi. L'abilita del cortisolo di aumentare la gliconeogenesi € a re I'uptake di glucosio dovrebbe contribuire a rimuovere gli aminoac' a dieta COM: cronormorfodieta 27 dieci giorni, rispetto a una dieta ‘ ve i . Comunque é stato osservato ie oS ¢altain carboidrati i : roteica i i — ae il CBG (cortisol-binding lobia peli Gone il cortisolo) e di conseguenza, forse, i livelli di cortisolo libero ee vano in maniera significativa. La tisposta della Secrezione di cortisolo & Mmaniera negativa (cio® minor produzione ° ono abitualmente una dieta j i con relativo adattamento degli enzimi epatici richiesti per il pelea aminoacidico e quindi con una minor necessita di una risposta omeostati- ca da parte del cortisolo; viceversa, una maggior produzione di cortisolo, soprattutto nella donna, pud riflettere uno scarso adattamento alla dieta iperproteica con effetto negativo sulla sensazione di benessere psicolo- gico. Alcune evidenze scientifiche dimostrano che mantenere una dieta iperproteica possa stimolare cronicamente I’asse HPA (ipotalamo-ipofi- si-surreni) e un aumento degli ormoni vasocostrittori. L’aumento della stimolazione dell’asse HPA e del cortisolo & senza dubbio legato all’au- mentato rischio di insulinoresistenza, trigliceridemia, ipercolesterolemia. Inoltre la riduzione del rapporto carboidrati / proteine in maniera cronica ® associata a un peggioramento dell’umore, sebbene sia stato osservato che questa dieta pud influenzare negativamente I'umore attraverso la scarsa accettazione dei cibi da parte dei soggetti. Una dieta a bassi carboi- drati altera il metabolismo del cortisolo indipendentemente dalla perdita di peso. In uomini obesi aumenta la rigenerazione del cortisolo tramite V11B-HSD1 e riduce I’inattivazione del cortisolo tramite l’A-anelloridut- tasi nel fegato senza alterare I11B-HSD1 adipocitaria. ae Durante ipetiodi di stress cronico, come quando si segue una dieta stret ‘i . . i alle cellule adipose facendo loro ta, il cortisolo si alza e manda il segnale as lies accumulare pit grasso possibile, E una sorta. Tne viene a conservare il grasso per garantire HaisORe tae oni che stimolano la anche tramite I'inibizione della Cee : sala e il testosterone che tiduzione del grasso, come l’ormone della cres normalmente contrastano gli effetti del penn di peso portano auna Mentre un bilancio energetico negative ¢a pe Lv Oo > Vincapacita a mantenere diminuzione del cortisolo, la dieta i oye eee neat ilcontrollo alimentare, aumentail livello dis di cortisolo) nei soggetti che seg tress, al quale corrispo = Ladle CONE MARNE tag, fs a aumento del cortisolo. La distinzions Ba KAS CANE TA IAY as tale in quanto’ stato Baentrany Che AREA porta alla perdita di pesoe al suo DARREN) ae al Minn Zione della mortalita in tutte le sue cause Nat HRA LANG a Bly Institute), ma lostress eY’elexazione det COREA PRS AY ALD Sealy di peso e favorire il grasso a Lxelo AcE AUATAAANL Hl Hinchig cardiovascolare e la resistenza insuhnica, LIRR Utada, perdita di grasso e il cortisolo alte hace la REN ARRAN TaN. toe rendendo ancora pid dilficile rispetiarela Gea. NL teke Perpnnterde e comportamenti alimentari troppo ressAtONE PSN AANA LHe di cortisolo, Zaltresi vero che anche wna deta HAW TIARA Rand ad alto indice glicemico ha un effete di PeEtOaciore eal sain che porta al sovrappeso e alla resistenza inane, NATebesa ka pro. duzione di cortisolo é selettivamentd DARA ATR Fal Rad adiposo. Lenzima ILHSDI rigenera it OEY AA CORTE ATT atemo del tessuto adiposo e del fegato. Linaulina Bwbaee TUVHSD 1 in quanto normalmente i carboidrati inidiscone la prEkaziond Gi Cortisol, ma ke Persone sovrappeso diventand Spesso IARI, CD civentano progressivamente immuni all effete Geinaatina, Di coneqguena [aa mento della produzione di cortisolo nellg PEERR QRWN dipodeda questa insulinoresistenza che impedisee Finihiziowe AAV USL Maallora, quale pud essere Valinnentazione PA RRA POC PHOVEATE TT mento di peso e Yaumento del cortisole? In uno studio del dr. David Jenkins @ colleght GAT Universita di Toronto (pubblicato sul New Englamd Journal of Minduvar) soo Stati monitorad due gruppt di persone alle quali 2 stata data la sStesa Quant e dpo di ads, perd in un gruppo diviso in tre past e ney atty gruppo aiviso in dicias- sette (si, ben diciassette), cod quella che i ricereaton chiamano la dicta dello “smangiucchiatore”. Ebbene, dope sao due settimane nel gryPo degli smangiucchiatori il colesterolo era Seay PA del 15%, i livelli di cortisolo erano pid bassi del 17%, i Rvelli di insalina erano calati quas) del 25%. Quindi, mangiare poco e spessa, soprattutto di a basso indi- ce glicemico, pud essere la soluzione, Se abbiamn parlato dei problenti causati dal cortisolo alte bisogna pend speciticare che, come per tutti gt ormoni, il cortisolo non deve essere ne troppy alto ne troppo bass A volte nell’adulto pid o meno anziang, soprathatto a causa di stress co Gi ripetuti e protratti nel tempo, si ped avere la cosiddletta sindinonre da esaurimento surrenalico 0 il cosiidetto darmont come fo detiniscond § americani. A volte gli anziani, anche per protien’ manticaton edi alterald secrezione gastrica, tendono a limitare i Gi proteéc e questo quindi PS contribuire a un‘ulteriore diminuzione del catignks gets CONE: crostormorfodteta ue —— ———___ es x Conclusioni Aguesto punty, assodato che la dis! a tribuzione omontali e che gli ormoni sor uzione PO influenza die TASES c n : ata fattori attrontare Uapproccio al dimaery all'alimentariony, doebiame delle mortologie e relative P : S metodo 2 appunto la cronormorfodiets monali e metaboliche Questo siziune del grasso sottocutanee, abe: enero conto dell disp : Permette la dics - in tre prevalenti categorie: landroide (ram an nadivisione Mortologica eon accumule di grasso syprattutto a livello del tronco; la ginoide ("a pers")eon 7 accumulo soe prattutto negli arti inferiori; la mista con accumulo di in mani oMogeNned Sopra e sotto, to gras in ou Ttre modelli di sovrappeso ditferiscono, ol zione morfologica, anche per un diverso pe metabvlico. Nella forma ginoide si tratta Fy del metabolismo ossidativo dei grassi e di prevalenza estrogenica: la po- tremmo definire tpolipoliticn (brucia poco i grassi). In Pratica, il soggetto none un grande mangiatore, ingrassa lentamente e progressivamente soprattutto nei glutei e nelle cosce e quando si mette a dieta cala pechis- simo e quasi niente a livello degli arti inferiori. Nella forma androide si trata soprattutto di iperinsulinismo in rispesta all'ipercortisolismo (il cortisolo alza la glicemia che stimola la produzione di insulina) e di prevalenza degli ormoni androgeni: la potremmo defi- nire rerlipogenetica (che costruisce molto i grassi). Queste persone sono delle mangiatrici che se si mettono a dieta hanno dei buoni risultati. Il vero problema é costituito dalla difficolta di questi soggetti nel seguire una dieta perché si “stressano” facilmente. oe Laterza categoria, che possiamo definire “mista” accumula grasso distri- buito sia nella parte sopra che nella parte sotto del corpo e, a sua volta, & divisa in due sottocategorie: : : ~ lipermisto con buon metabolismo ossidativo dei grassi, tendenzial- mente ipertiroideo e iperpituitario; ; ~ Tipomisto con metabolismo rallentato, iperpro" (scarsa produzione di GH). tre che PST una netta distin. entamento neuro-endoerino attinico e iposomatico is iz or Ss oe Visto che gli ormoni influenzano la istribuzione del grasso corporee 7 Sale i influen- che la composizione quali-quantitativa a a _ gnifica che, iaiua zare la produzione ormonale, Eu inftuenczare la distribuzione del te manipolazioni dietetiche, @ possi 8Tasso corporeo. Nei prossimi capitoli vedremo come con} portarci per ogni merfolpe 17 La dieta per I’iperlipogenetico | iperlipogenetico é quell’individuo che, ingrassando, accumulail gtasso soprattutto nella parte superiore del corpo, cioé con forma “amela”. Possiamo definirlo anche a “pollo”, in quanto, spesso, aun tronco particolarmente sviluppato e grasso corrispondono arti magri esottili anche dal punto di vista muscolare. Questa conformazione é data dalla prevalenza della funzionalita corticosurrenalica che, producendo troppo cortisolo, favorisce l’aumento di grasso tramite la stimolazione secondaria dell’insulina a causa della iperglicemia provocata da elevati livelli di cortisolo, soprattutto nella parte superiore del corpo, nella schie- na, sotto il collo (accumulo a “gobba di bufalo”) e a livello addominale. Viceversa, I'azione catabolica sulle proteine dello stesso cortisolo confe- risce una conformazione sottile agli arti. Nel caso in cui in questo individuo si riscontrasse una buona componente ipergonadica 0 se, comunque, dalle surrenali fossero prodotti anche ab- bastanza ormoni androgeni, allora gli arti possono presentare un buono sviluppo trofico e il soggetto pud avere una conformazione atletica an- che se particolarmente “tarchiata” . L'individuo iperlipogenetico in realta ha una buona funzionalita tiroidea e quindi un metabolismo abbastanza veloce bruciando abbastanza grasso a scopo energetico, solo che @ por- tato a mangiare molto. B dotato di un buon appetito e si sente energico soprattutto se consuma pasti ricchi di grassi e colesterolo, che sono i pre- cursori degli ormoni prodotti dalla corteccia surrenalica: cortisolo, DHEA e androstenedione. Avendo un metabolismo tiroideo attivo, ha sempre caldo, soprattutto dopo mangiato, spesso accompagnato anche da sudorazione in vis0- Questa descrizione corrisponde all’iperlipogenetico di tipo alimentare. Accanto a questa pud esserci quella dell’iperlipogenetico addominale pre diabetico, che accumula soprattutto a livello addominale e che invece pr dilige gli zuccheri semplici e presenta nervosismo e stanchezza in t la i na 0, sri ta Jo ne ati ie- le. fe- eC, a See reese oO Lag) mattinata, oltre che gonfiore a allone porenersperiirr iperlipopn ane Postprandiale immediato, Una etto ha dei problemi di circolayi, quello aterogeno. Quest Gominale, problematica che pad ae Fallesata alivelomesenes canieananite a dei pantaloni tr sedusto (pancia da camionista), eccesso di alco)-1 on Pe mo Passato ciambelle laterali e Tinfiltstes freddo. F said il Ventre @ abbondante con rio, la cute rosa. Predilige i grassi animali e Yale rallentamento circolato- postprandiale accentuata dall’alcol, f piles e soffre di sonnolenza malattie cardiovascolari (ipertensione, infarto, ae Predisposto alle zacardiaca, ictus, emiplegia) e spesso presenta aa en aia, insufficien- malattie. Un’altra categoria di iperli coe Se holes ; iperlipogenetico 2 il nervoso, che accumula grasso a livello del ventre e presenta plesso solare, stomaco e addo1 molto sensibili allo stress (soffre spesso di ulcera o di colon irritabile) ae si gonfiano rapidamente in caso di stress. Nelle situazioni di stress tende ad avere un forte desiderio di zuccheri. U fattore comune a tutti questi tipi di iperlipogenetico @ una naturale produzione di ormone dello stress, in maniera particolare del cortisolo. Come abbiamo gia accennato, un individuo ipercorticosurrenalico, es- sendo un forte produttore di ormoni surrenalici, @ normalmente portato a uralimentazione ricca di grassi. Quando perd @ lo stress la causa sca- tenante, i picchi di cortisolo causano degli squilibri glicemici con picchi di insulina e relativa ipoglicemia, che portano alla ricerca di zuccheri semplici innescando un circolo vizioso che porta a un ulteriore accumulo di grasso a livello addominale, che aumenta la resistenza all’insulina che asua volta aumenta la pressione sanguigna. Si verificano cosi tutte le condizioni per un aumento del rischio a livello cardiovascolare e metabolico di incorrere in infarto o ictus o di svilup- pare il diabete, Cio’, quando si ha la “pancia” si pud gia considerare di avere un’alterazione metabolica e ormonale che sfocera nella cosiddetta sindrome metabolica prodromica, appunto, delle malattie cardiovascolari e del diabete 2. : ; Ladieta normalmente funziona molto bene con questi soggett che pet- 4 @ che, quasi sem- dono grasso e peso abbastanza facilmente. Il Protea : ae vecchie pre, dopo poco che seguono una dieta desistono € Wm over abitudini perché non reggono Jo stress che ali Pea Ja dieta per que- seguire un regime alimentare troppo? restrittivo. a Je implicazioni me sto tipo di soggetti non deve soltanto tener conto 0 Jiance” ovvero del taboliche e ormonali, ma anche dell’eventuale a y tratta nel tempo. fatto che la dieta possa essere ben accettata e cae cesumate cibi grassi Come abbiamo detto Viperlipogenetico ate Ladieta COM e il dimagrimento localizatg come came rossa e formaggi, cibi salati come arachidi e patatine fritte, che sostengono le sue surrenali. Perd la Se delle surrenal protratta nel tempo crea UNO sbilanciamento ormone le che é all’ Origine Gi una tendenza all'iperfagia, cio? a uno straordinario appetito che, ala lunga, porta ad accumulare grasso sull’addome enella Parte alta dell schiena. A questo punto per dimagrire bisogna riassettare I equilibrio en- docrino rallentando le surrenali e se mai stimolando la tiroide. Per fare id occorre fornire sufficienti carboidrati complessi, il cui effetto 2 quello i stimolare la tiroide e mitigare la produzione di cortisolo; limitare j grassi, sempre e soprattutto quelli saturi e quelli idrogenati, dato il loro potenziale aterogeno e diabetogeno; e non esagerare con le proteine in quanto un eccesso proteico stimola la produzione di cortisolo, ma nean- che riducendole troppo perché necessarie per combattere il catabolismo comunque indotto dalla naturale ipercortisolemia dell’iperlipogenetico. Lalimentazione dell’iperlipogenetico, quindi, deve essere rivolta alla riduzione della carne rossa, degli insaccati e dei formaggi interi, men- tre deve essere orientata principalmente verso cereali integrali, fruttae verdura, pesce e pollame e latticini magri. La dieta per Iiperlipogenetico trova molte similitudini con la DASH Diet, una dieta applicata in uno stu- dio che ha coinvolto sei delle maggiori cliniche mediche degli Stati Uniti. DASH sta per Dietary Approaches Stop Hypertension (approccio dietetico per fermare I’ipertensione); l'ipertensione é molto pitt comune nell’iper- lipogenetico che negli altri biotipi costituzionali. Alla fine i migliori ri- sultati nell’abbassamento della pressione si sono ottenuti con una dieta ipolipidica ei soggetti che hanno seguito questa dieta si sono ritrovati con una riduzione della pressione sanguigna paragonabile a quella ottenuta con una terapia farmacologica. Questa dieta era stata disegnata per una popolazione con particolari fattori di rischio i cui markers trovano corti- spondenza con le caratteristiche dell’iperlipogenetico (forma del corpo, distribuzione del grasso). Nell’ottobre del 1997 la Health & Nutrition Letter della Tufts University attesta: Lraccumulo di grasso sul girovita, piti di qualsiasi altro deposito di grasso ia qualsiasi altra parte del corpo, @ associato all’aumento del rischio di patologi® cardiache e diabete cosi come di alcuni tipi di cancro. La buona notizia @ che gli scienziati stanno scoprendo alcune novita su come diminuire il grasso legato all’ obesita centrale che aumenta con I’avanzare deg!t anni. Una parte delle ricerche suggerisce che I’'addome rimane pitt magro ¢O" una dieta ricca in verdura pitt che con una dieta ricca di carne. Gli scienzia6 dell’American Cancer Society, che hanno seguito quasi 80.000 persone di media eta per 10 anni, le quali hanno mangiato almeno 19 porzioni di verdura @ ad aumentare attorno alla cintura. hana si sono dimostrati pid None chiara la ragione per cui I’assu ' Yaccumulo di grasso nell'addome. Le verdes ono 58 collegata a evitare sono semplicemente sinonimo di stili di vita sani sempre state, soy eave : sani + Soprattutto, ancora inspiegabile, per influenzare la distrib ee un Tmeccanisme, ‘one del grasso corporeo, Linspiegabile meccanismo al quale gli scienzi , cea scienziati dell’, i Society facevano riferimento non & alle i aro sae co-ormonale adatto per quello specifico biotipo ac at ie. mfoodtiming Aquesto punto si tratta di vedere come distribuire i vari macronutrien- ti, carboidrati, grassi e proteine, nell’arco della giornata per sfruttare i concetti della cronormorfodieta. Abbiamo visto che l'iperlipogenetico & fondamentalmente un ipercorticosurrenalico, cioé produce molto corti- solo. Il cortisolo, secondo il suo naturale ritmo circadiano, & secreto so- prattutto nelle prime ore del mattino e poi cala progressivamente fino a raggiungere il livello minimo di notte. Questo corrisponde a una normale esigenza evolutiva: l’uomo primitivo, quando si svegliava all’alba, non aveva il frigo nella caverna o il bar fuori dall’antro dove poter fare cola- zione. Doveva darsi una mossa e andare alla ricerca di cibo, ¢ il cortisalo neoglucogenetico forniva il glucosio necessario per la richiesta di energia immediata a discapito delle proteine muscolari che venivano cataboliz- zate salvo poi essere risintetizzate al primo pasto utile. Lasecrezione di cortisolo nell'iperlipageneticn Yancora pid alta rispetto agli altri morfotipi e quindi esiste il rischio che, se vengono consumati troppi zuccheri semplici al mattino, laglicemia, gi) innalzata dal cortiso- lo, si eleverad eccessivamente ipers' molando Tinsulina che fard accumu lareil grasso, dato l’effetto permissive del cortisolo, soprattutto a livello addominale. + oi enati, allora Se poi gli zuccheri semplici si abbinano a grassi ature idroge Ai - ( aul ildanno & potenziato. Bil caso della tipica colazione con drive ‘ ri boidrati raffinati e grassi idrogenati), cappuccine i pene stn a intero) e zucchero (zuccheri semplici). Il cattd, tra V at ee elevare la produzione di cortisolo per tutta la gor yal ae tuttavia, che la produzione di cortisolo> stimolata ope ee, La dieta COM e il dimagrimento localiaza, 0 sto proteico, e questo 2 naturale perché, se si assumono proteine e le sj vuole utilizzare anche per scopi energetici si ha bisogno del cortisolo che le smantelli cio’ le catabolizzi e, tramite la neoglucogenesi, le trasformi in glucosio. Viceversai carboidrati hanno I'effetto di abbassare il cortisolo, ¢ anche questo ® normale perché, se il cortisolo ha un effetto iperglicemiz. zante in presenza di carboidrati, questo suo effetto iperglicemizzante non 2 pit richiesto. Quindi la colazione ideale per il biotipo iperlipogenetico Proteine del siero Le proteine del siero sono proteine derivate dal siero del latte. Hanno un elevatissimo valore biologico essendo particolarmente ricche di aminoacidi essenziali e in maniera particolare di aminoacidi ramificati (bcaa). Sono inoltre ricche di principi attivi quali immunoglobuline (IG) e altri peptidi quali lattoferrina, lattoperossidasi, lisozima ec. La particolarit’ di queste proteine @ la rapidita con cui vengono assimilate dall‘organismo rendendo prontamente disponibili gli aminoacidi in esse contenuti, stimolando la sin- tesi proteica e prevenendo il catab 10 tipico delle diete ipocaloriche. Cento grammi di proteine del siero contengono circa 24 g di bcaa, ai quali @ stata attribuita la capacita di migliorare la sensibilita insulinica e promuovere il senso di sazieta. In uno studio pubblicato sul Journal of Nutrition Research (febbraio 2001), sebbene non Vi siano state differenze significative in perdita di peso 0 grasso corporeo, variando le fonti proteiche, nel gruppo che ha assunto le proteine del siero per otto settimane si @ registrata una maggior perdita di grasso a livello della regione addominale ¢ delle gambe. Un altro fatto interessante @ che le proteine del siero agiscono come vasodilatatori. Uendotelio viscerale @ il rivestimento cellulare monostrato dei vasi sanguigni e ne re- gola la vasocostrizione e la vasodilatazione, la pressione sanguigna ¢ la coagulazione. Le proteine del siero del latte sono ricche di un peptide bioattivo che @ un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (peptide ACE inibitore). L’ACE inibizione previene la conversione dell’angiotensina | in angiotensina Il che @ un potente vasoco- strittore. Molti pazienti sono sottoposti a terapia per I’ipertensione con ACE inibitori. Alcuni ricercatori (K.D. Ballard et al., “Acute ingestion of a novel whey-derived peptide improves vascular endothelial responses in healthy individuals ...”, Nutrition Journal, luglio 2009) dell’Universita del Connecticut, hanno dimostrato che Vassunzione di 30 4g di siero proteine al giorno per due settimane provocava una significativa vasodilata- zione a 30, 60 € 90 minuti dall’ingestione. Cosi le proteine del siero sono in grado di prendere due piccioni con una fava: apportare una notevole quantita di bcaa e dilatare i vasi sanguigni. ; Inoltre le proteine del siero modulano alcuni ormoni che sono coinvolti nel dimagri- mento. Studi hanno dimostrato che l’assunzione di 60 grammi di proteine del siero isolate al giorno per un periodo di sei mesi ha prodotto una significativa diminuzione del’iperinsulinismo (meno possibilita di accumulare grasso), lvelli di cortisolo pit bass (minor effetto catabolico) ed un aumento del rilascio di grelina (aumento del senso di sazieta). Le proteine del siero possono essere I'integratore perfetto quando si s& gue una dieta e si vuole perdere il grasso in maniera localizzata mantenendo la mass | eee eee eee eee eee at Tiperlipogenetico adieta pee rrr deve essere una colazione leggera e non |. ‘ 7 e cappuccino che non lo& affatto, cos} sears Poe con brioche mente anglosassone o nordam, ericana con iy fa colazione tipica- con burro. In sostanza la colazione per Viperipogenetne _ spalmato cereali integrali come l'avena, ideale Per il basso ie li ceo ilcontenuto in beta-glucani, ottimi per la salute eidiot aie sostanze in grado di esercitare un‘azio, sovascolare, e altre ; ne adattogena in caso di Ovviamente @ fondamentale una fonte Proteica per tamponare ieaabo lismo indotto dal cortisolo. Ottima soluzione a 2 Pud essere lo yogurt oppure le proteine del siero del latte che, essendo a rapido eit 7 al mattino sono particolarmente effi = a icaci nel contrastare il cataboli indotto dal digiuno della notte e dalla ipercortisolemia. mien Aquesto punto é opportuno associare anche dei grassi “buoni” in piccole quantita utili per abbassare l'indice glicemico del pasto e per il loro effetto protettivo a livello cardiovascolare. Le noci Possono essere la soluzione ideale, ma anche altra frutta secca pud andar bene. Chi vuole pud man- giare le aringhe a colazione, cosi ha sia le proteine sia i grassi omega 3. Gli scandinavi lo fanno da sempre, peccato che spesso vi associano la vodka. In alternativa, anche una omelette con bianchi d’uovo e un po’ di salmone affumicato pud assolvere allo scopo di apportare proteine ad alto valore biologico. Esiste una stretta connessione fra cid che mangiamo e il nostro stato di salute a livello mentale, di capacita di attenzione e quindi di rendimento nelle ativta di tutti giomi, sia professionali sia personali. Gia il grande filosofo Feuerbach scrisse un libro dal titolo “Luomo @ cid che mangia' e I'international Labour Office di Ginevra conferma, ogai, Questa teoria e stravolge le regole attestando che I’ora delle proteine & Vora di pranzo mentre i carboidrati vanno consumati a cena. Questa considerazione @ dovuta al fatto che le proteine evitano la sonnolenza pomeridiana ed il conseguente calo di attenzio- ne, mentre i carboidrati hanno un effetto rilasante e conciano il sonno, pertanto ne & Consigliata Vassunzione all’ora di cena. La colazione, invece, condanna een i “cappuccino e brioche” perché troppi zuccheri provocano ipoglicemia os per Performance mentali, Tutti i cibi spazzatura (cibi pronti, merendine exe.) san aol 2 Qualsiasi ora della giorata. Percid succo di frutta 0 yogurt © ancora ms ade @ colazione, pranzo a base di proteine (uova, tofu, carne, spas : enero con iano invece, pud prevedere un cappuccino per contrastare

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