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Politecnico di Bari
CORSO DI LAUREA IN
INGEGNERIA CIVILE
INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTALE
COSTRUZIONI DI STRADE,
FERROVIE ED AEROPORTI
prof. Pasquale Colonna
colonna@poliba.it
Politecnico di Bari
CRITERI GENERALI
PER LA
PROGETTAZIONE
STRADALE
BOZZA
Politecnico di Bari
PRENDIAMO UNA
PLANIMETRIA .
Politecnico di Bari
CURVE DI LIVELLO
Luogo dei punti che si trovano ad uguale distanza da un
piano orizzontale di riferimento
BOZZA
Politecnico di Bari
CURVE DI LIVELLO
Luogo dei punti che si trovano ad uguale distanza da un
piano orizzontale di riferimento
L'equidistanza la differenza di
quota tra una curva di livello e
quella successiva. Il suo valore
varia a seconda del terreno e della
scala della rappresentazione.
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IL NASTRO STRADALE
LA QUOTA DELLA
PAVIMENTAZIONE NON SEMPRE
COINCIDE CON LA QUOTA DEL
TERRENO
105
IL TERRENO SCENDE
100
95
90
IL TERRENO SALE
85
BOZZA
Politecnico di Bari
IL NASTRO STRADALE
MINORE E LA SCALA DI
RAPPRESENTAZIONE
MIGLIORE LA
RAPPRESENTAZIONE
DELLA STRADA SULLA
PLANIMETRIA
105
100
95
90
QUESTO UN RETTIFILO
85
Politecnico di Bari
IL NASTRO STRADALE
ASSE
STRADALE
110
105
100
95
90
SCARPATA
85
CIGLIO
STRADALE
BOZZA
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IL NASTRO STRADALE
105
100
95
90
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IL NASTRO STRADALE
BOZZA
Politecnico di Bari
IL NASTRO STRADALE
La porzione di strada compresa tra le sezioni
1 e 2 in rilevato perch entrambi i cigli
stradali sono a quota superiore rispetto al
piano di campagna
1
2
1
2
1
2
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BOZZA
Politecnico di Bari
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1PROBLEMA
BOZZA
Politecnico di Bari
Politecnico di Bari
BOZZA
Politecnico di Bari
2PROBLEMA
Si fa attraverso un sopralluogo.
.. o si cerca di immaginare il territorio in tre
dimensioni dallesame della carta oggi questa
operazione facilitata dai software che permettono di ottenere
rappresentazioni tridimensionali del territorio partendo da supporti
grafici bidimensionali
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LINEE DI COMPLUVIO:
LINEE DI DISPLUVIO:
BOZZA
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Politecnico di Bari
DISPLUVIO
10
BOZZA
Politecnico di Bari
RIEPILOGHIAMO ..
FASI PRELIMINARI ALLA PROGETTAZIONE
INDIVIDUAZIONE DELLE LINEE DI COMPLUVIO E DI DISPLUVIO
SCELTA ED ESAME DELLA CARTOGRAFIA;
COME SI COLLEGANO
I DUE PUNTI A E B?
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SE IO DOVESSI
ANDARE A PIEDI
DOVE
VADO?
DA A A B CON
UN GREGGE DI
PECORE, COME
FAREI?
11
BOZZA
Politecnico di Bari
Politecnico di Bari
ATTENZIONE!!!!
LO STUDIO IDROGRAFICO FONDAMENTALE!
LA PRESENZA DI UNA NUOVA STRADA NON
DEVE ALTERARE IL RETICOLO IDROGRAFICO
NATURALE
IMBRIGLIARE O MODIFICARE IL CORSO
NATURALE DELLE ACQUE UN ERRORE!
NO !!
12
BOZZA
Politecnico di Bari
Politecnico di Bari
PIANO DI CAMPAGNA
13
BOZZA
Politecnico di Bari
Politecnico di Bari
. DOPO
. DOPO
PIANO DI CAMPAGNA
14
BOZZA
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RILEVATO
(O RINTERRO)
PIANO DI CAMPAGNA
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TRINCEA
(O SCAVO
O STERRO)
RILEVATO
(O RINTERRO)
Fosso di guardia
Arginello
Corsia
Corsia
Banchina
Banchina Cunetta
~3%
~3%
Murodidisottoscarpa
controripa
Muro
Membrana geotessile
Terra vegetale
Terreno
Muro di sottoscarpa
Asse stradale
Tubo di drenaggio
15
BOZZA
Politecnico di Bari
Fosso di guardia
Arginello
Corsia
Corsia
Banchina
Banchina Cunetta
~3%
~3%
Muro
controripa
Muro
di di
sottoscarpa
Membrana geotessile
Terra vegetale
Terreno
Muro di sottoscarpa
Asse stradale
Tubo di drenaggio
Politecnico di Bari
1
PIANO DI CAMPAGNA
5
6
2
4
16
BOZZA
Politecnico di Bari
Politecnico di Bari
ZONA 6:
Lacqua che cade in questa zona non crea problemi
in quanto segue lo stesso percorso che seguirebbe
in assenza della strada. Anzi, in zona 6 non arrivano
le acque di monte in quanto bloccate dalla presenza
della strada.
17
BOZZA
Politecnico di Bari
ZONA 5:
Lacqua caduta scende fino ad incontrare il terreno, ossia la
zona 6. Lacqua caduta potrebbe per infilarsi sotto il rilevato
ed inficiarne la compattezza.
Se la strada da progettare importante opportuno inserire
un fosso di guardia nel punto di intersezione tra la zona 5 e la
zona 6.
Lacqua raccolta nel fosso di guardia
proceder longitudinalmente ma non
parallelamente allasse stradale, in
quanto landamento del fosso di
guardia dipende dallandamento del
terreno, fino a quando non
incontrer un compluvio.
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ZONA 4:
La goccia caduta seguir un percorso dovuto al fatto che la
semicarreggiata caratterizzata da una pendenza longitudinale e da una
pendenza trasversale. La risultante delle due pendenze (pendenza
geodetica) individua la direzione della goccia di pioggia caduta.
La goccia di pioggia segue la pendenza trasversale della
semicarreggiata, che, se la strada in rettifilo, diretta verso lesterno,
fino ad incontrare larginello, che blocca lacqua non consentendole di
cadere lungo la scarpata.
Lacqua che urta contro larginello cadr con
direzione longitudinale lungo di esso fino ad
incontrare dei varchi, in corrispondenza dei quali
lungo le scarpate saranno posizionati degli
embrici (elementi prefabbricati di forma trapezia).
Lacqua che cade lungo le
scarpate si raccoglier nel fosso
di guardia di valle.
18
BOZZA
Politecnico di Bari
ZONA 3:
Come per la zona 4, le gocce di pioggia seguono la pendenza trasversale
della semicarreggiata, che, se la strada in rettifilo, diretta verso
lesterno, procedendo nella direzione che va dallasse stradale fino a
raccogliersi nella cunetta, che pu essere di varie forme e dimensioni
dipendenti dalla quantit di acqua che interessa il territorio.
Il calcolo delle dimensioni della cunetta viene fatto in base alla grandezza
del bacino di competenza (semicarreggiata + scarpata),
la portata dacqua da smaltire e la pendenza
longitudinale della cunetta stessa che coincide
con la pendenza longitudinale della strada.
(Approssimativamente, nelle nostre zone si pu
considerare una portata di acqua da smaltire pari a 220
l/s/ha).
Politecnico di Bari
ZONA 3:
Lacqua raccolta dalla cunetta segue il profilo longitudinale fino a
quando incontra il tombino che viene collocato, generalmente, in
corrispondenza dei punti di minimo del profilo longitudinale della
strada.
Ma
!!!!!!
19
BOZZA
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IL PROFILO LONGITUDINALE
La scala delle ordinate 10 volte maggiore di quella delle ascisse
NO
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ZONA 2:
Lacqua cade lungo la scarpata.
Se la scarpata impermeabile (se per esempio inerbita), lacqua
tende a raggiungere la zona 3.
Qualora la scarpata fosse permeabile, lacqua penetrerebbe nel
terreno creando problemi di stabilit.
Se a valle della scarpata (vedi
fig.) c un muro di sostegno
opportuno realizzare piccoli
canali di scolo per proteggere
la testa del muro.
20
BOZZA
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Murodidisottoscarpa
controripa
Muro
Membrana geotessile
Politecnico di Bari
ZONA 1:
Lacqua che cade sul terreno a monte della strada scivola
seguendo la pendenza del terreno stesso, fino ad incontrare il
fosso di guardia che preserva la strada.
Il fosso di guardia segue landamento del terreno e generalmente
presenta diversi punti di minimo rispetto a quelli della strada (e
quindi della cunetta).
I punti di minimo del fosso di
FOSSO DI GUARDIA
guardia coincidono con i punti di
minimo del terreno.
In corrispondenza dei punti di
minimo del terreno sempre
opportuno realizzare opere di
attraversamento (opere minori) per
passare dal lato monte al lato valle.
21
BOZZA
Politecnico di Bari
1
PIANO DI CAMPAGNA
Fosso di guardia
Arginello
Corsia
Corsia
Banchina
Banchina Cunetta
~3%
Muro di sottoscarpa
~3%
Membrana geotessile
Terra vegetale
Terreno
Muro di sottoscarpa
Asse stradale
Tubo di drenaggio
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SEZIONE IN RILEVATO
2
5
6
4
22
BOZZA
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SEZIONE IN TRINCEA
FOSSO DI GUARDIA
PIANO DI CAMPAGNA
5
2
4
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TOMBINO
23
BOZZA
Politecnico di Bari
SOTTOVIA
ASSE
64
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AL
CO
PL
UV
IO
. IL PERCORSO DELLACQUA
24
BOZZA
Politecnico di Bari
. IL PERCORSO DELLACQUA
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ANDAMENTO ALTIMETRICO
LINEA NERA: traccia del terreno con il cilindro, avente per linea direttrice lasse
stradale, cos come risulta dalla planimetria, e per generatrice una retta verticale.
LINEA ROSSA: linea rappresentativa dellandamento altimetrico dellasse
stradale.
La scala delle ordinate
10 volte maggiore della
scala delle ascisse
Immaginiamo di prendere un cartoncino arrotolato e di disporlo in verticale lungo lasse della strada.
Se spingo il cilindro nel terreno, posso disegnare sul cilindro la traccia del terreno. Apro il cilindro e
ottengo la linea nera. Progettando le livellette e i relativi raccordi si ottiene la linea rossa.
25
BOZZA
Politecnico di Bari
IL PROFILO LONGITUDINALE
La scala delle ordinate 10 volte maggiore di quella delle ascisse
Politecnico di Bari
. ALCUNI APPROFONDIMENTI
opportuno che la strada intersechi ortogonalmente un corso
dacqua naturale.
Conoscendo il punto di minimo di lato monte e di lato valle di un
tombino, possibile conoscere la direzione dellasse del tombino.
Tanto pi sono distanti le sezioni della strada in cui sono contenuti il
pozzetto di monte e il pozzetto di valle, tanto pi il tombino obliquo.
possibile rappresentare nel profilo longitudinale il fosso di guardia
di monte e di valle attraverso due LINEE AZZURRE che si allontanano
e si avvicinano dallasse della strada.
Tanto maggiore laltezza della scarpata tanto pi le linee azzurre si
allontanano dallasse della strada.
26
BOZZA
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azzurr
a
ea
lin
Politecnico di Bari
SEZIONE TRASVERSALE N 1
PIANO DI CAMPAGNA
161,40
163,00
161,40
27
BOZZA
Politecnico di Bari
SEZIONE TRASVERSALE N 2
162,69
FOSSO DI GUARDIA
162,00
162,30
PIANO DI CAMPAGNA
Politecnico di Bari
SEZIONE TRASVERSALE N 3
165,50
FOSSO DI GUARDIA
PIANO DI CAMPAGNA
166,00
164,07
28
BOZZA
Politecnico di Bari
ESEMPIO 1
DAL RILEVATO ALLA MEZZA COSTA.
R = quota rossa;
N = quota nera;
AM = quota azzurra di monte;
AN = quota azzurra di valle
R'
AM
A'M
N'
AV
A'V
Politecnico di Bari
ESEMPIO 1
DAL RILEVATO ALLA MEZZA COSTA.
R = quota rossa;
N = quota nera;
AM = quota azzurra di monte;
AN = quota azzurra di valle
R' = A'M
R
AM
N
AV
N'
A'V
29
BOZZA
Politecnico di Bari
ESEMPIO 1
DAL RILEVATO ALLA MEZZA COSTA.
R = quota rossa;
N = quota nera;
AM = quota azzurra di monte;
AN = quota azzurra di valle
A'M
R'
N'
AM
A'V
AV
Politecnico di Bari
ESEMPIO 2
DALLA TRINCEA ALLA MEZZA COSTA.
R = quota rossa;
N = quota nera;
AM = quota azzurra di monte;
AN = quota azzurra di valle
AV
AM
A'M
N'
A'V
R'
30
BOZZA
Politecnico di Bari
ESEMPIO 2
DALLA TRINCEA ALLA MEZZA COSTA.
R = quota rossa;
N = quota nera;
AM = quota azzurra di monte;
AN = quota azzurra di valle
AM
AV
A'M
N'
N
R
R' = A'V
Politecnico di Bari
ESEMPIO 2
DALLA TRINCEA ALLA MEZZA COSTA.
R = quota rossa;
N = quota nera;
AM = quota azzurra di monte;
AN = quota azzurra di valle
AM
N
R
AV
A'M
N'
R'
A'V
31
BOZZA
Politecnico di Bari
R'
N'
AM
A'M
AV
A'V
Politecnico di Bari
R'
AM
AV
N
A'M
A'V
N'
32
BOZZA
Politecnico di Bari
PROFILO
LONGITUDINALE
R
AM
AM
N
N
AV
AV
Dalla distanza tra linea nera e linea azzurra siamo in grado di comprendere la
pendenza trasversale del terreno
Politecnico di Bari
PROFILO
LONGITUDINALE
TOMBINO
ANDAMENTO
PLANIMETRICO
ASSE STRADA
33
BOZZA
Politecnico di Bari
ALCUNE CONSIDERAZIONI .
COSTRUITI LANDAMENTO PLANIMETRICO E
QUELLO ALTIMETRICO VERIFICO CHE LE SCELTE
PROGETTUALI FATTE SIANO CORRETTE.
SE NON LO SONO SI RICOMINCIA A LAVORARE
SULLA PLANIMETRIA E COS VIA
UN PROCESSO DI SUCCESSIVE ITERAZIONI E
INTERAZIONI
Politecnico di Bari
PROGETTIAMO LA STRADA .
SCEGLIAMO LA SEZIONE DI PROGETTO (in
funzione del traffico previsto);
STABILIAMO IL VALORE DELLA PENDENZA
MASSIMA imax DA ADOTTARE (in funzione del tipo di
strada da progettare)
STABILIAMO IL RAGGIO MINIMO DA ADOTTARE
Rmin
DISEGNIAMO IL
TRACCIOLINO
34
BOZZA
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IL TRACCIOLINO
Politecnico di Bari
IL TRACCIOLINO
i : 100 = e : x
Con e = equidistanza tra curve di livello
35
BOZZA
Politecnico di Bari
Politecnico di Bari
. RIASSUMENDO .
1. STUDIO DEL TERRITORIO
2. STUDIO DELLE ACQUE
3. IPOTESI DI TRACCIATO (tenendo conto del tipo di
sezione)
4. VERIFICHE DELLE IPOTESI CON LA COSTRUZIONE
DEL TRACCIOLINO TENENDO CONTO DEL RAGGIO
MINIMO
5. IPOTESI DI TRACCIAMENTO PLANIMETRICO
6. ANDAMENTO ALTIMETRICO
7. VERIFICA DELLANDAMENTO PLANIMETRICO E
ALTIMETRICO CON IL D.M. 5/11/2001
8. OTTIMIZZAZIONE ULTERIORE
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