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Documenti di Cultura
1
___________________
Contenuto
SIMATIC S7
SIMATIC
S7-300/S7-400
Ridondanza software per
SIMATIC S7
Manuale di guida alle funzioni
2
___________
3
___________________
Prime informazioni
Funzionamento della
4
___________________
ridondanza software
Blocchi per la ridondanza
5
___________________
software
6
___________________
Riferimenti e integrazioni
Esempio: ridondanza
7
___________________
software con S7-300
Esempio: ridondanza
8
___________________
software con S7-400
Ridondanza software e
stazioni operatore con
WinCC
9
___________
Ridondanza software con
10
___________________
WinAC RTX
11
___________________
Ulteriori riferimenti
04/2010
A5E02171568-02
Avvertenze di legge
Avvertenze di legge
Concetto di segnaletica di avvertimento
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumit
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli
di rischio.
PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.
AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza pu causare la morte o gravi
lesioni fisiche.
CAUTELA
con il triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza pu causare
lesioni fisiche non gravi.
CAUTELA
senza triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza pu causare
danni materiali.
ATTENZIONE
indica che, se non vengono rispettate le relative misure di sicurezza, possono subentrare condizioni o
conseguenze indesiderate.
Nel caso in cui ci siano pi livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello pi elevato. Se in un avviso
di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, pu anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione pu essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virt della sua formazione ed
esperienza, in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi pu violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilit
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.
Siemens AG
Industry Sector
Postfach 48 48
90026 NRNBERG
GERMANIA
A5E02171568-02
04/2010
Contenuto .................................................................................................................................................. 7
3.1
3.2
3.3
3.4
4.2
4.3
4.4
5.2
5.3
5.4
FC 100 'SWR_START'.................................................................................................................33
5.5
5.6
FC 102 'SWR_DIAG'....................................................................................................................39
5.7
5.8
5.9
5.10
5.11
5.12
6.2
Commutazione master-riserva.....................................................................................................48
6.3
6.4
6.5
6.6
Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato ............................54
6.7
6.8
6.9
6.10
6.11
6.12
6.13
6.14
7.2
7.3
7.4
Configurazione dell'hardware...................................................................................................... 74
7.5
7.6
7.7
7.8
8.2
8.3
8.4
Configurazione dell'hardware...................................................................................................... 86
8.5
8.6
8.7
8.8
9.2
9.3
9.4
9.5
9.6
Collegamento dei campi di visualizzazione con le variabili (dinamizazzione della pagina) ..... 105
10
11
10.2
10.2.1
10.2.2
11.2
11.3
11.4
11.5
11.6
Rappresentazione simbolica......................................................................................................113
11.7
11.8
Aree di memoria.........................................................................................................................113
11.9
11.10
Contenuto
Panoramica
Come utilizzare la presente descrizione - Un suggerimento per la lettura (Pagina 11)
Prime informazioni
Perch impiegare un sistema con ridondanza software (Pagina 13)
Componenti hardware necessari (Pagina 14)
Componenti software necessari (Pagina 15)
Quando si pu utilizzare la ridondanza software (Pagina 16)
Contenuto
Riferimenti e integrazioni
Propriet e caratteristiche della ridondanza software (Pagina 47)
Commutazione master-riserva (Pagina 48)
Durata della commutazione master-riserva (Pagina 49)
Durata del trasferimento dati dal master alla riserva (Pagina 50)
Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M (Pagina 52)
Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato (Pagina 54)
Reti per l'accoppiamento delle due stazioni (Pagina 56)
Modifica della configurazione e del programma utente in RUN (Pagina 57)
Particolarit per la programmazione in CFC
Unit utilizzabili per la ridondanza software (Pagina 59)
Comunicazione con altre stazioni (Pagina 62)
Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400 (Pagina 45)
Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software (Pagina 63)
Concetto di "jolly" nella ridondanza software (Pagina 67)
Impiego di OB di errore (Pagina 69)
Contenuto
Contenuto
10
Introduzione
I capitoli che seguono descrivono le possibilit di incrementare la disponibilit dei sistemi di
automazione SIMATIC S7 con l'aiuto del pacchetto "Ridondanza software".
La descrizione si riferisce al prodotto "Ridondanza software" con i seguenti numeri di
ordinazione:
Licenza singola: 6ES7862-0AC01-0YA0, Versione 1.2 SP3
Licenza di copia: 6ES7862-0AC01-0YA1, Versione 1.2 SP3
La descrizione del prodotto viene presentata anche in forma di Guida in linea in modo che
l'utente abbia la possibilit di leggere tutte le informazioni direttamente sul PC/PG durante la
progettazione e la programmazione con STEP 7 in funzione della situazione specifica del
momento. Non quindi necessario l'uso di un manuale stampato.
Per i Clienti che preferiscono consultare la descrizione su carta, tutti gli argomenti della
Guida sono stati raggruppati in un unico documento che pu essere letto e stampato con
Acrobat Reader. Il documento contenuto sul CD nel file 'SWR_I.PDF'.
Per aprire il documento necessario Acrobat Reader, un software prodotto da Adobe che
non richiede il possesso di una licenza. La versione aggiornata di Acrobat Reader pu
essere installata dall'utente dalla cartella "S7 manual" all'interno della cartella STEP 7 se
non gi stata installata con STEP 7.
Destinatari
La presente descrizione si rivolge a quella cerchia di lettori che gi conosce i sistemi di
automazione S7-300 e/o S7-400 e l'apparecchiatura di periferia decentrata ET 200M. Anche
per poter utilizzare il software di programmazione STEP 7 si presuppongono nozioni di base.
11
Procedimento consigliato
La presente descrizione tratta diversi argomenti a s stanti. Si consiglia di leggere prima le
sezioni "Prime informazioni" e "Funzionamento della ridondanza software". Queste sezioni
contengono le informazioni di base necessarie per l'impiego della ridondanza software.
Per chi ha gi un'ampia esperienza con STEP 7, si consiglia di consultare i nostri progetti
con gli esempi per S7-300 e S7-400. Sulla base di un'applicazione semplificata si sar cos
in grado di comprendere subito i passi necessari.
Per chi invece desidera conoscere prima i blocchi e i parametri necessari, si consiglia di
leggere la sezione "Blocchi della ridondanza software", che contiene una rapida sintesi di
tutte le nozioni utili sui blocchi. Inoltre essa contiene due esempi per l'S7-300 e l'S7-400 per i
quali abbiamo gi creato dei progetti con una configurazione minima. I progetti si trovano
nella directory dei progetti STEP 7 dopo l'installazione. I progetti possono essere ampliati a
piacere.
La sezione "Riferimenti e integrazioni" tratta diversi argomenti singoli pensati come
approfondimento e per rispondere a particolari domande. In questa sezione sono descritti il
funzionamento e i componenti necessari per la creazione della ridondanza software.
12
Prime informazioni
3.1
13
Prime informazioni
3.2 Componenti hardware necessari
3.2
$PSOLDPHQWR
RS]LRQDOH
6HUYL]LRH
VXSHUYLVLRQH
03,352),%86R(WKHUQHW
66
6WD]LRQH$
66
6WD]LRQH%
352),%86'3
352),%86'3
$SSDUHFFKLDWXUDGL
SHULIHULDGHFHQWUDWD
(70FRQ,0
14
$SSDUHFFKLDWXUDGL
SHULIHULDGHFHQWUDWD
(70FRQ,0
Prime informazioni
3.3 Componenti software necessari
3.3
15
Prime informazioni
3.4 Quando si pu utilizzare la ridondanza software
3.4
Vedere anche
Propriet e caratteristiche della ridondanza software (Pagina 47)
Commutazione master-riserva (Pagina 48)
16
Definizione
Un sistema con ridondanza software caratterizzato da:
due stazioni S7-300 e/o S7-400 accoppiate tramite un sistema di bus
un programma utente ridondato che caricato in entrambe le stazioni
due sistemi master DP ai quali sono collegate apparecchiature di periferia decentrate
ET 200M con interfaccia slave DP ridondata (ad es. IM 153-2)
impiego dei blocchi del pacchetto software "Ridondanza software"
&38GLULVHUYD
/HWWXUDGHOOHLQIRUPD]LRQLGLLQJUHVVR
/HWWXUDGHOOHLQIRUPD]LRQLGLLQJUHVVR
(ODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWH
QRQULGRQGDWR
(ODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWH
QRQULGRQGDWR
$QDOLVLGHOOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRGHOOD
&38GLULVHUYD
$QDOLVLGHOOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRGHOOD
&38PDVWHU
(ODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR
1HVVXQDHODERUD]LRQHGHOSURJUDPPD
XWHQWHULGRQGDWR
&RSLDGHLGDWLULGRQGDWLVXOOD&38GL
ULVHUYD
&RSLDGHOOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRGHOOD
&38PDVWHU
(PLVVLRQHGHOOHLQIRUPD]LRQLGLXVFLWD
QRQULGRQGDWHHULGRQGDWH
(PLVVLRQHGHOOHLQIRUPD]LRQLGLXVFLWD
QRQULGRQGDWHHULGRQGDWH
* 4XHVWLGDWLQRQVRQRDJJLRUQDWLFRPHTXHOOLGHOOD&38
PDVWHUPDYHQJRQRLJQRUDWLGDOO
,0
Figura 4-1
17
Informazione
Questo tipo di disponibilit ad assumere l'elaborazione viene definito anche warm standby, a
differenza dell'hot standby dei sistemi H (ad es. S7-400H). In questi ultimi, entrambe le CPU
eseguono l'elaborazione in modo strettamente sincronizzato.
18
19
0DVWHU
PAA
OB-Zyk-5
PAA
OB-Zyk-4
PAA
OB-Zyk-3
PAA
OB-Zyk-2
PAA
Zyk-1
OB-Zyk-4
Master
OB-Zyk-3
Master
OB-Zyk-2
Master
OB-Zyk-1
Master
OB-Zyk
Master
PAA
OB-Zyk-4
*XDVWRGHOOD&38QHOO
DSSDUHFFKLDWXUDPDVWHU
DGbHV&38LQ6723
5LVHUYD
OB-Zyk-4
Reserve
9LHQHHPHVVDO
,38DWWXDOH
OB-Zyk-3
Reserve
OB-Zyk-2
Reserve
PAA
PAA
OB-Zyk-1 OB-Zyk-3
OB-Zyk-1
Reserve
IPU coerente
=master: ciclo OB -4
IPU coerente
=master: ciclo OB -5
9LHQHHPHVVDO
XOWLPD,38WUDVIHULWDSHULQWHUR
3$$0FLFOR2%
PAA
OB-Zyk-2
GLXQD
7UDVIHULPHQWR
,38FRHUHQWH
OB-Zyk-5
Reserve
9LHQHHPHVVDO
,38WHPSRUDQHDPHQHFRQJHODWD
3$$0FLFOR2%
OB-Zyk
Reserve
PAA
OB-Zyk+2
OB-Zyk+1
Reserve
OB-Zyk+2
Reserve
7HPSRGLULFRQRVFLPHQWR
HUURUHHGLFRPPXWD]LRQH
PAA
OB-Zyk+3
OB-Zyk+3
Reserve
PAA
OB-Zyk+4
OB-Zyk+4
Reserve
&RPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYD
FRQFOXVD
Incompleta
'DWLHPHVVLVXXQLWGHJOL
LQJUHVVLHGHOOHXVFLWH
'LSHQGHGDOQXPHURGLVODYHH
GDOWLSRGLHUURUH
'DWLWUDVIHULWLGDOPDVWHU
DOODULVHUYD
&LFOLQHFHVVDULDVHFRQGD
GHOODFRPXQLFD]LRQHHGHOOD
TXDQWLWGLGDWLDGHV
20
Informazione
Dopo il ritorno della tensione di rete con una CPU in modo di funzionamento STOP, la
seconda CPU opera in funzionamento singolo (master). Il PROFIBUS della CPU che si trova
in STOP attivo e non vengono abilitate uscite.
Se la CPU passa dal modo di funzionamento STOP a RUN, il PROFIBUS commuta sul
secondo ramo e le uscite vengono abilitate.
Questo comportamento si verifica solo in caso di ritorno della tensione di rete con una CPU
in modo di funzionamento STOP.
21
4.2
'%%
'%%
3DURODGDWL
/DVWD]LRQHPDVWHU
/DVWD]LRQHULVHUYD
&RGLFH$ODVWD]LRQHO
DSSDUHFFKLDWXUDSDU]LDOH$
&RGLFH$ODVWD]LRQHO
DSSDUHFFKLDWXUDSDU]LDOH%
5LGRQGDQ]DDWWLYDWD
&RPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYDDELOLWDWD
5LGRQGDQ]DGLVDWWLYDWD
&RPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYDGLVDELOLWDWD
$FFRSSLDPHQWRGLULGRQGDQ]DGLVSRQLELOH
$FFRSSLDPHQWRGLULGRQGDQ]DQRQGLVSRQLELOH
)DVHGLDYYLR
&RPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYDLQFRUVR
/
DSSDUHFFKLDWXUDSDUWQHUQRQFRQVLGHUDDQFRUDODFRPPXWD]LRQH
6ODYH'3QRQLQGLUL]]DELOL
1RQWXWWLJOLVODYH'3VRQRLQGLUL]]DELOL
7XWWLJOLVODYH'3VRQRLQGLUL]]DELOL
%LWLUULOHYDQWH
22
4.3
'%%
'%%
3DURODGDWL
'LVDELOLWD]LRQHFRPPXWD]LR
QHPDVWHUULVHUYD
$ELOLWD]LRQHFRPPXWD]LRQH
PDVWHUULVHUYD
%LWULVHUYDWRQRQGHYHHVVHUH
XWLOL]]DWR
%LWLUULOHYDQWH
$WWLYD]LRQHFRPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYD
Per bloccare la commutazione master-riserva a livello utente occorre impostare il bit 11.0
nella parola di comando. L'apparecchiatura di riserva scrive zeri nell'IPU dell'interfaccia slave
DP ridondata IM 153-2
Questo stato permane finch l'utente non riattiva la ridondanza (bit 11.1 impostato nella
parola di comando). Se stata abilitata la commutazione master-riserva, i bit della parola di
comando vengono resettati automaticamente dopo l'impostazione. Le modifiche sono visibili
nella parola di stato.
Nota
Per bloccare la commutazione master-riserva a livello utente occorre impostare il bit 11.0
nella parola di comando. L'apparecchiatura di riserva scrive zeri nell'IPU dell'interfaccia slave
DP ridondata IM 153-2
Questo stato permane finch l'utente non riattiva la ridondanza (bit 11.1 impostato nella
parola di comando). Se stata abilitata la commutazione master-riserva, i bit della parola di
comando vengono resettati automaticamente dopo l'impostazione. Le modifiche sono visibili
nella parola di stato.
23
4.4
24
DB_SEND_NO
DB_RCV_NO
DB_A_B_NO
DB_B_A_NO
25
Commutazione master-riserva
Durante la commutazione master-riserva, nel sistema si trovano per un breve momento due
master o due riserve.
26
L #OB86_EV_CLASS
L B#16#39
==I
//evento entrante
SPBN M001
U E 1.0
SPBN M001
AUF DB 3
L DBW 4
DEC 1
//ridurlo prima,
T DBW 4
M001: NOP 0
CALL "SWR_DIAG"
DB_WORK :=1
OB86_EV_CLASS :=#OB86_EV_CLASS
OB86_FLT_ID :=#OB86_FLT_ID
RETURN_VAL :=MW14
27
28
per la rete...
e il tipo di collegamento...
Nota
XSEND_300
MPI
Collegamento di rete
all'interfaccia MPI della CPU
AG_SEND_300
PROFIBUS
Collegamento FDL
Industrial Ethernet
Collegamento ISO
per la rete...
e il tipo di collegamento...
Nota
XSEND_400
MPI
Collegamento di rete
all'interfaccia MPI della CPU
AG_SEND_400
PROFIBUS
Collegamento FDL
Industrial Ethernet
Collegamento ISO
MPI
Collegamento S7
BSEND_400
PROFIBUS
Industrial Ethernet
Vedere anche
Contenuto dei pacchetti di blocchi (Pagina 30)
29
5.2
Nota
FC 100 'SWR_START'
FB 101 'SWR_ZYK'
Il blocco deve essere richiamato nel programma ciclico o comandato a tempo. Il blocco
va sempre richiamato prima e dopo l'elaborazione del programma utente ridondato.
FC 102 'SWR_DIAG'
FB 103 'SWR_SFCCOM'
Osservazioni
FC 100 'SWR_START'
FB 101 'SWR_ZYK'
Il blocco deve essere richiamato nel programma ciclico o comandato a tempo. Il blocco
va sempre richiamato prima e dopo l'elaborazione del programma utente ridondato.
FC 102 'SWR_DIAG'
FB 104 'SWR_AG_COM'
Nota
L'FB 104 'SWR_AG_COM' richiama i blocchi FC 5 'AG_SEND' e FC 6 'AG_RCV' in
background. Questi blocchi sono componenti di NCM S7 e devono essere caricati dall'utente
in entrambe le CPU.
30
Nota
FC 100 'SWR_START'
FB 101 'SWR_ZYK'
Il blocco deve essere richiamato nel programma ciclico o comandato a tempo. Il blocco
va sempre richiamato prima e dopo l'elaborazione del programma utente ridondato.
FC 102 'SWR_DIAG'
FB 105 'SWR_SFBCOM'
31
5.3
Blocco
FC 100 'SWR_START'
FB 101 'SWR_ZYK'
Il blocco di ciclo trasferisce aree di dati dal master alla riserva e coordina la
comunicazione e la commutazione.
FC 102 'SWR_DIAG'
Il blocco di diagnostica gestisce i dati di diagnostica degli slave, li prepara per l'FB 101
'SWR_ZYK' ed esegue la commutazione.
FB 103 'SWR_SFCCOM'
FB 104 'SWR_AG_COM'
FB 105 'SWR_SFBCOM'
DB_WORK_NO
DB_SEND_NO
Memoria dati della ridondanza software: il DB di trasmissione contiene DB, MB, IPU,
DI.
DB_RCV_NO
DB_A_B_NO
DB_B_A_NO
DB_COM_NO
FC 5 'AG_SEND'
FC 6 'AG_RCV'
ATTENZIONE
I blocchi dati sopra indicati vengono creati solo una volta con la lunghezza necessaria
all'avvio dell'FC 100 'SWR_START' (eccezione: DB_COM_NO). Se si modifica la
parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START', di norma necessario modificare anche i
blocchi dati.
In seguito alla modifica della parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START' necessario
eseguire in ogni caso un nuovo avvio della CPU poich con la modifica della lunghezza
delle aree anche i DB di trasmissione e ricezione hanno una nuova lunghezza e devono
essere rigenerati.
32
5.4
FC 100 'SWR_START'
Funzione
L'FC 100 'SWR_START' consente di inizializzare le due stazioni. Con questo blocco si
stabilisce sostanzialmente quanto segue.
Area di periferia delle uscite, area di merker, area dei blocchi dati, blocchi dati e area del
DB di istanza dei contatori/temporizzatori IEC utilizzati nel programma utente ridondato.
Tutte le aree devono essere correlate.
Dati sulla comunicazione e sulla periferia decentrata.
Tre blocchi dati che servono ai blocchi della ridondanza software per il salvataggio di dati
interni.
L'FC 100 'SWR_START' deve essere richiamata nel blocco di avvio OB 100.
Possibilit d'interruzione
L'FC 100 'SWR_START' pu essere interrotta.
33
Dich.
Tipo di dati
Descrizione
Esempio
AG_KENNUNG
IN
CHAR
'A'
IN
BLOCK_DB
DB_SEND_NO
IN
BLOCK_DB
DB_RCV_NO
IN
BLOCK_DB
DB1
IN
INT
LADDR
IN
INT
260
VERB_ID
IN
INT
ID del collegamento
Numero del collegamento per l'accoppiamento di
ridondanza definito al momento della
progettazione hardware.
DP_MASTER_SYS_ID
IN
INT
DB_COM_NO
IN
BLOCK_DB
DB5
DP-KOMMUN
IN
INT
IN
INT
IN
INT
PAA_LAST
IN
INT
34
IN
INT
20
Dich.
Tipo di dati
Descrizione
Esempio
MB_LEN
IN
INT
IEC_NO
IN
INT
111
IEC_LEN
IN
INT
DB_NO
IN
INT
DB_NO_LEN
IN
INT
SLAVE_NO
IN
INT
SLAVE_LEN
IN
INT
SLAVE_DISTANCE
IN
INT
IN
BLOCK_DB
DB11
DB_A_B_NO_LEN
IN
WORD
W#16#64
DB_B_A_NO
IN
BLOCK_DB
DB12
DB_B_A_NO_LEN
IN
WORD
W#16#64
RETURN_VAL
OUT
WORD
MW2
EXT_INFO
OUT
WORD
MW4
35
Spiegazione
W#16#0
Nessun errore.
W#16#8001
W#16#8002
Non stato possibile creare DB_WORK_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#8003
Non stato possibile creare DB_SEND_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#8004
Non stato possibile creare DB_RCV_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#8005
Non stato possibile creare DB_A_B_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#8006
Non stato possibile creare DB_B_A_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#8007
W#16#8008
Valore non valido per il parametro DP-KOMMUN se EXT_INFO=W#16#8888 o se non stato possibile
eseguire la diagnostica. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 51. Il valore di ritorno si
trova in EXT_INFO.
W#16#8009
Non stato possibile disattivare il blocco della commutazione degli slave. Causa valutabile tramite il
valore di ritorno dell'SFC 58. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#800A
Non stato possibile determinare lo stato dell'interfaccia slave DP. Causa valutabile tramite il valore di
ritorno dell'SFC 59. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#800B
Errore nella determinazione dell'area IPU utilizzata. Causa valutabile tramite il valore di ritorno
dell'SFC 50. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#800C
W#16#800D
W#16#800E
W#16#800F
Valore non valido per il parametro DP_KOMMUN (non stata indicata un'interfaccia).
W#16#80F1
Errore nella determinazione degli indirizzi dell'IPU. Causa valutabile tramite il valore di ritorno
dell'SFC 50. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO. I dati per PAA_FIRST e PAA_LAST non sono
conformi alla progettazione hardware.
W#16#8027
Errore interno.
Vedere anche
Tipo di dati CHAR (Pagina 114)
Tipo di dati INT (Pagina 111)
Tipo di dati WORD (Pagina 111)
36
5.5
FB 101 'SWR_ZYK'
Funzione
L'FB 101 'SWR_ZYK' deve essere richiamato prima e dopo il programma utente ridondato.
Con l'FB 101 'SWR_ZYK' si attiva lo scambio dei dati tra master e apparecchiatura di riserva.
Dopo il richiamo, l'FB 101 elabora automaticamente il trasferimento dati dall'apparecchiatura
master a quella di riserva. L'FB 101 richiama in background le funzioni o i blocchi funzionali
necessari per lo scambio dei dati.
Possibilit d'interruzione
L'FB 101 'SWR_ZYK' pu essere interrotto.
DB di istanza
Al momento del richiamo dell'FB 101 'SWR_ZYK' necessario indicare un DB di istanza. Il
numero di blocco del DB di istanza va indicato nella parametrizzazione dell'FC 100 'SWRSTART' nel parametro DB_COM_NO.
Dich.
Tipo di dati
Descrizione
DB_WORK_NO
IN
BLOCK_DB
BOOL
CALL_POSITION
Esempio
TRUE
OUT
WORD
MW6
EXT_INFO
OUT
WORD
MW8
37
Nessun errore.
W#16#8008
Valore non valido per il parametro DP-KOMMUN se EXT_INFO=W#16#8888 o se non stato possibile
eseguire la diagnostica. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 51.
W#16#800A
Non stato possibile determinare lo stato dell'interfaccia slave DP. Causa valutabile tramite il valore di
ritorno dell'SFC 59. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#800F
Valore non valido per il parametro DP_KOMMUN (non stata indicata un'interfaccia).
W#16#8010
Non stato possibile effettuare la commutazione degli slave DP. Causa valutabile tramite il valore di
ritorno dell'SFC 58. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#8011
W#16#8012
Non presente un ordine nell'FB di comunicazione (FB 103 'SWR_SFCCOM'; DB di istanza difettoso o
errore interno).
W#16#8013
W#16#8014
W#16#8015
W#16#8016
Non possibile leggere lo stato del partner (FB 103 'SWR_SFCCOM'). Causa valutabile tramite il valore
di ritorno dell'SFB 23 'USTATUS'. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.
W#16#8017
W#16#8018
W#16#8019
W#16#8020
Errore interno
Vedere anche
Tipo di dati BOOL (Pagina 112)
Tipo di dati WORD (Pagina 111)
38
5.6
FC 102 'SWR_DIAG'
Funzione
L'FC 102 va richiamata nell'OB di diagnostica OB 86. Il numero di blocco non deve essere
modificato.
L'FC 102 'SWR_DIAG' fa in modo che abbia luogo una commutazione automatica masterriserva nel caso di un guasto a uno slave DP.
Possibilit d'interruzione
L'FC 102 'SWR_DIAG' pu essere interrotta.
Dich.
Tipo di dati
Descrizione
Esempio
DB_WORK
IN
INT
OB 86_EV_CLASS
IN
INT
#OB86_EV_CLASS
OB 86_FLT_ID
IN
INT
#OB86_FLT_ID
RETURN_VAL
OUT
WORD
MW14
Nessun errore.
W#16#80F2
W#16#80F3
Sono presenti pi slave DP di quelli indicati nell'FC 100 'SWR_START'. Controllare il parametro
SLAVE_NO o SLAVE_LEN.
Vedere anche
Tipo di dati INT (Pagina 111)
Tipo di dati WORD (Pagina 111)
39
5.7
40
5.8
Funzione
I blocchi dati servono esclusivamente per memorizzare dati interni.
Attenzione!
I blocchi dati sopra indicati vengono creati una volta sola e con la lunghezza necessaria
all'avvio dell'FC 100 'SWR_START'. Se si modifica la parametrizzazione dell'FC 100
'SWR_START', di norma necessario modificare anche i blocchi dati. Cancellare pertanto
tutti i vecchi blocchi dati in modo che all'avvio possano essere creati i nuovi blocchi dati con
la lunghezza necessaria.
Se si modifica la parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START' senza cancellare i blocchi
dati si possono verificare errori di funzionamento.
41
5.9
Funzione
Perch le due stazioni possano scambiare anche dati non ridondati, sono disponibili i blocchi
dati DB_A_B_NO e DB_B_A_NO. I dati non ridondati possono essere ad es. gli stati di
un'unit di ingresso che si trova solo nell'apparecchiatura centrale della stazione A (periferia
unilaterale).
Attraverso questi due blocchi dati possibile scambiare qualsiasi informazione tra
stazione A e B. Normalmente si tratta di dati non ridondati che vengono analizzati solo in
una stazione e che vengono trasferiti alla seconda.
Con lo scambio dei dati, entrambe le stazioni hanno a disposizione gli stessi dati. In questo
modo la parte ridondata del programma utente pu scambiare dati con il programma
(standard) non ridondato.
Esempio:
Nell'apparecchiatura centrale della stazione A si trova una periferia unilaterale con la parola
d'ingresso EW 10 e nell'apparecchiatura centrale della stazione B si trova una periferia
unilaterale con la parola d'ingresso EW 30. Ciascuno degli stati di queste parole d'ingresso
deve essere trasferito rispettivamente all'altra stazione ed essere visualizzato nel
programma ridondato tramite le parole di uscita AW 20 e AW 40.
Procedimento:
1. Durante la parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START' indicare i blocchi dati, ad es.
DB_A_B = DB 10 e DB_B_A = DB 11.
2. Nel programma utente programmare le sequenze di programma necessarie nella
stazione A e B.
42
6WD]LRQH%
ULVHUYD
,O'%YLHQH
FRSLDWRDXWRPDWL
FDPHQWHQHOOD
VWD]LRQH%
(:
'%'%:
,O'%YLHQH
FRSLDWRDXWRPDWL
FDPHQWHQHOOD
VWD]LRQH$
3URJUDPPDXWHQWHQRQ
ULGRQGDWR
/
7
3URJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR
3URJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR
/
7
/
7
'%'%:
$:
'%'%:
$:
(:
'%'%:
/
7
/
7
'%'%:
$:
'%'%:
$:
43
5.10
Funzione
Oltre ai dati interni per la comunicazione, il blocco dati DB_COM_NO contiene anche la
parola di stato e di comando. Il DB_COM_NO il DB di istanza dell'FB 101 'SWR_ZYK'
Attenzione!
Il DB_COM_NO il DB di istanza dell'FB 101 'SWR_ZYK' e viene generato da STEP 7.
Perch il blocco possa essere creato, tutte le funzioni di sistema utilizzate dalla ridondanza
software (SFB e SFC) devono essere presenti nel progetto. Un elenco delle funzioni di
sistema utilizzate contenuto nel capitolo Dati tecnici dei blocchi (Pagina 46).
Significato
0...6
Dati interni
Parola di stato
10
Parola di comando
Da 12 in poi
Dati interni
Non rilevante
44
Contenuto
5.11
6WDWLRQ%
36 &38
36 &38
(70
03,
36
DFFRSSLDPHQWRGL
ULGRQGDQ]D
,0
8QLWGL
VLPXOD]LRQH
6LVWHPDPDVWHU'3
6LVWHPDPDVWHU'3
45
Come procedere:
1. Aprire il progetto di esempio.
2. Trasferire la configurazione hardware nelle stazioni A e B.
3. Trasferire tutti i blocchi dalle rispettive cartelle alla stazione corrispondente.
4. Solo per S7-400: trasferire la progettazione del collegamento in entrambe le stazioni.
5.12
Memoria necessaria
FC 100 'SWR_START'
2,6 kByte
FB 101 'SWR_ZYK'
3,7 kByte
FC 102 'SWR_DIAG'
2 kByte
FB 103 'SWR_SFCCOM'
1,5 kByte
FB 104 'SWR_AG_COM'
1,5 kByte
FB 105 'SWR_SFBCOM'
1,5 kByte
46
Riferimenti e integrazioni
6.1
Caratteristica
Descrizione/spiegazione
Dipende dalla CPU, dalla rete o dal protocollo di comunicazione utilizzati e dalle
dimensioni del programma utente.
Tempo di commutazione
dall'apparecchiatura master a quella di
riserva
Dipende dalla causa della commutazione, dalla durata del trasferimento dei dati
e dal numero degli slave DP collegati.
Programma utente
Linguaggi di programmazione
Vedere anche: Durata del trasferimento dati dal master alla riserva (Pagina 50)
Periferia digitale/analogica
Unit funzionali
Secondo/terzo... errore
47
Riferimenti e integrazioni
6.2 Commutazione master-riserva
6.2
Commutazione master-riserva
Definizione
Si parla di commutazione master-riserva quando le CPU cambiano lo stato master-riserva e
le interfacce slave DP cambiano il proprio lato attivo.
Vedere anche
Durata della commutazione master-riserva (Pagina 49)
Come funziona un sistema con ridondanza software (Pagina 17)
48
Riferimenti e integrazioni
6.3 Durata della commutazione master-riserva
6.3
Worst case:
durata della commutazione master-riserva =
Vedere anche
Durata del trasferimento dati dal master alla riserva (Pagina 50)
Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M (Pagina 52)
Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato (Pagina 54)
49
Riferimenti e integrazioni
6.4 Durata del trasferimento dati dal master alla riserva
6.4
50
Riferimenti e integrazioni
6.4 Durata del trasferimento dati dal master alla riserva
1 kByte
250 ms
340 ms
4 kByte
1s
1,36 s
16 kByte
4s
5,44 s
64 kByte
16 s
21,76 s
51
Riferimenti e integrazioni
6.5 Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M
6.5
12 MBaud
1,5 MBaud
500 KBaud
187,5 KBaud
6 ms
6 ms
7 ms
12 ms
12 ms
12 ms
14 ms
24 ms
25 ms
25 ms
30 ms
50 ms
2 x 25 ms
2 x 25 ms
2 x 30 ms
2 x 50 ms
16
4 x 25 ms
4 x 25 ms
4 x 30 ms
4 x 50 ms
32
8 x 25 ms
8 x 25 ms
8 x 30 ms
8 x 50 ms
64
16 x 25 ms
16 x 25 ms
16 x 30 ms
16 x 50 ms
52
Numero degli
slave DP
12 MBaud
1,5 MBaud
500 KBaud
187,5 KBaud
5 ms
9 ms
13 ms
20 ms
10 ms
18 ms
26 ms
40 ms
20 ms
36 ms
39 ms
80 ms
40 ms
64 ms
78 ms
160 ms
16
2 x 40 ms
2 x 64 ms
2 x 78 ms
2 x 160 ms
32
4 x 40 ms
4 x 64 ms
4 x 78 ms
4 x 160 ms
64
8 x 40 ms
8 x 64 ms
8 x 78 ms
8 x 160 ms
Riferimenti e integrazioni
6.5 Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M
55 ms
100 ms
200 ms
400 ms
16
2 x 400 ms
32
4 x 400 ms
64
8 x 400 ms
53
Riferimenti e integrazioni
6.6 Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato
6.6
Tempo di riconoscimento
dell'errore
Reazione
CPU dell'apparecchiatura
master in STOP
ca. 1 s*
oppure
pochi ms
oppure
* Nel caso di sistemi con S7-400 il tempo di riconoscimento errori si riduce da 1 s a 100 ms se si utilizza il pacchetto di
blocchi BSEND e i messaggi sullo stato di funzionamento vengono trasmessi automaticamente ( necessaria una
parametrizzazione nella progettazione del collegamento).
Tempo di riconoscimento
dell'errore
Reazione
CPU dell'apparecchiatura di
riserva in STOP
ca. 1 s
oppure
RETE OFF nell'apparecchiatura
di riserva
Guasto del master DP
nell'apparecchiatura di riserva
oppure
guasto dell'intero sistema
master DP dell'apparecchiatura
di riserva
54
pochi ms
Riferimenti e integrazioni
6.6 Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato
Tempo di riconoscimento
dell'errore
Reazione
Accoppiamento di ridondanza
guasto
ca. 1 s*
* In caso di frequenze di richiamo della ridondanza software maggiori (frequenze di richiamo > 1 s), il tempo di
riconoscimento errori per il guasto della ridondanza pari ad almeno 3 o 4 intervalli tra un richiamo e l'altro.
Tempo di riconoscimento
dell'errore
Reazione
Guasto dell'interfaccia DP
dell'ET 200M (IM 153-2)
collegata all'apparecchiatura
master
pochi ms
Guasto dell'interfaccia DP
dell'ET 200M (IM 153-2)
collegata all'apparecchiatura di
riserva
pochi ms
Guasto all'alimentazione
dell'ET 200M (IM 153-2)
pochi ms
55
Riferimenti e integrazioni
6.7 Reti per l'accoppiamento delle due stazioni
6.7
Collegamento in rete
tramite interfaccia...
Velocit di
trasmissione
Collegamento
necessario
MPI
CPU
187,5 KBaud
Collegamento non
progettato
XSEND_300
PROFIBUS
CP 342-5
Collegamento FDL
AG_SEND_300
Industrial Ethernet
CP 345-1
10 MBaud
Collegamento ISO
AG_SEND_300
Collegamento in rete
tramite interfaccia...
Velocit di
trasmissione
Collegamento
necessario
MPI
CPU
187,5 KBaud
Collegamento non
progettato
XSEND_400
Collegamento S7
BSEND_400
PROFIBUS
Industrial Ethernet
56
CP 443-5
CP 443-1
max. 12 MBaud
10 MBaud
Collegamento FDL
AG_SEND_400
Collegamento S7
BSEND_400
Collegamento ISO
AG_SEND_400
Collegamento S7
BSEND_400
Riferimenti e integrazioni
6.8 Modifica della configurazione e del programma utente in RUN
6.8
57
Riferimenti e integrazioni
6.8 Modifica della configurazione e del programma utente in RUN
58
Riferimenti e integrazioni
6.9 Unit utilizzabili per la ridondanza software
6.9
Numero di ordinazione
S7-300
Unit centrale CPU 313C-2DP
6ES7313-6CE00-0AB0
6ES7314-1AG13-0AB0
6ES7314-6CF0x-0AB0
6ES7314-6CG0x-0AB0
6ES7315-2AFxx-0AB0
6ES7315-2AG10-0AB0
6ES7 315-2AH14-0AB0
6ES7 315-2EG1x-0AB0
6ES7 315-2EH1x-0AB0
6ES7 315-2FH1x-0AB0
6ES7 315-6Tx1x-0AB0
6ES7 315-2FJ1x-0AB0
6ES7316-2AGxx-0AB0
6ES7 317-2AJ10-0AB0
6ES7 317-2Ex1x-0AB0
6ES7 317-6FF0x-0AB0
6ES7 317-6Tx1x-0AB0
6ES7 317-2Fx1x-0AB0
6ES7318-2AJxx-0AB0
6ES7 318-3xL0x-0AB0
S7-400
Unit centrale CPU 412-1
6ES7412-1XFxx-0AB0
6ES7412-1FK03-0AB0
6ES7 412-1XJ05AB0
6ES7412-2XGxx-0AB0
6ES7 412-2XJ05-0AB0
6ES7413-1XGxx-0AB0
6ES7413-2XGxx-0AB0
6ES7414-1XGxx-0AB0
6ES7414-2XGxx-0AB0
6ES7414-2XJxx-0AB0
6ES7 414-2XK05-0AB0
6ES7414-3XJxx-0AB0
6ES7 414-3XM05-0AB0
6ES7 414-3EM05-0AB0
6ES7416-1XJxx-0AB0
59
Riferimenti e integrazioni
6.9 Unit utilizzabili per la ridondanza software
Denominazione
Numero di ordinazione
6ES7416-2XKxx-0AB0
6ES7416-2XLxx-0AB0
6ES7416-2XN05-0AB0
6ES7 416-2FN05-0AB0
6ES7416-3XLxx-0AB0
6ES7 416-3XR05-0AB0
6ES7 416-3ER05-0AB0
6ES7 416-3FR05-0AB0
6ES7417-4XLxx-0AB0
6ES7 417-4XT05-0AB0
Numero di ordinazione
6GK7443-5DXxx-0XE0
6ES74675GJxx-0AB0
6ES74675FJxx-0AB0
60
Denominazione
Numero di ordinazione
6ES7342-5DA00-0XE0
6GK7342-5DA02-0XE0
6GK7343-1BA00-0XE0
6GK7343-1EX11-0XE0
6GK7343-1CX10-0XE0
6GK7443-5DXxx-0XE0
6GK7443-1BXxx-0XE0
6GK7443-1EXxx-0XE0
6GK7443-1GXxx-0XE0
Riferimenti e integrazioni
6.9 Unit utilizzabili per la ridondanza software
Numero di ordinazione
6ES7350-1AH0x-0AE0
6ES7341-1xH01-0AE0
6ES7341-1AH02-0AE0
Nota
Le stazioni ET 200M vanno sempre configurate con moduli di bus attivi (6ES7195-7HB000XA0 oppure 6ES7195-7HC00-0XA0), anche se per principio non possibile eseguire la
funzione di estrazione e inserimento di unit di periferia con il funzionamento RUN della
CPU con le CPU S7-300.
ATTENZIONE
Se si utilizzano due rami DP ridondati osservare che entrambi devono essere progettati in
modalit DPV1 o in una modalit compatibile con S5.
61
Riferimenti e integrazioni
6.10 Comunicazione con altre stazioni
6.10
Vedere anche
Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400 (Pagina 63)
Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software (Pagina 65)
62
Riferimenti e integrazioni
6.11 Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400
6.11
0
'%'%;
0
'%
758(
0:
0:
,VWUX]LRQLSHULO
SURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
&$//)&
&$//)&
,VWUX]LRQLSHULO
SURJUDPPDXWHQWH
SHUODFRPXQLFD]LRQH
&$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2
'%
)$/6(
0:
0:
5LFKLDPDUHO
)%DOO
LQL]LRGHOO
2%RGHOO
2%
FRQLOSDUDPHWUR&$//B326,7,21 758(
1HO'%GLLVWDQ]DLQGLFDWRSRVVLELOHHODERUDUH
OHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHGLFRPDQGR
$QDOL]]DUHOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHSURJUDPPD
UHOD&38LQPRGRFKHVDOWLLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWRVHIXQ]LRQDFRPHDSSDUHFFKLDWXUDGL
ULVHUYD
,QTXHVWDDUHDVLVFULYHLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR
,QTXHVWDDUHDVLVFULYHLOSURJUDPPDXWHQWHSHU
ODFRPXQLFD]LRQH
5LFKLDPDUHO
)%DOODILQHGHOO
2%RGHOO
2%
FRQLOSDUDPHWUR&$//B326,7,21 )$/6(
,QTXHVWRPRGRVLFRPXQLFDDOVLVWHPDFKH
O
HODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
FRQFOXVD
63
Riferimenti e integrazioni
6.11 Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400
64
Riferimenti e integrazioni
6.12 Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software
6.12
0
'%'%;
0
'%
758(
0:
0:
,VWUX]LRQLSHULO
SURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
&$//)&
&$//)&
,VWUX]LRQLSHULO
SURJUDPPDXWHQWH
SHUODFRPXQLFD]LRQH
&$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2
'%
)$/6(
0:
0:
5LFKLDPDUHO
)%DOO
LQL]LRGHOO
2%RGHOO
2%
FRQLOSDUDPHWUR&$//B326,7,21 758(
1HO'%GLLVWDQ]DLQGLFDWRSRVVLELOHHODERUDUH
OHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHGLFRPDQGR
$QDOL]]DUHOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHSURJUDPPD
UHOD&38LQPRGRFKHVDOWLLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWRVHIXQ]LRQDFRPHDSSDUHFFKLDWXUDGL
ULVHUYD
,QTXHVWDDUHDVLVFULYHLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR
,QTXHVWDDUHDVLVFULYHLOSURJUDPPDXWHQWHSHU
ODFRPXQLFD]LRQH
5LFKLDPDUHO
)%DOODILQHGHOO
2%RGHOO
2%
FRQLOSDUDPHWUR&$//B326,7,21 )$/6(
,QTXHVWRPRGRVLFRPXQLFDDOVLVWHPDFKH
O
HODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
FRQFOXVD
Nell'FC 1 programmare i richiami dei blocchi di comunicazione con la stazione A del partner
della comunicazione. Nell'FC 2 programmare i richiami dei blocchi di comunicazione con la
stazione B del partner della comunicazione. Osservare che almeno il numero d'ordine R_ID
deve essere diverso per le stazioni A e B.
L'area dati trasferita deve contenere la parola di stato perch il punto di destinazione possa
analizzare quale collegamento attivo. Un'ulteriore analisi dei dati ricevuti si svolge solo
nell'apparecchiatura master.
Se si scrive il programma utente in CFC, programmare l'FC 1 prima in KOP, FUP o AWL. Il
blocco non deve contenere variabili di processo e numeri di messaggi.
65
Riferimenti e integrazioni
6.12 Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software
66
Riferimenti e integrazioni
6.13 Concetto di "jolly" nella ridondanza software
6.13
67
Riferimenti e integrazioni
6.13 Concetto di "jolly" nella ridondanza software
$UHDGLULGRQGDQ]D
6WD]LRQH
6WD]LRQH
6WD]LRQHGLULVHUYDSHU
VWD]LRQHH
03,352),%86
(WKHUQHW
352),%86'3
(1)
352),%86'3
352),%86'3
352),%86'3
$SSDUHFFKLDWXUDGLSHULIHULD
GHFHQWUDWD(70FRQ,0
68
$SSDUHFFKLDWXUDGLSHULIHULD
GHFHQWUDWD(70FRQ,0
Riferimenti e integrazioni
6.14 Impiego di OB di errore
6.14
Impiego di OB di errore
Per evitare che il sistema reagisca con uno STOP a errori o eventi, usare la possibilit di
impostare la reazione con le classi di priorit (blocchi organizzativi).
Per evitare che il guasto di uno slave DP provochi uno STOP, oltre all'OB 86 (con l'FC 102
'SWR_DIAG') sulla CPU devono essere presenti anche i seguenti OB di errore:
OB 80: con la commutazione master-riserva si pu verificare un superamento del tempo
di ciclo.
OB 82: allarme di diagnostica di un'unit nell'interfaccia slave DP ridondata (ad es.
IM 153-2).
OB 83: allarme di estrazione/inserimento di unit nell'interfaccia slave DP.
OB 85: errore di esecuzione del programma; si verifica in caso di guasto di un'interfaccia
slave DP.
OB 87: errore di comunicazione
OB 122: errore di accesso alla periferia (guasto dell'IM 153-2 o di un'unit della stazione).
In questi OB possibile reagire agli errori dal programma utente. La ridondanza software
non analizza questi OB e non avvia alcuna ulteriore reazione.
Per incrementare la disponibilit si possono caricare anche ulteriori OB di allarme.
69
Riferimenti e integrazioni
6.14 Impiego di OB di errore
70
71
7.2
Compito
Per l'aerazione di una galleria vengono impiegati due ventilatori. Ognuno di essi dispone di
due velocit (stadi) che vengono attivate in funzione della concentrazione di sostanze nocive
misurata. La misurazione delle sostanze nocive viene effettuata tramite due sensori
analogici.
I ventilatori sono la parte centrale dell'intero impianto e devono quindi avere un'elevata
disponibilit. Perci il programma utente per il controllo dei ventilatori viene caricato in
entrambe le stazioni.
A scopo statistico viene registrato il numero dei veicoli che ogni giorno attraversano la
galleria. I veicoli in entrata e in uscita vengono riconosciuti tramite un anello di induzione
presente nell'asfalto davanti alla galleria. Questa parte richiede solo la disponibilit dello
standard S7 e perci viene caricata solo nella stazione A.
L'illuminazione viene sorvegliata da quattro sensori binari. Il guasto dell'illuminazione in una
di queste quattro sezioni viene segnalato come segnale binario per la sezione in questione.
Questa parte richiede solo la disponibilit dello standard S7 e perci viene caricata solo nella
stazione B.
/XFH
M
9HQWLODWRUH
6HQVRUHSHU
FRQWHJJLRYHLFROL
72
/XFH
/XFH
M
9HQWLODWRUH
6HQVRULSHUULOHYDPHQWRVRVWDQ]H
QRFLYHHLOOXPLQD]LRQH
6HQVRUHSHU
FRQWHJJLRYHLFROL
7.3
6WD]LRQH$6
PS CPU CP
6WD]LRQH%6
3HULIHULD
FRQWHJJLR
YHLFROL
PS CPU CP
3HULIHULD
LOOXPLQD]LRQH
(70
352),%86
DFFRSSLDPHQWRGLULGRQGDQ]D
03,
3DQQHOORRSHUDWRUH
VWD]LRQH$
6LVWHPDPDVWHU'3
VWD]LRQH$
PS
IM DE DA DE DA
3HULIHULD
153-2
YHQWLODWRUL
6LVWHPDPDVWHU
'3
VWD]LRQH%
Hardware utilizzato
Dalla configurazione hardware si pu dedurre quali sono le unit utilizzate nel progetto di
esempio.
73
7.4
Configurazione dell'hardware
Per ricostruire o modificare la configurazione hardware del progetto di esempio procedere
nel modo seguente:
1. Creare un progetto con due stazioni (ad es. con la stazione A e con la stazione B) e
aprire la stazione A.
2. Scegliere un telaio di montaggio dal catalogo hardware.
3. Aprire il telaio di montaggio per la stazione A e inserire l'alimentatore, la CPU 315-2DP e
la periferia centrale I/O necessaria.
4. Aprire la seconda stazione e ripetere i passi 2 e 3.
5. Trascinare con il mouse l'IM 153-2 sul sistema master DP ("rotaia").
6. Inserire la periferia I/O dell'ET 200M.
7. Ripetere i passi 5 e 6 se si desidera collegare pi slave DP ET 200M al sistema master
DP.
8. Copiare l'intero ramo DP nel secondo sistema master DP.
74
75
7.5
76
7.6
77
7.7
78
'%
'%
'%
5LFKLDPDUHODIXQ]LRQH)&QHOO
2%GLDYYLDPHQWR1HOO
)&
WUDO
DOWURVLFRPXQLFDDOVLVWHPDTXDOLLQGLUL]]LYHQJRQR
XWLOL]]DWLSHUODFRPXQLFD]LRQHHTXDOLDUHHGDWLYHQJRQR
VFDPELDWHDJJLRUQDWHWUDOHGXHVWD]LRQL
/HDUHHGDWLVRQRLPPDJLQHGLSURFHVVRGHJOLLQJUHVVLDUHHGL
PHUNHUEORFFKLGDWLHEORFFKLGDWLGLLVWDQ]DSHUWHPSRUL]]DWRUL
,&(FRQWDWRUL,&(
3URJUDPPDFRPDQGDWRDWHPSR2%
&$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2
'%'%;
8
63% 0
'%
758(
0:
0:
,VWUX]LRQLSHULOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
5LFKLDPDUHO
)%DOO
LQL]LRGHOO
2%FRQLOSDUDPHWUR
&$//B326,7,21 758(1HO'%GLLVWDQ]DLQGLFDWR
SRVVLELOHHODERUDUHOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHGLFRPDQGR
$QDOL]]DUHOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHSURJUDPPDUHOD&38LQ
PRGRFKHVDOWLLOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWRVHIXQ]LRQD
FRPHDSSDUHFFKLDWXUDGLULVHUYD
,QTXHVWDDUHDYLHQHSURJUDPPDWRLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR
3DUWHGLSURJUDPPDSUHVHQWHQHOOHVWD]LRQL$H%
0 &$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2
'%
)$/6(
0:
0:
2%B(9B&/$66
2%B)/7B,'
0:
5LFKLDPDUHO
)%DOO
LQL]LRGHOO
2%FRQLOSDUDPHWUR
&$//B326,7,21 )$/6(,QTXHVWRPRGRVLFRPXQLFDDO
VLVWHPDFKHO
HODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
FRQFOXVD
3URJUDPPDGLGLDJQRVWLFD2%
&$//)%'%
'%B:25.
2%B(9B&/$66
2%B)/7B,'
5(7851B9$/
5LFKLDPDUHO
)&DOO
LQL]LRGHOO
2%FRQO
LQIRUPD]LRQHGL
VWDUWFRUULVSRQGHQWH4XHVWRULFKLDPRQHFHVVDULRSHUFKLO
VLVWHPDSRVVDUHDJLUHDXWRPDWLFDPHQWHDOJXDVWRGLXQRVODYH
'3FRPPXWD]LRQHDXWRPDWLFDPDVWHUULVHUYD
79
Vedere anche
FC 100 'SWR_START' (Pagina 33)
FB 101 'SWR_ZYK' (Pagina 37)
FC 102 'SWR_DIAG' (Pagina 39)
80
7.8
Vedere anche:
Descrizione dei pannelli operatore OP 7 e OP 17 e del tool di progettazione ProTool
81
82
83
8.2
Compito
Per l'aerazione di una galleria vengono impiegati due ventilatori. Ognuno di essi dispone di
due velocit (stadi) che vengono attivate in funzione della concentrazione di sostanze nocive
misurata. La misurazione delle sostanze nocive viene effettuata tramite due sensori
analogici. I ventilatori sono la parte centrale dell'intero impianto e devono quindi avere
un'elevata disponibilit. Perci il programma utente per il controllo dei ventilatori viene
caricato in entrambe le stazioni.
La galleria deve essere bloccata quando si registra per pi di due minuti la concentrazione
massima ammessa di sostanze nocive. L'accesso alla galleria viene gestito da due semafori.
Per motivi di sicurezza anche questa parte richiede un'elevata disponibilit.
I passi e le impostazioni specifiche per la ridondanza software verranno trattati in maniera
approfondita nelle pagine seguenti. Le informazioni generali, che l'utente gi conosce dalla
progettazione e dalla programmazione di un S7-300 o di un S7-400, come ad es. la
creazione di un progetto o la parametrizzazione della CPU, verranno qui trattate solo per
quanto necessario alla comprensione degli esempi.
/XFH
M
9HQWLODWRUH
6HQVRUHSHU
FRQWHJJLRYHLFROL
84
/XFH
/XFH
M
9HQWLODWRUH
6HQVRULSHUULOHYDPHQWRVRVWDQ]H
QRFLYHHLOOXPLQD]LRQH
6HQVRUHSHU
FRQWHJJLRYHLFROL
8.3
6WD]LRQH$6
PS CPU CP
6WD]LRQH%6
3HULIHULD
FRQWHJJLR
YHLFROL
PS CPU CP
3HULIHULD
LOOXPLQD]LRQH
(70
352),%86
DFFRSSLDPHQWRGLULGRQGDQ]D
03,
9LVXDOL]]D]LRQHLPSLDQWR
FRQ:LQ&&
6LVWHPDPDVWHU'3
VWD]LRQH$
PS
IM DE DA DE DA
3HULIHULD
153-2
YHQWLODWRUL
HVHPDIRUL
6LVWHPDPDVWHU
'3
VWD]LRQH%
Hardware utilizzato
Dalla configurazione hardware si pu dedurre quali sono le unit utilizzate nel progetto di
esempio.
85
8.4
Configurazione dell'hardware
Per ricostruire o modificare la configurazione hardware del progetto di esempio procedere
nel modo seguente:
1. Creare un progetto con due stazioni (ad es. con la stazione A e con la stazione B) e
aprire la stazione A.
2. Scegliere un telaio di montaggio dal catalogo hardware.
3. Aprire il telaio di montaggio per la stazione A e inserire l'alimentatore, la CPU 414-2DP e
la periferia centrale I/O necessaria.
4. Aprire la seconda stazione e ripetere i passi 2 e 3.
5. Trascinare con il mouse l'IM 153-2 sul sistema master DP ("rotaia").
6. Inserire la periferia I/O dell'ET 200M.
7. Ripetere i passi 5 e 6 se si desidera collegare pi slave DP ET 200M al sistema master
DP.
8. Copiare l'intero sistema master DP nel master DP della seconda stazione.
86
87
8.5
88
8.6
89
8.7
90
Programma ciclico OB 1
CALL FB 101, DB5
DB_WORK_NO
:=DB1
CALL_POSITION :=TRUE
RETURN_VAL
:=MW6
EXT_INFO
:=MW8
UN
SPB
DB5.DBX
M001
9.1
Programma di diagnostica OB 86
CALL FC 102
DB_WORK
OB86_EV_CLASS
OB86_FLT_ID
RETURN_VAL
.
.
.
:=1
:=#OB86_EV_CLASS
:=#OB86_FLT_ID
:=MW14
91
Vedere anche
FC 100 'SWR_START' (Pagina 33)
FC 102 'SWR_DIAG' (Pagina 39)
FB 101 'SWR_ZYK' (Pagina 37)
92
8.8
Descrizione
Per la visualizzazione di valori di processo e segnalazioni, SIMATIC S7 dispone di una
nuova generazione di apparecchiature di servizio e supervisione particolarmente semplici da
utilizzare.
Per la visualizzazione dell'impianto nel progetto di esempio con S7-400 stata scelta una
stazione operatore (OS). Per agevolare il pi possibile il servizio e la supervisione con
WINCC abbiamo gi creato un faceplate.
Con l'aiuto del faceplate si possono svolgere le seguenti funzioni da una stazione operatore
(OS):
Attivazione della commutazione master-riserva
Disattivazione della ridondanza tra apparecchiatura master e di riserva / riattivazione e
visualizzazione dello stato della ridondanza
Visualizzazione dello stato del collegamento della CPU (accoppiamento di ridondanza)
Visualizzazione del pronto funzionamento degli slave DP
Vedere anche
Faceplate per servizio e supervisione (Pagina 95)
93
94
Descrizione
Per agevolare il pi possibile il servizio e la supervisione gi stato creato un faceplate.
Esso viene installato automaticamente dal programma Setup della ridondanza software
purch sia gi stato installato WinCC.
Le sezioni che seguono spiegano come configurare il faceplate con WinCC. Oltre a questa
configurazione necessario definire un collegamento ridondato nella stazione operatore in
modo che l'aggiornamento del faceplate venga mantenuto anche in caso di guasto della
stazione master o nel caso di una commutazione master-riserva. In una descrizione a parte
abbiamo riassunto il procedimento per impostare un collegamento ridondato cos come
alcune particolarit da osservare. Questa descrizione si trova nei file 'SWR_WinCC' in
formato .doc o .pdf contenuti sul CD.
95
Vedere anche
Configurazione del faceplate con WINCC (Pagina 97)
96
9.2
97
9.3
98
99
9.4
Tipo di dati
Offset
Bit
OFFICE WORD
OFFICE WORD
BIT MasterSwitch
BIT
BIT RedTurnOn
BIT
BIT RedTurnOff
BIT
100
9. Nel campo 'Indirizzi' indicare il numero del DB di istanza e l'offset per le variabili della
struttura (l'offset DW 8).
Risultato: il faceplate ora sa a quale parola di stato e a quali bit di controllo accedere.
101
9.5
102
103
104
9.6
105
106
10
Controllore PC-based
I controllori PC-based WinAC (Windows Automation Center) vengono eseguiti su un PC
standard e offrono la stessa funzionalit delle CPU SIMATIC S7 (controllori hardware).
WinAC RTX un controllore software programmabile, un'applicazione software eseguibile
su un computer standard (PC).
E' possibile utilizzare la ridondanza software su WinAC RTX a partire dalla versione 2008.
107
10.2
10.2.1
4. Verificare che il nome del controllore corrisponda a quello impostato nel programma di
configurazione dei componenti.
5. Trascinare il CP definito come sottomodulo dal catalogo hardware ai posti connettore
dell'interfaccia (slot IF) del controllore WinLC RTX.
108
10.2.2
109
110
11
Ulteriori riferimenti
11.1
Introduzione simbolica
27
MW 100
#TYP_INT
-25
EW 0
AW 0
DBW 1
11.2
11.3
Introduzione diretta
(esempio)
Introduzione simbolica
W#16#1F12
MW 100
#TYP_WORD
2#0001111100010010
EW 0
C#32
AW 0
B#(5,25)
DBW 1
Introduzione simbolica
MB 100
#TYP_BYTE
EB 0
AB 0
DBB 1
111
Ulteriori riferimenti
11.4 Tipo di dati BOOL
11.4
Introduzione simbolica
M 100.0
#OK_MERKER
E 0.0
A 0.0
DBX 3.0
11.5
Introduzione simbolica
P#M0.0 BYTE 20
(significato: 20 byte a partire da
M 0.0)
E 0.0
#TYP_ANYTYP
(campi e strutture possono
essere assegnati tramite
parametri del tipo ANY)
P#DB58.DBX16.0 BYTE 14
(significato: 14 byte nel DB 58 a
partire dal bit di dati 16.0)
MB 5
AW 2
Nota
Il tipo di dati ANY consente di introdurre ogni tipo di dati semplici con l'introduzione come
dato globale.
Per poter introdurre direttamente un valore per il tipo di dati ANY necessario rispettare le
seguenti regole di sintassi:
Il valore inizia sempre con il prefisso "P#", seguito dall'indirizzo di bit di un operando
STEP 7 (ad es. M0.0) e da un indicazione della lunghezza (tipo di dati semplice, ad es.
BOOL, BYTE, WORD o DWORD, oppure tipo di dati composti, ad es. DATE_AND_TIME
o STRING).
L'indirizzo di bit dell'operando STEP 7 deve essere 0 per tutte le indicazioni di lunghezza
eccetto BOOL.
112
Ulteriori riferimenti
11.6 Rappresentazione simbolica
11.6
Rappresentazione simbolica
Per poter utilizzare simboli per i parametri attuali devono essere soddisfatti i seguenti
presupposti:
Nel caso dei dati globali occorre definire il nome (=simbolo) nella tabella globale dei
simboli.
Nel caso dei dati locali occorre definire il nome (=simbolo) nella tabella di dichiarazione
del blocco. I simboli dei dati locali devono essere preceduti dal carattere "#".
11.7
Dati globali
I dati globali sono dati accessibili da ogni blocco di codice (FC, FB, OB). In particolare si
tratta di merker (M), ingressi (E), uscite (A), temporizzatori, contatori ed elementi di blocchi
dati (DB). Ai dati globali si pu accedere in modo assoluto o simbolico.
11.8
Aree di memoria
E = area dell'immagine di processo degli ingressi
A = area dell'immagine di processo delle uscite
M = area di merker
D = area del blocco dati
L = area dei dati locali
113
Ulteriori riferimenti
11.9 Parametri formali/parametri attuali
11.9
Esempio (AWL)
6)&
&$//
2%B15
5(7B9$/ 0:
6$786
0:
3DUDPHWURDWWXDOH
3DUDPHWURIRUPDOH
Esempio (KOP)
6)&
(1
(12
2%B15
3DUDPHWURDWWXDOH
5(7B9$/
0:
67$786
0:
3DUDPHWURIRUPDOH
11.10
Introduzione simbolica
"E"
MB 100
#TYP_CHAR
EB 0
AB 0
DB 1
114
Indice analitico
C
P
Progettazione dei collegamenti (esempio con S7300), 77
Progettazione dei collegamenti (esempio con S7400), 89
Progettazione del collegamento per WinCC, 98
Progettazione delle reti (esempio con S7-300), 76
Progettazione delle reti (esempio con S7-400), 88
Propriet e caratteristiche della ridondanza
software, 47
T
Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET
200M, 52
U
Unit utilizzabili per la ridondanza software, 59
F
Faceplate per servizio e supervisione, 95
FB 103 'SWR_SFCCOM', 40
FB 104 'SW_AG_COM', 40
FB 105 'SWR_SFBCOM', 40
I
Impiego di OB di errore, 69
Inserimento del faceplate in una pagina, 102
115
Indice analitico
116