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 Ridondanza software per

1
___________________
Contenuto

SIMATIC S7

Come utilizzare la presente


descrizione - Un
suggerimento per la lettura

SIMATIC
S7-300/S7-400
Ridondanza software per
SIMATIC S7
Manuale di guida alle funzioni

2
___________
3
___________________
Prime informazioni
Funzionamento della
4
___________________
ridondanza software
Blocchi per la ridondanza
5
___________________
software

6
___________________
Riferimenti e integrazioni
Esempio: ridondanza
7
___________________
software con S7-300
Esempio: ridondanza
8
___________________
software con S7-400
Ridondanza software e
stazioni operatore con
WinCC

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___________
Ridondanza software con
10
___________________
WinAC RTX

11
___________________
Ulteriori riferimenti

04/2010

A5E02171568-02

Avvertenze di legge
Avvertenze di legge
Concetto di segnaletica di avvertimento
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumit
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli
di rischio.
PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.
AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza pu causare la morte o gravi
lesioni fisiche.
CAUTELA
con il triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza pu causare
lesioni fisiche non gravi.
CAUTELA
senza triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza pu causare
danni materiali.
ATTENZIONE
indica che, se non vengono rispettate le relative misure di sicurezza, possono subentrare condizioni o
conseguenze indesiderate.
Nel caso in cui ci siano pi livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello pi elevato. Se in un avviso
di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, pu anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.

Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione pu essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virt della sua formazione ed
esperienza, in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.

Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens


Si prega di tener presente quanto segue:
AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi dimpiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, uninstallazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola darte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.

Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi pu violare i
diritti dei proprietari.

Esclusione di responsabilit
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.
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Industry Sector
Postfach 48 48
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A5E02171568-02
04/2010

Copyright Siemens AG 2010.


Con riserva di eventuali modifiche tecniche

Indice del contenuto


1

Contenuto .................................................................................................................................................. 7

Come utilizzare la presente descrizione - Un suggerimento per la lettura ............................................... 11

Prime informazioni ................................................................................................................................... 13

3.1

Perch impiegare un sistema con ridondanza software..............................................................13

3.2

Componenti hardware necessari .................................................................................................14

3.3

Componenti software necessari...................................................................................................15

3.4

Quando si pu utilizzare la ridondanza software .........................................................................16

Funzionamento della ridondanza software .............................................................................................. 17


4.1

Come funziona un sistema con ridondanza software..................................................................17

4.2

Struttura della parola di stato della ridondanza software.............................................................22

4.3

Struttura della parola di comando della ridondanza software......................................................23

4.4

Regole per l'impiego della ridondanza software ..........................................................................24

Blocchi per la ridondanza software .......................................................................................................... 29


5.1

Biblioteca dei blocchi per la ridondanza software........................................................................29

5.2

Contenuto dei pacchetti di blocchi ...............................................................................................30

5.3

Panoramica dei blocchi della ridondanza software......................................................................32

5.4

FC 100 'SWR_START'.................................................................................................................33

5.5

FB 101 'SWR_ZYK' ......................................................................................................................37

5.6

FC 102 'SWR_DIAG'....................................................................................................................39

5.7

FB 103 'SWR_SFCCOM', FB 104 'SW_AG_COM' e FB 105 'SWR_SFBCOM' ..........................40

5.8

Blocchi dati DB_WORK_NO, DB_SEND_NO e DB_RCV_NO ....................................................41

5.9

Blocchi dati DB_A_B e DB_B_A per lo scambio di dati non ridondati..........................................42

5.10

Blocco dati DB_COM_NO ............................................................................................................44

5.11

Esempio per l'approccio rapido con una configurazione minima ................................................45

5.12

Dati tecnici dei blocchi .................................................................................................................46

Riferimenti e integrazioni ......................................................................................................................... 47


6.1

Propriet e caratteristiche della ridondanza software..................................................................47

6.2

Commutazione master-riserva.....................................................................................................48

6.3

Durata della commutazione master-riserva .................................................................................49

6.4

Durata del trasferimento dati dal master alla riserva ...................................................................50

6.5

Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M ..............................................................52

6.6

Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato ............................54

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Indice del contenuto

6.7

Reti per l'accoppiamento delle due stazioni................................................................................ 56

6.8

Modifica della configurazione e del programma utente in RUN.................................................. 57

6.9

Unit utilizzabili per la ridondanza software................................................................................ 59

6.10

Comunicazione con altre stazioni ............................................................................................... 62

6.11

Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400...................................................................... 63

6.12

Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software ........................................... 65

6.13

Concetto di "jolly" nella ridondanza software .............................................................................. 67

6.14

Impiego di OB di errore ............................................................................................................... 69

Esempio: ridondanza software con S7-300 ............................................................................................. 71


7.1

Esempio: ridondanza software con S7-300 ................................................................................ 71

7.2

Compito e schema tecnologico................................................................................................... 72

7.3

Configurazione hardware per l'esempio con S7-300 .................................................................. 73

7.4

Configurazione dell'hardware...................................................................................................... 74

7.5

Progettazione delle reti ............................................................................................................... 76

7.6

Progettazione dei collegamenti................................................................................................... 77

7.7

Creazione del programma utente ............................................................................................... 78

7.8

Collegamento di apparecchiature SeS ....................................................................................... 81

Esempio: ridondanza software con S7-400 ............................................................................................. 83


8.1

Esempio: ridondanza software con S7-400 ................................................................................ 83

8.2

Compito e schema tecnologico................................................................................................... 84

8.3

Configurazione hardware per l'esempio con S7-400 .................................................................. 85

8.4

Configurazione dell'hardware...................................................................................................... 86

8.5

Progettazione delle reti ............................................................................................................... 88

8.6

Progettazione dei collegamenti................................................................................................... 89

8.7

Creazione del programma utente ............................................................................................... 90

8.8

Collegamento di apparecchiature SeS ....................................................................................... 93

Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC ............................................................................ 95


9.1

Faceplate per servizio e supervisione......................................................................................... 95

9.2

Configurazione del faceplate con WINCC .................................................................................. 97

9.3

Progettazione del collegamento per WinCC ............................................................................... 98

9.4

Definizione delle variabili del faceplate ..................................................................................... 100

9.5

Inserimento del faceplate in una pagina ................................................................................... 102

9.6

Collegamento dei campi di visualizzazione con le variabili (dinamizazzione della pagina) ..... 105

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Indice del contenuto

10

11

Ridondanza software con WinAC RTX .................................................................................................. 107


10.1

Controllore PC-based ................................................................................................................107

10.2
10.2.1
10.2.2

Advanced PC Configuration per la ridondanza software...........................................................108


Impostazione della stazione PC.................................................................................................108
Creazione di una configurazione per una stazione PC SIMATIC in STEP7 .............................109

Ulteriori riferimenti.................................................................................................................................. 111


11.1

Tipo di dati INT...........................................................................................................................111

11.2

Tipo di dati WORD .....................................................................................................................111

11.3

Tipo di dati BYTE .......................................................................................................................111

11.4

Tipo di dati BOOL ......................................................................................................................112

11.5

Tipo di dati ANY .........................................................................................................................112

11.6

Rappresentazione simbolica......................................................................................................113

11.7

Dati globali .................................................................................................................................113

11.8

Aree di memoria.........................................................................................................................113

11.9

Parametri formali/parametri attuali.............................................................................................114

11.10

Tipo di dati CHAR ......................................................................................................................114

Indice analitico....................................................................................................................................... 115


Figure
Figura 4-1

Principio della ridondanza software .............................................................................................17

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Indice del contenuto

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Contenuto
Panoramica
Come utilizzare la presente descrizione - Un suggerimento per la lettura (Pagina 11)

Prime informazioni
Perch impiegare un sistema con ridondanza software (Pagina 13)
Componenti hardware necessari (Pagina 14)
Componenti software necessari (Pagina 15)
Quando si pu utilizzare la ridondanza software (Pagina 16)

Funzionamento della ridondanza software


Come funziona un sistema con ridondanza software (Pagina 17)
Struttura della parola di stato della ridondanza software (Pagina 22)
Struttura della parola di comando della ridondanza software (Pagina 23)
Regole per l'impiego della ridondanza software (Pagina 24)

Blocchi per la ridondanza software


Biblioteca dei blocchi per la ridondanza software (Pagina 29)
Contenuto dei pacchetti di blocchi (Pagina 30)
Panoramica dei blocchi della ridondanza software (Pagina 32)
FC 100 (SWR_START) (Pagina 30)
FB 101 (SWR_ZYK) (Pagina 37)
FC 102 (SWR_DIAG) (Pagina 39)
Blocchi funzionali FB 103 'SWR_SFCCOM', FB 104 'SW_AG_COM' e FB 105
'SWR_SFBCOM' (Pagina 40)
Blocchi dati DB_WORK_NO, DB_SEND_NO e DB_RCV_NO (Pagina 41)
Blocchi dati DB_A_B e DB_B_A per lo scambio di dati non ridondati (Pagina 42)
Blocco dati DB_COM_NO (Pagina 44)
Esempio per l'approccio rapido con una configurazione minima (Pagina 11)
Dati tecnici dei blocchi (Pagina 46)

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Contenuto

Riferimenti e integrazioni
Propriet e caratteristiche della ridondanza software (Pagina 47)
Commutazione master-riserva (Pagina 48)
Durata della commutazione master-riserva (Pagina 49)
Durata del trasferimento dati dal master alla riserva (Pagina 50)
Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M (Pagina 52)
Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato (Pagina 54)
Reti per l'accoppiamento delle due stazioni (Pagina 56)
Modifica della configurazione e del programma utente in RUN (Pagina 57)
Particolarit per la programmazione in CFC
Unit utilizzabili per la ridondanza software (Pagina 59)
Comunicazione con altre stazioni (Pagina 62)
Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400 (Pagina 45)
Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software (Pagina 63)
Concetto di "jolly" nella ridondanza software (Pagina 67)
Impiego di OB di errore (Pagina 69)

Esempio: ridondanza software con S7-300


Introduzione (Pagina 71)
Compito e schema tecnologico (Pagina 72)
Configurazione hardware per l'esempio con S7-300 (Pagina 73)
Configurazione dell'hardware (Pagina 74)
Progettazione delle reti (Pagina 76)
Progettazione dei collegamenti (Pagina 77)
Creazione del programma utente (Pagina 78)
Collegamento di apparecchiature SeS (Pagina 81)

Esempio: ridondanza software con S7-400


Introduzione (Pagina 83)
Compito e schema tecnologico (Pagina 84)
Configurazione hardware per l'esempio con S7-400 (Pagina 85)
Configurazione dell'hardware (Pagina 86)
Progettazione delle reti (Pagina 88)
Progettazione dei collegamenti (Pagina 89)
Creazione del programma utente (Pagina 90)
Collegamento di apparecchiature SeS (Pagina 93)

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Contenuto

Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


Faceplate per compiti di servizio e supervisione (Pagina 95)
Configurazione del faceplate con WINCC (Pagina 97)
Progettazione del collegamento per WinCC (Pagina 65)
Definizione delle variabili del faceplate (Pagina 98)
Inserimento del faceplate in una pagina (Pagina 100)
Collegamento dei campi di visualizzazione con le variabili (dinamizazzione della pagina)
(Pagina 102)

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Contenuto

10

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Come utilizzare la presente descrizione - Un


suggerimento per la lettura

Introduzione
I capitoli che seguono descrivono le possibilit di incrementare la disponibilit dei sistemi di
automazione SIMATIC S7 con l'aiuto del pacchetto "Ridondanza software".
La descrizione si riferisce al prodotto "Ridondanza software" con i seguenti numeri di
ordinazione:
Licenza singola: 6ES7862-0AC01-0YA0, Versione 1.2 SP3
Licenza di copia: 6ES7862-0AC01-0YA1, Versione 1.2 SP3
La descrizione del prodotto viene presentata anche in forma di Guida in linea in modo che
l'utente abbia la possibilit di leggere tutte le informazioni direttamente sul PC/PG durante la
progettazione e la programmazione con STEP 7 in funzione della situazione specifica del
momento. Non quindi necessario l'uso di un manuale stampato.
Per i Clienti che preferiscono consultare la descrizione su carta, tutti gli argomenti della
Guida sono stati raggruppati in un unico documento che pu essere letto e stampato con
Acrobat Reader. Il documento contenuto sul CD nel file 'SWR_I.PDF'.
Per aprire il documento necessario Acrobat Reader, un software prodotto da Adobe che
non richiede il possesso di una licenza. La versione aggiornata di Acrobat Reader pu
essere installata dall'utente dalla cartella "S7 manual" all'interno della cartella STEP 7 se
non gi stata installata con STEP 7.

Differenze tra le versioni 1.2 e 1.2 SP3


Le differenze tra le versioni 1.2 e 1.2 SP3 sono indicate qui di seguito.
Nella versione 1.2 SP3 stato migliorato il comportamento della ridondanza software al
ritorno della tensione di rete.
Gli esempi per WinCC sono stati adeguati a WinCC V6.2 e V7.0.
La ridondanza software stata abilitata per WinAC RTX 2008.

Destinatari
La presente descrizione si rivolge a quella cerchia di lettori che gi conosce i sistemi di
automazione S7-300 e/o S7-400 e l'apparecchiatura di periferia decentrata ET 200M. Anche
per poter utilizzare il software di programmazione STEP 7 si presuppongono nozioni di base.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

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Come utilizzare la presente descrizione - Un suggerimento per la lettura

Procedimento consigliato
La presente descrizione tratta diversi argomenti a s stanti. Si consiglia di leggere prima le
sezioni "Prime informazioni" e "Funzionamento della ridondanza software". Queste sezioni
contengono le informazioni di base necessarie per l'impiego della ridondanza software.
Per chi ha gi un'ampia esperienza con STEP 7, si consiglia di consultare i nostri progetti
con gli esempi per S7-300 e S7-400. Sulla base di un'applicazione semplificata si sar cos
in grado di comprendere subito i passi necessari.
Per chi invece desidera conoscere prima i blocchi e i parametri necessari, si consiglia di
leggere la sezione "Blocchi della ridondanza software", che contiene una rapida sintesi di
tutte le nozioni utili sui blocchi. Inoltre essa contiene due esempi per l'S7-300 e l'S7-400 per i
quali abbiamo gi creato dei progetti con una configurazione minima. I progetti si trovano
nella directory dei progetti STEP 7 dopo l'installazione. I progetti possono essere ampliati a
piacere.
La sezione "Riferimenti e integrazioni" tratta diversi argomenti singoli pensati come
approfondimento e per rispondere a particolari domande. In questa sezione sono descritti il
funzionamento e i componenti necessari per la creazione della ridondanza software.

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Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Prime informazioni
3.1

Perch impiegare un sistema con ridondanza software

I fermi di produzione sono una perdita di tempo e di denaro


Il crescente grado di automazione degli impianti industriali per l'incremento della produttivit
e della qualit aumenta al tempo stesso la dipendenza dalla disponibilit dei sistemi di
automazione. Il guasto di un simile sistema (ad esempio in seguito al guasto di una CPU)
pu causare costi molto elevati dovuti a perdite di produzione e tempi di fermo.
In numerose applicazioni, i requisiti di qualit della ridondanza o la complessit delle aree
dell'impianto che richiedono un sistema di automazione ridondato non sono tanto elevati da
richiedere necessariamente l'impiego di uno speciale sistema ad alta disponibilit.
Spesso sono sufficienti semplici meccanismi software che, in caso di guasto, consentono di
proseguire il compito di automazione interrotto su un sistema sostitutivo.
Grazie alla ridondanza software tale necessit viene soddisfatta in modo completo.

Disponibilit pi elevata grazie alla ridondanza software


La ridondanza software eseguibile nei sistemi di automazione standard S7-300 e S7-400.
L'aumento della disponibilit possibile per la periferia decentrata a un canale su ET 200M
con interfaccia slave DP ridondata IM 153-2. Le interfacce slave DP dispongono di due
interfacce DP e vengono collegate al sistema master DP della stazione A e a quello della
stazione B.
Lo scopo della ridondanza software quello di proseguire il compito di automazione ad
elevata disponibilit su entrambi i sistemi.
Per "compito di automazione ad elevata disponibilit", tra l'altro, si intende quella parte del
programma utente che, in caso di guasto della stazione master, deve essere assolutamente
eseguita sulla stazione di riserva. Si pu trattare sia dell'intero programma utente che di una
sola parte.
Con l'aiuto della ridondanza software possibile controllare i guasti seguenti.
Guasto dei componenti in un'apparecchiatura centrale (alimentazione, bus backplane,
master DP)
Guasto della CPU a causa di errori hardware o software
Interruzione del cavo di bus per il collegamento ridondato con l'interfaccia DP ridondata
Difetto di un modulo PROFIBUS nell'interfaccia slave DP ridondata IM 153-2

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

13

Prime informazioni
3.2 Componenti hardware necessari

3.2

Componenti hardware necessari


I componenti hardware principali sono due stazioni costituite da S7-300 e/o S7-400. In ogni
stazione si trovano una CPU e una connessione per un sistema master DP.
Entrambe le stazioni sono accoppiate tramite un sistema di bus attraverso il quale possono
scambiare dati.
Il collegamento alla periferia assicurato da due sistemi master DP, uno nella stazione A e
uno nella stazione B.
Ai due sistemi master DP vengono collegate apparecchiature di periferia decentrate
ET 200M con interfaccia DP ridondata IM 153-2. L'interfaccia slave DP consente di
commutare dalla prima alla seconda interfaccia in caso di guasto, inoltrando cos gli stati del
processo dal secondo master DP alla periferia.

Panoramica della configurazione hardware

$PSOLDPHQWR
RS]LRQDOH

6HUYL]LRH
VXSHUYLVLRQH

03,352),%86R(WKHUQHW

66
6WD]LRQH$

66
6WD]LRQH%

352),%86'3
352),%86'3

$SSDUHFFKLDWXUDGL
SHULIHULDGHFHQWUDWD
(70FRQ,0

14

$SSDUHFFKLDWXUDGL
SHULIHULDGHFHQWUDWD
(70FRQ,0

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Prime informazioni
3.3 Componenti software necessari

3.3

Componenti software necessari

Software di programmazione STEP 7


Per la parametrizzazione dei blocchi per la ridondanza software necessario il pacchetto di
base STEP 7 dalla versione 5.2 in poi.

Tool standard opzionali per SIMATIC NET e SIMATIC HMI


Naturalmente per i sistemi con ridondanza software possibile utilizzare tutti i tool opzionali
di engineering e progettazione.
La panoramica seguente mostra i tool standard che sono stati utilizzati anche nei progetti
degli esempi applicativi della presente descrizione.
Denominazione

Compito del tool

ProTool dalla versione 3.01


in poi

Progettazione di pannelli operatore SIMATIC HMI

WinCC dalla versione 6.0 in


poi

Progettazione grafica di stazioni operatore WinCC di SIMATIC HMI

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

15

Prime informazioni
3.4 Quando si pu utilizzare la ridondanza software

3.4

Quando si pu utilizzare la ridondanza software


La ridondanza software si pu impiegare nei casi in cui le parti centrali o particolarmente
importanti dell'impianto richiedono una disponibilit elevata e quando il processo tollera
un'interruzione di breve durata, come ad. es. la perdita di alcuni cicli di elaborazione a causa
della commutazione all'altra stazione (commutazione master-riserva). Queste parti
dell'impianto possono essere ad es.:
Il controllo del processo per i circuiti di raffreddamento ad acqua
Il controllo del processo per gli impianti di depurazione dell'acqua potabile
La sorveglianza e il controllo dei flussi del traffico
La regolazione e la sorveglianza di livelli di riempimento
La regolazione e la sorveglianza della temperatura nelle celle frigorifere
La regolazione e la sorveglianza della temperatura nei forni di cottura

Vedere anche
Propriet e caratteristiche della ridondanza software (Pagina 47)
Commutazione master-riserva (Pagina 48)

16

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Funzionamento della ridondanza software


4.1

Come funziona un sistema con ridondanza software

Definizione
Un sistema con ridondanza software caratterizzato da:
due stazioni S7-300 e/o S7-400 accoppiate tramite un sistema di bus
un programma utente ridondato che caricato in entrambe le stazioni
due sistemi master DP ai quali sono collegate apparecchiature di periferia decentrate
ET 200M con interfaccia slave DP ridondata (ad es. IM 153-2)
impiego dei blocchi del pacchetto software "Ridondanza software"

Principio della ridondanza software


Il seguente diagramma mostra il principio di funzionamento della ridondanza software dal
punto di vista della CPU master e della CPU di riserva.
&38PDVWHU

&38GLULVHUYD

/HWWXUDGHOOHLQIRUPD]LRQLGLLQJUHVVR

/HWWXUDGHOOHLQIRUPD]LRQLGLLQJUHVVR

(ODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWH
QRQULGRQGDWR

(ODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWH
QRQULGRQGDWR

$QDOLVLGHOOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRGHOOD
&38GLULVHUYD

$QDOLVLGHOOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRGHOOD
&38PDVWHU

(ODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR

1HVVXQDHODERUD]LRQHGHOSURJUDPPD
XWHQWHULGRQGDWR

&RSLDGHLGDWLULGRQGDWLVXOOD&38GL
ULVHUYD

&RSLDGHOOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRGHOOD
&38PDVWHU

(PLVVLRQHGHOOHLQIRUPD]LRQLGLXVFLWD
QRQULGRQGDWHHULGRQGDWH

(PLVVLRQHGHOOHLQIRUPD]LRQLGLXVFLWD
QRQULGRQGDWHHULGRQGDWH

* 4XHVWLGDWLQRQVRQRDJJLRUQDWLFRPHTXHOOLGHOOD&38
PDVWHUPDYHQJRQRLJQRUDWLGDOO
,0

Figura 4-1

Principio della ridondanza software

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

17

Funzionamento della ridondanza software


4.1 Come funziona un sistema con ridondanza software
La parte di software ad elevata disponibilit viene caricata sia nella stazione master che in
quella di riserva. Mentre la CPU master elabora questa parte di programma, quest'ultima
viene saltata nella CPU di riserva. Saltando questa parte di programma nella CPU di riserva
si evita che le due parti di programma vengano sfasate (ad es. a causa di allarmi, tempi di
ciclo diversi ecc.). Nella stazione di riserva, quindi, il programma pronto per assumere
l'elaborazione.

Informazione
Questo tipo di disponibilit ad assumere l'elaborazione viene definito anche warm standby, a
differenza dell'hot standby dei sistemi H (ad es. S7-400H). In questi ultimi, entrambe le CPU
eseguono l'elaborazione in modo strettamente sincronizzato.

La stazione master trasferisce continuamente i dati aggiornati alla stazione di riserva


Perch il programma utente ad elevata disponibilit non debba ricominciare "da zero" in
caso di guasto della stazione master, quest'ultima trasferisce continuamente i dati di
elaborazione aggiornati alla stazione di riserva.
Tuttavia, a seconda della comunicazione scelta o a causa della quantit di dati da trasferire,
il trasferimento pu durare pi cicli, vale a dire che la riserva rimane indietro di diversi cicli
rispetto al master in funzione delle prestazioni della comunicazione e della quantit di dati.
Se nel master si verifica un errore in una CPU, in un master DP o in uno slave DP, si avr
una commutazione master-riserva. Con questa commutazione la riserva acquisisce la
gestione del processo e diventa master.

Aree della parte software ridondata


La parte software ridondata riceve un'immagine di processo, un'area di temporizzatori IEC,
una di contatori IEC, una di merker e una del blocco dati. A questi dati pu accedere in
scrittura solo la parte software ridondata.
Osservare che le aree sopracitate devono essere necessariamente correlate fin dalla
progettazione.
Durante la parametrizzazione del blocco di avvio "SWR_START" queste aree vengono
interrogate senza interruzioni.

Elaborazione della periferia unilaterale


Oltre alla parte software ridondata possibile caricare anche un programma che comanda la
periferia unilaterale della rispettiva CPU. Questa parte del programma non viene influenzata
dalla ridondanza software.
Vengono definite "periferia unilaterale" le unit di periferia che non vengono indirizzate nella
parte ridondata del programma utente, cio che sono assegnate a una sola CPU.
Fisicamente queste unit possono essere collegate a livello centrale, a livello decentrato a
un proprio sistema master DP o a livello decentrato a uno dei due sistemi master DP in cui si
trovano le interfacce slave DP ridondate.

18

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Funzionamento della ridondanza software


4.1 Come funziona un sistema con ridondanza software

Scambio dati tra le due stazioni


La parte non ridondata del programma pu scambiare i propri dati con il software ridondato
tramite opportuni blocchi dati. Questi vengono scambiati tramite la ridondanza software e
quindi messi a disposizione dell'altra stazione.
All'inizio dell'OB 1 gli ingressi vengono letti nell'IPI. Prima che i dati della parte software
ridondata (IPU, merker, DB, temporizzatori, contatori e DB di istanza) vengano inviati alla
riserva, viene elaborato il software ridondato. Se la seconda stazione si appena avviata o
se stata ripristinata la ridondanza in questa parte di software, la stazione deve ricevere i
dati da quella gi in funzionamento.
Alla fine dell'OB 1 i dati sul lato del master e su quello della riserva dell'IPU ridondata
vengono scritti nell'immagine di processo delle uscite e inoltrati alla periferia alla fine del
ciclo dell'OB.
Gli allarmi possono passare in qualsiasi momento sul lato attivo e vengono elaborati
immediatamente.
Se in quel momento o subito dopo ha luogo una commutazione, gli allarmi potrebbero
andare persi.

La commutazione master-riserva nei dettagli


Perch la stazione di riserva non debba ricominciare "da zero" in seguito al guasto del
master, la stazione master le trasmette, tra l'altro, un'IPU completa e coerente della parte del
programma ad elevata disponibilit in caso di emergenza o di commutazione.
L'immagine seguente sintetizza il trasferimento di dati di elaborazione rilevanti al programma
ad elevata disponibilit pronto per assumere l'elaborazione nell'apparecchiatura di riserva.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

19

0DVWHU

Funzionamento della ridondanza software


4.1 Come funziona un sistema con ridondanza software

PAA
OB-Zyk-5

PAA
OB-Zyk-4

PAA
OB-Zyk-3

PAA
OB-Zyk-2

PAA
Zyk-1

OB-Zyk-4
Master

OB-Zyk-3
Master

OB-Zyk-2
Master

OB-Zyk-1
Master

OB-Zyk
Master

PAA
OB-Zyk-4

*XDVWRGHOOD&38QHOO
DSSDUHFFKLDWXUDPDVWHU
DGbHV&38LQ6723

5LVHUYD

OB-Zyk-4
Reserve

9LHQHHPHVVDO
,38DWWXDOH

OB-Zyk-3
Reserve

OB-Zyk-2
Reserve

PAA
PAA
OB-Zyk-1 OB-Zyk-3

OB-Zyk-1
Reserve

IPU coerente
=master: ciclo OB -4
IPU coerente
=master: ciclo OB -5

9LHQHHPHVVDO
XOWLPD,38WUDVIHULWDSHULQWHUR
3$$0FLFOR2%

PAA
OB-Zyk-2

 GLXQD
7UDVIHULPHQWR
,38FRHUHQWH

OB-Zyk-5
Reserve

9LHQHHPHVVDO
,38WHPSRUDQHDPHQHFRQJHODWD
3$$0FLFOR2%

OB-Zyk
Reserve

PAA
OB-Zyk+2

OB-Zyk+1
Reserve

OB-Zyk+2
Reserve

7HPSRGLULFRQRVFLPHQWR
HUURUHHGLFRPPXWD]LRQH 

PAA
OB-Zyk+3

OB-Zyk+3
Reserve

PAA
OB-Zyk+4

OB-Zyk+4
Reserve



&RPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYD
FRQFOXVD

Incompleta

'DWLHPHVVLVXXQLWGHJOL
LQJUHVVLHGHOOHXVFLWH

 'LSHQGHGDOQXPHURGLVODYHH
GDOWLSRGLHUURUH

'DWLWUDVIHULWLGDOPDVWHU
DOODULVHUYD

 &LFOLQHFHVVDULDVHFRQGD
GHOODFRPXQLFD]LRQHHGHOOD
TXDQWLWGLGDWL DGHV

A seconda della comunicazione utilizzata e della quantit di dati da trasferire, il trasferimento


pu richiedere pi di un ciclo. Nell'esempio si suppone che per il trasferimento dell'intera
immagine siano necessari due cicli (vedere figura).
Nell'esempio, quindi, il master trasferisce alla riserva un'IPU s e una no.
Nel funzionamento normale, tutte le interfacce slave DP ridondate sono assegnate alla
stazione master ed emettono i dati trasferiti dal master DP della stazione master.
La stazione di riserva - o meglio, il master DP della stazione di riserva - generalmente
trasferisce ogni volta l'ultima IPU completa trasmessa alla stazione di riserva anche alle
unit degli ingressi e delle uscite. Tuttavia, poich tutti gli slave sono assegnati al master DP
della CPU master, questi dati vengono ignorati dalle interfacce slave DP.
Nell'ambito di una commutazione master-riserva esplicita (tramite comando) o implicita
(causata da un errore), anche le stazioni slave vengono commutate o le interfacce slave DP
commutano automaticamente.
Una commutazione autonoma delle stazioni slave DP avviene ad es. con il riconoscimento di
un guasto del master DP o del bus DP della stazione master DP.
Durante questa commutazione slave DP gli ultimi valori dell'IPU emessi negli slave DP sono
congelati (vedere figura in alto).
Se le stazioni slave DP sono state commutate sul master DP dell'ex stazione di riserva e se
questa stazione non ha ancora concluso la commutazione master-riserva vera e propria,
nelle unit degli ingressi e delle uscite viene emessa l'ultima IPU completa trasmessa alla
stazione di riserva. La commutazione master-riserva specifica della stazione pu richiedere
pi cicli a seconda del tipo di errore.

20

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Funzionamento della ridondanza software


4.1 Come funziona un sistema con ridondanza software
A commutazione master-riserva avvenuta, viene emessa la nuova IPU rilevata dal nuovo
master (vedere figura in alto).
Nel caso di una comunicazione ottimale, di quantit di dati piccole e di errori come "CPU in
STOP" (in un S7-400), la commutazione pu avvenire in un ciclo.
Nell'esempio stata rappresentata volutamente una commutazione con una perdita di
5 cicli.
Nel caso di una commutazione avviata manualmente questa viene ottimizzata. Essa ad es.
verr iniziata solo subito dopo che si concluso un trasferimento completo dell'IPU.

Ripristino della ridondanza software dopo una riparazione


Per il ripristino della ridondanza software, ad es. dopo il guasto di una CPU, l'intera
progettazione e l'intero programma vengono caricati nella CPU sostitutiva tramite PG o
Memory Card. In seguito la CPU viene avviata.

Informazione
Dopo il ritorno della tensione di rete con una CPU in modo di funzionamento STOP, la
seconda CPU opera in funzionamento singolo (master). Il PROFIBUS della CPU che si trova
in STOP attivo e non vengono abilitate uscite.
Se la CPU passa dal modo di funzionamento STOP a RUN, il PROFIBUS commuta sul
secondo ramo e le uscite vengono abilitate.
Questo comportamento si verifica solo in caso di ritorno della tensione di rete con una CPU
in modo di funzionamento STOP.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

21

Funzionamento della ridondanza software


4.2 Struttura della parola di stato della ridondanza software

4.2

Struttura della parola di stato della ridondanza software


La panoramica seguente mostra la configurazione della parola di stato. La parola di stato si
trova nella DBW 8 del DB di istanza dell'FB 101 'SWR_ZYK'.

Parola di stato della ridondanza software


%LW1U

'%%

'%%


3DURODGDWL

/DVWD]LRQHPDVWHU
/DVWD]LRQHULVHUYD
&RGLFH$ODVWD]LRQHO
DSSDUHFFKLDWXUDSDU]LDOH$
&RGLFH$ODVWD]LRQHO
DSSDUHFFKLDWXUDSDU]LDOH%
5LGRQGDQ]DDWWLYDWD
&RPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYDDELOLWDWD
5LGRQGDQ]DGLVDWWLYDWD
&RPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYDGLVDELOLWDWD
$FFRSSLDPHQWRGLULGRQGDQ]DGLVSRQLELOH
$FFRSSLDPHQWRGLULGRQGDQ]DQRQGLVSRQLELOH
)DVHGLDYYLR
&RPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYDLQFRUVR
/
DSSDUHFFKLDWXUDSDUWQHUQRQFRQVLGHUDDQFRUDODFRPPXWD]LRQH
6ODYH'3QRQLQGLUL]]DELOL
1RQWXWWLJOLVODYH'3VRQRLQGLUL]]DELOL
7XWWLJOLVODYH'3VRQRLQGLUL]]DELOL
%LWLUULOHYDQWH

22

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Funzionamento della ridondanza software


4.3 Struttura della parola di comando della ridondanza software

4.3

Struttura della parola di comando della ridondanza software


La panoramica seguente mostra la configurazione della parola di comando. La parola di
comando si trova nella DBW 10 del DB di istanza dell'FB 101 'SWR_ZYK'.

Parola di comando della ridondanza software


%LW1U

'%%

'%%


3DURODGDWL

'LVDELOLWD]LRQHFRPPXWD]LR
QHPDVWHUULVHUYD
$ELOLWD]LRQHFRPPXWD]LRQH
PDVWHUULVHUYD
%LWULVHUYDWRQRQGHYHHVVHUH
XWLOL]]DWR
%LWLUULOHYDQWH

$WWLYD]LRQHFRPPXWD]LRQHPDVWHUULVHUYD

Per bloccare la commutazione master-riserva a livello utente occorre impostare il bit 11.0
nella parola di comando. L'apparecchiatura di riserva scrive zeri nell'IPU dell'interfaccia slave
DP ridondata IM 153-2
Questo stato permane finch l'utente non riattiva la ridondanza (bit 11.1 impostato nella
parola di comando). Se stata abilitata la commutazione master-riserva, i bit della parola di
comando vengono resettati automaticamente dopo l'impostazione. Le modifiche sono visibili
nella parola di stato.
Nota
Per bloccare la commutazione master-riserva a livello utente occorre impostare il bit 11.0
nella parola di comando. L'apparecchiatura di riserva scrive zeri nell'IPU dell'interfaccia slave
DP ridondata IM 153-2
Questo stato permane finch l'utente non riattiva la ridondanza (bit 11.1 impostato nella
parola di comando). Se stata abilitata la commutazione master-riserva, i bit della parola di
comando vengono resettati automaticamente dopo l'impostazione. Le modifiche sono visibili
nella parola di stato.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

23

Funzionamento della ridondanza software


4.4 Regole per l'impiego della ridondanza software

4.4

Regole per l'impiego della ridondanza software


Nelle sezioni seguenti sono riassunte tutte le regole da rispettare per la progettazione e la
programmazione di un sistema con ridondanza software funzionale.

Regole per la configurazione hardware


Le apparecchiature di periferia decentrate ET 200M nelle quali si trova un'interfaccia
slave DP ridondata (ad es. IM 1532) devono essere configurate in modo identico in
entrambe le stazioni. Per non perdere la coerenza, copiare sempre l'intero sistema
master DP della prima stazione nel master DP della seconda stazione - anche nel caso di
modifiche minime - utilizzando il comando di menu Modifica > Inserzione ridondata.
Con il comando di menu Modifica > Inserzione ridondata si assicura che gli indirizzi della
periferia degli slave DP siano identici in entrambe le stazioni.
Se, inoltre, si desidera impiegare unilateralmente apparecchiature di periferia decentrate
dell'ET 200 (come ad es. l'ET 200B), configurare queste apparecchiature dopo aver
copiato il sistema master DP (vedere anche la descrizione nella sezione Come funziona
un sistema con ridondanza software (Pagina 17)).
Fin dalla configurazione dell'hardware occorre tenere presente che nella ridondanza
software si possono utilizzare solo aree correlate (ad es. uscite da 0 a 20, aree di merker
da 50 a 100, stazioni slave DP da 1 a 6 ecc.).
La ridondanza software supporta un unico sistema master PROFIBUS DP. Per utilizzare
pi di un sistema master DP occorre impiegare la ridondanza software pi volte, vale a
dire che sono necessarie pi parti di programma ridondate.
Velocit di trasmissione ammesse per il PROFIBUS DP
Per l'interfaccia slave DP ridondata la ridondanza software supporta solo velocit di
trasmissione da 187,5 KBaud a 12 MBaud.

Regole per il programma utente


Strutturazione del programma utente
Se il programma utente nelle due stazioni solo parzialmente ridondato, strutturarlo
possibilmente in modo tale che la parte destinata alla parte di impianto ridondata sia
separata da quella per la parte dell'impianto non ridondata.
Raccomandazione: richiamare i programmi per la parte dell'impianto ridondata e per
quella non ridondata in diversi blocchi organizzativi:
OB 1 per la parte di impianto non ridondata
OB 35 per la parte di impianto ridondata
Programma utente ridondato
Il programma utente ridondato racchiuso tra due richiami di blocco
dell'FB 101 'SWR_ZYK'. Il primo richiamo dell'FB 101 'SWR_ZYK' ha il parametro
CALL_POSITION=TRUE e il secondo il parametro CALL_POSITION=FALSE.

24

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Funzionamento della ridondanza software


4.4 Regole per l'impiego della ridondanza software
Comunicazione
Se per l'accoppiamento di ridondanza si utilizza un collegamento S7 destinato anche ad
altri altri compiti di comunicazione, il numero d'ordine R_ID deve essere maggiore di 2
poich i numeri d'ordine R_ID= 1 e R_ID=2 vengono utilizzati dalla ridondanza software.
Se per la comunicazione si utilizza l'FB 103 'SWR_SFCCOM', la ridondanza software
impiegher i blocchi di comunicazione SFC 65 'X_SEND' e SFC 66 'X_RCV' con i numeri
d'ordine R_ID > 8000 0000H.
Se per la comunicazione si utilizza l'FB 104 'SWR_AG_COM', la ridondanza software
impiegher i blocchi di comunicazione FC 5 'AG_SEND' e FC 6 'AG_RCV' con i numeri
d'ordine R_ID > 8000 0000H.
Se per la comunicazione si utilizza l'FB 105 'SWR_SFBCOM' (BSEND, BRCV), nella
progettazione del collegamento occorre sempre indicare "Invia messaggi stato di
funzionamento 'S' " perch il guasto del collegamento venga riconosciuto il pi
rapidamente possibile.
Impiego di temporizzatori e contatori
In generale nella parte software ridondata non possono essere impiegati temporizzatori e
contatori S7 perch non possono essere aggiornati. In questo caso occorre utilizzare
temporizzatori e contatori IEC.
Se i temporizzatori impiegati sono brevi (inferiori al ciclo dell'OB di tempo o inferiori al
tempo di trasferimento dal master alla riserva) non logico aggiornare questi
temporizzatori. In questo caso si possono impiegare anche temporizzatori S7.
In caso di impiego di temporizzatori o contatori pi lunghi occorre assicurarsi che il fronte
del segnale di ingresso per l'avvio del temporizzatore o del conteggio venga riconosciuto
con certezza anche in caso di commutazione. Ci pu avvenire anche con impulsi 1-0 o
0-1 pi lunghi del tempo di commutazione. In caso contrario deve essere richiamata in
ogni caso la valutazione del fronte, anche nella riserva. Qui i temporizzatori/contatori IEC
non devono essere aggiornati. Qui, tuttavia, possibile utilizzare anche temporizzatori e
contatori S7.

Gestione dei blocchi della ridondanza software


Per poter creare correttamente il DB di multiistanza della ridondanza software, tutte le
funzioni di sistema (SFC e SFB) utilizzate dalla ridondanza software devono trovarsi nel
progetto S7.
Se si modifica la progettazione nel blocco di avvio 'SWR_START' necessario cancellare
i seguenti blocchi perch i nuovi parametri possano essere acquisiti e per evitare errori di
funzionamento:
DB_WORK_NO

DB di funzionamento della ridondanza software

DB_SEND_NO

DB di trasmissione della ridondanza software

DB_RCV_NO

DB di ricezione della ridondanza software

DB_A_B_NO

DB per lo scambio di dati della parte software non ridondata della


stazione A con il software ridondato

DB_B_A_NO

DB per lo scambio di dati della parte software non ridondata della


stazione B con il software ridondato

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

25

Funzionamento della ridondanza software


4.4 Regole per l'impiego della ridondanza software

OB 86 (guasto al telaio di montaggio)


Nei primi 20 byte delle variabili locali dell'OB 86 non consentito inserire variabili poich
queste vengono utilizzate e modificate dalla ridondanza software.

IPU nella ridondanza software


Se nell'FC 100 'SWR_START' vengono parametrizzate uscite che non si trovano nell'IPU si
verifica un errore di accesso alla periferia.

Commutazione master-riserva
Durante la commutazione master-riserva, nel sistema si trovano per un breve momento due
master o due riserve.

Commutazione master-riserva tramite bit di comando


Con la commutazione master-riserva mediante bit di comando pu accadere che master e
riserva non siano corretti, come quando durante la commutazione comandata dall'utente si
verifica un guasto dello slave. In questo caso occorre ripetere la commutazione masterriserva tramite il bit di comando.

Solo una CPU si trova in RUN (funzionameto singolo)


Se una CPU si trova in STOP, pu accadere che l'interfaccia attiva dello slave DP ridondato
che viene reintegrato venga assegnata a questa CPU. Prima di reintegrare uno slave DP
ridondato, perci, accertarsi che una delle due CPU sia spenta (RETE OFF).

26

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Funzionamento della ridondanza software


4.4 Regole per l'impiego della ridondanza software

Disattivazione di uno slave DP


Se non si adottano ulteriori misure, quando si disattiva uno slave DP si verifica una
commutazione master-riserva. La misura per impedire questa commutazione descritta nel
seguente esempio di programma. Supposizione: E 1.0 l'interruttore con il quale si
impedisce la commutazione. Ci pu essere anche l'introduzione di un comando o simili.
Esempio di OB 86 per la disattivazione di slave senza commutazione:

L #OB86_EV_CLASS
L B#16#39
==I

//evento entrante

SPBN M001
U E 1.0

//ingresso speciale (nello

SPBN M001

//slave==1 attivo)-->non commutare)

AUF DB 3

//DB3 il DB di ricezione (DB_EMPF)

L DBW 4

//Slave partner presente:

DEC 1

//ridurlo prima,

T DBW 4

//per impedire la commutazione

M001: NOP 0
CALL "SWR_DIAG"

//Call of FC 102 'SWR_DIAG'

DB_WORK :=1

//Work DB for SWR

OB86_EV_CLASS :=#OB86_EV_CLASS
OB86_FLT_ID :=#OB86_FLT_ID
RETURN_VAL :=MW14

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

//Block return value

27

Funzionamento della ridondanza software


4.4 Regole per l'impiego della ridondanza software

28

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.1

Biblioteca dei blocchi per la ridondanza software


La biblioteca SWR_LIB viene memorizzata in STEP 7 con l'installazione del software
opzionale. Essa accessibile da SIMATIC Manager con il comando di menu
File > Apri > Biblioteche.
Nella biblioteca SWR_LIB si trovano cinque pacchetti di blocchi, di cui due per S7-300 e tre
per S7-400. A seconda del tipo di collegamento e della rete con cui sono accoppiate le due
stazioni, utilizzare sempre esattamente uno di questi pacchetti.

Pacchetto di blocchi per S7-300


Scegliere il pacchetto...

per la rete...

e il tipo di collegamento...

Nota

XSEND_300

MPI

Collegamento non progettato

Collegamento di rete
all'interfaccia MPI della CPU

AG_SEND_300

PROFIBUS

Collegamento FDL

Collegamento di rete tramite


CP 342-5

Industrial Ethernet

Collegamento ISO

Collegamento di rete tramite


CP 345-1

Pacchetto di blocchi per S7-400


Scegliere il pacchetto...

per la rete...

e il tipo di collegamento...

Nota

XSEND_400

MPI

Collegamento non progettato

Collegamento di rete
all'interfaccia MPI della CPU

AG_SEND_400

PROFIBUS

Collegamento FDL

Collegamento di rete tramite


CP 443-5

Industrial Ethernet

Collegamento ISO

Collegamento di rete tramite


CP 443-1

MPI

Collegamento S7

Collegamento di rete tramite


interfaccia MPI della CPU

BSEND_400

PROFIBUS

Collegamento di rete tramite


CP 443-5

Industrial Ethernet

Collegamento di rete tramite


CP 443-1

Vedere anche
Contenuto dei pacchetti di blocchi (Pagina 30)

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

29

Blocchi per la ridondanza software


5.2 Contenuto dei pacchetti di blocchi

5.2

Contenuto dei pacchetti di blocchi


Ogni pacchetto di blocchi contiene quattro blocchi adattati l'uno all'altro. Non consentito
utilizzare in nessun caso blocchi appartenenti a pacchetti diversi, perch si potrebbero
verificare errori di funzionamento nelle stazioni.

Compatibilit tra le versioni 1.2 e 1.2 SP3


I blocchi della ridondanza software V1.2 SP3 possono sostituire i blocchi della versione
precedente senza che sia necessario rigenerare il programma utente.
Se i blocchi delle biblioteche parziali SWR_AGSEND_300 e SWR_AGSEND_400
vengono aggiornati alla versione V1.2 SP3 nel programma utente, necessario
aggiornare anche i blocchi AG-Send (FC 5) e AG-Receive (FC 6) della biblioteca
"SIMATIC_NET_CP" in dotazione con STEP 7.

Contenuto dei pacchetti di blocchi XSEND_300 e XSEND_400


Blocco

Nota

FC 100 'SWR_START'

Il blocco deve essere richiamato nel programma di avvio (OB 100).

FB 101 'SWR_ZYK'

Il blocco deve essere richiamato nel programma ciclico o comandato a tempo. Il blocco
va sempre richiamato prima e dopo l'elaborazione del programma utente ridondato.

FC 102 'SWR_DIAG'

Il blocco deve essere richiamato nell'OB di diagnostica (OB 86).

FB 103 'SWR_SFCCOM'

Il blocco supporta la gestione del trasferimento dati e viene richiamato


dall'FB 101 'SWR_ZYK' in background.
L'utente deve solo caricare il blocco nelle due CPU.

Contenuto dei pacchetti di blocchi AGSEND_300 e AGSEND_400


Blocco

Osservazioni

FC 100 'SWR_START'

Il blocco deve essere richiamato nel programma di avvio (OB 100).

FB 101 'SWR_ZYK'

Il blocco deve essere richiamato nel programma ciclico o comandato a tempo. Il blocco
va sempre richiamato prima e dopo l'elaborazione del programma utente ridondato.

FC 102 'SWR_DIAG'

Il blocco deve essere richiamato nell'OB di diagnostica (OB 86).

FB 104 'SWR_AG_COM'

Il blocco supporta la gestione del trasferimento dati e viene richiamato


dall'FB 101 'SWR_ZYK' in background.
L'utente deve solo caricare il blocco nelle due CPU.

Nota
L'FB 104 'SWR_AG_COM' richiama i blocchi FC 5 'AG_SEND' e FC 6 'AG_RCV' in
background. Questi blocchi sono componenti di NCM S7 e devono essere caricati dall'utente
in entrambe le CPU.

30

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.2 Contenuto dei pacchetti di blocchi

Contenuto del pacchetto di blocchi BSEND_400


Blocco

Nota

FC 100 'SWR_START'

Il blocco deve essere richiamato nel programma di avvio (OB 100).

FB 101 'SWR_ZYK'

Il blocco deve essere richiamato nel programma ciclico o comandato a tempo. Il blocco
va sempre richiamato prima e dopo l'elaborazione del programma utente ridondato.

FC 102 'SWR_DIAG'

Il blocco deve essere richiamato nell'OB di diagnostica (OB 86).

FB 105 'SWR_SFBCOM'

Il blocco supporta la gestione del trasferimento dati e viene richiamato


dall'FB 101 'SWR_ZYK' in background.
L'utente deve solo caricare il blocco nelle due CPU.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

31

Blocchi per la ridondanza software


5.3 Panoramica dei blocchi della ridondanza software

5.3

Panoramica dei blocchi della ridondanza software


Nella seguente panoramica sono elencati tutti i blocchi della ridondanza software.

Blocco

Funzione del blocco

FC 100 'SWR_START'

Il blocco di avvio mette a disposizione i parametri e li prepara per un'ulteriore


elaborazione.

FB 101 'SWR_ZYK'

Il blocco di ciclo trasferisce aree di dati dal master alla riserva e coordina la
comunicazione e la commutazione.

FC 102 'SWR_DIAG'

Il blocco di diagnostica gestisce i dati di diagnostica degli slave, li prepara per l'FB 101
'SWR_ZYK' ed esegue la commutazione.

FB 103 'SWR_SFCCOM'

La comunicazione CPU tramite SFC 65 'X_SEND' e SFC 66 'X_RCV' si riferisce solo ai


collegamenti MPI.

FB 104 'SWR_AG_COM'

La comunicazione CPU tramite FC 5 'AG_SEND' e FC 6 'AG_RCV' si riferisce ai


collegamenti PROFIBUS e Industrial Ethernet.

FB 105 'SWR_SFBCOM'

La comunicazione CPU tramite SFB 12 'BSEND' e SFB 13 'BRCV' si riferisce ai


collegamenti MPI, PROFIBUS, Industrial Ethernet e punto a punto. Questi blocchi non
possono essere utilizzati su S7-300.

DB_WORK_NO

DB di funzionamento della ridondanza software

DB_SEND_NO

Memoria dati della ridondanza software: il DB di trasmissione contiene DB, MB, IPU,
DI.

DB_RCV_NO

DB di ricezione delle parti ridondate del software.

DB_A_B_NO

DB di trasmissione/ricezione dei dati non ridondati dalla stazione A alla stazione B.

DB_B_A_NO

DB di trasmissione/ricezione dei dati non ridondati dalla stazione B alla stazione A.

DB_COM_NO

DB di istanza per i blocchi di comunicazione.

FC 5 'AG_SEND'

Questo blocco necessario se si utilizzano collegamenti FDL per l'accoppiamento di


ridondanza.

FC 6 'AG_RCV'

Questo blocco necessario se si utilizzano collegamenti FDL per l'accoppiamento di


ridondanza.

ATTENZIONE
I blocchi dati sopra indicati vengono creati solo una volta con la lunghezza necessaria
all'avvio dell'FC 100 'SWR_START' (eccezione: DB_COM_NO). Se si modifica la
parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START', di norma necessario modificare anche i
blocchi dati.
In seguito alla modifica della parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START' necessario
eseguire in ogni caso un nuovo avvio della CPU poich con la modifica della lunghezza
delle aree anche i DB di trasmissione e ricezione hanno una nuova lunghezza e devono
essere rigenerati.

32

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.4 FC 100 'SWR_START'

5.4

FC 100 'SWR_START'

Funzione
L'FC 100 'SWR_START' consente di inizializzare le due stazioni. Con questo blocco si
stabilisce sostanzialmente quanto segue.
Area di periferia delle uscite, area di merker, area dei blocchi dati, blocchi dati e area del
DB di istanza dei contatori/temporizzatori IEC utilizzati nel programma utente ridondato.
Tutte le aree devono essere correlate.
Dati sulla comunicazione e sulla periferia decentrata.
Tre blocchi dati che servono ai blocchi della ridondanza software per il salvataggio di dati
interni.
L'FC 100 'SWR_START' deve essere richiamata nel blocco di avvio OB 100.

Avvertenza sulla parametrizzazione di aree non utilizzate


Se non si utilizzano alcune aree, necessario immettere il valore 0 nel parametro
corrispondente.
Esempio:
se non si utilizzano temporizzatori o contatori IEC, parametrizzare IEC_NO = 0 e
IEC_LEN = 0.
Se non sono presenti uscite nell'area dell'IPU, assegnare al parametro PAA_FIRST un
valore maggiore di PAA_LAST.
Se non si utilizzano i blocchi dati DB_A_B_NO e/o DB_B_A_NO, parametrizzare un numero
di DB qualsiasi e parametrizzare la lunghezza con il valore 0.
Esempio:
Se non si utilizza il DB_A_B_NO, parametrizzare il DB_A_B_NO = DB 255 e il
DB_A_B_NO_LEN = W#16#0. I blocchi dati DB_A_B_NO e DB_B_A_NO hanno come tipo di
dati BLOCK_DB e per questo motivo qui necessario parametrizzare valori maggiori di
DB 0, ad es. DB 255.
I blocchi dati DB_SEND_NO e DB_RCV_NO devono avere gli stessi numeri di DB in
entrambe le stazioni, cos come i blocchi dati DB_A_B_NO e DB_B_A_NO.

Possibilit d'interruzione
L'FC 100 'SWR_START' pu essere interrotta.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

33

Blocchi per la ridondanza software


5.4 FC 100 'SWR_START'

Descrizione dei parametri


Parametro

Dich.

Tipo di dati

Descrizione

Esempio

AG_KENNUNG

IN

CHAR

Identificazione della stazione

'A'

'A' per stazione A


'B' per stazione B
DB_WORK_NO

IN

BLOCK_DB

DB di funzionamento della ridondanza SW.

DB_SEND_NO

IN

BLOCK_DB

DB nel quale vengono raccolti i dati inviati al


partner.

DB_RCV_NO

IN

BLOCK_DB

DB nel quale la CPU raccoglie i dati ricevuti dal


partner.

DB1

Questo DB contiene solo dati interni.


DB2

Questo DB contiene solo dati interni.


DB3

Questo DB contiene solo dati interni.


MPI_ADR

IN

INT

Indirizzo MPI della stazione partner

LADDR

IN

INT

Indirizzo logico di base del processore di


comunicazione che viene definito al momento
della progettazione hardware.

260

VERB_ID

IN

INT

ID del collegamento
Numero del collegamento per l'accoppiamento di
ridondanza definito al momento della
progettazione hardware.

DP_MASTER_SYS_ID

IN

INT

ID del sistema master DP


Identificazione del sistema master DP al quale
sono collegati gli slave DP ET 200M ( stato
definito al momento della progettazione
hardware).

DB_COM_NO

IN

BLOCK_DB

DB di istanza dell'FB 101 'SWR_ZYK'

DB5

DP-KOMMUN

IN

INT

Numero per l'identificazione del master DP.

'1' se il master DP una CPU con interfaccia DP


integrata.
'2' se il master DP un CP.
ADR_MODUS

IN

INT

Lunghezza di passo della griglia nella quale la


CPU assegna gli indirizzi I/O (la griglia
dell'indirizzamento dipende dalla CPU):

1 per gli indirizzi di base 0, 1, 2, 3...


4 per gli indirizzi di base 0, 4, 8, 12...
PAA_FIRST

IN

INT

Numero del primo byte di uscita utilizzato in un


ET 200M con IM 153 ridondata.

PAA_LAST

IN

INT

Numero dell'ultimo byte di uscita utilizzato in un


ET 200M con IM 153 ridondata. I byte di uscita
nell'area da PAA_FIRST a PAA_LAST devono
essere correlati e possono essere utilizzati solo
dall'ET 200M con IM 153 ridondata.

Per ogni slave DP ridondato impiegato possono


essere progettati max. 32 byte di uscita.
MB_NO

34

IN

INT

Numero del primo byte di merker utilizzato nel


programma utente ridondato.

20

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.4 FC 100 'SWR_START'
Parametro

Dich.

Tipo di dati

Descrizione

Esempio

MB_LEN

IN

INT

Numero di tutti i byte di merker che vengono


30
utilizzati nel programma utente ridondato. I byte di
merker devono essere assegnati senza lasciare
spazi vuoti.

IEC_NO

IN

INT

Numero del primo DB di istanza per


contatori/temporizzatori IEC utilizzato nel
programma utente ridondato.

111

IEC_LEN

IN

INT

Numero di tutti i DB di istanza dei


contatori/temporizzatori IEC utilizzati nel
programma utente ridondato. I DB di istanza
devono essere assegnati senza lasciare spazi
vuoti.

DB_NO

IN

INT

Numero del primo blocco dati che viene utilizzato


nel programma utente ridondato.

DB_NO_LEN

IN

INT

Numero di tutti i blocchi dati utilizzati nel


2
programma utente ridondato. I blocchi dati devono
essere assegnati senza lasciare spazi vuoti.

SLAVE_NO

IN

INT

Indirizzo di PROFIBUS pi basso che viene


3
utilizzato per uno slave DP ET 200M con IM 153-2
ridondata.

SLAVE_LEN

IN

INT

Numero degli slave DP ET 200M impiegati. Gli


indirizzi PROFIBUS devono essere assegnati
senza lasciare spazi vuoti.

SLAVE_DISTANCE

IN

INT

Identificazione per l'impostazione degli indirizzi


PROFIBUS dell'IM 153-2:

1 se entrambe le interfacce hanno lo stesso


indirizzo PROFIBUS
2 se le interfacce hanno l'indirizzo PROFIBUS n e
n+1
DB_A_B_NO

IN

BLOCK_DB

DB di trasmissione per i dati non ridondati che


vengono trasmessi dalla stazione A alla stazione
B.

DB11

DB_A_B_NO_LEN

IN

WORD

Numero dei byte di dati utilizzati nel DB_A_B_NO.

W#16#64

DB_B_A_NO

IN

BLOCK_DB

DB di trasmissione per i dati non ridondati che


vengono trasmessi dalla stazione B alla stazione
A.

DB12

DB_B_A_NO_LEN

IN

WORD

Numero dei byte di dati utilizzati nel DB_B_A_NO.

W#16#64

RETURN_VAL

OUT

WORD

Valore di ritorno del blocco


(per il significato vedere oltre)

MW2

EXT_INFO

OUT

WORD

Valore di ritorno di un blocco subordinato


(per il significato vedere oltre)

MW4

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

35

Blocchi per la ridondanza software


5.4 FC 100 'SWR_START'

Valori specifici per i blocchi RETURN_VAL e EXT_INFO


Codice di errore

Spiegazione

W#16#0

Nessun errore.

W#16#8001

Valore non valido per il parametro identificazione AG parziale.

W#16#8002

Non stato possibile creare DB_WORK_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8003

Non stato possibile creare DB_SEND_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8004

Non stato possibile creare DB_RCV_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8005

Non stato possibile creare DB_A_B_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8006

Non stato possibile creare DB_B_A_NO. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 22. Il
valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8007

Valore non valido per i parametri DP_MASTER_SYS_ID o SLAVE_NO o SLAVE_LEN o


SLAVE_DISTANCE. I dati non sono conformi alla progettazione HW.

W#16#8008

Valore non valido per il parametro DP-KOMMUN se EXT_INFO=W#16#8888 o se non stato possibile
eseguire la diagnostica. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 51. Il valore di ritorno si
trova in EXT_INFO.

W#16#8009

Non stato possibile disattivare il blocco della commutazione degli slave. Causa valutabile tramite il
valore di ritorno dell'SFC 58. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#800A

Non stato possibile determinare lo stato dell'interfaccia slave DP. Causa valutabile tramite il valore di
ritorno dell'SFC 59. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#800B

Errore nella determinazione dell'area IPU utilizzata. Causa valutabile tramite il valore di ritorno
dell'SFC 50. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#800C

Valore non valido per il parametro ADR_MODUS.

W#16#800D

Valore non valido per il parametro SLAVE_DISTANCE.

W#16#800E

DB_WORK_NO non pu essere letto. Ricaricare i blocchi.

W#16#800F

Valore non valido per il parametro DP_KOMMUN (non stata indicata un'interfaccia).

W#16#80F1

Errore nella determinazione degli indirizzi dell'IPU. Causa valutabile tramite il valore di ritorno
dell'SFC 50. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO. I dati per PAA_FIRST e PAA_LAST non sono
conformi alla progettazione hardware.

W#16#8027

Errore interno.

Vedere anche
Tipo di dati CHAR (Pagina 114)
Tipo di dati INT (Pagina 111)
Tipo di dati WORD (Pagina 111)

36

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.5 FB 101 'SWR_ZYK'

5.5

FB 101 'SWR_ZYK'

Funzione
L'FB 101 'SWR_ZYK' deve essere richiamato prima e dopo il programma utente ridondato.
Con l'FB 101 'SWR_ZYK' si attiva lo scambio dei dati tra master e apparecchiatura di riserva.
Dopo il richiamo, l'FB 101 elabora automaticamente il trasferimento dati dall'apparecchiatura
master a quella di riserva. L'FB 101 richiama in background le funzioni o i blocchi funzionali
necessari per lo scambio dei dati.

Possibilit d'interruzione
L'FB 101 'SWR_ZYK' pu essere interrotto.

DB di istanza
Al momento del richiamo dell'FB 101 'SWR_ZYK' necessario indicare un DB di istanza. Il
numero di blocco del DB di istanza va indicato nella parametrizzazione dell'FC 100 'SWRSTART' nel parametro DB_COM_NO.

Descrizione dei parametri


Parametro

Dich.

Tipo di dati

Descrizione

DB_WORK_NO

IN

BLOCK_DB

DB di funzionamento. Deve essere identico a DB1


quello indicato nel parametro
DB_WORK_NO dell'FC 100 'SWR_START'.

BOOL

Questo parametro indica in quale punto del


programma utente viene richiamato l'FB 101
'SWR_ZYK'.

CALL_POSITION

Esempio

TRUE

TRUE se il richiamo precede il programma


utente ridondato
FALSE se il richiamo segue il programma
utente ridondato
RETURN_VAL

OUT

WORD

Valore di ritorno del blocco


(per il significato vedere oltre)

MW6

EXT_INFO

OUT

WORD

Valore di ritorno di un blocco subordinato


(per il significato vedere oltre)

MW8

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

37

Blocchi per la ridondanza software


5.5 FB 101 'SWR_ZYK'

Valori specifici per i blocchi RETURN_VAL e EXT_INFO


Codice di errore Spiegazione
W#16#0

Nessun errore.

W#16#8008

Valore non valido per il parametro DP-KOMMUN se EXT_INFO=W#16#8888 o se non stato possibile
eseguire la diagnostica. Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 51.

W#16#800A

Non stato possibile determinare lo stato dell'interfaccia slave DP. Causa valutabile tramite il valore di
ritorno dell'SFC 59. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#800F

Valore non valido per il parametro DP_KOMMUN (non stata indicata un'interfaccia).

W#16#8010

Non stato possibile effettuare la commutazione degli slave DP. Causa valutabile tramite il valore di
ritorno dell'SFC 58. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8011

Non possibile creare il collegamento. Identificazione AG parziale non valida.

W#16#8012

Non presente un ordine nell'FB di comunicazione (FB 103 'SWR_SFCCOM'; DB di istanza difettoso o
errore interno).

W#16#8013

Si verificato un errore di trasmissione (FB 103 'SWR_SFCCOM', FB 104 'SWR_AG_COM', FB 105


'SWR_SFBCOM'). Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 65 'X_SEND', FC 5 'AG_SEND',
SFB 12 'BSEND'. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8014

Si verificato un errore di ricezione (FB 103 'SWR_SFCCOM', FB 104 'SWR_AG_COM', FB 105


'SWR_SFBCOM'). Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 66 'X_RCV', FC 5 'AG_RCV',
SFB 13 'BRCV'. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8015

Guasto dell'accoppiamento di ridondanza. Controllare l'hardware.

W#16#8016

Non possibile leggere lo stato del partner (FB 103 'SWR_SFCCOM'). Causa valutabile tramite il valore
di ritorno dell'SFB 23 'USTATUS'. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8017

Guasto di tutti gli slave DP.

W#16#8018

Non possibile scrivere il DB di trasmissione (FB 104 'SWR_AG_COM', FB 105 SWR_SFBCOM').


Causa valutabile tramite il valore di ritorno dell'SFC 20. Il valore di ritorno si trova in EXT_INFO.

W#16#8019

Non possibile leggere il DB di ricezione (FB 104 'SWR_AG_COM', FB 105 SWR_SFBCOM').

W#16#8020

Errore interno

Vedere anche
Tipo di dati BOOL (Pagina 112)
Tipo di dati WORD (Pagina 111)

38

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.6 FC 102 'SWR_DIAG'

5.6

FC 102 'SWR_DIAG'

Funzione
L'FC 102 va richiamata nell'OB di diagnostica OB 86. Il numero di blocco non deve essere
modificato.
L'FC 102 'SWR_DIAG' fa in modo che abbia luogo una commutazione automatica masterriserva nel caso di un guasto a uno slave DP.

Possibilit d'interruzione
L'FC 102 'SWR_DIAG' pu essere interrotta.

Descrizione dei parametri


Parametro

Dich.

Tipo di dati

Descrizione

Esempio

DB_WORK

IN

INT

Numero del DB di funzionamento della


ridondanza software. Il numero deve essere
identico a quello indicato nel parametro
DB_WORK_NO dell'FC 100 'SWR_START'.
Questo DB contiene solo dati interni.

OB 86_EV_CLASS

IN

INT

Informazione di start dell'OB 86 di


diagnostica.
Copiare la variabile dalla tabella di
dichiarazione dell'OB 86.

#OB86_EV_CLASS

OB 86_FLT_ID

IN

INT

Informazione di start dell'OB 86 di


diagnostica.
Copiare la variabile dalla tabella di
dichiarazione dell'OB 86.

#OB86_FLT_ID

RETURN_VAL

OUT

WORD

Valore di ritorno del blocco


(per il significato vedere oltre)

MW14

Valori specifici per i blocchi RETURN_VAL e EXT_INFO


Codice di errore Spiegazione
W#16#0

Nessun errore.

W#16#80F2

Valore non valido in uno dei parametri dell'FC 102 'SWR_DIAG'.

W#16#80F3

Sono presenti pi slave DP di quelli indicati nell'FC 100 'SWR_START'. Controllare il parametro
SLAVE_NO o SLAVE_LEN.

Vedere anche
Tipo di dati INT (Pagina 111)
Tipo di dati WORD (Pagina 111)

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

39

Blocchi per la ridondanza software


5.7 FB 103 'SWR_SFCCOM', FB 104 'SW_AG_COM' e FB 105 'SWR_SFBCOM'

5.7

FB 103 'SWR_SFCCOM', FB 104 'SW_AG_COM' e FB 105


'SWR_SFBCOM'
In ognuno dei pacchetti di blocchi della biblioteca SWR_LIB si trova uno dei tre blocchi
funzionali sopracitati. Il numeri di questi blocchi (FB 103, FB 104 o FB 105) non deve essere
modificato.
I blocchi funzionali vengono richiamati in background dall'FB 101 'SWR_ZYK' e organizzano
il trasferimento dei dati dall'apparecchiatura master a quella di riserva.
Assicurarsi che il blocco necessario sia caricato in entrambe le CPU del sistema ridondato.
Nota
In caso di utilizzo dell'FB 104 'SWR_AG_COM', nel progetto devono essere presenti anche i
blocchi FC 5 'AG_SEND' e FC 6 'AG_RCV'. I numeri di blocco per l'FC 5 'AG_SEND' e l'FC 6
'AG_RCV' non devono essere modificati.

40

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.8 Blocchi dati DB_WORK_NO, DB_SEND_NO e DB_RCV_NO

5.8

Blocchi dati DB_WORK_NO, DB_SEND_NO e DB_RCV_NO


I blocchi dati DB_WORK_NO, DB_SEND_NO e DB_RCV_NO vengono definiti dall'utente
con la parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START'.

Funzione
I blocchi dati servono esclusivamente per memorizzare dati interni.

Attenzione!
I blocchi dati sopra indicati vengono creati una volta sola e con la lunghezza necessaria
all'avvio dell'FC 100 'SWR_START'. Se si modifica la parametrizzazione dell'FC 100
'SWR_START', di norma necessario modificare anche i blocchi dati. Cancellare pertanto
tutti i vecchi blocchi dati in modo che all'avvio possano essere creati i nuovi blocchi dati con
la lunghezza necessaria.
Se si modifica la parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START' senza cancellare i blocchi
dati si possono verificare errori di funzionamento.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

41

Blocchi per la ridondanza software


5.9 Blocchi dati DB_A_B e DB_B_A per lo scambio di dati non ridondati

5.9

Blocchi dati DB_A_B e DB_B_A per lo scambio di dati non ridondati


I blocchi dati DB_A_B_NO e DB_B_A_NO vengono definiti dall'utente con la
parametrizzazione dell'FC 101 'SWR_START'. La lunghezza del DB deve essere indicata nei
parametri DB_A_B_NO_LEN e DB_B_A_NO_LEN durante la parametrizzazione. Se un DB
non viene utilizzato, indicare il valore "0" per la lunghezza.

Funzione
Perch le due stazioni possano scambiare anche dati non ridondati, sono disponibili i blocchi
dati DB_A_B_NO e DB_B_A_NO. I dati non ridondati possono essere ad es. gli stati di
un'unit di ingresso che si trova solo nell'apparecchiatura centrale della stazione A (periferia
unilaterale).
Attraverso questi due blocchi dati possibile scambiare qualsiasi informazione tra
stazione A e B. Normalmente si tratta di dati non ridondati che vengono analizzati solo in
una stazione e che vengono trasferiti alla seconda.
Con lo scambio dei dati, entrambe le stazioni hanno a disposizione gli stessi dati. In questo
modo la parte ridondata del programma utente pu scambiare dati con il programma
(standard) non ridondato.

Esempio:
Nell'apparecchiatura centrale della stazione A si trova una periferia unilaterale con la parola
d'ingresso EW 10 e nell'apparecchiatura centrale della stazione B si trova una periferia
unilaterale con la parola d'ingresso EW 30. Ciascuno degli stati di queste parole d'ingresso
deve essere trasferito rispettivamente all'altra stazione ed essere visualizzato nel
programma ridondato tramite le parole di uscita AW 20 e AW 40.

Procedimento:
1. Durante la parametrizzazione dell'FC 100 'SWR_START' indicare i blocchi dati, ad es.
DB_A_B = DB 10 e DB_B_A = DB 11.
2. Nel programma utente programmare le sequenze di programma necessarie nella
stazione A e B.

42

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.9 Blocchi dati DB_A_B e DB_B_A per lo scambio di dati non ridondati

Verifica della funzionalit


6WD]LRQH$
PDVWHU
3URJUDPPDXWHQWHQRQ
ULGRQGDWR


/
7

6WD]LRQH%
ULVHUYD
,O'%YLHQH
FRSLDWRDXWRPDWL
FDPHQWHQHOOD
VWD]LRQH%

(: 
'%'%: 




,O'%YLHQH
FRSLDWRDXWRPDWL
FDPHQWHQHOOD
VWD]LRQH$

3URJUDPPDXWHQWHQRQ
ULGRQGDWR


/
7

3URJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR

3URJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR



/
7
/
7

'%'%: 
$: 
'%'%: 
$: 




Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

(: 
'%'%: 






/
7
/
7

'%'%: 
$: 
'%'%: 
$: 




43

Blocchi per la ridondanza software


5.10 Blocco dati DB_COM_NO

5.10

Blocco dati DB_COM_NO


Il blocco dati DB_COM_NO viene definito dall'utente con la parametrizzazione dell'FC 100
'SWR_START' ed il DB di istanza dell'FB 101 'SWR_ZYK'.

Funzione
Oltre ai dati interni per la comunicazione, il blocco dati DB_COM_NO contiene anche la
parola di stato e di comando. Il DB_COM_NO il DB di istanza dell'FB 101 'SWR_ZYK'

Attenzione!
Il DB_COM_NO il DB di istanza dell'FB 101 'SWR_ZYK' e viene generato da STEP 7.
Perch il blocco possa essere creato, tutte le funzioni di sistema utilizzate dalla ridondanza
software (SFB e SFC) devono essere presenti nel progetto. Un elenco delle funzioni di
sistema utilizzate contenuto nel capitolo Dati tecnici dei blocchi (Pagina 46).

Struttura del blocco dati


DBW

Significato

0...6

Dati interni

Parametri di ingresso e di uscita dell'FB 101 'SWR_ZYK'

Parola di stato

Parola di stato della ridondanza software


Struttura della parola di stato della ridondanza software

10

Parola di comando

Parola di comando della ridondanza software


Struttura della parola di comando della ridondanza software

Da 12 in poi

Dati interni

Non rilevante

44

Contenuto

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Blocchi per la ridondanza software


5.11 Esempio per l'approccio rapido con una configurazione minima

5.11

Esempio per l'approccio rapido con una configurazione minima


Per un approccio rapido al prodotto abbiamo creato due esempi di programma - contenuti
nel CD - che vengono copiati dal programma di installazione nella directory del progetto di
STEP 7.
I due esempi sono gi funzionanti: uno destinato all'S7-300 e uno all'S7-400. Nell'esempio
per S7-300 stata scelta la CPU 315-2DP e per quello dell'S7-400 la CPU 414-2DP. Per
entrambi gli esempi sono state utilizzate le interfacce MPI delle CPU per l'accoppiamento di
ridondanza.
Naturalmente possibile modificare l'esempio secondo le proprie esigenze, ad es.
utilizzando altre CPU. In questo caso necessario modificare la configurazione hardware in
modo opportuno.

Componenti hardware per l'esempio su S7-300


Nell'esempio per S7-300 stata scelta una configurazione minima. Le due stazioni sono
costituite da una guida profilata, un alimentatore e una CPU 315-2DP ciascuna.
L'apparecchiatura di periferia decentrata ET 200M composta da un alimentatore,
un'interfaccia slave DP IM 153-2 e un'unit di simulazione (1 byte per gli ingressi e 1 byte
per le uscite, indirizzo 0).

Componenti hardware per l'esempio su S7-400


Nell'esempio per S7-400 stata scelta una configurazione minima. Le due stazioni sono
costituite da un telaio di montaggio, un alimentatore e una CPU 414-2DP ciascuna.
L'apparecchiatura di periferia decentrata ET 200M composta da un alimentatore,
un'interfaccia slave DP IM 153-2 e un'unit di simulazione (1 byte per gli ingressi e 1 byte
per le uscite, indirizzo 0).

Panoramica: configurazione hardware per gli esempi con S7-300 o S7-400


6WDWLRQ$

6WDWLRQ%

36 &38

36 &38

(70
03,

36

DFFRSSLDPHQWRGL
ULGRQGDQ]D

,0


8QLWGL
VLPXOD]LRQH

6LVWHPDPDVWHU'3
6LVWHPDPDVWHU'3

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

45

Blocchi per la ridondanza software


5.12 Dati tecnici dei blocchi

Come procedere:
1. Aprire il progetto di esempio.
2. Trasferire la configurazione hardware nelle stazioni A e B.
3. Trasferire tutti i blocchi dalle rispettive cartelle alla stazione corrispondente.
4. Solo per S7-400: trasferire la progettazione del collegamento in entrambe le stazioni.

Verifica della funzionalit


Portare entrambe le stazioni in RUN e verificarne il funzionamento controllando quanto
segue con l'aiuto della tabella delle variabili VAT1 di entrambi i programmi:
1. Leggere la parola di stato della stazione A (DB5.DBW8).
Dovrebbe essere visualizzato il valore 1000 0000 0000 0101. Significato: la stazione
apparecchiatura parziale A e master; tutti gli slave DP sono indirizzabili.
2. Leggere la parola di stato della stazione B (DB5.DBW8).
Dovrebbe essere visualizzato il valore 1000 0000 0000 1010. Significato: la stazione
apparecchiatura parziale B e riserva; tutti gli slave DP sono indirizzabili.
3. Impostare nella parola di comando il bit per la commutazione master-riserva
(DB5.DBX10.0) e controllare nuovamente lo stato.
Nella parola di stato i bit DBX 9.0 e DBX 9.1 di entrambe le stazioni dovrebbero cambiare
stato. Inoltre dovrebbe cambiare l'interfaccia attiva dell'IM 153-2.

5.12

Dati tecnici dei blocchi

Dati tecnici dei blocchi


Blocco

Memoria necessaria

Funzioni di sistema utilizzate

FC 100 'SWR_START'

2,6 kByte

SFC 22 'CREATE_DB', SFC 5 'GADR_LGC', SFC 50


'RD_LGADR', SFC 46 'STP', SFC 47 'WAIT'

FB 101 'SWR_ZYK'

3,7 kByte

SFC 64 'TIME_TCK', SFB 3 'TP'

FC 102 'SWR_DIAG'

2 kByte

SFC 51 'RDSSYST', SFC 58 'WR_REC', SFC 59 'RD_REC'

FB 103 'SWR_SFCCOM'

1,5 kByte

SFC 20 'BLKMOV', SFC 65 'X_SEND', SFC 66 'X_RCV'

FB 104 'SWR_AG_COM'

1,5 kByte

SFC 20 'BLKMOV', FC 5 'AG_SEND', FC 6 'AG_RCV'

FB 105 'SWR_SFBCOM'

1,5 kByte

SFB 12 'BSEND', SFB 13 'BRCV', SFB 23 'USTATUS'

46

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Riferimenti e integrazioni
6.1

Propriet e caratteristiche della ridondanza software


Nella panoramica seguente sono sintetizzate le principali caratteristiche della ridondanza
software:

Caratteristica

Descrizione/spiegazione

Disponibilit del sistema

Il sistema composto da due CPU. Una quella master (stazione master)


elabora il programma utente e trasmette le informazioni necessarie perch la
seconda CPU quella di riserva (stazione di riserva) possa proseguire
l'elaborazione del(la parte di) programma utente ridondato in caso di errore. La
stazione di riserva non elabora il programma utente ridondato pronto al
funzionamento, bens solo il programma utente locale (non ridondato). In caso di
guasto della prima CPU, l'elaborazione del programma utente viene proseguita
dalla seconda CPU (principio master-riserva).

Tempo di aggiornamento dei dati


dall'apparecchiatura master a quella di
riserva

Dipende dalla CPU, dalla rete o dal protocollo di comunicazione utilizzati e dalle
dimensioni del programma utente.

Tempo di commutazione
dall'apparecchiatura master a quella di
riserva

Dipende dalla causa della commutazione, dalla durata del trasferimento dei dati
e dal numero degli slave DP collegati.

Programma utente

In entrambe le CPU possono essere presenti programmi completamente identici


o uguali solo in parte.

Linguaggi di programmazione

KOP, FUP, AWL e SCL


La ridondanza software non pu essere impiegata con CFC.

Impiego di blocchi funzionali standard

Possono essere utilizzati tutti i blocchi funzionali. Eccezione: blocchi che


impiegano temporizzatori S7 e/o contatori S7; sono ammessi solo temporizzatori
e contatori IEC.

Impiego di regolatori software standard

Nessuna limitazione relativamente allo standard SIMATIC S7.

Vedere anche: Durata del trasferimento dati dal master alla riserva (Pagina 50)

Vedere anche: Durata della commutazione master-riserva (Pagina 49)

Eccezione: blocchi che utilizzano temporizzatori e/o contatori S7.


Elaborazione degli allarmi nel
programma utente

Nessuna limitazione relativamente allo standard SIMATIC S7.


Tuttavia possibile che durante la commutazione master-riserva vadano persi
alcuni allarmi (non vengono elaborati).

Numero degli slave DP dell'ET 200 M


utilizzabili

Dipende dalla CPU utilizzata


(per la CPU 414-2DP sono possibili fino a 64 slave DP dell'ET 200M).

Periferia digitale/analogica

Tutte le unit digitali e analogiche utilizzabili nell'apparecchiatura di periferia


ET 200M.

Unit funzionali

possibile utilizzare l'unit di conteggio FM 350 nell'ET 200M.

Quantit di dati max. consentita da


trasferire

8 KByte per S7-300

Secondo/terzo... errore

Vengono controllati solo i primi errori. Se durante il trattamento di un errore si


presenta un secondo o un terzo errore, pu succedere ad es. che il programma
ridondato non venga elaborato.

64 KByte per S7-400

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

47

Riferimenti e integrazioni
6.2 Commutazione master-riserva

6.2

Commutazione master-riserva

Definizione
Si parla di commutazione master-riserva quando le CPU cambiano lo stato master-riserva e
le interfacce slave DP cambiano il proprio lato attivo.

Causa della commutazione master-riserva


Una commutazione master-riserva pu avere diverse cause:
Richiesta di una commutazione master-riserva a livello utente
(bit impostato nella parola di comando)
Guasto di un'apparecchiatura master (RETE OFF o STOP)
Guasto del sistema master DP dell'apparecchiatura master
Guasto di un'interfaccia slave DP ridondata

Vedere anche
Durata della commutazione master-riserva (Pagina 49)
Come funziona un sistema con ridondanza software (Pagina 17)

48

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Riferimenti e integrazioni
6.3 Durata della commutazione master-riserva

6.3

Durata della commutazione master-riserva


Nel peggiore dei casi ("worst-case") il tempo richiesto da una commutazione master-riserva
composto da:
tempo per il riconoscimento di un errore
tempo per il trasferimento dei dati
tempo per la commutazione degli slave DP

Worst case:
durata della commutazione master-riserva =

tempo per il riconoscimento di un errore


+ tempo per il trasferimento dei dati
+ tempo per la commutazione degli
slave DP

Vedere anche
Durata del trasferimento dati dal master alla riserva (Pagina 50)
Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M (Pagina 52)
Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato (Pagina 54)

Ridondanza software per SIMATIC S7


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49

Riferimenti e integrazioni
6.4 Durata del trasferimento dati dal master alla riserva

6.4

Durata del trasferimento dati dal master alla riserva


La durata del trasferimento dei dati dal master alla riserva dipende da pi fattori:
capacit di comunicazione della CPU utilizzata
rete, tipo di collegamento utilizzato e velocit di trasmissione
quantit di dati che vengono trasmessi.
Normalmente non possibile trasmettere tutti i dati da una stazione all'altra in un solo ciclo.
Per evitare il sovraccarico del ciclo a causa del trasferimento dei dati, questi ultimi vengono
suddivisi in pacchetti e trasmessi in pi cicli.
La quantit di dati trasmessa composta dall'area dell'IPU, da quella di merker e da quella
dei blocchi dati indicata nell'FC 100 'SWR_START' cos come da altri dati interni.

Regola empirica per la stima della quantit di dati trasmessa


La seguente regola si dimostrata valida nella pratica per stimare la quantit dei dati:
quantit di dati = 3 x numero dei byte di uscita utilizzati
Nelle tabelle seguenti sono riportati i tipici tempi di trasmissione per la CPU 315-2DP e la
CPU 414-2DP:

Tempo di trasmissione per un sistema ridondato con due CPU 315-2DP


Poich il trasferimento dei dati con l'FB 104 'SWR_AG_COM' organizzato in blocchi di
240 byte e con l'FB 103 'SWR_SFCCOM' in blocchi di 76 byte, a ogni richiamo della
ridondanza software pu essere trasferito al massimo un blocco. Perci la quantit di dati da
trasferire dipende dalla frequenza di richiamo della ridondanza software.
Tempo di trasmissione per
PROFIBUS (AG_SEND) da
187,5 kBaud a 1,5 MBaud

Tempo di trasmissione per


Industrial Ethernet
(AG_SEND) 10 MBaud

Tempo di trasmissione per il


collegamento MPI (XSEND)
187,5 kBaud

60 ms per blocco da 240 byte

48 ms per blocco da 240 byte

152 ms per blocco da 76 byte

Nota sulla tabella per la CPU 315-2DP


I tempi indicati sono validi per le reti alle quali sono collegate solo le due stazioni del sistema
ridondato. Il programma utente ridondato viene scritto nell'OB 1. Il tempo di esecuzione
dell'OB 1 di max. 10 ms.
Se nella rete sono collegati pi di due nodi, il tempo di trasmissione pu prolungarsi in
funzione della velocit di trasmissione scelta. Con 1,5 MBaud e 10 MBaud il tempo di
trasmissione resta pressoch costante.

50

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Riferimenti e integrazioni
6.4 Durata del trasferimento dati dal master alla riserva

Tempo di trasmissione per un sistema ridondato con due CPU 414-2DP


Numero dei byte da
trasferire

Tempo di trasmissione per PROFIBUS /


Industrial Ethernet da 187,5 kBaud a
12 Mbaud

Tempo di trasmissione per il


collegamento MPI con
187,5 kBaud

1 kByte

250 ms

340 ms

4 kByte

1s

1,36 s

16 kByte

4s

5,44 s

64 kByte

16 s

21,76 s

Nota sulla tabella per la CPU 414-2DP


I tempi indicati sono validi per le reti alle quali sono collegate solo le due stazioni del sistema
ridondato e se la comunicazione viene gestita dai blocchi BSEND/BRCV.
Se nella rete sono collegati pi di due nodi, il tempo di trasmissione pu prolungarsi in
funzione della velocit di trasmissione scelta.
A seconda della capacit di comunicazione (bus K) della CPU il tempo di trasferimento pu
prolungarsi (CPU 412) o anche ridursi (CPU 416).

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

51

Riferimenti e integrazioni
6.5 Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M

6.5

Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M


Nel caso di una commutazione master-riserva gli slave DP ET 200M vengono commutati
automaticamente dal sistema master DP del master al sistema master DP
dell'apparecchiatura di riserva. Per ogni frequenza di richiamo possono essere commutati
automaticamente fino a 4 slave DP sull'S7-300 e fino a 8 slave DP sull'S7-400. Se gli slave
DP sono pi di 4 o di 8, essi vengono commutati a gruppi con pi frequenze di richiamo.

Requisiti della frequenza di richiamo dell'OB 1 e dell'OB 35


L'intervallo tra il richiamo di un OB 1 o di un OB di tempo e l'altro deve sempre essere
maggiore del tempo di commutazione per 4 o 8 slave DP. Esso pu essere inferiore solo se
si utilizzano meno di 4 o 8 slave DP (per i tempi vedere la tabella).

CPU 315-2DP con master DP integrato


Numero degli
slave DP

12 MBaud

1,5 MBaud

500 KBaud

187,5 KBaud

6 ms

6 ms

7 ms

12 ms

12 ms

12 ms

14 ms

24 ms

25 ms

25 ms

30 ms

50 ms

2 x 25 ms

2 x 25 ms

2 x 30 ms

2 x 50 ms

16

4 x 25 ms

4 x 25 ms

4 x 30 ms

4 x 50 ms

32

8 x 25 ms

8 x 25 ms

8 x 30 ms

8 x 50 ms

64

16 x 25 ms

16 x 25 ms

16 x 30 ms

16 x 50 ms

CPU S7-400 con master DP integrato

52

Numero degli
slave DP

12 MBaud

1,5 MBaud

500 KBaud

187,5 KBaud

5 ms

9 ms

13 ms

20 ms

10 ms

18 ms

26 ms

40 ms

20 ms

36 ms

39 ms

80 ms

40 ms

64 ms

78 ms

160 ms

16

2 x 40 ms

2 x 64 ms

2 x 78 ms

2 x 160 ms

32

4 x 40 ms

4 x 64 ms

4 x 78 ms

4 x 160 ms

64

8 x 40 ms

8 x 64 ms

8 x 78 ms

8 x 160 ms

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Riferimenti e integrazioni
6.5 Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET 200M

CP (CP 443-5) come master DP per la stazione S7-400


Numero degli
slave DP

187,5 KBaud - 12 MBaud

55 ms

100 ms

200 ms

400 ms

16

2 x 400 ms

32

4 x 400 ms

64

8 x 400 ms

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

53

Riferimenti e integrazioni
6.6 Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato

6.6

Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema


ridondato
Le tabelle seguenti mostrano i tempi massimi per il riconoscimento degli errori del sistema e
la reazione di quest'ultimo a seconda delle diverse cause di guasto.

Guasti nell'apparecchiatura master


Causa del guasto

Tempo di riconoscimento
dell'errore

Reazione

CPU dell'apparecchiatura
master in STOP

ca. 1 s*

Le interfacce DP vengono commutate automaticamente


sul nuovo master.

oppure

Commutazione automatica master-riserva

RETE OFF nell'apparecchiatura


master

Nella parola di stato viene segnalato il guasto


dell'accoppiamento di ridondanza.

Guasto del master DP


nell'apparecchiatura master

pochi ms

Le interfacce DP vengono commutate automaticamente


sul nuovo master.

oppure

Commutazione automatica master-riserva

guasto dell'intero sistema


master DP dell'apparecchiatura
master

Nella parola di stato viene segnalata l'assenza totale di


slave DP.

* Nel caso di sistemi con S7-400 il tempo di riconoscimento errori si riduce da 1 s a 100 ms se si utilizza il pacchetto di
blocchi BSEND e i messaggi sullo stato di funzionamento vengono trasmessi automaticamente ( necessaria una
parametrizzazione nella progettazione del collegamento).

Guasti nell'apparecchiatura di riserva


Causa del guasto

Tempo di riconoscimento
dell'errore

Reazione

CPU dell'apparecchiatura di
riserva in STOP

ca. 1 s

Nessuna reazione nell'apparecchiatura master; il master


continua a funzionare nello stesso modo.
Nella parola di stato viene segnalato il guasto
dell'accoppiamento di ridondanza.

oppure
RETE OFF nell'apparecchiatura
di riserva
Guasto del master DP
nell'apparecchiatura di riserva
oppure
guasto dell'intero sistema
master DP dell'apparecchiatura
di riserva

54

pochi ms

Nessuna reazione nell'apparecchiatura master; il master


continua a funzionare nello stesso modo.
Nella parola di stato della riserva viene segnalata
l'assenza totale di slave DP.

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Riferimenti e integrazioni
6.6 Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie nel sistema ridondato

Guasti nell'accoppiamento di ridondanza


Causa del guasto

Tempo di riconoscimento
dell'errore

Reazione

Accoppiamento di ridondanza
guasto

ca. 1 s*

Entrambe le stazioni diventano master.


Gli slave DP restano assegnati all'apparecchiatura che
finora era master.
Viene segnalato un guasto del collegamento della CPU.
Nella parola di stato viene segnalato il guasto
dell'accoppiamento di ridondanza.

* In caso di frequenze di richiamo della ridondanza software maggiori (frequenze di richiamo > 1 s), il tempo di
riconoscimento errori per il guasto della ridondanza pari ad almeno 3 o 4 intervalli tra un richiamo e l'altro.

Guasti nella periferia decentrata


Causa del guasto

Tempo di riconoscimento
dell'errore

Reazione

Guasto dell'interfaccia DP
dell'ET 200M (IM 153-2)
collegata all'apparecchiatura
master

pochi ms

L'interfaccia DP nell'ET 200M viene commutata


sull'apparecchiatura di riserva.
Commutazione di tutti gli altri slave DP
sull'apparecchiatura di riserva.
Commutazione automatica master-riserva

Guasto dell'interfaccia DP
dell'ET 200M (IM 153-2)
collegata all'apparecchiatura di
riserva

pochi ms

Guasto all'alimentazione
dell'ET 200M (IM 153-2)

pochi ms

Nessuna reazione nell'apparecchiatura master.


Il master continua a funzionare nello stesso modo.
Nella parola di stato della riserva viene segnalata
l'assenza di alcuni o di tutti gli slave DP.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Tutti gli slave DP indirizzabili vengono commutati.


Commutazione automatica master-riserva

55

Riferimenti e integrazioni
6.7 Reti per l'accoppiamento delle due stazioni

6.7

Reti per l'accoppiamento delle due stazioni


Le due stazioni possono essere accoppiate fondamentalmente tramite MPI, PROFIBUS o
Industrial Ethernet. Considerata la velocit di trasmissione limitata, tuttavia, l'accoppiamento
tramite MPI utilizzabile solo se le quantit dei dati da trasferire sono moderate (max.
1 Kbyte).
A seconda del collegamento logico progettato, necessario copiare i blocchi per la
ridondanza software dalla biblioteca indicata.

Varianti per l'accoppiamento dell'S7-300


Le stazioni sono
collegate in rete
tramite...

Collegamento in rete
tramite interfaccia...

Velocit di
trasmissione

Collegamento
necessario

Blocchi necessari nella


biblioteca...

MPI

CPU

187,5 KBaud

Collegamento non
progettato

XSEND_300

PROFIBUS

CP 342-5

max. 1,5 MBaud

Collegamento FDL

AG_SEND_300

Industrial Ethernet

CP 345-1

10 MBaud

Collegamento ISO

AG_SEND_300

Varianti per l'accoppiamento dell'S7-400


Le stazioni sono
collegate in rete
tramite...

Collegamento in rete
tramite interfaccia...

Velocit di
trasmissione

Collegamento
necessario

Blocchi necessari nella


biblioteca...

MPI

CPU

187,5 KBaud

Collegamento non
progettato

XSEND_400

Collegamento S7

BSEND_400

PROFIBUS
Industrial Ethernet

56

CP 443-5
CP 443-1

max. 12 MBaud
10 MBaud

Collegamento FDL

AG_SEND_400

Collegamento S7

BSEND_400

Collegamento ISO

AG_SEND_400

Collegamento S7

BSEND_400

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Riferimenti e integrazioni
6.8 Modifica della configurazione e del programma utente in RUN

6.8

Modifica della configurazione e del programma utente in RUN


Per eseguire le modifiche durante il funzionamento, di regola necessario disattivare la
ridondanza impostando il bit per la disattivazione della ridondanza nella parola di comando a
livello utente. Dopo l'impostazione del bit l'apparecchiatura master continua a elaborare
normalmente il programma utente. In questo caso l'apparecchiatura master ha le stesse
caratteristiche di un'apparecchiatura standard dell'S7-300 o S7-400.
Dopo aver disattivato la ridondanza il programma utente si modifica prima
nell'apparecchiatura di riserva e poi nell'apparecchiatura master. Dopo aver modificato il
programma utente e averlo caricato nuovamente in entrambe le CPU, occorre impostare il
bit per l'attivazione della ridondanza nella parola di comando. Una volta impostato il bit,
l'accoppiamento di ridondanza viene ripristinato e il sistema funziona nuovamente con
maggiore disponibilit.
In questo caso non possibile modificare le dimensioni delle aree dati ridondate. Le aree
dati vengono modificate anche con un nuovo richiamo di FB poich in questo caso si genera
un nuovo DB di istanza. Naturalmente possibile modificare il contenuto dei dati se le
dimensioni dell'area dati restano invariate. Le dimensioni delle aree dei dati ridondati
cambiano anche quando si modifica la lunghezza di un blocco dati.
Suggerimento: se si prevedono ampliamenti durante il funzionamento, dimensionare le aree
dati in modo che siano sufficientemente ampie.
Qui di seguito sono descritti sia i procedimenti da seguire per modificare il programma e la
configurazione del software ridondato che i meccanismi di integrazione.

Modifiche del programma in RUN nella parte software ridondata


Procedere nel modo seguente:
1. Disattivare la ridondanza (impostare il bit 11.0 nella parola di comando).
2. Modificare e testare il programma utente nella CPU di riserva.
3. Riattivare la ridondanza (impostare il bit 11.1 nella parola di comando).
4. Effettuare eventualmente una commutazione master-riserva.
Risultato: dopo la commutazione master-riserva la CPU elabora il programma utente
modificato.
Ora possibile modificare nello stesso modo anche il programma nella seconda CPU.
In questo caso non possibile modificare le dimensioni delle aree dati ridondate.

Riattivazione di uno slave DP ET 200M (IM 153-2) nella parte ridondata


Esistono due possibilit alternative:
Sostituire il modulo d'interfaccia difettoso.
Ripristinare l'alimentazione.
Risultato: la ridondanza software ricommuta automaticamente lo slave DP sul modulo di
interfaccia assegnato alla CPU master.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

57

Riferimenti e integrazioni
6.8 Modifica della configurazione e del programma utente in RUN

Acquisizione di un nuovo slave DP ET 200M (IM 153-2) nella parte ridondata


Procedere nel modo seguente:
1. Disattivare la ridondanza (impostare il bit 11.0 nella parola di comando).
2. Portare la CPU di riserva in STOP.
3. Progettare il nuovo slave DP e trasferire la configurazione hardware.
4. Modificare i parametri opportuni nel richiamo dell'FC 100 'SWR_START'
(PAA_FIRST, PAA_LAST, SLAVE_NO, SLAVE_LEN).
5. Cancellare i blocchi dati DB_WORK_NO, DB_SEND, DB_RCV, DB_A_B_NO,
DB_B_A_NO.
6. Riportare la CPU in RUN. (Questa CPU si basa su dati ridondati non aggiornati).
7. Portare l'altra CPU in STOP. (Il processo viene affidato alla CPU con la nuova
configurazione.)
8. Progettare il nuovo slave DP e trasferire la configurazione hardware.
9. Modificare i parametri opportuni nel richiamo dell'FC 100 'SWR_START'
(PAA_FIRST, PAA_LAST, SLAVE_NO, SLAVE_LEN).
10.Cancellare i blocchi dati DB_WORK_NO, DB_SEND, DB_RCV, DB_A_B_NO,
DB_B_A_NO.
11.Riportare la CPU in RUN.
Risultato: il nuovo slave DP ET 200M stato acquisito nella parte software ridondata.
Avvertenza: l'aggiornamento senza reimpostazione dell'area ridondata possibile tramite un
secondo programma di ridondanza autonomo con una propria area dati. In questo
programma di ridondanza aggiuntivo vengono gestite le nuove aree di dati supplementari.

Sostituzione della CPU o aggiornamento del firmware


Procedere nel modo seguente:
1. Portare la CPU da sostituire in STOP.
2. Sostituire la CPU e trasferire la configurazione hardware, i blocchi del programma utente
e la progettazione dei collegamenti.
3. Riportare la CPU in RUN.
Risultato: la nuova CPU funziona come riserva.

Inserimento ed estrazione di unit di periferia


Le unit di periferia si possono estrarre e inserire come nel caso dei sistemi S7 standard.
Impedire che durante la sostituzione dell'unit avvenga una commutazione master-riserva
ad es. disattivando la ridondanza (blocco della commutazione master).

58

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Riferimenti e integrazioni
6.9 Unit utilizzabili per la ridondanza software

6.9

Unit utilizzabili per la ridondanza software


Per i sistemi con ridondanza software sono attualmente utilizzabili le seguenti unit. La
gamma delle unit in continua crescita.
Per consultare un elenco aggiornato delle unit utilizzabili nei sistemi con ridondanza
software vedere le FAQ relative a SIMATIC in (http://support.automation.siemens.com)

Unit centrali utilizzabili


Denominazione

Numero di ordinazione

S7-300
Unit centrale CPU 313C-2DP

6ES7313-6CE00-0AB0

Unit centrale CPU 314

6ES7314-1AG13-0AB0

Unit centrale CPU 314C-2DP

6ES7314-6CF0x-0AB0
6ES7314-6CG0x-0AB0

Unit centrale CPU 315-2DP

6ES7315-2AFxx-0AB0
6ES7315-2AG10-0AB0
6ES7 315-2AH14-0AB0

Unit centrale CPU 315-2 PN/DP

6ES7 315-2EG1x-0AB0
6ES7 315-2EH1x-0AB0
6ES7 315-2FH1x-0AB0
6ES7 315-6Tx1x-0AB0

Unit centrale CPU 315F-2 PN/DP

6ES7 315-2FJ1x-0AB0

Unit centrale CPU 316-2DP

6ES7316-2AGxx-0AB0

Unit centrale CPU 317-2

6ES7 317-2AJ10-0AB0

Unit centrale CPU 317-2 PN/DP

6ES7 317-2Ex1x-0AB0
6ES7 317-6FF0x-0AB0
6ES7 317-6Tx1x-0AB0

Unit centrale CPU 317F-2PN/DP

6ES7 317-2Fx1x-0AB0

Unit centrale CPU 318-2DP

6ES7318-2AJxx-0AB0

Unit centrale CPU 319-3 PN/DP

6ES7 318-3xL0x-0AB0

S7-400
Unit centrale CPU 412-1

6ES7412-1XFxx-0AB0
6ES7412-1FK03-0AB0
6ES7 412-1XJ05AB0

Unit centrale CPU 412-2

6ES7412-2XGxx-0AB0
6ES7 412-2XJ05-0AB0

Unit centrale CPU 413-1

6ES7413-1XGxx-0AB0

Unit centrale CPU 413-2DP

6ES7413-2XGxx-0AB0

Unit centrale CPU 414-1

6ES7414-1XGxx-0AB0

Unit centrale CPU 414-2DP

6ES7414-2XGxx-0AB0
6ES7414-2XJxx-0AB0
6ES7 414-2XK05-0AB0

Unit centrale CPU 414-3DP

6ES7414-3XJxx-0AB0
6ES7 414-3XM05-0AB0
6ES7 414-3EM05-0AB0

Unit centrale CPU 416-1

6ES7416-1XJxx-0AB0

Ridondanza software per SIMATIC S7


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59

Riferimenti e integrazioni
6.9 Unit utilizzabili per la ridondanza software
Denominazione

Numero di ordinazione

Unit centrale CPU 416-2DP

6ES7416-2XKxx-0AB0
6ES7416-2XLxx-0AB0
6ES7416-2XN05-0AB0

Unit centrale CPU 416F-2DP

6ES7 416-2FN05-0AB0

Unit centrale CPU 416-3DP

6ES7416-3XLxx-0AB0
6ES7 416-3XR05-0AB0
6ES7 416-3ER05-0AB0

Unit centrale CPU 416F-3DP

6ES7 416-3FR05-0AB0

Unit centrale CPU 417-4

6ES7417-4XLxx-0AB0
6ES7 417-4XT05-0AB0

Unit di comunicazione utilizzabili con funzione master DP


Denominazione

Numero di ordinazione

Unit di comunicazione CP 443-5 Extended


(collegamento alla rete PROFIBUS)

6GK7443-5DXxx-0XE0

Interfaccia master DP IM 467 o IM 467-FO


(utilizzabile solo nella versione 1.1)

6ES74675GJxx-0AB0
6ES74675FJxx-0AB0

Unit di comunicazione utilizzabili per l'accoppiamento delle stazioni

60

Denominazione

Numero di ordinazione

Unit di comunicazione CP 342-5

6ES7342-5DA00-0XE0
6GK7342-5DA02-0XE0

Unit di comunicazione CP 343-1

6GK7343-1BA00-0XE0
6GK7343-1EX11-0XE0

Unit di comunicazione CP 343-1 Lean


(collegamento a Industrial Ethernet)

6GK7343-1CX10-0XE0

Unit di comunicazione CP 443-5 Extended


(collegamento alla rete PROFIBUS)

6GK7443-5DXxx-0XE0

Unit di comunicazione CP 443-1 ISO1


(collegamento a Industrial Ethernet)

6GK7443-1BXxx-0XE0
6GK7443-1EXxx-0XE0
6GK7443-1GXxx-0XE0

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Riferimenti e integrazioni
6.9 Unit utilizzabili per la ridondanza software

Unit utilizzabili per l'apparecchiatura di periferia decentrata ET 200M


Denominazione

Numero di ordinazione

2 interfacce slave DP IM 153-2

6ES7153-2AA02-0XB0 dalla versione 2


(modulo di bus 6ES7 7HD00-0XA0)
6ES7153-2AB0x-0XB0 dalla versione 2
(modulo di bus 6ES7 7HD10-0XA0)

Tutte le unit analogiche e digitali per l'ET 200M

Vedere catalogo ST70

Unit di conteggio FM 350

6ES7350-1AH0x-0AE0

CP 341 (20 mA TTY, RS232, RS422/485)

6ES7341-1xH01-0AE0

Unit di comunicazione CP 341 (RS232)


(accoppiamento punto a punto)

6ES7341-1AH02-0AE0

Nota
Le stazioni ET 200M vanno sempre configurate con moduli di bus attivi (6ES7195-7HB000XA0 oppure 6ES7195-7HC00-0XA0), anche se per principio non possibile eseguire la
funzione di estrazione e inserimento di unit di periferia con il funzionamento RUN della
CPU con le CPU S7-300.
ATTENZIONE
Se si utilizzano due rami DP ridondati osservare che entrambi devono essere progettati in
modalit DPV1 o in una modalit compatibile con S5.

Ridondanza software per SIMATIC S7


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61

Riferimenti e integrazioni
6.10 Comunicazione con altre stazioni

6.10

Comunicazione con altre stazioni


Un sistema con ridondanza software pu naturalmente comunicare anche con altre stazioni.
Le sezioni seguenti mostrano alcune soluzioni possibili.
Poich nell'apparecchiatura di periferia decentrata ET 200M non possono essere utilizzate
unit di comunicazione, la comunicazione deve essere gestita tramite i CP impiegati
nell'apparecchiatura centrale.
Per incrementare la disponibilit della comunicazione necessario inserire un CP
nell'apparecchiatura centrale della stazione A e uno nell'apparecchiatura centrale della
stazione B.

Vedere anche
Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400 (Pagina 63)
Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software (Pagina 65)

62

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Riferimenti e integrazioni
6.11 Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400

6.11

Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400

Progettazione dei collegamento con il sistema standard


1. Progettare un collegamento dalla stazione A alla stazione di destinazione S7-300/400.
2. Progettare un collegamento dalla stazione B alla stazione di destinazione S7-300/400.

Programma utente per le stazioni A e B


Per evitare l'interruzione delle comunicazione, i blocchi di comunicazione devono essere
elaborati anche dall'apparecchiatura di riserva. Per questo motivo si consiglia la seguente
configurazione del programma utente ridondato:

Programma ciclico OB 1 o programma comandato a tempo OB 35


&$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2
8
63%

0






'%'%;
0

'%
758(
0:
0:


,VWUX]LRQLSHULO
SURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR


&$//)&
&$//)&
,VWUX]LRQLSHULO
SURJUDPPDXWHQWH
SHUODFRPXQLFD]LRQH

&$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2






'%
)$/6(
0:
0:

5LFKLDPDUHO
)%DOO
LQL]LRGHOO
2%RGHOO
2%
FRQLOSDUDPHWUR&$//B326,7,21 758(
1HO'%GLLVWDQ]DLQGLFDWRSRVVLELOHHODERUDUH
OHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHGLFRPDQGR
$QDOL]]DUHOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHSURJUDPPD
UHOD&38LQPRGRFKHVDOWLLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWRVHIXQ]LRQDFRPHDSSDUHFFKLDWXUDGL
ULVHUYD
,QTXHVWDDUHDVLVFULYHLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR
,QTXHVWDDUHDVLVFULYHLOSURJUDPPDXWHQWHSHU
ODFRPXQLFD]LRQH

5LFKLDPDUHO
)%DOODILQHGHOO
2%RGHOO
2%
FRQLOSDUDPHWUR&$//B326,7,21 )$/6(
,QTXHVWRPRGRVLFRPXQLFDDOVLVWHPDFKH
O
HODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
FRQFOXVD

Nell'FC 1 programmare i richiami dei blocchi di comunicazione. Osservare che almeno il


numero d'ordine R_ID deve essere diverso per le stazioni A e B.
L'area dati trasferita deve contenere la parola di stato perch il punto di destinazione possa
analizzare quale collegamento attivo. Un'ulteriore analisi dei dati ricevuti si svolge solo
nell'apparecchiatura master.
Se si scrive il programma utente in CFC, programmare l'FC 1 prima in KOP, FUP o AWL. Il
blocco non deve contenere variabili di processo e numeri di messaggi.

Ridondanza software per SIMATIC S7


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63

Riferimenti e integrazioni
6.11 Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400

Esempio di sequenza di programma nell'FC 1

64

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Riferimenti e integrazioni
6.12 Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software

6.12

Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software

Progettazione dei collegamenti


Perch i due sistemi possano commutare indipendentemente l'uno dall'altro, vanno
progettati qui complessivamente 4 collegamenti.
1. Progettare due collegamenti dalla stazione A al sistema ridondato.
2. Progettare due collegamenti dalla stazione B al sistema ridondato.

Programma utente per le stazioni A e B


Per evitare l'interruzione delle comunicazione, i blocchi di comunicazione devono essere
elaborati anche dall'apparecchiatura di riserva. Per questo motivo si consiglia la seguente
configurazione del programma utente ridondato.

Programma ciclico OB 1 o programma comandato a tempo OB 35


&$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2
8
63%

0






'%'%;
0

'%
758(
0:
0:


,VWUX]LRQLSHULO
SURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR


&$//)&
&$//)&
,VWUX]LRQLSHULO
SURJUDPPDXWHQWH
SHUODFRPXQLFD]LRQH

&$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2






'%
)$/6(
0:
0:

5LFKLDPDUHO
)%DOO
LQL]LRGHOO
2%RGHOO
2%
FRQLOSDUDPHWUR&$//B326,7,21 758(
1HO'%GLLVWDQ]DLQGLFDWRSRVVLELOHHODERUDUH
OHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHGLFRPDQGR
$QDOL]]DUHOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHSURJUDPPD
UHOD&38LQPRGRFKHVDOWLLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWRVHIXQ]LRQDFRPHDSSDUHFFKLDWXUDGL
ULVHUYD
,QTXHVWDDUHDVLVFULYHLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR
,QTXHVWDDUHDVLVFULYHLOSURJUDPPDXWHQWHSHU
ODFRPXQLFD]LRQH

5LFKLDPDUHO
)%DOODILQHGHOO
2%RGHOO
2%
FRQLOSDUDPHWUR&$//B326,7,21 )$/6(
,QTXHVWRPRGRVLFRPXQLFDDOVLVWHPDFKH
O
HODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
FRQFOXVD

Nell'FC 1 programmare i richiami dei blocchi di comunicazione con la stazione A del partner
della comunicazione. Nell'FC 2 programmare i richiami dei blocchi di comunicazione con la
stazione B del partner della comunicazione. Osservare che almeno il numero d'ordine R_ID
deve essere diverso per le stazioni A e B.
L'area dati trasferita deve contenere la parola di stato perch il punto di destinazione possa
analizzare quale collegamento attivo. Un'ulteriore analisi dei dati ricevuti si svolge solo
nell'apparecchiatura master.
Se si scrive il programma utente in CFC, programmare l'FC 1 prima in KOP, FUP o AWL. Il
blocco non deve contenere variabili di processo e numeri di messaggi.

Ridondanza software per SIMATIC S7


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65

Riferimenti e integrazioni
6.12 Comunicazione con un secondo sistema con ridondanza software

Esempio di sequenza di programma nell'FC 1 o FC 2

66

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Riferimenti e integrazioni
6.13 Concetto di "jolly" nella ridondanza software

6.13

Concetto di "jolly" nella ridondanza software


Oltre al caso normale in cui due stazioni costituiscono una struttura master-riserva, esiste
una variante che viene definita concetto "jolly".
Questo termine potr forse risultare nuovo per il lettore, ma il suo principio sicuramente
noto. Sicuramente si sar gi sentito parlare di persone che nel campo della produzione
vengono definite "jolly" e che entrano in azione quando manca un collaboratore. Anche in
questo caso si tratta dello stesso principio.
Nel sistema "jolly" della ridondanza software avviene la stessa cosa. In caso di guasto di una
delle stazioni (nella figura la stazione 1 o la stazione 2), al suo posto si attiva
un'apparecchiatura di riserva (nella figura la stazione R) che assume il compito
dell'apparecchiatura guasta.

Cosa osservare per il concetto di "jolly" nella ridondanza software


Fondamentalmente il concetto di "jolly" deve soddisfare tre requisiti:
Deve esistere un accoppiamento di ridondanza (collegamento) tra la stazione 1 e la
stazione R e un secondo tra la stazione 2 e la stazione R.
Nell'apparecchiatura di riserva (stazione R) devono essere stati caricati i programmi
utente delle stazioni 1 e 2.
L'apparecchiatura di riserva (stazione R) deve poter accedere alla periferia decentrata ET
200M delle stazioni 1 e 2 (nella stazione R si trovano due master DP).

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

67

Riferimenti e integrazioni
6.13 Concetto di "jolly" nella ridondanza software

Ridondanza con "jolly"


$UHDGLULGRQGDQ]D

$UHDGLULGRQGDQ]D

6WD]LRQH

6WD]LRQH
6WD]LRQHGLULVHUYDSHU
VWD]LRQHH

03,352),%86
(WKHUQHW
352),%86'3

(1)

352),%86'3 

352),%86'3 
352),%86'3 

$SSDUHFFKLDWXUDGLSHULIHULD
GHFHQWUDWD(70FRQ,0

68

$SSDUHFFKLDWXUDGLSHULIHULD
GHFHQWUDWD(70FRQ,0

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Riferimenti e integrazioni
6.14 Impiego di OB di errore

6.14

Impiego di OB di errore
Per evitare che il sistema reagisca con uno STOP a errori o eventi, usare la possibilit di
impostare la reazione con le classi di priorit (blocchi organizzativi).
Per evitare che il guasto di uno slave DP provochi uno STOP, oltre all'OB 86 (con l'FC 102
'SWR_DIAG') sulla CPU devono essere presenti anche i seguenti OB di errore:
OB 80: con la commutazione master-riserva si pu verificare un superamento del tempo
di ciclo.
OB 82: allarme di diagnostica di un'unit nell'interfaccia slave DP ridondata (ad es.
IM 153-2).
OB 83: allarme di estrazione/inserimento di unit nell'interfaccia slave DP.
OB 85: errore di esecuzione del programma; si verifica in caso di guasto di un'interfaccia
slave DP.
OB 87: errore di comunicazione
OB 122: errore di accesso alla periferia (guasto dell'IM 153-2 o di un'unit della stazione).
In questi OB possibile reagire agli errori dal programma utente. La ridondanza software
non analizza questi OB e non avvia alcuna ulteriore reazione.
Per incrementare la disponibilit si possono caricare anche ulteriori OB di allarme.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

69

Riferimenti e integrazioni
6.14 Impiego di OB di errore

70

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.1

Esempio: ridondanza software con S7-300


Per agevolare al massimo l'approccio al software abbiamo gi creato un progetto di esempio
funzionante che pu essere modificato secondo le proprie esigenze.
Sulla base di un modello semplificato per la sorveglianza di un tunnel stradale si pu vedere
quanto siano facili la progettazione e la programmazione necessarie. La base per l'esempio
costituita da due stazioni con unit centrale CPU 315-2DP.
I passi e le impostazioni specifiche per la ridondanza software verranno trattati in maniera
approfondita nelle pagine seguenti. Le informazioni generali, che l'utente gi conosce dalla
progettazione e dalla programmazione di un S7-300 o di un S7-400, come ad es. la
creazione di un progetto o la parametrizzazione della CPU, verranno qui trattate solo per
quanto necessario alla comprensione degli esempi.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

71

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.2 Compito e schema tecnologico

7.2

Compito e schema tecnologico

Compito
Per l'aerazione di una galleria vengono impiegati due ventilatori. Ognuno di essi dispone di
due velocit (stadi) che vengono attivate in funzione della concentrazione di sostanze nocive
misurata. La misurazione delle sostanze nocive viene effettuata tramite due sensori
analogici.
I ventilatori sono la parte centrale dell'intero impianto e devono quindi avere un'elevata
disponibilit. Perci il programma utente per il controllo dei ventilatori viene caricato in
entrambe le stazioni.
A scopo statistico viene registrato il numero dei veicoli che ogni giorno attraversano la
galleria. I veicoli in entrata e in uscita vengono riconosciuti tramite un anello di induzione
presente nell'asfalto davanti alla galleria. Questa parte richiede solo la disponibilit dello
standard S7 e perci viene caricata solo nella stazione A.
L'illuminazione viene sorvegliata da quattro sensori binari. Il guasto dell'illuminazione in una
di queste quattro sezioni viene segnalato come segnale binario per la sezione in questione.
Questa parte richiede solo la disponibilit dello standard S7 e perci viene caricata solo nella
stazione B.

Schema tecnologico "Sorveglianza tunnel"


/XFH

/XFH
M
9HQWLODWRUH

6HQVRUHSHU
FRQWHJJLRYHLFROL

72

/XFH

/XFH
M
9HQWLODWRUH

6HQVRULSHUULOHYDPHQWRVRVWDQ]H
QRFLYHHLOOXPLQD]LRQH

6HQVRUHSHU
FRQWHJJLRYHLFROL

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Esempio: ridondanza software con S7-300


7.3 Configurazione hardware per l'esempio con S7-300

7.3

Configurazione hardware per l'esempio con S7-300


La figura seguente mostra la configurazione hardware necessaria. Essa composta da due
stazioni S7-300 con CPU 315-2DP e da uno slave DP ET 200M. L'interfaccia DP IM 153-2
dell'ET 200M collegata con la CPU nella stazione A e con la CPU nella stazione B.
La stazione A e B sono accoppiate tramite il CP 342-5 a una rete PROFIBUS.

Panoramica: configurazione hardware per l'esempio con S7-300

6WD]LRQH$ 6

PS CPU CP

6WD]LRQH% 6

3HULIHULD
FRQWHJJLR
YHLFROL

PS CPU CP
3HULIHULD
LOOXPLQD]LRQH

(70

352),%86
DFFRSSLDPHQWRGLULGRQGDQ]D
03,

3DQQHOORRSHUDWRUH
VWD]LRQH$
6LVWHPDPDVWHU'3
VWD]LRQH$

PS

IM DE DA DE DA
3HULIHULD
153-2
YHQWLODWRUL

6LVWHPDPDVWHU
'3
VWD]LRQH%

Hardware utilizzato
Dalla configurazione hardware si pu dedurre quali sono le unit utilizzate nel progetto di
esempio.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

73

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.4 Configurazione dell'hardware

7.4

Configurazione dell'hardware
Per ricostruire o modificare la configurazione hardware del progetto di esempio procedere
nel modo seguente:
1. Creare un progetto con due stazioni (ad es. con la stazione A e con la stazione B) e
aprire la stazione A.
2. Scegliere un telaio di montaggio dal catalogo hardware.
3. Aprire il telaio di montaggio per la stazione A e inserire l'alimentatore, la CPU 315-2DP e
la periferia centrale I/O necessaria.
4. Aprire la seconda stazione e ripetere i passi 2 e 3.
5. Trascinare con il mouse l'IM 153-2 sul sistema master DP ("rotaia").
6. Inserire la periferia I/O dell'ET 200M.
7. Ripetere i passi 5 e 6 se si desidera collegare pi slave DP ET 200M al sistema master
DP.
8. Copiare l'intero ramo DP nel secondo sistema master DP.

Regole per la configurazione hardware


La configurazione della periferia decentrata deve essere identica in entrambe le stazioni. Per
non perdere la coerenza, copiare sempre tutti gli slave dell'intero sistema master DP della
prima stazione nel master DP della seconda stazione, anche nel caso di modifiche minime,
utilizzando il comando di menu Modifica > Inserzione ridondata.
Con il comando di menu Modifica > Inserzione ridondata si assicura che gli indirizzi della
periferia degli slave DP siano identici in entrambe le stazioni.

74

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.4 Configurazione dell'hardware

Esempio di configurazione hardware nelle stazioni A e B


La figura seguente mostra un esempio con configurazione hardware identica per entrambi i
sistemi master DP.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

75

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.5 Progettazione delle reti

7.5

Progettazione delle reti


Per ricostruire o modificare la progettazione delle reti del progetto di esempio osservare
quanto segue.

Quali sono le reti in un sistema ridondato con ridondanza software?


Nel caso dei sistemi con ridondanza software occorre distinguere tra
la rete attraverso la quale sono accoppiate le due stazioni (definita anche rete per
l'accoppiamento di ridondanza). Attraverso questa rete si svolge lo scambio di dati tra le
due stazioni
le reti PROFIBUS DP alle quali sono collegati i sistemi master DP e le apparecchiature di
periferia decentrata ET 200M. Attraverso queste reti le stazioni elaborano la periferia
decentrata.

Rete per lo scambio dei dati tra le due stazioni


I dati che vengono trasferiti dal master all'apparecchiatura di riserva possono essere
scambiati tramite MPI, PROFIBUS o anche tramite Industrial Ethernet.
Nel nostro esempio essi vengono scambiati con l'aiuto di unit di comunicazione attraverso
la rete PROFIBUS.
1. Creare una rete PROFIBUS.
2. Collegare in rete il CP della stazione A con la rete PROFIBUS e scegliere un indirizzo di
nodo (ad es. l'indirizzo PROFIBUS 3).
3. Collegare in rete il CP della stazione B con la rete PROFIBUS e scegliere un indirizzo di
nodo (ad es. l'indirizzo PROFIBUS 4).

Reti PROFIBUS DP per la periferia decentrata


Le apparecchiature di periferia decentrata ET 200M dispongono di due interfacce DP delle
quali una viene collegata al sistema master DP della stazione A e l'altra al sistema master
DP della stazione B.
Procedere nel modo seguente:
1. Creare due reti PROFIBUS DP (per entrambi i sistemi master DP).
2. Selezionare il connettore DP della CPU nella stazione A e collegarlo in rete con la prima
rete PROFIBUS DP.
3. Selezionare il connettore DP della CPU nella stazione B e collegarlo in rete con la
seconda rete PROFIBUS DP.
4. Selezionare l'IM 153-2 dal catalogo hardware. L'IM 153-2 si trova in PROFIBUS DP, nella
directory ET 200M.

76

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.6 Progettazione dei collegamenti

7.6

Progettazione dei collegamenti


Per ricostruire o modificare la progettazione dei collegamenti del progetto di esempio
osservare quanto segue:
Per lo scambio dei dati delle due stazioni nel progetto di esempio stata scelta una rete
PROFIBUS con collegamento FDL.
Per creare il collegamento logico necessario procedere nel modo seguente:
1. Passare da SIMATIC Manager alla vista di rete.
2. Selezionare i comandi di menu Visualizza > Slave DP per visualizzare anche gli slave DP
nella vista di rete.
3. Nella vista di rete fare doppio clic sulla tabella dei collegamenti.
Risultato: si apre una finestra di dialogo per la definizione del collegamento.
4. Selezionare le due stazioni e definire un collegamento FDL.

Vista di rete con slave DP e tabella dei collegamenti

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

77

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.7 Creazione del programma utente

7.7

Creazione del programma utente


Per ricostruire o modificare il programma utente del progetto di esempio osservare quanto
segue:
Il programma utente del progetto di esempio per S7-300 composto da:
un programma ridondato, identico in entrambe le stazioni, che viene eseguito nel
programma comandato a tempo OB 35
un programma utente standard non ridondato, diverso per ognuna delle due stazioni, che
viene eseguito nel programma ciclico OB 1.

78

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.7 Creazione del programma utente

Struttura del programma utente


La panoramica seguente mostra in quali punti vanno richiamati i blocchi della ridondanza
software.
3URJUDPPDGLDYYLDPHQWR2%
&$//)&
$*B.HQQXQJ
'%B:25.B12
'%B6(1'B12
'%B5&9B12
037B$'5
HFF







'%
'%
'%


5LFKLDPDUHODIXQ]LRQH)&QHOO
2%GLDYYLDPHQWR1HOO
)&
WUDO
DOWURVLFRPXQLFDDOVLVWHPDTXDOLLQGLUL]]LYHQJRQR
XWLOL]]DWLSHUODFRPXQLFD]LRQHHTXDOLDUHHGDWLYHQJRQR
VFDPELDWHDJJLRUQDWHWUDOHGXHVWD]LRQL
/HDUHHGDWLVRQRLPPDJLQHGLSURFHVVRGHJOLLQJUHVVLDUHHGL
PHUNHUEORFFKLGDWLHEORFFKLGDWLGLLVWDQ]DSHUWHPSRUL]]DWRUL
,&(FRQWDWRUL,&(

3URJUDPPDFRPDQGDWRDWHPSR2%
&$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2
'%'%;
8
63% 0






'%
758(
0:
0:



,VWUX]LRQLSHULOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR

5LFKLDPDUHO
)%DOO
LQL]LRGHOO
2%FRQLOSDUDPHWUR
&$//B326,7,21 758(1HO'%GLLVWDQ]DLQGLFDWR
SRVVLELOHHODERUDUHOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHGLFRPDQGR

$QDOL]]DUHOHLQIRUPD]LRQLGLVWDWRHSURJUDPPDUHOD&38LQ
PRGRFKHVDOWLLOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWRVHIXQ]LRQD
FRPHDSSDUHFFKLDWXUDGLULVHUYD
,QTXHVWDDUHDYLHQHSURJUDPPDWRLOSURJUDPPDXWHQWH
ULGRQGDWR

3DUWHGLSURJUDPPDSUHVHQWHQHOOHVWD]LRQL$H%

0 &$//)%'%
'%B:25.B12
&$//B326,7,21
5(7851B9$/
(;7B,1)2






'%
)$/6(
0:
0:







2%B(9B&/$66
2%B)/7B,'
0:

5LFKLDPDUHO
)%DOO
LQL]LRGHOO
2%FRQLOSDUDPHWUR
&$//B326,7,21 )$/6(,QTXHVWRPRGRVLFRPXQLFDDO
VLVWHPDFKHO
HODERUD]LRQHGHOSURJUDPPDXWHQWHULGRQGDWR
FRQFOXVD

3URJUDPPDGLGLDJQRVWLFD2%
&$//)%'%
'%B:25.
2%B(9B&/$66
2%B)/7B,'
5(7851B9$/



5LFKLDPDUHO
)&DOO
LQL]LRGHOO
2%FRQO
LQIRUPD]LRQHGL
VWDUWFRUULVSRQGHQWH4XHVWRULFKLDPRQHFHVVDULRSHUFKLO
VLVWHPDSRVVDUHDJLUHDXWRPDWLFDPHQWHDOJXDVWRGLXQRVODYH
'3 FRPPXWD]LRQHDXWRPDWLFDPDVWHUULVHUYD 

Struttura del blocco


La figura seguente mostra la struttura del programma utente per l'esempio con S7-300. Da
questa struttura si pu dedurre l'annidamento dei blocchi.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

79

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.7 Creazione del programma utente

Regole per il programma utente


Il programma utente va organizzato in modo che il programma per la parte ridondata sia
separato da quello per la parte non ridondata.
Nella parte ridondata del programma sono ammessi solo contatori IEC e temporizzatori IEC.
L'impiego di contatori S7 e/o temporizzatori S7 non ammesso poich questi operandi non
possono essere scambiati tra le due stazioni.

Vedere anche
FC 100 'SWR_START' (Pagina 33)
FB 101 'SWR_ZYK' (Pagina 37)
FC 102 'SWR_DIAG' (Pagina 39)

80

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.8 Collegamento di apparecchiature SeS

7.8

Collegamento di apparecchiature SeS


Per la visualizzazione di valori di processo e segnalazioni, SIMATIC S7 dispone di una
nuova generazione di pannelli operatore particolarmente semplici da utilizzare.
Per i sistemi ridondati sono adatti in particolare i pannelli operatore OP 7 e OP 17. Entrambi i
pannelli permettono di commutare manualmente tra pi stazioni semplicemente premendo
un tasto. possibile quindi commutare liberamente in pochi secondi dalla stazione A alla
stazione B per il servizio e la supervisione.
Nel nostro progetto di esempio con S7-300 stato scelto un pannello operatore OP 7. Nel
progetto di esempio, per l'OP 7 sono gi stati progettati sia la visualizzazione della parola di
stato e di comando che alcuni testi di messaggi con riferimento al programma utente. I testi
dei messaggi possono essere modificati secondo le proprie esigenze. Per la progettazione
dei testi dei messaggi necessario il software ProTool.

Vedere anche:
Descrizione dei pannelli operatore OP 7 e OP 17 e del tool di progettazione ProTool

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

81

Esempio: ridondanza software con S7-300


7.8 Collegamento di apparecchiature SeS

82

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.1

Esempio: ridondanza software con S7-400


Per agevolare al massimo l'approccio al software abbiamo gi creato un progetto di esempio
funzionante che pu essere modificato secondo le proprie esigenze.
Sulla base di un modello semplificato per la sorveglianza di un tunnel stradale si pu vedere
quanto siano facili la progettazione e la programmazione necessarie. La base per l'esempio
costituita da due stazioni con unit centrale CPU 414-2DP.
I passi e le impostazioni specifiche per la ridondanza software verranno trattati in maniera
approfondita nelle pagine seguenti. Le informazioni generali, che l'utente gi conosce dalla
progettazione e dalla programmazione di un S7-300 o di un S7-400, come ad es. la
creazione di un progetto o la parametrizzazione della CPU, verranno qui trattate solo per
quanto necessario alla comprensione degli esempi.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

83

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.2 Compito e schema tecnologico

8.2

Compito e schema tecnologico

Compito
Per l'aerazione di una galleria vengono impiegati due ventilatori. Ognuno di essi dispone di
due velocit (stadi) che vengono attivate in funzione della concentrazione di sostanze nocive
misurata. La misurazione delle sostanze nocive viene effettuata tramite due sensori
analogici. I ventilatori sono la parte centrale dell'intero impianto e devono quindi avere
un'elevata disponibilit. Perci il programma utente per il controllo dei ventilatori viene
caricato in entrambe le stazioni.
La galleria deve essere bloccata quando si registra per pi di due minuti la concentrazione
massima ammessa di sostanze nocive. L'accesso alla galleria viene gestito da due semafori.
Per motivi di sicurezza anche questa parte richiede un'elevata disponibilit.
I passi e le impostazioni specifiche per la ridondanza software verranno trattati in maniera
approfondita nelle pagine seguenti. Le informazioni generali, che l'utente gi conosce dalla
progettazione e dalla programmazione di un S7-300 o di un S7-400, come ad es. la
creazione di un progetto o la parametrizzazione della CPU, verranno qui trattate solo per
quanto necessario alla comprensione degli esempi.

Schema tecnologico "Sorveglianza tunnel"


/XFH

/XFH
M
9HQWLODWRUH

6HQVRUHSHU
FRQWHJJLRYHLFROL

84

/XFH

/XFH
M
9HQWLODWRUH

6HQVRULSHUULOHYDPHQWRVRVWDQ]H
QRFLYHHLOOXPLQD]LRQH

6HQVRUHSHU
FRQWHJJLRYHLFROL

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Esempio: ridondanza software con S7-400


8.3 Configurazione hardware per l'esempio con S7-400

8.3

Configurazione hardware per l'esempio con S7-400


La figura seguente mostra la configurazione hardware necessaria. Essa composta da due
stazioni S7-400 con CPU 414-2DP e da uno slave DP ET 200M. L'interfaccia DP IM 153-2
dell'ET 200M collegata con la CPU nella stazione A e con la CPU nella stazione B.
La stazione A e B sono accoppiate tramite il CP 443-5 a una rete PROFIBUS.

Panoramica: configurazione hardware per l'esempio con S7-400

6WD]LRQH$ 6

PS CPU CP

6WD]LRQH% 6

3HULIHULD
FRQWHJJLR
YHLFROL

PS CPU CP
3HULIHULD
LOOXPLQD]LRQH

(70

352),%86
DFFRSSLDPHQWRGLULGRQGDQ]D
03,

9LVXDOL]]D]LRQHLPSLDQWR
FRQ:LQ&&

6LVWHPDPDVWHU'3
VWD]LRQH$

PS

IM DE DA DE DA
3HULIHULD
153-2
YHQWLODWRUL
HVHPDIRUL

6LVWHPDPDVWHU
'3
VWD]LRQH%

Visualizzazione dell'impianto con WinCC


Sia per il servizio e la supervisione che per la visualizzazione dell'impianto nel progetto di
esempio stata impiegata una stazione operatore.
Per agevolare il pi possibile il servizio e la supervisione gi stato creato un faceplate per
WINCC. Il progetto di esempio comprende gi la progettazione corrispondente.

Hardware utilizzato
Dalla configurazione hardware si pu dedurre quali sono le unit utilizzate nel progetto di
esempio.

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

85

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.4 Configurazione dell'hardware

8.4

Configurazione dell'hardware
Per ricostruire o modificare la configurazione hardware del progetto di esempio procedere
nel modo seguente:
1. Creare un progetto con due stazioni (ad es. con la stazione A e con la stazione B) e
aprire la stazione A.
2. Scegliere un telaio di montaggio dal catalogo hardware.
3. Aprire il telaio di montaggio per la stazione A e inserire l'alimentatore, la CPU 414-2DP e
la periferia centrale I/O necessaria.
4. Aprire la seconda stazione e ripetere i passi 2 e 3.
5. Trascinare con il mouse l'IM 153-2 sul sistema master DP ("rotaia").
6. Inserire la periferia I/O dell'ET 200M.
7. Ripetere i passi 5 e 6 se si desidera collegare pi slave DP ET 200M al sistema master
DP.
8. Copiare l'intero sistema master DP nel master DP della seconda stazione.

Regole per la configurazione hardware


La configurazione della periferia decentrata deve essere identica in entrambe le stazioni. Per
non perdere la coerenza, copiare sempre tutti gli slave dell'intero sistema master DP della
prima stazione nel master DP della seconda stazione, anche nel caso di modifiche minime,
utilizzando il comando di menu Modifica > Inserzione ridondata.
Con il comando di menu Modifica > Inserzione ridondata si assicura che gli indirizzi della
periferia degli slave DP siano identici in entrambe le stazioni.

86

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.4 Configurazione dell'hardware

Esempio di configurazione hardware nelle stazioni A e B


La figura seguente mostra un esempio di configurazione identica nei due sistemi master DP.

Ridondanza software per SIMATIC S7


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87

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.5 Progettazione delle reti

8.5

Progettazione delle reti


Per ricostruire o modificare la progettazione delle reti del progetto di esempio osservare
quanto segue.

Quali sono le reti in un sistema ridondato con ridondanza software?


Nel caso dei sistemi con ridondanza software occorre distinguere tra le reti seguenti:
la rete attraverso la quale sono accoppiate le due stazioni (definita anche rete per
l'accoppiamento di ridondanza). Attraverso questa rete si svolge lo scambio di dati tra le
due stazioni
le reti PROFIBUS DP alle quali sono collegati i sistemi master DP e le apparecchiature di
periferia decentrata ET 200M. Attraverso queste reti le stazioni elaborano la periferia
decentrata.

Rete per lo scambio dei dati tra le due stazioni


I dati che vengono trasferiti dal master all'apparecchiatura di riserva possono essere
scambiati tramite MPI, PROFIBUS o anche tramite Industrial Ethernet.
Nel nostro esempio essi vengono scambiati con l'aiuto di unit di comunicazione attraverso
la rete PROFIBUS.
1. Creare una rete PROFIBUS.
2. Collegare in rete il CP della stazione A con la rete PROFIBUS e scegliere un indirizzo di
nodo (ad es. l'indirizzo PROFIBUS 3).
3. Collegare in rete il CP della stazione B con la rete PROFIBUS e scegliere un indirizzo di
nodo (ad es. l'indirizzo PROFIBUS 4).

Reti PROFIBUS DP per la periferia decentrata


Le apparecchiature di periferia decentrata ET 200M dispongono di due interfacce DP delle
quali una viene collegata al sistema master DP della stazione A e l'altra al sistema master
DP della stazione B.
Procedere nel modo seguente:
1. Creare due reti PROFIBUS DP (per entrambi i sistemi master DP).
2. Selezionare il connettore DP della CPU nella stazione A e collegarlo in rete con la prima
rete PROFIBUS DP.
3. Selezionare il connettore DP della CPU nella stazione B e collegarlo in rete con la
seconda rete PROFIBUS.
4. Selezionare l'IM 153-2 dal catalogo hardware. L'IM 153-2 si trova in PROFIBUS DP, nella
directory ET 200M.

88

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Esempio: ridondanza software con S7-400


8.6 Progettazione dei collegamenti

8.6

Progettazione dei collegamenti


Per ricostruire o per creare personalmente la progettazione dei collegamenti del progetto di
esempio osservare quanto segue.
Per lo scambio dei dati delle due stazioni nel progetto di esempio stata scelta una rete
PROFIBUS con collegamento FDL.
Per creare il collegamento logico necessario procedere nel modo seguente:
1. Passare da SIMATIC Manager alla vista di rete.
2. Selezionare i comandi di menu Visualizza > Slave DP per visualizzare anche gli slave DP
nella vista di rete.
3. Nella vista di rete fare doppio clic sulla tabella dei collegamenti.
Risultato: si apre una finestra di dialogo per la definizione del collegamento.
4. Selezionare le due stazioni e definire un collegamento FDL.

Vista di rete con slave DP e tabella dei collegamenti

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

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Esempio: ridondanza software con S7-400


8.7 Creazione del programma utente

8.7

Creazione del programma utente


Per ricostruire o modificare il programma utente del progetto di esempio osservare quanto
segue:
Il programma utente del progetto di esempio composto da un programma completamente
ridondato. Esso identico in entrambe le stazioni e viene eseguito nel programma ciclico
OB 1.

90

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.7 Creazione del programma utente

Struttura del programma utente


La panoramica seguente mostra in quali punti vanno richiamati i blocchi della ridondanza
software.

Programma di avvio OB 100


CALL FC 100
AG_KENNUNG
:=A
DB_WORK_NO
:=DB1
DB_SEND_NO
:=DB2
DB_RCV_NO
:=DB3
MPI_ADR
:=4
ecc.

N ellO B di avvio richiam are la funzione F C 100.


N ellF C 100 si com unica al sistem a, tra laltro,
quali indirizzi vengano usati per la com unicazione
e quali aree di dati vengano scam biate/aggiornate
tra le due stazioni. A ree di dati sono: im m agine del
processo degli ingressi, aree di m erker, blocchi di
dati e i blocchi di dati di istanza per i tem pi
IE C /contatori IE C .

Programma ciclico OB 1
CALL FB 101, DB5
DB_WORK_NO
:=DB1
CALL_POSITION :=TRUE
RETURN_VAL
:=MW6
EXT_INFO
:=MW8

R ichiam are allinizio dellO B 1 lF C 101 con il


param etro C A LL-P O S IT IO N uguale T R U E .
N e D B di istanza indicato si possono elaborare le
inform azioni di stato e di controllo.

UN
SPB

E sam inare linform azione di stato e program m are


la C P U in m odo che essa salti il program m a u tente
ridondante se essa opera com e apparecchiatura di
riserva.

DB5.DBX
M001

9.1

Codice del programma utente


ridondante
(tale parte del programma presente
nella stazione A e in quella B)

M001: CALL FB 101, DB5


DB_WORK_NO
:=DB1
CALL_POSITION :=FALSE
RETURN_VAL
:=MW10

In questarea si program m a il proprio program m a


utente ridondante.

R ichiam are alla fine dellO B 1 lF C 101 con il


param etro C A LL_P O S IT IO N uguale F A LS E . In tal
m odo si com unica al sistem a c he lelaborazione
del program m a utente ridondante term inata.

Programma di diagnostica OB 86
CALL FC 102
DB_WORK
OB86_EV_CLASS
OB86_FLT_ID
RETURN_VAL
.
.
.

:=1
:=#OB86_EV_CLASS
:=#OB86_FLT_ID
:=MW14

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

R ichiam are nellO B 86 lF C 102 con linform azione


di partenza corrispondente.
Il richiam o necessario affinch il sistem a possa
reagire autonom am ente al guasto di uno slave D P
(com m utazione m aster-riserva autom atica).

91

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.7 Creazione del programma utente

Struttura del blocco


La figura seguente mostra la struttura del programma utente per l'esempio con S7-400. Da
questa struttura si pu dedurre l'annidamento dei blocchi.

Regole per il programma utente


Nella parte ridondata del programma sono ammessi solo contatori IEC e temporizzatori IEC.
L'impiego di contatori S7 e/o temporizzatori S7 non ammesso poich questi operandi non
possono essere scambiati tra le due stazioni.

Vedere anche
FC 100 'SWR_START' (Pagina 33)
FC 102 'SWR_DIAG' (Pagina 39)
FB 101 'SWR_ZYK' (Pagina 37)

92

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.8 Collegamento di apparecchiature SeS

8.8

Collegamento di apparecchiature SeS

Descrizione
Per la visualizzazione di valori di processo e segnalazioni, SIMATIC S7 dispone di una
nuova generazione di apparecchiature di servizio e supervisione particolarmente semplici da
utilizzare.
Per la visualizzazione dell'impianto nel progetto di esempio con S7-400 stata scelta una
stazione operatore (OS). Per agevolare il pi possibile il servizio e la supervisione con
WINCC abbiamo gi creato un faceplate.
Con l'aiuto del faceplate si possono svolgere le seguenti funzioni da una stazione operatore
(OS):
Attivazione della commutazione master-riserva
Disattivazione della ridondanza tra apparecchiatura master e di riserva / riattivazione e
visualizzazione dello stato della ridondanza
Visualizzazione dello stato del collegamento della CPU (accoppiamento di ridondanza)
Visualizzazione del pronto funzionamento degli slave DP

Vedere anche
Faceplate per servizio e supervisione (Pagina 95)

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

93

Esempio: ridondanza software con S7-400


8.8 Collegamento di apparecchiature SeS

94

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Ridondanza software e stazioni operatore con


WinCC
9.1

Faceplate per servizio e supervisione

Descrizione
Per agevolare il pi possibile il servizio e la supervisione gi stato creato un faceplate.
Esso viene installato automaticamente dal programma Setup della ridondanza software
purch sia gi stato installato WinCC.
Le sezioni che seguono spiegano come configurare il faceplate con WinCC. Oltre a questa
configurazione necessario definire un collegamento ridondato nella stazione operatore in
modo che l'aggiornamento del faceplate venga mantenuto anche in caso di guasto della
stazione master o nel caso di una commutazione master-riserva. In una descrizione a parte
abbiamo riassunto il procedimento per impostare un collegamento ridondato cos come
alcune particolarit da osservare. Questa descrizione si trova nei file 'SWR_WinCC' in
formato .doc o .pdf contenuti sul CD.

Funzione del faceplate


Con l'aiuto del faceplate si possono svolgere le seguenti funzioni da una stazione operatore
(OS):
Attivazione della commutazione master-riserva
Disattivazione della ridondanza tra apparecchiatura master e di riserva (blocco della
commutazione master-riserva) / riattivazione della stessa (abilitazione della
commutazione master-riserva)
Visualizzazione dello stato del collegamento della CPU (accoppiamento di ridondanza)
Visualizzazione del pronto funzionamento degli slave DP

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

95

Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.1 Faceplate per servizio e supervisione

Vista del faceplate

Vedere anche
Configurazione del faceplate con WINCC (Pagina 97)

96

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.2 Configurazione del faceplate con WINCC

9.2

Configurazione del faceplate con WINCC


Il faceplate va inserito dall'utente in una pagina di WinCC. Il faceplate va opportunamente
configurato nelle apposite finestre delle propriet.
Procedimento per la configurazione:
1. Progettare il collegamento per WinCC (Pagina 98).
2. Definire le variabili del faceplate (Pagina 100).
3. Inserire il faceplate in una pagina (Pagina 102).
4. Collegare i campi di visualizzazione con le variabili (dinamizazzione della pagina)
(Pagina 105).

Ridondanza software per SIMATIC S7


Manuale di guida alle funzioni, 04/2010, A5E02171568-02

97

Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.3 Progettazione del collegamento per WinCC

9.3

Progettazione del collegamento per WinCC


Per collegare la stazione WinCC con il sistema di automazione necessario progettare un
collegamento al sistema ridondato. necessario solo un collegamento dalla stazione
operatore alla stazione A, poich il collegamento con la stazione B viene effettuato dal
commutatore WinCC.
1. Inserire un nuovo driver: Aprire la directory "Gestione variabili" e selezionare "Aggiungi
nuovo driver" con il tasto destro del mouse. Selezionare il driver nella directory
"C.\Programmi\SIEMENS\WINCC\bin"

2. Aprire la directory "SIMATIC S7 PROTOCOL SUITE" nel Control Center. Questa


directory si trova nella cartella "Gestione variabili".
3. Selezionare la directory nella quale creare il collegamento (ad es. MPI).
4. Premere il tasto destro del mouse e inserire un nuovo collegamento.
5. Selezionare il collegamento inserito e assegnargli un nome, ad es. "Ridondanza_SW".

98

Ridondanza software per SIMATIC S7


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Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.3 Progettazione del collegamento per WinCC
6. Premere il tasto destro del mouse e selezionare "Propriet" nel menu a comparsa.
7. Indicare l'indirizzo di nodo della stazione con la quale si desidera creare il collegamento
(si consiglia di indicare l'indirizzo di nodo della stazione A).

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99

Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.4 Definizione delle variabili del faceplate

9.4

Definizione delle variabili del faceplate


Dopo aver creato un collegamento tra la stazione operatore e una stazione, si consiglia di
definire le variabili del faceplate.
Procedere nel modo seguente:
1. Aprire la directory 'Tipi di strutture' nel Control Center.
2. Premere il tasto destro del mouse e inserire un nuovo tipo di struttura.
Risultato: si apre la finestra per l'introduzione delle "Propriet della struttura".
3. Assegnare un nome alla variabile per il tipo di struttura inserita, ad es. "SWR".
4. Fare clic su "Nuovo elemento" e inserire le variabili del faceplate (4 variabili).
5. Assegnare a ogni variabile un nome e un tipo di dati opportuni.
Nome

Tipo di dati

Offset

Bit

OFFICE WORD

OFFICE WORD

BIT MasterSwitch

BIT

BIT RedTurnOn

BIT

BIT RedTurnOff

BIT

6. Selezionare nella directory "SIMATIC S7 PROTOCOL SUITE" il collegamento inserito


precedentemente ("Ridondanza_SW").
7. Premere il tasto destro del mouse e inserire una nuova variabile.

100

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Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.4 Definizione delle variabili del faceplate
8. Assegnare un nome alla variabile, ad es. "SWR_Test", e selezionare il tipo di dati "SWR".

9. Nel campo 'Indirizzi' indicare il numero del DB di istanza e l'offset per le variabili della
struttura (l'offset DW 8).
Risultato: il faceplate ora sa a quale parola di stato e a quali bit di controllo accedere.

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Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.5 Inserimento del faceplate in una pagina

9.5

Inserimento del faceplate in una pagina


Dal punto di vista tecnico il faceplate realizzato come elemento di controllo activex. Per
inserire il faceplate in una pagina procedere nel modo seguente:
1. Aprire una pagina nel Control Center utilizzando il Graphics Designer.
2. Selezionare l'elemento di controllo con il comando di menu Tavolozza degli oggetti >
Controls.
3. Premere il tasto destro del mouse e selezionare "Aggiungi/Rimuovi".
Risultato: rilasciando il tasto del mouse si apre una finestra per la registrazione del
faceplate.

4. Selezionare "Registra OCX"

102

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Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.5 Inserimento del faceplate in una pagina
5. Aprire l'oggetto Control "CC_SWRed.ocx".

6. Nella finestra "Seleziona OCX" attivare l'opzione "WinCC SWRedundanz".

Risultato: ora il faceplate visibile nella pagina ed noto a WinCC.

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103

Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.5 Inserimento del faceplate in una pagina

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Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.6 Collegamento dei campi di visualizzazione con le variabili (dinamizazzione della pagina)

9.6

Collegamento dei campi di visualizzazione con le variabili


(dinamizazzione della pagina)
Dopo aver inserito il faceplate nella pagina, collegare i campi di visualizzazione alle variabili.
Procedere nel modo seguente (i nomi delle variabili sono esempi):
1. Selezionare il faceplate.
2. Premere il tasto destro del mouse e aprire il menu a comparsa Propriet.
Risultato: si apre la finestra "Propriet dell'oggetto".

3. Selezionare "Propriet Control" nella parte sinistra della finestra.


4. Nella parte destra della finestra introdurre il nome "SWR_Test" per l'attributo "tagname".
5. Nella riga "Dinamico" fare clic sul simbolo di visualizzazione (lampadina) e selezionare
"SWR_Test.Status" nella finestra di selezione visualizzata.
6. Nella riga "MasterSwitch" fare clic sul simbolo di visualizzazione (lampadina) e
selezionare "SWR_Test.MasterSwitch" nella finestra di selezione visualizzata.
7. Nella riga "RedTurnOn" fare clic sul simbolo di visualizzazione (lampadina) e selezionare
"SWR_Test.RedTurnOn" nella finestra di selezione visualizzata.
8. Nella riga "RedTurnOff" fare clic sul simbolo di visualizzazione (lampadina) e selezionare
"SWR_Test.RedTurnOff" nella finestra di selezione visualizzata.
9. Salvare le modifiche nel Graphics Designer.
Risultato: ora il faceplate pu essere utilizzato e avviato con "WinCC Runtime".

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Ridondanza software e stazioni operatore con WinCC


9.6 Collegamento dei campi di visualizzazione con le variabili (dinamizazzione della pagina)

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Ridondanza software per SIMATIC S7


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Ridondanza software con WinAC RTX


10.1

10

Controllore PC-based
I controllori PC-based WinAC (Windows Automation Center) vengono eseguiti su un PC
standard e offrono la stessa funzionalit delle CPU SIMATIC S7 (controllori hardware).
WinAC RTX un controllore software programmabile, un'applicazione software eseguibile
su un computer standard (PC).
E' possibile utilizzare la ridondanza software su WinAC RTX a partire dalla versione 2008.

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107

Ridondanza software con WinAC RTX


10.2 Advanced PC Configuration per la ridondanza software

10.2

Advanced PC Configuration per la ridondanza software

10.2.1

Impostazione della stazione PC


Per impostare la stazione PC procedere nel modo seguente:
1. Aprire la cartella della stazione PC nel progetto e fare doppio clic sul simbolo della
configurazione per richiamare Configurazione HW in STEP 7.
2. Sotto la stazione PC SIMATIC navigare fino al controllore specifico.
3. Trascinare il controllore nello stesso indice in cui esso si trova anche nel programma di
configurazione dei componenti sul computer di destinazione.

4. Verificare che il nome del controllore corrisponda a quello impostato nel programma di
configurazione dei componenti.
5. Trascinare il CP definito come sottomodulo dal catalogo hardware ai posti connettore
dell'interfaccia (slot IF) del controllore WinLC RTX.

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Ridondanza software con WinAC RTX


10.2 Advanced PC Configuration per la ridondanza software

10.2.2

Creazione di una configurazione per una stazione PC SIMATIC in STEP7


Per creare la configurazione di una stazione PC SIMATIC in STEP 7 procedere nel modo
seguente:
1. Selezionare i componenti dal catalogo hardware.
2. Collocare i componenti come nel programma di configurazione dei componenti.
3. Caricare la configurazione del controllore.

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Ridondanza software con WinAC RTX


10.2 Advanced PC Configuration per la ridondanza software

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11

Ulteriori riferimenti
11.1

Tipo di dati INT


Se il parametro formale dell'SFC/SFB del tipo di dati INT (Integer o numero intero a 16 bit),
possibile assegnargli i seguenti parametri attuali:
Introduzione diretta
(esempio)

Introduzione di un dato globale

Introduzione simbolica

27

MW 100

#TYP_INT

-25

EW 0
AW 0
DBW 1

11.2

Tipo di dati WORD


Se il parametro formale dell'SFC/SFB del tipo di dati WORD (parola), possibile
assegnargli i seguenti parametri attuali:

11.3

Introduzione diretta
(esempio)

Introduzione di un dato globale

Introduzione simbolica

W#16#1F12

MW 100

#TYP_WORD

2#0001111100010010

EW 0

C#32

AW 0

B#(5,25)

DBW 1

Tipo di dati BYTE


Se il parametro formale dell'SFC/SFB del tipo di dati BYTE, possibile assegnargli i
seguenti parametri attuali:
Introduzione diretta
(esempio)
B#16#1F

Introduzione di un dato globale

Introduzione simbolica

MB 100

#TYP_BYTE

EB 0
AB 0
DBB 1

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111

Ulteriori riferimenti
11.4 Tipo di dati BOOL

11.4

Tipo di dati BOOL


Se il parametro formale dell'SFC/SFB del tipo di dati BOOL, possibile assegnargli i
seguenti parametri attuali:
Introduzione diretta
(esempio)
TRUE

Introduzione di un dato globale

Introduzione simbolica

M 100.0

#OK_MERKER

E 0.0
A 0.0
DBX 3.0

11.5

Tipo di dati ANY


Se il parametro formale dell'SFC/SFB del tipo di dati ANY, possibile assegnargli i
seguenti parametri attuali:
Introduzione diretta (esempio)

Introduzione di un dato globale

Introduzione simbolica

P#M0.0 BYTE 20
(significato: 20 byte a partire da
M 0.0)

E 0.0

#TYP_ANYTYP
(campi e strutture possono
essere assegnati tramite
parametri del tipo ANY)

P#DB58.DBX16.0 BYTE 14
(significato: 14 byte nel DB 58 a
partire dal bit di dati 16.0)

MB 5
AW 2

Nota
Il tipo di dati ANY consente di introdurre ogni tipo di dati semplici con l'introduzione come
dato globale.
Per poter introdurre direttamente un valore per il tipo di dati ANY necessario rispettare le
seguenti regole di sintassi:
Il valore inizia sempre con il prefisso "P#", seguito dall'indirizzo di bit di un operando
STEP 7 (ad es. M0.0) e da un indicazione della lunghezza (tipo di dati semplice, ad es.
BOOL, BYTE, WORD o DWORD, oppure tipo di dati composti, ad es. DATE_AND_TIME
o STRING).
L'indirizzo di bit dell'operando STEP 7 deve essere 0 per tutte le indicazioni di lunghezza
eccetto BOOL.

112

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Ulteriori riferimenti
11.6 Rappresentazione simbolica

11.6

Rappresentazione simbolica
Per poter utilizzare simboli per i parametri attuali devono essere soddisfatti i seguenti
presupposti:
Nel caso dei dati globali occorre definire il nome (=simbolo) nella tabella globale dei
simboli.
Nel caso dei dati locali occorre definire il nome (=simbolo) nella tabella di dichiarazione
del blocco. I simboli dei dati locali devono essere preceduti dal carattere "#".

11.7

Dati globali
I dati globali sono dati accessibili da ogni blocco di codice (FC, FB, OB). In particolare si
tratta di merker (M), ingressi (E), uscite (A), temporizzatori, contatori ed elementi di blocchi
dati (DB). Ai dati globali si pu accedere in modo assoluto o simbolico.

11.8

Aree di memoria
E = area dell'immagine di processo degli ingressi
A = area dell'immagine di processo delle uscite
M = area di merker
D = area del blocco dati
L = area dei dati locali

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113

Ulteriori riferimenti
11.9 Parametri formali/parametri attuali

11.9

Parametri formali/parametri attuali


Un parametro formale un parametro il cui nome e tipo di dati stato definito al momento
della creazione del blocco parametrizzabile e che stato dichiarato come INPUT o
OUTPUT. Al richiamo del blocco (ad es. CALL SFC 31) il PG mostra automaticamente
l'elenco dei parametri formali.

Esempio (AWL)
6)&

&$//
2%B15
 
5(7B9$/  0:
6$786
 0:

3DUDPHWURDWWXDOH

3DUDPHWURIRUPDOH

Esempio (KOP)
6)&
(1



(12

2%B15

3DUDPHWURDWWXDOH

5(7B9$/

0:

67$786

0:

3DUDPHWURIRUPDOH

11.10

Tipo di dati CHAR


Se il parametro formale dell'SFC/SFB del tipo di dati CHAR (CHARacter, carattere ASCII),
possibile assegnargli i seguenti parametri attuali:
Introduzione diretta
(esempio)

Introduzione di un dato globale

Introduzione simbolica

"E"

MB 100

#TYP_CHAR

EB 0
AB 0
DB 1

114

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Indice analitico
C

Collegamento dei campi di visualizzazione con le


variabili (dinamizazzione della pagina), 105
Collegamento di apparecchiature SeS, 81, 93
Come funziona un sistema con ridondanza
software?, 17
Commutazione master-riserva, 48
Compito e schema tecnologico, 84
Compito e schema tecnologico (esempio S7-300), 72
Comunicazione con altre stazioni, 62
Comunicazione con un secondo sistema con
ridondanza software, 65
Comunicazione con una stazione S7-300/S7-400, 63
Concetto di "jolly" nella ridondanza software,
Configurazione del faceplate con WINCC, 97
Configurazione dell'hardware (esempio con S7300), 74
Configurazione dell'hardware (esempio con S7400), 86
Configurazione hardware per l'esempio con S7-300, 73
Configurazione hardware per l'esempio con S7-400, 85
Contenuto dei pacchetti di blocchi, 30
Creazione del programma utente, 78, 90

Modifica della configurazione e del programma utente


in RUN, 57

P
Progettazione dei collegamenti (esempio con S7300), 77
Progettazione dei collegamenti (esempio con S7400), 89
Progettazione del collegamento per WinCC, 98
Progettazione delle reti (esempio con S7-300), 76
Progettazione delle reti (esempio con S7-400), 88
Propriet e caratteristiche della ridondanza
software, 47

T
Tempi di commutazione per gli slave DP dell'ET
200M, 52

U
Unit utilizzabili per la ridondanza software, 59

Dati tecnici dei blocchi, 46


Definizione delle variabili del faceplate, 100
Durata del riconoscimento errori nel caso di anomalie
nel sistema ridondato, 54
Durata del trasferimento dati dal master alla riserva, 50

F
Faceplate per servizio e supervisione, 95
FB 103 'SWR_SFCCOM', 40
FB 104 'SW_AG_COM', 40
FB 105 'SWR_SFBCOM', 40

I
Impiego di OB di errore, 69
Inserimento del faceplate in una pagina, 102

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Indice analitico

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