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S7-400H Prefazione 1

___________________
Sistemi di automazione ad
___________________
elevata disponibilità 2
Configurazioni possibili
SIMATIC
___________________
dell'S7–400H 3

___________________
Primi passi 4
Sistemi ad elevata disponibilità
S7-400H Configurazione di una CPU
___________________
41x–H 5

___________________
Funzioni speciali di una CPU
41x-H 6
Manuale di sistema

___________________
PROFIBUS DP 7

___________________
PROFINET 8

___________________
Dati coerenti 9

___________________
Sistema di memorizzazione 10

___________________
Stati di sistema e di
funzionamento dell’S7-400H 11

___________________
Accoppiamento e
aggiornamento 12

___________________
Impiego della periferia
nell'S7–400H 13

___________________
Funzioni di comunicazione 14

___________________
Progettazione con STEP 7 15
Guasto e sostituzione di
componenti durante il 16
funzionamento

07/2014
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Seguito

Modifiche dell'impianto
durante il funzionamento 17

Moduli di sincronizzazione 18
Tempi di ciclo e reazione
dell'S7–400 19
Sistemi ad elevata disponibilità
S7-400H 20
Dati tecnici

Parametri di sistemi di
automazione ridondati A
Manuale di sistema

Funzionamento singolo B
Differenze tra sistemi ad
elevata disponibilità e sistemi C
standard

Unità funzionali e di
comunicazione impiegabili D
nell'S7–400H

Esempi di interconnessione
della periferia ridondata E
Avvertenze di legge
Concetto di segnaletica di avvertimento
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli
di rischio.

PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.

AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi
lesioni fisiche.

CAUTELA
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi.

ATTENZIONE
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso
di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
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Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
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pericoli.
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Indice del contenuto

1 Prefazione ............................................................................................................................................ 19
1.1 Prefazione ...............................................................................................................................19
2 Sistemi di automazione ad elevata disponibilità ..................................................................................... 25
2.1 Sistemi di automazione ridondati di SIMATIC ........................................................................25
2.2 Aumento della disponibilità di impianti ....................................................................................26
3 Configurazioni possibili dell'S7–400H .................................................................................................... 29
3.1 Configurazioni possibili dell'S7–400H .....................................................................................29
3.2 Regole per l’equipaggiamento di una stazione H ...................................................................31
3.3 Sistema di base dell'S7–400H ................................................................................................31
3.4 Periferia per l'S7–400H ...........................................................................................................33
3.5 Funzioni di comunicazione .....................................................................................................34
3.6 Strumenti di programmazione e progettazione .......................................................................35
3.7 Programma utente ..................................................................................................................35
3.8 Documentazione .....................................................................................................................37
4 Primi passi ............................................................................................................................................ 39
4.1 Primi passi ..............................................................................................................................39
4.2 Presupposti .............................................................................................................................39
4.3 Configurazione dell’hardware e messa in servizio dell’S7–400H ...........................................40
4.4 Esempi di reazione del sistema H in caso di anomalie ..........................................................42
4.5 Particolarità della rappresentazione in SIMATIC Manager.....................................................42
5 Configurazione di una CPU 41x–H ........................................................................................................ 45
5.1 Elementi di comando e visualizzazione delle CPU .................................................................45
5.2 Funzioni di controllo della CPU ...............................................................................................49
5.3 Segnalazioni di stato e di errore .............................................................................................52
5.4 Selettore dei modi operativi ....................................................................................................55
5.4.1 Funzione del selettore dei modi operativi ...............................................................................55
5.4.2 Esecuzione della cancellazione totale ....................................................................................57
5.4.3 Avviamento a freddo/nuovo avviamento (a caldo) .................................................................59
5.5 Struttura e funzioni delle memory card ...................................................................................60
5.6 Utilizzo delle memory card ......................................................................................................61
5.7 Interfaccia multipunto MPI/DP (X1) ........................................................................................64
5.8 Interfaccia PROFIBUS DP (X2) ..............................................................................................65

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 5
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5.9 Interfaccia PROFINET (X5) ................................................................................................... 65


5.10 Panoramica dei parametri delle CPU S7–400H ..................................................................... 68
6 Funzioni speciali di una CPU 41x-H ...................................................................................................... 71
6.1 Livelli di protezione ................................................................................................................ 71
6.2 Protezione di accesso ai blocchi ............................................................................................ 73
6.3 Resettaggio della CPU allo stato di fornitura (Reset to factory setting)................................. 75
6.4 Aggiornamento del firmware senza Memory Card ................................................................ 77
6.5 Aggiornamento del firmware in RUN ..................................................................................... 79
6.6 Lettura dei dati del Service .................................................................................................... 80
7 PROFIBUS DP ..................................................................................................................................... 81
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP ............................................................................. 81
7.1.1 Aree di indirizzi DP delle CPU 41x-H ..................................................................................... 81
7.1.2 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP ............................................................................. 82
7.1.3 Diagnostica della CPU 41x-H come master PROFIBUS DP ................................................. 84
8 PROFINET ........................................................................................................................................... 89
8.1 Introduzione ........................................................................................................................... 89
8.2 Sistemi PROFINET IO ........................................................................................................... 91
8.3 Blocchi di PROFINET IO ........................................................................................................ 92
8.4 Liste di stato del sistema in PROFINET IO ............................................................................ 95
8.5 Sostituzione di dispositivi senza supporto di memoria estraibile/PG ..................................... 96
8.6 Shared Device........................................................................................................................ 97
8.7 Ridondanza del supporto ....................................................................................................... 97
8.8 Ridondanza di sistema ........................................................................................................... 99
9 Dati coerenti ........................................................................................................................................103
9.1 Coerenza nei blocchi di comunicazione e funzioni .............................................................. 104
9.2 Regole di coerenza per l'SFB 14 "GET", lettura della variabile e SFB 15 "PUT" oppure
scrittura della variabile ......................................................................................................... 105
9.3 Lettura e scrittura di dati coerenti da/su slave DP standard/IO Device ............................... 105
10 Sistema di memorizzazione .................................................................................................................109
10.1 Panoramica del sistema di memoria delle CPU S7-400H ................................................... 109
11 Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H .................................................................................113
11.1 Introduzione ......................................................................................................................... 113
11.2 Stati di sistema dell'S7-400H ............................................................................................... 115
11.2.1 Stati di sistema dell'S7–400H .............................................................................................. 115
11.2.2 Visualizzazione e modifica dello stato di un sistema H ....................................................... 116
11.2.3 Cambio di stato del sistema dallo stato STOP .................................................................... 117
11.2.4 Cambio di stato del sistema dallo stato Funzionamento singolo ......................................... 117
11.2.5 Cambio di stato del sistema dallo stato Ridondanza ........................................................... 118

S7-400H
6 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
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11.2.6 Diagnostica di un sistema H .................................................................................................118


11.3 Stati di funzionamento delle CPU .........................................................................................120
11.3.1 Stato di funzionamento STOP ..............................................................................................122
11.3.2 Stato di funzionamento AVVIAMENTO ................................................................................122
11.3.3 Stati di funzionamento ACCOPPIAMENTO e AGGIORNAMENTO .....................................124
11.3.4 Stato di funzionamento RUN ................................................................................................124
11.3.5 Stato di funzionamento ALT .................................................................................................125
11.3.6 Stato di funzionamento DIAGNOSTICA ...............................................................................126
11.4 Autotest .................................................................................................................................127
11.5 Analisi degli interrupt di processo nel sistema S7–400H ......................................................130
12 Accoppiamento e aggiornamento ........................................................................................................ 131
12.1 Effetti dell'accoppiamento e dell'aggiornamento ..................................................................131
12.2 Presupposti per l'accoppiamento e l'aggiornamento ............................................................132
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento ........................................................133
12.3.1 Svolgimento dell'accoppiamento ..........................................................................................136
12.3.2 Svolgimento dell'aggiornamento ...........................................................................................138
12.3.3 Commutazione sulla CPU con configurazione modificata o ampliata ..................................141
12.3.4 Inibizione di accoppiamento e aggiornamento .....................................................................143
12.4 Controllo del tempo di ciclo ...................................................................................................144
12.4.1 Comportamento temporale ...................................................................................................147
12.4.2 Calcolo dei tempi di controllo ................................................................................................147
12.4.3 Valori di performance per l'accoppiamento e l'aggiornamento .............................................154
12.4.4 Influenze sul comportamento temporale...............................................................................155
12.5 Particolarità durante l'accoppiamento e l'aggiornamento .....................................................155
13 Impiego della periferia nell'S7–400H ................................................................................................... 157
13.1 Introduzione ..........................................................................................................................157
13.2 Impiego della periferia unilaterale ad un canale ...................................................................159
13.3 Impiego della periferia condivisa ad un canale .....................................................................161
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP..................................166
13.4.1 Unità di ingresso/uscita impiegabili in modo ridondato.........................................................175
13.4.2 Rilevazione dello stato della passivazione ...........................................................................194
13.5 Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata................................................195
14 Funzioni di comunicazione .................................................................................................................. 201
14.1 Servizi di comunicazione ......................................................................................................201
14.1.1 Panoramica sui servizi di comunicazione .............................................................................201
14.1.2 Comunicazione PG ...............................................................................................................202
14.1.3 Comunicazione OP ...............................................................................................................203
14.1.4 Comunicazione S7 ................................................................................................................203
14.1.5 Routing S7 ............................................................................................................................205
14.1.6 Sincronizzazione dell'ora ......................................................................................................209
14.1.7 Routing del set di dati ...........................................................................................................210
14.1.8 Protocollo di rete SNMP........................................................................................................212
14.1.9 Comunicazione aperta tramite Industrial Ethernet ...............................................................213

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 7
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14.2 Nozioni di base e terminologia della comunicazione ad elevata disponibilità ..................... 217
14.3 Reti impiegabili ..................................................................................................................... 220
14.4 Servizi di comunicazione utilizzabili ..................................................................................... 220
14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7 ............................................................................. 221
14.5.1 Comunicazione tramite collegamenti S7, collegamento unilaterale .................................... 222
14.5.2 Comunicazione tramite collegamenti S7 ridondati............................................................... 225
14.5.3 Comunicazione con CP punto a punto in un ET 200M ........................................................ 226
14.5.4 Accoppiamento qualsiasi con sistemi ad un canale ............................................................ 227
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità ........................................ 228
14.6.1 Comunicazione tra sistemi ad elevata disponibilità ............................................................. 231
14.6.2 Comunicazione tra sistemi ad elevata disponibilità ed una CPU ad elevata disponibilità ... 234
14.6.3 Comunicazione tra sistemi ad elevata disponibilità e PC .................................................... 235
14.7 Performance di comunicazione............................................................................................ 237
14.8 Informazioni generali sulla comunicazione .......................................................................... 239
15 Progettazione con STEP 7 ...................................................................................................................241
15.1 Progettazione con STEP 7 ................................................................................................... 241
15.1.1 Regole per l’equipaggiamento di una stazione H ................................................................ 241
15.1.2 Configurazione dell'hardware .............................................................................................. 242
15.1.3 Parametrizzazione di unità in una stazione H ...................................................................... 243
15.1.4 Raccomandazioni per l’impostazione dei parametri della CPU ........................................... 243
15.1.5 Configurazione del collegamento in rete ............................................................................. 245
15.2 Funzioni PG in STEP 7 ........................................................................................................ 246
16 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento .............................................................247
16.1 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento .......................................... 247
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento .......................................... 247
16.2.1 Guasto e sostituzione di una CPU ....................................................................................... 247
16.2.2 Guasto e sostituzione di un'unità di alimentazione .............................................................. 249
16.2.3 Guasto e sostituzione di un’unità di ingresso/uscita o funzionale ....................................... 250
16.2.4 Guasto e sostituzione di una unità di comunicazione .......................................................... 252
16.2.5 Guasto e sostituzione di un modulo di sincronizzazione o di un cavo a fibre ottiche .......... 253
16.2.6 Guasto e sostituzione di un'interfaccia IM 460 e IM 461 ..................................................... 256
16.3 Guasto e sostituzione di componenti della periferia decentrata .......................................... 257
16.3.1 Guasto e sostituzione di un master PROFIBUS-DP ............................................................ 257
16.3.2 Guasto e sostituzione di un’interfaccia PROFIBUS-DP ridondata ...................................... 259
16.3.3 Guasto e sostituzione di uno slave PROFIBUS-DP ............................................................ 260
16.3.4 Guasto e sostituzione di conduttori PROFIBUS-DP ............................................................ 260
17 Modifiche dell'impianto durante il funzionamento ..................................................................................263
17.1 Modifiche dell'impianto durante il funzionamento ................................................................ 263
17.2 Possibili modifiche dell’hardware ......................................................................................... 264
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7 ........................................................................................ 267
17.3.1 PCS 7, sequenza operativa 1: Modifica dell'hardware ........................................................ 268
17.3.2 PCS 7, sequenza operativa 2: Modifica della configurazione hardware Offline .................. 269
17.3.3 PCS 7, sequenza operativa 3: Arresto della CPU di riserva ............................................... 270

S7-400H
8 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Indice del contenuto

17.3.4 PCS 7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione hardware nella
CPU di riserva .......................................................................................................................270
17.3.5 PCS 7, sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione
modificata ..............................................................................................................................271
17.3.6 PCS 7, sequenza operativa 6: Commutazione allo stato di sistema ridondato ....................272
17.3.7 PCS 7, sequenza operativa 7: Modifica e caricamento del programma utente ...................273
17.3.8 PCS7, utilizzo di canali liberi su un'unità esistente ...............................................................274
17.3.9 Aggiunta di unità di interfaccia in PCS 7...............................................................................275
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7 ......................................................................................276
17.4.1 PCS 7, sequenza operativa 1: Modifica della configurazione hardware offline....................277
17.4.2 PCS 7, sequenza operativa 2: Modifica e caricamento del programma utente ...................278
17.4.3 PCS 7, sequenza operativa 3: Arresto della CPU di riserva ................................................279
17.4.4 PCS 7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione hardware nella
CPU di riserva .......................................................................................................................279
17.4.5 PCS 7, sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione
modificata ..............................................................................................................................280
17.4.6 PCS 7, sequenza operativa 6: Commutazione allo stato di sistema ridondante ..................281
17.4.7 PCS 7, sequenza operativa 7: Modifica dell'hardware .........................................................282
17.4.8 Rimozione di unità di interfaccia in PCS 7 ............................................................................283
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7 .......................................................................................284
17.5.1 STEP 7, sequenza operativa 1: Inserimento dell'hardware ..................................................285
17.5.2 STEP 7, sequenza operativa 2: Modifica della configurazione hardware Offline .................286
17.5.3 STEP 7, sequenza operativa 3: Ampliamento e caricamento dei blocchi organizzativi .......286
17.5.4 STEP 7, sequenza operativa 4: Arresto della CPU di riserva ..............................................287
17.5.5 STEP 7, sequenza operativa 5: Caricamento della nuova configurazione hardware
nella CPU di riserva ..............................................................................................................287
17.5.6 STEP 7, sequenza operativa 6: Commutazione sulla CPU con configurazione
modificata ..............................................................................................................................288
17.5.7 STEP 7, sequenza operativa 7: Commutazione allo stato di sistema ridondato ..................289
17.5.8 STEP 7, sequenza operativa 8: Modifica e caricamento del programma utente .................290
17.5.9 STEP 7, utilizzo di canali liberi su un'unità esistente ............................................................291
17.5.10 Aggiunta di unità di interfaccia in STEP 7.............................................................................292
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7 ....................................................................................293
17.6.1 STEP 7, sequenza operativa 1: Modifica della configurazione hardware offline .................295
17.6.2 STEP 7, sequenza operativa 2: Modifica e caricamento del programma utente .................295
17.6.3 STEP 7, sequenza operativa 3: Arresto della CPU di riserva ..............................................296
17.6.4 STEP 7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione hardware
nella CPU di riserva ..............................................................................................................296
17.6.5 STEP 7, sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione
modificata ..............................................................................................................................297
17.6.6 STEP 7, sequenza operativa 6: Commutazione allo stato di sistema ridondante ................298
17.6.7 STEP 7, sequenza operativa 7: Modifica dell'hardware .......................................................299
17.6.8 STEP 7, sequenza operativa 8: Modifica e caricamento dei blocchi organizzativi ..............299
17.6.9 Rimozione di unità di interfaccia in STEP 7 ..........................................................................300
17.7 Modifica ai parametri della CPU ...........................................................................................301
17.7.1 Modifica ai parametri della CPU ...........................................................................................301
17.7.2 Sequenza operativa 1: Modifica dei parametri della CPU offline .........................................303
17.7.3 Sequenza operativa 2: Arresto della CPU di riserva ............................................................303
17.7.4 Sequenza operativa 3: Caricamento della nuova configurazione hardware nella CPU
di riserva ...............................................................................................................................304

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 9
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17.7.5 Sequenza operativa 4: Commutazione sulla CPU con configurazione modificata .............. 305
17.7.6 Sequenza operativa 5: Commutazione allo stato di sistema ridondante ............................. 306
17.8 Modifica della configurazione di memoria della CPU .......................................................... 307
17.8.1 Modifica della configurazione di memoria della CPU .......................................................... 307
17.8.2 Ampliamento della memoria di caricamento ........................................................................ 307
17.8.3 Sostituzione del tipo di memoria di caricamento ................................................................. 308
17.9 Modifica della parametrizzazione di un'unità ....................................................................... 311
17.9.1 Modifica della parametrizzazione di un'unità ....................................................................... 311
17.9.2 Sequenza operativa 1: Modifica dei parametri offline .......................................................... 312
17.9.3 Sequenza operativa 2: Arresto della CPU di riserva ........................................................... 313
17.9.4 Sequenza operativa 3: Caricamento della nuova configurazione hardware nella CPU
di riserva ............................................................................................................................... 313
17.9.5 Sequenza operativa 4: Commutazione sulla CPU con configurazione modificata .............. 314
17.9.6 Sequenza operativa 5: Commutazione allo stato di sistema ridondato ............................... 315
18 Moduli di sincronizzazione ...................................................................................................................317
18.1 Moduli di sincronizzazione dell'S7–400H ............................................................................. 317
18.2 Installazione di cavi a fibre ottiche ....................................................................................... 321
18.3 Scelta dei cavi a fibre ottiche ............................................................................................... 324
19 Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400 ...................................................................................................329
19.1 Tempo di ciclo ...................................................................................................................... 329
19.2 Calcolo del tempo di ciclo .................................................................................................... 331
19.3 Tempi di ciclo diversi ............................................................................................................ 338
19.4 Carico di comunicazione ...................................................................................................... 340
19.5 Tempo di reazione ............................................................................................................... 343
19.6 Calcolo dei tempi di ciclo e di reazione ................................................................................ 349
19.7 Esempi di calcolo per il tempo di ciclo e di reazione ........................................................... 350
19.8 Tempo di reazione all'allarme .............................................................................................. 353
19.9 Esempio di calcolo per il tempo di reazione all'allarme ....................................................... 355
19.10 Riproducibilità degli allarmi di ritardo e della schedulazione orologio ................................. 356
20 Dati tecnici ...........................................................................................................................................357
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0) ..................................... 357
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0) .................................... 368
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0) ..................................... 379
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0) ..................................... 390
20.5 Dati tecnici delle memory card ............................................................................................. 401
20.6 Tempi di esecuzione delle FC e degli FB per la periferia ridondata .................................... 402
A Parametri di sistemi di automazione ridondati.......................................................................................405
A.1 Terminologia di base ............................................................................................................ 405
A.2 Confronto MTBF delle configurazioni selezionate ............................................................... 409

S7-400H
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A.2.1 Configurazioni di sistema con CPU 417-5H ridondata .........................................................409


A.2.2 Configurazioni di sistema con periferia decentrata ...............................................................411
A.2.3 Confronto di configurazioni di sistema con comunicazione standard o ad elevata
disponibilità ...........................................................................................................................414
B Funzionamento singolo ....................................................................................................................... 415
C Differenze tra sistemi ad elevata disponibilità e sistemi standard ......................................................... 421
D Unità funzionali e di comunicazione impiegabili nell'S7–400H .............................................................. 425
E Esempi di interconnessione della periferia ridondata ........................................................................... 429
E.1 SM 321; DI 16 x DC 24 V, 6ES7 321–1BH02–0AA0 ............................................................429
E.2 SM 321; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 321–1BL00–0AA0 .............................................................430
E.3 SM 321; DI 16 x AC 120/230V, 6ES7 321–1FH00–0AA0 ....................................................431
E.4 SM 321; DI 8 x AC 120/230 V, 6ES7 321–1FF01–0AA0 ......................................................432
E.5 SM 321; DI 16 x DC 24V, 6ES7 321–7BH00–0AB0 .............................................................433
E.6 SM 321; DI 16 x DC 24V, 6ES7 321–7BH01–0AB0 .............................................................434
E.7 SM 326; DO 10 x DC 24V/2A, 6ES7 326–2BF01–0AB0 ......................................................435
E.8 SM 326; DI 8 x NAMUR, 6ES7 326–1RF00–0AB0 ...............................................................436
E.9 SM 326; DI 24 x DC 24 V, 6ES7 326–1BK00–0AB0 ............................................................437
E.10 SM 421; DI 32 x UC 120 V, 6ES7 421–1EL00–0AA0 ...........................................................438
E.11 SM 421; DI 16 x DC 24 V, 6ES7 421–7BH01–0AB0 ............................................................439
E.12 SM 421; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 421–1BL00–0AB0 .............................................................440
E.13 SM 421; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 421–1BL01–0AB0 .............................................................441
E.14 SM 322; DO 8 x DC 24 V/2 A, 6ES7 322–1BF01–0AA0 ......................................................442
E.15 SM 322; DO 32 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–1BL00–0AA0 .................................................443
E.16 SM 322; DO 8 x AC 230 V/2 A, 6ES7 322–1FF01–0AA0.....................................................444
E.17 SM 322; DO 4 x DC 24 V/10 mA [EEx ib], 6ES7 322–5SD00–0AB0 ...................................445
E.18 SM 322; DO 4 x DC 15 V/20 mA [EEx ib], 6ES7 322–5RD00–0AB0 ...................................446
E.19 SM 322; DO 8 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–8BF00–0AB0 ...................................................447
E.20 SM 322; DO 16 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–8BH01–0AB0 .................................................448
E.21 SM 332; AO 8 x 12 bit, 6ES7 332–5HF00–0AB0 .................................................................449
E.22 SM 332; AO 4 x 0/4...20 mA [EEx ib], 6ES7 332–5RD00–0AB0 ..........................................450
E.23 SM 422; DO 16 x AC 120/230 V/2 A, 6ES7 422–1FH00–0AA0 ...........................................451
E.24 SM 422; DO 32 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 422–7BL00–0AB0 .................................................452
E.25 SM 331; AI 4 x 15 Bit [EEx ib]; 6ES7 331–7RD00–0AB0 .....................................................453
E.26 SM 331; AI 8 x 12 bit, 6ES7 331–7KF02–0AB0 ...................................................................454
E.27 SM 331; AI 8 x 16 Bit; 6ES7 331–7NF00–0AB0 ...................................................................455
E.28 SM 331; AI 8 x 16 bit; 6ES7 331–7NF10–0AB0 ...................................................................456

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Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 11
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E.29 AI 6xTC 16Bit iso, 6ES7331-7PE10-0AB0 .......................................................................... 457


E.30 SM331; AI 8 x 0/4...20mA HART, 6ES7 331-7TF01-0AB0 ................................................. 458
E.31 SM 332; AO 4 x 12 Bit; 6ES7 332–5HD01–0AB0 ................................................................ 460
E.32 SM332; AO 8 x 0/4...20mA HART, 6ES7 332-8TF01-0AB0 ................................................ 461
E.33 SM 431; AI 16 x 16 Bit, 6ES7 431–7QH00–0AB0 ............................................................... 462
Glossario .............................................................................................................................................463
Indice analitico .....................................................................................................................................467

Tabelle

Tabella 5- 1 LED delle CPU ............................................................................................................................. 46


Tabella 5- 2 Possibili stati dei LED BUS1F, BUS2F e BUS5F......................................................................... 53
Tabella 5- 3 Possibili stati dei LED LINK e RX/TX ........................................................................................... 54
Tabella 5- 4 Posizioni del selettore dei modi operativi ..................................................................................... 56
Tabella 5- 5 Tipi di memory card ...................................................................................................................... 61
Tabella 6- 1 Livello di protezione di una CPU .................................................................................................. 71
Tabella 6- 2 Proprietà della CPU allo stato di fornitura .................................................................................... 75
Tabella 6- 3 Configurazione dei LED ............................................................................................................... 76
Tabella 7- 1 CPU 41x-H, interfaccia MPI/DP come interfaccia PROFIBUS DP .............................................. 81
Tabella 7- 2 Significato del LED "BUSF" della CPU 41x come master DP ..................................................... 84
Tabella 7- 3 Lettura dei messaggi di diagnostica con STEP 7 ........................................................................ 85
Tabella 7- 4 Identificazione dell'evento delle CPU 41xH come master DP ..................................................... 87
Tabella 8- 1 Funzioni standard e di sistema nuove o da sostituire .................................................................. 93
Tabella 8- 2 Funzioni standard e di sistema per PROFIBUS DP, rappresentabili in PROFINET IO ............... 93
Tabella 8- 3 OB di PROFINET IO e PROFIBUS DP ........................................................................................ 94
Tabella 8- 4 Liste di stato del sistema di PROFINET IO e PROFIBUS DP a confronto .................................. 95
Tabella 10- 1 Memoria necessaria ................................................................................................................... 111
Tabella 11- 1 Panoramica degli stati di sistema dell'S7–400H ........................................................................ 115
Tabella 11- 2 Cause di errore che provocano l'abbandono dello stato di sistema ridondato .......................... 125
Tabella 11- 3 Reazione agli errori durante l'autotest ....................................................................................... 127
Tabella 11- 4 Reazione a errori di confronto che si ripetono ........................................................................... 128
Tabella 11- 5 Reazione ad errori di somma di controllo .................................................................................. 128
Tabella 11- 6 Errori hardware con richiamo unilaterale dell’OB 121, errore di somma di controllo, 2°
verificarsi dell'errore ................................................................................................................... 129
Tabella 12- 1 Proprietà dell'accoppiamento e aggiornamento ......................................................................... 131
Tabella 12- 2 Presupposti per l'accoppiamento e l'aggiornamento ................................................................. 132

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Tabella 12- 3 Valori tipici della parte del programma utente ........................................................................... 154
Tabella 13- 1 Interfacce per l'impiego di periferia condivisa a un canale nell'interfaccia PROFIBUS DP ....... 161
Tabella 13- 2 Interfaccia per l'impiego di periferia condivisa a un canale nell'interfaccia PROFINET ............ 163
Tabella 13- 3 Unità di ingresso/uscita impiegabili in modo ridondato .............................................................. 175
Tabella 13- 4 Collegamento di unità di uscita digitali tramite diodi/senza diodi ............................................... 185
Tabella 13- 5 Unità di ingresso analogiche e encoder ..................................................................................... 191
Tabella 13- 6 Esempio di periferia ridondata, Parte OB 1 .............................................................................. 198
Tabella 13- 7 Esempio di periferia ridondata, Parte OB 122 ........................................................................... 199
Tabella 13- 8 Per i tempi di controllo nel caso della periferia impiegata a livello ridondato ............................ 199
Tabella 14- 1 Servizi di comunicazione delle CPU .......................................................................................... 201
Tabella 14- 2 Disponibilità delle risorse di collegamento ................................................................................. 202
Tabella 14- 3 SFB per la comunicazione S7.................................................................................................... 204
Tabella 14- 4 Lunghezza dell'ordine e parametro "local_device_id" ................................................................ 215
Tabella 17- 1 Parametri modificabili della CPU ............................................................................................... 301
Tabella 18- 1 Cavi a fibre ottiche accessori ..................................................................................................... 324
Tabella 18- 2 Specifiche per cavi a fibre ottiche nella posa interna................................................................. 325
Tabella 18- 3 Specifiche per cavi a fibre ottiche nella posa esterna................................................................ 327
Tabella 19- 1 Elaborazione ciclica del programma .......................................................................................... 330
Tabella 19- 2 Fattori che influenzano il tempo di ciclo ..................................................................................... 332
Tabella 19- 3 Percentuali del tempo di trasferimento dell'immagine di processo, CPU 412–5H..................... 333
Tabella 19- 4 Percentuali del tempo di trasferimento dell'immagine di processo, CPU 414–5H..................... 334
Tabella 19- 5 Percentuali del tempo di trasferimento dell'immagine di processo, CPU 416–5H..................... 335
Tabella 19- 6 Percentuali del tempo di trasferimento dell'immagine di processo, CPU 417–5H..................... 336
Tabella 19- 7 Prolungamento del tempo di ciclo .............................................................................................. 336
Tabella 19- 8 Tempo di elaborazione del sistema operativo nel punto di controllo del ciclo ........................... 337
Tabella 19- 9 Prolungamento del ciclo dovuto all'annidamento di allarmi ....................................................... 337
Tabella 19- 10 Accessi diretti delle CPU alle unità di periferia nell'apparecchiatura centrale ........................... 347
Tabella 19- 11 Accessi diretti delle CPU alle unità di periferia nell'apparecchiatura di ampliamento con
collegamento locale ................................................................................................................... 348
Tabella 19- 12 Accessi diretti delle CPU alle unità di periferia nell'apparecchiatura di ampliamento con
collegamento remoto, impostazione 100 m ............................................................................... 348
Tabella 19- 13 Esempio di calcolo tempo di reazione ....................................................................................... 349
Tabella 19- 14 Tempi di reazione agli interrupt di processo e agli allarmi; tempo massimo di reazione agli
allarmi senza comunicazione ..................................................................................................... 353
Tabella 19- 15 Riproducibilità di allarmi di ritardo e di schedulazione orologio delle CPU ................................ 356
Tabella 20- 1 Tempi di esecuzione di blocchi per la periferia ridondata .......................................................... 402

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 13
Indice del contenuto

Figure

Figura 2-1 Finalità d'impiego di sistemi di automazione ridondati ................................................................. 25


Figura 2-2 Soluzioni di automazione compatibili con SIMATIC .................................................................... 26
Figura 2-3 Esempio di ridondanza in una rete senza guasti ......................................................................... 27
Figura 2-4 Esempio di ridondanza in un sistema 1su2 con guasti ................................................................ 28
Figura 2-5 Esempio di ridondanza in un sistema 1su2 con guasto totale ..................................................... 28
Figura 3-1 Panoramica .................................................................................................................................. 30
Figura 3-2 Hardware del sistema di base S7–400H ...................................................................................... 31
Figura 3-3 Documentazione per l'utente riguardante i sistemi ad elevata disponibilità ................................ 37
Figura 4-1 Configurazione hardware ............................................................................................................. 40
Figura 5-1 Disposizione degli elementi di comando e visualizzazione della CPU 41x-5H PN/DP ............... 45
Figura 5-2 Spinotto jack ................................................................................................................................. 48
Figura 5-3 Posizioni del selettore dei modi operativi ..................................................................................... 56
Figura 5-4 Struttura della memory card ......................................................................................................... 60
Figura 7-1 Diagnostica con la CPU 41xH ...................................................................................................... 86
Figura 7-2 Indirizzi di diagnostica per master DP e slave DP ....................................................................... 87
Figura 8-1 Esempio di configurazione con ridondanza di sistema e del supporto ........................................ 98
Figura 8-2 Sistema S7-400H con IO Device collegati con ridondanza di sistema ........................................ 99
Figura 8-3 Ridondanza di sistema nelle diverse viste ................................................................................. 100
Figura 8-4 PN/IO con ridondanza di sistema .............................................................................................. 101
Figura 8-5 PN/IO con ridondanza di sistema .............................................................................................. 102
Figura 9-1 Proprietà slave DP ..................................................................................................................... 108
Figura 10-1 Aree di memoria delle CPU S7-400H ........................................................................................ 109
Figura 11-1 Sincronizzazione dei sistemi parziali ......................................................................................... 114
Figura 11-2 Stati di sistema e di funzionamento del sistema H .................................................................... 121
Figura 12-1 Processo di accoppiamento e di aggiornamento ....................................................................... 134
Figura 12-2 Svolgimento dell'aggiornamento ................................................................................................ 135
Figura 12-3 Esempio di durata minima di un segnale d'ingresso durante l'aggiornamento .......................... 136
Figura 12-4 Significato dei tempi rilevanti per l'aggiornamento ..................................................................... 146
Figura 12-5 Rapporto tra il tempo min. di arresto della periferia e il tempo di inibizione max. per le
classi di priorità > 15 .................................................................................................................. 149
Figura 13-1 Periferia decentrata condivisa a un canale nell'interfaccia PROFIBUS DP............................... 161
Figura 13-2 Periferia decentrata condivisa a un canale nell'interfaccia PROFINET ..................................... 162

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14 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
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Figura 13-3 Periferia ridondata nelle apparecchiature centrali e di ampliamento ......................................... 167
Figura 13-4 Periferia ridondata in slave DP unilaterali .................................................................................. 168
Figura 13-5 Periferia ridondata in slave DP condivisi ................................................................................... 169
Figura 13-6 Periferia ridondata in funzionamento singolo............................................................................. 169
Figura 13-7 Unità di ingresso digitale ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 con un encoder ........ 183
Figura 13-8 Unità di ingresso digitali ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 con due encoder ....... 184
Figura 13-9 Unità di uscita digitali ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2........................................ 185
Figura 13-10 Unità di ingresso analogiche ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 con un en-
coder .......................................................................................................................................... 187
Figura 13-11 Unità di ingresso digitali ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 con due encoder ....... 191
Figura 13-12 Unità di uscita analogiche ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 ................................ 192
Figura 13-13 Periferia ridondata unilaterale e condivisa ................................................................................. 195
Figura 13-14 Diagramma di flusso per l'OB1 .................................................................................................. 197
Figura 14-1 Routing S7 ................................................................................................................................. 206
Figura 14-2 Routing S7 - accoppiamento ad altra rete: MPI - DP - PROFINET ........................................... 207
Figura 14-3 Routing S7: esempio di applicazione TeleService..................................................................... 208
Figura 14-4 Routing del set di dati ................................................................................................................ 211
Figura 14-5 Esempio di collegamento S7 ..................................................................................................... 218
Figura 14-6 Esempio dimostrativo: il numero dei collegamenti parziali risultanti dipende dalla pro-
gettazione................................................................................................................................... 219
Figura 14-7 Esempio di accoppiamento di sistemi standard e ad elevata disponibilità su un sistema di
bus semplice .............................................................................................................................. 222
Figura 14-8 Esempio di accoppiamento di sistemi standard e ad elevata disponibilità su un sistema di
bus ridondato ............................................................................................................................. 223
Figura 14-9 Esempio di accoppiamento di sistemi standard e ad elevata disponibilità sull'anello ridon-
dato ............................................................................................................................................ 223
Figura 14-10 Esempio di ridondanza con sistemi ad elevata disponibilità e sistema di bus ridondato,
con collegamenti standard ridondati .......................................................................................... 225
Figura 14-11 Esempio di accoppiamento di un sistema ad elevata disponibilità con un sistema di terze
parti a un canale tramite PROFIBUS DP condiviso ................................................................... 226
Figura 14-12 Esempio di accoppiamento di un sistema ad elevata disponibilità con un sistema di terze
parti a un canale tramite PROFINET IO con ridondanza di sistema ......................................... 227
Figura 14-13 Esempio di accoppiamento di un sistema ad elevata disponibilità con un sistema esterno
ad un canale............................................................................................................................... 228
Figura 14-14 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e con anello ridondato ................ 232

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Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 15
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Figura 14-15 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e con sistema di bus ridonda-
to ................................................................................................................................................ 232
Figura 14-16 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e con ridondanza CP sup-
plementare ................................................................................................................................. 233
Figura 14-17 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e CPU H ..................................... 234
Figura 14-18 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e con sistema di bus ridonda-
to ................................................................................................................................................ 236
Figura 14-19 Esempio di ridondanza tramite sistema ad elevata disponibilità, sistema di bus ridondato
e ridondanza CP nel PC............................................................................................................. 236
Figura 14-20 Rapporto tra capacità di trasporto dati e carico di comunicazione (decorso regolare).............. 238
Figura 14-21 Rapporto tra tempo di reazione e carico di comunicazione (decorso generale) ....................... 238
Figura 18-1 Modulo di sincronizzazione ........................................................................................................ 318
Figura 18-2 Cavi a fibre ottiche, installazione tramite box di distribuzione ................................................... 328
Figura 19-1 Parti e composizione del tempo di ciclo ..................................................................................... 331
Figura 19-2 Tempi di ciclo diversi .................................................................................................................. 338
Figura 19-3 Tempo di ciclo minimo ............................................................................................................... 339
Figura 19-4 Formula: influenza del carico di comunicazione ........................................................................ 340
Figura 19-5 Suddivisione di una fase temporale ........................................................................................... 340
Figura 19-6 Dipendenza del tempo di ciclo dal carico di comunicazione ...................................................... 342
Figura 19-7 Tempi di ciclo DP nella rete PROFIBUS DP .............................................................................. 344
Figura 19-8 Tempo di reazione più breve...................................................................................................... 345
Figura 19-9 Tempo di reazione più lungo ...................................................................................................... 346
Figura A-1 MDT............................................................................................................................................ 406
Figura A-2 MTBF.......................................................................................................................................... 407
Figura A-3 Common Cause Failure (CCF) .................................................................................................. 408
Figura A-4 Disponibilità ................................................................................................................................ 409
Figura B-1 Panoramica: struttura del sistema per le modifiche dell'impianto in funzionamento ................. 419
Figura E-1 Esempio di interconnessione SM 321; DI 16 x DC 24 V ........................................................... 429
Figura E-2 Esempio di interconnessione SM 321; DI 32 x DC 24 V ........................................................... 430
Figura E-3 Esempio di interconnessione SM 321; DI 16 x AC 120/230 V................................................... 431
Figura E-4 Esempio di interconnessione SM 321; DI 8 x AC 120/230 V ..................................................... 432
Figura E-5 Esempio di interconnessione SM 321; DI 16 x DC 24V ............................................................ 433
Figura E-6 Esempio di interconnessione SM 321; DI 16 x DC 24V ............................................................ 434
Figura E-7 Esempio di interconnessione SM 326; DO 10 x DC 24V/2A ..................................................... 435
Figura E-8 Esempio di interconnessione SM 326; DI 8 x NAMUR .............................................................. 436
Figura E-9 Esempio di interconnessione SM 326; DI 24 x DC 24 V ........................................................... 437

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16 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
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Figura E-10 Esempio di interconnessione SM 421; DI 32 x UC 120 V ......................................................... 438


Figura E-11 Esempio di interconnessione SM 421; DI 16 x 24 V.................................................................. 439
Figura E-12 Esempio di interconnessione SM 421; DI 32 x 24 V.................................................................. 440
Figura E-13 Esempio di interconnessione SM 421; DI 32 x 24 V.................................................................. 441
Figura E-14 Esempio di interconnessione SM 322; DO 8 x DC 24 V/2 A ..................................................... 442
Figura E-15 Esempio di interconnessione SM 322; DO 32 x DC 24 V/0,5 A ................................................ 443
Figura E-16 Esempio di interconnessione SM 322; DO 8 x AC 230 V/2 A ................................................... 444
Figura E-17 Esempio di interconnessione SM 322; DO 16 x DC 24 V/10 mA [EEx ib]................................. 445
Figura E-18 Esempio di interconnessione SM 322; DO 16 x DC 15 V/20 mA [EEx ib]................................. 446
Figura E-19 Esempio di interconnessione SM 322; DO 8 x DC 24 V/0,5 A .................................................. 447
Figura E-20 Esempio di interconnessione SM 322; DO 16 x DC 24 V/0,5 A ................................................ 448
Figura E-21 Esempio di interconnessione SM 332; AO 8 x 12 bit................................................................. 449
Figura E-22 Esempio di interconnessione SM 332; AO 4 x 0/4...20 mA [EEx ib] ......................................... 450
Figura E-23 Esempio di interconnessione SM 422; DO 16 x 120/230 V/2 A ................................................ 451
Figura E-24 Esempio di interconnessione SM 422; DO 32 x DC 24 V/0,5 A ................................................ 452
Figura E-25 Esempio di interconnessione SM 331, AI 4 x 15 bit [EEx ib] ..................................................... 453
Figura E-26 Esempio di collegamento SM 331; AI 8 x 12 bit ........................................................................ 454
Figura E-27 Esempio di collegamento SM 331; AI 8 x 16 bit ........................................................................ 455
Figura E-28 Esempio di collegamento SM 331; AI 8 x 16 bit ........................................................................ 456
Figura E-29 Esempio di interconnessione AI 6xTC 16Bit iso ........................................................................ 457
Figura E-30 Esempio di interconnessione 1 SM 331; AI 8 x 0/4...20mA HART ............................................ 458
Figura E-31 Esempio di interconnessione 2 SM 331; AI 8 x 0/4...20mA HART ............................................ 459
Figura E-32 Esempio di interconnessione SM 332, AO 4 x 12 bit................................................................. 460
Figura E-33 Esempio di interconnessione 3 SM 332; AO 8 x 0/4...20mA HART .......................................... 461
Figura E-34 Esempio di collegamento SM 431; AI 16 x 16 bit ...................................................................... 462

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 17
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18 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Prefazione 1
1.1 Prefazione

Scopo del manuale


Le informazioni riportate nel presente manuale si riferiscono al servizio, le funzioni e le
caratteristiche tecniche delle unità centrali dell'S7–400H.
Le modalità di configurazione di un S7–400H con queste e altre unità p. es., il montaggio e il
cablaggio di queste unità sono descritte nel manuale Sistema di automazione S7–400
Configurazione e installazione.

Modifiche rispetto alla versione precedente


Rispetto alla versione precedente del presente manuale SIMATIC Sistemi ad elevata
disponibilità, edizione 11/2011 (A5E00267693-09), sono state introdotte le modifiche
seguenti:
● Il firmware delle CPU 41x-5H PN/DP ha la versione 6.0
● Le CPU 41x-5H PN/DP hanno un'interfaccia PROFINET
● La CPU 416–5H è di nuova introduzione.
● Protezione del know how tramite protezione di accesso al blocco (S7 Block Privacy)
● Nuovo meccanismo di protezione "aggiornamento FW con firma elettronica" da STEP7
V5.5 SP2 HF1 in poi
● Incremento della performance della comunicazione
● Riduzione dei tempi di elaborazione
● Adeguamento della memoria di lavoro e di ulteriori risorse alle CPU 41x-3 PN/DP V6.0
● Con l'SFC 90 "H_CTRL" è possibile realizzare una commutazione master-riserva
programmata.

Differenze di comportamento del sistema tra le versioni 4.5 e V6.0


● Un programma utente che utilizza l'SFC 87 per leggere lo stato attuale del collegamento
e che è stato scritto per una CPU H V4.x non fornisce dati su una CPU H V 6.0. Il motivo
è che le risorse, estese a 120 collegamenti, anche nel programma richiedono un'area di
destinazione più ampia. Il programma deve essere opportunamente adeguato.
● Una CPU di riserva può assumere la funzione di master all'avviamento, vedere il capitolo
Stato di funzionamento AVVIAMENTO (Pagina 122).
● Con il RETE ON bufferizzato della CPU H V 6.0, in presenza di configurazioni estese con
numerosi CP e/o master DP esterni possono trascorrere fino a 30 secondi prima che

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 19
Prefazione
1.1 Prefazione

venga eseguito il nuovo avvio richiesto, vedere il capitolo Stato di funzionamento


AVVIAMENTO (Pagina 122)
● A differenza dell'OB 84, nell'informazione di avvio dell'OB 82 non è registrata la causa del
richiamo, vedere capitolo Moduli di sincronizzazione dell'S7–400H (Pagina 317)
● Prolungamento del tempo di ciclo in presenza di linee di sincronizzazione lunghe, vedere
il capitolo Moduli di sincronizzazione dell'S7–400H (Pagina 317)
● In caso di impiego di linee di sincronizzazione lunghe per la CPU H V 6.0 è necessario
aumentare il tempo di controllo del collegamento, vedere il capitolo Comunicazione
tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità (Pagina 228).
● Il tempo di avviamento della CPU in caso di RETE ON, il tempo di caricamento dei
blocchi e l'avviamento dopo una modifica dell'impianto durante il funzionamento possono
subire un notevole prolungamento a causa di blocchi criptati, vedere il capitolo
Protezione di accesso ai blocchi (Pagina 73).
● Per PROFINET in un sistema H vale quanto segue: se con l'impiego degli SFB 52/53/54
un ordine con valore di ritorno W#16#80BA viene respinto è necessario ripetere l'ordine.

Nozioni fondamentali necessarie


La comprensione del manuale presuppone conoscenze generali nell'ambito della tecnica di
automazione.
Sono inoltre necessarie nozioni sull'utilizzo di computer o strumenti di lavoro analoghi ai PC,
ad es. dispositivi di programmazione, con sistema operativo Windows XP, Windows Vista o
Windows 7. La progettazione dell'S7–400H avviene in STEP 7. È pertanto necessaria la
padronanza nell'utilizzo di questo software di base. Queste istruzioni sono reperibili nel
manuale Programmazione con STEP 7.
Osservare, in particolare nel caso di impiego di un S7–400H in aree a pericolo di esplosione,
le avvertenze sulla sicurezza dei controllori elettronici nell'appendice del manuale Sistema di
automazione S7–400 Configurazione e installazione.

Campo di validità del manuale


Il manuale è valido per i seguenti componenti:
● CPU 412–5H; 6ES7 412–5HK06–0AB0 con versione firmware V6.0 o superiore
● CPU 414–5H; 6ES7 414–5HM06–0AB0 con versione firmware V6.0 o superiore
● CPU 416–5H; 6ES7 416–5HS06–0AB0 con versione firmware V6.0 o superiore
● CPU 417–5H; 6ES7 417–5HT06–0AB0 con versione firmware V6.0 o superiore

Approvazioni
Informazioni dettagliate in merito a norme ed autorizzazioni sono riportate nel manuale di
riferimento Sistemi di automazione S7–400, Caratteristiche delle unità modularial capitolo
1.1, Norme e Autorizzazioni.

S7-400H
20 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Prefazione
1.1 Prefazione

Ulteriori informazioni
Per informazioni più approfondite sugli argomenti trattati nel presente documento consultare
i seguenti manuali:
Programmazione con STEP 7
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/18652056)
Configurazione dell'hardware e progettazione di collegamenti con STEP 7
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/18652631)
Funzioni standard e di sistema
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/44240604/0/en)
Descrizione del sistema PROFINET
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/19292127)

Guida in linea
Oltre al manuale, in fase operativa è possibile consultare la Guida in linea dettagliata
integrata nel software.
Il sistema di guida può essere consultato da svariate interfacce:
● Nel menu Guida sono elencati alcuni comandi di menu: Argomenti della Guida richiama
l'indice della Guida. La Guida ai sistemi H è disponibile alla voce Configurazione di
sistemi H.
● Uso della Guida fornisce istruzioni per l’uso della Guida in linea.
● La Guida rapida fornisce informazioni relative al contesto momentaneo, ad es. una
finestra di dialogo aperta o una finestra attiva. La Guida è accessibile dal pulsante "?"
oppure premendo il tasto F1.
● Un’altra variante di guida relativa al contesto è costituita dalla barra di stato. Per ogni
comando di menu appare una breve spiegazione non appena il puntatore del mouse si
trova sul comando di menu corrispondente.
● Anche per i simboli della barra degli strumenti viene visualizzata una breve spiegazione,
posizionando per qualche istante il puntatore del mouse sui simboli stessi.
Per la consultazione della Guida in linea su carta è possibile stampare singoli argomenti, libri
o l'intero contenuto della Guida.

Smaltimento e riciclaggio
Grazie all’esiguo contenuto di sostanze nocive l’S7–400H è facilmente riciclabile. Affinché il
riciclaggio e lo smaltimento della vecchia apparecchiatura avvengano nel rispetto
dell'ambiente, rivolgersi ad un'impresa autorizzata allo smaltimento di articoli di elettronica.

Ulteriore supporto
Per tutte le domande sull'uso dei prodotti descritti nel manuale che non trovano risposta
nella documentazione rivolgersi al rappresentante Siemens locale.
Il partner di riferimento è reperibile all'indirizzo:
Partner di riferimento (http://www.siemens.com/automation/partner)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 21
Prefazione
1.1 Prefazione

La Guida alla consultazione della documentazione tecnica per i singoli prodotti e sistemi
SIMATIC si trova nel sito:
Documentazione (http://www.automation.siemens.com/simatic/portal/html_72/techdoku.htm)
Il catalogo e il sistema per le ordinazioni online si trovano nel sito:
Catalogo (http://mall.automation.siemens.com/)

Functional Safety Services


Con i Siemens Functional Safety Service offriamo supporto ai nostri clienti con un pacchetto
di servizi completo che spazia dal calcolo del rischio alla verifica, dalla messa in servizio
dell'impianto al suo ammodernamento. Inoltre garantiamo la consulenza per l'utilizzo dei
sistemi di automazione SIMATIC S7 fail safe e ad elevata disponibilità.
Per ulteriori informazioni vedere:
Functional Safety Services (http://www.siemens.com/safety-services)
Per qualsiasi richiesta rivolgersi a:
Mail Functional Safety Services (mailto:safety-services.industry@siemens.com)
mailto:safety-services.industry@siemens.com

Centro di addestramento
Per facilitare l'approccio al sistema di automazione SIMATIC S7 vengono organizzati
appositi corsi di formazione. In caso di interesse, rivolgersi al training center locale o a quello
centrale.
Formazione (http://www.sitrain.com/index_en.html)

Technical Support
Per tutti i prodotti Industry Automation il supporto tecnico è accessibile compilando la
richiesta di supporto nell'apposito modulo online:
Support Request (http://www.siemens.de/automation/support-request)

Service & Support in Internet


Oltre alla documentazione abituale, Siemens mette a disposizione tutte le informazioni
online in Internet.
Service & Support (http://www.siemens.com/automation/service&support)
Nel sito indicato è possibile reperire le seguenti informazioni:
● la Newsletter con informazioni sempre aggiornate sui prodotti;
● la funzione di ricerca in Service & Support per il reperimento di documenti aggiornati;
● un Forum, luogo di scambio di informazioni tra utenti e personale specializzato di tutto il
mondo;

S7-400H
22 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Prefazione
1.1 Prefazione

● il partner di riferimento locale per l'automazione.


● informazioni sull'assistenza tecnica sul posto, riparazioni e ricambi. Molte altre
informazioni utili sono disponibili nella rubrica "Servizi".

Vedere anche
Technical Support (http://support.automation.siemens.com)

Indicazioni di sicurezza
Siemens offre per il suo portfolio di prodotti di automazione e azionamento meccanismi di IT
Security con l’obbiettivo di rendere più sicuro il funzionamento dell'installazione o macchina.
Vi consigliamo di rimanere sempre informati sugli sviluppi della sicurezza IT dei vostri
prodotti. Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://support.automation.siemens.com
Qui ci si può registrare per una Newsletter specifica di un prodotto.
Per il funzionamento sicuro di un’installazione o macchina è inoltre necessario integrare i
componenti di automazione in un concetto di IT security per tutta l'installazione o macchina
che corrisponde allo stato attuale della sicurezza IT. Per ulteriori informazioni consultare il
sito:
http://www.siemens.com/industrialsecurity.
Considerare in questo contesto anche i prodotti impiegati da altri costruttori.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 23
Prefazione
1.1 Prefazione

S7-400H
24 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Sistemi di automazione ad elevata disponibilità 2
2.1 Sistemi di automazione ridondati di SIMATIC

Finalità di impiego dei sistemi di automazione ridondati


Generalmente i sistemi di automazione ridondati vengono impiegati allo scopo di ottenere
una disponibilità e una sicurezza più elevate.

Figura 2-1 Finalità d'impiego di sistemi di automazione ridondati

Tenere presente la differenza esistente tra sistemi ad elevata disponibilità e sistemi ad


elevata sicurezza.
L'S7–400H è un sistema di automazione ad elevata disponibilità il cui impiego nel controllo
di processi di sicurezza è consentito esclusivamente previa programmazione e
parametrizzazione conformi alle regole previste per i sistemi F. Per ulteriori informazioni
consultare il seguente manuale: SIMATIC Industrie Software S7 F/FH Systems
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/en/2201072)

Perché sistemi ad elevata disponibilità nella tecnica di automazione?


Lo scopo dell’impiego di sistemi di automazione ad elevata disponibilità consiste nella
riduzione del fermo di produzione a prescindere dal fatto che i guasti siano dovuti a un errore
o a lavori di manutenzione.
Maggiori sono i costi dovuti ad un periodo di inattività della produzione e più redditizio si
rivela l'impiego di un sistema ad elevata disponibilità. I costi di investimento normalmente più
elevati di un sistema ad elevata disponibilità vengono ammortizzati in breve tempo da una
produzione senza guasti.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 25
Sistemi di automazione ad elevata disponibilità
2.2 Aumento della disponibilità di impianti

Periferia ridondata
Si definiscono periferia ridondata unità di ingresso/uscita doppiamente disponibili che
vengono progettate ed impiegate a coppie. L'impiego della periferia ridondata offre una
disponibilità elevata in quanto, in questo caso, sia il guasto di una CPU che quello di un'unità
di ingresso/uscita viene tollerato. Per l'impiego della periferia ridondata, utilizzare i blocchi
della biblioteca "Ridondanza della periferia funzionale", vedere il capitolo Collegamento della
periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP (Pagina 166).

2.2 Aumento della disponibilità di impianti


Il sistema di automazione S7–400H soddisfa le elevate esigenze di disponibilità, intelligenza
e decentralizzazione poste ai moderni sistemi di automazione. Esso offre inoltre tutte le
funzioni per la rilevazione e l'elaborazione di dati di processo nonché per il comando, la
regolazione, il controllo di impianti e aggregati.

Compatibilità nell'intero sistema


Il sistema di automazione S7–400H e tutti gli altri componenti di SIMATIC, p. es. il sistema di
controllo SIMATIC PCS7, sono compatibili tra loro. La compatibilità nell'intero sistema, a
partire dai pannelli di controllo fino ai sensori ed attuatori, è scontata e garantisce la
massima prestazione del sistema.

Figura 2-2 Soluzioni di automazione compatibili con SIMATIC

S7-400H
26 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Sistemi di automazione ad elevata disponibilità
2.2 Aumento della disponibilità di impianti

Disponibilità a gradi con l'impiego ridondato dei componenti


Per consentirne la disponibilità in ogni situazione, l'S7–400H è stato ideato in modo
ridondato. Vale a dire che tutti i componenti essenziali sono doppi.
Sono doppiamente disponibili: l'unità centrale (CPU), l'alimentazione e l'hardware per
l'accoppiamento delle due unità centrali.
L'utente decide poi, in funzione del processo che intende automatizzare, quali ulteriori
componenti ridondare per ottenere una maggiore disponibilità.

Nodi di ridondanza
I nodi di ridondanza rappresentano la sicurezza contro i guasti di sistemi che impiegano
molteplici componenti dello stesso tipo. L'indipendenza di un nodo di ridondanza si realizza
quando il guasto di un componente nell'ambito del nodo non comporta alcuna limitazione
dell'affidabilità di altri nodi o dell'intero sistema.
Uno schema a blocchi consente di rappresentare in modo semplificato la disponibilità
dell'intero sistema. In un sistema a due canali 1su2, il guasto di un componente del nodo di
ridondanza non compromette la funzionalità dell’intero sistema. Nella catena dei nodi di
ridondanza il membro più debole determina la disponibilità dell'intero sistema.
Senza guasti

Figura 2-3 Esempio di ridondanza in una rete senza guasti

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 27
Sistemi di automazione ad elevata disponibilità
2.2 Aumento della disponibilità di impianti

Con guasti
La figura seguente illustra come il guasto di un singolo componente non comprometta la
funzionalità dell'intero sistema.

Figura 2-4 Esempio di ridondanza in un sistema 1su2 con guasti

Guasto ad un nodo di ridondanza (guasto totale)


Nella figura seguente l’intero sistema non è più funzionante perché in uno dei due nodi di
ridondanza 1su2 sono guasti entrambi i componenti parziali (guasto totale).

Figura 2-5 Esempio di ridondanza in un sistema 1su2 con guasto totale

S7-400H
28 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazioni possibili dell'S7–400H 3
3.1 Configurazioni possibili dell'S7–400H
La prima parte della descrizione inizia con la configurazione principale del sistema di
automazione ad elevata disponibilità S7–400H e dei componenti che costituiscono il sistema
di base S7–400H. Successivamente vengono descritti i componenti hardware che
consentono di ampliare il sistema di base.
La seconda parte descrive gli strumenti software con i quali eseguire la progettazione e la
programmazione dell'S7–400H. Vengono inoltre descritte le integrazioni e gli ampliamenti
delle funzioni che distinguono questo sistema dal sistema standard S7–400 e che sono
necessari per la creazione del programma utente al fine di consentire lo sfruttamento mirato
delle proprietà dell’S7–400H volte ad incrementare la disponibilità.

Informazioni importanti sulla progettazione

AVVERTENZA
Apparecchiature aperte
Le unità di un sistema S7-400 sono apparecchiature aperte. Ciò sta ad indicare che l'S7–
400 può essere montato esclusivamente in custodie, armadi o in quadri elettrici accessibili
soltanto tramite chiavi o appositi strumenti. L'accesso alle custodie, agli armadi o ai quadri
elettrici, deve essere reso possibile soltanto a personale istruito o abilitato.

La figura seguente mostra un esempio di configurazione di un S7–400H con periferia


decentrata condivisa e collegamento a un bus ridondato. Nelle pagine seguenti vengono
descritti i componenti software e hardware necessari al montaggio e al funzionamento di un
S7–400H.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 29
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.1 Configurazioni possibili dell'S7–400H

Figura 3-1 Panoramica

Ulteriori informazioni
I componenti del sistema standard S7–400 vengono impiegati anche nei sistemi di
automazione ad elevata disponibilità S7–400H. La descrizione dettagliata di tutti i
componenti hardware dell'S7–400 è disponibile nel manuale di riferimento Sistemi di
automazione S7–400; Caratteristiche delle unità modulari.
Lo sviluppo del programma utente e l’impiego di blocchi in un sistema di automazione S7–
400 ad elevata disponibilità sono assoggettati alle medesime regole previste per il sistema
S7–400 standard. Attenersi alle descrizioni contenute nel manuale Programmazione con
STEP 7 e nel manuale di riferimento Sistema di automazione S7–300/400; Funzioni
standard e di sistema.

S7-400H
30 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.2 Regole per l’equipaggiamento di una stazione H

3.2 Regole per l’equipaggiamento di una stazione H


Oltre alle regole generali valide per la disposizione delle unità in un sistema S7-400, per
quanto concerne le stazioni H occorre osservare anche le condizioni seguenti:
● Le unità centrali devono essere inserite rispettivamente negli stessi posti connettore.
● Le interfacce master DP o le unità di comunicazione ridondati devono essere inserite
rispettivamente negli stessi posti connettore.
● Le interfacce master DP esterne per i sistemi master DP ridondati possono essere
inserite solo nelle apparecchiature centrali e non in quelle di ampliamento.
● Le unità ridondate devono essere identiche, ovvero avere lo stesso numero di articolo, la
stessa versione di prodotto e del firmware. Per quanto riguarda la versione di prodotto fa
fede non l'etichetta sul lato frontale bensì la versione dei componenti "hardware" (finesta
di dialogo "Stato dell'unità) deducibile da STEP 7.
● Tutte le altre unità ridondate devono essere identiche, ovvero avere lo stesso numero di
articolo, la stessa versione di prodotto e - se presente - la stessa versione del firmware.

3.3 Sistema di base dell'S7–400H

Hardware del sistema di base


Il sistema di base è costituito dai componenti hardware indispensabili per un controllore ad
elevata disponibilità. La figura seguente illustra i componenti della configurazione.
Il sistema di base può essere ampliato con unità standard dell’S7–400. Sono tuttavia
previste limitazioni per le unità di comunicazione e funzionali, consultare l’appendice Unità
funzionali e di comunicazione impiegabili nell'S7–400H (Pagina 425).

Figura 3-2 Hardware del sistema di base S7–400H

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 31
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.3 Sistema di base dell'S7–400H

Unità centrali
L’essenza dell’S7–400H è costituita dalle due unità centrali. Un interruttore sul lato
posteriore della CPU consente di impostare i numeri dei telai di montaggio. Nel seguito la
CPU sul telaio di montaggio 0 verrà definita CPU 0, la CPU sul telaio di montaggio 1 CPU 1.

Telaio di montaggio per l'S7–400H


Il telaio di montaggio UR2-H consente la configurazione di due sistemi parziali separati dotati
ciascuno di nove posti connettore e si addice al montaggio in armadi con dimensioni di
ingombro di 19”.
In alternativa è possibile anche installare l'S7–400H su due telai di montaggio distinti. In
questo caso si consiglia l'impiego di telai di montaggio centrali UR1 o UR2.

Alimentazione
L'alimentazione richiede per ogni CPU H, ovvero per ognuno dei due sistemi parziali dell’S7-
400H, un alimentatore della gamma di sistema standard dell’S7-400.
L'incremento della disponibilità dell'alimentazione può essere realizzato collocando due
alimentazioni ridondabili in ogni sistema parziale. Utilizzare in questo caso le unità di
alimentazione PS 405 R / PS 407 R,
che possono anche essere combinate nel sistema ridondato (PS 405 R con PS 407 R).

Moduli di sincronizzazione
I moduli di sincronizzazione consentono l'accoppiamento delle due unità centrali. Esse
vengono montate nelle unità centrali e sono intercollegate tramite cavi a fibre ottiche.
I moduli di sincronizzazione sono disponibili in due tipi, uno raggiunge una distanza massima
di 10 m tra le due CPU, l'altro di 10 Km.
I sistemi H richiedono l’impiego di 4 moduli di sincronizzazione rispettivamente dello stesso
tipo. I moduli di sincronizzazione sono descritti nel capitolo Moduli di sincronizzazione
dell'S7–400H (Pagina 317).

Cavi a fibre ottiche


I cavi a fibre ottiche collegano i moduli di sincronizzazione per l'accoppiamento di ridondanza
tra le due unità centrali. Essi collegano a coppia rispettivamente i moduli di sincronizzazione
superiori e inferiori.
Le specifiche sui cavi a fibra ottica da impiegare in un S7–400H sono riportate nel
capitolo Scelta dei cavi a fibre ottiche (Pagina 324).

S7-400H
32 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.4 Periferia per l'S7–400H

3.4 Periferia per l'S7–400H


Per l’S7–400H è possibile impiegare le unità di ingresso/uscita di SIMATIC S7. La periferia
può essere impiegata nei seguenti dispositivi:
● Apparecchiature centrali
● Apparecchiature di ampliamento
● Sistemi decentrati tramite PROFIBUS DP
● Sistemi decentrati tramite PROFINET
Le unità funzionali (FM) e di comunicazione (CP) impiegabili in un S7–400H sono elencate
nell’appendice Unità funzionali e di comunicazione impiegabili nell'S7–400H (Pagina 425).

Possibilità di configurazione della periferia


Possibilità di configurazione previste per le unità di ingresso/uscita:
● Configurazione unilaterale ad un canale con disponibilità normale
Nella configurazione unilaterale ad un canale le unità di ingresso/uscita sono presenti
una sola volta. Le unità di ingresso/uscita sono situate in un preciso sistema parziale e
vengono indirizzate soltanto da questo.
Tuttavia, nella configurazione ridondata, entrambe le CPU sono collegate tra loro
mediante l’accoppiamento di ridondanza ed elaborano quindi il programma utente nel
medesimo modo.
● Configurazione ad un canale condivisa con disponibilità elevata
Nella configurazione decentrata, unilaterale, ad un canale, le unità di ingresso e uscita
sono presenti una sola volta, tuttavia, esse sono accessibili ad entrambi i sistemi parziali.
● Configurazione ridondata a due canali ad elevata disponibilità
Nella configurazione ridondata a due canali le unità di ingresso/uscita sono presenti in
modo ridondato e accessibili ad entrambi i sistemi parziali.

Ulteriori informazioni
Informazioni dettagliate sull'impiego della periferia sono riportate nel capitolo Impiego della
periferia nell'S7–400H (Pagina 157).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 33
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.5 Funzioni di comunicazione

3.5 Funzioni di comunicazione


Nell’S7–400H la comunicazione avviene tramite le seguenti vie:
● Bus di impianto con Industrial Ethernet
● Accoppiamento punto a punto
Ciò vale sia per i componenti impiegabili a livello centrale che per quelli impiegabili a livello
decentrato. Le unità di comunicazione impiegabili sono riportate nell’appendice Unità
funzionali e di comunicazione impiegabili nell'S7–400H (Pagina 425).

Disponibilità della comunicazione


L'S7–400H consente di variare la disponibilità della comunicazione. A seconda delle proprie
esigenze di comunicazione esistono svariate soluzioni per l'S7–400H. Esse si estendono
dalla configurazione di una semplice struttura di linee di rete fino all'anello ridondato a due
conduttori ottici.
Con PROFIBUS o Industrial Ethernet, la comunicazione ad elevata disponibilità viene
supportata esclusivamente tramite le funzioni di comunicazione S7.

Programmazione e progettazione
A prescindere dall’impiego di componenti hardware supplementari, la progettazione e la
programmazione non differiscono da quelle del sistema standard. I collegamenti ad elevata
disponibilità devono essere soltanto progettati, non necessitano infatti di una
programmazione specifica.
Tutte le funzioni di comunicazione necessarie per il funzionamento della comunicazione ad
elevata disponibilità, sono integrate nel sistema operativo della CPU H e funzionano
automaticamente ed in sottofondo. Tra queste ad esempio il controllo dei collegamenti di
comunicazione o la commutazione automatica ad un collegamento ridondato in caso di
guasto.

Ulteriori informazioni
Informazioni dettagliate sulla comunicazione con S7–400H sono riportate nel
capitolo Funzioni di comunicazione (Pagina 201).

S7-400H
34 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.6 Strumenti di programmazione e progettazione

3.6 Strumenti di programmazione e progettazione


Analogamente all’S7–400 anche l’S7–400H viene programmato e progettato con STEP 7.
Alla scrittura del programma utente è necessario tener presente soltanto poche limitazioni.
La progettazione prevede inoltre particolari indicazioni supplementari specifiche per i sistemi
H. La sorveglianza e la commutazione dei componenti ridondati in caso di errore vengono
eseguite automaticamente dal sistema operativo. Le informazioni necessarie sono già state
progettate dall'utente in STEP 7 e sono note al sistema.
Informazioni più dettagliate sono disponibili nella Guida in linea, nel capitolo Progettazione
con STEP 7 (Pagina 241) e nell’appendice Differenze tra sistemi ad elevata disponibilità e
sistemi standard (Pagina 421).

Software opzionale
Tutti i tool standard, Engineering Tool e software runtime impiegati per l’S7–400, possono
essere utilizzati anche per l’S7–400H. Eventuali limitazioni nella gamma delle funzioni sono
descritte nella rispettiva Guida in linea.

3.7 Programma utente


Per la progettazione e la programmazione del programma utente dell’S7–400H valgono le
stesse regole del sistema standard S7–400.
Dal punto di vista dell’applicazione del programma utente, l'S7–400H si comporta
esattamente come un sistema standard. Le funzioni di sincronizzazione sono integrate nel
sistema operativo e funzionano automaticamente e completamente in sottofondo. Non è
quindi necessario considerare queste funzioni nel programma utente.
Nel funzionamento di ridondanza, i programmi utente sono identici in entrambi le CPU e
vengono elaborati in sincronismo di evento.
Per poter tuttavia reagire ad esempio al prolungamento del tempo di ciclo dovuto
all'aggiornamento, sono previsti alcuni blocchi specifici che permettono l'ottimizzazione del
programma utente.

Blocchi specifici per l'S7–400H


Oltre ai blocchi utilizzabili sia per l'S7–400 che per l'S7–400H, quest'ultimo dispone anche di
blocchi supplementari con i quali è possibile influire sulle funzioni di ridondanza.
I seguenti blocchi organizzativi consentono di intervenire in presenza di errori di ridondanza
dell’S7–400H:
● OB 70, Errore di ridondanza della periferia
● OB 72, errore di ridondanza della CPU

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 35
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.7 Programma utente

L'FC 90 "H_CTRL" consente di influenzare nel seguente modo i sistemi H:


● disabilitare l’accoppiamento nella CPU master.
● disabilitare l’aggiornamento nella CPU master.
● è inoltre possibile rimuovere dall’autotest ciclico un componente di test, reinserirlo o
eseguire immediatamente l’avvio.
● È possibile eseguire una commutazione master-riserva programmata. Sono possibili le
seguenti commutazioni:
– L'attuale CPU di riserva diventa CPU master.
– La CPU sul telaio di montaggio 0 diventa CPU master.
– La CPU sul telaio di montaggio 1 diventa CPU master.

Nota
OB necessari
Nella CPU dell’S7–400H è necessario caricare sempre i seguenti OB di errore: OB 80,
OB 82, OB 83, OB 85, OB 86, OB 88, OB 121 e OB 122. Se questi OB non sono
caricati, in caso di errore il sistema H entra in stato di STOP.

Ulteriori informazioni
Per informazioni dettagliate sulla programmazione dei blocchi sopra citati consultare la
Guida in linea a STEP 7.

S7-400H
36 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.8 Documentazione

3.8 Documentazione
La figura sottostante riporta la descrizione dei diversi componenti nonché le possibilità di
impiego del sistema di automazione S7–400H.

Figura 3-3 Documentazione per l'utente riguardante i sistemi ad elevata disponibilità

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 37
Configurazioni possibili dell'S7–400H
3.8 Documentazione

S7-400H
38 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Primi passi 4
4.1 Primi passi
Queste istruzioni illustrano con un esempio concreto le operazioni per la messa in servizio di
un sistema fino ad arrivare ad un'applicazione funzionante. Esse consentono di apprendere
il funzionamento del sistema di automazione S7–400H ed il relativo comportamento in
presenza di errori.
A seconda dell'esperienza, l'esecuzione dell'esempio richiede da 1 a 2 ore.

4.2 Presupposti
Presupposti necessari:
Sul PG deve essere installata correttamente una versione ammessa del software di base di
STEP 7, vedere il capitolo Progettazione con STEP 7 (Pagina 241). Se necessario deve
essere stato installato anche un aggiornamento hardware.
Per la configurazione dell’hardware sono necessarie le seguenti unità:
● un sistema di automazione S7–400H composto da:
– 1 telaio di montaggio UR2–H
– 2 alimentatori PS 407 10A
– 2 CPU H
– 4 moduli di sincronizzazione
– 2 cavi a fibre ottiche
● un sistema di periferia decentrata ET 200M con bus backplane attivo con
– 2 IM 153–2
– 1 unità di ingresso digitale SM321 DI 16 x DC24V
– 1 unità di uscita digitale SM322 DO 16 x DC24V
● gli accessori necessari, quali cavi PROFIBUS etc.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 39
Primi passi
4.3 Configurazione dell’hardware e messa in servizio dell’S7–400H

4.3 Configurazione dell’hardware e messa in servizio dell’S7–400H

Configurazione dell'hardware
Per realizzare la configurazione dell'S7–400H come rappresentato nella figura seguente,
procedere nel modo seguente:

Figura 4-1 Configurazione hardware

1. Installare entrambe le apparecchiature parziali del sistema di automazione S7–400H


attenendosi alla descrizione riportata nei manuali Sistemi di automazione S7–400,
Configurazione e Caratteristiche delle unità modulari.
2. Impostare i numeri dei telai di montaggio utilizzando l'interruttore sul retro delle CPU.
Se il numero del telaio di montaggio è impostato in modo errato, non si ha l'accesso
online e la CPU potrebbe non avviarsi.
3. Inserire i moduli di sincronizzazione nella CPU. Vedere il capitolo Moduli di
sincronizzazione (Pagina 317)
4. Collegare i cavi a fibra ottica.
Vengono sempre collegati i due moduli di sincronizzazione superiori e i due inferiori delle
CPU. Posare i cavi a fibra ottica adottando le misure di protezione necessarie ad evitarne
il danneggiamento.
Accertarsi sempre che i due cavi a fibra ottica vengano posati separatamente. La posa
separata accresce la disponibilità e protegge da possibili guasti duplici, ad esempio nel
caso di un'interruzione contemporanea dei cavi a fibre ottiche.
Inoltre, prima di inserire l'alimentazione o di accendere il sistema accertarsi che in
entrambe le CPU sia inserito almeno un cavo a fibra ottica. In caso contrario può
accadere che entrambe le CPU elaborino il programma utente come CPU master.
5. Configurare la periferia decentrata come descritto nel manuale Apparecchiatura di
periferia decentrata ET 200M.

S7-400H
40 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Primi passi
4.3 Configurazione dell’hardware e messa in servizio dell’S7–400H

6. Collegare il PG alla prima CPU H, la CPU0. Questa CPU deve essere la CPU master
dell’S7–400H.
7. Dopo un RETE ON viene effettuato un test avanzato della memoria RAM (autotest). La
durata dell'autotest è di almeno 10 minuti.
In questo intervallo la CPU non è accessibile e il LED di STOP lampeggia. Se è
disponibile la batteria tampone, al prossimo RETE ON il test non verrà più effettuato.

Messa in servizio dell'S7–400H


Per la messa in servizio dell’S7–400H procedere nel modo seguente:
1. In SIMATIC Manager aprire il progetto di esempio "Progetto H". La configurazione
corrisponde alla configurazione hardware descritta alla voce "Presupposti".
2. Aprire la configurazione hardware del progetto selezionando l'oggetto "Hardware" ed
eseguire con il tasto destro del mouse il comando del menu di scelta rapida "Oggetto ->
Apri". Se la configurazione è la medesima, proseguire con il passo 6.
3. Se la configurazione hardware si differenzia da quella del progetto, ad esempio per i tipi
di unità, gli indirizzi MPI o DP, adattare il progetto e salvarlo. Le descrizioni sono riportate
nella Guida di base di SIMATIC Manager.
4. Aprire il programma utente nella cartella “Programma S7”.
Nella Vista offline la cartella “Programma S7” è assegnata solo alla CPU0. Il programma
utente è eseguibile nella configurazione hardware descritta. Esso consente l'accensione
in successione dei LED sull'unità di uscita digitale.
5. Se necessario, modificare il programma utente, ad esempio per adattarlo alla propria
configurazione hardware, e salvarlo.
6. Caricare il programma utente nella CPU0 con il comando di menu "Sistema di
destinazione -> Carica".
7. Avviare il sistema di automazione S7–400H portando in RUN i selettori dei modi operativi,
prima sulla CPU0 e successivamente sulla CPU1. La CPU esegue il nuovo avviamento e
richiama l'OB 100.
Risultato: La CPU0 si avvia come CPU master e la CPU1 come CPU di riserva. Dopo
l’accoppiamento e l’aggiornamento della CPU di riserva, l’S7–400H si porta sullo stato di
sistema ridondato ed esegue il programma utente. Esso consente l'accensione in
successione dei LED sull'unità di uscita digitale.

Nota
È possibile avviare e arrestare il sistema di automazione S7–400H anche da STEP 7.
Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea.
L'avviamento a freddo può essere attivato esclusivamente mediante il comando del PG
"Avviamento a freddo". La CPU deve trovarsi nello stato di funzionamento STOP e il
selettore dei modi operativi deve essere posizionato su RUN. All'avviamento a freddo
viene richiamato l'OB 102.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 41
Primi passi
4.4 Esempi di reazione del sistema H in caso di anomalie

4.4 Esempi di reazione del sistema H in caso di anomalie

Esempio 1: guasto di un'unità centrale o dell'alimentazione


Situazione di partenza: L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema ridondato.
1. Disattivare la CPU0 disinserendo l'alimentazione.
Evento: sulla CPU1 si accendono i LED REDF, IFM1F e IFM2F. La CPU1 commuta sul
funzionamento singolo ed il programma utente continua a funzionare.
2. Riattivare l'alimentazione.
Evento:
– la CPU0 esegue automaticamente l'ACCOPPIAMENTO e l'AGGIORNAMENTO;
– la CPU0 si porta in RUN e funziona come CPU di riserva;
– L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema ridondato;

Esempio 2: Guasto di un cavo a fibra ottica


Situazione di partenza: L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema ridondato. Il selettore
dei modi operativi di ciascuna CPU si trova nella posizione RUN.
1. Disinserire uno dei cavi a fibre ottiche.
Evento: i LED REDF e IFM1F o IFM2F (a seconda del cavo a fibre ottiche disinserito) di
entrambe le CPU si accendono. La CPU di riserva si porta nello stato di funzionamento
DIAGNOSTICA. L'altra CPU resta master e continua ad operare nel funzionamento
singolo.
2. Ricollegare ora il cavo a fibre ottiche in precedenza disinserito.
Risultato: la CPU di riserva esegue l'ACCOPPIAMENTO e l'AGGIORNAMENTO. L'S7–
400H si trova ora nello stato di sistema ridondato.

4.5 Particolarità della rappresentazione in SIMATIC Manager


Per contraddistinguere le particolarità di un sistema H da quelle di una stazione S7-400
standard la rappresentazione e l'elaborazione in SIMATIC Manager si differenziano nei
seguenti punti:
● Nella vista offline il programma S7 viene visualizzato solo nella CPU0. Nella CPU1 invece
non è visibile nessun programma S7.
● Nella vista online il programma S7 viene visualizzato e può essere selezionato in
entrambe le unità centrali.

S7-400H
42 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Primi passi
4.5 Particolarità della rappresentazione in SIMATIC Manager

● Nella vista online le unità centrali vengono rappresentate da icone che ne rappresentano
gli stati di funzionamento.
● Per le funzioni del PG che consentono la creazione di un collegamento online deve
sempre essere evidenziata una delle due unità centrali (anche se la funzione ha effetto
sull'intero sistema H attraverso il collegamento ridondato).

Nota
È preferibile elaborare la CPU0 perché in caso contrario mancano informazioni che sono
disponibili solo offline (ad es. commenti o nomi di parametri).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 43
Primi passi
4.5 Particolarità della rappresentazione in SIMATIC Manager

S7-400H
44 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H 5
5.1 Elementi di comando e visualizzazione delle CPU

Elementi di comando e visualizzazione della CPU 41x-5H PN/DP

Figura 5-1 Disposizione degli elementi di comando e visualizzazione della CPU 41x-5H PN/DP

Indicatori LED
La tabella seguente mostra una panoramica dei LED presenti nelle singole CPU.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 45
Configurazione di una CPU 41x–H
5.1 Elementi di comando e visualizzazione delle CPU

I capitoli Funzioni di controllo della CPU (Pagina 49) e Segnalazioni di stato e di errore
(Pagina 52) descrivono gli stati e gli errori che vengono segnalati tramite questi LED.

Tabella 5- 1 LED delle CPU

LED Colore Significato


INTF rosso Errore interno
EXTF rosso Errore esterno
BUS1F rosso Errore di bus nell'interfaccia MPI/PROFIBUS DP 1
IFM1F rosso Errore nel modulo di sincronizzazione 1
IFM2F rosso Errore nel modulo di sincronizzazione 2
FRCE giallo Ordine di forzamento attivo
MAINT giallo Richiesta di manutenzione
RUN verde Stato RUN
STOP giallo Stato STOP
REDF rosso Perdita della ridondanza / errore di ridondanza
BUS2F rosso Errore di bus nell'interfaccia PROFIBUS
BUS5F rosso Errore di bus nell'interfaccia PROFINET
MSTR giallo La CPU conduce il processo
RACK0 giallo CPU nel telaio di montaggio 0
RACK1 giallo CPU nel telaio di montaggio 1
LINK 1 OK verde Collegamento tramite modulo di sincronizzazione 1 attivo e OK
LINK 2 OK verde Collegamento tramite modulo di sincronizzazione 2 attivo e OK
LINK verde Collegamento all'interfaccia PROFINET attivo
RX/TX aran- Ricezione (Receive) o trasmissione (Send) di dati nell'interfaccia
cione PROFINET.

Selettore dei modi operativi


Con il selettore dei modi operativi è possibile impostare il tipo di funzionamento attuale della
CPU. Il selettore dei modi operativi è ideato come interruttore a chiave a tre posizioni.
Il capitolo Funzione del selettore dei modi operativi (Pagina 55) descrive le funzioni del
selettore dei modi operativi.

Vano per le memory card


In questo vano è possibile inserire una memory card.
Esistono due tipi di memory card:
● Schede RAM
Con le schede di tipo RAM è possibile ampliare la memoria di caricamento di una CPU.
● Schede FLASH
Con le FLASH Card è possibile salvare il programma utente e i dati a prova di guasto
anche senza batteria tampone. Le schede di tipo FLASH possono essere programmate

S7-400H
46 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.1 Elementi di comando e visualizzazione delle CPU

nel PG o nella CPU. Anche le schede FLASH consentono di ampliare la memoria di


caricamento della CPU.
La descrizione dettagliata delle memory card si trova nel capitolo Struttura e funzioni
delle memory card (Pagina 60).

Vano per moduli di sincronizzazione


In questo vano è possibile inserire un modulo di sincronizzazione. Vedere il capitolo Moduli
di sincronizzazione (Pagina 317)

Interfaccia MPI/DP
All'interfaccia MPI della CPU è possibile collegare p. es. i dispositivi seguenti:
● Dispositivi di programmazione
● Apparecchiature di servizio e supervisione
● Ulteriori controllori S7–400 o S7–300, consultare il capitolo Interfaccia multipunto MPI/DP
(X1) (Pagina 64).
Utilizzare connettori di bus con uscita del cavo obliqua (vedere il manuale Sistema di
automazione S7–400, Configurazione e installazione.
È possibile progettare l'interfaccia MPI anche come master DP e quindi utilizzarla come
interfaccia PROFIBUS DP con max. 32 slave DP.

Interfaccia PROFIBUS DP
All'interfaccia PROFIBUS DP è possibile collegare la periferia decentrata nonché PG/OP.

Interfaccia PROFINET
All'interfaccia PROFINET si possono collegare i PROFINET IO Device. L'interfaccia
PROFINET ha 2 porte (RJ 45) collegate esternamente con uno switch. L'interfaccia
PROFINET crea il collegamento con Industrial Ethernet.

CAUTELA

Per questa interfaccia è consentito soltanto il collegamento a una rete LAN Ethernet. Non è
consentito ad es. il collegamento alla rete di comunicazione telefonica.
A questa interfaccia si possono collegare esclusivamente componenti di rete compatibili
con PROFINET.

Impostazione dei numeri di telaio


Impostare i numeri dei telai di montaggio mediante un interruttore posto sul retro della CPU.
L'interruttore ha due posizioni, 1 (in alto) e 0 (in basso). Su una CPU deve essere impostato
il numero di telaio 0, sull’altro il numero 1. Allo stato di fornitura, su entrambe le CPU è
impostato il numero di telaio di montaggio 0.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 47
Configurazione di una CPU 41x–H
5.1 Elementi di comando e visualizzazione delle CPU

Alimentazione della tensione di bufferizzazione esterna nella presa "EXT.-BATT."


Con gli alimentatori dell'S7–400H è possibile impiegare due batterie tampone per realizzare
quanto segue:
● Bufferizzazione di un programma utente che è stato memorizzato in una RAM.
● Mantenimento della ritenzione di merker, temporizzatori, contatori, dati di sistema e dati
di blocchi dati variabili.
● Bufferizzazione dell'orologio interno.
È possibile raggiungere la stessa bufferizzazione collegando alla presa "EXT.-BATT." della
CPU una corrente continua compresa tra 5 V e 15 V.
L'ingresso "EXT.-BATT." presenta le seguenti caratteristiche:
● Protezione da inversione polarità
● Limitazione della corrente di cortocircuito a 20 mA
Per l'alimentazione nella presa "EXT.-BATT" è necessario un cavo di collegamento con un
connettore jack da 2,5 mm Ø come quello indicato nella figura seguente. Rispettare la
polarità dello spinotto jack.

Figura 5-2 Spinotto jack

È possibile ordinare la spina jack con cavo confezionato indicando il numero di ordinazione
A5E00728552A.

Nota
L'alimentazione esterna tramite la presa "EXT.-BATT." è necessaria se viene sostituito un
alimentatore e si desidera bufferizzare per tutta la durata di questa operazione il programma
utente memorizzato in una RAM e i dati sopra citati.
Non è consentito connettere tra loro i cavi di collegamento di diverse CPU. Collegando tra
loro diverse CPU si possono causare problemi riguardanti le condizioni di compatibilità
elettromagnetica e i diversi potenziali di tensione.

S7-400H
48 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.2 Funzioni di controllo della CPU

5.2 Funzioni di controllo della CPU

Controlli e messaggi di errore


Nell'hardware della CPU e nel sistema operativo sono disponibili funzioni di controllo che
assicurano un lavoro corretto e un comportamento definito in caso di errori. Per una serie di
errori è anche possibile una reazione da parte del programma utente.
La seguente tabella offre una panoramica sui possibili errori, la relativa causa e la reazione
della CPU.
In ogni CPU sono disponibili inoltre funzioni informative e di test che possono essere
richiamate con STEP 7.

Tipo di errore Causa dell'errore Reazione del sistema operativo LED di errore
Errore di accesso Guasto di una unità (SM, FM, CP) Il LED "EXTF" rimane acceso fino a EXTF
quando l'errore non è stato eliminato.
Con SM:
• Richiamo dell'OB 122 negli accessi
diretti, richiamo dell'OB 85 nell'ag-
giornamento dell'immagine di pro-
cesso
• Registrazione nel buffer di diagno-
stica
• Con le unità di ingresso: Registra-
zione del dato "zero" nell'ACCU o
immagine di processo
Con le altre unità:
• Richiamo dell'OB 122 negli accessi
diretti, richiamo dell'OB 85 nell'ag-
giornamento dell'immagine di pro-
cesso
Errore di tempo • Il tempo di esecuzione del programma Il LED "INTF" rimane acceso fino a INTF
utente (OB1 e tutti gli allarmi e OB di er- quando l'errore non è stato eliminato.
rore) supera il tempo di ciclo massimo Richiamo dell'OB 80.
preimpostato. Nel caso di OB non caricato: La CPU
• OB di errore di richiesta entra in STOP.
• Overflow del buffer di informazioni di
avvio
• OB di errore temporale
Errore dell'alimen- Nel telaio di montaggio centrale o di am- Richiamo dell'OB 81 EXTF
tatore(i) (non si pliamento Nel caso di OB non caricato: la CPU
tratta di un guasto rimane in RUN.
• almeno una batteria tampone dell'ali-
di rete)
mentatore è scarica
• manca la tensione di bufferizzazione
• l'alimentazione 24 V dell'alimentatore è
guasta

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 49
Configurazione di una CPU 41x–H
5.2 Funzioni di controllo della CPU

Tipo di errore Causa dell'errore Reazione del sistema operativo LED di errore
Allarme di diagno- Un'unità di periferia con funzioni di diagno- Richiamo dell'OB 82 EXTF
stica stica segnala un allarme di diagnostica Nel caso di OB non caricato: La CPU
Progettazione dalla V 6.0 in poi: il modulo di entra in STOP.
sincronizzazione segnala un allarme di dia-
gnostica, vedere il capitolo Moduli di sincro-
nizzazione dell'S7–400H (Pagina 317)
Estrazio- Estrazione o inserimento di un SM e inseri- Richiamo dell'OB 83 EXTF
ne/inserimento mento di un tipo di unità errato. Nel caso di OB non caricato: la CPU
dell'allarme Estrazione di un modulo di sincronizzazione. entra in STOP.
Allarme per errore • Perdita della ridondanza delle CPU Richiamo dell'OB 72 EXTF
di ridondanza Nel caso di OB non caricato: la CPU
• Commutazione riserva-master
rimane in RUN.
• Errore di sincronizzazione
• Errore in un modulo di sincronizzazione
• Interruzione dell'aggiornamento
• Errore di confronto (ad es. RAM, IPU)
Errore hardware • Un errore di memorizzazione è stato Richiamo dell'OB 84 INTF
nella CPU individuato e corretto Nel caso di OB non caricato: la CPU
• Progettazione prima della V 6.0: trasmis- rimane in RUN.
sione dati del collegamento ridondato di-
sturbata.
Errore di esecu- • Viene richiamata la classe di priorità, ma Richiamo dell'OB 85 INTF
zione del pro- il corrispondente OB non è disponibile. Nel caso di OB non caricato: la CPU
gramma entra in STOP.
• Con richiamo di SFB: Il DB di istanza
manca o è errato.
• Errore nell'aggiornamento dell'immagine EXTF
di processo
Guasto di un telaio • Mancanza di tensione in un'apparecchia- Richiamo dell'OB 86 EXTF
di montaggio / di tura di ampliamento Nel caso di OB non caricato: la CPU
una stazione entra in STOP.
• Guasto di un ramo DP/PN
• Guasto di un ramo di accoppiamento: IM
mancante o guasto, conduttore interrot-
to)
Errori di comuni- Errore nella comunicazione: Richiamo dell'OB 87 INTF
cazione Nel caso di OB non caricato: La CPU
• Sincronizzazione dell'ora
non entra in STOP.
• Accesso al DB in caso di scambio dei
dati tramite blocchi funzionali di comuni-
cazione

S7-400H
50 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.2 Funzioni di controllo della CPU

Tipo di errore Causa dell'errore Reazione del sistema operativo LED di errore
Interruzione dell'e- L'elaborazione di un blocco del programma Richiamo dell'OB 88 INTF
laborazione viene interrotta. Possibili cause: Nel caso di OB non caricato: la CPU
• Eccessiva profondità di annidamento del entra in STOP.
livello di parentesi
• Eccessiva profondità di annidamento
della zona relè master control
• Eccessiva profondità di annidamento con
errori di sincronismo
• Eccessiva profondità di annidamento dei
richiami di blocco (U-Stack)
• Eccessivo annidamento dei richiami di
blocco (B-Stack)
• Errore durante l'allocazione dei dati locali
Errore di pro- Errore nel programma utente: Richiamo dell'OB 121 INTF
grammazione Nel caso di OB non caricato: la CPU
• Errore di conversione BCD
entra in STOP.
• Errore di lunghezza del settore
• Errore di settore
• Errore di allineamento
• Errore di scrittura
• Errore di numero di timer
• Errore di numero di contatore
• Errore di numero di blocco
• Blocco non caricato
Errore di codice Errore nel programma utente compilato, ad La CPU entra in STOP. INTF
MC7 esempio codice operazione non ammesso o Necessario nuovo avviamento o can-
salto oltre la fine del blocco cellazione totale.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 51
Configurazione di una CPU 41x–H
5.3 Segnalazioni di stato e di errore

5.3 Segnalazioni di stato e di errore

LED RUN e STOP


I LED RUN e STOP forniscono informazioni sullo stato di funzionamento della CPU attiva.

LED Significato
RUN STOP
Acceso Spento La CPU è nello stato di funzionamento RUN.
Spento Acceso La CPU è nello stato di funzionamento STOP. Il programma utente non viene elabora-
to. Sono possibili l'avviamento a freddo/il nuovo avviamento. Se lo stato di STOP è
stato causato da un errore, è acceso anche il LED di guasto (INTF o EXTF).
Lampeggia Lampeggia La CPU si trova nello stato di AVARIA. Inoltre tutti gli altri LED lampeggiano a 2 Hz.
2 Hz 2 Hz
Lampeggia Acceso Lo stato ALT è stato attivato da una funzione di test.
0,5 Hz
Lampeggia Acceso È stato attivato l'avviamento a freddo/il nuovo avviamento. In funzione della lunghezza
2 Hz dell'OB richiamato, l'esecuzione dell'avviamento a freddo/del nuovo avviamento può
richiedere un minuto o più. Se, trascorso questo lasso di tempo, la CPU non si porta in
RUN, può essersi verificato p. es. un errore nella progettazione dell'impianto.
Spento Lampeggia Dopo un RETE ON viene effettuato un test avanzato della memoria RAM (autotest). La
2 Hz durata dell'autotest è di almeno 10 minuti.
Cancellazione totale in corso
Irrilevante Lampeggia La CPU richiede la cancellazione totale.
0,5 Hz
Lampeggia Lampeggia Funzionamento di diagnostica
0,5 Hz 0,5 Hz Inoltre questo LED segnala che nella CPU sono in corso operazioni interne e che nel
frattempo la CPU non è utilizzabile/accessibile. Le cause potrebbero essere:
• Avvio (rete ON) di una CPU in cui sono caricati numerosi blocchi. Se si caricano
blocchi criptati l'avvio può richiedere più tempo, a seconda del loro numero.
• Cancellazione totale se è inserita una memory card di grandi dimensioni o in pre-
senza di blocchi criptati.

LED MSTR, RACK0 e RACK1


I tre LED MSTR, RACK0 e RACK1 forniscono informazioni sul numero del telaio di
montaggio impostato nella CPU nonché sulla CPU che conduce il processo per la periferia
condivisa.

LED Significato
MSTR RACK0 RACK1
Acceso Irrilevante Irrilevante La CPU conduce il processo per la periferia condivisa
Irrilevante Acceso Spento CPU sul telaio di montaggio con numero 0
Irrilevante Spento Acceso CPU sul telaio di montaggio con numero 1

S7-400H
52 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.3 Segnalazioni di stato e di errore

LED INTF, EXTF e FRCE


I tre LED INTF, EXTF e FRCE forniscono informazioni su errori e particolarità che si
verificano durante l'esecuzione del programma utente.

LED Significato
INTF EXTF FRCE
Acceso Irrilevante Irrilevante È stato individuato un errore interno (errore di parametrizzazione o di
programmazione).
Irrilevante Acceso Irrilevante È stato individuato un errore esterno (ovvero un errore la cui causa
non dipende dall'unità della CPU).
Irrilevante Irrilevante Acceso È attivo un ordine di forzamento.

LED BUS1F, BUS2F e BUS5F


I LED BUS1F, BUS2F e BUS5F segnalano errori relativi alle interfacce MPI/DP, PROFIBUS
DP e PROFINET.

Tabella 5- 2 Possibili stati dei LED BUS1F, BUS2F e BUS5F

LED Significato
BUS1F BUS2F BUS5F
Acceso Irrilevante Irrilevante È stato individuato un errore nell'interfaccia MPI/DP.
Irrilevante Acceso Irrilevante È stato individuato un errore nell'interfaccia PROFIBUS DP.
Irrilevante Irrilevante Acceso È stato individuato un errore nell'interfaccia PROFINET IO.
È stato progettato ma non collegato un sistema PROFINET IO.
Irrilevante Irrilevante Lampeggia Uno o più device nell'interfaccia PROFINET IO non rispondono.
Lampeggia Irrilevante Irrilevante La CPU è il uno o più slave nell'interfaccia PROFIBUS DP 1 non
master DP: rispondono.
La CPU è uno la CPU non viene indirizzata dal master DP.
slave DP:
Irrilevante Lampeggia Irrilevante La CPU è il uno o più slave nell'interfaccia PROFIBUS DP 2 non
master DP: rispondono.
La CPU è uno la CPU non viene indirizzata dal master DP.
slave DP:

LED IFM1F e IFM2F


I LED IFM1F e IFM2F indicano errori nel primo o nel secondo modulo di sincronizzazione.

LED Significato
IFM1F IFM2F
Acceso Irrilevante È stato individuato un errore nel modulo di sincronizzazione 1.
Irrilevante Acceso È stato individuato un errore nel modulo di sincronizzazione 2.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 53
Configurazione di una CPU 41x–H
5.3 Segnalazioni di stato e di errore

LED LINK e RX/TX


I LED LINK e RX/TX segnalano lo stato attuale dell'interfaccia PROFINET.

Tabella 5- 3 Possibili stati dei LED LINK e RX/TX

LED Significato
LINK RX/TX
Acceso Irrilevante Collegamento all'interfaccia PROFINET attivo
Irrilevante Lampeggia Ricezione (Receive) o trasmissione (Send) di dati nell'interfaccia PROFINET.
6 Hz

Nota
I LED LINK e RX/TX sono collocati direttamente sulle prese dell'interfaccia PROFINET e non
sono siglati.

LED REDF
Il LED REDF segnala determinati stati di sistema ed errori di ridondanza.

LED REDF Stato di sistema Condizioni generali


Lampeggia Accoppiamento -
0,5 Hz
Lampeggia Aggiornamento -
2 Hz
Spento Ridondato (CPU ridondata) Nessun errore di ridondanza
Acceso Ridondato (CPU ridondata) Errore di ridondanza di periferia:
• Guasto di un master DP o guasto parziale o totale
di un sistema master DP
• Perdita di ridondanza nello slave DP
• Perdita di ridondanza nel PN IO Device

S7-400H
54 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.4 Selettore dei modi operativi

LED LINK1 OK e LINK2 OK


Con i LED LINK1 OK e LINK2 OK è possibile controllare la qualità del collegamento tra le
CPU durante la messa in servizio di un sistema H.

LED LINKx OK Significato


Acceso Il collegamento è OK
Lampeggia Il collegamento non è affidabile, il segnale è disturbato
Controllare connessioni e collegamenti
Accertarsi che i cavi a fibre ottiche siano posati in conformità con le direttive riportate nel
capitolo Installazione di cavi a fibre ottiche (Pagina 321).
Controllare che il modulo di sincronizzazione sull'altra CPU funzioni.
Spento Il collegamento è interrotto oppure l'intensità della luce è insufficiente
Controllare connessioni e collegamenti
Accertarsi che i cavi a fibre ottiche siano posati in conformità con le direttive riportate nel
capitolo Installazione di cavi a fibre ottiche (Pagina 321).
Controllare che il modulo di sincronizzazione sull'altra CPU funzioni.

LED MAINT
Questo LED segnala che è necessario un intervento di manutenzione. Per maggiori
informazioni consultare la Guida in linea a STEP 7.

Buffer di diagnostica
Per eliminare gli errori è possibile leggere dal buffer di diagnostica l'esatta causa dell'errore
con STEP 7 (Sistema di destinazione -> Stato dell'unità).

5.4 Selettore dei modi operativi

5.4.1 Funzione del selettore dei modi operativi

Funzione del selettore dei modi operativi


Con il selettore dei modi operativi è possibile far commutare la CPU negli stati di
funzionamento RUN e STOP oppure effettuare la sua cancellazione totale. Ulteriori
possibilità di modifica dello stato di funzionamento sono fornite in STEP 7.

S7-400H
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Configurazione di una CPU 41x–H
5.4 Selettore dei modi operativi

Posizioni
Il selettore dei modi operativi è ideato come interruttore a chiave. La figura seguente mostra
le possibili posizioni del selettore dei modi operativi.

Figura 5-3 Posizioni del selettore dei modi operativi

La tabella seguente indica le posizioni del selettore dei modi operativi. In presenza di errori o
di ostacoli di avvio, la CPU si porta o rimane in STOP indipendentemente dalla posizione del
selettore dei modi operativi.

Tabella 5- 4 Posizioni del selettore dei modi operativi

Posizione Spiegazioni
RUN Se non sono presenti fattori che impedisco l'avviamento o errori e la CPU è entrata in RUN, la CPU
elabora il programma utente o funziona a vuoto. È possibile accedere alla periferia.
• È possibile leggere programmi dalla CPU con il PG (CPU -> PG).
• È possibile trasferire programmi dal PG alla CPU (PG -> CPU).
STOP La CPU non elabora il programma utente. Le unità di ingressi/uscite digitali sono bloccate. Le unità di
uscita sono bloccate.
• È possibile leggere programmi dalla CPU con il PG (CPU -> PG).
• È possibile trasferire programmi dal PG alla CPU (PG -> CPU).
MRES Posizione dell'interruttore a chiave per la cancellazione totale della CPU, vedere il capitolo Esecuzio-
(cancellazione ne della cancellazione totale (Pagina 57)
totale; reset del Posizione dell'interruttore per la funzione "Reset della CPU allo stato di fornitura", vedere il capitolo
master) Resettaggio della CPU allo stato di fornitura (Reset to factory setting) (Pagina 75)

S7-400H
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Configurazione di una CPU 41x–H
5.4 Selettore dei modi operativi

5.4.2 Esecuzione della cancellazione totale

Caso A: si desidera trasferire un nuovo programma per intero nella CPU.


1. Portare l'interruttore nella posizione STOP.
Risultato: il LED STOP è acceso.
2. Portare l'interruttore nella posizione MRES e mantenerlo in questa posizione. In questa
posizione il selettore dei modi operativi funziona come pulsante.
Risultato: Il LED STOP si spegne per un istante, si accende, si rispegne per un altro
istante per riaccendersi poi definitivamente.
3. Lasciare in seguito l’interruttore, quindi ruotarlo entro 3 secondi in direzione MRES e
lasciarlo nuovamente.
Risultato: il LED STOP lampeggia per almeno 3 secondi a 2 Hz (viene eseguita la
cancellazione totale) e rimane quindi acceso.
Caso B: il LED STOP lampeggia lentamente (0,5 Hz) indicando che la CPU richiede la
cancellazione totale; richiesta di cancellazione totale da parte del sistema, p. es. dopo
l'estrazione o l'inserimento di una memory card
Portare l'interruttore sulla posizione MRES e lasciarlo nuovamente.
Risultato: il LED di STOP lampeggia per almeno 3 secondi con 2 Hz, viene eseguita la
cancellazione totale; il LED rimane acceso.

Operazioni della CPU durante la cancellazione totale


Durante la cancellazione totale, la CPU svolge le seguenti operazioni:
● Cancella completamente il programma utente della memoria di lavoro.
● Cancella il programma utente della memoria di caricamento. In questa sede la CPU
cancella il programma dalla memoria RAM integrata e dalla RAM Card inserita. Se la
memoria di caricamento è stata ampliata mediante Flash-Card, le parti di programma
memorizzate su quest’ultima non vengono cancellate.
● La CPU cancella, fatta eccezione per data e ora, tutti i contatori, i merker, i
temporizzatori.
● La CPU esegue il test dell'hardware.
● Successivamente imposta i parametri sui valori di default.
● Se è stata precedentemente inserita una FLASH Card, il programma utente e i parametri
di sistema memorizzati su quest'ultima vengono copiati dalla CPU nella memoria di
lavoro alla conclusione della cancellazione totale.

S7-400H
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Configurazione di una CPU 41x–H
5.4 Selettore dei modi operativi

Dati non coinvolti dalla cancellazione totale...


Dopo una cancellazione totale vengono mantenuti i seguenti dati:
● Il contenuto del buffer di diagnostica:
Se durante la cancellazione totale non era inserita la Flash-Card, le dimensioni del buffer
di diagnostica vengono ripristinate, con 120 voci, sulle impostazioni di default. In questo
caso vengono mantenute le 120 voci più recenti.
La lettura del contenuto del buffer di diagnostica avviene in STEP 7.
● I parametri dell'interfaccia MPI/DP. Osservare le particolarità riportate nella tabella
sottostante.
– Indirizzo MPI
– Indirizzo MPI più alto
– Velocità di trasmissione.
● I parametri dell'interfaccia PN. Osservare le particolarità riportate nella tabella
sottostante.
– Nome (NameOfStation)
– Indirizzo IP della CPU
– Maschera di sottorete
– Parametri SNMP statici
● L'orologio
● Lo stato e il valore del contatore delle ore di esercizio

Particolarità
Nella cancellazione totale i parametri delle interfacce MPI/DP e PN hanno un
comportamento particolare. Dopo la cancellazione totale sono validi i parametri seguenti:
● Cancellazione totale con FLASH Card inserita:
sono validi i parametri contenuti nella FLASH Card
● Cancellazione totale senza FLASH Card inserita:
vengono mantenuti e sono validi i parametri nella CPU.

S7-400H
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Configurazione di una CPU 41x–H
5.4 Selettore dei modi operativi

5.4.3 Avviamento a freddo/nuovo avviamento (a caldo)

Avviamento a freddo
● Con l'avviamento a freddo, l'immagine di processo, tutti i merker, i temporizzatori, i
contatori e i blocchi dati, vengono resettati sui valori di default salvati nella memoria di
caricamento. Ciò avviene a prescindere dal fatto che questi dati siano stati parametrizzati
o meno come dati a ritenzione.
● L'elaborazione del programma ricomincia dall'OB 1 o, se disponibile, dall'OB 102.

Nuovo avviamento (a caldo)


● Con il nuovo avviamento vengono resettati l'immagine di processo nonché i merker, i
temporizzatori, i contatori non a ritenzione.
I merker, i temporizzatori, i contatori a ritenzione nonché tutti i blocchi dati mantengono
l'ultimo valore valido.
● L'OB di avviamento corrispondente è l'OB 100
● L'elaborazione del programma ricomincia dall'OB 1 o, se disponibile, dall'OB 100.
● In caso di interruzione dell'alimentazione, l'avviamento a caldo è possibile soltanto nel
funzionamento di bufferizzazione.

Nota
Nuovo avviamento con RETE ON bufferizzato
Con il RETE ON bufferizzato di un sistema H, in presenza di configurazioni estese con
numerosi CP e/o master DP esterni possono trascorrere fino a 30 secondi prima che
venga eseguito il nuovo avvio richiesto.

Sequenze operative nell'avviamento a caldo/al nuovo avviamento


1. Portare l'interruttore nella posizione STOP.
Risultato: il LED STOP è acceso.
2. Portare l'interruttore nella posizione RUN.
Risultato: il LED STOP si spegne, il LED RUN è acceso.

Sequenza di comandi dell'avviamento a freddo


L'avviamento a freddo può essere attivato esclusivamente mediante il comando del PG
"Avviamento a freddo". La CPU deve trovarsi nello stato di funzionamento STOP e il
selettore dei modi operativi deve essere posizionato su RUN.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 59
Configurazione di una CPU 41x–H
5.5 Struttura e funzioni delle memory card

5.5 Struttura e funzioni delle memory card

Numero di ordinazione
I numeri di ordinazione delle memory card sono elencati nei dati tecnici, vedere capitolo Dati
tecnici delle memory card (Pagina 401).

Configurazione della Memory Card


La memory card è leggermente più grande di una carta di credito ed è protetta da una
robusta custodia in metallo. La memory card va inserita in un vano sul lato frontale della
CPU; la sua particolare struttura ne consente l'inserimento soltanto in un unico senso.

Figura 5-4 Struttura della memory card

Funzioni della Memory Card


La memory card e un'area di memoria integrata nella CPU costituiscono la memoria di
caricamento della CPU stessa. Durante il funzionamento la memoria di caricamento
contiene il programma utente completo inclusi i commenti, i simboli, ulteriori informazioni
particolari che consentono la ricompilazione del programma utente e tutti i parametri delle
unità.

Quali dati vengono salvati in una memory card


Nella memory card possono essere memorizzati i seguenti dati:
● il programma utente, ovvero OB, FB, FC, DB e dati di sistema
● i parametri che determinano il comportamento della CPU
● i parametri che definiscono il comportamento delle unità di periferia
● i dati di progettazione completi in apposite memory card

S7-400H
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Configurazione di una CPU 41x–H
5.6 Utilizzo delle memory card

Numero di serie
Dalla versione 5 le memory card sono provviste di un numero di serie. Questo numero di
serie si trova nella lista parziale SZL W#16#xy1C INDEX 8. La lista parziale si può leggere
con l'SFC 51 "RDSYSST".
Leggendo il numero di serie nel programma utente è possibile rilevare quanto segue: il
programma utente può essere eseguito solo se nella CPU è inserita una determinata
memory card. Ciò consente, analogamente a un dongle, di proteggere il programma utente
dalla copia non autorizzata.

5.6 Utilizzo delle memory card

Tipi di memory card per l'S7–400


Con l'S7-400H vengono utilizzati due tipi di memory card:
● Schede RAM
● Schede FLASH

Quali tipi di memory card utilizzare


La scelta di una memory card di tipo RAM o FLASH dipende dalla modalità di utilizzo.

Tabella 5- 5 Tipi di memory card

Se si intende ... allora...


modificare il programma anche durante il funzio- utilizzare una RAM Card
namento in RUN,
memorizzare permanentemente il programma utilizzare una FLASH Card
utente sulla memory card anche in assenza di
tensione, ovvero senza bufferizzazione oppure al
di fuori della CPU,

Scheda RAM
Inserire nella CPU la RAM Card per il caricamento del programma utente. Caricare il
programma utente con STEP 7 "Sistema di destinazione -> Carica".
È possibile caricare nella memoria di caricamento il programma utente completo oppure
singole parti come p. es. FB, FC, OB, DB o SDB in stato di STOP o RUN.
Quando viene estratta la scheda RAM dalla CPU, le informazioni memorizzate sulla scheda
vanno perdute. La scheda RAM non dispone di una batteria tampone integrata.
Se l'alimentatore è provvisto di una batteria tampone funzionante oppure se alla spina "EXT.
BATT." sulla CPU è inserita una tensione di bufferizzazione esterna, i dati nella memoria
della RAM Card permangono anche dopo la disattivazione dell'alimentatore finché la RAM
Card è inserita nella CPU e la CPU è a sua volta inserita nel telaio di montaggio.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 61
Configurazione di una CPU 41x–H
5.6 Utilizzo delle memory card

Scheda FLASH
Se si utilizza una FLASH Card, esistono due possibilità per caricare il programma utente:
● Portare la CPU in stato STOP utilizzando il selettore dei modi operativi, inserire la FLASH
Card e caricare il programma utente con
STEP 7 "Sistema di destinazione -> Carica programma utente nella memory card".
● Caricare il programma utente in modalità offline sul dispositivo/adattatore di
programmazione nella FLASH Card e inserire quest'ultima nella CPU.
La scheda FLASH non richiede tensione per la memorizzazione del contenuto, vale a dire
che le informazioni in essa contenute vengono conservate anche se viene estratta la scheda
dalla CPU oppure se l'S7–400 funziona senza bufferizzazione (senza batteria tampone
nell'alimentatore né tensione esterna applicata alla presa "EXT. BATT." della CPU).

Riavvio o avvio a freddo automatico non bufferizzati


Se si impiega la CPU senza batteria tampone, dopo l'accensione o il ripristino della tensione
dopo un RETE OFF hanno luogo automaticamente la cancellazione totale della CPU e in
seguito, a seconda della progettazione, il riavvio o l'avviamento a freddo. Il programma
utente deve essere disponibile sulla FLASH Card, e sull'unità di alimentazione non deve
essere stato impostato il controllo della batteria con il pulsante Batt.Indic.
Se è impostato il controllo della batteria, dopo l'accensione della CPU o il ripristino della
tensione in seguito a un RETE OFF è necessario eseguire un riavviamento o un avviamento
a freddo per mezzo del selettore dei modi operativi oppure del PG. Il guasto o la mancanza
della batteria tampone vengono segnalati come errore esterno, il LED EXTF si accende.

Caricamento del programma utente


Solo il programma utente completo può essere caricato sulla FLASH Card.

Caricamento a posteriori di parti del programma utente


Parti del programma utente possono essere caricate a posteriori, mediante il PG, sulla
memoria di caricamento integrata della CPU. Tener presente che, con la cancellazione
totale, il contenuto della memoria RAM integrata viene cancellato. Dopo la cancellazione
totale, il programma utente attuale è quello memorizzato sulla FLASH Card.

Quale capacità della memory card utilizzare


La scelta della capacità della memory card dipende dalle dimensioni del programma utente.

Rilevamento delle memoria richiesta tramite SIMATIC Manager


Nella finestra delle proprietà della cartella blocchi "Offline" (Blocchi -> Proprietà dell’oggetto -
> scheda Blocchi) è possibile visualizzare offline la lunghezza del blocco.

S7-400H
62 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.6 Utilizzo delle memory card

Nella Vista offline vengono visualizzate le seguenti lunghezze:


● Dimensioni (somma di tutti i blocchi senza i dati di sistema) della memoria di caricamento
del sistema di destinazione
● Dimensioni (somma di tutti i blocchi senza i dati di sistema) della memoria di lavoro del
sistema di destinazione
La lunghezza dei blocchi nel sistema di origine (PG/PC) non viene visualizzata nelle
proprietà della cartella di blocchi.
La lunghezza dei blocchi viene visualizzata nel formato ”Byte”.
Nelle proprietà di un blocco vengono visualizzati i seguenti valori:
● Numero richiesto di dati locali: dimensioni in byte dei dati locali
● MC7: dimensioni del codice MC7 in byte
● dimensioni dei dati utili DB
● Dimensioni della memoria di caricamento del sistema di destinazione
● Dimensioni della memoria di lavoro del sistema di destinazione (solo se è nota
l’assegnazione hardware)
Queste indicazioni vengono fornite a prescindere dal fatto che il blocco si trovi nella Vista
online oppure in quella offline.
Se è aperta una cartella di blocchi ed è impostata la visualizzazione dei dettagli, nella
finestra del progetto viene visualizzata la memoria di lavoro richiesta a prescindere dal fatto
che la cartella dei blocchi si trovi nella Vista online oppure in quella offline.
È possibile sommare la lunghezza dei blocchi selezionando tutti i blocchi di rilievo. In questo
caso la somma dei blocchi selezionati viene visualizzata nella barra di stato di SIMATIC
Manager.
La lunghezza non viene rappresentata per i blocchi non caricabili nel sistema di destinazione
(p. es. VAT).
La lunghezza dei blocchi nel sistema di origine (PG/PC) non viene visualizzata nella Vista
dettagli.

Vedere anche
Dati tecnici delle memory card (Pagina 401)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 63
Configurazione di una CPU 41x–H
5.7 Interfaccia multipunto MPI/DP (X1)

5.7 Interfaccia multipunto MPI/DP (X1)

Apparecchiature collegabili
All'MPI è possibile p. es. collegare i seguenti nodi:
● Apparecchiature di programmazione (PG/PC)
● Apparecchiature di servizio e supervisione (OP e TD)
● Ulteriore controllori SIMATIC S7
Alcuni dispositivi e apparecchiature collegabili vengono alimentati a 24 V dall'interfaccia.
sulla quale la tensione viene fornita senza separazione di potenziale.

Comunicazione PG/OP-CPU
Nella comunicazione con PG/OP, una CPU può gestire contemporaneamente più
collegamenti Online; di questi uno è sempre riservato, tramite preimpostazione, ad un PG e
un altro ad un’apparecchiatura OP/S&S.

Comunicazione CPU-CPU
Lo scambio dati tra le CPU avviene tramite la comunicazione S7.
Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel manuale Programmazione in STEP
7.

Connettore
Per il collegamento di dispositivi all'interfaccia MPI utilizzare esclusivamente connettori di
bus con uscita del cavo obliqua per PROFIBUS DP o cavi per PG (vedere il manuale di
installazione).

Interfaccia MPI come interfaccia PROFIBUS DP


L'interfaccia MPI può essere parametrizzata anche come interfaccia DP. In questo caso e
necessario riparametrizzare l'interfaccia MPI in SIMATIC Manager tramite STEP 7 in
Configurazione HW. È così possibile creare un ramo DP con massimo 32 slave.

S7-400H
64 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.8 Interfaccia PROFIBUS DP (X2)

5.8 Interfaccia PROFIBUS DP (X2)

Apparecchiature collegabili
L'interfaccia PROFIBUS DP consente di configurare un sistema master PROFIBUS o di
collegare la periferia PROFIBUS.
All'interfaccia PROFIBUS DP si possono collegare i seguenti dispositivi:
All'interfaccia PROFIBUS DP è possibile collegare tutti gli slave DP conformi alla norma.
La CPU è in questo caso master DP ed è collegata alle stazioni slave passive o ad altri
master DP tramite il bus di campo PROFIBUS DP.
Alcuni dispositivi e apparecchiature collegabili vengono alimentati a 24 V dall'interfaccia.
Questa tensione viene resa disponibile nell'interfaccia PROFIBUS DP senza separazione di
potenziale.

Connettore
Per il collegamento di apparecchiature all'interfaccia PROFIBUS DP utilizzare
esclusivamente connettori di bus per PROFIBUS DP oppure cavi PROFIBUS (vedere il
manuale di installazione).

Funzionamento di ridondanza
In funzionamento di ridondanza le interfacce PROFIBUS DP presentano gli stessi parametri.

5.9 Interfaccia PROFINET (X5)

Assegnazione dell'indirizzo IP
L'assegnazione dell'indirizzo IP all'interfaccia Ethernet può avvenire nei seguenti modi:
● Nella finestra di dialogo delle proprietà della CPU in Configurazione HW. Caricare infine
la configurazione nella CPU.
I parametri dell'indirizzo IP e il nome della stazione (NameOfStation, NoS) possono essere
impostati anche localmente, senza dover per questo modificare la progettazione.
● Tramite SIMATIC Manager attivando la funzione "Sistema di destinazione -> Modifica
nodo Ethernet".

Apparecchiature collegabili mediante PROFINET (PN)


● PG/PC con scheda di rete Ethernet e protocollo TCP
● Componenti di rete attivi, p. es. Scalance X200
● S7-300/S7-400, ad es. CPU 417-5H PN/DP
● PROFINET IO Device, ad es. IM 153-4 PN in un ET 200M

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 65
Configurazione di una CPU 41x–H
5.9 Interfaccia PROFINET (X5)

Connettore
Per il collegamento di apparecchiature all'interfaccia PROFINET utilizzare esclusivamente
connettori RJ45.

Proprietà dell'interfaccia PROFINET

Protocolli e funzioni di comunicazione


● PROFINET IO
● Secondo IEC61784-2 , Conformance Class A, e B
● Comunicazione aperta dei blocchi tramite
– TCP
– UDP
– ISO on TCP
● Comunicazione S7
● Funzioni PG
● Statistica della porta di PN IO Device (SNMP)
● Riconoscimento della topologia di rete (LLDP)
● Ridondanza del supporto (MRP)
● Sincronizzazione dell'ora nella procedura NTP come client o nella procedura SIMATIC
Per ulteriori informazioni sulle proprietà dell'interfaccia PROFINET consultare i dati tecnici
della CPU in uso. Nel capitolo Dati tecnici (Pagina 357).

Connessione
Esecuzione 2 x RJ45
Switch a 2 porte
Supporto Twisted Pair Cat5
Velocità di trasmissione 10/100 Mbit/s
Autosensing
Autocrossing
Autonegoziazione

S7-400H
66 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.9 Interfaccia PROFINET (X5)

Nota
Collegamento in rete di componenti PROFINET
Le interfacce PROFINET dei nostri dipositivi sono impostate per default su "Impostazione
automatica" (Autonegotiation). Accertarsi che tutti i dispositivi collegati all'interfaccia
PROFINET della CPU siano impostati sul modo di funzionamento "Autonegotiation".
Quest'impostazione costituisce l'imposstazione di default dei componenti PROFINET/
Ethernet
Qualora sull'interfaccia OnBoard PROFINET della CPU venga collegato in dispositivo che
non supporta il modo di funzionamento "Impostazione automatica" (Autonegotiation) oppure
venga selezionata un'impostazione diversa da quella automatica (Autonegotiation),
osservare le seguenti avvertenze:
• PROFINET IO richiede il funzionamento con 100 MBit/s full duplex; in altri termini, con
l'impiego dell'interfaccia PROFINET OnBoard della CPU per la comunicazione congiunta
PROFINET IO e Ethernet il funzionamento dell'interfaccia PROFINET è ammesso solo
con 100 MBit/s full duplex.
• Se si utilizzano una o più interfacce PROFINET OnBoard della CPU solo per la
comunicazione Ethernet è possibile il modo di funzionamento a 100 MBit/s full duplex. Il
funzionamento in semiduplex non è ammesso in nessun caso.
Motivo: Se all'interfaccia della CPU è collegato p. es. uno switch impostato in modo
permanente su "10 Mbit/s semiduplex", tramite l'impostazione "Autonegotiation", la CPU
esegue l'adeguamento alle impostazioni del dispositivo partner, la comunicazione si svolge
di fatto con "10 Mbit/s semiduplex". Poiché tuttavia PROFINET IO richiede il funzionamento
con 100 MBit/s full duplex questo modo di funzionamento non sarebbe ammesso.

Riferimenti
● Per ulteriori dettagli relativi a PROFINET consultare la Descrizione del sistema
PROFINET (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/19292127).
● Per informazioni dettagliate sulle reti Ethernet, la progettazione di reti e i componenti di
rete, consultare il manuale SIMATIC NET: Reti Twisted Pair e Fiber Optic
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/8763736).
● Ulteriori informazioni su PROFINET sono disponibili qui: PROFINET
(http://www.profibus.com/)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 67
Configurazione di una CPU 41x–H
5.10 Panoramica dei parametri delle CPU S7–400H

5.10 Panoramica dei parametri delle CPU S7–400H

Valori di default
All'atto della fornitura tutti i parametri sono impostati su valori di default. Con questi valori di
default, adatti per tutta una serie di applicazioni standard, è possibile utilizzare l'S7-400H
direttamente senza ulteriori impostazioni.
La rilevazione dei valori di default specifici della CPU avviene nella "Configurazione HW" di
STEP 7.

Blocchi di parametri
Il comportamento e le proprietà della CPU vengono stabiliti tramite parametri (memorizzati
nei blocchi dati di sistema). Le CPU hanno una preimpostazione definita. che può essere
modificata cambiando i parametri nella configurazione dell'hardware.
Il seguente elenco offre una panoramica delle proprietà del sistema parametrizzabili
disponibili nelle CPU.
● Proprietà generali, p. es. nome della CPU
● Avvio
● Ciclo/merker di clock, p. es. tempo di controllo del ciclo
● Ritenzione, vale a dire numero di merker, temporizzatori e contatori che vengono
mantenuti dopo un nuovo avviamento
● Memoria, p, es, dati locali
Avvertenza: Modificando la partizione della memoria di lavoro tramite parametrizzazione,
con il caricamento dei dati del sistema nella CPU la memoria di lavoro viene
riorganizzata. Di conseguenza i blocchi dati creati tramite SFC vengono cancellati e i
rimanenti blocchi dati vengono preimpostati con valori iniziali presi dalla memoria di
caricamento.
Le dimensioni utilizzabili della memoria di lavoro per blocchi di codice o blocchi dati
cambia con il caricamento dei dati di sistema se vengono modificati i seguenti parametri:
– Dimensioni dell'immagine di processo, byte per byte nella scheda "Ciclo/merker di
clock"
– Risorse di comunicazione nella scheda "Memoria"
– Dimensioni del buffer di diagnostica nella scheda "Diagnostica/Orologio"
– Numero di dati locali per tutte le classi di priorità nella scheda "Memoria"
● Assegnazione di allarmi (interrupt di processo, allarmi di ritardo e allarmi di errore di
asincronismo) alle classi di priorità
● Allarmi dall'orologio, p. es. avvio, durata intervallo, priorità
● Schedulazione orologio, p. es. priorità, durata dell'intervallo
● Diagnostica/Orologio, p. es. sincronizzazione dell'ora

S7-400H
68 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Configurazione di una CPU 41x–H
5.10 Panoramica dei parametri delle CPU S7–400H

● Livelli di protezione
● Parametri H

Nota
Per default sono impostati con ritenzione 16 byte di merker e 8 contatori, che pertanto
non vengono cancellati in caso di nuovo avviamento della CPU.

Tool di parametrizzazione
L'impostazione dei singoli parametri della CPU avviene nella "Configurazione HW" di
STEP 7.

Nota
Modificando i seguenti parametri, il sistema operativo esegue le inizializzazioni indicate nel
seguito.
• Dimensioni dell'immagine di processo degli ingressi
• Dimensioni dell'immagine di processo delle uscite
• Dimensioni dei dati locali
• Numero di registrazioni del buffer di diagnostica
• Risorse di comunicazione
Si tratta delle inizializzazioni seguenti:
• I blocchi dati vengono inizializzati con i valori iniziali
• Merker, temporizzatori, contatori, ingressi e uscite vengono cancellati indipendentemente
dall'impostazione della ritenzione (0).
• I DB creati tramite SFC vengono cancellati
• I collegamenti della comunicazione di base con progettazione fissa vengono interrotti
• Tutti i livelli di esecuzione ricominciano da capo.

Altre impostazioni
● Numeri dei telai di montaggio di una CPU H, 0 oppure 1
La modifica dei numeri dei telai di montaggio può essere eseguita mediante l'interruttore
sul retro della CPU.
● Modi di funzionamento di una CPU H: funzionamento singolo o di ridondanza
Le modalità di commutazione dei modi di funzionamento di una CPU H sono descritte
nell'appendice Funzionamento singolo (Pagina 415).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 69
Configurazione di una CPU 41x–H
5.10 Panoramica dei parametri delle CPU S7–400H

S7-400H
70 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni speciali di una CPU 41x-H 6
6.1 Livelli di protezione
In fase di progettazione è possibile stabilire un livello di protezione al fine di salvaguardare i
programmi della CPU da un accesso non autorizzato. Il livello di protezione consente di
stabilire quali funzioni del PG possono essere eseguite in una determinata CPU da un utente
che non dispone di una particolare autorizzazione (password). Con la password sono
possibili tutte le funzioni del PG.

Impostazione dei livelli di protezione


I livelli di protezione 1 - 3 per una CPU possono essere impostati in STEP 7/Configurazione
hardware.
Il livello di protezione impostato può essere rimosso mediante cancellazione totale manuale
con il selettore dei modi operativi, senza essere a conoscenza della password. Nella CPU
non deve essere inserita la Flash-Card.
La tabella seguente mostra i livelli di protezione di una CPU S7–400.

Tabella 6- 1 Livello di protezione di una CPU

Funzione della CPU Livello di protezione Livello di protezione Livello di protezione


1 2 3
Visualizzazione dell'elenco dei Accesso consentito Accesso consentito Accesso consentito
blocchi
Controllo variabili Accesso consentito Accesso consentito Accesso consentito
Stato dell'unità STACKS Accesso consentito Accesso consentito Accesso consentito
Funzioni di SeS Accesso consentito Accesso consentito Accesso consentito
Comunicazione S7 Accesso consentito Accesso consentito Accesso consentito
Lettura di data e ora Accesso consentito Accesso consentito Accesso consentito
Imposta data e ora Accesso consentito Accesso consentito Accesso consentito
Stato blocco Accesso consentito Accesso consentito Richiede la pas-
sword
Carica nel PG Accesso consentito Accesso consentito Richiede la pas-
sword
Carica nella CPU Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Cancella blocchi Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Comprimi memoria Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Carica il programma utente nella Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
Memory Card sword sword

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 71
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.1 Livelli di protezione

Funzione della CPU Livello di protezione Livello di protezione Livello di protezione


1 2 3
Selezione comandi Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Comanda variabili Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Punto di arresto Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Abbandona stato di alt Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Cancellazione totale Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Forzamento Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
sword sword
Aggiornamento del firmware Accesso consentito Richiede la pas- Richiede la pas-
senza Memory Card sword sword

Impostazione del livello di protezione con la SFC 109 "PROTECT"


Con l'SFC 109 è possibile impostare sulla CPU i seguenti livelli di protezione:
● Richiamo dell'SFC 109 con MODE=0: impostazione del livello di protezione 1. Un
eventuale blocco dell'autenticazione password si elimina richiamando l'SFC 109 con
MODE=0.
● Richiamo dell'SFC 109 con MODE=1: impostazione del livello di protezione 2 con
autenticazione password. In altri termini, conoscendo la password valida è possibile
annullare il livello di protezione impostato con l'SFC 109. Un eventuale blocco
dell'autenticazione password si elimina richiamando l'SFC 109 con MODE=1.
● Richiamo dell'SFC 109 con MODE=12: impostazione del livello di protezione 3 senza
autenticazione password. In altri termini, pur conoscendo la password valida non è
possibile annullare la protezione in scrittura e lettura impostata con l'SFC 109. Se al
momento del richiamo dell'SFC 109 con MODE=12 è presente un collegamento
autenticato il richiamo dell'SFC 109 per questo collegamento non ha effetto.

Nota
Riduzione del livello di protezione
Con l'SFC 109 "PROTECT" è possibile impostare un livello di protezione inferiore di
quello progettato con STEP 7 in "Configurazione HW".

Ulteriori aspetti
● In STOP le due CPU H di un sistema H possono avere livelli di protezione diversi.
● Con l'accoppiamento/aggiornamento il livello di protezione viene trasferito dal master alla
riserva

S7-400H
72 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.2 Protezione di accesso ai blocchi

● In caso di modifiche dell'impianto durante il funzionamento vengono mantenuti i livelli di


protezione di entrambi le CPU H
● Nei casi seguenti il livello di protezione viene trasferito nella CPU di destinazione:
– Commutazione sulla CPU con configurazione modificata
– Commutazione sulla CPU con configurazione di memoria ampliata
– Commutazione sulla CPU con sistema operativo modificato
– Commutazione sulla CPU mediante un unico collegamento di ridondanza intatto

6.2 Protezione di accesso ai blocchi

S7-Block Privacy
Con il pacchetto di ampliamento STEP 7 S7-Block Privacy è possibile proteggere le funzioni
e i blocchi funzionali dagli accessi non autorizzati.
Durante l'utilizzo di S7-Block Privacy, osservare quanto segue:
● Comandare S7-Block Privacy tramite i menu contestuali. Mediante il tasto "F1" si accede
alla Guida dei singoli menu.
● I blocchi protetti non sono più modificabili in STEP 7. Non è neanche possibile eseguire
funzioni di test e messa in servizio, come ad es. "Controlla blocco" oppure punti di
arresto. Solo le interfacce del blocco protetto rimangono visibili.
● L'elaborazione dei blocchi protetti si può riabilitare solo con la chiave corretta e le
informazioni di decompilazione appositamente fornite. Conservare la chiave in un luogo
assolutamente sicuro.
● È possibile caricare i blocchi protetti solo nelle CPU dalla versione 6.0 in poi.
● Se il progetto contiene delle sorgenti, è possibile utilizzarle per ripristinare i blocchi
protetti con una compilazione. Le sorgenti possono essere completamente eliminate dal
progetto da S7-Block Privacy.

Nota
Memoria necessaria
Ogni blocco protetto con informazioni di decompilazione occupa ulteriori 232 byte nella
memoria di caricamento.
Ogni blocco protetto senza informazioni di decompilazione occupa ulteriori 160 byte nella
memoria di caricamento.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 73
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.2 Protezione di accesso ai blocchi

Nota
Tempi di esecuzione prolungati
Il tempo di avviamento della CPU in caso di RETE ON, il tempo di caricamento dei blocchi e
l'avviamento dopo una modifica dell'impianto durante il funzionamento possono subire un
notevole prolungamento.
Se si utilizza una scheda Flash, il tempo necessario per la cancellazione totale può
allungarsi notevolmente.
È possibile ottimizzare il tempo richiesto aggiuntivo proteggendo un unico grande blocco
anziché molti blocchi piccoli.
Se i blocchi protetti sono numerosi e si modifica uno dei parametri seguenti è possibile che
durante il caricamento si verifichi l'errore "Impossibile caricare i dati di sistema...".
• Dimensioni dell'immagine di processo
• Dimensioni del buffer di diagnostica
• Numero degli ordini di comunicazione max.
• Numero complessivo dei dati locali
In questo caso caricare nuovamente i dati di sistema.

Ulteriori informazioni
Ulteriori informazioni sono contenute nella Guida in linea di STEP 7 e alla voce "S7 Block
Privacy".

S7-400H
74 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.3 Resettaggio della CPU allo stato di fornitura (Reset to factory setting)

6.3 Resettaggio della CPU allo stato di fornitura (Reset to factory


setting)

Stato della CPU all'atto della fornitura


Il resettaggio della CPU allo stato di fornitura comporta la cancellazione totale e
l'impostazione delle relative proprietà sui seguenti valori:

Tabella 6- 2 Proprietà della CPU allo stato di fornitura

Proprietà Valore
Indirizzo MPI 2
Velocità di trasmissione MPI 187,5 kbit/s
Contenuto del buffer di diagnostica vuoto
Parametri IP nessuno
Parametri SNMP Valori di default
Contatore ore di esercizio 0
Data e ora 01.01.94, 00:00:00

Procedimento
Per ripristinare lo stato di fornitura della CPU procedere nel modo seguente:
1. Disinserire la tensione di rete.
2. Estrarre assolutamente la Memory Card qualora essa fosse inserita nella CPU.
3. Tenere l'interruttore a levetta in posizione MRES e reinserire la tensione di rete.
4. Attendere finché non compare la prima configurazione dei LED indicata nella tabella
seguente.
5. Rilasciare l'interruttore a levetta, riportarlo in posizione MRES entro 3 secondi e
mantenerlo in questa posizione.
Dopo ca. 4 secondi si accendono tutti i LED.
6. Attendere finché non compare la seconda configurazione dei LED indicata nella tabella
seguente.
Questa configurazione resta accesa per circa 5 secondi. In questo intervallo di tempo è
possibile interrompere il resettaggio rilasciando l'interruttore a levetta.
7. Attendere finché non compare la terza configurazione dei LED indicata nella tabella
seguente e rilasciare nuovamente l'interruttore a levetta.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 75
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.3 Resettaggio della CPU allo stato di fornitura (Reset to factory setting)

A questo punto la CPU è stata resettata allo stato della fornitura, essa si avvia senza
bufferizzazione ed entra in stato di funzionamento STOP. Nel buffer di diagnostica è
registrato l'evento "Reset to factory setting".

Nota
Interruzione del comando
Se il comando descritto si interrompe anzitempo e la CPU resta in uno stato indefinito è
possibile riportarla in uno stato definito con un rete OFF/rete ON.

Configurazione dei LED durante il resettaggio della CPU


Durante il ripristino dello stato di fornitura della CPU, i LED si accendono nell'ordine
seguente:

Tabella 6- 3 Configurazione dei LED

LED Configurazione 1 Configurazione 2 Configurazione 3


INTF Lampeggia a 0,5 Hz Lampeggia a 0,5 Hz Acceso
EXTF Spento Spento Spento
BUSxF Spento Spento Spento
FORCE Lampeggia a 0,5 Hz Spento Spento
MAINT Spento Spento Spento
IFMxF Spento Spento Spento
RUN Lampeggia a 0,5 Hz Spento Spento
STOP Lampeggia a 0,5 Hz Spento Spento

S7-400H
76 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.4 Aggiornamento del firmware senza Memory Card

6.4 Aggiornamento del firmware senza Memory Card

Procedimento generale
Per l'aggiornamento del firmware di una CPU vengono forniti diversi file (*.UPD) con il
firmware aggiornato. Caricare questi file nella CPU. L'aggiornamento online non richiede la
Memory Card. Tuttavia è ancora possibile, come in passato, eseguire l'aggiornamento del
firmware con una Memory Card.

Presupposti
La CPU di cui si intende aggiornare il firmware deve essere accessibile online, p. es. tramite
PROFIBUS, MPI oppure Industrial Ethernet. I file con le versioni aggiornate del firmware
devono essere disponibili nel sistema di file del PG/PC. I file di una versione di firmware
devono essere raggruppati nella stessa cartella. Se per la CPU è impostato il livello di
protezione 2 o 3, per l'aggiornamento del firmware è necessaria la password.

Nota
Il firmware delle CPU H si può aggiornare tramite Industrial Ethernet. L'aggiornamento del
firmware tramite MPI può richiedere più tempo se è impostata una velocità di trasmissione
bassa (p. es. ca. 10 minuti a 187,5 kBit/s).

Procedimento in Configurazione HW
Per effettuare l'aggiornamento del firmware della CPU procedere come indicato nel seguito:
1. Aprire la stazione con la CPU da aggiornare in Configurazione HW.
2. Selezionare la CPU.
3. Selezionare il comando di menu "Sistema di destinazione > Aggiorna firmware".
4. Nella finestra di dialogo "Aggiornamento del firmware“ selezionare con il pulsante
"Sfoglia" il percorso dei file di aggiornamento (*.UPD).
Selezionando un file, nei campi inferiori di questa finestra di dialogo viene visualizzata
un'informazione indicante l'unità e la versione firmware alle quali si addice il file.
5. Fare clic sul pulsante "Esegui".
STEP 7 verifica se il file selezionato è leggibile dalla CPU e, in caso affermativo, lo carica
nella stessa. Se, per procedere, è necessario modificare lo stato di funzionamento della
CPU, vengono visualizzate finestre di dialogo con un apposito messaggio.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 77
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.4 Aggiornamento del firmware senza Memory Card

Procedimento in SIMATIC Manager


Il procedimento è uguale a quello di Configurazione HW e anche qui il comando di menu è
"Sistema di destinazione > Aggiorna firmware". Tuttavia, STEP 7 controlla solo al momento
dell'esecuzione se l'unità supporta la funzione.

Nota
Protezione dell'aggiornamento
L'aggiornamento del firmware viene protetto da una firma digitale che viene controllata
durante l'aggiornamento della CPU. Se si riscontra un errore, il vecchio firmware resta attivo
e il nuovo firmware viene rifiutato.

Valori mantenuti dopo l'aggiornamento del firmware


In seguito alla cancellazione totale della CPU vengono mantenuti i seguenti valori:
● I parametri dell'interfaccia MPI (indirizzo MPI e indirizzo MPI più alto)
● L'indirizzo IP della CPU
● Il nome del dispositivo (NameOfStation)
● La maschera di sotto-rete
● I parametri SNMP statici

S7-400H
78 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.5 Aggiornamento del firmware in RUN

6.5 Aggiornamento del firmware in RUN

Presupposti
Dimensioni e tipo di memoria di caricamento nelle CPU master e di riserva sono uguali.
Entrambi gli accoppiamenti Sync sono presenti e funzionano.

Procedimento di aggiornamento automatico del firmware


Situazione di partenza: entrambe le CPU si trovano in funzionamento ridondato.
1. Selezionare una delle due CPU utilizzando il comando in SIMATIC Manager -> Progetto
oppure Configurazione HW.
Non utilizzare il comando di menu "Nodi accessibili" in SIMATIC Manager
2. Selezionare il comando di menu "Sistema di destinazione -> Aggiorna firmware"
Si avvia un assistente che - su richiesta - esegue automaticamente l'aggiornamento del
firmware su entrambe le CPU.

Procedimento alternativo per l'aggiornamento graduale del firmware


Per effettuare l'aggiornamento del firmware delle CPU di un sistema H in RUN procedere
come indicato nel seguito:
1. Mediante il PG portare una delle CPU in STOP
2. Selezionare questa CPU in Configurazione HW o in SIMATIC Manager nel progetto
STEP 7.
3. Eseguire il comando di menu "Sistema di destinazione > Aggiorna firmware".
Si apre la finestra di dialogo "Aggiornamento del firmware". Selezionare il file del firmware
con il quale caricare il firmware aggiornato nella CPU scelta.
4. Selezionare in SIMATIC Manager o in Configurazione HW il comando di menu "Sistema
di destinazione > Stato di funzionamento -> Commuta su" CPU 41x-H e selezionare
quindi l'opzione "Sistema operativo modificato".
Il sistema H esegue la commutazione master/riserva, successivamente la CPU è di
nuovo in RUN.
5. Eseguire le operazioni da 1 a 3 per l'altra CPU.
6. Riavviare la CPU. In questo modo il sistema H torna allo stato di funzionamento
ridondato.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 79
Funzioni speciali di una CPU 41x-H
6.6 Lettura dei dati del Service

Entrambe le CPU si trovano in stato di funzionamento ridondato con firmware aggiornato


(sistema operativo).

Nota
Le versioni firmware della CPU master e di riserva possono differenziarsi di 1 solo nella
terza cifra. È consentito solo l'aggiornamento alla versione più recente.
Esempio: da V6.0.0 a V6.0.1
A questo proposito osservare eventuali avvertenze nell'area di download del firmware.
Anche per l'aggiornamento del firmware in RUN valgono le stesse condizioni generali
descritte nel capitolo Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H (Pagina 113)

6.6 Lettura dei dati del Service

Esempio pratico
In caso di guasti che richiedano l'intervento del Customer Support è possibile che gli
operatori necessitino, per ragioni di diagnostica, di particolari informazioni sullo stato di una
delle CPU dell'impianto. Queste informazioni sono contenute nel buffer di diagnostica e nei
dati di service.
Queste informazioni possono essere lette con il comando di menu "Sistema di destinazione -
> Salva dati del service" ed essere salvate in due file che possono essere inviati al Customer
Support.
Osservare quanto segue:
● Salvare i dati del Service, se possibile, non appena una delle CPU è andata in STOP
oppure subito dopo il verificarsi della perdita della sincronizzazione in un sistema H.
● Nel caso di un sistema H salvare sempre i dati del Service di entrambe le CPU.

Procedimento
1. Selezionare il comando di menu "Sistema di destinazione -> Salva dati del Service".
Si apre un finestra di dialogo nella quale è possibile indicare il percorso di
memorizzazione ed il nome dei due file.
2. Salvare i file.
3. Inviare i file al Customer Support qualora li richiedesse.

S7-400H
80 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFIBUS DP 7
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

Introduzione
Questo capitolo descrive l'impiego della CPU come master DP e la relativa progettazione per
la comunicazione diretta.

Ulteriore bibliografia
La Guida in linea a STEP 7 contiene descrizioni e avvertenze sugli argomenti seguenti:
● Progettazione di una sottorete PROFIBUS
● Configurazione di una sottorete PROFIBUS
● Diagnostica nella sottorete PROFIBUS

Ulteriori informazioni
Descrizioni e avvertenze sul passaggio da PROFIBUS DP a PROFIBUS DPV1 sono
disponibili nel seguente sito Internet con il numero di articolo 7027576:
http://support.automation.siemens.com

7.1.1 Aree di indirizzi DP delle CPU 41x-H

Aree di indirizzi delle CPU 41x-H

Tabella 7- 1 CPU 41x-H, interfaccia MPI/DP come interfaccia PROFIBUS DP

Area di indirizzi 412-5H 414-5H 416-5H 417–5H


Interfaccia MPI come PROFIBUS DP, rispettivamente per ingressi e 2048 2048 2048 2048
uscite (byte)
Interfaccia DP come PROFIBUS DP, rispettivamente per ingressi e 4096 6144 8192 8192
uscite (byte)
di cui nell’immagine di processo rispettivamente per ingressi/uscite fino 0 ... 8192 0 ... 8192 0 ... 16384 0 ... 16384
a x byte impostabili

Gli indirizzi di diagnostica DP occupano nell’area di indirizzamento per gli ingressi almeno 1
byte per ogni master DP e per ogni slave DP. A questi indirizzi è richiamabile p. es. la
diagnostica DP standard dei singoli nodi mediante il parametro LADDR dell’SFC 13. La
determinazione degli indirizzi di diagnostica DP avviene in fase di progettazione. Se non

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 81
PROFIBUS DP
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

viene stabilito alcun indirizzo di diagnostica DP, STEP 7 assegna tali indirizzi in ordine
decrescente a partire dal massimo indirizzo del byte.

7.1.2 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

Presupposti
È necessario configurare come master PROFIBUS DP l'interfaccia corrispondente della
CPU. Ciò sta ad indicare che in STEP 7 devono essere effettuate le seguenti impostazioni:
● assegnazione di una rete
● progettazione della CPU come master PROFIBUS DP
● assegnazione di un indirizzo PROFIBUS
● modifica del modo di funzionamento, se necessario. L'impostazione di default è DPV1
● collegamento degli slave DP al sistema master DP.

Nota
Comportamento nel caso in cui uno degli slave PROFIBUS DP sia una CPU 31x o una
CPU 41x
In questo caso lo slave DP si trova nel catalogo PROFIBUS DP come "stazione già
progettata". A questa CPU slave DP va assegnato un indirizzo di diagnostica slave nel
master PROFIBUS DP. Il master PROFIBUS DP deve essere accoppiato alla CPU slave
DP e devono essere definite le aree degli indirizzi per lo scambio dati con la CPU slave
DP.

Stato/Comando, programmazione tramite PROFIBUS


Alternativamente all’interfaccia MPI è possibile programmare la CPU o eseguire le funzioni
del PG Stato e Comando tramite l’interfaccia PROFIBUS DP.

Nota
Le applicazioni “Programmazione” o “Stato e comando ” tramite l’interfaccia PROFIBUS DP
prolungano il ciclo DP.

Avviamento del sistema master DP


Il controllo del tempo di avviamento del master PROFIBUS DP viene impostato con i
parametri seguenti:
● Segnale di pronto dell'unità
● Trasferimento dei parametri alle unità

S7-400H
82 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFIBUS DP
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

Ciò significa che gli slave DP devono avviarsi e devono essere parametrizzati dalla CPU
(come master PROFIBUS DP) entro l'intervallo di tempo impostato.

Indirizzo PROFIBUS del master PROFIBUS DP


Sono ammessi tutti gli indirizzi PROFIBUS.

da IEC 61158 a DPV1


La norma IEC 61158 sulla periferia decentrata è stata rielaborata. e le modifiche sono
confluite nella norma IEC 61158 / IEC 61784–1:2002 Ed1 CP 3/1. Nella documentazione dei
sistemi SIMATIC questa nuova funzionalità viene definita DPV1. La nuova versione presenta
ampliamenti e semplificazioni.
I componenti di automazione della ditta SIEMENS dispongono della funzionalità DPV1. Per
usufruire di queste funzionalità l'utente deve apportare alcune modifiche al sistema. La
descrizione completa del passaggio da IEC 61158 a DPV1 si trova nelle FAQ al titolo
“Changing from IEC 61158 to DPV1”, Contributo FAQ ID ID 7027576 al sito Internet
riservato al Customer Support.

Componenti che supportano la funzionalità PROFIBUS DPV1


Master DPV1
● Le CPU S7–400 con interfaccia DP integrata.
● Il CP 443-5 con il numero di ordinazione 6GK7 443–5DX03–0XE0,
6GK7 443–5DX04–0XE0, 6GK7 443-5DX05-0XE0.
Slave DPV1 (preimpostazione in SIMATIC)
● Gli slave DP elencati nel Catalogo hardware di STEP 7 con il nome della gamma di
appartenenza si possono individuare nel testo informativo come slave DPV1.
● Gli slave DP inseriti in STEP 7 mediante i file GSD, a partire dalla revisione GSD 3.

Modi di funzionamento per componenti DPV1


● Modo S7 compatibile
In questo modo di funzionamento il componente soddisfa i requisiti previsti dalla Norma
IEC 61158. La funzionalità DPV1 tuttavia non è pienamente utilizzabile.
● Modo DPV1
In questo modo la funzionalità DPV1 è pienamente utilizzabile. I componenti di
automazione della stazione che non supportano il modo DPV1 possono essere utilizzati
nel modo consueto. Il modo DPV1 è preimpostato in SIMATIC.

Compatibilità tra DPV1 e IEC 61158


Gli slave utilizzati finora possono essere ancora utilizzati dopo la conversione a DPV1. Essi
tuttavia non supportano le funzioni DPV1 ampliate.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 83
PROFIBUS DP
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

Gli slave DPV1 possono essere utilizzati anche senza conversione a DPV1. Essi si
comporteranno come slave tradizionali. Gli slave DPV1 SIEMENS possono essere impiegati
in modo S7 compatibile. Per gli slave DPV1 di altri produttori è necessario un file GSD ai
sensi della norma IEC 61158 con revisione inferiore alla 3.

Rilevamento della topologia del bus in un sistema master DP con l'SFC 103 "DP_TOPOL"
Per poter facilmente appurare, in caso di guasti durante il funzionamento, quale unità sia
interessata dal guasto oppure il punto esatto di interruzione su un cavo DP, ci si avvale del
repeater di diagnostica. Questa unità è uno slave in grado di rilevare la topologia di un ramo
DP e quindi eventuali guasti.
Mediante l'SFC 103 "DP_TOPOL" si avvia il rilevamento della topologia di bus di un sistema
master DP per mezzo del repeater di diagnostica. L'SFC 103 è descritta nella rispettiva
Guida in linea e nel manuale Funzioni standard e di sistema. Il repeater di diagnostica è
descritto nel manuale Repeater di diagnostica per PROFIBUS-DP, numero di ordinazione
6ES7972–0AB00–8AA0.

7.1.3 Diagnostica della CPU 41x-H come master PROFIBUS DP

Diagnostica tramite LED


Nella tabella seguente è indicato il significato del LED BUSF. In presenza di una
segnalazione si accenderà o lampeggerà sempre il LED BUSF assegnato all'interfaccia
progettata come interfaccia PROFIBUS DP.

Tabella 7- 2 Significato del LED "BUSF" della CPU 41x come master DP

BUSF Significato Rimedio


Spento Progettazione in ordine; -
Tutti gli slave progettati sono accessibili
Acceso • Errore dell'interfaccia DP • Analizzare la diagnostica. Progettare nuovamente o
• Velocità di trasmissione diverse in funzio- correggere la progettazione.
namento multi-master DP (soltanto nel fun-
zionamento singolo)
Lampeg- • Guasto della stazione • Controllare se il cavo di bus è collegato alla CPU 41x o
gia se il bus è interrotto.
• Almeno uno degli slave assegnati non è • Attendere fino a quando la CPU 41x non si è avviata. Se
indirizzabile il LED continua a lampeggiare, controllare gli slave DP o
analizzare la diagnostica DP.
• Controllare il cavo di bus relativamente a cortocircuito
• Errore di bus (errore fisico) interruzione.

S7-400H
84 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFIBUS DP
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

Lettura dei messaggi di diagnostica con STEP 7

Tabella 7- 3 Lettura dei messaggi di diagnostica con STEP 7

Master DP Blocco o scheda in Funzione Vedere ...


STEP 7
CPU 41x Scheda "Diagnostica Visualizzazione della diagnostica slave con Vedere "Diagnostica hardware"
slave DP" testo esteso nella superficie operativa di nella Guida in linea a STEP 7e
STEP 7 nel manuale Configurazione
dell’hardware e progettazione di
collegamenti conSTEP 7
SFC 13 "DPNRM_DG" Lettura della diagnostica slave Configurazione della CPU 41x
ovvero memorizzazione nell’area dati del consultare il manuale di rifer-
programma utente imento Dati della CPU; SFC
Se durante l’elaborazione dell’SFC 13 si consultare il manuale di rifer-
verifica un errore, è possibile che il bit Busy imento Funzioni standard e di
sia impostato su “0”. Controllare quindi sem- sistema. Per quanto concerne la
pre, al termine dell'elaborazione dell' SFC configurazione di altri slave leg-
13, il parametro RET_VAL. gere la relativa descrizione
SFC 59 "RD_REC" Lettura dei set di dati della diagnostica S7 Vedere il manuale di riferimento
(salvataggio nell'area dati del programma Funzioni standard e di sistema
utente)
SFC 51 "RDSYSST" Lettura delle liste parziali SZL. Richiamo
dell'SFC 51 con ID SZL W#16#00B3 nell'al-
larme di diagnostica e lettura della lista di
stato del sistema della CPU slave.
SFB 52 "RDREC" Lettura dei set di dati della diagnostica S7
ovvero salvataggio nell'area dati del pro-
gramma utente
SFB 54 "RALRM" Lettura dell'informazione di allarme all'interno
dell'OB di allarme corrispondente

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 85
PROFIBUS DP
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

Analisi della diagnostica nel programma utente


La figura seguente illustra il procedimento di analisi della diagnostica nel programma utente.

Figura 7-1 Diagnostica con la CPU 41xH

S7-400H
86 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFIBUS DP
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

Indirizzi di diagnostica in combinazione con la funzionalità slave DP


Nella CPU 41x avviene l'assegnazione degli indirizzi di diagnostica per il PROFIBUS DP.
Nella progettazione, tenere presente che gli indirizzi di diagnostica DP vanno assegnati una
volta al master DP e una allo slave DP.

Figura 7-2 Indirizzi di diagnostica per master DP e slave DP

Identificazione degli eventi


La tabella seguente indica come la CPU 41xH operante come master DP individui modifiche
dello stato di funzionamento di uno I-slave oppure l’interruzione del trasferimento dati.

Tabella 7- 4 Identificazione dell'evento delle CPU 41xH come master DP

Evento Reazioni nel master DP


Interruzione del bus dovuta a cortocir- • Richiamo dell'OB 86 con il messaggio Guasto alla stazione come evento
cuito oppure all'estrazione del connetto- entrante; indirizzo di diagnostica dello slave DP/I-slave assegnato al master
re DP
• In caso di accesso alla periferia: richiamo dell'OB 122, Errore di accesso alla
periferia
Errore di accesso alla periferia nell'ag- • richiamo dell'OB 85
giornamento lato sistema dell'immagine
di processo

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 87
PROFIBUS DP
7.1 CPU 41x–H come master PROFIBUS DP

Evento Reazioni nel master DP


I-Slave: RUN → STOP • Richiamo dell'OB 82 con il messaggio Unità difettosa come evento entrante;
indirizzo di diagnostica dello I-slave assegnato al master DP; variabile
OB82_MDL_STOP=1
I-Slave: STOP → RUN • Richiamo dell'OB 82 con il messaggio Unità ok come evento uscente; indiriz-
zo di diagnostica dello I-slave assegnato al master DP; variabile
OB82_MDL_STOP=0

Valutazione nel programma utente


La tabella sottostante indica come analizzare p. es. le transizioni RUN-STOP dello I-slave
nel master DP. Vedere anche la tabella precedente.

Nel master DP Nello I-slave (CPU 41x)


• Esempio di indirizzi di diagnostica: • Esempio di indirizzi di diagnostica:

indirizzo di diagnostica master=1023 indirizzo di diagnostica slave=422

indirizzo di diagnostica slave nel sistema master indirizzo di diagnostica master=non rilevante

=1022
La CPU richiama l'OB 82 con le seguenti informazioni: CPU: RUN → STOP
• OB 82_MDL_ADDR:=1022 La CPU genera un telegramma di diagnostica I-
slave.
• OB82_EV_CLASS:=B#16#39

come evento entrante


• OB82_MDL_DEFECT:=guasto dell'unità
Queste informazioni sono disponibili anche nel buffer di diagnostica
della CPU.
Nel programma utente programmare anche l'SFC 13 "DPNRM_DG"
per la lettura dei dati di diagnostica degli I-slave.
In ambiente DPV1 utilizzare l'SFB 54. Esso emette l'intera informa-
zione di allarme.

S7-400H
88 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFINET 8
8.1 Introduzione

Che cos'è PROFINET


PROFINET rappresenta lo standard Industrial Etrhernet aperto per l'automazione estesa a
tutti i costruttori. Esso consente una comunicazione omogenea dal livello di management a
quello di campo.
PROFINET soddisfa elevati requisiti dell'industria quali p. es.:
● Tecnica di installazione conforme alle aspettative industriali
● Funzionalità realtime
● Engineering esteso a tutti i costruttori
PROFINET vanta la disponibilità di una vasta gamma di componenti di rete attivi e passivi,
Controller, apparecchiature da campo decentrate nonché componenti per Industrial Wireless
LAN e Industrial Security.
Per ulteriori informazioni sull'impiego della periferia nell'interfaccia PROFINET consultare il
capitolo Ridondanza di sistema (Pagina 99)
In PROFINET IO viene impiegata una tecnologia switching che consente a ogni nodo di
accedere alla rete in qualsiasi momento. La trasmissione contemporanea dei dati da parte di
più nodi consente un utilizzo molto più efficace della rete. L'invio e la ricezione
contemporanei sono possibili grazie al funzionamento full duplex della rete switched
Ethernet.
PROFINET IO si basa su switched Ethernet con funzionamento full duplex e larghezza di
banda di 100 MBit/s.
Nella comunicazione PROFINET IO una parte del tempo di trasmissione è riservata al
trasferimento dei dati deterministico. In questo modo il ciclo di comunicazione viene
suddiviso in una parte deterministica e una aperta. La comunicazione avviene in tempo
reale.
Il collegamento diretto di apparecchiature da campo decentrate (IO Device, ad es. unità di
ingressi/uscite) si basa su Industrial Ethernet. PROFINET IO supporta un concetto di
diagnostica omogeneo per un'efficiente localizzazione ed eliminazione degli errori.

Nota
Nessuna modifica dell'interfaccia PROFINET durante il funzionamento
I componenti della periferia che sono collegati a un'interfaccia PROFINET così come i
parametri dell'interfaccia PROFINET non possono essere modificati durante il
funzionamento.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 89
PROFINET
8.1 Introduzione

Documentazione in Internet
Sul seguente sito Internet sono disponibili numerose informazioni sul tema PROFINET
(http://www.profibus.com/).
Consultare anche i seguenti documenti:
● Direttiva di installazione
● Direttiva di montaggio
● PROFINET_Guideline_Assembly
Ulteriori informazioni sull'impiego di PROFINET nella tecnica di automazione sono disponibili
al seguente indirizzo Internet (http://www.siemens.com/profinet/)

S7-400H
90 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFINET
8.2 Sistemi PROFINET IO

8.2 Sistemi PROFINET IO

Funzioni di PROFINET IO
La figura seguente mostra le funzioni di PROFINET IO:

Il grafico rappresenta Esempi di vie di comunicazione


Il collegamento di rete È possibile accedere a dispositivi a livello di campo da un PC della rete aziendale
aziendale e livello di campo
• Esempio:
PC - Switch 1 - Router - Switch 2 - CPU 41x-5H PN/DP ①.
Il collegamento tra sistema È possibile accedere anche da un PG al livello di campo in un'altra area della rete Industrial
di automazione e livello di Ethernet.
campo Esempio:
• PG - Switch integrato 3 - Switch 2 - Switch 4 - Switch integrato
CPU 41x-5H PN/DP ③ - Su IO Device ET 200⑧.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 91
PROFINET
8.3 Blocchi di PROFINET IO

Il grafico rappresenta Esempi di vie di comunicazione


L'IO Controller della CPU In questa posizione sono visibili le funzioni IO tra l'IO Controller, l'I Device e uno o più
41x5 PN/DP ① apre IO Device nella rete Industrial Ethernet:
il sistema PROFINET IO 1 • La CPU 41x-5 PN/DP ① è l'IO Controller per l'IO Device ET 200 ⑤, per lo switch 3 e
e comanda direttamente i per l'I-Device CPU 317-2 PN/DP ④.
dispositivi su Industrial
• Attraverso l'IE/PB Link la CPU 41x-5H PN/DP ① è anche master dello
Ethernet e PROFIBUS
slave DP ⑩.
Il sistema H, composto dalle Il sistema H, composto dalle CPU 41x-5H PN/DP ② + ③, apre il sistema PROFINET 2 in
CPU 41x-5H PN/DP funzione di IO Controller. Su questo IO Controller viene gestito, accanto agli IO Device nella
② + ③, apre il sistema ridondanza di sistema, anche un IO Device singolo.
PROFINET 2 in funzione di Da qui si vede che un sistema H è in grado di gestire sia IO Device ridondati che un IO De-
IO Controller. vice singolo:
Oltre agli IO Device su
questo IO Controller viene • Il sistema H è l'IO Controller per entrambi i sistemi ridondati IO Device ET 200 ⑦ + ⑧ e
gestito in ridondanza di anche per l'IO Device singolo ⑨.
sistema anche un IO Device
singolo.

Ulteriori informazioni
Ulteriori informazioni relative a PROFINET sono riportate nella seguente documentazione:
● Nel manuale Descrizione del sistema PROFINET
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/19292127)
● Il manuale di programmazione Migrazione da PROFIBUS DP a PROFINET IO.
In questo manuale vengono inoltre riportati i nuovi blocchi PROFINET e le nuove liste di
stato di sistema.

8.3 Blocchi di PROFINET IO

Compatibilità dei nuovi blocchi


Per PROFINET IO sono stati reimplementati alcuni blocchi poiché PROFINET consente, fra
l'altro, maggiori quantità di dati. I nuovi blocchi possono essere utilizzati anche con
PROFIBUS.

Funzioni standard e di sistema di PROFINET IO e PROFIBUS DP a confronto


Per le CPU con interfaccia PROFINET integrata, la tabella seguente mostra una sintesi
generale delle funzioni seguenti:
● Funzioni standard e di sistema per SIMATIC che devono eventualmente essere sostituite
con nuove funzioni per la migrazione da PROFIBUS DP a PROFINET IO
● Nuove funzioni standard e di sistema

S7-400H
92 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFINET
8.3 Blocchi di PROFINET IO

Tabella 8- 1 Funzioni standard e di sistema nuove o da sostituire

Blocchi PROFINET IO PROFIBUS DP


SFC 13"DPNRM_DG" No Sì
Lettura dei dati di diagnostica di Blocco sostitutivo:
uno slave DP
• Riferito a evento: SFB 54
• Riferito a stato: SFB 52
SFC 58 "WR_REC" No Sì se questi SFB non sono già
SFC 59 "RD_REC" Blocco sostitutivo: SFB 53/52 stati sostituiti dagli SFB 53/52 in
DPV 1.
Scrittura/lettura di un set di dati
nella periferia
SFB 52 "RDREC" Sì Sì
SFB 53 "WRREC"
Scrittura/lettura di un set di dati
SFB 54 "RALRM" Sì Sì
Valutazione di un allarme
SFB 81 "RD_DPAR" Sì Sì
Lettura di parametri predefiniti
SFC 5 "GADR_LGC" No Sì
Determinazione dell'indirizzo Blocco sostitutivo: SFC 70
iniziale di un'unità
SFC 70 "GEO_LOG" Sì Sì
Determinazione dell'indirizzo
iniziale di un'unità
SFC 49 "LGC_GADR" No Sì
Determinazione del posto con- Blocco sostitutivo: SFC 71
nettore corrispondente a un
indirizzo logico
SFC 71 "LOG_GEO" Sì Sì
Determinazione del posto con-
nettore corrispondente a un
indirizzo logico

La tabella seguente mostra una sintesi delle funzioni standard e di sistema per SIMATIC le
cui funzioni vanno rappresentate con altre funzioni in caso di migrazione da PROFIBUS DP
a PROFINET IO.

Tabella 8- 2 Funzioni standard e di sistema per PROFIBUS DP, rappresentabili in PROFINET IO

Blocchi PROFINET IO PROFIBUS DP


SFC 54 "RD_DPARM" No Sì
Lettura di parametri predefiniti Blocco sostitutivo: SFB 81
""RD_DPAR"
SFC 55 "WR_PARM" No Sì
Scrittura dei parametri dinamici Rappresentabile con SFB 53

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 93
PROFINET
8.3 Blocchi di PROFINET IO

Blocchi PROFINET IO PROFIBUS DP


SFC 56 "WR_DPARM" No Sì
Scrittura di parametri predefiniti Rappresentabile con SFB 81 e
SFB 53
SFC 57 "PARM_MOD" No Sì
Parametrizzazione dell'unità Rappresentabile con SFB 81 e
SFB 53

Le seguenti funzioni di sistema per SIMATIC non possono essere utilizzate in PROFINET
IO:
● SFC 103 "DP_TOPOL" Determinazione della topologia di bus in un master DP

Blocchi organizzativi di PROFINET IO e PROFIBUS DP a confronto


La tabella seguente mostra le modifiche dell'OB 83 e dell'OB 86:

Tabella 8- 3 OB di PROFINET IO e PROFIBUS DP

Blocchi PROFINET IO PROFIBUS DP


OB 70 Nuovo Invariato
Errore di ridondanza periferia,
solo nei sistemi H
OB 83 Nuove informazioni di errore Invariato
Estrazione e inserimento di
unità/moduli durante il funzio-
namento
OB 86 Guasto al telaio di mon- Nuove informazioni di errore Invariato
taggio

Informazioni dettagliate
Informazioni più dettagliate sui singoli blocchi sono contenute nel manuale Software di
sistema per S7-300/400; Funzioni standard e di sistema.

S7-400H
94 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFINET
8.4 Liste di stato del sistema in PROFINET IO

8.4 Liste di stato del sistema in PROFINET IO

Introduzione
La CPU fornisce determinate informazioni e le memorizza nella "lista di stato del sistema".
La lista dello stato di sistema descrive lo stato attuale del sistema di automazione e fornisce
informazioni generali sulla configurazione, la parametrizzazione, gli stati attuali, i processi in
corso nella CPU e le unità assegnate.
I dati della lista di stato del sistema possono essere soltanto letti ma non modificati. Si tratta
di una lista virtuale che viene compilata soltanto su richiesta.
Una lista di stato di sistema contiene le seguenti informazioni sul sistema PROFINET IO:
● Dati di sistema
● Informazioni sullo stato delle unità nella CPU
● Dati di diagnostica di un'unità
● Buffer di diagnostica

Compatibilità delle nuove liste di stato del sistema


Per PROFINET IO sono state reimplementate alcune liste di stato di sistema poiché
PROFINET consente, fra l'altro, maggiori quantità di dati.
Le nuove liste possono essere utilizzate anche con PROFIBUS.
Le liste PROFIBUS già note e supportate anche da PROFINET possono essere utilizzate
come di consueto. Se si utilizza in PROFINET una lista non supportata viene emesso un
codice di errore nel parametro RET_VAL (8083: indice scorretto o non consentito).

Liste di stato del sistema di PROFINET IO e PROFIBUS DP a confronto

Tabella 8- 4 Liste di stato del sistema di PROFINET IO e PROFIBUS DP a confronto

ID SZL PROFINET IO PROFIBUS DP Validità


W#16#0591 Sì Sì Informazione sullo stato dell'unità relativa
Parametro adr1 modificato alle interfacce di un'unità/modulo
W#16#0C91 Sì, interfaccia interna Sì, interfaccia interna Informazione sullo stato di un'unità/un
Parametri adr1/adr2 e No, interfaccia esterna modulo nella configurazione centrale, in
identificazione del tipo pre- un'interfaccia DP o PROFIBUS integrata
fissata/attuale modificati o in un'interfaccia DP integrata tramite
No, interfaccia esterna l'indirizzo logico dell'unità

W#16#4C91 No No, interfaccia interna Informazione sullo stato di un'unità/di un


Sì, interfaccia esterna modulo in un'interfaccia DP o
PROFIBUS esterna tramite l'indirizzo
iniziale

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 95
PROFINET
8.5 Sostituzione di dispositivi senza supporto di memoria estraibile/PG

ID SZL PROFINET IO PROFIBUS DP Validità


W#16#0D91 Sì Sì Informazione sullo stato di tutte le unità
Parametro adr1 modificato nel telaio di montaggio/nella stazione
No, interfaccia esterna indicati
W#16#0696 Sì, interfaccia interna No Informazione sullo stato dell'unità di tutti i
No, interfaccia esterna sottomoduli dell'interfaccia interna dell'u-
nità stessa tramite l'indirizzo logico di
quest'ultima, non ammessa per il sotto-
modulo 0 (= modulo)
W#16#0C75 Sì, parametro adr1 modifi- Sì Stato della comunicazione tra sistema H
cato e slave DP/PN Device collegato
W#16#0C96 Sì, interfaccia interna Sì, interfaccia interna Informazione sullo stato dell'unità di un
No, interfaccia esterna No, interfaccia esterna sottomodulo tramite l'indirizzo logico di
quest'ultimo
W#16#xy92 No Sì Informazione sullo stato del telaio di
Blocco sostitutivo: ID SZL montaggio/della stazione
W#16#0x94 Sostituire questa lista di stato del siste-
ma anche in PROFIBUS DP con la lista
con ID W#16#xy94.
W#16#0x94 Sì, interfaccia interna Sì, interfaccia interna Informazione sullo stato del telaio di
No, interfaccia esterna No, interfaccia esterna montaggio/della stazione

Informazioni dettagliate
Informazioni più dettagliate sulle singole liste di stato del sistema sono contenute nel
manuale Software di sistema per S7-300/400; Funzioni standard e di sistema.

8.5 Sostituzione di dispositivi senza supporto di memoria estraibile/PG


Gli IO Device che supportano questa funzione sono facilmente sostituibili:
● Non è necessario alcun supporto di memoria estraibile (ad es. SIMATIC Micro Memory
Card) con il nome del dispositivo memorizzato.
● In STEP 7 deve essere progettata la topologia PN-IO
● Il nome del dispositivo non deve essere assegnato con il PG.
L'IO Device sostituito riceve il nome del dispositivo dall'IO Controller e non più dal
supporto di memoria estraibile o dal PG. L'IO Controller impiega in questo caso la
topologia progettata e le correlazioni con i nodi vicini rilevate dagli IO Device. La
topologia nominale progettata deve coincidere con quella reale.
Prima di riutilizzare gli IO Device che erano già in uso, resettarli alle impostazioni di fabbrica.

Ulteriori informazioni

S7-400H
96 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFINET
8.6 Shared Device

8.6 Shared Device


La funzionalità "Shared Device" consente di ripartire i sottomoduli di un IO Device tra diversi
IO Controller. Anche un I Device si può utilizzare come Shared Device.
Per poter utilizzare la funzione "Shared Device" gli IO Controller e lo Shared Device devono
trovarsi nella stessa sottorete Ethernet.
Gli IO Controller possono trovarsi in uno stesso progetto o in diversi progetti STEP 7. Se si
trovano nello stesso progetto STEP 7 la verifica della coerenza ha luogo automaticamente.

Nota
Osservare che i moduli power e i moduli elettronici di un gruppo di potenziale di uno
Shared IO Device (ad es. ET 200S) devono essere assegnati allo stesso IO Controller per
poter diagnosticare un caduta della tensione di carico.

Ulteriori informazioni
Ulteriori informazioni sugli Shared Device e sulla loro progettazione sono contenute nella
Guida in linea a STEP 7 e nel manuale PROFINET Descrizione del sistema
(http://support.automation.siemens.com/CN/view/it/19292127).

8.7 Ridondanza del supporto


La ridondanza del supporto è una funzione che assicura la disponibilità della rete e
dell'impianto. I percorsi di trasmissione ridondati nella topologia ad anello garantiscono una
via di comunicazione alternativa in caso di guasto di un percorso di trasmissione.
Per gli IO Device, gli switch e le CPU con interfaccia PROFINET a partire dalla versione 6.0
è possibile attivare il protocollo della ridondanza del supporto (MRP). L'MRP fa parte della
standardizzazione PROFINET in base a IEC 61158.

Realizzazione di una topologia ad anello


Per realizzare una topologia ad anello con ridondanza del supporto è necessario unire
entrambe le estremità libere di una topologia di rete lineare di un apparecchio. Il
congiungimento della topologia lineare in un anello viene eseguito tramite due porte di un
dispositivo nell'anello (porte dell'anello, sigla della porta "R"). La selezione e la definizione
delle porte dell'anello viene eseguita nella progettazione del relativo dispositivo.

Topologia
In PROFINET è possibile combinare la ridondanza di sistema anche con altre funzioni
PROFINET.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 97
PROFINET
8.7 Ridondanza del supporto

Ridondanza di sistema con ridondanza del supporto

① Sistema S7-400H
② SCALANCE X400 (periferia unilaterale)
③ ET200M (periferia unilaterale/periferia con ridondanza di sistema)

Figura 8-1 Esempio di configurazione con ridondanza di sistema e del supporto

Nota
La comunicazione RT viene interrotta (guasto della stazione) se il tempo di riconfigurazione
dell'anello è maggiore del tempo di controllo risposta selezionato degli IO Device.
Selezionare quindi un tempo di controllo risposta degli IO Device che sia sufficiente. Lo
stesso vale per gli IO Device configurati con MRP al di fuori dell'anello.

S7-400H
98 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFINET
8.8 Ridondanza di sistema

8.8 Ridondanza di sistema


La ridondanza di sistema è un collegamento di IO Device attraverso PROFINET nel quale
esiste un collegamento di comunicazione tra ogni IO Device e ciascuna delle due CPU H.
Questo collegamento di comunicazione può essere attivato attraverso una qualsiasi
interconnessione topologica. Dalla sola topologia di un impianto non è possibile stabilire se
un IO-Device è collegato in ridondanza di sistema o meno.
A differenza del collegamento unilaterale di IO Device il guasto di una CPU non causa il
guasto degli IO Device ad essa collegati.

Presupposti
Per configurare un sistema H con ridondanza del sistema di periferia i componenti devono
avere le seguenti versioni:
● CPU 41x-5H PN/DP versione 6.0 o superiore
● IM 153-4BA00 versione 4.0 o superiore
● STEP7 V 5.5, SP2 HF1 o superiore

Configurazione
La figura seguente mostra una configurazione con due IO Device collegati con sistema
ridondato.

Figura 8-2 Sistema S7-400H con IO Device collegati con ridondanza di sistema

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 99
PROFINET
8.8 Ridondanza di sistema

Questa topologia ha il vantaggio seguente: in caso di interruzione della linea, qualunque sia
il punto, l'intero sistema continua a funzionare. Uno dei due collegamenti di comunicazione
degli IO Device viene sempre mantenuto. Gli IO Device, fino a quel momento ridondati,
continuano a funzionare come IO Device singoli.
La figura seguente mostra la vista in STEP7, la vista logica e la vista fisica della
configurazione con due IO Device collegati in un sistema ridondato. Osservare che la vista in
STEP7 non corrisponde esattamente alla vista fisica.

Figura 8-3 Ridondanza di sistema nelle diverse viste

Messa in servizio di una configurazione di sistema ridondato


Al momento della messa in servizio assegnare nomi assolutamente univoci.
Per modificare o caricare un nuovo progetto procedere nel modo seguente:
1. Portare il sistema H in STOP su entrambi i lati
2. Eseguire la cancellazione totale della CPU di riserva

S7-400H
100 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
PROFINET
8.8 Ridondanza di sistema

3. Caricare il nuovo progetto nella CPU master


4. Avviare il sistema H

Nota
Utilizzo dell'editor di topologia
Utilizzare l'editor di topologia in Configurazione HW.

Numero max. di IO Device


È possibile collegare alle due interfacce PROFINET integrate complessivamente 256 IO
Device. i quali possono essere progettati a scelta come dispositivi singoli o ridondati, I
numeri delle stazioni devono essere univoci in entrambe le interfacce PROFINET ed essere
compresi tra 1 e 256.

PN/IO con ridondanza di sistema


La figura seguente mostra il collegamento di tre IO Device in un sistema ridondato attraverso
uno switch. Altri due IO Device sono collegati in un sistema ridondato.

Figura 8-4 PN/IO con ridondanza di sistema

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 101
PROFINET
8.8 Ridondanza di sistema

La figura seguente mostra il collegamento di nove IO Device in un sistema ridondato


attraverso tre switch. Questa configurazione consente ad es. di disporre gli IO Device in
diversi armadi.

Figura 8-5 PN/IO con ridondanza di sistema

Nota
Configurazione logica e topologia
Il collegamento degli IO Device unilaterale o in una configurazione di sistema ridondato non
dipende dalla sola topologia ma viene stabilito nella progettazione. Così gli IO Device nella
prima figura possono anche essere progettati singolarmente anziché in una configurazione
di sistema ridondato.

S7-400H
102 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati coerenti 9
Panoramica
Vengono definiti dati coerenti i dati, univoci per contenuto, che descrivono uno stato di
processo in un determinato momento. Affinché questi dati rimangano coerenti, non è
consentito apportarvi modifiche o aggiornamenti durante la trasmissione.

Esempio 1:
Perché la CPU possa disporre di un'immagine coerente dei segnali di processo per tutta la
durata dell'elaborazione ciclica del programma, i segnali di processo vengono letti
nell'immagine di processo degli ingressi prima dell’elaborazione del programma e i risultati
dell'elaborazione vengono scritti nell'immagine di processo delle uscite dopo l'elaborazione
del programma. Durante l'elaborazione del programma, il programma utente non accede
direttamente alle unità di ingresso/uscita per interrogare gli ingressi (I) e le uscite (O) delle
aree di operandi, bensì dall'area di memoria interna della CPU nella quale si trova
l'immagine di processo.

Esempio 2:
L’incoerenza dei dati può verificarsi quando un blocco di comunicazione, p. es. l’SFB 14
”GET”, SFB 15 ”PUT” viene interrotto da un OB dell’interrupt di processo con priorità
superiore. Se il programma utente modifica in questo momento i dati dell’OB dell’interrupt di
processo in oggetto che erano già stati-parzialmente elaborati dal blocco di comunicazione, i
dati trasmessi provengono in parte dalla fase precedente l’interruzione e in parte dalla fase
successiva.
Ciò sta ad indicare che i dati sono incoerenti ovvero non univoci.

SFC 81 "UBLKMOV"
Con l'SFC 81 "UBLKMOV" si copia il contenuto di un'area di memoria (area sorgente) in
un'altra area di memoria (area di destinazione) mantenendolo coerente. L'operazione di
copia non può essere interrotta da altre operazioni del sistema operativo.
L'SFC 81 "UBLKMOV" consente di copiare le seguenti aree di memoria:
● Merker
● Contenuti dei DB
● immagine di processo degli ingressi
● immagine di processo delle uscite
L'entità massima dei dati che possono essere copiati è di 512 byte. È opportuno tener
presente i limiti di ciascuna CPU indicati nella lista operazioni.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 103
Dati coerenti
9.1 Coerenza nei blocchi di comunicazione e funzioni

Poiché l'operazione di copia non può essere interrotta, può accadere che, impiegando l' SFC
81 "UBLKMOV", il tempo di reazione all'allarme della CPU subisca un incremento.
Le aree sorgente e di destinazione non devono sovrapporsi. Se l'area di destinazione
indicata è più estesa dell'area di partenza, nell'area di destinazione vengono copiati tanti dati
quanti ne sono contenuti nell'area di partenza. Se l'area di destinazione indicata è meno
estesa rispetto all'area di partenza, nell'area di destinazione viene copiata soltanto la
quantità di dati che essa può contenere.
L'SFC 81 è descritta nella rispettiva Guida in linea e nel manuale Funzioni standard e di
sistema.

9.1 Coerenza nei blocchi di comunicazione e funzioni


Nei sistemi S7-400H gli ordini di comunicazione non vengono elaborati nel punto di controllo
del ciclo bensì in porzioni di tempo fisse durante il ciclo del programma.
Sul lato del sistema è sempre possibile elaborare i formati di dati byte, parola e doppia
parola mantenendo la coerenza, vale a dire che la trasmissione o l'elaborazione di 1 byte, 1
parola (= 2 byte) o 1 doppia parola (= 4 byte) non possono essere interrotte.
Se nel programma utente vengono richiamati blocchi di comunicazione utilizzati solo in
coppia, ad es. SFB 12 "BSEND" e SFB 13 "BRCV", che hanno accesso a dati comuni,
l'accesso a questa area dati può essere coordinato autonomamente ad es. tramite il
parametro "DONE". La coerenza dei dati trasmessi localmente tramite questo blocco di
comunicazione, può quindi essere garantita nel programma utente.
Ciò non avviene nelle funzioni di comunicazione S7 per le quali nell’apparecchiatura di
destinazione non è richiesto alcun blocco del programma utente, p. es. SFB 14 ”GET”, SFB
15 ”PUT” In questo caso è necessario definire le dimensioni dei dati coerenti fin dalla
programmazione.

Accesso alla memoria di lavoro della CPU


Le funzioni di comunicazione del sistema operativo accedono alla memoria di lavoro della
CPU in blocchi di dimensioni fisse. Per le CPU S7–400H le dimensioni dei blocchi sono pari
a una variabile fino a 472 byte.
Ciò impedisce che il tempo di reazione a un allarme venga prolungato in caso di impiego di
funzioni di comunicazione. Poiché questo accesso è asincrono rispetto al programma utente,
con la trasmissione dei dati non è possibile trasmettere in modo coerente tutti i byte
desiderati.
Le regole a cui attenersi per garantire la coerenza dati sono riportate nel seguito.

S7-400H
104 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati coerenti
9.2 Regole di coerenza per l'SFB 14 "GET", lettura della variabile e SFB 15 "PUT" oppure scrittura della variabile

9.2 Regole di coerenza per l'SFB 14 "GET", lettura della variabile e SFB
15 "PUT" oppure scrittura della variabile

SFB 14
Per una ricezione coerente dei dati, attenersi a quanto segue:
Prima di attivare un nuovo job, eseguire l'analisi completa della parte dell'area di ricezione
RD_i.

SFB 15
Attivando la procedura di invio (fronte di salita sul segnale REQ), i dati da inviare delle aree
di invio SD_i. vengono copiati dal programma utente. Dopo il richiamo del blocco, è possibile
scrivere nuovamente in queste aree senza che sussista il rischio di falsare i dati di invio
correnti.

Nota
Conclusione della procedura di avvio
Quando il parametro DONE assume il valore 1, la procedura di avvio è terminata.

9.3 Lettura e scrittura di dati coerenti da/su slave DP standard/IO


Device

Lettura coerente dei dati da uno slave DP standard con l'SFC 14 "DPRD_DAT"
Con l'SFC 14 "DPRD_DAT", "read consistent data of a DP-normslave", è possibile leggere i
dati di uno slave DP standard o di un IO Device.
Se non si sono verificati errori durante la trasmissione, i dati letti vengono inseriti nell'area di
destinazione approntata da RECORD.
L'area di destinazione deve presentare la stessa lunghezza progettata in STEP 7 per l'unità
selezionata.
Ciascun richiamo dell'SFC 14 permette di accedere solo ai dati di una unità o di un'ID DP
all'indirizzo iniziale progettato.
L'SFC 14 è descritta nella rispettiva Guida in linea e nel manuale Funzioni standard e di
sistema.

Nota
Prima di attivare un nuovo ordine eseguire l'analisi completa della parte dell'area di ricezione
RD_i attualmente utilizzata.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 105
Dati coerenti
9.3 Lettura e scrittura di dati coerenti da/su slave DP standard/IO Device

Scrittura coerente dei dati in uno slave DP standard con l'SFC 15 "DPWR_DAT"
Con l'SFC 15 "DPWR_DAT", "write consistent data to a DP-normslave", è possibile trasferire
in modo coerente i dati di RECORD nello slave DP standard o nell'IO Device indirizzato.
L'area sorgente deve avere la stessa lunghezza progettata per l'unità selezionata in STEP 7.
L'SFC 15 è descritta nella rispettiva Guida in linea e nel manuale Funzioni standard e di
sistema.

Nota
Quando si attiva un'operazione di trasmissione (fronte di salita in REQ), i dati da inviare delle
aree di invio SD_i vengono copiati dal programma utente. Dopo il richiamo del blocco è
possibile riscrivere queste aree senza falsare i dati di invio attuali.

Limiti superiori per il trasferimento di dati utili coerenti in uno slave DP


La norma PROFIBUS DP stabilisce limiti superiori per il trasferimento dei dati utili coerenti
negli slave DP standard. Di conseguenza, in uno slave DP standard è possibile trasmettere
max. 64 parole = 128 byte di dati utili coerenti in un blocco.
Al momento della progettazione vengono stabilite le dimensioni dell'area dati coerente. A
questo scopo, nel formato di identificazione speciale, è possibile impostare una lunghezza
massima dei dati coerenti di 64 parole = 128 byte, 128 byte per gli ingressi e 128 byte per le
uscite. Lunghezze superiori non sono consentite.
Il limite massimo vale soltanto per i dati utili. I parametri e i dati di diagnostica vengono
raggruppati in set di dati e quindi trasmessi in modo coerente.
Nel formato di identificazione generale è possibile impostare una lunghezza massima dei
dati coerenti di 16 parole = 32 byte, 32 byte per gli ingressi e 32 byte per le uscite.
Lunghezze superiori non sono consentite.
In questo contesto tenere inoltre presente che una CPU 41x operante come slave DP deve
essere configurabile con un master di altri produttori (collegamento tramite GSD) mediante il
formato di identificazione generale. Per questa ragione la memoria di trasferimento di una
CPU 41x operante come slave DP collegata a PROFIBUS DP non supera 16 parole = 32
byte.

Nota
La norma PROFIBUS DP stabilisce limiti superiori per il trasferimento di dati utili coerenti. I
comuni slave DP standard rientrano in questi limiti superiori. Nelle CPU meno recenti
(<1999) erano previste limitazioni specifiche delle CPU per il trasferimento di dati utili
coerenti. La lunghezza massima dei dati che queste CPU sono in grado di leggere/scrivere
in modo coerente in uno slave DP standard è indicata nei dati tecnici, alla voce "Master DP –
dati utili per slave DP". Nelle CPU più recenti questo valore supera la lunghezza dei dati che
uno slave DP standard è in grado di mettere a disposizione o di acquisire.

S7-400H
106 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati coerenti
9.3 Lettura e scrittura di dati coerenti da/su slave DP standard/IO Device

Limiti superiori per il trasferimento di dati utili coerenti in un IO Device


Per il trasferimento di dati utili coerenti a un IO Device vale il limite superiore di 1025 byte
(1024 byte di dati utili + 1 byte per la variabile). Anche nei casi in cui in un IO Device sia
possibile trasferire più di 1024 byte, il trasferimento coerente non supera mai il numero max.
di 1024.
Per il trasferimento tramite un CP 443-1 in funzionamento PNIO il limite superiore è di 240
byte.

Accesso coerente ai dati senza utilizzo dell'SFC 14 o dell'SFC 15


L’accesso ai dati coerenti > 4 byte è possibile anche senza l’SFC 14 o l’ SFC 15. L'area dati
di uno slave DP o di un IO Device da trasferire in modo coerente viene trasmessa a
un'immagine di processo parziale. In questo modo le informazioni contenute in quest'area
sono sempre coerenti. In seguito è possibile accedere all'immagine di processo con i
comandi di caricamento/trasferimento (p. es. L EW 1). In questo modo l'accesso ai dati
coerenti risulta particolarmente pratico e con una performance elevata (carico di runtime
ridotto). Ciò permette un'integrazione e una parametrizzazione efficienti, p. es. di drive o di
altri slave DP.
In caso di accesso diretto ad un'area dati progettata in modo coerente,
p. es. L PEW o T PAW, non si verifica alcun errore di accesso alla periferia.
Importante per il passaggio dalla soluzione SFC14/15 a quella con l’immagine di processo:
● Impiegando l'SFC 50 "RD_LGADR", la soluzione SFC 14/15 fornisce aree di
indirizzamento diverse da quelle ottenute con l'immagine di processo.
● PROFIBUS DP con interfaccia interna:
Al momento della commutazione dalla soluzione con l'SFC14/15 a quella con l'immagine
di processo si sconsiglia di utilizzare contemporaneamente le funzioni di sistema e
l'immagine di processo. Generalmente l'immagine di processo viene aggiornata con la
funzione di sistema SFC15 durante la scrittura, ma non durante la lettura. Ne consegue
che la coerenza tra i valori dell'immagine di processo e quelli della funzione di sistema
SFC14 non viene garantita.
● PROFIBUS DP con CP 443-5 ext:
Se si utilizza un CP 443–5 ext l'uso simultaneo delle funzioni di sistema e dell'immagine
di processo causa i seguenti errori: la lettura/scrittura nell'immagine di processo e la
lettura/scrittura tramite SFC 14/15, non sono più possibili.

Nota
Forzamento di variabili
Non è consentito forzare le variabili che si trovano nell'area della periferia o dell'immagine
di processo di uno slave DP o di un IO Device e che appartengono a un'area coerente. Il
programma utente può infatti sovrascrivere queste variabili nonostante l'ordine di
forzamento.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 107
Dati coerenti
9.3 Lettura e scrittura di dati coerenti da/su slave DP standard/IO Device

Esempio:
L'esempio dell'immagine di processo parziale 3 "PIQ 3" sottostante mostra una possibile
progettazione in Configurazione HW. Presupposti: l'immagine di processo è già stata
aggiornata con le SFC 26/27 oppure il suo aggiornamento è stato collegato a un OB.
● IPP 3 nell'area Uscita: i 50 byte nell’immagine di processo parziale 3 sono coerenti
(casella di riepilogo ”Coerenza tramite > Lunghezza complessiva”) e possono quindi
essere letti mediante normali comandi ”Ingresso di caricamento xy”.
● La selezione nella casella di riepilogo a discesa "Immagine di processo parziale -> ---"
nell'ingresso nessuna memorizzazione nell'immagine di processo. È necessario operare
con le funzioni di sistema SFC14/15 .

Figura 9-1 Proprietà slave DP

S7-400H
108 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Sistema di memorizzazione 10
10.1 Panoramica del sistema di memoria delle CPU S7-400H

Suddivisione delle aree di memoria


La memoria delle CPU S7-400H può essere suddivisa nelle seguenti aree:

Figura 10-1 Aree di memoria delle CPU S7-400H

Tipi di memoria delle CPU S7-400H


● Memoria di caricamento per i dati del progetto, p. es. blocchi, configurazione e dati di
parametrizzazione.
● Memoria di lavoro per i blocchi rilevanti per l'esecuzione (blocchi di codice e blocchi dati).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 109
Sistema di memorizzazione
10.1 Panoramica del sistema di memoria delle CPU S7-400H

● Memoria di sistema (RAM) con elementi di memoria che ogni CPU fornisce al programma
utente, come p. es.: merker, temporizzatori e contatori. Inoltre la memoria di sistema
contiene lo stack dei blocchi e quello di interruzione.
● La memoria di sistema della CPU mette inoltre a disposizione una memoria temporanea
(stack dei dati locali, buffer di diagnostica e risorse di comunicazione) che viene
assegnata al programma al richiamo di un blocco per i dati temporanei di quest'ultimo.
Questi dati sono validi soltanto finché il blocco è attivo.
Modificando i valori di default per immagine di processo, dati locali, buffer di diagnostica
e risorse di comunicazione (vedere le proprietà dell'oggetto della CPU in Configurazione
HW), è possibile influenzare la memoria di lavoro disponibile per i blocchi rilevanti per
l'esecuzione.

Nota
Durante l'ingrandimento di un'immagine di processo di una CPU osservare quanto segue.
Le unità i cui indirizzi devono essere superiori all'indirizzo più alto dell'immagine di
processo devono essere riprogettate in modo che i nuovi indirizzi continuino a essere
superiori all'indirizzo più alto dell'immagine di processo ampliata.

Avvertenza importante per le CPU con suddivisione modificata della parametrizzazione della
memoria di lavoro
Modificando la partizione della memoria di lavoro tramite parametrizzazione, con il
caricamento dei dati del sistema nella CPU la memoria di lavoro viene riorganizzata Di
conseguenza i blocchi dati creati tramite SFC vengono cancellati e i rimanenti blocchi dati
vengono preimpostati con valori iniziali presi dalla memoria di caricamento.
La dimensione utilizzabile della memoria di lavoro per blocchi di codice o blocchi dati cambia
con il caricamento dei dati di sistema se si modificano i seguenti parametri:
● Dimensioni dell'immagine di processo (a byte; nella scheda "Ciclo/Merker di clock")
● Risorse di comunicazione (nella scheda "Memoria")
● Dimensioni del buffer di diagnostica (nella scheda "Diagnostica/Orologio")
● Numero dei dati locali per tutte le classi di priorità (scheda "Memoria")

S7-400H
110 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Sistema di memorizzazione
10.1 Panoramica del sistema di memoria delle CPU S7-400H

Base di calcolo dello spazio di memoria di lavoro necessario


Per non superare lo spazio della memoria di lavoro della disponibile CPU, durante la
parametrizzazione è necessario considerare la seguente capacità di memoria necessaria:

Tabella 10- 1 Memoria necessaria

Parametri Memoria di lavoro necessaria Nella memoria di codice/di


dati
Dimensioni dell'immagine di 20 byte per ogni byte nell'immagine di processo degli ingres- Memoria di codice
processo (ingressi) si
Dimensioni dell'immagine di 20 byte per ogni byte nell'immagine di processo degli ingres- Memoria di codice
processo (uscite) si
Risorse di comunicazione 72 byte per ordine di comunicazione Memoria di codice
(ordini di comunicazione)
Dimensioni del buffer di dia- 32 byte per registrazione nel buffer di diagnostica Memoria di codice
gnostica
Numero dei dati locali 1 byte per ogni byte di dati locali Memoria di dati

Spazio di memoria flessibile


● Memoria di lavoro:
Le dimensioni della memoria di lavoro sono determinate dal tipo di CPU selezionato dalla
gamma di CPU disponibili.
● Memoria di caricamento:
Per programmi di dimensioni piccole e medie la memoria di caricamento integrata è
sufficiente.
Per i programmi di dimensioni maggiori è possibile ampliare la memoria di caricamento
inserendo una memory card RAM.
Sono inoltre disponibili memory card di tipo Flash per mantenere i programmi anche
senza batteria tampone in caso di mancanza di tensione. Inoltre, queste Memory Card
Flash (min. 8 MB) sono idonee all'invio e all'esecuzione di aggiornamenti del sistema
operativo.

Bufferizzazione
● La batteria tampone bufferizza la parte integrata e quella esterna della memoria di
caricamento, la parte dei dati della memoria di lavoro e la parte di codice.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 111
Sistema di memorizzazione
10.1 Panoramica del sistema di memoria delle CPU S7-400H

S7-400H
112 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H 11
Il presente capitolo introduce il sistema ad elevata disponibilità S7-400H.
Esso presenta la terminologia fondamentale ricorrente nella descrizione del funzionamento
dei sistemi ad elevata disponibilità.
Sono inoltre disponibili informazioni sugli stati del sistema H. Questi dipendono dagli stati di
funzionamento delle singole CPU ad elevata disponibilità che vengono descritte nel
seguente paragrafo.
Nella descrizione degli stati di funzionamento, questa sezione si concentra sulle differenze di
comportamento rispetto ad una CPU standard. La descrizione del comportamento standard
di una CPU nei diversi stati di funzionamento è riportata nel manuale Programmazione con
STEP 7.
L'ultimo paragrafo fornisce informazioni sul diverso comportamento temporale delle CPU ad
elevata disponibilità rispetto alle CPU standard.

11.1 Introduzione
L'S7-400H è composto da due sistemi parziali configurati in modo ridondato sincronizzati
tramite cavi a fibre ottiche.
I due sistemi parziali costituiscono un sistema di automazione ad elevata disponibilità
operante con una struttura bicanale (1su2) secondo il principio della “Ridondanza attiva”.

Cosa significa ridondanza attiva?


La definizione ridondanza attiva, detta anche ridondanza con partecipazione funzionale, sta
ad indicare che tutti i mezzi impiegati per la ridondanza sono permanentemente in funzione
e partecipano contemporaneamente all'esecuzione del compito di automazione.
Nell’S7–400H il programma utente è perfettamente identico nelle due CPU e che esso viene
applicato contemporaneamente (in sincronia) da entrambe le CPU.

Convenzione
In questa descrizione, al fine di distinguere i due sistemi parziali, si ricorre ai termini storici
per i sistemi H bicanali “Master” e “Riserva”. La riserva tuttavia funziona in sincronia di eventi
con il master e non solo in caso di guasto.
La distinzione tra CPU master e CPU di riserva è importante soprattutto per garantire le
reazioni agli errori riproducibili. Ad esempio, nel caso di guasto dell’accoppiamento di
ridondanza, la CPU di riserva si porta in STOP, mentre la CPU master rimane in RUN.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 113
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.1 Introduzione

Assegnazione master-riserva
Alla prima accensione dell’S7–400H, la CPU che si è avviata per prima diventa CPU master;
l’altra CPU diventa CPU di riserva.
Se l’assegnazione master/riserva è fissa, essa rimane immutata anche in seguito ad una
connessione contemporanea dell’alimentazione.
L’assegnazione master/riserva viene invertita se:
1. La CPU di riserva viene avviata prima della CPU master (intervallo di tempo minimo 3 s)
2. Si verificano un guasto o lo STOP della CPU master nello stato di sistema ridondato
3. Non è stato trovato alcun errore nello stato di funzionamento DIAGNOSTICA (vedere il
capitolo Stato di funzionamento DIAGNOSTICA (Pagina 126))
4. Commutazione master-riserva programmata con l'SFC 90 "H_CTRL"

Sincronizzazione dei sistemi parziali


CPU master e CPU di riserva sono collegate con cavi a fibre ottiche. Grazie a questo
collegamento, entrambe le CPU applicano il programma in sincronia di eventi.

Figura 11-1 Sincronizzazione dei sistemi parziali

La sincronizzazione viene effettuata automaticamente dal sistema operativo e non comporta


conseguenze per il programma utente. Il programma deve essere creato come avviene con
le CPU standard della serie S7-400.

Processo di sincronizzazione comandata da evento


Per l'S7–400H è stato impiegato il processo di "Sincronizzazione comandata da evento"
brevettato da Siemens. Questo processo si è affermato nella pratica ed è già stato utilizzato
con i controllori S5-115H e S5-155H.
Il termine sincronizzazione comandata da evento indica che, per ogni evento che potrebbe
provocare un diverso stato interno dei sistemi parziali, viene effettuata una sincronizzazione
dei dati tra master e riserva.
CPU master e di riserva vengono sincronizzati in caso di:
● accesso diretto alla periferia
● allarmi
● aggiornamento dei tempi dell’utente, p. es. timer S7
● modifica di dati tramite funzioni di comunicazione

S7-400H
114 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.2 Stati di sistema dell'S7-400H

Funzionamento ininterrotto anche con la perdita di ridondanza di una CPU


Anche in caso di guasto della CPU master, il processo di sincronizzazione comandata da
evento garantisce in ogni momento il funzionamento ininterrotto tramite la CPU di riserva.

Autotest
Disturbi o errori devono essere individuati, localizzati e segnalati il più rapidamente possibile.
Per questo motivo, nell’S7–400H sono state realizzate complesse funzioni di autotest che si
svolgono automaticamente e interamente in background.
Esse controllano i componenti e le funzioni seguenti:
● Accoppiamento delle apparecchiature centrali
● Processore
● Memoria interna della CPU
● Bus di periferia
Se l’autotest individua un errore, il sistema H cerca di eliminarlo o di sopprimerne gli effetti.
La descrizione dettagliata dell'autotest è riportata nel capitolo Autotest (Pagina 127).

11.2 Stati di sistema dell'S7-400H

11.2.1 Stati di sistema dell'S7–400H


Gli stati di sistema dell’S7–400H risultano dagli stati di funzionamento delle due CPU. Il
termine stato di sistema viene utilizzato per indicare in modo semplificato gli stati di
funzionamento assunti contemporaneamente dalle due CPU.
Esempio: in luogo dell’espressione ”La CPU master è in RUN e la CPU di riserva si trova
nello stato di funzionamento ACCOPPIAMENTO” si usa l’”S7–400H si trova nello stato di
sistema accoppiamento”.

Panoramica degli stati di sistema


La seguente tabella mostra gli stati di sistema che può assumere l’S7–400H.

Tabella 11- 1 Panoramica degli stati di sistema dell'S7–400H

Stati di sistema dell'S7–400H Stati di funzionamento delle due CPU


Master Riserva
Stop STOP STOP, tensione assente, GUASTO
Avvio AVVIAMENTO STOP, tensione assente, GUASTO,
sincronizzazione assente

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 115
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.2 Stati di sistema dell'S7-400H

Stati di sistema dell'S7–400H Stati di funzionamento delle due CPU


Master Riserva
Funzionamento singolo RUN STOP, DIAGNOSTICA, tensione
assente, GUASTO, sincronizzazione
assente
Accoppiamento RUN AVVIAMENTO, ACCOPPIAMENTO
Aggiornamento RUN AGGIORNAMENTO
Ridondato RUN RUN
Alt ALT STOP, DIAGNOSTICA, tensione
assente, GUASTO, sincronizzazione
assente

11.2.2 Visualizzazione e modifica dello stato di un sistema H

Procedura:
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU con la quale è attivo un collegamento MPI.
2. Selezionare il comando di menu Sistema di destinazione > Stato di funzionamento.

Risultato:
Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" sono visualizzati lo stato attuale del
sistema H, gli stati di funzionamento delle singole unità centrali e la posizione attuale del
selettore dei modi operativi nelle unità.
La CPU selezionata in SIMATIC Manager nel momento in cui è stato eseguito il comando di
menu viene visualizzata per prima nella tabella.

S7-400H
116 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.2 Stati di sistema dell'S7-400H

Modifica dello stato di sistema:


Le possibilità di modificare lo stato del sistema variano in funzione dello stato momentaneo
del sistema H.

11.2.3 Cambio di stato del sistema dallo stato STOP

Presupposti
In SIMATIC Manager è stata selezionata una delle due unità centrali ed è stata aperta la
finestra di dialogo "Stato di funzionamento" con il comando di menu Sistema di destinazione
> Stato di funzionamento.

Passaggio allo stato di sistema Ridondanza (avvio del sistema H)


1. Selezionare il sistema H nella tabella.
2. Selezionare il pulsante Nuovo avviamento (avviamento a caldo).

Risultato:
La CPU visualizzata per prima nella tabella si avvia come CPU master. In seguito si avvia
anche la seconda CPU, che dopo l'accoppiamento e l'aggiornamento diventa la CPU di
riserva.

Passaggio al funzionamento singolo (avvio di una sola CPU)


1. Selezionare nella tabella la CPU che si deve avviare.
2. Selezionare il pulsante Nuovo avviamento (avviamento a caldo).

11.2.4 Cambio di stato del sistema dallo stato Funzionamento singolo

Presupposti:
● In SIMATIC Manager è stata aperta la finestra di dialogo "Stato di funzionamento" con il
comando di menu Sistema di destinazione > Stato di funzionamento.
● La CPU di riserva non si trova in stato di funzionamento Diagnostica.

Passaggio allo stato di sistema Ridondanza (avvio della CPU di riserva)


1. Selezionare nella tabella la CPU che si trova in STOP o il sistema H.
2. Selezionare il pulsante Nuovo avviamento (avviamento a caldo).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 117
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.2 Stati di sistema dell'S7-400H

Passaggio allo stato di sistema STOP (arresto della CPU in funzione)


1. Selezionare nella tabella la CPU che si trova in RUN o il sistema H.
2. Selezionare il pulsante STOP.

11.2.5 Cambio di stato del sistema dallo stato Ridondanza

Presupposti:
In SIMATIC Manager è stata aperta la finestra di dialogo "Stato di funzionamento" con il
comando di menu Sistema di destinazione > Stato di funzionamento.

Passaggio allo stato di sistema STOP (arresto del sistema H)


1. Selezionare il sistema H nella tabella.
2. Selezionare il pulsante STOP.

Passaggio al funzionamento singolo (arresto di una CPU)


1. Selezionare nella tabella la CPU che si deve arrestare.
2. Selezionare il pulsante STOP.

Risultato:
La CPU selezionata entra in STOP, l'altra CPU rimane in RUN e il sistema H continua in
funzionamento singolo.

11.2.6 Diagnostica di un sistema H


Con la funzione Diagnostica hardware si determina lo stato dell'intero sistema H.

Procedura:
1. Selezionare la stazione H desiderata in SIMATIC Manager.
2. Selezionare il comando di menu Sistema di destinazione > Diagnostica hardware.
3. Nella finestra di dialogo "Seleziona CPU" evidenziare la CPU desiderata e confermare
con OK.

S7-400H
118 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.2 Stati di sistema dell'S7-400H

Risultato:
Nella finestra di dialogo "Diagnostica hardware" è possibile rilevare lo stato di funzionamento
della CPU scelta dalla rappresentazione delle unità centrali:

Icona della CPU Stato operativo della rispettiva CPU


La CPU master è in stato di funzionamento RUN

La CPU di riserva è in stato di funzionamento RUN

La CPU master è in stato di funzionamento STOP

La CPU di riserva è in stato di funzionamento STOP

La CPU master è in stato di funzionamento AVVIAMENTO

La CPU di riserva è in stato di funzionamento ACCOPPIAMENTO o


AGGIORNAMENTO

La CPU di riserva è in stato di funzionamento DIAGNOSTICA

La CPU master o un'unità parametrizzata dall'utente è errata.

La CPU di riserva o un'unità parametrizzata dall'utente è errata.

Manutenzione necessaria sulla CPU master

Manutenzione necessaria sulla CPU di riserva

Richiesta di manutenzione sulla CPU master

Richiesta di manutenzione sulla CPU di riserva

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 119
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.3 Stati di funzionamento delle CPU

Nota
La rappresentazione della vista online non viene aggiornata automaticamente. Per
visualizzare lo stato di funzionamento attuale premere il tasto funzione F5.

11.3 Stati di funzionamento delle CPU


Gli stati di funzionamento descrivono il comportamento delle CPU in ogni momento
desiderato. Le cognizioni sugli stati di funzionamento delle CPU sono utili per la
programmazione dell'avviamento, per il test e per la diagnostica degli errori.

Stati di funzionamento dall'accensione dell'alimentazione allo stato di sistema ridondato


In genere le due CPU sono equivalenti, pertanto ogni CPU può essere master o riserva. Per
maggiore chiarezza, la figura presuppone che la CPU master (CPU 0) venga attivata prima
della CPU di riserva (CPU 1).
La figura seguente riporta gli stati di funzionamento di entrambe le CPU dall'accensione fino
allo stato di sistema ridondato. Non sono riportati gli stati di funzionamento ALT Stato di
funzionamento ALT (Pagina 125) e DIAGNOSTICA Stato di funzionamento DIAGNOSTICA
(Pagina 126) , in quanto essi rivestono un ruolo speciale.

S7-400H
120 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.3 Stati di funzionamento delle CPU

Figura 11-2 Stati di sistema e di funzionamento del sistema H

Spiegazioni relative alla figura

Punto Descrizione
1. Dopo l'attivazione dell'alimentazione entrambe le CPU (CPU 0 e CPU 1) si trovano nello stato di funziona-
mento STOP.
2. La CPU 0 entra in stato di funzionamento AVVIAMENTO ed elabora, a seconda del modo di avviamento,
l’OB 100 oppure l’OB 102, vedere anche Stato di funzionamento AVVIAMENTO (Pagina 122).
3. Se l’avviamento si conclude senza errori, la CPU master (CPU 0) passa al funzionamento singolo . La CPU
master elabora il programma utente da sola.
Durante il passaggio allo stato di funzionamento ACCOPPIAMENTO non deve essere aperto alcun blocco
con l'opzione "Controllo" e le tabelle delle variabili non devono essere attive.
4. Se la CPU di riserva (CPU 1) richiede l'ACCOPPIAMENTO, le CPU master e di riserva confrontano i propri
programmi utente. Se vengono appurate divergenze, la CPU master aggiorna il programma utente di quella
di riserva. Vedere anche Stati di funzionamento ACCOPPIAMENTO e AGGIORNAMENTO (Pagina 124).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 121
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.3 Stati di funzionamento delle CPU

Punto Descrizione
5. Se l'accoppiamento si conclude correttamente viene avviato l'aggiornamento, vedere il capitolo Svolgimento
dell'aggiornamento (Pagina 138). La CPU master aggiorna i dati dinamici della CPU di riserva. I dati dinami-
ci sono ingressi, uscite, temporizzatori, contatori, merker e blocchi dati.
Dopo l’aggiornamento entrambe le CPU hanno in memoria gli stessi identici contenuti, vedere anche Stati di
funzionamento ACCOPPIAMENTO e AGGIORNAMENTO (Pagina 124).
6. Dopo l’aggiornamento la CPU master e quella di riserva si trovano in RUN. Entrambe le CPU elaborano in
sincronizzazione il programma utente.
Eccezione: commutazione master/riserva per le modifiche alla configurazione/al programma.
Lo stato di sistema ridondato è possibile solo se entrambe le CPU hanno la stessa versione e lo stesso
firmware.

11.3.1 Stato di funzionamento STOP


Ad eccezione dei punti descritti nel seguito, nello stato di funzionamento STOP le CPU
dell’S7–400H si comportano esattamente come le CPU standard S7–400.
Se entrambe le CPU si trovano nello stato di funzionamento STOP e si intende caricare una
configurazione in una delle due, osservare quanto segue:
● La CPU nella quale è stata caricata la configurazione deve essere avviata per prima, per
consentire che diventi CPU master.
● Se l'avvio del sistema è stato richiesto dal PG, viene avviata per prima la CPU con
collegamento attivo, a prescindere dal relativo stato di master o riserva

Nota
L’avvio del sistema può causare la commutazione master/riserva.
Una CPU H può uscire dallo stato di funzionamento STOP solo se è stata caricata una
progettazione.

Cancellazione totale
La cancellazione totale coinvolge sempre solo la CPU nella quale viene attivata questa
funzione. Se si intende procedere alla cancellazione totale di entrambe le CPU, effettuarla
prima in una CPU e poi nell'altra.

11.3.2 Stato di funzionamento AVVIAMENTO


Ad eccezione dei punti descritti nel seguito, nello stato di funzionamento AVVIAMENTO le
CPU dell’S7–400H si comportano esattamente come le CPU standard S7–400.

Modi di avvio
Le CPU H operano una distinzione tra il modo di avviamento a freddo e il nuovo avviamento
(avviamento a caldo).

S7-400H
122 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.3 Stati di funzionamento delle CPU

Le CPU H non supportano il riavviamento.

Elaborazione di avvio della CPU master


Lo stato di sistema di avvio di un S7–400H viene applicato esclusivamente dalla CPU
master.
Durante l’AVVIAMENTO la CPU master confronta la configurazione di periferia corrente con
la configurazione hardware realizzata con STEP 7. In presenza di discrepanze, la CPU
master si comporta come una CPU standard S7–400.
La CPU master esamina e parametrizza:
● la periferia condivisa
● la periferia ad un canale unilaterale ad essa assegnata

Avvio della CPU di riserva


All’avvio della CPU di riserva non vengono richiamati gli OB 100 e OB 102.
La CPU di riserva esamina e parametrizza:
● la periferia ad un canale unilaterale ad essa assegnata

Particolarità all'avviamento
Se durante l'avviamento di un sistema H la CPU master ritorna in STOP direttamente dopo il
passaggio a RUN la CPU di riserva assume la funzione di master e continua a funzionare.
Con il RETE ON bufferizzato di una CPU H V6.0, in presenza di configurazioni estese con
numerosi CP e/o master DP esterni possono trascorrere fino a 30 secondi prima che venga
eseguito il nuovo avvio richiesto. In questo intervallo di tempo i LED della CPU si accendono
consecutivamente nel modo seguente:
1. Tutti i LED sono accesi
2. Il LED STOP lampeggia come per la cancellazione totale
3. I LED RUN e STOP lampeggiano ca. 2 secondi
4. Il LED RUN lampeggia brevemente 2-3 volte
5. Il LED STOP è acceso per ca. 25 secondi
6. Il LED RUN ricomincia a lampeggiare
Con questo inizia l'avviamento.

Ulteriori informazioni
Informazioni dettagliate riguardanti lo stato di funzionamento AVVIAMENTO sono riportate
nel manuale Programmazione con STEP 7.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 123
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.3 Stati di funzionamento delle CPU

11.3.3 Stati di funzionamento ACCOPPIAMENTO e AGGIORNAMENTO


Prima che il sistema H assuma lo stato di funzionamento ridondato, la CPU master controlla
ed aggiorna il contenuto della memoria della CPU di riserva Il controllo e l’aggiornamento del
contenuto della memoria avviene in due fasi successive dette accoppiamento ed
aggiornamento.
Durante l’accoppiamento e l’aggiornamento la CPU master si trova sempre in RUN e la CPU
di riserva si trova nello stato di funzionamento ACCOPPIAMENTO o AGGIORNAMENTO.
All’accoppiamento e all’aggiornamento seguono, al fine di raggiungere lo stato di sistema
ridondato, anche l’accoppiamento e l’aggiornamento della commutazione master/riserva.
Informazioni dettagliate sull'accoppiamento e l'aggiornamento sono riportate nel capitolo
Accoppiamento e aggiornamento (Pagina 131).

11.3.4 Stato di funzionamento RUN


Ad eccezione dei punti descritti nel seguito, nello stato di funzionamento RUN le CPU
dell’S7–400H si comportano esattamente come le CPU standard S7–400.
Nei seguenti stati di sistema il programma utente viene applicato da almeno una CPU:
● Funzionamento singolo
● Accoppiamento, aggiornamento
● Ridondato

Funzionamento singolo, accoppiamento e aggiornamento


Negli stati di sistema Funzionamento singolo, Accoppiamento e Aggiornamento la CPU
master è in RUN ed elabora da sola il programma utente.

Stato di sistema ridondato


Durante lo stato di sistema ridondato le CPU master e di riserva si trovano in RUN.
Entrambe le CPU applicano in sincronia il programma utente e si controllano a vicenda.
Nello stato di sistema ridondato, un test del programma utente con punti di arresto non è
possibile.

S7-400H
124 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.3 Stati di funzionamento delle CPU

Lo stato di sistema ridondato è possibile solo se entrambe le CPU hanno la stessa versione
e lo stesso firmware. Esso viene abbandonato se intervengono le cause di errore elencate
nella tabella seguente.

Tabella 11- 2 Cause di errore che provocano l'abbandono dello stato di sistema ridondato

Causa dell'errore Reazione


Guasto di una CPU Guasto e sostituzione di una CPU (Pagina 247)
Guasto dell'accoppiamento ridondato (modulo di Guasto e sostituzione di un modulo di sincroniz-
sincronizzazione o cavo a fibre ottiche) zazione o di un cavo a fibre ottiche (Pagina 253)
Errore nel confronto della RAM (errore di confron- Stato di funzionamento DIAGNOSTICA
to) (Pagina 126)

Unità impiegate in modo ridondato


Nello stato di sistema ridondato vale la seguente regola:
Le coppie di unità impiegate in modo ridondato (p. es. IM 153-2 interfacce slave DP) devono
essere identiche, ovvero le due unità partner devono avere lo stesso numero di ordinazione,
la stessa esecuzione nonché la stessa versione di firmware.

11.3.5 Stato di funzionamento ALT


Ad eccezione dei punti descritti nel seguito, nello stato di funzionamento ALT le CPU
dell’S7–400H si comportano esattamente come le CPU standard S7–400.
Lo stato di funzionamento ALT riveste un ruolo speciale. Esso viene assunto solo per scopi
di test.

Quando è possibile lo stato di funzionamento ALT?


Il raggiungimento dello stato di funzionamento ALT è possibile soltanto dallo stato di
funzionamento AVVIAMENTO e dallo stato di funzionamento RUN del funzionamento
singolo.

proprietà
● Fintantoché la CPU H si trova nello stato di funzionamento ALT, accoppiamento e
aggiornamento non sono possibili; la CPU di riserva rimane in STOP con messaggio di
diagnostica.
● Se il sistema H è nello stato di sistema ridondato, non possono essere impostati punti di
stop.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 125
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.3 Stati di funzionamento delle CPU

11.3.6 Stato di funzionamento DIAGNOSTICA


Nello stato di funzionamento DIAGNOSTICA si entra solo dallo stato di sistema ridondato.
Durante la diagnostica viene abbandonato lo stato di sistema ridondato e l'altra CPU diviene
eventualmente master, continuando a operare in funzionamento singolo.

Nota
Se durante la diagnostica la CPU master entra in STOP, la diagnostica prosegue sulla CPU
di riserva. Al termine della diagnostica, tuttavia, la CPU di riserva non si riavvia più.

Lo stato di funzionamento DIAGNOSTICA viene attivato dai seguenti eventi:


1. Se nel funzionamento ridondato si presenta un richiamo unilaterale dell’OB 121 (in una
sola CPU), viene supposto un errore dell’hardware e la CPU interessata si porta nello
stato di funzionamento DIAGNOSTICA. L'altra CPU diviene eventualmente master e
continua ad operare nel funzionamento singolo.
2. Se nel funzionamento ridondato si presenta un errore di somma di controllo di un numero
in una sola CPU, la CPU interessata si porta nello stato di funzionamento
DIAGNOSTICA. L'altra CPU diviene eventualmente master e continua ad operare nel
funzionamento singolo.
3. Se nel funzionamento ridondato i presenta un errore di confronto IPU/RAM, la CPU di
riserva si porta nello stato di funzionamento DIAGNOSTICA (reazione di-default), la CPU
master continua ad operare nel funzionamento singolo.
La reazione ad un errore di confronto IPU/RAM può essere modificata tramite
progettazione (ad esempio la CPU di riserva si porta in STOP).
4. Se nel funzionamento ridondato si presenta un errore di bit multiplo, la CPU interessata si
porta nello stato di funzionamento DIAGNOSTICA. L'altra CPU diviene eventualmente
master e continua ad operare nel funzionamento singolo.
Tuttavia: se in una CPU si verificano due o più errori di bit singoli in funzionamento
ridondato nel corso di 6 mesi viene richiamato l'OB 84. La CPU non si porta nello stato di
funzionamento DIAGNOSTICA.
5. Se in funzionamento ridondato si verifica una perdita di sincronizzazione, la CPU di
riserva entra in stato di funzionamento DIAGNOSTICA. L'altra CPU resta master e
continua ad operare nel funzionamento singolo.
Il compito dello stato di funzionamento DIAGNOSTICA è quello di localizzare una CPU
guasta. In questo caso la CPU di riserva esegue l’intero autotest, la CPU master rimane in
RUN. Se viene individuato un errore hardware, la CPU entra nello stato di funzionamento
GUASTO. Se non vengono rilevati errori, la CPU si riaccoppia. Il sistema H ritorna nello
stato Ridondanza. Successivamente avviene la commutazione automatica master/riserva.
Ciò consente di eseguire, al successivo errore individuato in funzionamento di diagnostica, il
test dell’hardware della CPU che era master fino a quel momento.
Se la memoria della CPU è stata ampliata con una FLASH Memory Card, è consigliabile
tenere presente la seguente particolarità: Se la CPU abbandona lo stato di funzionamento
DIAGNOSTICA e non è in grado di costruire un collegamento con la CPU master perché
p.es. entrambe le linee di sincronizzazione sono interrotte, viene stabilita una richiesta di
cancellazione totale. In questo modo si impedisce che la CPU di riserva con la progettazione
sulla FLASH Memory Card si avvii come seconda CPU master.

S7-400H
126 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.4 Autotest

Con la CPU che si trova in stato di funzionamento DIAGNOSTICA non è possibile


comunicare, ad es. tramite accessi dal PG. Lo stato di funzionamento DIAGNOSTICA viene
segnalato dai LED RUN e STOP, vedere il capitolo Segnalazioni di stato e di errore
(Pagina 52).
Ulteriori informazioni sull'autotest sono riportate nel capitolo Autotest (Pagina 127)

11.4 Autotest

Esecuzione dell'autotest
Dopo un RETE ON non bufferizzato, p. es. RETE ON dopo il primo inserimento della CPU o
RETE ON senza batteria tampone, e nello stato di funzionamento DIAGNOSTICA, la CPU
elabora l'intero programma di autotest.
La durata dell'autotest è di almeno 10 minuti e aumenta in relazione alle dimensioni della
memoria di caricamento impiegata, ovvero alle dimensioni della RAM della Memory Card
inserita.
Se in un sistema H la CPU richiede la cancellazione totale e in seguito ha luogo un RETE
OFF bufferizzato, essa esegue l'autotest nonostante la bufferizzazione. La cancellazione
totale viene richiesta ad es. all'estrazione della memory card.
In RUN il sistema operativo suddivide l'autotest in piccole frazioni di programma, chiamate
sezioni di test, che vengono elaborate in sequenza durante molteplici cicli. L'autotest ciclico
è organizzato in modo da poter essere eseguito una volta per intero all'interno di un
determinato intervallo. Questo intervallo è pari normalmente a 90 minuti e può essere
modificato tramite opportuna progettazione.

Reazione agli errori durante l'autotest


Se tramite l'autotest viene riscontrato un errore, si verificano le seguenti reazioni:

Tabella 11- 3 Reazione agli errori durante l'autotest

Tipo dell'errore Reazione del sistema


Errore dell’hardware senza richiamo La CPU guasta si porta nello stato di funzionamento
unilaterale dell’OB 121 GUASTO. Il sistema H si porta nel funzionamento singolo.
La causa dell'errore viene registrata nel buffer di diagnostica.
Errore dell’hardware senza richiamo La CPU con l'OB 121 unilaterale si porta nello stato di funzio-
unilaterale dell’OB 121 namento DIAGNOSTICA. Il sistema H si porta nel funziona-
mento singolo (vedere oltre).
Errore di confronto IPU/RAM La causa dell'errore viene registrata nel buffer di diagnostica.
Viene assunto lo stato di sistema o di funzionamento proget-
tato (vedere oltre).
Errore di somma di controllo La reazione dipende dalla situazione nella quale l'errore vie-
ne individuato (vedere oltre).
Errore di bit multiplo La CPU guasta si porta nello stato di funzionamento
DIAGNOSTICA.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 127
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.4 Autotest

Errore dell’hardware senza richiamo unilaterale dell’OB 121


Se, per la prima volta dall’ultimo RETE ON non bufferizzato, si verifica un errore
dell’hardware con richiamo unilaterale dell’OB 121, la CPU guasta si porta nello stato di
funzionamento DIAGNOSTICA. Il sistema H si porta nel funzionamento singolo. La causa
dell'errore viene registrata nel buffer di diagnostica.

Errore di confronto IPU/RAM


Se l’autotest riscontra un errore di confronto IPU/RAM, il sistema H abbandona lo stato di
funzionamento ridondato e la CPU di riserva si porta nello stato di funzionamento
DIAGNOSTICA (nella progettazione di default). La causa dell'errore viene registrata nel
buffer di diagnostica.
La reazione ad un errore di confronto IPU/RAM ricorrente, varia a seconda che, dopo la
diagnostica, esso si presenti nel ciclo di autotest immediatamente successivo o solo più
tardi.

Tabella 11- 4 Reazione a errori di confronto che si ripetono

L'errore di confronto si ripresenta ... Reazione


Nel primo ciclo di autotest dopo la diagnostica La CPU di riserva si porta nello stato di funzio-
namento DIAGNOSTICA e poi in STOP.
Il sistema H si porta nel funzionamento singolo.
Due o più cicli di autotest dopo la diagnostica la CPU di riserva si porta nello stato di funziona-
mento DIAGNOSTICA.
Il sistema H si porta nel funzionamento singolo.

Errore di somma di controllo


Se un errore di somma di controllo si presenta per la prima volta dall'ultimo RETE ON non
bufferizzato, il sistema reagisce nel modo seguente:

Tabella 11- 5 Reazione ad errori di somma di controllo

Momento del riscontro Reazione del sistema


Nel test di avvio dopo RETE La CPU guasta si porta nello stato di funzionamento GUASTO.
ON Il sistema H si porta nel funzionamento singolo.
Nell'autotest ciclico L'errore viene corretto. La CPU rimane nello stato di funzionamento
(STOP o funzionamento STOP o nel funzionamento singolo.
singolo)
Nell'autotest ciclico L'errore viene corretto. La CPU guasta si porta nello stato di funzio-
(stato di sistema ridondato) namento DIAGNOSTICA.
Il sistema H si porta nel funzionamento singolo.
Nello stato di funzionamento La CPU guasta si porta nello stato di funzionamento GUASTO.
DIAGNOSTICA
Errore di bit singolo Dopo aver individuato ed eliminato l'errore, la CPU richiama l'OB 84.

La causa dell'errore viene registrata nel buffer di diagnostica.

S7-400H
128 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.4 Autotest

In un sistema F, già al primo verificarsi di un errore di somma di controllo nello stato di


funzionamento STOP o nel funzionamento singolo, viene segnalato al programma F che
l’autotest ha individuato un errore. La reazione del programma F a questo messaggio è
descritta nel manuale Sistemi di automazione S7-400 e S7-400FH.

Errori hardware con richiamo unilaterale dell’OB 121, errore di somma di controllo, 2° verificarsi
dell'errore
Se si verificano per la seconda volta errori hardware con richiamo unilaterale dell'OB 121 ed
errori della somma di controllo la CPU 41x–5H si comporta come descritto nella tabella
sottostante per i diversi modi di funzionamento di una CPU 41x–5H.

Tabella 11- 6 Errori hardware con richiamo unilaterale dell’OB 121, errore di somma di controllo, 2° verificarsi dell'errore

Errore CPU nel funzionamento singolo CPU nel funzionamento singolo CPU in funzionamento ridondato
Errore esecuzione in corso dell'OB 121 esecuzione in corso dell'OB 121 La CPU guasta si porta nello
dell’hardware con stato di funzionamento
richiamo unilatera- DIAGNOSTICA. Il sistema H si
le dell’OB 121 porta nel funzionamento singolo.
Errore di somma Se si presentano due errori nel Se si presentano due errori nel Se, durante il funzionamento di
di controllo corso di due test di ciclo eseguiti corso di due test di ciclo eseguiti diagnostica si verifica un secon-
consecutivamente la CPU entra consecutivamente la CPU entra do errore causato dal preceden-
in stato di funzionamento in stato di funzionamento te, la CPU si porta nella stato di
GUASTO. (la durata del test di GUASTO. (la durata del test di funzionamento GUASTO
ciclo viene stabilita in Configura- ciclo viene stabilita in Configura-
zione HW) zione HW)

Se nel funzionamento singolo, alla conclusione del doppio test di ciclo, si verifica un secondo
errore di somma di controllo, la CPU ha lo stesso comportamento assunto al verificarsi del
primo. Se nel funzionamento ridondato, alla conclusione del funzionamento di diagnostica, si
verifica un secondo errore (errore dell’hardware con richiamo unilaterale dell’OB 121, errore
di somma di controllo) la CPU ha lo stesso comportamento assunto al verificarsi del primo.

Errore di bit multiplo


Se nel funzionamento ridondato di un sistema H viene individuato un errore di bit multiplo, la
CPU si porta nello stato di funzionamento DIAGNOSTICA. Alla conclusione della
diagnostica, la CPU riprende l'accoppiamento e l'aggiornamento e continua ad operare nel
funzionamento di ridondanza. Durante la commutazione allo stato di funzionamento
DIAGNOSTICA, nel buffer di diagnostica viene segnalato l’indirizzo dell’errore.

Errore di bit singolo


Dopo aver individuato ed eliminato l'errore, la CPU richiama l'OB 84.

Influenza dell'autotest ciclico


Con l'SFC 90 "H_CTRL" è possibile influenzare la complessità e l'elaborazione dell'autotest
ciclico. È possibile ad esempio rimuovere dal test complessivo e reinserire nello stesso
singoli componenti. È inoltre possibile richiamare in modo esplicito e avviare per
l'elaborazione determinati componenti da testare.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 129
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H
11.5 Analisi degli interrupt di processo nel sistema S7–400H

Informazioni dettagliate sull’SFC 90 “H_CTRL” si trovano nel manuale Software di sistema


per S7–300/400 - Funzioni standard e di sistema.

Nota
In un sistema ad elevata sicurezza, l'inibizione e la successiva abilitazione degli autotest
ciclici non è ammessa. Per informazioni più precise consultare il manuale Sistemi di
automazione S7–400F e S7–400FH.

11.5 Analisi degli interrupt di processo nel sistema S7–400H


Impiegando un'unità che genera interrupt di processo nel sistema S7–400H, è possibile che i
valori di processo leggibili tramite accesso diretto all’OB di interrupt di processo non
corrispondano ai valori di processo presenti al momento dell’interrupt. Esaminare invece le
variabili temporanee (informazione di avvio) nell’OB di interrupt di processo.
Se viene impiegata l’unità SM 321–7BH00 che genera interrupt di processo, è pertanto
inopportuno reagire in modo diverso al medesimo ingresso per il fronte di salita e di discesa,
perché ciò richiederebbe un accesso diretto alla periferia. Se nel programma utente si
desidera reagire in modo diverso ai due cambi di fronte, collegare il segnale a due ingressi di
gruppi di canali diversi e parametrizzare un ingresso per il fronte di salita e l'altro per il fronte
di discesa.

S7-400H
130 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento 12
12.1 Effetti dell'accoppiamento e dell'aggiornamento
L’accoppiamento e l’aggiornamento vengono visualizzati tramite il LED REDF in entrambe le
CPU. Nell'accoppiamento questo LED lampeggia con la frequenza di 0,5 Hz,
nell'aggiornamento con la frequenza di 2 Hz.
Nell'accoppiamento e aggiornamento, si hanno effetti diversi sull'elaborazione del
programma utente e delle funzioni di comunicazione.

Tabella 12- 1 Proprietà dell'accoppiamento e aggiornamento

Procedura Accoppiamento Aggiornamento


Elaborazione del program- Vengono elaborate tutte le L'elaborazione delle classi di priorità
ma utente classi di priorità (OB). viene ritardata sezione per sezione.
Tutte le richieste vengono soddisfatte
dopo l'aggiornamento.
I dettagli vengono forniti nelle se-
guenti sezioni.
Cancellazione, caricamento, I blocchi non possono essere I blocchi non possono essere cancel-
generazione, compressione cancellati, caricati, generati o lati, caricati, generati o compressi.
di blocchi compressi.
Quando queste operazioni
sono in corso, accoppiamento
e aggiornamento non sono
possibili.
Elaborazione delle funzioni Le funzioni di comunicazione L'elaborazione delle funzioni viene
di comunicazione, Uso del vengono elaborate. limitata e ritardata sezione per sezio-
PG ne. Tutte le funzioni ritardate vengo-
no eseguite dopo l'aggiornamento.
I dettagli vengono forniti nei seguenti
capitoli.
Autotest della CPU Non viene eseguito Non viene eseguito
Funzioni di test e messa in Non sono possibili funzioni di Non sono possibili funzioni di test e
servizio, come ad esempio test e messa in servizio. messa in servizio.
”Controllo e comando di Quando queste operazioni
variabili”, “Controlla (on/off)” sono in corso, accoppiamento
e "Forza" e aggiornamento non sono
possibili.
Trattamento dei collega- Tutti i collegamenti rimangono Tutti i collegamenti rimangono attivi;
menti nella CPU master attivi; non è possibile stabilirne non è possibile stabilirne di nuovi.
di nuovi. I collegamenti interrotti vengono
ripristinati solo dopo l'aggiornamento
Trattamento dei collega- Tutti i collegamenti vengono Tutti i collegamenti sono già interrotti.
menti nella CPU di riserva interrotti; non è possibile stabi- L'interruzione è avvenuta nell'accop-
lirne di nuovi. piamento.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 131
Accoppiamento e aggiornamento
12.2 Presupposti per l'accoppiamento e l'aggiornamento

12.2 Presupposti per l'accoppiamento e l'aggiornamento


Le funzioni del PG che consentono l’avvio dell’accoppiamento e dell’aggiornamento
dipendono dai presupposti che regolano le CPU master/riserva. La tabella sottostante illustra
l’interdipendenza tra questi presupposti ed i comandi di menu del PG per l’esecuzione
dell’accoppiamento e dell’aggiornamento.

Tabella 12- 2 Presupposti per l'accoppiamento e l'aggiornamento

Accoppiamento e Dimensioni e tipo Versioni FW nelle Accoppiamenti di Versione hard-


aggiornamento di memoria di CPU ma- sincronizzazione ware nella CPU
eseguiti con i caricamento nelle ster/riserva disponibili master/riserva
comandi del PG: CPU ma-
ster/riserva
Riavvio della CPU identiche identiche 2 identiche
di riserva
Commutazione RAM e EPROM identiche 2 identiche
sulla CPU con insieme
configurazione
modificata
Commutazione La memoria di identiche 2 identiche
sulla CPU con caricamento della
configurazione di CPU di riserva è
memoria ampliata maggiore rispetto
a quella della CPU
master
Commutazione identiche diverse 2 identiche
sulla CPU con
sistema operativo
modificato
CPU con versione identiche identiche 2 diverse
hardware modifi-
cata
È disponibile solo identiche identiche 1 identiche
un accoppiamento
di sincronizzazio-
ne mediante un
unico accoppia-
mento di ridon-
danza intatto

S7-400H
132 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento


Esistono due modi di accoppiamento e aggiornamento:
● Nell’accoppiamento e nell’aggiornamento ”normali”, il sistema H deve essere portato dal
funzionamento singolo allo stato di sistema ridondato. A questo punto, entrambe le CPU
elaborano lo stesso programma in modo sincrono.
● Nell’accoppiamento e nell’aggiornamento con commutazione master/riserva la seconda
CPU può assumere il comando del processo con componenti modificati. Possono essere
modificati la configurazione hardware, la configurazione di memoria o il sistema
operativo.
Per passare nuovamente allo stato di sistema ridondato, è necessario rieseguire un
"normale" accoppiamento e aggiornamento.

Avvio dell'accoppiamento e dell'aggiornamento


Situazione di partenza: funzionamento singolo, ovvero solo una delle CPU collegate tramite
il cavo a fibre ottiche di un sistema H si trova nello stato di funzionamento RUN.
L'accoppiamento e l'aggiornamento per arrivare allo stato di sistema ridondato possono
essere attivati nel modo seguente:
● Commutazione della posizione del selettore dei modi operativi della riserva da STOP a
RUN.
● RETE ON della riserva (posizione del selettore dei modi operativi RUN), se prima di rete
OFF la CPU non si trovava nello stato di funzionamento STOP.
● Comando al PG/ES.
L’accoppiamento e l’aggiornamento con la commutazione master/riserva possono essere
avviati esclusivamente tramite comando sul PG/ES.

Nota
Se l’accoppiamento e l’aggiornamento nella CPU di riserva vengono interrotti (ad. es. rete
OFF, STOP), si può avere una richiesta di cancellazione totale a causa di dati incoerenti.
Al termine della cancellazione totale della riserva l'accoppiamento e l'aggiornamento sono di
nuovo possibili.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 133
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

Svolgimento schematico dell'accoppiamento e aggiornamento


La seguente figura illustra lo svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento in
generale. Situazione di partenza: il master si trova nel funzionamento singolo. Nella figura si
suppone, p. es., che la CPU 0 sia la CPU master.

Figura 12-1 Processo di accoppiamento e di aggiornamento

*) Quando è attiva l'opzione "Passaggio alla CPU con configurazione modificata", il


contenuto della memoria di caricamento non viene copiato; i contenuti che vegnono copiati
dai blocchi del programma utente della memoria di lavoro (OB, FC, FB, DP, SDB) della CPU
master sono indicati nel capitolo Commutazione sulla CPU con configurazione modificata o
ampliata (Pagina 141)

S7-400H
134 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

Figura 12-2 Svolgimento dell'aggiornamento

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 135
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

Durata minima dei segnali di ingresso durante l'aggiornamento


Durante l'aggiornamento, l'elaborazione del programma viene interrotta per un determinato
intervallo (questo aspetto verrà trattato dettagliatamente nel seguito). Affinché la CPU
riconosca con sicurezza la transizione di un segnale d'ingresso anche durante
l'aggiornamento, attenersi a quanto segue:
Durata minima del segnale > 2 × Tempo di aggiornamento della periferia (solo con DP e
PNIO)
+ Frequenza di richiamo della classe di priorità
+ Tempo di elaborazione per il programma della classe di priorità
+ Tempo di aggiornamento
+ Tempo di elaborazione per programmi di classi di priorità maggiori
Esempio:
Durata minima di un segnale d'ingresso analizzato in una classe di priorità > 15 (ad esempio
OB 40).

Figura 12-3 Esempio di durata minima di un segnale d'ingresso durante l'aggiornamento

12.3.1 Svolgimento dell'accoppiamento


Nello svolgimento dell’accoppiamento è necessario operare una distinzione a seconda che
venga eseguita una commutazione master/riserva oppure che debba essere raggiunto lo
stato di sistema ridondato.

Accoppiamento per il raggiungimento dello stato di sistema ridondato


Per escludere differenze nei due sistemi parziali, la CPU master e la CPU di riserva
effettuano i seguenti confronti.
Con i cicli di confronto vengono esaminate:
1. l'uguaglianza della configurazione della memoria
2. l’uguaglianza della versione del sistema operativo

S7-400H
136 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

3. l'uguaglianza del contenuto della memoria di caricamento (FLASH Card)


4. l'uguaglianza del contenuto della memoria di caricamento (RAM integrata e RAM Card)
Nel caso di divergenza ai punti 1., 2. o 3., la CPU di riserva si porta in STOP con un
messaggio di errore.
Nel caso di divergenza al punto 4, il programma utente nella memoria di caricamento della
RAM viene copiato dalla CPU master nella CPU di riserva.
Il programma utente nella memoria di caricamento della FLASH Card non viene trasferito.
Esso deve essere identico già prima dell'accoppiamento.

Accoppiamento con commutazione master/riserva


In STEP 7 è possibile selezionare una delle seguenti opzioni:
● "Commutazione sulla CPU con configurazione modificata"
● "Commutazione sulla CPU con configurazione di memoria ampliata"
● "Commutazione sulla CPU con sistema operativo modificato"
● "Commutazione sulla CPU con sistema operativo modificato"
● "Commutazione sulla CPU mediante un solo collegamento ridondato intatto"
Commutazione sulla CPU con configurazione modificata
L’utente può aver modificato nella CPU di riserva quanto segue:
● la configurazione hardware
● il tipo di memoria di caricamento (è stata ad esempio sostituita una RAM Card con una
FLASH Card). In questo caso, la nuova memoria di caricamento può essere più o meno
ampia di quella precedente.
Nell’accoppiamento non vengono trasferiti blocchi dal master alla riserva. L'esatto
comportamento è descritto nel capitolo Commutazione sulla CPU con configurazione
modificata o ampliata (Pagina 141) .
Le operazioni da eseguire nei casi sopracitati (modifica della configurazione hardware,
modifica del tipo di memoria di caricamento), sono descritte nel capitolo Guasto e
sostituzione di componenti durante il funzionamento (Pagina 247) .

Nota
Nel caso in cui nella CPU di riserva non siano stati modificati né la configurazione hardware
né il tipo di memoria di caricamento, la commutazione master/riserva avviene ugualmente e
la CPU che era master fino a quel momento va in STOP.

Commutazione sulla CPU con configurazione di memoria ampliata


Sulla CPU di riserva è possibile ampliare la memoria di caricamento. In questo caso, i
moduli della memoria di caricamento devono essere dello stesso tipo, vale a dire RAM Card
oppure FLASH Card. Nelle FLASH Card, i contenuti devono coincidere.
Nell’accoppiamento i blocchi del programma utente (OB, FC, FB, DB, SDB) del master
vengono trasferiti dalla memoria di caricamento e dalla memoria di lavoro alla riserva.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 137
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

Eccezione: se i moduli della memoria di caricamento sono FLASH Card, avviene solo il
trasferimento dei blocchi dalla memoria di lavoro.
Le operazioni da eseguire in caso di modifica del tipo di memoria o di ampliamento della
memoria di caricamento sono descritte nel capitolo Modifica della configurazione di memoria
della CPU (Pagina 307) .

Nota
Nel caso in cui nella CPU di riserva siano stati modificati il tipo di memoria di caricamento o il
sistema operativo, essa, anziché portarsi in RUN, ritorna in STOP effettuando una relativa
registrazione nel buffer di diagnostica.
Nel caso in cui nella CPU di riserva non sia stata ampliata la memoria di caricamento, essa,
anziché portarsi in RUN, ritorna in STOP effettuando una corrispondente registrazione nel
buffer di diagnostica.
Non viene eseguita la commutazione master/riserva e la CPU che era finora master rimane
in RUN.

12.3.2 Svolgimento dell'aggiornamento

Cosa avviene durante l'aggiornamento


Nell'aggiornamento, l'elaborazione delle funzioni di comunicazione e degli OB viene limitata
sezione per sezione. Vengono inoltre trasferiti tutti i dati dinamici (contenuti dei blocchi dati,
temporizzatori, contatori e merker) nella CPU di riserva.
Il processo di aggiornamento si svolge nel modo seguente:
1. Fino al termine dell'aggiornamento tutte le SFC e gli SFB asincroni che accedono a set di
dati di unità di periferia (SFC 13, 51, 52, 53, 55 bis 59, SFB 52 E 53) vengono confermate
in modo "negativo" con i valori di ritorno W#16#80C3 (SFCs 13, 55 ... 59, SFB 52 E 53) o
W#16#8085 (SFC 51). Con questi valori, il programma utente dovrebbe ripetere gli ordini.
2. Le funzioni di segnalazione vengono ritardate fino alla fine dell'aggiornamento (vedere
elenco seguente).
3. L'elaborazione dell'OB 1 e di tutti gli OB fino alla classe di priorità 15 inclusa viene
ritardata.
Nel caso di schedulazioni orologio, la generazione di nuove richieste di OB viene
bloccata, in tal modo non vengono più salvate nuove schedulazioni orologio e non si
hanno pertanto più errori di richiesta.
Solo dopo la fine dell’aggiornamento viene generata ed elaborata per un OB di
schedulazione orologio al massimo una richiesta. Il timbro di data e ora delle
schedulazioni orologio generate in ritardo non può essere analizzato.
4. Trasferimento di tutti i contenuti del blocco dati modificati dopo l’accoppiamento.

S7-400H
138 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

5. I seguenti job di comunicazione vengono confermati negativamente:


– Lettura/scrittura di set di dati tramite funzioni di esecuzione e controllo
– Lettura di informazioni di diagnostica tramite STEP 7
– Inibizione e abilitazione di messaggi
– Inibizione e abilitazione di messaggi
– Conferma di messaggi
6. Eventuali richiami iniziali di funzioni di comunicazione vengono confermati
negativamente. Si tratta di richiami che si ripercuotono sulla memoria di lavoro,
consultare anche il manuale Software di sistema per S7--300/400, Funzioni standard e di
sistema. L'esecuzione delle funzioni di comunicazione a ritenzione viene rimandata e
ripresa alla conclusione dell'aggiornamento.
7. La generazione di nuove richieste di OB per tutti gli OB con classe di priorità > 15 viene
bloccata, in tal modo non vengono più salvate nuove schedulazioni orologio e non si
hanno pertanto più errori di richiesta.
Gli allarmi in attesa vengono di nuovo richiamati ed elaborati solo dopo la fine
dell'aggiornamento. Il timbro di data e ora degli allarmi generati in ritardo non può essere
analizzato.
Non si ha più l'elaborazione del programma utente e l'aggiornamento della periferia.
8. Generazione dell'evento di avvio per l'OB di schedulazione orologio con trattamento
speciale.

Nota
L’OB di schedulazione orologio con trattamento speciale è importante soprattutto nel
caso in cui si debba accedere ad unità o a parti del programma entro un certo intervallo.
Ciò interessa normalmente i sistemi ad elevata sicurezza. Per informazioni più dettagliate
consultare i manuali Sistemi di automazione S7–400F e S7–400FH e Sistema di
automazione S7-300, Unità di ingresso/uscita ad elevata sicurezza.
Per evitare che l'allarme di schedulazione orologio speciale si prolunghi è necessario
assegnare all'OB di schedulazione orologio con trattamento speciale la massima priorità.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 139
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

9. Trasferimento delle uscite e degli interi contenuti dei blocchi dati che sono stati
nuovamente modificati. Trasferimento dei temporizzatori, contatori, merker e ingressi.
Trasferimento del buffer di diagnostica.
Durante l’aggiornamento dei dati, i clock di tempo di schedulazione orologio, gli allarmi di
ritardo e i tempi S7 vengono fermati. In tal modo si perde un sincronismo eventualmente
presente tra gli allarmi di schedulazione e gli allarmi dall’orologio.
10.Rimozione di tutte le restrizioni. Gli allarmi ritardati e le funzioni di comunicazione
vengono ora eseguiti. Tutti gli OB vengono nuovamente elaborati.
Per gli OB di schedulazione orologio non viene più garantita l'equidistanza dai richiami
precedenti.

Nota
Gli interrupt di processo e gli allarmi di diagnostica vengono salvati dalla periferia. Se
questi allarmi sono stati attivati da unità della periferia decentrata, essi verranno elaborati
dopo che è stata disattivata l'inibizione. Se invece sono stati attivati da unità della
periferia centrale, possono essere successivamente elaborati soltanto se, durante
l'inibizione, la medesima richiesta di interrupt non si è presentata ripetutamente.

Se dal PG/ES è stata richiesta una commutazione master/riserva, alla fine


dell’aggiornamento, la CPU che finora era CPU di riserva diventa master e quella che finora
era master si porta in STOP. In caso contrario, entrambe le CPU si portano in RUN (stato di
sistema ridondato) ed elaborano il programma utente in modo sincrono.
Se è stata effettuata una commutazione master/riserva, l’OB 1 ha, nel primo ciclo dopo
l’aggiornamento, una propria identificazione (vedere manuale di riferimento Software di
sistema per S7-300/400, Funzioni standard e di sistema). Per ulteriori particolarità sulla
configurazione modificata consultare il capitolo Commutazione sulla CPU con configurazione
modificata o ampliata (Pagina 141).

Funzioni di segnalazione ritardate


Le SFC, SFB e i servizi del sistema operativo elencati, emettono massaggi per i partner
registrati. Dopo l'inizio dell'aggiornamento, queste funzioni vengono ritardate:
● SFC 17 "ALARM_SQ", SFC 18 "ALARM_S", SFC 107 "ALARM_DQ", SFC 108
"ALARM_D"
● SFC 52 "WR_USMSG"
● SFB 31 "NOTIFY_8P", SFB 33 "ALARM", SFB 34 "ALARM_8", SFB 35 "ALARM_8P",
SFB 36 "NOTIFY", SFB 37 "AR_SEND"
● Segnalazioni del sistema di controllo del processo
● Segnalazioni della diagnostica di sistema
Da questo momento, i job per l'inibizione e l'abilitazione di messaggi da parte delle SFC 9
"EN_MSG" e SFC 10 "DIS_MSG", vengono respinti con un valore di ritorno negativo.

S7-400H
140 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

Funzioni di comunicazione con job derivati


Se una CPU riceve uno dei job sottoelencati, essa deve a sua volta generare degli ordini di
comunicazione dai job in oggetto ed inviarli ad altre unità. Si può p. es. trattare di job di
lettura o scrittura di set di dati di parametrizzazione dalle/nelle unità della periferia
decentrata. Questi job vengono respinti fino alla fine dell'aggiornamento.
● Lettura/scrittura di set di dati tramite funzioni di esecuzione e controllo
● Lettura di set di dati per informazioni sulla lista di stato di sistema
● Inibizione e abilitazione di messaggi
● Inibizione e abilitazione di messaggi
● Conferma di messaggi

Nota
Le ultime 3 funzioni vengono registrate da un sistema WinCC e ripetute automaticamente
alla fine dell’aggiornamento.

12.3.3 Commutazione sulla CPU con configurazione modificata o ampliata

Commutazione sulla CPU con configurazione modificata


L’utente può aver modificato nella CPU di riserva quanto segue:
● Configurazione hardware
● il tipo di memoria di caricamento. È stata ad esempio sostituita una RAM Card con una
FLASH Card. In questo caso, la nuova memoria di caricamento può essere più o meno
ampia di quella precedente.
Le operazioni da eseguire nei casi sopracitati sono descritte nel capitolo Guasto e
sostituzione di componenti durante il funzionamento (Pagina 247) .

Nota
Nel caso in cui nella CPU di riserva non siano stati modificati né la configurazione hardware
né il tipo di memoria di caricamento, la commutazione master/riserva avviene ugualmente e
la CPU che era master fino a quel momento entra in STOP.

Nota
Se sono stati caricati a posteriori collegamenti tramite NETPRO, non è più possibile
modificare il tipo di memoria di caricamento da RAM a FLASH.

Se l'accoppiamento e l'aggiornamento sono stati attivati da STEP 7 con l'opzione


"Commutazione sulla CPU con configurazione modificata", per il trattamento dei contenuti
della memoria si ha il seguente comportamento.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 141
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

Memoria di caricamento
Il contenuto della memoria di caricamento non viene copiato dalla CPU master nella CPU di
riserva.

Memoria di lavoro
I seguenti componenti vengono trasferiti dalla memoria di lavoro della CPU master nella
CPU di riserva:
● Il contenuto di tutti i blocchi dati che presentano la stessa data e ora dell'interfaccia nelle
due memorie di caricamento e i cui attributi ”a sola lettura” e ”unlinked” non sono
impostati.
● Blocchi dati generati nella CPU master tramite SFC.
I DB generati nella CPU di riserva tramite SFC vengono cancellati.
Se anche nella memoria di caricamento della CPU di riserva è contenuto un blocco dati
con lo stesso numero, l’accoppiamento viene interrotto con una registrazione nel buffer di
diagnostica.
● Immagini di processo, temporizzatori, contatori e merker
Nel caso di memoria insufficiente, l'accoppiamento viene interrotto con una registrazione nel
buffer di diagnostica.
Se sono stati modificati dei blocchi dati che contengono le istanze dell’SFB della
comunicazione S7, tali istanze vengono riportate nello stato in cui si trovavano prima del
primo richiamo.

Nota
Commutando sulla CPU con configurazione modificata, le memorie di caricamento di master
e riserva possono essere di dimensioni diverse.

Commutazione sulla CPU con configurazione ampliata


Sulla CPU di riserva è possibile ampliare la memoria di caricamento. In questo caso, i
moduli della memoria di caricamento devono essere dello stesso tipo, vale a dire RAM Card
oppure FLASH Card. Nelle FLASH Card, i contenuti devono coincidere.

Nota
Nel caso in cui nella CPU di riserva siano stati modificati il tipo di memoria di caricamento o il
sistema operativo, essa, anziché portarsi in RUN, ritorna in STOP effettuando una relativa
registrazione nel buffer di diagnostica.
Nel caso in cui nella CPU di riserva non sia stata ampliata la memoria di caricamento, essa,
anziché portarsi in RUN, ritorna in STOP effettuando una corrispondente registrazione nel
buffer di diagnostica.
Non viene eseguita la commutazione master/riserva, e la CPU che era finora master rimane
in RUN.

S7-400H
142 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.3 Svolgimento dell'accoppiamento e dell'aggiornamento

Le operazioni da eseguire in caso di modifica del tipo di memoria o di ampliamento della


memoria di caricamento sono descritte nel capitolo Guasto e sostituzione di componenti
durante il funzionamento (Pagina 247) .
Se l'accoppiamento e l'aggiornamento sono stati attivati da STEP 7 con l'opzione
"Commutazione sulla CPU con configurazione ampliata", nel trattamento dei contenuti della
memoria si ha il seguente comportamento.

Memoria di lavoro e di caricamento


Nell’accoppiamento i blocchi del programma utente (OB, FC, FB, DB, SDB) del master
vengono trasferiti dalla memoria di caricamento e dalla memoria di lavoro alla riserva.
Eccezione: se i moduli della memoria di caricamento sono FLASH Card, avviene solo il
trasferimento dei blocchi dalla memoria di lavoro.

12.3.4 Inibizione di accoppiamento e aggiornamento


L'accoppiamento e l'aggiornamento hanno come conseguenza un prolungamento del ciclo.
Essi comprendono un intervallo nel quale non viene effettuato l'aggiornamento della
periferia, vedere il capitolo Controllo del tempo di ciclo (Pagina 144). Tener presente tale
intervallo soprattutto quando si impiega la periferia decentrata e quando dopo
l’aggiornamento avviene una commutazione master/riserva (quindi nel caso di una modifica
della configurazione durante il funzionamento).

CAUTELA

Effettuare l'accoppiamento e aggiornamento solo con stati di processo non critici.

Per la determinazione autonoma del momento di avvio dell'accoppiamento e


dell'aggiornamento, è possibile avvalersi dell'SFC 90 "H_CTRL". Informazioni dettagliate
sull'SFC sono disponibili nel manuale Software di sistema per S7–300/400 - Funzioni
standard e di sistema.

Nota
Se il processo tollera in qualsiasi momento un prolungamento del ciclo, non è necessario il
richiamo dell'SFC 90 "H_CTRL".
Durante l’accoppiamento e l’aggiornamento non viene effettuato l’autotest della CPU. Per
questo motivo accertarsi, in caso di impiego di un programma utente ad elevata sicurezza, di
non protrarre l'aggiornamento per un intervallo troppo lungo. Per informazioni più precise
consultare il manuale Sistemi di automazione S7–400F e S7–400FH.

Esempio di processo con tempi critici


Una slitta con una camma lunga 50 mm ruota su un asse a velocità costante: v = 10 km/h =
2,78 m/s = 2,78 mm/ms. Sull'asse si trova un interruttore. L’interruttore viene spostato dalla
camma a intervalli di tempo di Δt = 18ms.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 143
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

Perché la CPU possa riconoscere l'azionamento dell'interruttore, il tempo di inibizione per le


classi di priorità >15 (definizione vedere nel seguito) deve essere nettamente inferiore a 18
ms.
Poiché in STEP 7 per le classi di priorità >15 può essere impostato, quale tempo max. di
inibizione, solo 0 ms o un valore compreso tra 100 e 60000 ms, ricorrere ad una delle
seguenti misure:
● Spostare l'inizio dell'accoppiamento e dell'aggiornamento ad un momento in cui lo stato
del processo non sia critico. A tal fine utilizzare l'SFC 90 "H_CTRL" (vedere sopra).
● Utilizzare una camma molto più lunga e / o ridurre considerevolmente la velocità della
slitta prima che questa raggiunga l'interruttore.

12.4 Controllo del tempo di ciclo


Durante l'aggiornamento, per un determinato intervallo, l'elaborazione del programma viene
arrestata. Questo capitolo è di rilievo per l'utente solo se questo intervallo è critico per il
processo. In questo caso, progettare i tempi di controllo descritti nel seguito.
Durante l’aggiornamento, il sistema H controlla che il prolungamento del ciclo, il ritardo di
comunicazione e l’intervallo di inibizione per le classi di priorità > 15 non superino i valori
massimi progettati dall’utente; contemporaneamente esso fa sì che il tempo minimo
progettato di arresto della periferia venga rispettato.

Nota
Se non è stato impostato alcun valore per i tempi di controllo, considerare il tempo di
controllo del ciclo dell'aggiornamento. Se in questo caso l’aggiornamento viene interrotto, il
sistema H si porta nel funzionamento singolo: la CPU che finora era master rimane in RUN,
la CPU di riserva commuta nello stato di funzionamento STOP.
È possibile progettare nessun tempo oppure tutti i tempi di controllo.

Nei tempi di controllo progettati sono state considerate le necessità tecnologiche.

S7-400H
144 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

Nel seguito i tempi di controllo vengono spiegati in modo più dettagliato.


● Massimo prolungamento del ciclo
– Prolungamento del ciclo: l’intervallo durante l’aggiornamento nel quale non si ha
alcuna elaborazione dell’OB 1 e nessuna elaborazione degli ulteriori OB fino alla
classe di priorità 15. Il ”normale” controllo del tempo di ciclo non ha effetto durante
quest'intervallo.
– Prolungamento max. del ciclo: il prolungamento del ciclo max. ammesso progettato
dall'utente.
● Ritardo massimo di comunicazione
– Ritardo di comunicazione: l'intervallo durante l'aggiornamento nel quale non si ha
un'elaborazione delle funzioni di comunicazione. Avvertenza: i collegamenti di
comunicazione esistenti della CPU master rimangono tuttavia attivi.
– Ritardo massimo di comunicazione: il ritardo max. di comunicazione ammesso
progettato dall'utente.
● Tempo massimo di inibizione per le classi di priorità > 15
– Tempo di inibizione per le classi di priorità > 15: intervallo durante l'aggiornamento nel
quale non viene più elaborato alcun OB (e quindi nessun programma utente) e non
viene più effettuato alcun aggiornamento della periferia.
– Tempo di inibizione massimo per le classi di priorità > 15: tempo di inibizione max
ammesso per le classi di priorità > 15 progettato dall'utente.
● Tempo minimo di arresto della periferia:
Si tratta dell’intervallo compreso tra la copia delle uscite della CPU master sulla CPU di
riserva e il momento di transizione allo stato di sistema ridondato o della commutazione
master/riserva (momento in cui la precedente CPU master va in STOP e la nuova CPU
master in RUN). In questo intervallo le uscite vengono comandate da entrambe le CPU.
In questo modo viene impedito un guasto alla periferia anche durante l’aggiornamento
tramite la commutazione master/riserva.
Il tempo di arresto minimo della periferia riveste un ruolo di primaria importanza
soprattutto durante l’aggiornamento con commutazione master/riserva. Se per il tempo di
arresto minimo della periferia viene progettato il valore 0, sussiste il rischio che si verifichi
un guasto alle uscite in caso di modifiche dell'impianto in funzionamento.
L'inizio dei tempi di controllo è rappresentato nella figura 12-2 nelle caselle evidenziate. I
tempi terminano rispettivamente al subentrare dello stato di sistema ridondato o nella
commutazione master/riserva ovvero nella transizione del nuovo master in RUN alla fine
dell’aggiornamento.
Nella figura seguente sono rappresentati i tempi di rilievo nell'aggiornamento.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 145
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

Figura 12-4 Significato dei tempi rilevanti per l'aggiornamento

Reazione al superamento dei tempi


Se uno dei tempi controllati supera il valore max. progettato, avviene quanto segue:
1. Interruzione dell'aggiornamento
2. Il sistema H rimane in funzionamento singolo con la CPU che era master fino a quel
momento in RUN
3. Registrazione della causa dell'interruzione nel buffer di diagnostica
4. Richiamo dell'OB 72 (con corrispondente informazione di start)
Successivamente la CPU di riserva rianalizza i propri blocchi dati di sistema.
In seguito, e comunque non prima che sia trascorso un minuto, viene effettuato nuovamente
il tentativo di eseguire l'accoppiamento e l'aggiornamento. Se dopo un totale di 10 tentativi
essi non si sono ancora conclusi, non viene più effettuato alcun tentativo. In tal caso,
l'accoppiamento e l'aggiornamento devono essere riavviati.
Le cause di scadenza dei tempi di controllo possono essere:
● Elevato carico di allarmi (ad esempio di unità di periferia)
● Elevato carico di comunicazione in seguito al quale l'elaborazione delle funzioni in corso
richiede un tempo maggiore
● Quantità considerevoli di dati da copiare nella CPU di riserva nell’ultima fase
dell’aggiornamento.

S7-400H
146 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

12.4.1 Comportamento temporale

Comportamento temporale nell'accoppiamento


Durante l'accoppiamento, il controllore dell'impianto deve essere influenzato il meno
possibile. Per questo motivo, l'accoppiamento dura tanto più a lungo quanto maggiore è il
carico corrente del sistema di automazione. La durata dell'accoppiamento dipende
innanzitutto
● dal carico di comunicazione
● dal tempo di ciclo
Nel caso di un sistema di automazione senza carico vale:
Tempo di esecuzione dell’accoppiamento = dimensioni della memoria di lavoro e di
caricamento in Mbyte × 1 s + carico di base
Il carico di base è pari ad alcuni secondi.
Nel caso di un carico maggiore del sistema di automazione, la durata dell'accoppiamento
della parte dipendente dalla memoria può aumentare fino ad 1 minuto per Mbyte.

Comportamento temporale nell'aggiornamento


Il tempo di trasferimento durante l'aggiornamento dipende dal numero e dalla lunghezza
totale dei blocchi dati modificati e non dalla quantità dei dati modificati nell'ambito di un
blocco. Esso dipende inoltre dallo stato attuale del
processo e dal carico di comunicazione.
Approssimativamente, il tempo max. di inibizione da progettare per le classi di priorità > 15
può essere considerato in funzione dalla quantità di dati nella memoria di lavoro. La quantità
di codice nella memoria di lavoro è priva d'importanza.

12.4.2 Calcolo dei tempi di controllo

Rilevamento tramite STEP 7 o con l'aiuto di formule


I tempi di controllo sottoelencati vengono calcolati automaticamente da STEP 7 a ogni nuova
progettazione. Il calcolo può essere eseguito anche applicando le formule ed il procedimento
indicati nel seguito. Essi corrispondono alle formule usate in STEP 7.
● Massimo prolungamento del ciclo
● Ritardo massimo di comunicazione
● Tempo di inibizione max. per le classi di priorità
● Tempo minimo di arresto della periferia
Il calcolo automatico dei tempi di controllo può essere avviato anche da Configurazione HW
(Proprietà della CPU -> Parametri H).

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Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 147
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

Precisione dei tempi di controllo

Nota
I tempi di controllo rilevati tramite STEP 7 o con l'ausilio di formule costituiscono solo un
suggerimento.

Essi si basano su un sistema H con due partner di comunicazione con un carico di


comunicazione medio.
Poiché il profilo dell'impianto dell'utente può differire notevolmente da quello citato, tener
presente le seguenti regole.
● In presenza di un carico di comunicazione elevato, il prolungamento del ciclo può subire
un forte incremento.
● Le modifiche all'impianto apportate durante il funzionamento possono incrementare
fortemente il prolungamento del ciclo.
● Tanto più estesa è l'elaborazione del programma (in particolare l'elaborazione di blocchi
di comunicazione) nelle classi di priorità > 15, maggiori saranno i ritardi di comunicazione
e il prolungamento del ciclo.
● In piccoli impianti con elevate esigenze di prestazione, i tempi di controllo rilevati possono
anche essere superati verso il basso.

Progettazione dei tempi di controllo


Nella progettazione dei tempi di controllo, tener presente le seguenti dipendenze; la cui
osservanza viene controllata da STEP 7:
Prolungamento max. del tempo di ciclo
> Ritardo max. della comunicazione
> (Tempo di inibizione max. per le classi di priorità > 15)
> Tempo minimo di arresto della periferia
Se nell’accoppiamento e nell’aggiornamento con commutazione master/riserva, le CPU sono
progettate con valori diversi per una funzione di controllo, viene impiegato il maggiore.

Calcolo del tempo di arresto min. della periferia (TPH)


Per il calcolo del tempo di arresto min. della periferia vale quanto segue:
● Periferia centrale: TPH = 30 ms
● Periferia decentrata (PROFIBUS DP): TPH = 3 x TTRmax
con TTRmax = Target-Rotation-Time max.
di tutti i sistemi master DP della stazione H
● Periferia decentrata (PROFINET IO): TPH = Twd_max
con Twd_max = watchdog max. (prodotto del fattore WD per il tempo di aggiornamento) di
un device condiviso di tutti i sottosistemi IO della stazione H
Nell'impiego della periferia centrale e decentrata viene rilevato il tempo minimo di arresto
della periferia per:

S7-400H
148 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

TPH = MAX (30 ms, 3 x TTRmax , Twd_max)


La figura seguente illustra il rapporto tra il tempo min. di arresto della periferia e il tempo di
inibizione max. per le classi di priorità > 15.

Figura 12-5 Rapporto tra il tempo min. di arresto della periferia e il tempo di inibizione max. per le
classi di priorità > 15

Tener presente che:


50 ms + tempo minimo di arresto della periferia ≤
(tempo di inibizione max. per le classi di priorità > 15)
Ne consegue che un valore elevato del tempo min. di arresto della periferia può influenzare il
tempo max. di inibizione per le classi di priorità > 15.

Calcolo del tempo max. di inibizione per le classi di priorità > 15 (TP15)
Il tempo max. di inibizione per le classi di priorità > 15 è determinato in modo decisivo da 4
fattori:
● Come mostra la figura 12-2, al termine dell'aggiornamento tutti i contenuti dei blocchi dati
modificati dall'ultima copia nella CPU di riserva vengono trasferiti nuovamente nella CPU
di riserva. Il numero e la struttura dei blocchi dati descritti dall'utente nelle classi di priorità
superiori determinano la durata di questa operazione e quindi il tempo max. di inibizione
per le classi di priorità > 15. Istruzioni a questo proposito sono riportate nei rimedi indicati
qui di seguito.
● Nell'ultima fase dell'aggiornamento tutti gli OB vengono ritardati o inibiti. Per evitare di
prolungare inutilmente il tempo max. di inibizione per le classi di priorità > 15 a causa di
una programmazione inadeguata, elaborare i componenti della periferia con maggiore
criticità temporale in una schedulazione orologio preselezionata. Ciò riveste un ruolo di
primaria importanza nel caso di programmi utente ad elevata sicurezza. La
schedulazione orologio viene determinata al momento della progettazione e viene
rielaborata immediatamente dopo l'inizio del tempo max. di inibizione per le classi di
priorità > 15 a condizione che le sia stata assegnata una classe di priorità > 15.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 149
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

● Nel caso dell'accoppiamento e dell'aggiornamento con commutazione master/riserva


(vedere capitolo Svolgimento dell'accoppiamento (Pagina 136)), alla fine
dell'aggiornamento è ancora necessario commutare il canale di comunicazione attivo
negli slave DP e IO Device condivisi. Ciò prolunga l'intervallo durante il quale non
vengono letti o emessi valori validi. La durata di questa procedura viene determinata
dalla progettazione hardware.
● Dalle condizioni tecnologiche reali del processo dipende la durata consentita per
l'interzuzione dell'aggiornamento della periferia. Ciò è particolarmente importante nel
caso di processi con controllo del tempo di ciclo nei sistemi ad elevata sicurezza.

Nota
Ulteriori particolarità nell’impiego di unità ad elevata sicurezza si trovano nei manuali
Sistemi di automazione S7–400F e S7–400FH e Sistema di automazione S7–300, Unità
di ingresso/uscita ad elevata sicurezza. Ciò riguarda in particolare i tempi di esecuzione
interni alle unità ad elevata sicurezza.

1. Dai parametri di bus in STEP 7 stabilire per ogni sistema master DP:
– TTR per il sistema master DP
– il tempo di commutazione DP (nel seguito denominato TDP_UM)
2. Per ogni sottosistema IO determinare dalla progettazione in STEP 7
– il tempo di aggiornamento max. del sottosistema IO (nel seguito denominato Tmax_Akt)
– il tempo di commutazione PN (nel seguito denominato TPN_UM)
3. Dai dati tecnici per gli slave DP condivisi stabilire per ogni sistema master DP:
– il tempo di commutazione max. per il canale di comunicazione attivo
(nel seguito denominato TSLAVE_UM).
4. Per ogni sottosistema IO determinare dai dati tecnici quanto segue per i PN Device
condivisi:
– il tempo di commutazione max. per il canale di comunicazione attivo (nel seguito
denominato TDevice_UM).
5. Dalle condizioni tecnologiche del proprio impianto stabilire:
– il tempo max. ammesso durante il quale non avviene l'aggiornamento delle unità di
periferia (nel seguito denominato TPTO).
6. In base al programma utente determinare:
– il tempo di ciclo della schedulazione orologio selezionata o con la max. priorità (TWA)
(vedere sopra)
– il tempo di esecuzione del programma in questa schedulazione orologio (TPROG)
7. Per ogni sistema master DP risulta:
TP15 (sistema master DP) = TPTO - (2 x TTR + TWA + TPROG + TDP_UM + TSLAVE_UM) [1]

S7-400H
150 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

8. Per ogni sottosistema IO risulta


TP15 (sottosistema IO) = TPTO - (2 x Tmax_Akt + TWA + TPROG + TPN_UM + TDevice_UM) [1]

Nota
Per TP15(sistema master DP) < 0 o TP15(sottosistema IO) < 0 il calcolo va interrotto qui.
Possibili rimedi sono elencati dopo il seguente esempio di calcolo. Effettuare le modifiche
opportune e iniziare nuovamente il calcolo con 1.

9. Selezionare il minimo tra tutti i valori di TP15 (sistema master DP, sottosistema IO).
Questo intervallo verrà denominato nel seguito TP15_HW.
10.Stabilire la parte del tempo max. di inibizione per le classi di periferia > 15 dipendente dal
tempo minino di arresto della periferia (TP15_OD):
TP15_OD = 50 ms + tempo di arresto min. della periferia [2]

Nota
Per TP15_OD > TP15_HW il calcolo va interrotto qui. Possibili rimedi sono elencati dopo il
seguente esempio di calcolo. Effettuare le modifiche opportune e iniziare nuovamente il
calcolo con 1.

11.Determinare in base al capitolo Valori di performance per l'accoppiamento e


l'aggiornamento (Pagina 154) quale percentuale del tempo max. di inibizione per le classi
di priorità > 15 dipende dal programma utente (TP15_AWP).

Nota
Per TP15_AWP > TP15_HW il calcolo va interrotto qui. Possibili rimedi sono elencati dopo il
seguente esempio di calcolo. Effettuare le modifiche opportune e iniziare nuovamente il
calcolo con 1.

12.Il valore consigliato per il tempo max. di inibizione per le classi di priorità > 15 deriva così
da:
TP15 = MAX (TP15_AWP, TP15_OD) [3]

Esempio per il calcolo di TP15


Nel seguito viene determinato, per una configurazione di impianto esistente, il tempo max.
ammesso per l'aggiornamento durante il quale il sistema operativo non effettua
l'elaborazione del programma né l'aggiornamento della periferia.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 151
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

Si supponga la presenza di due due sistemi master DP e un sottosistema IO: un


sistema_master_DP_1 collegato tramite l'interfaccia MPI/DP della CPU, un
sistema_master_DP_2 collegato alla CPU attraverso un'interfaccia master DP esterna. Il
sottosistema IO è collegato attraverso l'interfaccia Ethernet integrata.
1. Dai parametri di bus in STEP 7:
TTR_1 = 25 ms
TTR_2 = 30 ms
TDP_UM_1 = 100 ms
TDP_UM_2 = 80 ms
2. Dalla progettazione in STEP 7:
Tmax_Akt = 8 ms
TPN_UM = 110 ms
3. Dai dati tecnici degli slave DP impiegati:
TSLAVE_UM_1 = 30 ms
TSLAVE_UM_2 = 50 ms
4. Dai dati tecnici dei PN Device impiegati:
TDevice_UM = 20 ms
5. Dalle condizioni tecnologiche reali dell'impianto:
TPTO_1 = 1250 ms
TPTO_2 = 1200 ms
TPTO_PN = 1000 ms
6. Dal programma utente:
TWA = 300 ms
TPROG = 50 ms
7. Dalla formula [1]:
TP15 (sistema master DP_1)
= 1250 ms - (2 x 25 ms + 300 ms + 50 ms + 100 ms + 30 ms) = 720 ms
TP15 (sistema master DP_2)
= 1200 ms - (2 x 30 ms + 300 ms + 50 ms + 80 ms + 50 ms) = 660 ms
8. Dalla formula [1]:
TP15 (sottosistema IO)
= 1200 ms - (2 x 8 ms + 300 ms + 50 ms + 110 ms + 20 ms) = 704 ms
Controllo: poiché TP15 > 0 continuare con
1. TP15_HW = MIN (720 ms, 660 ms, 704 ms) = 660 ms
2. Dalla formula [2]:
TP15_OD = 50 ms + TPH = 50 ms + 90 ms = 140 ms

S7-400H
152 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

Controllo: poiché TP15_OD = 140 ms < TP15_HW = 660 ms proseguire con


1. Dalla sezione Valori di performance per l'accoppiamento e l'aggiornamento (Pagina 154)
nel caso di 170 kByte di dati del programma utente:
TP15_AWP = 194 ms
Controllo: poiché TP15_AWP = 194 ms < TP15_HW = 660 ms proseguire con
1. Dalla formula [3] risulta il tempo di inibizione max. consigliato per le classi di priorità > 15:
TP15 = MAX (194 ms, 140 ms)
TP15 = 194 ms
Registrando 194 ms in STEP 7 come tempo max. di inibizione per le classi di priorità > 15, si
garantisce sempre il riconoscimento di una transizione di segnale durante l'aggiornamento
con una durata del segnale è di 1250 ms o 1200 ms.

Rimedi qualora il calcolo di TP15 non fosse possibile


Se il calcolo del tempo max. di inibizione per le classi di priorità > 15 non fornisce indicazioni,
è possibile ricorrere a diversi accorgimenti:
● Ridurre il ciclo della schedulazione orologio progettata.
● In caso di tempi TTR particolarmente elevati suddividere gli slave su più sistemi master
DP.
● Ridurre se possibile il tempo di aggiornamento max. dei device condivisi nel sottosistema
IO.
● Aumentare la velocità di trasmissione dei sistemi master DP interessati.
● Progettare i DP/PA-Link e Y-Link in sistemi master DP separati.
● In presenza di slave DP con tempi di commutazione fortemente divergenti e quindi,
generalmente, con TPTO molto diversi, suddividere tali slave su più sistemi master DP.
● Se nei singoli sistemi master DP sono prevedibili soltanto carichi ridotti dovuti ad allarmi o
parametrizzazioni, è possibile ridurre del 20 - 30% ca. anche i tempi TTR rilevati. In questo
caso, tuttavia, aumenta il rischio che nella periferia decentrata si verifichi un guasto della
stazione.
● Il tempo TP15_AWP indica un valore orientativo, esso dipende dalla struttura del programma
e può p. es. essere ridotto ricorrendo alle seguenti misure:
– Salvare i dati che vengono spesso modificati in DB diversi da quelli in cui vengono
salvati i dati modificati di rado.
– Indicare per i DB dimensioni più limitate nella memoria di lavoro.
Se viene ridotto il tempo TP15_AWP omettendo le misure sopraccitate, aumenta il rischio che
l'aggiornamento venga interrotto a causa della scadenza dei tempi di controllo.

Calcolo del ritardo max. di comunicazione


Utilizzare la formula seguente:
Ritardo max. della comunicazione =
4 x (Tempo di inibizione max. per le classi di priorità > 15)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 153
Accoppiamento e aggiornamento
12.4 Controllo del tempo di ciclo

Il tempo viene influenzato in modo determinante dallo stato del processo e dal carico di
comunicazione del proprio impianto. Con ciò si intende sia il carico assoluto che il carico in
rapporto alle dimensioni del proprio programma utente. Eventualmente tale valore deve
essere corretto.

Calcolo del prolungamento max. del tempo di ciclo


Utilizzare la formula seguente:
Prolungamento max. del tempo di ciclo =
10 x (tempo di inibizione max. per le classi di priorità > 15)
Il tempo viene influenzato in modo determinante dallo stato del processo e dal carico di
comunicazione del proprio impianto. Con ciò si intende sia il carico assoluto che il carico in
rapporto alle dimensioni del proprio programma utente. Eventualmente tale valore deve
essere corretto.

12.4.3 Valori di performance per l'accoppiamento e l'aggiornamento

Parte del programma utente TP15_AWP relativa al tempo max. di inibizione per le classi di priorità > 15
La parte del programma utente TP15_AWP relativa al tempo max. di inibizione per le classi di
priorità > 15 viene rilevata in base alla seguente formula:
TP15_AWP in ms = 0,7 x dimensioni dei DB nella memoria di lavoro in Kbyte + 75
Nella tabella sottostante vengono indicati i risultati relativi agli intervalli per alcuni valori tipici
dei dati della memoria di lavoro.

Tabella 12- 3 Valori tipici della parte del programma utente

Dati della memoria di lavoro TP15_AWP


500 kbyte 220 ms
1 MB 400 ms
2 MB 0,8 s
5 MB 1,8 s
10 MB 3,6 s

Per questa formula si suppone quanto segue:


● L'80% dei blocchi dati vengono ancora modificati prima del ritardo degli allarmi con classi
di priorità > 15.
Questo valore deve essere rilevato in modo esatto, in particolare per i sistemi ad elevata
sicurezza, al fine di evitare un timeout di blocchi driver (vedere il capitolo Calcolo dei
tempi di controllo (Pagina 147)).
● Per ogni Mbyte di memoria di lavoro occupato da blocchi dati è necessario considerare
ulteriori 100 ms ca. di tempo di aggiornamento per le funzioni di comunicazione in corso
o in attesa.
A seconda del carico di comunicazione del sistema di automazione, è necessario
considerare un incremento o un decremento per l'impostazione di TP15_AWP.

S7-400H
154 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Accoppiamento e aggiornamento
12.5 Particolarità durante l'accoppiamento e l'aggiornamento

12.4.4 Influenze sul comportamento temporale


Il tempo durante il quale non avviene l'aggiornamento della periferia viene influenzato
innanzitutto da quanto segue:
● Numero e dimensioni dei blocchi dati modificati durante l'aggiornamento
● Numero delle istanze degli SFB della comunicazione S7 e degli SFB per la generazione
di messaggi riferiti ai blocchi
● Modifiche dell’impianto durante il funzionamento
● Impostazioni tramite capacità quantitative dinamiche
● Configurazione della periferia decentrata con PROFIBUS DP (con velocità di
trasmissione decrescente e numero di slave crescente aumenta il tempo necessario per
l'aggiornamento della periferia).
● Configurazione della periferia decentrata con PROFINET IO (con tempo di
aggiornamento crescente e numero di device crescente aumenta il tempo necessario per
l'aggiornamento della periferia).
Tale intervallo subisce un incremento, in condizioni sfavorevoli, pari ai seguenti valori:
● Ciclo di schedulazione orologio max. usato
● Durata di tutti gli OB di schedulazione orologio
● Durata degli OB di allarme ad elevata priorità che operano fino al ritardo degli allarmi

Ritardo mirato dell'aggiornamento


Ritardare l’aggiornamento tramite l’SFC 90 “H_CTRL” e abilitarlo nuovamente quando si
presenta uno stato con carico di comunicazione o di allarme ridotto.

CAUTELA

Ritardando l’aggiornamento viene prolungato l’intervallo nel quale il sistema H si trova nel
funzionamento singolo.

12.5 Particolarità durante l'accoppiamento e l'aggiornamento

Richieste ai segnali d'ingresso durante l'aggiornamento


Durante l’aggiornamento, i segnali di processo precedentemente letti vengono mantenuti e
non aggiornati. La transizione di un segnale di processo durante l’aggiornamento, viene
individuata dalla CPU solo se lo stato modificato del segnale è presente anche alla fine
dell’aggiornamento.
Gli impulsi (transizioni di segnale “0 → 1 → 0” oppure “1 → 0 → 1”), generati durante
l’aggiornamento non vengono individuati dalla CPU.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 155
Accoppiamento e aggiornamento
12.5 Particolarità durante l'accoppiamento e l'aggiornamento

Accertarsi quindi che l'intervallo tra due transizioni di segnale (durata dell'impulso) sia
sempre maggiore del tempo necessario per l'aggiornamento.

Collegamenti e funzioni di comunicazione


I collegamenti nella CPU master non vengono più disattivati. Durante l'aggiornamento, i
corrispondenti job di comunicazione non vengono tuttavia elaborati. Essi vengono salvati ed
eseguiti non appena si verifica uno dei seguenti casi:
● L'aggiornamento è concluso e il sistema si trova nello stato ridondato.
● L’aggiornamento e la commutazione master/riserva sono conclusi, il sistema è in
funzionamento singolo.
● L'aggiornamento è stato interrotto (ad esempio a causa di superamento del tempo), il
sistema è di nuovo nel funzionamento singolo.
Durante l'aggiornamento, un primo richiamo dei blocchi di comunicazione non è possibile.

Richiesta di cancellazione totale in caso di interruzione dell'accoppiamento


Se l’accoppiamento viene interrotto mentre il contenuto della memoria di caricamento viene
copiato dalla CPU master nella CPU di riserva, la CPU di riserva richiede la cancellazione
totale. Ciò viene segnalato tramite una registrazione nel buffer di diagnostica con l’ID di
evento W#16#6523.

S7-400H
156 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H 13
Questo capitolo offre una panoramica sulle diverse configurazioni possibili per la periferia del
sistema di automazione S7–400H e sulla relativa disponibilità. Inoltre riporta informazioni
sulla progettazione e programmazione della configurazione scelta.

13.1 Introduzione

Configurazioni della periferia


Oltre alle unità centrali e di alimentazione sempre ridondate, il sistema operativo supporta
per la periferia le seguenti configurazioni:

configurazione Disponibilità
A un canale unilaterale Normale
A un canale condivisa Maggiore
Ridondanza di sistema Maggiore
A due canali ridondante Elevata

La configurazione ridondata a due canali personalizzata è comunque possibile. La


disponibilità elevata tuttavia deve essere realizzata nel programma utente (vedere capitolo
Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata (Pagina 195)).

Indirizzamento
La periferia viene sempre interrogata allo stesso indirizzo, a prescindere dal fatto che venga
impiegata la periferia unilaterale ad un canale o quella condivisa.

Limiti della configurazione di periferia


Se i posti connettore delle apparecchiature centrali non bastano, la configurazione dell’S7–
400H può essere ampliata con oltre 20 apparecchiature di ampliamento.
I telai di montaggio con numero pari possono essere assegnati solamente all'unità centrale
0, mentre i telai di montaggio con numero dispari solo all'unità centrale 1.
Per l’impiego della periferia decentrata possono essere collegati fino a 12 sistemi master DP
in ognuno dei sistemi parziali (2 sistemi master DP alle interfacce integrate della CPU ed altri
10 tramite i sistemi master DP esterni).
All’interfaccia MPI/DP integrata è possibile collegare fino a 32 slave. All’interfaccia master
DP integrata e ai sistemi master DP esterni è possibile collegare fino a 125 apparecchiature
di periferia decentrata.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 157
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.1 Introduzione

È possibile collegare alle due interfacce PROFINET integrate complessivamente 256 IO


Device.

Nota
PROFIBUS DP e PROFINET insieme
In una CPU H si possono utilizzare sia PROFINET IO Device che stazioni PROFIBUS DP.

Periferia decentrata con PNIO


Una periferia decentrata si può gestire anche attraverso l'interfaccia PROFINET. Vedere il
capitolo Ridondanza di sistema (Pagina 99)

Nota
Unità di ingresso/uscita fail-safe
Per poter utilizzare le unità fail-safe in configurazione ridondante sull'interfaccia PNIO è
necessario il pacchetto opzionale S7 F Systems dalla V6.1 SP1.

S7-400H
158 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.2 Impiego della periferia unilaterale ad un canale

13.2 Impiego della periferia unilaterale ad un canale

Cos'è la periferia unilaterale ad un canale?


Nella configurazione ad un canale unilaterale le unità di ingresso/uscita sono presenti una
volta sola (un canale). Le unità di ingresso/uscita sono situate in un preciso sistema parziale
e vengono indirizzate soltanto da questo.
La configurazione con periferia unilaterale a un canale è possibile nei seguenti dispositivi:
● Apparecchiature centrali e di ampliamento
● Sistemi di periferia decentrati nell'interfaccia PROFIBUS DP
● Sistemi di periferia decentrati nell'interfaccia PROFINET
La configurazione con periferia ad un canale unilaterale si addice per canali di
ingresso/uscita singoli, ma anche a parti di un impianto in cui la disponibilità standard della
periferia risulta sufficiente.

Configurazione con periferia unilaterale ad un canale

Periferia unilaterale ad un canale e programma utente


Le informazioni lette unilateralmente (p. es. da ingressi digitali) vengono trasferite
automaticamente nello stato di sistema ridondato all'altro sistema parziale tramite
l'accoppiamento di sincronizzazione.
Dopo il trasferimento entrambi i sistemi sono in possesso dei dati della periferia unilaterale
ad un canale e li analizzano con i due identici programmi utente. Per l’elaborazione
dell’informazione nello stato di sistema ridondato non è quindi rilevante che la periferia sia
collegata alla CPU master o a quella di riserva.
Nel funzionamento singolo l’accesso alla periferia unilaterale assegnata al sistema parziale
partner non è possibile. Nella programmazione osservare quanto segue: alla periferia
unilaterale ad un canale devono essere assegnate funzioni che possono essere eseguite
solo in modo condizionato. In tal modo si garantisce che determinate funzioni per gli accessi

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 159
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.2 Impiego della periferia unilaterale ad un canale

alla periferia vengano richiamate solo nello stato di sistema ridondato e nel funzionamento
singolo del rispettivo sistema parziale.

Nota
Il programma utente deve aggiornare l'immagine di processo delle unità di uscita unilaterali
ad un canale anche nel funzionamento singolo (ad esempio accessi diretti). Per l'utilizzo di
immagini del processo parziali, il programma utente deve aggiornare opportunamente tali
immagini nell'OB 72 (ritorno della ridondanza) (SFC 27 "UPDAT_PO"). In caso contrario,
dopo il passaggio allo stato di sistema ridondato, nelle unità di uscita ad un canale unilaterali
della CPU di riserva verrebbero forniti in un primo momento dati non più attuali.

Guasto della periferia ad un canale unilaterale


In caso di guasto, il sistema H con periferia unilaterale a un canale si comporta come un
sistema standard S7-400, ovvero:
● in caso di guasto della periferia essa non è più disponibile
● in caso di guasto del sistema parziale al quale è collegata la periferia, l'intera periferia di
processo di questo sistema parziale non è più disponibile.

S7-400H
160 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.3 Impiego della periferia condivisa ad un canale

13.3 Impiego della periferia condivisa ad un canale

Cos'è la periferia condivisa ad un canale?


Nella configurazione condivisa ad un canale unilaterale le unità di ingresso/uscita sono
presenti una volta sola (un canale).
Nel funzionamento ridondato entrambi i sistemi parziali possono accedere a queste unità.
Nel funzionamento singolo, il sistema master parziale può accedere sempre a tutta la
periferia condivisa (contrariamente alla periferia unilaterale).

Periferia condivisa a un canale nell'interfaccia PROFIBUS DP


La configurazione con periferia condivisa ad un canale è possibile con l’apparecchiatura di
periferia decentrata ET 200M con bus backplane attivo e interfaccia slave PROFIBUS-DP
ridondata:

Figura 13-1 Periferia decentrata condivisa a un canale nell'interfaccia PROFIBUS DP

Le interfacce seguenti possono essere utilizzate per la periferia nell'interfaccia PROFIBUS


DP:

Tabella 13- 1 Interfacce per l'impiego di periferia condivisa a un canale nell'interfaccia PROFIBUS DP

Interfaccia Numero di ordinazione


IM 153–2 6ES7 153–2BA81–0XB0
6ES7 153–2BA02–0XB0
6ES7 153–2BA01–0XB0
6ES7 153–2BA00–0XB0
IM 153–2FO 6ES7 153–2AB02–0XB0
6ES7 153–2AB01–0XB0
6ES7 153–2AB00–0XB0
6ES7 153–2AA02–0XB0

Ogni sistema parziale dell’S7–400H è collegato (tramite un’interfaccia master DP) ad una
delle due interfacce slave DP dell'ET 200M.
Il collegamento di PROFIBUS PA ad un sistema ridondato è possibile mediante DP/PA-Link.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 161
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.3 Impiego della periferia condivisa ad un canale

È possibile utilizzare i seguenti DP/PA Link:

DP/PA Link Numero di ordinazione


IM 157 6ES7 157–0BA82–0XA0
6ES7 157–0AA82–0XA0
6ES7 157–0AA81–0XA0
6ES7 157–0AA80–0XA0
ET 200M come DP/PA Link 6ES7 153–2BA02–0XB0
con 6ES7 153–2BA01–0XB0
6ES7 153–2BA81–0XB0

Il collegamento ad un sistema ridondato di un sistema master DP ad un canale è possibile


mediante accoppiamento Y.
È consentito il seguente accoppiatore Y - IM 157: 6ES7 197-1LB00 0XA0
La configurazione con periferia condivisa ad un canale si addice a parti di impianto che
tollerano il guasto di singole unità nell'ambito dell'ET 200M.

Regola
Se viene impiegata la periferia condivisa ad un canale, la configurazione deve sempre
essere simmetrica, ovvero:
● la CPU H ed altri master DP devono essere situati negli stessi posti connettore in
entrambi i sistemi parziali (p. es. nel posto connettore 4 in entrambi i sistemi parziali)
oppure
● i master DP devono essere collegati alla stessa interfaccia integrata in entrambi i sistemi
parziali (p. es. all’interfaccia PROFIBUS-DP di entrambe le CPU H).

Periferia condivisa a un canale nell'interfaccia PROFINET


La configurazione con periferia condivisa a un canale è possibile con il sistema di periferia
decentrata ET 200M con bus backplane attivo e interfaccia PROFINET ridondata

Figura 13-2 Periferia decentrata condivisa a un canale nell'interfaccia PROFINET

S7-400H
162 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.3 Impiego della periferia condivisa ad un canale

Ogni sistema parziale dell'S7–400H è collegato (tramite un'interfaccia PROFINET) attraverso


un rispettivo collegamento con l'interfaccia PROFINET dell'ET 200M. Vedere il capitolo
Ridondanza di sistema (Pagina 99).
L'interfaccia seguente può essere utilizzata per la periferia nell'interfaccia PROFINET:

Tabella 13- 2 Interfaccia per l'impiego di periferia condivisa a un canale nell'interfaccia PROFINET

Interfaccia Numero di ordinazione


IM 153-4 PN 6ES7153-4BA00-0XB0

Periferia condivisa ad un canale e programma utente


Sostanzialmente, nel funzionamento ridondato ogni sistema parziale può accedere alla
periferia condivisa ad un canale. Le informazioni vengono trasferite e confrontate
automaticamente tramite l'accoppiamento di sincronizzazione. Con l'accesso sincronizzato,
entrambi i sistemi parziali dispongono sempre dello stesso valore.
Il sistema H utilizza in un determinato istante sempre solo una delle interfacce DP o
PROFINET. L'interfaccia DP attiva viene segnalata dall'accensione del LED ACT sull'IM
153–2 o IM 157 corrispondente.
Il percorso attraverso l'interfaccia DP o PROFINET momentaneamente attiva viene definito
canale attivo, quello attraverso l'altra interfaccia canale passivo. Il ciclo DP o PNIO si svolge
sempre tramite ambedue i canali. Nel programma utente vengono comunque elaborati o
emessi nella periferia solo i valori di ingresso o di uscita del canale attivo. Un discorso
analogo vale per le operazioni asincrone come l'elaborazione di allarmi e la sostituzione di
set di dati.

Guasto della periferia condivisa unilaterale ad un canale


In caso di guasto, il sistema H con periferia unilaterale condivisa ad un canale si comporta
come indicato nel seguito:
● in caso di guasto della periferia essa non è più disponibile
● in presenza di determinate anomalie (p. es. guasto di un sistema parziale, di un sistema
master DP o di una interfaccia slave DP IM153–2 oppure IM 157, vedere il capitolo
Funzioni di comunicazione (Pagina 201)), la periferia condivisa ad un canale rimane
disponibile per il processo.
Ciò è possibile tramite la commutazione tra canale attivo e passivo. Questa
commutazione avviene separatamente per ogni stazione DP o PNIO. In caso di guasto è
necessario distinguere i due casi seguenti:
– Guasti che riguardano una sola stazione (ad es. guasto dell’interfaccia slave DP del
canale momentaneamente attivo)
– Guasti che riguardano tutte le stazioni di un sistema master DP o un sistema PNIO.
Tra questi rientrano l'estrazione del connettore dell'interfaccia master DP o PNIO,
l'arresto del sistema master DP (ad es. per il passaggio RUN-STOP in un CP 443-5) e
il cortocircuito sul fascio di cavi di un sistema master DP o PNIO.
Per ogni stazione interessata da un guasto vale: se entrambe le interfacce slave DP o i
collegamenti PNIO sono attualmente funzionanti e il canale attivo subisce un guasto, il

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 163
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.3 Impiego della periferia condivisa ad un canale

canale finora passivo diventa automaticamente attivo. Al programma utente viene


comunicata una perdita di ridondanza (evento W#16#73A3) tramite l'avvio dell'OB 70.
Se l'anomalia viene eliminata si ha un ritorno della ridondanza. Anche questo
comportamento ha come conseguenza un avvio dell'OB 70 (evento W#16#72A3). In questo
caso non avviene la commutazione tra canale attivo e passivo.
Se al guasto di un canale succede anche un guasto al canale rimanente (attivo), si ha un
guasto totale della stazione. Ciò ha come conseguenza un avvio dell'OB 86 (evento
W#16#39C4).

Nota
Se l’interfaccia master DP esterna è in grado di individuare il guasto dell’intero sistema
master DP (p. es. in caso di cortocircuito), viene segnalato soltanto questo evento (”Guasto
al sistema master entrante” W#16#39C3). Il sistema operativo non segnala più singoli guasti
della stazione. In questo modo, la commutazione tra il canale attivo e quello passivo può
essere accelerata.

Durata della commutazione del canale attivo


La durata della commutazione è pari al massimo a
tempo di riconoscimento errore DP + tempo di commutazione DP + tempo di commutazione
dell’interfaccia slave DP
I primi due addendi possono essere rilevati in STEP 7 dai parametri di bus del proprio
sistema master DP. Per la rilevazione dell'ultimo addendo consultare i manuali delle
interfacce slave DP interessate (Unità di periferia decentrata ET 200M oppure
Accoppiamento di bus DP/PA).

Nota
Se si impiegano unità F, selezionare per ciascuna di esse un tempo di controllo superiore al
tempo di commutazione del canale attivo nel sistema H. L’inosservanza di questa regola
potrebbe comportare un guasto alle unità F durante la commutazione del canale attivo.

S7-400H
164 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.3 Impiego della periferia condivisa ad un canale

Nota
Nel calcolo precedente affluisce anche il tempo di elaborazione nell’OB 70 oppure OB 86.
Accertarsi che l'elaborazione per una stazione DP o PNIO non duri più di 1 ms. Se sono
necessarie elaborazioni più complesse, disaccoppiarle dall'elaborazione diretta degli OB
citati.
Tenere presente che una transizione di segnale può essere riconosciuta dalla CPU solo se
la durata del segnale è maggiore della durata della commutazione indicata.
Nel caso di una commutazione dell'intero sistema master DP, per tutti i componenti DP vale
il tempo di commutazione del componente DP più lento. Di solito un DP/PA-Link o un Y-Link
determina il tempo di commutazione e la durata di segnale minima ad esso collegata. Si
consiglia per questo motivo di collegare i DP/PA-Link o gli Y-Link a un sistema master DP
separato.
Se si impiegano unità F, selezionare per ciascuna di esse un tempo di controllo superiore al
tempo di commutazione del canale attivo nel sistema H. L’inosservanza di questa regola
potrebbe comportare un guasto alle unità F durante la commutazione del canale attivo.

Commutazione del canale attivo nell'accoppiamento e aggiornamento


Con l’accoppiamento e l'aggiornamento con commutazione master/riserva (vedere capitolo
Svolgimento dell'accoppiamento (Pagina 136)) si ha una commutazione tra canale attivo e
passivo in tutte le stazioni della periferia condivisa. Viene richiamato l'OB 72.

Commutazione continua del canale attivo


Per evitare che con la commutazione tra canale attivo e passivo la periferia subisca un
guasto temporaneo o emetta valori sostitutivi, le stazioni DP o PNIO della periferia condivisa
mantengono i valori di uscita fino a quando la commutazione non è conclusa e il nuovo
canale attivo ha iniziato l'elaborazione.
Per poter individuare anche i guasti totali di una stazione DP o PNIO che si verificano
durante la commutazione questa procedura viene sorvegliata sia dalle singole stazioni DP
sia dal sistema master DP.
Se l'impostazione del tempo minimo di arresto della periferia è corretta (vedere
capitolo Controllo del tempo di ciclo (Pagina 144)), gli allarmi o i set di dati non andranno
perduti in seguito alla commutazione. Eventualmente si ha una ripetizione automatica.

Configurazione del sistema e progettazione


Si consiglia di suddividere su rami separati la periferia condivisa con tempi di commutazione
diversi. Ciò consente di facilitare, tra l'altro, anche il calcolo dei tempi di controllo.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 165
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Cos'è la periferia ridondata


Si definiscono periferia ridondata unità di ingresso/uscita doppiamente disponibili che
vengono progettate ed impiegate a coppie. L'impiego della periferia ridondata offre una
disponibilità elevata in quanto, in questo caso, sia il guasto di una CPU che quello di un'unità
di ingresso/uscita viene tollerato.

Nota
PROFINET
Non è possibile utilizzare una periferia ridondata sull'interfaccia PROFINET.

S7-400H
166 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Configurazioni
Con la periferia ridondata sono possibili le seguenti configurazioni:
1. Unità di ingresso/uscita ridondate nelle apparecchiature centrali e di ampliamento
In questo caso le unità di ingresso/uscita vengono impiegate in coppia nei sistemi parziali
della CPU 0 e della CPU 1. Periferia ridondata nelle apparecchiature centrali e di
ampliamento

Figura 13-3 Periferia ridondata nelle apparecchiature centrali e di ampliamento

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 167
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

2. Periferia ridondata in slave DP unilaterali


In questo caso le unità di ingresso/uscita vengono impiegate in coppia nelle
apparecchiature di periferia decentrata ET 200M con bus backplane attivo.

Figura 13-4 Periferia ridondata in slave DP unilaterali

S7-400H
168 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

3. Periferia ridondata in slave DP condivisi


In questo caso le unità di ingresso/uscita vengono impiegate in coppia nelle
apparecchiature di periferia decentrata ET 200M con bus backplane attivo.

Figura 13-5 Periferia ridondata in slave DP condivisi

4. Periferia ridondata in una CPU H in funzionamento singolo

Figura 13-6 Periferia ridondata in funzionamento singolo

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 169
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Principio della ridondanza per gruppo di canali


Gli errori di canale causati da discrepanza comportano la passivazione del canale coinvolto.
Gli errori di canale causati da un allarme di diagnostica (OB82) comportano la passivazione
del gruppo di canali interessato. La depassivazione interessa tutti i canali interessati e tutte
le unità passivate a causa di errori delle unità. La passivazione per gruppo di canali permette
un aumento di disponibilità nei seguenti casi:
● Guasti dell'encoder relativamente frequenti
● Lunghi tempi di riparazione
● Più errori di canale in un'unità

Nota
Canale e gruppo di canali
A seconda dell'unità, un gruppo di canali comprende un solo canale, un gruppo di canali
o tutti i canali dell'unità. Per questo motivo è possibile impiegare tutte le unità ridondabili
con la ridondanza per gruppo di canali.

Un elenco aggiornato delle unità impiegabili in modo ridondato si trova al capitolo Unità di
ingresso/uscita impiegabili in modo ridondato (Pagina 175) .

Principio della ridondanza granulare dell'unità


La ridondanza coinvolge sempre tutte le unità e non singoli canali. Al manifestarsi di un
errore su un canale della prima unità ridondata, viene passivata l'unità intera con tutti i
canali. Se si manifesta un errore su un altro canale della seconda unità prima che il primo
errore sia stato eliminato e la prima unità depassivata, non sarà possibile gestire la seconda
situazione di errore.
Un elenco aggiornato delle unità impiegabili in modo ridondato si trova al capitolo Unità di
ingresso/uscita impiegabili in modo ridondato (Pagina 175) .

Biblioteche dei blocchi "Ridondanza della periferia funzionale"


I blocchi utilizzati per la ridondanza granulare per gruppo di canali sono disponibili nella
biblioteca "Redundant IO CGP V50". I blocchi della biblioteca "Redundant IO CGP V40" si
possono impiegare anche per la ridondanza per gruppo di canali, tuttavia soltanto per una
gamma limitata di unità.
I blocchi utilizzati per la ridondanza granulare di unità sono disponibili nella biblioteca
"Redundant IO MGP V30". La ridondanza granulare per gruppo di canali costituisce un
particolare tipo di funzionamento di unità ridondato, v.s.

Nota
Utilizzo di unità ridondate
Qualora le unità di ingresso/uscita vengano impiegate per la prima volta, utilizzare la
ridondanza granulare per gruppo di canali con i blocchi della biblioteca "Redundant IO CGP
V50". In questo modo si garantisce la massima flessibilità di impiego delle unità ridondate.

S7-400H
170 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Le biblioteche dei blocchi "Ridondanza della periferia funzionale" che supportano la periferia
ridondata contengono i seguenti blocchi:
● FC 450 "RED_INIT": funzione di inizializzazione
● FC 451 "RED_DEPA": avvio della depassivazione
● FB 450 "RED_IN": blocco funzionale per la lettura di ingressi ridondati
● FB 451 "RED_OUT": blocco funzionale per il comando delle uscite ridondate
● FB 452 "RED_DIAG": blocco funzionale per la diagnostica della periferia ridondata
● FB 453 "RED_STATUS": blocco funzionale per informazioni sullo stato di ridondanza
Progettare i numeri dei blocchi dati di gestione per la periferia ridondata in Configurazione
HW ("Proprietà della CPU -> Parametri H"). Assegnare a questi blocchi dati numeri DB liberi.
I blocchi dati vengono creati dall'FC 450 "RED_INIT" durante l'avviamento della CPU.
L’impostazione di default dei numeri dei blocchi dati di gestione è 1 e 2. Questi blocchi dati
non sono i blocchi dati di istanza dell’FB 450 "RED_IN" o dell'FB 451 "RED_OUT".
Le biblioteche si aprono da SIMATIC con il comando "File -> Apri -> Biblioteche".
La funzionalità e l’impiego dei blocchi sono descritti nella relativa Guida in linea.

Nota
Blocchi di biblioteche diverse
Utilizzare esclusivamente blocchi di una sola biblioteca. Non è consentito utilizzare
simultaneamente blocchi provenienti da diverse biblioteche.
Per sostituire una delle precedenti biblioteche Redundant IO (V1) o Redundant IO CGP con
la Redundant IO CGP V5.0, occorre prima adattare il programma utente. Per maggiori
informazioni consultare la Guida di scelta rapida al blocco o il file Leggimi di STEP 7.

Passaggio alla ridondanza per gruppo di canali


Per attivare la passivazione granulare per gruppo di canali è necessario arrestare il sistema
di automazione (cancellazione totale e ricaricamento del programma utente in STOP).
Tenere presenti i seguenti punti:
Non è consentito utilizzare blocchi di diverse biblioteche in una CPU in quanto ciò potrebbe
causare comportamenti imprevedibili.
Al momento della conversione di un progetto accertarsi che tutti i blocchi delle biblioteche
recanti le denominazioni FB450–453 e FC450–451 siano stati cancellati dalla cartella dei
blocchi e sostituiti da blocchi della Red-IO CGP V5.0. Attenersi a questa procedura in ogni
programma di rilievo. Compilare e caricare il progetto.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 171
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Impiego dei blocchi


Prima di impiegare i blocchi, parametrizzare le unità ridondate in Configurazione HW.
La tabella sottostante elenca gli OB nei quali devono essere integrati i singoli blocchi:

Blocco OB
FC 450 "RED_INIT" • OB 72 "Errore di ridondanza CPU" (solo per sistemi H)
L'FC 450 viene elaborata soltanto dopo l'evento di start
B#16#33:"Commutazione master/riserva tramite comando".
• OB 80 "Errore temporale" (solo in funzionamento singolo)
L'FC 450 viene elaborata solo dopo l'evento di start "Ritorno a
RUN dopo la riconfigurazione".
• OB 100 "Nuovo avvio" (i DB di gestione vengono rigenerati, vede-
re la Guida in linea)
• OB 102 "Avviamento a freddo"
FC 451 "RED_DEPA" • OB 83 "Allarme di estrazione/inserimento" o OB 85 "Errore di
esecuzione del programma"
Se si richiama l'FC 451 nell'OB 83 al momento dell'inserimento
delle unità oppure nell'OB 85 con un allarme uscente viene ese-
guita una depassivazione con un ritardo di 3 s.
• OB 1 "Programma ciclico" e/o OB 30-38 "Allarme di schedulazio-
ne orologio"
Inoltre, eliminato il comportamento errato l'FC 451 deve essere
eseguita come comando condizionato, ad es. con una conferma
dell'utente, nell'OB 1 o nell'OB 30-38. L'FC451 esegue soltanto la
depassivazione di unità nella relativa immagine di processo par-
ziale.
Dalla versione 3.5 dell'FB 450 "RED_IN" nella biblioteca "Redundant
IO MGP" e dalla versione 5.8 dell'FB 450 "RED_IN" nella biblioteca
"Redundant IO CGP" V50 la depassivazione avviene con un ritardo di
10 s.
FB 450 "RED_IN" • OB1 ”Programma ciclico”
• dall’OB 30 all’OB 38 ”Schedulazione orologio”
FB 451 "RED_OUT" • OB1 ”Programma ciclico”
• dall’OB 30 all’OB 38 ”Schedulazione orologio”
FB 452 "RED_DIAG" • OB 72 "Errore di ridondanza CPU"
• OB 82 “Allarme di diagnostica”
• OB 83 “Allarme di estrazione/inserimento”
• OB 85 “Errore di esecuzione programma”
FB 453 "RED_STATUS" • OB1 "Programma ciclico" (solo per i sistemi H)
• dall’OB 30 all’OB 38 ”Schedulazione orologio”

Se nella schedulazione orologio le unità ridondate devono essere indirizzate da immagini di


processo parziali, l’immagine di processo parziale corrispondente deve essere assegnata a
questa coppia di unità e alla schedulazione orologio. Richiamare l’FB 450 ”RED_IN” in
questa schedulazione orologio prima del programma utente. Richiamare l’FB FB 451
"RED_OUT" in questa schedulazione orologio dopo il programma utente.

S7-400H
172 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

I valori validi che vengono elaborati dal programma utente si trovano sempre sull’indirizzo
più basso delle due unità ridondate. Ne consegue che soltanto l’indirizzo inferiore è di rilievo
per l’utilizzo, i valori degli indirizzi superiori non sono importanti per l’applicazione.

Nota
Impiego dell'FB 450 "RED_IN" e 451 "RED_OUT" con le immagini di processo parziali
Per ogni classe di priorità utilizzata (OB1, OB 30 ... OB 38) è necessario impiegare una
propria immagine di processo parziale.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 173
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Configurazione HW e progettazione della periferia ridondata


Se si intende impiegare la periferia ridondata, procedere come indicato nel seguito:
1. Inserire tutte le unità da impiegare a livello ridondato. Osservare in questo caso le regole
di default descritte nel seguito per la progettazione.
2. Progettare la ridondanza delle unità in Configurazione HW nelle "Proprietà dell'oggetto"
delle rispettive unità.
Cercare un’unità partner per ciascuna unità oppure utilizzare le impostazioni di default.
In caso di configurazione centrale: se l'unità è inserita nel posto connettore X sul telaio di
montaggio pari, viene proposta l’unità situata nello stesso posto connettore sul
successivo telaio di montaggio dispari.
Se l'unità è inserita nel posto connettore X sul telaio di montaggio dispari, viene proposta
l’unità situata nello stesso posto connettore sul precedente telaio di montaggio pari.
In caso di configurazione decentrata nello slave DP unilaterale: se l’unità nello slave si
trova sul posto connettore X, viene proposta (a condizione che il sistema master DP sia
ridondato) l’unità che nel sotto-sistema partner DP si trova nello slave con lo stesso
indirizzo PROFIBUS sullo stesso posto connettore X.
In caso di configurazione decentrata nello slave DP condiviso, funzionamento singolo: se
l’unità si trova nello slave con l’indirizzo DP sul posto connettore X, viene proposta l’unità
nello slave con l’indirizzo PROFIBUS successivo sul posto connettore X.
3. In caso di unità di ingresso inserire gli ulteriori parametri di ridondanza.

Nota
Una modifica dell'impianto durante il funzionamento è possibile anche con la periferia
ridondato. Tuttavia non è consentita la modifica dei parametri di un'unità ridondata tramite
SFC.

Nota
Disattivare la stazione o il telaio di montaggio prima di disinserire un’unità di ingresso
digitale ridondata non passivata e senza funzioni di diagnostica. In caso contrario
potrebbe venire passivata un’unità diversa da quella desiderata. La dimostrazione pratica
della necessità di questo procedimento è data da un esempio di sostituzione del
connettore frontale di un’unità ridondata.
Le unità ridondate devono trovarsi nell’immagine di processo degli ingressi o delle uscite.
L’accesso alle unità ridondate deve avvenire esclusivamente mediante l’immagine di
processo.
Se vengono impiegate unità ridondate occorre eseguire (in "Configurazione HW ->
Proprietà della CPU 41x-H", scheda "Ciclo/Merker di clock") le seguenti impostazioni:
"Richiamo di OB85 in caso di errore di accesso alla periferia -> Solo in caso di errori
entranti e uscenti"

S7-400H
174 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

13.4.1 Unità di ingresso/uscita impiegabili in modo ridondato

Unità di ingresso/uscita come periferia ridondata


Le unità di ingresso/uscita sottoelencate possono essere impiegate come periferia ridondata.
Osservare le avvertenze aggiornate sull'impiego delle unità nel file Leggimi e nello spazio
dedicato alle FAQ di SIMATIC al sito Internet
http://www.siemens.com/automation/service&support al titolo "Periferia ridondata".
Tenere presente, inoltre, che l'impiego ridondato è possibile esclusivamente con coppie di
unità della stessa versione e con lo stesso firmware.

Tabella 13- 3 Unità di ingresso/uscita impiegabili in modo ridondato

Biblioteca Biblioteca Biblioteca Unità Numero di ordinazione


V5.x V4.x V3.x
Centrale: DI ridondato a due canali
X X Allarme DI 16xDC 24V 6ES7 421–7BH0x–0AB0
Impiego con encoder non ridondati
• Quest'unità dispone della diagnostica "Rottura conduttore". Per utilizzarla è
necessario accertarsi che, in caso di utilizzo di un encoder che viene valutato
parallelamente su due ingressi, la corrente totale sia compresa tra 2,4 mA e
4,9 mA anche quando lo stato di segnale è "0".

Inserire allo scopo una resistenza sull'encoder il cui valore dipende dall'inter-
ruttore e raggiunge nei contatti un valore compreso tra 6800 e 8200 Ohm.

In caso di interruttori di prossimità Bero, calcolare la resistenza secondo la


formula seguente:
(30V / (4,9mA – I_R_Bero) < R < (20V / (2,4mA – I_R_Bero)
X X DI 32xDC 24V 6ES7 421–1BL0x–0AA0
X X DI 32xUC 120V 6ES7 421–1EL00–0AA0
Decentrata: DI ridondato a due canali
X X Allarme DI16xDC 24 V 6ES7 321–7BH00–0AB0

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 175
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Biblioteca Biblioteca Biblioteca Unità Numero di ordinazione


V5.x V4.x V3.x
X X X DI16xDC 24 V 6ES7 321–7BH01–0AB0
Nel caso di un errore in un canale viene passivato l'intero gruppo (2 canali). Se
si utilizza l'unità con il suffisso HF, in caso di errore in un canale viene passivato
solo il canale con l'errore.
Impiego con encoder non ridondati
• Quest'unità dispone della diagnostica "Rottura conduttore". Per utilizzarla è
necessario accertarsi che, in caso di utilizzo di un encoder che viene valutato
parallelamente su due ingressi, la corrente totale sia compresa tra 2,4 mA e
4,9 mA anche quando lo stato di segnale è "0".

Inserire allo scopo una resistenza sull'encoder il cui valore dipende dall'inter-
ruttore e raggiunge nei contatti un valore compreso tra 6800 e 8200 Ohm.

In caso di interruttori di prossimità Bero, calcolare la resistenza secondo la


formula seguente:
(30V / (4,9mA – I_R_Bero) < R < (20V / (2,4mA – I_R_Bero)
X X DI16xDC 24 V 6ES7 321–1BH02–0AA0
Con determinati stati dell'impianto, è possibile che nell'estrarre il connettore
frontale dalla seconda unità vengano temporaneamente letti dalla prima unità
valori scorretti. È possibile ovviare a questo problema utilizzando diodi di serie
come mostra la figura F.1.
X X DI32xDC 24 V 6ES7 321–1BL00–0AA0
Con determinati stati dell'impianto, è possibile che nell'estrarre il connettore
frontale dalla seconda unità vengano temporaneamente letti dalla prima unità
valori scorretti. È possibile ovviare a questo problema utilizzando diodi di serie
come mostra la figura F.2.
X X DI 8xAC 120/230V 6ES7 321–1FF01–0AA0
X X DI 4xNamur [EEx ib] 6ES7 321–7RD00–0AB0
Non è possibile utilizzare l'unità in funzionamento ridondato nelle applicazioni
Ex.
Impiego con encoder non ridondati
• È possibile collegare esclusivamente trasduttori NAMUR a due fili oppure
trasduttori con contatto di scambio.
• La compensazione di potenziale del circuito dell'encoder dovrebbe essere
eseguita esclusivamente da un solo punto (si consiglia di collegare il cavo al
polo negativo dell'encoder).
• Al momento della selezione degli encoder, confrontarne le caratteristiche con
quelle di ingresso specificate. Tenere presente che la funzione deve essere
garantita sia con uno che con due ingressi. Per i trasduttori NAMUR si appli-
cano p. es. i seguenti valori: con corrente ”0” > 0,2 mA; con corrente ”1” > 4,2
mA.

S7-400H
176 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Biblioteca Biblioteca Biblioteca Unità Numero di ordinazione


V5.x V4.x V3.x
X X DI 16xNamur 6ES7321–7TH00–0AB0
Impiego con encoder non ridondati
• La compensazione di potenziale del circuito dell'encoder dovrebbe essere
eseguita esclusivamente da un solo punto (si consiglia di collegare il cavo al
polo negativo dell'encoder).
• Azionare le due unità ridondate con un'alimentazione di carico comune.
• Al momento della selezione degli encoder, confrontarne le caratteristiche con
quelle di ingresso specificate. Tenere presente che la funzione deve essere
garantita sia con uno che con due ingressi. Per i trasduttori NAMUR si appli-
cano p. es. i seguenti valori: con corrente ”0” > 0,7 mA; con corrente ”1” > 4,2
mA.
X X DI 24xDC 24 V 6ES7326–1BK00–0AB0
Unità F in funzionamento standard
X X DI 8xNAMUR [EEx ib] 6ES7326–1RF00–0AB0
Unità F in funzionamento standard
Centrale: DO ridondato a due canali
X X DO 32xDC 24V/0,5A 6ES7422–7BL00–0AB0
È impossibile eseguire una chiara analisi dei messaggi di diagnostica "Cortocir-
cuito P", "Cortocircuito M" e "Rottura conduttore". Deselezionare singolarmente
queste funzioni al momento della progettazione.
In caso di modifica dell'impianto durante il funzionamento il tempo di arresto
minimo della periferia rimane inefficace. Ciò consente una commutazione bum-
pless di questa unità, ad es. se è progettata la ridondanza dell'unità. Si crea
sempre uno spazio vuoto da 3 a 50 ms.
X X DO 16xAC 120/230V/2A 6ES7422–1FH00–0AA0
Decentrata: DO ridondato a due canali
X X DO8xDC 24 V/0,5 A 6ES7322–8BF00–0AB0
È impossibile eseguire un'analisi univoca dei messaggi di diagnostica "Cortocir-
cuito P" e "Rottura conduttore". Deselezionare singolarmente queste funzioni al
momento della progettazione.
X X DO8xDC 24 V/2 A 6ES7322–1BF01–0AA0
X X DO32xDC 24 V/0.5 A 6ES7322–1BL00–0AA0
X X DO8xAC 120/230 V/2 A 6ES7322–1FF01–0AA0
X X DO 4x24 V/10 mA [EEx ib] 6ES7322–5SD00–0AB0
Non è possibile utilizzare l'unità in funzionamento ridondato nelle applicazioni
Ex.
X X DO 4x24 V/10 mA [EEx ib] 6ES7322–5RD00–0AB0
Non è possibile utilizzare l'unità in funzionamento ridondato nelle applicazioni
Ex.
X X X DO 16xDC 24 V/0,5 A 6ES7322–8BH01–0AB0
• La compensazione di potenziale del circuito di carico dovrebbe essere ese-
guita esclusivamente da un solo punto (si consiglia di collegare il cavo al po-
lo negativo del carico).
• Impossibile eseguire la diagnostica dei canali.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 177
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Biblioteca Biblioteca Biblioteca Unità Numero di ordinazione


V5.x V4.x V3.x
X X X DO 16xDC 24 V/0,5 A 6ES7322–8BH10–0AB0
• La compensazione di potenziale del circuito di carico dovrebbe essere ese-
guita esclusivamente da un solo punto (si consiglia di collegare il cavo al po-
lo negativo del carico).
X X X DO 10xDC 24 V/2 A a partire dalla versione 3 6ES7326–2BF01–0AB0
Unità F in funzionamento standard
Gli ingressi e le uscite devono avere gli stessi indirizzi.
Centrale: AI ridondato a due canali
X X AI 16x16bit 6ES7431–7QH00–0AB0
Impiego per la misurazione della tensione
• La funzione di diagnostica "Rottura conduttore" non deve essere attivata in
Configurazione HW né durante il funzionamento delle unità con trasduttori di
misura né con il collegamento di termocoppie.
Impiego per la misurazione indiretta della corrente
• La commutazione della corrente in tensione avviene tramite una resistenza
di 50 Ohm (campo di misura +/- 1V) o di 250 Ohm (campo di misura 1 - 5 V),
vedere la figura 10-9. La tolleranza della resistenza va sommata all'errore
dell'unità.
Impiego per la misurazione diretta della corrente
• Diodi Z BZX85C6v2 adeguati
• Capacità di carico per trasduttori di misura a 4 fili: RB > 325 Ohm
(rilevata ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli: 1 ingresso + 1
diodo zener in caso di valore di sovracomando S7 pari a 24mA secondo la
formula RB = (RE * Imax + Uz max) / Imax)
• Tensione di ingresso del circuito in funzionamento con trasduttore di misura
a 2 fili: Ue-2Dr < 8 V
(rilevata ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli: 1 ingresso + 1
diodo zener in caso di valore di sovracomando S7 pari a 24mA secondo la
formula Ue-2Dr = RE * Imax + Uz max)
Avvertenza: Il circuito nella figura 10-10 funziona soltanto con trasduttori di misu-
ra attivi (a 4 fili) oppure con trasduttori di misura passivi (a 2 fili) con alimentazio-
ne esterna. I canali dell'unità devono sempre essere parametrizzati come
"trasduttori di misura a 4 fili"; il modulo per il campo di misura deve sempre tro-
varsi sulla posizione "C".
L'alimentazione del trasduttore di misura tramite l'unità (trasduttore di misura a 2
fili) non è possibile.

S7-400H
178 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Biblioteca Biblioteca Biblioteca Unità Numero di ordinazione


V5.x V4.x V3.x
Decentrata: AI ridondato a due canali
X X AI8x12bit 6ES7331–7KF02–0AB0
Impiego per la misurazione della tensione
• La funzione di diagnostica "Rottura conduttore" non deve essere attivata in
Configurazione HW né durante il funzionamento delle unità con trasduttori di
misura né con il collegamento di termocoppie.
Impiego per la misurazione indiretta di corrente
• Per il rilevamento dell'errore di misura osservare quanto segue: In caso di
funzionamento di due ingressi collegati parallelamente, l'impedenza
d’ingresso complessiva subisce, in un campo di misura > 2,5 V, un decre-
mento da 100 kOhm a 50 kOhm nominali.
• La funzione di diagnostica "Rottura conduttore" non deve essere attivata in
Configurazione HW né durante il funzionamento delle unità con trasduttori di
misura né con il collegamento di termocoppie.
• La commutazione della corrente in tensione avviene tramite una resistenza
di 50 Ohm (campo di misura +/- 1V) o di 250 Ohm (campo di misura 1 - 5 V),
vedere la figura 10-9. La tolleranza della resistenza va sommata all'errore
dell'unità.
• Quest'unità non si addice alla misurazione diretta
Impiego di un encoder ridondato:
• È possibile utilizzare un encoder ridondante con le seguenti impostazioni
della tensione:
+/- 80 mV (soltanto senza controllo rottura conduttore)
+/- 250 mV (soltanto senza controllo rottura conduttore)
+/- 500 mV (il controllo rottura conduttore non è progettabile)
+/- 1 V (il controllo rottura conduttore non è progettabile)
+/- 2,5 V (il controllo rottura conduttore non è progettabile)
+/- 5 V (il controllo rottura conduttore non è progettabile)
+/- 10 V (il controllo rottura conduttore non è progettabile)
1...5 V (il controllo rottura conduttore non è progettabile)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 179
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

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V5.x V4.x V3.x
X X X AI 8x16bit 6ES7 331–7NF00–0AB0
Impiego per la misurazione della tensione
• La funzione di diagnostica "Rottura conduttore" non deve essere attivata in
Configurazione HW durante il funzionamento delle unità con trasduttori di
misura.
Impiego per la misurazione indiretta della corrente
• Per la misurazione indiretta della corrente, assicurare un collegamento affi-
dabile tra le resistenze dei sensori e gli ingressi veri e propri perché, in caso
di rottura di singoli conduttori del collegamento, non è garantito un ricono-
scimento sicuro della rottura conduttore.
• La commutazione della corrente in tensione avviene tramite una resistenza
di 250 Ohm (campo di misura 1 - 5 V), vedere la figura 10-9.
Impiego per la misurazione diretta della corrente
• Diodi zener adeguati: BZX85C8v2
• Ulteriore errore dovuto al collegamento: in caso di guasto di un'unità può
accadere che l'unità partner improvvisamente presenti un errore per eccesso
di ca. 0,1%.
• Capacità di carico per trasduttori di misura a 4 fili: RB > 610 Ohm
(rilevata ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli: 1 ingresso + 1
diodo zener in caso di valore di sovracomando S7 pari a 24 mA secondo la
formula RB = (RE * Imax + Uz max) / Imax)
• Tensione di ingresso del circuito in funzionamento con trasduttore di misura
a 2 fili: Ue-2Dr < 15 V
(rilevata ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli: 1 ingresso + 1
diodo zener in caso di valore di sovracomando S7 pari a 24 mA secondo la
formula Ue-2Dr = RE * Imax + Uz max)
X X AI 8x16bit 6ES7 331–7NF10–0AB0
Impiego per la misurazione della tensione
• La funzione di diagnostica "Rottura conduttore" non deve essere attivata in
Configurazione HW né durante il funzionamento delle unità con trasduttori di
misura né con il collegamento di termocoppie.
Impiego per la misurazione indiretta della corrente
• La commutazione della corrente in tensione avviene tramite una resistenza
di 250 Ohm (campo di misura 1 - 5 V), vedere la figura 10-9.
Impiego per la misurazione diretta della corrente
• Diodi zener adeguati: BZX85C8v2
• Capacità di carico per trasduttori di misura a 4 fili: RB > 610 Ohm
(rilevata ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli: 1 ingresso + 1
diodo zener con valore di sovracomando S7 di 24 mA secondo la formula RB
= (RE * Imax + Uz max) / Imax)
• Tensione di ingresso del circuito in funzionamento con trasduttore a 2 fili:
Ue-2Dr < 15 V (rilevata ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli: 1
ingresso + 1 diodo zener con valore di sovracomando S7 di 24 mA secondo
la formula Ue-2Dr = RE * Imax + Uz max)

S7-400H
180 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

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V5.x V4.x V3.x
X X AI 6xTC 16Bit iso, 6ES7331-7PE10-0AB0 6ES7331-7PE10-0AB0
Attenzione: L'impiego di questa unità è ammesso esclusivamente con encoder
ridondato.
L'impiego di quest'unità è possibile dalla versione 3.5 dell'FB 450 "RED_IN" nella
biblioteca "Redundant IO MGP" e dalla versione 5.8 dell'FB 450 "RED_IN" nella
biblioteca "Redundant IO CGP" V50.
In caso di misura delle temperature con termocoppie e ridondanza parametrizza-
ta, osservare quanto segue:
Il valore indicato nella scheda "Ridondanza" alla voce "Finestra di tolleranza" si
riferisce sempre a 2764,8 gradi centigradi. Così ad es. se si inserisce il valore
"1" viene verificata una tolleranza di 27 gradi, mentre se si inserisce il valore "5"
la tolleranza deve essere di 138 gradi.
In funzionamento ridondante non è possibile l'aggiornamento del firmware.
In funzionamento ridondante non è possibile la calibrazione online.
Impiego per la misurazione della tensione
• La funzione di diagnostica "Rottura conduttore" non deve essere attivata in
Configurazione HW durante il funzionamento delle unità con termocoppie.
Impiego per la misurazione indiretta della corrente
• A causa del campo di tensione max. di +/- 1 V, la misura della corrente può
essere effettuata solo con una resistenza di 50 Ohm. Una rappresentazione
conforme al sistema è possibile solo per il campo +/- 20 mA.
X X AI 4x15Bit [EEx ib] 6ES7331-7RD00-0AB0
Non è possibile utilizzare l'unità in funzionamento ridondato nelle applicazioni
Ex.
Questa unità non si addice alla misurazione indiretta di corrente.
Impiego per la misurazione diretta della corrente
• Diodi Z BZX85C6v2 adeguati
• Capacità di carico per trasduttori di misura a 4 fili: RB > 325 Ohm
rilevata ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli: 1 ingresso + 1
diodo zener in caso di valore di sovracomando S7 pari a 24 mA secondo la
formula RB = (RE * Imax + Uz max) / Imax
• Tensione di ingresso per trasduttori di misura a 2 fili: Ue–2Dr < 8 V
rilevata ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli: 1 ingresso + 1
diodo zener in caso di valore di sovracomando S7 pari a 24 mA secondo la
formula Ue–2Dr = RE * Imax + Uz max
Avvertenza: È possibile collegare esclusivamente trasduttori di misura a 2 fili con
alimentazione esterna a 24 V oppure trasduttori di misura a 4 fili. L'alimentazione
integrata del trasduttore di misura indicata nella figura 8-10 non è utilizzabile in
questo circuito in quanto la tensione di uscita è di soli 13 V. Il trasduttore di misu-
ra disporrebbe quindi, ipotizzando condizioni particolarmente sfavorevoli, di soli
5 V.
X X AI 6x13bit 6ES7 336–1HE00–0AB0
Unità F in funzionamento standard

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 181
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Biblioteca Biblioteca Biblioteca Unità Numero di ordinazione


V5.x V4.x V3.x
X X X AI 8x0/4...20mA HART 6ES7 331–7TF01-0AB0
In funzionamento ridondante non è possibile l'aggiornamento del firmware.
In funzionamento ridondante non è possibile la calibrazione online.
Vedere il manuale ET 200M distributed I/O device; HART analog modules
Decentrata: AO ridondato a due canali
X X AO4x12 Bit 6ES7332–5HD01–0AB0
X X X AO8x12 bit 6ES7332–5HF00–0AB0
X X AO4x0/4...20 mA [EEx ib] 6ES7332–5RD00–0AB0
Non è possibile utilizzare l'unità in funzionamento ridondato nelle applicazioni
Ex.
X X X AO 8x0/4...20mA HART 6ES7 332–8TF01-0AB0
In funzionamento ridondante non è possibile l'aggiornamento del FW.
In funzionamento ridondante non è possibile la calibrazione online.
Vedere il manuale SIMATIC ET 200M distributed I/O device HART analog mod-
ules

Nota
Per le unità F è necessario aver installato F-ConfigurationPack.
F-ConfigurationPack F può essere scaricato gratuitamente da Internet.
Il tool è disponibile nello spazio dedicato al Customer Support al sito:
http://www.siemens.com/automation/service&support.

Livelli di qualità con la configurazione ridondata delle unità di ingresso/uscita


La disponibilità delle unità in caso di guasto dipende dalle loro possibilità di diagnostica e
dalla granularità dei canali.

Impiego di unità di ingresso digitali come periferia ridondata


Al momento della progettazione delle unità di ingresso digitali per il funzionamento ridondato
sono stati stabiliti i seguenti parametri:
● Tempo di discrepanza (tempo max. consentito durante il quale i segnali di ingresso
ridondati possono essere diversi). Il tempo di discrepanza impostato deve essere un
multiplo del tempo di aggiornamento dell'immagine di processo e quindi anche del tempo
di conversione di base dei canali.
Se una discrepanza dei valori di ingresso persiste anche al termine del tempo di
discrepanza progettato, significa che è presente un errore.
● Reazione alla discrepanza dei valori di ingresso
Innanzitutto viene verificata l'univocità dei segnali d'ingresso delle unità partner ridondate.
Se i valori coincidono, il valore univoco viene scritto nell'area di memoria più bassa
dell'immagine di processo degli ingressi. Se viene constatata una discrepanza, e se tale

S7-400H
182 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

discrepanza subentra per la prima volta, essa viene contrassegnata e il tempo di


discrepanza viene avviato.
Durante il tempo di discrepanza, l'ultimo valore comune, ovvero quello che non presenta
discrepanza, viene scritto nell'immagine di processo dell'unità con l'indirizzo più basso.
Questo procedimento si ripete fino a quando i valori, nell'ambito del tempo di discrepanza,
sono nuovamente univoci oppure fino a quando è trascorso un tempo di discrepanza di un
bit.
Se, decorso il tempo di discrepanza progettato, la discrepanza persiste, si è in presenza di
un errore.
La localizzazione dell'errore avviene sulla base della seguente strategia:
1. Mentre decorre il tempo di discrepanza viene conservato il risultato degli ultimi valori
univoci.
2. Al termine del tempo di discrepanza viene emesso il seguente messaggio di errore:
Numero errore 7960: "Periferia ridondata: tempo di discrepanza trascorso nell'ingresso
digitale, errore non ancora localizzato". La passivazione non ha luogo e nemmeno la
registrazione nell'immagine statica di errore. Fino al verificarsi della prossima transizione
di segnale viene indotta, dopo la scadenza del tempo di discrepanza, la reazione
progettata.
3. Se ha luogo un'ulteriore transizione di segnale, l'unità/il canale in cui essa si è verificata è
l'unità/il canale priva(o) di errori, l'altra unità/l'altro canale viene passivata(o).

Nota
Il tempo effettivamente impiegato dal sistema per appurare una discrepanza dipende da
diversi fattori: dai tempi di esecuzione del bus, dai tempi di ciclo e di richiamo del
programma utente, dai tempi di conversione etc. Può quindi accadere che la durata dei
segnali di ingresso ridondati sia superiore al tempo di discrepanza progettato.

Le unità con funzioni di diagnostica vengono passivate dopo il richiamo dell'OB 82.

Impiego di unità di ingresso digitali con encoder non ridondati


Con encoder non ridondati impiegare unità di ingresso digitali in una struttura 1 su 2:

Figura 13-7 Unità di ingresso digitale ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 con un encoder

La presenza ridondata delle unità di ingresso digitali ne incrementa la disponibilità.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 183
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Mediante l’analisi della discrepanza vengono individuati gli errori “sempre su 1” e “sempre su
0 ” delle unità di ingresso digitali. L'errore "sempre su 1" sta ad indicare che nell'ingresso si
ha sempre il valore 1, mentre "sempre su 0" indica che esso è privo di tensione. Possibili
cause sono p. es. un cortocircuito verso L+ oppure verso M.
Tra l'encoder e le unità il cablaggio della massa deve essere possibilmente senza corrente.
Se un encoder viene collegato a più unità di ingresso digitali, le unità ridondate devono
avere lo stesso potenziale di riferimento.
Se si desidera sostituire un'unità durante il funzionamento utilizzando encoder non ridondati,
è necessario utilizzare diodi di disaccoppiamento.
Vari esempi di collegamento sono riportati nell'appendice Esempi di interconnessione della
periferia ridondata (Pagina 429).

Nota
Osservare che gli interruttori di prossimità (Bero) devono fornire la corrente per i canali di
entrambe le unità degli ingressi digitali. I dati tecnici delle singole unità, tuttavia, indicano
solo la corrente necessaria per ciascun ingresso.

Impiego di unità di ingresso digitali con encoder ridondati


Con encoder ridondati impiegare unità di ingresso digitali in una struttura 1 su 2:

Figura 13-8 Unità di ingresso digitali ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 con due encoder

La presenza ridondata degli encoder ne incrementa la disponibilità. Mediante l'analisi della


discrepanza vengono individuati tutti gli errori tranne un eventuale guasto della tensione di
carico non ridondata. È possibile elevare la disponibilità impostando la tensione di carico a
livello ridondato.
Vari esempi di collegamento sono riportati nell'appendice Esempi di interconnessione della
periferia ridondata (Pagina 429).

S7-400H
184 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Unità di uscita digitali ridondate


L'azionamento ad elevata disponibilità di un attuatore si ottiene collegando parallelamente
due uscite di due unità di uscita digitali oppure due unità di uscita digitali ad elevata
sicurezza (struttura 1 su 2).

Figura 13-9 Unità di uscita digitali ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2

Le unità di uscita digitali devono avere una tensione di carico comune.


Vari esempi di collegamento sono riportati nell'appendice Esempi di interconnessione della
periferia ridondata (Pagina 429).

Collegamento tramite diodi esterni <-> senza diodi esterni


La tabella seguente riporta un elenco delle unità di uscita digitali che devono essere
collegate mediante diodi esterni nel funzionamento ridondato:

Tabella 13- 4 Collegamento di unità di uscita digitali tramite diodi/senza diodi

Unità tramite diodi senza diodi


6ES7 422–7BL00–0AB0 X -
6ES7 422–1FH00–0AA0 - X
6ES7 326–2BF01–0AB0 X X
6ES7 322–1BL00–0AA0 X -
6ES7 322–1BF01–0AA0 X -
6ES7 322–8BF00–0AB0 X X
6ES7 322–1FF01–0AA0 - X
6ES7 322–8BH01–0AB0 - X
6ES7 322–8BH10–0AB0 - X
6ES7 322–5RD00–0AB0 X -
6ES7 322–5SD00–0AB0 X -

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 185
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Avvertenze sul collegamento tramite diodi


● I diodi adeguati sono quelli con U_r >=200 V e I_F >= 1 A (p. es. quelli della serie 1N4003
... 1N4007).
● Si consiglia la separazione tra la massa delle unità e la massa del carico. Tra i due tipi di
massa deve esistere una compensazione di potenziale

Impiego di unità di ingresso analogiche come periferia ridondata


Al momento della progettazione delle unità di ingresso analogiche per il funzionamento
ridondato sono stati stabiliti i seguenti parametri:
● Finestra di tolleranza (progettata come percentuale del valore finale del campo di misura)
Due valori analogici sono uguali se sono compresi nella finestra di tolleranza.
● Tempo di discrepanza (tempo max. consentito durante il quale i segnali di ingresso
ridondati possono trovarsi al di fuori della finestra di tolleranza). Il tempo di discrepanza
impostato deve essere un multiplo del tempo di aggiornamento dell'immagine di processo
e quindi anche del tempo di conversione di base dei canali.
Se una discrepanza dei valori d'ingresso persiste anche al termine del tempo di
discrepanza progettato, significa che è presente un errore.
Se si collegano alle due unità di ingresso analogiche sensori identici, normalmente è
sufficiente il valore di default del tempo di discrepanza. Se vengono invece collegati
sensori diversi sarà necessario, soprattutto nel caso di sensori di temperatura,
incrementare il tempo di discrepanza.
● Valore di acquisizione
Il valore di acquisizione è quello che viene acquisito dal programma utente tra i due valori
di ingresso analogici.
Viene verificato se i due valori analogici letti si trovano nella finestra di tolleranza progettata.
In caso affermativo il valore di acquisizione viene scritto nell'area di memoria più bassa
dell'immagine di processo. Se viene constatata una discrepanza, e se tale discrepanza
subentra per la prima volta, essa viene contrassegnata e il tempo di discrepanza viene
avviato.
Durante il tempo di discrepanza l'ultimo valore valido viene scritto nell'immagine di processo
dell'unità con l'indirizzo più basso e messo a disposizione del processo in corso. Se il tempo
di discrepanza è scaduto, viene considerata(o) valida(o) l'unità/il canale con il valore unitario
progettato mentre l'altra unità/l'altro canale viene passivata(o). Se, tra i valori emessi dalle
due unità, è stato parametrizzato come valore unitario il valore superiore, esso viene
utilizzato per l'elaborazione successiva del programma e l'unità/il canale con il valore
inferiore viene passivata(o). Se è stato invece parametrizzato il valore inferiore, sarà questa
unità/questo canale a fornire i dati per il processo mentre l'unità con il valore max. viene
passivata. In entrambi i casi nel buffer di diagnostica viene registrato quale delle(dei) due
unità/canali è stata(o) passivata(o).

S7-400H
186 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Se la discrepanza scompare entro il tempo di discrepanza, l'analisi dei segnali di ingresso


ridondati viene proseguita.

Nota
Il tempo effettivamente impiegato dal sistema per rilevare una discrepanza dipende da
diversi fattori: tempi di esecuzione del bus, tempi di ciclo e di richiamo del programma
utente, tempi di conversione ecc. È possibile quindi che la durata dei segnali di ingresso
ridondanti superi il tempo di discrepanza progettato.

Nota
Se un canale segnala un overflow con 16#7FFF oppure un underflow con 16#8000 non
viene eseguita l'analisi di discrepanza. L'unità/il canale interessata(o) viene immediatamente
passivata(o).
Disattivare quindi gli ingressi non collegati in Configurazione HW mediante il parametro "Tipo
di misura".

Unità di ingresso analogiche ridondate con encoder non ridondato


Con encoder non ridondati impiegare unità di ingresso analogiche in una struttura 1 su 2:

Figura 13-10 Unità di ingresso analogiche ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 con un encoder

Se un encoder viene collegato a più unità di ingresso analogiche, attenersi a quanto segue:
● Con l'impiego di trasduttori di tensione, collegare parallelamente le unità di ingresso
analogiche (figura a sinistra).
● È possibile trasformare la corrente in tensione tramite un carico esterno per poter
utilizzare le unità di ingresso analogiche in tensione collegate parallelamente (figura al
centro).
● Al fine di poter riparare l'unità online, i trasduttori di misura a 2 fili vengono alimentati
esternamente.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 187
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

La presenza ridondata delle unità di ingresso analogiche ad elevata sicurezza ne incrementa


la disponibilità.
Vari esempi di collegamento sono riportati nell'appendice Esempi di interconnessione della
periferia ridondata (Pagina 429).

Unità di ingresso analogiche ridondate per la misurazione indiretta della corrente


Per il collegamento delle unità di ingresso analogiche vale quanto segue:
● Per questo collegamento sono adatti trasduttori di misura attivi con uscita di tensione e
termocoppie
● La funzione di diagnostica "Rottura conduttore" non deve essere attivata in
Configurazione HW né durante il funzionamento delle unità con trasduttori di misura né
con il collegamento di termocoppie.
● Sono adatti i trasduttori di misura attivi a 4 fili e i trasduttori di misura passivi a 2 fili con
campi di uscita di +/-20mA, 0...20mA und 4...20mA. I trasduttori di misura a 2 fili vengono
alimentati da una tensione ausiliaria esterna.
● La scelta della resistenza e del campo di tensione di ingresso avviene secondo criteri di
precisione di misurazione, formato dei numeri, risoluzione massima e diagnostica
possibile.
● Oltre alle possibilità elencate esistono, secondo la legge di Ohm, anche altre possibilità di
combinazione della tensione e della resistenza degli ingressi. Tenere tuttavia presente
che ciò potrebbe eventualmente comportare la perdita del formato numerico, delle
possibilità di diagnostica e della risoluzione. Inoltre, in alcune unità, l’errore di misura
dipende sensibilmente dalle dimensioni della resistenza di misura.
● Come resistenza di misurazione utilizzare una resistenza con una tolleranza di +/- 0,1% e
TK 15ppm.

Ulteriori condizioni generali per singole unità


AI 8x12bit 6ES7 331–7K..02–0AB0
● La commutazione della corrente in tensione avviene tramite una resistenza di 50 Ohm
oppure 250 Ohm:

Resistenza 50 Ohm 250 Ohm


Campo di misura corrente +/-20mA +/-20mA *) 4...20mA
Area di ingresso da parametrizzare +/-1V +/-5V 1...5V
Posizione del modulo per il campo di mi- "A" "B"
sura
Risoluzione 12bit+segno 12bit+segno 12bit
Formato numerico S7 x x
Errore di misura dovuto al collegamento - 0,5%
- 2 ingressi paralleli - 0,25%
- 1 ingresso
Diagnostica "Rottura conduttore" - - x *)

S7-400H
188 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Resistenza 50 Ohm 250 Ohm


Carico per trasduttori di misura a 4 fili 50 Ohm 250 Ohm
Tensione di ingresso per trasduttori di > 1,2 V >6V
misura a 2 fili
*) In caso di rottura conduttore, AI 8x12bit segnala un allarme di diagnostica e il valore di misura
"7FFF"

L'errore di misura elencato è riconducibile esclusivamente al collegamento di uno o due


ingressi di tensione con una resistenza di misura. In questo caso non vengono considerati
né la tolleranza né i limiti di errore d’esercizio o di base delle unità.
La funzione di diagnostica "Errore di misura" evidenzia, nella differenza del risultato di
misura, se la corrente del trasduttore di misura viene rilevata da due ingressi, oppure, in
caso di errore, da un solo ingresso.
AI 8x16bit 6ES7 331–7NF00–0AB0
● Per convertire la corrente in tensione è possibile impiegare una resistenza di 250 Ohm:

Resistenza 250 Ohm *)


Campo di misura corrente +/-20mA 4...20mA
Area di ingresso da parametrizzare +/-5V 1...5V
Risoluzione 15bit+segno 15bit
Formato numerico S7 x
Errore di misura dovuto al coll. -
- 2 ingressi paralleli -
- 1 ingresso
Diagnostica "Rottura conduttore" - x
Carico per trasduttori di misura a 4 fili 250 Ohm
Tensione di ingresso per trasduttori di misura a 2 fili > 6V
*) Eventualmente è possibile utilizzare le resistenze interne delle unità a 250 Ohm liberamente inter-
connettibili

AI 16x16bit 6ES7 431–7QH00–0AB0


● La commutazione della corrente in tensione avviene tramite una resistenza di 50 Ohm
oppure 250 Ohm:

Resistenza 50 Ohm 250 Ohm


Campo di misura corrente +/-20mA +/-20mA 4...20mA
Area di ingresso da parametrizz. +/-1V +/-5V 1...5V
Posizione del modulo per il campo di misura "A" "A"
Risoluzione 15bit + segno 15bit+segno 15bit
Formato numerico S7 x x
Errore di misura dovuto al coll. 1) - -
- 2 ingressi paralleli - -
- 1 ingresso
Diagnostica "Rottura conduttore" - - x

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 189
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Resistenza 50 Ohm 250 Ohm


Carico per trasduttori di misura a 4 fili 50 Ohm 250 Ohm
Tensione di ingresso per trasduttori di misura > 1,2V > 6V
a 2 fili

Unità di ingresso analogiche ridondate per la misurazione diretta della corrente


Per il collegamento di unità di ingresso analogiche secondo la figura 8-10 vale quanto
segue:
● Sono adatti i trasduttori di misura attivi a 4 fili e i trasduttori di misura passivi a 2 fili con
campi di uscita di +/-20mA, 0...20mA und 4...20mA. I trasduttori di misura a 2 fili vengono
alimentati da una tensione ausiliaria esterna.
● Per poter impiegare la funzione di diagnostica "Rottura conduttore" è possibile soltanto
l'area di ingresso da 4...20 mA. Tutte le altre aree unipolari o bipolari non rivestono in
questo caso alcun ruolo.
● I diodi adeguati sono p. es. quelli appartenenti alla gamma BZX85 o 1N47..A (diodi Z
1,3W) provvisti della tensione indicata sul lato inferiore delle unità. Nella scelta di altri
elementi accertarsi che la corrente di blocco sia possibilmente ridotta.
● Con questo tipo di collegamento e con i diodi soprindicati, l’errore di misura si aggira
sostanzialmente, per effetto della corrente di blocco, su max 1μA. Questo valore
comporta, in un’area a 20 mA e con una risoluzione di 16 bit, un errore di < 2bit. Con il
collegamento sopraindicato i singoli ingressi analogici producono un ulteriore errore che
viene a sua volta elencato nelle condizioni generali. A tutte le unità si aggiungono, oltre a
questi errori, le indicazioni di errore riportate nel manuale.
● I trasduttori di misura a 4 fili impiegati devono essere in grado di muovere il carico
risultante dal collegamento soprindicato. Informazioni in merito sono riportate nelle
condizioni generali delle singole unità
● Tenere presente, quando viene collegato un trasduttore di misura a 2 fili, che il
collegamento dei diodi Z incide notevolmente sul consumo di corrente del trasduttore. Le
condizioni generali delle singole unità indicano pertanto la tensione d’ingresso
necessaria. La tensione di alimentazione minima viene calcolata secondo L+ > Ue-2Dr +
UEV-MU insieme all'alimentazione propria indicata nei dati tecnici del trasduttore di misura.

S7-400H
190 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Unità di ingresso analogiche ridondate con encoder ridondati


Con un encoder doppiamente ridondato vengono impiegate di preferenza unità di ingresso
analogiche ad elevata sicurezza in una struttura 1 su 2:

Figura 13-11 Unità di ingresso digitali ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2 con due encoder

La presenza ridondata degli encoder ne incrementa la disponibilità.


Mediante l'analisi della discrepanza vengono individuati anche errori esterni tranne un
eventuale guasto della tensione di carico non ridondata.
Vari esempi di collegamento sono riportati nell'appendice Esempi di interconnessione della
periferia ridondata (Pagina 429).
Sono valide le condizioni generali soprindicate

Encoder ridondati <-> encoder non ridondati


La tabella seguente elenca quali unità di ingresso analogiche possono essere impiegate con
encoder ridondati o non ridondati nel funzionamento ridondato:

Tabella 13- 5 Unità di ingresso analogiche e encoder

Unità Encoder ridondati Encoder non ridondati


6ES7 431–7QH00–0AB0 X X
6ES7 336–1HE00–0AB0 X -
6ES7 331–7KF02–0AB0 X X
6ES7 331–7NF00–0AB0 X X
6ES7 331–7RD00–0AB0 X X

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 191
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Unità di uscita analogiche ridondate


L’azionamento ad elevata disponibilità di un attuatore si ottiene collegando parallelamente
due uscite di due unità di uscita analogiche (struttura 1 su 2)

Figura 13-12 Unità di uscita analogiche ad elevata disponibilità in una struttura 1 su 2

Per il collegamento delle unità di uscita analogiche vale quanto segue:


● Per evitare errori di emissione, eseguire il collegamento alla massa (soppressione
common mode limitata dell’unità di di uscita analogica) con struttura a stella.

Avvertenze sul collegamento tramite diodi


● I diodi adeguati sono quelli con U_r >=200 V e I_F >= 1 A (p. es. quelli della serie 1N4003
... 1N4007).
● Si consiglia un'alimentazione di carico separata. Tra le due alimentazioni di carico deve
esistere una compensazione di potenziale

Segnali di uscita analogici


Nel funzionamento ridondato possono essere impiegate soltanto le unità di uscita analogiche
dotate di uscite di corrente (da 0 a 20 mA, da 4 a 20 mA).

S7-400H
192 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

Il valore da emettere viene diviso per due e le due unità emettono il valore dimezzato. Se
una delle unità subisce un guasto, esso viene individuato e l'unità ancora funzionante emette
il valore intero. In caso di errore l'impulso di corrente nell'unità di uscita risulta quindi
relativamente basso.

Nota
Il valore di uscita viene dimezzato per breve tempo e, dopo la reazione del programma,
nuovamente incrementato al valore originale. La durata di questo repentino decremento del
valore di uscita è determinata dai seguenti intervalli:
• Intervallo che trascorre tra la generazione e la segnalazione di un allarme nella CPU.
• Intervallo fino al successivo richiamo dell'FB 453.
• Intervallo di tempo impiegato dall'unità di uscite analogiche intatta per raddoppiare il
valore di uscita.

In caso di passivazione o di STOP della CPU le unità di uscite analogiche ridondate erogano
una corrente minima di ca. 120-1000µA per unità (ovvero di 240-1000µA per le unità di
uscite analogiche HART), per un totale di ca. 240-2000µA (ovvero 480-2000µA per le unità
di uscite analogiche HART). Viene così emesso, considerando la tolleranza, sempre un
valore positivo.
Un valore sostitutivo progettato di 0 mA consente di ottenere almeno questi valori di uscita.
In funzionamento ridondato la progettazione delle uscite di corrente per il comportamento in
caso di STOP della CPU viene impostata automaticamente su "senza corrente e tensione".
Allo stesso modo è possibile predefinire una corrente di correzione di 0-400µA se il campo di
uscita è di 4-20mA.
Perciò è possibile adeguare la corrente minima di correzione alla periferia collegata.
In questo caso per ridurre l'errore della corrente totale nel sommatore in caso di
passivazione unilaterale viene sottratta dalla corrente del canale depassivato (quindi attivo)
la corrente di correzione parametrizzata con un valore di default di 4mA (campo +-20µA).

Nota
Se sono stati passivati entrambi i canali di una coppia (ad es. con l'OB 85), viene comunque
emessa la metà del valore attuale in entrambe le posizioni di memoria nell'immagine di
processo delle uscite. Se viene depassivato un canale, sul canale nuovamente disponibile
viene emesso il valore intero. Per evitare questo comportamento, prima dell'esecuzione
dell'FB 451 "RED_OUT", sul canale delle due unità che presenta il valore più basso deve
essere scritto un valore sostitutivo.

Depassivazione di unità
Al manifestarsi dei seguenti eventi le unità in precedenza passivate vengono depassivate:
● Quando il sistema H si avvia
● Quando il sistema H passa allo stato di funzionamento "ridondato"

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 193
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.4 Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP

● Dopo una modifica dell'impianto durante il funzionamento


● Se si richiama l'FC 451 "RED_DEPA" e almeno un canale ridondato/un'unità ridondata è
passivato(a).
Dopo che si è verificato uno di questi eventi, viene eseguita la depassivazione nell'FB 450
"RED_IN". Quando la depassivazione si è conclusa per tutte le unità, avviene la
registrazione nel buffer di diagnostica.

Nota
Se ad un'unità ridondata è stato assegnato un processo parziale ma il rispettivo OB non è
presente nella CPU, la passivazione generale può durare ca.1 minuto.

13.4.2 Rilevazione dello stato della passivazione

Procedura
Rilevare innanzitutto lo stato della passivazione mediante il byte di stato nella parola di
comando/di stato "FB_RED_IN.STATUS_CONTROL_W" . Se si constata la passivazione di
una o più unità, è necessario rilevare lo stato delle rispettive coppie di unità in
MODUL_STATUS_WORD.

Rilevazione dello stato della passivazione tramite il byte di stato


La parola di stato "FB_RED_IN.STATUS_CONTROL_W" si trova nel DB di istanza dell’FB
450 "RED_IN". Il byte di stato fornisce informazioni sullo stato della periferia ridondata.
L'assegnazione del byte di stato è riportata nella Guida in linea della rispettiva biblioteca dei
blocchi.

Rilevazione dello stato della passivazione di singole coppie di unità tramite il parametro
MODUL_STATUS_WORD
MODUL_STATUS_WORD è un parametro di uscita dell'FB 453 e può essere connesso a
quest'ultimo. Esso fornisce informazioni sullo stato di singole coppie di unità.
L'assegnazione dei byte di stato di MODUL_STATUS_WORD è riportata nella Guida in linea
della rispettiva biblioteca dei blocchi.

S7-400H
194 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.5 Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata

13.5 Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata

Periferia ridondata personalizzata


Qualora non fosse possibile impiegare la periferia ridondata supportata dal sistema
(capitolo Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP (Pagina 166))
(p. es. perché l'unità da ridondare non compare nell'elenco delle unità supportate), essa può
essere configurata dall'utente.

Configurazioni
Con la periferia ridondata sono possibili le seguenti configurazioni:
1. Struttura ridondata con periferia unilaterale centrale e/o decentrata.
A tal fine in ciascun sistema parziale della CPU 0 e della CPU 1 viene inserita un’unità di
ingresso/uscita.
2. Configurazione ridondata con periferia condivisa
In ciascuna delle due apparecchiature di periferia decentrata ET 200M con bus
backplane attivo viene inserita un’unità di ingresso/uscita.

Figura 13-13 Periferia ridondata unilaterale e condivisa

Nota
Con l'impiego della periferia ridondata, i tempi di controllo rilevati devono essere
eventualmente incrementati, vedere capitolo Calcolo dei tempi di controllo (Pagina 147)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 195
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.5 Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata

Configurazione HW e progettazione della periferia ridondata


Se si intende impiegare la periferia ridondata seguire il seguente accorgimento:
1. Impostare la periferia come indicato nel seguito:
– Per la configurazione unilaterale progettare rispettivamente un’unità di ingresso/uscita
in ciascun sistema parziale
– Per la configurazione condivisa progettare rispettivamente un'unità di ingresso/uscita
nelle due apparecchiature della periferia decentrata ET 200M.
2. Cablare la periferia in modo che essa possa essere indirizzata sia da un sistema parziale
che dall'altro.
3. Progettare le unità di ingresso/uscita con indirizzi logici diversi.

Nota
Si sconsiglia di progettare le unità di uscita impiegate con gli stessi indirizzi logici delle
unità di ingresso; in caso contrario è necessario interrogare nell'OB 122, oltre all'indirizzo
logico, anche il tipo (ingresso o uscita) dell'unità difettosa.
Il programma utente deve aggiornare l'immagine di processo delle unità di uscita
ridondate unilaterali anche in funzionamento singolo (ad esempio accessi diretti). Per
l'utilizzo di immagini del processo parziali, il programma utente deve aggiornare
opportunamente tali immagini nell'OB 72 (ritorno della ridondanza) (SFC 27
"UPDAT_PO"). In caso contrario, dopo il passaggio allo stato di sistema ridondato, nelle
unità di uscita ad un canale unilaterali della CPU di riserva verrebbero forniti in un primo
momento dati non più attuali.

Periferia ridondata nel programma utente


Il seguente esempio di programma mostra l'impiego di due unità di ingresso digitali
ridondate:
● unità A nel telaio di montaggio 0 con l'indirizzo di base logico 8 e
● unità B nel telaio di montaggio 1 con l'indirizzo di base logico 12.
Una delle due unità viene letta nell'OB1 tramite accesso diretto. Nel seguito si suppone,
senza limitazione delle considerazioni generali, che si tratti dell'unità A (la variabile BGA ha il
valore TRUE). Se non si è verificato alcun errore, si continua ad operare con il valore letto.
Se si è avuto un errore di accesso alla periferia, viene letta per accesso diretto l'unità B
("secondo tentativo" nell'OB1). Se non si è verificato alcun errore, si continua ad operare con
il valore letto dall'unità B. Se anche in quest’ultima si è verificato un errore, entrambe le unità
sono momentaneamente guaste e si continua ad operare con un valore sostitutivo.

S7-400H
196 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.5 Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata

L'esempio di programma parte dal presupposto che, dopo un errore di accesso all'unità A,
nell'OB1 venga sempre elaborata per prima l'unità B anche dopo la sostituzione dell'unità
guasta. Solo dopo un errore di accesso all'unità B, nell'OB1 viene di nuovo elaborata per
prima l'unità A.

Nota
Le variabili BGA e PZF_BIT devono essere valide anche al di fuori di OB1 e OB122. La
variabile TENTATIVO2 viene invece usata solo nell'OB1.

Figura 13-14 Diagramma di flusso per l'OB1

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 197
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.5 Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata

Esempio AWL
Nel seguito sono elencate le parti necessarie del programma utente (OB 1, OB 122).

Tabella 13- 6 Esempio di periferia ridondata, Parte OB 1

AWL Spiegazione
NOP 0;
SET;
R TENTATIVO2; //Inizializzazione
U BGA; //Leggere prima l'unità A?
SPBN WBGB; //Se no, continua con unità B
WBGA: SET;
R PZF_BIT; //Cancella bit PZF
L PED 8; //Leggi CPU 0
U PZF_BIT; //È stato individuato PZF nell'OB 122?
SPBN PZOK; //Se no, accesso al processo ok
U TENTATIVO2; //Questo accesso era il secondo tentativo?
SPB WBG0; //Se sì, utilizza valore sostitutivo
SET;
R BGA; //In futuro non leggere più l'unità A
//per prima
S TENTATIVO2;
WBGB: SET;
R PZF_BIT; //Cancella bit PZF
L PED 12; //Leggi CPU 1
U PZF_BIT; //È stato individuato PZF nell'OB 122?
SPBN PZOK; //Se no, accesso al processo ok
U TENTATIVO2; //Questo accesso era il secondo tentativo?
SPB WBG0; //Se sì, utilizza valore sostitutivo
SET;
S BGA; //In futuro leggi nuovamente l'unità A per prima
S TENTATIVO2;
SPA WBGA;
WBG0: L SOSTITUTIVO; //Valore sostitutivo
PZOK: //In ACCU1 si trova il valore da impiegare

S7-400H
198 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.5 Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata

Tabella 13- 7 Esempio di periferia ridondata, Parte OB 122

AWL Spiegazione
// L'unità A causa PZF?
L OB122_MEM_ADDR; //Indirizzo di base log. interessato
L W#16#8;
== I; //Unità A?
SPBN M01; //Se no, prosegui con M01
//PZF nell'accesso all'unità A
SET;
= PZF_BIT; //Imposta bit PZF
SPA CONT;
// L'unità B causa PZF?
M01: NOP 0;
L OB122_MEM_ADDR; //Indirizzo di base log. interessato
L W#16#C;
== I; //Unità B?
SPBN CONT; //Se no, prosegui con CONT
//PZF nell'accesso all'unità B
SET;
= PZF_BIT; //Imposta bit PZF
CONT: NOP 0;

Tempi di controllo nell'accoppiamento e aggiornamento

Nota
Se sono state ridondate unità di periferia e se tale ridondanza è stata opportunamente
considerata nel programma, i tempi di controllo rilevati devono essere eventualmente
incrementati per evitare che si verifichino sobbalzi nelle unità di uscita (in Configurazione
HW -> Proprietà della CPU -> Parametri H).

Un incremento è necessario soltanto se vengono impiegate in modo ridondato le unità della


seguente tabella.

Tabella 13- 8 Per i tempi di controllo nel caso della periferia impiegata a livello ridondato

Tipo di unità Incremento in ms


ET200M: unità di uscita standard 2
ET200M: unità di uscita HART 10
ET200M: unità di uscita F 50
ET200L-SC con uscite analogiche ≤ 80
ET200S con uscite analogiche o moduli tecnologici ≤ 20

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 199
Impiego della periferia nell'S7–400H
13.5 Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata

Procedere nel modo seguente:


● Determinare l'incremento dalla tabella. Nel caso in cui siano stati impiegati in modo
ridondato più tipi di unità indicate nella tabella, applicare l'incremento maggiore.
● Sommarlo a tutti i tempi di controllo finora rilevati.

S7-400H
200 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione 14
14.1 Servizi di comunicazione

14.1.1 Panoramica sui servizi di comunicazione

Panoramica

Tabella 14- 1 Servizi di comunicazione delle CPU

Servizio di comunicazione Funzionalità Assegnazione delle risorse Tramite Tramite Tra-


di collegamento S7 MPI DP mite
PN/IE
Comunicazione PG Messa in servizio, test, diagnostica Sì Sì Sì Sì
Comunicazione OP Servizio e supervisione Sì Sì Sì Sì
Comunicazione S7 Scambio di dati tramite collegamen- Sì Sì Sì Sì
ti progettati
Routing di funzioni PG P. es. test, diagnostica estesa a più Sì Sì Sì Sì
reti
PROFIBUS DP Scambio dei dati tra master e slave No No Sì No
PROFINET IO Scambio dei dati tra IO Controller e No No No Sì
IO Device
SNMP Protocollo standard per la diagno- No No No Sì
(Protocollo Simple Network stica e la parametrizzazione di rete
Management)
Comunicazione aperta Scambio dati tramite Industrial Sì No No Sì
tramite TCP/IP Ethernet con protocollo TCP/IP
(tramite FB caricabili)
Comunicazione aperta Scambio dati tramite Industrial Sì No No Sì
tramite ISO on TCP Ethernet con protocollo ISO on TCP
(tramite FB caricabili)
Comunicazione aperta Scambio dati tramite Industrial Sì No No Sì
tramite UDP Ethernet con protocollo UDP (trami-
te FB caricabili)
Routing del set di dati Ad es. parametrizzazione e diagno- Sì Sì Sì Sì
stica di apparecchiature da campo
su PROFIBUS DP con PDM.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 201
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Nota
Comunicazione attraverso l'interfaccia PNIO
Se si desidera utilizzare l'interfaccia PNIO dell'unità per la comunicazione durante il
funzionamento dell'impianto è necessario collegarla in rete anche in STEP 7 /
Configurazione HW / Netpro.

Risorse di collegamento dell'S7-400 H


I componenti dell'S7-400 H sono dotati di un numero di risorse di collegamento specifico per
unità.

Disponibilità delle risorse di collegamento

Tabella 14- 2 Disponibilità delle risorse di collegamento

CPU Numero totale Utilizzabili per Sul totale riservate per


risorse di collegamento collegamenti S7-H Comunicazione PG Comunicazione OP
412-5H PN/DP 48 46 1 1
414-5H PN/DP 64 62 1 1
416-5H PN/DP 96 62 1 1
417-5H PN/DP 120 62 1 1

Per ciascuno dei servizi di comunicazione sopraindicati è possibile utilizzare collegamenti


liberi S7.

Nota
Servizi di comunicazione tramite l'interfaccia PROFIBUS DP
Per i servizi di comunicazione che occupano risorse di collegamento S7 è previsto un time
out fisso di 40 s. Qualora questi servizi debbano funzionare tramite un'interfaccia
PROFIBUS DP con velocità di trasmissione ridotta, sarà necessario impostare un Ttr (target
rotation time) < 20 s nelle configurazioni.

14.1.2 Comunicazione PG

Proprietà
Con la comunicazione tramite PG si realizza lo scambio di dati tra engineering station (p. es.
PG, PC) e unità SIMATIC che supportano funzioni di comunicazione. Questo servizio è
possibile tramite le sottoreti MPI, PROFIBUS e Industrial Ethernet. Viene supportato anche il
routing tra sottoreti.

S7-400H
202 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

La comunicazione PG viene impiegata per le seguenti operazioni:


● Caricamento di dati di configurazione e di programmi
● Esecuzione di test
● Analisi di informazioni di diagnostica.
Queste funzioni sono integrate nel sistema operativo delle unità S7 SIMATIC.
Una CPU è in grado di mantenere più collegamenti online con uno o più PG.

14.1.3 Comunicazione OP

Proprietà
La comunicazione tramite OP consente lo scambio dati tra stazioni S&S p. es. WinCC, OP,
TP e unità SIMATIC che supportano funzioni di comunicazione. Questo servizio è possibile
tramite le sottoreti MPI, PROFIBUS e Industrial Ethernet.
La comunicazione OP viene impiegata per il servizio, la supervisione e per i messaggi.
Queste funzioni sono integrate nel sistema operativo delle unità S7 SIMATIC. Una CPU è in
grado di mantenere più collegamenti con uno o più OP.

14.1.4 Comunicazione S7

Proprietà
Nella comunicazione S7 la CPU può essere un server oppure un client. Viene progettato un
collegamento fisso. Sono disponibili i seguenti collegamenti:
● collegamenti progettati unilateralmente (soltanto per PUT/GET)
● collegamenti progettati bilateralmente (per USEND, URCV, BSEND, BRCV, PUT, GET)
La comunicazione S7 può essere utilizzata tramite interfacce integrate (MPI/DP,
PROFIBUS DP, PROFINET) e all'occorrenza tramite ulteriori processori di comunicazione
(CP443-1 per Industrial Ethernet, CP443-5 per PROFIBUS).
L'S7-400 dispone di servizi di comunicazione S7 integrati con i quali il programma utente nel
controllore può avviare la lettura e la scrittura dei dati. Il richiamo delle funzioni di
comunicazione S7 avviene nel programma utente tramite gli SFB. Queste funzioni non
dipendono da reti specifiche, pertanto la programmazione della comunicazione S7 può
essere eseguita tramite PROFINET, Industrial Ethernet, PROFIBUS oppure MPI.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 203
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

I servizi di comunicazione S7 offrono le seguenti possibilità:


● Durante la configurazione di sistema vengono progettati i collegamenti utilizzati dalla
comunicazione S7. La progettazione di questi collegamenti permane fino al caricamento
di una nuova configurazione nel sistema di destinazione.
● È possibile configurare diversi collegamenti in un partner. Il numero dei partner di
comunicazione disponibili in un determinato momento è limitato dal numero delle risorse
di collegamento disponibili.
● Attraverso l'interfaccia PROFINET integrata è possibile progettare collegamenti S7 ad
elevata disponibilità.

Nota
Caricamento della progettazione del collegamento in funzionamento
Se si carica una progettazione del collegamento modificata durante il funzionamento è
possibile che vengano interrrotti anche i collegamenti non interessati dalle modifiche.

La comunicazione S7 consente il trasferimento all'SFB di un blocco di max. 64 KByte per


ciascun ordine. L'S7-400 invia max. 4 variabili per ciascun richiamo del blocco.

SFB per la comunicazione S7


I seguenti SFB sono integrati nel sistema operativo delle CPU S7-400:

Tabella 14- 3 SFB per la comunicazione S7

Blocco Nome blocco Descrizione sintetica


SFB 8 USEND Invio di dati ad un partner SFB remoto di tipo "URCV"
SFB 9 URCV Ricezioni di dati asincroni da un partner SFB remoto di tipo "USEND"
SFB 12 BSEND Invio di dati ad un partner SFB remoto di tipo "BRCV"
SFB 13 BRCV Ricezioni di dati asincroni da un partner SFB remoto di tipo "BSEND"
Rispetto a tutti gli altri SFB di comunicazione per i collegamenti S7 progettati, questo
tipo di trasferimento consente lo scambio tra i partner di una quantità di dati maggio-
re.
SFB 14 GET Lettura di dati da una CPU remota
SFB 15 PUT Scrittura di dati da una CPU remota
SFB 16 PRINT Invio di dati a una stampante tramite CP 441
SFB 19 START Esecuzione di un nuovo avviamento (avviamento a caldo) o di un avviamento a
freddo su in un'apparecchiatura remota
SFB 20 STOP Commutazione di un'apparecchiatura remota nello stato di funzionamento STOP
SFB 21 RESUME Esecuzione di un nuovo avviamento in un'apparecchiatura remota
SFB 22 STATUS Interrogazione di un partner remoto sullo stato delle apparecchiature
SFB 23 USTATUS Ricezione non coordinata dello stato di un'apparecchiatura remota

S7-400H
204 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Integrazione in STEP 7
La comunicazione S7 offre funzioni di comunicazione tramite collegamenti S7 progettati. I
collegamenti si progettano in STEP 7.
Nell'S7-400 la creazione dei collegamenti S7 avviene durante il caricamento dei dati di
comunicazione.

14.1.5 Routing S7

Proprietà
Il PG/PC consente l'accesso alle stazioni S7 oltre i limiti delle sottoreti. Ciò consente
l'esecuzione delle seguenti operazioni:
● caricamento del programma utente,
● caricamento di una configurazione hardware
● esecuzione di test e funzioni di diagnostica

Nota
Se si utilizza la CPU come slave intelligente è possibile usufruire della funzione di routing
S7 soltanto se l'interfaccia DP è attiva. Attivare la casella di controllo "Test, messa in
servizio, routing" in STEP 7, nelle proprietà dell'interfaccia DP. Per maggiori informazioni
consultare il manuale Programmazione con STEP 7 oppure richiamare direttamente la
Guida in linea a STEP 7.

Presupposti
● La configurazione di rete non esce dai limiti del progetto.
● Le unità hanno caricato le informazioni di progettazione attuali sull'intera configurazione
di rete del progetto.
Motivo: tutte le unità interessate dall'accoppiamento ad altra rete devono contenere le
informazioni relative alle sottoreti accessibili e ai relativi canali (= informazione di routing).
● Nella progettazione della rete, il PG/PC con il quale si intende creare il collegamento
mediante un router deve essere assegnato alla rete con la quale esso è anche
effettivamente collegato fisicamente.
● La CPU deve essere configurata come master oppure,
● se la CPU è configurata come slave, nelle proprietà dell'interfaccia
DP di STEP 7 deve essere attivata la funzionalità "Programmazione, controllo/comando o
altre funzioni PG" per lo slave DP.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 205
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Routing S7 - accoppiamento ad altra rete: MPI - DP


L'accoppiamento di una sottorete a una o più sottoreti diverse si trova nella stazione
SIMATIC che ha le interfacce con le sottoreti in questione. Nella figura sottostante la CPU 1
(master DP) ha la funzione di router tra la sottorete 1 e la sottorete 2.

Figura 14-1 Routing S7

S7-400H
206 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Routing S7 - accoppiamento ad altra rete: MPI - DP - PROFINET


La figura sottostante illustra l'accesso dall'MPI a PROFINET tramite PROFIBUS. La CPU 1
p. es. una 416-3 funge da router tra la sottorete 1 e la sottorete 2; la CPU 2 funge da router
tra la sottorete 2 e la sottorete 3.

Figura 14-2 Routing S7 - accoppiamento ad altra rete: MPI - DP - PROFINET

Routing S7: esempio di applicazione TeleService


La figura seguente illustra in un esempio applicativo la manutenzione remota di una stazione
S7 mediante un PG. Il collegamento, in questo caso, viene creato oltre i limiti della sottorete,
mediante un collegamento via modem.
La sezione inferiore della figura illustra la progettazione di questa modalità in STEP 7.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 207
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Figura 14-3 Routing S7: esempio di applicazione TeleService

Riferimenti
● Per ulteriori informazioni sulla configurazione con STEP 7 consultare il manuale
Configurazione dell'hardware e progettazione di collegamenti con STEP 7.
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/18652631)
● Per ulteriori informazioni di tipo generale consultare il manuale Comunicazione con
SIMATIC. (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/25074283)
● Per ulteriori informazioni sul TeleService Adapter consultare il manuale TS Adapter
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/20983182)
● Per ulteriori informazioni sulle SFC consultare la Lista operazioni.
(hhttp://support.automation.siemens.com/WW/view/it/44395684)
La descrizione dettagliata è disponibile nella Guida in linea a STEP 7 o nel manuale
Funzioni standard e di sistema.
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/44240604/0/en)

S7-400H
208 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

14.1.6 Sincronizzazione dell'ora

Introduzione
L'S7-400 dispone di un sistema dell'orologio molto efficiente. Il sistema dell'orologio può
essere sincronizzato con un generatore di clock di livello superiore. In questo modo è
possibile sincronizzare, ricostruire, documentare e archiviare le operazioni.

Interfacce
La sincronizzazione dell'ora è possibile con tutte le interfacce dell'S7-400:
● Interfaccia MPI
La CPU può essere configurata come orologio master o slave.
● Interfaccia PROFIBUS DP
La CPU può essere configurata come orologio master o slave.
● Interfaccia PROFINET tramite Industrial Ethernet
Sincronizzazione dell'ora NTP, la CPU è Client.
Sincronizzazione dell'ora con procedura SIMATIC come master o slave
● Tramite il bus backplane dell'S7-400
La CPU può essere configurata come orologio master o slave.

CPU come orologio master


Se la CPU viene configurata come orologio master, occorre indicare un intervallo di
sincronizzazione. È possibile impostare un intervallo compreso tra 1 s e 24 h.
Se la CPU è orologio master nel bus backplane dell'S7-400, l'intervallo di sincronizzazione
deve essere di 10 s.
L'orologio master invia il suo primo telegramma dopo che l'ora è stata impostata per la prima
volta (tramite l'SFC 0 "SET_CLK" oppure tramite la funzione PG). Se è stata configurata
un'ulteriore interfaccia, come orologio slave o come Client NTP, l'orologio si avvia dopo la
ricezione del primo telegramma di informazione temporale.

CPU come orologio slave


Se la CPU è un orologio slave nel bus backplane dell'S7-400, la sincronizzazione viene
effettuata da un orologio centrale collegato alla rete LAN o da un'altra CPU.
Per inoltrare l'ora all'S7-400 è possibile utilizzare un CP. In questo caso il CP, se supporta
un filtro della direzione, per trasmettere l'ora deve essere configurato con l'opzione "Da LAN
a stazione".

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 209
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Sincronizzazione dell'ora tramite l'interfaccia PROFINET


Nell'interfaccia PROFINET la sincronizzazione dell'ora è possibile con la procedura NTP. In
questo caso la CPU PROFINET è Client.
È possibile progettare fino a 4 server NTP. L'intervallo di aggiornamento può essere
impostato tra 10 s e 1 giorno. In caso di intervalli maggiori di 90 minuti, ogni 90 minuti ha
sempre luogo una richiesta NTP della CPU PROFINET.
Se si sincronizza la CPU PROFINET con la procedura NTP, come procedimento di
sincronizzazione occorre configurare la CPU PROFINET nell'S7-400 come orologio master.
Selezionare un intervallo di sincronizzazione di 10 s.
Per tenere in considerazione un fuso orario o il cambio dell'ora legale/solare utilizzare i
blocchi FB "LT_BT" o FB "BT_LT" della biblioteca standard di STEP 7.
Inoltre la sincronizzazione dell'ora è possibile attraverso Ethernet MMS come master o
slave. In questo caso è possibile anche la combinazione NTP con procedura SIMATIC.

14.1.7 Routing del set di dati

Disponibilità
Le CPU S7-400H con versione firmware 6.0 o superiore supportano il routing dei set di dati.
Le CPU devono anche essere progettate con questa versione del firmware o con una
superiore.

Routing e routing del set di dati


Il routing consiste nel trasferimento dei dati al di fuori della rete. Questa tecnica consente
l'invio di informazioni da diverse reti dal mittente al ricevente.
Il routing dei set di dati è un ampliamento del routing S7 e viene utilizzato ad es. da SIMATIC
PDM. I dati inviati termine il routing del set di dati contengono, oltre alla parametrizzazione
delle apparecchiature di comunicazione interessate, anche informazioni specifiche sui
dispositivi (p, es. setpoint, valori limite etc.). Nel routing del set di dati, la struttura
dell'indirizzo di destinazione è in funzione del contenuto dei dati ovvero, del dispositivo al
quale essi sono destinati.
La capacità di routing del set di dati nelle apparecchiature da campo non è indispensabile in
quanto queste apparecchiature non inoltrano le informazioni ricevute.

S7-400H
210 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Routing del set di dati


La figura sottostante illustra l'accesso dell'Engineering Station a diverse apparecchiature da
campo. Il collegamento dell'Engineering Station alla CPU avviene tramite Industrial Ethernet.
La comunicazione della CPU con le apparecchiature da campo avviene invece tramite
PROFIBUS.

Figura 14-4 Routing del set di dati

Vedere anche
Per ulteriore informazioni su SIMATIC PDM consultare il manuale The Process Device
Manager.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 211
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

14.1.8 Protocollo di rete SNMP

Disponibilità
Le CPU S7-400H con versione firmware 6.0 o superiore supportano il protocollo di rete
SNMP. Le CPU devono anche essere progettate con questa versione del firmware o con
una superiore.

Proprietà
SNMP (Simple Network Management Protocol) è il protocollo normalizzato per la
diagnostica dell'infrastruttura di rete Ethernet. In area gestionale e nella tecnica di
automazione, SNMP è supportato in Ethernet da dispositivi di numerosi produttori. Le
applicazioni basate su SNMP possono essere gestite sulla stessa rete parallelamente alle
applicazioni con PROFINET.
La progettazione del server OPC SNMP è integrata nella Configurazione hardware di
STEP 7. Le unità S7 già progettate in STEP 7 possono essere acquisite direttamente dal
progetto. Alternativamente a STEP 7 è possibile eseguire la progettazione anche tramite
NCM PC (componente di SIMATIC NET CD). Tramite l'indirizzo IP e/o il protocollo SNMP
(SNMP V1) è possibile rilevare e acquisire nella progettazione tutti i dispositivi Ethernet
desiderati.
Utilizzare il profilo MIB_II_V10.
Le applicazioni basate su SNMP possono essere gestite parallelamente alle applicazioni con
PROFINET nella stessa rete.

Nota
Indirizzi MAC
Nell'ambito della diagnostica SNMP, nel parametro ifPhysAddress, vengono visualizzati,
dalla versione V5.1 del firmware, i seguenti indirizzi MAC:
Interface 1 (interfaccia PN) = indirizzo MAC (indicato sul lato frontale della CPU)
Interface 2 (Port 1) = indirizzo MAC + 1
Interface 3 (Port 2) = indirizzo MAC + 2

Diagnostica con il server OPC SNMP in SIMATIC NET


Il software del server OPC SNMP consente la diagnostica e la parametrizzazione di
qualsiasi dispositivo SNMP. Lo scambio dei dati con questi dispositivi viene gestito dal
server OPC mediante il protcollo SNMP.
Tutte le informazioni possono essere integrate in sistemi OPC compatibili come p. es. nel
sistema HMI WinCC. Ciò consente una diagnostica combinata di processo e rete nel
sistema HMI.

S7-400H
212 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Riferimenti
Per maggiori informazioni sul servizio di comunicazione SNMP e sulla diagnostica con
SNMP consultare la Descrizione del sistema PROFINET.

14.1.9 Comunicazione aperta tramite Industrial Ethernet

Disponibilità
Le CPU S7-400H con versione firmware 6.0 o superiore supportano la "Comunicazione
aperta tramite Industrial Ethernet" (in breve: comunicazione aperta IE). Le CPU devono
anche essere progettate con questa versione del firmware o con una superiore.

Funzionalità
Per la comunicazione IE aperta sono disponibili i seguenti servizi:
● Protocolli orientati al collegamento:
Questi protocolli stabiliscono un collegamento logico con il partner della comunicazione
prima di trasmettere i dati e lo interrompono al termine della trasmissione. Vengono
impiegati quando la sicurezza dei dati è particolarmente importante. In un conduttore
fisico è generalmente possibile stabilire più collegamenti logici. La lunghezza max.
dell'ordine ammonta a 32 KByte.
Gli FB per la comunicazione aperta IE supportano i seguenti protocolli orientati al
collegamento:
– TCP secondo RFC 793
– ISOonTCP secondo RFC 1006

Nota
ISOonTCP
Durante lo scambio dati tramite RFC1006 con sistemi di terzi, il partner di
accoppiamento deve attenersi alle dimensioni max. TPDU (TPDU = Transfer Protocol
Data Unit) stabilite in ISOonTCP per la creazione della comunicazione.

● Protocolli non orientati al collegamento


Questo tipo di protocolli opera senza connessione logica. per cui non viene stabilito né
interrotto alcun collegamento con il partner remoto. I protocolli non orientati al
collegamento trasferiscono i dati al partner remoto senza conferma e quindi senza
protezione. La lunghezza massima del telegramma è di 1472 byte.
Gli FB per la comunicazione aperta tramite Industrial Ethernet supportano il seguente
protocollo non orientato alla comunicazione:
– UDP secondo RFC 768
Sono supportati i procedimenti Singlecast e Broadcast.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 213
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Quali sono le possibilità di impiego della comunicazione aperta IE?


Per consentire lo scambio dei dati con gli altri partner della comunicazione tramite il
programma utente, in STEP 7 sono disponibili i seguenti FB e UDT nella biblioteca
"Standard Library" in "Communication Blocks":
● Protocolli orientati al collegamento: TCP, ISO-on-TCP
– FB 63 "TSEND" per la trasmissione dei dati
– FB 64 "TRCV" per la ricezione dei dati
– FB 65 "TCON" per la creazione del collegamento
– FB 66 "TDISCON" per l'interruzione del collegamento
– UDT 65 "TCON_PAR" con la struttura di dati per la parametrizzazione del
collegamento
● Protocollo non orientato al collegamento: UDP
– FB 67 "TUSEND" per la trasmissione dei dati
– FB 68 "TURCV" per la ricezione dei dati
– FB 65 "TCON" per la configurazione del punto di accesso locale alla comunicazione
– FB 66 "TDISCON" per la disconnessione del punto di accesso locale alla
comunicazione
– UDT 65 "TCON_PAR" con la struttura dei dati per la parametrizzazione del punto di
accesso locale alla comunicazione
– UDT 66 "TCON_PAR" con la struttura di dati dei parametri per l'indirizzo del partner
remoto

S7-400H
214 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Blocchi dati per la parametrizzazione


● Blocchi dati per la parametrizzazione dei collegamenti per la comunicazione tramite TCP
e ISO on TCP
Per parametrizzare i collegamenti che si avvalgono dei protocolli TCP e ISO on TCP è
necessario creare un DB che contenga la struttura dei dati dell'UDT 65 "TCON_PAR".
Questa struttura dei dati contiene i parametri necessari per la creazione del
collegamento. Ogni collegamento richiede una struttura dei dati di questo tipo che può
essere anche raggruppata in un'area di dati globale.
Il parametro di collegamento CONNECT dell'FB 65 "TCON" contiene un riferimento
all'indirizzo della rispettiva descrizione del collegamento (p. es. P#DB100.DBX0.0 byte
64).
● Blocchi dati per la parametrizzazione del punto di accesso locale alla comunicazione
tramite UDP
Per parametrizzare il punto di accesso locale alla comunicazione è necessario creare un
DB che contenga la struttura dei dati dell'UDT 65 "TCON_PAR". Questa struttura dei dati
contiene i parametri necessari per impostare il collegamento tra il programma utente e il
livello di comunicazione del sistema operativo. Inoltre per l'UDP è necessario l'UDT 66
"TCON_ADDR". Esso può anche essere memorizzato nel DB.
Il parametro CONNECT dell'FB 65 "TCON" contiene un riferimento all'indirizzo della
rispettiva descrizione del collegamento (p. es.P#DB100.DBX0.0 byte 64).

Lunghezza degli ordini e parametri nei diversi tipi di collegamento

Tabella 14- 4 Lunghezza dell'ordine e parametro "local_device_id"

Telegramma CPU 41x-5H PN/DP CPU 41x-5H PN/DP con CP 443-1


TCP 32 KByte -
ISO-on-TCP 32 KByte 1452 byte
UDP 1472 byte -
Parametro "local_device_id" per la descrizione del collegamento
ID apparecch. 16#5 per la CPU 0 16#0 per la CPU 0
16#15 per la CPU1 16#10 per la CPU 1

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 215
Funzioni di comunicazione
14.1 Servizi di comunicazione

Creazione di un collegamento di comunicazione


● Utilizzo con i protocolli TCP e ISO on TCP
Entrambi i partner della comunicazione richiamano l'FB 65 "TCON" per stabilire il
collegamento. Nella parametrizzazione è necessario definire quale dei due partner è
attivo e quale è passivo. Il numero di collegamenti consentiti è riportato nei dati tecnici
della CPU.
Una volta creato, il collegamento viene automaticamente controllato e mantenuto dalla
CPU.
Se la comunicazione viene interrotta, p. es. a causa dell'interruzione della linea o per
iniziativa del partner remoto, il partner attivo cerca di ristabilire il collegamento. Non è
necessario richiamare nuovamente l'FB 65 "TCON".
In seguito al richiamo dell'FB 66 "TDISCON" o quando la CPU è in STOP, il collegamento
viene interrotto. Per ristabilirlo è necessario richiamare nuovamente l'FB 65 "TCON".
● Utilizzo con il protocollo UDP
Entrambi i partner della comunicazione richiamano l'FB 65 "TCON" per impostare il loro
punto di accesso locale. Viene quindi impostato un collegamento tra il programma utente
e il livello di comunicazione del sistema operativo. Non viene stabilita la comunicazione
con il partner remoto.
Il punto di accesso locale viene utilizzato per la trasmissione e la ricezione dei
telegrammi UDP.

Interruzione del collegamento di comunicazione


● Utilizzo con i protocolli TCP e ISO on TCP
L'FB 66 "TDISCON" interrompe il collegamento di comunicazione tra la CPU e un partner
della comunicazione.
● Utilizzo con il protocollo UDP
L'FB 66 "TDISCON" disconnette il punto di accesso locale alla comunicazione, ovvero
interrompe il collegamento tra il programma utente e il livello di comunicazione del
sistema operativo.

Possibilità di interruzione del collegamento di comunicazione


I collegamenti di comunicazione possono essere interrotti dagli eventi descritti qui di seguito.
● L'interruzione del collegamento di comunicazione è stata programmata con l'FB 66
"TDISCON".
● La CPU passa dallo stato RUN a STOP.
● In caso di alimentazione OFF/ON

Diagnostica del collegamento


In STEP 7 è possibile visualizzare i dettagli sui collegamenti configurati selezionando "Stato
dell'unità -> Comunicazione -> Comunicazione aperta tramite Industrial Ethernet".

S7-400H
216 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.2 Nozioni di base e terminologia della comunicazione ad elevata disponibilità

Riferimenti
Per maggiori informazioni sui blocchi descritti consultare la Guida in linea a STEP 7.

14.2 Nozioni di base e terminologia della comunicazione ad elevata


disponibilità

Panoramica
In caso di esigenze di disponibilità elevate per l'intero impianto è necessario aumentare
l'affidabilità della comunicazione, e pertanto configurare anche la comunicazione in modo
ridondato.
Nel seguito viene riportata una panoramica delle nozioni e della terminologia fondamentali
per l'impiego della comunicazione ad elevata disponibilità.

Sistema di comunicazione ridondato


La disponibilità del sistema di comunicazione si può incrementare raddoppiando i
componenti parziali, tutti i componenti di bus o utilizzando un anello ottico.
Meccanismi di supervisione e di sincronizzazione consentono che, in caso di guasto di un
componente, la comunicazione possa continuare senza interrompere il funzionamento
grazie all’intervento di componenti di riserva.
Un sistema di comunicazione ridondato costituisce il presupposto per l'impiego di
collegamenti S7 ad elevata disponibilità.

Comunicazione ad elevata disponibilità


La comunicazione ad elevata disponibilità consiste nell’impiego degli SFB della
comunicazione S7 tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità.
I collegamenti S7 ad elevata disponibilità richiedono un sistema di comunicazione ridondato.

Nodi di ridondanza
I nodi di ridondanza costituiscono una prerogativa di alta affidabilità della comunicazione tra
sistemi ad elevata disponibilità. Un sistema con componenti a più canali viene rappresentato
con nodi di ridondanza. I nodi di ridondanza sono indipendenti se il guasto di un componente
nell'ambito di un nodo non provoca alcuna limitazione dell'affidabilità di altri nodi.
Anche nella comunicazione ad elevata disponibilità è possibile gestire soltanto errori singoli.
Se si verifica più di un errore tra due estremità della comunicazione, quest'ultima non è più
garantita.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 217
Funzioni di comunicazione
14.2 Nozioni di base e terminologia della comunicazione ad elevata disponibilità

Collegamento (Collegamento S7)


Un collegamento è un'assegnazione logica di due partner di comunicazione per l'esecuzione
di un compito di comunicazione. Ogni collegamento ha due estremità che contengono le
informazioni necessarie per l'indirizzamento del partner di comunicazione ed ulteriori attributi
per il collegamento stesso.
Un collegamento S7 è costituito dal collegamento di comunicazione tra due CPU standard
oppure tra una CPU standard e la CPU di un sistema ad elevata disponibilità.
Contrariamente al collegamento S7 ad elevata disponibilità che contiene almeno due
collegamenti parziali, un collegamento S7 è costituito da un solo collegamento. Se questo
collegamento subisce un guasto, non può più avere luogo alcuna forma di comunicazione.

Figura 14-5 Esempio di collegamento S7

Nota
Nel presente manuale, per "Collegamento" si intende in generale il "collegamento S7
progettato". Altri tipi di collegamento si trovano nei manuali di SIMATIC NET NCM S7 per
PROFIBUS e SIMATIC NET NCM S7 per Industrial Ethernet.

Collegamenti S7 ad elevata disponibilità


L'esigenza di un incremento della disponibilità tramite componenti di comunicazione (p. es.
CP, bus) condiziona la ridondanza dei collegamenti di comunicazione tra i sistemi coinvolti.
Contrariamente a quanto avviene nel collegamento S7, un collegamento S7 ad elevata
disponibilità è composto da almeno due collegamenti parziali subordinati. Dal punto di vista
del programma utente, della progettazione e della diagnostica del collegamento, il
collegamento S7 ad elevata disponibilità e i relativi collegamenti parziali subordinati vengono
rappresentati esattamente da un ID (come un collegamento S7 standard). A seconda della
configurazione progettata esso può essere composto da un massimo di quattro collegamenti
parziali dei quali due sono sempre in corso (attivi) per mantenere attiva la comunicazione in
caso di guasto. Il numero dei collegamenti parziali dipende dai possibili percorsi alternativi
(vedere figura seguente) e viene rilevato automaticamente. All'interno di un collegamento
S7-H vengono utilizzati solo collegamenti parziali tramite CP o tramite interfaccia CPU
integrata nella progettazione.
Gli esempi che seguono e le possibili progettazioni in STEP 7 si basano su max. 2 reti
subordinate e max. 4 CP nel sistema H ridondato. STEP 7 non supporta configurazioni con
un numero maggiore di CP o di reti.

S7-400H
218 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.2 Nozioni di base e terminologia della comunicazione ad elevata disponibilità

Figura 14-6 Esempio dimostrativo: il numero dei collegamenti parziali risultanti dipende dalla
progettazione

In caso di guasto del collegamento parziale attivo la comunicazione viene svolta


automaticamente dal secondo collegamento parziale già stabilito.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 219
Funzioni di comunicazione
14.3 Reti impiegabili

Fabbisogno risorse dei collegamenti S7 ad elevata disponibilità


La CPU H consente l’impiego di 62/46 (vedere i dati tecnici) collegamenti S7 ad elevata
disponibilità. Sulla CPU è necessaria una risorsa di collegamento per ogni collegamento
mentre i collegamenti parziali non richiedono ulteriori risorse di collegamento. Sul CP,
invece, ogni collegamento parziale necessita di una risorsa di collegamento.

Nota
Se per una stazione H sono stati progettati più collegamenti S7 ad elevata disponibilità, la
relativa messa in opera richiede in certi casi un intervallo notevole. Se il ritardo di
comunicazione max progettato è troppo ridotto, l’accoppiamento e l'aggiornamento vengono
interrotti e lo stato di sistema ridondato non viene più raggiunto (vedere il capitolo Controllo
del tempo di ciclo (Pagina 144)).
Ogni CPU mette a disposizione le risorse di collegamento che corrispondono alla sua
progettazione. Una CPU 417-5H progettata come CPU 412-5H, ad es., mette a disposizione
solo le risorse di collegamento di una CPU 412-5H.

14.3 Reti impiegabili


La scelta del mezzo di trasmissione fisico dipende dall'estensione desiderata, dalla
sicurezza contro i disturbi che si intende raggiungere e dalla velocità di trasferimento dati.
Per la comunicazione con sistemi ad elevata disponibilità vengono impiegati i seguenti
sistemi di bus:
● Industrial Ethernet
● PROFIBUS
Per ulteriori informazioni sulle reti utilizzabili consultare la documentazione SIMATIC NET
relativa a PROFIBUS e Ethernet.

14.4 Servizi di comunicazione utilizzabili


Sono utilizzabili i seguenti servizi:
● Comunicazione S7 tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità:
– Tramite PROFIBUS
– Industrial Ethernet (ISO)
I collegamenti S7 ad elevata disponibilità si possono utilizzare solo tra stazioni S7-
400H SIMATIC o S7-400 SIMATIC con CPU41x-5H.
La comunicazione ad elevata disponibilità con stazioni PC è possibile solo su
Industrial Ethernet con protocollo ISO e, dalla versione 8.1.2 in poi, con ISO-on-TCP.
– Mediante l'interfaccia PROFINET integrata (ISOonTCP).
● Comunicazione aperta tramite Industrial Ethernet
● Comunicazione S7 tramite collegamenti S7 su MPI, PROFIBUS e Industrial Ethernet

S7-400H
220 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7

● Comunicazione standard (ad esempio FMS) tramite PROFIBUS


● Comunicazione compatibile S5 (ad esempio blocco SEND e RECEIVE) tramite
PROFIBUS e Industrial Ethernet
Non vengono supportati:
● Comunicazione di base S7
● Comunicazione di dati globali
● PROFINET CBA

14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7

Comunicazione con sistemi standard


Tra sistemi ad elevata disponibilità e sistemi standard la comunicazione ad elevata
disponibilità non è possibile. I seguenti esempi chiariranno la disponibilità reale dei sistemi
comunicanti.

Progettazione
I collegamenti S7 vengono progettati in STEP 7.

Programmazione
Se si utilizza la comunicazione S7 in un sistema ad elevata disponibilità è possibile usufruire
di tutte le funzioni di comunicazione.
Per la programmazione della comunicazione con STEP 7 vengono impiegati SFB di
comunicazione.

Avvertenza
Le funzioni di comunicazione START e STOP hanno effetti su una determinata CPU o su
tutte le CPU del sistema H (per informazioni più precise consultare il manuale di riferimento
Software di sistema per S7-300/400, funzioni standard e di sistema).

Nota
Caricamento della progettazione del collegamento in funzionamento
Se si carica la progettazione di un collegamento durante il funzionamento è possibile che i
collegamenti in corso vengano interrotti.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 221
Funzioni di comunicazione
14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7

14.5.1 Comunicazione tramite collegamenti S7, collegamento unilaterale

Disponibilità
Anche per la comunicazione tra un sistema ad elevata disponibilità e un sistema standard,
l'impiego di un bus di impianto ridondato incrementa la disponibilità rispetto a un bus
semplice (vedere la figura seguente).

Figura 14-7 Esempio di accoppiamento di sistemi standard e ad elevata disponibilità su un sistema di


bus semplice

In questa configurazione nel funzionamento ridondato il sistema H è collegato al sistema


standard attraverso il bus1. Ciò vale a prescindere da quale delle due CPU sia master.
Con l'accoppiamento di sistemi ad elevata disponibilità e sistemi standard, la disponibilità
della comunicazione non può essere aumentata neanche con un sistema di bus elettrico
doppio. Per utilizzare il secondo sistema di bus in ridondanza è necessario un secondo
collegamento S7 che deve essere opportunamente gestito nel programma utente (vedere la
figura seguente).

S7-400H
222 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7

Figura 14-8 Esempio di accoppiamento di sistemi standard e ad elevata disponibilità su un sistema di


bus ridondato

Se il bus di impianto viene configurato come anello a due fibre ottiche, in caso di rottura del
cavo a fibre ottiche la comunicazione tra i sistemi coinvolti rimane intatta. I sistemi
comunicano quindi come se fossero stati collegati a un sistema di bus (lineare, vedere la
figura seguente).

Figura 14-9 Esempio di accoppiamento di sistemi standard e ad elevata disponibilità sull'anello


ridondato

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 223
Funzioni di comunicazione
14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7

Comportamento in caso di fuori servizio


Anello a due conduttori e sistema di bus
Poiché qui vengono utilizzati collegamenti S7 (il collegamento termina nella CPU del sistema
parziale, in questo caso la CPUa1), sia un guasto nel sistema ad elevata disponibilità (ad es.
CPUa1 o CPa1) sia un guasto nel sistema b (ad es. CP b) provocano un'interruzione totale
della comunicazione tra i sistemi coinvolti (vedere le figure precedenti).
Le conseguenze di un guasto in questo caso non differiscono in funzione del sistema di bus.

Collegamento di sistemi standard a sistemi H


Blocco driver "S7H4_BSR": per l'accoppiamento di un sistema H a un sistema S7-400 / S7-
300 è possibile impiegare il blocco driver "S7H4_BSR". Per maggiori informazioni rivolgersi
all'indirizzo e–mail: function.blocks.industry @siemens.com
SFB 15 "PUT" e SFB 14 "GET" alternativi nel sistema H: impiegare alternativamente due
SFB 15 ”PUT” attraverso due collegamenti standard. Innanzitutto viene richiamato il primo
blocco. Se l'esecuzione si è conclusa senza messaggi di errore, la trasmissione viene
considerata riuscita. Se sono stati emessi messaggi di errore, il trasferimento dati viene
ripetuto tramite il secondo blocco. Per escludere eventuali perdite di informazioni, se viene
constatata un'interruzione del collegamento - anche a posteriori - la trasmissione dati viene
ripetuta. Lo stesso procedimento può essere applicato con un SFB 14 "GET".
Impiegare possibilmente per la comunicazione i meccanismi della comunicazione S7

S7-400H
224 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7

14.5.2 Comunicazione tramite collegamenti S7 ridondati

Disponibilità
Impiegando in un sistema standard un bus di impianto ridondato e due CP distinti è possibile
aumentare la disponibilità.
La comunicazione ridondata può avvenire anche con collegamenti standard. Per questo
scopo è necessario progettare due collegamenti S7 distinti. La ridondanza del collegamento
deve essere realizzata tramite programmazione. Per entrambi i collegamenti è necessario
inoltre realizzare, tramite il programma utente, una funzione di controllo della
comunicazione, al fine di individuare un eventuale guasto della stessa e commutare sul
secondo collegamento.
La figura seguente mostra una configurazione di questo tipo.

Figura 14-10 Esempio di ridondanza con sistemi ad elevata disponibilità e sistema di bus ridondato,
con collegamenti standard ridondati

Comportamento in caso di fuori servizio


Un guasto doppio in un sistema ad elevata disponibilità (CPUa1 e CPa2), un guasto doppio
nel sistema standard (CPb1 e CPb2) e un guasto singolo nel sistema standard (CPUb1)
provocano un'interruzione complessiva della comunicazione tra i sistemi coinvolti (vedere la
figura precedente).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 225
Funzioni di comunicazione
14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7

14.5.3 Comunicazione con CP punto a punto in un ET 200M

Integrazione tramite ET 200M


Spesso i sistemi ad elevata disponibilità possono essere accoppiati a sistemi ad un canale
esclusivamente tramite un accoppiamento punto a punto, in quanto alcuni sistemi non
offrono altre possibilità di collegamento.
Al fine di disporre dei dati del sistema ad un canale anche nelle CPU del sistema ad elevata
disponibilità, il CP punto a punto (CP 341) deve essere montato in un telaio di montaggio
decentrato con due IM 153-2.

Progettazione del collegamento


Non sono necessari collegamenti ridondati tra CP punto a punto e sistema ad elevata
disponibilità.

Figura 14-11 Esempio di accoppiamento di un sistema ad elevata disponibilità con un sistema di terze
parti a un canale tramite PROFIBUS DP condiviso

S7-400H
226 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.5 Comunicazione tramite collegamenti S7

Figura 14-12 Esempio di accoppiamento di un sistema ad elevata disponibilità con un sistema di terze
parti a un canale tramite PROFINET IO con ridondanza di sistema

Comportamento in caso di fuori servizio


Guasti duplici nel sistema ad elevata disponibilità (ovvero CPUa1 e IM 153) e guasti singoli
nel sistema di terzi causano l'interruzione totale della comunicazione tra i sistemi (vedere la
figura precedente).
Il CP punto a punto può anche essere inserito centralmente nel “Sistema H a”. Con questa
configurazione tuttavia un solo guasto, p. es. alla CPU, provoca l'interruzione complessiva
della comunicazione.

14.5.4 Accoppiamento qualsiasi con sistemi ad un canale

Collegamento con PC come gateway


Se si intende collegare sistemi ad elevata disponibilità con sistemi ad un canale, ciò è
possibile anche tramite un gateway (senza ridondanza di collegamento). Il gateway viene
collegato al bus di impianto con uno o due CP, a seconda delle necessità di disponibilità. Tra
gateway e sistemi ad elevata disponibilità è possibile progettare collegamenti ad elevata
disponibilità. Il gateway consente l'accoppiamento di qualsiasi tipo di sistemi ad un canale (p.
es. TCP/IP con un protocollo specifico del costruttore).
Un'istanza software scritta dall’utente nel gateway crea un passaggio ad un canale ai sistemi
ad elevata disponibilità. In questo modo è possibile collegare molteplici sistemi ad un canale
ad un sistema ad elevata disponibilità.

Progettazione del collegamento


Non sono necessari collegamenti ad elevata disponibilità tra CP gateway e sistema ad un
canale.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 227
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Il CP gateway è posizionato in un sistema di PC collegato al sistema ad elevata disponibilità.


Per progettare collegamenti S7 ad elevata disponibilità tra un sistema H A ed il gateway è
necessario che nel gateway sia installato S7-REDCONNECT. La trasformazione dei dati per
la trasmissione tramite accoppiamento ad un canale deve essere realizzata nel programma
utente.
Ulteriori informazioni a questo proposito sono riportate nel catalogo "Comunicazione
industriale IK10".

Figura 14-13 Esempio di accoppiamento di un sistema ad elevata disponibilità con un sistema esterno
ad un canale

14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Disponibilità di sistemi comunicanti


La comunicazione ad elevata disponibilità comporta l'ampliamento del sistema complessivo
SIMATIC con componenti di comunicazione ridondati, quali ad esempio CP o cavi di bus.
Per illustrare la disponibilità reale di sistemi comunicanti con l'impiego di una rete ottica e di
una elettrica, vengono descritte nel seguito le caratteristiche della comunicazione ridondata.

Presupposti
La progettazione di collegamenti ad elevata disponibilità con STEP 7 presuppone l'avvenuta
progettazione della configurazione hardware.
La configurazione hardware di entrambi i sistemi parziali di un sistema ad elevata
disponibilità deve essere identica. Questa regola vale in particolare per i posti connettore.

S7-400H
228 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

A seconda della rete utilizzata, per la comunicazione ad elevata disponibilità e di sicurezza è


possibile utilizzare i CP, vedere l'appendice Unità funzionali e di comunicazione impiegabili
nell'S7–400H (Pagina 425)
Viene supportata esclusivamente la rete Industrial Ethernet con protocollo ISO o PROFIBUS
senza periferia decentrata e, dalla versione 6.0, ISO-on-TCP. I collegamenti S7 ad elevata
disponibilità su Industrial Ethernet con ISO-on-TCP vengono supportati attraverso
l'interfaccia PN integrata e i CP opportuni. Per i collegamenti S7 ad elevata disponibilità su
Industrial Ethernet con protocollo ISO o su PROFIBUS sono necessari i CP opportuni.
Questi collegamenti non sono possibili dall'interfaccia PROFIBUS DP interna.
Per l'accoppiamento a stazioni PC attraverso collegamenti S7 ad elevata disponibilità viene
supportata solo Industrial Ethernet. Per poter utilizzare i collegamenti S7 ad elevata
disponibilità tra un sistema ad elevata disponibilità e un PC è necessario installare sul PC il
pacchetto software "S7-REDCONNECT". Il software è compreso nel CD di SIMATIC-Net. A
partire dalla versione 8.1.2 è supportata anche la comunicazione attraverso ISO-on-TCP. I
CP utilizzabili sul lato PC sono riportati nelle Informazioni sul prodotto SIMATIC NET PC-
Software.

Combinazioni della comunicazione


La tabella seguente mostra le possibili combinazioni dei collegamenti ad elevata disponibilità
su Industrial Ethernet.

Punto Connessione di rete Protocollo di Connessione di rete Punto finale del


finale del locale rete utilizzato remota collegamento
collega- remoto
mento
locale
CPU 41xH Interfaccia PN CPU TCP Interfaccia PN CPU TCP CPU 41xH V6 Collegamento
V6 CP443-1 (EX11/20 ) TCP Interfaccia PN CPU TCP CPU 41xH V6 S7-H tramite
CP443-1 ( X11/20) TCP CP443-1 ( EX11/20 ) TCP CPU 41xH V6 ISOonTCP
CPU 41xH CP443-1 (EX11/20) ISO CP443-1 ( EX11/20 ) ISO CPU 41xH V6 Collegamento
V6 ISO CP443-1 ( EX11/20 ) ISO CPU 41xH V4.5 S7-H tramite
ISO CP443-1 ( EX11 ) ISO CPU 41xH V4.0 ISO
ISO CP443-1 ( EX11 ) ISO CPU 41xH V3.0

Stazione CP1623 V8.1.2 o supe- TCP Interfaccia PN CPU TCP CPU 41xH V6 Collegamento
PC con riore TCP CP443-1 ( EX11/20 ) TCP CPU 41xH V6 S7-H tramite
Simatic ISOonTCP
Net CD
Stazione CP1623 V8.1.2 o supe- ISO CP443-1 ( EX11/20 ) ISO CPU 41xH V6 Collegamento
PC con riore ISO CP443-1 ( EX11/20 ) ISO CPU 41xH V4.5 S7-H tramite
Simatic ISO CP443-1 ( EX11 ) ISO CPU 41xH V4.0 ISO
Net CD ISO CP443-1 ( EX11 ) ISO CPU 41xH V3.0
Stazione CP1623 fino a V7.x ISO CP443-1 ( EX11/20 ) ISO CPU 41xH V6 Collegamento
PC con ISO CP443-1 ( EX11/20 ) ISO CPU 41xH V4.5 S7-H tramite
Simatic ISO CP443-1 ( EX11 ) ISO CPU 41xH V4.0 ISO
Net CD ISO CP443-1 ( EX11 ) ISO CPU 41xH V3.0

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 229
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Progettazione
La disponibilità del sistema, compresa quella della comunicazione, viene impostata in fase di
progettazione. Nella documentazione di STEP 7 viene descritta la progettazione dei
collegamenti.
Per i collegamenti S7 ad elevata disponibilità, trova impiego esclusivamente la
comunicazione S7. Selezionare a tal fine, nella finestra di dialogo “Nuovi collegamenti”, la
voce “Collegamento S7 ad elevata disponibilità”.
Il numero dei possibili collegamenti parziali ridondati è determinato da STEP 7 in funzione
dei nodi ridondati. Se la struttura di rete lo consente, vengono creati al massimo quattro
collegamenti ridondati. Anche utilizzando CP supplementari non si ottiene una ridondanza
maggiore.
Nella finestra di dialogo “Proprietà - Collegamenti” è possibile eventualmente anche
modificare determinate proprietà di un collegamento ad elevata disponibilità. Se si utilizzano
più CP, in questa finestra di dialogo è possibile stabilire la successione dei collegamenti. Ciò
può rivelarsi utile in quanto, per default, tutti i collegamenti passano innanzitutto per il primo
CP. Qualora tutti i collegamenti in questo CP fossero già occupati, quelli successivi vengono
fatti confluire nel secondo CP etc.
Se si utilizzano linee di sincronizzazione lunghe è necessario aumentare il tempo di controllo
del collegamento.
Esempio: se si utilizzano 5 collegamenti S7 ad elevata disponibilità con un tempo di controllo
di 500 ms e linee di sincronizzazione corte (max. 10m) e si desidera passare a linee di
sincronizzazione lunghe (10km), è necessario aumentare il tempo di controllo a 1000 ms.
Per garantire la funzionalità CiR del sistema H attivare l'opzione "Salvataggio dei
collegamenti prima del caricamento" in Step7 Netpro.

Programmazione
La comunicazione ad elevata disponibilità è impiegabile nella CPU H e avviene tramite la
comunicazione S7.
Essa è possibile esclusivamente nell’ambito di un progetto S7.
La programmazione della comunicazione ad elevata disponibilità con STEP 7 avviene
tramite SFB di comunicazione che consentono il trasferimento dati tramite sottoreti
(Industrial Ethernet, PROFIBUS). Gli SFB di comunicazione integrati nel sistema operativo
offrono la possibilità di effettuare un trasferimento dati con conferma. Non è possibile
soltanto il trasferimento dati, bensì anche l'utilizzo di altre funzioni di comunicazione per il
controllo e il comando dei partner di comunicazione.
I programmi utente scritti per i collegamenti S7 possono essere utilizzati anche per i
collegamenti S7 ad elevata disponibilità senza dover essere modificati. La ridondanza del
cablaggio e del collegamento non comporta conseguenze per il programma utente.

Avvertenza
La documentazione di STEP 7 contiene le istruzioni per la programmazione della
comunicazione (ad es. Programmazione con STEP 7).

S7-400H
230 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Le funzioni di comunicazione START e STOP hanno effetti su una determinata CPU o su


tutte le CPU del sistema H (per informazioni più precise consultare il manuale di riferimento
Software di sistema per S7-300/400, funzioni standard e di sistema).
Quando sono in corso job di comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità,
eventuali disturbi di un collegamento parziale possono comportare un prolungamento dei
tempi di esecuzione dei job.

Nota
Caricamento della progettazione del collegamento in funzionamento
Se si carica la progettazione di un collegamento durante il funzionamento è possibile che i
collegamenti in corso vengano interrotti.

14.6.1 Comunicazione tra sistemi ad elevata disponibilità

Disponibilità
Il semplice aumento della disponibilità tra sistemi accoppiati può essere realizzato con un
bus di impianto ridondato, composto da un anello a due conduttori ottici o da un sistema di
bus elettrico doppio. I nodi collegati possono essere semplici componenti standard.
L'aumento della disponibilità si realizza in modo ottimale con un anello a due conduttori
ottici. La rottura del cavo a fibre ottiche a due fibre non interrompe la comunicazione tra i due
sistemi coinvolti. I sistemi comunicano in questo caso come se fossero collegati ad un
sistema di bus (linea). Un sistema ad anello comprende sempre due componenti ridondati e
costituisce quindi automaticamente un nodo ridondato a due canali. La rete ottica può
essere realizzata con struttura lineare o a stella. Con la struttura lineare, tuttavia, la
ridondanza del collegamento non è possibile.
In caso di guasto di un segmento di collegamento elettrico la comunicazione tra i sistemi
coinvolti rimane anche in questo caso intatta (ridondanza a due canali).
I seguenti esempi chiariscono le differenze tra queste due varianti.

Avvertenza
Il numero di risorse di collegamento necessarie nei CP dipende dalla rete impiegata.
Se viene utilizzato un anello a due conduttori ottici (vedere la figura seguente), in ogni CP
sono necessarie due risorse di collegamento. Se invece si utilizza una rete elettrica doppia
(vedere la seconda figura sottostante), ogni CP richiede soltanto una risorsa di
collegamento.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 231
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Figura 14-14 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e con anello ridondato

Vista di progettazione ≠ vista fisica

Figura 14-15 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e con sistema di bus
ridondato

Vista di progettazione = vista fisica

S7-400H
232 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Figura 14-16 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e con ridondanza CP
supplementare

Vista di progettazione = vista fisica

Nella progettazione si stabilisce se gli ulteriori CP servono per l'aumento delle risorse o della
disponibilità. Tipicamente questa configurazione viene utilizzata per l'incremento della
disponibilità.

Nota
Interfaccia interna ed esterna
I sistemi ad elevata disponibilità possono comunicare tra loro solo attraverso interfacce
interne o esterne (CP). La comunicazione tra interfaccia interna e CP non è possibile.

Comportamento in caso di fuori servizio


In un anello a due conduttori, solo un guasto doppio nell'ambito di un sistema ad elevata
disponibilità (p. es. CPUa1 e CPa2 in un sistema) provoca un'interruzione complessiva della
comunicazione tra i due sistemi coinvolti (vedere la prima figura).
Se, in caso di un sistema di bus elettrico ridondato (vedere la seconda figura), si verifica un
guasto doppio (ad esempio CPUa1 e CPb2), esso comporta l'interruzione totale della
comunicazione tra i sistemi interessati.
Nel sistema di bus elettrico ridondato con ridondanza CP (vedere la terza figura) solo un
guasto doppio all’interno di un sistema ad elevata disponibilità (ad esempio CPUa1 e
CPUa2) o un guasto triplo (ad esempio CPUa1, CPa22 e Bus2) provoca l’interruzione totale
della comunicazione tra i sistemi interessati.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 233
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Collegamenti S7 ad elevata disponibilità


Quando sono in corso job di comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità,
eventuali disturbi di un collegamento parziale possono comportare un prolungamento dei
tempi di esecuzione dei job.

14.6.2 Comunicazione tra sistemi ad elevata disponibilità ed una CPU ad elevata


disponibilità

Disponibilità
In un sistema standard è possibile aumentare la disponibilità impiegando un bus di impianto
ridondato e una CPU ad elevata disponibilità.
Se il partner di comunicazione è una CPU H è possibile progettare anche qui collegamenti
ad elevata disponibilità, a differenza ad es. di una CPU standard.

Avvertenza
I collegamenti ad elevata disponibilità occupano due risorse di collegamento del CP b1 per i
collegamenti ridondati. Nel CP a1 e nel CP a2 viene occupata rispettivamente una risorsa di
collegamento. L'utilizzo di ulteriori CP nel sistema standard in questo caso serve solo per
l'aumento delle risorse.

Figura 14-17 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e CPU H

S7-400H
234 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Comportamento in caso di fuori servizio


I guasti duplici in un sistema ad elevata disponibilità (CPUa1 e CPa2), o i guasti singoli nel
sistema standard (CPUb1), provocano un'interruzione totale della comunicazione tra i
sistemi interessati (vedere la figura precedente).

14.6.3 Comunicazione tra sistemi ad elevata disponibilità e PC

Disponibilità

A causa delle rispettive proprietà hardware e software, i PC non hanno un’elevata


disponibilità. Essi possono venire tuttavia inseriti in modo ridondato in un impianto. La
disponibilità di un sistema PC (OS) di questo tipo e la relativa gestione dati viene garantita
da un software idoneo, quale ad esempio WinCC Redundancy.
La comunicazione si svolge con collegamenti S7 ad elevata disponibilità.
Il pacchetto software "S7-REDCONNECT" è un requisito indispensabile per la
comunicazione ad elevata disponibilità sul PC. S7-REDCONNECT consente il collegamento
di un PC ad un sistema di bus ridondato con uno o due CP. L'utilizzo del secondo CP serve
solo al collegamento ridondato del PC ad un sistema di bus e non ad aumentare la
disponibilità del PC. Utilizzare di volta in volta l'ultima versione del software.
Per l'accoppiamento di sistemi PC è supportata solo Industrial Ethernet. Per l'accoppiamento
tramite ISOonTCP è necessario il software SIMATIC Net V 8.1.2. Sul lato del PC questo
corrisponde alla parametrizzazione TCP/RFC1006.

Nota
Il protocollo PROFINET MRP (ridondanza del supporto) per le topologie PROFINET ad
anello non è supportato dalle unità SIMATIC NET PC. I bus di impianto come anello a due
conduttori ottici non si possono utilizzare con MRP.

Progettazione del collegamento


Il PC deve essere progettato e configurato come stazione PC SIMATIC. Sul PC non è
necessaria un'ulteriore progettazione della comunicazione ad elevata disponibilità. La
progettazione del collegamento viene caricata dal progetto STEP 7 nella stazione PC.
Nella documentazione di WinCC, viene descritta l’integrazione nel sistema OS o nel PC
della comunicazione S7 ad elevata disponibilità tramite STEP 7.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 235
Funzioni di comunicazione
14.6 Comunicazione tramite collegamenti S7 ad elevata disponibilità

Figura 14-18 Esempio di ridondanza con sistema ad elevata disponibilità e con sistema di bus
ridondato

Figura 14-19 Esempio di ridondanza tramite sistema ad elevata disponibilità, sistema di bus ridondato
e ridondanza CP nel PC.

Comportamento in caso di fuori servizio


I guasti duplici nel sistema ad elevata disponibilità - ad es. CPUa1 e CPa2 - e il guasto del
PC causano un'interruzione totale della comunicazione tra i sistemi interessati (vedere le
figure precedenti).

S7-400H
236 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.7 Performance di comunicazione

PC / PG come Engineering System (ES)


Per poter utilizzare un PC come sistema di engineering è necessario progettarlo come
stazione PC in Configurazione HW con il suo stesso nome. L'ES viene assegnato a una
CPU dalla quale può eseguire le funzioni di STEP 7.
In caso di guasto di questa CPU, la comunicazione tra ES e sistema ad elevata disponibilità
non è più possibile.

14.7 Performance di comunicazione


La performance di comunicazione (tempo di reazione oppure capacità di trasporto dati) nel
funzionamento di ridondanza di un sistema H è notevolmente ridotta rispetto a quella di una
CPU H in funzionamento singolo o di una CPU standard.
La presente descrizione fornisce i criteri di valutazione per i diversi meccanismi di
comunicazione dal punto di vista della loro influenza sulla performance della comunicazione
stessa.
Nella scheda "Statistica del collegamento" della finestra "Stato dell'unità" sono disponibili
informazioni sulla statistica aggiornata di tutti i collegamenti della CPU in uso.

Carico di comunicazione: definizione


Il carico di comunicazione è la somma di tutti gli ordini impartiti in un secondo dai
meccanismi di comunicazione alla CPU inclusi i job e i messaggi emessi da quest'ultima.
Quanto più alto è il carico di comunicazione, tanto più esteso è il tempo di reazione della
CPU, ovvero essa impiega un tempo maggiore per reagire ad un ordine (p. es. job di lettura)
oppure per emettere job e messaggi.

Campo di lavoro
Ogni sistema di automazione è caratterizzato da un campo di lavoro lineare nel quale, ad un
incremento del carico di comunicazione segue anche un incremento della capacità di
trasporto. Ne conseguono tempi di reazione valutabili e ragionevolmente proporzionati ai
rispettivi compiti di automazione.
Se il carico di comunicazione viene ulteriormente incrementato, la capacità di trasporto dati
raggiunge il punto di saturazione. Eventualmente, l'entità degli ordini non può più venire
elaborata entro i tempi di risposta richiesti dal sistema di automazione. L'entità dei dati
raggiunge un livello massimo e il tempo di reazione aumenta in modo esponenziale. Vedere
le figure sottostanti.
La capacità di trasporto dati subisce persino un lieve decremento dovuto a ulteriori carichi
interni dei dispositivi.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 237
Funzioni di comunicazione
14.7 Performance di comunicazione

Figura 14-20 Rapporto tra capacità di trasporto dati e carico di comunicazione (decorso regolare)

Figura 14-21 Rapporto tra tempo di reazione e carico di comunicazione (decorso generale)

Sistemi H e sistemi standard


Quanto sopra descritto vale per i sistemi H e i sistemi standard. Essendo la performance di
comunicazione dei sistemi standard notevolmente superiore a quella dei sistemi H con
funzionamento di ridondanza, negli impianti moderni il punto di saturazione viene raggiunto
in casi estremamente rari.
Per mantenere il funzionamento sincrono, i sistemi H richiedono invece una corrispondente
sincronizzazione. Ciò comporta un incremento del tempo di esecuzione dei blocchi e una
riduzione della performance di comunicazione. Il limite della performance viene raggiunto più
rapidamente. Se il sistema H ridondato non raggiunge questo limite si può dedurre che la
performance è ridotta di un fattore da 2 a 3 rispetto al funzionamento singolo.

Statistica del collegamento


Selezionando in STEP 7 "Stato dell'unità -> Statistica del collegamento" è possibile rilevare
la distribuzione del carico della comunicazione su tutti i collegamenti di una CPU o del
sistema H ridondato.

S7-400H
238 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzioni di comunicazione
14.8 Informazioni generali sulla comunicazione

Fattori che incidono sul carico di comunicazione


Il carico di comunicazione viene influenzato dai seguenti fattori:
● Numero di collegamenti/sistemi S+S collegati
● Numero di variabili o numero delle variabili nelle pagine visualizzate tramite WinCC
oppure sugli OP.
● Tipo di comunicazione (S+S, comunicazione S7, funzioni di segnalazione S7,
comunicazione compatibile S5, comunicazione aperta su Industrial Ethernet...)
● Prolungamento max. del ciclo progettato a causa della comunicazione
● Lunghezza dei cavi a fibra ottica del collegamento di sincronizzazione.
Per ogni chilometro di lunghezza dei cavi la capacità di trasporto dati si riduce del 5%
circa.

14.8 Informazioni generali sulla comunicazione


Ridurre il più possibile il numero dei job di comunicazione al secondo. Utilizzare, nei job di
comunicazione, la massima lunghezza dei dati utili riunendo p. es. più variabili oppure più
aree di dati in un job di lettura.
Ogni job richiede un determinato tempo di elaborazione, il controllo del relativo stato
dovrebbe avvenire pertanto dopo il decorso di questo tempo.
Informazioni per la valutazione del tempo di elaborazione sono reperibili in Internet e
possono essere scaricate gratuitamente al sito:
Service & Support (http://www.siemens.com/automation/service&support) ID 1651770
Richiamare gli ordini di comunicazione in modo che il trasferimento dati avvenga
possibilmente comandato da evento. Il controllo dei risultati del trasferimento dati non deve
protrarsi oltre la durata di elaborazione dell'ordine.
Per consentire la distribuzione uniforme del carico di comunicazione, richiamare i blocchi di
comunicazioni scaglionandoli nel tempo e riducendone la quantità numerica per ciascun
ciclo.
Se non devono essere trasferiti dati utili, è possibile tralasciare con un salto condizionato il
richiamo del blocco.
Con i componenti S7 è possibile ottenere una performance di comunicazione notevolmente
più elevata impiegando le funzioni di comunicazione S7 anziché le funzioni di comunicazione
con compatibilità S5.
Impiegare le funzioni di comunicazione compatibili con S5 (FB "AG_SEND", FB "AG_RECV",
AP_RED) esclusivamente quando componenti S7 devono comunicare con componenti non
S7, in quanto le funzioni compatibili con S5 (FB "AG_SEND", FB "AG_RECV", AP_RED)
causano un carico di comunicazione nettamente superiore.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 239
Funzioni di comunicazione
14.8 Informazioni generali sulla comunicazione

Pacchetto software AP-Red


In caso di impiego del pacchetto software "AP_RED" limitare a 240 byte le dimensioni dei
dati utili. Qualora fossero necessarie maggiori quantità di dati, eseguire la trasmissione
mediante richiami sequenziali dei blocchi.
Il pacchetto software "AP_RED" impiega i meccanismi dell'FB "AG_SEND" e FB "AG_RCV".
Impiegare APRED esclusivamente per il collegamento con SIMATIC S5 / comandi H S5
oppure con dispositivi di altri costruttori che supportino soltanto funzioni di comunicazione
con compatibilità S5.

Comunicazione S7 (SFB 12 "BSEND" e SFB 13 "BRCV")


Accertarsi che un SFB 12 "BSEND" nel programma utente non venga richiamato con
frequenza maggiore rispetto al relativo SFB 13 "BRCV" nel partner di comunicazione.

Comunicazione S7 (SFB 8 "USEND" e SFB 9 "URCV")


Impiegare un SFB 8 "USEND" soltanto comandato da evento in quanto questo blocco può
causare un notevole carico di comunicazione.
Accertarsi che un SFB 8 "USEND" nel programma utente non venga richiamato con
frequenza maggiore rispetto al relativo SFB 9 "URCV" nel partner di comunicazione.

OP SIMATIC, MP SIMATIC
Impiegare al massimo 4 OP oppure 4 MP in un sistema H. Se fossero necessari più OP/MP,
occorre eseguire il calcolo complessivo dei compiti di automazione. Rivolgersi in tal caso ad
una rappresentanza SIMATIC.
Selezionare un ciclo di tempo per l'aggiornamento delle pagine non inferiore a 1s ed
incrementarlo se necessario a 2 s.
Accertarsi che tutte le variabili di un grafico vengano richiamate con il medesimo tempo di
ciclo per consentire un riepilogo ottimale dei job di lettura delle variabili.

Server OPC
Se più dispositivi HMI provvisti di OPC per la visualizzazione sono collegati ad un sistema H,
mantenere limitato il numero dei server OPC che accedono a questo sistema. I client OPC-
dovrebbero interrogare un server OPC comune che legge i dati dal sistema H.
Grazie all’utilizzo di WinCC e dei relativi criteri client/server è possibile ottimizzare lo
scambio di dati.
Dispositivi HMI di alcuni costruttori non Siemens supportano il protocollo di comunicazione
S7. Si consiglia di avvalersi di quest'opzione.

S7-400H
240 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Progettazione con STEP 7 15
Questo capitolo riassume alcuni punti cardine da tenere in considerazione per la
progettazione di un sistema ad elevata disponibilità.
La seconda parte illustra le funzioni PG in STEP 7.
Una descrizione più dettagliata è disponibile all’argomento Configurazione di sistemi H nella
Guida di base.

15.1 Progettazione con STEP 7


Il procedimento di base da seguire per la progettazione dell'S7–400H non è diverso da
quello applicato per l'S7–400:
● Impostazione di progetti e stazioni.
● Configurazione hardware e collegamento in rete.
● Caricamento dei dati di sistema nel sistema di destinazione.
Anche i singoli passi sono per lo più identici a quelli necessari per l'S7–400.

Nota
OB necessari
Nella CPU dell’S7–400H è necessario caricare sempre i seguenti OB di errore: OB 70,
OB 72, OB 80, OB 82, OB 83, OB 85, OB 86, OB 87, OB 88, OB 121 e OB 122. Se questi
OB non sono caricati, in caso di errore il sistema H entra in stato di STOP.

Creazione di una stazione H


La stazione SIMATIC H costituisce in SIMATIC Manager un tipo di stazione autonomo.
.Essa consente la progettazione di due apparecchiature centrali dotate ciascuna di una CPU
e quindi la configurazione ridondata della stazione H.

15.1.1 Regole per l’equipaggiamento di una stazione H


Oltre alle regole generali valide per la disposizione delle unità in un sistema S7-400, per le
stazioni H valgono anche le regole seguenti:
● Inserire le unità centrali negli stessi posti connettore.
● Inserire le interfacce master DP esterne ridondato o le unità di comunicazione negli stessi
posti connettore.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 241
Progettazione con STEP 7
15.1 Progettazione con STEP 7

● Inserire l'interfaccia master DP esterna per i sistemi master DP ridondati solo nelle
apparecchiature centrali e non in quelle di ampliamento.
● Le CPU ridondate (ad es. CPU 41x-5H PN/DP) devono essere identiche, ovvero avere lo
stesso numero di ordinazione e la stessa versione di prodotto o del firmware. Per quanto
riguarda la versione di prodotto fa fede non l'etichetta sul lato frontale bensì la versione
dei componenti "hardware" (finesta di dialogo "Stato dell'unità) deducibile da STEP 7.
● Le unità ridondate (ad es. interfaccia slave DP IM 153-2) devono essere identiche, ovvero
avere lo stesso numero di ordinazione e la stessa versione di prodotto o del firmware .

Regole di configurazione
● Una stazione H comprende max. 20 apparecchiature di ampliamento.
● Assegnare i telai di montaggio con numero pari solo all'apparecchiatura centrale 0 e
quelli con numero dispari solo all'apparecchiatura centrale 1.
● Le unità con collegamento al bus K vengono utilizzate solo nei telai di montaggio da 0 a
6.
● Nella periferia condivisa non sono ammesse unità che supportano bus K.
● Per il funzionamento dei CP per la comunicazione ad elevata disponibilità in
apparecchiature di ampliamento osservare i numeri dei rispettivi telai di montaggio:
i numeri devono essere consecutivi e iniziare con il numero pari; quindi sono ammessi ad
es. i numeri di telaio di montaggio 2 e 3 ma non i numeri 3 e 4.
● Con l’equipaggiamento di un'apparecchiatura centrale con unità master DP, a partire dal
master DP n. 9 viene assegnato anche un numero di telaio di montaggio. Il numero di
eventuali apparecchiature di ampliamento viene così ridotto.
L'osservanza delle regole viene controllata automaticamente da STEP 7 e accertata durante
la progettazione.

15.1.2 Configurazione dell'hardware


Il modo più semplice per realizzare una configurazione hardware ridondata è di equipaggiare
innanzitutto un telaio di montaggio con tutti i componenti ridondati, parametrizzarlo e infine
copiarlo.
Successivamente introdurre i diversi indirizzi (solo per la periferia unilaterale) e disporre
ulteriori unità non ridondate nei singoli telai di montaggio.

Particolarità nella rappresentazione della configurazione hardware


Per poter individuare rapidamente un sistema master DP ridondato esso viene
rappresentato da due cavi DP collocati a distanza minima tra loro.

S7-400H
242 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Progettazione con STEP 7
15.1 Progettazione con STEP 7

15.1.3 Parametrizzazione di unità in una stazione H

Introduzione
Il procedimento di parametrizzazione delle unità di una stazione H non è diverso da quello
applicato per le stazioni S7-400 standard.

Procedimento
Impostare gli stessi parametri per i componenti ridondati eccetto gli indirizzi MPI e di
comunicazione.

Caso particolare di unità centrale


I parametri della CPU sono impostabili solo per la CPU0 (unità centrale nel telaio di
montaggio 0). I valori indicati vengono automaticamente acquisiti dalla CPU1 (unità centrale
nel telaio di montaggio 1). Per la CPU1 si possono impostare i seguenti valori:
● Parametri dell'interfaccia MPI/DP (X1)
● Parametri dell'interfaccia DP (X2)
● Indirizzi dei moduli Sync
● Parametri dell'interfaccia PROFINET

Progettazione di unità da indirizzare nell'area di indirizzi della periferia


Un'unità da indirizzare nell'area di indirizzi della periferia deve sempre essere progettata in
modo che venga a trovarsi completamente all’interno o completamente all’esterno
dell’immagine di processo.
In caso contrario la coerenza può venire compromessa ed i dati falsati.

Accesso alla periferia mediante comandi a parola e a doppia parola


Se durante l’accesso alla periferia mediante comandi a parola e a doppia parola, sono
disponibili il primo byte oppure i byte da 1 a 3 ma non il resto degli spazi indirizzati,
nell’accumulatore viene caricato “0”.
Esempio: nell’S7–400H è disponibile la periferia con gli indirizzi 8 e 9; gli indirizzi 10 e 11
non vengono utilizzati. L'accesso P ED 8 fa sì che nell'accumulatore venga caricato il valore
DW#16#00000000.

15.1.4 Raccomandazioni per l’impostazione dei parametri della CPU

parametri della CPU che determinano il comportamento ciclico


I parametri della CPU che determinano il comportamento ciclico del sistema, devono essere
introdotti nella scheda “Ciclo/merker di clock”.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 243
Progettazione con STEP 7
15.1 Progettazione con STEP 7

Impostazioni consigliate:
● Un tempo di controllo del ciclo possibilmente esteso, ad esempio 6000 ms
● Richiamo dell'OB 85 in caso di errori di accesso alla periferia: solo con errori entranti e
uscenti

Numero di messaggi nel buffer di diagnostica


Il numero dei messaggi nel buffer di diagnostica viene preimpostato nella scheda
"Diagnostica/Orologio".
Si consiglia di impostare un numero elevato, ad es. 3200.

Tempo di controllo per il trasferimento dei parametri alle unità


La preimpostazione del tempo di controllo avviene nella scheda "Avviamento". Esso dipende
dal grado di configurazione della stazione H. Nel caso di un tempo di controllo troppo breve,
la CPU registra l’evento W#16#6547 nel buffer di diagnostica.
In alcuni slave (p. es. IM 157) questi parametri si trovano nei blocchi di sistema. Il tempo di
trasferimento dei parametri dipende dalle seguenti grandezze:
● Velocità di trasmissione del sistema di bus (velocità di trasmissione elevata => tempo di
trasmissione ridotto)
● Lunghezza dei parametri e dei blocchi dati di sistema (parametri estesi => tempo di
trasmissione elevato)
● Carico del sistema di bus (molti slave => tempo di trasmissione elevato;
Avvertenza: Il carico del bus raggiunge livelli massimi al nuovo avviamento del master
DP, p. es. dopo un RETE OFF/ON.
Impostazione consigliata: 600 pari a 60s

Nota
I parametri della CPU specifici per il sistema H e quindi i tempi di controllo, vengono calcolati
automaticamente. L’occupazione della memoria di lavoro di tutti i blocchi dati avviene sulla
base di un valore di default specifico per la CPU. Qualora il sistema H non dovesse
effettuare l'accoppiamento, controllare i dati sull'occupazione della memoria dati
(Configurazione HW -> Proprietà della CPU -> Parametri H -> Configurazione memoria di
lavoro di tutti i blocchi dati).

Nota
L'impiego di un CP443-5 Extended (n. di ordinazione 6GK7443–5DX03) in un sistema S7–
400H o S7–400FH con collegamento di un DP/PA-Link o un Y-Link (IM157, n. di ordinazione
6ES7157-0AA00-0XA0, 6ES7157-0AA80-0XA0, 6ES7157-0AA81-0XA0) è consentito solo
per una velocità di trasmissione fino a 1,5 MBaud. Rimedio: vedere FAQ 11168943 alla voce
Service & Support (http://www.siemens.com/automation/service&support)

S7-400H
244 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Progettazione con STEP 7
15.1 Progettazione con STEP 7

15.1.5 Configurazione del collegamento in rete


Il collegamento ad elevata disponibilità S7 è un tipo di collegamento proprio dell’applicazione
”Configurazione di reti” per mezzo del quale i seguenti partner di collegamento possono
comunicare tra loro:
● Stazione S7–400 H (con 2 CPU H)-> stazione S7–400 H (con 2 CPU H)
● Stazione S7–400 H (con 1 CPU H)-> stazione S7–400 H (con 2 CPU H)
● Stazione S7–400 (con 1 CPU H)-> stazione S7–400 (con 1 CPU H)
● Stazioni SIMATIC PC -> stazione S7–400 H (con 2 CPU H)
Durante la progettazione di questo tipo di collegamento l'applicazione appura
automaticamente il numero di percorsi di collegamento possibili:
● Se sono disponibili due sottoreti indipendenti ma identiche, adeguate al collegamento S7
(sistemi master DP), vengono impiegati due percorsi di comunicazione. In pratica si tratta
nella maggior parte dei casi di reti elettriche, ogni sottorete dispone rispettivamente di un
CP:

● Se è disponibile solo un sistema master DP, di solito un cavo a fibre ottiche, per il
collegamento tra due stazioni H trovano impiego quattro percorsi di comunicazione. Tutti i
CP si trovano in questa sottorete:

Caricamento della configurazione di rete nella stazione H


Il caricamento della configurazione di rete può essere eseguito, nell'intera stazione H, in
un'unica operazione. Esso richiede gli stessi presupposti previsti per il caricamento di
stazioni standard.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 245
Progettazione con STEP 7
15.2 Funzioni PG in STEP 7

15.2 Funzioni PG in STEP 7

Rappresentazione in SIMATIC Manager


Per contraddistinguere le particolarità di una stazione H da quelle di una stazione S7-400
standard la rappresentazione e l'elaborazione in SIMATIC Manager si differenziano nei
seguenti punti:
● Nella visualizzazione Offline il programma S7 viene rappresentato solo dalla CPU0 del
sistema H. La CPU1 invece non rappresenta il programma S7.
● Nella visualizzazione Online il programma S7 viene visualizzato e può essere selezionato
in entrambe le unità centrali.

Funzioni di comunicazione
Per le funzioni PG necessarie alla configurazione di un collegamento Online (p. es.
trasferimento e cancellazione di blocchi), deve essere sempre selezionata una delle due
CPU nonostante la funzione influisca sull’intero sistema per effetto del collegamento
ridondato.
● I dati che vengono modificati in una delle unità centrali durante il funzionamento
ridondato, influiscono anche sull'altra CPU.
● I dati che vengono modificati quando il funzionamento ridondato non è attivo, e quindi
durante il funzionamento singolo, influiscono in un primo momento soltanto sulla CPU
modificata. Al prossimo accoppiamento e aggiornamento, i blocchi vengono trasferiti
dalla CPU master alla CPU di riserva. Eccezione: dopo una modifica della configurazione
non vengono acquisiti nuovi blocchi. In questo caso il caricamento dei blocchi è di
responsabilità dell'utente.

S7-400H
246 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Guasto e sostituzione di componenti durante il
funzionamento 16
16.1 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
Per un funzionamento ininterrotto del controllore ad elevata disponibilità, la sostituzione
durante il funzionamento dei componenti guastatisi è decisiva. Con una riparazione rapida
viene ristabilita l'elevata disponibilità.
Nelle seguenti sezioni si illustra quanto siano semplici e veloci la riparazione e sostituzione
di componenti dell’S7–400H. Osservare anche le avvertenze riportate nei singoli capitoli del
manuale di installazione Sistemi di automazione S7–400, Configurazione e installazione

16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Quali componenti è possibile sostituire?


Durante il funzionamento è possibile sostituire i seguenti componenti:
● unità centrali (ad es CPU 417–5H)
● alimentatori (p. es. PS 405, PS 407)
● unità I/O e funzionali
● Unità di comunicazione
● moduli di sincronizzazione e cavi a fibre ottiche
● interfacce (p. es. IM 460, IM 461)

16.2.1 Guasto e sostituzione di una CPU


Non sempre è necessaria una sostituzione completa della CPU. Se il guato riguardala
memoria di caricamento, è sufficiente sostituire la relativa scheda di memoria. Entrambi i
casi sono descritti nel seguito.

Situazione iniziale per la sostituzione della CPU

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova in stato di sistema ridondato e • La CPU partner passa al funzionamento sin-
una CPU si guasta. golo.
• La CPU partner segnala l’evento nel buffer di
diagnostica e tramite l’OB 72.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 247
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Presupposti per la sostituzione


La sostituzione dell'unità descritta nel seguito è possibile soltanto se la "nuova" CPU
● ha la stessa versione del sistema operativo della CPU guasta e
● se è dotata della stessa memoria di caricamento della CPU guasta.

Nota
Le nuove CPU vengono sempre fornite con la versione più aggiornata del sistema
operativo. Se la versione è diversa da quella del sistema operativo della CPU ancora
disponibile, è necessario dotare la nuova CPU della stessa vesione del sistema
operativo. Creare pertanto una scheda per l'aggiornamento del sistema operativo per la
nuova CPU per trasferire il sistema operativo sulla CPU oppure caricare il sistema
operativo necessario attraverso Configurazione HW con il comando "Sistema di
destinazione -> Aggiorna firmware", vedere il capitolo Aggiornamento del firmware senza
Memory Card (Pagina 77).

Procedimento
Per la sostituzione di una CPU procedere come descritto nel seguito:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Disinserire l'alimentatore. • L'intero sistema parziale è disinserito (il
sistema opera nel funzionamento singo-
lo).
2 Sostituire la CPU prestando attenzione alla –
corretta impostazione del numero del telaio
di montaggio sulla CPU.
3 Inserire i moduli di sincronizzazione –
4 Inserire i connettori del cavo a fibre ottiche –
dei moduli di sincronizzazione.
5 Reinserire l'alimentatore. • La CPU esegue gli autotest e commuta
in STOP.
6 Effettuare la cancellazione totale nella CPU –
sostituita.
7 Avviare la CPU sostituita (ad es. STOP-RUN • La CPU esegue automaticamente l'AC-
o avvio dal PG). COPPIAMENTO e l'AGGIORNAMEN-
TO.
• La CPU commuta su RUN e funziona
come CPU di riserva.

S7-400H
248 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Situazione di partenza per la sostituzione della memoria di caricamento

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema • la CPU interessata si porta in STOP e effettua
ridondato e viene eseguito unaccesso errato alla una richiesta di cancellazione totale.
memoria di caricamento.
• La CPU partner passa al funzionamento sin-
golo.

Procedimento
Per la Sostituzione della memoria di caricamento, procedere nel modo seguente:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Sostituire la scheda di memoria nella CPU in –
STOP.
2 Effettuare la cancellazione totale nella CPU –
con la scheda di memoria sostituita.
3 Avviare la CPU. • La CPU esegue automaticamente l'AC-
COPPIAMENTO e l'AGGIORNAMEN-
TO.
• La CPU commuta su RUN e funziona
come CPU di riserva.

16.2.2 Guasto e sostituzione di un'unità di alimentazione

Situazione iniziale
Entrambe le unità centrali sono in RUN.

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema • La CPU partner passa al funzionamento sin-
ridondato e un'unità di alimentazione si guasta. golo.
• La CPU partner segnala l’evento nel buffer di
diagnostica e tramite l’OB 72.

Procedura
Per la sostituzione di un'unità di alimentazione procedere come descritto nel seguito:

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 249
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Disinserire l'alimentazione (24 V DC con • L'intero sistema parziale è disinserito (il
PS 405 o 120/230 V AC con PS 407). sistema opera nel funzionamento singo-
lo).
2 Sostituire l'unità. –
3 Reinserire l'alimentatore. • La CPU esegue gli autotest.
• La CPU esegue automaticamente l'AC-
COPPIAMENTO e l'AGGIORNAMEN-
TO.
• La CPU commuta su RUN (stato di
sistema ridondato) e funziona come
CPU di riserva.

Nota
Alimentazione elettrica ridondante
Se viene impiegata un’alimentazione ridondata PS 407 10A R, ad una CPU H sono correlati
due alimentatori. Se una parte dell'alimentatore ridondato PS 407 10A R si guasta, la CPU
corrispondente continua a funzionare. La sostituzione della parte difettosa può essere
eseguita durante il funzionamento.

Altri alimentatori
Se il guasto riguarda un alimentatore al di fuori del telaio di montaggio centrale (ad esempio
nel telaio di montaggio di ampliamento o nell’unità di periferia), il guasto viene segnalato
quale guasto del telaio di montaggio (centrale) o guasto di stazione (decentrale). In questo
caso, disinserire solo l'alimentazione di rete per l'alimentatore interessato.

16.2.3 Guasto e sostituzione di un’unità di ingresso/uscita o funzionale

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema • Entrambe le CPU segnalano l'evento nel
ridondato e un'unità funzionale o di ingres- buffer di diagnostica e tramite opportuni OB.
so/uscita si guasta.

S7-400H
250 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Procedimento

CAUTELA
Osservare i diversi procedimenti.
Pericolo di lievi lesioni personali e danni materiali.
Il procedimento per la sostituzione di un'unità funzionale o di ingresso/uscita è diverso per
le unità dell'S7-300 e per quelle dell'S7-400.
Nel sostituire un'unità attenersi al procedimento corretto. I procedimenti corretti per la
sostituzione nell'S7-300 e nell'S7-400 sono descritti qui di seguito.

Per la sostituzione di unità di ingresso/uscita e di unità funzionali nell'S7-300 procedere nel


modo seguente:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Separare eventualmente l'unità dalla ten-
sione di carico
2 Disinserire l'unità guasta (in RUN). • Entrambe le CPU elaborano in sincroni-
smo l'OB 83 di allarme di estrazio-
ne/inserimento.
3 Estrarre il connettore frontale con il cablag- -
gio.
4 Innestare il connettore frontale sulla nuova -
unità.
5 Inserire la nuova unità. • Entrambe le CPU elaborano in sincroni-
smo l'OB 83 di allarme di estrazio-
ne/inserimento.
• L'unità viene automaticamente parame-
trizzata e nuovamente interpellata dalla
CPU interessata.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 251
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Per la sostituzione di unità di ingresso/uscita e di unità funzionali nell'S7-400 procedere nel


modo seguente:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Separare eventualmente l'unità dalla ten-
sione di carico
2 Estrarre il connettore frontale con il cablag- • Richiamo dell'OB 82 se l'unità interes-
gio. sata supporta funzioni di diagnostica e
se gli allarmi di diagnostica sono stati
abilitati tramite la progettazione
• Richiamo dell'OB 122, nel caso in cui si
acceda all'unità tramite accesso diretto
• Richiamo dell'OB 85, nel caso in cui si
acceda all'unità tramite immagine di
processo
3 Disinserire l'unità guasta (in RUN). • Entrambe le CPU elaborano in sincroni-
smo l’OB 83 di allarme di estrazio-
ne/inserimento.
4 Inserire la nuova unità. • Entrambe le CPU elaborano in sincroni-
smo l'OB 83 di allarme di estrazio-
ne/inserimento.
• L'unità viene automaticamente parame-
trizzata e nuovamente interpellata dalla
CPU interessata.
5 Innestare il connettore frontale sulla nuova • Richiamo dell'OB 82 se l'unità interes-
unità. sata supporta funzioni di diagnostica e
se gli allarmi di diagnostica sono stati
abilitati tramite la progettazione

16.2.4 Guasto e sostituzione di una unità di comunicazione


In questo capitolo vengono descritti guasto e sostituzione di unità di comunicazione per
PROFIBUS o Industrial Ethernet.
Guasto e sostituzione delle unità di comunicazione per PROFIBUS DP sono descritti nel
capitolo Guasto e sostituzione di un master PROFIBUS-DP (Pagina 257).

S7-400H
252 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema • Entrambe le CPU segnalano l'evento nel
ridondato e un'unità di comunicazione si guasta. buffer di diagnostica e tramite opportuni OB.
• Con la comunicazione tramite collegamenti
standard:

collegamento disturbato
• Con comunicazione con collegamenti ridon-
dati:

la comunicazione viene mantenuta senza in-


terruzione tramite un canale alternativo.

Procedimento
Se si desidera utilizzare un'unità di comunicazione già impiegata in un altro sistema, prima di
sostituirla è necessario assicurarsi che la sua FLASH–EPROM integrata non contenga dati
di parametrizzazione.
Per sostituire un'unità di comunicazione per PROFIBUS o Industrial Ethernet procedere nel
seguente modo:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Disinserire l'unità. • Entrambe le CPU elaborano in sincroni-
smo l'OB 83 di allarme di estrazio-
ne/inserimento.
2 Inserire la nuova unità. • Entrambe le CPU elaborano in sincroni-
smo l’OB 83 di allarme di estrazio-
ne/inserimento.
• L'unità viene parametrizzata automatica-
mente dalla corrispondente CPU.
3 Riattivare l'unità. • L'unità riprende la comunicazione (il si-
stema ristabilisce automaticamente il col-
legamento di comunicazione).

16.2.5 Guasto e sostituzione di un modulo di sincronizzazione o di un cavo a fibre


ottiche
In questo capitolo viene effettuata una distinzione fra tre diversi guasti:
● Guasto di un modulo di sincronizzazione o dei cavi a fibre ottiche
● Guasto in successione di entrambe i moduli di sincronizzazione o del cavo a fibre ottiche
● Guasto contemporaneo di entrambe i moduli di sincronizzazione o del cavo a fibre ottiche

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 253
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

La CPU indica tramite LED e diagnostica se il guasto interessa l'accoppiamento di


ridondanza inferiore o superiore. Dopo la sostituzione delle parti difettose (modulo di
sincronizzazione o cavo a fibre ottiche) i LED IFM1F o IFM2F devono spegnersi.

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


Guasto di un cavo a fibre ottiche o di un modulo • La CPU master segnala l'evento nel buffer di
di sincronizzazione: diagnostica e tramite l'OB 72 o l'OB 82.
l'S7–400H si trova in stato di sistema ridondato e • La CPU di riserva si porta per alcuni minuti
un modulo di sincronizzazione o un cavo a fibre
nello stato di funzionamento di diagnostica.
ottiche si guastano.
Se in questo lasso di tempo l'errore viene eli-
Vedere anche il capitolo Moduli di sincronizza- minato, la CPU di riserva si porta nello stato
zione dell'S7–400H (Pagina 317)
di sistema ridondato, in caso contrario entra in
STOP.
• Nel modulo di sincronizzazione lampeggia il
LED Link1 OK o Link2 OK

Procedimento
Per sostituire un modulo di sincronizzazione o un cavo a fibre ottiche procedere come
descritto nel seguito:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Controllare innanzitutto il cavo a fibre ottiche. –
2 Avviare la CPU di riserva (p. es. STOP-RUN Sono possibili le seguenti reazioni:
o avvio tramite PG). 1. La CPU si porta in RUN.
2. La CPU entra in STOP. In questo caso
proseguire con le operazioni indicate al
punto 3.
3 Estrarre il modulo di sincronizzazione guasto –
dalla CPU di riserva.
4 Inserire il nuovo modulo di sincronizzazione –
nella CPU di riserva.
5 Inserire i connettori del cavo a fibre ottiche • Nel modulo di sincronizzazione si spe-
dei moduli di sincronizzazione. gne il LED Link1 OK o Link2 OK
• Entrambe le CPU segnalano l'evento
nel buffer di diagnostica
6 Avviare la CPU di riserva (p. es. STOP-RUN Sono possibili le seguenti reazioni:
o avvio tramite PG). 1. La CPU si porta in RUN.
2. La CPU entra in STOP. In questo caso
proseguire con le operazioni indicate al
punto 7.

S7-400H
254 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


7 Se al punto 6 la CPU di riserva ha effettuato • La CPU master elabora l'OB 83 di al-
la commutazione nello stato di funzionamen- larme di estrazione/inserimento e l'OB
to STOP: 72 di errore di ridondanza (entrante).
Estrarre il modulo di sincronizzazione guasto
dalla CPU master.
8 Inserire il nuovo modulo di sincronizzazione • La CPU master elabora l'OB 83 di al-
nella CPU master. larme di estrazione/inserimento e l'OB
72 di errore di ridondanza (uscente).
9 Inserire i connettori del cavo a fibre ottiche –
dei moduli di sincronizzazione.
10 Avviare la CPU di riserva (p. es. STOP-RUN • La CPU esegue automaticamente l'AC-
o avvio tramite PG). COPPIAMENTO e l'AGGIORNAMEN-
TO.
• La CPU commuta su RUN (stato di
sistema ridondato) e funziona come
CPU di riserva.

Nota
Se vengono danneggiati o sostituiti uno dopo l'altro entrambi i cavi a fibre ottiche o i moduli
di sincronizzazione, il comportamento del sistema è identico a quello sopra descritto.
L’unica eccezione consiste nel fatto che la CPU di riserva richiede la cancellazione totale
anziché commutare in STOP.

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


Guasto simultaneo di entrambi i cavi a fibre ot- • Entrambe le CPU segnalano l'evento nel
tiche o dei moduli di sincronizzazione: buffer di diagnostica e tramite l'OB 72.
l'S7–400H si trova nello stato di sistema ridonda- • Entrambe le CPU diventano CPU master e
to ed entrambi i cavi a fibre ottiche o i moduli di
rimangono in RUN.
sincronizzazione si guastano.
• Nel modulo di sincronizzazione è acceso il
LED Link1 OK o Link2 OK

Procedimento
Il duplice guasto descritto causa una perdita della ridondanza. In questo caso operare nel
modo seguente:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Disinserire un sistema parziale. –
2 Sostituire i componenti guasti. –

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 255
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.2 Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


3 Reinserire il sistema parziale. • I LED IFM1F e IFMF2F si spengono. Il
LED MSTR del sistema parziale colle-
gato si spegne.
4 Avviare la CPU (ad es. avvio dal PG o con • La CPU esegue automaticamente l'AC-
STOP-RUN). COPPIAMENTO e l'AGGIORNAMEN-
TO.
• La CPU commuta su RUN (stato di
sistema ridondato) e funziona come
CPU di riserva.

16.2.6 Guasto e sostituzione di un'interfaccia IM 460 e IM 461

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova nello stato di sistema ridonda- • L'apparecchiatura di ampliamento connessa è
to e un'unità di interfaccia si guasta. spenta.
• Entrambe le CPU segnalano l'evento nel
buffer di diagnostica e tramite l'OB 86.

Procedimento
Per sostituire un'unità di interfaccia procedere come descritto nel seguito:

Passo Procedura Come reagisce il sistema?


1 Disinserire l'alimentazione dell'apparecchia- • La CPU partner commuta sul funziona-
tura centrale. mento singolo.
2 Disinserire l'alimentazione dell'apparecchia- –
tura di ampliamento di cui si desidera sosti-
tuire l'interfaccia.
3 Disinserire l'interfaccia. –
4 Inserire la nuova interfaccia e riconnettere –
l'alimentazione dell'apparecchiatura di
ampliamento.
5 Inserire nuovamente l'alimentazione • La CPU esegue automaticamente l'AC-
dell'apparecchiatura centrale ed avviare la COPPIAMENTO e l'AGGIORNAMEN-
CPU. TO.
• La CPU commuta su RUN e funziona
come CPU di riserva.

S7-400H
256 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.3 Guasto e sostituzione di componenti della periferia decentrata

16.3 Guasto e sostituzione di componenti della periferia decentrata

Quali componenti è possibile sostituire?


Con il funzionamento in corso è possibile sostituire i seguenti componenti della periferia
decentrata:
● master PROFIBUS DP
● interfaccia PROFIBUS-DP (IM 153-2 o IM 157)
● slave PROFIBUS-DP
● Cavo PROFIBUS DP

Nota
Le modalità di sostituzione di unità di ingresso/uscita e di unità funzionali in una stazione
decentrata sono già state descritte nel capitolo Guasto e sostituzione di un’unità di
ingresso/uscita o funzionale (Pagina 250) .

16.3.1 Guasto e sostituzione di un master PROFIBUS-DP

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema • Con periferia ad un canale unilaterale:
ridondato e un'unità master DP si guasta.
il master DP non può più elaborare slave DP
connessi.
• Con periferia condivisa:

gli slave DP vengono interpellati dal master


DP del partner.

Procedura
Per sostituire un master PROFIBUS-DP procedere come descritto nel seguito:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Disinserire l'alimentazione dell'apparecchia- Il sistema H si porta nel funzionamento
tura centrale. singolo.
2 Estrarre il conduttore Profibus DP dell’unità –
master DP interessata.
3 Sostituire l'unità interessata. –

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 257
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.3 Guasto e sostituzione di componenti della periferia decentrata

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


4 Inserire nuovamente il conduttore Profibus –
DP.
5 Attivare l'alimentazione dell'apparecchiatu- • La CPU esegue automaticamente l'AC-
ra centrale. COPPIAMENTO e l'AGGIORNAMEN-
TO.
• la CPU si porta in RUN e funziona come
CPU di riserva.

Sostituzione di un CP 443-5 con parti di ricambio


Se si sostituisce un CP443-5, composto da compenenti ridondanti, con un'unità della
versione successiva provvista di un nuovo numero di articolo, occorre sostituite sempre
entrambe le unità.
Le nuove unità ridondate devono essere identiche, ovvero avere lo stesso numero di
articolo, la stessa versione di prodotto e del firmware.
Procedere come indicato nel seguito:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Arrestare la CPU di riserva Il sistema H si porta nel funzionamento
singolo, vedere il capitolo PCS 7, sequenza
operativa 3: Arresto della CPU di riserva
(Pagina 270) o STEP 7, sequenza operati-
va 4: Arresto della CPU di riserva
(Pagina 287)
2 Disinserire l'alimentazione dell'apparecchia- -
tura centrale.
3 Estrarre il conduttore Profibus DP dell’unità –
master DP interessata.
4 Sostituire l'unità interessata. –
5 Inserire nuovamente il conduttore Profibus –
DP.
6 Attivare l'alimentazione dell'apparecchiatu- _
ra centrale.
7 Commutare sulla CPU con la configurazio- La CPU di riserva effettua l'accoppiamento,
ne modificata. viene aggiornata e diventa master. La CPU
che finora era master si porta nello stato di
funzionamento STOP, il sistema H opera
con la nuova configurazione hardware nel
funzionamento singolo, vedere il capitolo
PCS 7, sequenza operativa 5: Commuta-
zione sulla CPU con configurazione modifi-
cata (Pagina 271) o STEP 7, sequenza
operativa 6: Commutazione sulla CPU con
configurazione modificata (Pagina 288).
8 Disinserire l'alimentazione della seconda -
apparecchiatura centrale.
9 Estrarre il conduttore Profibus DP della –
seconda unità master DP.

S7-400H
258 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.3 Guasto e sostituzione di componenti della periferia decentrata

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


10 Sostituire l'unità interessata. –
11 Inserire nuovamente il conduttore Profibus –
DP.
12 Inserire nuovamente l'alimentazione della -
seconda apparecchiatura centrale.
13 Eseguite un "Nuovo avviamento (avviamen- La CPU esegue automaticamente l'AC-
to a caldo") COPPIAMENTO e l'AGGIORNAMENTO e
lavora come CPU di riserva, vedere il capi-
tolo PCS 7, sequenza operativa 6: Commu-
tazione allo stato di sistema ridondato
(Pagina 272) o STEP 7, sequenza operati-
va 7: Commutazione allo stato di sistema
ridondato (Pagina 289)

16.3.2 Guasto e sostituzione di un’interfaccia PROFIBUS-DP ridondata

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema Entrambe le CPU segnalano l'evento nel buffer di
ridondato un’interfaccia PROFIBUS-DP (IM 153- diagnostica e tramite l'OB 70.
2, IM 157) si guasta.

Procedimento per la sostituzione


Per sostituire un'interfaccia PROFIBUS-DP procedere come descritto nel seguito:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Estrarre l'alimentazione dell'interfaccia DP –
interessata.
2 Disinserire il connettore di bus collegato. –
3 Inserire la nuova interfaccia PROFIBUS– –
DP e riconnettere l'alimentazione.
4 Reinserire il connettore di bus. • Le CPU elaborano in sincronismo
l'OB 70 di errore di ridondanza della pe-
riferia (evento uscente).
• Per il sistema è nuovamente possibile
l'accesso ridondato alla stazione.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 259
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.3 Guasto e sostituzione di componenti della periferia decentrata

16.3.3 Guasto e sostituzione di uno slave PROFIBUS-DP

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema Entrambe le CPU segnalano l'evento nel buffer di
ridondato e uno slave DP si guasta. diagnostica e tramite opportuni OB.

Procedura
Per sostituire uno slave DP procedere come descritto nel seguito:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Inserire l'alimentazione dello slave DP. –
2 Disinserire il connettore di bus collegato. –
3 Sostituire lo slave DP. –
4 Reinserire il connettore di bus e riconnette- • Le CPU elaborano in sincronismo l’OB
re l'alimentazione. 86 di guasto del telaio di montaggio
(evento uscente).
• Lo slave DP può essere interpellato dal
rispettivo sistema master DP.

16.3.4 Guasto e sostituzione di conduttori PROFIBUS-DP

Situazione iniziale

Guasto Come reagisce il sistema?


L'S7–400H si trova ora nello stato di sistema • Con periferia ad un canale unilaterale:
ridondato e il conduttore PROFIBUS–DP si gua-
sta. Viene avvisto l'OB di guasto del telaio di mon-
taggio (OB 86, evento entrante). il master DP
non può più elaborare slave DP connessi
(guasto della stazione).
• Con periferia condivisa:

Viene avvisto l'OB di errore di ridondanza del-


la periferia (OB 70, evento entrante). gli slave
DP vengono interpellati dal master DP del
partner.

S7-400H
260 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.3 Guasto e sostituzione di componenti della periferia decentrata

Procedimento per la sostituzione


Per sostituire conduttori PROFIBUS-DP procedere come descritto nel seguito:

Passo Operazione Come reagisce il sistema?


1 Controllare il cablaggio e localizzare il –
conduttore PROFIBUS–DP interrotto.
2 Sostituire il conduttore difettoso. –
3 Commutare in RUN le unità guaste. Le CPU elaborano in sincronismo gli OB di
errore
• Con periferia unilaterale:

L'OB 86 di guasto del telaio di montaggio


(evento uscente).

Gli slave DP possono essere interpellati dal


sistema master DP.
• Con periferia condivisa:

l’OB70 dell’errore di ridondanza della perife-


ria (evento uscente).

Gli slave DP possono essere interpellati da


entrambi i sistemi di master DP.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 261
Guasto e sostituzione di componenti durante il funzionamento
16.3 Guasto e sostituzione di componenti della periferia decentrata

S7-400H
262 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento 17
17.1 Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
Oltre alle possibilità descritte nel capitolo Guasto e sostituzione di componenti durante il
funzionamento (Pagina 247) per la sostituzione di componenti guasti durante
il funzionamento, in un sistema H è possibile anche modificare l'impianto senza interrompere
il programma in corso.
Il procedimento differisce in parte a seconda che il programma utente venga elaborato in
PCS7 o in STEP 7.
I procedimenti descritti nel seguito e concernenti le modifiche durante il funzionamento,
presuppongono lo stato di sistema ridondante (vedere il capitolo Stati di sistema dell'S7–
400H (Pagina 115)) al quale sono anche finalizzati.

Nota
Nel caso di modifiche dell'impianto durante il funzionamento, rispettare rigorosamente le
regole descritte nel presente capitolo. L’inosservanza di una o più regole può comportare
reazioni del sistema H che ne limitano la disponibilità o persino il guasto completo dell’intero
sistema di automazione.
Eseguire modifiche all'impianto durante il funzionamento soltanto in assenza di errori di
ridondanza, ovvero quando il LED REDF è spento. In caso contrario il sistema di
automazione può subire guasti.
La causa di errori di ridondanza è riportata nel buffer di diagnostica.

Nella presente descrizione non vengono considerati i componenti relativi alla sicurezza.
Informazioni più precise sulla gestione della tecnica failsafe, si trovano nel manualeSistemi
di automazione S7–400F e S7–400FH.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 263
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.2 Possibili modifiche dell’hardware

17.2 Possibili modifiche dell’hardware

Come si svolge una modifica hardware?


Se i componenti hardware interessati sono adatti all’estrazione o all’inserimento sotto
tensione, la modifica all’hardware può avvenire nello stato di sistema ridondato. Tuttavia, il
caricamento di una configurazione hardware modificata nello stato di sistema ridondato
comporterebbe lo stop del sistema H, si raccomanda pertanto di commutare
temporaneamente tale sistema nel funzionamento singolo. Nel funzionamento singolo, il
processo viene comandato soltanto da una CPU mentre nell'altra vengono effettuate le
modifiche alla configurazione desiderate.

AVVERTENZA

In fase di modifica dell'hardware sono possibili la rimozione e l'inserimento di unità. Per


riconfigurare il sistema H in modo da consentire la rimozione e l'aggiunta di unità, è
necessario apportare due modifiche all'hardware.

Nota
Il caricamento delle modifiche alla configurazione nella CPU è ammesso solo
dall'applicazione "Configurazione hardware".

Poiché con questa procedura il contenuto della memoria di caricamento di entrambe le CPU
deve essere modificato più volte, è consigliabile un ampliamento (almeno temporaneo) della
memoria di caricamento integrata tramite una RAM Card.
In questo caso, l'eventuale passaggio dalla FLASH Card alla RAM Card può essere
effettuato soltanto se la capacità della FLASH Card non supera quella della più grande RAM
Card disponibile. Se la propria FLASH Card presenta una capacità maggiore rispetto alla più
grande RAM Card disponibile, le modifiche necessarie alla progettazione e al programma
devono essere effettuate in fasi sufficientemente ridotte così da poter disporre di spazio nella
memoria di caricamento integrata.

Accoppiamento di sincronizzazione
Per tutte le modifiche hardware assicurarsi che l'accoppiamento di sincronizzazione tra le
due CPU sia stato ripristinato prima di avviare o inserire la CPU di riserva. Se l'alimentazione
delle CPU è inserita, i LED IFM1F e IFM2F, che segnalano errori nelle interfacce dei moduli,
devono essere spenti su entrambe le CPU.
Se uno dei LED IFM resta acceso anche dopo la sostituzione dei moduli di sincronizzazione,
dei cavi di sincronizzazione e della CPU di riserva significa che sulla CPU master è presente
un errore. È tuttavia possibile commutare sulla CPU di riserva selezionando l'opzione
"mediante un unico accoppiamento di ridondanza intatto" nella finestra di dialogo "Commuta"
di STEP7.

S7-400H
264 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.2 Possibili modifiche dell’hardware

Quali componenti che possono essere modificati?


Durante il funzionamento è possibile apportare le seguenti modifiche alla struttura hardware:
● Aggiunta o rimozione di unità nelle apparecchiature centrali o di ampliamento (ad
esempio unità di periferia unilaterale).

Nota
L’aggiunta o la rimozione delle unità d’interfaccia IM460 e IM461, dell’interfaccia master
DP esterna CP443-5 Extended, nonché dei corrispondenti connettori sono ammesse solo
a tensione disinserita.

● Aggiunta o rimozione di componenti della periferia decentrata come


– Slave DP con interfaccia ridondata (p. es. ET 200M, DP/PA–Link oppure Y–Link)
– Slave DP unilaterale (in un qualsiasi sistema master DP)
– Unità in slave DP modulari
– Accoppiatore DP/PA
– Apparecchiature PA
● Modifica di determinati parametri della CPU
● Modifica della configurazione di memoria della CPU
● Modifica della parametrizzazione di un'unità
● Assegnare unità ad un'altra immagine di processo parziale
● Aggiornamento della CPU ad una versione superiore
● Sostituzione del master con un solo accoppiamento di ridondanza disponibile.

Nota
Nessuna modifica dell'interfaccia PROFINET durante il funzionamento
I componenti della periferia che sono collegati a un'interfaccia PROFINET così come i
parametri dell'interfaccia PROFINET non possono essere modificati durante il
funzionamento.

Per tutte le modifiche prestare attenzione alle regole per la configurazione di una stazione H
(vedere il capitolo Regole per l’equipaggiamento di una stazione H (Pagina 31)).

Particolarità da osservare nella sequenza di pianificazione dell'impianto


Affinché la periferia condivisa possa essere ampliata durante il funzionamento, nella
pianificazione dell'impianto osservare i seguenti punti:
● In entrambi i conduttori di un sistema master DP ridondato deve essere predisposto un
numero sufficiente di diramazioni per cavi di derivazione o punti di distacco (i cavi di
derivazione non sono ammessi con velocità di trasmissione di 12 MBit/s). Ciò può
avvenire, a scelta, o a distanze regolari o in tutti i punti raggiungibili con facilità.
● Entrambi i conduttori devono essere contrassegnati chiaramente per evitare che per
errore venga separato il cavo in quel momento attivo. Il contrassegno deve essere visibile

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 265
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.2 Possibili modifiche dell’hardware

non soltanto alle estremità di un conduttore bensì in tutti i possibili nuovi punti di
collegamento. Particolarmente adatti sono a tale scopo dei conduttori di colore diverso.
● Le stazioni slave DP modulari (ET 200M), DP/PA-Link e Y-Link devono essere sempre
configurate con bus backplane attivo e, se possibile, completamente equipaggiate con
moduli di bus in quanto, durante il funzionamento, non possono essere inseriti o
disinseriti moduli di bus.
● I conduttori di bus PROFIBUS DP e PROFIBUS PA devono essere muniti su entrambe le
estremità di elementi di chiusura di bus attivi, in modo che i conduttori rimangano ben
chiusi anche durante le operazioni di modifica.
● Si consiglia di configurare i sistemi di bus PROFIBUS PA con componenti dalla gamma
dei prodotti SpliTConnect (vedere catalogo interattivo CA01) in modo da evitare la
separazione dei conduttori.
● I blocchi dati caricati non devono essere cancellati e generati di nuovo. Le SFC 22
”CREATE_DB” e 23 ”DEL_DB” non devono essere applicate a numeri DB occupati dai
DB caricati.
● Accertarsi che al momento della modifica dell’impianto nel PG/ES sia ancora disponibile
lo stato attuale del programma utente come progetto STEP 7 sotto forma di blocchi. Il
nuovo caricamento del programma utente da una delle CPU nel PG/ES o la nuova
compilazione dello stesso da una sorgente AWL, non sono sufficienti.

Modifiche della configurazione hardware


Durante il funzionamento, è ammesso modificare, con poche eccezioni, tutte le parti della
configurazione. Di solito, una modifica della configurazione ha come conseguenza anche
una modifica del programma utente.
La modifica dell'impianto durante il funzionamento non può riguardare:
● Determinati parametri della CPU (i dettagli si trovano nei relativi sottocapitoli)
● La velocità di trasmissione (baudrate) di sistemi master DP ridondati
● Collegamenti S7 e S7H

Modifiche del programma utente e della progettazione dei collegamenti


Le modifiche del programma utente e della progettazione dei collegamenti vengono caricate
nel sistema di destinazione nello stato di sistema ridondato. Il procedimento dipende dal
software impiegato. Informazioni più dettagliate vengono fornite nei manuali
Programmazione con STEP 7 e PCS 7, manuale di progettazione.

Nota
Con il caricamento a posteriori di collegamenti/accoppiamenti ad altra rete non è più
possibile un passaggio da RAM Card a FLASH Card.

S7-400H
266 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

Particolarità
● Evitare di effettuare modifiche di complessità troppo elevata. In ogni processo di
riconfigurazione si consiglia di modificare solo un master DP e/o pochi slave DP (ad
esempio non più di 5).
● Nell'IM 153-2, i moduli di bus attivi possono essere inseriti solo se l'alimentazione è
disinserita.

Nota
Con l'impiego della periferia ridondata, realizzata dall'utente sulla base della periferia
unilaterale (vedere capitolo Ulteriori possibilità di collegamento della periferia ridondata
(Pagina 195)) osservare quanto segue:
Durante l’accoppiamento e l’aggiornamento dopo una modifica dell’impianto può
accadere che, per un breve periodo, la periferia della CPU che era master fino a quel
momento scompaia dall’immagine di processo prima che sia stata completamente
inserita la periferia (modificata) della nuova CPU master.
Al primo aggiornamento dell'immagine di processo parziale dopo una modifica
dell'impianto può sorgere quindi l'impressione che la periferia ridondata sia
completamente fuori servizio oppure che la periferia sia presente in modo ridondato. Di
conseguenza la valutazione corretta dello stato di ridondanza è possibile soltanto quando
l’aggiornamento dell’immagine di processo si è interamente concluso.
Questa particolarità non riguarda le unità abilitate per il funzionamento ridondato (vedere
il capitolo Collegamento della periferia ridondata all'interfaccia PROFIBUS DP
(Pagina 166)).

Operazioni preliminari
Per ridurre al minimo l'intervallo durante il quale il sistema H deve forzatamente operare nel
funzionamento singolo, prima di procedere alle modifiche dell'hardware effettuare le
seguenti operazioni:
● Assicurarsi che la configurazione di memoria delle CPU sia sufficiente per la nuova
configurazione e per il nuovo programma utente. Se necessario, ampliare la memoria
(vedere il capitolo Modifica della configurazione di memoria della CPU (Pagina 307)).
● Tener presente che le unità inserite ma non configurate non hanno effetti sul processo.

17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

Situazione iniziale
Accertarsi che i parametri della CPU (p. es. i tempi di controllo) siano compatibili con il
nuovo programma pianificato. Eventualmente sarà necessario modificare prima i parametri
della CPU (vedere il capitolo Modifica ai parametri della CPU (Pagina 301)).
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 267
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

Procedimento
L’aggiunta di componenti hardware in un sistema H con PCS 7 prevede le seguenti
sequenze operative. In un sottocapitolo sono descritti i dettagli sulle singole fasi.

Passo Operazione vedere capitolo


1 Modifica dell'hardware PCS 7, sequenza operativa 1: Modifica dell'hard-
ware (Pagina 268)
2 Modifica della configurazione hardware Offline PCS 7, sequenza operativa 2: Modifica della
configurazione hardware Offline (Pagina 269)
3 Arresto della CPU di riserva PCS 7, sequenza operativa 3: Arresto della CPU
di riserva (Pagina 270)
4 Caricamento della nuova configurazione hardware nella PCS 7, sequenza operativa 4: Caricamento della
CPU di riserva nuova configurazione hardware nella CPU di
riserva (Pagina 270)
5 Commutazione sulla CPU con configurazione modificata PCS 7, sequenza operativa 5: Commutazione
sulla CPU con configurazione modificata (Pagi-
na 271)
6 Commutazione allo stato di sistema ridondato PCS 7, sequenza operativa 6: Commutazione allo
stato di sistema ridondato (Pagina 272)
7 Modifica e caricamento del programma utente PCS 7, sequenza operativa 7: Modifica e carica-
mento del programma utente (Pagina 273)

Eccezioni
Questo procedimento complessivo della modifica dell'impianto non vale nei seguenti casi:
● Utilizzo di canali liberi su un'unità disponibile
● Inserimento di unità di interfaccia (vedere capitolo Aggiunta di unità di interfaccia in PCS
7 (Pagina 275))

Nota
Dopo aver modificato la configurazione hardware è possibile far eseguire il caricamento
quasi del tutto automaticamente. Le operazioni descritte nei capitoli da PCS 7, sequenza
operativa 3: Arresto della CPU di riserva (Pagina 270) a PCS 7, sequenza operativa 6:
Commutazione allo stato di sistema ridondato (Pagina 272) si rendono pertanto
superflue. Il comportamento del sistema descritto rimane invariato.
Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea a Configurazione HW, alla voce
"Carica nell’unità -> Carica configurazione stazione in RUN".

17.3.1 PCS 7, sequenza operativa 1: Modifica dell'hardware

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
268 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

Procedura
1. Aggiunta di nuovi componenti al sistema.
– Inserire le nuove unità centrali nei telai di montaggio.
– Inserire le nuove unità nelle stazioni DP modulari esistenti
– Aggiungere le nuove stazioni DP ai sistemi master DP esistenti.

Nota
Con periferia condivisa: Concludere innanzitutto tutte le modifiche in un ramo del
sistema master DP ridondato prima di effettuare modifiche al secondo ramo.

2. Collegare ai nuovi componenti i sensori e gli attuatori necessari.

Risultato
L'inserimento di unità non ancora configurate non ha effetti sul programma utente. Lo stesso
vale per quanto concerne l’inserimento di stazioni DP.
Il sistema H continua ad operare nello stato di sistema ridondato.
L'accesso ai nuovi componenti non è ancora possibile.

17.3.2 PCS 7, sequenza operativa 2: Modifica della configurazione hardware Offline

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Effettuare Offline tutte le modifiche alla configurazione hardware che si riferiscono
all’hardware aggiunto. Assegnare i rispettivi simboli ai nuovi canali da impiegare.
2. Compilare la nuova configurazione hardware ma non ma non caricarla ancora nel
sistema di destinazione.

Risultato
La configurazione hardware modificata si trova nel PG/ES. Il sistema di destinazione
continua ad operare con la precedente configurazione nello stato di sistema ridondato.

Progettazione del collegamento


I collegamenti verso o da nuovi CP aggiunti, devono essere progettati in entrambe i partner
di collegamento dopo che la modifica della struttura hardware si è completamente conclusa.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 269
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

17.3.3 PCS 7, sequenza operativa 3: Arresto della CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Stop".

Risultato
La CPU di riserva si porta nello stato di funzionamento STOP, la CPU master rimane in
RUN, il sistema H opera nel funzionamento singolo. Non è più possibile accedere alla
periferia unilaterale della CPU di riserva.
Gli errori di accesso alla periferia unilaterale, pur causando il richiamo dell’OB 85, non
vengono segnalati a causa della perdita di ridondanza della CPU sovraordinata (OB 72).
L’OB 70 (perdita di ridondanza della periferia) non viene richiamato.

17.3.4 PCS 7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione


hardware nella CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nel funzionamento singolo.

Procedura
Caricare la configurazione hardware compilata nella CPU di riserva che si trova in STOP.

Nota
Nel funzionamento singolo, il programma utente e la progettazione dei collegamenti non
devono essere sovrascritti.

Risultato
La nuova configurazione hardware della CPU di riserva non ha ancora effetto sul
funzionamento corrente.

S7-400H
270 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

17.3.5 PCS 7, sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione


modificata

Situazione iniziale
La configurazione hardware modificata è stata caricata nella CPU di riserva.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" fare clic sul pulsante "Commuta su..."
Nella finestra di dialogo "Commuta" selezionare l'opzione "configurazione modificata" e
fare clic sul pulsante "Commuta".
3. Confermare la successiva interrogazione di sicurezza con "OK".

Risultato
La CPU di riserva si accoppia, viene aggiornata (vedere il capitolo Accoppiamento e
aggiornamento (Pagina 131)) e diventa master. La CPU che finora era master si porta nello
stato di funzionamento STOP, il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nel
funzionamento singolo.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della Periferia unilaterale della Periferia condivisa
CPU finora master nuova CPU master
Unità I/O aggiunte Non vengono ancora Vengono parametrizzate e aggiornate dalla CPU.
interpellate dalla CPU. I blocchi dei driver non sono ancora disponibili.
Eventuali interrupt di processo o gli allarmi di dia-
gnostica vengono individuati ma non segnalati.
Unità I/O ancora Non vengono più inter- Vengono nuovamente Continuano ad operare
disponibili pellate dalla CPU. parametrizzate1) e ag- senza interruzione.
Le unità di uscita emet- giornate dalla CPU.
tono i valori di sostituzio-
ne o di stazionamento
configurati.
Stazioni DP ag- Non vengono ancora Come le unità I/O aggiunte (vedere sopra)
giunte interpellate dalla CPU.
1)Inoltre, le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece
dei valori sostitutivi o di stazionamento configurati).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 271
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

Comportamento in caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto e la commutazione master non viene effettuato. Il sistema H mantiene la CPU
finora master nel funzionamento singolo e cerca, se possibile, di effettuare il cambio del
master in seguito. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo di
ciclo (Pagina 144).

17.3.6 PCS 7, sequenza operativa 6: Commutazione allo stato di sistema ridondato

Situazione iniziale
Il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nel funzionamento singolo.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Nuovo avviamento (Avviamento a caldo)".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento e viene aggiornata. Il sistema H opera con la
nuova configurazione hardware nello stato di sistema ridondato.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della Periferia unilaterale della Periferia condivisa
CPU di riserva CPU master
Unità I/O aggiunte Vengono parametrizzate Vengono aggiornate dalla CPU.
e aggiornate dalla CPU. I blocchi dei driver non sono ancora disponibili.
I blocchi dei driver non Eventuali interrupt di processo o gli allarmi di dia-
sono ancora disponibili. gnostica vengono individuati ma non segnalati.
Eventuali allarmi non
vengono segnalati.
Unità I/O ancora Vengono nuovamente Continuano ad operare senza interruzione.
disponibili parametrizzate1) e ag-
giornate dalla CPU.
Stazioni DP ag- Come le unità I/O ag- I blocchi dei driver non sono ancora disponibili.
giunte giunte (vedere sopra) Eventuali allarmi non vengono segnalati.
1) Inoltre le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece
dei valori sostitutivi o di stazionamento configurati).

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272 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

Comportamento in caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto. Il sistema H mantiene la CPU finora master nel funzionamento singolo e cerca, a
determinate condizioni, di effettuare nuovamente l’accoppiamento e aggiornamento in un
secondo momento. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo
di ciclo (Pagina 144).

17.3.7 PCS 7, sequenza operativa 7: Modifica e caricamento del programma utente

Situazione iniziale
Il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nello stato di sistema ridondato.

CAUTELA

Le seguenti modifiche del programma nello stato di sistema ridondato non sono possibili e
conducono allo stato di sistema STOP (entrambe le CPU in STOP):
• Modifiche strutturali ad un’interfaccia FB o ai dati di istanza FB.
• Modifiche strutturali a DB globali.
• Compressione del programma utente CFC.
Prima di compilare nuovamente e di caricare l'intero programma in seguito a tali modifiche,
nelle CFC è necessario rileggere i valori dei parametri, in caso contrario le modifiche ai
parametri del blocco possono andare perdute. Informazioni dettagliate sono disponibili nel
manuale CFC per S7, Continuous Function Chart.

Procedimento
1. Effettuare le modifiche al programma che si riferiscono all'hardware aggiunto. È possibile
aggiungere i seguenti componenti:
– Schemi CFC e SFC
– Blocchi negli schemi esistenti
– Interconnessioni e parametrizzazioni
2. Parametrizzare i driver dei canali inseriti e collegarli con i nuovi simboli assegnati (vedere
capitolo PCS 7, sequenza operativa 2: Modifica della configurazione hardware Offline
(Pagina 269)).
3. Selezionare in SIMATIC Manager la cartella degli schemi e selezionare il comando di
menu "Strumenti > Schemi > Crea driver di unità".
4. Compilare soltanto le modifiche degli schemi e caricarle nel sistema di destinazione.
5. Progettare i collegamenti dai o ai nuovi CP aggiunti in entrambi i partner di collegamento
e caricarli nei sistemi di destinazione.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 273
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

Risultato
Il sistema H elabora nello stato di sistema ridondato l’intero impianto hardware con il nuovo
programma utente.

17.3.8 PCS7, utilizzo di canali liberi su un'unità esistente


L'utilizzo di canali di un'unità di periferia che finora erano liberi dipende in primo luogo dal
fatto che l'unità sia parametrizzabile o meno.

Unità non parametrizzabili


Nel caso delle unità non parametrizzabili è possibile collegare e utilizzare i canali liberi nel
programma utente in qualsiasi momento.

Unità parametrizzabili
Nel caso delle unità parametrizzabili la configurazione hardware deve essere adattata ai
sensori o attuatori da utilizzare. Nella maggior parte dei casi perciò è necessario
riparametrizzare l'intera unità.
Di conseguenza non è più possibile un funzionamento di continuità delle unità interessate:
● Le unità di uscita unilaterali emettono brevemente il valore 0 (anziché i valori sostitutivi o
di mantenimento configurati).
● Al momento della commutazione alla CPU con la configurazione modificata le unità nelle
stazioni DP collegate non vengono riparametrizzate.
Per modificare l'utilizzo dei canali è necessario il procedimento seguente:
● Nei passi da 1 a 5 l'unità interessata viene estratta completamente dalla configurazione
hardware e dal programma utente. Essa può però rimanere innestata nella stazione DP.
Non è necessario rimuovere i driver dell'unità.
● Nei passi da 2 a 7 l'unità con l'utilizzo modificato viene di nuovo inserita nella
configurazione hardware e nel programma utente.

Nota
Tra le due commutazioni (passi V e 5) non vengono indirizzate le unità interessate; le
unità di uscita interessate emettono il valore 0. I driver dei canali presenti nel programma
utente mantengono i propri segnali.
Se questo comportamento non può essere tollerato per il processo da controllare non
esistono possibilità di usare i canali finora liberi. In questo caso si devono innestare unità
aggiuntive per ampliare l'impianto.

S7-400H
274 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.3 Aggiunta di componenti in PCS 7

17.3.9 Aggiunta di unità di interfaccia in PCS 7


L’aggiunta di unità d’interfaccia IM460 e IM461, dell’interfaccia master DP esterna CP443-5
Extended, nonché dei corrispondenti connettori sono ammesse solo a tensione disinserita.
A tale scopo è necessario disinserire di volta in volta l'alimentazione di un intero sistema
parziale. Ciò è possibile senza influenzare il processo solo se questo sistema parziale si
trova in stato di STOP.

Procedura
1. Modificare la configurazione hardware offline (vedere capitolo PCS 7, sequenza operativa
2: Modifica della configurazione hardware Offline (Pagina 269))
2. Arrestare la CPU di riserva (vedere il capitolo PCS 7, sequenza operativa 3: Arresto della
CPU di riserva (Pagina 270))
3. Caricare la nuova configurazione hardware nella CPU di riserva (vedere il capitolo PCS
7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione hardware nella CPU di
riserva (Pagina 270))
4. Se si intende ampliare il sistema parziale della CPU di riserva attuale, effettuare le
seguenti operazioni:
– Disinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
– Inserire la nuova IM460 nell'apparecchiatura centrale ed effettuare l'accoppiamento
con una nuova apparecchiatura di ampliamento.
oppure
– Inserire una nuova apparecchiatura di ampliamento in un ramo esistente.
oppure
– Inserire la nuova interfaccia master DP esterna e realizzare un nuovo sistema master
DP
– Reinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
5. Commutare sulla CPU con la configurazione modificata (vedere il capitolo PCS 7,
sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione modificata
(Pagina 271))
6. Se si desidera ampliare il sistema parziale della CPU master originaria (adesso in stato di
funzionamento STOP), effettuare le seguenti operazioni:
– Disinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
– Inserire la nuova IM460 nell'apparecchiatura centrale ed effettuare l'accoppiamento
con una nuova apparecchiatura di ampliamento.
oppure
– Inserire una nuova apparecchiatura di ampliamento in un ramo esistente.
oppure
– Inserire la nuova interfaccia master DP esterna e realizzare un nuovo sistema master
DP
– Reinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 275
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

7. Commutare allo stato di sistema ridondato (vedere il capitolo PCS 7, sequenza operativa
6: Commutazione allo stato di sistema ridondato (Pagina 272))
8. Modificare e caricare il programma utente (vedere il capitolo PCS 7, sequenza operativa
7: Modifica e caricamento del programma utente (Pagina 273))

17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

Situazione iniziale
Accertarsi che i parametri della CPU (p. es. i tempi di controllo) siano compatibili con il
nuovo programma pianificato. Eventualmente sarà necessario modificare prima i parametri
della CPU (vedere il capitolo Modifica ai parametri della CPU (Pagina 301)).
Le unità da rimuovere, nonché i sensori e gli attuatori collegati, non sono più rilevanti per il
processo da comandare. Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedimento
La rimozione di componenti hardware da un sistema H in PCS 7 prevede le seguenti
sequenze operative. In un sottocapitolo sono descritti i dettagli sulle singole fasi.

Sequenza Operazione vedere capitolo


operativa
1 Modifica della configurazione hardware offline PCS 7, sequenza operativa 1: Modifica della
configurazione hardware offline (Pagina 277)
2 Modifica e caricamento del programma utente PCS 7, sequenza operativa 2: Modifica e carica-
mento del programma utente (Pagina 278)
3 Arresto della CPU di riserva PCS 7, sequenza operativa 3: Arresto della CPU
di riserva (Pagina 279)
4 Caricamento della nuova configurazione hardware nella PCS 7, sequenza operativa 4: Caricamento della
CPU di riserva nuova configurazione hardware nella CPU di
riserva (Pagina 279)
5 Commutazione sulla CPU con configurazione modificata PCS 7, sequenza operativa 5: Commutazione
sulla CPU con configurazione modificata (Pagi-
na 280)
6 Commutazione allo stato di sistema ridondante PCS 7, sequenza operativa 6: Commutazione allo
stato di sistema ridondante (Pagina 281)
7 Modifica dell'hardware PCS 7, sequenza operativa 7: Modifica dell'hard-
ware (Pagina 282)

S7-400H
276 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

Eccezioni
La procedura complessiva di modifica dell’impianto non vale per la rimozione di unità di
interfaccia (vedere capitolo Rimozione di unità di interfaccia in PCS 7 (Pagina 283)).

Nota
Dopo aver modificato la configurazione hardware è possibile far eseguire il caricamento in
modo pressoché automatico. Le operazioni descritte nei capitoli da PCS 7, sequenza
operativa 3: Arresto della CPU di riserva (Pagina 279) a PCS 7, sequenza operativa 6:
Commutazione allo stato di sistema ridondante (Pagina 281) si rendono pertanto superflue.
Il comportamento del sistema descritto rimane invariato.
Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea a Configurazione HW, alla voce
"Carica nell’unità -> Carica configurazione stazione in RUN".

17.4.1 PCS 7, sequenza operativa 1: Modifica della configurazione hardware offline

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Effettuare Offline soltanto le modifiche alla configurazione che si riferiscono all'hardware
da rimuovere. Cancellare in questo caso i simboli per i canali non più usati.
2. Compilare la nuova configurazione hardware ma non ma non caricarla ancora nel
sistema di destinazione.

Risultato
La configurazione hardware modificata si trova nel PG/ES. Il sistema di destinazione
continua ad operare con la precedente configurazione nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 277
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

17.4.2 PCS 7, sequenza operativa 2: Modifica e caricamento del programma utente

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

CAUTELA

Le seguenti modifiche del programma nello stato di sistema ridondato non sono possibili e
conducono allo stato di sistema STOP (entrambe le CPU in STOP):
• Modifiche strutturali ad un’interfaccia FB o ai dati di istanza FB.
• Modifiche strutturali a DB globali.
• Compressione del programma utente CFC.
Prima di compilare nuovamente e caricare l'intero programma in seguito a queste
modifiche, rileggere i valori dei parametri nelle CFC, in caso contrario le modifiche ai
parametri del blocco possono andare perdute. Informazioni dettagliate sono disponibili nel
manuale CFC per S7, Continuous Function Chart.

Procedura
1. Effettuare soltanto le modifiche al programma che si riferiscono all'hardware da
rimuovere. È possibile cancellare i seguenti componenti:
– - Schemi CFC e SFC
– Blocchi negli schemi esistenti
– Driver dei canali, collegamenti e parametrizzazioni
2. Selezionare in SIMATIC Manager la cartella degli schemi e selezionare il comando di
menu "Strumenti > Schemi > Crea driver di unità".
In questo modo, i blocchi dei driver non più necessari vengono eliminati.
3. Compilare soltanto le modifiche degli schemi e caricarle nel sistema di destinazione.

Nota
Prima del primo richiamo di un'FC, il valore della relativa uscita è indefinito. Considerare
questa particolarità al momento del collegamento delle uscite FC.

Risultato
Il sistema H continua ad operare nello stato di sistema ridondato. Il programma utente
modificato non accede più all'hardware da rimuovere.

S7-400H
278 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

17.4.3 PCS 7, sequenza operativa 3: Arresto della CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato. Il programma utente non accede più
all'hardware da rimuovere.

Procedura
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Stop".

Risultato
La CPU di riserva si porta nello stato di funzionamento STOP, la CPU master rimane in
RUN, il sistema H opera nel funzionamento singolo. Non è più possibile accedere alla
periferia unilaterale della CPU di riserva.

17.4.4 PCS 7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione


hardware nella CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nel funzionamento singolo.

Procedura
Caricare la configurazione hardware compilata nella CPU di riserva che si trova in STOP.

Nota
Nel funzionamento singolo, il programma utente e la progettazione dei collegamenti non
devono essere sovrascritti.

Risultato
La nuova configurazione hardware della CPU di riserva non ha ancora effetto sul
funzionamento corrente.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 279
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

17.4.5 PCS 7, sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione


modificata

Situazione iniziale
La configurazione hardware modificata è stata caricata nella CPU di riserva.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" fare clic sul pulsante "Commuta su..."
3. Nella finestra di dialogo "Commuta" selezionare l'opzione "configurazione modificata" e
fare clic sul pulsante "Commuta".
4. Confermare la successiva interrogazione di sicurezza con "OK".

Risultato
La CPU di riserva si accoppia, viene aggiornata (vedere il capitolo Accoppiamento e
aggiornamento (Pagina 131)) e diventa master. La CPU che finora era master si porta nello
stato di funzionamento STOP, il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nel
funzionamento singolo.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della Periferia unilaterale della Periferia condivisa
CPU finora master nuova CPU master
Unità I/O da ri- Non vengono più interpellate dalla CPU.
muovere1) I blocchi dei driver non sono più disponibili.
Unità I/O ancora Non vengono più inter- Vengono nuovamente Continuano ad operare
disponibili pellate dalla CPU. parametrizzate2) e ag- senza interruzione.
Le unità di uscita emet- giornate dalla CPU.
tono i valori di sostituzio-
ne o di stazionamento
configurati.
Stazioni DP da Come le unità I/O da rimuovere (vedere sopra)
rimuovere
1) Non più contenute nella configurazione hardware ma ancora inserite
2) Le unità centrali vengono inoltre prima resettate. Le unità di uscita emettono in questo caso bre-
vemente 0 (invece dei valori sostitutivi o di stazionamento configurati).

S7-400H
280 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto e il cambio del master non viene effettuato. Il sistema H mantiene la CPU finora
master nel funzionamento singolo e cerca, se possibile, di effettuare il cambio del master in
seguito. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo di ciclo
(Pagina 144).

17.4.6 PCS 7, sequenza operativa 6: Commutazione allo stato di sistema ridondante

Situazione iniziale
Il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nel funzionamento singolo.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Nuovo avviamento (Avviamento a caldo)".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento e viene aggiornata. Il sistema H opera con la
nuova configurazione hardware nello stato di sistema ridondato.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della Periferia unilaterale della Periferia condivisa
CPU di riserva CPU master
Unità I/O da ri- Non vengono più interpellate dalla CPU.
muovere1) I blocchi dei driver non sono più disponibili.
Unità I/O ancora Vengono nuovamente Continuano ad operare senza interruzione.
disponibili parametrizzate2) e ag-
giornate dalla CPU.
Stazioni DP da Come le unità I/O da rimuovere (vedere sopra)
rimuovere
1) Non più contenute nella configurazione hardware ma ancora inserite
2) Le unità centrali vengono inoltre prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece
dei valori sostitutivi o di stazionamento configurati).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 281
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto. Il sistema H mantiene la CPU finora master nel funzionamento singolo e cerca, a
determinate condizioni, di effettuare nuovamente l’accoppiamento e aggiornamento in un
secondo momento. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo
di ciclo (Pagina 144).

17.4.7 PCS 7, sequenza operativa 7: Modifica dell'hardware

Situazione iniziale
Il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Disinserire tutti i sensori e attuatori dai componenti da rimuovere.
2. Estrarre le unità non più necessarie della periferia unilaterale dai telai di montaggio.
3. Estrarre i componenti non più necessari dalle stazioni DP modulari.
4. Rimuovere le stazioni DP non più necessarie dai sistemi master DP.

Nota
Con periferia condivisa: Concludere innanzitutto tutte le modifiche in un ramo del sistema
master DP ridondato prima di effettuare modifiche al secondo ramo.

Risultato
L'estrazione di unità rimosse dalla configurazione non ha effetto sul programma utente. Lo
stesso vale per quanto concerne la rimozione di stazioni DP.
Il sistema H continua ad operare nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
282 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.4 Rimozione di componenti in PCS 7

17.4.8 Rimozione di unità di interfaccia in PCS 7


La rimozione delle unità d’interfaccia IM460 e IM461, dell’interfaccia master DP esterna
CP443-5 Extended, nonché dei corrispondenti connettori sono ammesse soltanto a tensione
disinserita.
A tale scopo è necessario disinserire la singola alimentazione di un intero sistema parziale.
Ciò è possibile senza influenzare il processo solo se questo sistema parziale si trova in stato
di STOP.

Procedimento
1. Modificare la configurazione hardware offline (vedere capitolo PCS 7, sequenza operativa
1: Modifica della configurazione hardware offline (Pagina 277))
2. Modificare e caricare il programma utente (vedere il capitolo PCS 7, sequenza operativa
2: Modifica e caricamento del programma utente (Pagina 278))
3. Arrestare la CPU di riserva (vedere il capitolo PCS 7, sequenza operativa 3: Arresto della
CPU di riserva (Pagina 279))
4. Caricare la nuova configurazione hardware nella CPU di riserva (vedere il capitolo PCS
7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione hardware nella CPU di
riserva (Pagina 279))
5. Se si intende rimuovere un'unità di interfaccia dal sistema parziale della CPU di riserva
attuale, effettuare le seguenti operazioni:
– Disinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
– Estrarre un'IM460 dall'apparecchiatura centrale.
oppure
– Rimuovere un'apparecchiatura di ampliamento da un ramo esistente.
oppure
– Estrarre un’interfaccia master DP esterna.
– Reinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
6. Commutare sulla CPU con la configurazione modificata (vedere il capitolo PCS 7,
sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione modificata
(Pagina 280))

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 283
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

7. Se si intende rimuovere un'unità di interfaccia dal sistema parziale della CPU master
originaria (attualmente in stato di STOP), effettuare le seguenti operazioni:
– Disinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
– Estrarre un'IM460 dall'apparecchiatura centrale.
oppure
– Rimuovere un'apparecchiatura di ampliamento da un ramo esistente.
oppure
– Estrarre un’interfaccia master DP esterna.
– Reinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
8. Commutare allo stato di sistema ridondato (vedere il capitolo PCS 7, sequenza operativa
6: Commutazione allo stato di sistema ridondante (Pagina 281))

17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Situazione iniziale
Accertarsi che i parametri della CPU (p. es. i tempi di controllo) siano compatibili con il
nuovo programma pianificato. Eventualmente sarà necessario modificare prima i parametri
della CPU (vedere il capitolo Modifica ai parametri della CPU (Pagina 301)).
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedimento
L’aggiunta di componenti hardware in un sistema H di STEP 7 prevede le seguenti
sequenze operative. In un sottocapitolo sono descritti i dettagli sulle singole fasi.

Sequenza Operazione vedere capitolo


operativa
1 Modifica dell'hardware STEP 7, sequenza operativa 1: Inserimento
dell'hardware (Pagina 285)
2 Modifica della configurazione hardware Offline STEP 7, sequenza operativa 2: Modifica della
configurazione hardware Offline (Pagina 286)
3 Ampliamento e caricamento dei blocchi organizzativi STEP 7, sequenza operativa 3: Ampliamento e
caricamento dei blocchi organizzativi
(Pagina 286)
4 Arresto della CPU di riserva STEP 7, sequenza operativa 4: Arresto della
CPU di riserva (Pagina 287)
5 Caricamento della nuova configurazione hardware nella STEP 7, sequenza operativa 5: Caricamento
CPU di riserva della nuova configurazione hardware nella
CPU di riserva (Pagina 287)
6 Commutazione sulla CPU con configurazione modificata STEP 7, sequenza operativa 6: Commutazione
sulla CPU con configurazione modificata (Pa-
gina 288)

S7-400H
284 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Sequenza Operazione vedere capitolo


operativa
7 Commutazione allo stato di sistema ridondato STEP 7, sequenza operativa 7: Commutazione
allo stato di sistema ridondato (Pagina 289)
8 Modifica e caricamento del programma utente STEP 7, sequenza operativa 8: Modifica e
caricamento del programma utente
(Pagina 290)

Eccezioni
Questo procedimento complessivo della modifica dell'impianto non vale nei seguenti casi:
● Utilizzo di canali liberi su un'unità disponibile
● Inserimento di unità di interfaccia (vedere capitolo Aggiunta di unità di interfaccia in STEP
7 (Pagina 292))

Nota
Dopo aver modificato la configurazione hardware è possibile far eseguire il caricamento
in modo pressoché automatico. Le operazioni descritte nei capitoli da STEP 7, sequenza
operativa 4: Arresto della CPU di riserva (Pagina 287) a STEP 7, sequenza operativa 8:
Modifica e caricamento del programma utente (Pagina 290) si rendono pertanto
superflue. Il comportamento del sistema descritto rimane invariato.
Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea a Configurazione HW, alla voce
"Carica nell’unità -> Carica configurazione stazione in RUN".

17.5.1 STEP 7, sequenza operativa 1: Inserimento dell'hardware

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Aggiunta di nuovi componenti al sistema.
– Inserire le nuove unità centrali nei telai di montaggio.
– Inserire le nuove unità nelle stazioni DP modulari esistenti
– Aggiungere le nuove stazioni DP ai sistemi master DP esistenti.

Nota
Con periferia condivisa: Concludere innanzitutto tutte le modifiche in un ramo del
sistema master DP ridondato prima di effettuare modifiche al secondo ramo.

2. Collegare ai nuovi componenti i sensori e gli attuatori necessari.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 285
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Risultato
L'inserimento di unità non ancora configurate non ha effetti sul programma utente. Lo stesso
vale per quanto concerne l’inserimento di stazioni DP.
Il sistema H continua ad operare nello stato di sistema ridondato.
L'accesso ai nuovi componenti non è ancora possibile.

17.5.2 STEP 7, sequenza operativa 2: Modifica della configurazione hardware Offline

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato. L'accesso alle unità aggiunto non è
ancora possibile.

Procedura
1. Effettuare Offline tutte le modifiche alla configurazione hardware che si riferiscono
all’hardware aggiunto.
2. Compilare la nuova configurazione hardware ma non ma non caricarla ancora nel
sistema di destinazione.

Risultato
La configurazione hardware modificata si trova nel PG. Il sistema di destinazione continua
ad operare con la precedente configurazione nello stato di sistema ridondato.

Progettazione del collegamento


I collegamenti verso o da nuovi CP aggiunti, devono essere progettati in entrambe i partner
di collegamento dopo che la modifica della struttura hardware si è completamente conclusa.

17.5.3 STEP 7, sequenza operativa 3: Ampliamento e caricamento dei blocchi


organizzativi

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
286 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Procedura
1. Accertarsi che gli OB di allarme 4x, 82, 83, 85, 86, OB88 e122 reagiscano nel modo
desiderato agli allarmi dei nuovi componenti.
2. Caricare gli OB modificati e le parti del programma interessate nel sistema di
destinazione.

Risultato
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

17.5.4 STEP 7, sequenza operativa 4: Arresto della CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Stop".

Risultato
La CPU di riserva si porta nello stato di funzionamento STOP, la CPU master rimane in
RUN, il sistema H opera nel funzionamento singolo. Non è più possibile accedere alla
periferia unilaterale della CPU di riserva. L’OB 70 (perdita di ridondanza della periferia) non
viene richiamato a causa della perdita di ridondanza della CPU (OB 72) sovraordinata.

17.5.5 STEP 7, sequenza operativa 5: Caricamento della nuova configurazione


hardware nella CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nel funzionamento singolo.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 287
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Procedura
Caricare la configurazione hardware compilata nella CPU di riserva che si trova in STOP.

Nota
Nel funzionamento singolo, il programma utente e la progettazione dei collegamenti non
devono essere sovrascritti.

Risultato
La nuova configurazione hardware della CPU di riserva non ha ancora effetto sul
funzionamento corrente.

17.5.6 STEP 7, sequenza operativa 6: Commutazione sulla CPU con configurazione


modificata

Situazione iniziale
La configurazione hardware modificata è stata caricata nella CPU di riserva.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" fare clic sul pulsante "Commuta su..."
3. Nella finestra di dialogo "Commuta" selezionare l'opzione "configurazione modificata" e
fare clic sul pulsante "Commuta".
4. Confermare la successiva interrogazione di sicurezza con "OK".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento, viene aggiornata e diventa master. La CPU che
finora era master si porta nello stato di funzionamento STOP, il sistema H opera con la
nuova configurazione hardware nel funzionamento singolo.

S7-400H
288 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della CPU Periferia unilaterale della nuo- Periferia condivisa
finora master va CPU master
Unità I/O aggiunte Non vengono ancora interpel- Vengono parametrizzate e aggiornate dalla CPU.
late dalla CPU. Le unità di uscita emettono per qualche istante i valori di sostitu-
zione configurati.
Unità I/O ancora di- Non vengono più interpellate Vengono nuovamente parame- Continuano ad operare senza
sponibili dalla CPU. trizzate1) e aggiornate dalla interruzione.
Le unità di uscita emettono i CPU.
valori di sostituzione o di sta-
zionamento configurati.
Stazioni DP aggiunte Non vengono ancora interpel- Come le unità I/O aggiunte (vedere sopra)
late dalla CPU.
1) Inoltre, le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece dei valori sostitutivi o
di stazionamento configurati).

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto e il cambio del master non viene effettuato. Il sistema H mantiene la CPU finora
master nel funzionamento singolo e cerca, se possibile, di effettuare il cambio del master in
seguito. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo di ciclo
(Pagina 144).

17.5.7 STEP 7, sequenza operativa 7: Commutazione allo stato di sistema ridondato

Situazione iniziale
Il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nel funzionamento singolo.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Nuovo avviamento (Avviamento a caldo)".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento e viene aggiornata. Il sistema H opera con la
nuova configurazione hardware nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 289
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della CPU Periferia unilaterale della CPU Periferia condivisa
di riserva master
Unità I/O aggiunte Vengono parametrizzate e Vengono aggiornate dalla Vengono aggiornate dalla
aggiornate dalla CPU. CPU. CPU.
Le unità di uscita emettono per Generazione di allarmi di inse-
qualche istante i valori di sosti- rimento; nell’OB 83 devono
tuzione configurati. essere ignorati.
Unità I/O ancora di- Vengono nuovamente parame- Continuano ad operare senza interruzione.
sponibili trizzate1) e aggiornate dalla
CPU.
Stazioni DP aggiunte Come le unità I/O aggiunte Vengono aggiornate dalla CPU.
(vedere sopra)
1) Inoltre, le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece dei valori sostitutivi o
di stazionamento configurati).

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto. Il sistema H mantiene la CPU finora master nel funzionamento singolo e cerca, a
determinate condizioni, di effettuare nuovamente l’accoppiamento e aggiornamento in un
secondo momento. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo
di ciclo (Pagina 144).

17.5.8 STEP 7, sequenza operativa 8: Modifica e caricamento del programma utente

Situazione iniziale
Il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nello stato di sistema ridondato.

Limitazioni

CAUTELA

Nello stato di sistema Ridondanza non sono ammesse modifiche strutturali di un'interfaccia
FB o dei dati di istanza di un FB. Esse conducono allo stato di sistema STOP (entrambe le
CPU in STOP).

S7-400H
290 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Procedimento
1. Effettuare le modifiche al programma che si riferiscono all'hardware aggiunto.
È possibile aggiungere, modificare o rimuovere OB, FB, FC e DB.
2. Caricare nel sistema di destinazione solo le modifiche al programma.
3. Progettare i collegamenti dai o ai nuovi CP aggiunti in entrambi i partner di collegamento
e caricarli nei sistemi di destinazione.

Nota
Prima del primo richiamo di un'FC, il valore della relativa uscita è indefinito. Considerare
questa particolarità al momento del collegamento delle uscite FC.

Risultato
Il sistema H elabora nello stato di sistema ridondato l’intero impianto hardware con il nuovo
programma utente.

17.5.9 STEP 7, utilizzo di canali liberi su un'unità esistente


L'utilizzo di canali di un'unità di periferia che finora erano liberi dipende in primo luogo dal
fatto che l'unità sia parametrizzabile o meno.

Unità non parametrizzabili


Nel caso delle unità non parametrizzabili è possibile collegare e utilizzare i canali liberi nel
programma utente in qualsiasi momento.

Unità parametrizzabili
Nel caso delle unità parametrizzabili la configurazione hardware deve essere adattata ai
sensori o attuatori da utilizzare. Nella maggior parte dei casi perciò è necessario
riparametrizzare l'intera unità.
Di conseguenza non è più possibile un funzionamento di continuità delle unità interessate:
● Le unità di uscita unilaterali emettono brevemente il valore 0 (anziché i valori sostitutivi o
di mantenimento configurati).
● Al momento della commutazione alla CPU con la configurazione modificata le unità nelle
stazioni DP collegate non vengono riparametrizzate.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 291
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.5 Aggiunta di componenti in STEP 7

Per modificare l'utilizzo dei canali è necessario il procedimento seguente:


● Nei passi da 1 a 5 l'unità interessata viene estratta completamente dalla configurazione
hardware e dal programma utente. Essa può però rimanere innestata nella stazione DP.
● Nei passi da 3 a 8 l'unità con l'utilizzo modificato viene di nuovo inserita nella
configurazione hardware e nel programma utente.

Nota
Tra le due commutazioni (passi V e 6) non vengono indirizzate le unità interessate; le
unità di uscita interessate emettono il valore 0.
Se questo comportamento non può essere tollerato per il processo da controllare non
esistono possibilità di usare i canali finora liberi. In questo caso si devono innestare unità
aggiuntive per ampliare l'impianto.

17.5.10 Aggiunta di unità di interfaccia in STEP 7


L’aggiunta di unità d’interfaccia IM460 e IM461, dell’interfaccia master DP esterna CP443-5
Extended, nonché dei corrispondenti connettori sono ammesse solo a tensione disinserita.
A tale scopo è necessario disinserire la singola alimentazione di un intero sistema parziale.
Ciò è possibile senza influenzare il processo solo se questo sistema parziale si trova in stato
di STOP.

Procedimento
1. Modificare la configurazione hardware offline (vedere capitolo STEP 7, sequenza
operativa 2: Modifica della configurazione hardware Offline (Pagina 286))
2. Ampliare e caricare i blocchi organizzativi (vedere capitolo STEP 7, sequenza operativa
3: Ampliamento e caricamento dei blocchi organizzativi (Pagina 286))
3. Arrestare la CPU di riserva (vedere il capitolo STEP 7, sequenza operativa 4: Arresto
della CPU di riserva (Pagina 287))
4. Caricare la nuova configurazione hardware nella CPU di riserva (vedere il capitolo STEP
7, sequenza operativa 5: Caricamento della nuova configurazione hardware nella CPU di
riserva (Pagina 287))

S7-400H
292 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

5. Se si intende ampliare il sistema parziale della CPU di riserva attuale, effettuare le


seguenti operazioni:
– Disinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
– Inserire la nuova IM460 nell'apparecchiatura centrale ed effettuare l'accoppiamento
con una nuova apparecchiatura di ampliamento.
oppure
– Inserire una nuova apparecchiatura di ampliamento in un ramo esistente.
oppure
– Inserire la nuova interfaccia master DP esterna e realizzare un nuovo sistema master
DP
– Reinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
6. Commutare sulla CPU con la configurazione modificata (vedere il capitolo STEP 7,
sequenza operativa 6: Commutazione sulla CPU con configurazione modificata
(Pagina 288))
7. Se si desidera ampliare il sistema parziale della CPU master originaria (adesso in stato di
funzionamento STOP), effettuare le seguenti operazioni:
– Disinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
– Inserire la nuova IM460 nell'apparecchiatura centrale ed effettuare l'accoppiamento
con una nuova apparecchiatura di ampliamento.
oppure
– Inserire una nuova apparecchiatura di ampliamento in un ramo esistente.
oppure
– Inserire la nuova interfaccia master DP esterna e realizzare un nuovo sistema master
DP
– Reinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
8. Commutare allo stato di sistema ridondato (vedere il capitolo STEP 7, sequenza
operativa 7: Commutazione allo stato di sistema ridondato (Pagina 289))
9. Modificare e caricare il programma utente (vedere il capitolo STEP 7, sequenza operativa
8: Modifica e caricamento del programma utente (Pagina 290))

17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

Situazione iniziale
Accertarsi che i parametri della CPU (p. es. i tempi di controllo) siano compatibili con il
nuovo programma pianificato. Eventualmente sarà necessario modificare prima i parametri
della CPU (vedere il capitolo Modifica ai parametri della CPU (Pagina 301)).
Le unità da rimuovere, nonché i sensori e gli attuatori collegati, non sono più rilevanti per il
processo da comandare. Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 293
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

Procedimento
La rimozione di componenti hardware da un sistema H in STEP 7 prevede le seguenti
sequenze operative. In un sottocapitolo sono descritti i dettagli sulle singole fasi.

Sequenza Operazione vedere capitolo


operativa
1 Modifica della configurazione hardware offline STEP 7, sequenza operativa 1: Modifica della
configurazione hardware offline (Pagina 295)
2 Modifica e caricamento del programma utente STEP 7, sequenza operativa 2: Modifica e
caricamento del programma utente
(Pagina 295)
3 Arresto della CPU di riserva STEP 7, sequenza operativa 3: Arresto della
CPU di riserva (Pagina 296)
4 Caricamento della nuova configurazione hardware nella STEP 7, sequenza operativa 4: Caricamento
CPU di riserva della nuova configurazione hardware nella
CPU di riserva (Pagina 296)
5 Commutazione sulla CPU con configurazione modificata STEP 7, sequenza operativa 5: Commutazione
sulla CPU con configurazione modificata (Pa-
gina 297)
6 Commutazione allo stato di sistema ridondante STEP 7, sequenza operativa 6: Commutazione
allo stato di sistema ridondante (Pagina 298)
7 Modifica dell'hardware STEP 7, sequenza operativa 7: Modifica
dell'hardware (Pagina 299)
8 Modifica e caricamento dei blocchi organizzativi STEP 7, sequenza operativa 8: Modifica e
caricamento dei blocchi organizzativi
(Pagina 299)

Eccezioni
La procedura complessiva di modifica dell’impianto non vale per la rimozione di unità di
interfaccia (vedere capitolo Rimozione di unità di interfaccia in STEP 7 (Pagina 300)).

Nota
Dopo aver modificato la configurazione hardware è possibile far eseguire il caricamento in
modo pressoché automatico. Le operazioni descritte nei capitoli da STEP 7, sequenza
operativa 3: Arresto della CPU di riserva (Pagina 296) a STEP 7, sequenza operativa 6:
Commutazione allo stato di sistema ridondante (Pagina 298) si rendono pertanto superflue.
Il comportamento del sistema descritto rimane invariato.
Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea a Configurazione HW, alla voce
"Carica nell’unità -> Carica configurazione stazione in RUN".

S7-400H
294 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

17.6.1 STEP 7, sequenza operativa 1: Modifica della configurazione hardware offline

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Effettuare Offline tutte le modifiche alla configurazione hardware che si riferiscono
all’hardware da rimuovere.
2. Compilare la nuova configurazione hardware ma non ma non caricarla ancora nel
sistema di destinazione.

Risultato
La configurazione hardware modificata si trova nel PG. Il sistema di destinazione continua
ad operare con la precedente configurazione nello stato di sistema ridondato.

17.6.2 STEP 7, sequenza operativa 2: Modifica e caricamento del programma utente

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Limitazioni

CAUTELA

Le modifiche strutturali di un'interfaccia FB o dei dati di istanza di un FB nello stato di


sistema ridondato non sono possibili e conducono allo stato di sistema STOP (entrambe le
CPU in STOP).

Procedura
1. Effettuare solo le modifiche al programma che si riferiscono all'hardware da rimuovere.
È possibile aggiungere, modificare o rimuovere OB, FB, FC e DB.
2. Caricare nel sistema di destinazione solo le modifiche al programma.

Risultato
Il sistema H continua ad operare nello stato di sistema ridondato. Il programma utente
modificato non accede più all'hardware da rimuovere.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 295
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

17.6.3 STEP 7, sequenza operativa 3: Arresto della CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato. Il programma utente non accede più
all'hardware da rimuovere.

Procedura
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Stop".

Risultato
La CPU di riserva si porta nello stato di funzionamento STOP, la CPU master rimane in
RUN, il sistema H opera nel funzionamento singolo. Non è più possibile indirizzare la
periferia unilaterale della CPU di riserva.

17.6.4 STEP 7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione


hardware nella CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nel funzionamento singolo.

Procedura
Caricare la configurazione hardware compilata nella CPU di riserva che si trova in STOP.

Nota
Nel funzionamento singolo, il programma utente e la progettazione dei collegamenti non
devono essere sovrascritti.

Risultato
La nuova configurazione hardware della CPU di riserva non ha ancora effetto sul
funzionamento corrente.

S7-400H
296 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

17.6.5 STEP 7, sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione


modificata

Situazione iniziale
La configurazione hardware modificata è stata caricata nella CPU di riserva.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" fare clic sul pulsante "Commuta su..."
3. Nella finestra di dialogo "Commuta" selezionare l'opzione "configurazione modificata" e
fare clic sul pulsante "Commuta".
4. Confermare la successiva interrogazione di sicurezza con "OK".

Risultato
La CPU di riserva si accoppia, viene aggiornata (vedere il capitolo Accoppiamento e
aggiornamento (Pagina 131)) e diventa master. La CPU che finora era master si porta nello
stato di funzionamento STOP, il sistema H opera nel funzionamento singolo.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della CPU Periferia unilaterale della nuo- Periferia condivisa
finora master va CPU master
Unità I/O da Non vengono più interpellate dalla CPU.
rimuovere1)
Unità I/O ancora di- Non vengono più interpellate Vengono nuovamente parame- Continuano ad operare senza
sponibili dalla CPU. trizzate2) e aggiornate dalla interruzione.
Le unità di uscita emettono i CPU.
valori di sostituzione o di sta-
zionamento configurati.
Stazioni DP da rimuo- Come le unità I/O da rimuovere (vedere sopra)
vere
1) Non più contenute nella configurazione hardware ma ancora inserite
2) Inoltre, le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece dei valori sostitutivi o
di stazionamento configurati).

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto e il cambio del master non viene effettuato. Il sistema H mantiene la CPU finora
master nel funzionamento singolo e cerca, se possibile, di effettuare il cambio del master in
seguito. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo di ciclo
(Pagina 144).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 297
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

17.6.6 STEP 7, sequenza operativa 6: Commutazione allo stato di sistema ridondante

Situazione iniziale
Il sistema H opera con la nuova (limitata) configurazione hardware nel funzionamento
singolo.

Procedura
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Nuovo avviamento (Avviamento a caldo)".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento e viene aggiornata. Il sistema H opera nello stato
di sistema ridondato.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della CPU Periferia unilaterale della CPU Periferia condivisa
di riserva master
Unità I/O da Non vengono più interpellate dalla CPU.
rimuovere1)
Unità I/O ancora di- Vengono nuovamente parame- Continuano ad operare senza interruzione.
sponibili trizzate2) e aggiornate dalla
CPU.
Stazioni DP da rimuo- Come le unità I/O da rimuovere (vedere sopra)
vere
1) Non più contenute nella configurazione hardware ma ancora inserite
2) Le unità centrali vengono inoltre prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece dei valori sostitutivi o
di stazionamento configurati).

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto. Il sistema H mantiene la CPU finora master nel funzionamento singolo e cerca, a
determinate condizioni, di effettuare nuovamente l’accoppiamento e aggiornamento in un
secondo momento. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo
di ciclo (Pagina 144).

S7-400H
298 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

17.6.7 STEP 7, sequenza operativa 7: Modifica dell'hardware

Situazione iniziale
Il sistema H opera con la nuova configurazione hardware nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Disinserire tutti i sensori e attuatori dai componenti da rimuovere.
2. Rimuovere i componenti desiderati dal sistema.
– Estrarre le unità centrali dai telai di montaggio.
– Estrarre le unità dalle stazioni DP modulari
– Rimuovere le stazioni DP dai sistemi master DP.

Nota
Con periferia condivisa: Concludere innanzitutto tutte le modifiche in un ramo del
sistema master DP ridondato prima di effettuare modifiche al secondo ramo.

Risultato
L'estrazione delle unità rimosse dalla configurazione non si ripercuote sul programma utente.
Lo stesso vale per quanto concerne la rimozione di stazioni DP.
Il sistema H continua ad operare nello stato di sistema ridondato.

17.6.8 STEP 7, sequenza operativa 8: Modifica e caricamento dei blocchi organizzativi

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Accertarsi che gli OB di allarme 4x e 82 non reagiscano più agli allarmi generati da
componenti rimossi.
2. Caricare gli OB modificati e le parti del programma interessate nel sistema di
destinazione.

Risultato
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 299
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.6 Rimozione di componenti in STEP 7

17.6.9 Rimozione di unità di interfaccia in STEP 7


La rimozione delle unità d’interfaccia IM460 e IM461, dell’interfaccia master DP esterna
CP443-5 Extended e dei corrispondenti cavi con connettore è ammessa soltanto a tensione
disinserita.
A tale scopo è necessario disinserire la singola alimentazione di un intero sistema parziale.
Ciò è possibile senza influenzare il processo solo se questo sistema parziale si trova in stato
di STOP.

Procedimento
1. Modificare la configurazione hardware offline (vedere capitolo STEP 7, sequenza
operativa 1: Modifica della configurazione hardware offline (Pagina 295))
2. Modificare e caricare il programma utente (vedere il capitolo STEP 7, sequenza operativa
2: Modifica e caricamento del programma utente (Pagina 295))
3. Arrestare la CPU di riserva (vedere il capitolo STEP 7, sequenza operativa 3: Arresto
della CPU di riserva (Pagina 296))
4. Caricare la nuova configurazione hardware nella CPU di riserva (vedere il capitolo STEP
7, sequenza operativa 4: Caricamento della nuova configurazione hardware nella CPU di
riserva (Pagina 296))
5. Se si intende rimuovere un'unità di interfaccia dal sistema parziale della CPU di riserva
attuale, effettuare le seguenti operazioni:
– Disinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
– Estrarre un'IM460 dall'apparecchiatura centrale.
oppure
– Rimuovere un'apparecchiatura di ampliamento da un ramo esistente.
oppure
– Estrarre un’interfaccia master DP esterna.
– Reinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
6. Commutare sulla CPU con la configurazione modificata (vedere il capitolo STEP 7,
sequenza operativa 5: Commutazione sulla CPU con configurazione modificata
(Pagina 297))
7. Se si intende rimuovere un'unità di interfaccia dal sistema parziale della CPU master
originaria (attualmente in stato di STOP), effettuare le seguenti operazioni:
– Disinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.
– Estrarre un'IM460 dall'apparecchiatura centrale.
oppure
– Rimuovere un'apparecchiatura di ampliamento da un ramo esistente.
oppure
– Estrarre un’interfaccia master DP esterna.
– Reinserire l’alimentazione del sistema parziale di riserva.

S7-400H
300 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.7 Modifica ai parametri della CPU

8. Commutare allo stato di sistema ridondato (vedere il capitolo STEP 7, sequenza


operativa 6: Commutazione allo stato di sistema ridondante (Pagina 298))
9. Modificare e caricare i blocchi organizzativi (vedere il capitolo STEP 7, sequenza
operativa 8: Modifica e caricamento dei blocchi organizzativi (Pagina 299))

17.7 Modifica ai parametri della CPU

17.7.1 Modifica ai parametri della CPU


Durante il funzionamento, è consentita soltanto la modifica di determinati parametri
(proprietà dell'oggetto) della CPU. Si tratta dei parametri contrassegnati dal testo blu nelle
finestre di dialogo (se nel Pannello di controllo di Windows per il testo delle finestre di
dialogo si è impostato il colore blu, i parametri modificabili appariranno in nero).

Nota
Se vengono modificati parametri per i quali le modifiche sono vietate, non avverrà alcuna
commutazione sulla CPU con i parametri modificati. In questo caso, nel buffer di diagnostica
verrà registrato l'evento W#16#5966. I parametri erroneamente modificati, devono essere
reimpostati, nella progettazione, sugli ultimi valori validi.

Tabella 17- 1 Parametri modificabili della CPU

Scheda Parametro modificabile


Avvio Tempo di controllo per segnale di pronto dell'unità
Tempo di controllo per trasferimento dei parametri alle unità
Ciclo / merker di clock Tempo di controllo del ciclo
Carico del ciclo a causa della comunicazione
Dimensioni dell'immagine di processo degli ingressi *)
Dimensioni dell'immagine di processo delle uscite *)
Memoria Dati locali per le singole classi di priorità *)
Risorse di comunicazione: numero massimo dei job di comunicazione. Rispetto
al precedente valore progettato, questo parametro può essere soltanto incre-
mentato*).
Allarme dall’orologio (per ogni OB di Casella di controllo "Attiva"
allarme dall'orologio)
Casella di riepilogo "Esecuzione"
Data di avvio
Ora
Schedulazione orologio (per ogni OB di Esecuzione
schedulazione orologio)
Spostamento delle fasi

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 301
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.7 Modifica ai parametri della CPU

Scheda Parametro modificabile


Diagnostica / Orologio Fattore di correzione
Protezione Livello di protezione e password
Parametri H Tempo di ciclo di test
Massimo prolungamento del ciclo
Ritardo massimo di comunicazione
Tempo massimo di inibizione per le classi di priorità > 15
Tempo minimo di arresto della periferia
*) Le modifiche a questi parametri comportano anche modifiche ai contenuti della memoria.

La selezione dei nuovi valori deve avvenire in modo da consentirne l'applicazione sia al
programma utente correntemente caricato che a quello nuovo previsto.

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedimento
Per modificare i parametri della CPU di un sistema H, effettuare le operazioni elencate nel
seguito. In un sottocapitolo sono descritti i dettagli sulle singole fasi.

Sequenza Operazione vedere capitolo


operativa
1 Modifica dei parametri della CPU offline Sequenza operativa 1: Modifica dei parametri
della CPU offline (Pagina 303)
2 Arresto della CPU di riserva Sequenza operativa 2: Arresto della CPU di riser-
va (Pagina 303)
3 Caricamento dei parametri modificati nella CPU di riserva Sequenza operativa 3: Caricamento della nuova
configurazione hardware nella CPU di riserva
(Pagina 304)
4 Commutazione sulla CPU con configurazione modificata Sequenza operativa 4: Commutazione sulla CPU
con configurazione modificata (Pagina 305)
5 Commutazione allo stato di sistema ridondato Sequenza operativa 5: Commutazione allo stato
di sistema ridondante (Pagina 306)

S7-400H
302 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.7 Modifica ai parametri della CPU

Nota
Dopo aver modificato la configurazione hardware è possibile far eseguire il caricamento in
modo pressoché automatico. Le operazioni descritte nei capitoli da Sequenza operativa 2:
Arresto della CPU di riserva (Pagina 303) a Sequenza operativa 5: Commutazione allo stato
di sistema ridondante (Pagina 306) si rendono pertanto superflue. Il comportamento del
sistema descritto rimane invariato.
Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea a Configurazione HW, alla voce
"Carica nell’unità -> Carica configurazione stazione in RUN". Per maggiori informazioni
consultare la Guida in linea a Configurazione HW, alla voce "Carica nell’unità -> Carica
configurazione stazione in RUN".

17.7.2 Sequenza operativa 1: Modifica dei parametri della CPU offline

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Modificare Offline nella configurazione hardware le proprietà desiderate della CPU.
2. Compilare la nuova configurazione hardware ma non ma non caricarla ancora nel
sistema di destinazione.

Risultato
La configurazione hardware modificata si trova nel PG/ES. Il sistema di destinazione
continua ad operare con la precedente configurazione nello stato di sistema ridondato.

17.7.3 Sequenza operativa 2: Arresto della CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Stop".

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 303
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.7 Modifica ai parametri della CPU

Risultato
La CPU di riserva si porta nello stato di funzionamento STOP, la CPU master rimane in
RUN, il sistema H opera nel funzionamento singolo. Non è più possibile indirizzare la
periferia unilaterale della CPU di riserva.

17.7.4 Sequenza operativa 3: Caricamento della nuova configurazione hardware nella


CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nel funzionamento singolo.

Procedura
Caricare la configurazione hardware compilata nella CPU di riserva che si trova in STOP.

Nota
Nel funzionamento singolo, il programma utente e la progettazione dei collegamenti non
devono essere sovrascritti.

Risultato
I parametri modificati della CPU nella nuova configurazione hardware della CPU di riserva
non si ripercuotono sul funzionamento corrente.

S7-400H
304 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.7 Modifica ai parametri della CPU

17.7.5 Sequenza operativa 4: Commutazione sulla CPU con configurazione modificata

Situazione iniziale
La configurazione hardware modificata è stata caricata nella CPU di riserva.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" fare clic sul pulsante "Commuta su..."
3. Nella finestra di dialogo "Commuta" selezionare l'opzione "configurazione modificata" e
fare clic sul pulsante "Commuta".
4. Confermare la successiva interrogazione di sicurezza con "OK".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento, viene aggiornata e diventa master. La CPU che
finora era master si porta nello stato di funzionamento STOP, il sistema H opera nel
funzionamento singolo.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della CPU Periferia unilaterale della nuo- Periferia condivisa
finora master va CPU master
Unità I/O Non vengono più interpellate Vengono nuovamente parame- Continuano ad operare senza
dalla CPU. trizzate1) e aggiornate dalla interruzione.
Le unità di uscita emettono i CPU.
valori di sostituzione o di sta-
zionamento configurati.
1) Inoltre, le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece dei valori sostitutivi o
di stazionamento configurati).

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto e il cambio del master non viene effettuato. Il sistema H mantiene la CPU finora
master nel funzionamento singolo e cerca, se possibile, di effettuare il cambio del master in
seguito. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo di ciclo
(Pagina 144).
Nel caso di valori diversi dei tempi di controllo, nelle CPU trovano applicazione
rispettivamente i valori maggiori.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 305
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.7 Modifica ai parametri della CPU

17.7.6 Sequenza operativa 5: Commutazione allo stato di sistema ridondante

Situazione iniziale
Il sistema H opera nel funzionamento singolo con i parametri della CPU modificati.

Procedura
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Nuovo avviamento (Avviamento a caldo)".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento e viene aggiornata. Il sistema H opera nello stato
di sistema ridondato.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della CPU Periferia unilaterale della CPU Periferia condivisa
di riserva master
Unità I/O Vengono nuovamente parame- Continuano ad operare senza interruzione.
trizzate1) e aggiornate dalla
CPU.
1) Inoltre, le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece dei valori sostitutivi o
di stazionamento configurati).

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto. Il sistema H mantiene la CPU finora master nel funzionamento singolo e cerca, a
determinate condizioni, di effettuare nuovamente l’accoppiamento e aggiornamento in un
secondo momento. Informazioni dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo
di ciclo (Pagina 144).
Nel caso di valori diversi dei tempi di controllo, nelle CPU trovano applicazione
rispettivamente i valori maggiori.

S7-400H
306 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.8 Modifica della configurazione di memoria della CPU

17.8 Modifica della configurazione di memoria della CPU

17.8.1 Modifica della configurazione di memoria della CPU


Lo stato di sistema ridondato è possibile soltanto se la configurazione di memoria delle due
CPU è identica. Ciò presuppone che:
● La memoria di caricamento di entrambe le CPU presenti la stessa capacità e sia dello
stesso tipo (RAM o FLASH).
Durante il funzionamento, è possibile modificare la configurazione di memoria delle CPU. Le
modifiche alla memoria possibili nell’S7–400H sono:
● Ampliamento della memoria di caricamento
● Sostituzione del tipo di memoria di caricamento

17.8.2 Ampliamento della memoria di caricamento


Sono possibili le seguenti modalità di ampliamento della memoria:
● Ampliamento della memoria di caricamento tramite inserimento di una Memory Card dello
stesso tipo ma di maggiori dimensioni in luogo di quella corrente
● Ampliamento della memoria di caricamento tramite inserimento di una RAM Card se
finora non era inserita una Memory Card
Con questo tipo di modifica della memoria, nell’accoppiamento l'intero programma utente
viene copiato dalla CPU master a quella di riserva (vedere capitolo Svolgimento
dell'aggiornamento (Pagina 138)).

Limitazioni
L’ampliamento della memoria di caricamento è opportuno soltanto con l'impiego di RAM
Card perché solo in questo caso è possibile copiare il programma utente nella memoria di
caricamento della CPU di riserva al momento dell’accoppiamento.
Sostanzialmente l'ampliamento della memoria di caricamento può essere realizzato anche
tramite FLASH Card. In questo caso, tuttavia, la responsabilità del caricamento dell'intero
programma utente e della configurazione hardware nella nuova FLASH Card (vedere il
capitolo Sostituzione del tipo di memoria di caricamento (Pagina 308)) è a carico dell'utente.

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 307
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.8 Modifica della configurazione di memoria della CPU

Procedimento
Effettuare le seguenti operazioni nell'ordine indicato:

Sequenza Operazione Come reagisce il sistema?


operativa
1 Portare in STOP la CPU di riserva tramite il PG. Il sistema opera nel funzionamento singolo.
2 Estrarre la Memory Card dalla CPU e inserire una La CPU di riserva richiede la cancellazione totale.
Memory Card dello stesso tipo con la capacità deside-
rata (di maggiori dimensioni).
3 Eseguire la cancellazione totale nella CPU di riserva –
tramite il PG.
4 Avviare la CPU di riserva tramite il comando di menu • La CPU di riserva effettua l'accoppiamento, viene
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento > aggiornata e diventa master.
Commuta sulla CPU con... configurazione di memoria
ampliata". • La CPU che finora era master entra in STOP.
• Il sistema opera nel funzionamento singolo
5 Disinserire l'alimentazione della seconda CPU. Il sistema parziale è disinserito.
6 Modificare la configurazione di memoria della secon- –
da CPU seguendo il medesimo procedimento descrit-
to nella sequenza da 2 a 3 per la prima CPU.
7 Avviare la seconda CPU tramite il comando di menu • La seconda CPU effettua l'accoppiamento e viene
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento > aggiornata.
Commuta sulla CPU con... configurazione di memoria
ampliata". • Il sistema opera nuovamente nello stato di sistema
ridondato.

17.8.3 Sostituzione del tipo di memoria di caricamento


Per la memoria di caricamento sono disponibili i seguenti tipi di Memory Card:
● RAM Card per la fase di test e messa in servizio
● FLASH Card per il salvataggio permanente del programma utente approntato
Le dimensioni della nuova Memory Card sono in questo caso irrilevanti.
Con questo tipo di modifica della memoria non vengono trasferite parti del programma dalla
CPU master a quella di riserva, ma soltanto i contenuti dei blocchi rimasti invariati nel
programma utente (vedere capitolo Commutazione sulla CPU con configurazione modificata
o ampliata (Pagina 141)).
Il caricamento dell'intero programma utente nella nuova memoria di caricamento è a carico
dell'operatore.

Nota
Con il caricamento a posteriori di collegamenti/accoppiamenti ad altra rete non è più
possibile un passaggio da RAM Card a FLASH Card.

S7-400H
308 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.8 Modifica della configurazione di memoria della CPU

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.
Nel PG/ES lo stato attuale del programma utente come progetto STEP 7 è disponibile sotto
forma di blocco.

CAUTELA

L'uso di un programma utente caricato dal sistema di destinazione non è qui ammesso.
Non è ammesso ricompilare il programma utente da una sorgente AWL in quanto in questo
caso a tutti i blocchi viene assegnata una nuova registrazione temporale. Nella
commutazione master-riserva i contenuti dei blocchi non vengono poi copiati.

Procedimento
Effettuare le seguenti operazioni nell'ordine indicato:

Sequenza Operazione Come reagisce il sistema?


operativa
1 Portare in STOP la CPU di riserva tramite il PG. Il sistema opera nel funzionamento singolo.
2 Estrarre la Memory Card dalla CPU di riserva e inse- La CPU di riserva richiede la cancellazione totale.
rirne una del tipo desiderato.
3 Eseguire la cancellazione totale nella CPU di riserva –
tramite il PG.
4 Caricare i dati del programma nella CPU di riserva –
con STEP 7 "Carica programma utente nella memory
card". Attenzione: Selezionare la CPU corretta nella
finestra di selezione.
5 Avviare la CPU di riserva tramite il comando di menu • La CPU di riserva effettua l'accoppiamento, viene
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento > aggiornata e diventa master.
Commuta sulla CPU con... configurazione modificata".
• La CPU che finora era master entra in STOP.
• Il sistema opera nel funzionamento singolo
6 Modificare la configurazione di memoria della secon- –
da CPU seguendo il medesimo procedimento descrit-
to nella sequenza 2 per la prima CPU.
7 Caricare il programma utente e la configurazione –
hardware nella seconda CPU.
8 Avviare la seconda CPU tramite il PG. • La seconda CPU esegue l'accoppiamento e viene
aggiornata.
• Il sistema opera nuovamente nello stato di sistema
ridondato.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 309
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.8 Modifica della configurazione di memoria della CPU

Nota
Se si desidera passare alle FLASH Card, esse possono essere caricate già al di fuori della
CPU con il programma utente e la configurazione hardware. Le operazioni 4 e 7 non sono in
tal caso necessarie.
Le Memory Card nelle due CPU devono essere caricate con le medesime sequenze
operative. Una sequenza diversa dei blocchi nelle memorie di caricamento causa
un'interruzione dell'accoppiamento.

Descrizione di FLASH Card nel sistema H


La scrittura sulla FLASH Card in un sistema H in RUN può essere eseguita senza fermare il
sistema stesso. In questo caso i dati Online della Configurazione HW ed il programma
utente delle CPU nonché i rispettivi dati Offline dell'Engineering Station devono coincidere.

Inserimento della scheda FLASH


Procedere nel modo seguente:
1. Impostare su STOP la CPU di riserva ed inserivi la FLASH Card.
2. Effettuare la cancellazione totale della CPU utilizzando STEP 7.
3. Caricare i dati di programma con STEP 7 "Carica programma utente nella Memory Card".
Attenzione: Selezionare la CPU corretta nella finestra di selezione.
4. Dalla finestra di dialogo "Stato di funzionamento" commutare sulla CPU con la
configurazione modificata. Segue la commutazione master/riserva; la CPU dotata di
Flash Card è ora master. La CPU di riserva si trova in STOP.
5. Inserire la Flash Card nella CPU attualmente in STOP. Effettuare la cancellazione totale
della CPU utilizzando STEP 7.
6. Eseguire le operazioni indicate al punto 4: Caricare i dati di programma con STEP 7
"Carica programma utente nella Memory Card". Attenzione: Selezionare la CPU corretta
nella finestra di selezione.
7. Dalla finestra di dialogo "Stato di funzionamento" eseguire l'avviamento a caldo della
CPU di riserva. Il sistema si porta allo stato di sistema "Ridondato".

Estrazione della scheda FLASH


La rimozione di FLASH Card da un sistema H presuppone la stessa coerenza dati
Offline/Online sopra descritta. Inoltre, la memoria RAM disponibile non deve essere inferiore
alle dimensioni effettive del programma STEP 7 (Programma STEP 7 > Cartella di blocchi >
Proprietà "Blocchi").
1. Impostare su STOP la CPU di riserva ed inserivi la FLASH Card. Adeguare
eventualmente la configurazione di memoria.
2. Effettuare la cancellazione totale della CPU utilizzando STEP 7.
3. Caricare la cartella dei blocchi tramite STEP 7.

S7-400H
310 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.9 Modifica della parametrizzazione di un'unità

4. Dalla finestra di dialogo "Stato di funzionamento" commutare sulla CPU con la


configurazione modificata.
5. Estrarre la FLASH Card dalla CPU attualmente in STOP. Adeguare eventualmente la
configurazione di memoria ed effettuare la cancellazione totale della CPU.
6. Dalla finestra di dialogo "Stato di funzionamento" eseguire l'avviamento a caldo della
CPU di riserva. Il sistema si porta allo stato di sistema "Ridondato".

17.9 Modifica della parametrizzazione di un'unità

17.9.1 Modifica della parametrizzazione di un'unità


Le unità (unità di ingresso/uscita e unità funzionali) la cui parametrizzazione può essere
modificata durante il funzionamento, sono indicate nel testo informativo nella finestra di
dialogo "Catalogo hardware". Il comportamento delle singole unità viene riportato nei
rispettivi dati tecnici.

Nota
Se vengono modificati parametri per i quali le modifiche sono vietate, non avverrà alcuna
commutazione sulla CPU con i parametri modificati. In questo caso, nel buffer di diagnostica
verrà registrato l'evento W#16#5966. I parametri erroneamente modificati, devono essere
reimpostati, nella progettazione, sugli ultimi valori validi.

I nuovi valori devono essere selezionati in modo da consentirne l'applicazione sia al


programma utente correntemente caricato che a quello nuovo previsto.

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedimento
Per modificare i parametri delle unità di un sistema H, effettuare le operazioni elencate nel
seguito. In un sottocapitolo sono descritti i dettagli sulle singole fasi.

Sequenza Operazione vedere capitolo


operativa
1 Modifica dei parametri offline Sequenza operativa 1: Modifica dei parametri
offline (Pagina 312)
2 Arresto della CPU di riserva Sequenza operativa 2: Arresto della CPU di riser-
va (Pagina 313)
3 Caricamento dei parametri modificati nella CPU di riserva Sequenza operativa 3: Caricamento della nuova
configurazione hardware nella CPU di riserva
(Pagina 313)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 311
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.9 Modifica della parametrizzazione di un'unità

Sequenza Operazione vedere capitolo


operativa
4 Commutazione sulla CPU con configurazione modificata Sequenza operativa 4: Commutazione sulla CPU
con configurazione modificata (Pagina 314)
5 Commutazione allo stato di sistema ridondato Sequenza operativa 5: Commutazione allo stato
di sistema ridondato (Pagina 315)

Nota
Dopo aver modificato la configurazione hardware è possibile far eseguire il caricamento in
modo pressoché automatico. Le operazioni descritte nei capitoli da Sequenza operativa 2:
Arresto della CPU di riserva (Pagina 313) a Sequenza operativa 5: Commutazione allo stato
di sistema ridondato (Pagina 315) si rendono pertanto superflue. Il comportamento del
sistema descritto rimane invariato.
Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea a Configurazione HW, alla voce
"Carica nell’unità -> Carica configurazione stazione in RUN".

17.9.2 Sequenza operativa 1: Modifica dei parametri offline

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedura
1. Modificare le proprietà dell'unità Offline nella configurazione hardware.
2. Compilare la nuova configurazione hardware ma non ma non caricarla ancora nel
sistema di destinazione.

Risultato
La configurazione hardware modificata si trova nel PG/ES. Il sistema di destinazione
continua ad operare con la precedente configurazione nello stato di sistema ridondato.

S7-400H
312 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.9 Modifica della parametrizzazione di un'unità

17.9.3 Sequenza operativa 2: Arresto della CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nello stato di sistema ridondato.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Stop".

Risultato
La CPU di riserva si porta nello stato di funzionamento STOP, la CPU master rimane in
RUN, il sistema H opera nel funzionamento singolo. Non è più possibile indirizzare la
periferia unilaterale della CPU di riserva.

17.9.4 Sequenza operativa 3: Caricamento della nuova configurazione hardware nella


CPU di riserva

Situazione iniziale
Il sistema H opera nel funzionamento singolo.

Procedura
Caricare la configurazione hardware compilata nella CPU di riserva che si trova in STOP.

Nota
Nel funzionamento singolo, il programma utente e la progettazione dei collegamenti non
devono essere sovrascritti.

Risultato
I parametri modificati nella nuova configurazione hardware della CPU di riserva non si
ripercuotono sul funzionamento corrente.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 313
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.9 Modifica della parametrizzazione di un'unità

17.9.5 Sequenza operativa 4: Commutazione sulla CPU con configurazione modificata

Situazione iniziale
La configurazione hardware modificata è stata caricata nella CPU di riserva.

Procedimento
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" fare clic sul pulsante "Commuta su..."
3. Nella finestra di dialogo "Commuta" selezionare l'opzione "configurazione modificata" e
fare clic sul pulsante "Commuta".
4. Confermare la successiva interrogazione di sicurezza con "OK".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento, viene aggiornata e diventa master. La CPU che
finora era master si porta nello stato di funzionamento STOP, il sistema H opera nel
funzionamento singolo.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della CPU Periferia unilaterale della nuo- Periferia condivisa
finora master va CPU master
Unità I/O Non vengono più interpellate Vengono nuovamente parame- Continuano ad operare senza
dalla CPU. trizzate1) e aggiornate dalla interruzione.
Le unità di uscita emettono i CPU.
valori di sostituzione o di sta-
zionamento configurati.
1) Inoltre, le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece dei valori sostitutivi o
di stazionamento configurati).

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto e il cambio del master non viene effettuato. Il sistema H mantiene la CPU finora
master nel funzionamento singolo e cerca, se possibile, di effettuare il cambio del master in
seguito. Informazioni più dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del tempo di ciclo
(Pagina 144).
Nel caso di valori diversi dei tempi di controllo, nelle CPU trovano applicazione
rispettivamente i valori maggiori.

S7-400H
314 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.9 Modifica della parametrizzazione di un'unità

Richiamo dell'OB 83
Dopo il trasferimento dei set di dati dei parametri nell'unità desiderata, viene richiamato l'OB
83. La procedura si svolge nel seguente modo:
1. Dopo aver effettuato le modifiche ai parametri di un'unità di STEP 7 e averle caricate nella
CPU in RUN, l'OB 83 viene avviato (evento di avvio W#16#3367). Dal punto di vista
dell'informazione di avvio dell'OB, rivestono un ruolo di rilievo l'indirizzo di base logico
(OB83_MDL_ADDR) e il tipo di unità (OB83_MDL_TYPE). Da questo momento, i dati di
ingresso e uscita dell'unità sono eventualmente scorretti, pertanto, non devono più esistere
SFC attive che inviino set di dati a quest'unità.
2. Dopo aver terminato l'OB 83 l'unità viene riparametrizzata.
3. Dopo aver terminato il processo di riparametrizzazione, l'OB 83 viene riavviato (evento di
avvio W#16#3267, se la parametrizzazione ha avuto un esito positivo, oppure W#16#3968,
se la parametrizzazione non è riuscita). Il comportamento dei dati di ingresso e uscita
dell'unità è analogo a quello che segue un allarme di inserimento, vale a dire, essi in questo
momento possono essere eventualmente ancora inesatti. Da questo momento in poi è
consentito richiamare nuovamente le SFC che inviano set di dati a quest'unità.

17.9.6 Sequenza operativa 5: Commutazione allo stato di sistema ridondato

Situazione iniziale
Il sistema H opera nel funzionamento singolo con i parametri modificati.

Procedura
1. Selezionare in SIMATIC Manager una CPU del sistema H, quindi il comando di menu
"Sistema di destinazione > Stato di funzionamento".
2. Nella finestra di dialogo "Stato di funzionamento" selezionare la CPU di riserva e fare clic
sul pulsante "Nuovo avviamento (Avviamento a caldo)".

Risultato
La CPU di riserva effettua l'accoppiamento e viene aggiornata. Il sistema H opera nello stato
di sistema ridondato.

Comportamento della periferia

Tipo di periferia Periferia unilaterale della CPU Periferia unilaterale della CPU Periferia condivisa
di riserva master
Unità I/O Vengono nuovamente parame- Continuano ad operare senza interruzione.
trizzate1) e aggiornate dalla
CPU.
1) Inoltre, le unità centrali vengono prima resettate. Le unità di uscita emettono brevemente 0 (invece dei valori sostitutivi o
di stazionamento configurati).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 315
Modifiche dell'impianto durante il funzionamento
17.9 Modifica della parametrizzazione di un'unità

Comportamento nel caso di superamento dei tempi di controllo


Se uno dei tempi controllati supera il valore massimo configurato, l'aggiornamento viene
interrotto. Il sistema H mantiene la CPU finora master nel funzionamento singolo e cerca, a
determinate condizioni, di effettuare nuovamente l’accoppiamento e aggiornamento in un
secondo momento. Informazioni più dettagliate sono disponibili nel capitolo Controllo del
tempo di ciclo (Pagina 144).
Nel caso di valori diversi dei tempi di controllo, nelle CPU trovano applicazione
rispettivamente i valori maggiori.

S7-400H
316 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Moduli di sincronizzazione 18
18.1 Moduli di sincronizzazione dell'S7–400H

Funzione dei moduli di sincronizzazione


I moduli di sincronizzazione consentono la comunicazione tra due CPU dell'S7–400H
ridondate. Ciascuna delle due CPU deve essere provvista di due moduli di sincronizzazione
da collegare in coppia tramite un cavo a fibre ottiche.
Un modulo di sincronizzazione può essere sostituito senza disinserire la tensione. Ciò
consente la riparazione dei sistemi H e la gestione di un eventuale guasto al collegamento di
ridondanza senza arresto dell'impianto.
La diagnostica dei moduli di sincronizzazione rispetta in parte il noto concetto di
manutenzione estesa di PROFINET. A partire dalla versione del firmware 6.0.4 della CPU
non viene più segnalata la necessità di manutenzione.
Se si estrae un modulo di sincronizzazione in funzionamento ridondato si verifica una perdita
della sincronizzazione. La CPU di riserva si porta per alcuni minuti nello stato di
funzionamento di diagnostica. Se in questo lasso di tempo viene inserito il nuovo modulo di
sincronizzazione e ripristinato l'accoppiamento di ridondanza, la CPU di riserva si porta nello
stato di sistema ridondato, in caso contrario entra in STOP.
Dopo aver inserito il nuovo modulo di sincronizzazione e aver ripristinato l'accoppiamento di
ridondanza è necessario riavviare la CPU di riserva.

Distanza tra le CPU S7–400H


I moduli di sincronizzazione sono disponibili in due tipi:

Numero di ordinazione Distanza massima tra le CPU


6ES7 960–1AA06–0XA0 10 m
6ES7 960–1AB06–0XA0 10 km

Conduttori di sincronizzazione lunghi possono causare un prolungamento del tempo di ciclo.


Questo prolungamento può essere del fattore 2-5 se la lunghezza dei cavi è di 10 km.

Nota
I sistemi H richiedono l’impiego di 4 moduli di sincronizzazione rispettivamente dello stesso
tipo.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 317
Moduli di sincronizzazione
18.1 Moduli di sincronizzazione dell'S7–400H

Configurazione meccanica

① Tappo di chiusura

Figura 18-1 Modulo di sincronizzazione

CAUTELA
Prodotto laser di prima classe
Pericolo di lesioni personali.
Il modulo di sincronizzazione contiene un sistema laser ed è stato classificato come
"PRODOTTO LASER DI PRIMA CLASSE" ai sensi della norma IEC 60825–1.
Evitare il contatto diretto con il raggio laser. Non aprire la custodia. Attenersi alle istruzioni
riportate nel presente manuale, da conservare come documentazione di riferimento.

OB 84
Se la CPU è stata progettata come V 4.5: in caso di riduzione della potenza
dell'accoppiamento di ridondanza tra le due CPU in funzionamento ridondato il sistema
operativo della CPU richiama l'OB 84.

S7-400H
318 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Moduli di sincronizzazione
18.1 Moduli di sincronizzazione dell'S7–400H

L'evento "Riduzione della potenza dell'accoppiamento di ridondanza" con la progettazione


come V4.5 equivale all'evento "Errore funzionale dei componenti di rete" con una
progettazione come V6.0. Con la progettazione come V6.0 viene richiamato l'OB 82.
Con una progettazione come V6.0 è possibile determinare la diagnostica dettagliata tramite
SFB52 o SFB54.
In funzionamento singolo il riconoscimento dell'errore 0x3592 si riferisce all'errore di un
componente di sincronizzazione. Questo errore non si ripercuote sulla funzionalità della CPU
in funzionamento singolo, sebbene un funzionamento ridondato non sia più possibile. Per
sostituire la CPU in funzionamento singolo, eseguire una commutazione di master con la
funzione "Commutazione sulla CPU mediante un solo collegamento ridondato intatto" ".

OB 82
In funzionamento ridondato il sistema operativo della CPU richiama l'OB 82 in caso di
riduzione della potenza dell'accoppiamento di ridondanza tra le due CPU.
Se è stato richiamato un OB 82 è possibile determinare la causa a posteriori solo se i dati
sono stati letti con l'SFB 52 o l'SFB 54.
La causa della riduzione della potenza è indicata nella scheda "Diagnostica modulo Sync" in
Configurazione HW -> Sistema di destinazione -> Stato dell'unità. Per il modulo di
sincronizzazione selezionato è possibile visualizzare i seguenti dati di diagnostica di canale:
● Sovratemperatura
La temperatura del modulo di sincronizzazione è eccessiva.
● Errore nella fibra ottica
Il mittente del componente elettroottico ha raggiunto il fine vita.
● Superamento negativo valore limite inferiore
La potenza ottica trasmessa o ricevuta è bassa o troppo bassa.
● Superamento valore limite superiore
La potenza ottica trasmessa o ricevuta è alta o troppo alta.
● Errore funzionale dei componenti di rete
La qualità dell'accoppiamento di ridondanza tra le CPU (percorso di trasmissione inclusi
moduli di sincronizzazione e cavi a fibre ottiche) è ridotta, perciò si verificano di frequente
errori di trasmissione.
In funzionamento ridondato l'OB 82 viene richiamato anche con Rete off/on o con un
aggiornamento del firmware della CPU partner. Ciò non dipende da un problema di
accoppiamento di sincronizzazione ma solo dal fatto che i moduli di sincronizzazione in
questo momento non inviano luce.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 319
Moduli di sincronizzazione
18.1 Moduli di sincronizzazione dell'S7–400H

Interfacce FO di unità non utilizzate


Al momento del magazzinaggio, le interfacce FO di unità non utilizzate devono essere
chiuse con tappi ciechi per salvaguardarne l’ottica. Questi tappi sono in dotazione con la
fornitura e si trovano nel modulo di sincronizzazione.

ATTENZIONE
Riduzione della potenza ottica a causa di imbrattamento
Anche un minimo imbrattamento dell'interfaccia FO pregiudica la qualità della trasmissione
del segnale. Ciò può causare perdite di sincronizzazione durante il funzionamento.
Proteggere da imbrattamento le interfacce FO quando si immagazzinano e inseriscono i
moduli di sincronizzazione.

Cablaggio e inserimento del modulo di sincronizzazione


1. Rimuovere il tappo di chiusura del modulo di sincronizzazione.
2. Far aderire completamente la staffa al modulo di sincronizzazione.
3. Inserire il modulo di sincronizzazione nell'interfaccia IF1 della prima CPU H fino
all'arresto.
4. Inserire l'estremità del cavo a fibre ottiche nel modulo di sincronizzazione fino all'arresto.
5. Ripetere i passi da 1 a 4 per il secondo modulo di sincronizzazione.
6. Ripetere l'operazione per la seconda CPU H.
Collegare l'interfaccia IF1 della prima CPU con l'interfaccia IF1 della seconda CPU e
l'interfaccia IF2 della prima CPU con l'interfaccia IF2 della seconda CPU.

Nota
Moduli di sincronizzazione cablati in ordine incrociato
Se i moduli di sincronizzazione vengono cablati in ordine incrociato (interfaccia IF1 della
prima CPU con interfaccia IF2 della seconda CPU e viceversa) entrambe le CPU
diventano master e il sistema non funziona correttamente. I LED IFM 1 e IFM 2 si
accendono su entrambe le CPU.
Assicurarsi che l'interfaccia IF1 della prima CPU sia collegata con l'interfaccia IF1 della
seconda CPU e l'interfaccia IF2 della prima CPU con l'interfaccia IF2 della seconda CPU.

Smontaggio del modulo di sincronizzazione


1. Tenere leggermente premuto lo sblocco del cavo a fibre ottiche e sfilarlo dal modulo di
sincronizzazione.
2. Tirare in avanti la staffa del modulo di sincronizzazione e sfilare quest'ultimo
dall'interfaccia della CPU H.
3. Applicare il tappo di chiusura al modulo di sincronizzazione.
4. Ripetere l'operazione per tutte le interfacce e per entrambe le CPU H.

S7-400H
320 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Moduli di sincronizzazione
18.2 Installazione di cavi a fibre ottiche

Dati tecnici

Dati tecnici 6ES7 960–1AA06–0XA0 6ES7 960–1AB06–0XA0


Distanza massima tra le CPU 10 m 10 km
Tensione di alimentazione 3,3 V, erogati dalla CPU 3,3 V, erogati dalla CPU
Assorbimento di corrente 220 mA 240 mA
Potenza dissipata 0,77 W 0,83 W
Lunghezza d'onda dei 850 nm 1310 nm
transceiver ottici
Smorzamento massimo consentito 7,5 db 9,5 db
del cavo a fibre ottiche
Differenza massima consentita della 9m 50 m
lunghezza cavi
Dimensioni L x A x P (mm) 13 x 14 x 58 13 x 14 x 58
Peso 0,014 kg 0,014 kg

Vedere anche
Installazione di cavi a fibre ottiche (Pagina 321)

18.2 Installazione di cavi a fibre ottiche

Introduzione
La posa dei cavi a fibre ottiche deve essere eseguita esclusivamente da personale
specializzato. Attenersi alle norme e alle disposizioni vigenti. Nonostante la posa preveda la
necessaria cautela, essa costituisce in realtà la fonte più frequente di errori. Le cause sono:
● Piegatura del cavo a fibre ottiche dovuta a raggi di curvatura troppo stretti.
● Schiacciamento causato da fattori esterni quali il sovraccarico dovuto alla
sovrapposizione di altri cavi pesanti, il calpestare o torcere i cavi.
● Allungamento eccessivo per effetto del carico del tiro troppo elevato.
● Danneggiamento causato da spigoli etc.

Raggio di curvatura ammesso per cavi confezionati


Durante la posa dei cavi confezionati della SIEMENS (6ES7960–1AA04–5xA0) non devono
essere superati per difetto i seguenti raggi di curvatura:
● durante l'inserimento: 88 mm (più volte)
● dopo l'inserimento: 59 mm (una volta)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 321
Moduli di sincronizzazione
18.2 Installazione di cavi a fibre ottiche

Raggio di curvatura ammesso per cavi autoconfezionati


Durante la posa di cavi autoconfezionati attenersi ai raggi di curvatura predefiniti dal
produttore. Osservare che sotto alla copertura frontale della CPU deve rimanere uno spazio
libero di ca. 50 mm per il connettore e il cavo a fibre ottiche affinché non sia possibile un
breve raggio di curvatura di un cavo FO presso il connettore.

Precauzioni da seguire con i cavi a fibre ottiche per l’accoppiamento di sincronizzazione dell’S7–400H
Accertarsi, al momento della posa dei cavi, che i due cavi a fibre ottiche vengano posati
separatamente. La posa separata accresce la disponibilità e protegge da possibili guasti
duplici, ad esempio nel caso di un'interruzione contemporanea dei cavi a fibre ottiche.
Inoltre, prima di inserire l'alimentazione o di accendere il sistema accertarsi che almeno un
cavo a fibre ottiche sia inserito in entrambe le CPU; in caso contrario entrambe le CPU
potrebbero elaborare il programma utente come CPU master.

Assicurazione qualità sul luogo


Prima di procedere alla posa dei cavi a fibre ottiche, controllare quanto segue:
● che il cavo a fibre ottiche ricevuto alla consegna sia quello richiesto
● che il prodotto non sia stato danneggiato durante il trasporto
● che nel cantiere sia stato approntato un deposito temporaneo adeguato per i cavi a fibre
ottiche
● che al tipo di cavi siano stati abbinati i componenti di collegamento corrispondenti
Dopo aver postato i cavi a fibre ottiche verificarne l'attenuazione.

Magazzinaggio dei cavi a fibre ottiche


Se la posa del cavo a fibre ottiche non avviene al momento della consegna, si raccomanda
di conservarlo in un luogo asciutto e al riparo da influssi di agenti meccanici e termici.
Mantenere le temperature di magazzinaggio previste. Le temperature adeguate sono
indicate nei dati tecnici del cavo a fibre ottiche. Evitare di estrarre il cavo dall'imballaggio
originale se la posa non avviene immediatamente dopo la consegna.

ATTENZIONE
Riduzione della potenza ottica a causa di imbrattamento
Anche minimi imbrattamenti all'estremità di un cavo a fibre ottiche ne pregiudicano la
potenza ottica e così anche la qualità della trasmissione del segnale. Ciò può causare
perdite di sincronizzazione durante il funzionamento. Proteggere da imbrattamento le
estremità del cavo a fibre ottiche durante l'immagazzinamento e la posa. Non rimuovere
l'eventuale cappuccio di protezione che potrebbe coprire le estremità del cavo a fibre
ottiche alla consegna.

S7-400H
322 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Moduli di sincronizzazione
18.2 Installazione di cavi a fibre ottiche

Posa esterna, fori murari, canali per cavi:


Al momento della posa dei cavi a fibre ottiche, osservare quanto segue:
● I cavi a fibre ottiche possono essere posati esternamente se nei punti di posa (rampe,
vani di raccordo, aree di distribuzione telefonica etc.) è possibile escludere ogni
eventualità di danneggiamento.
● Il fissaggio dei cavi sulla guida profilata (tracciati per cavi, canali a graticcio) avviene
mediante appositi morsetti. Evitare di schiacciare o piegare il cavo con gli attrezzi di
fissaggio (vedere: Pressione).
● Prima di procedere alla posa, frantumare o smussare eventuali spigoli onde evitare il
danneggiamento del rivestimento del cavo a fibre ottiche durante l'inserimento o il
fissaggio.
● Il raggio di curvatura non deve superare il valore prestabilito dal costruttore.
● Il raggio dei canali per cavi deve, in caso di cambiamenti di direzione, corrispondere al
raggio di curvatura prestabilito per il cavo a fibre ottiche.

Inserimento del cavo


Al momento dell'inserimento del cavo a fibre ottiche, osservare quanto segue:
● La pressione di tiro consentita per i singoli cavi a fibre ottiche è riportata nei rispettivi dati
tecnici, si raccomanda di attenersi ai valori indicati.
● Al momento dell'inserimento srotolare il cavo solo quanto basta al fine di evitare tempi di
svolgimento troppo lunghi.
● Posare il cavo a fibre ottiche mantenendo, se possibile, una distanza minima dal rotolo.
● Evitare di srotolare il cavo lateralmente sopra la flangia del rullo (rischio di torsioni).
● L'inserimento del cavo a fibre ottiche deve avvenire possibilmente utilizzando una calza
di estrazione per cavi.
● Durante la posa, attenersi ai valori prestabiliti per i raggi di curvatura.
● Evitare l’impiego di lubrificanti grassi o oleosi.
È consentito utilizzare i lubrificanti sottoelencati per facilitare l’inserimento dei cavi a fibre
ottiche.
– Pasta gialla (Wire Pulling, lubrificante della Ditta Klein Tools; 51000)
– Sapone in pasta
– Detergente per stoviglie
– Talco
– Detersivo

Pressione
Evitare di esercitare pressione p. es. con un fissaggio inappropriato tramite morsetti (a
innesto rapido) o serracavi. Evitare inoltre di calpestare i cavi.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 323
Moduli di sincronizzazione
18.3 Scelta dei cavi a fibre ottiche

Effetti termici
I cavi sono sensibili all'irraggiamento diretto del calore, perciò non è consentito riscaldare un
cavo a fibre ottiche con un fon ad aria calda o con bruciatori a gas come ad es. nel caso
della termoretrazione.

18.3 Scelta dei cavi a fibre ottiche


Per scegliere i cavi a fibra ottica adeguati è necessario tenere in considerazione e verificare i
presupposti e le condizioni generali seguenti:
● Lunghezza cavi necessaria
● Posa interna o esterna
● Sono necessarie particolari precauzioni contro carichi meccanici?
● Sono necessarie particolari precauzioni per proteggere i cavi dai roditori?
● È necessario interrare direttamente un cavo esterno?
● Il cavo a fibre ottiche deve essere impermeabile?
● Dopo la posa, a quali temperature sarà esposto il cavo a fibre ottiche?

Lunghezza cavo fino a 10 m


Il modulo di sincronizzazione 6ES7 960–1AA06–0XA0 può essere impiegato in coppia con
cavi a fibra ottica fino a 10 m.
Con una lunghezza cavi fino a 10 m, attenersi alle seguenti specifiche:
● Fibra multimodo 50/125 µ oppure 62,5/125 µ
● Cavi Patch (cavi di smistamento) per interni
● 2 x cavi duplex per ciascun sistema H, incrociati
● Tipo di connettore L C LC
Per i sistemi H questi cavi sono disponibili come accessori nella lunghezza indicata nel
seguito:

Tabella 18- 1 Cavi a fibre ottiche accessori

Lunghezza Numero di ordinazione


1m 6ES7960–1AA04–5AA0
2m 6ES7960–1AA04–5BA0
10 m 6ES7960–1AA04–5KA0

Lunghezza cavo fino a 10 Km


Il modulo di sincronizzazione 6ES7 960-1AB06-0XA0 può essere impiegato in coppia con
cavi a fibra ottica fino a 10 km.

S7-400H
324 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Moduli di sincronizzazione
18.3 Scelta dei cavi a fibre ottiche

Tenere presenti le seguenti regole:


● Se si utilizzano cavi a fibre ottiche la cui lunghezza supera i 10 m, prevedere uno scarico
del tiro sufficiente
● Rispettare le condizioni ambientali necessarie per i cavi a fibre ottiche impiegati (raggi di
curvatura, pressione, temperatura, ecc.).
● Consultare i dati tecnici relativi ai cavi a fibre ottiche impiegati (attenuazione larghezza di
banda, ecc.).
Con lunghezze superiori a 10 m, è necessario di solito far confezionare appositamente i
cavi. In questo caso attenersi innanzitutto alle seguenti specifiche:
● Fibre monomodo 9/125 µ
In casi eccezionali, per i test e la messa in servizio è consentito utilizzare anche su brevi
percorsi i cavi disponibili come accessori in lunghezze fino a 10 m. Tuttavia per un uso
prolungato sono ammessi solo i cavi con fibre single mode qui specificati.

Nota
Cavi fino a 10 m con modulo di sincronizzazione 6ES7 960-1AB06-0XA0
I cavi da 10 m di lunghezza sono disponibili nella gamma accessori. Se si utilizza uno di
questi cavi con il modulo di sincronizzazione 6ES7 960-1AB06-0XA0 è possibile che
venga emesso il messaggio di errore "Potenza ottica eccessiva" con richiamo dell'OB 82.

Ulteriori specifiche, in funzione dei diversi tipi di impiego, sono elencate nella tabella
sottostante:

Tabella 18- 2 Specifiche per cavi a fibre ottiche nella posa interna

Cablaggio Componenti necessarie Specifiche


L'intero cablaggio avviene Cavi Patch 2 x cavi duplex per sistema
all'interno di un edificio Tipo di connettore L C LC
Il cablaggio non richiede il Fili incrociati
passaggio dall'interno all'e-
Attenersi anche ad altre specifiche che potreb-
sterno
bero essere vincolanti l'impianto, ad es.:
Il cavo è disponibile come
Omologazione U
pezzo unico nella lunghezza
richiesta, ciò consente di Assenza di allogeno
evitare l’impiego di più cavi Cavo per la posa appositamente confe- Cavi a più fili, 4 fili per sistema
in box di distribuzione. zionato Tipo di connettore L C LC
Installazione semplice,
Fili incrociati
eseguita interamente con
cavi confezionati Attenersi anche ad altre specifiche che potreb-
bero essere vincolanti l'impianto, ad es.:
Omologazione U
Assenza di allogeno

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 325
Moduli di sincronizzazione
18.3 Scelta dei cavi a fibre ottiche

Cablaggio Componenti necessarie Specifiche


L'intero cablaggio avviene se necessario, cavo di posa anche per 1 cavo con 4 fili per sistema H
all'interno di un edificio l'interno Entrambe le interfacce in un cavo
Il cablaggio non richiede il 1 o 2 cavi con più fili in comune
passaggio dall'interno all'e-
Separazione delle interfacce per incrementare
sterno
la disponibilità (riduzione Common Cause)
Il cavo è disponibile come
Tipo di connettore p. es. ST o SC, adatto agli
pezzo unico nella lunghezza
altri componenti, vedere quanto riportato nel
richiesta, ciò consente di
seguito
evitare l’impiego di più cavi
in box di distribuzione. Consultare anche altre specifiche eventualmen-
te vincolanti per il proprio impianto:
Installazione semplice,
eseguita interamente con Certificato UL
cavi confezionati Assenza di allogeno
Evitare l'impiombatura del cavo in campo. Im-
piegare cavi preconfezionati dotati di supporto o
protezione di inserimento in confezioni a frusta
o Breakout con protocollo di misura incluso.
Cavo Patch per l'interno Tipo di connettore LC p. es. su ST o SC, adatto
agli altri componenti.
Installazione mediante box Prevedere per ogni passaggio un box di Tipo di connettore p. es. ST o SC, adatto agli
di distribuzione, vedere la passaggio/di distribuzione altri componenti
figura 18-2 I cavi Patch e quelli di posa vengono
collegati tramite il box di distribuzione. È
possibile utilizzare p. es. dei connettori ST
o SC. Accertarsi, al momento dell'installa-
zione, che il collegamento da una CPU
all'altra sia di volta in volta incrociato.

S7-400H
326 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Moduli di sincronizzazione
18.3 Scelta dei cavi a fibre ottiche

Tabella 18- 3 Specifiche per cavi a fibre ottiche nella posa esterna

Cablaggio Componenti necessarie Specifiche


Il cablaggio richiede un pas- • Cavi di posa per Cavi di posa per l'esterno:
saggio dall'interno all'esterno l'esterno • 1 cavo con 4 fili per sistema H
Vedere la figura 18-2
Entrambe le interfacce in un cavo
• 1 o 2 cavi con più fili in comune

Separazione delle interfacce per incrementare la


disponibilità (riduzione Common Cause)
• Tipo di connettore p. es. ST o SC, adatto agli altri
componenti, vedere quanto riportato nel seguito
Consultare anche altre specifiche eventualmente
vincolanti per il proprio impianto:
• Omologazione U
• Assenza di allogeno
Consultare anche altre specifiche eventualmente
richieste per le condizioni locali:
• Protezione contro carichi meccanici maggiori
• Protezione dai roditori
• Protezione dall'acqua
• Adatto per l'interraggio diretto
• Adatto per le temperature i campi di temperatura
del luogo
Evitare l'impiombatura del cavo in campo. Impiegare
cavi preconfezionati dotati di supporto o protezione di
inserimento in confezioni a frusta con protocollo di
misura incluso.
• se necessario, cavo di posa • 1 cavo con 4 fili per sistema H
anche per l'interno
Entrambe le interfacce in un cavo
• 1 o 2 cavi con più fili in comune

Separazione delle interfacce per incrementare la


disponibilità (riduzione Common Cause)
• Tipo di connettore p. es. ST o SC, adatto agli altri
componenti, vedere quanto riportato nel seguito
Consultare anche altre specifiche eventualmente
vincolanti per il proprio impianto:
• Omologazione U
• Assenza di allogeno
Evitare l'impiombatura del cavo in campo. Impiegare
cavi preconfezionati dotati di supporto o protezione di
inserimento in confezioni a frusta o Breakout con
protocollo di misura incluso.
• Cavo Patch per l'interno • Tipo di connettore LC p. es. su ST o SC, adatto
agli altri componenti.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 327
Moduli di sincronizzazione
18.3 Scelta dei cavi a fibre ottiche

Cablaggio Componenti necessarie Specifiche


Il cablaggio richiede un pas- • Prevedere per ogni passaggio • Tipo di connettore p. es. ST o SC, adatto agli altri
saggio dall'interno all'esterno un box di passaggio/di distri- componenti
Vedere la figura 18-2 buzione
I cavi Patch e quelli di posa ven-
gono collegati tramite il box di
distribuzione. È possibile utilizzare
p. es. o dei connettori ST o dei
connettori SC
Accertarsi, al momento dell'instal-
lazione, che il collegamento da
una CPU all'altra sia di volta in
volta incrociato.

Figura 18-2 Cavi a fibre ottiche, installazione tramite box di distribuzione

S7-400H
328 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400 19
Il presente capitolo illustra la composizione dei tempi di ciclo e di reazione dell’S7–400.
Il tempo di ciclo del programma utente nella corrispondente CPU può essere letto con il PG
(vedere il manuale Configurazione dell'hardware e progettazione di collegamenti con STEP
7).
Il calcolo del tempo di ciclo viene mostrato sulla base di esempi.
Importante per la valutazione di un processo è il tempo di reazione. Il presente capitolo
illustra le modalità di calcolo di questo tempo. In caso di impiego di una CPU 41x–H come
master nella rete PROFIBUS DP è necessario considerare anche i tempi di ciclo DP (vedere
il capitolo Tempo di reazione (Pagina 343)).

Ulteriori informazioni
Ulteriori informazioni sui tempi di elaborazione seguenti sono contenute nella lista operazioni
dell'S7–400H. Questa lista contiene tutte le istruzioni di STEP 7 che possono essere
elaborate dalle rispettive CPU con i relativi tempi di esecuzione, tutte le SFC e gli SFB
integrati nelle CPU nonché le funzioni IEC richiamabili in STEP 7 con i relativi tempi di
elaborazione.

19.1 Tempo di ciclo


Questo capitolo illustra la composizione e le modalità di calcolo del tempo di ciclo.

Definizione di tempo di ciclo


Il tempo di ciclo è il tempo impiegato dal sistema operativo per elaborare un ciclo di
programma, ovvero per l'esecuzione di un OB 1, nonché di tutte le parti di programma e le
attività di sistema che interrompono questa esecuzione.
Questo tempo viene sorvegliato.

Modello a fasi temporali


L'elaborazione ciclica del programma e con essa anche l'elaborazione del programma
utente, avviene in fasi temporali. Per illustrare più chiaramente i flussi operativi, qui di
seguito si supporrà che ogni fase temporale sia esattamente pari ad 1 ms.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 329
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.1 Tempo di ciclo

Immagine di processo
Affinché la CPU, per la durata dell’elaborazione ciclica del programma, abbia a disposizione
un'immagine coerente dei segnali di processo, essi vengono letti o scritti prima
dell’elaborazione del programma. Durante l’elaborazione del programma, la CPU non
accede direttamente alle unità di ingresso/uscita per interrogare gli ingressi (I) e le uscite (O)
delle aree di operandi, bensì dall’area di memoria interna della CPU nella quale si trova
l’immagine di processo degli ingressi e delle uscite.

Svolgimento dell'elaborazione ciclica del programma


La tabella seguente con figura mostra le fasi dell'elaborazione ciclica del programma.

Tabella 19- 1 Elaborazione ciclica del programma

Passo operazioni
1 Il sistema operativo avvia il tempo di controllo del ciclo.
2 La CPU scrive i valori dall'immagine di processo delle uscite nelle unità di uscita.
3 La CPU legge lo stato degli ingressi delle unità di ingresso e aggiorna l'immagine di
processo degli ingressi.
4 La CPU elabora il programma utente in fasi temporali ed esegue le operazioni indicate
nel programma.
5 Alla fine di un ciclo il sistema operativo esegue i compiti in attesa, ad es. il caricamento
e la cancellazione dei blocchi.
6 Infine, eventualmente alla scadenza del tempo minimo del ciclo progettato, la CPU
torna all'inizio del ciclo ed avvia nuovamente il controllo del tempo di ciclo.

S7-400H
330 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.2 Calcolo del tempo di ciclo

Parti del tempo di ciclo

Figura 19-1 Parti e composizione del tempo di ciclo

19.2 Calcolo del tempo di ciclo

Prolungamento del tempo di ciclo


il tempo di ciclo di un programma utente si protrae a causa:
● dell'elaborazione dell'allarme comandato a tempo
● dell'elaborazione dell'interrupt di processo (vedere anche il capitolo Tempo di reazione
all'allarme (Pagina 353))
● della diagnostica e dell'elaborazione degli errori (vedere anche il capitolo Esempio di
calcolo per il tempo di reazione all'allarme (Pagina 355))
● della comunicazione tramite MPI o interfaccia PROFINET integrata e i CP collegati
tramite il bus K
(ad es.: Ethernet, Profibus, DP); compresa nel carico di comunicazione
● Funzioni speciali come comando e controllo di variabili
o blocchi
● del trasferimento e della cancellazione di blocchi nonché della compressione della
memoria del programma utente
● del tempo di esecuzione dei segnali sulla linea di sincronizzazione

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 331
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.2 Calcolo del tempo di ciclo

Fattori che influenzano il tempo di ciclo


Le seguente tabella illustra i fattori che influenzano il tempo di ciclo.

Tabella 19- 2 Fattori che influenzano il tempo di ciclo

Fattori Osservazioni
Tempo di trasferimento per l'im- Vedere le tabelle dalla 19-3 in poi
magine di processo delle uscite
(IPU) e l'immagine di processo
degli ingressi (IPI)
Tempo di elaborazione program- Questo valore viene calcolato dai tempi di esecuzione delle sin-
ma utente gole operazioni (vedere la Lista operazioni S7–400).
Tempo di elaborazione del siste- Vedere tabella 19-7
ma operativo nel punto di control-
lo del ciclo
Prolungamento del tempo di ciclo Il carico massimo del ciclo ammesso per effetto della comunica-
a causa della comunicazione zione viene parametrizzato in % in STEP 7 (manuale Program-
mazione con STEP 7). Vedere capitolo Carico di comunicazione
(Pagina 340).
Carico del tempo di ciclo dovuto Gli allarmi possono interrompere il programma utente in qualsiasi
agli allarmi momento. Vedere tabella 19-8

Aggiornamento dell'immagine di processo


La tabella seguente contiene i tempi della CPU per l'aggiornamento dell'immagine di
processo (tempo di trasferimento dell'immagine di processo). I tempi indicati sono "valori
ideali" che possono protrarsi a causa di allarmi o della comunicazione della CPU.
Il calcolo del tempo di trasferimento per l'aggiornamento dell'immagine di processo avviene
nel modo seguente:
K + percentuale nell'apparecchiatura centrale (riga A della tabella seguente)
+ percentuale nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento locale (riga B)
+ percentuale nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento remoto (riga C)
+ percentuale tramite interfaccia DP integrata (riga D1)
+ percentuale tramite interfaccia DP esterna (riga D2)
+ percentuale dati coerenti tramite interfaccia DP integrata (riga E1)
+ percentuale dati coerenti tramite interfaccia DP esterna (riga E2)
+ percentuale nell'area PNIO per l'interfaccia PROFINET integrata (riga F)
+ percentuale per ciascun sottomodulo con 32 byte di dati coerenti per l'interfaccia
PROFINET integrata (riga G)
= tempo di trasferimento per aggiornamento dell'immagine di processo

S7-400H
332 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.2 Calcolo del tempo di ciclo

Nelle tabelle seguenti sono indicate le singole percentuali del tempo di trasferimento per
l'aggiornamento dell'immagine di processo (tempo di trasferimento dell'immagine di
processo). I tempi indicati sono "valori ideali" che possono protrarsi a causa di allarmi o della
comunicazione della CPU.

Tabella 19- 3 Percentuali del tempo di trasferimento dell'immagine di processo, CPU 412–5H

Percentuali CPU 412–5H CPU 412–5H


funzionamento singolo ridondanza
K Carico di base 10 µs 13 µs
A *) Nell'apparecchiatura centrale
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 9,5 µs 35 µs
B *) Nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento locale
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 24 µs 50 µs
C *)**) Nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento remo-
to 48 µs 75 µs
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola
D1 Nell'area DP per l'interfaccia DP integrata
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 0,75 µs 35 µs
D2 ***) Nell'area DP per l'interfaccia DP esterna
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 6,0 µs 40 µs
E1 Dati coerenti nell'immagine di processo per l'interfaccia DP
integrata
Lettura/scrittura dati 28 µs 70 µs
E2 Dati coerenti nell'immagine di processo per l'interfaccia DP
esterna (CP 443–5 extended)
Lettura 250 µs 300 µs
Scrittura 70 µs 115 µs
F Nell'area PNIO per l'interfaccia PROFINET integrata 4 µs 40 µs
Lettura/scrittura per byte/parola/doppia parola
G Per ciascun sottomodulo con 32 byte di dati coerenti per l'in- 28 µs 70 µs
terfaccia PROFINET integrata
*) Per la periferia inserita nell'apparecchiatura centrale o di ampliamento il valore indicato comprende
il tempo di esecuzione dell'unità di periferia
I dati di un'unità vengono aggiornati con un numero minimo di accessi.
(Esempio: con 8 byte si hanno 2 accessi a doppia parola, con 16 byte 4 accessi a doppia parola).
**) Valori misurati con IM460–3 e IM461–3 con una lunghezza del collegamento di 100 m
***) Valori misurati con unità con 1 byte di dati utili, ad es. DI 16

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 333
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.2 Calcolo del tempo di ciclo

Tabella 19- 4 Percentuali del tempo di trasferimento dell'immagine di processo, CPU 414–5H

Percentuali CPU 414–5H CPU 414–5H


funzionamento singolo ridondanza
K Carico di base 8 µs 9 µs
A *) Nell'apparecchiatura centrale
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 8,5 µs 25 µs
B *) Nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento locale
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 23 µs 40 µs
C *)**) Nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento remo-
to 47 µs 64 µs
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola
D1 Nell'area DP per l'interfaccia DP integrata
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 0,5 µs 21,5 µs
D2 ***) Nell'area DP per l'interfaccia DP esterna
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 5,2 µs 24,6 µs
E1 Dati coerenti nell'immagine di processo per l'interfaccia DP
integrata
Lettura/scrittura dati 15 µs 45 µs
E2 Dati coerenti nell'immagine di processo per l'interfaccia DP
esterna (CP 443–5 extended)
Lettura 130 µs 170 µs
Scrittura 65 µs 100 µs
F Nell'area PNIO per l'interfaccia PROFINET integrata 3 µs 25 µs
Lettura/scrittura per byte/parola/doppia parola
G Per ciascun sottomodulo con 32 byte di dati coerenti per l'in- 15 µs 45 µs
terfaccia PROFINET integrata
*) Per la periferia inserita nell'apparecchiatura centrale o di ampliamento il valore indicato comprende
il tempo di esecuzione dell'unità di periferia
I dati di un'unità vengono aggiornati con un numero minimo di accessi.
(Esempio: con 8 byte si hanno 2 accessi a doppia parola, con 16 byte 4 accessi a doppia parola).
**) Valori misurati con IM460–3 e IM461–3 con una lunghezza del collegamento di 100 m
***) Valori misurati con unità con 1 byte di dati utili, ad es. DI 16

S7-400H
334 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.2 Calcolo del tempo di ciclo

Tabella 19- 5 Percentuali del tempo di trasferimento dell'immagine di processo, CPU 416–5H

Percentuali CPU 416–5H CPU 416–5H


funzionamento singolo ridondanza
K Carico di base 5 µs 6 µs
A *) Nell'apparecchiatura centrale
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 8 µs 20 µs
B *) Nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento locale
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 22 µs 35 µs
C *)**) Nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento remo-
to 46 µs 57 µs
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola
D1 Nell'area DP per l'interfaccia DP integrata
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 0,45 µs 15 µs
D2 ***) Nell'area DP per l'interfaccia DP esterna
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 5,1 µs 20 µs
E1 Dati coerenti nell'immagine di processo per l'interfaccia DP
integrata
Lettura/scrittura dati 12 µs 35 µs
E2 Dati coerenti nell'immagine di processo per l'interfaccia DP
esterna (CP 443–5 extended)
Lettura 127 µs 141 µs
Scrittura 60 µs 80 µs
F Nell'area PNIO per l'interfaccia PROFINET integrata 2,5 µs 20 µs
Lettura/scrittura per byte/parola/doppia parola
G Per ciascun sottomodulo con 32 byte di dati coerenti per l'in- 12 µs 35 µs
terfaccia PROFINET integrata
*) Per la periferia inserita nell'apparecchiatura centrale o di ampliamento il valore indicato comprende
il tempo di esecuzione dell'unità di periferia
I dati di un'unità vengono aggiornati con un numero minimo di accessi.
(Esempio: con 8 byte si hanno 2 accessi a doppia parola, con 16 byte 4 accessi a doppia parola).
**) Valori misurati con IM460–3 e IM461–3 con una lunghezza del collegamento di 100 m
***) Valori misurati con unità con 1 byte di dati utili, ad es. DI 16

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 335
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.2 Calcolo del tempo di ciclo

Tabella 19- 6 Percentuali del tempo di trasferimento dell'immagine di processo, CPU 417–5H

Percentuali CPU 417–5H CPU 417–5H


funzionamento singolo ridondanza
K Carico di base 3 µs 4 µs
A *) Nell'apparecchiatura centrale
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 7,3 µs 15 µs
B *) Nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento locale
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 20 µs 26 µs
C *)**) Nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento remo-
to 45 µs 50 µs
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola
D1 Nell'area DP per l'interfaccia DP integrata
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 0,4 µs 10 µs
D2 ***) Nell'area DP per l'interfaccia DP esterna
Lettura/scrittura byte/parola/doppia parola 5 µs 15 µs
E1 Dati coerenti nell'immagine di processo per l'interfaccia DP
integrata
Lettura/scrittura dati 8 µs 30 µs
E2 Dati coerenti nell'immagine di processo per l'interfaccia DP
esterna (CP 443–5 extended)
Lettura 80 µs 100 µs
Scrittura 60 µs 70 µs
F Nell'area PNIO per l'interfaccia PROFINET integrata 2 µs 15 µs
Lettura/scrittura per byte/parola/doppia parola
G Per ciascun sottomodulo con 32 byte di dati coerenti per l'in- 8 µs 30 µs
terfaccia PROFINET integrata
*) Per la periferia inserita nell'apparecchiatura centrale o di ampliamento il valore indicato comprende
il tempo di esecuzione dell'unità di periferia
I dati di un'unità vengono aggiornati con un numero minimo di accessi.
(Esempio: con 8 byte si hanno 2 accessi a doppia parola, con 16 byte 4 accessi a doppia parola).
**) Valori misurati con IM460–3 e IM461–3 con una lunghezza del collegamento di 100 m
***) Valori misurati con unità con 1 byte di dati utili, ad es. DI 16

Prolungamento del tempo di ciclo


Nelle CPU dell'S7-400H, inoltre, è necessario moltiplicare il tempo di ciclo calcolato per un
coefficiente specifico della CPU. Questi coefficienti sono riportati nella tabella sottostante:

Tabella 19- 7 Prolungamento del tempo di ciclo

Avvio 412–5H 412–5H 414–5H 414–5H 416–5H 416–5H 417–5H 417–5H


funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza
mento sin- mento singo- mento singo- mento singo-
golo lo lo lo
Coeffi- 1,05 1,2 1,05 1,2 1,05 1,2 1,05 1,2
ciente

Conduttori di sincronizzazione lunghi possono causare un prolungamento del tempo di ciclo.


Questo prolungamento può essere del fattore 2-5 se la lunghezza dei cavi è di 10 km.

S7-400H
336 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.2 Calcolo del tempo di ciclo

Tempo di elaborazione del sistema operativo nel punto di controllo del ciclo
La seguente tabella contiene i tempi di elaborazione del sistema operativo nel punto di
controllo del ciclo delle CPU.

Tabella 19- 8 Tempo di elaborazione del sistema operativo nel punto di controllo del ciclo

Operazioni 412-5H 412-5H 414-5H 414-5H 416–5H 416–5H 417-5H 417-5H


funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza
mento mento sin- mento sin- mento sin-
singolo golo golo golo
Controllo 120-700 µs 405-2080 70-450 µs 260-1350 50-400 µs 180-970 µs 30 - 330 µs 115 - 650
del ciclo µs µs µs
nel punto ∅ 130 µs ∅ 505 µs ∅ 80 µs ∅ 310 µs ∅ 55 ∅ 215 ∅ 35 µs ∅ 130 µs
di controllo

Prolungamento del ciclo dovuto all'annidamento di allarmi

Tabella 19- 9 Prolungamento del ciclo dovuto all'annidamento di allarmi

CPU Interrupt di Allarme di Allarme Allarme di ritar- Sche- Errore di pro- Errore di Errore
processo diagnostica dall'oro- do dula- grammazione accesso di asin-
logio zione periferia cronismo
orologio
CPU 412-5H 240 µs 240 µs 230 µs 150 µs 150 µs 80 µs 80 µs 180 µs
funzionamento
singolo
CPU 412-5H 680 µs 550 µs 700 µs 580 µs 450 µs 350 µs 179 µs 550 µs
ridondanza
CPU 414–5H 160 µs 120 µs 150 µs 100 µs 100 µs 60 µs 60 µs 120 µs
funzionamento
singolo
CPU 414–5H 420 µs 400 µs 490 µs 360 µs 280 µs 220 µs 120 µs 306 µs
ridondanza
CPU 416–5H 120 µs 110 µs 100 µs 80 µs 60 µs 40 µs 40 µs 80 µs
funzionamento
singolo
CPU 416–5H 300 µs 250 µs 370 µs 220 µs 200 µs 150 µs 90 µs 230 µs
ridondanza
CPU 417–5H 90 µs 70 µs 70 µs 50 µs 50 µs 30 µs 30 µs 70 µs
funzionamento
singolo
CPU 417–5H 200 µs 170 µs 230 µs 150 µs 150 µs 100 µs 45 µs 133 µs
ridondanza

A questo prolungamento va aggiunto il tempo di esecuzione del programma sul livello


dell'allarme.
Se vengono annidati più allarmi, i tempi corrispondenti si sommano.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 337
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.3 Tempi di ciclo diversi

19.3 Tempi di ciclo diversi


Il tempo di ciclo (Tcic) non è uguale per ogni ciclo. La figura seguente illustra diversi tempi di
ciclo Tcic1 e Tcic2. Tcic2 è maggiore di Tcic1 perché l'OB 1 elaborato ciclicamente viene interrotto
da un OB di allarme dall'orologio (in questo caso: OB 10).

Figura 19-2 Tempi di ciclo diversi

Un motivo per cui si verificano tempi di ciclo diversi è dovuto anche al fatto che il tempo di
elaborazione dei blocchi (ad es. dell'OB 1) può variare a causa di:
● istruzioni condizionate,
● richiami di blocco condizionati,
● percorsi di programma diversi,
● loop ecc.

Tempo di ciclo massimo


STEP 7 consente di modificare il tempo massimo di ciclo preimpostato (tempo di controllo
del ciclo). Decorso questo tempo, viene richiamato l'OB 80 nel quale è possibile stabilire la
reazione della CPU all'errore temporale. Se non viene eseguito il retrigger del tempo di ciclo
tramite l'SFC 43, esso viene raddoppiato al primo richiamo dell'OB 80. In tal caso al secondo
richiamo dell'OB 80 la CPU entra in STOP.
Se nella memoria della CPU l'OB 80 non è disponibile, la CPU si porta in STOP.

S7-400H
338 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.3 Tempi di ciclo diversi

Tempo di ciclo minimo


In STEP 7 è possibile impostare un tempo di ciclo minimo per la CPU. Ciò è opportuno se
● gli intervalli di tempo tra l'inizio dell'elaborazione del programma dell'OB1 (ciclo libero)
sono all'incirca uguali oppure
● se il tempo di ciclo è troppo breve e causa pertanto un aggiornamento troppo frequente
delle immagini di processo

Figura 19-3 Tempo di ciclo minimo

Il tempo di ciclo effettivo è la somma di Tcic e Tatt. Esso è quindi sempre maggiore o uguale a
Tmin.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 339
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.4 Carico di comunicazione

19.4 Carico di comunicazione


Il sistema operativo della CPU fornisce costantemente alla comunicazione la percentuale
dell'intera performance di elaborazione della CPU (tecnica a fasi temporali) progettata
dall'utente. Se la comunicazione non necessita di questa potenza di elaborazione, essa
rimane a disposizione della restante elaborazione.
Nella configurazione hardware è possibile impostare il carico di comunicazione tra 5 % e 50
%. Per default è impostato un valore del 20 %.
Questa percentuale va considerata come valore medio, vale a dire, in una fase temporale la
percentuale di comunicazione può essere nettamente superiore al 20%. In compenso, nella
fase temporale successiva la percentuale di comunicazione sarà bassa o dello 0%.
L'influenza del carico di comunicazione sul tempo di ciclo si esprime anche con la seguente
formula:

Figura 19-4 Formula: influenza del carico di comunicazione

Coerenza dati
Il programma utente viene interrotto per l'elaborazione della comunicazione. L'interruzione si
può verificare dopo ogni comando. Tali ordini di comunicazione possono modificare i dati
utente. In questo modo la coerenza dei dati non può essere garantita per più accessi.
Le modalità operative che consentono di garantire una coerenza che comprenda più di un
comando sono riportate nel capitolo sui dati coerenti.

Figura 19-5 Suddivisione di una fase temporale

Il sistema operativo richiede una percentuale della parte rimanente per compiti interni.
Questa percentuale viene considerata nel coefficiente riportato nelle tabelle dalla 16-3 in poi.

Esempio: carico di comunicazione al 20%


Nella configurazione hardware è stato progettato un carico di comunicazione del 20%.
Il tempo di ciclo calcolato è pari a 10 ms.

S7-400H
340 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.4 Carico di comunicazione

Un carico di comunicazione del 20% significa che, di ciascuna fase temporale, rimangono in
media 200 μs per la comunicazione e 800 μs per il programma utente. Per elaborare un ciclo
la CPU impiega quindi 10 ms / 800 μs = 13 fasi temporali. Il tempo di ciclo effettivo è quindi
pari a 13 fasi temporali di 1 ms = 13 ms se la CPU utilizza completamente il carico di
comunicazione progettato.
Ciò significa che una percentuale di comunicazione del 20% non prolunga il ciclo in modo
lineare di 2 bensì di 3 ms.

Esempio: carico di comunicazione al 50%


Nella configurazione hardware è stato progettato un carico di comunicazione del 50%.
Il tempo di ciclo calcolato è pari a 10 ms.
Pertanto, di ogni fase temporale rimangono 500 μs per il ciclo. Per elaborare un ciclo la CPU
impiega quindi 10 ms / 500 μs = 20 fasi temporali. Il tempo di ciclo reale è così pari a 20 ms
nel caso in cui la CPU sfrutti al massimo il carico di comunicazione progettato.
Un carico di comunicazione del 50% significa che, di ciascuna fase temporale, rimangono
500 μs per la comunicazione e 500 μs per il programma utente. Per elaborare un ciclo la
CPU impiega quindi 10 ms / 500 μs = 20 fasi temporali. Il tempo di ciclo effettivo è quindi pari
a 20 fasi temporali di 1 ms = 20 ms se la CPU utilizza completamente il carico di
comunicazione progettato.
Ciò significa che una percentuale di comunicazione del 50% non prolunga il ciclo in modo
lineare di 5 ms bensì di 10 ms (= raddoppiamento del tempo di ciclo calcolato).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 341
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.4 Carico di comunicazione

Dipendenza del tempo di ciclo reale dal carico di comunicazione


La figura seguente descrive la dipendenza non lineare del tempo di ciclo reale dal carico di
comunicazione. Come esempio è stato scelto un tempo di ciclo di 10 ms.

Figura 19-6 Dipendenza del tempo di ciclo dal carico di comunicazione

Ulteriori effetti sul tempo di ciclo effettivo


Statisticamente parlando, il prolungamento del tempo di ciclo dovuto alla percentuale di
comunicazione comporta anche il verificarsi di più eventi asincroni, come p. es. gli allarmi,
all'interno di un ciclo dell'OB 1. In questo modo il ciclo dell'OB 1 viene prolungato
ulteriormente. Questo prolungamento dipende dal numero degli eventi che si verificano per
ciascun ciclo dell'OB 1 e dalla durata dell'elaborazione di questi eventi.

Avvertenze
● Controllare gli effetti di eventuali modifiche al valore del parametro "Carico del ciclo a
causa della comunicazione" durante il funzionamento dell'impianto.
● Considerare il carico di comunicazione al momento dell'impostazione del tempo di ciclo
massimo, in caso contrario si verificano errori temporali.

Suggerimenti
● Applicare, se possibile, il valore preimpostato.
● Incrementare il valore solo se la CPU viene impiegata prevalentemente per scopi di
comunicazione e il programma utente non è critico dal punto di vista temporale. In tutti gli
altri casi il valore va solo ridotto!

S7-400H
342 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.5 Tempo di reazione

19.5 Tempo di reazione

Definizione di tempo di reazione


Il tempo di reazione è l'intervallo dal riconoscimento di un segnale di ingresso fino alla
modifica di un segnale di uscita ad esso collegato.

Banda di oscillazione
Il tempo di reazione effettivo è compreso tra il tempo di reazione minimo e quello massimo.
Per la progettazione del proprio impianto, utilizzare sempre per il calcolo il tempo di reazione
massimo.
Qui di seguito è possibile osservare il tempo di reazione più lungo e quello più breve e
ottenere così un'idea della banda di oscillazione del tempo di reazione.

Fattori
Il tempo di reazione dipende dal tempo di ciclo e dai seguenti fattori:
● Ritardo degli ingressi e delle uscite
● Tempi di ciclo DP aggiuntivi nella rete PROFIBUS DP
● Elaborazione nel programma utente

Ritardo di ingressi/uscite
A seconda dell'unità, prestare attenzione ai seguenti tempi di ritardo:
● Per ingressi digitali: tempo di ritardo dell'ingresso
● Per ingressi digitali con funzione di allarme: tempo di ritardo dell’ingresso + tempo di
elaborazione interno all’unità
● Per uscite digitali: tempi di ritardo trascurabili
● Per uscite a relè: tipici tempi di ritardo da 10 ms a 20 ms.
Il ritardo delle uscite a relè dipende inoltre
dalla temperatura e dalla tensione.
● Per ingressi analogici: tempo di ciclo dell’ingresso analogico
● Per uscite analogiche: tempo di risposta dell’uscita analogica
I tempi di ritardo si trovano nei dati tecnici delle unità di ingresso/uscita.

Tempi di ciclo DP nella rete PROFIBUS DP


Dopo aver configurato con STEP 7 la rete PROFIBUS DP, STEP 7 calcola il tempo di ciclo
DP tipico previsto. Il tempo di ciclo DP della configurazione può quindi essere visualizzato
sul PG nei parametri del bus.
La figura seguente fornisce una visione generale del tempo di ciclo DP. In questo esempio si
suppone che ogni slave DP abbia in media 4 byte di dati.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 343
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.5 Tempo di reazione

Figura 19-7 Tempi di ciclo DP nella rete PROFIBUS DP

Se viene impiegata una rete PROFIBUS DP con più master, è necessario tenere in
considerazione il tempo di ciclo DP per ciascun master, ovvero eseguire separatamente il
calcolo per ogni singolo master e addizionare il risultato.

S7-400H
344 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.5 Tempo di reazione

Tempo di reazione più breve


La figura seguente mostra le condizioni che permettono di ottenere il tempo di reazione più
breve.

Figura 19-8 Tempo di reazione più breve

Calcolo
Il tempo di reazione (più breve) è costituito da:
● 1 x tempo di trasferimento dell'immagine di processo degli ingressi +
● 1 x tempo di trasferimento dell'immagine di processo delle uscite +
● 1 x tempo di elaborazione del programma +
● 1 x tempo di elaborazione del sistema operativo nel punto di controllo del ciclo +
● Ritardo degli ingressi e delle uscite
Ciò corrisponde alla somma del tempo di ciclo e del ritardo degli ingressi e delle uscite.

Nota
Se la CPU e l'unità degli ingressi e delle uscite non si trovano nell'apparecchiatura centrale è
necessario aggiungere anche il doppio tempo di esecuzione del telegramma slave DP
(inclusa l'elaborazione nel master DP).

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 345
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.5 Tempo di reazione

Tempo di reazione più lungo


La figura seguente mostra come si forma il tempo di reazione più lungo.

Figura 19-9 Tempo di reazione più lungo

Calcolo
Il tempo di reazione (più lungo) è costituito da:
● 2 x tempo di trasferimento dell'immagine di processo degli ingressi +
● 2 x tempo di trasferimento dell'immagine di processo delle uscite +
● 2 x tempo di elaborazione del sistema operativo +
● 2 x tempo di elaborazione del programma +
● 2 x tempo di esecuzione del telegramma slave DP (incl. elaborazione nel master DP) +
● Ritardo degli ingressi e delle uscite
Ciò corrisponde alla somma del doppio tempo di ciclo e del ritardo degli ingressi e delle
uscite maggiorata del doppio tempo di ciclo DP.

S7-400H
346 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.5 Tempo di reazione

Elaborazione degli accessi diretti alla periferia


È possibile accelerare i tempi di reazione con l'accesso diretto alla periferia nel programma
utente, ad es. con le operazioni seguenti:
● L PEB
● T PAW
Osservare, tuttavia, che ogni accesso alla periferia richiede la sincronizzazione di entrambe
le apparecchiature parziali e quindi prolunga il tempo di ciclo.

Riduzione del tempo di reazione


Il tempo di reazione massimo si riduce a
● Ritardo degli ingressi e delle uscite
● Tempo di esecuzione del programma utente (può essere interrotto dall'elaborazione di
allarmi con priorità maggiore)
● Tempo di esecuzione degli accessi diretti
● 2 x tempo di esecuzione del bus DP
Nelle tabelle seguenti sono elencati i tempi di esecuzione degli accessi diretti delle CPU alle
unità di periferia. I tempi indicati sono solo tempi di elaborazione della CPU e non
comprendono i tempi di elaborazione nelle unità di ingressi e uscite

Tabella 19- 10 Accessi diretti delle CPU alle unità di periferia nell'apparecchiatura centrale

Tipo di accesso 412-5H 412-5H 414-5H 414-5H 416-5H 416-5H 417-5H 417-5H
funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza
mento mento mento mento
singolo singolo singolo singolo
Lettura byte 3,0 µs 33,9 µs 2,6 µs 21,0 µs 2,3 µs 15,9 µs 2,2 µs 11,2 µs
Lettura parola 4,0 µs 33,9 µs 4,0 µs 24,5 µs 4,0 µs 16,2 µs 3,9 µs 11,7 µs
Lettura doppia 7,0 µs 33,9 µs 7,0 µs 24,5 µs 7,0 µs 17,2 µs 7,0 µs 14,7 µs
parola
Scrittura byte 3,0 µs 33,9 µs 2,6 µs 21,5 µs 2,4 µs 16,0 µs 2,3 µs 11,3 µs
Scrittura parola 4,0 µs 33,9 µs 4,0 µs 24,5 µs 4,0 µs 16,2 µs 3,9 µs 11,8 µs
Scrittura doppia 7,5 µs 33,9 µs 7,4 µs 24,5 µs 7,3 µs 18,5 µs 7,1 µs 15,0 µs
parola

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 347
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.5 Tempo di reazione

Tabella 19- 11 Accessi diretti delle CPU alle unità di periferia nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento loca-
le

Tipo di accesso 412-5H 412-5H 414–5H 414–5H 416-5H 416-5H 417–5H 417–5H
funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza
mento mento mento mento
singolo singolo singolo singolo
Lettura byte 6,0 µs 36,0 µs 5,6 µs 24,5 µs 5,6 µs 16,1 µs 5,6 µs 13,4 µs
Lettura parola 11,0 µs 41,3 µs 10,5 µs 32,1 µs 10,5 µs 23,8 µs 10,5 µs 18,6 µs
Lettura doppia 20,0 µs 49,0 µs 19,9 µs 40,0 µs 19,9 µs 31,7 µs 19,9 µs 28,7 µs
parola
Scrittura byte 5,3 µs 35,3 µs 5,3 µs 24,5 µs 5,3 µs 16,1 µs 5,3 µs 13,4 µs
Scrittura parola 10,6 µs 41,3 µs 10,2 µs 28,6 µs 10,2 µs 21,5 µs 10,2 µs 18,3 µs
Scrittura doppia 19,8 µs 49,0 µs 19,8 µs 39,8 µs 19,8 µs 31,5 µs 19,8 µs 28,0 µs
parola

Tabella 19- 12 Accessi diretti delle CPU alle unità di periferia nell'apparecchiatura di ampliamento con collegamento re-
moto, impostazione 100 m

Tipo di accesso 412-5H 412-5H 414–5H 414–5H 416-5H 416-5H 417–5H 417–5H
funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza funziona- ridondanza
mento mento mento mento
singolo singolo singolo singolo
Lettura byte 11,5 µs 41,3 µs 11,5 µs 27,5 µs 11,4 µs 20,3 µs 11,3 µs 17,0 µs
Lettura parola 23,0 µs 49,0 µs 23,0 µs 39,8 µs 22,8 µs 31,5 µs 22,8 µs 28,6 µs
Lettura doppia 46,0 µs 72,1 µs 46,0 µs 62,9 µs 45,9 µs 54,5 µs 45,9 µs 51,7 µs
parola
Scrittura byte 11,0 µs 41,3 µs 11,0 µs 27,0 µs 10,8 µs 20,2 µs 10,8 µs 16,8 µs
Scrittura parola 22,0 µs 49,0 µs 22,0 µs 39,8 µs 21,9 µs 31,5 µs 21,9 µs 27,8 µs
Scrittura doppia 44,5 µs 72,1 µs 44,5 µs 62,9 µs 44,0 µs 54,5 µs 44,0 µs 50,0 ms
parola

Nota
È possibile ottenere tempi di reazione più rapidi anche impiegando interrupt di processo,
vedere il capitolo Tempo di reazione all'allarme (Pagina 353).

S7-400H
348 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.6 Calcolo dei tempi di ciclo e di reazione

19.6 Calcolo dei tempi di ciclo e di reazione

Tempo di ciclo
1. Stabilire, avvalendosi della lista operazioni, il tempo di esecuzione del programma utente.
2. Calcolare e sommare il tempo di trasferimento per l'immagine di processo. Valori
orientativi si trovano nelle tabelle dalla 16-3 in poi.
3. Sommare il tempo di elaborazione nel punto di controllo del ciclo. Valori orientativi si
trovano nelle tabella 16–8.
4. Moltiplicare il risultato per il coefficiente indicato nella tabella 16–7.
Come risultato si ottiene orail tempo di ciclo.

Prolungamento del tempo di ciclo a causa della comunicazione e degli allarmi


1. Moltiplicare il risultato per il seguente coefficiente:
100 / (100 - "carico di comunicazione progettato in %")
2. Calcolare, avvalendosi della lista operazioni, il tempo di esecuzione delle parti di
programma che elaborano gli allarmi. Addizionare il valore corrispondente indicato nella
tabella 16-9.
Moltiplicare questo valore per il coefficiente indicato al punto 4.
Aggiungere questo valore al tempo di ciclo teorico tante volte quante sono quelle in cui
viene attivato o si prevede venga attivato l'allarme durante il tempo di ciclo.
Come risultato si ottiene approssimativamenteil tempo di ciclo reale. Prendere nota del
risultato.

Tabella 19- 13 Esempio di calcolo tempo di reazione

Tempo di reazione più breve Tempo di reazione più lungo


3. Calcolare ora i ritardi degli ingressi/delle uscite 3. Moltiplicare il tempo di ciclo reale per il coeffi-
ed eventualmente i tempi di ciclo DP nella rete ciente 2.
PROFIBUS DP.
4. Calcolare ora i ritardi degli ingressi/delle uscite
e i tempi di ciclo DP nella rete PROFIBUS DP.
4. Come risultato si ottiene il tempo di reazione 5. Come risultato si ottiene il tempo di reazione
più breve. più lungo.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 349
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.7 Esempi di calcolo per il tempo di ciclo e di reazione

19.7 Esempi di calcolo per il tempo di ciclo e di reazione

Esempio I
È stato installato un S7–400 con le seguenti unità nell'apparecchiatura centrale:
● una CPU 414-5H in funzionamento ridondato
● 2 unità di ingresso digitali SM 421; DI 32×DC 24 V (4 byte ciascuna nell'IP)
● 2 unità di uscita digitali SM 422; DO 32×DC 24 V/0,5A 4 (byte ciascuna nell'IP)

Programma utente
Nella lista operazioni, il programma utente ha un tempo di esecuzione di 15 ms.

Calcolo del tempo di ciclo


Nell'esempio il tempo di ciclo è costituito dai seguenti tempi:
● Poiché il coefficiente specifico della CPU è 1,2 , il tempo di elaborazione del programma
utente è di:
ca. 18,0 ms
● Tempo di trasferimento dell'immagine di processo (4 accessi a doppia parola)
Immagine di processo: 9 µs + 4 ×25 µs = ca. 0,109 ms
● Tempo di elaborazione del sistema operativo nel punto di controllo del ciclo:
ca. 0,31 ms
Il tempo di ciclo risulta dalla somma dei tempi indicati:
tempo di ciclo = 18,0 ms + 0,109 ms + 0,31 ms = 18,419 ms.

Calcolo del tempo di ciclo reale


● Considerazione del carico di comunicazione (valore di default: 20%):
18,419 ms * 100 / (100–20) = 23,024 ms.
● Nessuna elaborazione di allarmi.
Quindi il tempo di ciclo effettivo è di ca. 23 ms.

Calcolo del tempo di reazione più lungo


● Tempo di reazione più lungo
23,024 ms * 2 = 46,048 ms.
● Il ritardo degli ingressi/delle uscite è trascurabile.
● Tutti i componenti sono inseriti nell'apparecchiatura centrale e per questo motivo non
devono essere considerati tempi di ciclo DP.
● Nessuna elaborazione di allarmi.
Quindi il tempo di reazione più lungo arrotondato per eccesso è di 46,1 ms.

S7-400H
350 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.7 Esempi di calcolo per il tempo di ciclo e di reazione

Esempio II
È stato installato un S7–400 con le seguenti unità:
● una CPU 414-5H in funzionamento ridondato
● 4 unità di ingresso digitali SM 421; DI 32×DC 24 V (4 byte ciascuna nell'IP)
● 3 unità di uscita digitali SM 422; DO 16×DC 24 V/2A (ciascuna 2 byte nell'IP)
● 2 unità di ingresso analogiche SM 431; AI 8x13bit (non nell'IP)
● 2 unità di uscita analogiche SM 432; AO 8x13bit (non nell'IP)

Parametri della CPU


La CPU è stata parametrizzata nel modo seguente:
● Carico del ciclo a causa della comunicazione: 40 %

Programma utente
Nella lista operazioni, il programma utente ha un tempo di esecuzione di 10,0 ms.

Calcolo del tempo di ciclo


Nell'esempio il tempo di ciclo teorico è costituito dai seguenti tempi:
● Poiché il coefficiente specifico della CPU è 1,2 , il tempo di elaborazione del programma
utente è di:
ca. 12,0 ms
● Tempo di trasferimento dell'immagine di processo (4 accessi a doppia parola e 3 accessi
a parola)
Immagine di processo: 9 µs + 7 ×25 µs = ca. 0,184 ms
● Tempo di esecuzione del sistema operativo nel punto di controllo del ciclo:
ca. 0,31 ms
Il tempo di ciclo risulta dalla somma dei tempi indicati:
tempo di ciclo = 12,0 ms + 0,184 ms + 0,31 ms = 12,494 ms.

Calcolo del tempo di ciclo reale


● Considerazione del carico di comunicazione:
12,494 ms * 100 / (100–40) = 20,823 ms.
● Ogni 100 ms viene attivato un allarme dall'orologio con un tempo di esecuzione di
0,5 ms.
L'allarme può essere attivato al massimo una volta nel corso di un ciclo:
0,5 ms + 0,490 ms (dalla tabella 16-9) = 0,99 ms.
Considerazione del carico di comunicazione:
0,99 ms * 100 / (100–40) = 1,65 ms.
● 20,823 ms + 1,65 ms = 22,473 ms.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 351
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.7 Esempi di calcolo per il tempo di ciclo e di reazione

Considerando le fasi temporali, perciò, il tempo di ciclo effettivo arrotondato per eccesso è di
22,5 ms.

Calcolo del tempo di reazione più lungo


● Tempo di reazione più lungo
22,5 ms * 2 = 45 ms.
● Tempi di ritardo degli ingressi e delle uscite
– l'unità di ingresso digitale SM 421; DI 32×DC 24 V ha un ritardo di ingresso di max.
4,8 ms per canale
– l'unità di uscita digitale SM 422; DO 16×DC 24 V/2A ha un ritardo all'uscita
trascurabile.
– l'unità di ingresso analogica SM 431; AI 8×13bit è stata parametrizzata per una
soppressione della frequenza di disturbo di 50 Hz. Si ha così una conversione di 25
ms per canale. Poiché sono attivi 8 canali, risulta un tempo di ciclo dell'unità di
ingresso analogica di 200 ms.
– L'unità di uscita analogica SM 432; AO 8×13bit è stata parametrizzata per il campo di
misura 0 ...10V. Si ha così una conversione di 0,3 ms per canale. Poiché sono attivi 8
canali, si ha un tempo di ciclo 2,4 ms. È inoltre necessario aggiungere il tempo di
oscillazione per un carico ohmico pari a 0,1 ms. Ne risulta un tempo di risposta di
2,5 ms per l'uscita analogica.
● Tutti i componenti sono inseriti nell'apparecchiatura centrale e per questo motivo non
devono essere considerati tempi di ciclo DP.
● Caso 1: con la lettura di un segnale di ingresso digitale viene impostato un canale di
uscita dell'unità di uscita digitale. Da ciò risulta un tempo di reazione di:
tempo di reazione = 45 ms + 4,8 ms = 49,8 ms.
● Caso 2: un valore analogico viene letto e un valore analogico viene emesso. Da ciò
risulta un tempo di reazione di:
tempo di reazione = 45 ms + 200 ms + 2,5 ms = 247,5 ms.

S7-400H
352 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.8 Tempo di reazione all'allarme

19.8 Tempo di reazione all'allarme

Definizione di tempo di reazione all'allarme


Il tempo di reazione all'allarme è l'intervallo dal primo presentarsi di un segnale di allarme
fino al richiamo della prima istruzione nell'OB di allarme.
Regola generale: hanno precedenza gli allarmi a priorità più elevata. Ciò significa che il
tempo di reazione all'allarme si prolunga del tempo di elaborazione del programma degli OB
di allarme con priorità maggiore e di quelli con la stessa priorità non ancora elaborati che si
sono presentati precedentemente (coda di attesa).
Tenere presente che l'aggiornamento della CPU di riserva prolunga il tempo di reazione
all'allarme.

Calcolo del tempo di reazione a un allarme


Tempo minimo di reazione all'allarme della CPU
+ tempo minimo di reazione all'allarme delle
unità degli ingressi e delle uscite
+ tempo di ciclo PROFIBUS DP o PROFINET
= tempo più breve di reazione all'allarme
Tempo max. di reazione all'allarme della CPU
+ tempo max. di reazione all'allarme delle
unità degli ingressi e delle uscite
+ 2 * tempo di ciclo PROFIBUS DP o PROFINET
= tempo di reazione all'allarme più lungo

Tempi di reazione agli interrupt di processo e agli allarmi di diagnostica delle CPU

Tabella 19- 14 Tempi di reazione agli interrupt di processo e agli allarmi; tempo massimo di reazione
agli allarmi senza comunicazione

CPU Tempi di reazione agli interrupt Tempi di reazione agli allarmi di


di processo diagnostica
min. max. min. max.
412-5H funzionamento singolo 190 µs 370 µs 200 µs 390 µs
412-5H ridondanza 370 µs 850 µs 410 µs 690 µs
414-5H funzionamento singolo 140 µs 200 µs 150 µs 330 µs
414-5H ridondanza 330 µs 620 µs 290 µs 490 µs
416-5H funzionamento singolo 90 µs 140 µs 90 µs 200 µs
416-5H ridondanza 240 µs 500 µs 200 µs 400 µs
417-5H funzionamento singolo 80 µs 90 µs 80 µs 90 µs
417-5H ridondanza 160 µs 310 µs 140 µs 250 µs

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 353
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.8 Tempo di reazione all'allarme

Prolungamento del tempo massimo di reazione all'allarme a causa della comunicazione


Il tempo massimo di reazione all'allarme viene prolungato se sono attive funzioni di
comunicazione. Il prolungamento viene calcolato con la seguente formula:
CPU 41x–5H tv = 100 µs + 1000 µs × n%, è possibile un prolungamento considerevole
con n = carico del ciclo a causa della comunicazione

Unità di ingresso/uscita
Il tempo di reazione all'interrupt di processo delle unità di ingresso/uscita è composto da:
● Unità di ingresso digitali
Tempo di reazione all'interrupt di processo = tempo interno di preparazione dell'interrupt
+ ritardo all'ingresso
I tempi sono indicati nei dati tecnici delle singole unità di ingresso digitale.
● Unità di ingresso analogiche
Tempo di reazione all'interrupt di processo = tempo interno di preparazione dell'interrupt
+ tempo di conversione
Il tempo interno di preparazione dell'interrupt delle unità analogiche d'ingresso è
trascurabile. I tempi di conversione sono riportati nei dati tecnici delle singole unità di
ingresso analogica.
Il tempo di reazione all'allarme di diagnostica delle unità di ingresso/uscita è l'intervallo che
va dal riconoscimento di un evento di diagnostica da parte dell'unità di ingresso/uscita alla
generazione dell'allarme di diagnostica da parte dell'unità stessa. Questo intervallo è
trascurabile.

Elaborazione dell'interrupt di processo


L'interrupt di processo viene elaborato con il richiamo dell'OB 4x. Allarmi a priorità più
elevata interrompono l'elaborazione dell'interrupt di processo, accessi diretti alla periferia si
hanno al momento dell'esecuzione dell'istruzione. Al termine dell'elaborazione dell'interrupt
di processo viene proseguita l'elaborazione ciclica del programma oppure vengono
richiamati ed elaborati ulteriori OB di allarme con la stessa priorità o con priorità inferiore.

S7-400H
354 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.9 Esempio di calcolo per il tempo di reazione all'allarme

19.9 Esempio di calcolo per il tempo di reazione all'allarme

Composizione del tempo di reazione all'allarme


Ricordare: il tempo di reazione all'interrupt di processo è composto da:
● tempo di reazione all'interrupt di processo della CPU e
● tempo di reazione all'interrupt di processo dell'unità di ingresso/uscita.
● 2 x tempo di ciclo DP sul PROFIBUS DP
Esempio: sono state configurate una CPU 417–5H e 4 unità digitali nell'apparecchiatura
centrale. Una delle unità è la SM 421; 16×UC 24/60 V; con interrupt di processo e allarme di
diagnostica. Con la parametrizzazione della CPU e dell'unità di ingresso/uscita è stato
abilitato solo l'interrupt di processo. Si rinuncia all'elaborazione comandata a tempo, alla
diagnostica e all'elaborazione degli errori. Per l'unità di ingresso digitale è stato
parametrizzato un ritardo di ingresso di 0,5 ms. Nel punto di controllo del ciclo non è
necessario eseguire alcuna azione. Nel punto di controllo del ciclo non sono necessarie
operazioni. È stato impostato un carico del ciclo di comunicazione del 20%.

Calcolo
Nell'esempio il tempo di reazione all'interrupt di processo è costituito dai seguenti tempi:
● tempo di reazione all'interrupt di processo della CPU 417–5H: ca. 0,3 ms (valore medio in
funzionamento ridondato)
● prolungamento dovuto alla comunicazione secondo quanto descritto nel capitolo Tempo
di reazione all'allarme (Pagina 353):
100 µs + 1000 µs × 20% = 300 µs = 0,3 ms
● Tempo di reazione all'interrupt dell'SM 421; DI 16×UC 24/60 V:
– tempo di preparazione interna dell'allarme: 0,5 ms
– Ritardo dell'ingresso: 0,5 ms
● Poiché le unità di ingresso/uscita sono inserite nell'apparecchiatura centrale, il tempo di
ciclo DP sul PROFIBUS DP non è rilevante.
Il tempo di reazione all'interrupt di processo è costituito alla somma dei tempi indicati:
tempo di reazione all'interrupt di processo = 0,3 ms +0,3 ms + 0,5 ms + 0,5 ms = ca. 1,6 ms.
Il tempo di reazione all'interrupt del processo calcolato, decorre dalla presenza di un segnale
all'ingresso digitale fino alla prima istruzione nell'OB 4x.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 355
Tempi di ciclo e reazione dell'S7–400
19.10 Riproducibilità degli allarmi di ritardo e della schedulazione orologio

19.10 Riproducibilità degli allarmi di ritardo e della schedulazione orologio

Definizione di "riproducibilità"
Allarme di ritardo:
Scostamento temporale del richiamo della prima istruzione nell'OB di allarme rispetto al
momento dell'allarme programmato.
Schedulazione orologio:
Variabilità dell'intervallo di tempo tra due richiami consecutivi, misurata tra le prime istruzioni
del rispettivo OB di allarme.

Riproducibilità
La tabella seguente contiene la riproducibilità di allarmi di ritardo e di schedulazione orologio
delle CPU.

Tabella 19- 15 Riproducibilità di allarmi di ritardo e di schedulazione orologio delle CPU

Unità Riproducibilità
Allarme di ritardo Schedulazione orologio
CPU 412-5H funzionamento singolo ±230 µs ±250 µs
CPU 412-5H ridondanza ±430 µs ±520 µs
CPU 414-5H funzionamento singolo ±160 µs ±240 µs
CPU 414-5H ridondanza ±280 µs ±280 µs
CPU 416-5H funzionamento singolo ±130 µs ±190 µs
CPU 416-5H ridondanza ±230 µs ±210 µs
CPU 417-5H funzionamento singolo ±120 µs ±160 µs
CPU 417-5H ridondanza ±200 µs ±180 µs

Questi tempi sono validi soltanto se in questo momento l'allarme può anche essere eseguito
e non viene ritardato p. es. da allarmi con priorità maggiore o da allarmi con la stessa priorità
non ancora eseguiti.

S7-400H
356 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici 20
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

CPU e versione firmware


Numero di ordinazione 6ES7 412–5HK06–0AB0
• Versione firmware V 6.0

Pacchetto di programmazione corrispondente STEP7 V 5.5 SP2 HF 1 o superiore


vedere anche Prefazione (Pagina 19)
Memoria
Memoria di lavoro
• integrata 512 KByte per codice
512 KByte per dati
Memoria di caricamento
• integrata 512 KByte RAM

• FEPROM ampliabile con memory card (FLASH) da 1 MByte a


64 MByte
• RAM ampliabile con memory card (RAM) da 256 KByte a
64 MByte
Bufferizzazione con batteria sì, tutti i dati
Tempi di elaborazione tipici
Tempi di elaborazione per
• Operazioni a bit 31,25 ns

• Operazioni a parola 31,25 ns

• Operazioni aritmetiche a virgola fissa 31,25 ns

• Operazioni aritmetiche a virgola mobile 62,5 ns

Temporizzatori/contatori e relativa ritenzione


Contatori S7 2048
• Ritenzione impostabile Z 0 ... Z 2047

• Preimpostati Z 0 ... Z 7

• Campo di conteggio 0 ... 999

Contatori IEC Sì
• Tipo SFB

Temporizzatori S7 2048
• Ritenzione impostabile T 0 ... T 2047

• Preimpostati nessun temporizzatore a ritenzione

• Intervallo di tempo 10 ms ... 9990 s

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 357
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

Temporizzatori IEC Sì
• Tipo SFB

Aree dati e relativa ritenzione


Area dati a ritenzione complessiva (incl. merker, memoria di lavoro e di caricamento complessiva
temporizzatori e contatori) (con batteria tampone)
Merker 8 KByte
• Ritenzione impostabile da MB 0 a MB 8191

• Ritenzione preimpostata da MB 0 a MB 15

Merker di clock 8 (1 byte di merker)


Blocchi dati Max. 6000 (DB 0 riservato)
Campo numerico 1 - 16000
• Dimensioni Max. 64 KByte

Dati locali (impostabili) Max. 16 KByte


• Preimpostati 8 KByte

Blocchi
OB Vedere Lista operazioni
• Dimensioni Max. 64 KByte

Numero di OB a ciclo libero OB 1


Numero di OB di allarme dall'orologio OB 10, 11, 12, 13
Numero di OB di allarme di ritardo OB 20, 21, 22, 23
Numero di allarmi di schedulazione orologio OB 32, 33, 34, 35
Numero di OB di interrupt di processo OB 40, 41, 42, 43
Numero di OB di allarme DPV1 OB 55, 56, 57
Numero di OB di errore di ridondanza: OB 70, 72
Numero di OB di errori asincroni OB 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88
Numero di OB di avvio OB 100, 102
Numero di OB di errori sincroni OB 121, 122
Profondità di annidamento
• Per classe di priorità 24

• Supplementari all'interno di un OB di errore 1

FB Max. 3000
Campo numerico 0 - 7999
• Dimensioni Max. 64 KByte

FC Max. 3000
Campo numerico 0 - 7999
• Dimensioni Max. 64 KByte

SDB max. 2048


Aree di indirizzi (ingressi/uscite)
Area indirizzi di periferia complessiva 8 KByte/8 KByte
• di cui decentrata inclusi indirizzi di diagnostica, indirizzi per le
interfacce della periferia ecc.
Interfaccia MPI/DP 2 KByte/2 KByte

S7-400H
358 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

Interfaccia DP 4 KByte/4 KByte


Interfaccia PN 8 KByte/8 KByte
Immagine di processo 8 KByte/8 KByte (impostabili)
• Preimpostati 256 byte/256 byte

• Numero delle immagini di processo parziali max. 15

• Dati coerenti Max. 244 byte

Accesso a dati coerenti nell'immagine di proces- Sì


so
Dati coerenti mediante PROFIBUS Max. 244 byte
Mediante l'interfaccia PROFINET integrata Max. 1024 byte
Canali digitali max. 65536/max. 65536
• di cui centrali max. 65536/max. 65536

Canali analogici max. 4096/max. 4096


• di cui centrali max. 4096/max. 4096

Configurazione
Apparecchiature centrali/di ampliamento max. 2/20
Multicomputing No
Numero IM innestabili (totale) max. 6
• IM 460 max. 6

• IM 463–2 max. 4, solo nel funzionamento singolo

Numero di master DP
• integrati 2

• tramite CP 443–5 Ext. max. 10

Numero di unità S5 inseribili tramite capsula di nessuna


adattamento (nell'apparecchiatura centrale)
Unità FM e processori di comunicazione impie-
gabili
• FM, CP (punto a punto) Limitate dal numero di posti connettore e di colle-
vedere appendice Unità funzionali e di comu- gamenti
nicazione impiegabili nell'S7–400H
(Pagina 425)

• CP 441 Limitati dal numero di collegamenti

• CP PROFIBUS e Ethernet, incluso CP 443–5 max. 14, di cui max. 10 CP come master DP
Extended
OP collegabili 47
Ora
Orologio (orologio hardware) Sì
• Bufferizzato Sì

• Risoluzione 1 ms

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 359
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

Scostamento max. giornaliero


• Rete OFF (bufferizzato) 1,7 s

• Rete ON (non bufferizzato) 8,6 s

Contatore ore di esercizio 16


• Numero/campo numerico 0 ... 15

• Campo di valori SFC 2, 3 e 4:0 ... 32767 ore


0 ... 2 31 -1 ore con l'utilizzo dell'SFC 101:
• Granularità 1 ora

• A ritenzione Sì

Sincronizzazione dell'ora Sì
• Nell'AS, su MPI, DP e Ethernet MMS come master o slave

• In Ethernet tramite NTP Come client

Differenza oraria nel sistema con sincronizzazio- Max. 200 ms


ne tramite MPI
Differenza oraria nel sistema con sincronizzazio- max. 10 ms
ne tramite Ethernet
Funzioni di segnalazione S7
Numero di stazioni registrabili
Per messaggi riferiti ai blocchi con SFC 47
(Alarm_S/SQ o Alarm_D/DQ)
Per messaggi riferiti ai blocchi con SFB (Notify, 8
Notify_8, Alarm, Alarm_8, Alarm 8P)
Messaggi riferiti ai blocchi con SFC Sì
• Blocchi Alarm_S/SQ e blocchi Alarm_D/DQ max. 250
attivi contemporaneamente
Messaggi riferiti ai blocchi con SFB sì
• Numero di ordini di comunicazione per mes- max. 600
saggi riferiti ai blocchi con SFB e blocchi per
la comunicazione S7 (impostabile)

• Preimpostati 300

Segnalazioni del sistema di controllo del proces- Sì


so
Numero degli archivi registrabili contemporanea- 16
mente (SFB 37 AR_SEND)
Funzioni di test e messa in servizio
Controllo/comando variabile Sì, max. 16 tabelle delle variabili
• Variabile Ingressi/uscite, merker, DB, ingressi/uscite di
periferia, temporizzatori, contatori
• Numero di variabili max. 70

Forzamento Sì
• Variabile Ingressi/uscite, merker, ingressi/uscite di periferia

• Numero di variabili max. 256

S7-400H
360 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

Indicatore di stato sì, LED FRCE


Stato blocco Sì, max. 16 blocchi contemporaneamente
Passo singolo Sì
Numero di punti di arresto max. 16
Buffer di diagnostica Sì
• Numero di registrazioni Max. 3200 (impostabile)

• Preimpostate 120

Comunicazione
Comunicazione PG/OP Sì
Routing Sì
Comunicazione S7 Sì
• Dati utili per ciascun ordine Max. 64 KByte

• Di cui coerenti 1 variabile (462 byte)

Comunicazione di base S7 No
Comunicazione di dati globali No
Comunicazione compatibile S5 tramite FC AG_SEND e AG_RECV, max. tramite
10 CP 443–1 o 443–5
• Dati utili per ciascun ordine Max. 8 KByte

• Di cui coerenti 240 byte

Numero di ordini AG_SEND/AG_RECV simulta- max. 64/64, vedere manuale del CP


nei
Comunicazione standard (FMS) sì, tramite CP e FB caricabile
Numero di risorse di collegamento per collega- 48, di cui una riservata per PG e una per OP
menti S7 tramite tutte le interfacce e i CP
Comunicazione IE aperta tramite TCP/IP
Numero complessivo di collegamenti / punti di max. 46
accesso
Numeri di porte possibili 1 ... 49151
Se non si parametrizza il numero della porta il sistema ne assegna uno compreso nell'intervallo di-
namico da 49152 a 65534
Numeri di porte riservati 0 riservato
TCP 20, 21 FTP
TCP 25 SMTP
TCP 102 RFC1006
UDP 135 RPC-DCOM
UDP 161 SNMP_REQUEST
UDP 34962 PN IO
UDP 34963 PN IO
UDP 34964 PN IO
UDP 65532 NTP
UDP 65533 NTP
UDP 65534 NTP
UDP 65535 NTP

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 361
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

TCP/IP Sì, tramite interfaccia PROFINET integrata e FB


caricabili
• Numero massimo di collegamenti 46

• Lunghezza max. dei dati 32 KByte

ISO on TCP sì (tramite interfaccia PROFINET integrata o CP


443-1/ EX20/GX 20 e FB caricabili)
• Numero massimo di collegamenti 46

• Lunghezza max. dei dati tramite interfaccia 32 KByte


PROFINET integrata

• Lunghezza max. dei dati tramite CP 443-1 1452 byte

UDP sì, tramite interfaccia PROFINET integrata e


blocchi caricabili
• Numero massimo di collegamenti 46

• Lunghezza max. dei dati 1472 byte

Interfacce
Non è consentito progettare la CPU come slave DP
Interfaccia 1
Denominazione dell'interfaccia X1
Tipo di interfaccia integrata
Collegamento fisico RS 485/PROFIBUS e MPI
Con separazione di potenziale Sì
Alimentazione dell'interfaccia (15 ... 30V DC) Max. 150 mA
Numero delle risorse di collegamento MPI: 32, DP: 16
Utilizzando un repeater di diagnostica sul ramo si
riduce di 1 il numero di risorse di collegamento su
questo ramo
Funzionalità
• MPI sì

• PROFIBUS DP Master DP

Interfaccia 1 in funzionamento MPI


Servizi
• Comunicazione PG/OP Sì

• Routing Sì

• Comunicazione S7 Sì

• Comunicazione di dati globali No

• Comunicazione di base S7 No

• Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s

S7-400H
362 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

Interfaccia 1 in funzionamento master DP


Servizi
• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Equidistanza no

• Sincronismo di clock No

• SYNC/FREEZE No

• Attivazione/disattivazione di slave DP No

• Comunicazione diretta (traffico trasversale) No

Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s


Numero di slave DP max. 32
Numero di slot per interfaccia max. 544
Area di indirizzi Max. 2 KByte per gli ingressi / 2 KByte per le
uscite
Dati utili per ogni slave DP max. 244
max. 244 byte ingressi,
max. 244 byte uscite,
max. 244 slot
max. 128 byte per ogni slot
Avvertenza:
• Il totale dei byte di ingresso di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale dei byte di uscita di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale degli indirizzi di tutti i 32 slave non deve superare l'area di indirizzi dell'interfaccia (max. 2
KByte per gli ingressi/2 KByte per le uscite).
Interfaccia 2
Denominazione dell'interfaccia X2
Tipo di interfaccia integrata
Collegamento fisico RS 485/Profibus
Con separazione di potenziale sì
Alimentazione dell'interfaccia (15 ... 30V DC) Max. 150 mA
Numero delle risorse di collegamento 16
Funzionalità
• PROFIBUS DP Master DP

Interfaccia 2 in funzionamento master DP


Servizi
• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 363
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Equidistanza no

• SYNC/FREEZE no

• Attivazione/disattivazione di slave DP no

• Comunicazione diretta (traffico trasversale) no

• Velocità di trasmissione Fino a 12 Mbit/s

• Numero di slave DP max. 64

• Numero di slot per interfaccia max. 1088

• Area di indirizzi Max. 4 KByte per gli ingressi / 4 KByte per le


uscite
• Dati utili per ogni slave DP max. 244 byte
max. 244 byte ingressi,
max. 244 byte uscite,
max. 244 slot
max. 128 byte per ogni slot
Avvertenza:
• Il totale dei byte di ingresso di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale dei byte di uscita di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale degli indirizzi di tutti i 96 slave non deve superare l'area di indirizzi dell'interfaccia (max. 4
KByte per gli ingressi/4 KByte per le uscite).
Interfaccia 3
Denominazione dell'interfaccia X5
Tipo di interfaccia PROFINET
Collegamento fisico Ethernet RJ45
2 porte (switch)
Con separazione di potenziale sì
Autosensing (10/100 Mbit/s) sì
Autonegoziazione sì
Autocrossover sì
Ridondanza del supporto sì
Ridondanza di sistema sì
• Tempi di commutazione in caso di interruzio- 200 ms (PROFINET MRP)
ne della linea, tip.

• Numero di nodi nell'anello, max. 50

Modifica dell'indirizzo IP durante l'esecuzione, no


supportata
Funzione Keep Alive, supportata sì

S7-400H
364 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

Funzionalità
• PROFINET sì

Servizi
• Comunicazione PG sì

• Comunicazione OP sì

• Comunicazione S7 sì
Numero max. di collegamenti progettabili 48, di cui una riservata rispettivamente per PG e
Numero max. di istanze OP

600
• Routing S7 sì

• PROFINET IO Controller sì

• PROFINET I Device no

• PROFINET CBA no

Comunicazione aperta IE
• tramite TCP/IP sì

• ISO on TCP sì

• UDP sì

• Sincronizzazione dell'ora sì

PROFINET IO
PNO ID (esadecimale) ID fornitore: 0x002A
ID Device: 0x0102
Numero di PROFINET IO Controller integrati 1
Numero di PROFINET IO Device collegabili 256
Numero di IO Device collegabili con l'opzione RT 256
di cui in linea 256
Shared Device supportati no
Area di indirizzi max. 8 kByte per ingressi/uscite
Numero di sottomoduli max. 8192
I moduli misti valgono il doppio
Lunghezza max. dei dati utili, incluse le rispettive 1440 byte
variabili
Coerenza max. dei dati utili comprese le relative 1024 byte
variabili
Intervalli di trasmissione 250 µs, 500 µs, 1 ms, 2 ms, 4 ms
Tempo di aggiornamento 250 μs, 0,5 ms, 1 ms, 2 ms, 4 ms, 8 ms, 16 ms,
32 ms, 64 ms, 128 ms, 256 ms e 512 ms
Il valore minimo dipende dalla percentuale di
comunicazione impostata per PROFINET IO, dal
numero di IO Device e dal numero dei dati utili
progettati.
Lunghezza max. dei dati utili 1024 byte per ogni area di indirizzi
Coerenza max. dei dati utili 1024 byte per ogni area di indirizzi

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 365
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

Funzioni di protocollo S7
• Funzioni PG sì

• Funzioni OP sì

IRT (Isochronous Real Time) no


Avvio prioritario no
Accelerated (ASU) e Fast Startup Mode (FSU)
Cambio utensile no
Cambio di un IO Device senza memory card o sì
PG
Interfacce 4 e 5
Denominazione interfacce IF1, IF2
Tipo di interfaccia Modulo di sincronizzazione (fibra ottica) inseribile
Modulo di interfaccia utilizzabile Modulo di sincronizzazione IF 960 (solo con
funzionamento ridondato; in funzionamento sin-
golo l'interfaccia rimane libera/coperta)
Lunghezza del cavo di sincronizzazione Max. 10 km
Programmazione
Linguaggio di programmazione KOP, FUP, AWL, SCL, CFC, Graph, HiGraph®
Repertorio operazioni Vedere Lista operazioni
Livelli di parentesi 7
Funzioni di sistema (SFC) Vedere Lista operazioni
Numero di SFC attive contemporaneamente per
ramo
• SFC 59 "RD_REC" 8

• SFC 58 "WR_REC" 8

• SFC 55 "WR_PARM" 8

• SFC 57 "PARM_MOD" 1

• SFC 56 "WR_DPARM" 2

• SFC 13 "DPNRM_DG" 8

• SFC 51 "RDSYSST" 8

• SFC 103 "DP_TOPOL" 1

Il totale di tutte le SFC attive su tutti i rami esterni può essere quattro volte maggiore che su un solo
ramo.
Blocchi funzionali di sistema (SFB) Vedere Lista operazioni
Numero di SFB attivi contemporaneamente per
ramo
• SFB 52 "RDREC" 8

• SFB 53 "WRREC" 8

Il totale di tutti gli SFB attivi su tutti i rami esterni può essere quattro volte maggiore che su un solo
ramo.
Protezione del programma utente Protezione mediante password

S7-400H
366 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.1 Dati tecnici della CPU 412–5H PN/DP; (6ES7 412–5HK06–0AB0)

Protezione di accesso ai blocchi Sì, con S7 Block Privacy


Accesso a dati coerenti nell'immagine di proces- Sì
so
Tempo di sincronizzazione CiR (nel funzionamento singolo)
Carico complessivo 100 ms
Dimensioni
Dimensioni di ingombro L x A x P (mm) 50 x 290 x 219
Posti connettore necessari 2
Peso ca. 995 g
Tensione, corrente
Corrente assorbita dal bus S7-400 (DC 5 V) Tip. 1,6 A
Max. 1,9 A
Corrente assorbita dal bus S7-400 (DC 24 V). Corrente totale assorbita dai componenti collegati
La CPU non assorbe corrente a 24 V ma mette alle interfacce MPI/DP, tuttavia max. 150 mA per
semplicemente a disposizione questa tensione interfaccia
nell'interfaccia MPI/DP.
Corrente fornita all'interfaccia DP (DC 5 V) Max. 90 mA
Corrente di alimentazione a batteria tip. 180 µA (fino a 40 °C)
max. 1000 µA
Tempo max. di bufferizzazione Vedere il manuale di riferimento Dati dell'unità,
capitolo 3.3
Alimentazione della tensione di bufferizzazione DC 5 ... 15 V
esterna della CPU
Potenza dissipata Tip. 7,5 W

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 367
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

CPU e versione firmware


Numero di ordinazione 6ES7 414–5HM06–0AB0
• Versione firmware V 6.0

Pacchetto di programmazione corrispondente STEP7 V 5.5 SP2 HF 1 o superiore


vedere anche Prefazione (Pagina 19)
Memoria
Memoria di lavoro
• integrata 2 Mbyte per codice
2 Mbyte per i dati
Memoria di caricamento
• integrata 512 KByte RAM

• FEPROM ampliabile con memory card (FLASH) da 1 MByte a


64 MByte
• RAM ampliabile con memory card (RAM) da 256 KByte a
64 MByte
Bufferizzazione con batteria Sì, tutti i dati
Tempi di elaborazione tipici
Tempi di elaborazione per
• Operazioni a bit 18,75 ns

• Operazioni a parola 18,75 ns

• Operazioni aritmetiche a virgola fissa 18,75 ns

• Operazioni aritmetiche a virgola mobile 37,5 ns

Temporizzatori/contatori e relativa ritenzione


Contatori S7 2048
• Ritenzione impostabile Z 0 ... Z 2047

• Preimpostati Z 0 ... Z 7

• Campo di conteggio 0 ... 999

Contatori IEC sì
• Tipo SFB

Temporizzatori S7 2048
• Ritenzione impostabile T 0 ... T 2047

• Preimpostati Nessun temporizzatore a ritenzione

• Intervallo di tempo 10 ms ... 9990 s

Temporizzatori IEC sì
• Tipo SFB

Aree dati e relativa ritenzione


Area dati a ritenzione complessiva (incl. merker, Memoria di lavoro e di caricamento complessiva
temporizzatori e contatori) (con batteria tampone)

S7-400H
368 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

Merker 8 KByte
• Ritenzione impostabile da MB 0 a MB 8191

• Ritenzione preimpostata da MB 0 a MB 15

Merker di clock 8 (1 byte di merker)


Blocchi dati Max. 6000 (DB 0 riservato)
Campo numerico 1 - 16000
• Dimensioni Max. 64 KByte

Dati locali (impostabili) Max. 16 KByte


• Preimpostati 8 KByte

Blocchi
OB Vedere Lista operazioni
• Dimensioni Max. 64 KByte

Numero di OB a ciclo libero OB 1


Numero di OB di allarme dall'orologio OB 10, 11, 12, 13
Numero di OB di allarme di ritardo OB 20, 21, 22, 23
Numero di allarmi di schedulazione orologio OB 32, 33, 34, 35
Numero di OB di interrupt di processo OB 40, 41, 42, 43
Numero di OB di allarme DPV1 OB 55, 56, 57
Numero di OB di errore di ridondanza: OB70, 72
Numero di OB di errori asincroni OB 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88
Numero di OB di avvio OB 100, 102
Numero di OB di errori sincroni OB 121, 122
Profondità di annidamento
• Per classe di priorità 24

• Supplementare all'interno di un OB di errore 1

FB Max. 3000
Campo numerico 0 - 7999
• Dimensioni Max. 64 KByte

FC Max. 3000
Campo numerico 0 - 7999
• Dimensioni Max. 64 KByte

SDB max. 2048


Aree di indirizzi (ingressi/uscite)
Area indirizzi di periferia complessiva 8 KByte/8 KByte
• di cui decentrata inclusi indirizzi di diagnostica, indirizzi per le
interfacce della periferia ecc.
Interfaccia MPI/DP 2 KByte/2 KByte
Interfaccia DP 6 KByte/6 KByte
Immagine di processo 8 KByte/8 KByte (impostabili)
• Preimpostata 256 byte/256 byte

• Numero delle immagini di processo parziali max. 15

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 369
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

Dati coerenti mediante PROFIBUS Max. 244 byte


Mediante l'interfaccia PROFINET integrata Max. 1024 byte
• Dati coerenti Max. 244 byte

Accesso a dati coerenti nell'immagine di proces- sì


so
Canali digitali max. 65536/
max. 65536
• di cui centrali max. 65536/
max. 65536
Canali analogici max. 4096/
max. 4096
• di cui centrali max. 4096/
max. 4096
Configurazione
Apparecchiature centrali/di ampliamento max. 2/20
Multicomputing No
Numero IM innestabili (totale) max. 6
• IM 460 max. 6

• IM 463–2 max. 4, solo nel funzionamento singolo

Numero di master DP
• integrati 2

• tramite CP 443–5 Ext. max. 10

Numero di unità S5 inseribili tramite capsula di nessuna


adattamento (nell'apparecchiatura centrale)
Unità FM e processori di comunicazione impie-
gabili
• FM, CP (punto a punto) Limitate dal numero di posti connettore e di colle-
vedere appendice Unità funzionali e di comu- gamenti
nicazione impiegabili nell'S7–400H
(Pagina 425)

• CP 441 Limitati dal numero di collegamenti

• CP PROFIBUS e Ethernet, incluso CP 443–5 max. 14, di cui max. 10 CP come master DP
Extended
OP collegabili 63
Ora
Orologio sì
• Bufferizzato sì

• Risoluzione 1 ms

Scostamento max. giornaliero


• Rete OFF (bufferizzato) 1,7 s

• Rete ON (non bufferizzato) 8,6 s

S7-400H
370 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

Contatore ore di esercizio 16


• Numero/campo numerico 0 ... 15

• Campo di valori 0 ... 32767 ore


0 ... 2 31 -1 ore con l'utilizzo dell'SFC 101
• Granularità 1 ora

• A ritenzione sì

Sincronizzazione dell'ora sì
• Nell'AS, su MPI e DP come master o slave

Differenza oraria nel sistema con sincronizzazio- max. 200 ms


ne tramite MPI
Differenza oraria nel sistema con sincronizzazio- max. 10 ms
ne tramite Ethernet
Funzioni di segnalazione S7
Numero di stazioni registrabili
Per messaggi riferiti ai blocchi con SFC 63
(Alarm_S/SQ o Alarm_D/DQ)
Per messaggi riferiti ai blocchi con SFB (Notify, 8
Notify_8, Alarm, Alarm_8, Alarm 8P)
Messaggi riferiti ai blocchi con SFC sì
• Blocchi Alarm_S/SQ e blocchi Alarm_D/DQ max. 400
attivi contemporaneamente
Messaggi riferiti ai blocchi con SFB sì
• Numero di ordini di comunicazione per mes- max. 2500
saggi riferiti ai blocchi con SFB e blocchi per
la comunicazione S7 (impostabile)

• Preimpostati 900

Segnalazioni del sistema di controllo del proces- sì


so
Numero degli archivi registrabili contemporanea- 16
mente (SFB 37 AR_SEND)
Funzioni di test e messa in servizio
Controllo/comando variabile Sì, max. 16 tabelle delle variabili
• Variabile Ingressi/uscite, merker, DB, ingressi/uscite di
periferia, temporizzatori, contatori
• Numero di variabili max. 70

Forzamento sì
• Variabile Ingressi/uscite, merker, ingressi/uscite di periferia

• Numero di variabili max. 256

Indicatore di stato sì, LED FRCE


Stato blocco Sì, max. 16 blocchi contemporaneamente
Passo singolo sì
Numero di punti di arresto max. 16

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 371
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

Buffer di diagnostica sì
• Numero di registrazioni Max. 3200 (impostabile)

• Preimpostate 120

Comunicazione
Comunicazione PG/OP sì
Routing sì
Comunicazione S7 sì
• Dati utili per ciascun ordine Max. 64 KByte

• Di cui coerenti 1 variabile (462 byte)

Comunicazione di base S7 no
Comunicazione di dati globali no
Comunicazione compatibile S5 tramite FC AG_SEND e AG_RECV, max. tramite
10 CP 443–1 o 443–5
• Dati utili per ciascun ordine Max. 8 KByte

• Di cui coerenti 240 byte

Numero di ordini AG_SEND/AG_RECV simulta- max. 64/64, vedere manuale del CP


nei
Comunicazione standard (FMS) sì, tramite CP e FB caricabile
Numero di risorse di collegamento per collega- 64, di cui una riservata per PG e una per OP
menti S7 tramite tutte le interfacce e i CP
Comunicazione IE aperta tramite TCP/IP
Numero complessivo di collegamenti / punti di max. 62
accesso
Numeri di porte possibili 1 ... 49151
Se non si parametrizza il numero della porta il sistema ne assegna uno compreso nell'intervallo di-
namico da 49152 a 65534
Numeri di porte riservati 0 riservato
TCP 20, 21 FTP
TCP 25 SMTP
TCP 102 RFC1006
UDP 135 RPC-DCOM
UDP 161 SNMP_REQUEST
UDP 34962 PN IO
UDP 34963 PN IO
UDP 34964 PN IO
UDP 65532 NTP
UDP 65533 NTP
UDP 65534 NTP
UDP 65535 NTP
TCP/IP Sì, tramite interfaccia PROFINET integrata e FB
caricabili
• Numero massimo di collegamenti 62

• Lunghezza max. dei dati 32767 byte

S7-400H
372 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

ISO on TCP sì (tramite interfaccia PROFINET integrata o CP


443-1 EX20/GX 20 e FB caricabili)
• Numero massimo di collegamenti 62

• Lunghezza max. dei dati tramite interfaccia 32767 byte


PROFINET integrata

• Lunghezza max. dei dati tramite CP 443-1 1452 byte

UDP sì, tramite interfaccia PROFINET integrata e


blocchi caricabili
• Numero massimo di collegamenti 62

• Lunghezza max. dei dati 1472 byte

Interfacce
Non è consentito progettare la CPU come slave DP
Interfaccia 1
Denominazione dell'interfaccia X1
Tipo di interfaccia integrata
Collegamento fisico RS 485/Profibus
Con separazione di potenziale sì
Alimentazione dell'interfaccia (15 ... 30V DC) Max. 150 mA
Numero delle risorse di collegamento MPI: 32, DP: 16
Utilizzando un repeater di diagnostica sul ramo si
riduce di 1 il numero di risorse di collegamento su
questo ramo.
Funzionalità
• MPI sì

• PROFIBUS DP Master DP

Interfaccia 1 in funzionamento MPI


Servizi
• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s

Interfaccia 1 in funzionamento master DP


• Servizi

• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 373
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

• Comunicazione di base S7 no

• Equidistanza no

• SYNC/FREEZE no

• Attivazione/disattivazione di slave DP no

• Comunicazione diretta (traffico trasversale) no

• Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s

• Numero di slave DP max. 32

• Numero di slot per interfaccia max. 544

• Area di indirizzi Max. 2 KByte per gli ingressi / 2 KByte per le


uscite
• Dati utili per ogni slave DP max. 244 byte
max. 244 byte ingressi,
max. 244 byte uscite,
max. 244 slot
max. 128 byte per ogni slot
Avvertenza:
• Il totale dei byte di ingresso di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale dei byte di uscita di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale degli indirizzi di tutti i 32 slave non deve superare l'area di indirizzi dell'interfaccia (max. 2
KByte per gli ingressi/2 KByte per le uscite).
Interfaccia 2
Denominazione dell'interfaccia X2
Tipo di interfaccia integrata
Collegamento fisico RS 485/Profibus
Con separazione di potenziale sì
Alimentazione dell'interfaccia (15 ... 30V DC) Max. 150 mA
Numero delle risorse di collegamento 16
Funzionalità
• PROFIBUS DP Master DP

Interfaccia 2 in funzionamento master DP


Servizi
• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Equidistanza no

• SYNC/FREEZE no

• Attivazione/disattivazione di slave DP no

S7-400H
374 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

• Comunicazione diretta (traffico trasversale) no

• Velocità di trasmissione Fino a 12 Mbit/s

• Numero di slave DP max. 96

• Numero di slot per interfaccia max. 1632

• Area di indirizzi Max. 6 KByte per gli ingressi / 6 KByte per le


uscite
• Dati utili per ogni slave DP max. 244 byte
max. 244 byte ingressi,
max. 244 byte uscite,
max. 244 slot
max. 128 byte per ogni slot
Avvertenza:
• Il totale dei byte di ingresso di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale dei byte di uscita di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale degli indirizzi di tutti i 96 slave non deve superare l'area di indirizzi dell'interfaccia (max. 6
KByte per gli ingressi/6 KByte per le uscite).
Interfaccia 3
Denominazione dell'interfaccia X5
Tipo di interfaccia PROFINET
Collegamento fisico Ethernet RJ45
2 porte (switch)
Con separazione di potenziale sì
Autosensing (10/100 Mbit/s) sì
Autonegoziazione sì
Autocrossover sì
Ridondanza del supporto sì
Ridondanza di sistema sì
• Tempi di commutazione in caso di interruzio- 200 ms (PROFINET MRP)
ne della linea, tip.

• Numero di nodi nell'anello, max. 50

Modifica dell'indirizzo IP durante l'esecuzione, no


supportata
Funzione Keep Alive, supportata sì
Funzionalità
• PROFINET sì

Servizi
• Comunicazione PG sì

• Comunicazione OP sì

• Comunicazione S7 sì
Numero max. di collegamenti progettabili 64, di cui una riservata rispettivamente per PG e
Numero max. di istanze OP

2500

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 375
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

• Routing S7 sì

• PROFINET IO Controller sì

• PROFINET I Device no

• PROFINET CBA no

Comunicazione aperta IE
• tramite TCP/IP sì

• ISO on TCP sì

• UDP sì

• Sincronizzazione dell'ora sì

PROFINET IO
PNO ID (esadecimale) ID fornitore: 0x002A
ID Device: 0x0102
Numero di PROFINET IO Controller integrati 1
Numero di PROFINET IO Device collegabili 256
Numero di IO Device collegabili con l'opzione RT 256
di cui in linea 256
Shared Device supportati no
Area di indirizzi max. 8 kByte per ingressi/uscite
Numero di sottomoduli max. 8192
I moduli misti valgono il doppio
Lunghezza max. dei dati utili, incluse le rispettive 1440 byte
variabili
Coerenza max. dei dati utili comprese le relative 1024 byte
variabili
Intervalli di trasmissione 250 µs, 500 µs, 1 ms, 2 ms, 4 ms
Tempo di aggiornamento 250 μs, 0,5 ms, 1 ms, 2 ms, 4 ms, 8 ms, 16 ms,
32 ms, 64 ms, 128 ms, 256 ms e 512 ms
Il valore minimo dipende dalla percentuale di
comunicazione impostata per PROFINET IO, dal
numero di IO Device e dal numero dei dati utili
progettati.
IRT (Isochronous Real Time) no
Funzioni di protocollo S7
• Funzioni PG sì

• Funzioni OP sì

Avvio prioritario no
Accelerated (ASU) e Fast Startup Mode (FSU)
Cambio utensile no
Cambio di un IO Device senza memory card o sì
PG
Interfacce 4 e 5
Denominazione interfacce IF1, IF2
Tipo di interfaccia Modulo di sincronizzazione (fibra ottica) inseribile

S7-400H
376 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

Modulo di interfaccia utilizzabile Modulo di sincronizzazione IF 960 (solo con


funzionamento ridondato; in funzionamento sin-
golo l'interfaccia rimane libera/coperta)
Lunghezza del cavo di sincronizzazione max. 10 km
Programmazione
Linguaggio di programmazione KOP, FUP, AWL, SCL, CFC, Graph, HiGraph®
Repertorio operazioni Vedere Lista operazioni
Livelli di parentesi 7
Funzioni di sistema (SFC) Vedere Lista operazioni
Numero di SFC attive contemporaneamente per
ramo
• SFC 59 "RD_REC" 8

• SFC 58 "WR_REC" 8

• SFC 55 "WR_PARM" 8

• SFC 57 "PARM_MOD" 1

• SFC 56 "WR_DPARM" 2

• SFC 13 "DPNRM_DG" 8

• SFC 51 "RDSYSST" 8

• SFC 103 "DP_TOPOL" 1

Il totale di tutte le SFC attive su tutti i rami esterni può essere quattro volte maggiore che su un solo
ramo.
Blocchi funzionali di sistema (SFB) Vedere Lista operazioni
Numero di SFB attivi contemporaneamente per
ramo
• SFB 52 "RDREC" 8

• SFB 53 "WRREC" 8

Il totale di tutti gli SFB attivi su tutti i rami esterni può essere quattro volte maggiore che su un solo
ramo.
Protezione del programma utente Protezione mediante password
Protezione di accesso ai blocchi Sì, con S7 Block Privacy
Accesso a dati coerenti nell'immagine di proces- sì
so
Tempo di sincronizzazione CiR (nel funzionamento singolo)
Carico complessivo 100 ms
Dimensioni
Dimensioni di ingombro L x A x P (mm) 50 x 290 x 219
Posti connettore necessari 2
Peso ca. 995 g

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 377
Dati tecnici
20.2 Dati tecnici della CPU 414–5H PN/DP; (6ES7 414–5HM06–0AB0)

Tensione, corrente
Corrente assorbita dal bus S7–400 (DC 5 V) Tip. 1,6 A
Max. 1,9 A
Corrente assorbita dal bus S7-400 (DC 24 V) Corrente totale assorbita dai componenti collegati
La CPU non assorbe corrente a 24 V ma fornisce alle interfacce MPI/DP, tuttavia max. 150 mA per
semplicemente questa tensione all'interfaccia interfaccia
MPI/DP.
Corrente fornita all'interfaccia DP (DC 5 V) Max. 90 mA
Corrente di alimentazione a batteria tip. 180 µA (fino a 40 °C)
max. 1000 µA
Tempo max. di bufferizzazione Vedere il manuale di riferimento Dati dell'unità,
capitolo 3.3
Alimentazione della tensione di bufferizzazione DC 5 ... 15 V
esterna della CPU
Potenza dissipata Tip. 7,5 W

S7-400H
378 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

CPU e versione firmware


Numero di ordinazione 6ES7 416–5HS06–0AB0
• Versione firmware V 6.0

Pacchetto di programmazione corrispondente STEP7 V 5.5 SP2 HF 1 o superiore


vedere anche Prefazione (Pagina 19)
Memoria
Memoria di lavoro
• integrata 6 Mbyte per codice
10 Mbyte per i dati
Memoria di caricamento
• integrata 1 MByte RAM

• FEPROM ampliabile con memory card (FLASH) da 1 MByte a


64 MByte
• RAM ampliabile con memory card (RAM) da 256 KByte a
64 MByte
Bufferizzazione con batteria Sì, tutti i dati
Tempi di elaborazione tipici
Tempi di elaborazione per
• Operazioni a bit 12,5 ns

• Operazioni a parola 12,5 ns

• Operazioni aritmetiche a virgola fissa 12,5 ns

• Operazioni aritmetiche a virgola mobile 25 ns

Temporizzatori/contatori e relativa ritenzione


Contatori S7 2048
• Ritenzione impostabile Z 0 ... Z 2047

• Preimpostati Z 0 ... Z 7

• Campo di conteggio 0 ... 999

Contatori IEC sì
• Tipo SFB

Temporizzatori S7 2048
• Ritenzione impostabile T 0 ... T 2047

• Preimpostati Nessun temporizzatore a ritenzione

• Intervallo di tempo 10 ms ... 9990 s

Temporizzatori IEC sì
• Tipo SFB

Aree dati e relativa ritenzione


Area dati a ritenzione complessiva (incl. merker, Memoria di lavoro e di caricamento complessiva
temporizzatori e contatori) (con batteria tampone)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 379
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

Merker 16 KByte
• Ritenzione impostabile da MB 0 a MB 16383

• Ritenzione preimpostata da MB 0 a MB 15

Merker di clock 8 (1 byte di merker)


Blocchi dati Max. 16000 (DB 0 riservato)
Campo numerico 1 - 16000
• Dimensioni Max. 64 KByte

Dati locali (impostabili) Max. 64 KByte


• Preimpostati 32 KByte

Blocchi
OB Vedere Lista operazioni
• Dimensioni Max. 64 KByte

Numero di OB a ciclo libero OB 1


Numero di OB di allarme dall'orologio OB 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17
Numero di OB di allarme di ritardo OB 20, 21, 22, 23
Numero di allarmi di schedulazione orologio OB 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38
Numero di OB di interrupt di processo OB 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47
Numero di OB di allarme DPV1 OB 55, 56, 57
Numero di OB di errore di ridondanza: OB70, 72
Numero di OB di errori asincroni OB 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88
Numero di OB di avvio OB 100, 102
Numero di OB di errori sincroni OB 121, 122
Profondità di annidamento
• Per classe di priorità 24

• Supplementari all'interno di un OB di errore 2

FB Max. 8000
Campo numerico 0 - 7999
• Dimensioni Max. 64 KByte

FC Max. 8000
Campo numerico 0 - 7999
• Dimensioni Max. 64 KByte

SDB max. 2048


Aree di indirizzi (ingressi/uscite)
Area indirizzi di periferia complessiva 16 KByte/16 KByte
• di cui decentrata inclusi indirizzi di diagnostica, indirizzi per le
interfacce della periferia ecc.
Interfaccia MPI/DP 2 KByte/2 KByte
Interfaccia DP 8 KByte/8 KByte
Immagine di processo 16 KByte/16 KByte (impostabili)
• Preimpostati 1024 byte/1024 byte

• Numero delle immagini di processo parziali max. 15

S7-400H
380 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

Dati coerenti mediante PROFIBUS Max. 244 byte


Mediante l'interfaccia PROFINET integrata Max. 1024 byte
Accesso a dati coerenti nell'immagine di proces- sì
so
Canali digitali max. 131072/max. 131072
• di cui centrali max. 131072/max. 131072

Canali analogici max. 8192/max. 8192


• di cui centrali max. 8192/max. 8192

Configurazione
Apparecchiature centrali/di ampliamento max. 2/20
Multicomputing no
Numero IM innestabili (totale) max. 6
• IM 460 max. 6

• IM 463–2 max. 4, solo nel funzionamento singolo

Numero di master DP
• integrata 2

• tramite CP 443–5 Ext. max. 10

Numero di unità S5 inseribili tramite capsula di nessuna


adattamento (nell'apparecchiatura centrale)
Unità FM e processori di comunicazione impie-
gabili
• FM, CP (punto a punto) Limitate dal numero di posti connettore e di colle-
vedere appendice Unità funzionali e di comu- gamenti
nicazione impiegabili nell'S7–400H
(Pagina 425)

• CP 441 Limitati dal numero di collegamenti

• CP PROFIBUS e Ethernet, incluso CP 443–5 max. 14, di cui max. 10 CP come master DP
Extended
OP collegabili 95
Ora
Orologio sì
• Bufferizzato sì

• Risoluzione 1 ms

Scostamento max. giornaliero


• Rete OFF (bufferizzato) 1,7 s

• Rete ON (non bufferizzato) 8,6 s

Contatore ore di esercizio 16


• Numero/campo numerico 0 ... 15

• Campo di valori 0 ... 32767 ore


0 ... 2 31 -1 ore con l'utilizzo dell'SFC 101
• Granularità 1 ora

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 381
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

• A ritenzione sì

Sincronizzazione dell'ora sì
• Nell'AS, su MPI e DP come master o slave

Differenza oraria nel sistema con sincronizzazio- max. 200 ms


ne tramite MPI
Differenza oraria nel sistema con sincronizzazio- max. 10 ms
ne tramite Ethernet
Funzioni di segnalazione S7
Numero di stazioni registrabili
Per messaggi riferiti ai blocchi con SFC 95
(Alarm_S/SQ o Alarm_D/DQ)
Per messaggi riferiti ai blocchi con SFB (Notify, 16
Notify_8, Alarm, Alarm_8, Alarm 8P)
Messaggi riferiti ai blocchi con SFC sì
• Blocchi Alarm_S/SQ e blocchi Alarm_D/DQ max. 1000
attivi contemporaneamente
Messaggi riferiti ai blocchi con SFB sì
• Numero di ordini di comunicazione per mes- max. 10000
saggi riferiti ai blocchi con SFB e blocchi per
la comunicazione S7 (impostabile)

• Preimpostati 1200

Segnalazioni del sistema di controllo del proces- sì


so
Numero degli archivi registrabili contemporanea- 64
mente (SFB 37 AR_SEND)
Funzioni di test e messa in servizio
Controllo/comando variabile Sì, max. 16 tabelle delle variabili
• Variabile Ingressi/uscite, merker, DB, ingressi/uscite di
periferia, temporizzatori, contatori
• Numero di variabili max. 70

Forzamento sì
• Variabile Ingressi/uscite, merker, ingressi/uscite di periferia

• Numero di variabili max. 512

Indicatore di stato sì, LED FRCE


Stato blocco Sì, max. 16 blocchi contemporaneamente
Passo singolo sì
Numero di punti di arresto max. 16
Buffer di diagnostica sì
• Numero di registrazioni Max. 3200 (impostabile)

• Preimpostate 120

Comunicazione
Comunicazione PG/OP sì
Routing sì

S7-400H
382 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

Comunicazione S7 sì
• Dati utili per ciascun ordine Max. 64 KByte

• Di cui coerenti 1 variabile (462 byte)

Comunicazione di base S7 no
Comunicazione di dati globali no
Comunicazione compatibile S5 tramite FC AG_SEND e AG_RECV, max. tramite
10 CP 443–1 o 443–5
• Dati utili per ciascun ordine Max. 8 KByte

• Di cui coerenti 240 byte

Numero di ordini AG_SEND/AG_RECV simulta- max. 64/64, vedere manuale del CP


nei
Comunicazione standard (FMS) sì, tramite CP e FB caricabile
Numero di risorse di collegamento per collega- 96, di cui una ciascuno riservata per PG e OP
menti S7 tramite tutte le interfacce e i CP di cui 62 collegamenti H
Comunicazione IE aperta tramite TCP/IP
Numero complessivo di collegamenti / punti di max. 94
accesso
Numeri di porte possibili 1 ... 49151
Se non si parametrizza il numero della porta il sistema ne assegna uno compreso nell'intervallo di-
namico da 49152 a 65534
Numeri di porte riservati 0 riservato
TCP 20, 21 FTP
TCP 25 SMTP
TCP 102 RFC1006
UDP 135 RPC-DCOM
UDP 161 SNMP_REQUEST
UDP 34962 PN IO
UDP 34963 PN IO
UDP 34964 PN IO
UDP 65532 NTP
UDP 65533 NTP
UDP 65534 NTP
UDP 65535 NTP
TCP/IP Sì, tramite interfaccia PROFINET integrata e FB
caricabili
• Numero massimo di collegamenti 94

• Lunghezza max. dei dati 32767 byte

ISO on TCP sì (tramite interfaccia PROFINET integrata o CP


443-1 EX20/GX 20 e FB caricabili)
• Numero massimo di collegamenti 94

• Lunghezza max. dei dati tramite interfaccia 32767 byte


PROFINET integrata

• Lunghezza max. dei dati tramite CP 443-1 1452 byte

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 383
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

UDP sì, tramite interfaccia PROFINET integrata e


blocchi caricabili
• Numero massimo di collegamenti 94

• Lunghezza max. dei dati 1472 byte

Interfacce
Non è consentito progettare la CPU come slave DP
Interfaccia 1
Denominazione dell'interfaccia X1
Tipo di interfaccia integrata
Collegamento fisico RS 485/Profibus
Con separazione di potenziale sì
Alimentazione dell'interfaccia (15 ... 30V DC) Max. 150 mA
Numero delle risorse di collegamento MPI: 44, DP: 32
Utilizzando un repeater di diagnostica sul ramo si
riduce di 1 il numero di risorse di collegamento su
questo ramo.
Funzionalità
• MPI sì

• PROFIBUS DP Master DP

Interfaccia 1 in funzionamento MPI


Servizi
• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s

Interfaccia 1 in funzionamento master DP


• Servizi

• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Equidistanza no

• SYNC/FREEZE no

• Attivazione/disattivazione di slave DP no

• Comunicazione diretta (traffico trasversale) no

S7-400H
384 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

• Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s

• Numero di slave DP max. 32

• Numero di slot per interfaccia max. 544

• Area di indirizzi Max. 2 KByte per gli ingressi / 2 KByte per le


uscite
• Dati utili per ogni slave DP max. 244 byte
max. 244 byte ingressi,
max. 244 byte uscite,
max. 244 slot
max. 128 byte per ogni slot
Avvertenza:
• Il totale dei byte di ingresso di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale dei byte di uscita di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale degli indirizzi di tutti i 32 slave non deve superare l'area di indirizzi dell'interfaccia (max. 2
KByte per gli ingressi/2 KByte per le uscite).
Interfaccia 2
Denominazione dell'interfaccia X2
Tipo di interfaccia integrata
Collegamento fisico RS 485/Profibus
Con separazione di potenziale sì
Alimentazione dell'interfaccia (15 ... 30V DC) Max. 150 mA
Numero delle risorse di collegamento 32
Funzionalità
• PROFIBUS DP Master DP

Interfaccia 2 in funzionamento master DP


Servizi
• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Equidistanza no

• SYNC/FREEZE no

• Attivazione/disattivazione di slave DP no

• Comunicazione diretta (traffico trasversale) no

• Velocità di trasmissione Fino a 12 Mbit/s

• Numero di slave DP max. 125

• Numero di slot per interfaccia max. 2173

• Area di indirizzi Max. 8 KByte per gli ingressi / 8 KByte per le


uscite

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 385
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

• Dati utili per ogni slave DP max. 244 byte


max. 244 byte ingressi,
max. 244 byte uscite,
max. 244 slot
max. 128 byte per ogni slot
Avvertenza:
• Il totale dei byte di ingresso di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale dei byte di uscita di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale degli indirizzi di tutti i 125 slave non deve superare l'area di indirizzi dell'interfaccia (max.
8 KByte per gli ingressi/8 KByte per le uscite).
Interfaccia 3
Denominazione dell'interfaccia X5
Tipo di interfaccia PROFINET
Collegamento fisico Ethernet RJ45
2 porte (switch)
Con separazione di potenziale sì
Autosensing (10/100 Mbit/s) sì
Autonegoziazione sì
Autocrossover sì
Ridondanza del supporto sì
Ridondanza di sistema sì
• Tempi di commutazione in caso di interruzio- 200 ms (PROFINET MRP)
ne della linea, tip.

• Numero di nodi nell'anello, max. 50

Modifica dell'indirizzo IP durante l'esecuzione, no


supportata
Funzione Keep Alive, supportata sì
Funzionalità
• PROFINET sì

Servizi
• Comunicazione PG sì

• Comunicazione OP sì

• Comunicazione S7 sì
Numero max. di collegamenti progettabili 96, di cui una riservata rispettivamente per PG e
Numero max. di istanze OP
10000
• Routing S7 sì

• PROFINET IO Controller sì

• PROFINET I Device no

• PROFINET CBA no

Comunicazione aperta IE
• tramite TCP/IP sì

S7-400H
386 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

• ISO on TCP sì

• UDP sì

• Sincronizzazione dell'ora sì

PROFINET IO
PNO ID (esadecimale) ID fornitore: 0x002A
ID Device: 0x0102
Numero di PROFINET IO Controller integrati 1
Numero di PROFINET IO Device collegabili 256
Numero di IO Device collegabili con l'opzione RT 256
di cui in linea 256
Shared Device supportati no
Area di indirizzi max. 8 kByte per ingressi/uscite
Numero di sottomoduli max. 8192
I moduli misti valgono il doppio
Lunghezza max. dei dati utili, incluse le rispettive 1440 byte
variabili
Coerenza max. dei dati utili comprese le relative 1024 byte
variabili
Intervalli di trasmissione 250 µs, 500 µs, 1 ms, 2ms, 4ms
Tempo di aggiornamento 250 μs, 0,5 ms, 1 ms, 2 ms, 4 ms, 8 ms, 16 ms,
32 ms, 64 ms, 128 ms, 256 ms e 512 ms
Il valore minimo dipende dalla percentuale di
comunicazione impostata per PROFINET IO, dal
numero di IO Device e dal numero dei dati utili
progettati.
Funzioni di protocollo S7
• Funzioni PG sì

• Funzioni OP sì

IRT (Isochronous Real Time) no


Avvio prioritario no
Accelerated (ASU) e Fast Startup Mode (FSU)
Cambio utensile no
Cambio di un IO Device senza memory card o sì
PG
Interfacce 4 e 5
Denominazione interfacce IF1, IF2
Tipo di interfaccia Modulo di sincronizzazione (fibra ottica) inseribile
Modulo di interfaccia utilizzabile Modulo di sincronizzazione IF 960 (solo con
funzionamento ridondato; in funzionamento sin-
golo l'interfaccia rimane libera/coperta)
Lunghezza del cavo di sincronizzazione max. 10 km
Programmazione
Linguaggio di programmazione KOP, FUP, AWL, SCL, CFC, Graph, HiGraph®
Repertorio operazioni Vedere Lista operazioni
Livelli di parentesi 7

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 387
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

Funzioni di sistema (SFC) Vedere Lista operazioni


Numero di SFC attive contemporaneamente per
ramo
• SFC 59 "RD_REC" 8

• SFC 58 "WR_REC" 8

• SFC 55 "WR_PARM" 8

• SFC 57 "PARM_MOD" 1

• SFC 56 "WR_DPARM" 2

• SFC 13 "DPNRM_DG" 8

• SFC 51 "RDSYSST" 8

• SFC 103 "DP_TOPOL" 1

Il totale di tutte le SFC attive su tutti i rami esterni può essere quattro volte maggiore che su un solo
ramo.
Blocchi funzionali di sistema (SFB) Vedere Lista operazioni
Numero di SFB attivi contemporaneamente per
ramo
• SFB 52 "RDREC" 8

• SFB 53 "WRREC" 8

Il totale di tutti gli SFB attivi su tutti i rami esterni può essere quattro volte maggiore che su un solo
ramo.
Protezione del programma utente Protezione mediante password
Protezione di accesso ai blocchi Sì, con S7 Block Privacy
Accesso a dati coerenti nell'immagine di proces- sì
so
Tempo di sincronizzazione CiR (nel funzionamento singolo)
Carico complessivo 100 ms
Dimensioni
Dimensioni di ingombro L x A x P (mm) 50 x 290 x 219
Posti connettore necessari 2
Peso ca. 995 g

S7-400H
388 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.3 Dati tecnici della CPU 416–5H PN/DP; (6ES7 416–5HS06–0AB0)

Tensione, corrente
Corrente assorbita dal bus S7–400 (DC 5 V) Tip. 1,6 A
Max. 1,9 A
Corrente assorbita dal bus S7-400 (DC 24 V) Corrente totale assorbita dai componenti collegati
La CPU non assorbe corrente a 24 V ma fornisce alle interfacce MPI/DP, tuttavia max. 150 mA per
semplicemente questa tensione all'interfaccia interfaccia
MPI/DP.
Corrente fornita all'interfaccia DP (DC 5 V) Max. 90 mA
Corrente di alimentazione a batteria tip. 180 µA (fino a 40 °C)
max. 1000 µA
Tempo max. di bufferizzazione Vedere il manuale di riferimento Dati dell'unità,
capitolo 3.3
Alimentazione della tensione di bufferizzazione DC 5 ... 15 V
esterna della CPU
Potenza dissipata Tip. 7,5 W

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 389
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

CPU e versione firmware


Numero di ordinazione 6ES7 417–5HT06–0AB0
• Versione firmware V 6.0

Pacchetto di programmazione corrispondente STEP7 V 5.5 SP2 HF 1 o superiore


vedere anche Prefazione (Pagina 19)
Memoria
Memoria di lavoro
• integrata 16 Mbyte per codice
16 Mbyte per i dati
Memoria di caricamento
• integrata 1 MByte RAM

• FEPROM ampliabile con memory card (FLASH) da 1 MByte a


64 MByte
• RAM ampliabile con Memory Card (RAM)
da 256 KByte a 64 Mbyte
Bufferizzazione con batteria Sì, tutti i dati
Tempi di elaborazione tipici
Tempi di elaborazione per
• Operazioni a bit 7,5 ns

• Operazioni a parola 7,5 ns

• Operazioni aritmetiche a virgola fissa 7,5 ns

• Operazioni aritmetiche a virgola mobile 15 ns

Temporizzatori/contatori e relativa ritenzione


Contatori S7 2048
• Ritenzione impostabile Z 0 ... Z 2047

• Preimpostati Z 0 ... Z 7

• Campo di conteggio 0 ... 999

Contatori IEC sì
• Tipo SFB

Temporizzatori S7 2048
• Ritenzione impostabile T 0 ... T 2047

• Preimpostati Nessun temporizzatore a ritenzione

• Intervallo di tempo 10 ms ... 9990 s

Temporizzatori IEC sì
• Tipo SFB

Aree dati e relativa ritenzione


Area dati a ritenzione complessiva (incl. merker, memoria di lavoro e di caricamento complessiva
temporizzatori e contatori) (con batteria tampone)

S7-400H
390 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

Merker 16 KByte
• Ritenzione impostabile da MB 0 a MB 16383

• Ritenzione preimpostata da MB 0 a MB 15

Merker di clock 8 (1 byte di merker)


Blocchi dati max. 16000 (DB 0 riservato)
campo numerico 1 ... 16000
• Dimensioni Max. 64 KByte

Dati locali (impostabili) Max. 64 KByte


• Preimpostati 32 KByte

Blocchi
OB Vedere Lista operazioni
• Dimensioni Max. 64 KByte

Numero di OB a ciclo libero OB 1


Numero di OB di allarme dall'orologio OB 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17
Numero di OB di allarme di ritardo OB 20, 21, 22, 23
Numero di allarmi di schedulazione orologio OB 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38
Numero di OB di interrupt di processo OB 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47
Numero di OB di allarme DPV1 OB 55, 56, 57
Numero di OB di errori asincroni OB 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88
Numero di OB in background OB 90
Numero di OB di avvio OB 100, 102
Numero di OB di errori sincroni OB 121, 122
Profondità di annidamento
• Per classe di priorità 24

• Supplementari all'interno di un OB di errore 2

SDB max. 512


FB Max. 8000
Campo numerico 0 - 7999
• Dimensioni Max. 64 KByte

FC Max. 8000
Campo numerico 0 - 7999
• Dimensioni Max. 64 KByte

SDB max. 2048


Aree di indirizzi (ingressi/uscite)
Area indirizzi di periferia complessiva 16 KByte/16 KByte
• di cui decentrata inclusi indirizzi di diagnostica, indirizzi per le
interfacce della periferia ecc.
Interfaccia MPI/DP 2 KByte/2 KByte
Interfaccia DP 8 KByte/8 KByte
Immagine di processo 16 KByte/16 KByte (impostabili)
• Preimpostati 1024 byte/1024 byte

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 391
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

• Numero delle immagini di processo parziali max. 15

Dati coerenti mediante PROFIBUS Max. 244 byte


Mediante l'interfaccia PROFINET integrata Max. 1024 byte
Accesso a dati coerenti nell'immagine di proces- sì
so
Canali digitali max. 131072/
max. 131072
• di cui centrali max. 131072/
max. 131072
Canali analogici max. 8192/
max. 8192
• di cui centrali max. 8192/
max. 8192
Configurazione
Apparecchiature centrali/di ampliamento max. 2/20
Multicomputing no
Numero IM innestabili (totale) max. 6
• IM 460 max. 6

• IM 463–2 max. 4, solo nel funzionamento singolo

Numero di master DP
• integrata 2

• tramite CP 443–5 Ext. max. 10

Numero di unità S5 inseribili tramite capsula di nessuna


adattamento (nell'apparecchiatura centrale)
Unità FM e processori di comunicazione impie-
gabili
• FM, CP (punto a punto) Limitate dal numero di posti connettore e di colle-
vedere appendice Unità funzionali e di comu- gamenti
nicazione impiegabili nell'S7–400H
(Pagina 425)

• CP 441 Limitati dal numero di collegamenti

• CP PROFIBUS e Ethernet, incluso CP 443–5 max. 14, di cui max. 10 CP come master DP
Extended
OP collegabili 63
Ora
Orologio sì
• Bufferizzato sì

• Risoluzione 1 ms

Scostamento max. giornaliero


• Rete OFF (bufferizzato) 1,7 s

• Rete ON (non bufferizzato) 8,6 s

S7-400H
392 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

Contatore ore di esercizio 16


• Numero/campo numerico 0 ... 15

• Campo di valori 0 ... 32767 ore


0 ... 2 31 -1 ore con l'utilizzo dell'SFC 101
• Granularità 1 ora

• A ritenzione sì

Sincronizzazione dell'ora sì
• Nell'AS, su MPI e DP come master o slave

Differenza oraria nel sistema con sincronizzazio- max. 200 ms


ne tramite MPI
Differenza oraria nel sistema con sincronizzazio- max. 10 ms
ne tramite Ethernet
Funzioni di segnalazione S7
Numero di stazioni registrabili
Per messaggi riferiti ai blocchi con SFC 119
(Alarm_S/SQ o Alarm_D/DQ)
Per messaggi riferiti ai blocchi con SFB (Notify, 16
Notify_8, Alarm, Alarm_8, Alarm 8P)
Messaggi riferiti ai blocchi con SFC sì
• Blocchi Alarm_S/SQ e blocchi Alarm_D/DQ max. 1000
attivi contemporaneamente
Messaggi riferiti ai blocchi con SFB sì
• Numero di ordini di comunicazione per blocchi max. 10000
Alarm_8 e blocchi per comunicazione S7 (im-
postabile)

• Preimpostati 1200

Segnalazioni del sistema di controllo del proces- sì


so
Numero degli archivi registrabili contemporanea- 64
mente (SFB 37 AR_SEND)
Funzioni di test e messa in servizio
Controllo/comando variabile Sì, max. 16 tabelle delle variabili
• Variabile Ingressi/uscite, merker, DB, ingressi/uscite di
periferia, temporizzatori, contatori
• Numero di variabili max. 70

Forzamento sì
• Variabile Ingressi/uscite, merker, ingressi/uscite di periferia

• Numero di variabili max. 512

Indicatore di stato sì, LED FRCE


Stato blocco Sì, max. 16 blocchi contemporaneamente
Passo singolo sì
Numero di punti di arresto max. 16

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 393
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

Buffer di diagnostica sì
• Numero di registrazioni Max. 3200 (impostabile)

• Preimpostate 120

Comunicazione
Comunicazione PG/OP sì
Routing sì
Numero di risorse di collegamento per collega- 120, di cui una ciascuno riservata per PG e OP
menti S7 tramite tutte le interfacce e i CP 62 riservate per collegamenti H
Comunicazione S7 sì
• Dati utili per ciascun ordine Max. 64 KByte

• Di cui coerenti 1 variabile (462 byte)

Comunicazione di dati globali no


Comunicazione di base S7 no
Comunicazione compatibile S5 tramite FC AG_SEND e AG_RECV, max. tramite
10 CP 443–1 o 443–5
• Dati utili per ciascun ordine Max. 8 KByte

• Di cui coerenti 240 byte

Numero di ordini AG_SEND/AG_RECV simulta- max. 64/64, vedere manuale del CP


nei
Comunicazione standard (FMS) sì, tramite CP e FB caricabile
Numero di risorse di collegamento per collega- 120, di cui una ciascuno riservata per PG e OP
menti S7 tramite tutte le interfacce e i CP di cui 62 collegamenti H
Comunicazione IE aperta tramite TCP/IP
Numero complessivo di collegamenti / punti di max. 118
accesso
Numeri di porte possibili 1 ... 49151
Se non si parametrizza il numero della porta il sistema ne assegna uno compreso nell'intervallo di-
namico da 49152 a 65534
Numeri di porte riservati 0 riservato
TCP 20, 21 FTP
TCP 25 SMTP
TCP 102 RFC1006
UDP 135 RPC-DCOM
UDP 161 SNMP_REQUEST
UDP 34962 PN IO
UDP 34963 PN IO
UDP 34964 PN IO
UDP 65532 NTP
UDP 65533 NTP
UDP 65534 NTP
UDP 65535 NTP
TCP/IP Sì, tramite interfaccia PROFINET integrata e FB
caricabili
• Numero massimo di collegamenti 118

• Lunghezza max. dei dati 32 kbyte

S7-400H
394 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

ISO on TCP sì (tramite interfaccia PROFINET integrata o CP


443-1 EX20/GX 20 e FB caricabili)
• Numero massimo di collegamenti 118

• Lunghezza max. dei dati tramite interfaccia 32 kbyte


PROFINET integrata

• Lunghezza max. dei dati tramite CP 443-1 1452 byte

UDP sì, tramite interfaccia PROFINET integrata e


blocchi caricabili
• Numero massimo di collegamenti 118

• Lunghezza max. dei dati 1472 byte

Interfacce
Non è consentito progettare la CPU come slave DP
Interfaccia 1
Denominazione dell'interfaccia X1
Tipo di interfaccia integrata
Collegamento fisico RS 485/Profibus
Con separazione di potenziale sì
Alimentazione dell'interfaccia (15 ... 30V DC) Max. 150 mA
Numero delle risorse di collegamento MPI: 44, DP: 32
Utilizzando un repeater di diagnostica sul ramo si
riduce di 1 il numero di risorse di collegamento su
questo ramo.
Funzionalità
• MPI sì

• PROFIBUS DP Master DP

Interfaccia 1 in funzionamento MPI


• Servizi

• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s

Interfaccia 1 in funzionamento master DP


Servizi
• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 395
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

• Comunicazione di base S7 no

• Equidistanza no

• SYNC/FREEZE no

• Attivazione/disattivazione di slave DP no

• Comunicazione diretta (traffico trasversale) no

Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s


Numero di slave DP max. 32
Numero di slot per interfaccia max. 544
Area di indirizzi Max. 2 KByte per gli ingressi / 2 KByte per le
uscite
Dati utili per ogni slave DP max. 244 byte
max. 244 byte ingressi,
max. 244 byte uscite,
max. 244 slot
max. 128 byte per ogni slot
Avvertenza:
• Il totale dei byte di ingresso di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale dei byte di uscita di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale degli indirizzi di tutti i 32 slave non deve superare l'area di indirizzi dell'interfaccia (max. 2
KByte per gli ingressi/2 KByte per le uscite).
Interfaccia 2
Denominazione dell'interfaccia X2
Tipo di interfaccia integrata
Collegamento fisico RS 485/Profibus
Con separazione di potenziale sì
Alimentazione dell'interfaccia (15 ... 30V DC) Max. 150 mA
Numero delle risorse di collegamento 32,
Utilizzando un repeater di diagnostica sul ramo,
le risorse di collegamento su questo ramo si
riducono di 1 unità.
Funzionalità
• PROFIBUS DP Master DP

Interfaccia 2 in funzionamento master DP


Servizi
• Comunicazione PG/OP sì

• Routing sì

• Comunicazione S7 sì

• Comunicazione di dati globali no

• Comunicazione di base S7 no

• Equidistanza no

• SYNC/FREEZE no

S7-400H
396 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

• Attivazione/disattivazione di slave DP no

• Comunicazione diretta (traffico trasversale) no

Velocità di trasmissione max. 12 MBit/s


Numero di slave DP max. 125
Numero di slot per interfaccia max. 2173
Area di indirizzi Max. 8 KByte per gli ingressi / 8 KByte per le
uscite
Dati utili per ogni slave DP max. 244 byte
max. 244 byte ingressi,
max. 244 byte uscite,
max. 244 slot
max. 128 byte per ogni slot
Avvertenza:
• Il totale dei byte di ingresso di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale dei byte di uscita di tutti gli slot non deve superare un massimo di 244.
• Il totale degli indirizzi di tutti i 125 slave non deve superare l'area di indirizzi dell'interfaccia (max.
8 KByte per gli ingressi/8 KByte per le uscite).
Interfaccia 3
Denominazione dell'interfaccia X5
Tipo di interfaccia PROFINET
Collegamento fisico Ethernet RJ45
2 porte (switch)
Con separazione di potenziale sì
Autosensing (10/100 Mbit/s) sì
Autonegoziazione sì
Autocrossover sì
Ridondanza del supporto sì
Ridondanza di sistema sì
• Tempi di commutazione in caso di interruzio- 200 ms (PROFINET MRP)
ne della linea, tip.

• Numero di nodi nell'anello, max. 50

Modifica dell'indirizzo IP durante l'esecuzione, no


supportata
Funzione Keep Alive, supportata sì
Funzionalità
• PROFINET sì

Servizi
• Comunicazione PG sì

• Comunicazione OP sì

• Comunicazione S7 sì
Numero max. di collegamenti progettabili 120, di cui una riservata rispettivamente per PG e
Numero max. di istanze OP
10000

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 397
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

• Routing S7 sì

• PROFINET IO Controller sì

• PROFINET I Device no

• PROFINET CBA no

Comunicazione aperta IE
• tramite TCP/IP sì

• ISO on TCP sì

• UDP sì

• Sincronizzazione dell'ora sì

PROFINET IO
PNO ID (esadecimale) ID fornitore: 0x002A
ID Device: 0x0102
Numero di PROFINET IO Controller integrati 1
Numero di PROFINET IO Device collegabili 256
Numero di IO Device collegabili con l'opzione RT 256
di cui in linea 256
Shared Device supportati no
Area di indirizzi max. 8 kByte per ingressi/uscite
Numero di sottomoduli max. 8192
I moduli misti valgono il doppio
Lunghezza max. dei dati utili, incluse le rispettive 1440 byte
variabili
Coerenza max. dei dati utili comprese le relative 1024 byte
variabili
Intervalli di trasmissione 250 µs, 500 µs, 1 ms, 2 ms, 4 ms
Tempo di aggiornamento 250 μs, 0,5 ms, 1 ms, 2 ms, 4 ms, 8 ms, 16 ms,
32 ms, 64 ms, 128 ms, 256 ms e 512 ms
Il valore minimo dipende dalla percentuale di
comunicazione impostata per PROFINET IO, dal
numero di IO Device e dal numero dei dati utili
progettati.
Funzioni di protocollo S7
• Funzioni PG sì

• Funzioni OP sì

IRT (Isochronous Real Time) no


Avvio prioritario no
Accelerated (ASU) e Fast Startup Mode (FSU)
Cambio utensile no
Cambio di un IO Device senza memory card o sì
PG

S7-400H
398 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

Interfacce 4 e 5
Denominazione interfacce IF1, IF2
Tipo di interfaccia Modulo di sincronizzazione (fibra ottica) inseribile
Modulo di interfaccia utilizzabile Modulo di sincronizzazione IF 960 (solo con
funzionamento ridondato; in funzionamento sin-
golo l'interfaccia rimane libera/coperta)
Lunghezza del cavo di sincronizzazione max. 10 km
Programmazione
Linguaggio di programmazione KOP, FUP, AWL, SCL, CFC, Graph, HiGraph®
Repertorio operazioni Vedere Lista operazioni
Livelli di parentesi 7
Funzioni di sistema (SFC) Vedere Lista operazioni
Numero di SFC attive contemporaneamente per
ramo
• SFC 59 "RD_REC" 8

• SFC 58 "WR_REC" 8

• SFC 55 "WR_PARM" 8

• SFC 57 "PARM_MOD" 1

• SFC 56 "WR_DPARM" 2

• SFC 13 "DPNRM_DG" 8

• SFC 51 "RDSYSST" 8

• SFC 103 "DP_TOPOL" 1

Il totale di tutte le SFC attive su tutti i rami esterni può essere quattro volte maggiore che su un solo
ramo.
Blocchi funzionali di sistema (SFB) Vedere Lista operazioni
Numero di SFB attivi contemporaneamente per
ramo
• SFB 52 "RDREC" 8

• SFB 53 "WRREC" 8

Il totale di tutti gli SFB attivi su tutti i rami esterni può essere quattro volte maggiore che su un solo
ramo.
Protezione del programma utente Protezione mediante password
Protezione di accesso ai blocchi Sì, con S7 Block Privacy
Accesso a dati coerenti nell'immagine di proces- sì
so
Tempo di sincronizzazione CiR (nel funzionamento singolo)
Carico complessivo 60 ms
Dimensioni
Dimensioni di ingombro L x A x P (mm) 50 x 290 x 219
Posti connettore necessari 2
Peso ca. 995 g

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 399
Dati tecnici
20.4 Dati tecnici della CPU 417–5H PN/DP; (6ES7 417–5HT06–0AB0)

Tensione, corrente
Corrente assorbita dal bus S7–400 (DC 5 V) Tip. 1,6 A
Max. 1,9 A
Corrente assorbita dal bus S7-400 (DC 24 V) Corrente totale assorbita dai componenti collegati
La CPU non assorbe corrente a 24 V ma fornisce alle interfacce MPI/DP, tuttavia max. 150 mA per
semplicemente questa tensione all'interfaccia interfaccia
MPI/DP.
Corrente fornita all'interfaccia DP (DC 5 V) Max. 90 mA
Corrente di alimentazione a batteria tip. 180 µA (fino a 40 °C)
max. 1000 µA
Tempo max. di bufferizzazione Vedere il manuale di riferimento Dati dell'unità,
capitolo 3.3.
Alimentazione della tensione di bufferizzazione DC 5 ... 15 V
esterna della CPU
Potenza dissipata Tip. 7,5 W

S7-400H
400 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.5 Dati tecnici delle memory card

20.5 Dati tecnici delle memory card

Dati

Nome Numero di ordinazione Corrente assorbita a Correnti di


5V batteria
MC 952 / 256 KB / RAM 6ES7952-1AH00-0AA0 tip. 35 mA tip. 1 µΑ
max. 80 mA max. 40 µA
MC 952 / 1 MB / RAM 6ES7952-1AK00-0AA0 tip. 40 mA tip. 3 µA
max. 90 mA max. 50 µA
MC 952 / 2 MB / RAM 6ES7952-1AL00-0AA0 tip. 45 mA tip. 5 µA
max. 100 mA max. 60 µA
MC 952 / 4 MB / RAM 6ES7952-1AM00-0AA0 tip. 45 mA tip. 5 µA
max. 100 mA max. 60 µA
MC 952 / 8 MB / RAM 6ES7952-1AP00-0AA0 tip. 45 mA tip. 5 µA
max. 100 mA max. 60 µA
MC 952 / 16 MB / RAM 6ES7952-1AS00-0AA0 tip. 100 mA tip. 50 µA
max. 150 mA max. 125 µA
MC 952 / 64 MB / RAM 6ES7952-1AY00-0AA0 tip. 100 mA tip. 100 µA
max. 150 mA max. 500 µA
MC 952 / 1 MB / 5V FLASH 6ES7952-1KK00-0AA0 tip. 40 mA –
max. 90 mA
MC 952 / 2 MB / 5V FLASH 6ES7952-1KL00-0AA0 tip. 50 mA –
max. 100 mA
MC 952 / 4 MB / 5V FLASH 6ES7952-1KM00-0AA0 tip. 40 mA –
max. 90 mA
MC 952 / 8 MB / 5V FLASH 6ES7952-1KP00-0AA0 tip. 50 mA –
max. 100 mA
MC 952 / 16 MB / 5V FLASH 6ES7952-1KS00-0AA0 tip. 55 mA –
max. 110 mA
MC 952 / 32 MB / 5V FLASH 6ES7952-1KT00-0AA0 tip. 55 mA –
max. 110 mA
MC 952 / 64 MB / 5V FLASH 6ES7952-1KY00-0AA0 tip. 55 mA –
max. 110 mA
Dimensioni LxAxP (in mm) 7,5 x 57 x 87
Peso max. 35 g
Protezione della compatibilità elettromagnetica (EMC) Tramite accorgimenti costruttivi

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 401
Dati tecnici
20.6 Tempi di esecuzione delle FC e degli FB per la periferia ridondata

20.6 Tempi di esecuzione delle FC e degli FB per la periferia ridondata

Tabella 20- 1 Tempi di esecuzione di blocchi per la periferia ridondata

Blocco Tempo di esecuzione nel funzionamento Tempo di esecuzione nel funzionamento


singolo ridondato
FC 450 RED_INIT 2 ms + 300 µs/ coppia di unità progettate -
Le indicazioni si riferiscono Le indicazioni del valore per una coppia di
all'avviamento unità si riferiscono al valore medio. In presen-
za di un numero irrisorio di unità, il tempo di
esecuzione può essere di < 300 µs. Se il
numero delle unità ridondanti è consistente, il
tempo di esecuzione può raggiungere anche
> 300 µs.
FC 451 RED_DEPA 160 µs 360 µs
FB 450 RED_IN 750 µs + 60 µs/ coppia di unità dell’IPP attua- 1000 µs + 70 µs/ coppia di unità dell’IPP
Il richiamo avviene sui le attuale
rispettivi livelli di esecuzio- Le indicazioni del valore per una coppia di Le indicazioni del valore per una coppia di
ne unità si riferiscono al valore medio. unità si riferiscono al valore medio.
In seguito a discrepanze e conseguenti pas- In seguito a discrepanze e conseguenti pas-
sivazioni nonché registrazioni nel buffer di sivazioni nonché registrazioni nel buffer di
diagnostica, il tempo di esecuzione può subi- diagnostica, il tempo di esecuzione può subi-
re un ulteriore incremento. re un ulteriore incremento.
Anche la depassivazione eseguita sui singoli Anche la depassivazione eseguita sui singoli
livelli di esecuzione di FB RED_IN può com- livelli di esecuzione di FB RED_IN può com-
portare un prolungamento del tempo di ese- portare un prolungamento del tempo di ese-
cuzione. In funzione del numero di unità sul cuzione. In funzione del numero di unità sul
livello di esecuzione, la depassivazione può livello di esecuzione, la depassivazione può
causare un prolungamento di 0,4...8 ms del causare un prolungamento di 0,4...8 ms del
tempo di esecuzione di FB RED_IN. tempo di esecuzione di FB RED_IN.
Il valore di 8 ms viene raggiunto nel funzio- Il valore di 8 ms viene raggiunto nel funzio-
namento ridondato con un numero di unità namento ridondato con un numero di unità
superiore a 370 coppie su un piano di esecu- superiore a 370 coppie su un piano di esecu-
zione. zione.
FB 451 RED_OUT 650 µs + 2 µs/ coppia di unità dell’IPP attuale 860 µs + 2 µs/ coppia di unità dell’IPP attuale
Il richiamo avviene sui Le indicazioni del valore per una coppia di Le indicazioni del valore per una coppia di
rispettivi livelli di esecuzio- unità si riferiscono al valore medio. In presen- unità si riferiscono al valore medio. In presen-
ne. za di un numero irrisorio di unità, il tempo di za di un numero irrisorio di unità, il tempo di
esecuzione può essere di < 2 µs. Con un esecuzione può essere < 2 µs. Con un nume-
numero considerevole di unità ridondate, il ro considerevole di unità ridondate, il tempo
tempo di esecuzione può raggiungere anche di esecuzione può raggiungere anche il valo-
il valore di > 2 µs. re di > 2 µs.

S7-400H
402 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Dati tecnici
20.6 Tempi di esecuzione delle FC e degli FB per la periferia ridondata

Blocco Tempo di esecuzione nel funzionamento Tempo di esecuzione nel funzionamento


singolo ridondato
FB 452 RED_DIAG Il richiamo è avvenuto nell'OB 72: 160 µs Il richiamo è avvenuto nell'OB 72: 360 µs
Il richiamo è avvenuto nell'OB82, 83, 85: Il richiamo è avvenuto nell'OB82, 83, 85:
250 µs + 5 µs/ coppia di unità progettate 430 µs (carico di base) + 6 µs/ coppia di unità
In casi estremi, il tempo di esecuzione dell'FB progettate
RED_DIAG può subire un prolungamento pari In casi estremi, il tempo di esecuzione dell'FB
a 1,5 ms. . RED_DIAG può subire un prolungamento pari
Ciò può accadere quando il DB di lavoro a 1,5 ms. .
raggiunge una lunghezza di 60 KByte e Ciò può accadere quando il DB di lavoro
l’allarme generato proviene da un’unità non raggiunge una lunghezza di 60 KByte e
appartenente alla periferia ridondata. l’allarme generato proviene da un’unità non
appartenente alla periferia ridondata.
FB 453 RED_STATUS 160 μs + 4 μs/ Coppia di unità progettate * 350 μs + 5 μs/ Coppia di unità progettate *
Numero delle coppie di unità) Numero delle coppie di unità)
Il tempo di esecuzione è in funzione della Il tempo di esecuzione è in funzione della
posizione dell’unità da cercare nel DB di posizione dell’unità da cercare nel DB di
lavoro, questa posizione è casuale. lavoro, questa posizione è casuale.
Se è stato cercato l’indirizzo di un’unità non Se è stato cercato l’indirizzo di un’unità non
disponibile a livello ridondato, la ricerca viene disponibile a livello ridondato, la ricerca viene
estesa all’intero DB di lavoro. Ciò determina estesa all’intero DB di lavoro. Ciò determina
la lunghezza del tempo di esecuzione di FB la lunghezza del tempo di esecuzione di FB
RED_STATUS. RED_STATUS.
Il numero delle coppie di unità si riferisce a Il numero delle coppie di unità si riferisce a
tutti gli ingressi (DI/AI) oppure a tutte le uscite tutti gli ingressi (DI/AI) oppure a tutte le uscite
(DO/AO). (DO/AO).

Nota
Tutti i valori riportati non sono valori assoluti bensì indicativi. In singoli casi, i valori effettivi
possono divergere da quelli indicati. La presente panoramica si prefigge scopi orientativi e di
supporto ed illustra le variazioni che il tempo di ciclo può subire in seguito all'impiego della
biblioteca RED_IO.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 403
Dati tecnici
20.6 Tempi di esecuzione delle FC e degli FB per la periferia ridondata

S7-400H
404 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Parametri di sistemi di automazione ridondati A
La presente appendice fornisce una breve introduzione ai parametri per i sistemi di
automazione ridondati e illustra, sulla base di alcune configurazioni selezionate, i vantaggi
pratici di strutture ridondate.
Una panoramica dei numeri di ordinazione dei diversi prodotti SIMATIC si trova nello spazio
dedicato alle FAQ relative a SIMATIC nel sito:
http://support.automation.siemens.com
con l'ID 16818490.

A.1 Terminologia di base


Per la valutazione di sistemi di automazione ridondati si necessita normalmente dei
parametri di affidabilità e disponibilità descritti nel seguito.

Affidabilità
L'affidabilità consiste nella capacità di un impianto tecnico di svolgere la propria funzione per
tutto il tempo di esercizio. Generalmente ciò non è più possibile quando un componente si
guasta.
Come unità di misura per l’affidabilità viene spesso indicato il tempo di esercizio medio tra
due guasti MTBF (Mean Time Between Failure). Esso può essere rilevato statisticamente
mediante i sistemi in funzionamento oppure calcolando le percentuali di guasto dei
componenti utilizzati.

Affidabilità delle unità


L’affidabilità dei componenti SIMATIC è estremamente elevata grazie a ampie misure di
controllo della qualità.

Affidabilità dei sistemi di automazione


L'impiego di unità ridondate aumenta notevolmente l'MTBF di un sistema. Grazie a speciali
autotest e a meccanismi di diagnostica integrati nelle CPU dell'S7–400H, vengono individuati
e localizzati quasi tutti gli errori.
L'MTBF dell'S7-400H viene determinato sulla base del tempo di guasto medio MDT (Mean
Down Time) di un sistema parziale. Questo tempo si compone sostanzialmente del tempo di
diagnostica e del tempo necessario alla riparazione o alla sostituzione di unità difettose.
Una CPU dispone, accanto a queste misure, anche di un autotest con il tempo di ciclo di test
impostabile. Il tempo di ciclo di test è preimpostato su 90 minuti. Questo valore si ripercuote
sui tempi di diagnostica. Il tempo di riparazione in un sistema modulare quale l'S7–400H
ammonta di solito a 4 ore.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 405
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.1 Terminologia di base

Mean Down Time (MDT)


L' MDT di un sistema è in funzione dei seguenti tempi:
● tempo necessario per il riconoscimento di un errore
● tempo necessario per l'identificazione della causa di errore
● tempo necessario per l'eliminazione dell'errore ed il riavvio del sistema.
L'MDT del sistema viene rilevato dall'MDT dei singoli componenti del sistema stesso. Nel
calcolo viene considerata anche la struttura nella quale i componenti costituiscono il sistema.
La correlazione tra l'MDT e l'MTBF viene rilavata come segue: MDT << MTBF
La qualità e la manutenzione del sistema rivestono un ruolo di primaria importanza nella
determinazione dell'MDT. I fattori più significativi sono:
● Personale qualificato
● logistica efficiente
● meccanismi di diagnostica efficaci
● una buona strategia nell'esecuzione delle riparazioni.
La figura sottostante evidenzia la dipendenza dell’MDT dai tempi e dai fattori sopraccitati.

Figura A-1 MDT

La figura sottostante indica i parametri considerati nel calcolo dell'MTBF di un sistema.

S7-400H
406 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.1 Terminologia di base

Figura A-2 MTBF

Presupposti
Quest'analisi presuppone che:
● la base di tutti i calcoli nonché della rilevazione della percentuale di errore di tutti i
componenti sia una temperatura media di 40 °C
● la configurazione e la parametrizzazione del sistema siano prive di errori
● tutti i pezzi di ricambio necessari siano reperibili sul luogo così da evitare ritardi nella
riparazione dovuti alla mancata disponibilità dei pezzi. Ciò consente di ridurre al minimo
l'MDT dei componenti.
● l'MDT dei singoli componenti sia di 4 h e che l' MDT del sistema venga rilevato
considerando l'MDT dei singoli componenti e dalla configurazione del sistema
● L'MTBF dei componenti soddisfa le norme seguenti
– SN 29500
Questa norma corrisponde alla norma MIL–HDBK 217–F.
– IEC 60050
– IEC 61709
● i calcoli vengono effettuati sulla base dei risultati di diagnostica dei singoli componenti e
che coincidano con questi ultimi
● come coefficiente CCF venga considerato un valore compreso tra 0,2 % e 2 % in
funzione della configurazione del sistema.

Common Cause Failure (CCF)


Un Common Cause Failure (CCF) è un errore causato da uno o più eventi che provocano
errori contemporanei in due o più canali separati o componenti di un sistema. Un CCF
provoca il gusto del sistema.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 407
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.1 Terminologia di base

Un Common Cause Failure può essere causato da uno dei seguenti fattori:
● temperatura
● umidità
● corrosione
● vibrazioni e shock
● sollecitazioni EMC
● scariche elettrostatiche
● interferenze con onde radio
● eventi e conseguenze impreviste
● Errore di servizio
Il coefficiente CCF fornisce il rapporto proporzionale tra la probabilità che si verifichi un
errore CCF e quella che si verifichi un errore qualsiasi.
I coefficienti CCF sono generalmente compresi tra 2 % e 0,2 % in un sistema costituito da
componenti uguali e tra 1 % e 0,1 % in uno costituito da componenti diversi.
Nel campo di validità della Norma IEC 61508, viene impiegato un coefficiente CCF
compreso tra 0,02 %e 5 % per eseguire i calcoli MTBF.

Figura A-3 Common Cause Failure (CCF)

Affidabilità di un S7–400H
L'impiego di unità ridondate aumenta notevolmente l'MTBF di un sistema. Grazie a speciali
autotest e a meccanismi di diagnostica integrati nelle CPU dell'S7–400H, vengono individuati
e localizzati quasi tutti gli errori. La percentuale di riconoscimento errori si aggira sul 90 %.
L'affidabilità del funzionamento singolo si rispecchia nella relativa percentuale di errore. La
percentuale di errore di tutti i componenti S7 viene rilevata secondo la Norma SN29500.
L'affidabilità nel funzionamento ridondato si rispecchia nella percentuale di errore dei
componenti interessati. Nel seguito questo rapporto viene denominato MTBF. Le
combinazioni di componenti guasti che causano una caduta del sistema vengono descritte e
calcolate mediante modelli Markov. Il calcolo dell'MTBF di sistema considera i risultati di
diagnostica e il fattore Common Cause.

S7-400H
408 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.2 Confronto MTBF delle configurazioni selezionate

Disponibilità
La disponibilità è la probabilità che un sistema in un dato momento sia funzionale. Essa può
essere incrementata con la ridondanza, p. es. impiegando unità I/O ridondate o molteplici
trasduttori nello stesso punto di misurazione. I componenti ridondati vengono disposti in
modo da evitare che il guasto di un componente comprometta la funzionalità del sistema.
Anche in questo caso un aspetto fondamentale della disponibilità consiste in segnalazioni di
diagnostica dettagliate.
La disponibilità di un sistema viene espressa in percentuale. Essa viene determinata con il
tempo di esercizio medio intercorrente tra due guasti MTBF ed il tempo di riparazione medio
MTTR (MDT). La disponibilità di un sistema H a due canali (1su2) può essere calcolata con
la seguente formula:

Figura A-4 Disponibilità

A.2 Confronto MTBF delle configurazioni selezionate


Nelle seguenti sezioni vengono confrontati sistemi con periferia centrale e decentrata.
Per il calcolo valgono le seguenti condizioni generali.
● MDT (Mean Down Time) 4 ore
● Temperatura ambiente 40 gradi
● Tensione di buffer garantita

A.2.1 Configurazioni di sistema con CPU 417-5H ridondata


Il seguente sistema con una CPU (ad es. CPU 417-5H) in funzionamento singolo funge da
base per il calcolo di un fattore di comparazione che indica il multiplo dell'MTBF degli altri
sistemi con periferia centrale rispetto alla base.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 409
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.2 Confronto MTBF delle configurazioni selezionate

CPU ad elevata disponibilità nel funzionamento singolo

CPU ad elevata disponibilità in funzionamento singolo (ad es. CPU 417–5H) Coefficiente
1

CPU ridondate in telai di montaggio diversi

CPU 417–5H ridondata in un telaio di montaggio condiviso, CCF = 2% Coefficiente


ca. 20

CPU 417–5H ridondata in due telai di montaggio separati, CCF = 1% Coefficiente


ca. 38

S7-400H
410 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.2 Confronto MTBF delle configurazioni selezionate

A.2.2 Configurazioni di sistema con periferia decentrata


Il seguente sistema con due CPU 417–5H ad elevata disponibilità e periferia unilaterale
funge da base per il calcolo di un fattore di comparazione che indica il multiplo della
disponibilità degli altri sistemi con periferia decentrata rispetto alla base.
I numeri di ordinazione delle IM sono riportati al capitolo Impiego della periferia unilaterale
ad un canale (Pagina 159)

CPU ridondate con periferia ad un canale unilaterale o condivisa

Periferia decentrata unilaterale Base


1

Periferia decentrata condivisa, PROFIBUS DP, CCF = 2% Coefficiente


ca. 15

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 411
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.2 Confronto MTBF delle configurazioni selezionate

Periferia decentrata condivisa, PROFINET, CCF = 2% Coefficiente


ca. 10

Questa valutazione vale se il processo ammette il guasto di un qualsiasi dispositivo.

CPU ridondate con periferia ridondata


Nel confronto sono stati tenuti in considerazione solo i moduli I/O.

Periferia unilaterale ad un canale Coefficiente MTBF


1

S7-400H
412 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.2 Confronto MTBF delle configurazioni selezionate

Periferia ridondata Coefficiente MTBF


Vedere la tabella
sottostante

Tabella A–1 Coefficiente MTBF della periferia ridondata

Unità N° di ordinazione Coefficiente MTBF


CCF = 1 %
Unità di ingresso digitali decentrate
DI 24xDC24V 6ES7 326–1BK00–0AB0 ca. 5
DI 8xNAMUR [EEx ib] 6ES7 326–1RF00–0AB0 ca. 5
DI16xDC24V, allarme 6ES7 321–7BH00–0AB0 ca. 4
Unità di ingresso analogiche decentrate
AI 6x13bit 6ES7 336–1HE00–0AB0 ca. 5
AI8x12bit 6ES7 331–7KF02–0AB0 ca. 5
Unità di uscita digitali decentrate
DO 10xDC24V/2A 6ES7 326–2BF00–0AB0 ca. 5
DO8xDC24V/2A 6ES7 322–1BF01–0AA0 ca. 3
DO32xDC24V/0.5A 6ES7 322–1BL00–0AA0 ca. 3

Riepilogo
Migliaia di sistemi di automazione ridondati vengono impiegati nelle configurazioni più
disparate. Nel calcolo dell'MTBF è stata considerata una configurazione media.
Sulla base delle esperienze maturate sul campo, supponendo un MTBF di 3000 anni
l'affidabilità è del 95%.
In una configurazione di sistema con CPU 417-5H ridondata il valore dell'MTBF di sistema
calcolato è di ca. 230 anni.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 413
Parametri di sistemi di automazione ridondati
A.2 Confronto MTBF delle configurazioni selezionate

A.2.3 Confronto di configurazioni di sistema con comunicazione standard o ad


elevata disponibilità
La seguente sezione mostra un confronto tra comunicazione standard e ad elevata
disponibilità per una configurazione composta da un sistema H, una CPU H in
funzionamento singolo e un'OS ad un canale.
Per il confronto sono stati considerati soltanto i componenti di comunicazione CP ed il cavo.

Sistemi con comunicazione standard e ad elevata disponibilità

Comunicazione standard Base


1

Comunicazione ad elevata disponibilità Coefficiente


ca. 80

S7-400H
414 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzionamento singolo B
Panoramica
L'appendice contiene le informazioni necessarie per il funzionamento singolo di una CPU H.
Le informazioni riguardano quanto segue:
● Cosa significa funzionamento singolo
● Quando è necessario il funzionamento singolo
● Particolarità da osservare nel funzionamento singolo
● Comportamento dei LED specifici H
● Modalità di progettazione di una CPU H per il funzionamento singolo
● Modalità di ampliamento di questa CPU con un sistema H
Le differenze da osservare durante la progettazione e la programmazione di una CPU H
rispetto a una CPU S7–400 standard sono riportate nell'appendice Differenze tra sistemi ad
elevata disponibilità e sistemi standard (Pagina 421).

definizione
Per funzionamento singolo si intende l’impiego di una CPU H in una stazione SIMATIC–400
standard.

Motivi per il funzionamento singolo


Le seguenti applicazioni sono possibili soltanto con una CPU H e non, quindi, con le CPU
standard della gamma S7–400.
● Impiego di collegamenti ad elevata disponibilità
● Configurazione del sistema di automazione ad elevata sicurezza S7–400F
La compilazione può rendere eseguibile un programma utente ad elevata sicurezza
esclusivamente con l'impiego di CPU H con licenza di runtime F (informazioni dettagliate
sono riportate nel manuale Sistemi di automazione S7–400F e S7–400FH).

Nota
L’autotest della CPU H viene eseguito anche nel funzionamento singolo.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 415
Funzionamento singolo

Particolarità da osservare nel funzionamento singolo di una CPU H

Nota
Durante il funzionamento singolo di una CPU H non devono essere inseriti moduli di
sincronizzazione. Come numero di telaio di montaggio deve essere impostato lo "0".

Rispetto ad una CPU S7–400 standard, una CPU H dispone di funzioni supplementari.
Esistono tuttavia funzioni che essa non supporta. Soprattutto prima della programmazione
del proprio sistema di automazione, è necessario conoscere la CPU sulla quale dovrà
essere funzionare il programma utente. Normalmente, quindi, un programma utente scritto
per una CPU S7–400 standard non funzionerà senza modifiche in una CPU H nel
funzionamento singolo.
La tabella sottostante illustra le differenze tra il funzionamento singolo ed il funzionamento
ridondato di una CPU H.
Tabella B-1 Differenze tra il funzionamento singolo ed il funzionamento ridondato

Funzione CPU H nel funzionamento singolo CPU H nello stato di sistema ridondato
Collegamento di unità S5 tramite mediante l’IM 463-2 no
IM o capsula di adattamento
OB di errore di ridondanza sì, tuttavia senza richiami sì
(OB70, OB72)
Errore hardware della CPU dopo il riconoscimento e l’eliminazione di dopo il riconoscimento e l’eliminazione di
(OB 84) errori della memoria errori della memoria
con performance ridotta
dell’accoppiamento di ridondanza tra le
due CPU
ID SZL W#16#0232 indice W#16#F8 Funzionamento singolo: W#16#F8 oppure
W#16#0004 byte 0 della parola W#16#F9
"indice" nel set di dati Ridondato:
W#16#F8 e W#16#F1 oppure
W#16#F9 e W#16#F0
Funzionamento multimaster DP sì no
Modifica dell'impianto in funzio- Sì, come descritto nel manuale “Modifica Sì, come descritto nel capitolo Guasto e
namento dell’impianto in funzionamento mediante sostituzione di componenti durante il fun-
CIR”. zionamento (Pagina 247) sul funziona-
mento ridondante
Shared Device sì no

S7-400H
416 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzionamento singolo

LED specifici H
Nel funzionamento singolo, i LED REDF, IFM1F, IFM2F, MSTR, RACK0 e RACK1 si
comportano come indicato nella seguente tabella.

LED Comportamento
REDF Spento
IFM1F Spento
IFM2F Spento
MSTR Acceso
RACK0 Acceso
RACK1 Spento

Progettazione del funzionamento singolo


Presupposti: nella CPU H non devono essere inseriti moduli di sincronizzazione.
Procedimento:
1. Inserire nel progetto una stazione SIMATIC–400.
2. Configurare la stazione con la CPU H conformemente alla struttura dell’hardware. Per il
funzionamento singolo è necessario inserire la CPU H in un telaio di montaggio standard
(Inserisci > Stazione > Stazione S7-400 in SIMATIC Manager).
3. Parametrizzare la CPU H. .È possibile impiegare i valori di default o adeguare i parametri
necessari.
4. Progettare le reti e i collegamenti necessari. Per il funzionamento singolo, è possibile
progettare collegamenti di tipo “Collegamento S7 ad elevata disponibilità”.
La procedura da seguire è descritta negli Argomenti della Guida di SIMATIC Manager.

Ampliamento tramite sistema H

Nota
L’ampliamento tramite sistema H è possibile soltanto se nel funzionamento singolo per le
apparecchiature di ampliamento non sono stati assegnati numeri dispari.

Se successivamente si desidera ampliare la CPU H con il sistema H, procedere nel modo


seguente:
1. Aprire un nuovo progetto e inserire una stazione H.
2. Copiare l’intero telaio di montaggio dalla stazione standard SIMATIC-400 e inserirlo due
volte nella stazione H.
3. Inserire le sottoreti necessarie.
4. Se necessario, copiare nella nella stazione H gli slave DP dal vecchio progetto del
funzionamento singolo.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 417
Funzionamento singolo

5. Progettare nuovamente i collegamenti di comunicazione.


6. Effettuare le modifiche eventualmente necessarie, p. es. inserimento della periferia
unilaterale.
Le operazioni di progettazione sono descritte nella Guida in linea.

Modifica del modo di funzionamento di una CPU H


La procedura di modifica del modo operativo di una CPU H varia a seconda del tipo di
funzionamento sul quale si intende commutare e del numero del telaio di montaggio
progettato per la CPU:
Commutazione dal funzionamento ridondato al funzionamento singolo
1. Disinserire i moduli di sincronizzazione
2. Disinstallare la CPU
3. Impostare il numero di telaio di montaggio 0 sulla CPU.
4. Installare la CPU
5. Caricare nella CPU un progetto in cui essa sia stata progettata per il funzionamento
singolo.
Commutazione dal funzionamento singolo al funzionamento ridondato, numero telaio di
montaggio 0
1. Inserire i moduli di sincronizzazione nella CPU.
2. Eseguire un Rete on senza bufferizzazione, ad es. tramite estrazione/inserimento della
CPU, oppure caricare nella CPU un progetto nel quale essa sia stata progettata per il
funzionamento ridondato.
Commutazione dal funzionamento singolo al funzionamento ridondato, numero telaio di
montaggio 1
1. Impostare il numero di telaio di montaggio 1 sulla CPU.
2. Installare la CPU
3. Inserire i moduli di sincronizzazione nella CPU.

Modifiche dell'impianto durante il funzionamento singolo


Tramite modifiche dell’impianto durante il funzionamento è possibile apportare determinate
modifiche alla configurazione in RUN anche nel funzionamento singolo di una CPU H. Si
tratta della medesima procedura seguita per le CPU standard. L'elaborazione del processo
viene interrotta per un lasso di tempo max. (parametrizzabile) di 2,5 secondi. In questo
intervallo le uscite di processo conservano il proprio valore attuale. Soprattutto in impianti
che operano con la tecnica di processo ciò non ha alcuna ripercussione sul processo stesso.
Consultare anche il manuale "Modifica dell’impianto in funzionamento mediante CiR"
Una modifica dell’impianto durante il funzionamento è possibile soltanto con la periferia
decentrata. Essa presuppone la configurazione illustrata nella figura sottostante. Per ragioni
di chiarezza vengono rappresentati un unico sistema master DP ed un unico sistema master
PA.

S7-400H
418 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Funzionamento singolo

Figura B-1 Panoramica: struttura del sistema per le modifiche dell'impianto in funzionamento

Requisiti hardware per le modifiche dell'impianto in funzionamento


Per apportare modifiche dell’impianto durante il funzionamento, devono essere soddisfatti i
seguenti requisiti hardware già al momento della messa in servizio:
● Impiego di una CPU S7 400
● CPU S7 400 H esclusivamente nel funzionamento singolo
● Qualora si impiegasse un CP 443-5 extended, per il rispettivo firmware è richiesta almeno
la versione V5.0.
● Qualora si intendesse aggiungere unità all’ET 200M: impiegare l'IM153–2 dal numero di
ordinazione 6ES7 153–2BA00–0XB0 o l'IM153–2FO dal numero di ordinazione 6ES7
153–2BB00–0XB0 in poi. È necessario inoltre configurare l’ET 200M con un bus
backplane attivo con sufficiente spazio libero per l’ampliamento previsto. L'inserimento
dell'ET 200M deve essere eseguito in modo da garantirne il comportamento conforme
alla norma IEC 61158.
● Se si intende inserire stazioni intere: predisporre i connettori, i repeater ecc. adeguati.
● Se si intende inserire slave DP (apparecchiature da campo): utilizzare l'IM 157 dal
numero di ordinazione 6ES7 157–0AA82–0XA00 nel rispettivo DP/PA-Link.

Nota
È possibile combinare componenti che supportano le modifiche dell’impianto durante il
funzionamento e componenti che non supportano questa funzione. A seconda della
configurazione scelta si avranno limitazioni nei componenti che supportano le modifiche
dell’impianto durante il funzionamento.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 419
Funzionamento singolo

Requisiti software per modifiche dell’impianto durante il funzionamento


Per apportare modifiche dell’impianto durante il funzionamento, il programma utente deve
essere realizzato in modo da escludere che p. es. eventuali guasti alla stazione o alle unità
provochino lo STOP della CPU.

Modifiche dell’impianto consentite: Panoramica


Durante il funzionamento è consentito eseguire le modifiche dell'impianto seguenti:
● Inserimento di unità o moduli negli slave DP modulari ET 200M, ET 200S, ET 200iS
purché presentino un comportamento conforme alla norma IEC 61158.
● Impiego di canali finora inutilizzati in un’unità o in un modulo sugli slave modulari ET
200M, ET 200S, ET 200iS.
● Inserimento di slave DP in un sistema master DP esistente.
● Inserimento di slave PA (apparecchiature da campo) in un sistema master PA esistente.
● Inserimento di accoppiatori DP/PA dietro un IM 157
● Inserimento di PA-Link (inclusi i sistemi master PA) in un sistema master DP esistente.
● Assegnazione delle unità inserite a un'immagine parziale del processo.
● Nuova parametrizzazione di unità di periferia, p. es. selezione di altri limiti di allarme.
● Annullamento delle modifiche: unità, moduli, slave DP e slave PA (apparecchiature da
campo) inseriti possono essere nuovamente rimossi.

S7-400H
420 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Differenze tra sistemi ad elevata disponibilità e
sistemi standard C
Durante la progettazione e la programmazione di un sistema di automazione ad elevata
disponibilità con CPU H, tenere presente alcune differenze rispetto alle CPU standard S7–
400. Rispetto ad una CPU S7–400 standard, una CPU H dispone di funzioni supplementari.
Esistono tuttavia funzioni che essa non supporta. Tenere presente queste particolarità
soprattutto se si intende eseguire in una CPU H un programma realizzato per una CPU S7–
400 standard.
Nel seguito vengono elencate le differenze tra la programmazione di sistemi ad elevata
disponibilità e quella di sistemi standard. Ulteriori differenze sono riportate nell’appendice
Funzionamento singolo (Pagina 415).
Se nel programma utente viene utilizzato uno di questi richiami (OB e SFC), il programma
deve essere opportunamente modificato.

Funzioni supplementari dei sistemi H

Funzione Programmazione supplementare


OB di errori di ridondanza • OB di errori di ridondanza di periferia (OB 70)
• OB di errore di ridondanza della CPU (OB 72)
Informazioni dettagliate si trovano nel manuale di riferimento
Funzioni standard e di sistema.
Errore hardware nella CPU Anche in caso di riduzione della potenza dell'accoppiamento di
ridondanza tra le due CPU viene richiamato l'OB 82 o l'OB 84, a
seconda della progettazione.
Informazione supplementare Vengono indicati il n. di telaio di montaggio e la CPU (ma-
nell’informazione di start dell’OB ster/riserva). L'analisi di quest'informazione supplementare può
e nelle registrazioni del buffer di essere effettuata nel programma.
diagnostica
SFC per sistemi H L'FC 90 "H_CTRL" consente di influenzare i processi nei sistemi
H.
Collegamenti di comunicazione I collegamenti ad elevata disponibilità devono essere soltanto
ad elevata disponibilità progettati e non necessitano di una programmazione specifica.
Nell'impiego di collegamenti ad elevata disponibilità è possibile
avvalersi degli SFB dei collegamenti progettati.
Autotest L'autotest viene eseguito automaticamente, non è necessaria una
programmazione specifica.
Test RAM ad elevata precisione Dopo un RETE ON non bufferizzato, la CPU esegue un test RAM
ad elevata affidabilità.
Periferia condivisa Nessuna programmazione supplementare necessaria, vedere
capitolo Impiego della periferia condivisa ad un canale
(Pagina 161).
Lettura del tipo e del numero di Come la lettura del numero di serie di una memory card.
serie di un modulo di sincroniz-
zazione

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 421
Differenze tra sistemi ad elevata disponibilità e sistemi standard

Funzione Programmazione supplementare


Informazioni della lista di stato di • La lista parziale con l’ID SZL W#16#0019 fornisce anche i set
sistema di dati per i LED specifici H.
• La lista parziale con l’ID SZL W#16#0222 fornisce anche i set
di dati per i LED degli OB di errore di ridondanza.
• La lista parziale con l’ID SZL W#16#xy71 fornisce informazioni
sullo stato corrente del sistema H.
• La lista parziale con l’ID SZL W#16#0174 fornisce anche i set
di dati per i LED specifici H.
• La lista parziale con l’ID SZL W#16#xy75 fornisce informazioni
sullo stato della comunicazione tra il sistema H e gli slave DP
condivisi.
Controlli nell'aggiornamento Il sistema operativo controlla i seguenti quattro tempi progettabili:
• Massimo prolungamento del ciclo
• Ritardo massimo di comunicazione
• Tempo massimo di inibizione per le classi di priorità > 15
• Tempo minimo di arresto della periferia
Non è necessaria una programmazione specifica. Per informazio-
ni dettagliate vedere il capitolo Accoppiamento e aggiornamento
(Pagina 131).
ID SZL W#16#0232 indice CPU H nel funzionamento singolo: W#16#F8
W#16#0004 byte 0 della parola CPU H in funzionamento singolo: W#16#F8 oppure W#16#F9
"indice" nel set di dati
CPU H nel funzionamento ridondato: W#16#F8 e W#16#F1 oppu-
re W#16#F9 e W#16#F0

Limitazioni nella CPU H rispetto alla CPU standard

Funzione Limitazione nella CPU H


Riavviamento Un riavviamento non è possibile. L'OB 101 non viene supportato.
Multicomputing Il multicomputing non è possibile. OB 60 e SFC 35 non vengono
supportati.
Avvio senza progettazione cari- Un avvio senza progettazione caricata non è possibile.
cata
OB di sfondo L'OB 90 non viene supportato.
Funzionamento multimaster DP Le CPU H non supportano, nel modo operativo RIDONDATO, il
funzionamento multimaster DP.
Comunicazione diretta per slave Non progettabile in STEP 7
DP
Equidistanza per slave DP Nessuna equidistanza per gli slave DP nel sistema H
Sincronizzazione di slave DP La sincronizzazione di gruppi di slave DP non è possibile. L'SFC
11 "DPSYC_FR" non viene supportato.
Attivazione/disattivazione di La disattivazione e l’attivazione di slave DP non sono possibili.
Slave-DP L'SFC 12 "D_ACT_DP" non viene supportato.

S7-400H
422 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Differenze tra sistemi ad elevata disponibilità e sistemi standard

Funzione Limitazione nella CPU H


Comportamento nel runtime Il tempo di esecuzione dei comandi in una CPU 41x–5H è legger-
mente maggiore che nella CPU standard equivalente (vedere
Lista operazioni S7–400 e Lista operazioni S7-400H). Considerare
quest'aspetto nelle applicazioni critiche dal punto di vista tempora-
le. Eventualmente è necessario incrementare il tempo di controllo
del ciclo.
Tempo ciclo DP Il tempo di ciclo DP in una CPU 41x–5H è leggermente superiore
rispetto alla CPU standard equivalente.
Ritardi e blocchi Nell'aggiornamento
• le SFC asincrone per i set di dati vengono confermate negati-
vamente
• i messaggi vengono ritardati
• tutte le classi di priorità fino a 15 vengono momentaneamente
ritardate
• i job di comunicazione vengono respinti o ritardati
• infine tutte le classi di priorità vengono bloccate.
Per informazioni dettagliate vedere capitolo 7.
Impiego di messaggi riferiti ai L'impiego di messaggi riferiti ai simboli non è possibile.
simboli (SCAN)
Comunicazione di dati globali La comunicazione GD non è possibile (né ciclicamente né con il
richiamo delle funzioni di sistema SFC 60 "GD_SND" und SFC 61
"GD_RCV")
Comunicazione di base S7 Le funzioni di comunicazione (SFC) per la comunicazione di base
non vengono supportate.
Collegamento S5 Collegamento di unità S5 tramite capsule di adattamento non è
possibile. Collegamento di unità S5 tramite l'IM 463-2 è possibile
esclusivamente nel funzionamento singolo.
CPU come slave DP Impossibile
CPU come I Device Impossibile
Impiego dell'SFC49 Viene impiegato un sistema di automazione S7–400H nel funzio-
"LGC_GADR" namento ridondato. Se, al richiamo dell’SFC49 nel parametro
LADDR, viene indicato l’indirizzo logico di un’unità di uno slave
condiviso, nell’high byte del parametro RACK viene fornito l’ID del
sistema master DP del canale attivo. Qualora non esistesse un
canale attivo, viene fornito l’ID del sistema master DP corrispon-
dente della CPU master.
Richiamo dell'SFC51 I set di dati delle seguenti liste parziali SZL non sono leggibili
"RDSYSST" con tramite l’SFC51 “RDSYSST”:
SZL_ID=W#16#xy91
• SZL_ID=W#16#0091
• SZL_ID=W#16#0191
• SZL_ID=W#16#0291
• SZL_ID=W#16#0391
• SZL_ID=W#16#0991
• SZL_ID=W#16#0E91
WEB server Non integrato
PROFINET CBA Impossibile

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 423
Differenze tra sistemi ad elevata disponibilità e sistemi standard

Funzione Limitazione nella CPU H


IRT Impossibile
Sincronismo di clock su PN Impossibile
Cambia utensile Impossibile
Fast Startup Impossibile
Utilizzo di un PN Controller Impossibile
esterno

Vedere anche
Stati di sistema e di funzionamento dell’S7-400H (Pagina 113)

S7-400H
424 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Unità funzionali e di comunicazione impiegabili
nell'S7–400H D
Le seguenti unità funzionali (FM) e unità di comunicazione (CP) possono essere impiegate
nel sistema di automazione S7-400H.

Nota
Per le singole unità potrebbero essere previste ulteriori limitazioni. Osservare le avvertenze
riportate nelle relative informazioni sul prodotto, nello spazio dedicato alle FAQ e nelle novità
di SIMATIC NET.

FM e CP impiegabili a livello centrale

Unità N° di ordinazione Versione Unilaterale Ridondato


Unità di conteggio FM 450 6ES7 450–1AP00–0AE0 a partire dalla versione 2 sì no
Unità funzionale FM 458-1 DP 6DD 1607-0AA1 dal firmware 1.1.0 Sì no
6DD 1607-0AA2 dal firmware 2.0.0 sì no
Unità di comunicazione 6ES7 441–1AA02–0AE0 a partire dalla versione 2 sì no
CP441-1 (accoppiamento punto a 6ES7 441–1AA03–0AE0 a partire dalla versione 1
punto) dal firmware V1.0.0
6ES7 441–1AA04–0AE0 a partire dalla versione 1
dal firmware V1.0.0
Unità di comunicazione 6ES7 441–2AA02–0AE0 a partire dalla versione 2
CP441-2 (accoppiamento punto a 6ES7 441–2AA03–0AE0 a partire dalla versione 1
punto) dal firmware V1.0.0
6ES7 441–2AA04–0AE0 a partire dalla versione 1
dal firmware V1.0.0
6ES7 441–2AA03–0AE0 a partire dalla versione 1 sì no
dal firmware V1.0.0
Unità di comunicazione 6GK7 443–1EX10–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
CP443-1 Multi (Industrial Ethernet, dal firmware V2.7.3
trasporto TCP / ISO) 6GK7 443–1EX11–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
dal firmware V2.7.3
Unità di comunicazione 6GK7 443–1EX20–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
CP443-1 Multi (Industrial Ethernet dal firmware V2.1
ISO e TCP/IP, switch a 2 porte) 6GK7 443–1GX20–0XE0 a partire dalla versione 3 sì sì
senza PROFINET IO e PROFINET il collegamento S7 tramite dal firmware V2.0
CBA la porta Gbit non è consen-
tito
Unità di comunicazione CP443-1 6GK7 443–1GX30–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
Multi (Industrial Ethernet ISO e dal firmware V3.0
TCP/IP, switch a 4 porte, porta Gi-
gabit)

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 425
Unità funzionali e di comunicazione impiegabili nell'S7–400H

Unità N° di ordinazione Versione Unilaterale Ridondato


Unità di comunicazione 6GK7 443–5FX01–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
CP443-5 Basic (PROFIBUS; comu- dal firmware V3.1
nicazione S7) 6GK7 443–5FX02–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
dal firmware V3.2
Unità di comunicazione 6GK7 443–5DX02–0XE0 a partire dalla versione 2 sì sì
CP443-5 Extended (PROFIBUS; dal firmware V3.2.3
master nel PROFIBUS DP) 1)
Unità di comunicazione 6GK7 443–5DX03–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
CP443-5 Extended (PROFIBUS dal firmware V5.1.4
DPV1) 1) 2)
Unità di comunicazione 6GK7 443–5DX04–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
CP443-5 Extended (PROFIBUS dal firmware V6.0
DPV1) 1) 2) 6GK7 443–5DX05–0XE0 a partire dalla versione 1 sì sì
dal firmware V7.1

Soltanto queste unità possono essere impiegate come interfacce master esterne al
1)

PROFIBUS DP.
2)Queste unità supportano DPV1 come interfaccia master DP esterna (secondo IEC IEC
61158/ EN 50170).

FM e CP impiegabili nel funzionamento decentrato unilaterale

Nota
Tutti gli FM e CP abilitati per l’ET 200M possono essere impiegati nell’S7–400H a livello
decentrato.

S7-400H
426 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Unità funzionali e di comunicazione impiegabili nell'S7–400H

FM e CP impiegabili nel funzionamento decentrato condiviso

Unità N° di ordinazione Versione


Unità di comunicazione CP 341–1 6ES7 341–1AH00–0AE0 a partire dalla versione 3
(accoppiamento punto a punto) 6ES7 341–1BH00–0AE0
6ES7 341–1CH00–0AE0
6ES7 341–1AH01–0AE0 a partire dalla versione 1
6ES7 341–1BH01–0AE0 dal firmware V1.0.0
6ES7 341–1CH01–0AE0
6ES7 341–1AH02–0AE0 a partire dalla versione 1
6ES7 341–1BH02–0AE0 dal firmware V2.0.0
6ES7 341–1CH02–0AE0
Unità di comunicazione CP 342–2 6GK7 342–2AH01–0XA0 a partire dalla versione 1
(interfaccia di bus ASI) dal firmware V1.10
Unità di comunicazione CP 343–2 6GK7 343–2AH00–0XA0 a partire dalla versione 2
(interfaccia di bus ASI) dal firmware V2.03
Unità contatore FM 350–1 6ES7 350–1AH01–0AE0 a partire dalla versione 1
6ES7 350–1AH02–0AE0
Unità contatore FM 350–2 6ES7 350–2AH00–0AE0 a partire dalla versione 2
Unità di regolazione FM 355 C 6ES7 355–0VH10–0AE0 a partire dalla versione 4
Unità di regolazione FM 355 S 6ES7 355–1VH10–0AE0 a partire dalla versione 3
High Speed Boolean Processor FM 352–5 6ES7352–5AH00–0AE0 a partire dalla versione 1
dal firmware V1.0.0
Unità di regolazione FM 355–2 C 6ES7 355–0CH00–0AE0 a partire dalla versione 1
dal firmware V1.0.0
Unità di regolazione FM 355–2 S 6ES7 355–0SH00–0AE0 a partire dalla versione 1
dal firmware V1.0.0

Nota
Nel sistema H le unità funzionali e di comunicazione unilaterali o condivise
non vengono sincronizzate quando sono disponibili a coppie. p. es. due FM 450, impiegate
rispettivamente a livello unilaterale, nonsincronizzano i rispettivi stati del contatore.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 427
Unità funzionali e di comunicazione impiegabili nell'S7–400H

S7-400H
428 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata E
E.1 SM 321; DI 16 x DC 24 V, 6ES7 321–1BH02–0AA0
La figura sottostante illustra il collegamento di due trasduttori ridondati a due SM 321; DI 16
x DC 24 V. I trasduttori sono collegati rispettivamente al canale 0.

Figura E-1 Esempio di interconnessione SM 321; DI 16 x DC 24 V

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 429
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.2 SM 321; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 321–1BL00–0AA0

E.2 SM 321; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 321–1BL00–0AA0


La figura sottostante illustra il collegamento di due coppie di trasduttori ridondati su due SM
321; DI 32 x DC 24 V ridondati. I trasduttori sono collegati rispettivamente al canale 0 e 16.

Figura E-2 Esempio di interconnessione SM 321; DI 32 x DC 24 V

S7-400H
430 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.3 SM 321; DI 16 x AC 120/230V, 6ES7 321–1FH00–0AA0

E.3 SM 321; DI 16 x AC 120/230V, 6ES7 321–1FH00–0AA0


La figura sottostante illustra il collegamento di due trasduttori ridondati a due SM 321; DI 16
x AC 120/230 V. I trasduttori sono collegati rispettivamente al canale 0.

Figura E-3 Esempio di interconnessione SM 321; DI 16 x AC 120/230 V

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 431
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.4 SM 321; DI 8 x AC 120/230 V, 6ES7 321–1FF01–0AA0

E.4 SM 321; DI 8 x AC 120/230 V, 6ES7 321–1FF01–0AA0


La figura sottostante illustra il collegamento di due trasduttori ridondati a due SM 321; DI 8
AC 120/230 V. I trasduttori sono collegati rispettivamente al canale 0.

Figura E-4 Esempio di interconnessione SM 321; DI 8 x AC 120/230 V

S7-400H
432 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.5 SM 321; DI 16 x DC 24V, 6ES7 321–7BH00–0AB0

E.5 SM 321; DI 16 x DC 24V, 6ES7 321–7BH00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di due coppie di trasduttori ridondati a due
SM 321; DI 16 x DC 24V. I trasduttori sono collegati rispettivamente ai canali 0 e 8.

Figura E-5 Esempio di interconnessione SM 321; DI 16 x DC 24V

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 433
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.6 SM 321; DI 16 x DC 24V, 6ES7 321–7BH01–0AB0

E.6 SM 321; DI 16 x DC 24V, 6ES7 321–7BH01–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di due coppie di trasduttori ridondati a due
SM 321; DI 16 x DC 24V. I trasduttori sono collegati rispettivamente ai canali 0 e 8.

Figura E-6 Esempio di interconnessione SM 321; DI 16 x DC 24V

S7-400H
434 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.7 SM 326; DO 10 x DC 24V/2A, 6ES7 326–2BF01–0AB0

E.7 SM 326; DO 10 x DC 24V/2A, 6ES7 326–2BF01–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 326 ridondati; DO 10 x
DC 24V/2A. L'attuatore è collegato rispettivamente al canale 1.

Figura E-7 Esempio di interconnessione SM 326; DO 10 x DC 24V/2A

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 435
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.8 SM 326; DI 8 x NAMUR, 6ES7 326–1RF00–0AB0

E.8 SM 326; DI 8 x NAMUR, 6ES7 326–1RF00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di due trasduttori ridondati a due SM 326
ridondate; DI 8 x NAMUR. I trasduttori sono collegati rispettivamente al canale 4.

Figura E-8 Esempio di interconnessione SM 326; DI 8 x NAMUR

S7-400H
436 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.9 SM 326; DI 24 x DC 24 V, 6ES7 326–1BK00–0AB0

E.9 SM 326; DI 24 x DC 24 V, 6ES7 326–1BK00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un trasduttore a due SM 326 ridondati; DI 24 x
DC 24 V. Il trasduttore è collegato al canale 13.

Figura E-9 Esempio di interconnessione SM 326; DI 24 x DC 24 V

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 437
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.10 SM 421; DI 32 x UC 120 V, 6ES7 421–1EL00–0AA0

E.10 SM 421; DI 32 x UC 120 V, 6ES7 421–1EL00–0AA0


La figura sottostante illustra il collegamento di un trasduttore ridondato a due SM 421; DI 32
x UC 120 V. Il trasduttore è collegato al canale 0.

Figura E-10 Esempio di interconnessione SM 421; DI 32 x UC 120 V

S7-400H
438 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.11 SM 421; DI 16 x DC 24 V, 6ES7 421–7BH01–0AB0

E.11 SM 421; DI 16 x DC 24 V, 6ES7 421–7BH01–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di due coppie di trasduttori ridondati su due
SM 421; D1 16 x 24 V. I trasduttori sono collegati rispettivamente ai canali 0 e 8.

Figura E-11 Esempio di interconnessione SM 421; DI 16 x 24 V

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 439
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.12 SM 421; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 421–1BL00–0AB0

E.12 SM 421; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 421–1BL00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di due trasduttori ridondati a due
SM 421; D1 32 x 24 V. I trasduttori sono collegati rispettivamente al canale 0.

Figura E-12 Esempio di interconnessione SM 421; DI 32 x 24 V

S7-400H
440 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.13 SM 421; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 421–1BL01–0AB0

E.13 SM 421; DI 32 x DC 24 V, 6ES7 421–1BL01–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di due trasduttori ridondati a due
SM 421; D1 32 x 24 V. I trasduttori sono collegati rispettivamente al canale 0.

Figura E-13 Esempio di interconnessione SM 421; DI 32 x 24 V

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 441
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.14 SM 322; DO 8 x DC 24 V/2 A, 6ES7 322–1BF01–0AA0

E.14 SM 322; DO 8 x DC 24 V/2 A, 6ES7 322–1BF01–0AA0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 322 ridondati; DO 8 x
DC 24 V. L'attuatore è collegato al canale 0.
I diodi adeguati sono quelli con U_r >=200 V e I_F >= 2 A

Figura E-14 Esempio di interconnessione SM 322; DO 8 x DC 24 V/2 A

S7-400H
442 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.15 SM 322; DO 32 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–1BL00–0AA0

E.15 SM 322; DO 32 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–1BL00–0AA0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 322 ridondati; DO 32 x
DC 24 V. L'attuatore è collegato al canale 1.
Come diodi si addicono p. es. diodi appartenenti al tipo riportato nella colonna 1N4003 ...
1N4007 oppure qualsiasi altro tipo di diodi con U_r >=200 V e I_F >= 1 A

Figura E-15 Esempio di interconnessione SM 322; DO 32 x DC 24 V/0,5 A

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 443
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.16 SM 322; DO 8 x AC 230 V/2 A, 6ES7 322–1FF01–0AA0

E.16 SM 322; DO 8 x AC 230 V/2 A, 6ES7 322–1FF01–0AA0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 322; Do 8 x AC 230
V/2 A. L'attuatore è collegato rispettivamente al canale 0.

Figura E-16 Esempio di interconnessione SM 322; DO 8 x AC 230 V/2 A

S7-400H
444 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.17 SM 322; DO 4 x DC 24 V/10 mA [EEx ib], 6ES7 322–5SD00–0AB0

E.17 SM 322; DO 4 x DC 24 V/10 mA [EEx ib], 6ES7 322–5SD00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 322; DO 16 x DC 24
V/10 mA [EEx ib]. L'attuatore è collegato rispettivamente al canale 0. Come diodi si addicono
p. es. diodi appartenenti al tipo riportato nella colonna 1N4003 ... 1N4007 oppure qualsiasi
altro tipo di diodi con U_r >=200 V e I_F >= 1 A

Figura E-17 Esempio di interconnessione SM 322; DO 16 x DC 24 V/10 mA [EEx ib]

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 445
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.18 SM 322; DO 4 x DC 15 V/20 mA [EEx ib], 6ES7 322–5RD00–0AB0

E.18 SM 322; DO 4 x DC 15 V/20 mA [EEx ib], 6ES7 322–5RD00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 322; DO 16 x DC 15
V/20 mA [EEx ib]. L'attuatore è collegato rispettivamente al canale 0. I diodi adeguati sono p.
es. quelli della serie 1N4003 ... 1N4007 oppure qualsiasi altro tipo di diodo con U_r >=200 V
e I_F >= 1 A

Figura E-18 Esempio di interconnessione SM 322; DO 16 x DC 15 V/20 mA [EEx ib]

S7-400H
446 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.19 SM 322; DO 8 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–8BF00–0AB0

E.19 SM 322; DO 8 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–8BF00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due
SM 322 ridondati; DO 8 x DC 24 V/0,5 A. L’attuatore è collegato rispettivamente al canale 0.

Figura E-19 Esempio di interconnessione SM 322; DO 8 x DC 24 V/0,5 A

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 447
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.20 SM 322; DO 16 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–8BH01–0AB0

E.20 SM 322; DO 16 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 322–8BH01–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 322 ridondati; DO 16
x DC 24 V/0,5 A. L’attuatore è collegato rispettivamente al canale 8.

Figura E-20 Esempio di interconnessione SM 322; DO 16 x DC 24 V/0,5 A

S7-400H
448 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.21 SM 332; AO 8 x 12 bit, 6ES7 332–5HF00–0AB0

E.21 SM 332; AO 8 x 12 bit, 6ES7 332–5HF00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di due attuatori a due SM 332 ridondati; AO 8 x
12 bit. I attuatori sono collegati rispettivamente ai canali 0 e 4. Come diodi si addicono p. es.
diodi appartenenti al tipo riportato nella colonna 1N4003 ... 1N4007 oppure qualsiasi altro
tipo di diodi con U_r >=200 V e I_F >= 1 A

Figura E-21 Esempio di interconnessione SM 332; AO 8 x 12 bit

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 449
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.22 SM 332; AO 4 x 0/4...20 mA [EEx ib], 6ES7 332–5RD00–0AB0

E.22 SM 332; AO 4 x 0/4...20 mA [EEx ib], 6ES7 332–5RD00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 332; AO 4 x 0/4...20
mA [EEx ib]. L'attuatore è collegato rispettivamente al canale 0.
Come diodi si addicono p. es. diodi appartenenti al tipo riportato nella colonna 1N4003 ...
1N4007 oppure qualsiasi altro tipo di diodi con U_r >=200 V e I_F >= 1 A

Figura E-22 Esempio di interconnessione SM 332; AO 4 x 0/4...20 mA [EEx ib]

S7-400H
450 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.23 SM 422; DO 16 x AC 120/230 V/2 A, 6ES7 422–1FH00–0AA0

E.23 SM 422; DO 16 x AC 120/230 V/2 A, 6ES7 422–1FH00–0AA0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due
SM 422; DO 16 x 120/230 V/2 A. L’attuatore è collegato rispettivamente al canale 0.

Figura E-23 Esempio di interconnessione SM 422; DO 16 x 120/230 V/2 A

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 451
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.24 SM 422; DO 32 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 422–7BL00–0AB0

E.24 SM 422; DO 32 x DC 24 V/0,5 A, 6ES7 422–7BL00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due SM 422; DO 32 x 24 V/0,5
A. L'attuatore è collegato rispettivamente al canale 0. Come diodi si addicono p. es. diodi
appartenenti al tipo riportato nella colonna 1N4003 ... 1N4007 oppure qualsiasi altro tipo di
diodi con U_r >=200 V e I_F >= 1 A

Figura E-24 Esempio di interconnessione SM 422; DO 32 x DC 24 V/0,5 A

S7-400H
452 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.25 SM 331; AI 4 x 15 Bit [EEx ib]; 6ES7 331–7RD00–0AB0

E.25 SM 331; AI 4 x 15 Bit [EEx ib]; 6ES7 331–7RD00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un trasduttore di misura a due fili a due
SM 331; AI 4 x 15 Bit [EEx ib]. Il trasduttore di misura è collegato rispettivamente al canale
1. Diodi Z BZX85C6v2 adeguati.

Figura E-25 Esempio di interconnessione SM 331, AI 4 x 15 bit [EEx ib]

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 453
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.26 SM 331; AI 8 x 12 bit, 6ES7 331–7KF02–0AB0

E.26 SM 331; AI 8 x 12 bit, 6ES7 331–7KF02–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un trasduttore di misura a due SM 331; AI 8x
12 bit . Il trasduttore di misura è collegato rispettivamente al canale 0.

Figura E-26 Esempio di collegamento SM 331; AI 8 x 12 bit

S7-400H
454 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.27 SM 331; AI 8 x 16 Bit; 6ES7 331–7NF00–0AB0

E.27 SM 331; AI 8 x 16 Bit; 6ES7 331–7NF00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un trasduttore a due SM 331 ridondate; AI 8 x
16 bit. Il trasduttore di misura è collegato rispettivamente ai canali 0 e 7.

Figura E-27 Esempio di collegamento SM 331; AI 8 x 16 bit

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 455
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.28 SM 331; AI 8 x 16 bit; 6ES7 331–7NF10–0AB0

E.28 SM 331; AI 8 x 16 bit; 6ES7 331–7NF10–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un trasduttore a due SM 331 ridondate; AI 8 x
16 bit. Il trasduttore di misura è collegato rispettivamente ai canali 0 e 3.

Figura E-28 Esempio di collegamento SM 331; AI 8 x 16 bit

S7-400H
456 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.29 AI 6xTC 16Bit iso, 6ES7331-7PE10-0AB0

E.29 AI 6xTC 16Bit iso, 6ES7331-7PE10-0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di una termocoppia a due SM 331 ridondate
AI 6xTC 16Bit iso.

Figura E-29 Esempio di interconnessione AI 6xTC 16Bit iso

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 457
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.30 SM331; AI 8 x 0/4...20mA HART, 6ES7 331-7TF01-0AB0

E.30 SM331; AI 8 x 0/4...20mA HART, 6ES7 331-7TF01-0AB0


La figura seguente mostra il collegamento di un trasduttore di misura a 4 fili a due SM 331;
AI 8 x 0/4...20mA HART ridondate.

Figura E-30 Esempio di interconnessione 1 SM 331; AI 8 x 0/4...20mA HART

S7-400H
458 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.30 SM331; AI 8 x 0/4...20mA HART, 6ES7 331-7TF01-0AB0

La figura seguente mostra il collegamento di un trasduttore di misura a 2 fili a due SM 331;


AI 8 x 0/4...20mA HART ridondate.

Figura E-31 Esempio di interconnessione 2 SM 331; AI 8 x 0/4...20mA HART

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 459
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.31 SM 332; AO 4 x 12 Bit; 6ES7 332–5HD01–0AB0

E.31 SM 332; AO 4 x 12 Bit; 6ES7 332–5HD01–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un attuatore a due
SM 332; AO 4 x 12 bit. L'attuatore è collegato rispettivamente al canale 0. Come diodi si
addicono p. es. diodi appartenenti al tipo riportato nella colonna 1N4003 ... 1N4007 oppure
qualsiasi altro tipo di diodi con U_r >=200 V e I_F >= 1 A

Figura E-32 Esempio di interconnessione SM 332, AO 4 x 12 bit

S7-400H
460 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.32 SM332; AO 8 x 0/4...20mA HART, 6ES7 332-8TF01-0AB0

E.32 SM332; AO 8 x 0/4...20mA HART, 6ES7 332-8TF01-0AB0


La figura seguente mostra il collegamento di un attuatore a due unità SM 332; AO 8 x
0/4...20 mA HART.

Figura E-33 Esempio di interconnessione 3 SM 332; AO 8 x 0/4...20mA HART

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 461
Esempi di interconnessione della periferia ridondata
E.33 SM 431; AI 16 x 16 Bit, 6ES7 431–7QH00–0AB0

E.33 SM 431; AI 16 x 16 Bit, 6ES7 431–7QH00–0AB0


La figura sottostante illustra il collegamento di un sensore a due SM 431;
AI 16 x 16 bit. Diodi Z BZX85C6v2 adeguati.

Figura E-34 Esempio di collegamento SM 431; AI 16 x 16 bit

S7-400H
462 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Glossario

Accoppiamento
Nello stato di sistema accoppiamento di un sistema H, la CPU master e quella di riserva
confrontano la configurazione di memoria nonché i contenuti delle memorie di caricamento.
Se nel programma utente vengono appurate divergenze, la CPU master aggiorna il
programma utente di quella di riserva.

Accoppiamento di ridondanza
Accoppiamento tra due unità centrali di un sistema H per la sincronizzazione e lo scambio di
dati.

Aggiornamento
Nello stato di sistema aggiornamento di un sistema H, la CPU master aggiorna i dati
dinamici di quella di riserva.

Autotest
Nelle unità centrali ad elevata disponibilità vengono eseguiti, durante l’avviamento,
l’elaborazione ciclica e al verificarsi di errori di confronto, autotest definiti. Essi controllano il
contenuto e lo stato delle unità centrali e della periferia.

CPU di riserva
Unità centrale ridondata di un sistema H che esegue l'accoppiamento alla CPU master.
Commuta in STOP in caso di perdita dell'accoppiamento di ridondanza. Il programma utente
viene elaborato in modo identico sia nella CPU master che nella CPU di riserva.

CPU master
Unità centrale tra quelle ridondate avviata per prima. Continua ad operare come master in
caso di perdita dell'accoppiamento di ridondanza. Il programma utente viene elaborato in
modo identico sia nella CPU master che nella CPU di riserva.

DIAGNOSTICA
Stato di funzionamento della CPU di riserva di un sistema H nel quale la CPU esegue un
autotest completo.

Errore di confronto
Errori che si possono verificare durante il confronto di memoria di un sistema H.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 463
Glossario

Funzionamento singolo
Per funzionamento singolo si intende l’impiego di una CPU H in una stazione SIMATIC–400
standard.
Un sistema H entra nello stato di sistema "funzionamento singolo" se è stato progettato per
la ridondanza e solo una CPU si trova in RUN. Questa CPU sarà automaticamente la CPU
master.

Funzionamento singolo
Per funzionamento singolo si intende l’impiego di una CPU H in una stazione SIMATIC–400
standard.
Un sistema H entra nello stato di sistema "funzionamento singolo" se è stato progettato per
la ridondanza e solo una CPU si trova in RUN. Questa CPU sarà automaticamente la CPU
master.

meantime between failures (MTBF)


Tempo di esercizio medio che intercorre tra due guasti. L’MTBF rappresenta quindi l’unità di
misura per l’affidabilità di una unità modulare o di un sistema.

meantime down time (MDT)


Il tempo di guasto medio MDT (Mean Down Time) si compone essenzialmente del tempo di
diagnostica e del tempo necessario per la riparazione o sostituzione di unità modulare
difettose.

meantime to repair (MTTR)


Il ”meantime to repair” indica il tempo di riparazione medio di un’unità o di un sistema ovvero
il tempo che decorre tra il verificarsi di un guasto e la relativa riparazione.

Modulo di sincronizzazione
Modulo di interfaccia per l'accoppiamento di ridondanza di un sistema H

Periferia a un canale
Si parla di periferia ad un canale se, contrariamente a quanto avviene nella periferia
ridondata, l'unità di ingresso/uscita è presente una sola volta per un segnale di processo.
Questa periferia può essere unilaterale o condivisa.

Periferia, condivisa
Si parla di periferia condivisa se un’unità di ingresso/uscita è accessibile da tutte le unità
centrali ridondate di un sistema H. Il collegamento può essere ad un canale o a più canali
(ridondato).

S7-400H
464 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Glossario

Periferia, ridondata
Si parla di periferia ridondata se l’unità di ingresso/uscita per il segnale di processo è
presente più volte. Questa periferia può essere unilaterale o condivisa. Definizione corrente:
"periferia ridondata unilaterale” o ”periferia ridondata condivisa”.

Periferia, unilaterale
Si parla di periferia unilaterale se un’unità di ingresso/uscita è accessibile esclusivamente da
una delle unità centrali ridondate. Il collegamento può essere ad un canale o a più canali
(ridondato).

Ridondanza, funzionale
Ridondanza in cui i mezzi tecnici supplementari non soltanto sono costantemente in
funzione ma partecipano anche alla funzione prevista. Sinonimo: ridondanza attiva.

Ridondato
Nello stato di sistema ridondato di un sistema H, le unità centrali si trovano nello stato di
funzionamento RUN e vengono sincronizzate tramite l’accoppiamento di ridondanza.

Sistema 1su2
Vedere sistema H a due canali

Sistema H
Sistema ad elevata disponibilità costituito da almeno due unità centrali (master e riserva). Il
programma utente viene elaborato in modo identico sia nella CPU master che nella CPU di
riserva.

Sistema H a due canali


Sistema H con due unità centrali.

Sistemi ad elevata disponibilità


I sistemi ad elevata disponibilità consentono di evitare tempi morti nella produzione.
L'incremento della disponibilità può essere realizzato p. es. tramite la ridondanza dei
componenti.

Sistemi ad elevata sicurezza


I sistemi ad elevata sicurezza sono caratterizzati dal fatto che, al verificarsi di determinati
guasti, essi rimangono nello stato sicuro o commutano direttamente ad un altro stato sicuro.

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 465
Glossario

Sistemi ridondati
I sistemi ridondati sono caratterizzati dal fatto che componenti importanti di automazione
sono presenti più volte (ridondati). In caso di guasto di un componente ridondato
l'elaborazione del programma non viene interrotta.

Stazione H
Stazione ad elevata disponibilità contenente le due unità centrali (master e riserva).

Stop
Nei sistemi H: nello stato di sistema "Stop" di un sistema H, le rispettive unità centrali si
trovano nello stato di funzionamento STOP.

S7-400H
466 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Indice analitico

Avviamento a freddo, 59
sequenze operative, 59
A
A&D Technical Support, 22
B
Accesso ai dati coerenti, 107
Accesso diretto alla periferia, 347 Blocchi
Accoppiamento, 131, 132, 133, 136, 143, 147, 147, 19 Compatibilità, 92
9 blocchi di comunicazione
Comportamento temporale, 147 coerenza, 104
operazioni, 136 Blocchi organizzativi, 35, 94
svolgimento schematico, 134 Blocco di parametri, 68
Tempi di controllo, 199 Buffer di diagnostica, 55
ACCOPPIAMENTO, 124 Bufferizzazione, 111
Accoppiamento ad altra rete, 206 BUS1F, 53
Accoppiamento con commutazione master/riserva, 137 BUS2F, 53
Accoppiamento e aggiornamento BUS5F, 53
Avvio, 133 BUSF, 84
Effetti, 131 Byte di stato, 194
inibizione, 143
operazioni, 133
Accoppiamento, aggiornamento, 124 C
ad elevata disponibilità, 25
Campo di validità
Affidabilità, 405
Manuale, 20
Aggiornamento, 131, 132, 133, 143, 147, 199
Cancellazione totale, 122
Comportamento temporale, 147, 147
operazioni, 57
Durata minima dei segnali di ingresso, 136
sequenze operative, 57
operazioni, 138
Capacità di memoria, 111
ritardo, 155
Carico del ciclo
Tempi di controllo, 199
Comunicazione tramite MPI e bus K, 332
AGGIORNAMENTO, 124
Cavi a fibre ottiche, 32
Aggiornamento del firmware, 77
Inserimento del cavo, 323
Aggiornamento dell'immagine di processo
Magazzinaggio, 322
Tempo di elaborazione, 332
Posa, 321
Aggiornamento online
Scelta, 324
Del Firmware, 77
Sostituzione, 254
Alimentazione, 32
Coerenza dei dati, 103
ALT, 125
Collegamenti ad elevata disponibilità
Ampliamento della configurazione di memoria, 307
Progettazione, 230
Ampliamento della memoria di caricamento, 60
Programmazione, 221, 230
Area di indirizzi
Collegamenti S7
CPU 41x-H, 81
delle CPU 41x, 202
Aree di memoria
progettati, 230
Base di calcolo, 111
Collegamento
Aree di memoria, 109
S7, 218
Assegnazione master-riserva, 114
S7 ad elevata disponibilità, 218
Autotest, 115, 127
Collegamento parziale
Autotest ciclico, 129
attivo, 219
Avviamento a caldo, 59

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 467
Indice analitico

Collegamento tramite diodi, 192 CPU S7-400H


Commutazione sulla CPU con configurazione Tipi di memoria, 109
ampliata, 142
Commutazione sulla CPU con configurazione
modificata, 141 D
Componenti
Dati coerenti, 103
Ridondanza, 27
Accesso alla memoria di lavoro, 104
Sistema di base, 31
Dati tecnici
Comportamento temporale, 155
Memory card, 401
Comunicazione
SM 321
Comunicazione aperta IE, 213
Esempio di interconnessione,
Comunicazione S7, 203
SM 321
Servizi delle CPU, 201
Esempio di interconnessione,
Comunicazione ad elevata disponibilità, 217
SM 321
Comunicazione IE, 214
Esempio di interconnessione,
Blocchi dati, 215
SM 321
Comunicazione S7, 203
Esempio di interconnessione,
Descrizione, 204
Diagnostica
Comunicazione tra le CPU, 64
analisi, 86
Comunicazione tra PG/OP e CPU, 64
Diodi esterni, 185
Comunicazione tramite MPI e bus K
Discrepanza
Carico del ciclo, 332
Unità di ingresso digitali, 182
Configurazione, 29, 29
Disponibilità
Configurazione del collegamento in rete, 245
Definizione, 409
Configurazione di memoria ampliata, 137
di impianti, 26
Configurazione di rete, 245
Funzioni di comunicazione, 34
Configurazioni
Periferia, 157
Periferia, 157
SM 422
Connettori di bus, 65
Esempio di interconnessione,
Interfaccia PROFIBUS DP, 65
SM 322
MPI, 64
Esempio di interconnessione,
Conoscenze di base
SM 322
necessarie, 20
Esempio di interconnessione,
Controllo del ciclo
Documentazione, 37
Tempo di elaborazione, 337
DPV1, 83
Controllo del tempo di avviamento, 82
DPV1 e EN 50170, 83
Controllo del tempo di ciclo, 144
CP impiegabili, 229
CPU
E
Parametri, 68
Ripristino dello stato di fornitura, 75 Elaborazione dell'interrupt di processo, 354
Selettore dei modi operativi, 55 Elaborazione di avvio, 123
CPU 41x-5H Elevata sicurezza, 25
Elementi di comando e visualizzazione, 45 EN 50170, 83
CPU 41xH Encoder
Master DP:diagnostica tramite LED, 84 doppiamente ridondato, 184
CPU 41x-H Encoder non ridondanti, 187
Aree di indirizzo DP, 81 Encoder non ridondati, 183
CPU di riserva, 113 Encoder ridondati, 184
Avvio, 123 Unità di ingresso analogiche, 191
CPU master, 113 Errore di bit multiplo, 129
Errore di bit singolo, 129

S7-400H
468 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Indice analitico

Errore di confronto, 128 Hardware


Errore di confronto IPU/RAM, 128 Componenti, 31
Errore di ridondanza della CPU, 35 Configurazione, 41, 242
Errore di ridondanza della periferia, 35 Hotline, 22
Errore di somma di controllo, 128
EXTF, 53
I
IFM1F, 53
F
IFM2F, 53
FB 450 RED_IN, 171 Indicatori di stato
FB 451 RED_OUT, 171 CPU 412-5H, 52
FB 452 RED_DIAG, 171 CPU 414-5H, 52
FB 453 RED_STATUS, 171 CPU 416-5H, 52
FC 450 RED_INIT, 171 CPU 417-5H, 52
FC 451 RED_DEPA, 171 tutte le CPU, 52
Finalità di impiego, 25 Indirizzo di diagnostica, 87
Finestra di tolleranza, 186 Indirizzo IP
Firmware Assegnazione, 65
Aggiornamento, 77 Indirizzo PROFIBUS, 83
FRCE, 53 Interfaccia
Funzionamento ininterrotto, 115 PROFINET, 47
Funzionamento singolo, 124 Interfaccia DP, 65
Ampliamento tramite sistema H, 417 Interfaccia MPI, 64
definizione, 415 Interfaccia MPI/DP, 47
Particolarità da osservare, 416 Interfaccia PROFIBUS DP, 47
Progettazione, 417 Interfaccia PROFINET, 47
Funzioni di comunicazione, 34, 141 Proprietà, 66
Funzioni di controllo, 49 Interrupt di processo
Funzioni di rete Nel sistema S7-400H, 130
Comunicazione S7, 203 Interruttore a chiave, 56
Funzioni di segnalazione, 140 Interruzione del bus, 87
Funzioni PG, 246 INTF, 53
Funzioni standard e di sistema, 92, 93

L
G LED, 45
Guasto ad un nodo di ridondanza, 28 BUSF, 84
Guasto dell'alimentazione, 42 LED MAINT, 55
Guasto di componenti, 247 Lettura di dati coerenti da uno slave DP standard, 105
della periferia decentrata, 257 LINK, 54
nelle apparecchiature di ampliamento e nelle unità LINK1 OK, 55
centrali, 247 LINK2 OK, 55
Guasto di un cavo a fibra ottica, 42 Lista di stato del sistema
Guasto di un'unità centrale, 42 Compatibilità, 95
Guida in linea, 21 Livello di protezione, 71
impostazione, 71

H
hardware
Configurazione, 40

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 469
Indice analitico

M Numero di telaio di montaggio


impostazione, 47
Manuale
Nuovo avviamento, 59
Campo di validità, 20
Sequenze operative, 59
Scopo, 19
Massimo prolungamento del ciclo
Calcolo, 154
O
definizione, 145
Master DP OB 121, 128
Diagnostica tramite LED, 84 OB 70, 94
diagnostica tramite STEP 7, 85 OB 83, 94
Master DPV1, 83 OB 86, 94
MDT, 405
Memoria di caricamento, 142
Memoria di lavoro, 142 P
Memorizzazione dei dati del Service, 80
Panoramica
Memory card, 60
Funzioni PROFINET IO, 91
Funzione, 60
Parametri, 68
Numero di serie, 61
Parola di stato, 194
Memory Card, 60
Perdita di ridondanza, 115
Messa in servizio, 39
Periferia, 33, 157
Presupposti, 39
condivisa, 161
Messa in servizio dellS7–400H, 41
Possibilità di configurazione, 33
Messaggi di errore, 49
Ridondato, 166
misurazione diretta della corrente, 190
Unilaterale, 159
misurazione indiretta della corrente, 188
Periferia condivisa ad un canale, 161
Modi di avvio, 122
Guasto, 163
Modifiche dell’impianto durante il funzionamento
Periferia ridondata, 26, 166
Funzionamento singolo, 418
Configurazioni, 167
Requisiti hardware, 419
in funzionamento singolo, 169
Requisiti software, 420
in slave DP unilaterali, 168
modo di funzionamento
in uno slave DP condiviso, 169
Modifica, 418
nelle apparecchiature centrali e di
Modo DPV1, 83
ampliamento, 167
Modo S7 compatibile, 83
Progettazione, 174
Moduli di sincronizzazione
Unità di ingresso analogiche, 186
Dati tecnici, 321
Unità di ingresso digitali, 182
Moduli di sincronizzazione, 32
Unità di uscita digitali, 185
Modulo di sincronizzazione
Periferia unilaterale ad un canale, 159
Funzione, 317
Guasto, 160
Sostituzione, 254
PROFIBUS DP
MRP (protocollo della ridondanza del supporto), 97
Blocchi organizzativi, 94
MSTR, 52
Funzioni standard e di sistema, 92
MTBF, 405, 409
Indirizzo di diagnostica, 87
Lista di stato del sistema, 95
PROFINET, 65, 89
N
Ridondanza del supporto, 97
Nodi di ridondanza, 27, 217 Shared Device, 97
Numeri di ordinazione Sostituzione dispositivi senza supporto di memoria
Memory card, 401 estraibile, 96
Numero di serie, 61 PROFINET IO
Blocchi organizzativi, 94

S7-400H
470 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13
Indice analitico

Funzioni standard e di sistema, 92 Scrittura coerente di dati in uno slave DP standard, 106
Lista di stato del sistema, 95 Segnalazioni di errore
Panoramica delle funzioni, 91 CPU 412-5H, 54
Progettazione, 29, 34, 241 CPU 414-5H, 54
Progettazione, 29, 34, 241 CPU 416-5H, 54
Programma utente, 35 CPU 417-5H, 54
Programmazione, 34 tutte le CPU, 53
Programmazione tramite PROFIBUS, 82 Segnali di uscita analogici, 192
Protocollo della ridondanza del supporto (MRP), 97 Selettore dei modi operativi, 46, 55
Servizi
Comunicazione S7, 203
R Servizi di comunicazione
Comunicazione S7, 203
RACK0, 52
Panoramica, 201
RACK1, 52
SFB
Reazione al superamento dei tempi, 146
Comunicazione S7, 204
REDF, 54
SFB 14, 105
Regole per l'equipaggiamento, 31, 241
SFB 15, 105
Ridondanza
SFB 52 "RDREC", 93
attivo, 113
SFB 53 "WRREC", 93
con partecipazione funzionale, 113
SFB 54 "RALRM", 93
Ridondanza della periferia funzionale, 170
SFB 81 ""RD_DPAR", 93
Ridondanza di sistema, 99
SFB 81 "RD_DPAR", 93
Rilevamento della memoria richiesta, 62
SFC 103 "DP_TOPOL", 94
Riparazione, 247
SFC 103 DP_TOPOL, 84
Risorse di collegamento, 202
SFC 109 PROTECT, 72
Ritardo massimo di comunicazione
SFC 13 "DPNRM_DG", 93
Calcolo, 153
SFC 14 DPRD_DAT, 105
definizione, 145
SFC 15 DPWR_DAT, 106
Routing, 205
SFC 49 "LGC_GADR", 93
Routing S7
SFC 5 "GADR_LGC", 93
Accesso a stazioni in un'altra sottorete, 205
SFC 54 "RD_DPARM", 93
Accoppiamento ad altra rete, 206
SFC 55 "WR_PARM", 93
Esempio di applicazione, 207
SFC 56 "WR_DPARM", 94
Presupposti, 205
SFC 57 "PARM_MOD", 94
RUN, 52, 124
SFC 58 "WR_REC", 93
RX/TX, 54
SFC 59 "RD_REC", 93
SFC 70 "GEO_LOG", 93
SFC 71 "LOG_GEO", 93
S
SFC 81 UBLKMOV, 103
S7-400H SIMATIC Manager, 246
Documentazione, 37 Simple Network Management Protocol, 212, 212
Funzioni di comunicazione, 34 Sincronizzazione, 114
Periferia, 33 comandata da evento, 114
Programma utente, 35 Sistema di base, 31
programmazione e progettazione, 35 Sistema di comunicazione ridondato, 217
Software opzionale, 35 Sistema H
S7-400H Avvio, 41
Blocchi, 35 Sistema master DP
S7-REDCONNECT, 228, 229 avviamento, 82
Scheda FLASH, 61, 62 Sistema operativo
Scheda RAM, 61, 61 Tempo di elaborazione, 337

S7-400H
Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13 471
Indice analitico

Sistemi di automazione ridondati, 25 Tempo di elaborazione del programma utente, 332


Slave DPV1, 83 Tempo di reazione
SNMP, 212, 212 Calcolo del, 345, 346
Sostituzione del tipo di memoria, 308 Parti, 343
Sostituzione durante il funzionamento, 247 più breve, 345
della periferia decentrata, 257 più lungo, 346
nelle apparecchiature di ampliamento e nelle unità riduzione, 347
centrali, 247 Tempo di reazione all'interrupt di processo
Spazio di memoria flessibile, 111 delle CPU, 353, 354
Stack blocchi, 110 delle unità di ingresso/uscita, 354
Stati di funzionamento Tempo massimo di inibizione per le classi di priorità >
ACCOPPIAMENTO, 124 15
AGGIORNAMENTO, 124 Calcolo, 149
ALT, 125 definizione, 145
AVVIO, 122 Tempo minimo di arresto della periferia
CPU, 120 Calcolo, 148
RUN, 124 definizione, 145
sistema, 115 Tensione di bufferizzazione esterna, 48
STOP, 122 Tool di parametrizzazione, 69
Stati di sistema, 115 Topologia di bus, 84
Stato di fornitura, 75
Stato di sistema ridondato, 124
Stazione H, 241 U
STOP, 52
Unità centrale, 32
Strumenti, 35
Unità di ingresso/uscita impiegabili in modo
Superamento dei tempi, 146
ridondato, 175
SZL
Unità di uscita analogiche ridondate, 192
W#16#0696, 96
Uscita digitale
W#16#0A91, 95
ad elevata disponibilità, 185, 192
W#16#0C75, 96
W#16#0C91, 95
W#16#0C96, 96
V
W#16#0x94, 96
W#16#4C91, 95 Valore di acquisizione, 186
W#16#xy92, 96 Vano per le memory card, 46
Vano per moduli di sincronizzazione, 47
Variazioni degli stati di funzionamento, 87
T
Technical Support, 22
Telaio di montaggio, 32
Tempi di controllo, 145
precisione, 148
Progettazione, 148
Tempo di ciclo, 329
Parti, 331
prolungamento, 331
Tempo di discrepanza, 182, 186
Tempo di elaborazione
Aggiornamento dell'immagine di processo, 332
Controllo del ciclo, 337
Programma utente, 332
Sistema operativo, 337

S7-400H
472 Manuale di sistema, 07/2014, A5E00267699-13

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