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Introduzione 1
Avvertenze di sicurezza 2
Industrial Cybersecurity 3
SIMATIC
Presentazione del prodotto 4
ET 200pro
CPU 1513pro-2 PN 5
Montaggio e collegamento
(6ES7513-2PM03-0AB0)
Progettazione 6
Istruzioni operative
Nozioni di base
sull'elaborazione del 7
programma
Protezione 8
Messa in servizio 9
Manutenzione 10
Dati tecnici 13
Disegno quotato A
Accessori/ricambi B
Simboli rilevanti per la
sicurezza C
11/2023
A5E46251086-AC
Avvertenze di legge
Concetto di segnaletica di avvertimento
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli di
rischio.
PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.
AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi lesioni
fisiche.
CAUTELA
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi.
ATTENZIONE
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso di
pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens
Si prega di tener presente quanto segue:
AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.
Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.
1 Introduzione .......................................................................................................................................... 7
1.1 Introduzione ........................................................................................................................ 7
1.2 Guida alla documentazione di ET 200pro.............................................................................. 9
1.2.1 Classi di informazione ET 200pro.......................................................................................... 9
1.2.2 Documentazione tecnica SIMATIC ...................................................................................... 10
2 Avvertenze di sicurezza ....................................................................................................................... 13
2.1 Avvertenze generali di sicurezza ......................................................................................... 13
3 Industrial Cybersecurity ....................................................................................................................... 14
3.1 Avvertenze di Cybersecurity ............................................................................................... 14
3.2 Notifica sugli aggiornamenti della sicurezza ....................................................................... 15
3.3 Informazioni di base sull'Industrial Cybersecurity ................................................................ 15
3.3.1 Definizione di Industrial Cybersecurity ................................................................................ 15
3.3.2 Obiettivi dell'Industrial Cybersecurity.................................................................................. 16
3.4 Strategia di Security globale e singole strategie di Security ................................................. 16
3.4.1 Strategia di Security globale "Defense in Depth" ................................................................. 16
3.4.2 Security Management ........................................................................................................ 17
3.5 Ambiente operativo aziendale e presupposti di sicurezza .................................................... 19
3.5.1 Uso appropriato ................................................................................................................. 19
3.5.2 Requisiti dell'ambiente operativo aziendale e presupposti di sicurezza ................................ 20
3.6 Proprietà di sicurezza dei dispositivi.................................................................................... 21
3.7 Funzionamento sicuro del sistema ..................................................................................... 22
3.7.1 Misure di hardening ........................................................................................................... 22
3.7.2 Configurazione sicura ........................................................................................................ 22
3.7.3 Controllo degli accessi ....................................................................................................... 22
3.7.4 Utilizzo dei dati sensibili ..................................................................................................... 23
3.7.5 Aggiornamenti regolari del firmware .................................................................................. 23
3.7.6 Notifiche sulle lacune della sicurezza (Siemens Security Advisories) .................................... 23
3.7.7 Backup dei dati .................................................................................................................. 24
3.7.8 Verifiche di sicurezza ......................................................................................................... 24
3.7.9 Messa fuori servizio di sicurezza ......................................................................................... 25
3.7.9.1 Eliminazione sicura dei dati ................................................................................................ 25
3.7.9.2 Smaltimento e riciclo ......................................................................................................... 27
3.8 Funzionamento sicuro del software di engineering ............................................................. 27
Convenzioni
STEP 7: Nella presente documentazione la denominazione del software di progettazione e
programmazione "STEP 7" viene utilizzata come sinonimo per tutte le versioni di "STEP 7
(TIA Portal)".
Nota
Una nota contiene importanti informazioni sul prodotto descritto nella documentazione, sul
relativo impiego o su una parte di documentazione alla quale occorre prestare particolare
attenzione.
Informazioni particolari
Nota
Avvertenza importante per il mantenimento della sicurezza di funzionamento
dell'impianto
Gli impianti con caratteristiche di sicurezza sono soggetti a particolari requisiti di sicurezza di
funzionamento che il gestore deve rispettare. Anche il fornitore è tenuto a rispettare
particolari misure per il controllo del prodotto. Informiamo pertanto in forma di
comunicazioni personali sugli sviluppi e sulle proprietà dei prodotti, che sono o possono
essere importanti per il funzionamento di impianti sotto gli aspetti della sicurezza.
Per tenersi sempre aggiornati a questo riguardo e potere apportare eventuali modifiche al
proprio impianto è necessario un abbonamento per ricevere le corrispondenti comunicazioni.
Contattare per questo l'Industry Online Support. Accedere ai link seguenti e cliccare di volta in
volta a destra nella pagina su "E-mail in caso di aggiornamento":
• SIMATIC S7-300/S7-300F (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13751)
• SIMATIC S7-400/S7-400H/S7-400F/FH
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13828)
• SIMATIC WinAC RTX (F) (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13915)
• SIMATIC S7-1500/SIMATIC S7-1500F
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13716)
• SIMATIC S7-1200/SIMATIC S7-1200F
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13883)
• Periferia decentrata (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/14029)
• STEP 7 (TIA Portal) (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/14340)
Nota
In caso di impiego di una CPU F in funzionamento di sicurezza leggere la descrizione del
sistema F SIMATIC Safety manuale di programmazione e d'uso SIMATIC Safety - Configuring
and Programming (https://support.industry.siemens.com/cs/es/en/view/54110126).
Smaltimento e riciclaggio
Per il riciclaggio e lo smaltimento ecocompatibile dei vecchi dispositivi, rivolgersi ad un ente
certificato per lo smaltimento di dispositivi elettronici usati e smaltire il dispositivo in
conformità delle norme vigenti nel proprio paese.
L'ID Link è un identificatore univoco universale conforme a IEC 61406-1 che in futuro sarà
riportato come codice QR sui prodotti.
Nella figura è rappresentato un esempio di ID Link per la CPU 1513pro-2 PN.
L'ID Link è riconoscibile dal riquadro con l'angolo nero in basso a destra. L'ID Link collega alla
targhetta identificativa digitale del prodotto.
Scansionare il codice QR sul prodotto o sull'etichetta della confezione con la fotocamera dello
smartphone, con un lettore di codici a barre o un'app di lettura. Richiamare l'ID Link.
La targhetta identificativa digitale contiene i dati del prodotto, i manuali, le dichiarazioni di
conformità, i certificati e altre informazioni utili sul prodotto.
Informazioni generali
Nei manuali di guida alle funzioni si trovano descrizioni dettagliate su argomenti generali, ad
es. sulla diagnostica, la comunicazione, Motion Control, web server, OPC UA.
mySupport
mySupport consente di sfruttare al meglio il servizio Industry Online Support.
Registrazione Per poter usufruire della funzionalità completa di mySupport è necessaria una
registrazione iniziale. Dopo la registrazione è possibile creare filtri, preferiti e
schede nell'area di lavoro personale.
Richiesta di I dati personali dell'utente sono già preimpostati nelle richieste di assistenza e
assistenza l'utente ha modo di controllare in qualsiasi momento lo stato di elaborazione delle
richieste che ha presentato.
Documentazione Nell'area Documentazione è possibile raggruppare la biblioteca personale.
Preferiti Utilizzare il pulsante "Aggiungi ai preferiti di mySupport" per inserire nei preferiti
contenuti particolarmente interessanti o utilizzati di frequente. Al punto "Preferiti"
si trova un elenco delle voci preimpostate.
Ultimi messaggi Le pagine richiamate per ultime nel mySupport si trovano in "Ultimi messaggi
visualizzati visualizzati".
Dati CAx L'area dei dati CAx consente di accedere ai dati attuali del prodotto per il sistema
CAx o CAe. Con pochi clic è possibile configurare il proprio pacchetto di download:
• immagini del prodotto, disegni quotati in 2D, modelli in 3D, schemi elettrici
dell'apparecchio, file macro EPLAN
• manuali, curve caratteristiche, istruzioni operative, certificati
• dati di base del prodotto
Esempi applicativi
Gli esempi applicativi forniscono diversi strumenti ed esempi utili nella soluzione dei problemi
di automazione. In questa sezione vengono illustrate soluzioni che prevedono l'interazione di
più componenti del sistema, senza soffermarsi sui singoli prodotti.
Gli esempi pratici sono disponibili in Internet.
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/ae)
Nota
Le modifiche del software o dei dispositivi rilevanti per la sicurezza sono documentate nel
capitolo Nuove funzioni (Pagina 43).
Sicurezza dell'impianto
La sicurezza dell'impianto garantisce l'accesso fisico delle persone ai componenti critici
attraverso diversi metodi che vanno dal classico accesso agli edifici alla protezione delle aree
sensibili tramite controllo dell'accesso (ad es. scheda di codice, scansione dell'iride, impronta
digitale o codice di accesso).
Sicurezza di rete
Le reti di automazione devono essere protette dall'accesso non autorizzato. Questo obiettivo
viene realizzato mediante misure di sicurezza nel prodotto, ma anche nell'area vicina al
prodotto.
Ulteriori informazioni sui temi Defense in Depth, sicurezza degli impianti, sicurezza della rete
e integrità dei sistemi sono disponibili nel sito web di SIEMENS Industrial Cybersecurity
(https://www.siemens.com/us/en/company/topic-areas/cybersecurity/industrial-security.html).
Per ulteriori informazioni sull'Industrial Cybersecurity si può inoltre consultare il download
center (https://www.siemens.com/us/en/company/topic-areas/cybersecurity/industrial-
security/downloads.html). Le "Operational Guidelines", ad esempio, danno consigli sulle
misure di Security fondamentali per il funzionamento sicuro delle macchine e degli impianti
nell'ambiente industriale.
I rischi di attacchi informatici nella valutazione del rischio (Threat and Risk Assessment - TRA)
A partire dalla valutazione delle risorse disponibili, ovvero dall'inventario completo del
software, dell'hardware e delle apparecchiature infrastrutturali si identificano i rischi che
interessano la sede o l'organizzazione. Si devono integrare procedure di risposta agli incidenti
in tutti i processi IT e di produzione. La scelta delle misure di contenimento dei rischi deve
basarsi sulla valutazione dei costi e dei benefici e sulla classificazione dei rischi. Segue quindi
l'introduzione di regole e procedure di cybersecurity e la formazione del personale.
Campo d'impiego
Osservare il capitolo Campo d'impiego (Pagina 45).
Protezione fisica
Oltre a delimitare l'accesso e/o sorvegliare interi impianti di produzione, può essere
necessario proteggere fisicamente i quadri elettrici o anche singoli componenti come gli
interruttori automatici.
Nota
Le versioni firmware obsolete potrebbero non essere monitorate riguardo alle
vulnerabilità nella sicurezza.
• Tenere sempre aggiornati gli impianti/i prodotti per evitare errori e ridurre al minimo i
rischi.
• Utilizzare le notifiche tramite e-mail per essere informati automaticamente sugli
aggiornamenti del firmware.
Siemens ProductCERT
Quando Siemens rileva ed elimina una lacuna nella sicurezza (Vulnerabilities) dei prodotti,
l'operazione viene pubblicata nelle Security Advisories.
I documenti per SIMATIC si trovano nella seguente pagina Internet di Siemens AG: Siemens
ProductCERT and Siemens CERT
(https://new.siemens.com/global/en/products/services/cert.html?s=SIMATIC#SecurityPublicati
ons)
Qui si deve immettere "SIMATIC" nella casella di ricerca "Search Security Advisories".
Questa pagina contiene inoltre tutte le informazioni necessarie per gestire le vulnerabilità.
• Partner di riferimento in materia di vulnerabilità
• Possibilità di ricevere notifiche automatizzate in caso di vulnerabilità
• Segnalazioni possibili anche in formato CSAF
• Possibilità di iscrizione a RSS Feed e Newsletter
• Elenco con tutte le vulnerabilità attuali e ulteriori dettagli come:
– Descrizione
– Classificazione in base al Common Vulnerability Scoring System (CVSS)
– Provvedimenti
– Disponibilità
– Ecc.
• Segnalazione di possibili vulnerabilità in
(https://new.siemens.com/global/en/products/services/cert.html#ContactInformation)
Configurare un RSS Feed per ricevere le notifiche su argomenti importanti per la sicurezza.
ATTENZIONE
Abuso dei dati dovuto ad un'eliminazione non sicura
L'eliminazione incompleta o non sicura dei dati dai supporti di memoria può portare ad un
abuso dei dati da parte di terzi.
Pertanto verificare sempre che i dati vengano eliminati in modo sicuro da tutti i supporti di
memoria utilizzati prima dello smaltimento del prodotto.
Per la cancellazione sicura dei dati attenersi alla sequenza indicata di seguito:
1. Formattare la SIMATIC Memory Card.
Il processo di formattazione cancella l'intero contenuto della SIMATIC Memory Card.
Formattazione con STEP 7:
– Stabilire il collegamento online.
– Aprire la vista online e di diagnostica della CPU (dal contesto del progetto o con "Nodi
accessibili").
– Selezionare nella finestra di dialogo "Funzioni > Formatta memory card" e poi il
pulsante "Formattazione".
2. Resettare la CPU alle impostazioni di fabbrica.
Si raccomanda di eseguire il reset della CPU in STEP 7. Prima del reset di una CPU alle
impostazioni di fabbrica, selezionare le opzioni indicate in figura.
Nota
Se si resetta la CPU con STEP 7 ed è attivata l'opzione "Formatta Memory Card" è possibile
saltare il passo 1 della sequenza descritta.
Risultato: I dati ancora presenti sui supporti di memoria dei moduli e sulla SIMATIC Memory
Card sono stati eliminati. Ora è possibile smaltire i componenti.
Per ulteriori informazioni sul reset alle impostazioni di fabbrica consultare il capitolo Reset
della CPU alle impostazioni di fabbrica (Pagina 142).
Nota
Se la SIMATIC Memory Card non verrà più utilizzata dopo la formattazione, distruggerla
meccanicamente prima di smaltirla.
Un modo sicuro di distruggere la scheda consiste nel tagliarla in pezzi abbastanza piccoli da
rendere impossibile la sua ricomposizione. A questo scopo è possibile rivolgersi anche ad un
fornitore di servizi di smaltimento autorizzato a distruggere i supporti dati.
Panoramica generale dei componenti e delle funzioni con protezione con password
Memoria Syslog
Syslog sta per "System Logging Protocol", uno standard per il salvataggio, la trasmissione e la
raccolta di messaggi di protocollo attivati da eventi di sicurezza. Gli eventi predefiniti in un
dispositivo di rete vengono raccolti come eventi di sicurezza nel dispositivo (client Syslog) e
archiviati come messaggi di Syslog nella cache locale.
Un server Syslog raccoglie e classifica i messaggi Syslog che possono essere analizzati, filtrati
e rappresentati in vari modi. Inoltre è possibile configurare notifiche per gli eventi critici.
Nel buffer di diagnostica della CPU vengono raccolti questi eventi di sicurezza:
• Accesso online, con password corretta o errata
• Individuazione di dati di comunicazione manipolati
• Individuazione di dati manipolati sulla memory card
• Individuazione di un file di aggiornamento del firmware manipolato
• Caricamento nella CPU di un livello di protezione (protezione dell'accesso) modificato
• Limitazione o abilitazione dell'autenticazione della password (tramite istruzione o
eventualmente dal display della CPU)
• Negazione dell'accesso online per superamento del numero di accessi paralleli possibili
• Timeout in caso di inattività di un collegamento online
• Connessione al server web con password corretta o errata
• Creazione di una copia di backup della CPU
• Ripristino della progettazione della CPU (restore)
Anche gli eventi di sicurezza elencati più sopra vengono memorizzati come messaggio syslog
nella cache locale delle CPU con versione di firmware V3.1 o superiore. Una panoramica di
tutti i messaggi Syslog è disponibile nel seguente articolo
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/en/view/109823696).
Il contenuto dei messaggi fa riferimento alla norma IEC 62443-3-3.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel capitolo Messaggi Syslog (Pagina 33).
3.9.10.1 Introduzione
Nota
Se si utilizza UDP come protocollo di trasmissione, i dati vengono trasferiti non criptati. Inoltre
UDP non richiede l'autenticazione.
① CPU ET 200pro
② Messaggi Syslog
③ Server Syslog, ad es. SINEC INS
④ Sistema SIEM
⑤ L'utente viene avvisato
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni sulla gestione della rete con SINEC INS consultare il manuale
"SIMATIC NET: Network management SINEC INS V1.0 SP2"
(https://support.industry.siemens.com/cs/it/it/view/109781023).
Informazioni sulla struttura dei messaggi Syslog sono disponibili nel capitolo Struttura dei
messaggi Syslog (Pagina 39).
Presupposti
Per potere trasferire i messaggi Syslog di una CPU a un server Syslog devono essere
soddisfatti i seguenti requisiti:
• STEP 7 dalla versione V19
• CPU dalla versione FW V3.1
• È stato creato un progetto in STEP 7.
• È stata aperta la vista dispositivi o di rete di STEP 7.
Procedura
Per configurare la CPU in modo che trasmetta messaggi Syslog a un server Syslog procedere
come segue:
1. Selezionare la CPU desiderata nella vista dispositivi o di rete di STEP 7.
2. Spostarsi in "Proprietà > Protezione & Security > Syslog > Server Syslog" nella finestra di
ispezione.
3. Nell'area "Collegamento al server Syslog", attivare l'opzione "Attiva la trasmissione di
messaggi Syslog a un server Syslog". Le opzioni disponibili diventano modificabili.
4. Selezionare una delle seguenti opzioni in "Protocollo di trasporto":
– "Transport Layer Security (TLS) - autenticazione server e client": Trasmissione cifrata dei
dati, il server e il client Syslog (la CPU) devono autenticarsi.
– "Transport Layer Security (TLS) - solo autenticazione server": Trasmissione cifrata dei
dati, deve autenticarsi solo il server Syslog.
– "UDP": Trasmissione dei dati non cifrata, il server e il client Syslog (la CPU) non devono
autenticarsi.
I prossimi paragrafi spiegano come scegliere i certificati di autenticazione (accesso) in
base alle impostazioni descritte.
5. Immettere un indirizzo server valido nella colonna "Indirizzi dei server Syslog".
6. Immettere uno dei seguenti numeri di porta nella colonna "Porta", a seconda del protocollo
di trasporto utilizzato:
– Porta TCP standard per TLS: 6514
– Porta UDP standard: 514
Risultato: è stato configurato il trasferimento dei messaggi Syslog in un server Syslog.
Figura 3-3 Configurazione del trasferimento dei messaggi Syslog in un server Syslog
Nota
Nessuna autenticazione se i certificati del server vengono accettati
automaticamente
Se si attiva l'opzione "Accetta automaticamente certificati server in runtime", il server
non deve autenticarsi. In questo modo la CPU può collegarsi anche a server
sconosciuti, che potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza.
Selezionare questa opzione solo durante la messa in servizio o in un ambiente protetto.
Parametro Descrizione
PRI PRI codifica la priorità del messaggio Syslog, suddivisa in Severity (gravità del
messaggio) e Facility (origine del messaggio).
Il valore di PRI viene formato come segue:
• PRI = Facility x 8 + Severity
Possibili valori:
• Severity
– 0 = Emergency: system is unusable
– 1 = Alert: action must be taken immediately
– 2 = Critical: critical conditions
– 3 = Error: error conditions
– 4 = Warning: warning conditions
– 5 = Notice: normal but significant condition
– 6 = Informational: informational messages
– 7 = Debug: debug-level messages
• Facility
– 1 = User-level messages
– 2 = Mail system
– 3 = System daemons
– 4 = Security/authorization messages
– 5 = Messages generated internally by syslog
– 6 = Line printer subsystem
– 7 = Network news subsystem
– 8 = UUCP subsystem
– 9 = Clock daemon
– 10 = Security/authorization messages
– 11 = FTP daemon
– 12 = NTP subsystem
– 13 = Log audit
– 14 = Log alert
Una CPU non utilizza tutti i valori di Severity/Facility elencati.
VERSION Numero di versione della specifica Syslog.
TIMESTAMP Il dispositivo trasmette la data e l'ora nel formato "2023-06-25T12:56:13.005Z"
come ora UTC senza fuso orario e correzione per l'ora legale/solare.
HOSTNAME Contiene il nome o l'indirizzo IP del dispositivo o del sistema da cui è stato inviato
il messaggio Syslog.
Indirizzo IPv4 secondo RFC1035: Byte in rappresentazione decimale:
XXX.XXX.XXX.XXX
Indirizzo IPv6 secondo RFC4291 Section 2.2
Se mancano delle informazioni viene visualizzato "-".
APP-NAME Contiene il componente (parte del dispositivo o applicazione) da cui è stato
generato il messaggio.
Se mancano delle informazioni viene visualizzato "-".
Parametro Descrizione
PROCID L'ID di processo viene utilizzato ad es. durante l'analisi e la ricerca degli errori per
identificare i processi in modo univoco.
Se mancano delle informazioni viene visualizzato "-".
MSGID ID per l'identificazione del messaggio. Se mancano delle informazioni viene
visualizzato "-".
MESSAGE Descrizione
SE_LOCAL_SUCCESSFUL_LOGON L'accesso locale è andato a buon fine (ad es. al display di
comando della CPU).
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni sulla struttura e la trasmissione dei messaggi Syslog vedere le
seguenti RFC (Request for Comments):
• Il protocollo Syslog (RFC 5424) (https://tools.ietf.org/html/rfc5424)
• Trasmissione dei messaggi Syslog tramite Transport Layer Security (RFC 5425)
(https://tools.ietf.org/html/rfc5425)
• Trasmissione dei messaggi Syslog tramite UDP (RFC 5426)
(https://tools.ietf.org/html/rfc5426)
Riferimenti
Una panoramica di tutte le nuove funzioni, i miglioramenti e le rielaborazioni delle rispettive
versioni firmware si trova in Internet.
Security Integrated
In combinazione con STEP 7 la CPU offre una protezione del know-how mediante password
dalla lettura e modifica non autorizzate dei blocchi di programma.
La protezione dalla copia (Copy Protection) garantisce una protezione affidabile dalla
riproduzione non consentita dei blocchi di programma. La protezione da copia consente di
associare i singoli blocchi nella SIMATIC Memory Card ai relativi numeri di serie così che
l'esecuzione del blocco sia possibile soltanto se nella CPU è inserita la scheda di memoria
progettata.
Inoltre, tutti gli utenti del progetto possono essere gestiti tramite la gestione utenti locale. I
diritti, come quelli di accesso, possono essere impostati individualmente per ogni utente.
Una migliore protezione dalla manomissione consente al controller di riconoscere alterazioni
o trasferimenti dei dati di engineering non autorizzati.
Safety Integrated
La CPU fail-safe è ideata per utenti che intendono realizzare complesse applicazioni standard
e fail-safe sia a livello centrale che decentrato.
La CPU fail-safe consente l'elaborazione di programmi standard e di sicurezza su un'unica CPU
permettendo così di analizzare i dati fail-safe nel programma utente standard. Con
l'integrazione i vantaggi del sistema e la funzionalità completa di SIMATIC diventano quindi
disponibili anche per le applicazioni fail-safe.
Le CPU fail-safe sono certificate per l'impiego nel funzionamento di sicurezza fino a:
• Classe di sicurezza (Safety Integrity Level) SIL3 secondo IEC 61508:2010
• Performance Level (PL) e categoria 4 secondo ISO 13849-1:2015 o secondo
EN ISO 13849-1:2015
Per la sicurezza IT è configurata una protezione aggiuntiva mediante password per la
configurazione F e il programma F.
Diagnostica di sistema
Per la CPU è attivata per default la diagnostica di sistema integrata. I diversi tipi di diagnostica
vengono progettati anziché programmati. Le informazioni della diagnostica di sistema
vengono visualizzate in modo uniforme e in testo esteso sul display della CPU, in STEP 7,
sull'HMI e sul server web stesso per i messaggi degli azionamenti. Queste informazioni sono
disponibili sia con la CPU in RUN che in STOP. Se sono stati progettati nuovi componenti
hardware la CPU aggiorna automaticamente le informazioni della diagnostica.
OPC UA
OPC UA è un protocollo di comunicazione aperto e indipendente dal produttore. La CPU può
essere utilizzata come server OPC UA o client OPC UA. Per il funzionamento delle funzioni
OPC UA è necessario acquisire una licenza runtime.
4.3 Funzionamento
La CPU contiene il sistema operativo ed esegue il programma utente. Il programma utente si
trova nella SIMATIC Memory Card e viene eseguito nella memoria di lavoro della CPU.
Le interfacce PROFINET presenti nella CPU consentono la comunicazione simultanea con:
• PROFINET Device
• PROFINET Controller
• pannelli operatore HMI
• dispositivi di programmazione
• Altri controllori e sistemi
La CPU 1513pro-2 PN supporta il funzionamento (simultaneo) come IO Controller e I Device.
IO Controller
Nel ruolo di IO Controller la CPU 1513pro-2 PN invia e riceve dati agli/dagli IO Device collegati,
all'interno di un sistema PROFINET IO. Con le interfacce PROFINET della CPU si possono
utilizzare i seguenti IO Device:
1. interfaccia PROFINET (X1): max. 128 IO Device di cui max. 64 in IRT (real time isocrono)
2. interfaccia PROFINET (X2): max. 32 IO Device
I Device
La funzionalità "I Device" (IO Device intelligente) consente di scambiare dati con un IO
Controller. La CPU 1513pro-2 PN svolge quindi il compito di un'unità di preelaborazione di
processi parziali decentrata intelligente. In questo caso l'I-Device è collegato come IO Device a
un IO Controller di livello superiore.
Vantaggi:
• Configurazione immune ai disturbi grazie a un breve cablaggio del segnale e dell'encoder
• Operazioni di cablaggio ridotte per la trasmissione dei dati tramite PROFINET
4.4 Caratteristiche
Numero di articolo
6ES7513-2PM03-0AB0 (CPU 1513pro-2 PN)
6ES7194-4AP00-0AA0 (modulo di connessione CM CPU 2PN M12 7/8")
Caratteristiche
La CPU 1513pro-2 PN presenta le seguenti caratteristiche:
La CPU 1513pro-2 PN utilizza come modulo di memoria la SIMATIC Memory Card. La SIMATIC
Memory Card può essere utilizzata come memoria di caricamento e come supporto dati
mobile. Il vano per la SIMATIC Memory Card è accessibile sulla parte frontale della CPU dopo
aver estratto il modulo di connessione. Maggiori informazioni sull'estrazione e l'inserimento
della SIMATIC Memory Card sono riportate nel capitolo Inserimento/sostituzione della
SIMATIC Memory Card (Pagina 117).
Introduzione
La CPU 1513pro-2 PN collega l'ET 200pro con PROFINET IO e scambia i dati preelaborati con il
controllore di livello superiore.
Presupposti
• Il modulo di chiusura è stato smontato dalla CPU.
• Il supporto portamoduli è montato (per maggiori informazioni vedere le Istruzioni
operative ET 200pro (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/21210852)).
Attrezzi necessari
Cacciavite per viti con intaglio a croce misura 2
Procedura
1. Inserire la CPU sul supporto portamoduli fino all'innesto e spostarla nella posizione corretta.
2. Avvitare la CPU al telaio portamoduli.
2 viti con intaglio a croce sul lato frontale: in alto e in basso, coppia di serraggio 1,5 Nm.
3. Inserire nel vano per la scheda di memoria una SIMATIC Memory Card vuota o una SIMATIC
Memory Card dotata della progettazione corretta.
Per informazioni in merito consultare il capitolo Inserimento/sostituzione della SIMATIC
Memory Card (Pagina 117).
4. Inserire il modulo di connessione CM CPU 2PN M12, 7/8" sulla CPU.
Introduzione
Collegare al modulo di connessione CM CPU 2PN M12, 7/8" la tensione di alimentazione e
PROFINET. La prima interfaccia PROFINET (X1) ha uno switch PROFINET interno. Lo switch
PROFIBUS interno consente di collegare direttamente in cascata PROFINET o di collegare
direttamente un ulteriore IO Device (ad es. ET 200pro con IM 154-4 PN). Per la configurazione
di topologie ad anello utilizzare X1 porta 1 e X1 porta 2. La seconda interfaccia PROFINET
(X2) ha una sola porta.
Figura 5-1 Vista del modulo di connessione CM CPU 2PN M12, 7/8"
CAUTELA
PROFINET
Le unità con interfacce PROFINET possono essere collegate solo alle reti LAN (Local Area
Network) nelle quali tutti i nodi connessi dispongono di alimentatori SELV/PELV (o di una
protezione equivalente).
Per il collegamento alla WAN (Wide Area Network) è prescritto un punto di trasmissione dati
(ad es. un modem) che garantisca la stessa sicurezza.
Presupposti
La CPU (incluso il modulo di bus) e il modulo di connessione CM CPU 2PN M12, 7/8" sono
montati sul telaio portamoduli.
Attrezzi necessari
• Cacciavite
• Attrezzo spelafili per il cablaggio, se si confeziona il cavo in proprio.
Accessori necessari
• Cavi preconfezionati con connettore M12 e 7/8". I cavi sono disponibili in diverse
lunghezze.
• Se si confeziona il cavo in proprio:
– M12: cavo PROFINET (a 4 fili, schermato) e connettore PROFINET M12 (codifica d)
– 7/8": cavo a 5 fili e connettore 7/8”
ATTENZIONE
Non è consentito estrarre il connettore 7/8" durante il funzionamento.
Non è consentito estrarre i connettori 7/8" durante il funzionamento dell'ET 200pro.
Prima di estrarre o di inserire il connettore 7/8" staccare l’alimentazione
elettronica/encoder 1L+ e l'alimentazione di carico 2L+.
Nota
Quando si estrae il connettore 7/8" le unità a valle non ricevono più l'alimentazione.
Introduzione
Alla presa RJ45 della CPU si può collegare ad es. un PG. L'interfaccia PROFINET è dotata di uno
switch interno. Lo switch interno consente il collegamento diretto di nodi PROFINET.
Presupposti
• La CPU (incluso il modulo di bus) e il modulo di connessione CM CPU 2PN M12, 7/8" sono
montati sul telaio portamoduli.
Attrezzi necessari
• Chiave a forchetta 32 mm
Accessori necessari
• Cavo PROFINET preconfezionato con connettore RJ45. Il cavo è disponibile in diverse
lunghezze.
Nota
Osservare che con il connettore RJ45 innestato non è più garantito il grado di protezione
IP65, IP66 e IP67.
Ripristino del grado di protezione IP65, IP66 e IP67 dopo l’estrazione del connettore
RJ45
Per ottenere il grado di protezione IP65, IP66 e IP67 riavvitare il cappuccio di chiusura
nella CPU. Serrare a fondo il cappuccio di chiusura (con una coppia di almeno 1,0 Nm).
Introduzione
Con la configurazione, la parametrizzazione e il collegamento dei singoli componenti
hardware si trasmettono al sistema di periferia decentrata ET 200pro la configurazione
(prefissata) e le funzionalità. Le operazioni necessarie si eseguono in STEP 7 nella vista di rete
e dei dispositivi.
Il termine "configurazione" indica la disposizione, l'impostazione e il collegamento in rete di
dispositivi e moduli nella vista di rete e dei dispositivi di STEP 7. STEP 7 rappresenta
graficamente i moduli e i relativi supporti. Analogamente a quanto accade nei "reali" supporti
per i moduli, anche nella vista dei dispositivi è consentito l'inserimento di un numero stabilito
di moduli.
Quando si inseriscono i moduli, STEP 7 assegna automaticamente gli indirizzi e un
identificativo hardware univoco (ID HW). Gli indirizzi possono essere modificati
successivamente. Gli identificativi HW non sono più modificabili.
Al momento dell'avvio i componenti di sistema confrontano la configurazione prefissata
progettata con la reale configurazione dell'impianto. La reazione della CPU agli errori presenti
nella configurazione HW può essere parametrizzata.
Si definisce "parametrizzazione" l'impostazione delle proprietà dei componenti utilizzati
(CPU, moduli).
STEP 7 compila la configurazione hardware e la carica nella CPU. Successivamente la CPU si
collega ai componenti configurati e ne trasferisce la configurazione e i parametri. I moduli
sono facilmente sostituibili perché quando si inserisce un nuovo modulo STEP 7 ne
ritrasferisce la configurazione e i parametri.
Protezione dell'integrità della SIMATIC Memory Card dalla CPU versione FW V3.1
Nelle CPU a partire dalla versione FW V3.1 la protezione della SIMATIC Memory Card dipende
dalla password per la protezione dei dati di configurazione riservati che viene assegnata
durante la progettazione della CPU. Da questo derivano i cambiamenti nell'utilizzo delle
SIMATIC Memory Card elencati nel seguito:
• Trasferimento di una CPU a un Card Reader/una memoria USB tramite drag&drop:
Per le CPU dalla versione FW V3.1 è necessario immettere la password della CPU con la
quale si vuole utilizzare la SIMATIC Memory Card. Se la password immessa non è corretta,
dopo l'accensione la CPU non si avvia e segnala un contenuto errato della SIMATIC
Memory Card.
• Inserimento di una CPU da un Card Reader/una memoria USB:
Per poter verificare l'integrità della progettazione in STEP 7, è necessario immettere la
password della CPU dalla quale è stata caricata la progettazione. In questo caso STEP 7
controlla i dati sulla SIMATIC Memory Card e segnala eventuali danneggiamenti.
L'inserimento della password è opzionale. Se si preferisce rinunciare al controllo
dell'integrità, non è necessario inserire la password (ripristino del progetto).
Riferimenti
Una panoramica dei documenti principali e dei link a STEP 7 è disponibile in una FAQ in
Internet (https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/65601780/it).
Introduzione
La lettura automatica della configurazione hardware elimina la procedura di configurazione
manuale della CPU e dei moduli centrali.
Se la CPU e i moduli disponibili centralmente sono già stati progettati e si desidera caricare la
configurazione e i parametri attuali in un nuovo progetto, si consiglia di utilizzare la funzione
"Carica il dispositivo come nuova stazione". Ulteriori informazioni su questa funzione si
trovano nel capitolo Backup e ripristino della progettazione della CPU (Pagina 129).
Presupposti
Nota
Nel sistema di periferia decentrata ET 200pro la funzione Rilevamento hardwarericonosce
solo i moduli con i dati di identificazione I&M0. I moduli che non dispongono di tali dati sono
rappresentati nella configurazione hardware da un posto connettore vuoto e devono essere
configurati e parametrizzati manualmente.
Tabella 6- 2 Moduli ET 200pro senza dati di identificazione I&M0 (devono esser configurati e parametrizzati manualmente)
1. Creare un nuovo progetto e configurare una "CPU ET200pro Plus non specificata".
Figura 6-1 CPU ET200pro Plus non specificata nella vista dispositivi
Nota
Fare clic sul link indicato "Riconosci" per aprire la finestra di dialogo "Rilevamento
hardware per PLC_x".
Un procedimento alternativo è descritto al passo 2 e al passo 3.
2. Selezionare nella vista dispositivi (o nella vista di rete), nel menu "Online" il comando
"Rilevamento hardware".
3. Nella finestra di dialogo "Rilevamento hardware per PLC_x" fare clic sul pulsante "Aggiorna".
Successivamente selezionare la CPU e fare clic sul pulsante "Riconosci".
Nota
Per connettersi online dopo il rilevamento hardware, è necessario prima caricare nella CPU la
configurazione individuata. In caso contrario possono verificarsi errori a causa di
configurazioni incoerenti.
Un esempio di caricamento del progetto nella CPU con STEP 7 è disponibile nella seguente
FAQ in Internet (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/42637263).
Riferimenti
Maggiori informazioni sulla configurazione della CPU/dei moduli di periferia e sulle singole
impostazioni sono disponibili nella Guida in linea di STEP 7.
Introduzione
Per poter essere indirizzati i componenti di automazione e i moduli devono avere un indirizzo
univoco. Il prossimo paragrafo descrive le diverse aree di indirizzi.
STEP 7 assegna per default le aree di indirizzi dei moduli all'immagine di processo parziale 0
("Aggiornamento automatico") che viene aggiornata nel ciclo principale della CPU.
Identificazione hardware
Per l'identificazione e l'indirizzamento di moduli e sottomoduli, STEP 7 assegna
automaticamente un identificativo hardware (ID HW). L'identificativo HW si utilizza ad es. nei
messaggi di diagnostica o nelle istruzioni per identificare il modulo errato o indirizzato.
Nella scheda "Costanti di sistema" sono riportati tutti gli identificativi HW con relativo nome
simbolico (del'ID HW) per il modulo selezionato.
Gli identificativi HW e i nomi per tutti i moduli di un dispositivo sono riportati anche nella
tabella delle variabili standard della scheda "Costanti di sistema".
Introduzione
Il prossimo paragrafo descrive l'indirizzamento dei moduli elettronici digitali. Sono necessari
gli indirizzi dei canali del modulo di elettronica digitale nel programma utente.
I Ingresso -
1 Indirizzo byte L'indirizzo byte dipende dall'indirizzo iniziale del modulo
2 Indirizzo bit Gli indirizzi bit vengono rilevati sul modulo.
Se si inserisce un modulo di elettronica digitale in un posto connettore libero, STEP 7 gli
assegna un indirizzo di default. L'indirizzo proposto per default si può modificare in STEP 7.
Figura 6-8 Esempio di assegnazione degli indirizzi ai canali (modulo di elettronica digitale)
Nota
In STEP 7 è possibile assegnare dei nomi simbolici agli indirizzi nei punti seguenti:
• Tabella delle variabili PLC
• Proprietà del modulo, nella scheda "Variabili IO"
Riferimenti
Ulteriori informazioni sull'indirizzamento e sull'assegnazione degli indirizzi sono riportate
nelle istruzioni operative del sistema di periferia decentrata ET 200pro
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/21210852) e nella Guida in linea a STEP
7.
Introduzione
Il prossimo paragrafo descrive l'indirizzamento dei moduli di elettronica analogici. Sono
necessari gli indirizzi dei canali del modulo di elettronica analogico nel programma utente.
Figura 6-10 Esempio di assegnazione degli indirizzi ai canali (modulo di elettronica analogico)
Nota
In STEP 7 è possibile assegnare dei nomi simbolici agli indirizzi nei punti seguenti:
• Tabella delle variabili PLC
• Proprietà del modulo, nella scheda "Variabili IO"
Esempio di area di indirizzi del modulo di elettronica analogico 4 AI RTD High Feature
Riferimenti
Ulteriori informazioni sull'indirizzamento e sull'assegnazione degli indirizzi sono riportate
nelle istruzioni operative del sistema di periferia decentrata ET 200pro
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/21210852) e nella Guida in linea a STEP
7.
Presupposti
In alternativa, per aggiornare l'immagine di processo è possibile utilizzare anche le istruzioni
seguenti:
• Istruzione "UPDAT_PI"
• Istruzione "UPDAT_PO"
Le istruzioni si trovano in STEP 7 nella task card "Istruzioni" alla voce "Istruzioni avanzate". Le
istruzioni possono essere richiamate da qualsiasi punto nel programma utente.
Presupposti per l'aggiornamento delle immagini di processo parziali con le istruzioni
"UPDAT_PI" e "UPDAT_PO":
• Le immagini di processo parziali non devono essere assegnate a un OB. Perciò non
vengono aggiornate automaticamente.
Nota
Aggiornamento della IPPU 0
Le istruzioni "UPDAT_PI" e "UPDAT_PO" non consentono di aggiornare l'IPPU 0
(aggiornamento automatico).
Riferimenti
Ulteriori informazioni relative alle immagini di processo parziali sono disponibili nel manuale
di guida alle funzioni Tempi di ciclo e di reazione
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/59193558).
Eventi di avvio
La tabella seguente comprende una panoramica delle possibili sorgenti degli eventi di avvio
con i relativi OB.
Sorgenti di evento Priorità possibili (priorità Possibili numeri Reazione del Numero degli OB
preimpostata) OB sistema
preimpostata 1)
Avvio 2) 1 100, ≥ 123 Ignora 0 ... 100
Programma ciclico 2) 1 1, ≥ 123 Ignora 0 ... 100
Allarme dall'orologio 2) 2 ... 24 (2) 10 ... 17, ≥ 123 Non pertinente 0 ... 20
Allarme di ritardo 2) 2 ... 24 (3) 20 ... 23, ≥ 123 Non pertinente 0 ... 20
Allarme di schedulazione da 2 a 24 (da 8 a 17, in 30 ... 38, ≥ 123 Non pertinente 0 ... 20
orologio 2) funzione della frequenza)
Interrupt di processo 2) 2 ... 26 (16) 40 ... 47, ≥ 123 Ignora 0 ... 50 3)
Allarme di stato 2 ... 24 (4) 55 Ignora 0 oppure 1
Allarme di aggiornamento 2 ... 24 (4) 56 Ignora 0 oppure 1
Allarme specifico del 2 ... 24 (4) 57 Ignora 0 oppure 1
produttore o del profilo
Allarme in sincronismo di 16 ... 26 (21) 61 ... 64, ≥ 123 Ignora 0 ... 1
clock
Errore temporale 4) 22 80 Ignora 0 oppure 1
Tempo di ciclo max. superato STOP
una volta
Allarme di diagnostica 2 ... 26 (5) 82 Ignora 0 oppure 1
Estrazione/inserimento di 2 ... 26 (6) 83 Ignora 0 oppure 1
moduli
Errore telaio di montaggio 2 ... 26 (6) 86 Ignora 0 oppure 1
MC-Servo 5) 17 ... 26 (25) 91 Non pertinente 0 oppure 1
MC-PreServo 5) corrisponde alla priorità MC 67 Non pertinente 0 oppure 1
Servo
MC-PostServo 5) corrisponde alla priorità MC 95 Non pertinente 0 oppure 1
Servo
MC-Interpolator 5) 16 ... 26 (24) 92 Non pertinente 0 oppure 1
MC-PreInterpolator 5) corrisponde alla priorità MC 68 Non pertinente 0 oppure 1
Interpolator
MC-LookAhead 5) 15 ... 16 (15) 97 Non pertinente 0 oppure 1
MC-Transformation 5) 17 ... 25 (25) 98 Non pertinente 0 oppure 1
Sorgenti di evento Priorità possibili (priorità Possibili numeri Reazione del Numero degli OB
preimpostata) OB sistema
preimpostata 1)
Errore di esecuzione del 2 ... 26 (7) 121 STOP 0 oppure 1
programma (soltanto nel
trattamento errori globale)
Errore di accesso alla periferia 2 ... 26 (7) 122 Ignora 0 oppure 1
(soltanto nel trattamento
errori globale)
1) Se l'OB non è stato progettato.
2) Con queste sorgenti di evento è possibile assegnare, oltre ai numeri di OB fissi (vedere colonna: possibili numeri di OB),
numeri di OB nel campo ≥ 123 in STEP 7.
3) A ogni modulo di periferia si può assegnare max. un OB di interrupt di processo in STEP 7.
In TIA Portal, nell'OB di interrupt di processo viene visualizzata l'informazione di avvio come su S7-300/S7-400. Maggiori
informazioni sull'informazione di avvio sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7.
4) Se il tempo di controllo del ciclo viene superato due volte all'interno di un ciclo, la CPU entra sempre in STOP nonostante
sia stato progettato l'OB 80.
5) Per ulteriori informazioni su queste sorgenti di eventi e sul comportamento all'avvio consultare il manuale di guida alle
funzioni S7-1500 Motion Control.
Nota
Alcune sorgenti di evento sono disponibili anche senza configurazione, ad es. avvio,
estrazione/inserimento.
Nota
Comunicazione
La comunicazione (ad es. funzioni di test con il PG) funziona sempre con la priorità 15 fissa.
Per evitare di prolungare inutilmente il tempo di esecuzione del programma in caso di
applicazioni con criticità temporale, evitare di far ritardare o interrompere questi OB a causa
della comunicazione. Assegnare per questi OB una priorità >15.
Riferimenti
Maggiori informazioni sui blocchi organizzativi sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7.
Introduzione
L'elaborazione del programma differenza tra istruzioni che lavorano in modo sincrono e
asincrono.
Le caratteristiche "sincrono" e "asincrono" si riferiscono alla relazione temporale tra richiamo
ed esecuzione dell'istruzione.
Per le istruzioni sincrone vale quanto segue: Quando il richiamo di un'istruzione che lavora in
modo sincrono è terminato, è terminata anche l'esecuzione.
Questo non vale per le istruzioni asincrone: Quando il richiamo di un'istruzione operante in
modo asincrono è terminato, l'esecuzione di quest'istruzione non è necessariamente
terminata. L'esecuzione di un'istruzione asincrona può comprendere più richiami. La CPU
elabora le istruzioni asincrone parallelamente al programma utente ciclico. Le istruzioni
asincrone generano ordini nella CPU per la loro elaborazione.
Le istruzioni asincrone sono normalmente istruzioni adatte per la trasmissione di dati, ad es.
set di dati per i moduli, dati di comunicazione o dati di diagnostica.
Figura 7-1 Differenza tra istruzioni che operano in modo sincrono e asincrono
La figura seguente illustra l'elaborazione parallela di due ordini dell'istruzione WRREC. Per un
certo lasso di tempo entrambe le istruzioni vengono eseguite simultaneamente.
Nota
Interdipendenze tra le istruzioni asincrone
La sequenza di esecuzione nel programma utente può essere diversa da quella delle istruzioni
asincrone. Questo può causare problemi in caso di interdipendenze tra le istruzioni asincrone.
Rimedio: per garantire che l'elaborazione avvenga nei tempi corretti utilizzare le uscite di
stato delle istruzioni asincrone in una sequenza di esecuzione. Se un'istruzione asincrona è
terminata e ne viene confermata la conclusione con il parametro DONE, l'istruzione asincrona
successiva dovrebbe avviarsi solo a questo punto.
Esempio: le funzioni di ricetta RecipeImport e RecipeExport richiedono un file CSV per i dati
delle ricette. Se si utilizza lo stesso file CSV sia per l'importazione che per l'esportazione, le
due istruzioni asincrone sono interdipendenti. Collegare in una sequenza di esecuzione lo
stato del parametro DONE dell'istruzione RecipeImport alla transizione al passo successivo in
cui verrà eseguita la funzione RecipeExport. Questo collegamento garantisce che le funzioni
vengano elaborate correttamente.
Un'istruzione asincrona indica il proprio stato tramite i parametri del blocco STATUS/RET_VAL
e BUSY. Molte istruzioni che operano in modo asincrono utilizzano inoltre anche i parametri
del blocco DONE e ERROR.
La figura seguente spiega le due istruzioni asincrone WRREC e CREATE_DB
Figura 7-3 Parametri del blocco di istruzioni asincrone sull'esempio delle istruzioni WRREC e
CREATE_DB
Sintesi
La tabella seguente fornisce una panoramica delle correlazioni descritte sopra. La tabella
indica in particolare i valori possibili dei parametri di uscita se l'esecuzione non è conclusa
dopo un richiamo.
Nota
Dopo ogni richiamo è necessario valutare i parametri di uscita rilevanti nel proprio
programma.
Tabella 7- 3 Relazione tra richiamo REQ, STATUS/RET_VAL, BUSY e DONE in un ordine "in corso"
Consumo di risorse
Durante la relativa esecuzione, le istruzioni operanti in modo asincrono occupano risorse
nella CPU. Le risorse sono limitate in base all'istruzione. La CPU può elaborare
contemporaneamente solo un numero max. di ordini di un'istruzione asincrona. Dopo
l'elaborazione, riuscita o meno di un ordine, le risorse sono di nuovo disponibili.
Esempio: Per l'istruzione RDREC una CPU 1513pro-2 PN può elaborare fino a 20 ordini
paralleli.
Se si supera il numero max. di ordini simultanei per un'istruzione, accade quanto segue:
• l'istruzione nel parametro del blocco STATUS emette il codice di errore 80C3 (mancanza di
risorse).
• La CPU non esegue l'ordine finché non si libera nuovamente una risorsa.
Nota
Istruzioni asincrone subordinate
Alcune istruzioni asincrone impiegano, per la relativa elaborazione, una o più istruzioni
asincrone subordinate Questo rapporto di dipendenza è illustrato nelle tabelle seguenti.
Tenere presente che ogni istruzione di livello subordinato normalmente occupa una risorsa
del proprio pool di risorse.
Tabella 7- 7 Istruzioni subordinate utilizzate per istruzioni asincrone per MODBUS TCP
Tabella 7- 8 Numero massimo di ordini che vengono eseguiti simultaneamente per le istruzioni con
funzionamento asincrono per comunicazione S7. Le istruzioni della comunicazione S7
impiegano un pool di risorse comune.
Tabella 7- 9 Istruzioni subordinate utilizzate per istruzioni asincrone per processori di comunicazione
Tabella 7- 10 Numero massimo di ordini che vengono eseguiti simultaneamente per le istruzioni con
funzionamento asincrono per OPC UA.
Tabella 7- 11 Numero massimo di ordini che vengono eseguiti simultaneamente per le istruzioni con
funzionamento asincrono per tecnologia. Le istruzioni per tecnologia impiegano un pool
di risorse comune.
Riferimenti
Maggiori informazioni sulla parametrizzazione dei blocchi sono disponibili nella Guida in linea
a STEP 7.
Introduzione
In questo capitolo sono descritte le seguenti funzioni per la protezione del sistema di periferia
decentrata ET 200pro dall'accesso non autorizzato.
• Gestione utenti locale (dalla versione FW 3.1)
• Protezione dell'accesso (fino alla versione FW V2.9)
• Protezione del know how
• Protezione da copia
8.2.1 Nozioni utili sulla gestione locale degli utenti e degli accessi
A partire dalla versione V19 di TIA Portal e dalla versione V3.1 del firmware della CPU, le CPU
ET 200pro dispongono di una migliore gestione degli utenti, dei ruoli e del diritto di accesso
alle funzioni della CPU (User Management & Access Control, UMAC).
A partire dalle versioni citate, tutti gli utenti dei progetti e i relativi diritti (ad es. diritti di
accesso) per le CPU del progetto si gestiscono nell'editor per gli utenti e i ruoli del progetto di
TIA Portal:
• Per gestire gli utenti e i relativi diritti, ad es. per controllare i diritti di accesso, nella
navigazione del progetto andare all'area "Impostazioni Security > Utenti e ruoli".
L'assegnazione dei diritti di accesso alle funzioni di una CPU ai ruoli definiti dall'utente e
l'assegnazione di questi ruoli ai rispettivi utenti viene memorizzata da TIA Portal per ciascuna
CPU. Per le CPU non sono disponibili ruoli definiti dal sistema con diritti di accesso alle
funzioni predefiniti.
La gestione utenti viene attivata nelle rispettive CPU dopo il caricamento della progettazione.
Dopo il caricamento, ogni CPU "sa" chi può accedere a quale servizio e quali funzioni può
eseguire.
Di seguito questa novità viene definita anche "gestione locale degli utenti e degli accessi".
Nota
Utenti globali non supportati per i diritti di accesso alle funzioni della CPU
Un'altra possibilità per la gestione degli utenti in TIA Portal è la gestione utenti centrale UMC
(User Management Component). Questo componente permette di gestire gli utenti globali
sui server collegati, ad es. anche collegando una MS Active Directory. L'autenticazione in
questo caso avviene tramite UMC. La gestione globale degli utenti per i diritti di accesso alle
funzioni specifici delle CPU tramite UMC attualmente non è supportata.
Oltre alla gestione utenti dei progetti, in precedenza nelle proprietà della CPU erano
disponibili delle gestioni utenti aggiuntive per il server web e il server OPC UA (gestione
utenti statica per le CPU fino alla versione FW V2.9):
• Utenti per il server OPC UA (autenticazione)
• Utenti per il server web (autenticazione e controllo degli accessi)
A partire da TIA Portal V19 e dalla versione FW V3.1 della CPU queste gestioni utenti
aggiuntive sono integrate nella gestione utenti locale della navigazione del progetto.
La figura seguente mostra un esempio dei diritti di accesso alle funzioni disponibili e attivati
di una CPU: Almeno un utente deve avere accesso completo alla CPU, altrimenti la
configurazione non può essere compilata. A tal fine, è necessario creare un ruolo con accesso
completo alla CPU.
Figura 8-1 Assegnazione dei diritti di accesso alle funzioni di una CPU ad un ruolo
L'immagine seguente mostra l'assegnazione del ruolo con accesso completo a un utente
("Admin").
Presupposti
Parametrizzazione della CPU: Per utilizzare gli utenti, ruoli e diritti di accesso alle funzioni per
una CPU deve essere attivata l’opzione "Attiva controllo degli accessi" nell’area "Protezione &
Security > Gestione accessi".
Per la gestione locale degli utenti non è necessaria alcuna protezione del progetto.
Comportamento preimpostato
Per la gestione accessi è preimpostata l’opzione "Attiva controllo degli accessi". Gli utenti con
le proprie password assegnate e i propri ruoli e diritti di accesso alle funzioni possono essere
parametrizzati.
Timeout di runtime
Sia per il ruolo che per l'utente è possibile impostare un Timeout di runtime alla voce
"Impostazioni Security > Utenti e ruoli",
Per una CPU ET 200pro queste impostazioni vengono tenute in considerazione dai diversi
servizi nel modo seguente:
• Utilizzando l'API Web è possibile, ad esempio, creare un sito web o un'applicazione che
tenga conto delle impostazioni di timeout del runtime. Le pagine web standard non
considerano le impostazioni del timeout di runtime e utilizzano il valore predefinito.
• Gli altri servizi (comunicazione PG/HMI e server OPC UA) non utilizzano il timeout di
runtime; l'utente connesso non viene disconnesso dopo il tempo impostato.
PERICOLO
La disattivazione della gestione degli accessi nasconde il pericolo di accessi non
autorizzati e di conseguenza il rischio di danni a persone e oggetti.
Utilizzare questa impostazione soltanto in un ambiente protetto, ad es. durante la messa
in servizio.
• Controllo degli accessi attivato: Gli utenti parametrizzati, con i ruoli a loro assegnati e i
diritti di accesso alle funzioni associati si attivano dopo il caricamento.
Protezione di accesso per gli accessi PG/HMI ora con autenticazione utente
Se nelle CPU con versioni firmware < V3.1 si potevano impostare password per i diversi livelli
di accesso, nelle CPU attuali è prevista la possibilità di parametrizzare gli utenti con i relativi
diritti di accesso alle funzioni. In questo modo le possibilità di autenticazione con l’accesso
PG/HMI corrispondono alle possibilità offerte dagli accessi OPC UA o Server Web.
Caricamento del dispositivo come nuova stazione - con dati degli utenti
Se si carica una CPU già progettata in un nuovo progetto, ad es. perché non si è in possesso
del progetto originale, vengono caricati nel progetto anche i dati utente che sono così
disponibili per la modifica delle impostazioni della CPU.
Nota
Le password modificate in fase di esecuzione hanno la priorità sulle password caricate
Se si è modificata la password durante il funzionamento e poi si carica il progetto, la
password assegnata in fase di esecuzione ha la priorità su quella impostata nel progetto
(preimpostazione).
Se si desidera sovrascrivere una password modificata in fase di esecuzione caricando il
progetto, è necessario selezionare l'opzione "Caricamento di tutti i dati di gestione utenti
(reset ai dati del progetto)". In questo caso tutte le password modificate durante il runtime
vanno perdute!
8.2.3 Dal livello di accesso al diritto di accesso alle funzioni degli utenti
Di seguito viene illustrato come realizzare la protezione degli accessi alle CPU con la nuova
gestione locale degli utenti.
Nota
Compatibilità dell'istruzione "ENDIS_PW"
Con l'istruzione "ENDIS_PW" è possibile disattivare o attivare solo le password per i livelli di
protezione. L'istruzione "ENDIS_PW" non influisce sui diritti assegnati agli utenti o ai ruoli.
Nota
Utenti per OPC UA e il server web
Indipendentemente dalla protezione di accesso, gli utenti per il server web e per OPC UA
devono sempre essere progettati nella navigazione del progetto (area "Impostazioni Security
> Utenti e ruoli").
Procedura
Per attivare "il controllo degli accessi legacy" e impostare il livello di accesso necessario,
procedere nel modo seguente:
1. Nelle proprietà della CPU navigare fino alla sezione "Protezione & Security > Controllo
dell'accesso".
2. Selezionare l'opzione "Attiva controllo degli accessi" e attivare anche la casella di opzione
"Utilizza il controllo degli accessi legacy tramite livelli di accesso".
In questa impostazione non è possibile selezionare i livelli di accesso. Il livello di accesso si
imposta tramite l'utente "Anonimo" della CPU.
Per preimpostazione l'utente "Anonimo" è disattivato. Di conseguenza, il livello di accesso
risultante per gli utenti senza password è "Nessun accesso (protezione completa)"
(preimpostazione).
3. Nella navigazione del progetto andare all’area "Impostazioni Security > Utenti e ruoli".
4. Attivare l'utente "Anonimo" se si desidera impostare un livello di accesso diverso da "Nessun
accesso (protezione completa)". Solo all'utente attivato "Anonimo" può essere assegnato un
ruolo con diritti di accesso alle funzioni che consentono di accedere alla CPU senza
immettere una password.
5. Non è possibile assegnare i diritti di accesso alle funzioni di una CPU direttamente a un
utente. Bisogna prima creare un ruolo:
passare alla scheda "Ruoli" e aggiungere un nuovo ruolo. Assegnare un nome significativo,
ad es. "PLC1-Read-Access-Role". Assegnando questo ruolo a un utente, quest'ultimo avrà
accesso in lettura a PLC1 durante il funzionamento.
6. Assegnare al ruolo "PLC1-Read-Access-Role" il diritto di accesso alla funzione richiesto per
l'accesso alla CPU denominata "PLC1" - qui "Accesso in lettura".
7. Passare alla scheda "Utenti" e assegnare il ruolo "PLC1-Read-Access-Role" all'utente
"Anonimo" attivato.
Risultato: L'utente "Anonimo" ha accesso in lettura a PLC1. Ciò significa che le tabelle dei
livelli di accesso della CPU "PLC1" sono ora preimpostate su "Accesso in lettura" nel
progetto (non possono essere modificate) e che gli utenti che non effettuano il login
possono accedere solo in lettura.
Per l'accesso completo o il pieno accesso con fail safe, è necessario configurare anche una
password per l'accesso completo nella tabella per la protezione di accesso. Se un utente
ha bisogno di ottenere pieno accesso alla CPU in fase di esecuzione, ad es. per caricare un
progetto nella CPU, per eseguire l'operazione si deve autenticare con questa password.
Suggerimento
Per una gestione trasparente dei diritti degli utenti, utilizzare dei nomi significativi per i
rispettivi ruoli. Utenti e ruoli vengono creati per l'intero progetto; i diritti di accesso alle
funzioni di un ruolo invece devono essere selezionati singolarmente per ogni CPU all'interno
del progetto. Un nome significativo permette ad es. di riconoscere immediatamente le CPU a
cui è possibile accedere in lettura e le CPU che godono di una protezione completa.
Sostituzione
In caso di sostituzione di una CPU con versione firmware < V3.1 con una CPU con versione
firmware V3.1 o superiore, il programma salvato sulla memory card viene eseguito come
sulla CPU originaria. Per quanto riguarda i livelli di accesso progettati e gli utenti per il server
OPC UA e per il server web, il comportamento è identico a quello della CPU precedente.
La "funzione di modifica della password" tramite API del server web in questo caso non viene
accettata dalla CPU, dato che quest'ultima è stata progettata per la versione firmware < V3.1
e non possiede una gestione utenti locale.
ATTENZIONE
In caso di sostituzione della CPU le password vanno perse
Assicurarsi di avere a disposizione le password prima di sostituire la CPU. Queste
dovranno essere reinserite nell'editor "Utenti e ruoli". In caso contrario sarà necessario
assegnare delle nuove password e informare gli utenti.
• Per ogni utente del server web viene creato un ruolo corrispondente nell'editor "Utenti e
ruoli". Il nome del ruolo contiene il nome della CPU, la sequenza di caratteri "Web" e il
nome utente del server web già progettato. In questo modo, assegnando questi ruoli
nell'editor "Utenti e ruoli" possono essere facilmente ripristinati i diritti originari di
ciascuna CPU.
• Per ogni utente del server OPC UA viene creato il ruolo "Accesso al server OPC UA".
• L'accesso ospite OPC UA e il server web "Ognuno" vengono migrati nell'utente "Anonimo".
• Tutti gli utenti OPC UA e del server web sono elencati nella colonna "Utenti" dell'editor
Utenti e ruoli. Per gli utenti del server web e OPC UA con lo stesso nome viene creato un
solo utente.
• Per i progetti protetti è possibile selezionare l'operazione che deve essere eseguita dalla
CPU:
– Migrazione degli utenti (presupposto: L'utente che effettua il login è in possesso dei
diritti per la gestione degli utenti e dei ruoli e dei diritti per la modifica del
progetto/della configurazione)
– Eliminazione degli utenti
– Annulla
• Per la protezione degli accessi viene impostata l'opzione "Controllo degli accessi legacy
tramite i livelli di accesso".
Introduzione
Di seguito viene illustrato l'utilizzo dei diversi livelli di accesso delle CPU. La seguente
descrizione vale per le CPU fino alla versione firmware V2.9. Nelle versioni firmware
successive si utilizza la gestione utenti locale (Pagina 90) dell'editor per utenti e ruoli nella
navigazione del progetto. Qui i livelli di accesso sono rappresentati dai diritti di accesso alle
funzioni con lo stesso nome assegnati ai singoli utenti tramite i ruoli.
La CPU mette a disposizione quattro diversi livelli per limitare l'accesso a determinate
funzioni.
Con la configurazione dei livelli di accesso e delle password si limitano le funzioni e le aree di
memoria accessibili senza immissione di una password. I singoli livelli di accesso e le relative
password possono essere definiti nelle proprietà dell'oggetto della CPU.
Riferimenti
Un elenco delle possibili funzioni nei diversi livelli di protezione è riportato nella Guida in
linea a STEP 7 nella sezione "Possibili impostazioni di protezione".
Nota
La progettazione del livello di accesso non sostituisce l'impostazione della protezione
del know how
La parametrizzazione dei livelli di accesso offre una protezione sicura dalle modifiche
illegittime alla CPU tramite un accesso di rete. In questo modo i livelli di accesso limitano i
diritti di caricamento della configurazione hardware e del software nella CPU. I blocchi sulla
Memory Card SIMATIC non sono tuttavia protetti in lettura o in scrittura. Per proteggere i
codici dei blocchi sulla Memory Card SIMATIC, utilizzare la protezione del know-how.
3. Attivare il livello di accesso desiderato nella prima colonna della tabella. Il segno di spunta
verde nella colonna a destra dei rispettivi livelli di accesso indica le operazioni ancora
eseguibili senza password. Nell'esempio (figura: possibili livelli di accesso) sono ancora
possibili senza password l'accesso in lettura e l'accesso HMI.
4. Nella prima riga della colonna "Immetti password" assegnare una password per il livello di
accesso "Accesso completo". Per prevenire indicazioni errate ripetere la password scelta nella
colonna "Conferma password".
5. Se necessario, assegnare altre password agli altri livelli di accesso secondo le proprie
esigenze.
6. Perché il livello di accesso diventi effettivo è necessario caricare la configurazione hardware.
Le CPU registrano le seguenti azioni con una registrazione nel buffer di diagnostica:
• Immissione della password corretta o errata
• Modifiche della configurazione dei livelli di accesso
Applicazione
Con la protezione del know how si proteggono dall'accesso non autorizzato uno o più blocchi
di tipo OB, FB, FC e DB globali nel proprio programma. Per limitare l'accesso ad un blocco è
possibile inserire una password. La password offre una protezione sicura dalla lettura o dalle
modifiche non autorizzate del blocco. La protezione del know-how non riguarda la CPU
(accesso offline in STEP 7).
Provider di password
Invece di immettere la password manualmente si può assegnare a STEP 7 un provider di
password. In caso di impiego di un provider di password selezionare una password da un
elenco di password disponibili. Durante l’apertura di un blocco protetto STEP 7 si collega al
provider di password e rileva la password corrispondente.
Per poter collegare un provider di password lo si deve prima installare e attivare. Inoltre è
necessario un file di impostazione in cui definire l’utilizzo di un provider di password.
Il provider di password offre i seguenti vantaggi:
• Definisce e gestisce le password. Quando si aprono i blocchi con protezione del know-how
si lavora con nomi simbolici per le password. Una password è identificata ad es. con il
nome simbolico "Macchina_1" nel provider di password. La password effettiva associata a
"Macchina_1" non è nota all'utente.
Il provider di password garantisce quindi una protezione ottimale dei blocchi perché gli
utenti non conoscono la password.
• STEP 7 apre automaticamente i blocchi con protezione del know-how senza bisogno di
indicare la password. E questo consente di risparmiare tempo.
Maggiori informazioni sul collegamento del provider di password sono disponibili nella Guida
in linea di STEP 7.
Dati leggibili
Senza la password corretta, in un blocco con protezione del know how si possono leggere
soltanto i seguenti dati:
• titolo del blocco, commenti e proprietà del blocco
• parametri del blocco (INPUT, OUTPUT, IN, OUT, RETURN)
• struttura di richiamo del programma
• variabili globali senza indicazioni del punto di applicazione
Ulteriori operazioni
Inoltre, per i blocchi con protezione del know how è possibile eseguire le seguenti operazioni:
• copia e cancellazione
• richiamo in un programma
• confronto offline/online
• caricamento
Figura 8-4 Configurazione della protezione del know how dei blocchi (1)
3. Per visualizzare la finestra di dialogo "Definisci livello di protezione" fare clic sul pulsante
"Protezione".
4. Inserire la nuova password nel campo "Nuova password". Ripetere la password nel campo
"Conferma password".
Nota
Provider di password
In alternativa, configurare la protezione del know-how per i blocchi con un provider di
password.
Figura 8-6 Eliminazione della protezione del know how dei blocchi (1)
4. Immettere la password.
Figura 8-7 Eliminazione della protezione del know how dei blocchi (2)
Applicazione
La protezione da copia permette di proteggere il programma dalla riproduzione non
autorizzata. Con la protezione da copia il programma o i blocchi vengono collegati con una
determinata SIMATIC Memory Card o CPU. Il collegamento al numero di serie di una SIMATIC
Memory Card o di una CPU fa sì che un dato programma o blocco possano essere utilizzati
solo con quella SIMATIC Memory Card o CPU specifica.
Nota
Se nel dispositivo viene caricato un blocco protetto in scrittura il cui numero di serie non
coincide con quello definito, l'intera procedura di caricamento non è eseguibile. Non è
quindi possibile caricare nemmeno i blocchi senza protezione in scrittura.
Introduzione
Questo capitolo fornisce informazioni sui seguenti argomenti:
• Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200pro con CPU
• Messa in servizio della CPU 1513pro-2 PN su PROFINET IO
• Inserimento/sostituzione della SIMATIC Memory Card
• Stati di funzionamento della CPU
• Cancellazione totale della CPU
• Backup e ripristino della progettazione
• Dati di identificazione e manutenzione
• Messa in servizio di progetti in comune
Nota
Esecuzione di test
È necessario provvedere alla sicurezza dell'impianto. Eseguire pertanto un test di
funzionamento completo e i test di sicurezza necessari prima di procedere alla messa in
servizio definitiva.
Includere nei test anche gli errori prevedibili. In questo modo si evita di mettere a rischio
persone o impianti durante il funzionamento.
Presupposti
• La CPU si trova nello stato "Impostazioni di fabbrica" o è stata resettata alle impostazioni di
fabbrica (per ulteriori informazioni consultare il capitolo Reset della CPU alle impostazioni
di fabbrica (Pagina 142)).
• la SIMATIC Memory Card deve trovarsi nello stato di fornitura o deve essere stata
formattata.
• All'avviamento della stazione con la CPU 1516pro-2 PN la configurazione deve essere
completa. Tutti i moduli di bus, elettronica, connessione e chiusura devono essere
montati.
Nota
Interfacce per il funzionamento della CPU come IO Controller o I Device.
È possibile utilizzare la CPU 1513pro-2 PN come IO Controller o come I Device attraverso
entrambe le interfacce (X1 e X2).
Esempio di configurazione
Il seguente esempio di configurazione mostra l'impiego del sistema di periferia decentrata
ET 200pro con la CPU 1513pro-2 PN come IO Controller.
Tabella 9- 1 Procedimento per la messa in servizio dell'ET 200pro come IO Controller su PROFINET IO
Esempio di configurazione
Il seguente esempio di configurazione mostra l'impiego del sistema di periferia decentrata ET
200pro con la CPU 1513pro-2 PN come I Device.
Tabella 9- 2 Procedimento per la messa in servizio dell'ET 200pro come I Device su PROFINET IO
Nota
Per il funzionamento della CPU è necessario avere inserito la SIMATIC Memory Card.
La SIMATIC Memory Card non è compresa in dotazione con la fornitura della CPU.
AVVERTENZA
Programma utente della SIMATIC Memory Card
Osservare che il programma utente sulla SIMATIC Memory Card da inserire corrisponda alla
CPU (all’impianto). Il programma utente sbagliato può avere gravi conseguenze sul
processo.
ATTENZIONE
Disinserzione delle uscite
Per evitare di danneggiare l'ET 200pro è necessario disinserire l'alimentazione
elettronica/encoder 1L+ e l'alimentazione di carico 2L+ prima di estrarre i moduli di
connessione.
2. Allentare le 4 viti del modulo di connessione CM CPU 2PN M12, 7/8" e sfilarlo dalla CPU.
3. Se è già inserita una SIMATIC Memory Card, premere la SIMATIC Memory Card nell’apposito
slot con una leggera pressione. Il bloccaggio si sblocca a pressione. Rimuovere la SIMATIC
Memory Card.
4. Inserire la ("nuova") SIMATIC Memory Card nell'apposito vano fino a quando non si blocca in
posizione. Assicurarsi che l'angolo smussato si trovi sul lato sinistro della Memory Card.
5. Reinserire il modulo di connessione sulla CPU e avvitarlo.
Rimuovere la SIMATIC Memory Card solo in modalità RETE OFF della CPU. Accertarsi che
prima di RETE OFF non siano attive funzioni di scrittura (funzioni online con il PG, ad es.
caricamento/eliminazione di blocchi, funzioni di test).
Riferimenti
Ulteriori informazioni sulla SIMATIC Memory Card sono riportate nel manuale di guida alle
funzioni Struttura e utilizzo della memoria della CPU
(https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/59193101/it) e nell’appendice
Accessori/ricambi (Pagina 176).
Introduzione
Gli stati di funzionamento descrivono il comportamento della CPU in un determinato
momento. Il selettore di modi operativi consente di impostare i seguenti stati di
funzionamento:
• AVVIAMENTO
• RUN
• STOP
In questi stati di funzionamento la CPU supporta la comunicazione, ad es. attraverso
l'interfaccia PROFINET IO (X1).
I LED di stato sul lato anteriore della CPU indicano lo stato di funzionamento attuale.
Comportamento
Prima che la CPU inizi l'elaborazione del programma utente ciclico, viene elaborato un
programma di avviamento.
Nel programma utente, esiste la possibilità, tramite corrispondente programmazione degli OB
di avviamento, di stabilire variabili di inizializzazione per il programma ciclico. È possibile
programmare uno o più OB di avviamento oppure nessuno di essi.
Particolarità
• La CPU resetta l'immagine di processo degli ingressi.
• Tutte le uscite sono disattivate e reagiscono nel modo parametrizzato per il rispettivo
modulo: Forniscono un valore sostitutivo parametrizzato oppure conservano l'ultimo
valore emesso portando così il processo comandato in uno stato di sicurezza.
• Prima di elaborare il programma di avvio la CPU trasferisce gli ingressi di periferia
nell'immagine di processo degli ingressi.
Nota
Per leggere lo stato attuale degli ingressi in AVVIO è possibile accedere agli ingressi
tramite l'immagine di processo o l'accesso diretto agli ingressi della periferia.
Per inizializzare le uscite in AVVIO è possibile scrivere valori tramite l'immagine di processo
o tramite l'accesso diretto alla periferia. I valori vengono emessi al passaggio allo stato di
funzionamento RUN alle uscite.
Annullamento dell’avviamento
Se si verificano degli errori durante l'avviamento, la CPU interrompe l'avviamento e torna
nello stato di funzionamento STOP.
Alle condizioni seguenti la CPU non esegue o interrompe l'avviamento:
• Se la SIMATIC Memory Card non è stata inserita o non è non valida.
• Non è stata caricata una configurazione hardware nella CPU.
Comportamento
Nello stato di funzionamento STOP la CPU non esegue il programma utente.
Tutte le uscite sono disattivate e reagiscono nel modo parametrizzato per il rispettivo
modulo: forniscono un valore sostitutivo parametrizzato oppure mantengono l'ultimo valore
emesso portando così il processo comandato in uno stato di sicurezza.
Comportamento
Nello stato di funzionamento "RUN" ha luogo l'elaborazione ciclica del programma comandata
da allarme o a tempo. La CPU aggiorna automaticamente in tutti i cicli del programma gli
indirizzi che si trovano nell'immagine di processo "Aggiornamento automatico". Ulteriori
informazioni sono disponibili nel capitolo Immagini di processo e immagini di processo
parziali (Pagina 73).
Se il programma ciclico supera il tempo di controllo del ciclo, il sistema operativo avvia
eventualmente l'OB di errore temporale (OB 80). Se l'OB non esiste, la CPU ignora il
superamento del tempo di controllo del ciclo. Se il programma ciclico viene superato una
seconda volta, ad es. durante l'elaborazione dell'OB di errore temporale, la CPU entra in stato
di funzionamento STOP.
Riferimenti
Ulteriori informazioni sui tempi di ciclo e di reazione sono disponibili nel manuale di guida
alle funzioni Tempi di ciclo e di reazione
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/59193558).
La seguente tabella mostra gli effetti della commutazione nei vari stati di funzionamento:
9.5.1 Introduzione
Nota
Cancellazione totale ↔ Reset alle impostazioni di fabbrica
Il procedimento seguente corrisponde al reset alle impostazioni di fabbrica:
• Comando del selettore con SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue la cancellazione
totale
• Comando del selettore senza SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue il reset
all'impostazione di fabbrica
Per eseguire la cancellazione totale della CPU utilizzando il selettore dei modi operativi
procedere come segue.
1. Portare il selettore di modi operativi in posizione di STOP.
Risultato: Il LED RUN/STOP si accende a luce gialla.
2. Portare il selettore dei modi operativi in posizione MRES. Mantenere l'interruttore in questa
posizione finché il LED RUN/STOP si accende per la seconda volta e rimane acceso dopo 3
secondi. Rilasciare quindi il selettore.
3. Entro i tre secondi successivi portare di nuovo il selettore di modi operativi in posizione
MRES quindi di nuovo in STOP.
Risultato: La CPU esegue la cancellazione totale.
Per informazioni sul reset della CPU alle impostazioni di fabbrica consultare il capitolo Reset
della CPU alle impostazioni di fabbrica (Pagina 142).
9.6.1 Panoramica
Riferimenti
Maggiori informazioni sul procedimento sono disponibili nella Guida in linea di STEP 7.
I seguenti testi vengono caricati sulla CPU nelle lingue scelte con i dati di progetto e anche
utilizzate dal Web server:
• Testi del buffer di diagnostica (non modificabili)
• Testi per lo stato dell’unità (non modificabili)
• Testi dei messaggi con relativi elenchi
• Commenti alle variabili e ai passi per S7-Graph e per la vista codice PLC
• Commenti nelle tabelle di controllo
I seguenti testi vengono pure caricati sulla CPU nelle lingue scelte, ma non vengono utilizzati
dal Web server:
• Commenti nelle tabelle delle variabili (per variabili e costanti)
• Commenti nei blocchi dati globali
• Commenti a elementi nelle interfacce di blocco di FB, FC, DB e UDT
• Intestazione dei segmenti nei blocchi scritti in KOP, FUP o AWL
• Commenti al blocco
• Commenti al segmento
• Commenti a elementi KOP e FUP
La CPU 1513pro-2 PN supporta l'archiviazione di testi di progetti multilingue fino a un
massimo di tre diverse lingue di progetto. Lo spazio di memoria riservato sulla CPU è
configurato in modo da essere sufficiente. Se i testi del progetto in una determinata lingua
superano comunque lo spazio di memoria riservato, non è possibile caricare il progetto nella
CPU. L'operazione viene interrotta con l'avvertenza che non è disponibile sufficiente spazio di
memoria. In questi casi occorre adottare misure per ridurre lo spazio di memoria necessario,
ad es. abbreviando i commenti.
La CPU 1513pro-2 PN possiede uno spazio di memoria di 7,5 Mbyte riservato per
l'archiviazione di testi di progetto multilingue. La CPU suddivide lo spazio di memoria
disponibile tra le lingue di progetto selezionate poiché alcune lingue, come ad es. il russo,
richiedono più spazio ad es. dell'inglese. Se si utilizzano solo due lingue di progetto anziché
tre, è disponibile uno spazio di memoria di 7,5 Mbyte per due anziché per tre lingue di
progetto.
Nota
Dimensioni della SIMATIC Memory Card
Se lo spazio di memoria necessario per il caricamento dei progetti supera lo spazio disponibile
sulla SIMATIC Memory Card in uso, l'operazione di caricamento nella CPU viene interrotta.
Viene visualizzata una segnalazione di errore.
Assicurarsi pertanto che lo spazio di memoria disponibile sulla SIMATIC Memory Card sia
sufficiente per caricare i progetti.
Per informazioni sulla lettura della memoria utilizzata sulla CPU e sulla SIMATIC Memory Card
consultare il manuale di guida alle funzioni Struttura e utilizzo della memoria della CPU
(https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/59193101/it).
Per informazioni sulla parametrizzazione di testi di progetto multilingue in STEP 7 consultare
la Guida in linea a STEP 7.
Dati I&M
I dati di identificazione e manutenzione (I&M) sono informazioni salvate sul modulo. Questi
dati sono:
• accessibili solo in lettura (dati I)
• accessibili in lettura/scrittura (dati M)
Dati di identificazione (I&M0): informazioni sul modulo fornite dal produttore, accessibili in
sola lettura. Alcuni dati di identificazione sono anche stampati sulla custodia del modulo,
ad es. il numero di articolo e di serie.
Dati di manutenzione (I&M1, 2, 3): informazioni che dipendono dall'impianto, ad es. il
luogo di installazione. I dati di manutenzione vengono creati durante la progettazione e
caricati nel modulo.
Nota
La CPU supporta i dati di identificazione (I&M0) solo per i moduli di elettronica High Feature
(HF).
Ulteriori informazioni
Le istruzioni sono descritte nella Guida in linea di STEP 7.
Tabella 9- 6 Struttura generale dei set di dati con i dati di identificazione I&M
9.7.3 Esempio: lettura della versione firmware della CPU con Get_IM_Data
Compito di automazione
Si vuole verificare se il firmware dei moduli del sistema di automazione è aggiornato. La
versione firmware dei moduli è specificata nei dati I&M0. I dati I&M0 sono le informazioni di
base di un dispositivo e contengono dati quali ad es.:
• Identificativo del produttore
• Numero di articolo, numero di serie
• Versione hardware e firmware.
Per leggere i dati I&M0 si utilizza l'istruzione "Get_IM_Data". I dati I&M0 di tutti i moduli
vengono letti nel programma utente della CPU con le istruzioni "Get_IM_Data" e memorizzati
in un blocco dati.
Condizioni e parametri
Per leggere i dati I&M della CPU si utilizzano i seguenti parametri di blocco dell'istruzione
"Get_IM_Data":
• LADDR: specificare in questo parametro di blocco l'ID hardware del modulo.
• IM_TYPE: Nel parametro IM_TYPE si immette il numero dei dati I&M (ad es. "0" per i dati
I&M0).
• DATA: area in cui vengono memorizzati i dati I&M (ad es. in un blocco dati globale). I dati
I&M0 vengono memorizzati in un'area del tipo di dati "IM0_Data".
Questo esempio spiega come leggere i dati sicurezza I&M0 di una CPU 1513pro-2 PN
(6ES7513-2PL00-0AB0). Per leggere i dati I&M0 di un altro modulo basta specificare l'ID
hardware di quel modulo nel parametro LADDR.
Soluzione
Per leggere i dati I&M0 della CPU procedere nel seguente modo:
1. Creare un blocco dati globale in cui memorizzare i dati I&M0.
2. Creare una struttura del tipo di dati "IM0_Data" nel blocco dati globale. Il nome della
struttura (in questo caso "imData") può essere scelto liberamente.
Risultato
L'istruzione "Get_IM_Data" ha creato i dati I&M0 nel blocco dati.
È possibile visualizzare i dati I&M0 online in STEP 7, ad es. con il pulsante "Controlla tutto" nel
blocco dati. La CPU dell’esempio è una CPU 1513pro-2 PN (6ES7513-2PL00-0AB0) con la
versione firmware V2.8.
Team engineering
Nell'ambito del team engineering diversi utenti elaborano parallelamente uno stesso progetto
e accedono alla CPU da sistemi di engineering diversi.
Gli utenti possono elaborare parallelamente singole parti di un progetto master
indipendentemente gli uni dagli altri. Quando si carica la configurazione nella CPU, la CPU
visualizza le modifiche eseguite dagli altri utenti in una finestra di sincronizzazione. Se
possibile, la CPU sincronizza automaticamente le modifiche.
Anche determinate funzioni online possono essere eseguite parallelamente da diversi sistemi
di engineering su una CPU condivisa, ad es.:
• Controllo di blocchi sulla CPU
• Comando di blocchi sulla CPU
• Funzioni Trace
Per ulteriori informazioni sul team engineering sono riportate nella Guida in linea a STEP 7.
Introduzione
Il firmware della CPU/dei moduli si aggiorna con l'aiuto di file del firmware. I dati a ritenzione
della CPU vengono mantenuti dopo l'esecuzione dell'aggiornamento del firmware.
Presupposti
I file per l'aggiornamento firmware sono stati scaricati dal Siemens Industry Online Support
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps).
• Selezionare nell'albero dei prodotti la categoria ET 200pro :
Tecnica di automazione > Sistemi di automazione > Sistemi di automazione industriale
SIMATIC > Sistemi IO SIMATIC ET 200 > Sistemi ET 200 senza quadro elettrico > ET 200pro.
Da questa posizione spostarsi al tipo di modulo particolare che si desidera aggiornare. Per
proseguire fare clic alla voce "Support" sul link per "Download software". Salvare i file di
aggiornamento del firmware desiderati.
• Prima dell'installazione dell'aggiornamento del firmware accertarsi che i moduli non siano
in uso.
La tabella seguente fornisce una panoramica delle varie opzioni per l'aggiornamento del
firmware.
* Solo i moduli di elettronica RFID-RF170C supportano un aggiornamento del firmware con STEP 7.
AVVERTENZA
Si possono verificare stati dell'impianto non ammessi
Con l'installazione dell'aggiornamento del firmware la CPU entra nello stato di
funzionamento STOP. Lo STOP può ripercuotersi sul funzionamento di un processo online o
di una macchina.
Il funzionamento inatteso di un processo o di una macchina può avere conseguenze mortali
o comportare lesioni e/o danni materiali.
Prima di installare l'aggiornamento del firmware accertarsi che la CPU non stia controllando
alcun processo attivo.
Nota
Se un aggiornamento del firmware viene interrotto, prima di ripetere l'aggiornamento è
necessario disattivare e riattivare l'alimentazione di tensione della CPU.
Riferimenti
Maggiori informazioni sul procedimento sono disponibili nella Guida in linea di STEP 7.
Introduzione
"Resetta alle impostazioni di fabbrica" riporta la CPU allo stato di fornitura. La funzione
cancella tutte le informazioni salvate internamente sulla CPU.
Suggerimento:
Si raccomanda di riportare la CPU allo stato di fornitura se:
• si rimuove una CPU e si desidera utilizzarla in un'altra posizione con un altro programma.
• si vuole stoccare la CPU.
Si ricordi che eseguendo il reset alle impostazioni di fabbrica si cancellano anche i parametri
dell'indirizzo IP.
Attrezzi necessari (solo con procedimento tramite selettore dei modi operativi)
Cacciavite per viti con intaglio a croce misura 2
Nota
Resetta alle impostazioni di fabbrica ↔ Cancellazione totale
La procedura seguente corrisponde anche alle operazioni previste per la cancellazione totale:
• Comando del selettore con SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue la cancellazione
totale
• Comando del selettore senza SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue il reset
all'impostazione di fabbrica
Nota
Quando si resetta la CPU alle impostazioni di fabbrica con il selettore dei modi operativi viene
cancellato anche l'indirizzo IP della CPU.
Se prima del reset alle impostazioni di fabbrica era inserita una SIMATIC Memory Card, la CPU
carica la configurazione (hardware e software) contenuta nella SIMATIC Memory Card. Un
indirizzo IP progettato ritorna ad essere valido.
Riferimenti
Ulteriori informazioni in merito all'argomento "Reset alle impostazioni di fabbrica" sono
disponibili nel manuale di guida alle funzioni Struttura e utilizzo della memoria della CPU
(https://support.industry.siemens.com/cs/it/it/view/59193101) nel capitolo Aree di memoria e
ritenzione e nella Guida in linea a STEP 7. Per informazioni sulla cancellazione totale della CPU
consultare il capitolo Cancellazione totale della CPU (Pagina 126).
Introduzione
L'utente ha la possibilità di testare l'esecuzione del proprio programma sulla CPU. Può
controllare stati di segnale e valori di variabili e preassegnare alle variabili determinati valori
in modo da simulare precise situazioni per l'esecuzione del programma.
Nota
Utilizzo delle funzioni di test
Le funzioni di test influiscono in misura minima (pochi millisecondi) sul tempo di
elaborazione del programma e di conseguenza sui tempi di ciclo e di reazione del controllore.
Presupposti
• La CPU interessata deve essere collegata online.
• Nella CPU deve essere presente un programma utente eseguibile.
Test possibili
• Test con lo stato del programma
• Test con punti di arresto
• Test con la tabella di controllo
• Test con la tabella di forzamento
• Test con la tabella delle variabili PLC
• Test con l'editor dei blocchi dati
• Esecuzione di test con test di lampeggio LED
• Test con la funzione Trace
Nota
Limitazioni con la funzione "Stato del programma"
Il controllo di loop può prolungare notevolmente il tempo di ciclo. L'aumento del tempo di
ciclo dipende di volta in volta dai fattori seguenti:
• Numero delle variabili da controllare
• Numero effettivo di esecuzioni di loop
AVVERTENZA
Test con lo stato del programma
L'esecuzione del test con la funzione "Stato del programma" può causare gravi danni
materiali e lesioni personali in caso di malfunzionamenti o errori di programmazione.
Prima di eseguire il test con la funzione "Stato del programma", assicurarsi che non possano
verificarsi situazioni di pericolo.
Nota
Limite del test con i punti di arresto
• Se si esegue il test con i punti di arresto si rischia di superare il tempo di ciclo della CPU.
• Se si utilizzano oggetti tecnologici e si esegue il test con i punti di arresto la CPU commuta
nello stato di funzionamento STOP.
Nota
Sistema F SIMATIC Safety
L'impostazione dei punti di arresto nel programma utente standard causa errori nel
programma di sicurezza:
• esecuzione del controllo del tempo di ciclo F
• errore di comunicazione con la periferia F
• errore nella comunicazione sicura tra CPU e CPU
• Errore CPU interno
Se si vogliono utilizzare comunque i punti di arresto, prima è necessario
disattivare il funzionamento di sicurezza. Questo causa a sua volta i seguenti errori:
• errore di comunicazione con la periferia F
• errore nella comunicazione sicura tra CPU e CPU
Nota
Impostazione dei valori dei dati durante la messa in servizio
Per ottimizzare il programma in funzione delle condizioni generali sul posto, i valori dei dati
devono essere regolati di frequente durante la messa in servizio di un impianto. A questo
scopo la tabella delle dichiarazioni per i blocchi dati mette a disposizione alcune funzioni.
Trace di progetto
Un Trace di progetto contiene le configurazioni Trace di diversi dispositivi, dei quali registra i
segnali.
La sincronizzazione si realizza mediante un trigger globale che può essere attivato da
qualsiasi dispositivo. Dopo la ricezione del trigger globale i dispositivi avviano la registrazione
con la configurazione del Trace di progetto valida.
Simulazione
Con STEP 7 è possibile eseguire e testare l'hardware e il software del progetto in un ambiente
simulato. Avviare la simulazione tramite il comando di menu "Online" > "Simulazione" >
"Avvio".
Riferimenti
Maggiori informazioni sulle funzioni di test sono disponibili nella Guida in linea di STEP 7.
Ulteriori informazioni per il test con le funzioni Trace sono disponibili nel manuale di guida
alle funzioni Uso delle funzioni Trace e Analizzatore logico
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/64897128).
Nota
Non è possibile eseguire un caricamento completo nel dispositivo se contemporaneamente
vengono letti i dati di service della CPU.
4. Salvare i dati di servizio localmente sul PC/PG, facendo clic su "Save ServiceData".
Risultato: I dati vengono salvati in un file dmp con la seguente convezione per il nome:
"<Numero di articolo> <Numero di serie><Data e ora>.dmp". Il nome del file può essere
modificato.
Nota
Se la pagina utente è stata definita come pagina di avvio del server web non è possibile
accedere direttamente ai dati del service indicando l'indirizzo IP della CPU. Per informazioni
dettagliate sulla lettura di dati del service tramite una pagina personalizzata consultare il
manuale di guida alle funzioni Server web
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/64897128).
LED
La figura seguente mostra i LED della CPU 1513pro-2 PN.
* All'avviamento la CPU non esegue un test di lampeggio dei LED, ovvero i LED non si accendono subito.
La tabella seguente mostra le diverse “immagini LED” della porta X1 P3.
* All'avviamento la CPU non esegue un test di lampeggio dei LED, ovvero i LED non si accendono subito.
Nota
Istruzione "LED"
L'istruzione "LED" consente di leggere lo stato (ad esempio "acceso" o "spento") dei LED di una
CPU o di un modulo. Non è invece possibile utilizzarla per leggere lo stato dei LED LINK RX/TX
nelle CPU 1513pro-2 PN.
Maggiori informazioni sull'istruzione "LED" sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7.
LED di stato DC 24 V
Quando si collega l'alimentazione della tensione di carico 2L+, il LED DC 24 V verde si
accende. Se il LED non si accende, controllare se l'alimentazione della tensione è inserita o se
il fusibile è intatto.
Per il LED DC 24 V la CPU non esegue un "Test di lampeggio LED", ovvero il LED non si
accende subito dopo l'inserzione dell'alimentazione di carico 2L+.
LED MAINTENANCE
Questo LED indica la presenza di una richiesta di manutenzione, ad es. la perdita di
sincronizzazione della propria stazione.
• Funzionamento con sincronismo di clock Sì; Mediante X1, con OB minimo, 6 x ciclo di 500
µs
• SysLog Sì
Engineering con
• STEP 7 TIA Portal progettabile/integrato a V19 (FW V3.1); progettabile con versioni di TIA
Portal precedenti come 6ES7513-2PL00-0AB0
partire dalla versione
Controllo di configurazione
tramite set di dati No
Elementi di comando
Selettore dei modi operativi 1
Memoria di caricamento
• inseribile (SIMATIC Memory Card), max. 32 Gbyte
Tamponamento
• esente da manutenzione Sì
OB
• Grandezza, max. 600 kbyte
Profondità di annidamento
• per classe di priorità 24
Ritentività
– impostabile Sì
IEC-Counter
• Numero qualsiasi (limitato solo dalla memoria di lavoro)
Ritentività
– impostabile Sì
Temporizzatori S7
• Numero 2 048
Ritentività
– impostabile Sì
IEC-Timer
• Numero qualsiasi (limitato solo dalla memoria di lavoro)
Ritentività
– impostabile Sì
• Ritentività preimpostata No
Dati locali
• per classe di priorità, max. 64 kbyte; max. 16 kbyte per blocco
Area di indirizzi
Numero di moduli IO 2 048; max. numero di moduli / sottomoduli
Area di indirizzi di periferia
• Ingressi 32 kbyte; Tutti gli ingressi si trovano
nell'immagine di processo
• Uscite 32 kbyte; Tutte le uscite si trovano nell'immagine
di processo
di cui per ogni sottosistema integrato
– Ingressi (volume) 8 kbyte
• tramite CM 0
Telaio di montaggio
• Unità per telaio di montaggio, max. 16; Larghezza configurazione max. 1,2 m
Ora
Orologio
• Tipo Orologio hardware
• nell'AS, master Sì
• nell'AS, slave Sì
Interfacce
Numero di interfacce PROFINET 2
Numero di interfacce PROFIBUS 0
1ª interfaccia
Fisica dell'interfaccia
• RJ 45 (Ethernet) Sì; X1 P3
• Switch integrato Sì
Protocolli
• Protocollo IP Sì; IPv4
• PROFINET IO-Controller Sì
• PROFINET IO-Device Sì
• Comunicazione SIMATIC Sì
• Web Server Sì
PROFINET IO-Controller
Servizi
– Sincronismo di clock Sì
– Numero di IO-Device collegabili, max. 128; In totale possono essere collegate max. 512
apparecchiature di periferia decentrate tramite
AS-i, PROFIBUS o PROFINET
– Di cui IO-Device con IRT, max. 64
– IRT Sì
– Shared Device Sì
• Switch integrato No
• PROFINET IO-Controller Sì
• PROFINET IO-Device Sì
• Comunicazione SIMATIC Sì
• Web Server Sì
PROFINET IO-Controller
Servizi
– Sincronismo di clock No
– IRT No
– Avvio priorizzato No
– Numero di IO-Device collegabili, max. 32; In totale possono essere collegate max. 512
apparecchiature di periferia decentrate tramite
AS-i, PROFIBUS o PROFINET
– Numero di IO-Device collegabili per RT, 32
max.
– di cui in linea, max. 32
– IRT No
– Avvio priorizzato No
– Shared Device Sì
• Autonegotiation Sì
• Autocrossing Sì
Protocolli
Supporta il protocollo per PROFIsafe No
Numero di collegamenti
• Numero di collegamenti, max. 128; Tramite interfacce integrate della CPU
Funzionamento ridondante
• H-Sync-Forwarding Sì
– Tempo di commutazione in caso di rottura 200 ms; Con MRP; bumpless con MRPD
conduttore, tip.
– Numero di nodi/partner nell'anello, max. 50
• S7-Routing Sì
• Dati utili per job, max. vedere guida online (S7 communication, User
data size)
Comunicazione IE aperta
• TCP/IP Sì
• UDP Sì
– Lunghezza dei dati, max. 2 kbyte; 1 472 byte con UDP Broadcast
• DHCP Sì
• DNS Sì
• SNMP Sì
• DCP Sì
• LLDP Sì
Web Server
• HTTP Sì; Pagine standard e pagine utente
• API Web
– Numero di sessioni, max. 50
– Autentificazione applicazione Sì
– Numero delle interfacce server, max. 10; rispettivamente 10 del tipo "interfaccia server"
/ "specifica Companion" e 20 del tipo "spazio dei
nomi di riferimento"
– Numero di nodi con interfacce server 15 000
definite dall'utente, max.
• Alarms and Conditions Sì
Funzioni di segnalazione S7
Numero di stazioni collegabili per funzioni di 32
segnalazione, max.
numero di Subscriptions, max. 250
numero di variabili/attributi per le Subscriptions, 2 000
max.
Messaggi di programma Sì
Numero di messaggi di programma configurabili,5 000; I messaggi di programma vengono
max. generati dal blocco "Program_Alarm", ProDiag o
GRAPH
Numero dei messaggi di programma in RUN, max. 5 000
Numero di messaggi attivi contemporaneamente,
max.
• Numero di messaggi di programma 600
Buffer diagnostico
• presente Sì
Allarmi/diagnostica/informazioni di stato
LED di visualizzazione diagnostica
• LED RUN/STOP Sì
• ERROR-LED Sì
• MAINT-LED Sì
• Asse di posizionamento
– Numero degli assi di posizionamento con 11
ciclo di Motion Control di 4 ms (valore
tipico)
– Numero degli assi di posizionamento con 14
ciclo di Motion Control di 8 ms (valore
tipico)
Regolatore
• PID_Compact Sì; Regolatore PID universale con ottimizzazione
integrata
• PID_3Step Sì; Regolatore PID universale con ottimizzazione
integrata per valvole
• PID-Temp Sì; Regolatore PID universale con ottimizzazione
integrata per temperatura
Conteggio e misura
• High Speed Counter Sì
Condizioni ambientali
Temperatura ambiente in esercizio
• Posizione di montaggio orizzontale, min. -25 °C
• max. 70 °C
– FUP Sì
– AWL Sì
– SCL Sì
– GRAPH Sì
• Protezione da copia Sì
Protezione di accesso
• protezione dei dati di configurazione riservati Sì
• Gestione utenti Sì
Dimensioni
Larghezza 135 mm
Altezza 130 mm
Profondità 65 mm
Pesi
Peso, ca. 492 g
Simbolo Significato
Informazioni generali Cautela/attenzione
Osservare la documentazione del prodotto. La documentazione del prodotto
contiene informazioni sul tipo del pericolo potenziale e consentono di individuare i
rischi e di attuare le contromisure.
Osservare le informazioni contenuto nella documentazione del prodotto.
ISO 7010 M002
Osservare che i cavi di corrente devono essere posati in base alla temperatura
ambiente minima e massima prevista.
Osservare che un dispositivo della classi di protezione III può essere alimentato
solo con una tensione di sicurezza a basso voltaggio conformemente allo standard
SELV/PELV.
IEC 60417-1-5180 "Class III equipment"
Osservare che il dispositivo è omologato esclusivamente per il settore industriale e
per l’interno.
Osservare che per il montaggio del dispositivo è necessaria una custodia. Come
custodia vale:
• quadro elettrico da pavimento
• quadro elettrico modulare
• cassetta di connessione
• custodia a parete
Simbolo Significato
I simboli di sicurezza assegnati sono validi per dispositivi con omologazione Ex.
Osservare la documentazione del prodotto. La documentazione del prodotto
contiene informazioni sul tipo del pericolo potenziale e consentono di individuare i
rischi e di attuare le contromisure.
Osservare che i cavi di corrente devono essere posati in base alla temperatura
ambiente minima e massima prevista.
Osservare che il dispositivo non può essere montato o smontato oppure inserito ed
estratto in presenza di tensione.
Osservare che un dispositivo della classi di protezione III può essere alimentato
solo con una tensione di sicurezza a basso voltaggio conformemente allo standard
SELV/PELV.
IEC 60417-1-5180 "Class III equipment"
Osservare che il dispositivo è omologato esclusivamente per il settore industriale e
per l’interno.
Simbolo Significato
Per zone 2 a rischio di esplosione osservare che il dispositivo può essere utilizzato
solo se montato in una custodia con una classe di protezione ≥ IP54.
Per zone 22 a rischio di esplosione osservare che il dispositivo può essere utilizzato
solo se montato in una custodia con una classe di protezione ≥ IP6x.
Aggiornamento firmware
Aggiornamento del firmware dei moduli, ad es. a seguito di implementazione di funzioni, alla
versione di volta in volta più aggiornata del firmware.
Alimentazione di carico
Alimentazione dei circuiti di corrente di ingresso e di uscita dei moduli.
Allarme
Il sistema operativo della CPU distingue diverse classi di priorità che regolano l'elaborazione
del programma utente. A queste classi di priorità appartengono tra l'altro gli allarmi, come ad
es. gli interrupt di processo. Quando viene attivato un allarme, il sistema operativo richiama
automaticamente un corrispondente blocco organizzativo. Nel blocco organizzativo l'utente
può programmare la reazione desiderata (ad es. in un FB).
Allarme dall'orologio
L'allarme dall'orologio appartiene a una delle classi di priorità dell'elaborazione del
programma di SIMATIC S7. Viene generato in funzione di una precisa data (o giornalmente) e
ora (ad es. alle 9:50 oppure ogni ora, ogni minuto). La CPU elaborerà il blocco organizzativo
corrispondente.
Vedere "Allarme dall'orologio"
Allarme dall'orologio
L'allarme dall'orologio appartiene a una delle classi di priorità dell'elaborazione del
programma di SIMATIC S7. Viene generato in funzione di una precisa data (o giornalmente) e
ora (ad es. alle 9:50 oppure ogni ora, ogni minuto). La CPU elaborerà il blocco organizzativo
corrispondente.
Vedere "Allarme dall'orologio"
Allarme di aggiornamento
Se riceve un allarme di aggiornamento, il sistema operativo richiama l'OB di allarme di
aggiornamento. Questo caso si può verificare quando su un posto connettore di un
dispositivo è stata modificata la parametrizzazione.
Vedere "Allarme di aggiornamento"
Allarme di aggiornamento
Se riceve un allarme di aggiornamento, il sistema operativo richiama l'OB di allarme di
aggiornamento. Questo caso si può verificare quando su un posto connettore di un
dispositivo è stata modificata la parametrizzazione.
Vedere "Allarme di aggiornamento"
Allarme di diagnostica
Vedere "Allarme, diagnostica"
Allarme di ritardo
L'allarme di ritardo rientra in una delle classi di priorità di elaborazione del programma di
SIMATIC S7. Viene generato allo scadere di un determinato intervallo di tempo avviato nel
programma utente. La CPU elaborerà il blocco organizzativo corrispondente.
Vedere "Allarme di ritardo"
Allarme di ritardo
L'allarme di ritardo rientra in una delle classi di priorità di elaborazione del programma di
SIMATIC S7. Viene generato allo scadere di un determinato intervallo di tempo avviato nel
programma utente. La CPU elaborerà il blocco organizzativo corrispondente.
Vedere "Allarme di ritardo"
Allarme, diagnostica
Attraverso gli allarmi di diagnostica i moduli con funzioni di diagnostica segnalano alla CPU
gli errori di sistema rilevati.
Attuatore
Gli attuatori possono essere ad es. relè di potenza o contattori per l'attivazione degli
utilizzatori oppure gli utilizzatori stessi (ad es. valvole elettromagnetiche a comando diretto).
Avvio a caldo
Vedere "Nuovo avvio"
Blocco dati
I blocchi dati (DB) sono aree dati nel programma utente che contengono i dati utente.
Esistono blocchi dati globali, ai quali è possibile accedere da tutti i blocchi di codice, e blocchi
dati di istanza, assegnati a un determinato richiamo di FB.
Blocco di codice
Un blocco di codice in SIMATIC S7 è un blocco contenente una parte del programma utente
STEP 7. Diversamente dal blocco di codice, il blocco dati contiene solo dati.
Blocco funzionale
Un blocco funzionale (FB) è un blocco di codice con dati statici. Un FB offre la possibilità di
trasferire parametri nel programma utente. Per questo motivo i blocchi funzionali si prestano
alla programmazione di funzioni complesse che si ripresentano di frequente, come ad es. le
regolazioni o la scelta del modo di funzionamento.
Blocco organizzativo
I blocchi organizzativi (OB) costituiscono l'interfaccia tra il sistema operativo della CPU e il
programma utente. I blocchi organizzativi stabiliscono l'ordine di elaborazione del
programma utente.
Buffer di diagnostica
Il buffer di diagnostica è un'area di memoria bufferizzata della CPU nella quale vengono
registrati gli eventi di diagnostica nello stesso ordine in cui essi si verificano.
Bus
Percorso di trasmissione comune al quale sono collegati tutti i nodi di un sistema di bus da
campo.
Componente PROFINET
Un componente PROFINET comprende i dati complessivi della configurazione hardware, i
parametri delle unità e il relativo programma utente. I componenti PROFINET sono composti
da:
• Funzione tecnologica
La funzione (software) tecnologica (opzionale) comprende l'interfaccia verso altri
componenti PROFINET in forma di ingressi e uscite collegabili.
• Dispositivo
Il dispositivo è la rappresentazione del PLC o dell'apparecchiatura da campo fisici, inclusi
periferia, sensori e attuatori, parte meccanica e firmware.
Configurazione
Assegnazione di moduli a posti connettore e indirizzi.
Connettore
Collegamento fisico tra nodo e cavo.
Contatori
I contatori sono parte integrante della memoria di sistema della CPU. Il contenuto delle "celle
del contatore" si può modificare con le istruzioni di STEP 7 (ad es. conteggio in
avanti/all'indietro).
CPU
La CPU fornisce l'alimentazione di sistema integrata all'elettronica dei moduli impiegati,
attraverso il bus backplane. La CPU contiene il sistema operativo ed esegue il programma
utente. Il programma utente si trova nella SIMATIC Memory Card e viene eseguito nella
memoria di lavoro della CPU. Le interfacce PROFINET presenti nella CPU consentono la
comunicazione simultanea di dispositivi e Controller PROFINET, dispositivi HMI e di
programmazione nonché di altri controllori e sistemi.
CPU F
Una CPU F è un'unità centrale fail-safe omologata per l'impiego in SIMATIC Safety. Nella CPU
F, inoltre, è possibile eseguire un programma utente standard.
Dati coerenti
Si definiscono dati coerenti quei dati affini tra loro per contenuto che non devono essere
separati.
Dati di identificazione
Informazioni memorizzate nei moduli che supportano l'utente nel controllo della
configurazione dell'impianto e nel rilevamento di modifiche hardware.
Diagnostica
Funzioni di controllo per il riconoscimento, la localizzazione, la classificazione, la
visualizzazione e l'ulteriore analisi di errori, guasti e messaggi. Vengono eseguite
automaticamente durante il funzionamento dell'impianto. La disponibilità dell'impianto viene
così incrementata poiché queste funzioni riducono i tempi di messa in servizio e di inattività.
DP
Periferia decentrata
Encoder
Gli encoder vengono utilizzati per rilevare in modo preciso i segnali digitali e analogici ma
anche percorsi, posizioni, velocità, numeri di giri, masse e altro.
Errore di esecuzione
Errori che si presentano durante l'elaborazione del programma utente nel sistema di
automazione (quindi non nel processo).
Ethernet
Vedere "Industrial Ethernet"
File GSD
In quanto Generic Station Description, questo file contiene tutte le caratteristiche necessarie
per la progettazione di un dispositivo PROFINET o di un'apparecchiatura PROFIBUS.
Funzione
Una funzione (FC) è un blocco di codice senza dati statici. Una funzione offre la possibilità di
trasferire parametri nel programma utente. Per questo motivo le funzioni si prestano alla
programmazione di operazioni complesse che si ripresentano di frequente, come ad es. i
calcoli.
Funzioni tecnologiche
Vedere "Componenti PROFINET"
I Device
La funzionalità "I Device" (IO Device intelligente) di una CPU consente di scambiare dati con
un IO Controller e di utilizzare così la CPU ad es. come unità di preelaborazione intelligente di
processi parziali. In questo caso l'I Device ha il ruolo di un IO Device ed è collegato a un IO
Controller di livello superiore.
Il programma utente nella CPU con la funzionalità "I Device" assicura la preelaborazione. I
valori di processo acquisiti a livello centrale o decentrato (PROFINET IO o PROFIBUS DP)
vengono preelaborati dal programma utente e messi a disposizione della CPU di una stazione
di livello superiore attraverso un'interfaccia PROFINET IO Device.
Indirizzo IP
L'indirizzo IP è costituito da 4 numeri decimali, ognuno con un campo di valori da 0 a 255. I
decimali sono separati da un punto (ad es. 192.162.0.0).
L'indirizzo IP si compone nel modo seguente:
• indirizzo della rete
• Indirizzo del nodo (interfaccia PROFINET dell'IO Controller/IO Device)
Indirizzo MAC
A ogni dispositivo PROFINET viene già assegnato in fabbrica un identificativo univoco
internazionale. Questo identificativo di 6 byte è l'indirizzo MAC.
L'indirizzo MAC è suddiviso in:
• 3 byte di identificazione produttore
• 3 byte di identificazione del dispositivo (numero progressivo)
Normalmente l'indirizzo MAC è riportato sul dispositivo in una posizione leggibile dalla parte
anteriore.
Esempio: 08-00-06-6B-80-C0
Interrupt di processo
Vedere "Interrupt, processo"
Interrupt, processo
I moduli con funzione di attivazione allarmi attivano un interrupt di processo in seguito a un
particolare evento e lo segnalano alla CPU. In base alla priorità di questo allarme, la CPU
elabora il blocco organizzativo corrispondente.
Massa
Si definisce massa il complesso di tutte le parti inattive del sistema collegate tra loro che non
possono assorbire una tensione pericolosa al contatto nemmeno in caso di guasto.
Merker
I merker sono parte integrante della memoria di sistema della CPU per il salvataggio di
risultati intermedi. Sono accessibili a bit, byte, parola o doppia parola.
Moduli di elettronica
I moduli di elettronica costituiscono l'interfaccia tra il processo e il sistema di automazione.
Esistono sia moduli di ingresso e di uscita digitali che moduli di ingresso e uscita analogici.
Moduli di periferia
Vedere Moduli di elettronica
Modulo di chiusura
Il modulo di chiusura chiude il sistema di periferia decentrata ET 200pro. Se non è inserito un
modulo di chiusura l'ET 200pro non è operativo.
Modulo power
Il modulo power (PM) apre un nuovo gruppo di potenziale per l'alimentazione della tensione
di carico 2L+.
Nodo
Dispositivo in grado di trasmettere, ricevere o amplificare i dati tramite il bus, ad es. un IO
Device su PROFINET IO.
NTP
Il Network Time Protocol (NTP) è un protocollo standard per la sincronizzazione degli orologi
nei sistemi di automazione tramite Industrial Ethernet. NTP impiega il protocollo di rete UDP
non orientato alla connessione.
Nuovo avvio
Con il nuovo avvio (avvio a caldo) vengono cancellati tutti i merker non a ritenzione mentre i
contenuti dei DB non a ritenzione vengono resettati su valori di avvio della memoria di
caricamento. I merker e i contenuti dei DB a ritenzione vengono mantenuti. L'elaborazione
del programma inizia con il primo OB di avvio.
Oggetto tecnologico
Un oggetto tecnologico supporta la configurazione e la messa in servizio di una funzione
tecnologica.
Le proprietà degli oggetti reali vengono rappresentate da oggetti tecnologici nel controllore.
Gli oggetti reali possono essere ad es. circuiti regolati o azionamenti.
L'oggetto tecnologico contiene tutti i dati dell'oggetto reale che sono necessari per il suo
comando e la sua regolazione e restituisce informazioni di stato.
OPC UA
OPC UA (OPC Unified Architecture) è un insieme di standard per la comunicazione industriale.
Questi standard descrivono un’architettura basata sul service:
• Trasporto di dati tra macchine
• Interfacce e semantica dei dati, ad es. informazioni sui dati come tipo di dati e tipo di
oggetti
OPC UA è particolarmente adatto per lo scambio di dati esteso a tutti i livelli per:
• la possibilità di utilizzo in tutti i sistemi operativi
• l’impiego universale indipendentemente dal produttore
• Security integrata
Parametri
• Variabile di un blocco di codice STEP 7
• Variabile per l'impostazione del comportamento di un modulo (uno o più per ogni
modulo). Allo stato di fornitura ogni modulo dispone di un'impostazione di base logica
che si può modificare con un'opportuna configurazione in STEP 7. Esistono parametri
statici e dinamici.
Parametri dinamici
Al contrario dei parametri statici, i parametri dinamici dei moduli si possono modificare
durante il funzionamento richiamando un'SFC nel programma utente (ad es. i valori limite di
un'unità di ingressi analogici).
Parametri statici
Al contrario dei parametri dinamici, i parametri statici dei moduli non possono essere
modificati dal programma utente bensì solo con la configurazione in STEP 7 (ad es. ritardo di
ingresso di un'unità di ingressi digitali).
Parametrizzazione
La parametrizzazione è l'assegnazione dei parametri dell'IO Controller all'IO Device.
PELV
Protective Extra Low Voltage = bassa tensione funzionale messa a terra con separazione
sicura
PROFINET
PROcess FIeld NETwork: standard aperto Industrial Ethernet, costituisce l'evoluzione di
PROFIBUS e Industrial Ethernet. Modello di comunicazione, automazione ed engineering
indipendente dal produttore definito come standard di automazione dall'organizzazione
PROFIBUS International e.V.
PROFINET IO
Sistema di comunicazione per la realizzazione di applicazioni modulari decentrate nell'ambito
di PROFINET.
PROFINET IO-Controller
Dispositivo attraverso il quale vengono indirizzati gli IO Device collegati (ad es. sistemi di
periferia decentrata). In altri termini: l'IO Controller scambia segnali di ingresso e di uscita con
gli IO Device che gli sono assegnati. Spesso l'IO Controller è la CPU nella quale viene eseguito
il programma utente.
PROFINET IO-Device
Apparecchiatura da campo decentrata che può essere assegnata a uno o più IO Controller
(ad es. sistema di periferia decentrata, gruppi di valvole, convertitori di frequenza, switch).
Programma utente
SIMATIC distingue il sistema operativo della CPU dal programma utente. Il programma utente
contiene tutte le istruzioni, le dichiarazioni e i dati necessari per l'elaborazione dei segnali con
cui è possibile comandare un impianto o un processo. Il programma utente è assegnato a un
modulo programmabile (ad es. CPU) e può essere strutturato in unità più piccole.
Real time
Tempo reale significa che un sistema elabora eventi esterni in un arco di tempo definito.
Determinismo significa che un sistema reagisce entro un intervallo di tempo prevedibile
(deterministico).
Per le reti industriali sono importanti entrambi i requisiti. PROFINET soddisfa tali requisiti.
PROFINET quindi è una rete in tempo reale deterministica realizzata come segue:
• Garantisce la trasmissione di dati a criticità temporale tra stazioni diverse attraverso una
rete in un intervallo di tempo definito. PROFINET offre infatti un canale ottimizzato per la
comunicazione in tempo reale: real time (RT).
• Consente una determinazione precisa (previsione) del momento della trasmissione.
• Garantisce la perfetta comunicazione attraverso altri protocolli standard, ad es. la
comunicazione industriale per PG/PC, sulla stessa rete.
Ritenzione
Si definisce "a ritenzione" un'area di memoria il cui contenuto viene mantenuto anche dopo
un guasto di rete e il passaggio da STOP a RUN. Dopo un guasto alla rete o un passaggio
STOP-RUN, le aree non a ritenzione di merker, temporizzatori e contatori vengono resettate.
Schedulazione orologio
La CPU genera un allarme di schedulazione orologio periodicamente all'interno di una griglia
temporale parametrizzabile ed elabora il blocco organizzativo corrispondente.
Vedere "Schedulazione orologio"
Schedulazione orologio
La CPU genera un allarme di schedulazione orologio periodicamente all'interno di una griglia
temporale parametrizzabile ed elabora il blocco organizzativo corrispondente.
Vedere "Schedulazione orologio"
SELV
Safety Extra Low Voltage = bassa tensione di sicurezza
Shared Device
IO Device che mette i propri dati a disposizione di diversi IO Controller.
Sincronismo di clock
Dati di processo, ciclo di trasmissione tramite PROFINET IO e programma utente sono
sincronizzati tra loro per ottenere il massimo determinismo. I dati di ingresso e di uscita della
periferia distribuita nell'impianto vengono rilevati ed emessi simultaneamente.
Sistema di automazione
Controllore a memoria programmabile per la regolazione e il controllo di catene di processo
nell'industria di processo e nella tecnica di produzione. A seconda del compito da svolgere il
sistema di automazione è costituito da diversi componenti e funzioni di sistema integrate.
SNMP
SNMP (Simple Network Management Protocol) è il protocollo standard per la diagnostica e la
parametrizzazione di infrastrutture di rete Ethernet.
In area gestionale e nella tecnica di automazione i dispositivi di numerosi produttori
supportano lo standard Ethernet SNMP.
Le applicazioni basate su SNMP possono essere gestite parallelamente alle applicazioni con
PROFINET sulla stessa rete.
Il numero delle funzioni supportate varia in funzione del tipo di dispositivo.
Stati di funzionamento
Gli stati di funzionamento descrivono il comportamento di una singola CPU in un qualsiasi
momento.
Switch
PROFIBUS è una rete con topologia lineare. I partner della comunicazione sono collegati uno
all'altro mediante un conduttore passivo - il bus.
Al contrario, la rete Industrial Ethernet è costituita da collegamenti punto a punto: Ogni
partner della comunicazione è collegato direttamente a un altro partner preciso.
Se si vuole collegare un nodo della comunicazione con diversi altri partner, collegarlo alla
porta di un componente di rete attivo - lo switch. Alle altre porte si possono collegare altri
partner della comunicazione (sempre switch). La connessione tra un nodo della
comunicazione e lo switch resta comunque un collegamento punto a punto.
Uno switch ha quindi il compito di rigenerare e instradare i segnali ricevuti. Lo switch
"apprende" l'indirizzo (o gli indirizzi) Ethernet di un dispositivo PROFINET collegato e di altri
switch e instrada soltanto i segnali destinati al dispositivo PROFINET o allo switch collegati.
Uno switch è dotato di un determinato numero di connessioni (porte). A ogni porta va
collegato max. un dispositivo PROFINET o un ulteriore switch.
Tempo di ciclo
Il tempo di ciclo è il tempo impiegato dalla CPU per elaborare una volta il programma utente.
Temporizzatori
I temporizzatori sono parte integrante della memoria di sistema della CPU. Il sistema
operativo aggiorna il contenuto delle "celle dei temporizzatori" automaticamente, in modo
asincrono rispetto al programma utente. Le istruzioni di STEP 7 stabiliscono l'esatta funzione
della cella del temporizzatore (ad es. ritardo all'inserzione) e ne avviano l'elaborazione (ad es.
avvio).
Terra funzionale
La terra funzionale è un montante a bassa impedenza tra i circuiti elettrici e la terra, non
pensato come misura di protezione, bensì ad es. per migliorare l'immunità alle interferenze.
TIA Portal
Totally Integrated Automation Portal
TIA Portal è la chiave per la piena operatività della Totally Integrated Automation. Il software
ottimizza tutti i cicli di funzionamento, macchina e processo.
Valore sostitutivo
I valori sostitutivi sono valori parametrizzabili che le unità di uscita emettono nel processo
quando la CPU è in STOP.
F
B
FAQ
Blocchi Indirizzo d'emergenza, 130
Cancellazione totale, 127 Funzioni di regolazione, 45
Livelli di accesso, 101 Funzioni di test, 146
Protezione da copia, 109 Funzioni tecnologiche, 45, 48
Protezione del know how, 106
Resetta, 144
SFC 110, 104 G
Buffer di diagnostica, 103, 126, 130, 144
Grado di protezione, 45, 56, 58
Guida in linea
Caricamento della progettazione, 114, 116
C
Funzioni di test, 152
Comportamento all'avvio Informazione sulla progettazione, 60
Impostazione, 121 Segnalazioni di stato e di errore, 155
Configurazione, 60
Indirizzi analogici, 71
Indirizzi digitali, 69 H
Limitazioni di accesso, 101
HMI, 46, 46, 101, 132
Nozioni di base, 63
Verifica coerenza, 124
Connettore 7/8"
I
Assegnazione dei pin, 55
Collegamento, 56 I Device, 47, 115
Estrazione, 56 Immagine di processo
Connettore M12 Ingressi e uscite, 73
Assegnazione dei pin, 55 Indirizzamento, 67
Collegamento, 56 Moduli di elettronica analogici, 71
Estrazione, 56 Moduli di elettronica digitali, 69
Connettore RJ45 Nozioni di base, 67
Collegamento, 58 Indirizzo IP, 126, 143, 144
Estrazione, 58 Interfacce, 54
CPU IO Controller, 47, 113
Backup/ripristino di contenuti, 129 IO Device, 47
Caratteristiche, 48 Istruzione
Elementi di comando e connessione, 50 ATTACH, 78
Interfacce, 48 DETACH, 78
M S
Moduli di elettronica, 53
Safety, 46
Moduli di elettronica analogici
Security, 45
Indirizzamento, 71
Server web
Moduli di elettronica digitali
Aggiornamento del firmware tramite, 142
Indirizzamento, 69
Lettura dei dati di service tramite, 153
Moduli power, 53
Lettura dei dati I&M tramite, 133
Modulo di chiusura, 52
Protezione, 89
Motion Control, 45
Sincronismo di clock, 75
Sistema di protezione, 92
Sottoreti, 67
N
Stato del programma, 147
Nodi accessibili STEP
Aggiornamento firmware, 141 Dati del service, 154
ID hardware, 68
STEP 7, (Indirizzi e identificativo HW), (Progettazione
O dalla versione)
Aggiornamento firmware, 140
OB, 77
Assegnazione indirizzi, 67, 71, 71
Allarme in sincronismo di clock, 75
Cancellazione totale, 128
Coda di attesa, 77
Collegamento degli azionamenti, 45
Eventi di avvio, 77
Dati di identificazione, 133
OB di avviamento, 119
Reset della CPU, 144
OB1, 74
Simulazione, 152
Priorità, 77
Tabella delle variabili, 68, 70, 72
Priorità e comportamento di esecuzione, 78
Test di lampeggio LED, 159
Sorgente di evento, 77
Switch, 53, 57
Oggetti di memoria, 127, 144
Oggetti tecnologici, 127, 129, 144
T
P Tabella delle variabili, 68, 70, 72
Tabella delle variabili PLC, 151
presa RJ45, 50
Tabella di forzamento, 150
Presa RJ45, 57
Tabelle di controllo, 146, 149
Presa tonda 7/8", 50
Test di lampeggio LED, 151
Presa tonda M12, 50, 54
Topologia ad anello, 50, 53
PROFINET
Trace, 152
I Device, 115
Interfacce, 50, 54, 57
V
Valore sostitutivo, 122
Valori attuali
Inizializzazione, 144
Vano per scheda, 51, 117
W
WAN, 54