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SIMATIC Introduzione
Programmazione -
Manuale di guida alle funzioni
comunicazione tramite 5
istruzioni
Avviamento e diagnostica 6
05/2021
A5E37509396-AE
Avvertenze di legge
Concetto di segnaletica di avvertimento
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli di
rischio.
PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.
AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi lesioni
fisiche.
CAUTELA
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi.
ATTENZIONE
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso di
pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens
Si prega di tener presente quanto segue:
AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.
Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.
Convenzioni
La denominazione "CPU" utilizzata nel seguito del manuale indica sia le unità centrali
dell'S7-1500 sia i moduli di interfaccia della periferia decentrata, ad es. IM 155-5.
Osservare anche le avvertenze contrassegnate nel modo seguente:
Nota
Un'avvertenza contiene importanti informazioni sul prodotto descritto nella documentazione,
sulla sua manipolazione o su una parte di documentazione alla quale occorre prestare
particolare attenzione.
Smaltimento e riciclaggio
Per il riciclaggio e lo smaltimento ecocompatibile dei vecchi dispositivi, rivolgersi ad un ente
certificato per lo smaltimento di dispositivi elettronici usati e smaltire il dispositivo in
conformità delle norme vigenti nel proprio paese.
Ulteriore supporto
La documentazione tecnica dei singoli prodotti e sistemi SIMATIC è disponibile in Internet
(http://www.siemens.com/simatic-tech-doku-portal).
Industry Mall
L'Industry Mall è il catalogo prodotti e il sistema di ordinazione della Siemens AG per le
soluzioni di automazione e azionamento sulla base di Totally Integrated Automation (TIA) e
Totally Integrated Power (TIP).
I cataloghi di tutti i prodotti della tecnica di automazione e azionamento si trovano in Internet
(https://mall.industry.siemens.com) nonché alla sezione Information and Download Center
(https://www.siemens.com/automation/infocenter).
Indicazioni di sicurezza
Siemens commercializza prodotti e soluzioni dotati di funzioni Industrial Security che
contribuiscono al funzionamento sicuro di impianti, soluzioni, macchine e reti.
La protezione di impianti, sistemi, macchine e reti da minacce cibernetiche, richiede
l'implementazione e la gestione continua di un concetto globale di Industrial Security che
corrisponda allo stato attuale della tecnica. I prodotti e le soluzioni di Siemens costituiscono
un componente di un concetto di questo tipo.
È responsabilità dei clienti evitare accessi non autorizzati ai propri impianti, sistemi, macchine
e reti. Questi sistemi, macchine e componenti possono essere collegate solo alla rete
aziendale o a Internet solo in caso di necessità e solo se sono state adottate misure di
sicurezza corrispondenti (ad es. firewall e/o segmentazione della rete).
Per ulteriori informazioni relative alle misure di protezione possibili nel settore Industrial
Security vedere in (http://www.siemens.com/industrialsecurity).
I prodotti e le soluzioni Siemens vengono costantemente perfezionati per incrementarne la
sicurezza. Siemens raccomanda espressamente di utilizzare gli update del prodotto non
appena disponibili, nonché sempre solo le versioni attuali del prodotto. L’uso di prodotti non
più attuali o di versioni non più supportate incrementa il rischio di attacchi cibernetici.
Per essere costantemente aggiornati sugli update dei prodotti, abbonarsi a Siemens Industrial
Security RSS Feed al sito (http://www.siemens.com/industrialsecurity).
Prefazione .............................................................................................................................................. 3
1 Guida alla documentazione ................................................................................................................... 9
2 Introduzione ........................................................................................................................................ 14
2.1 Panoramica dei moduli di comunicazione ........................................................................... 14
2.2 Panoramica delle fasi di elaborazione ................................................................................. 18
2.3 Panoramica delle istruzioni ................................................................................................ 19
3 Principi di base della comunicazione seriale ....................................................................................... 22
3.1 Trasmissione di dati seriale ................................................................................................ 22
3.2 Sicurezza di trasmissione ................................................................................................... 23
3.3 Funzionamento RS232 ....................................................................................................... 26
3.4 Funzionamento RS422 ....................................................................................................... 29
3.5 Funzionamento RS485 ....................................................................................................... 32
3.6 Handshake ........................................................................................................................ 35
4 Configurazione/parametrizzazione ..................................................................................................... 40
4.1 Configurazione/parametrizzazione di un modulo di comunicazione .................................... 40
4.2 Particolarità dell'utilizzo dell'opzione di ottimizzazione delle prestazioni .............................. 41
4.3 Comunicazione tramite Freeport ........................................................................................ 42
4.3.1 Procedimento per la configurazione di un collegamento seriale con Freeport ...................... 42
4.3.2 Trasmissione dati con Freeport........................................................................................... 44
4.3.3 Invio di dati con Freeport ................................................................................................... 44
4.3.4 Ricezione di dati con Freeport ............................................................................................ 46
4.3.5 Trasparenza di codice ........................................................................................................ 51
4.3.6 Buffer di ricezione .............................................................................................................. 51
4.3.7 Comunicazione tramite DMX512........................................................................................ 52
4.4 Comunicazione tramite 3964(R)......................................................................................... 53
4.4.1 Procedimento per la configurazione di un collegamento seriale con 3964(R) ...................... 53
4.4.2 Trasmissione dati con la procedura 3964(R) ....................................................................... 55
4.4.3 Carattere di controllo ......................................................................................................... 55
4.4.4 Carattere di controllo blocco .............................................................................................. 56
4.4.5 Invio di dati con 3964(R) .................................................................................................... 56
4.4.6 Ricezione di dati con 3964(R) ............................................................................................. 58
4.5 Comunicazione tramite Modbus RTU .................................................................................. 59
4.5.1 Procedimento per la configurazione di un collegamento seriale con Modbus RTU................ 59
4.5.2 Panoramica sulla comunicazione Modbus........................................................................... 61
4.5.3 Codici funzione .................................................................................................................. 65
Informazioni di base
I manuali di sistema e il Getting Started descrivono dettagliatamente la progettazione, il
montaggio, il cablaggio e la messa in servizio dei sistemi SIMATIC S7-1500, ET 200MP,
ET 200SP e ET 200AL; per la CPU 1513/1516pro-2 PN occorre utilizzare le istruzioni operative
corrispondenti. La Guida in linea di STEP 7 supporta l'utente nelle fasi di progettazione e
programmazione.
Informazioni generali
I manuali di guida alle funzioni contengono descrizioni dettagliate su argomenti generali
riguardanti per es. la diagnostica, la comunicazione, Motion Control, il server web e OPC UA.
La documentazione può essere scaricata gratuitamente in Internet
(http://w3.siemens.com/mcms/industrial-automation-systems-simatic/en/manual-
overview/Pages/Default.aspx).
Eventuali modifiche e integrazioni dei manuali vengono descritte nelle informazioni sul
prodotto.
Le informazioni sul prodotto sono disponibili in Internet:
• S7-1500/ET 200MP (https://support.industry.siemens.com/cs/it/it/view/68052815)
• ET 200SP (https://support.industry.siemens.com/cs/it/it/view/73021864)
Manual Collection
Le Manual Collection raggruppano in un unico file l'intera documentazione relativa ai diversi
sistemi.
Le Manual Collection sono disponibili in Internet.
• S7-1500/ET 200MP (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/86140384)
• ET 200SP (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/84133942)
• ET 200AL (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/95242965)
"mySupport"
"mySupport", l’area di lavoro personale dell’utente, consente di sfruttare al meglio il servizio
Industry Online Support.
La si può usare per creare filtri, preferiti e tag, richiedere dati CAx e assemblare la propria
personale biblioteca di manuali e documentazione. Inoltre nelle richieste di assistenza sono
già preimpostati i dati personali dell’utente, il quale ha modo di controllare in qualsiasi
momento lo stato di elaborazione delle richieste che ha presentato.
Per poter usufruire della funzionalità completa di "mySupport" ci si deve registrare una volta.
"mySupport" è disponibile in Internet (https://support.industry.siemens.com/My/ww/it).
"mySupport" - Documentazione
"mySupport", l’area di lavoro personale dell’utente, consente di sfruttare al meglio il servizio
Industry Online Support.
La si può usare per creare filtri, preferiti e tag, richiedere dati CAx e assemblare la propria
personale biblioteca di manuali e documentazione. Inoltre nelle richieste di assistenza sono
già preimpostati i dati personali dell’utente, il quale ha modo di controllare in qualsiasi
momento lo stato di elaborazione delle richieste che ha presentato.
Per poter usufruire della funzionalità completa di "mySupport" ci si deve registrare una volta.
"mySupport" è disponibile in Internet
(http://support.industry.siemens.com/My/ww/it/documentation).
Esempi applicativi
Gli esempi applicativi forniscono diversi strumenti ed esempi utili nella soluzione dei problemi
di automazione. In questa sezione vengono illustrate soluzioni che prevedono l'interazione di
più componenti del sistema, senza soffermarsi sui singoli prodotti.
Gli esempi applicativi sono disponibili in Internet
(https://support.industry.siemens.com/sc/ww/it/sc/2054).
PRONETA
Con SIEMENS PRONETA (analisi della rete PROFINET) si analizza la rete dell'impianto
nell'ambito della messa in servizio. PRONETA comprende due funzioni principali:
• La panoramica della topologia scansiona automaticamente PROFINET e visualizza tutti i
componenti collegati.
• L’IO Check è un rapido test del cablaggio e della configurazione modulare di un impianto.
SIEMENS PRONETA è disponibile in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/67460624).
SINETPLAN
SINETPLAN, il Network Planner di Siemens, supporta l'utente nella pianificazione degli
impianti e delle reti di automazione basate su PROFINET. Questo tool facilita il
dimensionamento professionale e predittivo dell'installazione PROFINET già nella fase di
pianificazione. Inoltre SINETPLAN fornisce all'utente strumenti utili per ottimizzare la rete,
sfruttare al meglio le risorse di rete e pianificare le riserve. In questo modo, già prima
dell'impiego pianificato si evitano problemi durante la messa in servizio e interruzioni nella
fase produttiva. Questo aumenta la disponibilità dell'impianto produttivo e contribuisce a
migliorare la sicurezza operativa.
I vantaggi in sintesi
• ottimizzazione della rete grazie al calcolo del carico di rete per le singole porte
• maggiore disponibilità della produzione grazie alla scansione online e alla verifica degli
impianti esistenti
• trasparenza prima della messa in servizio mediante importazione e simulazione di progetti
STEP 7 esistenti
• efficienza grazie alla protezione degli investimenti nel lungo periodo e allo sfruttamento
ottimale delle risorse
SINETPLAN è disponibile in Internet (https://www.siemens.com/sinetplan).
Nota
CM PtP (ET 200SP) con IM 155-6 MF HF
Con il modulo di interfaccia IM 155-6 MF HF (6ES7155-6MU00-0CN0) si possono utilizzare
diversi protocolli per bus di campo ad eccezione di Profibus/Profinet. In questo caso la
biblioteca di istruzioni PtP Communication non è utilizzabile. Considerare in proposito le
informazioni riportate nel manuale di programmazione CM PtP nel funzionamento con
PROFINET Controller (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/59062563). Vedere
inoltre il manuale del prodotto relativo al modulo di interfaccia scaricabile in questa pagina
Internet (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/109773210).
Configurazione/parametrizzazione
La configurazione del modulo di comunicazione comprende la disposizione del modulo nella
configurazione del dispositivo di STEP 7 (TIA Portal) e le impostazioni dei parametri specifici
dei protocolli nella finestra delle proprietà del modulo (configurazione statica).
Programmazione
La programmazione comprende l'integrazione del modulo di comunicazione con la rispettiva
CPU attraverso il programma utente La programmazione del modulo di comunicazione viene
effettuata con STEP 7 (TIA Portal).
La comunicazione tra la CPU, il modulo di comunicazione e un partner della comunicazione
avviene tramite apposite istruzioni (Pagina 80). Per i sistemi di automazione S7-1500 e S7-
1200 sono disponibili una serie di istruzioni che consentono di avviare e comandare la
comunicazione nel programma utente e di influire sulla configurazione durante l'esecuzione
(configurazione dinamica).
Per maggiori informazioni, consultare Panoramica delle istruzioni (Pagina 19) e la Guida in
linea di STEP 7 (TIA Portal).
Comunicazione di dati
Nel caso dei moduli di comunicazione, lo scambio dei dati tra la CPU e il modulo può avvenire
in due modi:
• Scambio dati aciclico (Universal)
Le istruzioni punto a punto comunicano in modo asincrono con il modulo di
comunicazione leggendo e scrivendo i set di dati.
La trasmissione dei dati impiega diversi cicli.
Nota
Limiti di configurazione della CPU
Quando si utilizzano le istruzioni con la comunicazione asincrona è necessario considerare
le limitazioni di configurazione della CPU per la lettura e la scrittura dei set di dati. Se
diverse istruzioni devono leggere o scrivere contemporaneamente dei set di dati in una
CPU, il programma utente le deve richiamare in momenti diversi.
• Comunicazione ciclica dei dati (prestazioni ottimizzate per molti telegrammi brevi)
(Pagina 41))
Le istruzioni punto a punto comunicano con il modulo di comunicazione in modo sincrono
rispetto al ciclo dell'applicazione tramite i dati IO del modulo di comunicazione.
I dati di ingresso includono 32 byte, 24 dei quali sono disponibili per il telegramma. I dati
di uscita includono 32 byte, 30 dei quali sono disponibili per il telegramma. Con l'impiego
dei dati ciclici si ottimizza il tempo di reazione, in particolare se si utilizzano più CM PtP
parallelamente.
Nota
Lo scambio dati ciclico è disponibile con la biblioteca delle istruzioni PtP-Communication
dalla versione V4.0.
Istruzione Significato
Send_P2P (Pagina 101) Invio di dati a un partner di comunicazione.
Receive_P2P Ricezione dei dati da un partner di comunicazione.
(Pagina 105)
Receive_Reset Cancellazione del buffer di ricezione del modulo di comunicazione.
(Pagina 108)
Port_Config Parametrizzazione dei principali parametri di interfaccia.
(Pagina 87)
Send_Config Parametrizzazione della trasmissione; parametrizzazione dinamica dei para-
(Pagina 91) metri di trasmissione seriali di una porta.
Receive_Config Parametrizzazione della ricezione; parametrizzazione dinamica dei parametri
(Pagina 93) di ricezione seriali di una porta.
P3964_Config Registrazione del protocollo; progettazione dinamica dei parametri della
(Pagina 99) procedura 3964(R).
Signal_Get Lettura dei segnali addizionali dell'RS232.
(Pagina 109)
Signal_Set Impostazione dei segnali addizionali dell'RS232.
(Pagina 111)
Get_Features Lettura di funzioni avanzate supportate dal modulo di comunicazione.
(Pagina 113)
Set_Features Attivazione di funzioni avanzate supportate dal modulo di comunicazione.
(Pagina 114)
Istruzione Significato
Modbus_Master Comunicazione come master Modbus attraverso la porta PtP.
(Pagina 133)
Modbus_Slave Comunicazione come slave Modbus attraverso la porta PtP.
(Pagina 141)
Modbus_Comm_Load Configurazione della porta del modulo di comunicazione per Modbus RTU.
(Pagina 129)
Istruzione Significato
USS_Port_Scan Comunicazione tramite rete USS.
(Pagina 170)
USS_Drive_Control Scambio di dati con l'azionamento.
(Pagina 174)
USS_Read_Param Lettura dei parametri dall'azionamento.
(Pagina 179)
USS_Write_Param Modifica dei parametri nell'azionamento.
(Pagina 181)
Trasmissione dati
Il cosiddetto sincronismo del reticolo temporale (un reticolo fisso per la trasmissione di una
sequenza di caratteri fissa) viene mantenuto solo durante la trasmissione di un carattere.
Ogni carattere da trasmettere è preceduto da un impulso di sincronizzazione, detto anche bit
di start. La lunghezza della trasmissione del bit di start stabilisce il ciclo. La fine del
trasferimento del carattere è segnata da uno o due bit di stop.
Convenzioni
Per la trasmissione seriale, oltre al bit di start e al bit di stop, sono necessari altri accordi tra i
partner di comunicazione. Tra queste:
• Velocità di trasmissione
• Criteri di inizio e di fine di un telegramma (ad es. tempo di ritardo del carattere)
• Parità
• Numero dei bit di dati (7 o 8 bit/carattere)
• Numero dei bit di stop (1 o 2)
Figura 3-1 Posizionamento dei protocolli del modulo di comunicazione nel modello di riferimento
Segnali RS232
Se si utilizza la fisica RS232, sul modulo di comunicazione saranno presenti, oltre ai segnali
TXD, RXD e GND, anche altri segnali dell'RS232:
Dopo l'accensione del modulo di comunicazione i segnali di uscita si trovano nello stato OFF
(inattivi).
L'utilizzo dei segnali di comando DTR/DSR e RTS/CTS si può parametrizzare dall'interfaccia
utente del modulo di comunicazione.
Nei seguenti casi non è possibile influenzare i segnali RS232:
• controllo del flusso dati "Hardware RTS sempre attivato" parametrizzato
(corrisponde alla gestione automatica dei segnali addizionali)
• controllo del flusso dati "Hardware RTS sempre ON" parametrizzato
(corrisponde al controllo del flusso hardware con RTS/CTS)
• controllo del flusso dati "Hardware RTS sempre ON, ignora DTR/DSR"
Vedere a questo proposito anche il capitolo Handshake (Pagina 35).
Nella tabella seguente è riportata la piedinatura del connettore maschio sub D a 9 poli del
rispettivo modulo di comunicazione.
* Vista anteriore
Il cavo o il connettore dei cavi con connettore indicati non sono disponibili come articolo
singolo. Se i cavi con connettore vengono preparati autonomamente, occorre fare in modo
che nel partner di comunicazione gli ingressi non collegati vengano messi possibilmente a
potenziale di riposo.
Tenere presente che è ammesso esclusivamente l'uso di custodie schermate. Lo schermo del
cavo deve essere collegato con la custodia del connettore da entrambe le estremità e su
ampia superficie.
CAUTELA
Non collegare mai lo schermo del cavo con GND
Non collegare mai tra loro lo schermo del cavo e GND perché si potrebbero danneggiare le
interfacce irrimediabilmente. GND deve essere in ogni caso collegato su entrambi i lati (pin
5), altrimenti si potrebbe arrecare un danno irreparabile ai moduli dell'interfaccia.
Nella seguente figura è rappresentato il cavo con connettore per l'accoppiamento punto a
punto tra un modulo di comunicazione e un partner di comunicazione.
Segnali RS422
Se si utilizza l’RS422 fisica, sul modulo di comunicazione sono presenti i seguenti segnali:
La tabella seguente mostra l'assegnazione dei pin del connettore femmina sub D a 15 poli del
rispettivo modulo di comunicazione.
* Vista anteriore
Il cavo o il connettore dei cavi con connettore indicati non sono disponibili come articolo
singolo. Se i cavi con connettore vengono preparati autonomamente, occorre fare in modo
che nel partner di comunicazione gli ingressi non collegati vengano messi possibilmente a
potenziale di riposo.
Tenere presente che è ammesso esclusivamente l'uso di custodie schermate. Lo schermo del
cavo deve essere collegato con la custodia del connettore da entrambe le estremità e su
ampia superficie.
CAUTELA
Non collegare mai lo schermo del cavo con GND
Non collegare mai tra loro lo schermo del cavo e GND perché si potrebbero danneggiare le
interfacce irrimediabilmente. GND deve essere in ogni caso collegato su entrambi i lati (pin
8), altrimenti si potrebbero danneggiare in modo irreparabile i moduli dell'interfaccia.
Nella seguente figura è rappresentato il cavo con connettore per l'accoppiamento punto a
punto tra un modulo di comunicazione e un partner di comunicazione.
Nota
Per il tipo di cavo usato sono possibili per un modulo di comunicazione come partner di
comunicazione le seguenti lunghezze: max. 1200 m a 19200 baud, max. 500 m a 38400
baud, max. 350 m a 76800 baud, max. 250 m a 115200 baud.
Segnali RS485
Se si utilizza l’RS485 fisica, sul modulo di comunicazione sono presenti i seguenti segnali:
* Vista anteriore
CAUTELA
Non collegare mai lo schermo del cavo con GND
Non collegare mai tra loro lo schermo del cavo e GND perché si potrebbero danneggiare le
interfacce irrimediabilmente. GND deve essere in ogni caso collegato su entrambi i lati (pin
8), altrimenti si potrebbero danneggiare in modo irreparabile i moduli dell'interfaccia.
Nella seguente figura è rappresentato il cavo con connettore per l'accoppiamento punto a
punto tra un modulo di comunicazione e un partner di comunicazione.
Nota
Se il partner di comunicazione è costituito da un CM, il tipo di cavo impiegato può avere le
seguenti lunghezze: max. 1200 m a 19200 baud, max. 500 m a 38400 baud, max. 350 m a
76800 baud, max. 250 m a 115200 baud, max. 200 m a 250000 baud.
3.6 Handshake
Introduzione
I metodi di handshake controllano il flusso di dati tra due partner di comunicazione. Con
l'utilizzo di metodi di handshake si evita la perdita di dati durante la trasmissione, nel caso in
cui due apparecchiature operino a velocità diverse.
In linea di principio si differenzia tra i seguenti metodi:
Nota
I caratteri per XON e XOFF possono essere parametrizzati (qualsiasi carattere ASCII).
Per la parametrizzazione del controllo del flusso dati del software XON/XOFF, i dati utili
non devono contenere nessuno dei caratteri XON o XOFF parametrizzati.
Nota
Nella parametrizzazione "Hardware RTS sempre ON, ignora DTR/DSR" non è necessario cablare
i segnali DTR/DSR.
Nella parametrizzazione "Hardware RTS sempre ON" è assolutamente necessario effettuare un
cablaggio completo dei segnali di interfaccia usati. Assicurarsi che l'RTS locale (out) sia
collegato con il CTS (in) del partner di comunicazione e il CTS locale con l'RTS del partner di
comunicazione. Allo stesso modo il DTR locale deve essere collegato al DSR del partner di
comunicazione e il DSR locale con il DTR del partner di comunicazione.
Nota
Il "Ritardo RTS OFF" va dimensionato in modo che il partner di comunicazione possa
portarsi in attesa di ricezione prima che il tempo trascorra.
Il "Ritardo RTS OFF" va impostato in modo che il partner di comunicazione sia in grado,
prima che RTS e quindi la volontà di trasmissione sia disattivata, di ricevere gli ultimi
caratteri del telegramma in modo completo.
Nota
Se si parametrizza un comando automatico dei segnali RS232 non è possibile
comandare RTS e DTR utilizzando l'istruzione corrispondente.
Ulteriori informazioni
Nota
Con le seguenti impostazioni il comando di DTR/DSR o RTS/CTS viene acquisito dal modulo di
comunicazione:
• Hardware RTS sempre ON, ignora DTR/DSR
• Hardware RTS sempre ON
• Hardware RTS sempre attivato
Nota
Modbus RTU
Nel caso della comunicazione Modbus RTU, l'ottimizzazione delle prestazioni pone limitazioni
alla configurazione dei dati trasmessi (Pagina 65).
Presupposti
• L'hardware è stato configurato ed è stato stabilito un collegamento elettrico con il partner
di accoppiamento.
• Il progetto è stato creato in STEP 7 (TIA Portal) e la CPU è stata inserita nella
configurazione hardware.
Procedimento - Programmazione
1. Definire la struttura di dati che conterrà i dati da trasmettere.
Invio dei dati
1. Inserire le istruzioni della biblioteca PtP Communication: Send_P2P per l'invio dei dati
2. Collegare i parametri di ingresso e di uscita dell'istruzione, ad es.:
– L'HWID delle variabili di sistema all'ingresso PORT
– La struttura con i dati da inviare all'ingresso BUFFER
Avvertenza: durante il funzionamento l'area dati specificata viene inviata ad ogni fronte di
salita nell'ingresso REQ. Il blocco deve essere richiamato finché DONE non indica che i dati
sono stati trasmessi all'unità.
Se si verifica un errore, ERROR viene impostato una volta e STATUS informa che i dati non
sono stati trasmessi.
Ulteriori opzioni
• Le istruzioni che terminano con _Config possono essere utilizzate in opzione per
modificare i parametri della configurazione hardware durante il funzionamento. Le
modifiche non vengono salvate nella configurazione hardware. Al successivo riavvio
vengono nuovamente sovrascritte.
• Per comandare i segnali addizionali RS232 nel caso in cui il comando automatico non
fosse utilizzabile si possono usare le istruzioni Signal_Set e Signal_Get.
Introduzione
Freeport è un protocollo liberamente programmabile basato su telegrammi conosciuto anche
come protocollo ASCII.
Il protocollo Freeport gestisce la trasmissione dati in un accoppiamento punto a punto tra il
modulo di comunicazione e un partner di comunicazione. Il protocollo Freeport contiene il
livello fisico (livello 1).
Con il protocollo Freeport possono essere trasmessi e ricevuti messaggi con una struttura
qualsiasi (tutti i caratteri da 00H a FFH (con struttura carattere da 8 bit di dati) o da 00H a 7FH
(con struttura carattere da 7 bit di dati).
Sia per la direzione di trasmissione che per quella di ricezione vanno parametrizzati i criteri
iniziali e finali di un telegramma. I criteri iniziali e finali di un telegramma possono essere
parametrizzati in modi diversi.
Per la comunicazione con il partner sono disponibili apposite istruzioni (vedere Panoramica
della programmazione PtP).
Nota
Se si sceglie la combinazione "Invia Break prima dell'inizio del telegramma", "Invia Idle
Line" e "Ritardo RTS ON", le istruzioni vengono eseguite nella sequenza "Ritardo RTS ON",
"Invia Break prima dell'inizio del telegramma" e "Invia Idle Line".
Esempio:
Nota
In presenza di elevate velocità di trasmissione dati si raccomanda un valore di almeno 100 bit
time.
Nota
Se non è attivato nessun altro criterio finale, i criteri "Lunghezza fissa del telegramma" e
"Numero massimo di caratteri" si comportano allo stesso modo.
Esempio:
Parametrizzazioni per "Lunghezza nel messaggio"
Offset del campo di lunghezza nel messag- 3º byte (come offset si deve parametrizzare "2")
gio:
Dimensioni del campo di lunghezza: 1 byte
Numero dei caratteri che non rientrano 3 byte
nella lunghezza indicata:
Sequenza di fine
Nella ricezione di dati, la fine del telegramma viene riconosciuta con la ricezione della
sequenza di fine parametrizzata (max. 5 caratteri). La sequenza di fine che comprende fino a
5 caratteri può contenere anche "don't care characters". I dati ricevuti, inclusa la sequenza di
fine, vengono acquisiti dalla CPU.
Utilizzando la sequenza di fine, la trasmissione non è a codice trasparente, è pertanto
necessario escludere che il riconoscimento finale sia presente nei dati utili dell'utente.
Nota
Sequenza di fine telegramma
Con 1 solo carattere finale, la registrazione deve avvenire tassativamente nella 5° riga.
Con 2 caratteri finali, le registrazioni devono avvenire nella 4° e 5° riga (senza spazi).
Lo stesso vale con l'impiego di altri caratteri.
Trasparenza di codice
Trasparenza di codice significa che nei dati utili può presentarsi qualsiasi combinazione di
caratteri senza che venga riconosciuto il criterio di fine.
La trasparenza di codice della procedura dipende dalla scelta del criterio finale parametrizzato
e dal controllo di flusso:
• Con sequenza di fine stabilita o utilizzo del controllo di flusso XON/XOFF
– codice non trasparente
• Criterio finale Tempo di ritardo del carattere, Lunghezza fissa del telegramma, Lunghezza
massima del telegramma, Time out dei messaggi o Time out di risposta e Lunghezza nel
messaggio
– codice trasparente
Nota
Se la lettura continua dei dati di ricezione nel programma utente viene sospesa per un po',
quando vengono richiesti di nuovo i dati di ricezione è possibile che il modulo di
comunicazione riceva prima un telegramma vecchio e che la CPU riceva il telegramma più
recente solo in seguito. Il vecchio telegramma è già stato acquisito dal buffer di ricezione del
modulo di comunicazione al momento dell'interruzione e predisposto per la trasmissione
sulla CPU.
Presupposti
• L'hardware è stato configurato ed è stato stabilito un collegamento elettrico con il partner
di accoppiamento.
• Il progetto è stato creato in STEP 7 (TIA Portal) e la CPU è stata inserita nella
configurazione hardware.
Procedimento - Programmazione
1. Definire la struttura di dati che conterrà i dati da trasmettere.
Invio dei dati:
1. Inserire le istruzioni della biblioteca PtP Communication: Send_P2P per l'invio dei dati
2. Collegare i parametri di ingresso e di uscita dell'istruzione, ad es.:
– L'HWID delle variabili di sistema all'ingresso PORT
– La struttura con i dati da inviare all'ingresso BUFFER
Avvertenza: durante il funzionamento l'area dati specificata viene inviata ad ogni fronte di
salita nell'ingresso REQ. Il blocco deve essere richiamato finché DONE non indica che i dati
sono stati trasmessi all'unità.
Se si verifica un errore, ERROR viene impostato una volta e STATUS informa che i dati non
sono stati trasmessi.
Ulteriori opzioni
• Le istruzioni che terminano con _Config possono essere utilizzate in opzione per
modificare i parametri della configurazione hardware durante il funzionamento. Le
modifiche non vengono salvate nella configurazione hardware. Al successivo riavvio
vengono nuovamente sovrascritte.
• Per comandare i segnali addizionali RS232 nel caso in cui il comando automatico non
fosse utilizzabile si possono usare le istruzioni Signal_Set e Signal_Get.
Introduzione
La procedura 3964(R) gestisce la trasmissione dati in un accoppiamento punto a punto tra il
modulo di comunicazione e un relativo partner. Oltre al livello fisico (livello 1), la procedura
3964(R) comprende anche il livello di collegamento (livello 2).
Per la comunicazione con il partner sono disponibili apposite istruzioni (vedere Panoramica
della programmazione PtP).
Introduzione
La procedura 3964(R) aggiunge alla trasmissione dei dati di informazione un carattere di
comando (livello di collegamento). Esso permette al partner della comunicazione di
controllare se i dati arrivati sono completi e senza errori.
Nota
Se, all'interno di un telegramma, viene trasmesso come carattere di informazione DLE, per
differenziarlo dal carattere di controllo DLE nell'attivazione e nella disattivazione del
collegamento sulla linea di trasmissione, esso viene inviato due volte (raddoppiamento DLE).
Il ricevente annulla poi il raddoppio del DLE.
Priorità
Con la procedura 3964(R) è necessario assegnare una priorità maggiore a un partner di
comunicazione e una priorità minore all'altro. Se entrambi i partner creano il collegamento
contemporaneamente, il partner con la priorità più bassa deve resettare il proprio ordine di
trasmissione.
Nota
Nel caso in cui sia stato raddoppiato, il carattere DLE viene introdotto due volte nella
formazione del BCC.
Invio di dati
Se l'attivazione del collegamento ha successo, i dati utili contenuti nel buffer di uscita del
processore di comunicazione vengono trasmessi al partner di comunicazione con i parametri
di trasmissione scelti (l'eventuale DLE rilevato nei dati utili viene raddoppiato nel corso della
trasmissione). Il partner sorveglia l'intervallo di tempo tra l'arrivo di un carattere e l'altro.
L'intervallo tra due caratteri non può superare il tempo di ritardo caratteri (ZVZ). La
sorveglianza del tempo di ritardo caratteri inizia subito dopo l'attivazione del collegamento.
Se il partner di comunicazione invia il carattere NAK nel corso di una trasmissione, la
procedura interrompe il blocco e lo ripete nel modo descritto precedentemente, iniziando con
l'attivazione del collegamento. Con un altro carattere la procedura attende innanzitutto che
trascorra il tempo di ritardo caratteri e quindi invia NAK per portare il partner di
comunicazione in stato di riposo. A questo punto la procedura ricomincia l'invio creando il
collegamento STX.
Ricezione di dati
Dopo un'attivazione del collegamento corretta, i caratteri ricevuti vengono depositati nel
buffer di ricezione. Se vengono ricevuti due caratteri DLE consecutivi, nel buffer ne verrà
memorizzato solo uno.
Una volta attivato il collegamento e dopo ogni carattere ricevuto si attende, durante il tempo
di ritardo carattere, il carattere successivo. Se il tempo trascorre senza ricezione, viene inviato
al partner di comunicazione il carattere NAK. Il modulo di comunicazione emette il relativo
messaggio di errore. Si attende quindi una ripetizione.
Se durante la ricezione si verificano errori di trasmissione (errori di struttura carattere, errori
di parità ecc.), la ricezione continuerà fino alla disattivazione del collegamento, quindi verrà
inviato il carattere NAK al partner di comunicazione. Si attende quindi una ripetizione. Se non
è possibile ricevere il blocco correttamente nemmeno dopo il numero di tentativi di
trasmissione specificati o se il partner di comunicazione non inizia la ripetizione entro un
tempo di attesa del blocco di 4 s, la procedura interrompe la ricezione. Il modulo di
comunicazione segnala la prima trasmissione difettosa e l'interruzione definitiva.
Presupposti
• L'hardware è stato configurato ed è stato stabilito un collegamento elettrico con il partner
di accoppiamento.
• Il progetto è stato creato in STEP 7 (TIA Portal) e la CPU è stata inserita nella
configurazione hardware.
Procedimento - Programmazione
1. Definire la struttura di dati che conterrà i dati da trasmettere.
2. Collegare l'istruzione Modbus_Comm_Load all'esecuzione ciclica per la parametrizzazione
del modulo di comunicazione.
3. Collegare l'HWID delle variabili di sistema all'ingresso PORT.
4. Richiamare l'istruzione finché l'uscita DONE non indica che è stata eseguita correttamente. In
seguito non richiamarla più, a meno che non si vogliano modificare i parametri di
comunicazione.
Funzionamento come master Modbus:
1. Inserire l'istruzione Modbus_Master della biblioteca MODBUS (RTU).
2. Collegare la struttura di dati con i dati da inviare nell'ingresso BUFFER.
3. Collegare il DB di istanza dell'istruzione Modbus_Master all'ingresso MB_DB di
Modbus_Comm_Load.
Avvertenza: durante il funzionamento ogni fronte di salita nell'ingresso REQ elabora una
volta l'ordine specificato. Il blocco deve essere richiamato finché DONE non indica che i
dati sono stati trasmessi all'unità.
Se si verifica un errore, ERROR viene impostato una volta e STATUS informa che i dati non
sono stati trasmessi.
Funzione dell'accoppiamento
Con i moduli di comunicazione opportuni e le rispettive istruzioni è possibile creare un
collegamento di comunicazione tra un sistema di controllo remoto Modbus e un sistema
SIMATIC S7.
Per la trasmissione viene utilizzato il protocollo GOULD - MODBUS in formato RTU.
Per la comunicazione tra un modulo di comunicazione utilizzato come slave Modbus e un
sistema master è possibile utilizzare i codici funzione 01, 02, 03, 04, 05, 06, 08, 15 e 16
(vedere Codici funzione (Pagina 65)).
Se si utilizza un modulo di comunicazione SIMATIC S7 come master Modbus sono disponibili
anche i codici funzione 11 e 12.
Indirizzo slave
L'indirizzo slave può rientrare nel campo da 1 a 247 (byte) o da 1 a 65535 (parola). Con
l'indirizzo viene interrogato uno slave definito nel bus.
Broadcast Message
Con indirizzo slave zero il master interroga tutti gli slave nel bus.
I messaggi Broadcast sono ammessi solo in combinazione con i codici funzione 05, 06, 15 o
16 in scrittura.
In caso di Broadcast-Message lo slave non invia alcun telegramma di risposta.
Controllo CRC
La conclusione del telegramma genera la somma di controllo 16 CRC di due byte, formata in
base al polinomio x16 + x15 + x2 + 1.
Prima viene trasmesso il Low-Byte, quindi l'High-Byte.
Exception Responses
Quando lo slave riconosce un errore nel telegramma di richiesta del master, ad esempio, un
indirizzo di registro non ammesso, imposta il bit con valore maggiore nel codice funzione del
telegramma di risposta.
Quindi viene trasmesso un byte Exception Code che descrive la causa dell'errore.
Il significato del parametro citato è riportato nella descrizione "GOULD MODICON Modbus
Protocol" (non fa parte della presente documentazione).
Quando il driver riceve un Exception Code Telegramm l'ordine corrente con errore viene
terminato.
Funzionamento RS232
Il funzionamento RS232 è possibile con i seguenti moduli di comunicazione:
• CM PtP RS232 HF
• CM PtP (ET 200SP)
Per informazioni sul funzionamento RS232 vedere il capitolo Funzionamento RS232
(Pagina 26).
Per informazioni sul controllo del flusso dati hardware e l'utilizzo automatico dei segnali
addizionali consultare il capitolo Handshake (Pagina 35).
Funzionamento RS422/485
Il funzionamento RS422/485 è possibile con i seguenti moduli di comunicazione:
• CM PtP RS422/485 HF
• CM PtP (ET 200SP)
Per informazioni sul funzionamento RS422/485 vedere i capitoli Funzionamento RS422
(Pagina 29) e Funzionamento RS485 (Pagina 32).
FAQ
Ulteriori informazioni sono disponibili nelle seguenti FAQ alla sezione Siemens Industry
Online Support:
• ID articolo: 68202723 (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/en/view/68202723)
• ID articolo: 58386780 (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/en/view/58386780)
Il codice funzione Modbus 00 invia un messaggio Broadcast a tutti gli slave (senza risposta
dello slave).
Codice Funzione secondo specifi- CM PtP è il master Modbus CM PtP è lo slave Modbus
funzione ca MODBUS
01 Read Coil Status 1 ... 168/160 bit/richiesta (160 in 1 ... 216/208 bit/richiesta (208 in caso
caso di indirizzo di stazione esteso) di indirizzo di stazione esteso)
02 Read Input Status 1 ... 168/160 bit/richiesta (160 in 1 ... 216/208 bit/richiesta (208 in caso
caso di indirizzo di stazione esteso) di indirizzo di stazione esteso)
03 Read Holding Registers 1 ... 10 parola/richiesta 1 ... 13 parola/richiesta
04 Read Input Registers 1 ... 10 parola/richiesta 1 ... 13 parola/richiesta
05 Force Single Coil 1 bit/richiesta 1 bit/richiesta
06 Preset Single Register 1 parola/richiesta 1 parola/richiesta
15 Force Multiple Coils 1 ... 184/176 bit/richiesta (176 in 1 ... 136/128 bit/richiesta (128 in caso
caso di indirizzo di stazione esteso) di indirizzo di stazione esteso)
16 Preset Multiple Registers 1 ... 11 parola/richiesta 1 ... 8 parola/richiesta
Il codice funzione Modbus 00 invia un messaggio Broadcast a tutti gli slave (senza risposta
dello slave).
Modbus S7-1500
FC 1) Funzione Dichiarazione Area di indirizzi Dichiarazione Indirizzo CPU
01 Leggi bit Output 1 - 9999 Immagine di processo delle A0.0 - A1249.6
uscite
02 Leggi bit Input 10001 - 19999 Immagine di processo degli I0.0 - E1249.6
ingressi
03 2) Leggi parole Holding Register 40001 - 49999 DW0 - DW19998 L'area di indirizzi M
oppure o dipende dalla CPU
400001 - 465535 DW0 - DW131068
04 Leggi parole Input 30001 - 39999 Immagine di processo degli IW0 - IW19996
ingressi
05 2) Scrivi bit Output 1 - 9999 Immagine di processo delle Q0.0 - Q1248.7
uscite
06 Scrivi parole Holding Register 40001 - 49999 DW0 - DW19998 L'area di indirizzi M
oppure o dipende dalla CPU
400001 - 465535 DW0 - DW131068
15 Scrivi bit Output 1 - 9999 Immagine di processo delle A0.0 - A1249.6
uscite
16 2) Scrivi parole Holding Register 40001 - 49999 DW0 - DW19998 L'area di indirizzi M
oppure o dipende dalla CPU
400001 - 465535 DW0 - DW131068
1) FC = codice funzione
2) Il valore di HR_Start_Offset consente di stabilire se gli FC 03, 05 e 16 verranno usati per indirizzare aree di dati o di merker
della CPU SIMATIC.
Presupposti
• L'hardware è stato configurato ed è stato stabilito un collegamento elettrico con il partner
di accoppiamento.
• Il progetto è stato creato in STEP 7 (TIA Portal) e la CPU è stata inserita nella
configurazione hardware.
Procedimento - Programmazione
1. Inserire l'istruzione USS_Port_Scan della biblioteca USS Communication.
2. Collegare l'HWID delle variabili di sistema all'ingresso PORT.
3. Inserire l'istruzione USS_Drive_Control della biblioteca USS Communication.
4. Collegare la struttura di dati USS_DB del DB di istanza dell'istruzione USS_Drive_Control
all'ingresso USS_DB dell'istruzione USS_Port_Scan. La struttura contiene i dati da trasmettere
per tutti gli azionamenti.
5. Inserire un richiamo dell'istruzione USS_Drive_Control per ogni altro asse che verrà collegato
attraverso questa interfaccia USS.
Utilizzare sempre lo stesso DB di istanza. Per distinguere i DB di istanza indicare l'indirizzo
USS nell'ingresso DRIVE dell'istruzione USS_Drive_Control. In questo modo nei parametri di
ciascun richiamo saranno disponibili i dati di comando e di feedback per i diversi
azionamenti.
Introduzione
Il protocollo USS® (Universal Serial Interface Protocol) è un semplice protocollo di
trasmissione dati seriale concepito appositamente per rispondere ai requisiti della tecnica di
azionamento.
Il protocollo USS definisce una tecnica di accesso secondo il principio masterslave per la
comunicazione mediante un bus seriale. Al bus si possono collegare un master e fino a 16
azionamenti (slave). I singoli azionamenti vengono scelti dal master con l'aiuto di un
carattere dell'indirizzo nel telegramma. Un azionamento non può mai trasmettere senza
prima essere stato avviato dal master. Non è quindi possibile una trasmissione diretta dei dati
tra singoli azionamenti. La comunicazione funziona in semiduplex. La funzione di master non
può essere trasferita.
La tecnica di azionamento richiede tempi di reazione ben definiti per i compiti di controllo e
regolazione da gestire e quindi uno scambio di telegrammi rigidamente ciclico.
Il master invia continuamente telegrammi agli azionamenti (telegrammi d'ordine) e attende
sempre un telegramma di risposta da ciascuno degli azionamenti indirizzati.
Un azionamento deve inviare un telegramma di risposta se
• ha ricevuto un telegramma senza errori e se
• era indirizzato in questo telegramma.
Un azionamento non deve rispondere se queste condizioni non sono soddisfatte o se è stato
indirizzato in broadcast.
Il master considera attivo il collegamento con un azionamento se dopo un determinato
tempo di elaborazione (tempo di ritardo risposta) riceve un telegramma di risposta
dall'azionamento.
Nel caso dei dati costituiti da una parola (16 bit), viene inviato prima il byte superiore, seguito
da quello inferiore. In base allo stesso principio, nel caso dei dati a doppia parola viene inviata
prima la parola superiore e poi quella inferiore. La lunghezza dei telegrammi viene indicata in
byte.
Sequenza di trasmissione
Le istruzioni eseguono la trasmissione dei dati ciclicamente con max. 16 azionamenti slave.
Per ogni azionamento è attivo solo un ordine per volta.
Caratteristiche prestazionali:
• Creazione di aree dati per la comunicazione a seconda della configurazione di bus
• Esecuzione e controllo di ordini PKW
• Controllo del sistema complessivo e trattamento degli errori
• Comunicazione con la CPU
• Accesso alle funzioni dell'azionamento
• Lettura dei parametri dell'azionamento
• Scrittura dei parametri dell'azionamento
Istruzioni PtP
Istruzioni Modbus
Nota
Utilizzo alternativo di Modbus_Slave e Modbus_Master
Un modulo di comunicazione può essere utilizzato come master o come slave.
Istruzioni USS
5.4 Istruzioni
Comunicazione di dati
Nel caso dei moduli di comunicazione, lo scambio dei dati tra la CPU e il modulo può avvenire
in due modi:
• Scambio aciclico dei dati (Universal)
Le istruzioni Freeport comunicano in modo asincrono con il modulo di comunicazione
leggendo e scrivendo i set di dati.
La trasmissione dei dati impiega diversi cicli.
Nota
Limiti di configurazione della CPU
Quando si utilizzano le istruzioni con la comunicazione asincrona è necessario considerare
le limitazioni di configurazione della CPU per la lettura e la scrittura dei set di dati. Se
diverse istruzioni devono leggere o scrivere contemporaneamente dei set di dati in una
CPU, il programma utente le deve richiamare in momenti diversi.
• Comunicazione ciclica dei dati (prestazioni ottimizzate per molti telegrammi brevi)
(Pagina 41))
Le istruzioni Freeport comunicano con il modulo di comunicazione in modo sincrono
rispetto al ciclo dell'applicazione tramite i dati IO del modulo di comunicazione. L'impiego
dei dati ciclici consente di ottimizzare il tempo di reazione, in particolare se si utilizzano
più CM PtP parallelamente.
Nota
Lo scambio dati ciclico è disponibile con la biblioteca delle istruzioni PtP-Communication
dalla versione V4.0.
Istruzioni di configurazione
Prima che il programma utente possa avviare la comunicazione Freeport è necessario
configurare l'interfaccia di comunicazione e i parametri per la trasmissione e la ricezione dei
dati.
L'interfaccia e i dati si possono configurare per ciascun CM nella configurazione dispositivi o
con le seguenti istruzioni del programma utente:
• Port_Config (Pagina 87)
• Send_Config (Pagina 91)
• Receive_Config (Pagina 93)
• P3964_Config (Pagina 99)
ATTENZIONE
Configurazione dispositivo <-> istruzioni di configurazione
Con ogni Power On della CPU (ripristino della tensione) i parametri della configurazione del
dispositivo vengono trasferiti al CM.
I parametri delle istruzioni di configurazione vengono trasferiti al CM in base al programma
utente.
I parametri della configurazione del dispositivo non sono sincronizzati con quelli delle
istruzioni della configurazione, in altri termini i parametri delle istruzioni di configurazione
non vengono applicati alla configurazione del dispositivo della CPU.
Attraverso il programma utente è possibile decidere quando e quali parametri devono
essere attivi nel CM.
Istruzioni di comunicazione
Con le istruzioni per la comunicazione Freeport il programma utente può inviare dati alle
interfacce di comunicazione e ricevere dati da queste ultime. I CM inviano e ricevono dati
ai/dai nodi della comunicazione.
• Send_P2P (Pagina 101)
• Receive_P2P (Pagina 105)
Nota
Coerenza dei dati
• Per trasmettere i dati mantenendone la coerenza non è consentito modificarli con
l'istruzione Send_P2P tra il fronte di salita del parametro REQ e l'impostazione di DONE.
• Per leggere i dati di ricezione in modo coerente, i dati devono essere analizzati solo nel
ciclo in cui NDR = TRUE.
Nota
Risoluzione in bit time
Per diversi parametri nella velocità di trasmissione dati configurata viene indicato il numero di
bit time. Indicare il parametro in bit time permette di avere un parametro indipendente dalla
velocità di trasmissione dati. Tutti i parametri con l'unità in bit time si possono indicare con
un numero max. di 65535.
Nota
Salvataggio di STATUS
I parametri DONE, NDR, ERROR e STATUS sono presenti solo per un ciclo di blocco. Per
visualizzare STATUS è perciò necessario copiarlo in un'area dati libera.
master
Tipica sequenza per un master:
1. L'istruzione Send_P2P determina una trasmissione al CM.
La trasmissione dati viene avviata con un fronte di salita nell'ingresso REQ.
2. L'istruzione Send_P2P viene eseguita in cicli consecutivi per interrogare lo stato della
trasmissione.
3. Se l'istruzione Send_P2P segnala la fine della trasmissione nell'uscita DONE, il codice utente
può preparare la ricezione della risposta.
4. L'istruzione Receive_P2P viene eseguita ripetutamente per verificare se è presente una
risposta. Se il CM ha rilevato i dati di risposta l'istruzione Receive_P2P copia la risposta nella
CPU e segnala nell'uscita NDR che sono stati ricevuti nuovi dati.
5. Il programma utente può elaborare la risposta.
6. Ritorno al passo 1 e ripetizione della sequenza.
slave
Tipica sequenza per uno slave:
1. Il programma utente esegue l'istruzione Receive_P2P in ogni ciclo.
2. Se il CM ha ricevuto una richiesta, l'istruzione Receive_P2P segnala nell'uscita NDR che sono
pronti nuovi dati e la richiesta viene copiata nella CPU.
3. Il programma utente elabora la richiesta e genera una risposta.
4. Con l'istruzione Send_P2P viene reinviata la risposta al master.
5. L'istruzione Send_P2P deve essere eseguita ripetutamente per garantire che la trasmissione
abbia luogo.
6. Ritorno al passo 1 e ripetizione della sequenza.
Lo slave deve far sì che l'istruzione Receive_P2P venga richiamata un numero di volte
sufficiente da poter ricevere una trasmissione dal master prima che questo interrompa
l'operazione perché scade il timeout nell'attesa di una risposta. A questo scopo il programma
utente può richiamare Receive_P2P da un OB di ciclo il cui tempo di ciclo sia sufficientemente
breve per ricevere una trasmissione dal master prima che scada il timeout impostato. Se il
tempo di ciclo impostato per l'OB è tale da consentire due esecuzioni entro il timeout
impostato del master il programma utente può ricevere tutte le trasmissioni senza perdite di
dati.
Parametri Descrizione
REQ La trasmissione dati viene avviata con un fronte di salita sull'ingresso REQ. Un ulteriore fronte di salita
su REQ può essere creato solo una volta terminato l'ordine (DONE o ERROR). A seconda della quantità
dei dati, una trasmissione può richiedere diversi richiami (cicli di programma).
Se si inserisce un'istruzione Freeport nel programma, STEP 7 chiederà di indicare il DB di istanza (o di
far creare a STEP 7 un opportuno DB di istanza). Utilizzare un DB univoco per ogni richiamo di un'istru-
zione PtP.
PORT Un indirizzo di porta viene assegnato durante la configurazione del modulo di comunicazione. Il para-
metro PORT comunica all'istruzione l'assegnazione a un determinato modulo di comunicazione.
Dopo la configurazione è possibile selezionare un nome simbolico per la porta standard. Il valore della
porta CM assegnata è la proprietà "ID hardware" della configurazione del dispositivo nell'S7-1200/1500
o l'"Indirizzo di ingresso" nell'S7-300/400. Il nome simbolico della porta viene assegnato nella tabella
dei simboli.
I parametri di uscita DONE, NDR, ERROR e STATUS delle istruzioni Freeport indicano lo stato di
esecuzione delle funzioni Freeport.
Nota
Osservare che i parametri DONE, NDR, ERROR e STATUS sono impostati solo per la durata di
un ciclo.
Vedere anche
Particolarità dell'utilizzo dell'opzione di ottimizzazione delle prestazioni (Pagina 41)
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
Con l'istruzione Port_Config (configurazione della porta) è possibile modificare dal proprio
programma i parametri come la velocità di trasmissione dati. I dati presenti nel CM vengono
cancellati con l'esecuzione di Port_Config.
Le modifiche della configurazione di Port_Config non vengono salvate nella CPU bensì sul
CM. Al ripristino della tensione il CM viene parametrizzato con i dati contenuti nella
configurazione del dispositivo.
Parametri
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
Con l'istruzione Send_Config (configurazione della trasmissione) è possibile modificare i
parametri di trasmissione dal programma utente durante il funzionamento (condizioni che
modificano l'inizio e la fine dei dati da inviare). I dati in coda in un CM vengono cancellati
quando viene eseguita Send_Config.
Le modifiche della configurazione di Send_Config non vengono salvate nella CPU bensì sul
CM. I parametri salvati nella configurazione del dispositivo vengono ripristinati al ritorno della
tensione della CPU o del modulo di comunicazione.
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
Con l'istruzione Receive_Config (configurazione della ricezione) è possibile modificare i
parametri di ricezione dal programma utente durante il funzionamento. Questa istruzione
configura le condizioni che indicano l'inizio e la fine dei dati ricevuti. I dati in coda in un CM
vengono cancellati quando viene eseguita Receive_Config.
Le modifiche della configurazione di Receive_Config salvate nel CM non sono a ritenzione. I
parametri salvati nella configurazione del dispositivo vengono ripristinati al ritorno della
tensione nella CPU o nel modulo di comunicazione. Si deve quindi richiamare di nuovo
l'istruzione Receive_Config dal programma utente quando torna la tensione nella CPU o nel
modulo di comunicazione, in modo da sovrascrivere nuovamente i parametri memorizzati
nella configurazione del dispositivo.
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Struttura del tipo di dati del parametro Receive_Conditions, parte 1 (condizioni iniziali)
Esempio
Si considerino i seguenti dati ricevuti in codice esadecimale: "68 10 aa 68 bb 10 aa 16". Le
sequenze di caratteri iniziali configurate sono riportate nella tabella sottostante. Le sequenze
di caratteri iniziali vengono analizzate dopo che è stato ricevuto senza errori il primo carattere
68H. Dopo aver ricevuto correttamente il quarto carattere (il secondo 68H) la condizione
iniziale 1 è soddisfatta. Una volta soddisfatte le condizioni iniziali comincia la valutazione
delle condizioni finali.
L'elaborazione della sequenza di caratteri iniziali può essere interrotta in seguito a diversi
errori di parità, di framing o di ritardo intercarattere. In seguito a questi errori i dati non
vengono ricevuti perché non è soddisfatta la condizione iniziale (segue un messaggio di
errore).
Condizione iniziale Primo carattere Primo carattere Primo carattere Primo carattere Primo carattere
+1 +2 +3 +4
1 68H xx xx 68H xx
2 10H aaH xx xx xx
3 dcH aaH xx xx xx
4 e5H xx xx xx xx
Struttura del tipo di dati del parametro Receive_Conditions, parte 2 (condizioni finali)
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
L'istruzione P3964_Config (configurazione del protocollo) consente di modificare dal
programma utente i parametri del protocollo 3964(R) come tempo di ritardo intercarattere,
priorità e verifica blocco.
Le modifiche della configurazione di P3964_Config non vengono salvate nella CPU bensì sul
CM. I parametri salvati nella configurazione del dispositivo vengono ripristinati al ritorno della
tensione della CPU o del modulo di comunicazione.
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
L'istruzione Send_P2P (invio di dati punto a punto) avvia la trasmissione dei dati e trasferisce
al modulo di comunicazione il contenuto del buffer assegnato. Mentre il CM invia i dati alla
velocità di trasmissione, l'esecuzione del programma della CPU prosegue. Può essere presente
solo un'istruzione di trasmissione per modulo di comunicazione. Il CM segnala un errore se
viene eseguita una seconda istruzione Send_P2P mentre il CM sta già inviando un
telegramma.
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Parametri
Quando è in corso un'istruzione di trasmissione le uscite DONE e ERROR hanno lo stato FALSE.
Al termine dell'istruzione di trasmissione una delle uscite DONE o ERROR viene impostata a
TRUE per segnalare lo stato dell'istruzione. Se ERROR ha lo stato TRUE il codice di errore
nell'uscita STATUS può essere analizzato.
L'istruzione restituisce lo stato 16#7001 se l'interfaccia di comunicazione accetta i dati di
trasmissione. Le successive esecuzioni di Send_P2P restituiscono il valore 16#7002 se il CM
sta ancora trasmettendo. Al termine dell'istruzione di trasmissione il CM restituisce lo stato
16#0000 per l'istruzione (se non si sono verificati errori). Le successive esecuzioni di
Send_P2P con REQ = 0 restituiscono lo stato 16#7000 (non occupato).
Il diagramma seguente mostra la relazione tra i valori di uscita e REQ. Si presuppone che
l'istruzione venga richiamata ciclicamente per controllare lo stato della trasmissione
(rappresentato dai valori di STATUS).
La figura seguente mostra che i parametri DONE e STATUS sono validi solo per un ciclo se
sulla linea REQ è presente un impulso (per la durata di un ciclo) per avviare l'istruzione di
trasmissione.
La figura seguente mostra la relazione dei parametri DONE, ERROR e STATUS in caso di errore.
I valori DONE, ERROR e STATUS sono validi solo finché Send_P2P viene eseguito nuovamente
con lo stesso DB di istanza.
BUFFER Descrizione
Tipo di dati semplici Per la trasmissione vale quanto segue: il valore LENGTH deve contenere il numero di byte di questo
tipo di dati.
Esempio: se il valore è Word, LENGTH deve essere due. Se il valore è DWord o Real, LENGTH deve
essere quattro.
Struttura Se l'opzione per l'ottimizzazione delle prestazioni non è attiva:
• Per la memoria ottimizzata vale quanto segue: la lunghezza max. consentita per il BUFFER è di
1024 Byte; altrimenti sono ammessi fino a 4 kByte in funzione del modulo.
• Per la trasmissione vale quanto segue: il valore LENGTH può contenere un numero di byte infe-
riore alla lunghezza complessiva della struttura in byte, nel qual caso vengono inviati solo i primi
byte LENGTH della struttura.
Se l'opzione per l'ottimizzazione delle prestazioni è attiva:
• la lunghezza max. consentita per il BUFFER è di 30 byte.
Array Per la memoria ottimizzata vale quanto segue: Se il tipo di dati array è diverso da Byte, Word o
DWord, la lunghezza max. consentita del buffer è di 1024 byte. Se la memoria non è ottimizzata si
possono trasferire fino a 4 kByte in funzione del modulo, indipendentemente dalla struttura dei
dati.
Per la trasmissione vale quanto segue: il valore LENGTH può contenere un numero di byte inferiore
alla lunghezza complessiva dell'array in byte e deve essere un multiplo del numero di byte dell'ele-
mento dati. Esempio: il parametro LENGTH di un array del tipo Word deve essere un multiplo di due
e un multiplo di quattro se l'array è del tipo Real.
Ad esempio, se BUFFER contiene un array con 15 elementi (in totale 60 byte) e si specifica LENGTH
= 20, vengono trasferiti i primi cinque elementi DWord dell'array. Se LENGTH non viene specificato
o ha lunghezza 0 viene trasferito l'array completo.
String Il parametro LENGTH contiene il numero dei caratteri da trasmettere. Vengono trasferiti solo i carat-
teri di String. I byte con la lunghezza max. e la lunghezza effettiva di String non vengono inviati.
LENGTH Descrizione
=0 Viene trasferito l'intero contenuto dell'area di memoria specificata in BUFFER.
Se BUFFER indica una stringa, viene trasferito l'intero contenuto della stringa senza i
byte con la lunghezza max. ed effettiva.
>0 Il contenuto viene trasferito fino alla lunghezza parametrizzata dell'area di memoria
specificata tramite BUFFER.
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
L'istruzione Receive_P2P (ricezione dei dati tramite comunicazione punto a punto) controlla i
telegrammi ricevuti nel CM. Quando è presente un telegramma, il CM lo trasmette alla CPU.
Gli errori di ricezione vengono visualizzati nel parametro STATUS.
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Se ERROR ha lo stato TRUE il codice di errore nell'uscita STATUS può essere analizzato. Il
valore STATUS indica la causa della fine della ricezione nel CM.
In genere è un valore positivo che indica che la ricezione è riuscita e quale criterio di fine del
telegramma è stato riconosciuto.
Se il valore di STATUS è negativo (il bit più significativo del valore esadecimale è impostato) la
ricezione è stata interrotta a causa di una condizione di errore, ad es. di parità, framing o
overflow.
Ogni modulo di comunicazione può bufferizzare un numero di telegrammi specifico del
modulo. Se nel CM sono disponibili diversi telegrammi, l'istruzione Receive_P2P emette il
telegramma disponibile meno recente (FIFO).
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
L'istruzione Receive_Reset (reset del destinatario) cancella il buffer di ricezione nel CM.
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
L'istruzione Signal_Get (richiamo dei segnali RS232) legge gli stati attuali dei segnali
addizionali RS232 e li visualizza nelle rispettive uscite dell'istruzione.
Nota
Limitazione
• Quest'istruzione è utilizzabile solo con i CM RS232 BA e RS232 HF.
• Se nel modo di funzionamento è impostato RS232C, quest'istruzione può essere utilizzata
anche nel CM PtP (ET200SP).
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
L'istruzione Signal_Set (impostazione dei segnali RS232) consente di impostare i segnali di
comunicazione RS232.
Nota
Limitazioni
• Quest'istruzione è utilizzabile solo con i CM RS232 BA e RS232 HF.
• Se nel modo di funzionamento è impostato RS232C, quest'istruzione può essere utilizzata
anche nel CM PtP (ET200SP).
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
Con l'istruzione Get_Features (prelievo di funzioni avanzate) è possibile richiamare
informazioni sulle funzioni di supporto del CRC e la generazione dei messaggi di diagnostica -
se supportate dal modulo.
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
Con l'istruzione Set_Features (selezione di funzioni avanzate) è possibile attivare la funzione
di supporto CRC e la generazione di messaggi di diagnostica - se supportate dal modulo.
Parametri
Per maggiori informazioni sui parametri generali consultare la sezione "Parametri comuni per
operazioni Freeport (Pagina 85)".
Tabella 5- 12 Funzioni di lettura dei dati: lettura di I/O decentrati e dati di programma
Codice funzione Modbus Funzioni di lettura dei dati dello slave (server), indirizzamento stan-
dard
01 Lettura dei bit di uscita: 1 fino a 2000/19921) bit per richiesta
02 Lettura dei bit di ingresso: 1 fino a 2000/19921) bit per richiesta
03 Lettura del registro di mantenimento: 1 fino a 125/1241) parole per
richiesta
04 Lettura delle parole di ingresso: 1 fino a 125/1241) parole per richiesta
Tabella 5- 13 Funzioni di scrittura dei dati: scrittura di I/O decentrati e modifica dei dati di programma
Codice funzione Modbus Funzioni di scrittura di dati nello slave (server), indirizzamento
standard
05 Scrittura di un bit di uscita: 1 bit per richiesta
06 Scrittura di un registro di mantenimento: 1 parola per richiesta
15 Scrittura di uno o più bit di uscita: 1 ... 1960 bit per richiesta
16 Scrittura di uno o più registri di mantenimento: 1 ... 122 parole per
richiesta
Stazione Indirizzo
Stazione RTU Indirizzo standard della stazione 1 ... 247 e 0 per broadcast
Indirizzo esteso della stazione 1 ... 65535e0 per broadcast
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
L'istruzione Modbus_Comm_Load configura un modulo per la comunicazione attraverso il
modulo Modbus RTU. Quando si inserisce l'istruzione Modbus_Comm_Load nel programma
utente viene automaticamente creato un blocco dati di istanza.
Le modifiche della configurazione di Modbus_Comm_Load non vengono salvate nella CPU
bensì sul CM. Al ripristino della tensione e dopo aver estratto e inserito il CM, questo viene
parametrizzato con i dati salvati nella configurazione del dispositivo. In questi casi è
necessario richiamare nuovamente l'istruzione Modbus_Comm_Load.
Parametri
Modbus_Comm_Load viene eseguita per configurare una porta per il protocollo Modbus RTU.
Una volta configurata, la porta per il protocollo Modbus RTU può essere utilizzata solo dalle
istruzioni Modbus_Mastero Modbus_Slave.
Modbus_Comm_Load deve essere eseguita una volta per ogni porta da configurare per la
comunicazione Modbus. A ogni porta utilizzata si deve assegnare un DB di istanza
Modbus_Comm_Load univoco. Ripetere Modbus_Comm_Load solo se è necessario modificare
parametri di comunicazione come la velocità di trasmissione e la parità o eventualmente
dopo il ripristino della rete.
Quando ad es. si inserisce Modbus_Master o Modbus_Slave nel programma utente, viene
automaticamente assegnato all'istruzione un blocco dati di istanza. Il parametro MB_DB
dell'istruzione Modbus_Comm_Load deve essere collegato con il parametro MB_DB
dell'istruzione Modbus_Master o Modbus_Slave.
Versioni dell’istruzione
La versione 3.1 presenta le stesse funzioni della versione 3.0 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
L'istruzione Modbus_Master comunica come master Modbus attraverso una porta configurata
con l'istruzione Modbus_Comm_Load. Quando si inserisce l'istruzione Modbus_Master nel
programma utente viene automaticamente creato un blocco dati di istanza. Il parametro
MB_DB dell'istruzione Modbus_Comm_Load deve essere collegato con il parametro MB_DB
(statico) dell'istruzione Modbus_Master .
Nota
Per il DB di istanza è necessario attivare l’istruzione Modbus_Master nessuno ritenzione
(Retain).
Parametri
Parametro REQ
FALSE = Nessuna richiesta; TRUE = Richiesta di trasmissione dati allo slave Modbus
Abilitazione della trasmissione richiesta. In questo modo il contenuto del buffer viene
trasferito all'interfaccia di comunicazione punto a punto.
- 1 -
81 1 parola per richiesta 08 Reset del contatore di eventi dello
slave tramite codice di diagnostica
dei dati 0x000A
- 1 -
104 3 Parole per richiesta 04 Lettura parole di ingresso
0 ... 65535 1 ... 125/124 1 0 ... 65535
3 ... - - Riservato
10,
12 ...
79,
82 ...
103,
105 ...
255
1 Con l'indirizzamento ampliato, vedere il parametro Extended_Adressing, la lunghezza max. dei dati si riduce di 1 byte o
di 1 parola a seconda del tipo di dati della funzione.
2 MODE 2 consente di scrivere uno o più bit di uscita e uno o più holding register utilizzando le funzioni Modbus 15 e 16.
MODE 1 utilizza le funzioni Modbus 5 e 6 per scrivere 1 bit di uscita e 1 holding register e le funzioni Modbus 15 e 16 per
scrivere diversi bit di uscita e diversi holding register.
3 Per S7-300/400/WinAC vale quanto segue: La non è supportata
Parametro DATA_PTR
Il parametro DATA_PTR punta all'indirizzo DB o M in cui scrivere o leggere. Se si utilizza un
blocco dati è necessario creare un blocco dati globale che metta a disposizione la memoria
dei dati per le operazioni di letture e scrittura su slave Modbus.
Nota
S7-1200/1500 - Il blocco dati indirizzato tramite DATA_PTR deve consentire
l'indirizzamento diretto
Il blocco dati deve consentire l'indirizzamento diretto (assoluto) e simbolico.
Nota
Utilizzo del codice funzione 5
Il codice funzione 5 consente di impostare o eliminare un singolo bit.
Per impostare un bit, nella prima parola dell'area DB o merker indirizzata tramite DATA_PTR
deve essere indicato il valore "16#FF00".
• In S7-1200 per l'impostazione di un bit può essere indicato anche il valore "16#0100".
• Per resettare un bit, nella prima parola dell'area DB o merker indirizzata tramite DATA_PTR
deve essere indicato il valore "16#0000".
Tutti gli altri valori vengono rifiutati con ERROR = TRUE e STATUS = 16#8384.
Versioni dell’istruzione
La versione 3.0 presenta le stesse funzioni della versione 2.4 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
5.4.2.5 Modbus_Slave
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Descrizione
Con l'istruzione Modbus_Slave il programma utente può comunicare come slave Modbus
attraverso un CM (RS422/485 o RS232). STEP 7 crea automaticamente un DB di istanza
quando si inserisce l'istruzione. Il parametro MB_DB dell'istruzione Modbus_Comm_Load deve
essere collegato con il parametro MB_DB (statico) dell'istruzione Modbus_Slave .
Nota
Per il DB di istanza è necessario attivare l’istruzione Modbus_Slave nessuno ritenzione
(Retain).
Parametri
I codici funzione della comunicazione Modbus (1, 2, 4, 5 e 15) possono leggere e scrivere bit
e parole direttamente nell'immagine di processo degli ingressi e delle uscite della CPU. Per
questi codici funzione il parametro MB_HOLD_REG deve essere definito come tipo di dati
maggiore di un byte. La tabella seguente mostra un esempio di assegnazione degli indirizzi
Modbus all'immagine di processo nella CPU.
Nota
A seconda della configurazione di memoria della CPU l'area di indirizzi disponibile può anche
essere più piccola.
Nota
S7-1200/1500 - Tipo di blocco dati MB_HOLD_REG
Un blocco dati con registro di mantenimento Modbus deve consentire l'indirizzamento diretto
(assoluto) e simbolico.
Il periodo di timeout per la risposta (RESP_TO) indica per quanto tempo un master Modbus
resta in attesa che lo slave Modbus inizi a inviare una risposta. Questo intervallo di tempo non
viene definito dal protocollo Modbus ma da un parametro dell'istruzione
Modbus_Comm_Load. Poiché sia la ricezione che la trasmissione di un telegramma
richiedono diversi richiami dell'istruzione Modbus_Slave (minimo tre ciascuna), è necessario
eseguire Modbus_Slave almeno dodici volte durante il periodo di timeout per la risposta del
master Modbus perché la ricezione e la trasmissione dei dati da parte dello slave Modbus
venga eseguita il doppio di volte di quanto predefinito dal periodo di timeout.
HR_Start_Offset
Gli indirizzi del registro di mantenimento Modbus iniziano da 40001 o 400001. Questi
indirizzi corrispondono all'indirizzo iniziale del registro di mantenimento nella memoria del
sistema di destinazione. È comunque possibile configurare la variabile HR_Start_Offset per
configurare un indirizzo iniziale del registro di mantenimento Modbus diverso da 40001 o
400001.
L'indirizzo 0 nel telegramma di ricezione corrisponde all'indirizzo iniziale del registro di
mantenimento nella memoria del sistema di destinazione. La variabile HR_Start_Offset
consente di configurare un indirizzo iniziale diverso da 0 per il registro di mantenimento
Modbus.
Ad es. è possibile configurare un registro di mantenimento che inizia da MW100 e ha una
lunghezza di 100 parole. Con HR_Start_Offset = 20 l'indirizzo 20 nel telegramma di ricezione
corrisponde all'indirizzo iniziale del registro di mantenimento nella memoria di destinazione
(MW100). Ogni indirizzo nel telegramma di ricezione, inferiore a 20 e superiore a 119,
causerà un errore di indirizzamento.
Tabella 5- 22 Esempio di indirizzamento del registro di mantenimento Modbus se DATA_PTR è un puntatore rivolto verso
MW100 con una lunghezza di 100 parole
Versioni dell’istruzione
La versione 4.0 presenta le stesse funzioni della versione 3.0 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
Accesso alle aree dati nei DB al posto dell’accesso diretto agli indirizzi MODBUS a partire dalla
versione V4.0
Accesso alle aree dati nei DB al posto dell’accesso diretto agli indirizzi MODBUS a partire dalla
versione V4.0
A partire dalla versione V4.0 dell’istruzione Modbus_Slave e dalle versioni del firmware V2.5
(CPU S7-1500) e V4.2 (CPU S7-1200), anziché accedere direttamente alle immagini di
processo e ai registri di mantenimento è possibile accedere alle aree dati nei DB. In questo
caso l’attributo "Accesso al blocco ottimizzato" deve essere disattivato per il DB e il DB non
deve trovarsi soltanto nella memoria di caricamento.
Se si riceve una richiesta MODBUS e non è stata definita l'area dati per il tipo di dati MODBUS
del codice di errore corrispondente, la richiesta viene gestita come nelle versioni precedenti
dell'istruzione, ovvero l'istruzione accede direttamente alle immagini di processo e ai registri
di mantenimento.
Se è stata invece definita un’area dati per il tipo di dati MODBUS del codice funzione,
l’istruzione Modbus_Slave legge o scrive i dati in questa area, a seconda del tipo di ordine.
Una singola richiesta MODBUS può leggere e scrivere in una sola area dati. Per poter leggere
o scrivere ad esempio in registri di mantenimento che comprendono più aree dati, si devono
quindi utilizzare più richieste MODBUS.
Ogni elemento del campo Data_Area_Array[x], 1 <= x <= 8, è un UDT di tipo MB_DataArea e
ha la seguente struttura:
Limitazione dell'accesso in lettura alle immagini di processo a partire dalla versione V4.0
Nota
Limitazione dell'accesso in scrittura alle immagini di processo
A partire dalla versione V3.0 dell’istruzione è possibile limitare l’accesso in scrittura
all’immagine di processo delle uscite a una determinata area.
Variabili statiche del DB di istanza per la definizione delle aree di lettura e di scrittura delle immagini di
processo
La seguente tabella descrive le variabili statiche del DB di istanza dell’istruzione Modbus_Slave
sopra descritte con le quali si definiscono le aree di lettura nelle immagini di processo.
Per maggiore completezza sono indicate anche le variabili statiche con le quali, a partire dalla
versione V3.0, si definiscono le aree di scrittura nelle immagini di processo (QB_Start e
QB_Count).
Extended_Addressing
L'accesso alla variabile Extended_Addressing è simile a quello del riferimento
HR_Start_Offset, a parte il fatto che la variabile Extended_Addressing è un valore booleano.
Per l'indirizzamento dello slave Modbus è possibile configurare, con Extended_Adressing =
FALSE, un unico byte (standard Modbus) o un doppio byte (Extended_Adressing = TRUE).
L'indirizzamento ampliato consente di indirizzare più di 247 dispositivi all'interno di un'unica
rete. Extended_Adressing = TRUE consente l'accesso a max. 65535 indirizzi. Qui di seguito è
riportato un esempio di telegramma Modbus.
1) Lunghezza: se il numero delle uscite diviso per 8 dà un resto è necessario aumentare di 1 il numero dei byte.
2) Codice E: 01 o 02 o 03 o 04
3) I dati di uscita possono comprendere diversi byte
1 Lunghezza: se il numero degli ingressi diviso per 8 dà un resto è necessario aumentare di 1 il numero dei byte.
2 Codice E: 01 o 02 o 03 o 04
1 Codice E: 01 o 02 o 03 o 04
1 Codice E: 01 o 02 o 03 o 04
1 Codice E: 01 o 03 o 04
1 Codice E: 01 o 04
Byte 0 Byte 1 Byte 2 Byte 3 Byte 4 Byte 5 Byte 6 Byte 7 Byte 8 Byte n
Richiesta Indirizzo slave Codice fun- Indirizzo iniziale Numero di parole di Contatore Valore
zione 15 uscita di byte 1
Risposta Indirizzo slave Codice fun- Indirizzo iniziale Numero di parole di ---
valida zione 15 uscita
Messaggio di Indirizzo slave 0x8F Exception code 2 ---
errore
1 Contatore di byte: se il numero dei byte diviso per 8 dà un resto è necessario aumentare di 1 il numero dei byte.
2 Codice E: 01 o 02 o 03 o 04
Byte 0 Byte 1 Byte 2 Byte 3 Byte 4 Byte 5 Byte 6 Byte 7 Byte 8 Byte n
Richiesta Indirizzo slave Codice fun- Indirizzo iniziale Numero di registri Contatore Valore
zione 16 di byte 1
Risposta Indirizzo slave Codice fun- Indirizzo iniziale Numero di registri ---
valida zione 16
Messaggio di Indirizzo slave 0x90 Exception code 2 ---
errore
1 Contatore di byte: numero di registri * 2
2 Codice E: 01 o 02 o 03 o 04
5.4.3 USS
Comunicazione USS
Le istruzioni USS controllano il funzionamento di azionamenti che supportano il protocollo
dell'interfaccia seriale universale (USS). Con i moduli di comunicazione PtP è possibile
comunicare con diversi azionamenti tramite i collegamenti RS485 e le istruzioni USS.
Tipicamente ogni porta RS485 può gestire fino a 16 azionamenti. Alcuni moduli di
comunicazione possono gestire persino fino a 31 azionamenti.
Il protocollo USS utilizza una rete master/slave per la comunicazione tramite un bus seriale. Il
master utilizza un parametro di indirizzo per inviare i dati a uno slave selezionato. Uno slave
non può mai trasmettere senza prima aver ricevuto una richiesta. La comunicazione tra i
singoli slave non è possibile. La comunicazione USS funziona in semiduplex. La figura
seguente mostra uno schema di rete per un'applicazione di esempio con 16 azionamenti.
① CPU
② CM
③ Azionamenti USS in una rete USS
Nota
Comunicazione con un azionamento attraverso RS232
In generale per la comunicazione con un azionamento è possibile utilizzare anche il
CM PtP RS232 BA e il CM PtP RS232 HF. Tuttavia, a una porta RS232 può essere collegato solo
un azionamento.
Comunicazione con un azionamento attraverso RS422
In generale anche l'interfaccia RS422 del CM PtP RS422/485 BA e del CM PtP RS422/485 HF
può essere utilizzata per la comunicazione con un azionamento. Tuttavia, a una porta RS422
può essere collegato solo un azionamento.
Tutti gli azionamenti (max. 16) collegati a una porta RS485 fanno parte della stessa rete USS.
Tutti gli azionamenti collegati a un'altra porta RS485 fanno parte di un'altra rete USS. Ogni
rete USS viene gestita con l'aiuto di un blocco dati di istanza univoco per tutte le istruzioni
USS_Drive_Control e un ulteriore blocco dati di istanza per l'istruzione USS_Port_Scan. Tutte
le istruzioni che appartengono a una rete USS devono utilizzare in comune il blocco dati di
istanza per USS_Drive_Conrol. Le istruzioni USS_Port_Scan, USS_Read_Param e
USS_Write_Param hanno il parametro USS_DB che deve essere collegato con il parametro
(statico) USS_DB del DB di istanza dell'istruzione USS_Drive_Control.
• Le istruzioni USS_Drive_Control e USS_Port_Scan sono blocchi funzionali (FB). Se si
inserisce l'istruzione USS_Drive_Control o USS_Port_Scan nell'editor di programma, nella
finestra di dialogo "Opzioni di richiamo" viene chiesto di assegnare un DB a questo FB. Se è
la prima istruzione USS_Drive_Control in questo programma per questa rete USS è
possibile applicare l'assegnazione del DB standard (o eventualmente modificarne il nome)
e il nuovo DB verrà creato. Se invece non è la prima istruzione USS_Drive_Control per
questo azionamento è necessario scegliere dalla casella di riepilogo nella finestra di
dialogo "Opzioni di richiamo" il DB già assegnato in precedenza a questa rete USS.
ATTENZIONE
Richiami delle istruzioni USS
Richiamare USS_Drive_Control, USS_Read_Param e USS_Write_Param solo da un OB di ciclo
del programma principale. L'istruzione USS_Port_Scan può essere richiamata da un OB
qualsiasi, normalmente da un OB di schedulazione orologio.
Non utilizzare le istruzioni USS_Drive_Control, USS_Read_Param e USS_Write_Param in un
OB con una priorità maggiore della corrispondente istruzione USS_Port_Scan. Ad esempio
non inserire USS_Port_Scan nel programma principale e USS_Read_Param in un OB di
schedulazione orologio. Se l'esecuzione di USS_Port_Scan viene interrotta da un'altra
istruzione è possibile che si verifichino errori imprevisti.
Nota
Valore di identificazione parametro
Per gli azionamenti è necessario configurare l'utilizzo di 4 parole PKW (valore di
identificazione parametro).
Nota
Opzione per l'ottimizzazione delle prestazioni
Quando questa opzione è attiva, il ciclo dell'OB (Send_P2P e Receive_P2P), la lunghezza dei
telegrammi e il baudrate sono determinanti per il tempo massimo tra due telegrammi di
trasmissione.
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Nota
Impiego dell'istruzione USS_Port_Scan_31
L'impiego dell'istruzione USS_Port_Scan_31 è possibile soltanto in una CPU S7-1500.
Descrizione
L'istruzione USS_Port_Scan elabora la comunicazione attraverso una rete USS per max. 16
azionamenti.
L'istruzione USS_Port_Scan_31 elabora la comunicazione attraverso una rete USS per max. 31
azionamenti.
STEP 7 crea automaticamente il DB di istanza quando si inserisce l'istruzione.
Parametri
La versione 2.5 presenta le stesse funzioni della versione 2.4 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
Versioni dell’istruzione
USS_Port_Scan:
La versione 2.5 presenta le stesse funzioni della versione 2.4 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
USS_Port_Scan_31:
La versione 1.2 presenta le stesse funzioni della versione 1.1 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Nota
Impiego dell'istruzione USS_Drive_Control_31
L'impiego dell'istruzione USS_Drive_Control_31 è possibile soltanto in una CPU S7-1500.
Descrizione
L'istruzione USS_Drive_Control prepara i dati di trasmissione per max. 16 azionamenti e
analizza i dati di risposta degli azionamenti.
L'istruzione USS_Drive_Control_31 prepara i dati di trasmissione per max. 31 azionamenti e
analizza i dati di risposta degli azionamenti.
Per ogni azionamento si deve utilizzare un'istruzione diversa, e il blocco dati di istanza deve
essere lo stesso per tutte le funzioni USS assegnate a una rete USS e a una porta di
comunicazione PtP. Il nome del DB deve essere indicato quando si inserisce la prima
istruzione USS_Drive_Control / USS_Drive_Control_31. In seguito si farà riferimento a questo
DB creato nell'inserire la prima istruzione.
STEP 7 crea automaticamente il DB quando si inserisce l'istruzione.
Parametri
Versioni dell’istruzione
USS_Drive_Control:
La versione 2.0 presenta le stesse funzioni della versione 1.2 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
USS_Drive_Control_31:
La versione 2.0 presenta le stesse funzioni della versione 1.0 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Nota
Impiego dell'istruzione USS_Read_Param_31
L'impiego dell'istruzione USS_Read_Param_31 è possibile soltanto in una CPU S7-1500.
Descrizione
L'istruzione USS_Read_Param legge un parametro di un azionamento tra max. 16
azionamenti.
L'istruzione USS_Read_Param_31 legge un parametro di un azionamento tra max. 31
azionamenti.
Tutte le funzioni USS assegnate a una rete USS e a una porta di comunicazione PtP devono
utilizzare lo stesso blocco dati di istanza dell'istruzione USS_Drive_Control /
USS_Drive_Control_31 . USS_Read_Param / USS_Read_Param_31 deve essere richiamato da
un OB di ciclo del programma principale.
Parametri
Versioni dell’istruzione
USS_Read_Param:
La versione 1.5 presenta le stesse funzioni della versione 1.4 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
USS_Read_Param_31:
La versione 1.1 presenta le stesse funzioni della versione 1.0 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
Nota
Impiego con CM1241
L'impiego di quest'istruzione con un CM1241 è possibile soltanto a partire dalla versione V2.1
del firmware del modulo.
Nota
Impiego dell'istruzione USS_Write_Param_31
L'impiego dell'istruzione USS_Write_Param_31 è possibile soltanto in una CPU S7-1500.
Nota
Per le istruzioni di scrittura EEPROM (EEPROM in un azionamento USS) vale:
Ridurre al minimo il numero delle operazioni di scrittura nella EEPROM per garantire la
massima durata possibile della EEPROM.
Descrizione
L'istruzione USS_Write_Param modifica un parametro di un azionamento tra max. 16
azionamenti.
L'istruzione USS_Write_Param_31 modifica un parametro di un azionamento tra max. 31
azionamenti.
Tutte le funzioni USS assegnate a una rete USS e a una porta di comunicazione PtP devono
utilizzare lo stesso blocco dati di istanza di USS_Drive_Control / USS_Drive_Control_31.
USS_Write_Param / USS_Write_Param_31 deve essere richiamato dall'OB di ciclo di un
programma principale.
Parametri
Versioni dell’istruzione
USS_Write_Param:
La versione 1.6 presenta le stesse funzioni della versione 1.5 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
USS_Write_Param_31:
La versione 1.1 presenta le stesse funzioni della versione 1.0 ed è stata incrementata in
ragione di misure interne.
1 Potenziale di riferimento 0 V
2 RS485N, ricezione e invio (-)
3 RS485N, ricezione e invio (+)
4 Schermatura del cavo
5 Non utilizzato
ATTENZIONE
Potenziali di riferimento diversi
Se si collegano tra loro dispositivi con potenziale di riferimento diverso si possono causare
flussi di corrente pericolosi nel cavo di connessione. Tali flussi di corrente possono
determinare errori di comunicazione e danneggiare i dispositivi.
Per prevenire il formarsi di flussi di corrente pericolosi accertarsi che i dispositivi da collegare
tramite il cavo di connessione abbiano lo stesso circuito di riferimento o che siano isolati.
Accertarsi che la schermatura sia collegata alla massa o al pin 1 del connettore di bus
sull'azionamento.
Accertarsi che il morsetto 2 (GND) di G120(C) sia collegato alla massa.
Se il master RS485 (ad es. CPU S7-1200 con modulo di comunicazione CM1241) è collegato
tramite un connettore PROFIBUS, cablare il bus come indicato nel seguito:
Se il master RS485 è un nodo finale della rete o se il collegamento è di tipo punto a punto,
utilizzare i morsetti A1 e B1 (non A2 e B2) del connettore PROFIBUS in quanto questi ultimi
consentono la terminazione della rete (ad es. con un connettore DP 6ES7972-0BB52-0XA0).
Se G120(C) è stato configurato come nodo di chiusura nella rete, posizionare su "ON"
l'interruttore per la resistenza terminale del bus.
1) G120 (http://support.automation.siemens.com/CN/view/it/62089662)
2) G120(C) (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/61462568)
STOP della CPU Durante la trasmissione dei dati tra il modulo di comunicazione e la CPU
gli ordini di trasmissione e di ricezione vengono annullati.
I telegrammi continuano a essere ricevuti. Maggiori informazioni vengono
inoltrate alla CPU solo dopo il passaggio da STOP a RUN, sempre che la
cancellazione del buffer di ricezione sia disattivata.
CPU in RUN Lo stato RUN della CPU consente il funzionamento di trasmissione e rice-
zione.
Con la parametrizzazione opportuna nella finestra delle proprietà del
modulo di comunicazione è possibile cancellare automaticamente il buf-
fer di ricezione sul modulo all'avviamento della CPU.
Dal punto di vista del modulo di comunicazione non ci sono altri stati di funzionamento/altre
commutazioni nei vari stati di funzionamento.
Introduzione
Le funzioni di diagnostica del modulo di comunicazione consentono una rapida localizzazione
degli errori che si sono verificati. Le possibilità di diagnostica sono le seguenti:
Diagnostica tramite elementi di visualiz- Gli elementi di visualizzazione forniscono informazioni sullo stato di funziona-
zazione del modulo di comunicazione mento e su possibili stati di errore del modulo di comunicazione. Gli elementi di
visualizzazione forniscono una prima visione generale degli errori interni, esterni
e specifici dell'interfaccia che si sono verificati. Per maggiori informazioni consul-
tare il manuale del modulo di comunicazione.
Diagnostica tramite uscita STATUS delle Per la diagnostica degli errori le istruzioni dispongono di un'uscita STATUS che
istruzioni fornisce informazioni sugli errori di comunicazione tra modulo di comunicazione
e CPU. Il parametro STATUS (Pagina 116) può essere valutato nel programma
utente (è presente esattamente per un ciclo).
Allarme di diagnostica Il modulo di comunicazione può generare un allarme di diagnostica sulla CPU
assegnata. Il modulo di comunicazione mette a disposizione un'informazione di
diagnostica. Questa informazione si analizza nel programma utente o leggendo il
buffer di diagnostica della CPU.
Buffer di diagnostica
Area di memoria nella quale vengono registrate informazioni dettagliate su tutti gli eventi di
diagnostica nello stesso ordine in cui essi si sono verificati.
Configurazione
Per configurazione si intende la combinazione di singole unità di un sistema di automazione
nella tabella di configurazione.
CPU
Central Processing Unit = Unità centrale del sistema di automazione con unità di controllo e di
calcolo, memoria, programma di sistema e interfacce con unità di periferia.
CTS
Clear to send. Il partner di comunicazione è pronto alla ricezione dati.
DCD
Data carrier detect. Il partner della comunicazione segnala di aver rilevato dati in ingresso.
DSR
Data set ready. Il partner della comunicazione è pronto.
DTR
Data terminal ready. Il modulo di comunicazione è pronto.
Eventi di diagnostica
Gli eventi di diagnostica possono essere guasti di un'unità, errori di sistema della CPU, causati
ad esempio da un errore del programma.
Funzioni di diagnostica
Le funzioni di diagnostica comprendono l’intera diagnostica di sistema e contengono il
riconoscimento, l’analisi e la segnalazione di errori all’interno del sistema di automazione.
Hardware
Per hardware si intende l'intero equipaggiamento fisico e tecnico di un sistema di
automazione.
Impostazione di default
L’impostazione di default è un’impostazione di base ragionevole che viene usata nel caso in
cui non si sono effettuate impostazioni di valori diversi.
Modulo di comunicazione
I moduli di comunicazione sono unità per accoppiamenti punto a punto e accoppiamenti di
bus.
Online/Offline
In modalità online è in corso un collegamento di dati tra il sistema di automazione e il
dispositivo di programmazione, in modalità offline questo collegamento non è attivo.
Parametri
I parametri sono valori che possono essere assegnati. I parametri si suddividono in parametri
del blocco e parametri dell'unità.
Parametri dell'unità
I parametri dell'unità sono valori con i quali si può impostare il comportamento dell'unità.
Parametrizzazione
Per parametrizzazione si intende l’impostazione del comportamento di un'unità.
Procedura
Lo svolgimento della trasmissione dati secondo un determinato protocollo viene definito
procedura.
Programma utente
Il programma utente contiene tutte le istruzioni e le convenzioni per l'elaborazione dei
segnali che consentono il comando di un impianto o di un processo. In SIMATIC S7 il
programma utente viene creato con una struttura formata da piccole unità: i blocchi.
Protocollo
Nella trasmissione dei dati, i partner di comunicazione devono attenersi a regole fisse per la
gestione e l'esecuzione del traffico dei dati. Tali regole vengono definite come protocolli.
RI
Ring indicator. Chiamata in entrata in caso di collegamento di un modem.
RTS
Request to send. Il modulo di comunicazione è pronto all'invio di dati.
Sistema di automazione
Un sistema di automazione consiste in un controllore programmabile costituito almeno da
un'unità centrale, diverse unità di ingresso/uscita nonché da apparecchiature di servizio e di
supervisione.
Software
Il complesso di tutti i programmi che vengono utilizzati in un sistema di calcolo si definisce
software. Esso comprende il sistema operativo e i programmi utente.
Tempi di bit
I "Tempi di bit" vengono sempre indicati come numero di bit.
Il "Tempo" così impostato dipende dalla velocità di trasmissione dati selezionata, considerata
automaticamente.
Esempio:
La fine del telegramma deve essere riconosciuta dopo due spazi vuoti.
La velocità di trasmissione dati impostata è di 9600 bit/s.
La griglia carattere impostata è di 10 bit.
10 x 2 = 20 tempi di bit
Ciò corrisponde ad un tempo di:
20 x 1/9600 ≈ 0,0021 s
Tempo di ciclo
Tempo impiegato dalla CPU per elaborare una volta il programma utente.
USS
Il protocollo USS® (Universal Serial Interface Protocol) definisce un metodo di accesso
secondo il principio masterslave per la comunicazione mediante un bus seriale. Come
sottoinsieme comprende anche il collegamento punto a punto.
XON/XOFF
Controllo del flusso dati software con XON/XOFF I caratteri per XON e XOFF possono essere
parametrizzati (qualsiasi carattere ASCII). I dati utili non devono contenere questi caratteri.
F
C
Freeport, 73, 73
Carattere di controllo blocco, 56
Buffer di ricezione, 51
Carattere iniziale, 46
Criteri finali, 47
Cavi con connettore, 27, 30, 33
Criteri iniziali, 46
Classi di errore PtP, 86
Fine del messaggio, 44
Commutazioni nei vari stati di funzionamento, 190
Inizio del messaggio, 44
Comunicazione
Trasparenza di codice, 51
Architettura di interrogazione, 83
Comunicazione bidirezionale, 22
Comunicazione di dati aciclica, 19, 80
Comunicazione di dati ciclica, 19, 80
Comunicazione Modbus, 61
Funzionamento duplex, 22 L
Funzionamento RS232, 26
Line Break, 46
Funzionamento RS422, 29
Lunghezza fissa del telegramma, 47
Funzionamento RS485, 32
Lunghezza nel messaggio, 47
Funzionamento semiduplex, 22
Funzioni di diagnostica, 190
M
G Master USS
Panoramica funzioni, 71
Gestione automatica dei segnali addizionali, 38
Protocollo USS, 68
Get_Features, 20, 74
Protocollo USS: Campo dati,
Protocollo USS: cifratura dei dati,
Protocollo USS: procedura di trasmissione dei dati,
H
Protocollo USS: struttura del telegramma,
Hardware RTS sempre attivato, 38 Modbus
Hardware RTS sempre ON, 37 Exception Code, 63
Hardware RTS sempre ON, ignora DTR/DSR, 37 Fine del telegramma, 63
Modbus_Comm_Load, 129
Modbus_Slave, 133, 141
I Segnali RS232, 38
Modbus_Comm_Load, 21, 75, 129
Idle Line, 46
Modbus_Master, 21, 75
Interfacce, 15
Modbus_Slave, 21, 75, 133, 141
Interfacce di comunicazione
Modulo di comunicazione (CM)
Programmazione, 80
Programmazione, 80
Interfaccia
Ricezione dei dati, 105
X27 (RS 485), 33
X27 (RS422), 30
Interfaccia X27 (RS 485), 33
N
Interfaccia X27 (RS422), 30
Invio di dati, 73 NAK, 55
Istruzioni Numeri di ordinazione, 14
P3964_Config (configurazione del protocollo), 99 Numero massimo di caratteri, 47
Port_Config (configurazione della porta), 87
Receive_Config (configurazione della ricezione), 93
Receive_P2P (ricezione dei dati punto a punto), 105 O
Receive_Reset (reset del destinatario), 108
Opzione per le prestazioni, 41, 80, 102, 106
Send_Config (configurazione della trasmissione), 91
Ottimizzazione delle prestazioni, 41
Send_P2P (invio di dati punto a punto), 101
Signal_Get (richiamo dei segnali RS232), 109
Signal_Set (impostazione dei segnali RS232), 111
P
USS_Drive_Control / USS_Drive_Control_31, 174
USS_Port_Scan, 170 P3964_Config, 20
USS_Port_Scan_31, 170 P3964_Config (configurazione del protocollo), 99
USS_Read_Param / USS_Read_Param_31, 179 Parametro BUFFER, Send_P2P, 104
USS_Write_Param / USS_Write_Param_31, 181 Parametro LENGTH, Send_P2P, 104
Istruzioni Modbus, 75 Port_Config, 20, 74
Istruzioni PtP, 73 Port_Config (configurazione della porta), 87
Istruzioni USS, 78 Preimpostazione della linea di ricezione, 29
Procedimento di conferma, 35