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Prefazione
___________________
Guida alla documentazione 1
Nozioni utili sulla
___________________
tecnologia analogica 2
SIMATIC Rappresentazione dei
___________________
valori analogici 3
S7-1500, ET 200MP, Collegamento di
ET 200SP, ET 200AL, ___________________
trasduttori di misura 4
ET 200pro, ET 200eco PN
Elaborazione del valore analogico Termocoppie 5
___________________
Collegamento di
6
___________________
carichi/attuatori
Manuale di guida alle funzioni
___________________
Funzioni supportate 7
___________________
Moduli analogici High-Speed 8
06/2014
A5E03461442-AC
Avvertenze di legge
Concetto di segnaletica di avvertimento
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli
di rischio.
PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.
AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi
lesioni fisiche.
CAUTELA
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi.
ATTENZIONE
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un
avviso di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens
Si prega di tener presente quanto segue:
AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.
Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.
Convenzioni
STEP 7: nella presente documentazione il nome "STEP 7" viene utilizzato come sinonimo
di "STEP 7 a partire dalla versione V12 (TIA Portal)" e versioni successive.
La presente documentazione contiene illustrazioni dei dispositivi descritti. Le riproduzioni
possono differire nei particolari dal prodotto fornito.
Osservare le note contrassegnate nel modo seguente:
Nota
Un'avvertenza contiene importanti informazioni su una parte di documentazione alla quale
occorre prestare particolare attenzione.
Ulteriore supporto
Ulteriori informazioni relative ai prodotti SIMATIC sono disponibili in Internet. Anche le
relative documentazioni si trovano in Internet.
● La documentazione tecnica relativa ai singoli prodotti SIMATIC e sistemi è disponibile
in Internet (http://www.siemens.com/simatic-tech-doku-portal).
● Il catalogo online e il sistema di ordinazione online si trovano in Internet
(http://mall.automation.siemens.com):
Indicazioni di sicurezza
Siemens commercializza prodotti di automazione e di azionamento per la sicurezza
industriale che contribuiscono al funzionamento sicuro di impianti, soluzioni, macchinari,
apparecchiature e/o reti. Questi prodotti sono componenti essenziali di una concezione
globale di sicurezza industriale. In quest’ottica i prodotti Siemens sono sottoposti ad un
processo continuo di sviluppo. Consigliamo pertanto di controllare regolarmente la
disponibilità di aggiornamenti relativi ai prodotti.
Per il funzionamento sicuro di prodotti e soluzioni Siemens è necessario adottare idonee
misure preventive (ad es. un concetto di protezione di cella) e integrare ogni componente in
un concetto di sicurezza industriale globale all’avanguardia. Considerare in questo contesto
anche i prodotti impiegati da altri costruttori. Per ulteriori informazioni sulla sicurezza
industriale, vedere qui (http://www.siemens.com/industrialsecurity).
Per restare informati sugli aggiornamenti cui vengono sottoposti i nostri prodotti, suggeriamo
di iscriversi ad una newsletter specifica del prodotto. Per ulteriori informazioni, vedere qui
(http://support.automation.siemens.com).
Prefazione .............................................................................................................................................. 3
1 Guida alla documentazione ..................................................................................................................... 7
2 Nozioni utili sulla tecnologia analogica .................................................................................................... 9
2.1 Panoramica .................................................................................................................................... 9
2.2 Precisione/risoluzione ..................................................................................................................13
2.3 Normalizzazione dei valori analogici ............................................................................................17
2.4 Denormalizzazione dei valori analogici ........................................................................................19
2.5 Errore di linearità ..........................................................................................................................21
2.6 Precisione di ripetibilità ................................................................................................................22
2.7 Limite errore di esercizio ed errore di base .................................................................................23
2.8 Errore di temperatura ...................................................................................................................26
2.9 Soppressione frequenza disturbo ................................................................................................27
2.10 Interferenze di modo comune (UCM)...........................................................................................29
2.11 Interferenze di modo normale (USM)...........................................................................................31
2.12 Soppressione della tensione di disturbo ......................................................................................33
2.13 Diafonia tra i canali ......................................................................................................................35
2.14 Diagnostica ..................................................................................................................................37
2.15 Stato del valore ............................................................................................................................48
2.16 Tempo di conversione di un modulo analogico ...........................................................................51
2.17 Tempo di ciclo di un modulo analogico ........................................................................................53
2.18 Tempo di assestamento e di risposta delle unità di uscite analogiche ........................................54
2.19 Livellamento .................................................................................................................................56
2.20 Carico con convertitori di misura a 2 fili .......................................................................................59
3 Rappresentazione dei valori analogici ................................................................................................... 62
3.1 Panoramica ..................................................................................................................................62
3.2 Rappresentazione delle aree di ingresso ....................................................................................64
3.3 Rappresentazione delle aree di uscita .........................................................................................65
Manuali SIMATIC
In Internet (http://www.siemens.com/automation/service&support) si possono scaricare
gratuitamente tutti i manuali attuali relativi ai prodotti SIMATIC.
Introduzione
Lo scopo di questo capitolo è di spiegare all'utente le principali grandezze caratteristiche
delle unità di ingressi e uscite analogici partendo dalle basi della tecnologia analogica.
Le spiegazioni e gli esempi forniti nelle pagine seguenti rappresentano un riferimento ai
manuali specifici del modulo analogico in uso e intendono agevolarne l'utilizzo.
Trasduttori di misura
I controllori possono elaborare valori analogici solo sotto forma di schema di bit. A tal fine
i trasduttori di misura collegabili al modulo analogico rilevano le grandezze fisiche, ad es.
pressione o temperatura. Il valore analogico viene misurato dal modulo di ingressi analogici
sotto forma di corrente, tensione o resistenza. Perché la CPU possa elaborare il valore della
corrente o della tensione rilevato, un convertitore analogico-digitale integrato nell'unità di
ingressi analogici lo converte in un valore intero a 16 bit. A seconda del tipo di misura è
possibile utilizzare i seguenti trasduttori di misura:
● Trasduttori di tensione
● Trasduttori di corrente
– Convertitore di misura a 2 fili
– Convertitore di misura a 4 fili
● Trasduttori di resistenza
– Connettore a 4 fili
– Connettore a 3 fili
– Connettore a 2 fili
● Termocoppie
Per ulteriori informazioni sul collegamento dei diversi tipi di trasduttori agli ingressi analogici
vedere il capitolo Collegamento di trasduttori di misura (Pagina 67).
Esempio
Per il rilevamento di un numero di giri viene utilizzato un trasduttore di misura che converte
il campo del numero di giri di 0 ... 1500 giri/min in un campo di tensione di 1 ... 5 V.
Con un numero di giri misurato di 865 giri/min il trasduttore di misura emette un valore di
tensione di 3,3 V.
Il valore di tensione risultante si calcola nel modo seguente:
Graficamente il valore della tensione rilevato si può rappresentare nel modo seguente:
Conversione analogico-digitale
Una CPU elabora le informazioni solo in formato digitale. Di conseguenza il valore analogico
viene convertito in uno schema di bit. La conversione viene eseguita attraverso un CAD
(convertitore analogico-digitale) integrato nell'unità di ingressi analogici. Nei prodotti
SIMATIC il risultato di questa conversione per la CPU viene elaborato sempre come parola
di 16 bit. Il CAD utilizzato digitalizza il segnale analogico da rilevare e ne approssima il
valore in forma di una curva a gradini. I parametri più importanti di un CAD solo la relativa
risoluzione e la velocità di conversione.
① Valore analogico
② Valore digitale
Conversione digitale-analogico
Dopo che il segnale è stato elaborato nella CPU, un convertitore DAC (digitale-analogico)
integrato converte il segnale analogico in un valore di corrente o di tensione. Il valore del
segnale di uscita risultante corrisponde alla grandezza di uscita con cui vengono comandati
gli attuatori analogici. Si può trattare ad es. di piccoli servoazionamenti o valvole proporzionali.
Per ulteriori informazioni sul collegamento degli attuatori vedere il capitolo Collegamento di
carichi/attuatori (Pagina 106).
2.2 Precisione/risoluzione
La risoluzione di un modulo analogico dipende dal convertitore utilizzato e dal suo circuito
esterno. Il segnale analogico da acquisire o da emettere viene approssimato attraverso una
curva a gradini. La risoluzione indica in quanti incrementi il valore analogico si suddivide su
questa curva a gradini. Più alta è la risoluzione di un modulo, più bassi sono gli incrementi
e più sensibilmente viene digitalizzato il segnale analogico.
① Valore analogico
② Valore digitale
Campi di misura
Quando rappresenta il campo di misura la CPU SIMATIC S7 distingue tra il campo
nominale, il campo di sovra/sottocomando, l'overflow e l'underflow. Sulla base di questa
distinzione si stabilisce se il valore di misura rientra nel campo specificato nei dati tecnici
o lo ha superato. I campi overflow e underflow sono riservati al rilevamento degli errori.
Con una risoluzione di 16 bit i 32768 incrementi teoricamente possibili vengono distribuiti in
un campo di tensione di 11,852 V. Per la risoluzione di un campo di misura di 10 V restano
quindi a disposizione 27648 incrementi. il che equivale a un valore minimo rappresentabile
di 0,3617 mV (vedere tabella).
Per una rappresentazione digitalizzata delle aree di ingresso, divisa in aree di ingresso
bipolari e unipolari, consultare la sezione Rappresentazione delle aree di ingresso (Pagina 64).
Per una rappresentazione digitalizzata delle aree di uscita, divisa in aree di uscita bipolari
e unipolari, consultare la sezione Rappresentazione delle aree di uscita (Pagina 65). Una
panoramica di tutti i campi di misura utilizzabili con i diversi moduli analogici è riportata nel
manuale del prodotto specifico.
Esempio
Normalizzazione
Per la rielaborazione dei valori analogici digitalizzati è spesso necessario calcolare la
grandezza di processo effettiva in luogo degli incrementi (ad es. 10 V = 27648 incrementi)
La conversione di un campo valori (ad es. -27648 fino a +27648 incrementi) nella grandezza
fisica originale (ad es. 0 ... 500 litri) viene definita normalizzazione o anche graduazione.
Blocchi standardizzati
Per la normalizzazione dei valori analogici STEP 7 offre il blocco di programma adatto.
Il blocco SCALE è compreso nella fornitura di STEP 7 e consente l'inserimento di un valore
limite superiore e inferiore (ad es. da 0 a 500 litri).
Esempio
Nell'esempio seguente si ipotizza la misura del livello di riempimento di una cisterna la
cui capacità è di 500 litri. Il trasduttore di misura impiegato misura una tensione di -10 V
a cisterna vuota e una tensione di +10 V a cisterna piena. Il modulo analogico trasforma
il campo di tensione -10 V ... +10 V nel campo di valori -27648 ... +27648 e lo converte
nella grandezza originale 0 ... 500 litri con il blocco di programma SCALE.
Nota
Trasduttori di misura
La misura nel campo di misura bipolare presuppone che il trasduttore di misura impiegato
supporti questa funzione.
Nel campo di misura bipolare il livello di riempimento viene misurato con una risoluzione
doppia (Δ) rispetto a quella utilizzata nel campo unipolare.
Denormalizzazione
Per l'emissione dei valori analogici normalizzati è spesso necessaria la conversione del
valore analogico calcolato dal programma utente nel campo valori dell'unità di uscite
analogiche. Questo tipo di conversione viene definito denormalizzazione o descalazione.
Blocchi di denormalizzazione
Per la denormalizzazione dei valori analogici STEP 7 offre il blocco di programma adatto.
Il blocco UNSCALE è compreso nella fornitura di STEP 7 e consente l'inserimento di un
valore limite superiore e inferiore nell'ambito del quale oscilla il valore di programma.
Esempio
Il valore analogico da 0,0 a 100,0 % calcolato dal programma utente deve essere convertito,
avvalendosi del blocco UNSCALE, nel campo di valori da -27648 a +27648. Con l'emissione
del valore denormalizzato su un'unità di uscite analogiche, il modulo comanda un attuatore
analogico (ad es. una valvola di regolazione). L'attuatore deve essere comandato, con un
valore di programma dello 0 %, con il valore minimo (-10 V o -20 mA) e, con un valore di
programma del 100 %, con il valore massimo (+10 V o +20 mA).
Il valore calcolato dal programma deve essere inoltrato in formato REAL (IN). Tramite
l'ingresso LO_LIM si determina il valore limite inferiore (0,0 %) e tramite HI_LIM il valore
limite superiore (100,0 %) all'interno del quale si muove il programma. L'uscita OUT emette
il valore denormalizzato in formato INT. Sull'ingresso BIPOLAR è possibile definire se
debbano essere convertiti soltanto i valori positivi oppure anche quelli negativi. Quando al
parametro viene inoltrato un operando con lo stato '0', si ha una normalizzazione unipolare.
Un operando con lo stato '1' genera una normalizzazione bipolare. In caso di errore l'uscita
RET_VAL emette un codice di errore, nel caso di un'esecuzione esente da errori emette
invece il valore '0'.
Per maggiori informazioni sul blocco UNSCALE consultare la Guida in linea di STEP 7.
La seguente figura mostra la normalizzazione per un attuatore che viene comandato con il
valore minimo 0 (-10 V o -20 mA) quando il valore del programma è 0 % (-27648) e con il
valore massimo (+10 V o +20 mA) quando il valore del programma è del 100 % (+27648).
Definizione
La linearità indica lo scostamento della conversione A/D o D/A reale dalla retta ideale
all'interno di un campo di misura specifico. L'errore di linearità è quindi la misura per
lo scostamento della funzione di trasmissione reale dalla retta ideale. Nei dati tecnici
lo scostamento è indicato come valore percentuale riferito al campo nominale del
modulo analogico.
La seguente figura mostra un ingrandimento dell'errore di linerarità di un'ADU per una
migliore visibilità.
Esempio
Con un campo d'ingresso di ±10 V e un errore di linearità di ±0,01 % risulta
un errore di ±1 mV. L'errore si calcola nel modo seguente: 10 V · 0,01 % = 1 mV
Nei dati tecnici gli errori di linerità sono già compresi nel limite degli errori di utilizzo.
Il limite di errore di esercizio è descritto dettagliatamente nella sezione Limite di
errore di esercizio ed errore di base (Pagina 23).
Definizione
La precisione di ripetibilità indica lo scostamento max. dei valori di misura/uscita con uguale
segnale di ingresso o valore di uscita se nel frattempo è stato creato o emesso un altro
valore. Gli altri parametri, ad es. quello della temperatura, restano invariati. La precisione di
ripetibilità si riferisce al campo nominale del modulo e vale per lo stato stazionario per quel
che riguarda la temperatura.
Esempio
La precisione di ripetibilità dei moduli analogici riferita al valore finale del campo di misura
è di ±0,02 %. Con qualsiasi valore compreso entro il campo di misura ±10 V questo
corrisponde a una precisione di ripetibilità di 2 mV. Se, ad esempio, si modifica il valore di
misura da 10 V a -10 V e lo si misura nuovamente con 10 V, la divergenza del valore di
misura può essere di max. ±2 mV.
Introduzione
Di seguito è spiegato come determinare, sulla base dei dati tecnici, il limite dell'errore di
esercizio e dell'errore di base e quindi l'errore di misura e l'errore di uscita. Grazie alla
creazione Worst Case viene garantito che il modulo non superi il valore specificato nell'intero
campo d'esercizio ammesso.
La precisione delle unità di ingressi/uscite analogici contribuisce solo in parte alla precisione
dell'intero percorso di misura. Il percorso di misura è costituito generalmente dal trasduttore
di misura, dal convertitore di misura, dal percorso di trasmissione e dall'unità di
ingressi/uscite analogici.
Nota
L'indicazione percentuale del limite dell'errore d'esercizio e del limite dell'errore di base
nei dati tecnici si riferisce sempre al valore di ingresso e di uscita massimo possibile
(il valore finale del campo di misura) nel campo nominale del modulo.
La seguente figura illustra un esempio di limiti di errore di esercizio ed errore di base rispetto
all'andamento ideale.
Nota
Campi di misura bipolari
Il calcolo è valido anche per campi di misura bipolari.
Con un campo di misura di ±10 V e un errore di esercizio di ±0,1 % anche l'errore di uscita
è di ±10 mV.
Introduzione
Durante il funzionamento, i moduli analogici sono sottoposti a condizioni che possono
ripercuotersi negativamente sulla loro precisione e quindi sui risultati di misura. Se ad es.
la temperatura di esercizio del modulo si scosta dalla temperatura ambiente di 25 °C,
si verificano errori di temperatura. Questi errori di temperatura si trovano entro il limite di
errore d'esercizio, entro il campo di temperatura ammesso.
Definizione
L'errore di temperatura indica la deriva massima dei valori di misura e di uscita determinata
dalla variazione della temperatura ambiente del modulo analogico. La deriva massima può
determinarsi con qualsiasi temperatura ambiente. In funzione del modulo utilizzato, l'errore
di temperatura viene indicato in percentuale di grado Celsius e/o di grado Kelvin, ad
es. ±0,005 %/K, e fa riferimento al valore finale del campo di misura del modulo analogico.
Nota
Calcolo dell'errore di misura con termocoppie
Per determinare l'errore complessivo in una misura con termocoppie, vanno sommati l'errore
di misura delle termocoppie e l'errore di misura della compensazione. Questi errori sono
specificati nel relativo manuale del prodotto.
Esempio
In questo esempio l'errore complessivo della misura di temperatura viene determinato
tramite una termocoppia del tipo K. La termocoppia del tipo K esegue la misura in un campo
di temperatura compreso tra -270 e 1372 °C.
Nei dati tecnici il limite di errore di esercizio della termocoppia di tipo K è >-200 °C ±2,4 K.
L'errore di temperatura della compensazione è di ±6 °C. Con una temperatura misurata
>-200 °C l'errore di temperatura complessivo si calcola nel modo seguente:
errore di esercizio (±2,4 K) + errore di temperatura della compensazione (±6 °C) = ±8,4 °C.
Definizione
La soppressione della frequenza di disturbo nelle unità di ingressi analogici sopprime
i disturbi generati dalla frequenza della rete a corrente alternata utilizzata.
La frequenza della rete a corrente alternata può avere effetti di disturbo sul valore di misura,
in particolare nel caso di misurazioni in piccoli campi di tensione e nelle termocoppie.
Parametrizzazione
La frequenza di rete con cui funziona l'impianto si può impostare con i parametri nel modulo,
ad es. in STEP 7.
Nota
Frequenza di rete
Selezionare la frequenza di disturbo solo in base alla frequenza di rete utilizzata. Se viene
impostata una frequenza diversa, ad es. per ridurre il tempo di conversione, vengono
eseguiti adattamenti errati. I dati tecnici indicati, in particolare la precisione, può essere fuori
dall'area specificata.
Livellamento
Livellando i valori analogici si migliora ulteriormente la soppressione delle frequenze di
disturbo. Per maggiori informazioni sul livellamento dei valori analogici consultare il paragrafo
Livellamento (Pagina 56).
Definizione
Le interferenze di modo comune sono tensioni e correnti di disturbo sui cavi di collegamento
tra dispositivi elettrici e parti dell'impianto. Si propagano con la stessa posizione di fase e
ampiezza sia nella linea di andata che in quella di ritorno. Un attivare un disturbo effettivo
del segnale utile è necessario un ulteriore percorso di corrente. Il percorso della corrente è
dato generalmente dal potenziale di riferimento comune, ad es. messa a terra o massa,
di segnale utile e sorgente di disturbo.
Esempio
La figura seguente di un modulo analogico con due ingressi (Ch1/Ch2) mostra le tensioni di
disturbo indotte negli ingressi (UCM1/UCM2) e una tensione di disturbo indotta tra questi ingressi
(UCM3). La reiezione di modo comune (Common Mode Rejection) descrive fino a che punto
vengono soppressi i segnali di disturbo e risulta dalla formula seguente:
CMR [dB] = 20 · log (UCM / Ua)
Se è presente una tensione di modo comune (UCM), per il calcolo della differenza di misura
(Ua) viene modificata la formula dopo Ua:
Nota
I dati sulla reiezione di modo comune (CMR) si trovano nei dati tecnici del manuale del
prodotto del modulo analogico utilizzato, alla voce "Interferenza di modo comune".
Definizione
Le interferenze di modo normale sono tensioni e correnti di disturbo che si diffondono in
senso contrario sui cavi di collegamento. Nel cavo di alimentazione e nel cavo di recupero
esse presentano direzioni opposte. Le correnti in modo comune causano una caduta di
tensione sull'impedenza di ricezione che agisce come tensione di disturbo.
Cause
Le interferenze di modo normale si verificano per accoppiamento capacitivo o induttivo.
Negli accoppiamenti induttivi tra conduttori adiacenti che conducono corrente, i flussi
magnetici derivanti condizionano il rispettivo conduttore opposto. In questo modo viene
indotta nel conduttore una tensione di disturbo. Un accoppiamento galvanico è presente
se diversi circuiti di corrente interferiscono tra loro mediante una sezione di cavo comune,
ad es. un collegamento a massa utilizzato in modo comune.
Nella figura seguente le interferenze di modo normale sono rappresentate come una
sorgente di tensione (USM) collegata in serie al segnale di misura effettivo (UM).
L'indice "SM" indica il termine inglese "Series Mode". La reiezione di modo normale
(Series Mode Rejection) descrive fino a che punto vengono soppressi i segnali di disturbo.
E risulta dalla formula seguente: SMR [dB] = 20 · log (USM / Ua)
Per il calcolo della differenza di misura nel caso della tensione (Ua) viene modificata la
formula dopo Ua:
La formula seguente mostra il calcolo della differenza di misura nel caso della corrente (Ia)
utilizzando un ingresso di corrente.
Nota
I dati sulla reiezione di modo normale (SMR) si trovano nei dati tecnici del manuale
del prodotto del modulo analogico utilizzato, alla voce "Interferenza di modo normale".
Anche il valore della resistenza di ingresso (Rein) è indicata nei dati tecnici.
Definizione
La soppressione della tensione di disturbo indica il fattore per sopprimere il segnale di
disturbo durante il rilevamento del valore di misura. Più alto è il valore, meno i disturbi
alterano il segnale di misura. I dati tecnici si suddividono in "interferenze di modo comune"
e "interferenze di modo normale". La soppressione della tensione di disturbo è indicata in
decibel.
Esempio
La figura seguente mostra la differenza del valore di misura in caso di tensioni di disturbo in
volt e una soppressione da 0 a 120 dB.
Nota
Configurazione immune ai disturbi
Le grandezze dei disturbi possono essere notevolmente ridotte con una configurazione
immune ai disturbi con un buon collegamento a terra e una buona schermatura. Una
descrizione dettagliata su come evitare le interferenze è contenuta nel manuale di guida alle
funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).
Soppressione della tensione di disturbo per f = n x (f1 ± 1 %), (f1 = frequenza di disturbo), n = 1, 2, ...
Interferenza di modo comune > 100 dB
Tensione di modo comune, max. 10 V
Soppressione della tensione di disturbo per f = n x (f1 ± 1 %), (f1 = frequenza di disturbo), n = 1, 2, ...
Interferenza di modo normale > 60 dB
Definizione
La diafonia tra i canali di segnale indica una minima influenza reciproca tra due canali
indipendenti dovuta a correnti di dispersione, accoppiamenti capacitivi o induttivi.
La diafonia da un canale all'altro modifica il segnale con l'ampiezza del segnale di diafonia.
Cause
Tecnicamente non è possibile isolare completamente i canali dei singoli moduli dalle
condizioni ambientali. In questo modo con le correnti di dispersione e gli accoppiamenti
di disturbi possono verificarsi interferenze reciproche.
La figura mostra gli effetti della diafonia per l'utente in base a due canali (Ch1/Ch2)
di un'unità di ingressi analogici. L'indicazione della diafonia è il valore per il fattore pari al
quale il segnale utile presente in un secondo canale Ua2 viene pregiudicato dal segnale
in un primo canale Ue1. La differenza di misura (Ua1) si calcola con la formula seguente:
Se la tensione di misura sul canale 2 varia di 10 V, il valore di misura sul canale 1 differisce
di 0,001 V.
2.14 Diagnostica
Tabella 2- 3 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura "Tensione"
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
Tabella 2- 4 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Corrente (convertitore di misura a 4 fili)"
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
** Diagnostica solo per alimentazione encoder
Tabella 2- 5 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Corrente (convertitore di misura a 2 fili)"
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ - - - ✓**
ET 200AL - ✓ ✓ ✓ - - ✓**
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - ✓
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
** Diagnostica solo per alimentazione encoder
Tabella 2- 6 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Resistenza (connettore a 4 fili)"
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
Tabella 2- 7 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Resistenza (connettore a 3 fili)"
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
Tabella 2- 8 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Resistenza (connettore a 2 fili)"
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
Tabella 2- 9 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Termoresistenza (connettore a 4 fili)"
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
Tabella 2- 10 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Termoresistenza (connettore a 3 fili)"
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200AL - ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - -
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
Tabella 2- 11 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Termoresistenza (connettore a 2 fili)"
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
Tabella 2- 12 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura "Termocoppia"
* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
Tabella 2- 13 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di uscite analogiche in funzione del tipo di misura "Tensione"
Tabella 2- 14 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di uscite analogiche in funzione del tipo di misura "Corrente"
Nota
Campi di misura
Osservare che i tipi di diagnostica parametrizzabili dipendono, oltre che dal tipo di misura o
di emissione selezionato, anche dal rispettivo campo di misura.
Nota
Valori di uscita minimi
Al di sotto di un determinato valore della corrente o della tensione determinati errori, come
ad es. Rottura conduttore e Cortocircuito, non sono più diagnosticabili. La diagnostica si può
eseguire di nuovo solo quando questo valore di uscita minimo viene superato nuovamente.
Rottura conduttore
La rottura del conduttore indica uno stato di errore nel quale un circuito elettrico di corrente
normalmente chiuso presenta un'interruzione e quindi non funziona più.
Figura 2-19 Parametrizzazione del limite di corrente per la rottura conduttore di un'unità di ingressi
analogici in STEP 7
Per rilevare una rottura conduttore viene normalmente utilizzata la tecnica Live zero.
Con il segnale di unità live zero da 4 a 20 mA, all'inizio del campo di misura è assegnato il
valore di segnale 4 mA. Se si verifica una rottura conduttore dall'ingresso al sensore, questa
viene rilevata a causa della mancanza di corrente. In alternativa a un segnale di corrente,
per rilevare una rottura conduttore si può utilizzare anche un segnale di tensione da 1 a 5 V.
Perciò nelle unità di ingressi analogici la diagnostica "Rottura conduttore" può essere
parametrizzata solo in un campo di 4 ... 20 mA o di 1 ... 5 V.
Con i tipi di misura "Resistenza", "Termoresistenza" e "Termocoppia" viene impressa una
corrente nella linea. Se si verifica una rottura conduttore il flusso di corrente viene interrotto
e in questo modo il guasto viene rilevato dall'unità di ingressi analogici.
Overflow/underflow
La risoluzione del campo di misura di un'unità di ingressi analogici distingue tra campo
nominale, campo di sovra e sottocomando e overflow/underflow. La tabella seguente
assegna ai diversi campi di misura della tensione il numero di incrementi in cui il segnale
di misura viene suddiviso.
Dal valore decimale 32512 il valore letto si trova al di sopra del campo di sovracomando e
non è più valido. In questo caso viene diagnosticato lo stato di errore "Overflow". Il campo di
sovracomando corrisponde a un campo di tolleranza prima che venga raggiunto l'overflow.
Dal valore decimale -32513 il valore letto si trova al di sotto del campo di misura
parametrizzato e non è più valido. In questo caso viene diagnosticato lo stato di errore
"Underflow". Il campo di sottocomando corrisponde al campo di sovracomando ma per i
valori negativi.
La diagnostica "Overflow" o "Underflow" potrebbe essere causata ad es. da una rottura
conduttore, da un campo di misura errato o da un errore di cablaggio.
Nota
Precisione
La precisione indicata nei dati tecnici del modulo specifico è garantita solo all'interno del
campo nominale.
Nota
Nel caso dei convertitori di misura a 4 fili un misuratore di corrente collegato in serie causa
una caduta di tensione troppo elevata.
Il superamento della differenza di potenziale consentita UCM può causare errori di misura e
malfunzionamenti. Per impedire il superamento del valore consentito, posare un cavo
equipotenziale tra gli ingressi di misura e la massa analogica MANA. Per ulteriori informazioni
in proposito vedere il capitolo Collegamento di trasduttori di misura.
Cortocircuito
Selezionando la casella di scelta "Cortocircuito" si attiva la diagnostica del cortocircuito
di un canale analogico. La diagnostica viene attivata in caso di sovraccarico del canale.
Le cause potrebbero essere:
● Errori di cablaggio (ad es. cortocircuito tra singoli conduttori nei punti di connessione
o nel percorso dei cavi)
● Utilizzo di attuatori errati o difettosi (ad es. cortocircuito interno o bassa resistenza di
ingresso a causa di un attuatore guasto)
Per il rilevamento di un cortocircuito viene utilizzato il segnale analogico emesso.
Se la tensione è troppo bassa non è più possibile diagnosticare un cortocircuito in modo
affidabile. In un caso del genere la diagnostica viene disattivata senza che il suo stato
venga modificato. Il limite di tensione entro il quale il modulo diagnostica un cortocircuito
è indicato nei dati tecnici del modulo specifico.
I moduli SIMATIC sono dotati di uno speciale circuito di protezione contro il cortocircuito.
La corrente di cortocircuito è limitata internamente al modulo. Il valore della corrente di
cortocircuito è specificata nei dati tecnici del modulo analogico in uso.
Nota
Sovraccarico
Osservare che in caso di sovraccarico i moduli sono soggetti a una maggiore sollecitazione
termica che può compromettere il funzionamento dei canali di uscita. Evitare pertanto il
funzionamento permanente delle unità di uscite analogiche in caso di sovraccarico.
Giunto freddo
Questo tipo di diagnostica si può selezionare solo per il tipo di misura "Termocoppia" nelle
unità di ingressi analogici. Selezionando la casella di scelta "Giunto freddo" si attiva la
diagnostica degli errori nel canale di riferimento per la compensazione della temperatura del
giunto freddo di una termocoppia.
Nel canale di riferimento del modulo viene determinata la temperatura del giunto freddo di
una termocoppia con l'aiuto di una termoresistenza (RTD) esterna. Se si verifica un errore
causato da una rottura conduttore, ad es., la temperatura misurata nel giunto freddo della
termocoppia non viene più compensata. La temperatura di riferimento perciò può trovarsi al
di fuori del campo consentito.
Per ulteriori informazioni sul collegamento e il funzionamento di termocoppie e
termoresistenze vedere i capitoli Termocoppie e Collegamento di trasduttori di misura.
Sovraccarico
Selezionando la casella di scelta "Sovraccarico" si attiva la diagnostica del controllo
termico del gradino d'uscita. La diagnostica "Sovraccarico" viene attivata e rilevata canale
per canale quando viene superata la temperatura consentita nell'uscita.
Il superamento della temperatura consentita può verificarsi per i seguenti motivi:
● temperatura ambiente troppo alta
● funzionamento dell'uscita al di fuori del campo specificato
Nota
Sovraccarico
In caso di sovraccarico i moduli subiscono un'elevata sollecitazione termica che può
compromettere il funzionamento dei canali di uscita. Evitare pertanto il funzionamento
permanente delle unità di uscite analogiche in caso di sovraccarico.
Nota
Nelle unità di ingressi analogici l'utilizzo dello stato del valore è un'alternativa alla
valutazione dei canali tramite i valori di errore 0x7FFF o 0x8000. Rispetto ai valori di errore,
la valutazione binaria dello stato del valore (0 o 1) nel programma utente è più semplice e
trasparente.
Nelle unità di ingressi analogici lo stato del valore specifica se il valore scritto da un canale
può essere anche fornito in uscita. Lo stato del valore consente di reagire a questa
informazione senza dover valutare la diagnostica del modulo.
Esempio
Abilitando lo stato del valore, nel modulo interessato viene occupato un byte nell'area di
indirizzi degli ingressi. Ogni bit in questo byte è assegnato ad un canale e indica ad es. se
il valore di uscita predefinito dal programma utente si trova effettivamente sul morsetto del
modulo (0= valore non valido; 1= valore valido).
Verificarsi di errori
Se nell'unità di ingressi analogici si verifica ad es. la rottura conduttore, lo stato attuale
del segnale viene inserito nell'immagine di processo e il rispettivo stato del valore viene
impostato su "non valido". Per comandare ad es. una lampada di segnalazione in caso
di errore, valutare lo stato del valore nel programma utente.
Nota
Lo stato del valore rappresenta la diagnostica cumulativa che fornisce soltanto
un'informazione Good o Bad. L'identificazione esatta della causa di errore (ad es. rottura
cavo, cortocircuito nella linea encoder o tensione di carico mancante) non è possibile con
l'impiego dello stato del valore.
Esempio
Viene utilizzato il canale 6 di un'unità di ingressi analogici per una misura della resistenza nel
campo di 6000 Ω, un tempo di integrazione di 20 ms e una sorveglianza rottura conduttore
attivata.
Il tempo di conversione del canale è composto dalle seguenti grandezze di misura:
Nota
Relazione tra diagnostica e tempo di conversione
Mentre alcune diagnostiche vengono effettuate parallelamente alla conversione e non ne
incrementano il tempo, altri tipi di diagnostica come quelli descritti nell'esempio precedente
possono prolungare il tempo di conversione.
Definizione
Il tempo di ciclo di un modulo analogico è il tempo impiegato dal modulo per elaborare tutti
i canali utilizzati. Il tempo di ciclo varia in funzione del rilevamento del valore di misura
applicato, ad es. multiplexaggio o rilevamento parallelo.
Tempo di risposta
Il tempo di risposta per un nuovo valore di uscita è definito come il tempo che trascorre dal
momento in cui un valore di uscita digitale è presente nella memoria interna del modulo fino
al raggiungimento del valore da emettere nell'uscita analogica (con un errore residuo dell'1 %).
Il tempo di risposta (tA) è dato dalla somma di tempo di acquisizione (tX),
tempo di conversione (tW) e tempo transitorio di assestamento (tE):
tA = tX + tW + tE
tA Tempo di risposta
tX Tempo di acquisizione
tZ Tempo di ciclo del modulo
tW Tempo di conversione
tE Tempo transitorio di assestamento
t1 Nuovo valore di uscita digitale presente nella memoria interna del modulo
t2 Il modulo acquisisce il valore di uscita digitale e inizia la conversione
t3 Il modulo termina la conversione sul morsetto del canale di uscita analogico ed emette
il segnale analogico
t4 Il segnale si è assestato e la grandezza di uscita analogica specificata è raggiunta
(errore residuo 1 %)
Tempo di acquisizione
La CPU/IM (Interface Module) registra nuovi valori di uscita nella memoria interna
dell'unità di uscite analogiche. Il tempo necessario non viene determinato dalla CPU/IM.
La conversione di questi valori di uscita è asincrona rispetto all'ordine in cui sono presenti
nella memoria di trasferimento. Nel peggiore dei casi il tempo di acquisizione (tX) può essere
uguale al tempo di ciclo (tZ). Questo caso si presenta se, direttamente dopo l'acquisizione
del valore per la conversione, la CPU registra un nuovo valore nella memoria interna del
modulo. Questo nuovo valore verrà elaborato solo con la successiva conversione.
La figura seguente mostra l'accesso aciclico dell'unità di uscite analogiche ai valori di uscita
dalla memoria interna nel funzionamento non isocrono. Per maggiori informazioni sul
funzionamento sincrono consultare la sezione sulla sincronizzazione di clock al capitolo
Moduli analogici High-Speed (Pagina 117).
tX Tempo di acquisizione
t1 Nuovo valore di uscita digitale presente nella memoria interna del modulo
t2 Il modulo acquisisce il valore di uscita digitale e inizia la conversione
t3 Il modulo termina la conversione sul morsetto del canale di uscita analogico ed emette il segnale analogico
Figura 2-23 Acquisizione dei valori di uscita
Tempo di conversione
Il tempo di conversione di un canale di uscita inizia con l'acquisizione del valore digitale
dalla memoria interna del modulo (t2) e termina con la conversione analogico-digitale (t3).
2.19 Livellamento
Principio di livellamento
I singoli valori di misura vengono livellati mediante filtro. Il modulo calcola dei valori medi
da un numero prestabilito di valori analogici convertiti (digitalizzati). Il livellamento non deve
essere confuso con l'integrazione dei valori di misura oltre un intervallo di tempo definito.
Il livellamento dei segnali di misura non è pertanto in grado di filtrare una determinata
frequenza di disturbo. Tuttavia il livellamento assicura valori dei dati più "equilibrati", ovvero
sopprimendo gli spike che si sovrappongono al segnale di misura.
A seconda del modulo utilizzato l'utente ha a disposizione per la parametrizzazione del
livellamento 4 o più livelli (Nessuno, Debole, Medio, Forte). Il livello determina il numero dei
valori analogici presi per la formazione del valore medio. Maggiore è il fattore di livellamento,
migliore è l'azione del filtro.
Procedimento di livellamento
Un algoritmo di livellamento agisce in base alla media variabile per un numero parametrizzabile
di valori di misura (ad es. 4, 8, 32). Di volta in volta viene incluso nel calcolo il valore di
misura più recente escludendo il valore più vecchio. Questo meccanismo sopprime gli spike
che si sovrappongono al segnale di misura. D'altra parte i gradini del segnale utile sono
riconoscibili solo dopo qualche tempo nel dato (vedere gli esempi seguenti).
I moduli delle singole famiglie di prodotti utilizzano diversi algoritmi di livellamento.
Il livellamento può essere lineare o esponenziale. Le differenze diventato evidenti in
particolare in caso di forte livellamento e, in funzione del prodotto utilizzato, comportano
un incremento più veloce o più lento.
Nel manuale del prodotto dell'unità di ingressi analogici specifica è indicato se sia possibile
impostare il livellamento per il modulo in uso e quali particolarità debbano essere osservate.
① nessun livellamento (k = 1)
② livellamento debole (k = 4)
③ livellamento medio (k = 16)
④ livellamento forte (k = 32)
① nessun livellamento (k = 1)
② livellamento debole (k = 4)
③ livellamento medio (k = 16)
④ livellamento forte (k = 32)
Carico
Il carico indica quanto può essere elevata la resistenza esterna di un loop di corrente.
Se la resistenza esterna è più elevata del carico specificato il convertitore di misura a
2 fili è alimentato con una tensione troppo bassa. Il carico è formato dalla resistenza del
convertitore di misura e da tutte le ulteriori resistenze presenti nel loop di corrente.
Il carico max. consentito del convertitore di misura, ad es. 820 Ω, è specificato nei dati
tecnici del modulo analogico specifico.
Figura 2-28 Inserimento di un convertitore di misura e altri dispositivi nel circuito elettrico
Segni
Il segno (VZ) del valore analogico è sempre nel bit 15:
● "0" → +
● "1" → -
Esempio
Nel seguente esempio è possibile osservare come, con una risoluzione ridotta,
nelle posizioni meno significative venga scritto "0".
● Il modulo con una risoluzione di 16 bit può incrementare i valori in passi di un'unità (20 = 1).
● Il modulo con una risoluzione di 13 bit può incrementare i valori in passi di 8 unità (23 = 8).
Tabella 3- 2 Esempio: Schema di bit di un valore analogico a 16 bit e un valore analogico a 13 bit
VZ = segno
Nota
La risoluzione di cui dispone un modulo analogico specifico è riportata nei rispettivi dati
tecnici.
-27648 -100,000 1 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
-27649 -100,004 1 0 0 1 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
-32512 -117,593 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 sottocomando
27648 100,000 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
1 0,003617 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 Campo
0 0,000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 nominale
-1 -0,003617 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
-4864 -17,593 1 1 1 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 sottocomando
* Se si preimpostano valori > 32511 il valore di uscita viene limitato a 117,589 % o 0 % (0,0 V / 0,0 mA) in funzione del
modulo utilizzato.
* Se si preimpostano valori < -32512 il valore di uscita viene limitato a -117,593 % o 0 % (0,0 V / 0,0 mA) in funzione del
modulo utilizzato.
* Se si preimpostano valori > 32511 il valore di uscita viene limitato a 117,589 % o 0 % (0,0 V / 0,0 mA) in funzione del
modulo utilizzato.
** Se si preimpostano valori < 0 il valore di uscita viene limitato a 0 % (0,0 V / 0,0 mA).
Introduzione
In questo capitolo viene descritto il procedimento generale per collegare trasduttori di misura
agli ingressi analogici. Le possibilità di collegamento concrete sono descritte nel manuale di
prodotto del rispettivo modulo.
Una descrizione dettagliata relativa alla posa e alla schermatura dei cavi, alla
compensazione di potenziale ecc. si trova nel manuale di guida alle funzioni Configurazione
di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).
Figura 4-1 Esempio: Potenziale di riferimento per unità di ingressi analogici con connessione MANA
Figura 4-2 Esempio: Potenziale di riferimento per unità di ingressi analogici senza connessione MANA
Figura 4-3 Esempio: Collegamento di trasduttori di tensione alle unità di ingressi analogici
Nota
I convertitori di misura a 2 fili devono essere trasduttori di misura isolati.
Figura 4-4 Esempio: Collegamento di convertitori di misura a due fili ad un'unità di ingressi analogici
Introduzione
Generalmente le termocoppie sono disponibili già pronte per l'uso. Sono protette da guaine
che ne impediscono il danneggiamento ad es. a causa delle forze meccaniche.
Cavi di compensazione
I cavi di compensazione facenti parte delle rispettive termocoppie sono contrassegnati
con colori caratteristici specifici, in quanto per ciascuna termocoppia può essere utilizzato
rispettivamente il solo cavo di compensazione del materiale adatto. Per i cavi di
compensazione a norma vale DIN EN 60584. È necessario osservare le temperatura
massime indicate dal produttore.
Maggiori informazioni
Per maggiori informazioni ad es. sulla scelta e il funzionamento delle termocoppie vedere
il capitolo Termocoppie (Pagina 80).
Introduzione
Le termocoppie sono dispositivi elettrici utilizzati per una misura di precisione della temperatura.
Sono costituite da due metalli diversi collegati tra loro in un punto. Una temperatura che
agisce su questo punto genera una differenza di tensione dalla quale si può calcolare la
temperatura.
Le termocoppie misurano temperature in un campo molto ampio e sono disponibili in
versioni particolarmente robuste. Perciò trovano spesso applicazione in ambito industriale.
Per la scelta del tipo di termocoppia adeguato è opportuno considerare ad es. i criteri
seguenti:
● Campo di temperatura
● Ambiente atmosferico
● Prezzo
Nota
Per ragioni di fisica, al di fuori del campo della temperatura specificato le termocoppie
hanno un'elevata inaccuratezza di misura. Utilizzare le termocoppie solo nel campo della
temperatura specificato dal produttore.
Nota
Assicurarsi che il collegamento dei due poli sia corretto pena la presenza di considerevoli
errori di misura.
5.3.1 Panoramica
Introduzione
Per rilevare la temperatura del giunto freddo in modo da ottenere un valore di temperatura
corretto dalla differenza di temperatura tra giunto freddo e punto di misura, esistono diverse
possibilità.
A seconda del luogo in cui è necessario il giunto freddo è possibile scegliere tra le diverse
possibilità di compensazione.
Le possibilità di compensazione che possono essere utilizzate a seconda del modulo
analogico impiegato sono descritte nel manuale del rispettivo modulo.
Funzionamento
Nella compensazione tramite Giunto freddo interno il giunto freddo è sui morsetti del modulo
analogico. Collegare le termocoppie direttamente agli ingressi del modulo o per mezzo di
cavi di compensazione. La termocoppia interna rileva la temperatura del modulo e fornisce
una tensione di compensazione.
Si osservi che la compensazione tramite Giunto freddo interno non raggiunge sempre la
precisione di quella esterna.
Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
6. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Giunto freddo interno".
Collegamento di termocoppie
Collegare le termocoppie direttamente o tramite conduttori di compensazione potenziale
agli ingressi del modulo.
Funzionamento
Con questo tipo di compensazione la temperatura del giunto freddo viene determinata
con una termoresistenza esterna (RTD). Alcuni moduli dispongono di un proprio canale
di riferimento.
Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
6. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Canale di riferimento del modulo".
① Termocoppia
② Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
③ Cavo di collegamento, ad es. rame
④ Termoresistenza (RTD)
⑤ Giunto freddo
Funzionamento
Con questa compensazione un canale con termoresistenza (RTD) collegata di un modulo
funge da "trasmettitore della temperatura di riferimento"; altri canali con termocoppie
collegate possono essere compensati con questa temperatura di riferimento (ricevitore della
temperatura di riferimento). Le temperature misurate di tutti i canali (ricevitori) progettati per
questo tipo di compensazione vengono compensate automaticamente con il valore della
temperatura del giunto freddo (trasmettitore).
La temperatura del giunto freddo viene determinata con una termoresistenza esterna (RTD).
Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Per il canale del modulo definito come mittente:
Selezionare come "Tipo di misura" ad es. il valore "Termoresistenza (connettore a 4 fili)".
Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Canale di riferimento del gruppo 0".
① Termocoppia
② Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
③ Cavo di collegamento, ad es. rame
④ Termoresistenza (RTD)
⑤ Giunto freddo
Funzionamento
Con questo tipo di compensazione la temperatura del giunto freddo viene memorizzata
nel modulo come valore fisso.
Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare il modulo analogico desiderato nella Vista dispositivi.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
6. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Temperatura di riferimento fissa".
7. Definire nell'area "Temperatura di riferimento fissa" la temperatura del giunto freddo,
ad es. 20 °C.
Funzionamento
Con questo tipo di compensazione è possibile gestire il valore di temperatura del giunto
freddo per la compensazione della temperatura tramite il programma utente. Il valore
della temperatura può essere ripreso ad es. da un qualsiasi altro modulo della stazione.
La temperatura del giunto freddo viene trasmessa con l'istruzione WRREC (SFB 53)
attraverso dei set di dati.
La struttura dei set di dati è descritta nel manuale del prodotto del modulo in uso.
Presupposti
Progetto STEP 7 con i seguenti contenuti:
● Programma utente con l'istruzione WRREC (SFB 53) per il trasferimento dei
set di dati con la temperatura di riferimento
● Modulo analogico per il rilevamento della temperatura di processo mediante
termocoppia (TC)
● Modulo analogico per la misura della temperatura del giunto freddo mediante
termoresistenza (RTD)
Modulo analogico per il rilevamento della temperatura di processo mediante termocoppia (TC)
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
6. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Temperatura di riferimento dinamica".
Modulo analogico per la misura della temperatura del giunto freddo mediante termoresistenza (RTD)
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termoresistenza (connettore a 4 fili)".
① Termocoppia
② Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
③ Cavo di collegamento, ad es. rame
④ Termoresistenza (RTD)
⑤ Giunto freddo
Funzionamento
La temperatura del giunto freddo delle termocoppie viene misurata al di fuori dell'unità di
ingressi analogici, ad es. tramite un'unità di compensazione nella termocoppia. Con questo
tipo di compensazione, la temperatura del giunto freddo viene fissata a 0° C.
L'unità di compensazione è dotata di un collegamento a ponte sincronizzato per una
determinata temperatura del giunto freddo (temperatura di compensazione). I collegamenti
delle estremità del conduttore di compensazione della termocoppia formano il giunto freddo.
Una divergenza della temperatura di confronto effettiva dalla temperatura di compensazione
provoca una variazione nella resistenza nel ponte dipendente dalla temperatura. Si viene a
creare una tensione di compensazione positiva o negativa che viene sommata alla tensione
termica.
Nota
Le termocoppie di tipo B non necessitano di unità di compensazione.
Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare il modulo analogico desiderato nella Vista dispositivi.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Ingressi"
ed il canale interessato.
4. Selezionare nella sezione "Misura" come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
5. A seconda del modulo impiegato, selezionare come "Giunto freddo" il valore "Nessuno"
oppure "Compensazione esterna".
① Conduttori di rame
② ad es. unità di compensazione (per canale); la termocoppia di tipo B non necessita di unità
di compensazione
③ Termocoppia
Funzionamento
La temperatura del giunto freddo viene rilevata tramite misurazione del valore della resistenza
di un Pt1000 sulla morsettiera del connettore di compensazione M12. La misura della
resistenza è consentita soltanto nella presa tonda X1 (canale 0). Tutti i canali del modulo
con questo tipo di compensazione raggiungono la stessa temperatura del giunto freddo.
Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare il modulo analogico desiderato nella Vista dispositivi.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Ingressi".
4. Selezionare nella sezione "Misura" come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
5. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "RTD (0)".
Esempio di collegamento
Figura 5-18 Esempio di collegamento "RTD (0)" come giunto freddo nel connettore di
compensazione M12
La figura seguente mostra un esempio di collegamento "RTD (0)" come giunto freddo con
termoresistenza Pt1000 esterna:
Figura 5-19 Esempio di collegamento "RTD (0)" come giunto freddo con resistenza Pt1000 esterna
Introduzione
In questo capitolo viene descritto il procedimento generale per collegare carichi/attuatori
agli ingressi analogici. Le possibilità di collegamento concrete sono descritte nel manuale
di prodotto del rispettivo modulo.
Una descrizione dettagliata relativa alla posa e alla schermatura dei cavi, alla
compensazione di potenziale ecc. si trova nel manuale di guida alle funzioni Configurazione
di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).
Figura 6-1 Esempio: potenziale di riferimento per un'unità di uscite analogiche con collegamento MANA
7.1.1 Panoramica
Calibrazione
La calibrazione controlla i valori di processo misurati o in uscita dal modulo analogico,
ne rileva la differenza rispetto ai valori effettivi e compensa l'errore di misura e di uscita.
Nota
La calibrazione salva i valori di calibrazione di ogni singolo canale nella memoria a ritenzione
del modulo e in modo specifico per il campo di misura, in questo modo i valori valgono per il
campo di misura nel quale è stata eseguita anche la calibrazione utente.
Se un canale recante valori di calibrazione utente validi viene riparametrizzato in un altro
modo di funzionamento di misura, hanno validità esclusivamente i valori di calibrazione
salvati nelle impostazioni di fabbrica per questo canale e per questo campo di misura.
I valori di calibrazione utente vengono tuttavia mantenuti. Questi valori vengono sovrascritti
soltanto alla nuova calibrazione del canale da parte dell'utente. Se tuttavia in questo canale
viene reimpostato il campo di misura originario senza una nuova calibrazione da parte
dell'utente, hanno validità i valori di calibrazione utente rilevati in precedenza.
Funzioni
Il gruppo "Calibrazione" offre le funzioni seguenti:
● Determinazione della calibrazione attuale di tutti i canali
● Calibrazione di un canale
● Interruzione di una calibrazione in corso
● Reset della calibrazione di un canale alle impostazioni di fabbrica
Calibrazione manuale
Per iniziare la calibrazione manuale devono essere soddisfatti i seguenti presupposti:
● STEP 7, la rispettiva CPU e il modulo analogico da calibrare devono essere collegati
online.
● È stata richiamata la vista "Online & Diagnostica" del modulo analogico selezionato
dal contesto del progetto e ora ci si trova nell'area "Funzioni > Calibrazione".
● La progettazione corrisponde alla configurazione reale della stazione.
● Attualmente non è in corso nessuna operazione di calibrazione sul modulo analogico
(se non si intende avviare nessuna operazione di calibrazione).
● Per l'esecuzione della calibrazione, la tensione di carico nel modulo deve essere di 24 V.
● Il passo avviato per ultimo è stato eseguito correttamente (se si intende proseguire o
concludere l'operazione di calibrazione).
Procedimento
Dopo l'avvio della funzione "Calibrazione" si apre la relativa maschera di base. Ad ogni
nuova selezione di un canale il modulo legge i dati informativi ed i valori di calibrazione
seguenti:
● Calibrazione: Indica se i valori di calibrazione attualmente attivi appartengono alle
impostazioni di fabbrica o se sono stati invece impostati dall'utente.
● Tipo misura: fornisce informazioni sul tipo di misura selezionato
● Campo di misura: campo di misura attualmente parametrizzato per il canale selezionato
● Guadagno: correzione del guadagno attualmente attiva per il convertitore analogico-digitale
● Offset: correzione dell'offset attualmente attiva per il convertitore analogico-digitale
Durante la calibrazione utente tutti i valori di calibrazione richiesti per il canale selezionato
vengono ridefiniti in funzione del campo di misura parametrizzato per questo canale.
Nota
La calibrazione è possibile sia nello stato di funzionamento RUN che nello stato di
funzionamento STOP della CPU. Se la CPU si trova in RUN, per la durata della calibrazione
viene fornito l'ultimo valore rilevato prima dell'inizio di quest'ultima.
Durante la calibrazione utente, il canale da calibrare per il modulo non può elaborare nuovi
valori di processo. Fino alla fine della calibrazione, tutti i valori di ingresso analogici del
modulo vengono impostati su 0x7FFF ("Valore analogico non valido"). Se è stato abilitato
lo stato del valore, durante la calibrazione lo stato del valore del segnale viene impostato
su "non valido".
Durante la calibrazione utente è necessario predisporre una tensione e/o una temperatura.
Eseguire per questo scopo l'apposito cablaggio esterno ed utilizzare un trasduttore di
temperatura /di tensione esterno. La casella "Comando" contiene i numeri dei pin ai quali
è possibile applicare l'attivazione della calibrazione. Il primo numero di pin indica il
collegamento positivo e il secondo il collegamento negativo. La precisione della calibrazione
dipende dalla precisione della tensione/temperatura approntata.
Nota
Per garantire che dopo la calibrazione utente il modulo mantenga la precisione di misura
specificata, la tensione/temperatura predisposta deve avere una precisione almeno doppia
rispetto a quella specificata per il modulo. Tensioni e temperature imprecise causano errori
di calibrazione.
● Comando: La casella "Comando" indica le operazioni che l'utente deve eseguire nel
passo di calibrazione attuale. Eseguire qui le operazioni indicate e confermare infine con
il pulsante "Continua". Il modulo esegue soltanto le operazioni necessarie per il passo di
calibrazione attuale. Se quest'ultimo si è svolto senza errori segue il passo successivo.
Le istruzioni nel campo "Comando" vanno eseguite in aggiunta. Dopo aver applicato ad
es. la tensione/massa ai morsetti 3/4, occorre mantenere questi collegamenti durante
l'esecuzione del passo di calibrazione successivo.
● Stato: A seconda del tipo di misura impostato sono necessari passi diversi per la
calibrazione di un canale. La casella "Stato" indica se nell'ultimo passo di calibrazione
si sono verificati o meno errori. Un eventuale errore che si verificasse durante
l'elaborazione di un passo di calibrazione viene visualizzato qui e la calibrazione del
canale si interrompe. Tutti i valori di calibrazione registrati fino a quel momento vengono
cancellati e vengono applicati i valori attivi prima dell'avvio della calibrazione utente.
Nota
Calibratori
Se nelle unità di ingressi analogici è attivata la funzione di diagnostica "Rottura cavo",
nei tipi di misura "Resistenza", "Termoresistenza" e "Termocoppia" viene integrata nel
conduttore una corrente di prova. In alcuni calibratori la corrente di prova integrata può
causare falsificazioni nei valori di misura. Per questa ragione in alcuni moduli analogici
il controllo rottura cavo viene disattivato automaticamente durante la calibrazione.
Al fine di prevenire falsificazioni nei valori di misura si consiglia di disattivare, per la
durata della calibrazione, la funzione di diagnostica "Rottura cavo" nelle unità di ingressi
analogiche.
Risultato
Con la calibrazione il canale riceve nuove impostazioni.
Verificarsi di errori
Se si verifica un errore durante la calibrazione il modulo interrompe l'operazione.
Tutti i valori di calibrazione registrati fino a quel momento vanno perduti. Il canale da
calibrare avrà le stesse impostazioni che aveva prima di iniziare la calibrazione.
Presupposti
● È stata richiamata la vista "Online & Diagnostica" del modulo analogico selezionato
dal contesto del progetto e ora ci si trova nell'area "Funzioni > Calibrazione".
● La rispettiva CPU è online.
● Al momento è in corso una calibrazione nel modulo analogico.
Procedimento
Per interrompere una calibrazione in corso fare clic sul pulsante "Annulla".
Risultato
L'operazione di calibrazione in corso viene annullata. Il canale da calibrare avrà le
stesse impostazioni che aveva prima di iniziare la calibrazione.
Presupposti
● È stata richiamata la vista "Online & Diagnostica" del modulo analogico selezionato
dal contesto del progetto e ora ci si trova nell'area "Funzioni > Calibrazione".
● La rispettiva CPU è online.
Procedimento
Per resettare il canale di un modulo analogico alle impostazioni di fabbrica procedere
nel modo seguente:
1. Nella tabella generale selezionare la riga del canale da calibrare.
2. Fare clic sul pulsante "Resetta alle impostazioni di fabbrica".
Risultato
Il canale ha le stesse impostazioni che aveva allo stato di fornitura.
Nota
Con il reset del canale attuale alle impostazioni di fabbrica, riacquisiscono validità i valori di
calibrazione originari salvati nel modulo allo stato di fornitura. Eventuali valori di calibrazione
utente di questo canale vanno perduti e non possono più essere ripristinati.
Sincronismo di clock
Con il termine sincronizzazione di clock si intende l'accoppiamento sincrono
● del rilevamento e dell'emissione dei segnali da parte della periferia decentrata
● della trasmissione del segnale tramite PROFIBUS o PROFINET
● dell'elaborazione del programma secondo l'intervallo di trasmissione PROFIBUS
o PROFINET.
Ne deriva un sistema in grado di effettuare, a intervalli costanti, la rilevazione e l'elaborazione
dei segnali di ingresso nonché l'emissione dei segnali di uscita. Il sincronismo di clock
garantisce tempi di reazione al processo esattamente riproducibili e definiti nonché
l'elaborazione sincrona ed equidistante dei segnali della periferia decentrata.
Con la progettazione del sincronismo di clock, il sistema del bus e i moduli di periferia operano
in modo isocrono. I dati di ingresso e uscita trasferiti sono accoppiati ad un "Task isocrono"
nella CPU. In questo modo i dati del ciclo sono sempre coerenti. I dati dell'immagine di
processo sono logicamente e temporalmente coerenti. Il manifestarsi di jitter nel programma
utente, derivanti dalla rilevazione di valori di diverse età, è così escluso.
L'esatta riproducibilità temporale di tutte le procedure consente di gestire con padronanza
anche i processi veloci. Il sincronismo di clock contribuisce così a migliorare la qualità della
regolazione e quindi la precisione della produzione. Al contempo vengono drasticamente
ridotte possibili oscillazioni nei tempi di reazione al processo. L'elaborazione a intervalli sicuri
può essere utilizzata per un ciclo della macchina più elevato. Tempi di clock più brevi
incrementano la velocità di elaborazione contribuendo pertanto anche alla riduzione dei costi
di produzione.
Intervalli di trasmissione
Con la progettazione del sincronismo di clock, si ha la sincronizzazione temporale dei dati di
ingresso e uscita all'interno di un intervallo di trasmissione (ciclo). I dati delle unità di ingressi
vengono rilevati simultaneamente nel ciclo n e trasferiti nell'IM. Nel ciclo n+1 i dati sono
disponibili nella CPU e possono essere elaborati. Nel ciclo n+2 successivo la CPU copia i
dati nell'IM. Nello stesso intervallo di trasmissione le unità di uscite analogiche emettono
simultaneamente i dati. Rilevazione, elaborazione ed emissione avvengono di conseguenza
in tre cicli. Maggiori informazioni sulla progettazione del funzionamento in sincronismo di
clock sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7.
Sovracampionamento (oversampling)
Per poter utilizzare la funzione di sovracampionamento nelle unità di ingressi o di uscite
analogici è necessaria una progettazione in sincronismo di clock.
Nelle unità di ingressi analogici, l'intervallo di trasmissione impostato viene suddiviso in
sottointervalli con equidistanza temporale. Gli intervalli di trasmissione possono essere
suddivisi in 2 ... 16 sottointervalli. Ogni sottointervallo legge un valore di misura. I valori di
misura letti in un ciclo di dati vengono copiati nell'IM nell'intervallo di trasmissione
successivo e, in un intervallo di trasmissione seguente, sono a disposizione della CPU
preposta all'elaborazione.
Nelle unità di uscite analogiche, l'intervallo di trasmissione impostato viene suddiviso in
sottointervalli con equidistanza temporale. Gli intervalli di trasmissione possono essere
suddivisi in 2 ... 16 sottointervalli. Ogni sottointervallo emette un valore di uscita. All'interno
di un intervallo di trasmissione la CPU copia nell'IM i valori di uscita che vengono poi scritti
nel processo nell'intervallo di trasmissione successivo.
I valori letti o emessi vengono trasferiti nei dati utili del modulo analogico. In questo modo
l'area indirizzi del modulo aumenta di 2 byte di dati utili per canale fino a 16 x 2 byte di dati
utili per canale. Se si suddivide l'intervallo di trasmissione in meno di 16 sottointervalli,
in ingresso gli indirizzi inutilizzati vengono occupati con il valore di errore 0x7FFF, mentre
in uscita i valori degli indirizzi inutilizzati vengono ignorati.
Esempio
Nella pratica il sovracampionamento è utile quando, a causa dei moduli utilizzati, l'impianto
con sincronismo di clock utilizza solo un particolare intervallo di trasmissione (ad es. 1 ms),
ma i valori di processo devono essere campionati più rapidamente. Il sovracampionamento e
la suddisvisione dell'intervallo di trasmissione ad es. in 4 sottointervalli consente di campionare
i valori di processo ogni 250 µs.
① Valori di misura
② Albero a camme
Operazione di conversione
Conversione a integrazione
I moduli ST operano normalmente secondo il principio della conversione a integrazione.
Nella conversione a integrazione ha luogo una valutazione del segnale di misura tramite
un arco di tempo impostabile (tempo di integrazione). Rispetto alla conversione del valore
momentaneo si realizza una conversione più lenta ma immune ai disturbi. Se l'arco di tempo
per la conversione viene selezionato in modo da corrispondere ad uno o più periodi della
frequenza di rete circostante, questo disturbo ovunque presente ed eventualmente
sovraordinato al segnale viene generalmente soppresso. I moduli SIMATIC consentono
di parametrizzare la frequenza di rete con la quale opererà l'impianto. In funzione della
soppressione di disturbo impostata variano anche la risoluzione e il tempo di conversione.
Queste interdipendenze sono descritte nei dati tecnici del rispettivo modulo.
Gli ingressi analogici con procedimento a integrazione sono impiegabili a livello universale.
Pur richiedendo a loro volta un cablaggio accurato, questi ingressi non sottostanno agli
elevati requisiti posti agli ingressi analogici nella conversione del valore momentaneo in
quanto gli ingressi analogici con procedimento a integrazione effettuano una rilevazione
del segnale più lenta e generalmente immune ai disturbi.
Figura 8-6 Mentre con la conversione del valore momentaneo un eventuale disturbo si ripercuote
immediatamente sul valore fornito all'applicazione, questa ripercussione si mantiene nei
limiti nel caso del procedimento a integrazione.
Compatibilità elettromagnetica
L'intera architettura dei moduli HS è ideata per l'elaborazione veloce dei segnali.
Con l'impiego dei moduli HS, la configurazione immune ai disturbi assume quindi un
significato decisivo.
Per il cablaggio dei moduli HS con sensori e attuatori è quindi importante considerare
le seguenti regole:
● mantenere possibilmente al minimo la lunghezza dei conduttori
● utilizzare conduttori schermati e intrecciati a coppia
● collegare a bassa impedenza la schermatura dei cavi ai rispettivi supporti per schermi
● mantenere il più ridotta possibile la lunghezza del conduttore tra il supporto per schermi
e il collegamento al morsetto
Nota
Configurazione immune ai disturbi
In particolare con l'impiego dei moduli HS attenersi alle istruzioni riportate nel manuale di
guida alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).
Figura 8-8 Influsso delle diverse lunghezze dei cavi sul tempo transitorio di assestamento
Figura 8-9 Tempo transitorio di assestamento di cinque diversi segnali analogici con diversi
gradini del valore
E M
EMC, 33 Moduli analogici High-Speed
Errore Sincronismo di clock, 117
Errore di linearità, 21 Multimetro digitale, 61
Errore di temperatura, 26
Errore di uscita, 25
ET 200AL, 7 N
ET 200eco PN, 7
Normalizzazione, 17
ET 200MP, 7
Norme
ET 200pro, 7
EN 61131, 15
ET 200SP, 7
FDA, 109
Numero di giri:, 9
F
File GSD, 50 O
Frequenza di rete
Organi attuatori, 11
16 2/3 Hz, 28
400 Hz, 28
50 Hz, 28
P
60 Hz, 28
Funzionamento Potenziale di riferimento, 71, 107
Delle termocoppie, 83 Precisione, 15
Precisione di ripetibilità, 22
Pressione, 9
G PROFIBUS, 117
PROFINET, 117
Giunto freddo, 82
Punto di misura, 82
Giunto freddo interno, 87
Panoramica, 84
Grandezze
Q
Analogico, 9
Fisiche, 10 Quality Information (QI), 48
I R
Impedenza del ricevitore, 31 Rappresentazione dei valori analogici, 62
Impostazioni di fabbrica Rappresentazione binaria delle aree di
Reset dei canali a, 116 ingresso, 64, 65
Rappresentazione binaria delle aree di uscita, 65
Reiezione di modo comune, 30, 34
L Reiezione di modo normale, 31, 34
Resistenza, 10
Limite errore d'esercizio, 15, 23
Risoluzione, 13, 62
Limite errore di base, 15, 24
Risposta a gradino, 57
Linearità, 21
Rottura conduttore, 43
Livellamento
RTD (0)
Esponenziale, 58
Panoramica, 86
Lineare, 57
T
Temperatura, 9
Temperatura del giunto freddo, 84
Temperatura di riferimento dinamica
Panoramica, 86
Temperatura di riferimento fissa
Panoramica, 85
Tempo di acquisizione, 55
Tempo di conversione, 27, 51, 55
Tempo di conversione base, 51
Tempo di risposta, 54
Tempo transitorio di assestamento, 55
Tensione, 10
Tensione continua, 71
Tensione di disturbo, 31
Tensione di modo comune, 69
Tensione d'isolamento, 69, 71
Termocoppie
Collegamento, 78
Termoresistenza
Collegamento, 76
Connettore a 2 fili, 77
Connettore a 3 fili, 77
vedere Termoresistenza, 76
TIA Portal, 4
Tipi di diagnostica, 37
Cortocircuito, 46
Errore di canale di riferimento, 45
Errore di modo comune, 45
Giunto freddo, 46
Overflow/underflow, 44
Rottura conduttore, 43
Sovraccarico, 47