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Elaborazione del valore analogico ___________________

Prefazione

___________________
Guida alla documentazione 1
Nozioni utili sulla
___________________
tecnologia analogica 2
SIMATIC Rappresentazione dei
___________________
valori analogici 3
S7-1500, ET 200MP, Collegamento di
ET 200SP, ET 200AL, ___________________
trasduttori di misura 4
ET 200pro, ET 200eco PN
Elaborazione del valore analogico Termocoppie 5
___________________
Collegamento di
6
___________________
carichi/attuatori
Manuale di guida alle funzioni

___________________
Funzioni supportate 7

___________________
Moduli analogici High-Speed 8

06/2014
A5E03461442-AC
Avvertenze di legge
Concetto di segnaletica di avvertimento
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli
di rischio.

PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.

AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi
lesioni fisiche.

CAUTELA
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi.

ATTENZIONE
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un
avviso di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens
Si prega di tener presente quanto segue:

AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.

Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.

Siemens AG A5E03461442-AC Copyright © Siemens AG 2012 - 2014.


Industry Sector Ⓟ 07/2014 Con riserva di modifiche Tutti i diritti riservati
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GERMANIA
Prefazione

Scopo della documentazione


Nella presente documentazione sono descritti argomenti generali che non riguardano
un prodotto specifico.
Oltre alle informazioni introduttive relative all'elaborazione del valore analogico,
il presente manuale contiene i seguenti argomenti:
● Collegamento di trasduttori di misura agli ingressi analogici
● Collegamento di attuatori/carichi alle uscite analogiche
● Compensazione della temperatura del giunto freddo
● Calibrazione di un modulo analogico
● Opzioni di diagnostica di un modulo analogico
● Moduli analogici high-speed

Nozioni di base necessarie


Per poter comprendere la documentazione si presuppongono le seguenti conoscenze:
● Conoscenze generali nel campo della tecnica di automazione
● Conoscenze dell'elaborazione del valore analogico (tecnologia analogica)
● Conoscenze del sistema di automazione industriale SIMATIC
● Conoscenze sull'uso di STEP 7 (TIA Portal)

Campo di validità della documentazione


Il presente manuale è valido come documentazione di base per tutte le unità di ingressi
e uscite analogici delle famiglie di prodotti S7-1500, ET 200MP, ET 200SP, ET 200AL,
ET 200pro e ET 200eco PN.

Modifiche rispetto alla versione precedente


Rispetto alla versione precedente (edizione 12/2013) sono state apportate le seguenti
modifiche/integrazioni:
● Estensione del campo di validità al sistema di periferia decentrata ET 200AL

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 3
Prefazione

Convenzioni
STEP 7: nella presente documentazione il nome "STEP 7" viene utilizzato come sinonimo
di "STEP 7 a partire dalla versione V12 (TIA Portal)" e versioni successive.
La presente documentazione contiene illustrazioni dei dispositivi descritti. Le riproduzioni
possono differire nei particolari dal prodotto fornito.
Osservare le note contrassegnate nel modo seguente:

Nota
Un'avvertenza contiene importanti informazioni su una parte di documentazione alla quale
occorre prestare particolare attenzione.

Ulteriore supporto
Ulteriori informazioni relative ai prodotti SIMATIC sono disponibili in Internet. Anche le
relative documentazioni si trovano in Internet.
● La documentazione tecnica relativa ai singoli prodotti SIMATIC e sistemi è disponibile
in Internet (http://www.siemens.com/simatic-tech-doku-portal).
● Il catalogo online e il sistema di ordinazione online si trovano in Internet
(http://mall.automation.siemens.com):

Indicazioni di sicurezza
Siemens commercializza prodotti di automazione e di azionamento per la sicurezza
industriale che contribuiscono al funzionamento sicuro di impianti, soluzioni, macchinari,
apparecchiature e/o reti. Questi prodotti sono componenti essenziali di una concezione
globale di sicurezza industriale. In quest’ottica i prodotti Siemens sono sottoposti ad un
processo continuo di sviluppo. Consigliamo pertanto di controllare regolarmente la
disponibilità di aggiornamenti relativi ai prodotti.
Per il funzionamento sicuro di prodotti e soluzioni Siemens è necessario adottare idonee
misure preventive (ad es. un concetto di protezione di cella) e integrare ogni componente in
un concetto di sicurezza industriale globale all’avanguardia. Considerare in questo contesto
anche i prodotti impiegati da altri costruttori. Per ulteriori informazioni sulla sicurezza
industriale, vedere qui (http://www.siemens.com/industrialsecurity).
Per restare informati sugli aggiornamenti cui vengono sottoposti i nostri prodotti, suggeriamo
di iscriversi ad una newsletter specifica del prodotto. Per ulteriori informazioni, vedere qui
(http://support.automation.siemens.com).

Elaborazione del valore analogico


4 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Indice del contenuto

Prefazione .............................................................................................................................................. 3
1 Guida alla documentazione ..................................................................................................................... 7
2 Nozioni utili sulla tecnologia analogica .................................................................................................... 9
2.1 Panoramica .................................................................................................................................... 9
2.2 Precisione/risoluzione ..................................................................................................................13
2.3 Normalizzazione dei valori analogici ............................................................................................17
2.4 Denormalizzazione dei valori analogici ........................................................................................19
2.5 Errore di linearità ..........................................................................................................................21
2.6 Precisione di ripetibilità ................................................................................................................22
2.7 Limite errore di esercizio ed errore di base .................................................................................23
2.8 Errore di temperatura ...................................................................................................................26
2.9 Soppressione frequenza disturbo ................................................................................................27
2.10 Interferenze di modo comune (UCM)...........................................................................................29
2.11 Interferenze di modo normale (USM)...........................................................................................31
2.12 Soppressione della tensione di disturbo ......................................................................................33
2.13 Diafonia tra i canali ......................................................................................................................35
2.14 Diagnostica ..................................................................................................................................37
2.15 Stato del valore ............................................................................................................................48
2.16 Tempo di conversione di un modulo analogico ...........................................................................51
2.17 Tempo di ciclo di un modulo analogico ........................................................................................53
2.18 Tempo di assestamento e di risposta delle unità di uscite analogiche ........................................54
2.19 Livellamento .................................................................................................................................56
2.20 Carico con convertitori di misura a 2 fili .......................................................................................59
3 Rappresentazione dei valori analogici ................................................................................................... 62
3.1 Panoramica ..................................................................................................................................62
3.2 Rappresentazione delle aree di ingresso ....................................................................................64
3.3 Rappresentazione delle aree di uscita .........................................................................................65

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 5
Indice del contenuto

4 Collegamento di trasduttori di misura .................................................................................................... 67


4.1 Panoramica ................................................................................................................................. 67
4.2 Collegamento di ingressi analogici con collegamento MANA..................................................... 69
4.3 Collegamento di ingressi analogici senza collegamento MANA ................................................. 71
4.4 Collegamento di trasduttori di tensione ....................................................................................... 73
4.5 Collegamento di trasduttori di corrente ....................................................................................... 74
4.6 Collegamento di termoresistenze e resistenze ........................................................................... 76
4.7 Collegamenti di termocoppie....................................................................................................... 78
5 Termocoppie ......................................................................................................................................... 80
5.1 Scelta delle termocoppie ............................................................................................................. 80
5.2 Struttura e funzionamento delle termocoppie ............................................................................. 82
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo ................................................................. 84
5.3.1 Panoramica ................................................................................................................................. 84
5.3.2 Compensazione tramite il giunto freddo interno ......................................................................... 87
5.3.3 Compensazione tramite il canale di riferimento del modulo ....................................................... 89
5.3.4 Compensazione canale di riferimento del gruppo 0 ................................................................... 91
5.3.5 Compensazione tramite temperatura di riferimento fissa ........................................................... 94
5.3.6 Compensazione tramite temperatura di riferimento dinamica .................................................... 97
5.3.7 Compensazione esterna o non eseguita .................................................................................. 101
5.3.8 Tipo di compensazione RTD (0) ............................................................................................... 103
6 Collegamento di carichi/attuatori ..........................................................................................................106
6.1 Panoramica ............................................................................................................................... 106
6.2 Collegamento di carichi/attuatori ............................................................................................... 107
7 Funzioni supportate .............................................................................................................................109
7.1 Calibrazione dei moduli analogici ............................................................................................. 109
7.1.1 Panoramica ............................................................................................................................... 109
7.1.2 Calibrazione dei moduli analogici ............................................................................................. 111
7.1.3 Interruzione della calibrazione .................................................................................................. 115
7.1.4 Reset delle impostazioni di fabbrica dei moduli analogici ......................................................... 116
8 Moduli analogici High-Speed ................................................................................................................117
8.1 Nozioni di base .......................................................................................................................... 117
8.2 Moduli ST e moduli HS a confronto .......................................................................................... 123
Indice analitico .....................................................................................................................................129

Elaborazione del valore analogico


6 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Guida alla documentazione 1
Introduzione
La documentazione dei prodotti SIMATIC ha una struttura modulare e contiene argomenti
relativi al sistema di automazione.
La documentazione completa per i sistemi S7-1500, ET 200MP, ET 200SP, ET 200AL,
ET 200pro e ET 200eco PN è costituita dai relativi manuali di sistema, di guida alle funzioni
e del prodotto.

Panoramica della documentazione supplementare relativa all'argomento 'Elaborazione del valore


analogico'
La seguente tabella riporta ulteriori documentazioni che completano la presente descrizione
per l'elaborazione del valore analogico.

Tabella 1- 1 Documentazione relativa all'argomento 'Elaborazione del valore analogico'

Argomento Documentazione Informazioni importanti


Descrizione del Manuale di sistema • Operazioni preliminari
sistema Sistema di automazione S7-1500
• Montaggio
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/
59191792) • Collegamento
Manuale di sistema • Messa in servizio
Sistema di periferia decentrata ET 200SP
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/
58649293)
Manuale di sistema
Sistema di periferia decentrata ET 200MP
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/
59193214)
Manuale di sistema
ET 200AL distributed I/O system
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/
89254965)
Istruzioni operative
Sistema di periferia decentrata ET 200pro
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/
21210852)
Istruzione operative
Sistema di periferia decentrata ET 200eco PN
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/
29999018)

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 7
Guida alla documentazione

Argomento Documentazione Informazioni importanti


Configurazione Manuale di guida alle funzioni • Nozioni di base
di controllori Configurazione dei controllori immuni ai disturbi
• Compatibilità
immuni ai (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/
disturbi 59193566) elettromagnetica
• Protezione antifulmini
Modulo Manuale del rispettivo modulo analogico • Collegamento
analogico
• Parametri
• Dati tecnici
• Set di dati dei parametri
• Tabelle dei valori
analogici

Manuali SIMATIC
In Internet (http://www.siemens.com/automation/service&support) si possono scaricare
gratuitamente tutti i manuali attuali relativi ai prodotti SIMATIC.

Elaborazione del valore analogico


8 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica 2
2.1 Panoramica

Introduzione
Lo scopo di questo capitolo è di spiegare all'utente le principali grandezze caratteristiche
delle unità di ingressi e uscite analogici partendo dalle basi della tecnologia analogica.
Le spiegazioni e gli esempi forniti nelle pagine seguenti rappresentano un riferimento ai
manuali specifici del modulo analogico in uso e intendono agevolarne l'utilizzo.

Segnali analogici e binari


I segnali binari possono assumere solo due stati, stato 1 (tensione presente) o stato 0
(tensione mancante). Oltre ai segnali binari, nella tecnica di controllo devono spesso
essere letti, elaborati ed emessi anche segnali analogici. Rispetto ai segnali binari,
i segnali analogici assumono un numero qualsiasi di valori all'interno di una determinata
area. Le grandezze analogiche possono essere ad es.:
● Temperatura
● Pressione
● Numero di giri
● Livello di riempimento
● Valore pH

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 9
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.1 Panoramica

Trasduttori di misura
I controllori possono elaborare valori analogici solo sotto forma di schema di bit. A tal fine
i trasduttori di misura collegabili al modulo analogico rilevano le grandezze fisiche, ad es.
pressione o temperatura. Il valore analogico viene misurato dal modulo di ingressi analogici
sotto forma di corrente, tensione o resistenza. Perché la CPU possa elaborare il valore della
corrente o della tensione rilevato, un convertitore analogico-digitale integrato nell'unità di
ingressi analogici lo converte in un valore intero a 16 bit. A seconda del tipo di misura è
possibile utilizzare i seguenti trasduttori di misura:
● Trasduttori di tensione
● Trasduttori di corrente
– Convertitore di misura a 2 fili
– Convertitore di misura a 4 fili
● Trasduttori di resistenza
– Connettore a 4 fili
– Connettore a 3 fili
– Connettore a 2 fili
● Termocoppie
Per ulteriori informazioni sul collegamento dei diversi tipi di trasduttori agli ingressi analogici
vedere il capitolo Collegamento di trasduttori di misura (Pagina 67).

Esempio
Per il rilevamento di un numero di giri viene utilizzato un trasduttore di misura che converte
il campo del numero di giri di 0 ... 1500 giri/min in un campo di tensione di 1 ... 5 V.
Con un numero di giri misurato di 865 giri/min il trasduttore di misura emette un valore di
tensione di 3,3 V.
Il valore di tensione risultante si calcola nel modo seguente:

Graficamente il valore della tensione rilevato si può rappresentare nel modo seguente:

Figura 2-1 Rilevamento del numero di giri

Elaborazione del valore analogico


10 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.1 Panoramica

Conversione analogico-digitale
Una CPU elabora le informazioni solo in formato digitale. Di conseguenza il valore analogico
viene convertito in uno schema di bit. La conversione viene eseguita attraverso un CAD
(convertitore analogico-digitale) integrato nell'unità di ingressi analogici. Nei prodotti
SIMATIC il risultato di questa conversione per la CPU viene elaborato sempre come parola
di 16 bit. Il CAD utilizzato digitalizza il segnale analogico da rilevare e ne approssima il
valore in forma di una curva a gradini. I parametri più importanti di un CAD solo la relativa
risoluzione e la velocità di conversione.

① Valore analogico
② Valore digitale

Figura 2-2 Approssimazione di un andamento analogico mediante una curva a gradini


con risoluzione bassa e alta

Conversione digitale-analogico
Dopo che il segnale è stato elaborato nella CPU, un convertitore DAC (digitale-analogico)
integrato converte il segnale analogico in un valore di corrente o di tensione. Il valore del
segnale di uscita risultante corrisponde alla grandezza di uscita con cui vengono comandati
gli attuatori analogici. Si può trattare ad es. di piccoli servoazionamenti o valvole proporzionali.
Per ulteriori informazioni sul collegamento degli attuatori vedere il capitolo Collegamento di
carichi/attuatori (Pagina 106).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 11
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.1 Panoramica

Grandezze caratteristiche importanti dei moduli analogici


Per la scelta del modulo analogico adeguato sono particolarmente importanti, oltre al tipo e
al campo di misura, l'accuratezza, la risoluzione e il tempo di conversione. Per alcuni campi
di impiego, ad es. impianti che occupano spazi estesi, sono importanti anche la tensione di
modo comune (Common Mode) e la separazione di potenziale tra i canali. Le grandezze
caratteristiche qui elencate vengono approfondite nelle pagine seguenti.

Elaborazione di segnali analogici


La figura seguente mostra l'elaborazione dei segnali analogici in un PLC.

Figura 2-3 Elaborazione del valore analogico

Elaborazione del valore analogico


12 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.2 Precisione/risoluzione

2.2 Precisione/risoluzione
La risoluzione di un modulo analogico dipende dal convertitore utilizzato e dal suo circuito
esterno. Il segnale analogico da acquisire o da emettere viene approssimato attraverso una
curva a gradini. La risoluzione indica in quanti incrementi il valore analogico si suddivide su
questa curva a gradini. Più alta è la risoluzione di un modulo, più bassi sono gli incrementi
e più sensibilmente viene digitalizzato il segnale analogico.

Approssimazione di un valore analogico


Le figure seguenti mostrano l'approssimazione del valore analogico attraverso una curva
a gradini. Se la risoluzione è bassa la curva vera e propria può essere approssimata solo
grossomodo al segnale analogico (figura a sinistra), mentre con una risoluzione maggiore
l'approssimazione migliora (figura a destra).

① Valore analogico
② Valore digitale

Figura 2-4 Approssimazione di un andamento analogico mediante una curva a gradini

Rappresentazione del campo di misura con una risoluzione di 13 e 16 bit


Se un modulo dispone di una risoluzione di 13 bit (= 12 bit + segno), un valore di misura
unipolare viene suddiviso complessivamente in 212 = 4096 incrementi. Se il campo
di misura va da 0 a 10 V il più piccolo valore rappresentabile, l'incremento, è di 10 V/4096,
ovvero di 2,4 mV.
Un modulo con risoluzione di 16 bit (= 15 bit + segno) fornisce un incremento di 0,3 mV.
Se la risoluzione aumenta di un bit, il numero degli incrementi raddoppia mentre la larghezza
di un incremento viene dimezzata.
Se la risoluzione aumenta da 13 a 16 bit, il numero degli incrementi si ottuplica
da 4096 a 32768. Con una risoluzione di 13 bit il valore minimo rappresentabile pertanto
è 2,4 mV. Con una risoluzione di 16 bit invece il valore è 0,3 mV.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 13
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.2 Precisione/risoluzione

Campi di misura
Quando rappresenta il campo di misura la CPU SIMATIC S7 distingue tra il campo
nominale, il campo di sovra/sottocomando, l'overflow e l'underflow. Sulla base di questa
distinzione si stabilisce se il valore di misura rientra nel campo specificato nei dati tecnici
o lo ha superato. I campi overflow e underflow sono riservati al rilevamento degli errori.
Con una risoluzione di 16 bit i 32768 incrementi teoricamente possibili vengono distribuiti in
un campo di tensione di 11,852 V. Per la risoluzione di un campo di misura di 10 V restano
quindi a disposizione 27648 incrementi. il che equivale a un valore minimo rappresentabile
di 0,3617 mV (vedere tabella).

Tabella 2- 1 Esempio di risoluzione del campo di misura 0 ... 10 V di un modulo SIMATIC S7

Valore (incrementi) Campo di misura della corrente


Decimale 0 ... 10 V Campo
32767 11,852 V Overflow
32512
32511 11,759 V Campo di sovracomando
27649
27648 10,0 V Campo nominale
20736 7,5 V
1 361,7 μV
0 0V
Non rilevante per questo esempio Campo di sottocomando
poiché non sono possibili valori negativi Underflow

Per una rappresentazione digitalizzata delle aree di ingresso, divisa in aree di ingresso
bipolari e unipolari, consultare la sezione Rappresentazione delle aree di ingresso (Pagina 64).
Per una rappresentazione digitalizzata delle aree di uscita, divisa in aree di uscita bipolari
e unipolari, consultare la sezione Rappresentazione delle aree di uscita (Pagina 65). Una
panoramica di tutti i campi di misura utilizzabili con i diversi moduli analogici è riportata nel
manuale del prodotto specifico.

Elaborazione del valore analogico


14 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.2 Precisione/risoluzione

Campo di sovra e di sottocomando


Nelle operazioni di regolazione con gradini elevati del segnale può accadere che la curva
di assestamento di quest'ultimo abbandoni per qualche istante, fino al raggiungimento del
setpoint, il campo nominale. I campi di sovra/sottocomando prevengono che con
l'abbandono del campo nominale vengano emesse segnalazioni di errore. Tuttavia quando
il segnale oltrepassa il campo di sovra/sottocomando e raggiunge quello dell'overflow o
dell'underflow, viene diagnosticato lo stato di errore "Overflow" e "Underflow". Il campo di
sovra/sottocomando corrisponde quindi a un campo di tolleranza compreso tra il campo
nominale e l'overflow - underflow. Per maggiori informazioni sul tempo di assestamento
consultare il capitolo Tempo di assestamento e di risposta delle unità di uscite analogiche
(Pagina 54).
La seguente immagine illustra il campo nominale, il campo di sovracomando e l'overflow di
un campo di misura unipolare. Durante la fase di assestamento il segnale abbandona
brevemente il campo nominale.

① Segnale di uscita analogico


tE Tempo transitorio di assestamento del segnale sul setpoint
t1 Il modulo termina la conversione sul morsetto del canale di uscita analogico ed emette
il segnale
t2 Il segnale si è assestato e la grandezza di uscita analogica specificata è raggiunta

Precisione di un modulo analogico


La precisione di un modulo analogico viene indicata in valore percentuale o assoluto,
ad es. in K o °C, e caratterizza l'errore complessivo del rilevamento del valore di misura.
In conformità con la norma internazionale IEC 61131, sulla quale si basa anche la norma
europea EN 61131, vengono indicati il limite di errore di base a 25 °C e il limite di errore
di esercizio. Una descrizione dettagliata del limite di errore d'esercizio e del limite di errore
di base si trova nella sezione Limite errore di esercizio ed errore di base (Pagina 23).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 15
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.2 Precisione/risoluzione

Correlazione tra risoluzione e precisione


Per ottenere una determinata precisione (errore d'esercizio) deve essere indicata una
determinata risoluzione.

Esempio

Errore di misura attraverso la digitalizzazione con una risoluzione di 8 e 14 bit


Il campo di misura di un modulo analogico è compreso tra 0 e 10 V. Una risoluzione di 8 bit
rappresenta complessivamente 256 valori. Ciò corrisponde a un salto di tensione minimo
possibile di 39 mV ovvero dello 0,4 % riferito al valore finale del campo di misura. Una
risoluzione di 14 bit rappresenta complessivamente 16384 valori. Ciò corrisponde a un salto
di tensione minimo possibile di 0,61 mV ovvero dello 0,006 % riferito al valore finale del
campo di misura.
Le indicazioni percentuali rilevate in questo modo sono contemporaneamente i valori teorici
Best Case per il limite di errore d'esercizio. Con una risoluzione di 8 bit e un campo di misura
di 0 ... 10 V non è quindi possibile ottenere una precisione migliore dello 0,4%. A seconda
della realizzazione della tecnica di attivazione, nella pratica questo valore sarebbe
nettamente peggiore.

Calcolo dell'errore di misura massimo


Con il campo di misura di un modulo analogico da 0 a 10 V e un limite di errore di esercizio
di ±0,5 % nell'intero campo della temperatura l'errore di misura massimo si calcola nel modo
seguente:
10 V · 0,5/100 = 50 mV
Pertanto l'errore di misura massimo è di ±50 mV. Di conseguenza, per l'ingresso analogico
ogni tensione nell'intero campo d'ingresso comprende un'indeterminazione di ±50 mV.
Una tensione da misurare di 3,5 V può essere quindi rappresentata con un valore qualsiasi
compreso tra 3,45 V e 3,55 V.
Una descrizione dettagliata del limite di errore d'esercizio e del limite di errore di base si
trova nella sezione Limite errore di esercizio ed errore di base (Pagina 23).

Elaborazione del valore analogico


16 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.3 Normalizzazione dei valori analogici

2.3 Normalizzazione dei valori analogici

Normalizzazione
Per la rielaborazione dei valori analogici digitalizzati è spesso necessario calcolare la
grandezza di processo effettiva in luogo degli incrementi (ad es. 10 V = 27648 incrementi)
La conversione di un campo valori (ad es. -27648 fino a +27648 incrementi) nella grandezza
fisica originale (ad es. 0 ... 500 litri) viene definita normalizzazione o anche graduazione.

Blocchi standardizzati
Per la normalizzazione dei valori analogici STEP 7 offre il blocco di programma adatto.
Il blocco SCALE è compreso nella fornitura di STEP 7 e consente l'inserimento di un valore
limite superiore e inferiore (ad es. da 0 a 500 litri).

Esempio
Nell'esempio seguente si ipotizza la misura del livello di riempimento di una cisterna la
cui capacità è di 500 litri. Il trasduttore di misura impiegato misura una tensione di -10 V
a cisterna vuota e una tensione di +10 V a cisterna piena. Il modulo analogico trasforma
il campo di tensione -10 V ... +10 V nel campo di valori -27648 ... +27648 e lo converte
nella grandezza originale 0 ... 500 litri con il blocco di programma SCALE.

Figura 2-5 Normalizzazione nel blocco di programma SCALE

Il valore analogico sull'ingresso IN viene letto direttamente dal modulo o da un'interfaccia


dati in formato INT. Tramite l'ingresso LO_LIM si determina il valore limite inferiore (0 litri)
della grandezza fisica e tramite HI_LIM quello superiore (500 litri). L'uscita OUT emette il
valore normalizzato (grandezza fisica) come numero reale (LO_LIM <= OUT <= HI_LIM).
Sull'ingresso BIPOLAR è possibile definire se debbano essere convertiti soltanto i valori
positivi oppure anche quelli negativi. Quando al parametro viene inoltrato un operando con
lo stato '0', si ha una normalizzazione unipolare. Un operando con lo stato '1' genera una
normalizzazione bipolare. Se si verificano errori durante l'esecuzione (ad es. overflow)
l'uscita RET_VAL emette un codice di errore, se non se ne verificano emette il valore '0'.
Per maggiori informazioni sul blocco SCALE consultare la Guida in linea di STEP 7.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 17
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.3 Normalizzazione dei valori analogici

Campo di misura unipolare e bipolare


Nell'esempio la misura del livello di riempimento è stata effettuata entro un campo
di misura bipolare. Il trasduttore di misura fornisce in questo caso, oltre alla tensione
positiva, anche quella negativa. Poiché il volume del serbatoio viene mappato sul campo
di -27648 a +27648 incrementi, la misura del livello di riempimento viene effettuata
con una risoluzione doppia (Δ) rispetto al campo di misura unipolare.

Nota
Trasduttori di misura
La misura nel campo di misura bipolare presuppone che il trasduttore di misura impiegato
supporti questa funzione.

Figura 2-6 Campo di misura bipolare

Nel campo di misura bipolare il livello di riempimento viene misurato con una risoluzione
doppia (Δ) rispetto a quella utilizzata nel campo unipolare.

Figura 2-7 Campo di misura unipolare

Elaborazione del valore analogico


18 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.4 Denormalizzazione dei valori analogici

2.4 Denormalizzazione dei valori analogici

Denormalizzazione
Per l'emissione dei valori analogici normalizzati è spesso necessaria la conversione del
valore analogico calcolato dal programma utente nel campo valori dell'unità di uscite
analogiche. Questo tipo di conversione viene definito denormalizzazione o descalazione.

Blocchi di denormalizzazione
Per la denormalizzazione dei valori analogici STEP 7 offre il blocco di programma adatto.
Il blocco UNSCALE è compreso nella fornitura di STEP 7 e consente l'inserimento di un
valore limite superiore e inferiore nell'ambito del quale oscilla il valore di programma.

Esempio
Il valore analogico da 0,0 a 100,0 % calcolato dal programma utente deve essere convertito,
avvalendosi del blocco UNSCALE, nel campo di valori da -27648 a +27648. Con l'emissione
del valore denormalizzato su un'unità di uscite analogiche, il modulo comanda un attuatore
analogico (ad es. una valvola di regolazione). L'attuatore deve essere comandato, con un
valore di programma dello 0 %, con il valore minimo (-10 V o -20 mA) e, con un valore di
programma del 100 %, con il valore massimo (+10 V o +20 mA).

Figura 2-8 Denormalizzazione nel blocco di programma UNSCALE

Il valore calcolato dal programma deve essere inoltrato in formato REAL (IN). Tramite
l'ingresso LO_LIM si determina il valore limite inferiore (0,0 %) e tramite HI_LIM il valore
limite superiore (100,0 %) all'interno del quale si muove il programma. L'uscita OUT emette
il valore denormalizzato in formato INT. Sull'ingresso BIPOLAR è possibile definire se
debbano essere convertiti soltanto i valori positivi oppure anche quelli negativi. Quando al
parametro viene inoltrato un operando con lo stato '0', si ha una normalizzazione unipolare.
Un operando con lo stato '1' genera una normalizzazione bipolare. In caso di errore l'uscita
RET_VAL emette un codice di errore, nel caso di un'esecuzione esente da errori emette
invece il valore '0'.
Per maggiori informazioni sul blocco UNSCALE consultare la Guida in linea di STEP 7.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 19
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.4 Denormalizzazione dei valori analogici

Campo di misura unipolare e bipolare


La seguente figura mostra la normalizzazione per un attuatore che viene comandato con il
valore minimo 0 (0 V o 0 mA) quando il valore del programma è 0 % e con il valore massimo
(10 V o 20 mA) quando il valore del programma è del 100 % (+27648).

Figura 2-9 Campo di misura unipolare

La seguente figura mostra la normalizzazione per un attuatore che viene comandato con il
valore minimo 0 (-10 V o -20 mA) quando il valore del programma è 0 % (-27648) e con il
valore massimo (+10 V o +20 mA) quando il valore del programma è del 100 % (+27648).

Figura 2-10 Campo di misura bipolare

Elaborazione del valore analogico


20 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.5 Errore di linearità

2.5 Errore di linearità

Definizione
La linearità indica lo scostamento della conversione A/D o D/A reale dalla retta ideale
all'interno di un campo di misura specifico. L'errore di linearità è quindi la misura per
lo scostamento della funzione di trasmissione reale dalla retta ideale. Nei dati tecnici
lo scostamento è indicato come valore percentuale riferito al campo nominale del
modulo analogico.
La seguente figura mostra un ingrandimento dell'errore di linerarità di un'ADU per una
migliore visibilità.

Figura 2-11 Errore di linearità

Esempio
Con un campo d'ingresso di ±10 V e un errore di linearità di ±0,01 % risulta
un errore di ±1 mV. L'errore si calcola nel modo seguente: 10 V · 0,01 % = 1 mV
Nei dati tecnici gli errori di linerità sono già compresi nel limite degli errori di utilizzo.
Il limite di errore di esercizio è descritto dettagliatamente nella sezione Limite di
errore di esercizio ed errore di base (Pagina 23).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 21
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.6 Precisione di ripetibilità

2.6 Precisione di ripetibilità

Definizione
La precisione di ripetibilità indica lo scostamento max. dei valori di misura/uscita con uguale
segnale di ingresso o valore di uscita se nel frattempo è stato creato o emesso un altro
valore. Gli altri parametri, ad es. quello della temperatura, restano invariati. La precisione di
ripetibilità si riferisce al campo nominale del modulo e vale per lo stato stazionario per quel
che riguarda la temperatura.

Dispersione dei valori di misura


La precisione di ripetibilità fornisce informazioni sulla varianza dei singoli risultati di misura.
Minore è la dispersione dei risultati maggiore è la precisione di ripetibilità. Perciò la
precisione di ripetibilità è una delle caratteristiche più importanti dei dispositivi di misura.
Nei dati tecnici la precisione di ripetibilità è indicata come valore percentuale in stato
stazionario a 25 °C con riferimento all'area di ingresso o di uscita.

Esempio
La precisione di ripetibilità dei moduli analogici riferita al valore finale del campo di misura
è di ±0,02 %. Con qualsiasi valore compreso entro il campo di misura ±10 V questo
corrisponde a una precisione di ripetibilità di 2 mV. Se, ad esempio, si modifica il valore di
misura da 10 V a -10 V e lo si misura nuovamente con 10 V, la divergenza del valore di
misura può essere di max. ±2 mV.

① Buona precisione precisione di ripetibilità


② Scarsa precisione di ripetibilità

Figura 2-12 Precisione di ripetibilità dei valori di misura emessi

Elaborazione del valore analogico


22 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.7 Limite errore di esercizio ed errore di base

2.7 Limite errore di esercizio ed errore di base

Introduzione
Di seguito è spiegato come determinare, sulla base dei dati tecnici, il limite dell'errore di
esercizio e dell'errore di base e quindi l'errore di misura e l'errore di uscita. Grazie alla
creazione Worst Case viene garantito che il modulo non superi il valore specificato nell'intero
campo d'esercizio ammesso.
La precisione delle unità di ingressi/uscite analogici contribuisce solo in parte alla precisione
dell'intero percorso di misura. Il percorso di misura è costituito generalmente dal trasduttore
di misura, dal convertitore di misura, dal percorso di trasmissione e dall'unità di
ingressi/uscite analogici.

Limite errore d'esercizio


Il limite dell'errore di esercizio corrisponde all'intero errore di misura e di uscita dell'unità
di ingressi/uscite analogici nel campo nominale in condizioni di assestamento della
temperatura entro il campo di temperatura ammesso.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 23
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.7 Limite errore di esercizio ed errore di base

Limite errore di base


Il limite dell'errore di esercizio e dell'errore di base corrisponde all'intero errore di misura
e di uscita nel campo nominale con una temperatura ambiente di 25 °C e in condizioni di
assestamento della temperatura.
Poiché negli impianti in casi molto rari è presente una temperatura ambiente costante di
25 °C, il limite dell'errore di base del modulo è più che altro un valore teorico. Per questo
motivo,nella pratica ha priorità il limite di errore d'esercizio per la selezione e la valutazione
di un modulo.

Nota
L'indicazione percentuale del limite dell'errore d'esercizio e del limite dell'errore di base
nei dati tecnici si riferisce sempre al valore di ingresso e di uscita massimo possibile
(il valore finale del campo di misura) nel campo nominale del modulo.

La seguente figura illustra un esempio di limiti di errore di esercizio ed errore di base rispetto
all'andamento ideale.

Figura 2-13 Limiti errore di esercizio ed errore di base

Elaborazione del valore analogico


24 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.7 Limite errore di esercizio ed errore di base

Esempio di determinazione dell'errore di uscita


Un'unità di uscite analogiche viene utilizzata per l'emissione della tensione nel campo
da 0 a 10 V. Il modulo funziona ad una temperatura ambiente di 30 °C. In questo modo
vale il limite di errore d'esercizio. I dati tecnici del modulo dichiarano:
● Limite di errore d'esercizio per uscita tensione: ±0,1 %
L'errore di uscita è di conseguenza a ±10 mV (±0,1 % di 10 V) nel campo nominale
complessivo del modulo.
Con una tensione effettiva ad es. di 2,50 V la tensione di uscita può essere compresa nel
campo da 2,49 V a 2,51 V.

Nota
Campi di misura bipolari
Il calcolo è valido anche per campi di misura bipolari.
Con un campo di misura di ±10 V e un errore di esercizio di ±0,1 % anche l'errore di uscita
è di ±10 mV.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 25
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.8 Errore di temperatura

2.8 Errore di temperatura

Introduzione
Durante il funzionamento, i moduli analogici sono sottoposti a condizioni che possono
ripercuotersi negativamente sulla loro precisione e quindi sui risultati di misura. Se ad es.
la temperatura di esercizio del modulo si scosta dalla temperatura ambiente di 25 °C,
si verificano errori di temperatura. Questi errori di temperatura si trovano entro il limite di
errore d'esercizio, entro il campo di temperatura ammesso.

Definizione
L'errore di temperatura indica la deriva massima dei valori di misura e di uscita determinata
dalla variazione della temperatura ambiente del modulo analogico. La deriva massima può
determinarsi con qualsiasi temperatura ambiente. In funzione del modulo utilizzato, l'errore
di temperatura viene indicato in percentuale di grado Celsius e/o di grado Kelvin, ad
es. ±0,005 %/K, e fa riferimento al valore finale del campo di misura del modulo analogico.

Limiti errore d'esercizio della compensazione


L'errore di temperatura della compensazione della temperatura del giunto freddo si verifica
solo durante la misura con termocoppie. Se è stato selezionato il modo di funzionamento
"Giunto freddo interno" l'errore di temperatura della compensazione si aggiunge all'errore
di temperatura vero e proprio. Nei dati tecnici l'errore di temperatura della compensazione
viene indicato come valore percentuale, riferito al campo nominale fisico del modulo
analogico, o come valore assoluto in °C.

Nota
Calcolo dell'errore di misura con termocoppie
Per determinare l'errore complessivo in una misura con termocoppie, vanno sommati l'errore
di misura delle termocoppie e l'errore di misura della compensazione. Questi errori sono
specificati nel relativo manuale del prodotto.

Esempio
In questo esempio l'errore complessivo della misura di temperatura viene determinato
tramite una termocoppia del tipo K. La termocoppia del tipo K esegue la misura in un campo
di temperatura compreso tra -270 e 1372 °C.
Nei dati tecnici il limite di errore di esercizio della termocoppia di tipo K è >-200 °C ±2,4 K.
L'errore di temperatura della compensazione è di ±6 °C. Con una temperatura misurata
>-200 °C l'errore di temperatura complessivo si calcola nel modo seguente:
errore di esercizio (±2,4 K) + errore di temperatura della compensazione (±6 °C) = ±8,4 °C.

Elaborazione del valore analogico


26 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.9 Soppressione frequenza disturbo

2.9 Soppressione frequenza disturbo

Definizione
La soppressione della frequenza di disturbo nelle unità di ingressi analogici sopprime
i disturbi generati dalla frequenza della rete a corrente alternata utilizzata.
La frequenza della rete a corrente alternata può avere effetti di disturbo sul valore di misura,
in particolare nel caso di misurazioni in piccoli campi di tensione e nelle termocoppie.

Parametrizzazione
La frequenza di rete con cui funziona l'impianto si può impostare con i parametri nel modulo,
ad es. in STEP 7.

Figura 2-14 Soppressione frequenza disturbo

A seconda della soppressione della frequenza di disturbo impostata, il tempo di conversione


varia. Questo rapporto di dipendenza è descritto nei dati tecnici del modulo specifico.
Per scegliere la soppressione della frequenza di disturbo adeguata osservare quanto segue:
Maggiore è la frequenza impostata, minore sarà il tempo di conversione.

Nota
Frequenza di rete
Selezionare la frequenza di disturbo solo in base alla frequenza di rete utilizzata. Se viene
impostata una frequenza diversa, ad es. per ridurre il tempo di conversione, vengono
eseguiti adattamenti errati. I dati tecnici indicati, in particolare la precisione, può essere fuori
dall'area specificata.
Livellamento
Livellando i valori analogici si migliora ulteriormente la soppressione delle frequenze di
disturbo. Per maggiori informazioni sul livellamento dei valori analogici consultare il paragrafo
Livellamento (Pagina 56).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 27
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.9 Soppressione frequenza disturbo

Frequenze di rete utilizzate


La frequenza di rete è la frequenza utilizzata all'interno di una rete elettrica per l'alimentazione
di energia in corrente alternata. Come unità si misura in Hertz e indica il numero di oscillazioni
di un segnale periodico al secondo. Con una frequenza di rete di 50 Hz ad es. le oscillazioni
sono 50 al secondo.
In Europa, Australia e nella maggior parte dell'Asia e dell'Africa si usa una frequenza di rete
di 50 Hz. In Nord America, in America centrale e nella maggior parte dei Paesi dell'America
latina invece si usa una rete elettrica con una frequenza di 60 Hz.
Le frequenze di 400 Hz trovano applicazione principalmente nelle reti di bordo degli aerei,
nel settore aerospaziale e in ambito militare. Uno dei motivi è il fatto che i motori con una
frequenza di rete di 400 Hz in genere possono essere più leggeri e più piccoli.
Tuttavia, poiché non è economico trasportare frequenze così elevate su lunghe distanze,
le applicazioni a 400 Hz sono limitate a spazi ridotti.
Per l'elettrificazione delle ferrovie in Germania, Austria e Svizzera viene utilizzata una
frequenza di 16 2/3 Hz. Alcuni moduli dei prodotti SIMATIC S7 supportano anche la
soppressione di questa frequenza di disturbo della rete. In questo caso la soppressione
della frequenza di disturbo parametrizzabile è di 16,6 Hz.

Elaborazione del valore analogico


28 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.10 Interferenze di modo comune (UCM)

2.10 Interferenze di modo comune (UCM)

Definizione
Le interferenze di modo comune sono tensioni e correnti di disturbo sui cavi di collegamento
tra dispositivi elettrici e parti dell'impianto. Si propagano con la stessa posizione di fase e
ampiezza sia nella linea di andata che in quella di ritorno. Un attivare un disturbo effettivo
del segnale utile è necessario un ulteriore percorso di corrente. Il percorso della corrente è
dato generalmente dal potenziale di riferimento comune, ad es. messa a terra o massa,
di segnale utile e sorgente di disturbo.

Interferenze di modo comune nei moduli analogici


Nelle unità di ingressi e uscite analogici un'interferenza di modo comune viene generata
quando il potenziale di riferimento è diverso da quello del sensore o dell'attuatore collegato.
Un'interferenza di modo comune si verifica prevalentemente durante il funzionamento di
moduli analogici con sensori messi a terra. Considerata l'estensione dell'impianto complessivo
nello spazio, si possono verificare in questo caso differenze di tensione tra le parti delle
macchine in cui sono integrati i sensori messi a terra e il riferimento del modulo analogico.
Queste differenze di tensione incidono in uguale misura sia sul percorso del segnale positivo
che su quello negativo, e per questa ragione vengono definite interferenze di modo comune.
Nel caso dei sensori non messi a terra l'insorgere di un'interferenza di modo comune non
è così scontato come con il funzionamento con messa a terra. A causa dell'interferenza
capacitiva o induttiva, tuttavia, si verificano anche qui delle differenze di tensione che
possono avere gli effetti di un'interferenza di modo comune. Tenendo conto delle condizioni
in funzionamento con e senza messa a terra l'interferenza di modo comune si può verificare
sia come tensione continua che alternata.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 29
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.10 Interferenze di modo comune (UCM)

Esempio
La figura seguente di un modulo analogico con due ingressi (Ch1/Ch2) mostra le tensioni di
disturbo indotte negli ingressi (UCM1/UCM2) e una tensione di disturbo indotta tra questi ingressi
(UCM3). La reiezione di modo comune (Common Mode Rejection) descrive fino a che punto
vengono soppressi i segnali di disturbo e risulta dalla formula seguente:
CMR [dB] = 20 · log (UCM / Ua)

Figura 2-15 Tensione di modo comune indotta tra due ingressi

Se è presente una tensione di modo comune (UCM), per il calcolo della differenza di misura
(Ua) viene modificata la formula dopo Ua:

Nota
I dati sulla reiezione di modo comune (CMR) si trovano nei dati tecnici del manuale del
prodotto del modulo analogico utilizzato, alla voce "Interferenza di modo comune".

Elaborazione del valore analogico


30 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.11 Interferenze di modo normale (USM)

2.11 Interferenze di modo normale (USM)

Definizione
Le interferenze di modo normale sono tensioni e correnti di disturbo che si diffondono in
senso contrario sui cavi di collegamento. Nel cavo di alimentazione e nel cavo di recupero
esse presentano direzioni opposte. Le correnti in modo comune causano una caduta di
tensione sull'impedenza di ricezione che agisce come tensione di disturbo.

Cause
Le interferenze di modo normale si verificano per accoppiamento capacitivo o induttivo.
Negli accoppiamenti induttivi tra conduttori adiacenti che conducono corrente, i flussi
magnetici derivanti condizionano il rispettivo conduttore opposto. In questo modo viene
indotta nel conduttore una tensione di disturbo. Un accoppiamento galvanico è presente
se diversi circuiti di corrente interferiscono tra loro mediante una sezione di cavo comune,
ad es. un collegamento a massa utilizzato in modo comune.
Nella figura seguente le interferenze di modo normale sono rappresentate come una
sorgente di tensione (USM) collegata in serie al segnale di misura effettivo (UM).
L'indice "SM" indica il termine inglese "Series Mode". La reiezione di modo normale
(Series Mode Rejection) descrive fino a che punto vengono soppressi i segnali di disturbo.
E risulta dalla formula seguente: SMR [dB] = 20 · log (USM / Ua)

Figura 2-16 Accoppiamento capacitivo o induttivo nel cavo di segnale

Per il calcolo della differenza di misura nel caso della tensione (Ua) viene modificata la
formula dopo Ua:

La formula seguente mostra il calcolo della differenza di misura nel caso della corrente (Ia)
utilizzando un ingresso di corrente.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 31
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.11 Interferenze di modo normale (USM)

Nota
I dati sulla reiezione di modo normale (SMR) si trovano nei dati tecnici del manuale
del prodotto del modulo analogico utilizzato, alla voce "Interferenza di modo normale".
Anche il valore della resistenza di ingresso (Rein) è indicata nei dati tecnici.

Elaborazione del valore analogico


32 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.12 Soppressione della tensione di disturbo

2.12 Soppressione della tensione di disturbo

Definizione
La soppressione della tensione di disturbo indica il fattore per sopprimere il segnale di
disturbo durante il rilevamento del valore di misura. Più alto è il valore, meno i disturbi
alterano il segnale di misura. I dati tecnici si suddividono in "interferenze di modo comune"
e "interferenze di modo normale". La soppressione della tensione di disturbo è indicata in
decibel.

Esempio
La figura seguente mostra la differenza del valore di misura in caso di tensioni di disturbo in
volt e una soppressione da 0 a 120 dB.

Figura 2-17 Soppressione della tensione di disturbo

Con una soppressione della tensione di disturbo di 40 dB e una tensione di 1 V il valore di


misura viene falsato solo di 0,01 V.

Nota
Configurazione immune ai disturbi
Le grandezze dei disturbi possono essere notevolmente ridotte con una configurazione
immune ai disturbi con un buon collegamento a terra e una buona schermatura. Una
descrizione dettagliata su come evitare le interferenze è contenuta nel manuale di guida alle
funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 33
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.12 Soppressione della tensione di disturbo

Reiezione di modo comune


La tabella seguente mostra i dati sulla reiezione di modo comune che potrebbero essere
indicati nei dati tecnici di un'unità di ingressi analogici:

Soppressione della tensione di disturbo per f = n x (f1 ± 1 %), (f1 = frequenza di disturbo), n = 1, 2, ...
Interferenza di modo comune > 100 dB
Tensione di modo comune, max. 10 V

Se la frequenza di disturbo parametrizzata è di 50 Hz, la soppressione delle interferenze di


modo comune specificata vale solo per le frequenze 50 Hz ±1 %, 100 Hz ±1 %, 150 Hz ±1 %,
... Per tutte le altre frequenze l'immunità EMC è bassa. Le interferenze causate dalla
tensione di rete alterano il segnale utile misurato con un rapporto di 100.000 : 1.
Un'ampiezza della tensione di disturbo di 1 V ad es. altera il segnale utile di 10 μV.
La tensione di modo comune (Common Mode; UCM) indica la differenza di potenziale
massima tra due canali e tra un canale e la massa analogica necessaria per non superare
la soppressione della tensione di disturbo specificata nei dati tecnici. Se la tensione di modo
comune massima indicata, ad es. 10 V, viene superata, il segnale analogico non viene
elaborato correttamente. A seconda del modulo utilizzato, un errore di questo tipo può
essere diagnosticato e segnalato con un messaggio. Il superamento della tensione di modo
comune ammessa può essere causato ad es. da alimentazioni diverse o da cavi
eccessivamente lunghi.

Reiezione di modo normale


La tabella seguente mostra i dati sulla reiezione di modo normale che potrebbero essere
indicati nei dati tecnici di un'unità di ingressi analogici:

Soppressione della tensione di disturbo per f = n x (f1 ± 1 %), (f1 = frequenza di disturbo), n = 1, 2, ...
Interferenza di modo normale > 60 dB

Se la frequenza di disturbo parametrizzata è di 50 Hz, la soppressione delle interferenze di


modo normale specificata vale solo per le frequenze 50 Hz ±1 %, 100 Hz ±1 %, 150 Hz ±1 %,
... Per tutte le altre frequenze l'immunità EMC è bassa. Considerato il tutto si evince che le
interferenze causate dalla tensione di rete alterano il segnale utile con un rapporto di 1000 : 1.
Un'ampiezza della tensione di disturbo di 1 V ad es. altera il segnale utile di 1 mV.

Elaborazione del valore analogico


34 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.13 Diafonia tra i canali

2.13 Diafonia tra i canali

Provenienza del termine


Nella tecnica delle telecomunicazioni il termine diafonia (in inglese cross-talk/XT) indicava
in origine l'interferenza indesiderata di segnali vocali tra i cavi di due diversi utenti telefonici.

Definizione
La diafonia tra i canali di segnale indica una minima influenza reciproca tra due canali
indipendenti dovuta a correnti di dispersione, accoppiamenti capacitivi o induttivi.
La diafonia da un canale all'altro modifica il segnale con l'ampiezza del segnale di diafonia.

Cause
Tecnicamente non è possibile isolare completamente i canali dei singoli moduli dalle
condizioni ambientali. In questo modo con le correnti di dispersione e gli accoppiamenti
di disturbi possono verificarsi interferenze reciproche.

Figura 2-18 Diafonia tra due canali

La figura mostra gli effetti della diafonia per l'utente in base a due canali (Ch1/Ch2)
di un'unità di ingressi analogici. L'indicazione della diafonia è il valore per il fattore pari al
quale il segnale utile presente in un secondo canale Ua2 viene pregiudicato dal segnale
in un primo canale Ue1. La differenza di misura (Ua1) si calcola con la formula seguente:

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 35
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.13 Diafonia tra i canali

Esempio di attenuazione della diafonia


L'indicazione della "diafonia tra gli ingressi" di un'unità di ingressi analogici a otto canali
nei dati tecnici è, ad es., -100 dB con un campo di misura sul canale 1 da -10 V a +10 V.
È presente una tensione con un'ampiezza di 10 V. Ora si deve osservare quale errore si
verifica nel canale 0 (campo di misura ±10 V) e nel canale 2 (campo di misura ±80 mV)
a causa della diafonia.
100 dB corrispondono a un fattore 100.000. I valori di misura nei canali 0 e 2 ... 7 vengono
quindi pregiudicati di 10 V / 100.000 = 100 μV. Questa differenza si verifica come addizione
o sottrazione rispetto al segnale di misura presente e ha effetti diversi a seconda del campo
di misura scelto.
● Canale 0: 100 μV / 10 V = 0,001 %
● Canale 2: 100 μV / 80 mV = 0,125 %
Una tensione di 10 V applicata sul canale 1 altera il valore di misura sul canale 0 di 0,001 %
e il valore di misura sul canale 2 di 0,125 %. In questo esempio, perciò, l'errore di misura
causato dalla diafonia è dello 0,001 % o dello 0,125 % in funzione del campo di misura.
Nel limite di errore di base le differenze tra i canali causate dalla diafonia sono già incluse.

Calcolo della differenza del valore di misura


In questo esempio si calcola la differenza del valore di misura del canale 1, se la tensione
di misura sul canale 2 varia di 10 V. Il valore della diafonia (XT [dB]) è specificato nei dati
tecnici del manuale del prodotto del modulo analogico utilizzato.

Se la tensione di misura sul canale 2 varia di 10 V, il valore di misura sul canale 1 differisce
di 0,001 V.

Elaborazione del valore analogico


36 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

2.14 Diagnostica

Tipi di diagnostica nei moduli analogici


I moduli analogici SIMATIC sono in grado di diagnosticare gli errori. Per i moduli analogici
sono disponibili in STEP 7 diversi tipi di diagnostica. Osservare che i parametri progettabili
variano in funzione del modulo analogico e della famiglia di prodotti in uso. Maggiori
informazioni sui tipi di diagnostica sono riportate nel manuale del prodotto dell'unità di
ingressi o di uscite analogici in uso.
Per poter selezionare i tipi di diagnostica del modulo analogico utilizzato procedere nel
modo seguente:
1. Aprire STEP 7.
2. Nella Vista dispositivi selezionare il modulo analogico desiderato.
3. Selezionare la scheda "Proprietà".
4. Nella finestra di ispezione selezionare gli ingressi o il canale desiderato del
modulo analogico.

Tabella 2- 2 Panoramica degli errori diagnosticabili

Tipo di diagnostica Unità di ingressi analogici Unità di uscite analogiche


Rottura conduttore ✓ ✓
Tensione di alimentazione mancante L+ ✓ ✓
Overflow ✓ ✓
Underflow ✓ ✓
Errore di modo comune ✓ -
Cortocircuito ✓ ✓
Sovraccarico - ✓
Giunto freddo ✓ -

La diagnostica dei moduli analogici viene effettuata durante il funzionamento dell'impianto


sulla base delle variabili di uscita attuali, ad es. corrente o tensione. Se la corrente o la
tensione di uscita non è più sufficiente, il modulo non può più garantire una diagnostica
affidabile. I limiti entro i quali è possibile eseguire una diagnostica sono specificati nei dati
tecnici del modulo specifico.
Con un allarme di diagnostica il modulo segnala lo stato diagnosticato alla CPU. Se sono
presenti più diagnostiche contemporaneamente, viene segnalata per prima alla CPU quella
con la priorità più alta. La diagnostica viene visualizzata attraverso i LED collocati sul modulo
corrispondente, il display della CPU, il server web o un dispositivo di servizio e supervisione.
I tipi di diagnostica progettabili dipendono dal tipo di misura o di emissione selezionato
di volta in volta. Le seguenti tabelle mostrano la relazione tra i tipi di diagnostica e i tipi di
misura o emissione di un'unità di ingressi o uscite analogici.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 37
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Diagnostica delle unità di ingressi analogici

Tabella 2- 3 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura "Tensione"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ (da 1 a 5 V) comune
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200SP ✓ - ✓ ✓ - - ✓
ET 200AL - ✓ ✓ ✓ - - ✓
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - ✓

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"

Tabella 2- 4 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Corrente (convertitore di misura a 4 fili)"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ (da 4 a 20 mA) comune
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - - ✓**
ET 200AL - ✓ ✓ ✓ - - ✓**
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - ✓

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
** Diagnostica solo per alimentazione encoder

Elaborazione del valore analogico


38 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Tabella 2- 5 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Corrente (convertitore di misura a 2 fili)"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ (da 4 a 20 mA) comune

S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ - - - ✓**
ET 200AL - ✓ ✓ ✓ - - ✓**
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - ✓

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"
** Diagnostica solo per alimentazione encoder

Tabella 2- 6 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Resistenza (connettore a 4 fili)"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ comune
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ - - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - -

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"

Tabella 2- 7 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Resistenza (connettore a 3 fili)"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ comune
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200AL - ✓ ✓ - - - -
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ - - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - -

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"

Elaborazione del valore analogico


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Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Tabella 2- 8 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Resistenza (connettore a 2 fili)"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ comune
S7-1500 ✓ - - ✓ - - -
ET 200MP ✓ - - ✓ - - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200AL - ✓ ✓ - - - -
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ - - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - -

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"

Tabella 2- 9 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Termoresistenza (connettore a 4 fili)"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ comune
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - -

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"

Tabella 2- 10 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Termoresistenza (connettore a 3 fili)"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ comune

S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200AL - ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - -

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"

Elaborazione del valore analogico


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Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Tabella 2- 11 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura
"Termoresistenza (connettore a 2 fili)"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ comune
S7-1500 - - - ✓ - - -
ET 200MP - - - ✓ - - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200AL - ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200eco PN ✓ ✓ ✓ ✓ - - -
ET 200pro - ✓ ✓* ✓* - - -

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"

Tabella 2- 12 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di ingressi analogici in funzione del tipo di misura "Termocoppia"

Tensione Rottura Overflow Underflow Errore Giunto Cortocircuito


di alimentazione conduttore di modo freddo
mancante L+ comune
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - ✓ -
ET 200eco PN ✓ - ✓ ✓ - ✓ -
ET 200pro - - ✓* ✓* - ✓ -

* Nell'ET 200pro i parametri "Overflow" e "Underflow" sono stati raggruppati nel parametro unico "Overflow/Underflow"

Elaborazione del valore analogico


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Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Diagnostica delle unità di uscite analogiche

Tabella 2- 13 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di uscite analogiche in funzione del tipo di misura "Tensione"

Tensione Rottura Overflow Underflow Cortocircuito Sovraccarico


di alimentazione conduttore
mancante L+
S7-1500 ✓ - ✓ ✓ ✓ -
ET 200MP ✓ - ✓ ✓ ✓ -
ET 200SP ✓ - ✓ ✓ ✓ -
ET 200eco PN ✓ - - - ✓ ✓
ET 200pro - - - - ✓ -

Tabella 2- 14 Tipi di diagnostica progettabili per un'unità di uscite analogiche in funzione del tipo di misura "Corrente"

Tensione Rottura Overflow Underflow Cortocircuito Sovraccarico


di alimentazione conduttore
mancante L+
S7-1500 ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200MP ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200SP ✓ ✓ ✓ ✓ - -
ET 200eco PN ✓ ✓ - - - ✓
ET 200pro - ✓ - - - -

Nota
Campi di misura
Osservare che i tipi di diagnostica parametrizzabili dipendono, oltre che dal tipo di misura o
di emissione selezionato, anche dal rispettivo campo di misura.

Nota
Valori di uscita minimi
Al di sotto di un determinato valore della corrente o della tensione determinati errori, come
ad es. Rottura conduttore e Cortocircuito, non sono più diagnosticabili. La diagnostica si può
eseguire di nuovo solo quando questo valore di uscita minimo viene superato nuovamente.

Elaborazione del valore analogico


42 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Tensione di alimentazione mancante L+


Se si desidera diagnosticare una Tensione di alimentazione L+ mancante o troppo bassa
nel modulo analogico, attivare la casella di scelta "Tensione di alimentazione mancante L+".
La mancanza o insufficienza della tensione di alimentazione viene segnalata attraverso la
segnalazione di stato e di errore del modulo analogico. Inoltre questa informazione viene
messa a disposizione della CPU con la registrazione nel buffer di diagnostica.
Se manca la tensione di alimentazione non è più possibile eseguire nemmeno tutti gli altri
tipi di diagnostica.

Rottura conduttore
La rottura del conduttore indica uno stato di errore nel quale un circuito elettrico di corrente
normalmente chiuso presenta un'interruzione e quindi non funziona più.

Rottura conduttore nelle unità di ingressi analogici


La diagnostica "Rottura conduttore" consente il rilevamento di un guasto durante il
funzionamento dell'impianto. In STEP 7 è possibile definire le proprietà del modulo tramite
diversi parametri. A seconda del modulo utilizzato è possibile parametrizzare ad es. il limite
di corrente al raggiungimento del quale viene segnalata la rottura conduttore.

Figura 2-19 Parametrizzazione del limite di corrente per la rottura conduttore di un'unità di ingressi
analogici in STEP 7

Per rilevare una rottura conduttore viene normalmente utilizzata la tecnica Live zero.
Con il segnale di unità live zero da 4 a 20 mA, all'inizio del campo di misura è assegnato il
valore di segnale 4 mA. Se si verifica una rottura conduttore dall'ingresso al sensore, questa
viene rilevata a causa della mancanza di corrente. In alternativa a un segnale di corrente,
per rilevare una rottura conduttore si può utilizzare anche un segnale di tensione da 1 a 5 V.
Perciò nelle unità di ingressi analogici la diagnostica "Rottura conduttore" può essere
parametrizzata solo in un campo di 4 ... 20 mA o di 1 ... 5 V.
Con i tipi di misura "Resistenza", "Termoresistenza" e "Termocoppia" viene impressa una
corrente nella linea. Se si verifica una rottura conduttore il flusso di corrente viene interrotto
e in questo modo il guasto viene rilevato dall'unità di ingressi analogici.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 43
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Rottura conduttore nelle unità di uscite analogiche


Per il rilevamento di una rottura conduttore viene utilizzato il segnale analogico emesso. Se
la corrente è troppo bassa, non è più possibile diagnosticare la rottura conduttore in modo
affidabile. In un caso del genere la diagnostica viene disattivata senza che il suo stato venga
modificato.
Il limite di corrente entro il quale il modulo diagnostica la rottura conduttore è indicato nei dati
tecnici del modulo specifico.

Overflow/underflow
La risoluzione del campo di misura di un'unità di ingressi analogici distingue tra campo
nominale, campo di sovra e sottocomando e overflow/underflow. La tabella seguente
assegna ai diversi campi di misura della tensione il numero di incrementi in cui il segnale
di misura viene suddiviso.

Tabella 2- 15 Campo di misura della tensione ±10 V di un'unità di ingressi analogici

Valore (incrementi) Campo di misura della corrente Campo


Decimale ±10 V
32767 > 11,759 V Overflow
32511 11,759 V Campo di sovracomando
27649
27648 10,0 V Campo nominale
0 0V
-27648 -10 V
-27649 Campo di sottocomando
-32512 -11,759 V
-32768 <-11,759 V Underflow

Dal valore decimale 32512 il valore letto si trova al di sopra del campo di sovracomando e
non è più valido. In questo caso viene diagnosticato lo stato di errore "Overflow". Il campo di
sovracomando corrisponde a un campo di tolleranza prima che venga raggiunto l'overflow.
Dal valore decimale -32513 il valore letto si trova al di sotto del campo di misura
parametrizzato e non è più valido. In questo caso viene diagnosticato lo stato di errore
"Underflow". Il campo di sottocomando corrisponde al campo di sovracomando ma per i
valori negativi.
La diagnostica "Overflow" o "Underflow" potrebbe essere causata ad es. da una rottura
conduttore, da un campo di misura errato o da un errore di cablaggio.

Nota
Precisione
La precisione indicata nei dati tecnici del modulo specifico è garantita solo all'interno del
campo nominale.

Elaborazione del valore analogico


44 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Errore di modo comune


Selezionando la casella di scelta "Modo comune" si attiva la diagnostica del superamento
della differenza di potenziale consentita UCM. Un superamento della differenza di potenziale
consentita UCM si verifica ad es. tra il punto di riferimento degli ingressi di misura e la massa
analogica MANA .
Le cause potrebbero essere:
● Errori di cablaggio
● Ambienti con interferenze EMC
● Trasduttori di misura con messa a terra scorretta
● Cavi lunghi
● Sensore non collegato
● Convertitori di misura a 2 fili collegati con MANA

Nota
Nel caso dei convertitori di misura a 4 fili un misuratore di corrente collegato in serie causa
una caduta di tensione troppo elevata.

Il superamento della differenza di potenziale consentita UCM può causare errori di misura e
malfunzionamenti. Per impedire il superamento del valore consentito, posare un cavo
equipotenziale tra gli ingressi di misura e la massa analogica MANA. Per ulteriori informazioni
in proposito vedere il capitolo Collegamento di trasduttori di misura.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 45
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Cortocircuito
Selezionando la casella di scelta "Cortocircuito" si attiva la diagnostica del cortocircuito
di un canale analogico. La diagnostica viene attivata in caso di sovraccarico del canale.
Le cause potrebbero essere:
● Errori di cablaggio (ad es. cortocircuito tra singoli conduttori nei punti di connessione
o nel percorso dei cavi)
● Utilizzo di attuatori errati o difettosi (ad es. cortocircuito interno o bassa resistenza di
ingresso a causa di un attuatore guasto)
Per il rilevamento di un cortocircuito viene utilizzato il segnale analogico emesso.
Se la tensione è troppo bassa non è più possibile diagnosticare un cortocircuito in modo
affidabile. In un caso del genere la diagnostica viene disattivata senza che il suo stato
venga modificato. Il limite di tensione entro il quale il modulo diagnostica un cortocircuito
è indicato nei dati tecnici del modulo specifico.
I moduli SIMATIC sono dotati di uno speciale circuito di protezione contro il cortocircuito.
La corrente di cortocircuito è limitata internamente al modulo. Il valore della corrente di
cortocircuito è specificata nei dati tecnici del modulo analogico in uso.

Nota
Sovraccarico
Osservare che in caso di sovraccarico i moduli sono soggetti a una maggiore sollecitazione
termica che può compromettere il funzionamento dei canali di uscita. Evitare pertanto il
funzionamento permanente delle unità di uscite analogiche in caso di sovraccarico.

Giunto freddo
Questo tipo di diagnostica si può selezionare solo per il tipo di misura "Termocoppia" nelle
unità di ingressi analogici. Selezionando la casella di scelta "Giunto freddo" si attiva la
diagnostica degli errori nel canale di riferimento per la compensazione della temperatura del
giunto freddo di una termocoppia.
Nel canale di riferimento del modulo viene determinata la temperatura del giunto freddo di
una termocoppia con l'aiuto di una termoresistenza (RTD) esterna. Se si verifica un errore
causato da una rottura conduttore, ad es., la temperatura misurata nel giunto freddo della
termocoppia non viene più compensata. La temperatura di riferimento perciò può trovarsi al
di fuori del campo consentito.
Per ulteriori informazioni sul collegamento e il funzionamento di termocoppie e
termoresistenze vedere i capitoli Termocoppie e Collegamento di trasduttori di misura.

Elaborazione del valore analogico


46 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.14 Diagnostica

Sovraccarico
Selezionando la casella di scelta "Sovraccarico" si attiva la diagnostica del controllo
termico del gradino d'uscita. La diagnostica "Sovraccarico" viene attivata e rilevata canale
per canale quando viene superata la temperatura consentita nell'uscita.
Il superamento della temperatura consentita può verificarsi per i seguenti motivi:
● temperatura ambiente troppo alta
● funzionamento dell'uscita al di fuori del campo specificato

Nota
Sovraccarico
In caso di sovraccarico i moduli subiscono un'elevata sollecitazione termica che può
compromettere il funzionamento dei canali di uscita. Evitare pertanto il funzionamento
permanente delle unità di uscite analogiche in caso di sovraccarico.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 47
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.15 Stato del valore

2.15 Stato del valore

Stato del valore


In presenza di un valore analogico errato, il modulo analogico emette, per il canale interessato,
i valori di errore 0x7FFF (valore di errore per l'overflow e per tutti gli altri stati di errore)
oppure 0x8000 (valore di errore per l'underflow). In questo modo il programma utente è in
grado di individuare e analizzare un errore di canale. L'utente ha inoltre la possibilità di
analizzare tramite i messaggi di diagnostica, la diagnostica di sistema comandata da evento.
Oltre ai valori di errore 0x7FFF o 0x8000 e ai modi di diagnostica progettabili, le unità di
ingressi/uscite analogiche forniscono informazioni di diagnostica tramite l'immagine di
processo degli ingressi (IPI). Esse vengono definite Stato del valore e trasferite in modo
sincrono con i dati utili. Lo Stato del valore (Quality Information = QI) fornisce una stima sulla
validità del segnale di ingresso. In questo contesto si opera una distinzione tra il grado di
qualità "Good" (segnale valido = 1) e "Bad" (segnale non valido = 0).

Nota
Nelle unità di ingressi analogici l'utilizzo dello stato del valore è un'alternativa alla
valutazione dei canali tramite i valori di errore 0x7FFF o 0x8000. Rispetto ai valori di errore,
la valutazione binaria dello stato del valore (0 o 1) nel programma utente è più semplice e
trasparente.
Nelle unità di ingressi analogici lo stato del valore specifica se il valore scritto da un canale
può essere anche fornito in uscita. Lo stato del valore consente di reagire a questa
informazione senza dover valutare la diagnostica del modulo.

Elaborazione del valore analogico


48 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.15 Stato del valore

Esempio

Abilitazione dello stato del valore di un'unità di ingressi analogici


Per abilitare lo stato del valore di un'unità di ingressi analogici procedere nel seguente modo:
● Selezionare in STEP 7 il modulo analogico desiderato.
● Selezionare "Configurazione AI" nella scheda "Proprietà" del modulo analogico.
● Attivare il pulsante "Stato del valore".

Figura 2-20 Abilitazione dello stato del valore in STEP 7

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 49
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.15 Stato del valore

Abilitando lo stato del valore, nel modulo interessato viene occupato un byte nell'area di
indirizzi degli ingressi. Ogni bit in questo byte è assegnato ad un canale e indica ad es. se
il valore di uscita predefinito dal programma utente si trova effettivamente sul morsetto del
modulo (0= valore non valido; 1= valore valido).

Verificarsi di errori
Se nell'unità di ingressi analogici si verifica ad es. la rottura conduttore, lo stato attuale
del segnale viene inserito nell'immagine di processo e il rispettivo stato del valore viene
impostato su "non valido". Per comandare ad es. una lampada di segnalazione in caso
di errore, valutare lo stato del valore nel programma utente.

Messaggi di diagnostica e stato del valore


Se si progettano dei moduli analogici in un prodotto di terzi utilizzando un file GSD e non
si utilizza la valutazione dei messaggi di diagnostica comandata da evento, è opportuno
utilizzare lo stato del valore.

Nota
Lo stato del valore rappresenta la diagnostica cumulativa che fornisce soltanto
un'informazione Good o Bad. L'identificazione esatta della causa di errore (ad es. rottura
cavo, cortocircuito nella linea encoder o tensione di carico mancante) non è possibile con
l'impiego dello stato del valore.

Elaborazione del valore analogico


50 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.16 Tempo di conversione di un modulo analogico

2.16 Tempo di conversione di un modulo analogico

Tempo di conversione di base e tempo di conversione di un canale di ingresso analogico


Il tempo di conversione di base è il tempo minimo impiegato da un singolo canale per la
conversione dei valori analogici. Oltre al tempo di conversione di base, a seconda dell'unità
di ingressi analogici utilizzata il tempo di conversione effettivo di un canale è composto da:
● Tempo di elaborazione per la misurazione della resistenza
● Tempo di elaborazione per la sorveglianza rottura conduttore
● Tempo di elaborazione per la sorveglianza overflow/underflow
● Tempo di elaborazione per il controllo dell'errore in modo comune

Esempio
Viene utilizzato il canale 6 di un'unità di ingressi analogici per una misura della resistenza nel
campo di 6000 Ω, un tempo di integrazione di 20 ms e una sorveglianza rottura conduttore
attivata.
Il tempo di conversione del canale è composto dalle seguenti grandezze di misura:

Grandezze di misura Durata


in ms
Tempo di conversione base 27
Durata di elaborazione con RTD/resistenza (6000 Ω) 4
Durata di elaborazione per la sorveglianza rottura conduttore nei campi RTD/resistenza e 9
termocoppia
Tempo di conversione del canale 40

Tempo di conversione dei canali di uscita analogici


Il tempo di conversione di un canale di uscita inizia con l'acquisizione del valore digitale dalla
memoria interna del modulo e termina con la conversione analogico-digitale.
Il tempo di conversione non comprende il tempo transitorio di assestamento del segnale
analogico nel morsetto del modulo. Per maggiori dettagli sul tempo transitorio di
assestamento vedere il capitolo Tempo di assestamento e di risposta delle unità di uscita
analogiche (Pagina 54).

Nota
Relazione tra diagnostica e tempo di conversione
Mentre alcune diagnostiche vengono effettuate parallelamente alla conversione e non ne
incrementano il tempo, altri tipi di diagnostica come quelli descritti nell'esempio precedente
possono prolungare il tempo di conversione.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 51
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.16 Tempo di conversione di un modulo analogico

Tempo di conversione dei moduli analogici High-Speed


I moduli analogici High-Speed (moduli HS) sono ideati per l'elaborazione veloce dei segnali.
Per questa ragione la gamma dei tipi di misura e di diagnostica nei moduli HS è più limitata
rispetto alla dotazione nei moduli standard (moduli ST). Per maggiori Informazioni sui moduli
HS consultare il capitolo Moduli analogici High-Speed (Pagina 117).

Elaborazione del valore analogico


52 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.17 Tempo di ciclo di un modulo analogico

2.17 Tempo di ciclo di un modulo analogico

Definizione
Il tempo di ciclo di un modulo analogico è il tempo impiegato dal modulo per elaborare tutti
i canali utilizzati. Il tempo di ciclo varia in funzione del rilevamento del valore di misura
applicato, ad es. multiplexaggio o rilevamento parallelo.

Elaborazione del valore di misura sequenziale


Con questo procedimento i canali analogici nel modulo vengono elaborati consecutivamente
(in ordine sequenziale). Nel caso degli ingressi analogici ad es. i valori vengono collegati a
un convertitore attraverso un multiplexer e convertiti in ordine sequenziale.
Il tempo di ciclo del modulo analogico è la somma dei tempi di conversione di tutti i canali
analogici attivati del modulo. STEP 7 offre la possibilità di disattivare i canali analogici non
utilizzati. In questo modo il tempo di ciclo del modulo si riduce.
La figura seguente mostra in sintesi come si compone il tempo di ciclo di un modulo
analogico a n canali.

Figura 2-21 Tempo di ciclo di un modulo analogico nel procedimento multiplex

Elaborazione del valore di misura parallela


Con questo procedimento i canali analogici di un modulo vengono elaborati
contemporaneamente (in parallelo) e non consecutivamente. Nel caso dell'elaborazione
parallela del valore di misura il tempo di ciclo del modulo normalmente è costante e
indipendente dal numero di canali utilizzati. L'elaborazione parallela del valore di misura,
cosi come avviene ad es. nei moduli analogici High-Speed, è finalizzata alla riduzione del
tempo di ciclo. Per maggiori Informazioni sui moduli HS consultare il capitolo Moduli
analogici High-Speed (Pagina 117).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 53
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.18 Tempo di assestamento e di risposta delle unità di uscite analogiche

2.18 Tempo di assestamento e di risposta delle unità di uscite analogiche


Il tempo transitorio di assestamento e il tempo di risposta segnalano con quale velocità la
grandezza di uscita analogica specificata è presente sull'uscita analogica ed è disponibile
per il processo.

Tempo di risposta
Il tempo di risposta per un nuovo valore di uscita è definito come il tempo che trascorre dal
momento in cui un valore di uscita digitale è presente nella memoria interna del modulo fino
al raggiungimento del valore da emettere nell'uscita analogica (con un errore residuo dell'1 %).
Il tempo di risposta (tA) è dato dalla somma di tempo di acquisizione (tX),
tempo di conversione (tW) e tempo transitorio di assestamento (tE):
tA = tX + tW + tE

Tempo di assestamento e di risposta delle unità di uscite analogiche

tA Tempo di risposta
tX Tempo di acquisizione
tZ Tempo di ciclo del modulo
tW Tempo di conversione
tE Tempo transitorio di assestamento
t1 Nuovo valore di uscita digitale presente nella memoria interna del modulo
t2 Il modulo acquisisce il valore di uscita digitale e inizia la conversione
t3 Il modulo termina la conversione sul morsetto del canale di uscita analogico ed emette
il segnale analogico
t4 Il segnale si è assestato e la grandezza di uscita analogica specificata è raggiunta
(errore residuo 1 %)

Figura 2-22 Tempo di assestamento e di risposta di un canale di uscita

Elaborazione del valore analogico


54 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.18 Tempo di assestamento e di risposta delle unità di uscite analogiche

Tempo di acquisizione
La CPU/IM (Interface Module) registra nuovi valori di uscita nella memoria interna
dell'unità di uscite analogiche. Il tempo necessario non viene determinato dalla CPU/IM.
La conversione di questi valori di uscita è asincrona rispetto all'ordine in cui sono presenti
nella memoria di trasferimento. Nel peggiore dei casi il tempo di acquisizione (tX) può essere
uguale al tempo di ciclo (tZ). Questo caso si presenta se, direttamente dopo l'acquisizione
del valore per la conversione, la CPU registra un nuovo valore nella memoria interna del
modulo. Questo nuovo valore verrà elaborato solo con la successiva conversione.
La figura seguente mostra l'accesso aciclico dell'unità di uscite analogiche ai valori di uscita
dalla memoria interna nel funzionamento non isocrono. Per maggiori informazioni sul
funzionamento sincrono consultare la sezione sulla sincronizzazione di clock al capitolo
Moduli analogici High-Speed (Pagina 117).

tX Tempo di acquisizione
t1 Nuovo valore di uscita digitale presente nella memoria interna del modulo
t2 Il modulo acquisisce il valore di uscita digitale e inizia la conversione
t3 Il modulo termina la conversione sul morsetto del canale di uscita analogico ed emette il segnale analogico
Figura 2-23 Acquisizione dei valori di uscita

Tempo di conversione
Il tempo di conversione di un canale di uscita inizia con l'acquisizione del valore digitale
dalla memoria interna del modulo (t2) e termina con la conversione analogico-digitale (t3).

Tempo transitorio di assestamento


Il tempo transitorio di assestamento inizia con l'emissione del segnale analogico nei
morsetti del modulo (t3) e termina con il raggiungimento del valore di uscita (t4). Il valore di
uscita si considera raggiunto quando il segnale di uscita ha raggiunto il suo valore definitivo,
con l'aggiunta o la detrazione di uno scarto residuo dell'1 %.
Il tempo transitorio di assestamento è indipendente dal tipo di emissione del modulo e dal
carico collegato. Sul lato dell'uscita analogica il carico è costituito da cavo di collegamento
e attuatore collegato. Con il tipo di emissione "Corrente" il tempo transitorio di assestamento
aumenta con resistenze ohmiche elevate. I carichi induttivi causano il riassestamento del
valore di uscita. Con il tipo di emissione "Tensione" il riassestamento è causato dal carico
capacitivo.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 55
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.19 Livellamento

2.19 Livellamento

Impiego del livellamento


La maggior parte delle unità di ingressi analogici offrono la possibilità di parametrizzare in
STEP 7 un livellamento del segnale di misura. Il livellamento dei valori analogici riduce
l'influenza dei segnali di disturbo. Il livellamento è utile nel caso di variazioni lente del valore
di misura, ad es. misure della temperatura.

Principio di livellamento
I singoli valori di misura vengono livellati mediante filtro. Il modulo calcola dei valori medi
da un numero prestabilito di valori analogici convertiti (digitalizzati). Il livellamento non deve
essere confuso con l'integrazione dei valori di misura oltre un intervallo di tempo definito.
Il livellamento dei segnali di misura non è pertanto in grado di filtrare una determinata
frequenza di disturbo. Tuttavia il livellamento assicura valori dei dati più "equilibrati", ovvero
sopprimendo gli spike che si sovrappongono al segnale di misura.
A seconda del modulo utilizzato l'utente ha a disposizione per la parametrizzazione del
livellamento 4 o più livelli (Nessuno, Debole, Medio, Forte). Il livello determina il numero dei
valori analogici presi per la formazione del valore medio. Maggiore è il fattore di livellamento,
migliore è l'azione del filtro.

Figura 2-24 Selezione del livello di livellamento in STEP 7

Procedimento di livellamento
Un algoritmo di livellamento agisce in base alla media variabile per un numero parametrizzabile
di valori di misura (ad es. 4, 8, 32). Di volta in volta viene incluso nel calcolo il valore di
misura più recente escludendo il valore più vecchio. Questo meccanismo sopprime gli spike
che si sovrappongono al segnale di misura. D'altra parte i gradini del segnale utile sono
riconoscibili solo dopo qualche tempo nel dato (vedere gli esempi seguenti).
I moduli delle singole famiglie di prodotti utilizzano diversi algoritmi di livellamento.
Il livellamento può essere lineare o esponenziale. Le differenze diventato evidenti in
particolare in caso di forte livellamento e, in funzione del prodotto utilizzato, comportano
un incremento più veloce o più lento.
Nel manuale del prodotto dell'unità di ingressi analogici specifica è indicato se sia possibile
impostare il livellamento per il modulo in uso e quali particolarità debbano essere osservate.

Elaborazione del valore analogico


56 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.19 Livellamento

Esempio 1: livellamento lineare


La figura seguente mostra dopo quanti cicli del modulo (k) il valore analogico livellato
approssima il 100% con una risposta a gradino a seconda del livellamento impostato.
Questo vale per ogni cambio di segnale all'ingresso analogico.

① nessun livellamento (k = 1)
② livellamento debole (k = 4)
③ livellamento medio (k = 16)
④ livellamento forte (k = 32)

Figura 2-25 Livellamento lineare con quattro livelli

Elaborazione del valore analogico


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Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.19 Livellamento

Esempio 2: livellamento esponenziale


La figura seguente mostra la risposta a gradino del livellamento impostato in funzione del
numero di cicli del modulo.

① nessun livellamento (k = 1)
② livellamento debole (k = 4)
③ livellamento medio (k = 16)
④ livellamento forte (k = 32)

Figura 2-26 Livellamento esponenziale con quattro livelli

Elaborazione del valore analogico


58 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.20 Carico con convertitori di misura a 2 fili

2.20 Carico con convertitori di misura a 2 fili

Convertitore di misura a 2 fili


I convertitori di misura a 2 fili sono trasduttori di corrente che convertono la grandezza
di misura in un segnale di corrente da 4 a 20 mA. Il convertitore di misura viene alimentato
attraverso due cavi di collegamento con una corrente di uscita di almeno 4 mA. Per maggiori
informazioni sui tipi di collegamento tra convertitori di misura a 2 fili e unità di ingressi
analogici vedere il capitolo Collegamento di trasduttori di corrente (Pagina 74).

Carico
Il carico indica quanto può essere elevata la resistenza esterna di un loop di corrente.
Se la resistenza esterna è più elevata del carico specificato il convertitore di misura a
2 fili è alimentato con una tensione troppo bassa. Il carico è formato dalla resistenza del
convertitore di misura e da tutte le ulteriori resistenze presenti nel loop di corrente.
Il carico max. consentito del convertitore di misura, ad es. 820 Ω, è specificato nei dati
tecnici del modulo analogico specifico.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 59
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.20 Carico con convertitori di misura a 2 fili

Esempio 1: Inserimento di un convertitore di misura nel circuito elettrico


Secondo i dati tecnici del convertitore di misura a 2 fili utilizzato è necessaria una tensione
di alimentazione (Umin) di almeno 8,5 V. Applicando la legge di Ohm è possibile calcolare la
resistenza del convertitore (R2DMU) a una corrente di 20 mA.

Con una tensione di alimentazione di almeno 8,5 V il convertitore di misura ha una


resistenza di 425 Ω. La resistenza è minore di 820 Ω. Perciò il convertitore di misura può
essere collegato all'unità di ingressi analogici (AI) senza superare il carico max. consentito.

① Convertitore di misura a 2 fili


UV Morsetto per la tensione di alimentazione nel canale
I+ Morsetto per ingresso della corrente
Umin Caduta di tensione nel convertitore di misura a 2 fili

Figura 2-27 Inserimento di un convertitore di misura nel circuito elettrico

Elaborazione del valore analogico


60 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Nozioni utili sulla tecnologia analogica
2.20 Carico con convertitori di misura a 2 fili

Esempio 2: inserimento di un convertitore di misura e altri dispositivi


Se in un loop di corrente sono collegati in serie diversi dispositivi di misura, la somma di tutte
le resistenze collegate non deve superare il valore del carico max. consentito.
Se è stato collegato un convertitore di misura a 2 fili con una tensione di alimentazione
di 8,5 V occorre tenere conto della resistenza dell'ulteriore dispositivo di misura ② che è
stato collegato.

Carico max. consentito del convertitore di misura: 820 Ω


Resistenza del convertitore di misura con una caduta di tensione di 8,5 V: 425 Ω
Resistenza max. consentita degli ulteriori dispositivi collegati: 395 Ω

La resistenza del misuratore di conseguenza non deve superare 395 Ω.

① Convertitore di misura a 2 fili


② Multimetro digitale
③ Diodo Zener
UV Morsetto per la tensione di alimentazione nel canale
I+ Morsetto per ingresso della corrente
Umin Caduta di tensione nel convertitore di misura a 2 fili
RMess Resistenza nel misuratore
UMess Caduta di tensione nel misuratore

Figura 2-28 Inserimento di un convertitore di misura e altri dispositivi nel circuito elettrico

Calcolo della caduta di tensione consentita


La resistenza supplementare max. consentita nel loop di corrente è di 395 Ω a fronte di
un'intensità della corrente max. di 20 mA. Applicando la legge di Ohm è possibile calcolare
la caduta di tensione nel misuratore collegato (UMess) come segue:
UMess = RMess * I = 395 Ω * 0,020 A = 7,9 V
La caduta di tensione nel misuratore non deve pertanto superare 7,9 V.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 61
Rappresentazione dei valori analogici 3
3.1 Panoramica

Conversione dei valori analogici


I valori analogici vengono elaborati dalla CPU solo in forma digitalizzata.
Le unità di ingressi analogici convertono il segnale analogico in un valore digitale che verrà
elaborato dalla CPU.
Le unità di uscite analogiche convertono il valore di uscita digitale della CPU in un segnale
analogico.

Rappresentazione del valore analogico con la risoluzione a 16 bit


Per i valori di ingresso e i valori di uscita il valore analogico digitalizzato è uguale nello
stesso campo nominale. I valori analogici vengono rappresentati come numero a virgola
fissa nel complemento a 2 cifre. Ne risulta la seguente assegnazione:

Tabella 3- 1 Rappresentazione dei valori analogici

Risoluzione Valore analogico


Numero di bit 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
Valore dei bit VZ 214 213 212 211 210 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20

Segni
Il segno (VZ) del valore analogico è sempre nel bit 15:
● "0" → +
● "1" → -

Risoluzione inferiore a 16 bit


Se la risoluzione di un modulo analogico è inferiore a 16 bit, il valore analogico viene posto
a sinistra sul modulo. Le posizioni con valori più bassi non occupate vengono scritte con "0".
In questo modo si riduce il numero dei valori di misura rappresentabili. I campi di valori
dei moduli occupano un valore tra +32767 e -32768, indipendentemente dalla risoluzione.
La distanza tra due valori consecutivi dipende dalla risoluzione del modulo.

Elaborazione del valore analogico


62 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Rappresentazione dei valori analogici
3.1 Panoramica

Esempio
Nel seguente esempio è possibile osservare come, con una risoluzione ridotta,
nelle posizioni meno significative venga scritto "0".
● Il modulo con una risoluzione di 16 bit può incrementare i valori in passi di un'unità (20 = 1).
● Il modulo con una risoluzione di 13 bit può incrementare i valori in passi di 8 unità (23 = 8).

Tabella 3- 2 Esempio: Schema di bit di un valore analogico a 16 bit e un valore analogico a 13 bit

Risoluzione Valore analogico


Bit 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
16 bit: VZ 214 213 212 211 210 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20
13 bit: VZ 214 213 212 211 210 29 28 27 26 25 24 23 0 0 0

VZ = segno

Nota
La risoluzione di cui dispone un modulo analogico specifico è riportata nei rispettivi dati
tecnici.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 63
Rappresentazione dei valori analogici
3.2 Rappresentazione delle aree di ingresso

3.2 Rappresentazione delle aree di ingresso


Nelle tabelle seguenti si trova la rappresentazione digitalizzata delle aree di ingresso
suddivise per aree bipolari e unipolari. La risoluzione è a 16 bit.
L'assegnazione dei valori ai valori di misura concreti dei rispettivi campi di misura si trova
nei manuali del prodotto dell'unità di ingressi analogici specifica.

Tabella 3- 3 Aree di ingresso bipolari

Valore dec. Valore di Parola di dati Campo


misura in %
215 214 213 212 211 210 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20
32767 >117,589 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Overflow
32511 117,589 0 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
27649 100,004 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 sovracomando
27648 100,000 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
1 0,003617 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
0 0,000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Campo
-1 -0,003617 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 nominale

-27648 -100,000 1 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
-27649 -100,004 1 0 0 1 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
-32512 -117,593 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 sottocomando

-32768 <-117,593 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Underflow

Tabella 3- 4 Aree di ingresso unipolari

Valore dec. Valore di Parola di dati Campo


misura in %
215 214 213 212 211 210 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20
32767 >117,589 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Overflow
32511 117,589 0 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
27649 100,004 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 sovracomando

27648 100,000 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
1 0,003617 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 Campo
0 0,000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 nominale

-1 -0,003617 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
-4864 -17,593 1 1 1 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 sottocomando

-32768 <-17,593 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Underflow

Elaborazione del valore analogico


64 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Rappresentazione dei valori analogici
3.3 Rappresentazione delle aree di uscita

3.3 Rappresentazione delle aree di uscita


Nelle tabelle seguenti si trova la rappresentazione digitalizzata delle aree di uscita suddivise
per aree bipolari e unipolari. La risoluzione è a 16 bit.
L'assegnazione dei valori ai valori di misura concreti dei rispettivi campi di misura si trova nei
manuali del prodotto dell'unità di uscite analogiche specifica.

Tabella 3- 5 Aree di uscita bipolari

Valore dec. Valore di Parola di dati Campo


uscita in %
215 214 213 212 211 210 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20
32511 117,589 0 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 1 Valore di uscita
max.*
32511 117,589 0 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
27649 100,004 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 sovracomando

27648 100,000 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Campo nominale


1 0,003617 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
0 0,000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
-1 -0,003617 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
-27648 -100,000 1 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
-27649 100,004 1 0 0 1 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
-32512 -117,593 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 sottocomando
-32512 -117,593 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 Valore di uscita
minimo**

* Se si preimpostano valori > 32511 il valore di uscita viene limitato a 117,589 % o 0 % (0,0 V / 0,0 mA) in funzione del
modulo utilizzato.
* Se si preimpostano valori < -32512 il valore di uscita viene limitato a -117,593 % o 0 % (0,0 V / 0,0 mA) in funzione del
modulo utilizzato.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 65
Rappresentazione dei valori analogici
3.3 Rappresentazione delle aree di uscita

Tabella 3- 6 Aree di uscita unipolari

Valore dec. Valore di Parola di dati Campo


uscita in %
215 214 213 212 211 210 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20
32511 117,589 0 1 1 1 1 1 1 1 x x x x x x x x Valore di uscita
max.*
32511 117,589 0 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1 1 1 1 Campo di
27649 100,004 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 sovracomando

27648 100,000 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Campo nominale


1 0,003617 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
0 0,000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0,000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Valore di uscita
minimo**

* Se si preimpostano valori > 32511 il valore di uscita viene limitato a 117,589 % o 0 % (0,0 V / 0,0 mA) in funzione del
modulo utilizzato.
** Se si preimpostano valori < 0 il valore di uscita viene limitato a 0 % (0,0 V / 0,0 mA).

Elaborazione del valore analogico


66 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Collegamento di trasduttori di misura 4
4.1 Panoramica

Introduzione
In questo capitolo viene descritto il procedimento generale per collegare trasduttori di misura
agli ingressi analogici. Le possibilità di collegamento concrete sono descritte nel manuale di
prodotto del rispettivo modulo.
Una descrizione dettagliata relativa alla posa e alla schermatura dei cavi, alla
compensazione di potenziale ecc. si trova nel manuale di guida alle funzioni Configurazione
di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).

Trasduttori di misura collegabili agli ingressi analogici


A seconda del tipo di misura, ai moduli di ingresso analogici possono essere collegati i
seguenti trasduttori di misura:
● Trasduttori di tensione
● Trasduttori di corrente
– Convertitore di misura a 2 fili
– Convertitore di misura a 4 fili
● Trasduttori di resistenza
– Connettore a 4 fili
– Connettore a 3 fili
– Connettore a 2 fili
● Termocoppie

Trasduttori di misura isolati e non isolati


I trasduttori di misura sono disponibili in diverse versioni:
● I trasduttori di misura isolati non sono collegati con il potenziale di terra locale.
Possono essere utilizzati con potenziale libero.
● I trasduttori di misura non isolati sono collegati con il potenziale di terra locale.
Nel caso dei trasduttori di misura non isolati un morsetto del trasduttore è collegato
con il contenitore conduttore.
Nota: Tutti i trasduttori di misura non isolati devono essere collegati galvanicamente
tra loro e con il potenziale di terra locale.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 67
Collegamento di trasduttori di misura
4.1 Panoramica

Abbreviazioni utilizzate nelle figure


Le abbreviazioni utilizzate nelle figure hanno il significato seguente:

AI Unità di ingressi analogici


M Connessione per la massa
L+ Connessione per la tensione di alimentazione
Mn+/Mn- Ingresso di misura canale n
ICn+/ICn- Uscita corrente alimentazione termoresistenza (RTD) canale n
Un+/Un- Ingresso tensione canale n
In+/In- Ingresso corrente canale n
COMP+/COMP- Ingresso compensazione
IComp+/IComp- Uscita corrente Alimentazione Compensazione
UV Tensione di alimentazione sul canale (il collegamento può essere
utilizzato per i convertitori di misura a 2 fili (2DMU) e nell'ET 200eco PN
e ET 200pro per i convertitori di misura a 2/4 fili).
UCM Differenza di potenziale tra i punti di riferimento degli ingressi di misura
o della massa analogica MANA
UISO Differenza di potenziale tra i punti di riferimento degli ingressi di misura
e il punto di terra centrale
MANA Punto di riferimento della massa analogica

Cavi per segnali analogici


Per i segnali analogici utilizzare conduttori intrecciati a coppie schermati.
In questo modo si aumenta l'immunità EMC.

Elaborazione del valore analogico


68 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Collegamento di trasduttori di misura
4.2 Collegamento di ingressi analogici con collegamento MANA

4.2 Collegamento di ingressi analogici con collegamento MANA


Nelle unità di ingressi analogici con connessione MANA i potenziali di riferimento degli
ingressi di misura e il punto di terra centrale sono separati elettricamente.

Differenza di potenziale limitata UISO (tensione di isolamento)


Assicurarsi che tra il punto di riferimento della massa analogica MANA e il punto di terra
centrale non venga superata la differenza di potenziale ammessa UISO.
La differenza di potenziale UISO può essere causata da lunghezza dei cavi ammessa
superata.
Per garantire che il valore ammesso UISO non venga superato, posare un cavo
equipotenziale tra il morsetto MANA e il punto di terra centrale.

Differenza di potenziale limitata UCM (tensione di modo comune/Common Mode)


Assicurarsi che tra il punto di riferimento degli ingressi di misura e della massa analogica
MANA non venga superata la differenza di potenziale ammessa UCM.
La differenza di potenziale UCM può essere causata da:
● Ambienti con interferenze EMC
● Utilizzo di trasduttori di misura messi a terra
● Utilizzo di cavi molto lunghi
Il superamento della differenza di potenziale consentita UCM può causare errori di misura/
malfunzionamenti.
Una differenza di potenziale UCM non ammessa viene riconosciuta da alcuni moduli e
segnalata mediante una registrazione nel buffer di diagnostica della CPU.
Per impedire il superamento del valore consentito UCM posare un cavo equipotenziale tra
i punti di riferimento degli ingressi di misura e della massa analogica MANA.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 69
Collegamento di trasduttori di misura
4.2 Collegamento di ingressi analogici con collegamento MANA

① Cavo con separazione di potenziale


② Conduttore comune di terra
③ Punto di collegamento a terra centrale

Figura 4-1 Esempio: Potenziale di riferimento per unità di ingressi analogici con connessione MANA

Elaborazione del valore analogico


70 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Collegamento di trasduttori di misura
4.3 Collegamento di ingressi analogici senza collegamento MANA

4.3 Collegamento di ingressi analogici senza collegamento MANA


Nelle unità di ingressi analogici senza connessione MANA i potenziali di riferimento degli
ingressi di misura e il punto di terra centrale sono separati elettricamente.

Differenza di potenziale limitata UISO (tensione di isolamento)


Assicurarsi che tra i punti di riferimento degli ingressi di misura e il punto di terra centrale
non venga superata la differenza di potenziale ammessa UISO .
La differenza di potenziale UISO può essere causata da lunghezza dei cavi ammessa
superata.
Per garantire che il valore ammesso UISO non venga superato, posare un cavo
equipotenziale tra i punti di riferimento degli ingressi di misura e il punto di terra centrale.

Differenza di potenziale limitata UCM (tensione di modo comune/Common Mode)


Assicurarsi che tra i punti di riferimento degli ingressi di misura non venga superata la
differenza di potenziale ammessa UCM .
La differenza di potenziale UCM può essere causata da:
● Ambienti con interferenze EMC
● Utilizzo di trasduttori di misura messi a terra
● Utilizzo di cavi molto lunghi
Il superamento della differenza di potenziale consentita UCM può causare errori di
misura/malfunzionamenti.
Una differenza di potenziale UCM non ammessa viene riconosciuta da alcuni moduli e
segnalata mediante una registrazione nel buffer di diagnostica della CPU.
Per garantire che il valore ammesso UCM non venga superato, posare cavi equipotenziali tra
i punti di riferimento degli ingressi di misura e, nell'ET 200eco PN e ET 200pro, tra questi e
il punto di terra centrale.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 71
Collegamento di trasduttori di misura
4.3 Collegamento di ingressi analogici senza collegamento MANA

① Cavo con separazione di potenziale


(non con convertitore di misura a 2 fili e trasduttore di resistenza)
② Conduttore comune di terra
③ Punto di collegamento a terra centrale

Figura 4-2 Esempio: Potenziale di riferimento per unità di ingressi analogici senza connessione MANA

Elaborazione del valore analogico


72 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Collegamento di trasduttori di misura
4.4 Collegamento di trasduttori di tensione

4.4 Collegamento di trasduttori di tensione


La figura seguente mostra come collegare i trasduttori di tensione. Per garantire che il valore
ammesso UCM non venga superato, posare cavi equipotenziali tra i punti di riferimento degli
ingressi di misura e la massa analogica MANA e, nell'ET 200eco PN e ET 200pro, tra i punti di
riferimento e il punto di terra centrale.

① Cavo equipotenziale (rilevante solo per i moduli con connessioneMANA)

Figura 4-3 Esempio: Collegamento di trasduttori di tensione alle unità di ingressi analogici

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 73
Collegamento di trasduttori di misura
4.5 Collegamento di trasduttori di corrente

4.5 Collegamento di trasduttori di corrente


I trasduttori di corrente sono disponibili come convertitori di misura a 2 e a 4 fili. Qui di
seguito vengono spiegate le possibilità di alimentare di tensione i trasduttori i corrente.

Collegamento del convertitore di misura a 2 fili all'alimentazione tramite il modulo


Il convertitore di misura a 2 fili trasforma la grandezza di misura in un valore di corrente.
L'apporto al convertitore di misura a 2 fili della tensione di alimentazione a prova di
cortocircuito avviene tramite i morsetti dell'unità di ingressi analogici. Spesso perciò il
convertitore di misura viene definito anche "convertitore passivo". Considerato il cablaggio
piuttosto ridotto i convertitori di misura a 2 fili vengono utilizzati di frequente in ambito
industriale. Se si utilizza questo tipo di collegamento è necessario parametrizzare in STEP 7
il tipo di misura "Corrente (convertitore di misura a 2 fili)".

Nota
I convertitori di misura a 2 fili devono essere trasduttori di misura isolati.

① Convertitore di misura a 2 fili (2DMU)


② Cavo equipotenziale (rilevante solo per i moduli con connessione MANA)

Figura 4-4 Esempio: Collegamento di convertitori di misura a due fili ad un'unità di ingressi analogici

Elaborazione del valore analogico


74 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Collegamento di trasduttori di misura
4.5 Collegamento di trasduttori di corrente

Collegamento di un convertitore di misura a 2 fili all'ingresso analogico convertitore di misura a 4 fili


La figura seguente mostra come si possa collegare un convertitore di misura a 2 fili anche
dall'alimentazione L+ del modulo in alternativa alla figura precedente. Se si utilizza questo
tipo di collegamento è necessario parametrizzare in STEP 7 il tipo di misura "Corrente
(convertitore di misura a 4 fili)".
Con questo tipo di connessione viene eliminata la separazione galvanica esistente tra
tensione di alimentazione L+ e circuito analogico.

① Convertitore di misura a 2 fili (2DMU)


② Cavo equipotenziale (rilevante solo per i moduli con connessione MANA)

Figura 4-5 Esempio: Collegamento di un convertitore di misura a 2 fili all'ingresso analogico


convertitore di misura a 4 fili

Collegamento del convertitore di misura a 4 fili


I convertitori di misura a 4 fili dispongono di collegamenti per l'alimentazione di una tensione
separata. Sono alimentati dall'esterno e spesso vengono definiti anche "convertitori attivi".
Se si utilizza questo tipo di collegamento è necessario parametrizzare in STEP 7 il tipo di
misura "Corrente (convertitore di misura a 4 fili)".

① Convertitore di misura a 4 fili (4DMU)


② Cavo equipotenziale (rilevante solo per i moduli con connessione MANA)

Figura 4-6 Esempio: Collegamento di convertitori di misura a quattro fili ad un'unitàdi


ingressi analogici

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 75
Collegamento di trasduttori di misura
4.6 Collegamento di termoresistenze e resistenze

4.6 Collegamento di termoresistenze e resistenze


Con la misura della resistenza il modulo fornisce una corrente costante attraverso i
morsetti IC+ e IC-. La corrente costante viene condotta tramite la resistenza misurata e quindi
misurata come caduta di tensione. È importante che i cavi di corrente contante collegati
vengano collegati direttamente alla termoresistenza/resistenza.
Le misurazioni con collegamenti a 4 o a 3 fili compensano le resistenze dei cavi e ottengono
quindi una maggiore precisione rispetto alla misurazione con collegamento a 2 fili.
Poiché le misure con collegamento a due fili rilevano anche le resistenze dei cavi, oltre alla
resistenza vera e propria, si devono preventivare notevoli perdite di precisione nei risultati
di misura.
Le figure seguenti contengono degli esempi di collegamento.

Collegamento a 4 fili di una termoresistenza


La tensione generata sulla termoresistenza viene misurata ad alta impedenza attraverso
i morsetti M0+ e M0-. Durante il collegamento prestare attenzione alla polarità del cavo
collegato (collegare sia IC0+eM0+ che IC0- e M0- alla termoresistenza).
Durante il collegamento assicurarsi che sia i cavi IC0+ e M0+ che i cavi IC0-e M0- siano
collegati direttamente alla termoresistenza.

Figura 4-7 Esempio: Collegamento a 4 fili di una termoresistenza con un modulo di


ingressi analogici

Elaborazione del valore analogico


76 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Collegamento di trasduttori di misura
4.6 Collegamento di termoresistenze e resistenze

Collegamento a 3 fili di una termoresistenza


Nel caso del collegamento a 3 fili, a seconda del modulo in uso è necessario inserire un
ponticello nei moduli con 4 morsetti (per canale) tra M0- e IC0- (vedere figura seguente) o un
ponticello tra M0+ e IC0+. Durante il collegamento assicurarsi che i cavi IC0+ e M0+ vengano
collegati direttamente alla termoresistenza. Utilizzare cavi con conduttori dello stesso
diametro.
L'ET 200AL, l'ET 200eco PN e l'ET 200pro non richiedono l'inserimento del ponticello perché
i collegamenti vengono realizzati internamente al modulo.

Figura 4-8 Esempio: Collegamento a 3 fili di una termoresistenza con un modulo di


ingressi analogici

Collegamento a 2 fili di una termoresistenza


Nel caso del collegamento a 2 fili a moduli con 4 morsetti (per canale) è necessario inserire
dei ponticelli sul modulo tra M0+ e IC0+ e tra M0-e IC0-, come mostra la figura seguente.
Le resistenze dei cavi vengono incluse nella misura ma non compensate. Per ragioni di
fisica questo tipo di misura è meno accurato della misura con collegamenti a 3 o 4 fili.
Tuttavia richiede poche operazioni di cablaggio, perché i ponticelli necessari possono essere
cablati direttamente nel connettore rendendo superfluo l'uso di alcuni cavi.
L'ET 200AL, l'ET 200eco PN e l'ET 200pro non richiedono l'inserimento del ponticello perché
i collegamenti vengono realizzati internamente al modulo.

Figura 4-9 Esempio: Collegamento a 2 fili di una termoresistenza con un modulo di


ingressi analogici

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 77
Collegamento di trasduttori di misura
4.7 Collegamenti di termocoppie

4.7 Collegamenti di termocoppie

Introduzione
Generalmente le termocoppie sono disponibili già pronte per l'uso. Sono protette da guaine
che ne impediscono il danneggiamento ad es. a causa delle forze meccaniche.

Cavi di compensazione
I cavi di compensazione facenti parte delle rispettive termocoppie sono contrassegnati
con colori caratteristici specifici, in quanto per ciascuna termocoppia può essere utilizzato
rispettivamente il solo cavo di compensazione del materiale adatto. Per i cavi di
compensazione a norma vale DIN EN 60584. È necessario osservare le temperatura
massime indicate dal produttore.

Possibilità di collegamento delle termocoppie


Esistono diverse possibilità per collegare le termocoppie a un'unità di ingressi analogici:
● Direttamente ①
● Con cavo di compensazione ②
● Con cavo di compensazione collegato a un giunto freddo ad es. con un cavo di
collegamento in rame ③.

① Termocoppia senza cavo di compensazione


② Termocoppia con cavo di compensazione
③ Termocoppia con cavo di compensazione e di collegamento
④ Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
⑤ Giunto freddo esterno
⑥ Cavo di collegamento, ad es. rame

Figura 4-10 Esempio: collegamento delle termocoppie a un modulo analogico

Elaborazione del valore analogico


78 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Collegamento di trasduttori di misura
4.7 Collegamenti di termocoppie

Maggiori informazioni
Per maggiori informazioni ad es. sulla scelta e il funzionamento delle termocoppie vedere
il capitolo Termocoppie (Pagina 80).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 79
Termocoppie 5
5.1 Scelta delle termocoppie

Introduzione
Le termocoppie sono dispositivi elettrici utilizzati per una misura di precisione della temperatura.
Sono costituite da due metalli diversi collegati tra loro in un punto. Una temperatura che
agisce su questo punto genera una differenza di tensione dalla quale si può calcolare la
temperatura.
Le termocoppie misurano temperature in un campo molto ampio e sono disponibili in
versioni particolarmente robuste. Perciò trovano spesso applicazione in ambito industriale.
Per la scelta del tipo di termocoppia adeguato è opportuno considerare ad es. i criteri
seguenti:
● Campo di temperatura
● Ambiente atmosferico
● Prezzo

Termocoppie con messa a terra


Nelle termocoppie con messa a terra un filo conduttore di elettricità è fissato all'interno della
parete del sensore. Questo sistema assicura una buona trasmissione del calore dalla parete
del sensore alla punta della sonda.

Termocoppie senza messa a terra


Nel caso delle termocoppie senza messa a terra non esiste un collegamento tra termocoppia
e parete del sensore. Il tempo di risposta alle variazioni di temperatura è più lento che nelle
termocoppie con messa a terra. Il punto di misura è separato galvanicamente.

Elaborazione del valore analogico


80 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.1 Scelta delle termocoppie

Tipo e campo di temperatura


A causa delle diverse composizioni di materiale risultano diversi tipi di termocoppie.

Nota
Per ragioni di fisica, al di fuori del campo della temperatura specificato le termocoppie
hanno un'elevata inaccuratezza di misura. Utilizzare le termocoppie solo nel campo della
temperatura specificato dal produttore.

La seguente tabella illustra il tipo, la composizione di materiale e il campo di misura della


temperatura di diverse termocoppie:

Tipo Composizione del materiale Campo di temperatura


B PtRh-PtRh 250 ... 1820 °C
C W-Re 0 ... 2315 °C
E NiCr-CuNi -270 ... 1000 °C
J Fe-CuNi -210 ... 1200 °C
K NiCr-Ni -270 ... 1372 °C
L Fe-CuNi -200 ... 900 °C
N NiCrSi-NiSi -270 ... 1300 °C
R PtRh-Pt (Pt 13 %) - 50 ... 1769 °C
S PtRh-Pt (Pt 10 %) -50 ... 1769 °C
T Cu-CuNi -270 ... 400 °C
U Cu-CuNi -200 ... 600 °C
TXK/XKL NiCr-CuCr -200 ... 800 °C

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 81
Termocoppie
5.2 Struttura e funzionamento delle termocoppie

5.2 Struttura e funzionamento delle termocoppie

Struttura delle termocoppie


Una termocoppia è composta dal termoelemento (sensore di misura) e dalle parti necessarie
per il montaggio e il collegamento. Due fili di diverse leghe di metalli vengono saldati tra loro
sulle estremità (estremità calda). Il punto di saldatura viene definito punto di misura, mentre
le estremità libere della termocoppia vengono definite punto di collegamento.
Le estremità libere vengono collegate da fili o cavi isolati con l'unità di analisi (ad es. unità di
ingressi analogici).
Per effetto delle diverse strutture dei materiali si hanno diversi tipi di termocoppie, come ad
esempio K, J, N. Il principio di misura, indipendentemente dal tipo di termocoppie, è uguale
per tutti i tipi.

① Punto di rilevamento della tensione termica


② Cavo di collegamento, ad es. rame
③ Giunto freddo
④ Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
⑤ Punto di collegamento
⑥ Termocoppia con terminali più e meno
⑦ Punto di misura

Figura 5-1 Termocoppia

Elaborazione del valore analogico


82 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.2 Struttura e funzionamento delle termocoppie

Funzionamento delle termocoppie


Se il punto di misura viene sottoposto ad una temperatura diversa da quella delle estremità
libere della termocoppia (punto di collegamento), su queste estremità vien a crearsi una
tensione denominata tensione termica. Il livello della tensione termica dipende dalla
differenza tra la temperatura del punto di misura e quella delle estremità libere nonché dalla
combinazione dei materiali della termocoppia.
Poiché con una termocoppia viene sempre rilevata una differenza di temperatura, per
determinare la temperatura del punto di misura deve essere nota la temperatura delle
estremità libere (giunto freddo).
Le termocoppie possono essere prolungate dal punto di collegamento mediante cavi di
compensazione. Con questa misura si posiziona il giunto freddo in un punto in cui ad es. è
possibile mantenere una temperatura costante o dove semplicemente è possibile applicare
il sensore. I conduttori di compensazione sono di materiale identico a quello dei fili della
termocoppia. I cavi di collegamento dal giunto freddo al modulo sono di rame.

Nota
Assicurarsi che il collegamento dei due poli sia corretto pena la presenza di considerevoli
errori di misura.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 83
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3.1 Panoramica

Introduzione
Per rilevare la temperatura del giunto freddo in modo da ottenere un valore di temperatura
corretto dalla differenza di temperatura tra giunto freddo e punto di misura, esistono diverse
possibilità.
A seconda del luogo in cui è necessario il giunto freddo è possibile scegliere tra le diverse
possibilità di compensazione.
Le possibilità di compensazione che possono essere utilizzate a seconda del modulo
analogico impiegato sono descritte nel manuale del rispettivo modulo.

Possibilità di compensazione della temperatura del giunto freddo

Tabella 5- 1 Possibilità di compensazione: Spiegazione e caso applicativo

Possibilità di Spiegazione Caso applicativo/particolarità


compensazione
Giunto freddo interno Funzionamento • Per il collegamento utilizzare
Con questo tipo di compensazione la temperatura conduttori di compensazione con lo
del giunto freddo viene determinata con un sensore stesso materiale della termocoppia.
già integrato nell'unità di ingressi analogici.
• Se la temperatura del giunto freddo
Procedimento nell'impianto è uguale a quella del
Collegare la termocoppia direttamente al modulo di modulo è possibile utilizzare anche
periferia o utilizzare conduttori di compensazione, conduttori di materiale diverso.
vedi capitolo Compensazione tramite il giunto freddo
• Vantaggi:
interno (Pagina 87).
– prezzo molto contenuto
– non è necessario un giunto
freddo esterno
– non è necessario un ulteriore
cablaggio

Elaborazione del valore analogico


84 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Possibilità di Spiegazione Caso applicativo/particolarità


compensazione
Canale di riferimento Caratteristiche • La temperatura si rileva
del modulo Con questo tipo di compensazione la temperatura direttamente dal giunto freddo.
del giunto freddo viene determinata con una • Le temperature misurate di tutti i
termoresistenza esterna (RTD).
canali progettati per questo tipo di
Procedimento compensazione vengono corrette
Collegare la termocoppia direttamente ai cavi di automaticamente con il valore della
collegamento o utilizzare conduttori di compensazione temperatura del giunto freddo.
sul giunto freddo. Collegare i cavi di collegamento
• Vantaggi:
ai corrispondenti morsetti del modulo.
– maggiore accuratezza rispetto
Collegare la termoresistenza (RTD) al canale di
alla compensazione con giunto
riferimento del modulo. La termoresistenza (RTD)
freddo interno, tuttavia occorre
deve essere posizionata nella zona del giunto
installare e cablare una
freddo, vedere capitolo Compensazione tramite il
termoresistenza aggiuntiva.
canale di riferimento del modulo (Pagina 89).
Canale di riferimento Caratteristiche • La temperatura si rileva
del gruppo 0 Con l'impostazione "TC" (termocoppia...) il canale direttamente dal giunto freddo.
funge da ricevente per la temperatura del giunto • Le temperature misurate di tutti i
freddo del gruppo 0.
canali (ricevitori) progettati per
Il relativo trasmettitore del gruppo 0 viene impostato questo tipo di compensazione
sul canale RTD. vengono corrette automaticamente
Procedimento con il valore della temperatura del
Collegare la termocoppia direttamente ai cavi di giunto freddo.
collegamento o utilizzare conduttori di compensazione
sul giunto freddo. Collegare i cavi di collegamento
ai corrispondenti morsetti del modulo.
Collegare la termoresistenza (RTD) al canale di
riferimento progettato del gruppo 0 del modulo.
La termoresistenza (RTD) deve essere posizionata
nella zona del giunto freddo, vedere capitolo
Compensazione canale di riferimento del gruppo 0
(Pagina 91).
Temperatura di riferimento Caratteristiche • La temperatura del giunto freddo
fissa Con questo tipo di compensazione la temperatura viene mantenuta a un valore
del giunto freddo viene memorizzata nel modulo costante e il valore della
come valore fisso. temperatura è noto.
Procedimento • Per ottenere un'accuratezza elevata
Collegare la termocoppia direttamente ai cavi di è necessario assicurare che la
collegamento o utilizzare conduttori di compensazione temperatura nel giunto freddo resti
sul giunto freddo. Collegare i cavi di collegamento costante (può essere complicato a
ai corrispondenti morsetti del modulo. seconda dell'applicazione).
A seconda del modulo nella progettazione è possibile
inserire un valore di temperatura fisso per il giunto
freddo (ad es. 20 °C), o la temperatura per il giunto
freddo è predefinita in modo fisso dal modulo (0 °C),
vedere capitolo Compensazione tramite temperatura
di riferimento fissa (Pagina 94).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 85
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Possibilità di Spiegazione Caso applicativo/particolarità


compensazione
Temperatura di riferimento Caratteristiche • Si utilizzano diversi moduli nel
dinamica Con questo tipo di compensazione la temperatura giunto freddo e perciò è possibile
del giunto freddo viene rilevata da un modulo. compensare tutti i canali attraverso
Il valore della temperatura si trasmette a ulteriori un valore di temperatura comune.
moduli attraverso un set di dati nel programma
• Per rilevare il valore della
utente.
temperatura è necessaria solo
Procedimento
una termoresistenza (RTD) o
Collegare la termoresistenza (RTD) per il giunto una termocoppia.
freddo a un canale qualsiasi.
La temperatura del giunto freddo viene trasmessa al
modulo con un blocco funzionale tramite set di dati
dalla CPU o dall' IM , vedere il capitolo Compensazione
tramite temperatura di riferimento dinamica
(Pagina 97).
Nessuna compensazione/ Caratteristiche • Con questo tipo di compensazione,
compensazione esterna Con questo tipo di compensazione la temperatura la temperatura del giunto freddo
del giunto freddo viene misurata al di fuori dell'unità viene fissata a 0 °C. Impiegare a
di ingressi analogici. E' possibile ad es. collegare tal fine un'unità di compensazione.
alla termocoppia un'unità di compensazione. Ogni termocoppia richiede una
Procedimento propria unità di compensazione.
Utilizzando conduttori di rame collegare l'unità di • Le termocoppie di tipo B
compensazione al modulo di collegamento dell'unità non necessitano di unità
di ingressi analogici, vedere il capitolo Compensazione di compensazione.
esterna o non eseguita (Pagina 101).

RTD (0) Caratteristiche • La temperatura del giunto freddo


Questa compensazione si basa sulla misura del viene rilevata con il valore della
valore della resistenza di un Pt1000 sulla morsettiera resistenza Pt1000.
di un connettore di compensazione o del valore
• Tutti i canali dell'unità di ingressi
della resistenza Pt1000 esterno.
analogici selezionati per questo
Procedimento tipo di compensazione raggiungono
Per maggiori informazioni sulle possibilità di la stessa temperatura del giunto
collegamento con e senza connettore di freddo.
compensazione, consultare il capitolo
Tipo di compensazione RTD (0) (Pagina 103).

Elaborazione del valore analogico


86 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3.2 Compensazione tramite il giunto freddo interno

Funzionamento
Nella compensazione tramite Giunto freddo interno il giunto freddo è sui morsetti del modulo
analogico. Collegare le termocoppie direttamente agli ingressi del modulo o per mezzo di
cavi di compensazione. La termocoppia interna rileva la temperatura del modulo e fornisce
una tensione di compensazione.
Si osservi che la compensazione tramite Giunto freddo interno non raggiunge sempre la
precisione di quella esterna.

Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
6. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Giunto freddo interno".

Figura 5-2 Giunto freddo interno

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 87
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Collegamento di termocoppie
Collegare le termocoppie direttamente o tramite conduttori di compensazione potenziale
agli ingressi del modulo.

① Termocoppia senza cavo di compensazione


② Termocoppia con cavo di compensazione
③ Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
④ Giunto freddo interno

Figura 5-3 Esempio: Collegamento di termocoppie per la compensazione tramite


Giunto freddo interno

Elaborazione del valore analogico


88 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3.3 Compensazione tramite il canale di riferimento del modulo

Funzionamento
Con questo tipo di compensazione la temperatura del giunto freddo viene determinata
con una termoresistenza esterna (RTD). Alcuni moduli dispongono di un proprio canale
di riferimento.

Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
6. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Canale di riferimento del modulo".

Figura 5-4 Canale di riferimento del modulo

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 89
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Collegamento della termocoppia/termoresistenza


Collegare la termocoppia direttamente ai cavi di collegamento o utilizzare conduttori di
compensazione sul giunto freddo. Collegare i cavi di collegamento ai corrispondenti morsetti
del modulo.
Collegare la termoresistenza ai corrispondenti morsetti del modulo utilizzando cavi di
qualsiasi materiale.

① Termocoppia
② Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
③ Cavo di collegamento, ad es. rame
④ Termoresistenza (RTD)
⑤ Giunto freddo

Figura 5-5 Esempio: collegamento della termocoppia/termoresistenza per la compensazione


tramite canale di riferimento del modulo

Elaborazione del valore analogico


90 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3.4 Compensazione canale di riferimento del gruppo 0

Funzionamento
Con questa compensazione un canale con termoresistenza (RTD) collegata di un modulo
funge da "trasmettitore della temperatura di riferimento"; altri canali con termocoppie
collegate possono essere compensati con questa temperatura di riferimento (ricevitore della
temperatura di riferimento). Le temperature misurate di tutti i canali (ricevitori) progettati per
questo tipo di compensazione vengono compensate automaticamente con il valore della
temperatura del giunto freddo (trasmettitore).
La temperatura del giunto freddo viene determinata con una termoresistenza esterna (RTD).

Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Per il canale del modulo definito come mittente:
Selezionare come "Tipo di misura" ad es. il valore "Termoresistenza (connettore a 4 fili)".
Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Canale di riferimento del gruppo 0".

Figura 5-6 Trasmettitore: Canale di riferimento del gruppo 0

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 91
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

6. Per i canali definiti come riceventi:


Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Canale di riferimento del gruppo 0".

Figura 5-7 Ricevente: Canale di riferimento del gruppo 0

Elaborazione del valore analogico


92 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Collegamento della termocoppia/termoresistenza


La figura seguente mostra:
● un modulo analogico con termoresistenza come trasmettitore della temperatura
di riferimento e
● due moduli analogici con termoresistenza come ricevitore della temperatura
di riferimento.
Collegare le termocoppie direttamente ai cavi di collegamento o utilizzare cavi di
compensazione sul giunto freddo. Collegare i cavi di collegamento ai corrispondenti
morsetti del modulo.
Collegare la termoresistenza ai corrispondenti morsetti del modulo utilizzando cavi di
qualsiasi materiale.

① Termocoppia
② Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
③ Cavo di collegamento, ad es. rame
④ Termoresistenza (RTD)
⑤ Giunto freddo

Figura 5-8 Esempio: collegamento della termocoppia/termoresistenza per la compensazione


del gruppo 0

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 93
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3.5 Compensazione tramite temperatura di riferimento fissa

Funzionamento
Con questo tipo di compensazione la temperatura del giunto freddo viene memorizzata
nel modulo come valore fisso.

Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare il modulo analogico desiderato nella Vista dispositivi.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
6. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Temperatura di riferimento fissa".
7. Definire nell'area "Temperatura di riferimento fissa" la temperatura del giunto freddo,
ad es. 20 °C.

Figura 5-9 Temperatura di riferimento fissa

Elaborazione del valore analogico


94 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Rapporti tra le temperature con l'impostazione "Temperatura di riferimento fissa"


La figura seguente mostra le possibilità di collegamento delle termocoppie purché la
temperatura del modulo venga mantenuta a una temperatura di riferimento fissa (20 °C)
(ad es. con il montaggio in un armadio climatizzato). Il giunto freddo si trova nel modulo.

① Termocoppia senza cavo di compensazione


② Termocoppia con cavo di compensazione
③ Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)

Figura 5-10 Esempio 1: collegamento di una termocoppia a un modulo analogico per la


compensazione tramite "Temperatura di riferimento fissa"

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 95
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

La figura seguente mostra le possibilità di collegamento delle termocoppie purché la


temperatura del giunto freddo (al di fuori del modulo) venga mantenuta a una temperatura
di riferimento fissa (20 °C).

① Termocoppia con cavo di compensazione e di collegamento


② Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
③ Giunto freddo
④ Cavo di collegamento, ad es. rame

Figura 5-11 Esempio 2: collegamento di una termocoppia a un modulo analogico per la


compensazione tramite "Temperatura di riferimento fissa"

Elaborazione del valore analogico


96 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3.6 Compensazione tramite temperatura di riferimento dinamica

Funzionamento
Con questo tipo di compensazione è possibile gestire il valore di temperatura del giunto
freddo per la compensazione della temperatura tramite il programma utente. Il valore
della temperatura può essere ripreso ad es. da un qualsiasi altro modulo della stazione.
La temperatura del giunto freddo viene trasmessa con l'istruzione WRREC (SFB 53)
attraverso dei set di dati.
La struttura dei set di dati è descritta nel manuale del prodotto del modulo in uso.

Presupposti
Progetto STEP 7 con i seguenti contenuti:
● Programma utente con l'istruzione WRREC (SFB 53) per il trasferimento dei
set di dati con la temperatura di riferimento
● Modulo analogico per il rilevamento della temperatura di processo mediante
termocoppia (TC)
● Modulo analogico per la misura della temperatura del giunto freddo mediante
termoresistenza (RTD)

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 97
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Modulo analogico per il rilevamento della temperatura di processo mediante termocoppia (TC)
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
6. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "Temperatura di riferimento dinamica".

Figura 5-12 Temperatura di riferimento dinamica

Elaborazione del valore analogico


98 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Modulo analogico per la misura della temperatura del giunto freddo mediante termoresistenza (RTD)
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare nella vista dispositivi il modulo analogico e il canale corrispondente.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Generale".
4. Selezionare l'area "Ingressi/Misura".
5. Selezionare come "Tipo di misura" il valore "Termoresistenza (connettore a 4 fili)".

Figura 5-13 Impostazione per il tipo di misura Termoresistenza (RTD)

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 99
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Collegamento della termocoppia/termoresistenza


Per la compensazione della temperatura tramite una temperatura di riferimento dinamica,
collegare ad es. le termocoppie agli ingressi del modulo per mezzo di cavi. In questo caso
la temperatura viene determinata sul giunto freddo con una termoresistenza (RTD).
La temperatura del giunto freddo così determinata viene trasferita con l'istruzione WRREC
al modulo analogico con termocoppia tramite set di dati.

① Termocoppia
② Cavo di compensazione (dello stesso materiale della termocoppia)
③ Cavo di collegamento, ad es. rame
④ Termoresistenza (RTD)
⑤ Giunto freddo

Figura 5-14 Esempio: collegamento della termocoppia/termoresistenza per la compensazione


tramite temperatura di riferimento dinamica

Elaborazione del valore analogico


100 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3.7 Compensazione esterna o non eseguita

Funzionamento
La temperatura del giunto freddo delle termocoppie viene misurata al di fuori dell'unità di
ingressi analogici, ad es. tramite un'unità di compensazione nella termocoppia. Con questo
tipo di compensazione, la temperatura del giunto freddo viene fissata a 0° C.
L'unità di compensazione è dotata di un collegamento a ponte sincronizzato per una
determinata temperatura del giunto freddo (temperatura di compensazione). I collegamenti
delle estremità del conduttore di compensazione della termocoppia formano il giunto freddo.
Una divergenza della temperatura di confronto effettiva dalla temperatura di compensazione
provoca una variazione nella resistenza nel ponte dipendente dalla temperatura. Si viene a
creare una tensione di compensazione positiva o negativa che viene sommata alla tensione
termica.

Nota
Le termocoppie di tipo B non necessitano di unità di compensazione.

Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare il modulo analogico desiderato nella Vista dispositivi.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Ingressi"
ed il canale interessato.
4. Selezionare nella sezione "Misura" come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
5. A seconda del modulo impiegato, selezionare come "Giunto freddo" il valore "Nessuno"
oppure "Compensazione esterna".

Figura 5-15 Nessun giunto freddo

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 101
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Collegamento dell'unità di compensazione


L'unità di compensazione viene inserita nei condotti di una singola termocoppia. L'unità di
compensazione deve essere libera da potenziale. L'alimentatore deve essere provvisto di un
filtro contro le interferenze ad es. di un avvolgimento della schermatura con messa a terra.
Ogni canale può utilizzare, indipendentemente dagli altri canali, un tipo di termocoppia
supportato dal modulo analogico. Ogni canale richiede una propria unità di compensazione.

Esempio di collegamento "Compensazione esterna o non eseguita"


Utilizzando conduttori di rame collegare l'unità di compensazione al modulo di collegamento
dell'unità di ingressi analogici.

① Conduttori di rame
② ad es. unità di compensazione (per canale); la termocoppia di tipo B non necessita di unità
di compensazione
③ Termocoppia

Figura 5-16 Esempio di collegamento "Nessuna compensazione" come giunto freddo

Elaborazione del valore analogico


102 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

5.3.8 Tipo di compensazione RTD (0)

Funzionamento
La temperatura del giunto freddo viene rilevata tramite misurazione del valore della resistenza
di un Pt1000 sulla morsettiera del connettore di compensazione M12. La misura della
resistenza è consentita soltanto nella presa tonda X1 (canale 0). Tutti i canali del modulo
con questo tipo di compensazione raggiungono la stessa temperatura del giunto freddo.

Procedimento
Passi necessari per la parametrizzazione:
1. Aprire il progetto in STEP 7.
2. Selezionare il modulo analogico desiderato nella Vista dispositivi.
3. Selezionare nella finestra di ispezione del modulo selezionato la scheda "Ingressi".
4. Selezionare nella sezione "Misura" come "Tipo di misura" il valore "Termocoppia".
5. Selezionare come "Giunto freddo" il valore "RTD (0)".

Figura 5-17 Tipo di compensazione RTD (0)

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 103
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

Esempio di collegamento

Collegamento mediante connettore di compensazione M12


Collegare la termocoppia, direttamente o utilizzando conduttori di compensazione,
al connettore di compensazione M12 Installare il connettore di compensazione M12 sulla
presa tonda X1 (canale 0) del CM IO 4 x M12 sul modulo 4 AI TC High Feature.

Collegamento senza connettore di compensazione M12


Per la rilevazione della temperatura del giunto freddo collegare, utilizzando conduttori di
rame, una resistenza Pt1000 esterna (con α = 003851) ai morsetti 1 e 3. La termoresistenza
Pt1000 deve essere posizionata nella zona del giunto freddo. Utilizzando i conduttori di rame
del giunto freddo collegare le termocoppie ai morsetti 2 e 4.

Collegamento di altre termocoppie


Alle prese tonde da X2 a X4 sul CM IO 4 x M12 del modulo 4 AI TC High Feature possono
essere collegate ulteriori termocoppie. La temperatura del giunto freddo rilevata sulla presa
tonda X1 tramite misura del valore della resistenza vale per tutti i canali del modulo
selezionati per questo tipo di compensazione.
La figura seguente mostra un esempio di collegamento "RTD (0)" come giunto freddo con
connettore di compensazione M12 e termoresistenza Pt1000 integrata:

① Collegamento diretto della termocoppia o impiego di conduttori di compensazione


② Termocoppia
③ Connettore di compensazione M12 (ai morsetti 1 e 3 è assegnata una resistenza interna Pt1000)
soltanto sulla presa tonda X1. Il valore di confronto del connettore di compensazione M12 sulla
presa tonda X1 vale anche per le termocoppie sulle prese X2, X3 e X4.

Figura 5-18 Esempio di collegamento "RTD (0)" come giunto freddo nel connettore di
compensazione M12

Elaborazione del valore analogico


104 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Termocoppie
5.3 Compensazione della temperatura del giunto freddo

La figura seguente mostra un esempio di collegamento "RTD (0)" come giunto freddo con
termoresistenza Pt1000 esterna:

① Connettore M12 soltanto sulla presa tonda X1


② Resistenza Pt1000 (α = 0,003851) esterna nel campo del giunto freddo con conduttori di rame
sui morsetti 1 e 3. Il valore di confronto della resistenza Pt1000 esterna sulla presa tonda X1
vale per tutte le termocoppie sulle prese X2, X3 e X4.
③ Termocoppia

Figura 5-19 Esempio di collegamento "RTD (0)" come giunto freddo con resistenza Pt1000 esterna

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 105
Collegamento di carichi/attuatori 6
6.1 Panoramica

Introduzione
In questo capitolo viene descritto il procedimento generale per collegare carichi/attuatori
agli ingressi analogici. Le possibilità di collegamento concrete sono descritte nel manuale
di prodotto del rispettivo modulo.
Una descrizione dettagliata relativa alla posa e alla schermatura dei cavi, alla
compensazione di potenziale ecc. si trova nel manuale di guida alle funzioni Configurazione
di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).

Abbreviazioni utilizzate nelle figure


Le abbreviazioni utilizzate nelle figure hanno il significato seguente:

AQ Unità di uscite analogiche


M Connessione per la massa
L+ Connessione per la tensione di alimentazione
Sn+/Sn- Cavo Sense canale n
QVn+/QVn- Uscita tensione canale n
QIn+/QIn- Uscita corrente canale n
MANA Punto di riferimento della massa analogica
UISO Tensione d'isolamento

Cavi per segnali analogici


Per i segnali analogici utilizzare conduttori intrecciati a coppie schermati.
In questo modo si aumenta l'immunità EMC.

Elaborazione del valore analogico


106 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Collegamento di carichi/attuatori
6.2 Collegamento di carichi/attuatori

6.2 Collegamento di carichi/attuatori

Potenziale di riferimento per unità di uscite analogiche con collegamento MANA


Nelle unità di uscite analogiche non esiste un collegamento galvanico tra il punto di
riferimento della massa analogica MANA e il punto di terra centrale.
Assicurarsi che tra il punto di riferimento della massa analogica MANA e il punto di
terra centrale non venga superata la differenza di potenziale ammessa UISO.
La differenza di potenziale UISO può essere causata da lunghezza dei cavi ammessa
superata.
Per garantire che il valore ammesso UISO non venga superato, posare un cavo
equipotenziale tra il morsetto MANA e il punto di terra centrale.

① Carico sull'uscita di tensione


② Cavo con separazione di potenziale
③ Conduttore comune di terra
④ Punto di collegamento a terra centrale

Figura 6-1 Esempio: potenziale di riferimento per un'unità di uscite analogiche con collegamento MANA

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 107
Collegamento di carichi/attuatori
6.2 Collegamento di carichi/attuatori

Potenziale di riferimento per unità di uscite analogiche senza collegamento MANA


Nelle unità di uscite analogiche non esiste nessun collegamento galvanico tra i punti di
riferimento del circuito di uscita analogico e il punto di collegamento a terra centrale.
Assicurarsi che tra i punti di riferimento dei circuiti di uscita analogici e il punto di terra
centrale non venga superata la differenza di potenziale ammessa UISO.
La differenza di potenziale UISO può essere causata da lunghezza dei cavi ammessa
superata.
Per garantire che il valore UISO consentito non venga superato, posare per ciascun circuito
di uscita analogico un cavo equipotenziale verso il punto di terra centrale.

① Carico sull'uscita di tensione


② Cavo con separazione di potenziale
③ Conduttore comune di terra
④ Punto di collegamento a terra centrale
Figura 6-2 Esempio: potenziale di riferimento per un'unità di uscite analogiche senza collegamento MANA

Elaborazione del valore analogico


108 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Funzioni supportate 7
7.1 Calibrazione dei moduli analogici

7.1.1 Panoramica

Calibrazione
La calibrazione controlla i valori di processo misurati o in uscita dal modulo analogico,
ne rileva la differenza rispetto ai valori effettivi e compensa l'errore di misura e di uscita.

Calibrazione dei moduli analogici


I moduli analogici SIMATIC vengono calibrati prima della consegna e si distinguono per
la stabilità a lungo termine che rende superflua la calibrazione durante il funzionamento.
Determinate direttive, ad es. della Food and Drug Administration (FDA), richiedono, a
intervalli regolari, la calibrazione di tutti i componenti di un circuito di misura. Tra questi
componenti rientrano anche le unità di ingressi e uscite analogiche.
Soprattutto per gli impianti nei quali i sensori rilevano ed elaborano tensioni o correnti
relativamente basse può essere opportuno eseguire la calibrazione. In questo modo è
possibile compensare influssi sul risultato della misura dovute ai conduttori e/o alla
temperatura,.
La calibrazione rileva i nuovi valori e li salva a ritenzione nel modulo. I valori di calibrazione
impostati in fabbrica prima della consegna del modulo non vanno tuttavia perduti. E' possibile
commutare in qualsiasi momento sui valori di calibrazione originari.

Nota
La calibrazione salva i valori di calibrazione di ogni singolo canale nella memoria a ritenzione
del modulo e in modo specifico per il campo di misura, in questo modo i valori valgono per il
campo di misura nel quale è stata eseguita anche la calibrazione utente.
Se un canale recante valori di calibrazione utente validi viene riparametrizzato in un altro
modo di funzionamento di misura, hanno validità esclusivamente i valori di calibrazione
salvati nelle impostazioni di fabbrica per questo canale e per questo campo di misura.
I valori di calibrazione utente vengono tuttavia mantenuti. Questi valori vengono sovrascritti
soltanto alla nuova calibrazione del canale da parte dell'utente. Se tuttavia in questo canale
viene reimpostato il campo di misura originario senza una nuova calibrazione da parte
dell'utente, hanno validità i valori di calibrazione utente rilevati in precedenza.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 109
Funzioni supportate
7.1 Calibrazione dei moduli analogici

Per appurare se il modulo analogico utilizzato supporta la funzionalità "Calibrazione"


consultare il relativo manuale.

Funzioni
Il gruppo "Calibrazione" offre le funzioni seguenti:
● Determinazione della calibrazione attuale di tutti i canali
● Calibrazione di un canale
● Interruzione di una calibrazione in corso
● Reset della calibrazione di un canale alle impostazioni di fabbrica

Elaborazione del valore analogico


110 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Funzioni supportate
7.1 Calibrazione dei moduli analogici

7.1.2 Calibrazione dei moduli analogici

Calibrazione manuale
Per iniziare la calibrazione manuale devono essere soddisfatti i seguenti presupposti:
● STEP 7, la rispettiva CPU e il modulo analogico da calibrare devono essere collegati
online.
● È stata richiamata la vista "Online & Diagnostica" del modulo analogico selezionato
dal contesto del progetto e ora ci si trova nell'area "Funzioni > Calibrazione".
● La progettazione corrisponde alla configurazione reale della stazione.
● Attualmente non è in corso nessuna operazione di calibrazione sul modulo analogico
(se non si intende avviare nessuna operazione di calibrazione).
● Per l'esecuzione della calibrazione, la tensione di carico nel modulo deve essere di 24 V.
● Il passo avviato per ultimo è stato eseguito correttamente (se si intende proseguire o
concludere l'operazione di calibrazione).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 111
Funzioni supportate
7.1 Calibrazione dei moduli analogici

Procedimento
Dopo l'avvio della funzione "Calibrazione" si apre la relativa maschera di base. Ad ogni
nuova selezione di un canale il modulo legge i dati informativi ed i valori di calibrazione
seguenti:
● Calibrazione: Indica se i valori di calibrazione attualmente attivi appartengono alle
impostazioni di fabbrica o se sono stati invece impostati dall'utente.
● Tipo misura: fornisce informazioni sul tipo di misura selezionato
● Campo di misura: campo di misura attualmente parametrizzato per il canale selezionato
● Guadagno: correzione del guadagno attualmente attiva per il convertitore analogico-digitale
● Offset: correzione dell'offset attualmente attiva per il convertitore analogico-digitale

Figura 7-1 Tabella calibrazione

Per avviare la calibrazione procedere nel modo seguente.


1. Nella tabella generale selezionare la riga del canale da calibrare.
2. Fare clic sul pulsante "Avvia calibrazione manuale".
3. Eseguire i passi nell'area "Calibrazione manuale".
4. Seguire le istruzioni nel campo "Comando".
5. Infine fare clic su "Avanti".

Elaborazione del valore analogico


112 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Funzioni supportate
7.1 Calibrazione dei moduli analogici

Durante la calibrazione utente tutti i valori di calibrazione richiesti per il canale selezionato
vengono ridefiniti in funzione del campo di misura parametrizzato per questo canale.

Nota
La calibrazione è possibile sia nello stato di funzionamento RUN che nello stato di
funzionamento STOP della CPU. Se la CPU si trova in RUN, per la durata della calibrazione
viene fornito l'ultimo valore rilevato prima dell'inizio di quest'ultima.
Durante la calibrazione utente, il canale da calibrare per il modulo non può elaborare nuovi
valori di processo. Fino alla fine della calibrazione, tutti i valori di ingresso analogici del
modulo vengono impostati su 0x7FFF ("Valore analogico non valido"). Se è stato abilitato
lo stato del valore, durante la calibrazione lo stato del valore del segnale viene impostato
su "non valido".

Durante la calibrazione utente è necessario predisporre una tensione e/o una temperatura.
Eseguire per questo scopo l'apposito cablaggio esterno ed utilizzare un trasduttore di
temperatura /di tensione esterno. La casella "Comando" contiene i numeri dei pin ai quali
è possibile applicare l'attivazione della calibrazione. Il primo numero di pin indica il
collegamento positivo e il secondo il collegamento negativo. La precisione della calibrazione
dipende dalla precisione della tensione/temperatura approntata.

Nota
Per garantire che dopo la calibrazione utente il modulo mantenga la precisione di misura
specificata, la tensione/temperatura predisposta deve avere una precisione almeno doppia
rispetto a quella specificata per il modulo. Tensioni e temperature imprecise causano errori
di calibrazione.

La figura seguente mostra un esempio di calibrazione di un canale con tipo di misura


"Tensione" e campo di misura "+/- 10 V".

Figura 7-2 Calibrazione manuale

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 113
Funzioni supportate
7.1 Calibrazione dei moduli analogici

● Comando: La casella "Comando" indica le operazioni che l'utente deve eseguire nel
passo di calibrazione attuale. Eseguire qui le operazioni indicate e confermare infine con
il pulsante "Continua". Il modulo esegue soltanto le operazioni necessarie per il passo di
calibrazione attuale. Se quest'ultimo si è svolto senza errori segue il passo successivo.
Le istruzioni nel campo "Comando" vanno eseguite in aggiunta. Dopo aver applicato ad
es. la tensione/massa ai morsetti 3/4, occorre mantenere questi collegamenti durante
l'esecuzione del passo di calibrazione successivo.
● Stato: A seconda del tipo di misura impostato sono necessari passi diversi per la
calibrazione di un canale. La casella "Stato" indica se nell'ultimo passo di calibrazione
si sono verificati o meno errori. Un eventuale errore che si verificasse durante
l'elaborazione di un passo di calibrazione viene visualizzato qui e la calibrazione del
canale si interrompe. Tutti i valori di calibrazione registrati fino a quel momento vengono
cancellati e vengono applicati i valori attivi prima dell'avvio della calibrazione utente.

Nota
Calibratori
Se nelle unità di ingressi analogici è attivata la funzione di diagnostica "Rottura cavo",
nei tipi di misura "Resistenza", "Termoresistenza" e "Termocoppia" viene integrata nel
conduttore una corrente di prova. In alcuni calibratori la corrente di prova integrata può
causare falsificazioni nei valori di misura. Per questa ragione in alcuni moduli analogici
il controllo rottura cavo viene disattivato automaticamente durante la calibrazione.
Al fine di prevenire falsificazioni nei valori di misura si consiglia di disattivare, per la
durata della calibrazione, la funzione di diagnostica "Rottura cavo" nelle unità di ingressi
analogiche.

Risultato
Con la calibrazione il canale riceve nuove impostazioni.

Verificarsi di errori
Se si verifica un errore durante la calibrazione il modulo interrompe l'operazione.
Tutti i valori di calibrazione registrati fino a quel momento vanno perduti. Il canale da
calibrare avrà le stesse impostazioni che aveva prima di iniziare la calibrazione.

Elaborazione del valore analogico


114 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Funzioni supportate
7.1 Calibrazione dei moduli analogici

7.1.3 Interruzione della calibrazione

Presupposti
● È stata richiamata la vista "Online & Diagnostica" del modulo analogico selezionato
dal contesto del progetto e ora ci si trova nell'area "Funzioni > Calibrazione".
● La rispettiva CPU è online.
● Al momento è in corso una calibrazione nel modulo analogico.

Procedimento
Per interrompere una calibrazione in corso fare clic sul pulsante "Annulla".

Risultato
L'operazione di calibrazione in corso viene annullata. Il canale da calibrare avrà le
stesse impostazioni che aveva prima di iniziare la calibrazione.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 115
Funzioni supportate
7.1 Calibrazione dei moduli analogici

7.1.4 Reset delle impostazioni di fabbrica dei moduli analogici

Presupposti
● È stata richiamata la vista "Online & Diagnostica" del modulo analogico selezionato
dal contesto del progetto e ora ci si trova nell'area "Funzioni > Calibrazione".
● La rispettiva CPU è online.

Procedimento
Per resettare il canale di un modulo analogico alle impostazioni di fabbrica procedere
nel modo seguente:
1. Nella tabella generale selezionare la riga del canale da calibrare.
2. Fare clic sul pulsante "Resetta alle impostazioni di fabbrica".

Risultato
Il canale ha le stesse impostazioni che aveva allo stato di fornitura.

Nota
Con il reset del canale attuale alle impostazioni di fabbrica, riacquisiscono validità i valori di
calibrazione originari salvati nel modulo allo stato di fornitura. Eventuali valori di calibrazione
utente di questo canale vanno perduti e non possono più essere ripristinati.

Elaborazione del valore analogico


116 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Moduli analogici High-Speed 8
8.1 Nozioni di base
I moduli analogici High-Speed (HS) sono ideati per soddisfare elevate aspettative sotto il
profilo della performance e della velocità. Il principale vantaggio dei moduli analogici HS
rispetto ai moduli analogici standard (ST) consiste in tempi di ciclo più brevi realizzabili
grazie a componenti con tempi di esecuzione e conversione estremamente ridotti di cui sono
dotate le unità di ingressi e uscite. Inoltre l'architettura complessiva dei moduli è ideata per
l'elaborazione veloce dei segnali.
I moduli analogici HS convertono parallelamente i valori di uscita e di misura. Ogni canale
del modulo dispone di un proprio convertitore convertitore A/D o D/A. Il tempo di ciclo
corrisponde così sostanzialmente al tempo di conversione ed è in funzione del numero dei
canali attivati. Ciò vale sia per le unità degli ingressi che per quelle delle uscite analogiche.
E' così possibile l'impiego dei moduli HS nel funzionamento rapido in sincronismo di clock.
I moduli analogici HS offrono dei vantaggi anche nel funzionamento non isocrono (a ciclo
libero). Grazie all'elaborazione veloce dei segnali di processo i moduli analogici HS sono in
grado di rilevare più rapidamente le modifiche dei valori di processo e di reagire con i blocchi
di programma adatti (ad es. OB di interrupt di processo o di schedulazione orologio). Per
maggiori informazioni sui diversi blocchi organizzativi consultare la Guida in linea di STEP 7.

Sincronismo di clock
Con il termine sincronizzazione di clock si intende l'accoppiamento sincrono
● del rilevamento e dell'emissione dei segnali da parte della periferia decentrata
● della trasmissione del segnale tramite PROFIBUS o PROFINET
● dell'elaborazione del programma secondo l'intervallo di trasmissione PROFIBUS
o PROFINET.
Ne deriva un sistema in grado di effettuare, a intervalli costanti, la rilevazione e l'elaborazione
dei segnali di ingresso nonché l'emissione dei segnali di uscita. Il sincronismo di clock
garantisce tempi di reazione al processo esattamente riproducibili e definiti nonché
l'elaborazione sincrona ed equidistante dei segnali della periferia decentrata.
Con la progettazione del sincronismo di clock, il sistema del bus e i moduli di periferia operano
in modo isocrono. I dati di ingresso e uscita trasferiti sono accoppiati ad un "Task isocrono"
nella CPU. In questo modo i dati del ciclo sono sempre coerenti. I dati dell'immagine di
processo sono logicamente e temporalmente coerenti. Il manifestarsi di jitter nel programma
utente, derivanti dalla rilevazione di valori di diverse età, è così escluso.
L'esatta riproducibilità temporale di tutte le procedure consente di gestire con padronanza
anche i processi veloci. Il sincronismo di clock contribuisce così a migliorare la qualità della
regolazione e quindi la precisione della produzione. Al contempo vengono drasticamente
ridotte possibili oscillazioni nei tempi di reazione al processo. L'elaborazione a intervalli sicuri
può essere utilizzata per un ciclo della macchina più elevato. Tempi di clock più brevi
incrementano la velocità di elaborazione contribuendo pertanto anche alla riduzione dei costi
di produzione.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 117
Moduli analogici High-Speed
8.1 Nozioni di base

Intervalli di trasmissione
Con la progettazione del sincronismo di clock, si ha la sincronizzazione temporale dei dati di
ingresso e uscita all'interno di un intervallo di trasmissione (ciclo). I dati delle unità di ingressi
vengono rilevati simultaneamente nel ciclo n e trasferiti nell'IM. Nel ciclo n+1 i dati sono
disponibili nella CPU e possono essere elaborati. Nel ciclo n+2 successivo la CPU copia i
dati nell'IM. Nello stesso intervallo di trasmissione le unità di uscite analogiche emettono
simultaneamente i dati. Rilevazione, elaborazione ed emissione avvengono di conseguenza
in tre cicli. Maggiori informazioni sulla progettazione del funzionamento in sincronismo di
clock sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7.

① I valori di misura delle unità di ingressi vengono rilevati e copiati nell'IM


② Vengono elaborati i valori di misura e rilevati i valori di uscita
③ I valori di uscita vengono copiati nell'IM ed emessi tramite le unità di uscite

Figura 8-1 Modello a 3 cicli

Sovracampionamento (oversampling)
Per poter utilizzare la funzione di sovracampionamento nelle unità di ingressi o di uscite
analogici è necessaria una progettazione in sincronismo di clock.
Nelle unità di ingressi analogici, l'intervallo di trasmissione impostato viene suddiviso in
sottointervalli con equidistanza temporale. Gli intervalli di trasmissione possono essere
suddivisi in 2 ... 16 sottointervalli. Ogni sottointervallo legge un valore di misura. I valori di
misura letti in un ciclo di dati vengono copiati nell'IM nell'intervallo di trasmissione
successivo e, in un intervallo di trasmissione seguente, sono a disposizione della CPU
preposta all'elaborazione.
Nelle unità di uscite analogiche, l'intervallo di trasmissione impostato viene suddiviso in
sottointervalli con equidistanza temporale. Gli intervalli di trasmissione possono essere
suddivisi in 2 ... 16 sottointervalli. Ogni sottointervallo emette un valore di uscita. All'interno
di un intervallo di trasmissione la CPU copia nell'IM i valori di uscita che vengono poi scritti
nel processo nell'intervallo di trasmissione successivo.
I valori letti o emessi vengono trasferiti nei dati utili del modulo analogico. In questo modo
l'area indirizzi del modulo aumenta di 2 byte di dati utili per canale fino a 16 x 2 byte di dati
utili per canale. Se si suddivide l'intervallo di trasmissione in meno di 16 sottointervalli,
in ingresso gli indirizzi inutilizzati vengono occupati con il valore di errore 0x7FFF, mentre
in uscita i valori degli indirizzi inutilizzati vengono ignorati.

Elaborazione del valore analogico


118 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Moduli analogici High-Speed
8.1 Nozioni di base

Poiché i sottointervalli devono generalmente trovarsi all'interno di un intervallo di


trasmissione, il sovracampionamento necessita, diversamente dal modello a 3 cicli del
sincronismo di clock, di volta in volta di un intervallo di trasmissione supplementare per
copiare i dati nell'IM. Si viene così a creare un modello a 5 cicli.

① L'intervallo di trasmissione viene suddiviso in sottointervalli ciascuno dei quali rileva il


valore di misura
② I valori di misura vengono copiati nell'IM
③ Vengono elaborati i valori di misura e rilevati i valori di uscita
④ I valori di uscita vengono copiati nell'IM dalla CPU
⑤ I valori di uscita vengono scritti nel processo

Figura 8-2 Modello a 5 cicli

A causa dei moduli progettati, l'intervallo di trasmissione di un IO Device ha un tempo minimo


di aggiornamento, ovvero un intervallo di tempo entro il quale un IO Device/IO Controller
del sistema IO PROFINET riceve nuovi dati. I moduli con funzione di sovracampionamento
consentono tuttavia di ridurre ulteriormente il tempo di aggiornamento senza dover ridurre
anche l'intervallo di trasmissione per l'intera stazione S7.
La suddivisione dell'intervallo di trasmissione in sottointervalli temporalmente equidistanti
consente una velocità di elaborazione dei segnali ancora maggiore.

Esempio
Nella pratica il sovracampionamento è utile quando, a causa dei moduli utilizzati, l'impianto
con sincronismo di clock utilizza solo un particolare intervallo di trasmissione (ad es. 1 ms),
ma i valori di processo devono essere campionati più rapidamente. Il sovracampionamento e
la suddisvisione dell'intervallo di trasmissione ad es. in 4 sottointervalli consente di campionare
i valori di processo ogni 250 µs.

Progettazione del sovracampionamento


Attivare l'opzione "Funzionamento in sincronismo di clock " nell'IO Device utilizzato e
impostarne i parametri ("intervallo di trasmissione", ecc.). Il numero di sottointervalli può
essere definito nel modulo analogico decentrato con il parametro "Frequenza di
campionamento" per le unità di ingressi analogici e con "Frequenza di uscita" le unità di
uscite analogiche. Se si progetta una "frequenza di campionamento" di 4 "valori/ciclo"
con un "intervallo di trasmissione" di 1 ms, l'intervallo di trasmissione viene suddiviso in
4 sottointervalli e i valori di processo vengono campionati ogni 250 µs.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 119
Moduli analogici High-Speed
8.1 Nozioni di base

Tempo di ciclo di un'unità di ingressi analogici


Se nei moduli HS è stata progettata la proprietà di sistema "Sincronismo di clock",
tutte le unità di ingressi analogici vengono sincronizzate su un momento comune
all'interno dell'intervallo di trasmissione (ciclo) ①. Il tempo di ciclo è composto dai
seguenti segmenti temporali: tZ = t1 + t2 + t3 + t4

① Intervallo di sincronizzazione di tutte le unità di ingressi analogici nel funzionamento


in sincronismo di clock e al contempo intervallo del segnale di ingresso convertito sul
morsetto in questo ciclo.
② Il segnale di ingresso digitalizzato viene inoltrato al bus backplane
tZ Tempo di ciclo
t1 Intervallo compreso tra l'inizio del ciclo e la sincronizzazione
t2 Tempo di esecuzione dipendente dall'hardware fino al convertitore analogico-digitale
t3 Tempo di elaborazione nel modulo dei dati di ingresso digitalizzati
t4 Tempo di trasferimento del bus backplane
tW Tempo di conversione del modulo

Figura 8-3 Tempo di ciclo dell'unità di ingressi analogici

Elaborazione del valore analogico


120 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Moduli analogici High-Speed
8.1 Nozioni di base

Tempo di ciclo di un'unità di uscite analogiche


Nelle unità di uscite analogiche l'intervallo di sincronizzazione si riferisce all'uscita del
convertitore analogico-digitale ②. Poiché nelle unità di uscite analogiche l'impedenza
dell'attuatore collegato, incluso il cavo di collegamento, pur ripercuotendosi in modo decisivo
sul tempo di esecuzione segnale, non sono noti, il tempo transitorio di assestamento non
può essere calcolato come valore fisso. I rispettivi manuali del prodotto delle unità di uscite
analogiche indicano a titolo orientativo i tempi di assestamento per carichi tipici. Nelle
applicazioni pratiche la definizione esatta del tempo transitorio di assestamento richiede
tuttavia la misura con un oscilloscopio. A causa di tempi di ciclo particolarmente brevi e
di carichi capacitivi elevati, il tempo transitorio di assestamento può protrarsi anche oltre
la fine effettiva del ciclo. Il tempo di ciclo è composto dai seguenti segmenti temporali:
tZ = t1 + t2 + t3

① I dati di uscita sono disponibili in formato digitale nel modulo


② Intervallo di sincronizzazione di tutte le unità di uscite analogiche nel funzionamento in
sincronismo di clock e al contempo intervallo di uscita dei dati nel convertitore analogico-
digitale
tZ Tempo di ciclo
t1 Tempo di trasferimento del bus backplane
t2 Tempo di elaborazione dei dati nel modulo fino all'emissione sul convertitore analogico-digitale
t3 Tempo transitorio di assestamento dell'hardware fino al setpoint del valore di uscita
tW Tempo di conversione del modulo

Figura 8-4 Tempo di ciclo dell'unità di uscite analogiche

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 121
Moduli analogici High-Speed
8.1 Nozioni di base

Tipici casi applicativi


Il sincronismo di clock si addice particolarmente laddove i valori di misura devono essere
rilevati in modo sincrono, i movimenti devono essere coordinati e le reazioni del processo
devono essere definite e simultanee. Di conseguenza i campi di impiego del sincronismo di
clock sono molto diversi.
Sono applicazioni tipiche, ad es. la rilevazione esatta della posizione e del tempo di segnali
binari per l'assicurazione qualità. Tuttavia anche le applicazioni idrauliche interessate alle
regolazioni di pressione e posizione traggono vantaggio dalla trasmissione dati equidistante
ed in sincronismo di clock.
L'esempio seguente mostra l'impiego del sincronismo di clock nel processo produttivo di
alberi a camme. Ai fini dell'assicurazione qualità questi ultimi devono essere misurati con
precisione in più punti di misura.

① Valori di misura
② Albero a camme

Figura 8-5 Misura di alberi a camme

L'impiego della proprietà di sistema "Sincronismo di clock" e della conseguente simultaneità


della rilevazione dei valori di misura consente lo svolgimento continuo del processo di misura
e la riduzione dei tempi richiesti dallo stesso. Ne risulta il seguente ciclo di lavorazione:
● Rotazione continua dell'albero a camme
● Posizionamento sincrono durante la rotazione continua e misura dell'escursione delle
camme
● Lavorazione dell'albero a camme successivo
Con un'unica rotazione dell'albero a camme vengono quindi misurati in modo sincrono tutte
le posizioni dell'albero e i relativi valori di misura. Il ciclo della macchina aumenta a fronte di
una precisione di misura uguale o migliore.

Elaborazione del valore analogico


122 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Moduli analogici High-Speed
8.2 Moduli ST e moduli HS a confronto

8.2 Moduli ST e moduli HS a confronto


Il capitolo seguente fornisce una panoramica su ulteriori importanti differenze tra i moduli
analogici standard e quelli High-Speed. I valori numerici indicati sono esempi di moduli
selezionati. Tenere presente che le indicazioni possono variare da modulo a modulo.
Le indicazioni esatte relative al modulo analogico selezionato sono disponibili nel rispettivo
manuale del prodotto.

Operazione di conversione

Conversione del valore momentaneo


Per la conversione di segnali analogici in informazioni digitali, nei moduli HS trova spesso
impiego la conversione del valore momentaneo. Dal segnale di misura viene prelevato un
brevissimo campione temporale che viene poi convertito in una data digitale. L'informazione
digitale così ricavata rappresenta un valore momentaneo del segnale di misura. La conversione
del valore momentaneo trova impiego quando devono essere rilevate variazioni repentine
dei valori di processo, ad es. nell'ambito di Motion Control. In questa circostanza devono
essere rilevate ed elaborate velocemente, in combinazione con trasduttori di misura adeguati,
grandezze fisiche soggette a rapida variazione. Le aree di ingresso sono in primo luogo
tensione, corrente e resistenza, quest'ultima in particolare per i potenziometri di posizione.
Poiché il segnale di misura viene convertito in breve tempo, nei segnali disturbati sussiste il
rischio di misurazioni errate. Gli ingressi analogici operanti secondo il principio della conversione
del valore momentaneo non sono in grado di riconoscere se il valore del segnale sottoposto
al campionamento costituisce un segnale predefinito oppure un impulso di disturbo sovrapposto.
Essi convertono sempre il valore "momentaneamente" individuato. Si consiglia pertanto di
valutare accuratamente se i compiti di misura considerati sono in grado di rispondere alle
necessità temporali.

Conversione a integrazione
I moduli ST operano normalmente secondo il principio della conversione a integrazione.
Nella conversione a integrazione ha luogo una valutazione del segnale di misura tramite
un arco di tempo impostabile (tempo di integrazione). Rispetto alla conversione del valore
momentaneo si realizza una conversione più lenta ma immune ai disturbi. Se l'arco di tempo
per la conversione viene selezionato in modo da corrispondere ad uno o più periodi della
frequenza di rete circostante, questo disturbo ovunque presente ed eventualmente
sovraordinato al segnale viene generalmente soppresso. I moduli SIMATIC consentono
di parametrizzare la frequenza di rete con la quale opererà l'impianto. In funzione della
soppressione di disturbo impostata variano anche la risoluzione e il tempo di conversione.
Queste interdipendenze sono descritte nei dati tecnici del rispettivo modulo.

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 123
Moduli analogici High-Speed
8.2 Moduli ST e moduli HS a confronto

Gli ingressi analogici con procedimento a integrazione sono impiegabili a livello universale.
Pur richiedendo a loro volta un cablaggio accurato, questi ingressi non sottostanno agli
elevati requisiti posti agli ingressi analogici nella conversione del valore momentaneo in
quanto gli ingressi analogici con procedimento a integrazione effettuano una rilevazione
del segnale più lenta e generalmente immune ai disturbi.

Figura 8-6 Mentre con la conversione del valore momentaneo un eventuale disturbo si ripercuote
immediatamente sul valore fornito all'applicazione, questa ripercussione si mantiene nei
limiti nel caso del procedimento a integrazione.

Elaborazione del valore analogico


124 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Moduli analogici High-Speed
8.2 Moduli ST e moduli HS a confronto

Compatibilità elettromagnetica
L'intera architettura dei moduli HS è ideata per l'elaborazione veloce dei segnali.
Con l'impiego dei moduli HS, la configurazione immune ai disturbi assume quindi un
significato decisivo.
Per il cablaggio dei moduli HS con sensori e attuatori è quindi importante considerare
le seguenti regole:
● mantenere possibilmente al minimo la lunghezza dei conduttori
● utilizzare conduttori schermati e intrecciati a coppia
● collegare a bassa impedenza la schermatura dei cavi ai rispettivi supporti per schermi
● mantenere il più ridotta possibile la lunghezza del conduttore tra il supporto per schermi
e il collegamento al morsetto

Nota
Configurazione immune ai disturbi
In particolare con l'impiego dei moduli HS attenersi alle istruzioni riportate nel manuale di
guida alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 125
Moduli analogici High-Speed
8.2 Moduli ST e moduli HS a confronto

Influsso del carico sul tempo transitorio di assestamento


I tempi transitori di assestamento realizzabili sul setpoint con le unità di uscite analogiche
dipendono tra l'altro dal carico presente. Per consentire lo sfruttamento dei tempi di
conversione veloci, nei moduli HS sono ammessi soltanto carichi ridotti (ad es. max. 47 nF)
i cui valori sono indicati nei dati tecnici.
Con l'impiego delle unità di uscite analogiche il tipo di carico influisce sulla modalità di
assestamento del setpoint. I carichi capacitivi comportano, mediante la procedura dicaricamento,
una riduzione del tempo di salita e possono generare sovraelongazioni del segnale di uscita.
I carichi induttivi comportano, a causa di modifiche della magnetizzazione, un incremento di
corrente ritardato e quindi, anche in questo caso, una riduzione del tempo di salita. La figura
seguente mostra il segnale di uscita con carico capacitivo assente/ridotto ①, medio ② ed
elevato ③.

① Curva di riferimento di un segnale con capacità di carico assente/ridotta


② Segnale con una capacità di carico di 47 nF
③ Segnale con una capacità di carico di 100 nF
tE Tempo transitorio di assestamento
t1 Il modulo termina la conversione sul morsetto del canale di uscita analogico ed emette
il segnale analogico
t2 Il segnale ① si è assestato e la grandezza di uscita analogica specificata è raggiunta
(errore residuo 1 %)
t3 Il segnale ② si è assestato e la grandezza di uscita analogica specificata è raggiunta
(errore residuo 1 %)
t4 Il segnale ③ si è assestato e la grandezza di uscita analogica specificata è raggiunta
(errore residuo 1 %)

Figura 8-7 Influsso di carichi diversi sul tempo transitorio di assestamento

Elaborazione del valore analogico


126 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Moduli analogici High-Speed
8.2 Moduli ST e moduli HS a confronto

Influsso della lunghezza del conduttore sul tempo transitorio di assestamento


Conduttori lunghi tra la sorgente del segnale ed il modulo favoriscono l'esposizione ai
disturbi. Si raccomanda pertanto, soprattutto nei moduli HS, di mantenere i conduttori
possibilmente corti. I conduttori hanno una componente capacitiva e una componente
induttiva e influiscono quindi anche sul comportamento di assestamento del segnale.
L'esempio seguente illustra il gradino della tensione di uscita di un modulo HS con lunghezze
dei conduttori ridotte, medie e lunghe. In relazione alla lunghezza del conduttore si
incrementa anche la sovraelongazione del segnale di ingresso e con quest'ultima anche
il tempo necessario al raggiungimento del setpoint.

tE Tempo transitorio di assestamento


t1 Il modulo termina la conversione sul morsetto del canale di uscita analogico ed emette
il segnale analogico
t2 Il segnale condotto da un cavo di lunghezza ridotta si è assestato e la grandezza specificata
per l'uscita analogica è stata raggiunta (errore residuo 1 %)
t3 Il segnale condotto da un cavo lungo 20 m si è assestato e la grandezza specificata
per l'uscita analogica è stata raggiunta (errore residuo 1 %)
t4 Il segnale condotto da un cavo lungo 200 m si è assestato e la grandezza specificata
per l'uscita analogica è stata raggiunta (errore residuo 1 %)

Figura 8-8 Influsso delle diverse lunghezze dei cavi sul tempo transitorio di assestamento

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 127
Moduli analogici High-Speed
8.2 Moduli ST e moduli HS a confronto

Influsso del gradino del valore sul tempo transitorio di assestamento


La figura seguente mostra l'influsso sul tempo transitorio di assestamento delle unità di
uscite analogiche esercitato tra i diversi valori di uscita dall'altezza del gradino del valore.
La linea tratteggiata indica il momento in cui il segnale ha raggiunto il setpoint. Più è elevato
il gradino del valore, maggiore sarà il tempo di cui il segnale necessita per il raggiungimento
del setpoint.

Figura 8-9 Tempo transitorio di assestamento di cinque diversi segnali analogici con diversi
gradini del valore

Elaborazione del valore analogico


128 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Indice analitico

Carichi, 106, 107


Carico, 55, 59
A Catalogo online, 4
Cavi
Accoppiamento
Per segnali analogici, 68, 106
Capacitivo, 35
Collegamento a massa, 31
Galvanico, 31
Common Mode, 69, 71
Induttivo, 31, 35
Compensazione
Attenuazione della diafonia, 36
Canale di riferimento del gruppo 0, 91
Attuatori, 11, 106, 107
nessuna/esterna, 101
Compensazione esterna
Panoramica, 86
B
Compensazione tramite
Blocchi Canale di riferimento del modulo, 89
SCALE, 17 Giunto freddo interno, 87
UNSCALE, 19 RDT(0), 103
Temperatura di riferimento dinamica, 97
Temperatura di riferimento fissa, 94
C Composizione del materiale
Delle termocoppie, 81
Caduta di tensione, 61
Conoscenze di base
Calibrazione, 109
Necessarie, 3
Annullamento, 115
Conversione
Campi di misura
Analogico-digitale, 11, 21, 53
Campo di sottocomando, 44
Digitale-analogico, 11, 21
Campo di sovracomando, 44
Conversione del valore analogico, 62
Campo nominale, 44
Convertitore di misura, 74
Overflow, 44
A 2 fili, 59, 74
Underflow, 44
A 4 fili, 75
Campi di misura della tensione
Corrente, 10
Campo di sottocomando, 14
CPU, 11, 62, 69, 71
Campo di sovracomando, 14
Campo nominale, 14
Overflow, 14
D
Underflow, 14
Campo di misura bipolare, 25 Denormalizzazione, 19
Campo di misura della temperatura Deriva, 26
Delle termocoppie, 81 Descalazione, 19
Campo di tensione, 27 Diafonia, 35
Campo di validità Diodo Zener, 61
Della documentazione, 3 Dispersione
Canale di riferimento del gruppo 0 Dei valori di misura, 22
Panoramica, 85 Documentazione
Canale di riferimento del modulo Aggiuntiva, 7
Panoramica, 85
Canali
Calibrazione, 112
Reset delle impostazioni di fabbrica, 116

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 129
Indice analitico

E M
EMC, 33 Moduli analogici High-Speed
Errore Sincronismo di clock, 117
Errore di linearità, 21 Multimetro digitale, 61
Errore di temperatura, 26
Errore di uscita, 25
ET 200AL, 7 N
ET 200eco PN, 7
Normalizzazione, 17
ET 200MP, 7
Norme
ET 200pro, 7
EN 61131, 15
ET 200SP, 7
FDA, 109
Numero di giri:, 9
F
File GSD, 50 O
Frequenza di rete
Organi attuatori, 11
16 2/3 Hz, 28
400 Hz, 28
50 Hz, 28
P
60 Hz, 28
Funzionamento Potenziale di riferimento, 71, 107
Delle termocoppie, 83 Precisione, 15
Precisione di ripetibilità, 22
Pressione, 9
G PROFIBUS, 117
PROFINET, 117
Giunto freddo, 82
Punto di misura, 82
Giunto freddo interno, 87
Panoramica, 84
Grandezze
Q
Analogico, 9
Fisiche, 10 Quality Information (QI), 48

I R
Impedenza del ricevitore, 31 Rappresentazione dei valori analogici, 62
Impostazioni di fabbrica Rappresentazione binaria delle aree di
Reset dei canali a, 116 ingresso, 64, 65
Rappresentazione binaria delle aree di uscita, 65
Reiezione di modo comune, 30, 34
L Reiezione di modo normale, 31, 34
Resistenza, 10
Limite errore d'esercizio, 15, 23
Risoluzione, 13, 62
Limite errore di base, 15, 24
Risposta a gradino, 57
Linearità, 21
Rottura conduttore, 43
Livellamento
RTD (0)
Esponenziale, 58
Panoramica, 86
Lineare, 57

Elaborazione del valore analogico


130 Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC
Indice analitico

S Tensione di alimentazione mancante, 43


Trasduttori di misura
S7-1500, 7
Collegamento, 67, 74
Segnali
Termocoppie, 10, 27, 78, 82
Analogico, 9
Termoresistenza, 76
Binario, 9
Trasduttori di corrente, 10, 59, 74
Elaborazione, 12
Trasduttori di resistenza, 10
Segno (VZ), 62
Trasduttori di tensione, 10, 73
Sensori,
Trasduttori di resistenza
Sigle, 68, 106
Connettore a 4 fili, 76
Sincronismo di clock
Sovracampionamento (oversampling), 118
Soppressione frequenza disturbo, 27
U
Stato del valore, 48
STEP 7, 4 Ulteriore supporto, 4
Struttura Unità di ingressi analogici, 62, 67
Delle termocoppie, 82 Unità di uscite analogiche, 62, 107

T
Temperatura, 9
Temperatura del giunto freddo, 84
Temperatura di riferimento dinamica
Panoramica, 86
Temperatura di riferimento fissa
Panoramica, 85
Tempo di acquisizione, 55
Tempo di conversione, 27, 51, 55
Tempo di conversione base, 51
Tempo di risposta, 54
Tempo transitorio di assestamento, 55
Tensione, 10
Tensione continua, 71
Tensione di disturbo, 31
Tensione di modo comune, 69
Tensione d'isolamento, 69, 71
Termocoppie
Collegamento, 78
Termoresistenza
Collegamento, 76
Connettore a 2 fili, 77
Connettore a 3 fili, 77
vedere Termoresistenza, 76
TIA Portal, 4
Tipi di diagnostica, 37
Cortocircuito, 46
Errore di canale di riferimento, 45
Errore di modo comune, 45
Giunto freddo, 46
Overflow/underflow, 44
Rottura conduttore, 43
Sovraccarico, 47

Elaborazione del valore analogico


Manuale di guida alle funzioni, 06/2014, A5E03461442-AC 131

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