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Manuale Operatore
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Siemens Healthcare Diagnostics Inc. Siemens Healthcare Diagnostics
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Global Siemens Siemens Healthineers Global Division
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3 Calibrazione
Panoramica della calibrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3-2
Calibrazione retrospettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3-3
Formati dei rapporti di calibrazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3-4
Esecuzione di una calibrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3-5
Appendice E: Specifiche
Specifiche di sistema. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-1
Parametro Range refertabili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-2
Standard di enti regolatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-6
Certificazioni di sicurezza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-6
Compatibilità elettromagnetica (EMC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-6
Precauzioni elettriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-6
Limitazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-7
Caratteristiche delle prestazioni del sistema
RAPIDPoint 500 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-8
Precisione dei controlli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-8
Recupero e precisione con sangue intero . . . . . . . . . . . . . . . . . .E-12
Metodi di riferimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E-17
Tracciabilità calibratore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E-18
Confronto dei metodi con i campioni di sangue intero . . . . . . .E-19
Sostanze interferenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-20
Sostanze interferenti con il biosensore del glucosio . . . . . . . . . . . . .E-20
Interferenza dell’etilene glicolico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E-20
Sostanze interferenti con il sensore del pO2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E-21
Sostanze interferenti con il sensore del pCO2 . . . . . . . . . . . . . . . . . .E-21
Sostanze interferenti con il sensore del pH . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-22
Sostanze interferenti con il sensore del calcio . . . . . . . . . . . . . . . . . .E-22
Sostanze interferenti con il sensore del cloruro. . . . . . . . . . . . . . . . .E-25
Sostanze interferenti con il sensore del potassio. . . . . . . . . . . . . . . . E-26
Sostanze interferenti con il CO-ox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-27
Altre sostanze interferenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E-30
Appendice H: Simboli
Comprensione dei simboli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . H-1
Appendice J: Glossario
Indice analitico
1 Introduzione
Caratteristica Vantaggi
Trasmissione dei
risultati • Risultati rapidi: i risultati paziente vengono
refertati entro 60 secondi circa per tutti
i test.
• Tempi di risposta rapidi, che consentono un
flusso di lavoro più produttivo.
Caratteristica Vantaggi
• Le procedure di routine sono minime.
Procedure di routine
Le procedure di routine comprendono la
sostituzione della cartuccia, la pulizia della
parte esterna del sistema, la sostituzione
della carta della stampante e del filtro
dell’aria.
Gestione automatica
delle ostruzioni • La cartuccia di misura e la sonda di
aspirazione RAPIDPoint 500 sono progettate
per ridurre al minimo l’aspirazione di coaguli
L’hardware e il software di fibrina nei canali del campione.
del sistema
• Quando il sistema rileva un coagulo
RAPIDPoint 500 sono
(D39 Errore ostruzione) viene avviato un
progettati per rilevare la
lavaggio specifico. Questo lavaggio inverte
presenza di coaguli e per
la pompa campione e ripete più volte il ciclo
minimizzarne l’impatto.
di lavaggio per rimuovere eventuali resti
di campione.
Caratteristica Vantaggi
Caratteristica Vantaggi
• AutomaticQC è una funzione sia
AutomaticQC
automatica sia personalizzabile.
• L’operatore ha la possibilità di generare
report statistici per successiva valutazione.
• AutomaticQC risulta più efficace dell’analisi
QC della fiala in termini di rapporto costi/
benefici.
• Fornisce all’operatore la possibilità di
valutare 3 livelli sopra gli intervalli critici
a cadenze prescritte.
• La modalità AutomaticQC usa lo stesso
percorso del campione standard.
Caratteristica Vantaggi
Caratteristica Vantaggi
Sezione Informazioni su
Sezione 1:
Introduzione Utilizzo della Guida
Panoramica dell’hardware
Sezione 2:
Funzionamento Analisi dei campioni dei pazienti
del sistema
Visualizzazione dei risultati delle analisi
Sezione 3:
Calibrazione Calibrazione a 1 punto, a 2 punti e
completa
Sezione 4:
Controllo qualità Esecuzione di analisi AutomaticQC, QC
obbligatorio e QC non programmato
Sezione 5:
Procedure di routine Esecuzione di procedure di routine
Sezione Informazioni su
Sezione 6:
Risoluzione dei Diagnostica e correzione dei problemi
problemi del sistema
Sezione 7:
Gestione dei dati Copia di file di dati e dati diagnostici
Sezione 8:
Configurazione Configurazione della programmazione
del sistema del sistema, compresa la definizione delle
opzioni dei campioni e dei parametri,
la selezione delle impostazioni della
stampante e del dispositivo e le
impostazioni di sicurezza
Appendice A:
Sicurezza Rischio biologico e precauzioni laser
Appendice B:
Informazioni su Informazioni su garanzia, aspetti legali e
garanzia e assistenza assistenza
Informazioni di contatto
Sezione Informazioni su
Appendice C:
Materiali di consumo Materiali di consumo che è possibile
ordinare
Appendice D:
Fluidi del sistema Specifiche relative alle cartucce
Appendice E:
Specifiche Specifiche di sistema, standard di enti
regolatori, caratteristiche di prestazione
e dati sulle sostanze interferenti
Appendice F:
Principi di misurazione Spiegazione tecnica della misurazione
dei parametri
Appendice G:
Mappa dei menu Mappa dei menu di RAPIDPoint 500
Appendice H:
Simboli Simboli eventualmente presenti sul
sistema o sul materiale di imballaggio
Appendice I:
Modulo delle procedure Modulo delle procedure di routine
di routine
Appendice J:
Glossario Termini del glossario
Convenzione Descrizione
Termine Descrizione
Tasti di navigazione
La seguente tabella fornisce una descrizione dei due tasti di navigazione
principali:
Panoramica dell’hardware
I componenti del sistema RAPIDPoint 500 riportati di seguito sono illustrati
nelle Figure da 1-1 a 1-12 della presente sezione:
• Touch screen, stampante, lettore di codici a barre e porte USB
• Sportello e ingresso campione
• Cartuccia di misura, cartuccia di lavaggio/scarico e cartuccia
AutomaticQC
• Gruppo testina ottica CO-ox, pompe, disco di trasmissione,
attuatore della valvola
• Pannello posteriore, in cui si trovano le porte, la lampada del CO-ox,
l’interruttore di alimentazione e il filtro dell’aria
1 Sportello
2 Cartuccia AutomaticQC
3 Ingresso del campione
Di seguito viene fornita la descrizione dei componenti:
• Lo sportello consente di accedere alle cartucce di misura e di lavaggio/
scarico.
• L’ingresso del campione consente di introdurre i campioni paziente
in fiala, come i QC; accetta siringhe, tubi capillari e fiale di QC con
adattatori.
1 Cartuccia di misura
2 Cartuccia di lavaggio/scarico
Di seguito viene fornita la descrizione dei componenti:
• La cartuccia di misura contiene i sensori, i reagenti, i componenti
elettronici e fluidici necessari per analizzare i campioni paziente e QC
e per calibrare il sistema.
• La cartuccia di lavaggio/scarico contiene il reagente di lavaggio per
la pulizia del percorso del campione e il contenitore per raccogliere
i liquidi di scarico.
Figura 1-4: Gruppo testina ottica, pompe e attuatore della valvola (sportello aperto)
1 Cartuccia AutomaticQC
Oltre al materiale QC, la cartuccia AutomaticQC contiene i componenti
elettronici, meccanici e fluidici necessari per analizzare i campioni QC.
1 3 porte USB
Le porte USB consentono il collegamento a dispositivi esterni, ad esempio
un’ unità di memoria, che consentono di memorizzare dati e caricare il
nuovo software in tutta semplicità.
Cartucce di misura
La cartuccia di misura contiene i sensori, i reagenti e i componenti
elettronici e idraulici necessari per l’analisi di campioni e QC e per calibrare
i sistemi RAPIDPoint 500. I sensori all’interno della cartuccia per i sistemi
RAPIDPoint 500 sono in grado di misurare il pH, la pressione parziale di
ossigeno (pO2), la pressione parziale di anidride carbonica (pCO2),
sodio (Na+), potassio (K+), calcio ionizzato (Ca++), cloruro (Cl-), glucosio,
lattato, emoglobina totale (tHb), ossiemoglobina (FO2Hb),
deossiemoglobina (FHHb), metaemoglobina (FMetHb),
carbossiemoglobina (FCOHb) e bilirubina neonatale (nBili).
1 Valvola
2 Camera campione
3 Interfaccia del disco di trasmissione
4 Tubi della pompa
Di seguito viene fornita la descrizione dei componenti:
• La valvola si sposta avanti e indietro per dirigere il flusso del campione
e dei reagenti.
• La camera di misura consente di misurare il campione per i parametri
CO-ox.
• L’interfaccia del disco di trasmissione ruota per aprire e chiudere la
camera di misura.
• I tubi della pompa costituiscono il percorso di flusso dei reagenti e del
campione attraverso le cartucce.
Sono disponibili cartucce di misura per 100, 250, 400 e 750 campioni
paziente per analisi. Le cartucce sono anche disponibili in diverse
configurazioni rispetto al tipo di parametri disponibili sulla cartuccia.
Per sapere quali cartucce sono disponibili per il proprio sistema, rivolgersi
al rappresentante o al distributore Siemens Healthcare Diagnostics.
Per un riepilogo delle informazioni sulla conservazione della cartuccia e
sull’installazione vedere Conservazione della cartuccia e note per
l’installazione‚ pagina 5-2.
RISCHIO BIOLOGICO
Trattare le cartucce di misura scadute come materiale potenzialmente infetto.
Utilizzare sempre le comuni precauzioni quando si lavora con apparecchiature
contaminate o con materiali potenzialmente infetti.
Cartuccia di lavaggio/scarico
La cartuccia di lavaggio/scarico contiene il reagente che lava il percorso del
campione dopo l’analisi e la calibrazione.
La cartuccia di lavaggio/scarico raccoglie inoltre i liquidi di scarto. Il liquido
di scarico a rischio biologico entra in contatto solo con le cartucce stesse e
mai con altri componenti del sistema RAPIDPoint 500. Il liquido di scarico si
trova all’interno della cartuccia di lavaggio/scarico quando si sostituisce la
cartuccia. Il liquido di scarto rimane completamente chiuso nella cartuccia
di lavaggio/scarico e viene smaltito con la stessa. La Figura 1-10 illustra la
cartuccia di lavaggio/scarico.
RISCHIO BIOLOGICO
Trattare le cartucce di lavaggio/scarico scadute come materiale potenzialmente
infetto. Utilizzare sempre le comuni precauzioni quando si lavora con
apparecchiature contaminate o con materiali potenzialmente infetti.
Reagenti
La cartuccia di misura e la cartuccia di lavaggio/scarico contengono
i reagenti descritti nella seguente tabella. Gli elettroliti, il pH, il glucosio e
i gas, soddisfano le direttive del NIST (National Institute of Standards and
Technology).
Tabella 1-2: Composizione dei reagenti RAPIDPoint 500
pH 7,400 6,820
pCO2 70,0 mmHg 35,0 mmHg
pO2 154,0 mmHg 0,0 mmHg
Na+ 159,0 mmol/L 116,0 mmol/L
K+ 8,0 mmol/L 4,0 mmol/L
Ca++ 1,25 mmol/L 0,62 mmol/L
Cl- 98 mmol/L 69 mmol/L
Glu 180 mg/dL 0 mg/dL
Lac 2,00 mmol/L 0,00 mmol/L
tHb 15,0 g/dL 0,0 g/dL
Cartucce AutomaticQC
Oltre al materiale di controllo qualità, la cartuccia AutomaticQC contiene
i componenti elettronici, meccanici e fluidici necessari per analizzare
i campioni QC. Il materiale di controllo qualità ha una formulazione speciale
che permette di verificare il rendimento dei sistemi RAPIDPoint 500 in
diversi punti del suo range clinico. La Figura 1-11 mostra una cartuccia
AutomaticQC del sistema RAPIDPoint 500.
1 Cartuccia AutomaticQC
1 Staffa
2 Collegamenti al sistema
3 Connettore per la cartuccia di misura
4 Leva della cartuccia
Di seguito viene fornita la descrizione dei componenti:
• La staffa collega la cartuccia alla staffa di supporto sul lato del sistema.
• I collegamenti al sistema fissano la cartuccia AutomaticQC al sistema.
• Il connettore per la cartuccia di misura consente al materiale QC
di scorrere dalla cartuccia AutomaticQC alla cartuccia di misura.
• La leva della cartuccia, quando è chiusa, perfora i sacchetti del
materiale QC permettendone lo scorrimento verso la cartuccia
di misura.
Simbolo Descrizione
Simbolo Descrizione
Inserimento di dati
Inserimento del codice di accesso
In base alle impostazioni relative al livello di sicurezza selezionate in
Programmazione, il sistema potrebbe richiedere di inserire la password
prima di consentire l’esecuzione di alcune attività.
• Se il sistema lo richiede, inserire la password usando il tastierino
numerico e premere il tasto Continua. Dopo aver inserito il codice di
accesso, l’ID dell’operatore viene visualizzato sulle schermate in cui
viene utilizzato.
• In alcuni casi è possibile utilizzare il lettore di codici a barre per leggere
il codice a barre della password. Contattare il supervisore di sistema per
chiarimenti.
Per informazioni sui requisiti di sicurezza del sistema, vedere Impostazione
dei livelli di sicurezza del sistema‚ pagina 8-59.
1 Nome
2 Cognome
3 ID medico
4 Ubicazione
5 ID paziente
6 Una freccia nera indica che è obbligatorio inserire i dati.
7 Tipo di campione corrente
8 Analisi in corso...: il testo relativo allo stato indica che è in corso l’analisi
di un campione.
9 Selezionare per eliminare l’ultimo carattere inserito.
10 Cancella: consente di eliminare tutti i caratteri nel campo selezionato.
11 Cancella tutto: consente di eliminare i caratteri in tutti i campi.
12 Elenco pazienti: consente di accedere all’elenco dei pazienti
Se l’ID del paziente viene inserito nel campo ID paziente, la ricerca ha inizio
uscendo dal campo o selezionando il tasto Identificazione campione.
Schermata Analisi
Nella schermata Analisi è possibile eseguire le seguenti operazioni:
• Definire il tipo di campione nel dispositivo
• Eseguire analisi
• Visualizzare il paziente e le opzioni di analisi QC
• Inserire dati identificativi
A seconda dell’opzione di sicurezza selezionata in Programmazione, è possibile
che sia necessario inserire il codice d’accesso nella schermata di registrazione
prima che il sistema mostri la schermata Analisi. Pronto compare nella barra
d’intestazione quando il sistema è pronto per l’analisi.
Figura 1-16: Schermata Analisi
Figura 1-17: Stato del tasto del tipo di campione e dei parametri nella schermata
Analisi
1 Pannello personalizzato.
2 Un tipo di campione senza segno di spunta indica che questo tipo
di campione è disponibile ma non selezionato.
3 Un segno di spunta indica che un tipo di campione è selezionato.
4 Pronto: indica che il sistema è pronto per l’analisi.
5 Un parametro barrato con due righe indica che il parametro non ha
superato la calibrazione ed è improbabile che diventi disponibile con
ulteriori calibrazioni.
6 Un parametro barrato con una riga singola indica che il parametro non
è disponibile a causa della mancata calibrazione del sensore.
7 Un parametro in giallo con un simbolo QC indica che non è disponibile
perché il sensore non ha superato l’analisi QC obbligatorio o l’analisi
AutomaticQC.
8 Un segno di spunta indica che un parametro è selezionato.
9 Un parametro in viola con un simbolo QC indica che tale parametro
non è disponibile perché l’analisi QC obbligatorio non è stata eseguita
al momento programmato.
Schermata Richiamo
Nella schermata Richiamo è possibile eseguire le seguenti operazioni:
• Rivedere i risultati del paziente
• Rivedere i risultati QC
• Verificare lo stato di calibrazione
• Visualizzare l’elenco completo degli eventi di stato
• Copiare dati
• Installare il nuovo software
La schermata Richiamo consente di selezionare i dati del paziente da un
elenco di pazienti, come illustrato nella Figura 1-18.
Schermata Sistema
Nota Questa schermata si chiama Schermata Sistema perché qui vengono
eseguite le funzioni di sistema. “Schermata Sistema” non compare nella
parte superiore della schermata. Speso nella parte superiore della
schermata compare “Stato”, a indicare che la schermata visualizza le
informazioni di stato.
Nella schermata Sistema è possibile eseguire le seguenti operazioni:
• Visualizzare informazioni sulle cartucce di misura, di lavaggio/scarico
e AutomaticQC
• Sostituire una cartuccia
• Calibrare o reinizializzare una cartuccia di misura
• Sostituire l’ingresso del campione
• Modificare le opzioni di Programmazione
• Visualizzare i messaggi di sistema correnti presenti nell’elenco degli
eventi di stato
• Accedere alle informazioni sul sistema per visualizzare il numero di
telefono dell’assistenza tecnica, l’ID del sistema, il nome del sistema,
il numero della versione del software, il numero dei cicli e i numeri di
serie delle cartucce
• Pulire il touch screen
• Arrestare il sistema.
Alla schermata Sistema si accede selezionando il tasto Sistema nella barra
d’intestazione. Il sistema visualizza la schermata Sistema anche se si
verifica un evento che richiede l’attenzione dell’operatore affinché le
operazioni di routine possano continuare.
Ad esempio, il sistema visualizza la schermata Sistema quando si rende
necessario sostituire le cartucce perché sono esaurite o scadute o perché
presentano un’ostruzione che il sistema non può rimuovere.
Vedere Figura 1-19.
Schermata Guida
Nella schermata Guida è possibile eseguire le seguenti operazioni:
• Consultare informazioni nella guida di riferimento online.
• Consultare informazioni sulla risoluzione dei problemi.
• Visualizzare video che mostrino le procedure per eseguire operazioni
di routine e analizzare diversi tipi di campioni.
La pagina iniziale della Guida di riferimento si apre con il sommario
principale. Selezionare un argomento in questa pagina per visualizzare
un altro sommario relativo all’argomento. Selezionare un argomento per
visualizzarne le informazioni.
Tornare al sommario.
Tasto Descrizione
Chiudere la guida.
Videoguide
Seguire questa procedura per visualizzare una serie di video che illustrano
come analizzare diversi tipi di campione e come eseguire la maggior parte
delle procedure di routine del sistema. Ogni video mostra un operatore che
esegue l’attività. Alcuni video usano il sonoro per descrivere la procedura.
Per regolare il volume dei video, vedere Regolazione dell’audio e del
volume del sistema‚ pagina 8-36.
1. Se richiesto, inserire la propria password, oppure leggerla con un
lettore di codici a barre.
2. Selezionare il tasto Guida.
La Guida di riferimento appare sullo schermo.
3. Selezionare l’argomento per visualizzare le videoguide.
Appare l’elenco delle videoguide.
4. Selezionare la videoguida che si desidera visualizzare.
Attendere che il sistema inizi la riproduzione del video.
5. Per controllare il video, selezionare i tasti nella tabella riportata
di seguito.
Tasto Descrizione
Riprodurre il video.
Arrestare il video.
ATTENZIONE
Il lettore di codici a barre emette un laser visibile a bassa potenza.
Non guardare direttamente nel fascio di luce per evitare una possibile
esposizione a luce pericolosa.
1 Pannello di accesso
ATTENZIONE
Per evitare il rischio di scosse elettriche o danni al sistema, scollegare
l’alimentazione dal sistema come descritto in questa procedura.
CAUTELA
Le cartucce installate nel sistema restano stabili per 60 minuti senza
alimentazione. Per conservare la stabilità delle cartucce, non togliere
alimentazione al sistema per più di 60 minuti se è installata una cartuccia.
CAUTELA
Se è stata selezionata l’opzione DHCP e il sistema viene spostato in una sede
connessa a un diverso segmento della rete, si potrebbero verificare errori
di connessione alla rete. Riavviare il sistema in modo che il DHCP richieda
alla rete l’indirizzo corretto.
ATTENZIONE
Per evitare il rischio di scosse elettriche o danni al sistema, scollegare
l’alimentazione dal sistema come descritto in questa procedura.
6. Spegnere il sistema:
a. Selezionare il tasto Sistema, quindi Spegnimento.
b. Quando richiesto, selezionare Sì.
Una volta selezionato Sì, viene automaticamente visualizzato un
video. Per spegnere il sistema, seguire le istruzioni visualizzate sullo
schermo.
Nota Attendere che lo schermo si oscuri completamente prima
di spegnere l’interruttore, come indicato nel video.
c. Scollegare il cavo di alimentazione dalla presa elettrica e dal sistema.
7. Se presente, scollegare il lettore di codici a barre esterno opzionale.
8. Rimuovere il rotolo di carta della stampante e tutta la carta rimanente
nella stampante; per fare ciò, ruotare in senso orario la manopola
di avanzamento della carta.
9. Vuotare l’apri fiala, se presente.
10. Spingere il display dentro il sistema.
11. Il sistema è pronto per l’immagazzinaggio o la spedizione.
Panoramica
La procedura descritta di seguito descrive la sequenza di raccolta e
manipolazione dei campioni (vedere la sezione precedente per maggiori
dettagli):
1. Raccogliere il campione utilizzando un idoneo dispositivo di
eparinizzazione
2. Eliminare le bolle e mettere il cappuccio al campione
3. Miscelare subito il campione capovolgendolo (non agitare)
4. Etichettare il campione, se opportuno
5. Rimiscelare il campione, capovolgendolo e ruotandolo, prima dell’analisi
6. Rimuovere il cappuccio ed eseguire l’analisi usando il sistema
RAPIDPoint 500 prima possibile
7. Eliminare le bolle e ritappare il campione, se è necessaria la ripetizione
dell’analisi, oppure smaltirlo nel rispetto della politica di prevenzione
delle infezioni della propria struttura.
Sangue intero
Liquido pleurico
Osservare le precauzioni seguenti nella manipolazione dei campioni di
liquido pleurico:
• Il liquido pleurico deve essere manipolato e conservato in maniera
anaerobica. Il liquido pleurico dovrebbe essere testato utilizzando un
emogasanalizzatore a 37C.1
• Accertarsi che i campioni di liquido pleurico siano privi di fibrina,
materiale particellare e bolle d’aria.
• Analizzare i campioni di liquido pleurico in modo identico a quelli
di emogas arterioso.
RISCHIO BIOLOGICO
Per le precauzioni raccomandate quando si utilizzano materiali a rischio
biologico, fare riferimento all’Appendice A, Come proteggersi dai rischi biologici.
CAUTELA
Verificare che le etichette sulla siringa non blocchino l’ingresso della siringa
nel sistema e la facciano cadere. Se necessario, posizionare l’etichetta verso
il retro del fusto della siringa vicino allo stantuffo.
CAUTELA
Per analizzare campioni venosi misti, selezionare sempre il tasto del campione
venoso misto. I campioni raccolti da alcuni cateteri polmonari possono
contenere lo ione di benzalconio che interferisce con l’analisi e influisce
sui risultati. Se per i campioni venosi misti contenenti lo ione di benzalconio
viene selezionato il tasto di un altro tipo di campione, i risultati refertati
saranno inaffidabili.
CAUTELA
L’analisi dei soli campioni acquosi come AutomaticQC, RapidQC Complete,
CVM, o l’esecuzione di calibrazioni senza analizzare di tanto in tanto campioni
ematici può determinare errori di calibrazione. Se si analizzano principalmente
campioni acquosi, consigliamo di procedere anche con l’analisi di campioni
ematici con regolarità: analizzare 3-5 campioni di sangue intero dopo
l’inizializzazione della cartuccia, e almeno 2-3 campioni di sangue intero
alla settimana per la durata della vita utile della cartuccia di misura.
L’analisi regolare di campioni di sangue intero può aiutare a ridurre gli errori
di calibrazione e ridurre al minimo la formazione di microbolle nel percorso
del campione.
CAUTELA
Per inserire il tubo capillare nell’ingresso del campione, tenerlo per l’estremità
più vicina all’ingresso. Se tenuto in modo non corretto, il tubo capillare
potrebbe rompersi. Vedere Figura 2-2. Inoltre, per impedire danni all’ingresso
del campione, introdurvi solo l’estremità arrotondata dei tubi capillari in vetro.
CAUTELA
Non eseguire analisi dei campioni standard quando viene eseguita la verifica
delle prestazioni. Quando l’opzione Visualizza risultato incerto è abilitata,
i risultati per i campioni paziente non devono essere refertati. Accertarsi di
disabilitare l’opzione Visualizza risultato incerto al termine della verifica delle
prestazioni.
Dopo aver inserito l’ID paziente nel campo, iniziare la ricerca lasciando
il campo o selezionando il tasto Identificazione campione.
Vedere Figura 2-3.
La ricerca inizia subito dopo la lettura del codice a barre dell’ID paziente.
Durante la ricerca, viene visualizzata la finestra Ricerca in corso.
Nella schermata Inserimento dati vengono visualizzate le seguenti
informazioni
Stato ID paziente Descrizione
L’ID paziente viene L’ID, il nome, il sesso e la data di nascita del
trovato paziente vengono inseriti nella schermata
Inserimento dati.
Messaggio Descrizione
D76 Errore Si è verificato un errore nei componenti
elettronico CO-ox elettronici del CO-ox. Il numero che segue
il messaggio indica il tipo di errore.
Prima di iniziare
Vedere Analisi dei campioni paziente‚ pagina 2-22 per istruzioni su come
analizzare i campioni.
Assicurarsi che i campioni soddisfino i seguenti requisiti:
• L’intervallo fra l’analisi di due campioni nel sistema RAPIDPoint 500
deve essere inferiore a 60 minuti
• Gli ID dei pazienti sono identici, oppure
• Solo uno dei due campioni presenta un ID paziente, oppure
• Nessun campione presenta un ID paziente
• I risultati devono essere compresi nei range di refertazione di pO2, tHb,
e FO2Hb. Se uno qualsiasi di questi risultati supera il range di misura,
il campione non è disponibile per la combinazione.
Nota Dopo la combinazione dei campioni, solo il nuovo campione a-v
combinato è disponibile nella schermata Risultati. Questo campione
contiene i risultati del campione arterioso e i risultati del campione a-v.
Per combinare i risultati dei campioni per un referto di analisi a-v,
attenersi alla seguente procedura:
1. Se richiesto, inserire la propria password, oppure leggerla con un
lettore di codici a barre.
2. Selezionare il tasto Richiamo.
Nota Se si desidera modificare i dati identificativi del paziente
(ad esempio, il nome del paziente) per i campioni da combinare,
è necessario modificare i dati prima di combinare i campioni.
Fare riferimento a Modifica dei dati identificativi nella schermata
Richiamo‚ pagina 2-40.
3. Selezionare Pazienti.
Appare l’elenco delle analisi paziente.
5. Selezionare Combinare.
Adesso l’elenco mostra solo i campioni che possono essere combinati
con il primo campione selezionato.
6. Selezionare il campione che si desidera utilizzare per combinare
i risultati, quindi selezionare Combinare.
Il sistema chiede di inserire il valore della gittata cardiaca del paziente
(Qt).
7. Immettere il valore della gittata cardiaca, se disponibile,
quindi selezionare il tasto Continua.
8. Esaminare i risultati visualizzati sullo schermo. Selezionare il tasto
Indietro per tornare alla prima schermata Risultati.
9. Una volta esaminati i risultati, selezionare il tasto Continua.
10. Il referto stampato dell’analisi a-v mostra i risultati a-v, i risultati
del campione arterioso, e i risultati pO2, tHb, e FO2Hb del campione
venoso-misto.
Il referto stampato dell’analisi a-v fornisce le seguenti informazioni:
• Identifica il paziente e il campione
• Risultati del campione arterioso
• Risultati del campione venoso misto
• Risultati dell’analisi a-v
• Dati identificativi del paziente e dell’analisi
• Valori normali paziente definiti in Programmazione
Fare riferimento a Interpretazione dei simboli dei risultati‚ pagina 2-33 per
interpretare i simboli che possono essere visualizzati insieme ai risultati.
3 Calibrazione
Calibrazione retrospettiva
La calibrazione retrospettiva, conosciuta anche come “Retrocal,” è un tipo
di calibrazione che il sistema RAPIDPoint 500 avvia automaticamente
reagendo a due circostanze: (1) durante l’inizializzazione della cartuccia di
misura, e (2), quando viene rilevata una deriva eccessiva dei sensori di
misura. La Retrocal viene eseguita più frequentemente della calibrazione
standard e prevede una calibrazione a 1 punto per ogni campione testato.
I risultati della Retrocal non vengono visualizzati nella schermata Analisi,
non vengono stampati e non appaiono nella schermata Risultati.
Inoltre, durante la Retrocal, il tempo per ottenere i risultati aumenta
di uno-due minuti.
Durante l’inizializzazione della cartuccia di misura, la Retrocal viene eseguita
in background durante l’analisi dei campioni, nell’arco di un periodo di
diverse ore, per garantire l’accuratezza delle misurazioni del campione.
Durante questo periodo, è disponibile il tasto Riavvia cartuccia anziché
il tasto manuale Calibrare. Al termine del periodo di inizializzazione di
Retrocal, il pulsante Riavvia cartuccia viene sostituito dal pulsante
Calibrare.
Quando i sensori rilevano una deriva eccessiva, in qualsiasi momento
della vita utile della cartuccia, la Retrocal viene avviata automaticamente.
Una deriva eccessiva è spesso causata da una sostanza interferente come
ad esempio il benzalconio. La Retrocal riduce al minimo i potenziali effetti
delle sostanze interferenti sui sensori. I campioni venosi misti raccolti da
cateteri in arteria polmonare spesso contengono sostanze interferenti che
possono influire negativamente sui parametri, e quindi la Retrocal viene
attivata spesso per l’analisi di questo tipo di campione.
Il sistema ritorna al programma di calibrazione standard quando
l’inizializzazione della cartuccia è completata o quando i sensori non
rilevano più la sostanza interferente.
4 Controllo qualità
Analisi QC
I materiali del controllo di qualità (QC) sono sostanze i cui valori previsti
sono noti e ricoprono range clinicamente significativi per ogni parametro.
Per controllare le prestazioni e per documentarle nel tempo, analizzare
i controlli con frequenza regolare. Predisporre procedure per analizzare il
numero di campioni QC e i livelli di materiale QC per ogni giorno di analisi.
Accertarsi che le procedure allestite soddisfino i criteri stabiliti da enti
regolatori locali e statali per l’esecuzione dei controlli di qualità.
Il sistema RAPIDPoint 500 supporta 3 opzioni QC, descritte nella presente
sezione:
• AutomaticQC
• QC obbligatorio
• QC non programmato
CAUTELA
L’analisi dei soli campioni acquosi come AutomaticQC, RapidQC Complete,
CVM, o l’esecuzione di calibrazioni senza analizzare di tanto in tanto campioni
ematici può determinare errori di calibrazione. Se si analizzano principalmente
campioni acquosi, consigliamo di procedere anche con l’analisi di campioni
ematici con regolarità: analizzare 3-5 campioni di sangue intero dopo
l’inizializzazione della cartuccia, e almeno 2-3 campioni di sangue intero
alla settimana per la durata della vita utile della cartuccia di misura.
L’analisi regolare di campioni di sangue intero può aiutare a ridurre gli errori
di calibrazione e ridurre al minimo la formazione di microbolle nel percorso
del campione.
Opzioni QC
Opzione di analisi AutomaticQC
Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dal programma
di analisi QC del proprio istituto, il sistema RAPIDPoint 500 offre l’opzione
di analisi AutomaticQC, che presenta le seguenti caratteristiche:
• L’opzione AutomaticQC esegue l’analisi del controllo di qualità con la
frequenza e per il livello programmati. Non è più necessario che gli
operatori manipolino fiale di materiale QC per eseguire l’analisi,
in quanto il sistema esegue il QC automaticamente. La cartuccia
contiene tutti i livelli QC necessari per controllare le prestazioni del
sistema.
• Quando viene sostituita, la cartuccia AutomaticQC fornisce i range
di accettabilità per ciascun livello QC.
Nota I range di accettabilità forniti dalla cartuccia AutomaticQC
rispecchiano più accuratamente le prestazioni del sistema rispetto ai range
di accettabilità del materiale QC contenuto nelle fiale.
Siemens raccomanda di non modificare i range di accettabilità.
Se necessario, tuttavia, il sistema consente di modificare i range.
• Durante l’analisi AutomaticQC, il sistema confronta i risultati con
i range di ciascun parametro e identifica ogni risultato fuori range.
Ogni parametro che non supera l’analisi QC viene disattivato.
Se definito in Programmazione, il sistema esegue nuovamente l’analisi
se la prima prova non viene completata correttamente e attiva tutti
i parametri che superano l’analisi. I parametri che non superano la
seconda analisi QC vengono disattivati.
Se una delle frazioni Co-ox non supera l’analisi QC, i parametri tHb e
nBili vengono disattivati e rimangono non disponibili fino a quando
tutte le frazioni CO-ox non superano l’analisi QC.
• Il sistema permette di eseguire l’analisi di un campione dalla cartuccia
AutomaticQC oltre a quello AutomaticQC programmato. Quando viene
analizzato un campione AutomaticQC, i risultati possono influire sullo
stato dei parametri. Se superano l’analisi QC, il sistema attiva
i parametri che non l’avevano superata per un determinato livello
e disattiva i parametri che non superano l’analisi QC. Se vengono
eseguite analisi di routine di campioni del QC non programmato da
una fiala, i risultati non influiscono sullo stato dei parametri.
Sequenza dell’analisi QC
Nella tabella riportata di seguito viene descritta la sequenza di ciascuna
delle 3 opzioni di analisi QC:
Opzione QC Descrizione
AutomaticQC Se non si analizzano i campioni di QC obbligatorio
quando previsto, il sistema disattiva automaticamente
i parametri associati ai controlli programmati.
Per ripristinare i parametri è possibile analizzare
i campioni QC attualmente programmati. Un operatore
autorizzato può inoltre ripristinare i parametri senza
analizzare i campioni QC.
È anche possibile analizzare un campione QC di routine
non programmato oltre a quello programmato,
ma i risultati non influiscono sullo stato dei parametri.
Quando in Programmazione è selezionata questa
opzione, nella barra d’intestazione il sistema visualizza
il messaggio AQC in preparaz.
15 minuti prima dell’inizio programmato dell’analisi
AutomaticQC. I minuti rimanenti fino all’inizio di
AutomaticQC sono visualizzati accanto al tasto.
È possibile avviare AutomaticQC selezionando il tasto
Esegui QC o attendere che AutomaticQC inizi all’ora
programmata. È possibile specificare la frequenza
dell’analisi AutomaticQC in Programmazione.
Opzione QC Descrizione
AutomaticQC Durante l’analisi AutomaticQC, il sistema confronta
i risultati con i range di ciascun parametro
e identifica ogni risultato fuori range.
Ogni parametro che non supera l’analisi QC viene
disattivato. Se definito in Programmazione,
il sistema ripete l’analisi nel caso di parametri fuori
range e attiva i parametri che superano l’analisi.
Il parametro viene attivato anche se, durante la
successiva analisi AutomaticQC programmata,
supera il QC per il livello non superato in
precedenza. Fare riferimento a Analisi di campioni
AutomaticQC‚ pagina 4-11.
Per provare a rendere di nuovo disponibile il
parametro è anche possibile analizzare un
campione dalla cartuccia AutomaticQC oltre al QC
programmato. Durante questa analisi, il sistema
disattiva i parametri che non superano l’analisi QC.
Un operatore autorizzato può ripristinare il
parametro senza analizzare campioni QC.
Vedere Grafico di Levey-Jennings‚ pagina 4-28.
Come intervento finale, qualsiasi operatore può
sostituire la cartuccia di misura per ripristinare il
parametro.
Opzione QC Descrizione
QC obbligatorio Quando si analizza il campione QC obbligatorio,
il sistema verifica che sia stata utilizzata la fiala
corretta per il controllo programmato. Il sistema
inoltre confronta i risultati con gli intervalli di
accettabilità (se questi sono stati definiti in
Programmazione) e chiede di ripetere l’analisi se
alcuni parametri sono al di fuori del range di
accettabilità. Se un parametro non supera la seconda
analisi, il sistema disattiva automaticamente il
parametro per impedire ulteriori analisi. Un operatore
autorizzato può ripristinare il parametro che non ha
superato l’analisi. Fare riferimento a Grafico di Levey-
Jennings‚ pagina 4-28. Come intervento finale,
qualsiasi operatore può sostituire la cartuccia di
misura per ripristinare il parametro.
Opzione QC Descrizione
QC non L’opzione predefinita per l’analisi QC è QC non
programmato programmato. Usare questa opzione se non si
desidera eseguire l’analisi QC programmato usando
l’analisi QC obbligatorio o l’analisi AutomaticQC.
È sempre possibile analizzare campioni QC di routine,
ma questi non sono programmati né controllati dal
sistema RAPIDPoint 500. Inoltre, lo stato dei parametri
non risulta influenzato dai risultati QC; cioè,
i parametri non vengono né disattivati né attivati
sia che superino o non superino l’analisi QC.
Fare riferimento a Analisi di campioni del QC non
programmato‚ pagina 4-16.
Nota Se non viene letto il codice a barre sulla fiala
QC, il sistema analizza tutti i parametri, compresi
quelli non inclusi nel controllo. Per analizzare solo
i parametri inclusi nel controllo, è necessario leggere
il codice a barre della fiala QC.
Introdurre i campioni QC da una fiala con un adattatore
Quick o da una siringa. La codifica a barre non è
necessaria ma è disponibile se si usano i controlli
Siemens.
Se si desidera che i risultati QC siano confrontati con
i range di accettabilità, è necessario definire i controlli
e i range di accettabilità in Programmazione per
l’analisi QC obbligatorio e usare il lettore di codici a
barre e le fiale con codici a barre del materiale QC.
Fare riferimento a Definizione di nuovi lotti di controlli
per l’analisi QC obbligatorio‚ pagina 4-32.
Analisi QC RiliBÄK
L’analisi QC RiliBÄK è un metodo basato sulla statistica per eseguire le
analisi QC; questo metodo è richiesto in Germania ma può essere adottato
anche in altri paesi. Per l’analisi RiliBÄK vengono utilizzate le equazioni
riportate di seguito.
Il sistema utilizza la formula della deviazione quadratica media definita
nel seguente modo:
n
1 2
RMSD = --- x i – x t arg et
n
i=1
n
1 2
DS x = ------------ x i – x
n–1
i=1
CV% = SD x
---------------- 100
x
Grafico di Levey-Jennings
Il grafico di Levey-Jennings consente di avere una visione mensile dei dati
QC data per un parametro specifico.
5 Procedure di routine
CAUTELA
L’analisi dei soli campioni acquosi come AutomaticQC, RapidQC Complete o
CVM, o l’esecuzione di calibrazioni senza analizzare di tanto in tanto campioni
ematici può determinare errori di calibrazione. Se si analizzano principalmente
campioni acquosi, consigliamo di procedere anche con l’analisi di campioni
ematici con regolarità: analizzare 3-5 campioni di sangue intero dopo
l’inizializzazione della cartuccia, e almeno 2-3 campioni di sangue intero
alla settimana per la durata della vita utile della cartuccia di misura.
L’analisi regolare di campioni di sangue intero può aiutare a ridurre gli errori
di calibrazione e ridurre al minimo la formazione di microbolle nel percorso
del campione.
•
• Le cartucce possono essere usate fino a 28 giorni
dopo l'installazione oppure fino all’esaurimento
di tutti i test, a seconda della condizione che si
verifica per prima.
• Conservare le cartucce in ambiente refrigerato
(tra 2 e 8 °C).
pagina 5 - 3
Procedure di routine
RISCHIO BIOLOGICO
Per le precauzioni raccomandate quando si utilizzano materiali a rischio
biologico, fare riferimento all’Appendice A, Come proteggersi dai rischi biologici.
1 Cartuccia di lavaggio/scarico
RISCHIO BIOLOGICO
Per le precauzioni raccomandate quando si utilizzano materiali a rischio biologico,
fare riferimento all’Appendice A, Come proteggersi dai rischi biologici.
1 Cartuccia AutomaticQC
Figura 5-9: Retro del gruppo interfaccia della cartuccia AQC con 2 frecce usate per
allineare la valvola
Figura 5-10: Valvola allineata in modo che la parte superiore sia tra 2 frecce
RISCHIO BIOLOGICO
Per le precauzioni raccomandate quando si utilizzano materiali a rischio
biologico, fare riferimento all’Appendice A, Come proteggersi dai rischi biologici.
RISCHIO BIOLOGICO
Per le precauzioni raccomandate quando si utilizzano materiali a rischio
biologico, fare riferimento all’Appendice A, Come proteggersi dai rischi biologici.
CAUTELA
Si raccomanda di seguire queste precauzioni durante l’uso di detergenti:
• Non usare soluzioni contenenti lo ione cloruro di benzalconio
o altri composti di ammonio quaternario.
• Non bagnare l’ingresso del campione o i contatti del sensore
per le cartucce di misura e AutomaticQC.
• Quando si puliscono le superfici non spruzzare il detergente
o altri liquidi sul campione o sull’ingresso dello stesso,
o nell’area dietro la cartuccia di misura o la cartuccia
AutomaticQC.
• Non spruzzare soluzioni detergenti o altri liquidi sul gruppo
testina ottica.
• Non disinfettare la pelle usando soluzioni contenenti cloruro
di benzalconio: la puntura con ago potrebbe introdurre il
cloruro di benzalconio nella pelle, che interferirebbe con
sostanze come sodio e potassio.
I contatti del sensore e il gruppo testina ottica del CO-ox, che si trovano dietro
la cartuccia di misura, possono danneggiarsi se si bagnano. I sensori nella
cartuccia possono danneggiarsi se la soluzione detergente entra nell’ingresso
del campione. Se si decide di usare una sostanza alternativa alla candeggina,
prendere in considerazione i seguenti tipi di salviette disinfettanti, valutate e
approvate da Siemens:
• Cliniwipe Hard Surface Wipes IPA 200 (Ecolab)
• Incidin OxyFoam S (Ecolab)
• Incidin OxyWipe (Ecolab)
• Incidin OxyWipe S (Ecolab)
• Azo Wipettes (Synergy Health)
• Sani-Cloth Chlor +1000 (PDI)
• Steriplex SD (sBioMed)
• Clinell Alcohol Wipes (GAMA Healthcare)
• Clinell Sporicidal Wipes (GAMA Healthcare)
• CHLOR-CLEAN Clinical Wipes (Guest Medical)
Contattare il fornitore di assistenza tecnica locale per ulteriori informazioni.
1 Apri fiala
1 Filtro dell’aria
2 Supporto del filtro dell’aria
3 Posizione del filtro dell’aria nel pannello posteriore del sistema
SulfHb > 1,5% Il sistema rileva che nel campione è stata individuata
solfoemoglobina con una concentrazione stimata
superiore a 1,5%.
Azione correttiva
Il parametro 4. Se il parametro non supera
è giallo e la l’analisi AutomaticQC descritta al
scritta QC punto 3, analizzare un campione
compare QC per il livello non superato
nell’angolo utilizzando il materiale QC di
inferiore una fiala. Fare riferimento a
sinistro. Analisi di campioni del QC non
programmato‚ pagina 4-16.
5. Se il sistema non supera l’analisi
QC della fiala, descritta al
punto 4, il problema riguarda la
cartuccia di misura. Sostituire la
cartuccia di misura.
Fare riferimento a Sostituzione
della cartuccia di misura e della
cartuccia di lavaggio/scarico‚
pagina 5-6.
6. Se il sistema supera l’analisi QC
della fiala, descritta al punto 4,
il problema riguarda la cartuccia
AutomaticQC.
a. Sostituire la cartuccia
AutomaticQC. Fare riferimento
a Sostituzione della cartuccia
AutomaticQC‚ pagina 5-11.
b. Eseguire un’altra analisi
AutomaticQC per il livello di
controllo non superato.
Se il sistema continua a non
superare l’analisi AutomaticQC,
rivolgersi all’assistenza tecnica.
CAUTELA
Premere solo il tasto visualizzato sullo schermo e premerlo una sola volta
ogni volta che compare. Se si preme una qualsiasi altra parte dello schermo
oppure si preme il tasto più di una volta, lo schermo diventa non operativo.
Se ciò si verifica, rivolgersi all’assistenza tecnica.
Problemi di comunicazione
Il simbolo di errore di interfaccia appare sugli schermi Analisi e
Risultati.
RISCHIO BIOLOGICO
Per le precauzioni raccomandate quando si utilizzano materiali a rischio biologico,
fare riferimento all’Appendice A, Come proteggersi dai rischi biologici.
Stato Procedura
Il sistema richiede di Ripetere questa procedura dal punto 3.
nuovo di sostituire
l’ingresso del campione
ATTENZIONE
ATTENZIONE
Per evitare scosse elettriche o danni al sistema, prima di sostituire i fusibili,
spegnere il sistema e scollegare il cavo di alimentazione.
CAUTELA
Le cartucce installate nel sistema restano stabili per 60 minuti senza
alimentazione. Per conservare la stabilità delle cartucce, non scollegare
l’alimentazione per più di 60 minuti se è installata una cartuccia.
1 Fusibile
2 Portafusibili
4. Aprire il portafusibili:
a. Aprire il portafusibili facendo leva con un piccolo cacciavite a testa
piatta sotto il portafusibili.
b. Estrarre il più possibile il portafusibili dallo scomparto.
c. Spingere in basso il portafusibili per accedere ai fusibili.
5. Rimuovere i vecchi fusibili e installare i nuovi.
6. Reinserire il portafusibili nello scomparto dei fusibili.
7. Ricollegare il cavo di alimentazione al sistema.
8. Ricollegare il cavo di alimentazione alla presa elettrica e accendere
il sistema.
CAUTELA
Evitare di toccare la lampada con le dita. Se si tocca il vetro, la lampada
potrebbe deteriorarsi prematuramente.
CAUTELA
Si raccomanda di seguire queste precauzioni durante l’uso di detergenti:
• Non usare soluzioni contenenti lo ione cloruro di
benzalconio o altri composti di ammonio quaternario.
• Non bagnare l’ingresso del campione o i contatti del
sensore per le cartucce di misura e AutomaticQC.
• Quando si puliscono le superfici non spruzzare il
detergente o altri liquidi sul campione o sull’ingresso dello
stesso, o nell’area dietro la cartuccia di misura o la
cartuccia AutomaticQC.
• Non spruzzare soluzioni detergenti o altri liquidi sul
gruppo testina ottica.
• Non disinfettare la pelle usando soluzioni contenenti
cloruro di benzalconio: la puntura con ago potrebbe
introdurre il cloruro di benzalconio nella pelle, che
interferirebbe con sostanze come sodio e potassio.
I contatti del sensore e il gruppo testina ottica del CO-ox, che si trovano
dietro la cartuccia di misura, possono danneggiarsi se si bagnano. I sensori
nella cartuccia possono danneggiarsi se la soluzione detergente entra
nell’ingresso del campione. Se si decide di usare una sostanza alternativa alla
candeggina, prendere in considerazione i seguenti tipi di salviette
disinfettanti, valutate e approvate da Siemens:
• Cliniwipe Hard Surface Wipes IPA 200 (Ecolab)
• Incidin OxyFoam S (Ecolab)
• Incidin OxyWipe (Ecolab)
• Incidin OxyWipe S (Ecolab)
• Azo Wipettes (Synergy Health)
• Sani-Cloth Chlor +1000 (PDI)
• Steriplex SD (sBioMed)
• Clinell Alcohol Wipes (GAMA Healthcare)
• Clinell Sporicidal Wipes (GAMA Healthcare)
• CHLOR-CLEAN Clinical Wipes (Guest Medical)
Contattare il fornitore di assistenza tecnica locale per ulteriori informazioni.
ATTENZIONE
Per evitare scosse elettriche o danni al sistema, prima di sostituire i fusibili,
spegnere il sistema e scollegare il cavo di alimentazione.
CAUTELA
Le cartucce installate nel sistema restano stabili per 60 minuti senza
alimentazione. Per conservare la stabilità delle cartucce, non scollegare
l’alimentazione per più di 60 minuti se è installata una cartuccia.
CAUTELA
Se il sistema viene scollegato dall’alimentazione per più di 60 minuti,
è necessario sostituire le cartucce di misura e di lavaggio/scarico.
Se il sistema viene scollegato dall’alimentazione è quindi necessario
tenere conto del tempo in cui è disalimentato, per stabilire se tale lasso
di tempo è superiore o inferiore a un’ora.
CAUTELA
Installando una nuova versione del software vengono rimossi dal sistema tutti
i dati relativi a pazienti, QC e calibrazioni. Se si desidera conservare una copia
dei dati relativi ai campioni e alla calibrazione, copiare questi dati su un’unità
di memoria USB prima di installare il software. Durante l’installazione, il sistema
conserva i dati di Programmazione.
8. Installare il software:
Menu QC
Le funzioni utilizzate per eseguire il controllo qualità sono descritte nel
dettaglio in Controllo qualità‚ pagina 4-1.
Menu Analisi
Nelle sezioni riportate di seguito vengono descritte le funzioni principali
del menu Analisi:
Seguire questa procedura per definire gli intervalli di pazienti per tutti
i parametri eccetto pH liquido pleurico (consultare la seconda procedura
di seguito per la procedura relativa al pH del liquido pleurico):
1. Se richiesto, inserire la propria password, oppure leggerla con un
lettore di codici a barre.
2. Selezionare il tasto Sistema.
3. Selezionare Programmazione.
4. Selezionare Campione.
5. Selezionare Valori normali paziente.
Viene visualizzata la schermata Valori normali paziente.
6. Inserire il limite inferiore e quello superiore per ogni parametro.
a. Selezionare i tasti freccia su o giù per vedere altri parametri.
b. Selezionare dall’elenco un parametro che si desidera modificare.
c. Selezionare il tasto Inferiore o Superiore per modificare il range.
d. Selezionare Cancella, quindi inserire il nuovo valore.
e. Ripetere i punti a-d per modificare i limiti superiore e inferiore per
gli altri parametri.
7. Selezionare il tasto Continua una volta terminato l’inserimento dei
limiti superiore e inferiore.
8. Selezionare un’altra opzione di Programmazione oppure premere due
volte il tasto Continua per tornare alla schermata Analisi.
Per definire i valori normali dei pazienti per il pH del liquido pleurico,
attenersi alla seguente procedura:
Nota Il valore immesso per gli intervalli di pH in questa schermata si
applica solo al pH del liquido pleurico. Quando si seleziona il tipo di
campione di liquido pleurico, tutti gli altri tipi di campioni sono disabilitati.
1. Se richiesto, inserire la propria password, oppure leggerla con un
lettore di codici a barre.
2. Selezionare il tasto Sistema.
3. Selezionare Programmazione.
4. Selezionare Campione > Range liquido pleurico.
Viene visualizzata la schermata pH liquido pleurico, che mostra i valori
alto e basso predefiniti per il parametro.
Per impostazione predefinita, viene evidenziato pH.
Nota Quando il tipo di campione di liquido pleurico è abilitato, tutti gli altri
tipi di campioni sono disabilitati.
Impostazioni ventilatore
La funzione Impostazioni di ventilazione favorisce il monitoraggio dei dati
respiratori fornendo campi di inserimento dati per le seguenti 7 funzioni
del ventilatore: Flusso del ventilatore, Frequenza respiratoria, CPAP, PEEP,
PIP, Volume corrente e Test di Allen.
I dati di ventilazione vengono inseriti insieme ad altri dati identificativi,
durante l’analisi e possono essere modificati, nella schermata Recall
(Richiamare).
I dati di ventilazione vengono visualizzati nelle stampe, nella schermata
Recall (Richiamare) e inviati al LIS (sistema informatico di laboratorio)
quando viene effettuato un invio.
È possibile impostare i dati di impostazione di ventilazione come opzionali
o obbligatori. Se richiesto, l’operatore del sistema deve immettere i dati
richiesti durante l’analisi o il tasto Continua verrà disabilitato.
Il formato del campo numerico, le unità di misura e i valori dell’intervallo
numerico valido per ogni impostazione del ventilatore sono valori numerici
predefiniti, ad eccezione del Test di Allen che riporta risultati in un formato
Sì/No/NA. La tabella seguente mostra gli intervalli di dati predefiniti per le
funzioni numeriche del ventilatore:
Menu Parametri
Nelle sezioni riportate di seguito vengono descritte le funzioni principali
del menu Parametri:
1. Clinical and Laboratory Standards Institute. Defining, Establishing, and Verifying Reference
Intervals in the Clinical Laboratory; Approved Guideline – Third Edition, Wayne, PA.: Clinical and
Laboratory Standards Institute; 2010, CLSI Document EP28-A3c: Oct 2010.
2. Tietz NW, Tietz Fundamentals of Clinical Chemistry and Molecular Diagnostics, Seventh Edition,
C. Burtis and D. Bruns; Elsevier Saunders, 2015.
3. Tietz NW. Textbook of Clinical Chemistry. Philadelphia, PA: Saunders; 1986.
5. Selezionare Audio.
Regolazione Procedura
Regolare il volume audio e a. Selezionare un numero per il livello
video del sistema di volume del sistema.
b. Selezionare Anteprima per sentire il
volume a quel livello.
c. Selezionare un numero per il livello
di volume dei video.
d. Selezionare Anteprima per sentire il
volume a quel livello.
In un sistema limitato:
• Solo un operatore di livello 1 può accedere alle Opzioni riservate.
• Solo gli operatori di livello 1 e 2 possono accedere alla schermata
Ripristino CQ.
CAUTELA
La modifica dei coefficienti di correlazione influenza il recupero dei
materiali di verifica della calibrazione (CVM) e dei materiali di verifica
delle prestazioni, quando vengono analizzati come campioni paziente.
Consultare l’amministratore del sondaggio di prestazioni per istruzioni
dettagliate sulla refertazione di risultati rettificati. Vedere Disabilitazione dei
Range analitici durante l’esecuzione di campioni CVM o l’esecuzione di
verifiche delle prestazioni, pagina 2-29.
CAUTELA
Non eseguire test dei campioni standard quando viene eseguita la verifica
delle prestazioni. Quando l’opzione Visualizza risultato incerto è abilitata,
i risultati per i campioni paziente non devono essere refertati.
L’opzione Visualizza risultato incerto dovrebbe essere disabilitata dopo
il completamento della verifica delle prestazioni.
CAUTELA
Non eseguire test dei campioni standard quando viene eseguita la verifica CVM.
Quando l’opzione Visualizza risultato incerto è abilitata, i risultati per i campioni
paziente non devono essere refertati. L’opzione Visualizza risultato incerto
dovrebbe essere disabilitata dopo il completamento della verifica CVM.
ATTENZIONE
Per evitare il rischio di scosse elettriche o danni al sistema, scollegare
l’alimentazione dal sistema come descritto in questa procedura.
CAUTELA
Le cartucce installate nel sistema restano stabili per 60 minuti senza
alimentazione. Per conservare la stabilità delle cartucce, non scollegare
l’alimentazione per più di 60 minuti se è installata una cartuccia.
ATTENZIONE
Per evitare scosse elettriche o danni al sistema, scollegare l’alimentazione
dal sistema nel modo descritto in questa procedura prima di collegare
il lettore di codici a barre.
CAUTELA
Le cartucce installate nel sistema restano stabili per 60 minuti senza
alimentazione. Per conservare la stabilità delle cartucce, non scollegare
l’alimentazione per più di 60 minuti se è installata una cartuccia.
5. Accendere il sistema.
Una volta visualizzata la prima schermata del sistema RAPIDPoint 500,
la schermata di Attesa mostra il tempo rimanente prima di poter
utilizzare il sistema. Quando il sistema è pronto per l’uso,
viene visualizzata la schermata Analisi.
Funzioni di sicurezza
Panoramica
Autenticazione a una e a due fasi
L’autenticazione a una fase richiede l’immissione di una password nella
schermata Registrazione, per autorizzare l’uso del sistema. L’autenticazione
a due fasi richiede l’inserimento di ID operatore e Password nella schermata
Registrazione. L’autenticazione a una fase è l’opzione predefinita.
Firewall
La funzione Firewall impedisce l’accesso non autorizzato al sistema,
definendo quali porte del RAPIDPoint 500 possono accettare il traffico e
impedire l’accesso attraverso tutte le altre porte.
Identificazione endpoint
L’identificazione endpoint consente di limitare gli indirizzi del Visualizzatore
remoto e del LIS esterni che possono accedere al sistema RAPIDPoint 500,
compresi gli indirizzi IP, le subnet e la subnet locale, permettendo di definire
quali indirizzi sono consentiti.
Antimalware
L’anti-malware impedisce l’esecuzione di applicazioni non autorizzate sul
sistema RAPIDPoint 500, definendo quale software può accedere al sistema
ed escludendo tutti i software non approvati.
Credenziali di sistema
La Password del visualizzatore remoto e la Password del sistema operativo per
il sistema RAPIDPoint 500 sono denominate anche “Credenziali di sistema”.
L’utente del sistema RAPIDPoint 500 può definire queste password.
Firewall
La funzione Firewall impedisce l’accesso non autorizzato al sistema,
definendo quali porte del RAPIDPoint 500 possono accettare il traffico e
impedendo l’acceso attraverso le altre porte.
Un messaggio in Eventi di stato nella schermata Richiamo indica che la
condizione di Firewall abilitato o Firewall non abilitato.
Nota Si consiglia di lavorare a stretto contatto con il reparto IT nel
momento in cui si mette in pratica questa funzione.
Notare quanto segue:
• Solo un operatore con accesso di sicurezza di Livello 1 è in grado di
abilitare o disabilitare questa funzione.
• Questa funzione è abilitata per impostazione predefinita.
• Solo i dati sulle porte in ingresso sono bloccati. Il firewall non blocca i
dati in uscita.
• La funzionalità Ping viene sempre mantenuta, sia se il firewall è
abilitato sia se è disabilitato.
Attenersi alla seguente procedura per abilitare o disabilitare la funzione
Firewall:
1. Nella schermata Programmazione, selezionare Opzioni riservate
(schermata 2 di 2)1 > Sicurezza del sistema.
2. Selezionare Firewall.
Viene visualizzato il pulsante Enable Firewall (Abilita firewall) nella
schermata Firewall.
Se il firewall è abilitato viene visualizzato il pulsante con un segno di
spunta e tutte le porte attive sono elencate sotto di esso.
Se il firewall è disabilitato, il pulsante è grigio e privo di segno di spunta
e viene mostrato un messaggio di cautela sotto di esso
Tutte le porte sono aperte.
3. Se il firewall è disabilitato, selezionare Enable Firewall (Abilita firewall)
per abilitarlo.
Se il firewall è abilitato, deselezionare Enable Firewall (Abilita firewall)
per disabilitarlo.
4. Selezionare tre volte il pulsante Continue (Continua).
1. A seconda delle opzioni selezionate, le Opzioni riservate possono essere visualizzate nella
schermata 2 di 3, invece che 2 di 2.
Identificazione endpoint
Un endpoint è un indirizzo IP esterno che può consentire l’accesso al
sistema RAPIDPoint 500. La funzione di identificazione punto finale
consente di definire quali indirizzi del punto finale possono accedere al
sistema. Si consiglia di lavorare a stretto contatto con il reparto IT nel
momento in cui si utilizza questa funzione, al fine di garantire i punti finali
che coinvolgono indirizzi IP, subnet e la subnet locale siano coordinati.
Per i sistemi RAPIDPoint 500, l’identificazione endpoint consente di definire
gli indirizzi IP, definire le Subnet Mask e attivare una subnet locale, per
l’accesso al Visualizzatore remoto, per l’accesso al LIS o entrambi.
Notare quanto segue:
• Solo un operatore di Livello 1 può abilitare o disabilitare questa
funzione.
• Questa funzione è disabilitata per impostazione predefinita.
• La funzionalità Visualizzatore remoto è disponibile solo con l’uso di
RAPIDComm.
Nota Per utilizzare questa funzione la funzione Firewall deve essere
abilitata.
1. A seconda delle opzioni selezionate, le Opzioni riservate possono essere visualizzate nella
schermata 2 di 3, invece che 2 di 2.
Anti-malware
Il malware è un codice software dannoso che può compromettere il
funzionamento di qualsiasi dispositivo basato sul software. Il programma
anti-malware implementato dal sistema RAPIDPoint 500 previene il
malware garantendo l’esecuzione solo di software appositamente
configurato per l’esecuzione del sistema RAPIDPoint 500 e bloccando
l’esecuzione di qualsiasi software non specificatamente approvato per il
sistema.
Nel momento in cui si cambia lo stato dell’antimalware, viene visualizzato
un messaggio che indica Anti-Malware is Enabled (Antimalware abilitato)
oppure appare Anti-Malware is Disabled (Antimalware disabilitato)
nell’Events Log (Log eventi) sulla schermata Recall (Richiamare).
Notare quanto segue:
• Solo un operatore di Livello 1 può abilitare o disabilitare questa
funzione.
• Questa funzione è abilitata per impostazione predefinita.
• Si consiglia di lavorare a stretto contatto con il team IT nel momento
per implementare questa funzione.
• Quando viene eseguita un’installazione di ripristino e lo stato
antimalware è modificato, viene visualizzato un messaggio che indica:
If the state of Anti-Malware is updated with this Restore, an
automatic system reboot will be initiated (Se lo stato
dell’antimalware viene aggiornato con questo ripristino, sarà eseguito
un riavvio automatico del sistema).
Selezionare il tasto Continua per procedere. È possibile annullare la
procedura se non si desidera riavviare il sistema in questa fase.
• Viene generato un file di registro che serve a tenere traccia del
comportamento dell’anti-malware.
Questo file contiene il nome del potenziale malware e la data.
Attenersi alla seguente procedura per abilitare o disabilitare la funzione
antimalware:
1. Nella schermata Programmazione, selezionare Opzioni riservate
(schermata 2 di 2)1 > Sicurezza del sistema.
1. A seconda delle opzioni selezionate, le Opzioni riservate possono essere visualizzate nella
schermata 2 di 3, invece che 2 di 2.
1. A seconda delle opzioni selezionate, le Opzioni riservate possono essere visualizzate nella
schermata 2 di 3, invece che 2 di 2.
7. Si apre il file zip eseguibile e un file .csv con la stessa designazione ora
è disponibile nella stessa cartella del file. exe.
Questo file segue il formato xxxx.csv, dove xxxx è identico ai caratteri
che compaiono nel nome del file zip originale. Utilizzando lo stesso
esempio riportato sopra, questo file viene visualizzato come: p319.csv.
Nota Il file .csv può essere visualizzato nella parte inferiore della
cartella e non accanto al relativo file .exe. Scorrere i file se inizialmente
non si vede il file .csv.
Nota Una volta decrittografato il file .csv, seguire la politica di
sicurezza stabilita dal proprio istituto per garantire una gestione sicura
dei file.
Credenziali di sistema
Con “credenziali di sistema” ci si riferisce a due password: la password del
visualizzatore remoto e la password del sistema operativo. È possibile
definire la Password del visualizzatore remoto, la Password del sistema
operativo e modificare l’ID di accesso del sistema.
Nota Solo un operatore di Livello 1 può accedere alla password del
visualizzatore remoto o a quella del sistema operativo, o modificare l’ID di
accesso.
1. A seconda delle opzioni selezionate, le Opzioni riservate possono essere visualizzate nella
schermata 2 di 3, invece che 2 di 2.
Conformità RoHS
Il sistema RAPIDPoint 500 e i suoi componenti non contengono sostanze
limitate dalla direttiva RoHS UE, e sono conformi a tutti i regolamenti UE
pertinenti (aggiornamento luglio 2016). Il MARCHIO CE in questo Manuale
Operatore indica la conformità alla direttiva RoHS.
Caratteristica Specifica
Potenza massima di uscita 0,71 mW
Lunghezza d’onda 650 nm
Durata dell’impulso Onda continua (cw)
Unità di divergenza del raggio 0,71 mr
Le specifiche relative al LED 1M del lettore di codici a barre integrato del
sistema RAPIDPoint 500 sono riepilogate nella seguente tabella:
Caratteristica Specifica
Potenza massima di uscita 0,9 mW a 100 mm
Lunghezza d’onda 615 nm
Durata dell’impulso 58 Hz, 970 ms
Caratteristica Specifica
Potenza massima di uscita 1,0 mW
Lunghezza d’onda 650 nm
Informazioni GHS
Kit cartuccia AQC 10310323 Punto Allarme H317, P280, P272, P273, P302
esclamativo H412 +P352, P333 +P313,
P501
Avvertenza!
H317 – Può provocare una reazione allergica cutanea.
H412 – Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P272 – Gli indumenti da lavoro contaminati non devono essere portati
fuori dal luogo di lavoro.
P273 – Non disperdere nell’ambiente.
P280 – Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso.
P501 – Smaltire il prodotto e il contenitore in conformità con tutte le
disposizioni locali, regionali e nazionali.
P302 + P352 – IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE:
Lavare abbondantemente con acqua e sapone.
P333 + P313 – In caso di irritazione o eruzione della pelle:
Consultare un medico.
Riferimenti
1. Centers for Disease Control. 1988. Update: Universal precautions for
prevention of transmission of human immunodeficiency virus,
hepatitis B virus and other blood borne pathogens in healthcare
settings. MMWR, 37:377–382, 387, 388.
2. Clinical and Laboratory Standards Institute (formerly NCCLS).
Protection of Laboratory Workers from Occupationally Acquired
Infections; Approved Guideline - Third Edition. CLSI Document M29-
A3.[ISBN 1-56238-567-4]. Clinical and Laboratory Standards Institute,
940 West Valley Road, Suite 1400, Wayne, Pennsylvania 19087-1898
USA, 2005).
3. Federal Occupational Safety and Health Administration. Bloodborne
Pathogens Standard. 29 CFR 1910. 1030.
BAPTIZE V1.0
Baptize
BAPTIZE V1.0
This tool sets the computername to the specified value without the need to
reboot the machine.
Usage: BAPTIZE new_name
After the program finished your computer is visible to others on the
network under its new name. BAPTIZE is tested to work with NetBEUI and
TCP/IP.
Note Depending on the configuration of your computer this program may
run for up to 1 minute. Don’t get panic! During some amount of this time
your computer may not be visible on the network.
You may freely distribute this tool as long as you include this textfile and
don’t change neither this textfile nor the code.
You can reach me at: e-Mail:bec@advge.magwien.gv.at CIS: 100112,3051
Jo.Berlakovich
BDM Download
A Background Debug Mode Driver Package for Motorola’s 16- and 32-Bit
Microcontrollers
Scott Howard
February, 1993
The files in this archive are a PRELIMINARY RELEASE of a set of driver
functions, which allow control of the Background Debug Mode interface
port of any Motorola CPU16 or CPU32 microcontroller from the parallel
printer port of an IBM compatible computer. Source code in ’C’, as well as
object code and example programs, are all included.
They accompany the forthcoming Motorola applications note of the same
name. You should have this app note in order to use these routines;
the app note documents the use of these functions, and documents the
hardware interface required by these routines.
All routines are Copyright (C) 1992 by Scott Howard, all rights reserved.
Any person or company is entitled to use this software and to make copies
for others, provided no charge is made for doing so. This software is
distributed freely and without warranty of any kind, not even implied
warranty of suitability for any particular use. The user of the software is
solely responsible for determining suitability for a particular purpose.
The user of this software agrees to hold Scott Howard, and Motorola Inc.,
its employees, subsidiaries, agents, and distributors, blameless and free
from responsibility for any damages resulting from the use and/or
malfunction of this software, including direct and consequential damages
and loss of income.
This is a preliminary release of these routines. You should have received
with this archive a printed preliminary copy of the applications note. If you
did not, please contact me and I will forward a copy.
This is free software, and it was written as a spare-time project. As such,
it is given away freely including source code, but there is no facility for
Motorola or myself to be able to provide support to users. If you need help,
I will try to do my best to support you, but please understand that the
amount of time for this work is limited and may only be available at
irregular intervals.
Scott Howard
Motorola Semiconductor Products, Canada
Vancouver, B.C., Canada
POST: SCN088
Internet: Scott_Howard-SCN088@email.mot.com
Fax: +1-604-241-6290
February 1993
For the purposes of this copyright and license, “Info-ZIP” is defined as the
following set of individuals:
Mark Adler, John Bush, Karl Davis, Harald Denker, Jean-Michel Dubois,
Jean-loup Gailly, Hunter Goatley, Ed Gordon, Ian Gorman, Chris Herborth,
Dirk Haase, Greg Hartwig, Robert Heath, Jonathan Hudson, Paul Kienitz,
David Kirschbaum, Johnny Lee, Onno van der Linden, Igor Mandrichenko,
Steve P. Miller, Sergio Monesi, Keith Owens, George Petrov, Greg Roelofs,
Kai Uwe Rommel, Steve Salisbury, Dave Smith, Steven M. Schweda,
Christian Spieler, Cosmin Truta, Antoine Verheijen, Paul von Behren,
Rich Wales, Mike White
This software is provided “as is,” without warranty of any kind, express or
implied. In no event shall Info-ZIP or its contributors be held liable for any
direct, indirect, incidental, special or consequential damages arising out of
the use of or inability to use this software.
Additional Zip Open-source Software Copyright Information
Permission is granted to anyone to use this software for any purpose,
including commercial applications, and to alter it and redistribute it freely,
subject to the following restrictions:
1. Redistributions of source code must retain the above copyright notice,
definition, disclaimer, and this list of conditions.
2. Redistributions in binary form (compiled executables) must reproduce
the above copyright notice, definition, disclaimer, and this list of
conditions in documentation and/or other materials provided with the
distribution. The sole exception to this condition is redistribution of a
standard UnZipSFX binary (including SFXWiz) as part of a self-
extracting archive; that is permitted without inclusion of this license,
as long as the normal SFX banner has not been removed from the
binary or disabled.
3. Altered versions – including, but not limited to, ports to new operating
systems, existing ports with new graphical interfaces, and dynamic,
shared, or static library versions--must be plainly marked as such and
must not be misrepresented as being the original source. Such altered
versions also must not be misrepresented as being Info-ZIP releases –
including, but not limited to, labeling of the altered versions with the
names “Info-ZIP” (or any variation thereof, including, but not limited to,
different capitalizations), “Pocket UnZip,” “WiZ” or “MacZip” without the
explicit permission of Info-ZIP. Such altered versions are further
prohibited from misrepresentative use of the Zip-Bugs or Info-ZIP
e-mail addresses or of the Info-ZIP URL(s).
4. Info-ZIP retains the right to use the names “Info-ZIP,” “Zip,” “UnZip,”
“UnZipSFX,” “WiZ,” “Pocket UnZip,” “Pocket Zip,” and “MacZip” for its
own source and binary releases.
7-Zip Extra
License for use and distribution
Copyright (C) 1999-2016 Igor Pavlov.
7za.exe
7za.exe - is a standalone console version of 7-Zip with reduced formats
support.
Extra: 7za.exe: support for only some formats of 7-Zip.
7-Zip: 7z.exe with 7z.dll: support for all formats of 7-Zip.
7za.exe and 7z.exe from 7-Zip have same command line interface.
7za.exe doesn’t use external DLL files.
You can read Help File (7-zip.chm) from 7-Zip package for description
of all commands and switches for 7za.exe and 7z.exe.
7za.exe features:
- High compression ratio in 7z format
- Supported formats:
- Packing / unpacking: 7z, xz, ZIP, GZIP, BZIP2 and TAR
- Unpacking only: Z, lzma, CAB.
- Highest compression ratio for ZIP and GZIP formats.
- Fast compression and decompression
- Strong AES-256 encryption in 7z and ZIP formats.
Note: LZMA SDK contains 7zr.exe - more reduced version of 7za.exe.
But you can use 7zr.exe as “public domain” code.
DLL files
7za.dll and 7zxa.dll are reduced versions of 7z.dll from 7-Zip.
7za.dll and 7zxa.dll support only 7z format.
Note: 7z.dll is main DLL file that works with all archive types in 7-Zip.
Note: The source code of LZMA SDK also contains the code for similar DLLs
(DLLs without BZip2, Deflate support). And these files from LZMA SDK can
be used as “public domain” code. If you use LZMA SDK files, you don’t need
to follow GNU LGPL rules, if you want to change the code.
License FAQ
Can I use the EXE or DLL files from 7-Zip in a commercial application?
Yes, but you are required to specify in documentation for your application:
(1) that you used parts of the 7-Zip program,
(2) that 7-Zip is licensed under the GNU LGPL license and
(3) you must give a link to www.7-zip.org, where the source code can be
found.
Note: You can look also LZMA SDK, which is available under a more liberal
license.
Indirizzi
Negli USA, contattare il numero 877-229-3711 per l’assistenza tecnica.
Per i numeri da contattare negli altri paesi, consultare il sito web Siemens:
www.siemens.com/poc
Tabella D-2: Cartucce disponibili per l’uso con il sistema RAPIDPoint 500
a.Le cartucce a menu completo per il sistema RAPIDPoint 500 includono lattato.
Le cartucce a menu completo per il sistema RAPIDPoint 405 non includono
lattato.
b.Le cartucce a menu completo includono emogas, elettroliti, metaboliti e
parametri CO-ox.
c.Le cartucce a menu completo includono emogas, elettroliti, glucosio e
parametri CO-ox.
Appendice E: Specifiche
Specifiche
Questa appendice contiene le seguenti informazioni:
• Specifiche di sistema
• Parametro Range refertabili
• Standard di enti regolatori
• Caratteristiche di funzionamento
○ Risultati di precisione e recupero
○ Comparazione dei metodi
• Sostanze interferenti
Specifiche di sistema
La tabella seguente elenca le specifiche del sistema RAPIDPoint 500:
Proprietà Specifica
Temperatura ambiente operativa 15–30C
Temperatura ambiente per conservazione 4–40C
Temperatura ambiente per spedizione -25–40C
Umidità relativa ambiente operativa 5–85%, senza condensa
Umidità relativa ambiente per spedizione 0–100% senza condensa
e conservazione
Altitudine 0 -4572 m (15.000 piedi)
Alimentazione 150 VA
Tensione di alimentazione 100 V–240 V c.a.
50 Hz/60 Hz
livello di rumore circa 45 dB
Corrente elettrica di dispersione < 0,5 mA
Dimensioni del sistema altezza 55 cm (20,25 poll.)
larghezza 30 cm (11,75 poll.)
profondità 42 cm (16,50 poll.)
peso 16,55 kg (36,50 libbre)
- senza cartuccia installata sul sistema
RAPIDPoint 500
Tipo Classificazione
Metodo di disinfezione Fare riferimento a Pulizia e disinfezione
delle superfici esterne‚ pagina 5-20.
Precauzioni elettriche
Osservare le seguenti precauzioni quando si usa il sistema:
• Non usare il sistema in presenza di un composto anestetico
infiammabile al contatto con l’aria, O2 o protossido di azoto. Il rischio di
esplosione è reale se il sistema viene usato in ambienti con atmosfera
potenzialmente esplosiva.
• Il sistema usa un cavo di alimentazione esterna a massa, per il
collegamento ad una presa di corrente elettrica a massa. Se viene usato
un adattatore, accertarsi che il filo di protezione a massa sia
correttamente collegato a una massa permanente.
Nota il sistema è stato testato e trovato conforme con i limiti previsti per
i dispositivi digitali di Classe B dai regolamenti FCC, parte 15. Questi limiti
sono stati studiati per fornire una protezione adeguata contro le interferenze
dannose in un’installazione residenziale. Questo sistema genera, usa e può
irradiare energia a radiofrequenza e, se non è installato e usato in base alle
istruzioni contenute nel Manuale Operatore del sistema RAPIDPoint 500,
può causare interferenze dannose alle comunicazioni radio.
Limitazioni
Siemens non garantisce le prestazioni del sistema se si verifica una
qualsiasi delle seguenti situazioni. I termini specifici di garanzia, assistenza
e accordi di contratto possono essere invalidati se si verifica una qualsiasi
delle seguenti situazioni.
• Utilizzo delle cartucce oltre la scadenza.
• Utilizzo delle cartucce non conforme alle raccomandazioni di Siemens.
• Mancato rispetto delle normali pratiche di laboratorio.
• Mancato rispetto delle procedure indicate in questa guida.
• Mancato rispetto delle raccomandazioni relative alle condizione
operative ambientali e all’ubicazione.
• Se un sensore è disabilitato, sia perché un operatore ha analizzato un
campione contenente un coagulo o come conseguenza di una sostanza
interferente, il sensore disabilitato non verrà considerato un difetto.
Tabella E-7: Risultati di precisione QC del sistema RAPIDPoint 500 usando CVM
Metodi di riferimento
La tabella riportata di seguito indica i metodi di riferimento primari e
secondari da utilizzare per ciascun parametro:
Tracciabilità calibratore
La seguente tabella identifica il metodo di tracciabilità che si applica a ogni
parametro:
Tabella E-9: Confronto dei metodi con sangue intero per il sistema RAPIDPoint 500
a. Tutti i risultati sono stati ottenuti utilizzando una cartuccia RAPIDPoint 405 installata su un sistema RAPIDPoint 500,
ad eccezione dei risultati del lattato, che sono stati ottenuti utilizzando una cartuccia RAPIDPoint 500 installata su
un sistema RAPIDPoint 500.
b. y indica il valore su un sistema RAPIDPoint 500.
c. x indica il valore su un sistema RAPIDPoint 405.
d. x indica il valore su un sistema RAPIDLab 1265.
Sostanze interferenti
Nota Per informazioni sulle sostanze interferenti per il lattato, vedere
Caratteristiche delle prestazioni per il lattato‚ pagina E-31.
Tutti i dati presentati in questa sezione sono stati ottenuti usando i sistemi
RAPIDPoint 400 o 405. Per quanto concerne le caratteristiche delle
prestazioni, il sistema RAPIDPoint 500 è simile ai sistemi RAPIDPoint 400
e 405.
Per verificare l’interferenza, nel siero o nel sangue intero è stata introdotta
una sostanza potenzialmente interferente alle concentrazioni indicate in
tabella. L’interferenza è stata calcolata usando la differenza fra le medie dei
campioni con e senza la sostanza interferente.
Tabella E-10: Sostanze che non mostrano interferenza rilevabile con il glucosio
Tabella E-11: Sostanze che non mostrano interferenza rilevabile con il pO2
Tabella E-12: Sostanze che non mostrano interferenza rilevabile con il pCO2
Tabella E-15: Sostanze che hanno mostrato interferenze con la misura del calcio
Tabella E-16: Sostanze che non mostrano interferenza rilevabile con il sodio
CAUTELA
Non usare soluzioni contenenti cloruro di benzalconio per pulire la pelle:
un’eventuale iniezione con ago potrebbe introdurre il cloruro di benzalconio
nella pelle, che interferirebbe con sostanze come sodio e potassio. Per ulteriori
informazioni sulle buone pratiche nell’uso delle soluzioni detergenti sul sistema
RAPIDPoint 500, vedere pagina 5-21 al capitolo 5. Contattare il fornitore di
assistenza tecnica locale per ulteriori informazioni.
Tabella E-18: Sostanze che non mostrano interferenza rilevabile con il cloruro
CAUTELA
Per analizzare campioni venosi misti, selezionare sempre il tasto del campione
venoso misto. I campioni raccolti da alcuni cateteri polmonari possono
contenere lo ione di benzalconio che interferisce con l’analisi e influisce sui
risultati. Se per i campioni venosi misti contenenti lo ione di benzalconio viene
selezionato il tasto di un altro tipo di campione, i risultati refertati saranno
inaffidabili.
CAUTELA
Non usare soluzioni contenenti cloruro di benzalconio per pulire la pelle:
un’eventuale iniezione con ago potrebbe introdurre il cloruro di benzalconio
nella pelle, che interferirebbe con sostanze come sodio e potassio. Per ulteriori
informazioni sulle buone pratiche nell’uso delle soluzioni detergenti sul sistema
RAPIDPoint 500, vedere pagina 5-21 al capitolo 5. Contattare il fornitore di
assistenza tecnica locale per ulteriori informazioni.
Parametro Criteri
tHb < 0,5 g/dL
FO2Hb < 1,0%
FCOHb < 1,0%
FMetHb < 1,0%
FHHb < 1,0%
La tabella seguente elenca le sostanze che sono state trovate non
interferenti usando i criteri definiti.
Sostanza Livello
Beta carotene 0,40 mg/dL
Emolisi 10% volume
Lipidi 5% di intralipid nel siero
Verde indocianina 5 mg/L
Bilirubin (Bilirubina) 40 mg/dL
Emoglobina fetale 20%, 40%, 85%
Cianometemoglobina 10%
Blu di Evans 5 mg/L
Tabella E-23: Sostanze che hanno mostrato interferenza con la misura del CO-ox
b. I dati suggeriscono che questa misura sarebbe fuori dal limite di rilevazione.
Range refertabile
La seguente tabella elenca il range di misura e il range refertabile del
parametro del lattato del sistema RAPIDPoint 500:
Unità Range refertabile Risoluzione
mmol/L 0,1830,00 0,01
mg/dL 1,6270,3 0,1
Limitazioni
Nota Come per tutti i test diagnostici, non basare una diagnosi definitiva
sui risultati di un singolo test. Un medico dovrebbe formulare una diagnosi
dopo aver valutato tutti i risultati clinici e di laboratorio.
Isoniazide, acetaminofene ed acido L-Ascorbico potrebbero dimostrare
interferenza entro l’intervallo terapeutico, come definito da CLSI EP7-A2.4
I livelli di acido glicolico di sopra dei livelli 5 mg/dL e livelli di ossalato oltre
1 mg/dL potrebbero interferire. Entrambi sono metaboliti di glicole
etilenico.
Caratteristiche di funzionamento
Precisione dei controlli
Sul sistema RAPIDPoint 500 sono stati analizzati materiali di controllo
di qualità, sia QC manuali (CVM) sia automatici (AutomaticQC).
L’analisi QC manuale (CVM) viene eseguita dall’operatore, mentre l’analisi
AutomaticQC viene eseguita automaticamente dal sistema in base alla
frequenza QC impostata nel software del sistema. I risultati sono riportati
di seguito.
La precisione relativa a materiali acquosi di controllo della qualità è stata
determinata utilizzando un minimo di 3 sistemi RAPIDPoint 500. Il QC
manuale (CVM) è stato misurato, in modalità paziente, per un minimo di
20 giorni in duplicati 2 volte al giorno. Il controllo AutomaticQC è stato
programmato automaticamente per essere eseguito (campione singolo)
in modo indipendente 2 volte al giorno per un minimo di 28 giorni.
Le tabelle seguenti riassumono i risultati della precisione del sistema
RAPIDPoint 500 per il QC manuale (CVM) e AutomaticQC:
Tabella E-27: Precisione del QC manuale (CVM) per il lattato sul sistema
RAPIDPoint 500
Range refertabile
Nella seguente tabella è elencato il range disponibile per il parametro nBili
del sistema RAPIDPoint 405 e del sistema RAPIDPoint 500:
Nota I valori compresi tra 0,0 - 2,0 (mg/dL) sono riportati come < 2 (mg/dL).
I valori compresi tra 0 - 34 (mol/L) sono riportati come < 34 (mol/L).
Limitazioni
Come per tutti i test diagnostici, non basare una diagnosi definitiva sui
risultati di un singolo test. Un medico dovrebbe formulare una diagnosi
dopo aver valutato tutti i risultati clinici e di laboratorio.
Sul sangue intero, l’errore analitico totale potrebbe essere superiore
ai limiti fissi di +/– 20%. L’errore analitico totale misurato comprende
numerose fonti di errore, ad esempio, la variazione giornaliera,
le differenze tra gli strumenti e la variabilità rispetto al metodo di
riferimento utilizzato per il confronto.
Table E-32: Precisione completa RAPIDQC nBili del sistema RAPIDPoint 405
RAPIDLab 1245/1265
Range di riferimento
I range di riferimento per l’analisi sono riportati nella Tabella E-36. Come in
tutte le analisi diagnostiche in vitro, ogni laboratorio deve determinare
i propri range di riferimento per la valutazione diagnostica dei risultati dei
pazienti.6
Età mg/dL
Neonati prematuri
≤ 1 giorno < 8,0
1–2 giorni < 12,0
3–5 giorni < 16,0
Neonati a termine
≤ 1 giorno < 6,0
1–2 giorni < 8,0
3–5 giorni < 12,0
Range refertabile
La seguente tabella elenca il range di misura e il range refertabile del parametro
del pH liquido pleurico del sistema RAPIDPoint 500:
Unità Range refertabile Risoluzione
unità pH 7,0007,500 0,001
nmol/L 1,6270,3 0,1
Limitazioni
Per il pH del liquido pleurico, l’errore analitico totale potrebbe essere superiore
al limite fisso di +/- 20%. L’errore analitico totale misurato comprende numerose
fonti di errore, ad esempio, la variazione giornaliera, le differenze tra gli strumenti
e la variabilità rispetto al metodo di riferimento utilizzato per il confronto.
Come per tutti i test diagnostici, non basare una diagnosi definitiva sui risultati di
un singolo test. Un medico dovrebbe formulare una diagnosi dopo aver valutato
tutti i risultati clinici e di laboratorio.
Tabella E-38: Precisione del pH del liquido pleurico del sistema RAPIDPoint 500
Linearità
La misurazione del pH del liquido pleurico sui sistemi RAPIDPoint 500 è lineare in
tutto il range di misura da 7,000 unità di pH a 7,500 unità di pH.
Tabella E-40: Riepilogo pH del liquido pleurico di un sistema RAPIDPoint 500 rispetto
ad un sistema Radiometer ABL 835
Riferimenti
1. International Federation of Clinical Chemistry. Reference method
(1986) for pH measurement in blood. IFCC1987/3.
2. Evelyn K.A., and Malloy H.T.: Microdetermination of Oxyhemoglobin,
Methemoglobin and Sulfhemoglobin in a Single Sample of Blood.
J. Biol. Chem., 126:655-662, 1938.
3. Clinical and Laboratory Standards Institute (formerly NCCLS). Protocols
for Determination of Limits of Detection and Limits of Quantitation;
Approved Guideline. Wayne, PA: Clinical and Laboratory Standards
Institute; October 2004. CLSI Document EP17-A Vol. 24 No. 34.
4. Clinical and Laboratory Standards Institute (formerly NCCLS).
Interference Testing in Clinical Chemistry; Approved Guideline - Second
Edition. Wayne, PA: Clinical and Laboratory Standards Institute; 2005.
CLSI Document EP7-A2 Vol. 25 No. 27.
5. Clinical and Laboratory Standards Institute (formerly NCCLS).
An Evaluation of the Linearity of Quantitative Measurement
Procedures: A Statistical Approach; Approved Guidelines. Wayne, PA:
Clinical and Laboratory Standards Institute; April 2003. CLSI Document
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Sensori
I sensori del sistema RAPIDPoint 500 sono responsabili della misura diretta
di analiti specifici o sostanze di interesse in un campione. Ciascun sensore
del sistema RAPIDPoint 500 è fortemente selettivo per una sostanza
rispetto alle altre.
I sensori del sistema RAPIDpoint 500 utilizzano la tecnologia ibrida a film
spesso ed un disegno allo stato solido al posto degli elettrodi con soluzioni
liquide interne di riempimento utilizzate nei sistemi emogas tradizionali.
Per le analisi decentralizzate presso il paziente, questi piccoli sensori
planari presentano numerosi vantaggi rispetto ai sensori convenzionali:
• Grazie alle loro dimensioni ridotte, i sensori sono adatti alle cartucce di
misura compatte utilizzate nel sistema RAPIDPoint 500.
• I sensori richiedono solo un piccolo volume di campione per l’analisi.
• I sensori non richiedono manutenzione – nessuna sostituzione di
soluzioni di riempimento o di membrane, nessuna preparazione dei
sensori – e vengono sostituiti con le cartucce.
Parametri
È possibile utilizzare il sistema RAPIDPoint 500 per determinare i seguenti
parametri:
• pH
• pH liquido pleurico
• pCO2
• pO2
• sodio
• potassio
• calcio ionizzato
• cloruro
• glucosio
• lattato
• emoglobina totale
• bilirubina neonatale (nBili)
Le sezioni che seguono descrivono brevemente il significato clinico di
ciascun parametro.
pH
La notazione pH indica l’attività dello ione idrogeno in una soluzione,
espressa come il logaritmo negativo della concentrazione dello ione
idrogeno. L’attività dello ione idrogeno riflette l’equilibrio acido-base nel
sangue. I polmoni, i reni ed il sangue lavorano per conservare l’equilibrio
acido-base entro i ristretti limiti necessari per il normale funzionamento
delle cellule.
Poiché il pH extracellulare è strettamente correlato con il pH intracellulare,
esso è un valido indicatore dello stato acido-base intracellulare generale.9
Il pH è clinicamente significativo come mezzo per valutare i disordini acido-
base che possono essere provocati da diverse condizioni patologiche,
come una disfunzione ventilatoria o una insufficienza gastrointestinale o
renale.10
Oltre a misurare il pH in campioni di sangue intero, il sistema
RAPIDPoint 500 è anche in grado di misurare il pH nel tipo di campione
del liquido pleurico, come descritto nella sezione seguente.
pH liquido pleurico
Il liquido pleurico si trova nella pleura, la membrana sierosa a doppio strato
che circonda i polmoni. Il liquido pleurico permette alle pareti tra i polmoni
e il torace di accoppiarsi meccanicamente impedendo l’attrito quando
i polmoni e le pareti del torace scivolano l’uno rispetto all’altro.
Il liquido in eccesso nella pleura viene identificato come versamento
pleurico. Un versamento pleurico viene classificato come trasudativo
o essudativo. I versamenti pleurici trasudativi derivano da uno squilibrio
della pressione idrostatica e oncotica nella normale produzione di liquido
pleurico. I versamenti pleurici essudativi derivano da variazioni all’interno
della pleura, come blocco linfatico o permeabilità capillare aumentata.
Questi cambiamenti sono spesso causati da processi infettivi,
infiammatori, neoplastici o che hanno origine nella pleura. La misurazione
del pH del liquido pleurico fornisce informazioni importanti per la diagnosi
dei versamenti pleurici.
I versamenti pleurici essudativi hanno molteplici cause possibili. Tra queste
vi sono le seguenti condizioni: insufficienza cardiaca, polmonite,
rottura esofagea, tubercolosi, malattia reumatoide e malattie maligne,
in particolare il cancro mammario, polmonare e ovarico.
Un liquido pleurico con pH basso (< 7,3) fornisce al medico le seguenti
informazioni: (1) Il liquido è sempre un essudato; (2) la diagnosi
differenziale dell’essudato si riduce a empiema, tumore maligno,
pleurite reumatoide, pleurite da lupus, tubercolosi e rottura esofagea;4
(3) una effusione parapneumonica o è un empiema o si comporta
clinicamente come un empiema e normalmente richiede un drenaggio con
tubo toracico5 e (4), il reperto ha implicazioni diagnostiche, prognostiche e
terapeutiche nelle effusioni maligne.19
pCO2
L’anidride carbonica (CO2) è un prodotto del normale metabolismo
cellulare e viene rilasciata nel sangue da dove viene trasportata nei reni e
nei polmoni per essere escreta. L’anidride carbonica viene trasportata dal
sangue sotto forma di bicarbonato (HCO3–), anidride carbonica disciolta e
acido carbonico (H2CO3).
La misura della pressione parziale dell’anidride carbonica pCO2, è
essenziale nella determinazione dello stato ventilatorio. Poiché i polmoni
sono i principali responsabili del controllo dei livelli di pCO2 tramite
l’escrezione di CO2, le modifiche nei valori di pCO2 riflettono lo stato
respiratorio. Insieme i valori di pCO2 e pH costituiscono uno strumento
diagnostico decisivo nella determinazione della funzione respiratoria e
nella differenziazione dei disordini acido-base.
pO2
L’ossigeno (O2) è fondamentale per il metabolismo cellulare e tessutale del
corpo. Il sistema cardiopolmonare è responsabile del trasporto di ossigeno
nelle cellule.
Poiché non è possibile misurare la tensione di ossigeno intracellulare
(pressione parziale di ossigeno, pO2), la pO2 arteriosa è diventata uno
standard per la valutazione clinica dello stato di ossigenazione arteriosa.
La misura della pO2 arteriosa, che indica la tensione di ossigeno nel sangue
arterioso, riflette la pressione o la forza motrice che trasporta l’ossigeno da
un luogo all’altro a causa del differenziale di pressione.
La pO2 è uno strumento di misura utile nella valutazione dell’efficienza
degli scambi gassosi polmonari. La misura della pO2 è significativa nella
valutazione del grado di ipossiemia (una deficienza di ossigeno nel sangue
arterioso) presente nel campione del paziente.10
Sodio
Il sodio (Na+) è il catione più abbondante nello spazio extracellulare nel
corpo. Costituisce il principale determinante della regolazione osmotica
extracellulare e gioca un ruolo cruciale nella determinazione del volume
dei fluidi corporei.
I livelli di sodio nel sangue sono significativi nella diagnosi e nel
trattamento delle condizioni correlate a squilibri del sodio, come le
gastroenteriti, il morbo di Addison e le insufficienze renali gravi.
Potassio
Il potassio (K+) è il principale catione intracellulare e svolge un ruolo
importante nel mantenimento del potenziale di membrana nel tessuto
neuromuscolare.
Il controllo dei livelli di potassio è particolarmente importante in pazienti
che si sottopongono a interventi chirurgici, che soffrono di aritmie
cardiache o di insufficienza renale acuta, che vengono trattati con diuretici
o sottoposti a dialisi. La regolazione del potassio è significativa anche nei
pazienti cardiaci sottoposti a terapia digitalica, in quanto la ipopotassiemia
può aumentare la sensibilità cardiaca alla digossina.11
Calcio ionizzato
Il calcio ionizzato (Ca++) rappresenta la forma fisiologicamente attiva
del calcio e costituisce circa il 45% del calcio totale presente nel plasma.
Il calcio è essenziale per la contrattilità della muscolatura vascolare liscia
e gioca un ruolo vitale nella funzione cardiovascolare. È uno degli analiti
più strettamente controllati dal corpo umano.12
In terapia intensiva, in particolare quando il paziente riceve grandi quantità
di sangue trasfuso, è importante tenere sotto controllo i livelli di calcio
ionizzato nel sangue. Il sangue trasfuso contiene citrato come
anticoagulante che può legarsi al calcio ionizzato e ridurne il livello nel
sangue. Una diminuzione dei livelli di calcio ionizzato può portare a
disfunzioni cardiache e neuromuscolari.
Quando si effettua la misurazione del calcio ionizzato, è necessario
misurare anche il pH. Poiché gli ioni idrogeno competono con il calcio per
i siti di legame del calcio, un cambiamento nel pH ha un effetto diretto sui
livelli di calcio ionizzato.13
Cloruro
Il cloruro (Cl-) è il principale anione extracellulare presente nell’organismo
e svolge un ruolo importante nel mantenimento della neutralità elettrica
e della normale osmolalità. Partecipa anche alla regolazione dell’equilibrio
acido-base.
La misura del cloruro è utile nella determinazione dello stato complessivo
dei fluidi e degli elettroliti del paziente. È anche necessario per la
determinazione del gap anionico.
Glucosio
Il glucosio (Glu) è la molecola fondamentale nel metabolismo dei
carboidrati. La determinazione dei livelli di glucosio nel sangue è una
delle procedure più frequenti negli ospedali.
La misura del glucosio nel sangue facilita la diagnosi di molte malattie
metaboliche. Tali malattie includono il diabete mellito, la sindrome di
Cushing, l’ipertiroidismo e la pancreatite che sono associati ad un alto
livello di glucosio nel sangue (iperglicemia). Una terapia diuretica può
anch’essa aumentare il livello di glucosio nel sangue. Un basso livello di
glucosio nel sangue (ipoglicemia) viene causato molto frequentemente da
un sovradosaggio di insulina; anche il morbo di Addison, l’ipopituitarismo e
gravi malattie epatiche possono abbassare il livello di glucosio nel sangue.
Lattato
Il lattato, o acido lattico, viene testato per consentire l’individuazione
dell’ipossia e di altre condizioni che causano una produzione eccessiva
o un’eliminazione insufficiente del lattato dal sangue. Questo test misura
la quantità di lattato nel sangue. Il lattato è la forma ionica
(caricata elettricamente) dell’acido lattico. Viene prodotto dalle cellule
muscolari, dai globuli rossi, dal cervello e da altri tessuti durante
la produzione di energia anaerobica e in genere è presente nel sangue
a bassi livelli. La produzione di energia aerobica avviene nei mitocondri,
piccole “centrali elettriche” che si trovano all’interno di ogni cellula
dell’organismo. I mitocondri utilizzano glucosio e ossigeno per produrre
ATP (adenosina trifosfato), principale fonte di energia dell’organismo.
Quando i livelli di ossigeno cellulare diminuiscono e/o i mitocondri non
funzionano come dovrebbero, l’organismo deve affidarsi alla meno
efficiente produzione di energia anaerobica per metabolizzare glucosio e
produrre ATP. In questo processo, il metabolita principale è l’acido lattico,
che può accumularsi prima che il fegato possa metabolizzarlo.
Quando i livelli di acido lattico aumentano nel sangue in maniera
significativa, la persona viene definita affetta prima da iperlattatemia e
poi da acidosi lattica (LA). L’organismo spesso può compensare gli effetti
dell’iperlattatemia, ma l’acidosi lattica può essere abbastanza grave da
sconvolgere l’equilibrio acido-base (pH) di una persona e causare sintomi
come debolezza muscolare, respirazione accelerata, nausea, vomito,
sudorazione e persino coma.
Emoglobina totale
L’emoglobina totale (tHb) è il totale di tutte le frazioni di emoglobina
misurate.16 La determinazione dell’emoglobina totale è importante per
l’accertamento della funzionalità del sistema di trasporto dell’ossigeno e
per la valutazione dell’anemia.
L’emoglobina totale è determinata usando la seguente equazione:
tHb = cO2Hb + cHHb + cMetHb + cCOHb
Ossiemoglobina
L’ossiemoglobina (O2Hb) è la frazione di emoglobina legata
reversibilmente all’ossigeno.16
La percentuale di ossiemoglobina è determinata usando la seguente
equazione:
FO2Hb = cO2Hb / tHb x 100
Deossiemoglobina
La deossiemoglobina (HHb) è l’emoglobina capace di legarsi all’ossigeno.
La deossiemoglobina viene talvolta chiamata emoglobina ridotta.17
La percentuale di deossiemoglobina è determinata usando la seguente
equazione:16
FHHb = cHHb / tHb x 100
Metaemoglobina
La metaemoglobina (MetHb), denominata talvolta emoglobina Hi,
è quella emoglobina il cui ferro si è ossidato allo stato ferrico (Fe3) ed
è incapace di legare ossigeno. Alte concentrazioni di emoglobina vengono
chiamate metaemoglobinemie, che possono produrre ipossia e cianosi.
La metaemoglobinemia può essere il risultato di condizioni ereditarie o
di esposizione a sostanze tossiche, quali nitrati, nitriti, coloranti a base
di analina e loro derivati, e ad anestetici topici come la benzocaina.18
Neonati e altri individui con significative concentrazioni di emoglobina
fetale sono maggiormente suscettibili di sviluppare metaemoglobinemia
perché l’emoglobina fetale si trasforma in metaemoglobina con maggior
facilità dell’emoglobina negli adulti.18, 21
La percentuale di metaemoglobina è determinata usando la seguente
equazione:16
FMetHb = cMetHb / tHb x 100
Carbossiemoglobina
La carbossiemoglobina (COHb) è l’emoglobina legata in covalenza al
monossido di carbonio. L’emoglobina ha un’affinità per il monossido di
carbonio 200 volte maggiore di quella per l’ossigeno. L’emoglobina legata
al monossido di carbonio non è disponibile per il trasporto dell’ossigeno,
e alti livelli di carbossiemoglobina causano ipossia e cianosi, che possono
essere letali.
Mentre la quantità di carbossiemoglobina nel sangue di individui sani e
non fumatori è molto ridotta (fra lo 0,1% e lo 0,4%), il fumo,
l’inquinamento atmosferico e l’esposizione al monossido di carbonio
eventualmente presente nell’ambiente di lavoro possono influire sui livelli
di COHb.20
La percentuale di carbossiemoglobina è determinata usando la seguente
equazione:16
FCOHb = cCOHb / tHb x 100
Ione bicarbonato
La maggior parte della CO2 viene trasportata dal corpo come ione
bicarbonato (HCO3–), la principale sostanza tampone presente
nell’organismo. Il bicarbonato gioca un ruolo centrale nel mantenimento
del livello del pH nel sangue.
I livelli di bicarbonato sono clinicamente significativi nella determinazione
delle componenti non respiratorie, renali (metaboliche) dei disordini
acido-base.
Esistono due tipi di bicarbonato:
• il bicarbonato reale (HCO3–act), che viene determinato direttamente
dai valori di pH e pCO2 come è indicato di seguito:
dove
0,2 × tHb × (100 – O2SAT(est))
A = BE(B) –
100
e, se è disponibile, sO2 viene usato al posto di O2SAT(est).
Nota Se ctHb non è disponibile come valore inserito o valore misurato,
il sistema usa 15 g/dL come valore predefinito.
Eccesso di basi
L’eccesso di base è un’espressione empirica che approssima la quantità di
acido o di base richiesto per titolare un litro di sangue ad un pH normale
di 7,40. È un metodo clinicamente utile per valutare la componente
metabolica dell’equilibrio acido-base.24
L’eccesso di base consente di stimare il numero di equivalenti di sodio
bicarbonato o di cloruro di ammonio necessari per riportare alla normalità
il pH del sangue. Un valore negativo indica un deficit di base.
Esistono due tipi di eccessi di base:
• l’eccesso di base del liquido extracellulare (BE(ecf)), precedentemente
noto come eccesso di base in vivo, determinato come segue:
p50
La saturazione a metà dell’emoglobina da parte dell’ossigeno (p50) indica
la pressione parziale dell’ossigeno quando l’ossigeno ha saturato il 50%
dell’emoglobina disponibile. Il valore p50 indica la posizione della curva
di dissociazione ossigeno-emoglobina.16
• Un valore p50 basso sposta la curva a sinistra e indica una maggiore
affinità ossigeno-emoglobina
• Un valore p50 alto sposta la curva a destra e indica una minore affinità
ossigeno-emoglobina
Il valore p50 è utile nell’indicare la presenza di emoglobina anormale
che influisce sul meccanismo di trasporto dell’ossigeno, ed è una misura
indiretta della concentrazione di 2,3 DPG. Può anche indicare variazioni
di pH, pCO2 e temperatura.15, 16
Il valore p50 viene rilevato per valori di sO2 compresi tra il 20% e il 90% ed
è determinato usando la seguente equazione:
p50 = 26,6 x (pO2c / pO2s)
dove
dove
pO2/FIO2
Il rapporto pO2/FIO2 è un indice dell’efficienza dello scambio dell’ossigeno
polmonare e correla la pO2 arteriosa alla frazione di ossigeno inspirato.28
Il valore del calcio viene corretto solo quando il pH a 37C è tra 7,2 e 7,7,
in quanto non esistono dati clinici pubblicati e affidabili per la correzione
di questo valore al di fuori di questo range.29
Gap anionico
Il gap anionico (AnGap) è un’approssimazione della differenza tra i cationi
non misurati e gli anioni non misurati nel campione ed è utile nella
determinazione dell’eziologia dell’acidosi metabolica.32
Un gap anionico anormale indica uno squilibrio elettrolitico o altre
condizioni in cui la neutralità elettrica viene compromessa, come nel caso
del diabete, di ingestione di tossine, di acidosi lattica e di disidratazione.
Il sistema determina il gap anionico come segue:
Osmolalità (calcolata)
L’osmolalità misura la concentrazione di particelle chimiche nella porzione
fluida del sangue e aiuta a identificare lo stato dell’equilibrio degli elettroliti.
Tra le varie applicazioni, le misurazioni dell’osmolalità possono contribuire
alla diagnosi di disidratazione, sodio basso o elevato e determinati tipi di
tossicità. La seguente equazione è utilizzata per calcolare l’osmolalità sul
sistema RapidPoint 500:
Osm = (2 x Na+) + Glu.
Nota L’osmolalità è disponibile unicamente se una cartuccia di misura
emogas completo RAPIDPoint 405 o RAPIDPoint 500 è installata nel sistema.
Durante il calcolo dell’osmolalità, il sistema RAPIDPoint 500 utilizza le unità
mmol/L per il valore del glucosio. Se per il glucosio sono state selezionate le
unità di mg/dL, il sistema le converte automaticamente in unità mmol/L
durante il calcolo dell’osmolalità. Questo vale esclusivamente per il calcolo
dell’osmolalità.
Indice respiratorio
L’indice respiratorio (RI(T)) costituisce il rapporto tra il gradiente alveolo-
arterioso di ossigeno e la pO2 arteriosa quando entrambi i valori sono stati
corretti alla temperatura del paziente. Costituisce anche un mezzo per
determinare il grado di shunt polmonare.
Il sistema determina l’indice respiratorio come segue:
RI(T) = pO2(A-a)(T) / pO2(a)(T)
O2 = ctO2(a- ) × Qt × 10
Cessione dell’ossigeno
La cessione dell’ossigeno ( O2), chiamata anche trasporto dell’ossigeno,
rappresenta il volume di ossigeno trasportato ai tessuti ogni minuto.37
Il sistema determina la cessione dell’ossigeno nel modo seguente:
O2 = ctO2(a) × Qt × 10
Shunt fisiologico
Lo shunt fisiologico [ sp/ t(T)] è quella parte della gittata cardiaca che
entra nel lato sinistro del cuore che non respira perfettamente con gli
alveoli. Il calcolo dello shunt rappresenta il mezzo migliore disponibile per
delineare in quale misura l’ipossiemia è causata dal sistema polmonare.35
Il sistema determina lo shunt fisiologico usando la seguente equazione:
dove
ctO2(c) = [OBF × tHb × (1 – FCOHb – FMetHb)] +
(0,00314 × A)
A = [(FIO2/100) × (pAtm – pH2O)] – {pCO2(T) × [1,25 – (0,25
× FIO2/100)]}
Nota Se il valore FIO2 non è almeno 40, lo shunt non può essere calcolato.
OBF è il fattore legante dell’ossigeno. Il sistema usa il valore predefinito di
1,39, o il valore inserito in Configurare come valore predefinito.
Shunt stimato
Talvolta gli emogas dell’arteria polmonare non sono prontamente
disponibili quando si presenta la necessità di determinare le variazioni
nello shunt fisiologico. Il metodo alternativo migliore per determinare
le variazioni nello shunt fisiologico è dato dal valore dello shunt stimato
[ sp/ t(est,T)], applicabile alla maggior parte dei pazienti ipossiemici
con stabilità cardiovascolare.38
Il sistema determina lo shunt stimato usando la seguente equazione:
sp/ t(est) = [(ctO2(c) – ctO2(a)) / ((ctO2(a- ),
immesso) +
ctO2(c) – ctO2(a))] × 100
dove
ctO2(c) = [OBF × tHb × (1 – FCOHb – FMetHb)] +
(0,00314 × A)
A = [(FIO2/100) × (pAtm – pH2O)] – {pCO2(T) × [1,25 –
(0,25 × FIO2/100)]}
Nota Il valore stimato dello shunt deve essere calcolato solo per i campioni
di sangue arterioso. Il calcolo stimato dello shunt non è applicabile per
campioni venosi o venosi misti.
OBF è il fattore legante dell’ossigeno. Il sistema usa il valore predefinito
di 1,39 o il valore inserito in Programmazione come valore predefinito.
Come valore ctO2(a- ) inserito, il sistema usa il valore predefinito di
3,5 mL/dL, o il valore inserito in Programmazione come valore predefinito.
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View QC Values Display Communi- C
Selection
Ranges Schedule cations Early
Inter-
Demo-
ference
graphics
B Correction
View Automatic Analytical Custom Other
Ranges Parameters Options Ethernet
Ranges QC Ranges Panels /DVW
Screen
6DPSOH
Calibration
B
Retain Sample System
Levels Default eMail
Ranges Type Name
Use DHCP Display
Save Setup Question
New M Service Result
Reset A Cal Remote
Cartridge Levels Telephone
Defaults Pending Viewer Use IP
QC Number Address
Restore
Patient List
Setup
New M C
QC Levels Cartridge Intervals
QC
s02 (Serial) Software
Send Port Setting Port Status Analytical Pleural
Identifier Configure Installation
Ranges Fluid
QC Levels
pagina G - 3
Mappa dei menu di RAPIDPoint 500
Appendice H: Simboli
Simbolo Descrizione
Questo simbolo indica che l’alimentazione in ingresso
è in corrente alternata.
Numero di catalogo.
Numero di serie.
Codice lotto.
Simbolo Descrizione
Luogo di produzione.
Rappresentante autorizzato.
Non riutilizzare.
Tenere asciutto.
Data di scadenza.
Simbolo Descrizione
Questo simbolo indica che l’apparecchiatura è un
oggetto pesante e che richiede assistenza per il
sollevamento.
Imballaggio riciclabile.
Mese/Anno: ID sistema:
Sostituzione della cartuccia di lavaggio/scarico
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
Appendice J: Glossario
cartucce cloruro
analisi AutomaticQC per cartucce nuove 4-18 descrizione F-9
analisi QC obbligatoria per cartucce codice a barre 1D 8-41
nuove 4-20
sostituzione della cartuccia di lavaggio/ codice a barre 2D 8-41
scarico 5-4 Codici D
sostituzione delle cartucce risoluzione dei problemi 6-8– 6-21
AutomaticQC 5-11
sostituzione delle cartucce di misura e di coefficiente di legame dell'ossigeno
lavaggio/scarico 5-6 modifica dei valori predefiniti 2-20
stabilità quando il sistema è spento 6-71 coefficienti di correlazione
cartuccia AQC esecuzione di uno studio di correlazione 8-70
messaggi per la risoluzione dei problemi 6-4 inserimento 8-72
Cartuccia AutomaticQC 1-32 comandi video 1-61
capacità 1-34 componenti del sistema (illustrazioni) 1-17
contenuto dei livelli 1-34 conferma ID paziente 2-31
requisiti di conservazione 1-34
risoluzione dei problemi con sostituzione Configurazione
della cartuccia 6-63 parametri 2-12
sostituzione 5-11 QC
stabilità 1-34 definizione di nuovi lotti di controlli per
tasto nella barra d'intestazione 5-11 l'analisi QC obbligatoria 4-32
cartuccia di lavaggio/scarico 1-29 opzioni dell'analisi AutomaticQC 4-18
capacità 1-30 opzioni dell'analisi QC obbligatoria 4-20
messaggi per la risoluzione dei problemi 6-35 unità di misura 2-12
reagenti 1-30 confronto metodi
sostituzione 5-4
Sistema RAPIDPoint 500 E-19
sostituzione delle cartucce di misura e di
lavaggio/scarico 5-6 conservazione del sistema 1-69
stabilità 1-30 consumo di ossigeno
tasto nella barra d'intestazione 5-4
descrizione F-23
cartuccia di misura 1-25
contenuto di ossigeno (emoglobina)
capacità 1-27
descrizione F-17
messaggi per la risoluzione dei problemi 6-26
reagenti 1-30 contenuto di ossigeno del sangue venoso
requisiti di conservazione 1-28 misto
risoluzione dei problemi con sostituzione descrizione F-22
della cartuccia 6-61 contenuto di ossigeno nel sangue arterioso
sostituzione 5-6
stabilità 1-28 descrizione F-22
tasto nella barra d'intestazione 5-6 contenuto di ossigeno nel sangue arterioso e
cessione dell’ossigeno venoso misto
descrizione F-23 modifica dei valori predefiniti 2-20, 8-30
classificazioni UL E-6 convenzioni del documento 1-12
copia dei dati dei sensori su un'unità USB 7-4
G correlazione 8-70
data 8-35
gap anionico dati identificativi 8-10
descrizione F-20 formato data 8-36
garanzia e supporto B-1 ID operatore e codici di accesso 8-63
identificazione rapida campione 8-10
Generalità sull’analisi QC 4-7
inserimento rapido dati 8-65
gestione dei dati intervalli paziente 8-8
copia dei dati su un'unità USB 7-2 stampa su referti 8-40
copia dei risultati memorizzati su un'unità Invio automatico 8-54
USB 7-2 modifica dei dati identificativi 8-65
esecuzione di uno studio di correlazione 8-70 nome sistema 8-38
installazione del software 7-8 notifica di scadenza imminente del codice di
visualizzazione dei dati delle calibrazioni 7-6 accesso 8-64
visualizzazione del numero di campioni numero di telefono per l'assistenza 8-39
analizzati 7-7 opzioni di codici a barre 8-42
glucosio collegamento del lettore di codici a
descrizione F-10 barre 8-82
Guida di riferimento opzioni di stampa 8-40
ora 8-35
definito 1-59 parametri 8-24
tasti utilizzati per spostarsi 1-59 regolazione del volume del sistema e del
Guida utente video 8-36
convenzioni del documento 1-12 salvataggio dati identificativi 8-66
introduzione 1-1 salvataggio e ripristino dei dati di
navigazione 1-9 configurazione del sistema 8-68
utilizzo 1-15 segnale acustico dello schermo 8-36
selezione parametri in Analisi 8-15
I tipo campione 8-7, 8-16
unità di misura 8-24
ID paziente visualizzare messaggio di calibrazione 8-39
conferma 2-31 indice di estrazione a-v
lettura del codice a barre durante l'analisi del
campione paziente 2-31 descrizione F-23
ID sistema 1-57 indice respiratorio
messaggi O
elenco dei messaggi di sistema 6-4– 6-35
opzione inserimento dati solo con codice a
nel referto stampato del campione
paziente 2-34 barre 8-47
selezione della lingua degli schermi e dei ora
messaggi 8-34 modifica 8-35
tipi di messaggi 1-53
Osmolalità (calcolata) F-20
visualizzazione degli eventi di stato 6-2
messaggi con codici D CO-ox ossiemoglobina (FO2Hb)
risoluzione dei problemi 6-19– 6-21 descrizione F-12
messaggi CO-ox ostruzioni
risoluzione dei problemi 6-7– 6-21 rimozione delle ostruzioni 6-59
sostituzione dell'ingresso del campione 6-59
messaggio Cal in preparazione
selezione per visualizzare 8-39 P
messaggio di calibrazione p50
selezione in Programmazione 8-39 descrizione F-18
metaemoglobina (FMetHb) pannelli personalizzati 8-13
descrizione F-12 pannello personalizzato predefinito
modalità salvaschermo 8-38 selezione 8-13
modifica dei dati identificativi parametri
selezione in Programmazione 8-65 abilitazione della selezione dei parametri
modifica dei range di accettabilità per il nella schermata Analisi 8-15
QC 4-33 definizione dei valori normali dei pazienti 8-8
descrizioni dettagliate F-6– F-25
modulo CO-ox
elenco di parametri 2-6
componenti F-4 modifica dei valori predefiniti 2-20, 8-30
N parametri necessari per determinare altri
risultati 2-14, 8-27
nessun risultato range di misura E-2
range validi per i coefficienti di
risoluzione dei problemi 6-47
correlazione 8-72
nome sistema 1-57 ripristino dei parametri dopo analisi QC non
definizione 8-38 superate o non eseguite 4-31
nomi file e formati risoluzione E-2
risoluzione dei problemi riguardanti i
per i dati copiati su un'unità USB 7-3 parametri disattivati 6-41
numeri di serie delle cartucce 1-57 selezione dei parametri 2-12, 8-24
numero di cicli 1-57 selezione delle unità di misura 2-12, 8-24
visualizzazione del numero di campioni
numero di telefono analizzati per ciascun parametro 7-7
inserimento del numero di telefono per parametro barrato con due linee
l’assistenza 8-39
risoluzione dei problemi 6-42
numero di versione software 1-57
S sicurezza
aggiunta, modifica o eliminazione di ID
salvataggio dati identificativi operatore e codici di accesso 8-63
selezione in Programmazione 8-66 selezione dei livelli di sicurezza del
salvataggio dei dati di configurazione del sistema 8-59
sistema 8-68 sistema limitato
effetti di sicurezza sui livelli di accesso
saturazione dell’ossigeno (stimata)
operatore 8-61
descrizione F-19
simboli
saturazione di ossigeno (emoglobina)
risoluzione dei problemi mediante i simboli
descrizione F-17 nelle schermate e sui referti 6-45
schermata Analisi simboli dei risultati AutomaticQC 4-12
abilitazione della selezione dei simboli dei risultati dei campioni per QC non
parametri 8-15 programmato 4-17
selezione del tipo di campione in simboli dei risultati QC obbligatorio 4-14
Programmazione 8-7 simboli dei risultati
selezione del tipo di campione QC in analisi QC non programmata 4-17
Programmazione 8-7 analisi QC obbligatorio 4-14
schermo Stato sistema
definito 1-57 garanzia e supporto B-1
finalità della schermata 1-57 sicurezza A-1
inserimento del numero di telefono per
l’assistenza 8-39 sistema codificato
visualizzazione dei messaggi nell’elenco degli effetti di sicurezza sul livello di accesso
eventi di stato 6-2 operatore 8-60
segnale acustico sistema non codificato
disattivazione segnale acustico schermo 8-36 effetti di sicurezza sui livelli di accesso
Sensori operatore 8-62
principi di misurazione smaltimento del sistema 1-69
lattato F-10 sodio
tecnologia di misura descrizione F-8
riferimenti F-26 software
sensori singoli F-2 installazione del nuovo software di
vantaggi rispetto agli elettrodi sistema 7-8
convenzionali F-1 Sostanze E-26
sequenza di analisi
sostanze interferenti E-20
descrizione 2-3
effetti derivanti dal benzalconio 2-7
shunt fisiologico
specifiche
descrizione F-24
sistema E-1
shunt stimato
specifiche di sistema E-1
descrizione F-25
spedizione del sistema 1-69
spostamento del sistema 1-67
volume
regolazione dell'audio del sistema e del
video 8-36
volume del campione insufficiente
sostituzione dell'ingresso del campione 6-59