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COMUNICAZIONE: La comunicazione lemissione deliberata di un messaggio codificato

secondo certe regole socialmente riconosciute e rivolto a dei riceventi (qualificati o meno).
Deliberata: volere esprimere qualcosa.
Messaggio: pu essere verbale o non verbale.
Codici: modalit di formulazione dei contenuti dellinterazione comunicativa, in genere sono,
almeno in parte, condivisi da chi coinvolto nellatto comunicativo.
INFORMAZIONE: Consiste in una serie di espressioni, non necessariamente verbali, trasmesse
presumibilmente in maniera non intenzionale da parte dellemittente, e che ci informano sulle
caratteristiche dellemittente stesso e sulle circostanze in cui esso opera.
FRAME O CONTESTO: Il frame una cornice che poniamo attorno a una situazione; per capire il
messaggio di un evento comunicativo bisogna vederlo nella sua cornice primaria.
INTENZIONALITA DELLATTO COMUNICATIVO: Secondo la Scuola di Palo Alto, non c
bisogno di voler comunicare per farlo, le persone comunicano in ogni situazione, che lo vogliano o
meno, ogni comportamento (che sia volontario o involontario) manifestato di fronte ad altri
individui ha valore comunicativo: impossibile non comunicare.
ROMAN JACOBSON E LE FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE: Queste funzioni sono
sempre tutte presenti (in maggiore o in minore misura) in un atto comunicativo
1)

Funzione espressiva o emotiva: legata allemittente e alla possibilit di esprimere i propri


sentimenti, le proprie emozioni nel corso della comunicazione.

2)

Funzione conativa: legata al ricevente, ovvero si concentra sugli effetti che la


comunicazione ha sul destinatario del messaggio.

3)

Funzione poetica: legata al messaggio, ci informa sugli aspetti formali e linguistici del
messaggio (coerenza narrativa, struttura interna, organizzazione..).

4)

Funzione referenziale: legata al contesto, ovvero esprime nel discorso attraverso luso di
strumenti linguistici il mondo l fuori rispetto allatto comunicativo.

5)

Funzione ftica: legata al canale, consiste nello stabilire, mantenere, verificare,


interrompere o chiudere la comunicazione (es. pronto)

6)

Funzione metalinguistica: legata al codice, i parlanti stabiliscono esattamente i termini


della loro conversazione o del loro atto comunicativo attraverso questa funzione (adesso
parliamo di..)

CODICI: Secondo la Scuola di Palo Alto i codici si distinguono in analogici (ovvero quando in un
processo comunicativo ci riferiamo ad oggetti o concetti rappresentandoli) e numerici ( quando in
un atto comunicativo nominiamo o parliamo di concetti o oggetti, quindi ha natura prettamente
convenzionale).
ALTRE PROSPETTIVE DI CODICI: Parliamo in questo caso di codici linguistici (uso del
linguaggio in un atto comunicativo), paralinguistici (uso di suoni che non rientrano propriamente
allinterno di una lingua ehm..), cinesici (consiste nei movimenti del volto e del corpo, e delluso
dello sguardo), prossemica (gestione dello spazio intorno a noi) e aptici (contatti corporei con altre
1

persone).
CODIFICA/DECODIFICA: (E un modello che vale sia per la comunicazione interpersonale che
per la comunicazione dei mezzi di comunicazione di massa). La codifica consiste nella messa in
codice del messaggio comunicativo, ovvero nel mettere insieme tutti i codici che intendo utilizzare
per comporre il contenuto del mio atto comunicativo. La decodifica consiste nel riconoscere i codici
con cui stato messo a punto il messaggio e quindi interpretarlo.
BATESON, IL DOPPIO LEGAME: E una comunicazione paradossale, dove un messaggio
comunica unautocontraddizione. (es. orinatoio di Duchamp).
SOCIOLOGIA: Si interroga sulla natura dellazione degli individui nella societ chiedendosi in che
modo la societ si tiene insieme, e come sia possibile lordine sociale.
THOMPSON, TRE LIVELLI DI INTERAZIONE COMUNICATIVA: 1)Linterazione faccia a
faccia, consiste nella comunicazione interpersonale propriamente detta, i parlanti sono presenti
luno allaltro condividendo gli stessi riferimenti spazio-temporali, si compie un flusso bidirezionale
tra emittente e ricevente, vi lutilizzo di molteplici codici comunicativi.
2)Linterazione mediata avviene tramite strumenti per la comunicazione (lettere,telefono), i
partecipanti si trovano in ambienti differenti nello spazio o/e nel tempo e i codici a loro disposizione
sono limitati. 3)Linterazione quasi mediata, riguarda la modalit di comunicazione stabilita dai
mezzi di comunicazione di massa, i codici prodotti sono rivolti ad un insieme di riceventi
potenzialmente infinito, unidirezionale (quasi una sorta di monologo).
LAZARSFELD, FLUSSO DELLA COMUNICAZIONE A DUE LIVELLI: lefficacia della
comunicazione di massa legata a processi di comunicazione interpersonale, e non mediale, interni
alla struttura sociale in cui vive lindividuo (importante il ruolo dei leader di opinione che fanno
da mediatori tra media e pubblico). La comunicazione interpersonale presenta un maggior grado di
flessibilit di fronte alle resistenze del destinatario.
[cap.1]
RITUALE: La forma di fondamentale importanza, il rituale un atto sostanzialmente privo di
scopo, ma pieno di senso.
DURKHEIM: La societ una realt sovraindividuale che ha un fortissimo potere sugli individui
(le divinit sono quindi i simboli della societ). La societ sviluppa due forme di costrizione nei
confronti degli individui, una di tipo morale (insieme di norme e valori condivisi che vengono
continuamente riaffermati attraverso i rituali e che servono anche a rafforzare il senso di
appartenenza degli individui) e laltra di tipo cognitivo (ad esempio usiamo il linguaggio per
comunicare, ma il linguaggio altro non che una produzione della societ stessa).
In sintesi, per Durkheim la societ ha la priorit sullindividuo e costituisce una comunit morale
che si esprime simbolicamente attraverso la vita religiosa.

SOLIDARIETA MECCANICA: Tipica delle societ primitive, lindividuo ha in s scarsa


importanza e la forza del gruppo talmente ampia che lindividuo non emerge.
SOLIDARIETA ORGANICA: Tipica delle societ contemporanee, le persone sono separate tra
loro dalla barriera della privacy, ognuno ha competenze e compiti diversi dati dalla divisione del
lavoro, di conseguenza limportanza del gruppo inferiore rispetta allimportanza del singolo, il
quale ha come scopo primario la realizzazione della propria vocazione.
GOFFMAN: Studia i rituali della vita quotidiana che egli definisce come una standardizzazione del
comportamento vocale e corporeo ottenuta attraverso il processo di socializzazione, che permette a
tale comportamento di assumere una funzione comunicativa specializzata.
Due tipi di rituali della vita quotidiana: 1)Deferenza; 2)Contegno.
CONTEGNO: E un rituale rivolto soprattutto verso noi stessi per mostrare agli altri partecipanti la
nostra onorabilit e competenza internazionale.
DEFERENZA: Consiste nei rituali che mostrano al nostro interlocutore il nostro apprezzamento nei
suoi riguardi. Le due pi importanti forme di deferenza sono rappresentate dai rituali di discrezionerituali negativi- che indicano ci che non si deve fare (come invadere e violare la sfera sacrale
attorno allindividuo) e dai rituali di presentazione-rituali positivi- che indicano cosa invece si deve
fare (lindividuo rende testimonianza al destinatario del modo in cui lo considera e lo tratter,
nellimminente interazione). Dei rituali di presentazione fanno parte:
rituali di ratifica eseguiti per e verso una persona che ha modificato il proprio status, aspetto,titoli
(es. congratulazioni per il matrimonio..)
rituali di accesso che si eseguono quando si inizia o quando si termina una breve interazione (es.
ciao)
TERRITORI DEL SELF: Sono quei territori continuamente esposti alla minaccia di violazioni e
profanazioni da parte di altri individui. Tipi di territorio:
1)

Lo spazio personale: spazio che circonda lindividuo, una sorta di bolla che se profanata
genera un notevole fastidio.

2)

La nicchia: uno spazio ben delimitato allinterno del quale lindividuo ha pretese
temporanee ma non esclusive (es. posto sullautobus)

3)

Lo spazio duso: un territorio che un individuo pu rivendicare per una necessit


strumentale

4)

Il turno: situazione in cui un rivendicante riceve rispetto ad altri un bene di qualche tipo

5)

La guaina: corrisponde alla pelle e per estensione ai nostri vestiti.

6)

La riserva di possesso: insieme di oggetti che pu venire identificato con il s e che sta per
il possessore (es. effetti personali, giacca)

7)

La riserva di informazione: il controllo che lindividuo esercita su un insieme di fatti che


lo riguardano quando insieme ad altri (privacy)

8)

La riserva conversazionale: la pretesa rivendicata da ciascuno di controllare chi pu


invitarlo alla conversazione e il momento in cui pu essere invitato a farlo.

MARCHE: Sono dei contrassegni che l c un territorio; possono essere centrali (es. giacca
3

segnaposto sulla poltrona del cinema), di confine (come il bracciolo della poltroncina), incorporate
(come quando marchio un oggetto per rivendicarlo in quanto parte del mio territorio).
VIOLAZIONI:
1)

La posizione: avviene quando si colloca il proprio corpo vicino ad una determinata area.

2)

Il tocco: avviene quando si tocca, e quindi viola il corpo di altre persone

3)

La penetrazione visiva: la violazione dello spazio altrui perpetrata con lo sguardo

4)

La penetrazione sonora: si ha quando il nostro spazio viene invaso da suoni, grida, urli

5)

La penetrazione conversazionale: si verifica quando qualcuno si rivolge ad una persona


che non conosce, importunandola oppure quando un individuo si inserisce in una
conversazione senza che nessuno dei partecipanti alla conversazione ne abbia ratificato la
presenza.

6)

Le secrezioni Corporee: esistono quattro tipi diversi di contaminazione: mediante


secrezioni che contaminano direttamente (es. saliva,feci,urina), mediante gli odori, mediante
il calore del corpo rimasto sulla sedia dove ci siamo appena sistemati, infine mediante segni
corporei che rimandano a secrezioni (come i resti del cibo nel piatto rimandano alla saliva).

CASI DI AUTOCONTAMINAZIONE: in primo luogo va considerato il caso in cui ci si sporca da


soli, poi abbiamo i casi di autodegradazione in cui un individuo si contamina volontariamente con le
impurit di altri, e infine abbiamo la rinuncia al controllo della propria privacy (es. ubriacatura).
SCAMBIO DI RIPARAZIONE: si utilizza per riparare a una potenziale rottura del normale
andamento dellinterazione, avviene attraverso un balletto rituale che ha dei tratti molto simili ad
una conversazione. Loffensore tenta di liberarsi dalle indesiderabili implicazioni caratteriali di ci
che sta facendo attraverso una serie di glosse del corpo, ad esempio quando si offende la privacy
altrui mediante lo sguardo fisso sulla vittima, nel momento in cui questa si accorge impieghiamo la
glossa di circospezione, distogliendo lo sguardo e focalizzando lattenzione altrove oppure
mostrandoci assorti; simile alla glossa di orientamento (quando ad esempio fissiamo sullascensore
il numero di piani, la portata massima, le chiavi..).
Le glosse di esagerazione vengono usate dallindividuo quando deve esibire pittorescamente la
propria situazione di disagio, cos da avere la certezza di essere stato visto.
Inoltre nello scambio riparatore sono presenti quattro mosse strutturali:
1)

Riparazione, consiste nello scomodare linterlocutore chiedendogli di compiere unazione


per noi. (Mi passeresti il latte?)

2)

Accettazione, (Eccolo)

3)

Apprezzamento, (Grazie)

4)

Minimizzazione, (Non c di che)

IDENTITA PER GOFFMAN: Lidentit non qualcosa di stabile e durevole nel tempo, ma un
effetto strutturale prodotto e riprodotto discontinuamente nei vari balletti cerimoniali della vita
quotidiana.
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LA METAFORA DEL TEATRO DI GOFFMAN: La rappresentazione teatrale ha bisogno di uno


spazio di ribalta, dove avviene la rappresentazione vera e propria, e uno spazio di retroscena dove
gli attori si possono preparare per la rappresentazione stessa. Cos funziona anche per gli individui
che si preparano per i rituali di interazione e per darsi un contegno hanno bisogno di un adeguato
retroscena.
MEYROWITZ: Secondo Meyrowitz, i media (in particolare quelli elettronici), hanno avuto un
ruolo determinante nellabbattere i confini tra ribalta e retroscena, cambiando cos la geografia
situazionale e creando uno spazio intermedio , ovvero un luogo di fusione tra spazio pubblico e
spazio privato. Ecco di seguito tre esempi della vita sociale che si sono modificati con i media:
1)Sfera maschile e sfera femminile. La fusione delle situazioni maschili e femminili (e dei
relativi sistemi informativi), ed anche le modalit di percezione interne ai due generi, sono
state ampiamente favorite dalla diffusione dei media elettronici.
2) Mondo dellinfanzia e mondo adulto. Secondo Meyrowitz, la presenza della tv nel soggiorno
di casa ha sconvolto le tappe tipiche della socializzazione del bambino.
3) Rapporti tra leadership e cittadinanza. Il leader politico nel momento in cui viene scrutato
dalle telecamere si viene a trovare nello spazio intermedio, il quale permette al pubblico un
inedito accesso alle informazioni sul leader politico.
ECO: Le principali caratteristiche della Neo Tv sono:
- lesibizione del retroscena (degli studi televisivi);
- lautoriflessivit (la tv parla sempre meno del mondo esterno per concentrarsi su s stessa;
- la confusione tra informazione ed evasione e tra informazione e finzione;
- levidenza dellenunciazione (esibizione di tutti quegli elementi prima legati unicamente al
dietro le quinte).
LA DANZA DELLE COSE: Si affianca ai balletti rituali, e consiste negli oggetti con i quali
allestiamo le nostre rappresentazioni quotidiane, i quali parlano spesso di noi e per noi,costituiscono
il canale comunicativo principale, in quanto per mezzo delle cose che ci si distingue dagli altri.
IO/ME: G.H. Mead scompone il self in: Io e Me. Il Me il self sociale cos come si offre al
punto di vista degli altri e quindi come oggetto (e non soggetto). L Io invece il soggetto di un
enunciato, quindi la parte attiva del self.
ATTORE/PERSONAGGIO: Per Goffman lattore una sorta di supporto biologico, mentre il
personaggio la parte sociale del self (che attraverso la rappresentazione evoca le proprie qualit
eccezionali)
FACCIA: Per faccia si intende unimmagine di se stessi, delineata in termini di attributi sociali
positivi. Nei balletti rituali dellinterazione, se la nostra linea di condotta coerente con limmagine
che intendiamo tenere allora possiamo mantenere la faccia, se invece non riusciamo a conservarla
(ad esempio quando facciamo qualche gaffe) allora perdiamo la faccia. Anche se comunque di
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solito di fronte alle offese virtuali che possiamo perpetrare (le gaffe), cerchiamo di salvare la
faccia portando avanti linterazione. Oltre a ci nel corso delle interazioni non cerchiamo solo di
salvare la nostra faccia ma facciamo del nostro meglio per salvare anche la faccia degli altri
partecipanti.
INTERAZIONE FACCIA A FACCIA: ci che traspira unicamente nelle situazioni sociali, cio in
ambiti nei quali due o pi individui sono fisicamente luno alla presenza dellaltro.
Esempi delle situazioni pi tipiche dellinterazione faccia a faccia:
I singoli come unit veicolari. In questo caso il singolo visto attraverso la metafora
dellautomobile, ovvero viene visto come un veicolo in movimento che in quanto tale deve seguire
le regole del traffico, che sono:
Lesternazione Consiste in un insieme di espressioni gestuali e corporee adottate per rendere
comprensibile alle altre persone ci che intende o non intende fare, in pratica una esibizione
di intenzioni nei confronti delle persone presenti sulla scena.
Lesplorazione E il controllo che lindividuo esercita costantemente sullarea dove si trova.
Gli insiemi come unit di partecipazione. Sono unit interazionali, tra le pi tipiche e importanti
nella vita pubblica. I vantaggi dellinsieme rispetto al singolo sono una minore vulnerabilit e la
possibilit di assumere comportamenti che compiuti da soli verrebbero valutati negativamente, ma
che compiuti in compagnia vengono maggiormente tollerati.
I SEGNI-DI-LEGAME: Sono tutti quegli elementi significanti che comunicano o informano su un
legame tra gli elementi di un insieme (possono trovarsi in assenza dei due terminali, in presenza
di un solo terminale, oppure in presenta di due terminali). Ci che ci interessa non il modo in cui i
terminali comunicano i fatti sulla loro relazione ma il modo in cui si comportano in presenza
reciproca (e che contiene le prove della loro relazione). In sintesi, i segni di legame non
comunicano messaggi ma contengono prove.
LINTERAZIONE NON FOCALIZZATA: Consiste nella mera compresenza di persone(conoscenti
o meno, anzi pi spesso estranee).
Gli aspetti pi importanti sono:
-

Lidioma del corpo (ovvero il linguaggio espressivo dei corpi degli attori presenti in una
situazione, nel momento in cui non viene richiesta una comunicazione verbale).

Il coinvolgimento (ci verso cui gli attori possono essere legittimamente orientati quando
sono alla presenza di altri. Ad es. leggere le riviste nella sala daspetto del dentista).

Lautocoinvolgimento (attiene ad attivit rivolte al proprio corpo o a faccende che lo


riguardano,come sistemarsi il trucco ecc..).

INTERAZIONE FOCALIZZATA: Riguarda gruppi di individui che si trasmettono lun laltro una
particolare autorizzazione a comunicare, e mantengono un tipo particolare di attivit reciproca che
pu escludere altri, presenti nella situazione.
Disattenzione civilelindividuo deve mostrare che consapevole della presenza di un estraneo,
ma subito dopo, distogliere lattenzione da lui per non invadere la sua privacy.
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ESEMPI DI GESTIONE DEL SELF IN SITUAZIONI DI PERICOLO:


1)

Distanza dal ruolo: dove per ruolo si intende lo status momentaneo (ad. Es. status di
genitore..) e ogni ruolo ha un ventaglio di azioni appropriate da eseguire. Nella distanza dal
ruolo si cerca di dissimulare queste azioni distanziandosi dal ruolo, mostrando al pubblico di
non essere completamente assorbiti in ci che si sta facendo

2)

Identit sociale virtuale: la ricostruzione dellidentit di uno sconosciuto basata su nostre


supposizioni. Quando ad esempio lestraneo ha dei segni diversi dagli altri ci facciamo
unidea su di lui. Goffman chiama questo segno stigma

3)

Apparenze normali: relativo alla sicurezza fisica dei partecipanti allinterazione e al


senso cognitivo degli attori e alla loro possibilit di definire univocamente una situazione.
Le apparenze normali sono quindi apparenze che indicano che nessun aspetto insolito
presente nella situazione e che quindi lattivit in corso pu procedere senza allarmi.

ATTIVITA FATIDICA: E unattivit rischiosa e dallesito incerto. Goffman la chiama azione :


unattivit rischiosa,consequenziale e fine a se stessa (es. entrare in un casin, es free climbing..). In
definitiva lazione viene intrapresa per mettere in mostra le qualit di carattere del nostro self: serve
a ricreare e ricostruire il nostro self, e a mostrare che il nostro un self che ha un carattere forte.
[cap.2]
INFORMAZIONE ESPRESSA: Consiste in tutte le informazioni che trasudiamo, e queste
informazioni hanno caratteristiche particolari (riguardano il rapporto che esiste in generale tra
quellindividuo e ci che trapela). Ogni volta che un individuo pu essere osservato direttamente,
una grande quantit di ottime informazioni espresse diviene accessibile.
INFORMAZIONE COMUNICATA: quella in cui gli individui non offrono espressioni (come nel
caso di prima) ma offrono comunicazioni. Questo, attraverso luso del linguaggio o di segni
equivalenti al linguaggio, per trasmettere informazioni
CONTESTO: indispensabile per poter dare un senso a ci che avviene nellinterazione faccia a
faccia.
FRAME: una cornice che poniamo attorno agli eventi, quindi cognitiva in quanto orienta la
comprensione dei messaggi e indica quale tipo di ragionamento impiegare per la loro corretta
interpretazione.
Frames primari: sono le cornici che organizzano il mondo della realt quotidiana. Ci sono due tipi
di frames primari:
naturali determinati dal mondo fisico (et-sesso-giorno-notte..)
sociali determinati dal mondo sociale (bene-male-sicurezza-pericolo..)
Frames secondari: intorno a un frame primario si possono costruire altre cornici (frames secondari),
che ne trasformano il significato. La possibilit quindi di inserire una nuova cornice unaltra
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cornice, e unaltra ancora, ci fa capire che lesperienza stratificata e la cultura in generale e un


frame di frames, dove tutto ci che percepiamo ha almeno una cornice intorno. Dalla capacit di
interpretare correttamente un frame dipende la sopravvivenza sociale dellindividuo.
KeyingsSono trasformazioni lecite da frames primari a frames secondari. Keying significa messa
in chiave e riguarda tutte quelle situazioni in cui tutte le persone presenti alla situazione sono
consapevoli della trasformazione in atto.
Fabrications Trasformazioni illecite, nelle quali solo alcuni degli individui coinvolti sono a
conoscenza della modificazione avvenuta. Per mettere in atto una fabrications occorre che due o pi
individui comunichino tra loro di nascosto (questo tipo di comunicazione si chiama comunicazione
collusiva).
SBAGLIARE FRAME: Quando capita di sbagliare frame, in alcuni casi lindividuo sceglie la
strada dellautoingannarsi (ad es. patta aperta, nel momento in cui me ne accorgo dico a me stesso
che non se n accorto nessuno).
MESSA IN CHIAVE NON CORRETTA: In questo caso si parla di esperienza negativa nel senso
che non sappiamo bene quale tipo di cornice dobbiamo applicare alla situazione in corso.
INTERAZIONE VERBALE: La comunicazione interpersonale verbale pu essere sottoposta a
diversi tipi di incorniciamento metacomunicativo. Ad esempio quando capita di non riuscire a
gestire adeguatamente la produzione di parole e discorsi, un caso di incapacit di gestione corretta
del frame.
Linterazione considerata diversa da tutte le attivit di interazione faccia a faccia perch gli
enunciati linguistici (e soprattutto le normali conversazioni) sono connessi con il mondo circostante
in maniera debole e vaga, e ci rende il parlare pi vulnerabile di altre attivit alle trasformazione
(siano esse lecite o illecite).
JAZZ: possiamo tracciare un parallelo tra limprovvisazione o la preparazione della conversazione
informale e quella del jazz: il jazz un evento situato, una performance interattiva, e
limprovvisazione appare come il prodotto transitorio ed effimero di questa capacit dazione.
Elementi caratteristici del jazz:
-

Inseparabilit latto del comporre inscindibvile dallesecuzione

Originalit ogni improvvisazione differente dalle altre

Estemporaneit limprovvisazione ha luogo nel qui e ora

Irreversibilit eventuali errori nellesecuzione non si possono correggere

Responsivit reagire ai cambiamenti introdotti nel corso della musica

IMPROVVISAZIONE: Durante una conversazione i modi e le forme dellimprovvisazione non


sono del tutto sconosciuti, in quanto la risposta generata per far fronte ad una domanda non prevista
nel corso di una conversazione presuppone una conoscenza dellargomento, un ricco vocabolario di
base e prontezza mentale. La conversazione a differenza del jazz non soddisfa n linseparabilit, n
loriginalit.

CONTESTO: E la cornice che applichiamo ad ogni atto comunicativo e ci permette di


comprendere non solo cosa accade nel corso di un evento, ma anche come si comportano e come si
devono comportare i partecipanti allevento.
EMITTENTE: Si parla ora di Formato di produzione. Ha tre funzioni:
1)

Lanimatore, che emette fisicamente lenunciato (es. annunciatrice).

2)

Il responsabile, che lentit sociale a cui viene effettivamente


imputato il messaggio (es. anchorman).

3)

Lautore, che formula materialmente il messaggio stesso (es. anchorman).

Queste tre funzioni possono coesistere nello stesso emittente.


RICEVENTE: Parliamo di Schema di partecipazione, in cui troviamo ascoltatori ratificati e
ascoltatori non ratificati, questi ultimi distinguibili a loro volta in astanti (presenti legittimamente
alla conversazione pur senza prenderne parte) e in origlianti ( ad es. spie, origlianti..)
FOOTING: Date le precedenti decostruzioni dei concetti di emittente e ricevente, abbiamo come
risultato che la posizione del parlante nei confronti dei suoi interlocutori cambia con una certa
frequenza nel corso dellinterazione e quindi deve venire definita e ridefinita ripetutamente.
Un cambiamento di footing implica un cambiamento di posizione che assumiamo nei nostri
confronti e nei confronti degli altri presenti, che esprimiamo nel modo in cui affrontiamo la
produzione e la ricezione di un enunciato.
Esempio: raccontare una storia. Il narratore della storia per tutta la durata del racconto deve
mantenere un altro footing (ovvero mettere da parte momentaneamente i propri enunciati per fare
posto agli enunciati e alle azioni dei personaggi della storia).Ma nel corso della narrazione il
narratore pu interrompere il frame narrativo in punti strategici.
GRIDI DI REAZIONE IN PRESENZA DI ALTRI:
1)

Esibizione di uno stato di transazione (brr,fff, servono per esternare le nostre sensazioni
date da uno stato di disagio dovuto alle condizioni naturali dellambiente).

2)

Grido rivelatore di una perdita di controllo. (ooh, oops, serve per minimizzare un
incidente)

3)

Trasalimento da minaccia (uuh, espressioni che nonostante esprimono sorpresa o paura,


esprimono anche il loro essere sotto controllo)

4)

Suoni di ribrezzo (bleah, beeh, usati quando ci troviamo in presenza di qualcosa di


contaminante che per minimizziamo)

GRIDI DI REAZIONE QUANDO SIAMO INSIEME AGLI ALTRI:


Grugnito da sforzo, Esclamazione di dolore, Gemito sessuale, Suggerimenti di presa di parola,
Espressioni di gioia.
ETNOMETODOLOGIA: Si occupa della logica dellazione e del ragionamento pratico nelle
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situazioni di vita quotidiana, e in particolare nelle interazioni comunicative faccia a faccia (nella
etnometodologia viene attribuita alle attivit pi ordinarie di vita quotidiana lattenzione
generalmente accordata agli eventi straordinari).
Oggetto di studio:
studio (-logia) dei metodi (-metodo-) utilizzati dagli individui (etno-) per rendere spiegabile
(accountable) la realt che li circonda.
ESPERIMENTI DI ROTTURA: Consistono nella rottura dellordine cognitivo normale delle
situazioni quotidiane pi comuni (es. rispondere a una frase come: buona giornata con una
risposta quale buona in che senso?e a quale parte della giornata ti riferisci?..). Lesito di questi
esperimenti mostra come ad essere rotto non sia solo lordine cognitivo delle vittime, ma anche
lordine morale.
SCHUTZ: ha individuato una serie di caratteristiche che costituiscono gli elementi principali della
conoscenza della vita quotidiana:
1)

La reciprocit delle prospettive (noi non soltanto vediamo le cose in un certo modo, ma
assumiamo che anche gli altri vedano le stesse cose e facciano gli stessi assunti)

2)

Loggettivit delle apparenze (noi assumiamo che il mondo ci che appare essere, ed
oggettivamente cos come appare, non il prodotto di una costruzione sociale)

3)

Le tipizzazioni (i tipi di cose che accadono in una situazione sono esempi dei tipi di cose
accadute in passato e che accadranno in futuro)

4)

Realizzabilit e intenzionalit diretta a un fine (le persone hanno esperienza di una


situazione come qualcosa che esse stanno facendo, un progetto al quale sono dedite e a cui
stanno lavorando)

5)

Fondo di conoscenza pratica di senso comune (le persone interpretano la propria situazione
utilizzando categorie interpretative comuni come simboli linguistici e altre conoscenze
culturali e ci viene assunto come ovvio per ciascuno)

GLOSSE: Sono modi in cui una caratteristica solo parziale della realt viene ritenuta indicare la
realt pi ampia che non si vede (molto simile allinferenza).
GARFINKEL: Si pone come scopo di capire quali sono le pratiche attraverso cui le persone
producono lintelligibilit e loggettivit del mondo sociale. Letnometodologia considera come il
prodotto delle attivit metodiche delle persone tutto ci che ci appare come un fatto; tratta i fatti
sociali come realizzazioni, con unattenzione particolare alle pratiche e ai metodi con cui poniamo
la normalit, continuit e stabilit della realt sociale della vita quotidiana.
Come funzionano le pratiche (accountability) con cui rendiamo descrivibile e intelligibile il nostro
mondo?
Indicalit il significato di ogni cosa per essere compreso,nominato,comunicato, deve essere
riferito al contesto in cui questa cosa si trova (es. espressioni indicali come io, tu,qui,l).
Lindicalit un elemento che caratterizza profondamente il lavoro di costruzione della realt
sociale compiuto dai soggetti.

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Riflessivit Indica che le persone tendono inconsciamente a interpretare ci che accade in una
determinata situazione come il caso particolare di un qualcosa di pi generale ( es. : la decisione di
un ragazzo di cambiare sesso, e che si trova a dover rapidamente e faticosamente fornirsi di un
repertorio esperienziale autoriflessivo che definisse la sua costruzione come femmina. Ci dimostra
come un dato apparentemente normale come lessere maschio ben lontano dallessere un
comportamento spontaneo e naturale).
ESPERIMENTI DI ROTTURA: Sono utili in quanto solo rompendo la familiarit della vita
quotidiana possibile comprendere come questa si costituisca nel corso delle interazioni quotidiane
degli individui. Quindi Garfinkel manomette volontariamente la situazione percepita come normale
dagli attori e osserva come questi reagiscono.
COME SI METTONO TRA PARENTESI LINDICALITA E LA RIFLESSIVITA DEL MONDO
REALE? Le principali procedure sono:
Clausola dellet cetera Tendenza delle persone a semplificare le implicazioni del loro ambiente o
delle proprie azioni mediante lallusione, tacitamente condivisa. (es. in un teatro dove vietato
fumare, lattore che fuma non viene redarguito perch rientra in una clausola dellet cetera)
Procedure ad hoc Sono procedure che servono a riconoscere e usare le regole nellesecuzione di
unattivit che prevede un comportamento regolato.
Pratiche di glossa Descrizioni e commenti che facciamo mentre compiamo unazione.
CICOUREL: Gli individui si dotano di una serie di procedure interpretative per ottenere una
comprensione intersoggettiva.
[cap.3]
CONVERSATION ANALYSIS: Si occupa delle normali situazioni conversazionali considerandole
come attivit ordinarie del mondo sociale, che possono dirci qualcosa su come lo stesso mondo
sociale organizzato. Con il termine conversazione intendiamo il concetto di interazione verbale ,
quindi i soggetti nellatto di comunicare interagiscono continuamente tra loro determinando il loro
comportamento reciproco al di l del ruolo di parlante o ascoltatore che in quel momento ricoprono.
CONVERSAZIONISTI: La conversazione unattivit che presuppone la cooperazione tra i
partecipanti, ma ha una natura anche pianificatrice e contrattuale: chi interviene in una
conversazione si impegna in uno scambio portando avanti un discorso; questo discorso pu essere
anche inteso come una sfida. Infine la conversazione anche una negoziazione (dove i partecipanti
devono assicurarsi il controllo della situazione tenendo conto per del carattere collettivo della
situazione in corso).
CONVERSAZIONE: E unattivit sociale regolata che prevede unorganizzazione sequenziale
delle fasi in cui si articola:
Sequenza di apertura per aprire una nuova conversazione si pu usare sia la comunicazione non
verbale che la comunicazione verbale.

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Sviluppo della conversazione Si articola soprattutto attraverso luso del meccanismo del turno
in cui i partecipanti alla conversazione parlano uno alla volta. Il turno esteso invece viene
utilizzato quando il parlante mantiene il turno per un tempo prolungato (es. racconto,barzelletta..).
Un altro meccanismo dellorganizzazione della conversazione le coppie adiacenti, cio
sequenze di due enunciati collocati luno accanto allaltro da due locutori diversi (saluto-saluto,
domanda-risposta..).
Le sequenze laterali sono invece coppie adiacenti che si inseriscono allinterno di altre coppie
adiacenti per permettere il loro completamento (es. -quanto viene il biglietto per Milano?Interregionale o Intercity? Intercity. Sono 12 Euro.)
Chiusura della conversazionePu venire chiusa sia attraverso elementi verbali che non verbali. La
chiusura va negoziata coordinatamente.
FENOMENI CHE CARATTERIZZANO LE NORMALI ATTIVITA CONVERSAZIONALI
QUOTIDIANE:
- Essere in disaccordo per essere daccordo Quando esprimiamo una valutazione, ci aspettiamo
una risposta dai nostri interlocutori, per mostrarsi daccordo linterlocutore pu agire secondo
laccordo preferito, che consiste nellessere daccordo con la valutazione del primo parlante, o nel
mostrarsi in disaccordo proprio per ribadire di essere daccordo. Un altro caso laccordo
dispreferito che consiste nel produrre una auto-svalutazione per la quale prevista nel turno
successivo, unespressione di accordo o disaccordo.
- Il discorso riportato Consiste nellinserire nei discorsi varie incassature, ripetendo il discorso
fatto da altri.
- Le forme di ripetizione La ripetizione la riapparizione relativa allo stesso elemento linguistico
formale. Le forme della ripetizione sono tre:
1) lautoripetizione, che si ha quando il parlante si ripete (es.: Che ne dici?Eh?Che ne dici?..)
2) leteroripetizione, si ha quando lo stesso elemento formale riappare nel discorso
dellinterlocutore, che quindi ripete una parte o lintero turno del parlante precedente
3) la ripetizione polifonica, consiste nella ripresa a distanza di sintagmi fissi basati su
stereotipi,slogan,proverbi eccetera (si pensi ai tormentoni televisivi) .
In generale, le ripetizioni hanno varie funzioni: servono come conferma della ricezione, quale
controllo della comprensione, e come correzione.
LE BARZELLETTE: Una barzelletta si costruisce narrativamente su una collisione tra due diversi
frames tra loro incompatibili. Inoltre raccontare una barzelletta significa anche esporsi ad un rischio
interazionale.
CONVERSAZIONI TELEFONICHE NEI QUIZ TELEVISIVI: Allinterno del frame televisivo del
gioco a quiz, la conversazione telefonica non immediatamente mirata alla vincita del premio per la
risposta corretta, ma piena di oggetti di scambio, il cui valore non quello economico di
mercato, ma morale di sciabilit. Struttura della telefonata nei giochi televisivi:
1)Apertura della telefonata, una sequenza le cui pratiche sono fortemente ritualizzate. Il fine
stabilire il contatto e determinare lidentit del parlante. Una volta stabilito il contatto vi il primo
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elemento della presentazione del self del parlante che il nome, mentre il secondo elemento la
provenienza geografica.
2)Il gioco ha una struttura rituale: se la risposta corretta allora avvengono i rituali di esultanza, se
sbagliata invece avvengono i rituali di mestizia
3)Chiusura della conversazione, prevede una complessa attivit rituale, in cui al commento del
conduttore per la risposta, segue laccettazione da parte del concorrente, quindi i ringraziamenti
reciproci e i saluti.
IL CONFLITTO NELLA COMUNICAZIONE TELEVISIVA: Le situazioni conflittuali televisive
sono di natura particolare in quanto si tratta di un conflitto in pubblico, o almeno reso
pubblico.Ecco una breve tipologia delle situazioni conflittuali nella comunicazione in programmi
televisivi:
-

il conflitto pu nascere da una situazione cortese (nel corso di un dibattito Tv)

il conflitto pu anche essere una messa in scena (in questo caso il frame del gioco
esplicitato)

il malinteso (viene usato spesso come strategia discorsiva allinterno di una situazione
conflittuale e spesso intenzionale)

Inoltre, nelle trasmissioni televisive due condizioni fondamentali che fanno in modo che le
situazioni conflittuali avvengono, sono la diretta e la presenza del microfono.
STRATEGIE ADOTTATE DAI CONDUTTORI DI TALK SHOW:
1) Sollecitazione di una posizione netta (il conduttore chiede di esprimersi nettamente a favore o
contro qualcuno che intervenuto)
2) Selezione di un ospite che ha manifestato il proprio disaccordo (che viene introdotto proprio in
ragione dellessere in disaccordo)
3) Sollecitazione di un intervento provocatorio conflittuale
4) Contrapposizione diretta del conduttore al parlante precedente (in questo caso proprio il
conduttore il protagonista della situazione conflittuale che si crea)
CONVERSAZIONE MEDIATA DAL COMPUTER:
forme di comunicazione asincrone
-

Posta elettronica

Mailing list

Newsgroup (bacheche elettroniche a cui ogni membro iscritto pu accedere sia per leggere
sia per scrivere)

Forme di comunicazione sincrone


-

ICQ (ogni volta che ci si connette ad internet possiamo vedere e contattare altri utenti che
dispongono dello stesso programma)

MUD (programmi in cui gli utenti possono connettersi e giocare attraverso un alter ego)

IRC (chat essenzialmente testuale, che permette lanonimato)


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Nella comunicazione al computer manca per tutto il versante della comunicazione non verbale
al quale si sopperisce attraverso luso di accorgimenti grafico linguistici (ad esempio gli
emoticons, che hanno lo scopo di indicare lumore e lo stato danimo dellinterlocutore, e
possono definirsi quindi come glossecon le quali si cerca di dare completezza al messaggio).
[cap.4]
LINGUAGGIO: E la principale forma di mediazione simbolica attraverso cui si costituisce e si
trasmette il significato, e in quanto tale costituisce sia un processo cognitivo, sia unattivit
simbolica. E inoltre la prima forma di socializzazione.
Punto di vista strettamente linguistico: il linguaggio viene considerato come un sistema di suoni e
simboli e analizzato attraverso: fonetica,sintassi,semantica e pragmatica.
CHOMSKY: possedere un linguaggio significa possedere un sistema di regole che generano una
lista di coppie suono/significato, queste regole costituiscono la competenza linguistica.
BRUNER E VYGOTSKIJ: Nello sviluppo linguistico e cognitivo del bambino il contesto sociale ha
unimportanza centrale.
RELATIVITA LINGUISTICA: E il linguaggio che determina forme e modi di pensiero,
motivazioni e modelli culturali, e quindi in ultima istanza, le strutture sociali.
Inoltre la relativit linguistica sostiene:
-la diversit e larbitrariet delle lingue
-che ogni lingua un sistema di riferimento per il pensiero e il comportamento
-che i sistemi di riferimento sono diversi e arbitrari
APPROCCIO SOCIOLOGICO: lacquisizione della competenza linguistica resa possibile dalla
struttura di intersoggettivit tra parlanti in grado di comprendersi reciprocamente. In questo senso la
nozione di competenza linguistica viene superata da quella di competenza comunicativa (che la
competenza riguardo a quando parlare e quando tacere, riguardo a cosa dire e a chi,quando, dove, in
quale modo..).
GOFFMAN: a partire da una critica a Piaget e Vygotskij circa le implicazioni dellegocentrismo del
bambino, Goffman sostiene che tale concezione andrebbe riformulata nei termini dellinterazione
tra il SELF e il pubblico. Attraverso il baby talk il bambino acquisisce oltre al ruolo del me e di
un altro generalizzato, anche la competenza negli incassamenti (competenza completamente
interazionale e quindi sociale).
WITTGENSTEIN: parlare un linguaggio costituisce unattivit e il significato di una parola il suo
uso nel linguaggio stesso.
AUSTIN: distingue tre tipi di atti linguistici (cio tre dimensioni dellatto linguistico):
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atto locutorio (lazione il parlare stesso)

atto illocutorio (lazione che compiamo ordinare,promettere,consigliare,scusarsi)

atto perlocutorio ( la nostra produzione di conseguenze sulla situazione, dove con latto
che compio dicendo una frase provoco sul mio interlocutore determinati effetti: convincere,
allarmare, rassicurare)

SOCIOLOGICA DELLA VITA QUOTIDIANA: Approccio microinterazionista che ha permeato gli


sviluppi di correnti pur tra loro diverse come lanalisi goffmaniana, letnometodologia e lanalisi
delle conversazioni.
LINGUAGGIO:
Goffman Rimarca la dimensione di azione del linguaggio, il suo valore di interazione strategica e
il suo fondamento di guerra,polemico.
Garfinkel Sottolinea soprattutto il costante rapporto tra il senso di ci che si comunica e il
contesto, la situazione in cui avviene luso del linguaggio.
ETNOMETODOLOGIA: Considera centrale limportanza del linguaggio. Il linguaggio alla base
della riflessivit, la quale consiste nellinterpretare quanto si d in ogni determinata situazione come
un caso di qualcosa di pi generale; la riflessivit quindi una pratica non solo quotidiana ma
soprattutto linguistica (quindi luso quotidiano del linguaggio rappresenta sia una descrizione delle
scene di interazione sociale, sia un elemento di queste stesse scene che esso rende ordinate).
Indicalit consiste nel dare per scontato che le persone in ogni situazione conoscano il contesto
necessario per la comprensione di una qualsiasi cosa particolare; proprio nel linguaggio che
lindicalit si rende pi evidente, manifestandosi soprattutto nei discorsi e nelle conversazioni.
GOFFMAN: Il parlare organizzato in mosse che possono durare pi, o meno, di un turno del
parlante. Quindi il linguaggio incassato nel rituale e noi interagiamo mediante il linguaggio
mostrando agli altri il nostro self.
SUDNOW: Talks Body. Il linguaggio incarnato nel senso che esso non consiste tanto nelle
sue parti formali ma nella corporeit coinvolta quando gettiamo il nostro self nella conversazione,
adeguando i ritmi del nostro discorso a quelli del nostro corpo e viceversa.
COMPETENZA COMUNICATIVA: Consiste nella competenza su tutto il balletto rituale della
comunicazione, nei suoi vari aspetti strategici, conflittuali, negoziali, emozionali e corporeogestuali. Pu essere vista anche come una risorsa, come un capitale linguistico che i parlanti
investono nei giochi contrattuali della vita sociale.
MERCATO LINGUISTICO: Nozione proposta da Bordieu, secondo cui il mercato linguistico
consiste in un certo tipo di leggi di formazione dei prezzi dei prodotti linguistici. Gli scambi
linguistici, sono anche rapporti di potere simbolico in seno ai quali si attualizzano i rapporti di forza
tra i locutori o i loro gruppi rispettivi. La costruzione di un mercato linguistico crea le condizioni
per una concorrenza oggettiva nella quale e per mezzo della quale la competenza legittima pu
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funzionare come capitale linguistico che produce un profitto di distinzione.


ATTO LINGUISTICO: Sempre secondo Bordieu, latto linguistico ha un certo effetto sullo status
del ricevente solo se il locutore ha la legittimit di pronunciare latto.
BERNSTEIN: Concentra la sua attenzione sulla relazione tra disuguaglianza linguistica e
disuguaglianza sociale: le diverse pratiche di socializzazione legate anche alla classe di
appartenenza, influenzano lo sviluppo del comportamento sociale del bambino, tramite luso di
determinati codici linguistici.
COMPETENZA COMUNICATIVA INTERCULTURALE: E linsieme di risorse che permettono
uno scambio comunicativo efficace e appropriato tra parlanti con background culturali diversi.
LINGUAGGIO POLITICAMENTE CORRETTO: Nasce con lintenzione di evitare forme di
linguaggio considerate discriminatorie e offensive nei confronti delle minoranze (razziali, sessuali,
anziani, portatori di handicap) ma porta con s il rischio di demonizzare in modo eccessivo certi
termini, e finisce per generare separazione e irrigidimento dei confini, ingessando la comunicazione
e traducendo ogni problema di equit e giustizia sociale in una questione di buone maniere.
MULTICULTURALISMO: Comporta il rischio di generare una sorta di fondamentalismo culturale,
dove gli esseri umani sono per natura portatori di cultura, le culture sono distinte e
incommensurabili, i rapporti tra portatori di culture differenti sono intrinsecamente conflittuali.

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