La riessione proposta, dettata dalla volont di comprendere i principi
di composizione urbana, che stanno all'origine delle indiscusse qualit artistiche/architettoniche di gran parte dei centri storici italiani ed europei, nella convinzione che nella costruzione della citt queste caratteristiche siano necessarie per risolvere anche problematiche di natura tecnica e funzionale. Il processo di comprensione si compone di uno studio preliminare del tessuto storico, basato sulle osservazioni e sul ragionamento deduttivo esposto da Camillo Sitte nel saggio L'arte di costruire la citt; e dalla successiva analisi critica, di due progetti a scala urbana, guidata da queste osservazioni. Piazza della signoria,Firenze Metodo di analisi Il metodo di Sitte consiste nell'analizzare gli aspetti planimetrici, prospettici e proporzionali di quelle sistemazioni urbane in grado di produrre armonia, di rapportarsi in maniera organica con l'ambiente circostante e di fornire all'osservatore una molteplicit di impressioni visuali omogenee. Dal confronto tra queste realt si procede ad individuare i principi compositivi comuni ed essenziali per la creazione di determinati eetti, andando a stabilire le regole generali che governano l'organizzazione spaziale di questi organismi. Queste regole, che non erano applicate pedissequamente dagli antichi, sono il risultato della naturale evoluzione della forma tradizionale della citt; evoluzione che, grazie ad un elevata sensibilit artistica/architettonica, riesce ad assecondare nuove realt sociali, tecniche ed economiche. Piazza dei signori, Padova Piazza della frutta, Padova Piazza delle erbe, Padova La piazza chiusa Uno spazio libero non diventa piazza nch non appare eettivamente chiuso. Per raggiungere questo eetto necessario che da ogni punto di vista della piazza non si veda che un unica interruzione tra i fabbricati che la circondano e che le strade che arrivano alla piazza siano angolate e non parallele allo sguardo dell'osservatore. L'incrocio perpendicolare di due strade agli angoli della piazza provoca un apertura della stessa e genera una separazione tra i blocchi edicati provocando una perdita di unit; questa soluzione dannosa anche per la circolazione. Vuoto al centro delle piazze Questo principio coniuga esigenze artistiche e problemi relativi alla circolazione. Addossare gli edici principali, i monumenti e gli elementi di arredo urbano lontani dal centro geometrico delle piazze e fuori dai principali canali di circolazione, oltre a garantire una migliore fruibilit dello spazio, permette di valorizzare questi elementi: gli edici principali creando eetti prospettici, punti di vista privilegiati e integrandoli con l'ambiente circostante; i monumenti, se posti sul perimetro o comunque fuori dai principali canali di circolazione e dal centro geometrico, susciteranno un impressione maggiore, valorizzata o dallo sfondo degli edici o proprio dalla posizione inaspettata. Irregolarit Le irregolarit accentuano un impressione di naturalezza, se utilizzate per bilanciare la composizione e per assicurare l'equilibrio delle masse permettono di ottenere un impressione di armonia e quindi un buon eetto artistico. Sfruttando le irregolarit naturali del terreno e dell'ambiente nel gerarchizzare gli spazi si ottengono anche vantaggi economici. Piccole irregolarit permettono di evitare una sgradevole monotonia ed aiutano ad orientarsi all'interno di un organismo urbano creando caratteristici punti di riferimento. Proporzioni Per valorizzare tanto uno spazio quanto gli edici che lo circondano non contano le dimensioni assolute, quanto le proporzioni relative tra l'altezza e la larghezza degli edici e la profondit dello spazio antistante. Edici che si sviluppano in altezza prediligono piazze che si sviluppano in profondit, mentre edici che si sviluppano in larghezza prediligono piazze che appunto si sviluppano in larghezza; il contrasto creato dall'accostamento di piazze di diverso orientamento accentua l'eetto suscitato da entrambe. Piazze o strade esageratamente estese concedono all'osservatore un punto di vista troppo distante, sminuendo l'impatto degli edici e facendoli percepire come tutti uguali. Come regola generale, per non creare un eetto sgradevole, lo spazio antistante ad un edicio non dovrebbe mai superare il doppio dell'altezza dello stesso. Giardini I giardini di modeste dimensioni, il verde pubblico, dev'essere posizionato tra gli edici o all'interno dei cortili degli stessi. Questa sistemazione permette al visitatore di scoprire gradualmente questi luoghi, e generando quindi nuove impressioni sullo stesso; la chiusura tra gli edici protegge dall'inquinamento e porta benecio agli stessi appartamenti che aacceranno su un luogo fresco e salubre, allo stesso modo si avr un controllo sociale passivo su questi spazi. COMUNE DI ROMA MUNICIPIO V Q XXI PIETRALATA SUPERFICIE: 5,9655 kmq ABITANTI: 36587 DENSIT: 6133 ab/kmq PRG PLANIVOLUMETRIA SEZIONE Andando ad analizzare in modo pi approfondito il sistema di piazze che costituisce il centro di aggregazione del quartiere, in primo luogo si pu aermare che quella che dovrebbe essere la piazza principale, sulla quale aacciano il mercato, il centro culturale, uci e residenze universitarie, non una piazza:, totalmente permeabile motivo per cui manca quell'eetto di chiusura necessario per ottenere un eetto di raccoglimento e avere punti di vista privilegiati; lo spazio vuoto troppo esteso, nettamente sproporzionato rispetto agli edici che lo circondano, che risultano piccoli,lontani ed isolati; l'edicio pi importante, il centro culturale, non viene valorizzato dall'orientamento dello spazio vuoto, e nonostante le maggiori dimensioni rispetto agli altri edici non appare come il fulcro di questo sistema. La stessa area del mercato, avrebbe meritato uno spazio pi autonomo all'interno di questo organismo. In denitiva le diverse funzioni e i servizi che fungono da centro caratterizzante del quartiere, sono si raggrup- pate nella stessa area, ma manca l'organizzazione gerarchica e il senso di unitariet necessarie perch questo carattere si manifesti e venga percepito coloro che vivono questi spazi. LA PIAZZA Inquadramento territoriale Planivolumetrico Prospetto est