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Report lezione 23.04.

2021

Architettura: dalla necessità alla forma

Nella settima lezione del corso è stato affrontato ancora l’architettura diventa “fenomeno collettivo” nel vero
da più vicino il tema del progetto. Parlando appunto di senso della parola, con lo scopo principale di riqualifica-
esso è opportuno fare un’analisi a livello urbanistico zione ma anche di attrazione per gli abitanti del quartiere
prima ancora che a livello progettuale e architettonico. attraverso attività produttive localizzate, servizi collettivi e
Brancaccio allo stato dei fatti è un quartiere che presen- spazi comuni di qualità che a Brancaccio risultano insuf-
ta criminalità, degrado e costruzioni edilizie in condizioni ficienti se non addirittura inesistenti. Il progetto dell’asilo
fatiscenti, ma risulta anche un paesaggio urbano dal diviene dunque una scusa per un ragionamento a
forte fascino ambientale e soprattutto la voglia, da parte “spirale”, non lineare, di progettazione del quartiere. È
di residenti e non, di cambiare questa condizione di un fenomeno collettivo che, oltre alla funzione pretta-
sottosviluppo rispetto ad altri quartieri della città. mente educativa dell’edificio, accoglie attorno a sé
Avvicinandosi sempre più al luogo del progetto si nota diverse funzioni, da punto d’osservazione, che rivela
la totale assenza di permeabilità dell’area, i percorsi l’invisibile nel visibile, a luogo del fare collettivo senza
pedonali sono minimi, le strade carrabili, di cui la mag- tralasciare tutti quegli spazi di risulta del contesto
gior parte sono in un senso di marcia, risultano incom- urbano, che il paesaggista francese Clement definisce
plete e bisognose di modifiche puntuali in alcune zone “Il terzo paesaggio” .
strategiche. Nel progetto alcune modifiche sicuramente A completamento del fenomeno collettivo, l’impianto
attuate saranno il collegamento diretto con le principali scolastico vero e proprio, che ha il compito di legarsi
arterie viabili come Via Oreto e la generazione di percor- fisicamente e funzionalmente alla piazza e che deve
si interni carrabili che permettano il completamento del adempiere al compito fondamentale di “entità che fa
“loop” intorno all’asilo. È previsto anche l’inserimento di della necessità la stessa forma”. A tal proposito, saran-
viali esclusivamente pedonali che permettano al genito- no previsti spazi pubblici per la comunità anche all’inte-
re (ma anche ad altri frequentatori) di poter raggiungere rno dell’asilo, allo scopo di marcare ulteriormente la
facilmente il lotto. capacità attrattiva del progetto architettonico al di fuori
Un visitatore che per la prima volta raggiunge il luogo del dell’orario e del contesto puramente scolastico.
progetto non può che rivolgere l’attenzione alla straordi-
naria condizione paesaggistica delle catene montuose
che circondano la pianura e appaiono a prima vista
un’attrazione aggiuntiva al progetto. Un panorama
ambientale di assoluta qualità che però viene a contra-
sto con la pessima condizione di abbandono in cui
riversa lo slargo adiacente il lotto. Una prima attività
fondamentale è quella di rivolgere particolare attenzione
al nuovo fronte che mostrerà il lotto attraverso l’inserime- Bibliografia:
nto di elementi che aumentino la permeabilità della 1. G. Clement, nel suo libro “Manifesto del terzo paesaggio”, definisce il concetto di Terzo Pae-
piazza e ne migliorino la qualità architettonica. Questo saggio, ovvero l’insieme di tutti quei luoghi abbandonati dall’uomo: gli spazi ai margini delle
slargo, impropriamente denominato “Via Natale Carta”, strade, le aiuole spartitraffico, gli spazi di risulta in un contesto urbano, ma anche spazi più estesi,
potenzialmente può diventare una ampia piazza che come le riserve naturali, i parchi e le aree disabitate. Essi costituiscono però una risorsa importan-
colleghi in modo naturale l’asilo al quartiere. Ecco che te per il sistema biologico del pianeta.

Mincica Gaetano Emanuele


Sarah Lo Buglio
REPORT
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