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IN DATA 30.11.90 le aree dei territori che comprendono i comuni di Siracusa, Floridia, Augusta, Melilli, Priolo,Solarino e Gela, Butera, Niscemi sono state dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale con delibera del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art.7 della legge 349/86.
DECRETO LEGISLATIVO 31 MARZO 1998 N 112
L’art.72 sostituisce l’art.7 dell a legge 349 e delega alle regioni le competenze in campo di aree a rischio.
La Regione Siciliana ai sensi del D.L. 112 nel 2002 ha dichiarato area ad elevato rischio di crisi ambientale il Comprensorio del Mela.
UFFICIO SPECIALE PER LE AREE AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE
Con Delibera di Giunta di Governo n° 306 del 29.06.2005 è stato istituito Ufficio Speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale presso l’Assessorato Regionale territorio e ambiente .
L’Ufficio è caratterizzato da una esclusiva, specifica ed autonoma incidenza nell’intero comparto, sia dal punto di vista tecnico che gestionale, organizzativo e finanziario.
ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE
World Health Organization - Regional Office for Europe
Regione Siciliana - Assessorato ambiente e territorio
CONVENZIONE
Regione Siciliana - Assessorato ambiente e territorio
Ufficio speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale
CUTGANA Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemi
AGENDA 21
Processo strategico per incoraggiare e controllare lo sviluppo sostenibile .
L’Agenda XXI pone come elemento centrale per l’obiettivo di raggiungimento della sostenibilità il ruolo ed il coinvolgimento degli attori sociali e delle comunità locali ed in particolare al Capitolo 28 impegna le Autorità locali ad adottare un’Agenda 21 Locale, anche aprendo “un dialogo con i propri cittadini, con le associazioni locali e con le imprese private”.
BANDO PER IL COFINANZIAMENTO DI PROGRAMMI D ATTIVAZIONE E DI ATTUAZIONE DI AGENDE 21 LOCALI NELLE AREE AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE
AGENDA 21
I soggetti che intendono avvalersi del sostegno di parte Regionale, tramite l’Ufficio Speciale “Aree ad elevato rischio di crisi ambientale”, per l’attivazione, l’attuazione e lo sviluppo de i processi di Agenda 21, debbono impegnarsi ad individuare apposite tematiche, da affrontare nell’ambito dei diversi tavoli di lavoro che si andranno a costituire, al fine di contribuire all’aggiornamento e/o predisposizione dei piani di risanamento ambientale delle aree a rischio, nell’ottica del perseguimento di uno sviluppo sostenibile delle aree stesse.
RISORSE DISPONIBILI
Le risorse disponibili per ciascuna area a rischio, per l'attuazione del presente provvedimento sono così ripartite:
€ 512.000,00 per l’area del Comprensorio del Mela (Me)
€ 896.000,00 per l’area di Augusta – Priolo (SR)
€ 256.000,00 per l’area Gela (CL)
PARTECIPAZIONE
Su sedici comuni hanno partecipato quindici (il comune mancante è attualmente commissariato)
CATEGORIA “A” ATTIVAZIONE
Comune di PACE DEL MELA capofila associato a San Pier Niceto Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di MILAZZO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di SIRACUSA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di AUGUSTA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di SOLARINO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di PRIOLO DI GARGALLO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di GELA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
IN DATA 30.11.90 le aree dei territori che comprendono i comuni di Siracusa, Floridia, Augusta, Melilli, Priolo,Solarino e Gela, Butera, Niscemi sono state dichiarate ad elevato rischio di crisi ambientale con delibera del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art.7 della legge 349/86.
DECRETO LEGISLATIVO 31 MARZO 1998 N 112
L’art.72 sostituisce l’art.7 dell a legge 349 e delega alle regioni le competenze in campo di aree a rischio.
La Regione Siciliana ai sensi del D.L. 112 nel 2002 ha dichiarato area ad elevato rischio di crisi ambientale il Comprensorio del Mela.
UFFICIO SPECIALE PER LE AREE AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE
Con Delibera di Giunta di Governo n° 306 del 29.06.2005 è stato istituito Ufficio Speciale per le aree ad elevato rischio di crisi ambientale presso l’Assessorato Regionale territorio e ambiente .
L’Ufficio è caratterizzato da una esclusiva, specifica ed autonoma incidenza nell’intero comparto, sia dal punto di vista tecnico che gestionale, organizzativo e finanziario.
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Processo strategico per incoraggiare e controllare lo sviluppo sostenibile .
L’Agenda XXI pone come elemento centrale per l’obiettivo di raggiungimento della sostenibilità il ruolo ed il coinvolgimento degli attori sociali e delle comunità locali ed in particolare al Capitolo 28 impegna le Autorità locali ad adottare un’Agenda 21 Locale, anche aprendo “un dialogo con i propri cittadini, con le associazioni locali e con le imprese private”.
BANDO PER IL COFINANZIAMENTO DI PROGRAMMI D ATTIVAZIONE E DI ATTUAZIONE DI AGENDE 21 LOCALI NELLE AREE AD ELEVATO RISCHIO DI CRISI AMBIENTALE
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I soggetti che intendono avvalersi del sostegno di parte Regionale, tramite l’Ufficio Speciale “Aree ad elevato rischio di crisi ambientale”, per l’attivazione, l’attuazione e lo sviluppo de i processi di Agenda 21, debbono impegnarsi ad individuare apposite tematiche, da affrontare nell’ambito dei diversi tavoli di lavoro che si andranno a costituire, al fine di contribuire all’aggiornamento e/o predisposizione dei piani di risanamento ambientale delle aree a rischio, nell’ottica del perseguimento di uno sviluppo sostenibile delle aree stesse.
RISORSE DISPONIBILI
Le risorse disponibili per ciascuna area a rischio, per l'attuazione del presente provvedimento sono così ripartite:
€ 512.000,00 per l’area del Comprensorio del Mela (Me)
€ 896.000,00 per l’area di Augusta – Priolo (SR)
€ 256.000,00 per l’area Gela (CL)
PARTECIPAZIONE
Su sedici comuni hanno partecipato quindici (il comune mancante è attualmente commissariato)
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Comune di PACE DEL MELA capofila associato a San Pier Niceto Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di MILAZZO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di SIRACUSA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di AUGUSTA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di SOLARINO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di PRIOLO DI GARGALLO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di GELA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
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L’art.72 sostituisce l’art.7 dell a legge 349 e delega alle regioni le competenze in campo di aree a rischio.
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€ 512.000,00 per l’area del Comprensorio del Mela (Me)
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Su sedici comuni hanno partecipato quindici (il comune mancante è attualmente commissariato)
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Comune di PACE DEL MELA capofila associato a San Pier Niceto Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di MILAZZO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di SIRACUSA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di AUGUSTA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo del cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di SOLARINO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di PRIOLO DI GARGALLO Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
Comune di GELA Importo del progetto presentato € 160.000,00 Importo cofinanz.to accordato € 128.000,00
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LA PRIMA E LA DOTTORESSA MONTEROSSO. LA SECONDA E LA DOTTORESSA GIAMMANCO. LA
PRIMA E STATA RICONFERMATA DIRIGENTE GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE. CON LA FIRMA DELLA SECONDA, CHE E DIRETTORE DEL PERSONALE DELLA REGIONE E RESPONSABILE DELLANTICORRUZIONE Quando lAutorit nazionale per lanticorruzione ci metter le mani ci sar da ridere. Perch quello che scoprir in Sicilia, o meglio, negli uffici della Regione siciliana far sobbalzare dalla sedia in tanti. S, lo possiamo dire: questa volta i massoni, che ormai da tempo fanno il bello e il cattivo tempo nei piani alti degli uffici pubblici della nostra sempre pi scalcagnata Isola, stanno esagerando. Prendiamo il caso di Patrizia Monterosso: il 30 aprile dovrebbe esserle scaduto il contratto di segretario generale della presidenza della Regione siciliana. Dopo la sua condanna ad opera della Corte dei Conti oltre un milione di euro per fatti riguardanti la Formazione professionale ci si aspettava la sua sostituzione. Invece la Giunta regionale di Rosario Crocetta e gli uffici della stessa Regione le hanno rinnovato il contratto! Tutti si attendevano un autorevole intervento da parte del dirigente responsabile della Prevenzione della corruzione e per la trasparenza. Ruolo ricoperto dalla dottoressa Luciana Giammanco. Sennonch la dottoressa Giammanco anche dirigente generale del personale della Regione siciliana A rigor di logica ammesso e non concesso che negli uffici della Regione siciliana ci possa essere ancora spazio per la logica chi dirige lufficio per la Prevenzione della corruzione e per la trasparenza dovrebbe essere terzo rispetto alla stessa Amministrazione regionale. Per evitare commistioni improprie e conflitto di interessi. Invece Invece succede che ovviamente su input della Giunta regionale la dottoressa Giammanco ha ricontrattualizzato la dottoressa Monterosso che, nonostante tutto quello che ha combinato in questo anno e mezzo, ancora seduta sulla plancia di comando della segreteria generale della presidenza della Regione Vi stupirete se vi diciamo che, a propria volta, la dottoressa Monterosso ha tutti i poteri per mantenere la dottoressa Luciana Giammanco come capo del personale di tutta la Regione e come dirigente dellufficio Prevenzione della corruzione e per la trasparenza? No, ragazzi, non vi dovete stupire, perch le cose stanno proprio cos: due donne che si proteggono lun laltra sono oggi ai vertici dellAmministrazione regionale. E il fatto che non li tocchi nessuno, nonostante i loro trascorsi burrascosi (la dottoressa Giammanco una grande conoscitrice dei misteri delle Asi siciliane), la dice lunga non tanto e non soltanto sul potere di queste due donne, ma anche sullinfluenza di chi le impone. Oggi, negli uffici della Regione Patrizia & Luciana sono potenti pi che mai. Potenti e intoccabili. Con molta probabilit, al di sopra di una politica siciliana sempre pi debole e sempre pi ostaggio di poteri che stanno fuori dallagone politico. Se provate a chiedere lumi non al presidente Rosario Crocetta, ma ai suoi collaboratori, qualcosa, a denti stretti, ve la diranno. A noi uno di questi signori che ovviamente vuole restare in incognita ha detto: Senta, ci stiamo rompendo le scatole. Voi di LinkSicilia non fate altro che scrivere: Rosario Crocetta di qua, Rosario Crocetta di l! Ma lo volete capire o no che sugli assessori molte delle scelte passano da potentati economici che stanno sopra la politica? Secondo voi i rifiuti e lacqua li controlla la politica? La vicenda dellex assessore Nicol Marino non vi dice nulla?. E ancora: Lo volete capire o no che sulla burocrazia c lombra della Massoneria? E voi sempre ad attaccare il presidente della Regione. Come fate a non vedere che tutti i condannati sono ai propri posti? Com possibile che chi provoca danni patrimoniali enormi non viene mai perseguito? Cominciatevi a porvi e a porre queste domande. Il nostro interlocutore ci fa notare non tanto e non soltanto il patto di ferro tra Patrizia & Luciana a quanto pare pi subito che voluto dalla politica siciliana ma anche altri casi che, in effetti, sono assai strani. Quali casi? Per esempio, il caso di Enzo Emanuele, gi dirigente generale dellassessorato al Bilancio, oggi direttore generale dellIrfis, condannato dalla Corte dei Conti, ma inamovibile. Condannata anche Alessandra Russo, gi dirigente generale alla Formazione professionale, che in verit non ci sembra che abbia oggi un incarico di rilevanza. E, naturalmente, la stessa Patrizia Monterosso, anche lei come gi ricordato condannata dalla Corte dei Conti. E altri dirigenti regionali dei quali noi non conosciamo i nomi. Ma che ci dicono anche loro condannati e anche loro inamovibili. Inutile chiedersi se chi condannato pu restare ai vertici di unAmministrazione pubblica. Non dovrebbe restarci, ma in Sicilia ci resta. Per meriti massonici? Chiss. La lista di condannati, nei prossimi mesi, potrebbe allungarsi. Solo per il caso di Ino Genchi il funzionario dellassessorato regionale al Territorio e Ambiente che si rifiutato di sottostare ai diktat della politica e, forse, degli incappucciati ci sono da quattro a cinque indagati. Che, presto, potrebbero passare tra leletta schiera dei condannati. Insomma, quanto saranno i condannati, negli uffici della Regione, che rimangono ai propri posti? Forse i lettori soprattutto i lettori attenti, che grazie a Dio al nostro giornale non mancano ne sanno pi di noi. E quanti sono i dirigenti e funzionari che provocano danni economici allAmministrazione e non vengono chiamati a rispondere del proprio operato? Labbiamo detto allinizio e lo ribadiamo alla fine del nostro ragionamento: quando lAutorit nazionale per lanticorruzione ci metter le mani ci sar da ridere
14 Comments
gio said 2 days ago (Reply)
che vergogna
Pietro said 2 days ago (Reply)
Per Piove e Volpe Rossa Per evitare confusione necessario chiarire che c differenza tra qualifica e funzione. Nella dirigenza regionale in atto e qualifiche sono tre e sono: 1^, 2^ e 3^ fascia. Mentre per le prime due sono a regime la 3^ transitoria in quanto deve essere eliminata mano a mano che con il concorso per esami, previsto prima nella legge 10/200 e poi con lart. 11 comma 3 legge 20/2003, i soggetti ad essa appartenenti transitano nella 2^ fascia. Dalla seconda invece per transitare alla 1^ necessario essere gi in 2^ fascia ma avere almeno cinque di anzianit nella stessa 2^ fascia. La funzione invece quella che viene attribuita con lincarico. Sono funzioni quelle di direttore generale, di dirigente darea, servizio e via discorrendo. Qualcuni cerca di confondere le idee e spaccia per alta burocrazia le funzioni per creare una sorta di inattaccabile olimpo ormai consolidato. In realt bisogna parlare di alta qualifica ed solo con quella che le funzioni dirigenziali sono rese durature. E bene ribadire per la milionesima volta che gi a partire dalla legge 10/2000 le funzioni sopra dette spettavano esclusivamente alle qualifiche di 1^ e 2^ fascia e, solo eccezionalmente e per comprovate mancanze, a dirigenti di 3^ fascia. Con lart. 11 venne prorogato al 31/12/2006 la definizione del concorso per il reclutamento dei dirigenti di 2^ fascia. Nel frattempo essendosi svuotate le qualifiche di 1^ e 2^ fascia lo stesso art. 11 autorizzava ad utilizzare i dirigenti di 3^ fascia. ma questa autorizzazione di fatto cessata in quanto dal 1gennaio 2007 si dovevano utilizza re esclusivamente quelli di 2^ fascia e, man mano transitavano nella 1^ questi ultimi. Il regime di attuale prorogatio uno stato di fatto che danneggia i dirigenti di 3^ fascia che non investiti di funzioni dirigenziali ma che potrebbero esserlo in caso di superamento del concorso. Dopo la illustrazione test fatta fin troppo ovvio che la norma di salvaguardia dellart. 42 del contratto dirigenziale riguarda solo la dirigenza a regime e cio i dirigenti con qualifica, e non con funzioni, di 1^ e 2^ fascia.
Fabrizio said 2 days ago (Reply)
perch sorprendersi? non sono solo loro le miracolate. nella stessa identica situazione della Giammanco sta Sammartano, promosso con triplo salto carpiato. dirigente di piccolo ente turistico soppresso a cefal, immesso in ruolo regionale dopo legge 10/2000 come dirigente di II fascia ( il dipartimento funzione pubblica era molto distratto), diventa improvvisamente cqpo di gabinetto e poi, voil, mega direttore del dipartimento sanit. carriera fulminea negata agli altri dirigenti del ruolo regionale
Piove said 3 days ago (Reply)
E c persino chi incredibilmente stato immesso nel ruolo nel 2010 provenendo da enti che non sono diventati regionali ! Come e accaduto? Potenza delle protezionisi scoprono tante cosetta consultando il sito ufficiale della funzione pubblica . E. Chi senza i cinque anni di iscrizione al ruolo , venendo da altri enti, diventata dirigente generale addiritturapotenza
Fenice said 3 days ago (Reply)
Un governo di periti, studentesse ripetenti per pi lustri, parvenu, miracolati avvocaticchi, ex segretarie in tour per diletto a spese pubbliche, vice presidentesse con il decreto preparato dalla rinnovanda, collaboratori sempre grati agli uffici della segr. gen. . Come potevano evitare di rinnovare lincarico a chi li aveva favorito, ignoranti come sono. La massoneria,se c, ha faticato ben poco ad avere la meglio di questi quattro dilettanti allo sbaraglio Missioni, benefit etc. sono suggeriti e garantiti. Poi lart. 4 con il Leanza ha la golden share (anche lui vittima della sua inconsistenza politico- amministrativa) e quindi la Monterosso continua a galleggiare.. Con tutto il suo cerchio magico Rosario guardami.. Guardami rosario.
volpe rossa said 3 days ago (Reply)
C qualcuno che addirittura risulta nel ruolo dal 2010! Com potuto accadere? Proveniente dalleas, acquedotto siciliano per esempio. Non notizia riservata sul sito della funzione pubblica, voce rud , ruolo unico dirigenti, tratti principali dei singoli dirigenti regionali. Ci sono pure molti curriculum in rete Domanda: la legge 10 non prescrive almeno 5 anni di iscrizione nei ruoli regionali per aver incarico di dirigente generale? Se e cos mi pare che non ci siamo per qualche signora.
Pietro said 3 days ago (Reply)
A proposito vale la pena sapere che la D.ssa Giammanco dirigente di terza fascia del ruolo unico dei dirigenti della Regione Siciliana. In atto riveste la funzione di direttore generale presso il Dipartimento della Funzione Pubblica dellAssessoraro alle Autonomie Locali ed alla Funzione Pubblica. E necessario tuttavia sapere che tale soggetto entrato a far parte di tale ruolo nellanno 2007. La cosa alquanto strana dato che, secondo la legge regionale 10/2000, nella terza fascia del ruolo dirigenziale poteva accedere solo chi era in servizio nellamministrazione regionale, con la qualifica di dirigente tecnico o amministrativo, alla data del 15/05/2000. In ci vi una secca sentenza della Corte di Cassazione. Ebbene la D.ssa Giammanco allepoca non era in servizio nei ruoli regionali ma in un ente turistico in seguito soppresso. Va evidenziato che leventuale assorbimento del personale di un ente soppresso da parte della regione non pu produrre alcun inquadramento nella dirigenza regionale in quanto questo, oltre che nel modo di cui si detto sopra, previsto solo per concorso. Al limite tale personale pu essere inquadrato nei ruoli del personale di comparto fra i funzionari direttivi. Per quanto attiene al suo ruolo di responsabile della prevenzione della corruzione, di cui allart. 1 comma 7 della legge 190/2012 (legge Severino), oltre a spettare, secondo la legge, ad un dirigente di prima fascia, si ritiene che esso non possa essere compatibile con il ruolo di direttore generale della F.P. in quanto di tutta evidenza che le attivit descritte dalla legge Severino, di cui si deve occupare il responsabile di cui sopra, confliggono notevolmente con la funzione di direttore generale della funzione pubblica e lesempio citato da codesta testata lo dimostra.
Indignada said 3 days ago (Reply) C da aggiungere, poi, che ammesso (e non concesso) che potesse transitare alla Regione come dirigente, ci avvenuto nel 2007, e quindi non si capisce come le sia stato dato lincarico di dirigente generale gi nel 2009, dato che richiesta lanzianit di almeno 7 anni nella qualifica (art. 11 co. 5 l.r. 20/2003). Misteri esoterici
Sergio said 3 days ago (Reply)
La sintesi dei vostri commenti : - LA MAGISTRATURA PERSEGUE I MAFIOSI SU ORDINE DEI MASSONI; - I MAFIOSI UCCIDONO I MAGISTRATI CHE NON SONO GRADITI AI MASSONI; - I POLITICI FANNO DA PACIERI TRA MASSONI E MAGISTRATI. Forse qualcuno non si rende conto che si sta arrivando al PUNTO DI NON RITORNO. Tutto potete fare voi potenti ma affamare unintera Regione NO questo NO! RIFLETTETE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!
volpe rossa said 3 days ago (Reply)
Cos come per la casta gay anche per quanto riguarda le donne dimostrato che sacrosanto il principio affermato nella Costituzione allart 3 , nessuna discriminazione ammissibile in base , tra laltro, al sesso, ! Giustissimo, non si pu prendere il sesso, o, come usa dire oggi, lorientamento sessuale, come criterio di discernimento e selezione. Donne, uomini o gay al potere dovrebbero essere giudicati per quel che fanno e come lo fanno e non per il loro orientamento sessuale , non si pu far carriera n per affinit gay o solidariet femminile, se poi ci sono pure massonerie al seguitoquanti criteri diversi dal merito hanno la meglio. Redazione ,altre signore fanno parte di questo club! Informatevi. Per ridere, avete ammirato la foto glamour del dirigente generale della funzione pubblica sul sito istituzionale? Very very fashion! Oh yeeeee parte la music
Moscerino said 3 days ago (Reply)
Sto cercando di capire dove sta la differenza tra massoni e mafiosi , tra logge e cosche, e come la politica sia al servizio loro. credo che la differenza stia solo nel titolo di studio raggiunto. mafioso : al massimo, terza media massone: oltre la terza media. Quindi :diplomato e laureato. Poi la differenza sta nel trattamento che la giustizia riserva alle due categorie, mafioso: arrestabile massone: intoccabile Perch non esiste un 416 ter (di stampo massone) .? quasi quasi i mafiosi mi fanno pena. Credo che alla fine siano soltanto l ultima arma della massoneria, cio, quando la massoneria non raggiunge gli obbiettivi con i metodi puliti, allora fa intervenire la mafia. quindi: massoni: mandanti mafiosi : esecutori. La legge non uguale per tutti. Ma la legge chi ? E chi la fa? L argomento molto serio , e ha fatto molte vittime, forse molte pi della mafia, e questi delinquenti restano impuniti. Purtroppo l ho provato sulla mia pelle.
Francesca Campo said 3 days ago (Reply)
Mi fa davvero sorridere come in caso come questo che la limitata capacit di analisi dei fatti (del tutto evidenti per un lettore davvero !!!! attento) non permettendo di comprendere la vera realt delle cose suggerisca come easy way out quella di agitare uno spettro stereotipato come quello della massoneria. Personalmente ho una visione dei fatti diversa e forse piu accurata. Ma di certo pi adatta ai registri della procura generale che ad un giornale seppur di lotta come il vostro. Rifugiarsi dietro lo spauracchio del complotto massonico permette di attrarre l attenzione dei lettori e dare per incontestabili dogmi alcuni fatti magari poco comprensibili. Vi consiglio di allargare la vostra prospettiva di analisi: la verit semplicemente davanti ai vostri occhi!
Cico (l'originale) said 3 days ago (Reply) E quale sarebbe la verit? Che sono due dirigenti ineguagliabili e insostituibili per bravura, competenza e capacit? Provi a chiederlo a uno qualsiasi degli altri 1800 (anzi, 1798) dirigenti regionali: vedr cosa le risponderanno. La verit (vera.) che agli alti livelli della burocrazia regionale si arriva indipendentemente dalle qualit che prima le ho elencato: sono altri i titoli necessari. E, purtroppo, le condizioni disastrose in cui versa lamministrazione regionale lo stanno a testimoniare.
Corruzione, fino a quando...?: Expo e Mose riaccendono la fantasia dei media e l’interesse dei lettori ma non siamo di fronte a una novità quanto piuttosto al riemergere di un fenomeno endemico.