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La Regina
LE VERIT DI
Il
UNA MASCHERA
Gabriella Micks
La Regina
LE VERIT DI
Il
UNA MASCHERA
->
CLUA
INDICE
PREMESSA
CAPITOLO
L'IMPORTANZA
(E IL
RISCHIO) DI
NON ESSERE
SERIO
11
CAPITOLO
II
7)
-
VITA
57
CAPITOLO
LA VITA
III
COME ARTE
E L'ARTE
COME
CAPITOLO
LA CRITICA
IV
(ANZI,
COME
MEGLIO
DI)
UNA
"FINE ART"
103
CAPITOLO V
ARTE E ANARCHIA: THE SOUL OF MAN UNDER SOCIALISM
131
NOTE
175 178
II
III
186
195
Collana di saggi e
diretta da
testi
IV
di Letterature Straniere
NOTE CAPITOLO V
La Regina
199
Gabriella Micks
e Giovanni Riccioli
NOTA BIBLIOGRAFICA
207
Man
is
least
in bis
truth.
"The
Critic as Artist"
The
truth
of metaphysics
is
the truth
of masks.
"The Truth
of
Masks"
come
in
le intenzioni.
GOETHE,
I viaggi di
W.
Meister
Alla
memona
di
mio padre
PREMESSA
Questo
zione dei
libro nasce
testi
wildiani, specialmente
crtica
sedimentata sulla
anno fa involontariamente o meno (si veda la deliberata, insidiosa demolizione operata da Andr Gide nei riguardi di chi gli avel'imva insegnato molto pi di quanto gradisse riconoscere)
portanza e
fatti
ges,
la
fondamentale
Ci
si
sta in-
Wilde
ha "quasi sempre
si
dice
la verit
prima o poi
si
viene scoperti.
Come
e perch
il
pen-
siero estetico di
Wilde contenga alcune verit sulla natura dell'arte e della critica quanto si spera d aver chiarito in questo studio, che iniziato come breve "paper" per un corso della scuola di
perfezionamento ad Harvard,
progressivamente svilup-
pato
la
na
in cui appare
per un processo
creare, ai critici
germinazione e di ramifi-
modo non
ri-
sempre evidente a
sempre pi numerosi.
accorta che la rete di
Ad un
mandi
mi sono
e di riferimenti
ri-
cos
irresisti-
bilmente accattivante,
ma
per mettere
docenti di Harvard,
(ora all'Universit di
che
la sottende, e
Miami), ed
italiani,
lontano 1974 ne
lesse la stesura
i
sue fonti pi
giudizio positivo ed
e neppure in generiche
affer-
do
cos
il
mio
vanno
i
infatti sostan-
Giovanna Tranci
de),
{autrice di
l'estetica
cato e
ro di
il
Carlo Pagetti
una
ma
sarebbe
pensie-
troppo lungo.
Wilde
"Last but non least": questo libro non sarebbe, forse, mai
stato pubblicato se
tutti
lato, sia in
piccola,
Ho cos accantonato con un certo rammarico buona parte dell'assai vasto materiale raccolto ed elaborato nel corso di parecchi anni, resistendo alla tentazione di seguire tutte le ramificazioni
ma
i
efficientissima
quipe di amici,
Antonella
Altobell, Paolo
alle meritate
Di Giampaolo
materiale.
si
chiave
erano rivelate e concentrando l'attenzione su alcuni la prima conferenza americana, i dialoghi, "The
ma mi
conoscono bene
perseguire
l'itinerario percorso
da Wilde nella sua riflessione sui problemi che pi lo interessavano e lo impegnavano, riflessione che si concreta in alcune formulazioni estetiche la cui fondamentale coerenza ed attualit mi sembrano ormai indubbie, e che rappresentano un contributo assai
valido e spesso originale.
Dopo
il
aver analizzato
come
s sia
venu-
to strutturando e precisando
cato di
dame
pi avvertita esplorasse anche aspetti e possibili valenze cui finora a quanto mi risulta s era dato poco o nessun rilievo: come
le interpretazioni
Assai numerose
le
coraggiata a proseguire
mio lavoro ed
in varia
maniera aiutata:
penso soprattutto a mio padre, purtroppo scomparso prima di poterlo vedere compiuto, ed a mia madre, che fra l'altro ha tradotto
in italiano la
prima stesura
inglese.
CAPITOLO
We
tot
Young"
">
noto come per molti decenni la critica abbia in genere liquidato l'opera di Oscar Wilde come irrimediabilmente "datata", irrecuperabile per la cultura contemporanea, pur rico-
suo autore le innegabili doti di brillante e paradossale causeur. Anzi, anche queste doti si sono poi ritorte contro di lui, facendolo sembrare solo un abile showman, un fu-
noscendo
al
nambolo verbale che si esibisce in virtuosistici salti mortali; ma, dicevano molti critici, il trapezio oscilla nel vuoto, si tratta solo di una superficie scintillante come i lustrini del costume di un acrobata: la sostanza, poca o nessuna. Ci si dimenticava o peggio si ignorava con quanta deliberriqne Wilde avesse costruito il suo personaggio di "dandy"
e di irresponsabile dilettante,
il
che
gli
permetteva
fra l'altro
di contrabbandare sotto la copertura del suo humour irriverente e paradossale idee e teorie anticonformiste, potenziai-
L
l
da documenti e
scritti
wildiani
gli ulti-
mi anni
a Parigi:
To
the world
ra", nella
modes of
triviality
and indifference and lack of care is the robe of the as this we ali need masks
1
.
Mito
e simbolo di un'epoca 2
e biografi, incapaci si direbbe di staccare occhi dal personaggio. La smisurata bibliografia biografica wildiana costituisce di per se' un interessante fenomeno:
gli
commentatori
ma
se dell'uomo
ti ci si
si
Wilde non era poeta gli mancava quel senso pi o meno drammatico di fronte alla vita che essenziale per la poesia anche se Andr Maurois ha affermato che stato "un grand pote au sens le plus complet du mot, e 'est dire un crateur de mythes" 3 non era grande narratore o drammaturgo gli mancava quell'interesse umano che condizione per la pluricentralit dei personaggi come esseri autonomi e vitali. I suoi veri, pi autentici interessi erano quelli di un critico, soprattutto di un teorico dei problemi di estetica letteraria e artisti;
con seriet dell'opera, rivisitandola da una prospettiva ormai (ma non sempre) finalmente libera dall'ottica deformante di un implacabile e sterile anche se talvol occupati
ta godibile
il
particolare gusto
il
volume di
Philippe Jullian 3 divertente, pettegolo e superficiale, ricco di inesattezze ma povero di osservazioni critiche valide: eppure,
vari studiosi lo to libri del genere
della moda retro ma anche perch se n' cominciato a riconoscere l'importanza come un mo-
vengono
in
hanno lodato e preso sul serio. Dopo aver lete su Wilde se ne sono scritti tanti mente le parole di una sua recensione a una (catti-
mento centrale nell'evoluzione delle arti moderne 6 Se la sua estetica era in massima parte ovviamente una poetica, ci non
.
toglie
le
del-
anche opposte alle sue, e infine cosa forse di rilievo anche maggiore abbia anticipato alcune delle pi significative e
tempo. An-
moda
Se Wilde potesse leggere le dozzine di biografie, scandalistiche pi che critiche, pubblicate su di lui, certo esclamerebbe
mentre invece si pu pensare che gli il recentissimo The Last Testament of Oscar Wilde di Peter Ackroyd (1983), un abilissimo "imaginary por-
uno dei principali artefici e il rappresentante pi in vista, Wilde mantiene infatti il suo ruolo, che stato definito "indispensabile" 7 di precursore, ponendo e discutendo problemi tuttora attuali da una posizione talvolta sorprendentemente analoga a quella di artisti e critici del '900, figure di punta sia nell'avanguardia modernista che nel panorama culto
,
12
13
nei quali
vi
autore, creando
un contrasto
ti e documentabili di un diretto influsso wildiano Proust, Picasso, Joyce, T.S. Eliot, Wallace Stevens, Susanne Langer,
ma
e
il
povert spirituale
Northrop Frye, Roland Barthes ed altri ancora. Le anticipazioni ed i paralleli che si possono trovare senza
troppa difficolt tra
sti le
Bentley ed
Anche trattando
mente
loghi
pati in
solo
importanti
di Wilde
sia di-
"The Decay
Intentions 9
,
of Lying" e
"The
sulla cultura
novecentesca: an-
che se alcuni (ad esempio Andr Gide e Yeats) non hanno riil loro debito verso di lui (per
ragioni facilmente comprensibili), ed anche se altri sono giunti
ha dato, nei modi della finzione scenica (c' un accenno all'ambiente in cui si svolgono e una parvenza di azione), due brillanti versioni scritte delle sue conerano pi che come anche in questo caso versazioni che
Wilde
ci
come
da D. May, che Wilde "per vie scarsamente riconosciute, su questioni di arte e letteratura, sia uno di quelli che hanno dato al XX secolo la sua voce". Wilde era com' noto un meraviglioso, affascinante
uno
unicamente a mettere in rilievo l'audacia delle tesi wildiane: pronto a cedere solo con qualche lieve riserva, ha anche la funzione di giustificare quel tono di causerie ricca di spunti paradossali e di umorismo che fa di questi dialoghi polemici un unicum nella letteratura inglese (e non solo inglese). Nonostante qualche passo di prosa suntuosa, ingioiellata secondo il gusto
decadente, di tipo flaubertiano,
la
improvvisate parabole non prive di poesia: lo attestano, fra molti, artisti ed intellettuali come Morris, Shaw,
e Yeats. Ora, proprio sfruttando la sua stregonesca abilit di conversatore sempre sul filo di un vivacissimo humour
satirico,
alla
Gide
come prosatore
squisito
lo humour e una
della teoria
certa dose di autoironia, che smussa anche l'evidente forzatura di alcuni paradossi,
concordemente con-
commedie
scrittore, la brillante
la
loro azio-
una
giare in aria,
In questa abilit di giocoliere che fa voltegsostenute dal suo soffio, una miriade di bolle di
ancor pi sugli artisti, molti dei quali ignoravano allora l'opera critica di Baudelaire e la corrispondenza
ne sui
letterati e
di Flaubert.
sapone iridescenti, Wilde veramente insuperabile. La commedia per non solo un puro dvertissement, in quanto il suo
Anche quando
in Inghilterra
al
il
improvvisamente messo
bando
14
le
dopo
il
processo e
la
condanna
di Wil-
come Masoli-
sul
.
La
Germania
tempo,
la
Cos Salom, proibita in Inghilterra, viene rappresentata in Francia, protagonista la pi grande attrice del
11
probabilmente dovuta
la
al
Wilde espone
g, la
sua estetica e
la
sua poetica:
ma
il
tono dega-
lingue
la cri-
moderne
tica
12
.
Anche
le
girandola di paradossi facevano parte della strategia adottata' da Wilde nella sua polemica contro il filisteismo della boril
ghesia e contro
L. Anceschi
14
,
"carlylismo estetico"
come
ghilterra,
la
tro-
varono grande favore in Germania (forse perch, come affermava causticamente Shaw, il pubblico tedesco non conosceva
che soffocavano la libert tistiche svincolate dal gretto moralismo o dal didatticismo imperanti. I paradossi, sempre "pericolosi", come affermava lui
stesso,
bene
'900,
poeti da cui erano state imitate). Ancora ai primi del dice un critico,
libri
le
ci
vetrine di tutte
le librerie
tedesche
le co-
strumento privilegiato per giungere ad una visione anticonvenzionale di certi problemi e intuire cos possibili risposte o soluzioni diverge, nuove, cogliendo verit
sono inoltre
lo
way
of paradoxes
is
the
way
of
De
To
test Reality
come
le
sue ope-
the Verities
Il
volume fu accolto da recensioni unanimemente favorevoli, ed una seconda edizione venne pubblicata nel 1894. Intentions ebbe grande successo, oltre che in Europa, negli Stati Uniti, e la nota saggista Agnes Repplier pubblic sulla North American Review un articolo in cui indicava la raccolta wildiana come "miglior libro dell'anno", concludendo che questo tipo di critica era quello che "crea l'atmosfera intellettuale
moderna (concludendo con un giudizio nel complesso negativo), riconosce che in questo "bisogna prenderlo sul serio anche se non alla lettera", persua monumentale Storia della
ch
tale
apparente gioco
getta luce improvvisa su questioni che un'argomentazione logica in cui finisce col lasciare i pr e i contro siano coscienziosamente soppesati
il paradosso che il gioco acrobatico sono espediventare automatici e persino meccapossono dienti a doppio taglio: nici, oscurando cosi la verit di molte idee originali. Vi comunque
di un'epoca".
In Italia la fortuna di Wilde fu grande fino all'avvento del Futurismo; pi tardi, tuttavia, d'accordo con la critica inglese
che
si
critici,
un solido lavorio intellettuale sotto la luccicante superficie della prosa di Wilde, un abile gioco mentale, una pronta intuizione di molte
verit
16
.
cezioni, la giudicarono con molta severit, senza risparmiare nemmeno le Intentions, che peraltro sono state giudicate "im-
il
pi severo di
tali critici:
adesso
hanno impedito per molto tempo di prendere sul serio il pensiero di Wilde stata l'accusa di plagio, che in parte giustificata. Aveva cominciato Whistler,
Una
16
17
cui rapporti amichevoli con Wilde (che ne ammirava moltissimo la pittura ma anche l'atteggiamento iconoclasta ed alcune idee che Whistler aveva a sua volta assorbito durante
i
un "maestro
di tutti
tempi"
le
cui
il
come
i
il
ricordo dell'omaggio
non
fu
l'isolamento dell'artista e
si
la
salotti e
come
conferenziere.
Il
uomo da
una
Ha
affermando con divertente cattiveria che il giovane esteta aveva fatto proprio il noto motto molieriano, trasformandolo in "je prends son bien o je le trouve". Per Whistler quindi Wilde non si limitava, come Molire, ad
intellettuale, e
smo
dapprima solo una gara di battute: ma nella famosa "Ten Oh Glocki^ecture" del febbraio del 1885 17 Whistler sferra
uirovioeiM offensiva contro 1" 'esteta e dilettante" Wilde (pur
smzaWiminflai),, prendendo soprattutto di mira la sua attivi-
assimilare ci che di congeniale trovava negli autori del passato ma copiava semplicemente quanto gli faceva comodo. Ci non sembra tuttavia giusto ad un esame obiettivo, e prima di definire Wilde un plagiario puro e semplice, bisognerebbe dimostrare che non riesce a costruire niente di suo: altro infatti
rjm.avx^del?iQ^iainerito;per
la
dellfi'te^tTnoviincaitQTdaicufcil pittore
Wilde ha
scelto,
affermandone
la validit.
ci interessa, e
cio
pensiero estetico, se
le
mosaico senza una loro struttura originale. Certo nel suo scritto
memo
specie
dopo che Whistler fa pubblicare; sulle tij/istei.^'Thb World" (17 novembre 1888),e."Truth" (2 gennaio 1890) due
giti v,e .cifl,
prima conferenza americana, che non volle mai pubblicare ci sono, senza menzione della fonte, interi passi che presentano poche variazioni rispetto al testo da cui sono stati tratti. Ma l'intento di Wilde era in quel caso di propagandare in America quello che chiamava il rinascimento
giovanile,
il
testo della
19
p^b'M'ide
nuoci
i.o
^^
pi importante
monumento
teo-
mnmm
irjois
sliak.stb
ali
aaaw
ih
amicoiper^que-
retico dell'Estetismo 20
dove Wilde ha acquistato una sua fisionomia stilistica, una minima astuzia avrebbe potuto facilmente mascherare certe derivazioni o riecheggiamenti da autori ben noti agli intellettuali europei del tempo. Infine, il brillante saggista avrebbe potuto anche, onestamente, citare le fonti
cc^tfe&glceip^rb^
19
he annexes everything.
use
...
True
originality
is
to be
ali
made
of a
model than
in the rejection of
Pur non volendo certo porre Wilde sullo stesso piano di Coleridge e di Baudelaire, si pu tuttavia osservare del primo che plagi, attentamente enumerati dai critici per quanto riguarda il suo pensiero filosofico, sono imponenti: perfino Wilde, con tutta la sua impudenza, non mai arrivato a leggere
i
potrebbe osservare che si tratta, da parte di Wilde, di una curioso che anche T. S. nuova manovra di copertura
Si
Wood
esprima in proposito pi o
meno
ai
di
si
talvolta
tradotta
le
dal
pro-
pensi
non
applicabile al
campo
dell'estetica: e
De Maistre,
probabilmente,
si
un passo attribuendoetc.
avrebbe in parte ragione. In parte, ma non sia pur facendo uso di uno spiritoso paraal
Bisogna certo
Wilde
qui,
contrapponendosi
concetto romantico di
ma
se
si
sua estetica
ridurrebbe a
per quanben poco. Quello che appare invero inesplicabile to affermasse che una misteriosa affinit lo legava all'anima di Poe che desse per sue intere pagine che aveva invece
pazione di una posizione critica moderna, per cui si studiano come fa lo Ellmann, senza scandalizzarsi o pronunciare moralistiche
condanne, appunto
(e
i
gli
"espropri" e
le
"spoliazioni"
i
che
poeti
grandi poeti,
come
mediocri)
addirittura
sottolinea
ai lettori la
.
il
permesso di "citarsi":
trova
ma
Valry, che
con serena improntitudine e manifesta arroganza compiono in territorio altrui 26 Ci non toglie che i plagi wildiani, o
.
cosa,
ne
anche
una
giustificazione
persuasiva 22
si
domanda 23 quan-
quanto, lo ripetiamo, siano soprattutto numerosi ed evidenti nelle conferenze giovanili, da Wilde stesso tenute in poca considerazione), costituendo
un
per nu-
"dopotutto,
le
conoscono precedenti" nel campo dell'arte e, si pu aggiungere, in quello dell'estetica, mentre Wilde, dal canto suo, afferma: "Dans l'art comme dans la nature on est toujours fils
non
si
alcu-
The The
originality
...
which we ask
It is
is
originality of treat-
Resta comunque massima parte tedeschi sia del tutto vero, il fatto che se si pu dire, sebbene ci non "Nihil est in Wilde quod prius non fuerit in Pater, Arnold, Whistler, Poe, Baudelaire, etc", si deve aggiungere "nisi Wilde unificandole ipse". La sua opera critica, in cui ricompone con tanta disinvol"rubate" le idee in un sistema coerente tura, stata paragonata dal Jackson ad una "nuova e complessa
merosi
critici,
in
who
ever invents.
e originale
known by
on
la
in proposito
le
"monete riconiate"
cordarsi che
il
Ransome],
ma
non per
soltanto data dalla sua incontestabile ed incontela formulazione della sua estetica: sopratconseguenza della sua capacit di rielaborare
CAPITOLO
II
yna
sintesi dialettica
che ha una
->
elect to
whom
beau-
only Beauty.
">
of
Art" (1882),
la
prima delle
conferenze che Oscar Wilde tenne nella sua clamorosa tourne americana, uno scritto di scarso valore letterario 1 ma
,
documento
da vari
influssi,
tesi estetiche
Nonostante
le
le
conferenze
giovane poeta
*
Questo
XIX,
n. 1-2,
~T
OS
stetismo in America
novamento
l'arte.
nel
come un vero e proprio movimento di rincampo delle arti, imponendo la propria concela
riusc a creare
un gusto sempre pi
dif-
come
una moda
lanciata
pubblico ameriutilita-
come dimostrano
si
cano a modificare
ristica in
da imparare ad apprezzare i valori della cultura e dell'arte. Pur restando esteriormente fedele al suo personaggio, Wilde
modo
propone dunque di
il
far conoscere
vera natura e
la seriet
grosso pubbli-
non mira
ma
piuttosto ad
,
co indissolubilmente associato
polari canzonette e
caricature del
5
.
apparire
un
che espone
commedie umoristiche
il
e interpreta
se. Il
un grande movimento artistico e letterario ingletono non impertinente come ad es. nei dialoghi: qual-
vuole avere
il
merito di essere
primo
storico, e
,
come
tale
il
ma anche
che paradosso necessario a mettere in rilievo la novit di quanto espone, ma Wilde evita la forma epigrammatica e tratta con
poeti e
gli artisti
che ne sono
rappresentanti pi signi-
una
certa
prudenza
il
ma
che
gli
struzione teoretica,
hanno fornito il materiale per la sua coper non passare da puro espositore. Nobrevi citazioni di Swinburne,
la
estetico
mina Ruskin,
ra
ma
fa solo
cui
pida sufficienza dei filistei. Come dir a proprosito dell'accoglienza riservata dal grosso pubblico ai preraffaelliti nelle pri-
me
ebbe grandissima importanza 7 e non fa mai il nome di Walter Pater, a cui deve la parte essenziale del suo pensiero
,
To know
a
of English educacion.
one of che necessary elements In England, then as now, it was enough for
is
men
man
to try
to lose
ali
bis rights
as a citizen 4
La conferenza-manifesto si pu dividere in tre parti di quasi eguale ampiezza. Nella prima parte Wilde cerca di determinare le caratteristiche essenziali del movimento, indicandone
" i
La "rinascenza" di cui parla Wilde era un vasto movimento, soprattutto artistico ma anche letterario, che aveva illustri rappresentanti specialmente nel
si
il
carattere dell'at-
campo
a scopo espositivo,
Anni
al
'70 e avrebbe
considerazione della
raggiunto
1885. Tuttavia
Movement", non essendo stato formalmente fondato da un gruppo di artisti con un loro manifesto, non costituiva una vera ept opria scuola organizzata, e questa vigorosa
l'"Aesthetic
identit di forma e contenuto, secondo il pensiero di Pater. La terza parte della conferenza quella esortativa e riguarda
il
la
letteratura deWestabli-
Wilde, traccia
il
nt
tere e
il
no-
me
come
quello italiano
la vita:
del secolo
XV,
ma anche
il
un
da cui Wilde cita direttamente due volte nel corso della conferenza 11 che l'estetismo inglese trov e ritrov i punti essenziali della teoria dell'arte per l'arte: oltre agli aspetti
movimento che
pu
men-
zionati
si
sono
citati, si
deve
infatti
ma
la
e per
la
la
chiarezza,
il
vigore e
co per
aggiungere fra
famosa
variet espressiva e
Dopo
un'in-
sembrerebbe che
gi al pri-
rapporto arte
morale, e
il
concetto dell'impersonalit
mo romanticismo inglese
do questa
al
liti
rinascita,
principio della
8
.
si potesse far risalire in qualche moWilde ne fissa poi il vero e proprio inizio seconda met del secolo XIX, coi Preraffael-
dell'artista:
...the poetical
Character
itself,... it is
is
It
Di questi per,
e cos di tutto
il
movimento precurso-
much
What
mancava secondo Wilde a Byron e a Wordsworth, "seemed to have been incarnate" 9 In Keats, Wilde rileva le caratteristiche essenziali proprie dell'estetismo: "the calmness and clearness of his vision, his perfect self-control, his unerring sense of beauty and his recognisenziale per la poesia, che
.
tonomia
to del
dell'arte
anche
proposi-
nega recisamente che la poesia debba proporsi un qualsiasi fine, sia pure nobilissimo, che le
dramma The
Cenci,
sia.
estraneo:
There
is
it
[The Cenci]
il
vero pre-
many
it is
spirits
said
am judge of; the Poetry, and now a days is considered the must have a purpose, which may
I
Non
la
furono soltanto
il
sontuoso decorativismo e
sendel-
be the
God
an
13
.
artst
must serve
Mammon
You
I
la sensibilit gi
decadente
am
me
for
Sans Merci" e dell'incompiuta "Ode to Melancholy" a fare di Keats nella seconda met del secolo il poe"Belle
ta prediletto,
il
Dame
of an artist
quindi giusto
trovare in Keats,
come
fa
Wilde
le
(nelle cui
Wilde, Symons e altri artisti: anche le grandi Odi, soprattutto "To a Nightingale" e quella "On a Grecian Urn" (ammiratissima da Wilde), col loro senso pessimistico della vita e
l'e-
necessa-
si
prestano ad un'interdel-
(o non premesse dell'estetismo, anche fu soltanto) un esteta: "Padre dell'estetismo, il Keats non 14 mentre il Leavis osserva che un' "esteta", dir Mario Praz
,
non fu
pretazione estetizzante,
'Endymion.
come pure
il
"noi
stessi e
lui (se
non
solo
possiamo veil
espres-
dere in
gran-
99
15 de Esteta l'unico Esteta di genio Quel "qualcosa di pi" che sfuggiva agli esteti il senso profondo della vita in tutti i suoi aspetti, "l'amore del bene e del male", l'umana comprensione per la dolorosa condizione dell'uomo, che per Keats indispensabile alla creazione della poesia pi alta e che solo si raggiunge (si veda la seconda versione, incompiuta, di
.
"
zione degli affreschi della Union Hall di Oxford (1857). Gi della "Pre-Raphaelite Brotherhood" originaria, i cui maggiori esponenti erano stati Rossetti, Holman Hunt e Millais, Wilde
loda
il
proposito di dare
alla
il
di tragica
ma
fugacit del
tempo, nel cogliere l'eterna bellezza in quell'istante duta di una goccia che la vita.
la ca-
Quando
scrisse la conferenza-manifesto,
Wilde era
tutto
deve a Morris se al ruskiniano realismo antiaccademico di Holman Hunt venne sostituito "a more exquisite spirit of choice, a more faultless devotion to beauty, a more intense 19 Wilde esalta Morris ("a master of seeking for perfection" ali exquisite design and of ali spiritual vision") perch quest'artista ha compreso che "the dose imitation of Nature is
che
si
.
imbevuto delle idee fondamentali di Pater, di cui ritrova la prima radice in Keats (si pensi alla "Conclusion" di The Renaissance) 16 Anche uno dei punti essenziali della posizione di
.
Quest'osservazio-
ne importante, perch mentre, anticipa la posizione antimimetica sostenuta in "The Decay of Lying", rivela gi chiara-
Wilde,
la
il
nei confronti delle dottrine di Ruskin, opposizione che trova di l sua netta e motivata espressione in "L'Envoi", saggio
poco posteriore
alla
conferenza.
La parte
espositiva di
of
Art"
si lodano si chiude cos con l'esaltazione di Morris, del quale inoltre la precisione e la chiarezza di linguaggio e di visione
Ma
di
in poesia:
Wilde non
che
la
iaW.'l lunghissimo
poema morrisiano
che perch
cfS^ nordiche rivissute attraverso una visione medievaleggiante in'tW'r uh' variopinto, suggestivo arazzo riccamente decofatvi:cbm;pr^esgriiplare di quello "squisito spirito di scelta quel che a ift^tta^cakfteteco di ogni grande poesia.
!
il
gi
Wilde non pensa tanto al primo gruppo, che pure ammirava il poeta e aveva iniziato la rivolta contro il conquanto
al
Ma
Mor-
rs^HevV^tM 'revival of the decorative arts by which he has given to oFlhtliVi'dualised romantic movement the social idea
Ha di^
I
s6c5' l; Ekctor
<
also" 21
Per tracciare
caratteri essen-
di de-
ziali 'Hra^s'trrtic
Movement
f)
31
gonisti, a
maria, in
moralistico di questa
tier e di
sulle
orme
di
Gau-
a Rossetti
23
allo stesso
Swin-
re
burne, contatti questi di fondamentale importanza per lo sviluppo della nuova estetica24 Caratteristico del taglio che Wil.
invece,
come
si
de ha dato al suo argomento nella conferenza inoltre il fatto che non parli mai dei nuovi mondi poetici o pittorici legati
a
un particolare modo di sentire in antitesi all'ethos inglese del tempo quella fusione di sensualit e misticismo che caratteristica della poesia come della pittura dei preraffaelliti.
mentre dei maggiori esponenti preraffaelliti espone con una certa ampiezza e loda ripetutamente le innovazioni tecniche: proprio da quest'aspetto della loro arte che riprende lo spunto per la seconda parte, teorica,
denza
dell'arte dalla morale,
della conferenza-manifesto.
te,
che lo stesso
Wilde
in genere
non
fa
troviamo solo rapidi accenni alle opere di BtiftreJones, di cui Wilde aveva gi parlato con ammirazione fiel '77, uno brevissimo alle sue "dame e cavalieri" in cui si rivela lo
squisito spirito di scelta dell'artista, e
Ad esempio,
dicata libert
classico del
decadentismo edonistii
un
semmai
I
la
po
processo
il
ispirazione:
remember
I
once, in talking to
Mr
Burne-Jories about
modem science,
more
rizzato negli
"The more
.
peccaminose
angels
tality of the
wings are
my protest
in
soul"
Ma
il
Dorian vengono velate con una discrezione quasi dickensiana. E solo nella Salom, composta nel '91 a Parigi dove
la
le sollecitazioni
si
del clima
let-
anche di Swinburne, che pure aveva, secondo quanto scriver viene citato pi volte e che Wilde nel 1889 (all'inizio di un'importante recensione, nel com-
"Proba
Presentato
lizzate,
il
sono ana-
26
infiammato "by a
gli
Poems and Ballads, Third Sevolume of very perfect and very poi-
Wilde passa ora ad esporre con chiarezza i principi informatori del nuovo movimento. Qui, invertendo l'ordine di
esposizione, importante rilevare la netta opposizione (di ori-
sonous poetry"
movimento
estetizzante,
Wilde tace
gine baudelairiana) di
colt
Wilde
emotiva che
al
si
e di sfida
alle
posizione
non
poesia:
32
33
of joy
is
lected in tranquillity"
sonal cry of pain, and the real expericnces of the artist are always those
which do not find their direct expression but are gathered up and absorbed into some artistic form which scems, from such real experiences, to be the furthest removed and the most alien 27
.
una
tiva.
Gi
in
pu essere considerata come l'analisi di le quali deve passare ogni opera creaquesto scritto Wilde nega, sia pure in forma assai
il
attenuata e indirettamente,
e di poesia
come effusione
incontrollata di sentimento,
come
.
non sono tali n per una visione intellettuale, n per un'emozine appassionata, ma per la forma, e dopo aver citato Baudelaire Wilde cos conclude:
L'arte, la poesia,
poi far in
modo
pi articolato in
"The
Critic as Artist"* 1
The
entirc subordination of
ali
intellcctual
is
and emotional
faculties to
of our Renaissance 28
la tecnica,
le
gran-
epoche non di maggior sentimento o di entusiasmo per l'arte, ma anzitutto e specialmente di nuovi perfezionamenti tecnici,
come
29
.
Lo
nuovi metri introdotti in Inghilterra da D. G. Rossetti e da Swinburne. Cos nell'elaborazione del materiale (pietra, colore, suoni e parole)
si
rivela
Ancora una volta il processo poetico gli appare esemplarmente descritto e realizzato da Keats, che in una lettera (citata da Wilde) esprime la speranza di aver sostituito al "poetic ardour and fire" delle prime composizioni (la lettera del settembre 1819) "a more thoughtful and quiet power". "1 want to compose without this fever", aggiunge il poeta 52 questa "febbre" viene chiaramente (e giustamente) interpretata da Wilde come il momento in cui l'immaginazione, intrisa di emotivit, non ancora controllata, dominata, decantata dal poeta, lucido, distaccato, padrone di s, artefice e non vate. Sempre in questa seconda parte della conferenza, Wilde esamina un altro punto fondamentale della sua concezione estetica: "We have seen the artistic spirit working... now I would
its
Questa distinzione
tra
forma
criticism of life
ali" 50
.
Messa
Wilde passa
a trattare
il
problema
Of
work of
art;
they are always one. But for purposcs of analysis, and setting the
wc can
infelice-
il
them'
4
.
Wilde accenna
all'interesse
che
tale
problema ha suscitato in problema ci sembra a prima vista del tutto superato nell'estetica moderna, ma in Wilde si tratta di un aspetto della sua polemica per l'autonomia dell'arte. La preoccupazione che la poesia, proponendosi fini etici e sociali, perda la purezza
Il
da Platone a Leonardo, da Schiller a Goethe e a Poe, di cui loda "The Philosophy of Composition"
vari pensatori e artisti,
sua definizione
come "emotion
recol-
*A
Keats,
venuto
in
modo
la
originale
che
The recogrtion
ftct,
estendendo
de ha
of separate retira for the trtist, a consciousness of
il
demerito
the absolute difference betveen the world of art and the world of rcal
di esporlo, copiando
della
punti essenziali
but
is
great imaginative
work and of
ali
great
si
domanda dove
si
possa trovare
concedendo che
l'artista se
ne possa oc-
prima parte di "The School of Giorgione" senza fare il nome dell'autore. La critica popolare tradizionale, dice Pater, crede che uno stesso "pensiero immaginativo" possa essere tradotto mediante l'uso di tecniche insegnabili diverse indifferentemente in pittura, musica o poesia, negando importanza all'elemento sensibile dell'arte; mentre il materiale sensibile
di ogni opera d'arte ha, in ciascuna delle diverse arti,
ciale qualit di bellezza
cupare
una spe-
work"
non
La
un ordine
skiniana di Morris
autentica ha
a cui
Wilde aderiva
il
l'opera d'arte
ha uno speciale
un valore
sociale per
modo
bilit
di pervenire all'immaginazione,
dono che
verso
il
poeta e
"
l'artista
offrono
alla societ.
ma che
letizia
in pittura,
it is,
unique plcdge. as
is
that
o di
timento,
il
amarezza o di serenit, che manifesta il suo senproblema che vive emotivamente. Noi lo accettiadiversi aspetti dell'animo
always in Dutch painting, as often also in the works of Titian or Veronese, is quite independent of anything definitcly poetica! in the
umano, quali apnei personaggi di un dramma o paiono potremmo dire di una commedia e che per noi giustificato da una sola cosa: la bellezza pura, ossia la forma perfetta della sua espressione.
accompanies ...these essential pictorial qualities must first of it as directly and sensuously as a fragment of Venctian glass; and through this delight alone becomc the vehiclc of whatever poetry
subject
it
ali
dclight
shadow
for a
few moment*
on the wall or
floor...
38
a
Wilde non
si
interessa.
Compiuto
del contenuto,
punto
di vista
Wilde
passa, attraverso
il
concetto di "mes-
saggio"
alla
Tutto questo viene ripetuto con qualche lieve mutamento o variazione da Wilde. Pater menziona la Discesa dalla Croce di Rubens e cos Wilde, il quale per d la descrizione del quadro per mettere in pi forte opposizione la gioia dell'arte mediante
il
il
il
tragico
contenuto rappresentato.
E quando
si
non
?*
37
manca
secondo
l'espres-
Dopo
forma illogica di una mostruosa tendenza e sforzo di ciascuna 42 Poche pagine a un segno collocato oltre la propria natura" pi avanti, tuttavia, e neW Aestbetica in nuce, Croce loda l'attivit estetica di Pater, che con pochi altri (Baudelaire, Flau.
condi-
bert,
fi
De
positivistici
43
.
della
faticosa
vacuit
dei
cosiddetti
coming of poetry into painting, by fine gradations upwards: from Japanese fan-painting, for instance, where we get, first, only
trace the
idealisti"
citata
Di questo
il
ulteriore passaggio
non
vi traccia in
Wilde,
("music being the typical, or ideally consummate art"), che tale preminenza della musica sulle altre arti non ha il carattere metafisico che aveva nel romanticismo tedesco.
Siamo
paganda
pri-
ma
modem
is
ci
Wilde
"It
is
tratta in
questa sede,
morale.
sia
of the sensuous element of art; and so the real influence of the arts
porto tra
l'arte e la
hidden from many of us: only a few, escaping from the tyranny of the soul, have learned the secret of those high hours when thought is not 40
\
not an increased moral sense, an increased moral dice Wilde al suo supervision that your literature needs"
Wilde accetta
arte
(
anzi, vi insiste
"Indeed, one should never talk of a moral or an immoral poem poems are either well written or badly writpubblico
ten, that
is
ali"
44
.
A questo proposito,
Wilde
cita in parte
una
varie arti,
ma non sembra
le
acco-
Eckermann,
pro-
per
quale Byron, sebbene dotato di grande talento, non contribuiva coi suoi scritti ad educare l'umanit, afferma:
il
ne di un'altra, attingendovi nuove forze. Non segue quindi la transizione di Pater che da questa tendenza di ogni arte verso un'altra passa ad affermare che "Ali art constantly aspires towards the condition of music" 41 curioso che in merito a questa teoria, Croce scriva con strana incomprensione: "Il Pater... mentre asserisce che ciascun' arte ha "il suo specifico ordine
.
la temerariet, la grandiosit di Byron, tutto questo non forma forse? Bisogna stare attenti a non cercare la cultura solo in ci che esclusivamente puro e morale. Tutto ci che grande con5 tribuisce alla nostra educazione, non appena ce ne rendiamo conto"
"L'ardimento,
ci
di impressioni e
un
riferimento a Byron e cita solo la parte finale dell'asserzione goethiana. Cos il problema del rapporto tra arte e morale (discusso da Swinburne specialmente nel
Wilde omette
il
"tende
alla
condizione della
il
38
39
...As in
your
cities
so in your literature,
it is
il
richiamo oraziano)
la "cit",
l'anti-
lacking.
in-
simbolo di
work
is
dependence of a nation must not be confused with any intellectual isolation ...This devotion tb beauty and to the creation of beautiful things
is
the test of
ali
Questa distinzione tra arte e morale pu essere considerata uno degli aspetti essenziali dell'autonomia dell'arte, ma le considerazioni che la precedono sull'effetto dell'arte orientale sono proprie di un'estetica decadente che appare pi esplicita nella parte della
l'arte.
si rendesse conto che, come morte degli dei del mondo antico, la morte di Dio rappresentava ora un'analoga bench ovviamente diversa crisi spirituale. Questo era quanto sentiva Pater: ma certo che il trauma causato in Francia dalla sconfitta nazionale prima e da quella
gi la
della
Comune
parigina poi,
si
conferenza dedicata
al
Se l'amore delle cose belle preludio a ogni conoscenza e saggezza, ci sono tuttavia dei momenti in cui la saggezza
diventa un fardello e
ticism" 47
conoscenza tutt'uno col dolore, perch "as every body has its shadow so every soul has its scepla
.
veda la polemica, vivacissima prefazione- manifesto (1834) di Mademoiselle de Maupin), aspetto antiromantico espresso nella formula "l'art pour l'art", nella reazione al poetaestranea
(si
vate,
ma
Come
armate
si
Nei momenti
di disperazione
possiamo dirigerci
le
napoleoniche invadevano
Germania,
cos Gautier
non
cura
sempre dell'oblio e una grande gioia, dove si pu rimanere, sebbene per un breve istante, "apart from the division and terror of the world" 48 la nota dominante della poesia di
Emaux
Cames 51 Qui
.
si
pu vedere
il
per l'arte come difesa della sua autonomia, a quella dell'astrazione dell'artista dalla vita sociale e da ogni partecipazio-
de o, aggiungiamo noi, il concetto di Schopenhauer. I riferimenti a Gautier sono numerosi in "The English Renaissance of Art", in quanto nella sua poetica Wilde, come gi Svvinburne e Pater, trova espressi con chiarezza i principi basilari
dell'estetismo. Sia la "Prface" alla
ne
alle
artistic
VI edizione
di
Emaux
et
form; but one land, the land of Beauty". Attenua per qui
il
Cames
per
la
scritta nel
il
1872,
sia
tempo, chiude
r assai pi recisamente
come
risultato di
un
deliberato, te-
sembra essere pi remoto dalla sua epoca "is he who mirrors it best, because he has stripped life of what is accidental and
transitory,
. . .
nace lavoro sulla resistente materia, che di questa resistenza si avvalora concetto questo contrario a quello della roman-
obscure
to us"
32
.
femminea effusione
senti-
40
41
"f
I!
complementare irrazionalismo: "Phiand creeds follow one another like the whithered leaves of autumn; but what is beautiful is a Joy for ali seasons and a possession for ali eternity" 53 Il ritizzante completata dal
fall
Tra
critici
al
losophies
away
like sand,
e validit
il
ferimento al'Endymion keatsiano vale anche per la poca stima che il poeta aveva del pensiero discorsivo quale mezzo per raggiungere una verit assoluta.
Infine, per completare la sua
poche pagine dedicate a Wilde nel suo volume The Last Romantics, Graham Hough. Lo Hough parla di "hotch-potch" e di "patch-
summa
estetizzante,
gli
Wilde
uomi-
work muddle" a proposito della nuova teoria estetica diffusa da Wilde nelle conferenze americane: in particolare, il critico accusa Wilde di aver "pesantemente saccheggiato" Whistler
a proposito della posizione del critico e della libert dell'arte
adopera
tutti
da quelli di pensiero e contemplativi, esibisce per questi ultimi anche l'ormai per noi famigerata "fiamma gemni di azione
mea"
da ogni considerazione di carattere etico 57 Per quanto riguarda la posizione del critico d'arte nel mondo della cultura, Wilde dedica all'argomento poco pi di mezza pagina, in cui sotto
.
and not ...the fruits of experience" e devono sempre ardere di una delle passioni "of this fiery-coloured world" 54 la passione per la bellezza generata dalle arti decoperience
,
movimento
un accenno alla satira del Gilbert in Patience), afferma con una battuta alla Whistler che "the first duty of
persona
(vi
"any
row
mini di azione,
movimento per
la rinascita dell'arte
deve
es-
moderna
"bar.
ren without industry, industry without art is barbarism" 35 Wilde passa cosi dall'effetto che l'arte decorativa esercita sull'animo individuale all'effetto sociale, all'importanza che essa ha nella formazione di una pi elevata umanit, avendo gi
parlato della sua azione preparatoria alla formazione degli
artisti.
hold his tongue at ali times, and upon ali un grand advantage de n'avoir rien fait, mais 58 il ne faut pas en abuser" Questo perch solo l'artista competente in materia d'arte, e nessun giudizio del pubblico o dei critici pu toccarlo o influenzarlo (e qui Wilde cita un passo da una lettera di Keats: "I have not the slightest feel
an art
critic is to
subjects: C'est
or to anything in existence but the Eternai Being, the Principle of Beauty, and the
of humility towards the Public
Memory
il
of great
Men" 59 Wilde
.
il
"vero"
Seguono, dopo una citazione dalla Repubblica di Platone, altre citazioni soprattutto da Goethe, Ruskin e Morris. Ci sembra inutile esporre
le tessere e
i
funzione di educare
sprezzantemente
Wilde nega
il
each of
life is
art" 36
"The
Critic as Artist":
42
43
For
si
sono
citati e
come
si
fatto osservare
companied by the
waste
its
it
will be sure to
proposito dell'imitazione della Natura. Ancora pi chiaro in questo senso il seguente passo in parte gi citato:
poems Indeed, one should never talk of a moral or an immoral poem are either well written or badly written, that is ali. And, indeed, any elements of morata or implied reference to a standard of good or evil in art is often a sign of a certain incompleteness of vision, often a note of discord in the harmony of an imaginative creation; for ali good work
aims
Il
at a purely artistic effect
La facolt
per
62
.
mo
creazione di opere d'arte che per ogni forma di cultura; siaquindi lontani, come si vede, dall'indiscriminato disprez-
zo che Whistler riversa, in toni curiosamente biblici, sui critici e sulla critica in generale. In secondo luogo, l'autonomia dell'arte era gi stata affermata, prima e con pi risonanza che da Whistler, almeno fino alla famosa conferenza "Ten O'
uno standard etico che in Ruskin determina il giudizio estetico appare, come si vede, gi nettissimo nella conferenza, e quindi per "L'Envoi" non si pu certo parlare
rifiuto di
dovr piuttosto vedere il breve saggio come l'espressione pi meditata e programmaticamente definita di un dissenso implicito nell'estetica che Wildi disinvolto ripensamento,
si
ma
Clock" (1885), da Swinburne e da Pater, e molto prima di loro da Keats, ed infatti a quest'ultimo che Wilde, come si visto, si richiama, pi che a quanto potr avergli detto in conversazione (ripetendo le idee di Dgas) Whistler, quando
erano ancora amici.
de stava elaborando in questi anni. In una lettera all'editore americano che poco dopo avrebbe pubblicato il volumetto di versi del Rodd con la prefazione di Wilde, quest'ultimo sembra annettere grande importanza all'"Envoi":
The
sia riuscito nel
suo
ture from
aesthetic
Mr Ruskin
is most important, signifying my new deparand the Pre-Raphaelites, and marks an era in the
.
movement 63
Morris.
Va
mentatori
lo stesso
Wilde
gli
si
L'immodestia caratteristica, ma in effetti "L'Envoi" ha una sua importanza nella storia del movimento almeno per quanto riguarda l'evoluzione del pensiero wildiano, in quanto
qui troviamo riformulati in maniera pi sintetica e decisa i principi teorizzati nella prima conferenza: pi che le idee, il to-
con
la
consueta
in
di-
sinvoltura a ripudiare
del febbraio 1882
ferenza),
fatto
insegnamenti ruskiniani
un saggio
(a un solo mese di distanza quindi dalla con"L'Envoi" 61 In realt, qui Wilde non ripudia afquell'aspetto del pensiero di Ruskin che aveva accettato
.
Wilde non avesse pi motivo di attenuare il proprio dissenso, anche se permane immutata - n verr mai meno la sincera ammirazione per il maestro, di cui sei anni pi tardi, in una lettera allo stesso Ruskin, mono ad essere diverso, come
-
se
ha un valore funzionale: rende invece esplicita la sua divergenza sul piano estetico, divergenza per altro assai chiara anche in "The English Renaissance", come risulta ad esempio
ben colto le caratteristiche essenziali; dopo esserI learned si nuovamente riconosciuto suo discepolo ("From you nothing but w hat was good"), infatti, leggiamo:
stra di aver
44
45
There
is something in you of prophet, of priest, and of poet, and to you the gods gave eloquence such as they havc given to none other, so that your message might come to us with the fire of passion, and
the marvel of music, making the deaf to hear, and the blind to see 64
pittori preraffaelliti, la
"departure"
il
Wilde afferma: "Well, as regards the religious feeling of the dose of the passage, I do not think I need speak about that. Religion springs from religious feeling, art from artistic feeling: you never get one from the other" 68 Forse Wilde avr qui avuto presente anche un altro passo ruskiniano, in cui il
.
piuttosto rendendo esplicite certe riserve appena accennate nella conferenza nelT applicare con rigore gi
i
nel rinnegarne
valore,
ma
"The
direc-
criteri,
men;
enunciati in
delight" deriva "from the subject never, but from the pictorial charm only" 65 Partendo da questa premessa, Wilde con-
such
quisite painting
Whistler and Albert Moore... For the quality of their excomes from a certain form and choice of beautiful workmanship, which, rejecting ali literary reminiscensce and ali metaphysical idea, is in itself entirely satisfactory 66
as
.
men
Grosvenor Gallery del 1877 70 anno in cui Wilde era ancora un ruskiniano di stretta osservanza e in cui ci fu la clamorosa disputa, culminata com' noto in un processo, tra Ruskin e il pugnace pittore 71 che abbondano nelle conmostra
alla
,
Ne consegue
rare
re qui
si
visto a vene-
Ruskin come un maestro, Wilde non pu non manifestaapertamente il proprio dissenso da un aspetto dell'inse-
da un passo di una seconda recensione wildiana alla mostra della Grosvenor Gallery del 1879. Qui Wilde, dopo aver affermato che il "wonderful and eccentric. genius" di Whipati
stler
gnamento ruskiniano:
Now,
this increased sense of the absolutely satisfying value of beautiful this recognition of the primary importance of the sensuous element in art, this love of art for art's sake, is the point in which we of the younger school have made departure from the teaching of Mr Ruskin, a departure definite and different and decisive. ...in
workmanship,
some more of
uno
in particolare
element in art, his whole method of approaching art, we are no longer with him; for the keystone to his aesthetic system is ethical always67
.
de cominciava ad allontanarsi dalle posizioni del maestro, e l'amicizia e l'ammirazione nutrita e proclamata da Wilde per
il
pittore
nemico
di
La posizione affermata con chiarezza nell'"Envoi" verr ribadita un anno pi tardi nella "Lecture to Art Students" (giugno 1883): dopo aver citato un passo da The Two Patbs di Ruskin, di cui loda la "perfect and picturesque imagery",
to giudicare
L'"Envoi" prosegue sottolineando come Ruskin sia soliun quadro dal numero di nobili idee morali che
esso esprime, e
come per
lui la
A(\
il
la
limiti del-
dopo l'inequivocabile "departure" proclamata nell'"Envoi", come non accusare Wilde di leggerezza e di faciloneria quando lo si vede tentare un funambolesco recupero
cialmente
di certe tesi ruskiniane, e anzi addirittura
mer
maldestramente com-
numerosi scritti ruskiniani, l'importante e notissimo capitolo "The Nature of Gothic" delle Stones of Vertice (1851-1853), bibbia dei primi Preraffaelliti e William Morris. Come si vedr, del saggio ruskiniano Wilde accetta la denuncia della degradazione cui l'artigiano sottoposto nella societ industrializzata
le arti
It
giovane ribelle
le
Fra coloro che accusano Wilde di non essere riuscito a conciliare l'estetismo
con
le
il
pi perentorio Gra-
contemporanea, con
decorative,
la
conseguente degradazione
del-
ma
respinge passi
it is
come
seguenti:
che dedica alcune pagine a demolire The Picture Gray, liquidando poi in poche righe il pensiero esteDonati of tico di Wilde, del quale esamina solo le conferenze americane senza neanche nominare le Intentions, opera da tutti conside-
ham Hough,
nevertheless a most important truth, chat no architecturc can bc truly noble which is not imperfect. ... accurately speaking, no good work whatever can be perfect, and the
secms
rata
come
maturae
originale.
Hough
trova
of art. ...Ali the imperfections which have been divinely appointed, that the law of human life may be Effort, and the law of human judgment, Mercy. Accept this thcn for a universal law, that neither architecture nor any other noble work of man can be good unless it be imperfect 74
.
always a sign of a misunderstanding of the ends things are literally better, lovelier, and more beloved for
is
superficie colorata
Pater, che
nel
1882
e pubbli-
col titolo
"Art and
Ribadendo come per gli altri appartenenti alla 'nuova scuonon siano quelle della morale, Wilde conclude che le buone intenzioni sono valide solo "in an ethical system ...of any gentle mercy" (il riferimento al passo che si
'
nell'esprimere
la
opera
76
.
qui
le
il
critico
attenzione
citato di Ruskin evidente), ma che soltanto le creazioni concretamente realizzate secondo criteri esclusivamente artistici e
che mirino
ai fini di
alla
razione
ter,
una valutazione estetica 75 L'influsso di Paevidentissimo anche nell'"Envoi" in cui ricorrono frasi
Ora, proprio su questo punto che si fonder la conciliazione cercata, anche se qui solo intravista da Wilde, ma che verr ripresa e chiaramente indicata in "The Soul of Man Under Socialism". Secondo Wilde, un quadro ha valore artistico per
(nel
i
ed espressioni riprese verbatm da "The School of Giorgione", spinge cos Wilde a ripudiare apertamente quella parte dell'insegnamento ruskiniano che era veramente antitetica ai principi essenziali dell'estetismo. Ora per, dicono i critici spe-
il
esprime
personalit arti-
"The
48
49
SI'
I
la
il
movi per
mento
non
tivit.
Restituendo all'operaio
la possibilit di creare
opere de-
da
temente Wilde non considera l'eventuale "messaggio" (che invece per Ruskin era una espressione di religiosit o moralit)
gli si
meno
teoin
offre
il
mezzo per un
of Art",
do not want the rich to possess more beautiful things but the poor to create more beautiful things;
Wilde afferma:
for every
"We
quanto da macchina che diventato lo si ritrasforma in uo" 'I have tried to make each mo. E qui Wilde cita Morris:
of
my
workers an
" 80
.
man
la
is
poor
who
cannot create"
77
.
Come
Ruskin,
man'
la
Il
say an artist
mean
Wilde vede
dove l'operaio
ormai solo emblema di una pi generale condizione umana un pezzo di ingranaggio nella mostruosa macchina dell'industrialismo'. La diagnosi ruskiniana, espressa in termini di
biblica, appassionata eloquenza, tuttora di
qui
una continua Bildung l'imperativo di un'etica immoralistica dell'estetismo (non c' una contradicto in adjecto) e aiutare lo sviluppo della personalit, sia pure scrivendo un'Utopia
in
sociale:
grande
attualit:
un paradossale,
dividualismo,
Il
ma
plurin-
We have
.
much
studied and
much
come vedremo.
invention of the division of labour; only we give it a false name. It Dividis not, truly speaking, the labour that is divided; but the men:
arte
pura e
crumbs of
a
life;
so that
ali
the
ali
little
in
man
is
not enough to
make
a pin or the
head of
oux manufacturing cities... is that we manufacture everything there except men. ...It is not that men are ili fed, but that they have no pleasure in the work by which they make their bread, and therefore look to wealth as the only means of
pleasure 78
.
teorie
che quest'ultimo,
sotto
l'influsso
"The Nature
of
Gothic", era andato esponendo in quegli anni (soprattutto a partire dal 1877) in numerose conferenze e pubblicazioni. La prima e pi significativa, per Wilde, delle conferenze morrisiane quella che l'artista pronunci nel '77, col titolo "The
Decorative Arts" (poi pubblicata l'anno successivo
Lesser Arts"), in cui
zio
il
si
rivolge solo
ma
lavoratori dovrebbe
propone di restituire loro quella gioia che scomparsa dalla loro vita con l'avvento della societ industriale, che ha spento in loro ogni creativit obbligandoli a produrre meccanicamente brutti oggetti in serie, semplici copie del tutto identiche tra loro di un brutto properch
si
come "The
Morris esordisce col lamentare il divorcaratteristico del suo tempo tra le arti maggiori e quelle
le sviliva
e mortificava en.
trambe con
le
non pu
la
in alcun
modo
modificare secon-
Di
qui
l'impoverimento
della
gretta
do
il
materialistica societ
to
57
sono o eliminate come inutili, o esclusivo privilegio di pochi, mentre le masse si abbrutiscono in un lavoro
l'arte e la bellezza
mia
dell'arte).
Wilde oscillerebbe
cosi
continuamente
il
che
non
esatto
che umilia
squallore e
la la
intui-
bruttezza.
in
si
smo estemporaneo".
Wellek presenta
cata
cos
i
due termini
principali dell'asserita
givc people pleasure in the things they must perforce use, that is one great office of decoration; to give people pleasure in the things
To
con
la teoria dell'arte
al
is
it
82
.
torre d'avorio,
un
iso-
come
che solo pochi ne godano, ingiusto quanto sarebbe ingiusto che un ricco mangi vivande rare e delicate mentre intorno a lui gli altri muoiono di fame. Attraverso
la
misura della vita, e la vita va vissuta per amore dell'arte" e per cui Wilde, sotto l'influsso di Ruskin
si
pu raggiun-
una societ pi
vissuta,
dovrebbe
es-
perch "every
this
Il
"This dream,
hope"
Morris
renza: evidentemente
sono anche
scritto:
sogno e la speranza di Wilde, in questo primo pi compiuta ed articolata espressione ne sar "The
il
Wellek nega ogni valore a queste idee Ruskin e di Morris che, sebbene allora fallissero in massidi ma parte sul piano pratico, precorrono, come sappiamo, alcuni principi informatori dell'urbanistica e dell'architettura con-
Soul of
Man Under
Socialism."
il
temporanea, nonch
si
il
ma
in
fortemente negativa,
quanto
che Wilde pu avere per noi al suo ruolo tradizionale, storico di rappresentante esemplare degli eccessi, delle assurdit e delle
contraddizioni che viziano a suo dire l'estetismo, senza cogliere
gli aspetti vitali e anticipatori di
Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Alvar Aalto, e altri 85 Come si vede, quindi, il secondo termine della contraddizione diventa per Wellek un estetismo
pensi ai
di
.
nomi
integrale, che
secondo
il
compiuta e irresponsabile in "The Soul of Man Under Socialism." A nostro parere, la soluzione^del problema implicita
prima conferenza, come quello, ad esempio, il poeta consideri la sua opera coestrinseco, ma ammette, citando Milton, che uscendo dall'ambito della pura poesia possa svolgere un'attivit pratica proponendosi fini sociali o politici, fra
in vari passi della in cui
critiche
moderne
tra
dell'estetica wildiana.
to che zione,
si
ora esaminato
contraddii
ma
due diversi
tre:
estetismo. Per
critico
ter-
quali
pu
s?
5?
bellezza.
Secondo Wilde,
infine,
non
fermazione dell'autonomia dell'arte e quella della sua azione formativa nell'ambito della societ, in quanto solo se arte
pura, cio senza finalit pratiche di qualsiasi natura
(e
quindi
neanche umanit 86
.
sociali),
l'arte
pu educare
ad
una
superiore
funzione dell'arte come elemento essenziale della armoniosa Bildung di una personalit umana ricca e comla
Per Wilde,
CAPITOLO
III
si espli-
non
is
si
"the good
is
we
Iw
what we become through it" 87 Solo cos l'arte pu essere un principio attivo di rigenerazione individuale e sociale.
Dall'esame di questo primo documento delle idee estetiche sostenute e diffuse da Wilde, ci sembra di poter concludere che "The English Renaissance of Art", sebbene scritta in uno stadio stilisticamente ancora rudimentale rispetto alla
finezza polemica,
la scaltrita
">
of
dall'essere un informe "guazzabuglio" (come avevano sostenuto generalmente i critici) che rispecchierebbe la confusione mentale del suo autore possiesi articola chiaramente in una argomentazioni in complesso ben concatenate fra di loro A mio avviso, proprio risalendo alle prime formulazioni estetiche wildiane ed analizzandole che si possono infatti
due dialoghi
"The Soul
SA
mondo che
l'arte;
e nessuno pi sicuro
di collegprsi al
mondo che
l'arte.
- ->
Sebbene ogni
una
i
partico-
che
la
sottende, in genere
critici
pur cosi attenti a rintracciare e studiare fonti, accertate o meno, dell'opera di Wilde sembrano aver tenuto scarso conto
pu
pu desumere
de fa pronunciare
visione
altri sofisticati e
commedie. Tale
atti-
hannno
particolare rilievo le
numero-
mostrano con quanta intelligente atten2one Wilde seguisse la cultura contemporanea, pronto non solo a coglierne gli umori e le no vit ma anche a proporre al suo
T7
testi del
alla
conclusione
che come
che non
Goethe, Arnold, e Pater non si stanca di sostenere. stato giustamente osservato che nel critico militante degli anni 1885-90 che si affermano per la prima volta le migliori qualiquel 1891 che pubblicazione quasi simultaneamente delle sue opere pi importanti, in cui la sua visione della vita e dei suoi rap1 ,
Wilde
Occore quindi esaminare pur brevemente questa Weltanschauung wildiana, rilevando quei punti in cui coincide con quella di Pater e quelli in cui invece differisce dalla dottrina che il maestro aveva enunsia
vede
ciato in
modo
pi
sommesso
le
ri-
fiutandosi di vedere
se e
si esprime pi compiutamente ed organicamenQuesto vale soprattutto per due dialoghi delle Intentions, anche se l'attenzione del pubblico e degli studiosi sempre
i
terminando con quella che a molti apparsa una totale palinodia, la sezione finale del famoso ed importante saggio
"Style" (1888) che pu considerarsi una sorta di credo
co per "l'insolita fermezza" con cui Pater enuncia qui
teoria dell'arte e della vita
3
.
estetila
sua
come unico documento dell'atteggiamento wildiano nei confronti della vita e dell'arte ci pare per un errore di prospettiva critica, in quanto come risulta chiaro leggendo la "Pre-
pubblicazione di
notoria "Conclu-
compariva
importanti sostenute altrove da Wilde in tale opera vengono riprese senza variazioni di rilievo (e talvolta letteralmente: come Arnold, anche Wilde non aveva esitazione a ripetersi
se lo riteneva
smo oxoniense ed
ciato
opportuno)
ma
accentuando deliberatamente
gli
ripensamenti
elementi pi esteriori ed outr, quindi deteriori, del gusto decadente, buona parte delle teorie che nel loro sviluppo dialet-
appaiono pi chiare nei dialoghi, sui quali quindi opportuno basarsi per ricostruire il pensiero wildiano in modo
tico
ad attenuare la portata e le implicazioni di quanto nelle sue opere poteva apparire troppo anticonformista ed audace. Si veda in proposito la nota aggiunta dall'autore alla
sempre
volti
terza edizione di
che ne
risulti la
La
*.'
critica
il
definire
pensiero wildiano
conceived
it
it
versione annacquata e involgarita dell'insegnamento di Walter Pater e nulla pi, oltre che ingiusto sbagliato, co-
whose hands
it
might possibly mislead some of those young men into might fall. On the whole, I have thought it best to reprint
slight
here, with
I
some
it
closer to
my
originai
me
uno dei
meaning.
dotto e talvolta acuto Bendz che dopo un paziente e minuzioso lavoro di collazione tra i
by
il
L'ansiosa cautela ed
58
59
cui questa nota formulata basterebbero da soli a farci capire il carattere quasi morbosamente schivo del pur intellettualmente spesso assai ardito Pater, timidissimo nei rapporti sociali e quasi sempre, per sua scelta, recluso nell'addormentata e conformista
sa" assunta dal giovane Pater agli inizi della sua carriera letteraria (com' noto, la "Conclusion" nella sua prima versione, praticamente
del
1868)
protagonista del
os-
non
si
romanzo wildiano
ste troppo, e
Acutamente Pater
pu quindi facilmente comprendere il naturale anche se, ovviamente, non esplicito disagio del timoroso professore del Brasenose College nei riguardi di quegli "young
troppo esclusivamente, sull'esagerato e morboso edonismo del personaggio, finendo per farne quello che E.M. Forster definir nel nostro secolo un "fiat character", privo
di vero spessore
l'esuberante, brillantissimo ed esibizionista da studente avido di pubblicit ad ogni costo, si proclamavano a gran voce suoi discepoli fedelissimi (suscitando fra l'altro l'aperta disapprovazione del corpo accademico,
men"
che,
fin
come
umano ed
artistico 6
Wilde,
li
che implicitamente riteneva Pater responsabile di averli messi su di una cattiva strada). Wilde svilupp senza remore perbenistiche, anzi con deliberata provocatoriet, le idee del maestro fino alle loro logiche
anno prima della sua morte, avvenuta nel 1894, Pater pubblic in volume una serie di importanti conferenze sul pensiero di Platone, Plato and Platonism, l'ultima opera completata dalla studioso in cui si pu trovare l'espressione compiuta
Un
cio un franco immoralismo in cui and sense, the holy writ of beauty" (cos Wilde definisce The Renaissance nel 1890, mentre pi tardi, nel De Profundis, lo chiamer "that book which was to have such strange influence over my life" 3 ) trovava il suo nail
estreme conseguenze,
"golden book of
spirit
erano pur sempre "tentative" e provvisorie, in nome di quella flessibilit ed apertura intellettuali di cui, continuando l'in-
segnamento
di
Goethe ed
in misura
pre intelligente sostenitore) del suo pensiero. Un passo sulla morte di Socrate, a met circa del volume, getta a mio avviso
una
di Pater
turale, inevitabile
complemento
nel
"poisonous book",
il
ii
no-
Rebours (1884) di Huysmans cui si allude in The Pieture o/Dorian Gray appunto come libro "carico di sottili veleni" che aveva cambiato la vita del giovane Dorian, cosf come The Renaissance sosteneva Wilde avrebbe cambiato quella
torio
Thosc young Athenians, whom he was thought to have corrupted of set purpose, he had not only admired but really understood; and as a consequence he had longed to do them real good, chiefly by giving them that interest in thcmselves whieh is the first condition of any
real power over others...Only, the very thoroughness of the sort of selfknowledge he promoted had in it something sacramentai, so to speak; if it did not do them good, must do them considerable harm: could not leave them just as they were. He had not been able in ali cases
La recensione
come un cifrato ma, per lui, abbastanza esplicito tentativo del critico di dissociare fermamente il "vero" epicureismo e cio il suo, quale lo aveva esposto con minuziosa, ansiosa chiarezza nei due volumi di Marius the Epicurean, scritto anche per giustificare la posizione "scandalo-
to
self", as
Some
r,n
/T1
Per cogliere
il
si
deve
scien-
do di vedere la vita. Dell'importanza di Darwin s' gi detto: Ernest Renan, come si sa, fu conosciutissimo ed ammirato in Francia ed in Europa, inclusa l'Inghilterra dove tenne delle applaudite conferenze, per la sua spregiudicata ed intelligente esegesi dei testi sacri
tutta
una corrente
di riflessioni,
anticipazioni ed
a
piena
e di
il
1850,
diffondendosi
rapidamente nel resto dell'Europa in cui l'influsso delle teorie darwiniane fu immediato e notevolissimo, come fra gli altri
ha esemplarmente mostrato Ernst Cassirer nel suo importante The Theory o/Knowledge. l crepuscolo delle Idee platoniche
parve
agli intellettuali del
turbamento un dopo che le recenti me Arnold e Pater non riuscivano pi scoperte scientifiche avevano conclusivamente dimostrato l'i-
e per aver offerto, in quest'et di dubbio via di uscita a quegli intellettuali che co-
nattendibilit del resoconto della creazione fornito dalla Biba credere, bia, che era stato finora accettato acriticamente
ma
la
si
consumavano
(specie Pater) in
una
sottile nostalgia
per
tempo come
il
definitivo crepuscolo
il che port gli uomini di uno stato di ansioso turbamento, d'incertezza, di smarrimento di fronte alla rivelazione del ferreo e cieco determinismo che regolava la Natura e l'uomo, non
cultura pi sensibili ad
fede perduta. Renan, con i suoi testi sacri curati con impeccabile, scientifica e spassionata precisione filologica e con la sua soluzione, per uscire dall'impasse, di una "pit sans foi",
rigorosamente purgata di trascendenza e di metafisica che per offriva un consolatorio messaggio etico, pu senz'altro considerarsi uno dei pensatori pi influenti del suo
una
religiosit
paragon of animals" 8
pure pensante (ma
ma
anche
materia
sia
la facolt
di
come gli altri, subisce l'influsso, e li menziona "The Critic as Artist" per dimostrare in modo a
la superiorit della critica
M. Arnold e
nel suo
tanti
su ogni altra
"The
Criticai Spirit
Houghton
Trame of MincP, nonch naturalmente alla sion" di Pater, che ne forse una delle espressioni pi pregnanti e memorabili 10
.
The "Conclu-
are one
"12
Con due
ter
gli
con maggior cautela di quanto poi faccia Wilde, entrambi scrittori reagiscono contro sia impossibili, astratte specuil
is
a turning point in
critic of
ghese proponendo l'individualismo estetico ed il rifiuto della vita attiva, svalutata nei confronti di quella contemplativa che
book
of
God" 11 Con
consona all'uomo di cultura. Anche in Nietzsche, il cui pensiero si andava diffondendo in Inghilche terra, abbiamo una forma di individualismo esasperato,
viene vista
come
l'unica
il
loro
mo-
della vita
63
i suoi aspetti, contro i limiti imposti da una moralit ed una visione meschinamente borghese, per giungere alla creazione di un superiore tipo di umanit. Per lui l'arte, da evasione quale si configura nel suo primo maestro Scho-
in tutti
filistea
come
scrisse nel
1883 a Ver-
non Lee, per indicare quale tipo di religiosit fosse possibile nel XIX secolo, (una "pit sans foi" alla Renan), viene ora
a prender riore di etica
tra
penhauer, gradualmente
si
afferma come
la
un
tipo infe-
ria
Nietzsche nel contrapporsi in maniera scoperta e provocatocontro la morale della borghesia 13 caratteristicamente, sia
:
tendente alla formazione di una ricca personalit individuale. Wilde combina l'eracliteismo fenomenico di Pater con certi aspetti del pensiero di Schopenhauer, che nel "Decay of Lying"
si
richiamano
al
pensiero pre-socratico e
menziona come colui che aveva analizzato il pessimismo che domina il mondo moderno 17 e che si pu supporre conoscesse bene, dato che durante le riunioni di letterati e di intellettuali periodicamente tenute a casa della madre, la traduttrice
combina
il
fluire eracliteo
con
tradizione empirica
(soprattutto di John
in cui la ricerca del
la
e poetessa
"Speranza", quest'ultima
(a
quanto
18
,
riferisce
di
filosofo tedesco
tradotto in
in Inghilterra
identificher con
ricerca
ci
un
suo pensiero
si
diffuse nel
mondo
un piacere volgare
che, secondo
Cirenaico Teodoro,
renderebbe schiavi,
ci
ma
culturale britannico soprattutto nell'ultimo quarto del secolo, aprendo a detta di A.J.Farmer una breccia nell'insularismo degli
vengono offerti dal pensiero e dall'arte 14 In Marius the Epicurea, al tempo stesso una velata autobiografia spirituale ed un Bildungsroman alla maniera goethiana, Pater si preoccupa come si diceva, di chiarire la famosa "Conclusion" dove tale edonismo trova la sua formulazione pi recisa e priva di sfumature: non si tratta di attenersi alla proposta "Lei us eat and drink, /or tomorrow we die!", ma di essere perfetti riguardo a ci che "here and now" 15 quello che occorre "the expansion and refinement of the power of reception", e quindi dobbiamo ricercare non il piacere, ma la pienezza di vita e una profonda intuizione che conduce ad essa, tenendo sempre presente tuttavia, che la nostra esistenza "is but the sharp apex of the present moment between two hypothetical eternities" 16 Nonostante la cautela e chiarimenti di Pater, che as;
.
ambienti
filosofici del
che potrebbero sembrare solo degli spiritosi paradossi vuoti di vero significato e di altro scopo tranne quello (dichiarato)
di pater
les
La
conclusione che
la
fondo
non amava
finalizzazione pratica.
Nonostante
la
non
vi traccia dell'influsso di
le
!-
il
e sue solide basi filosofiche, coglieva del filosofo tedesco cio, l'aspetto metafisico, la visione dell'arte, lo rifiutava
64
65
come
si
ogget-
tivata la volont.
Anche
al di l
1883 troviamo l'espressione "fiori del male" in Gaston de Latour, ma senza altri riferimenti), Pater senza dubbio disapprovava non soltanto la tematica del peccato, ma anche il vago
misticismo.
dono
no vaguc
our
"The English
Renaisl'ar-
wiU
instinct in
modem
mine!.
Who would
sance of Art",
come
ci
si
of
Plato
is
ma
anche dal
mondo fenomenico
,
temper
not
in cui viviamo, e
mystic, lost to sense, understanding, individuality, but one such as Goethe, to whom every moment of life brought its contribu-
Hindoo
me Nietzsche
Wilde
codi-
knowledge; by whom no touch of the world of form, colour, and passion was disregarded... With a strong native bent towards the tracking of ali questions, criticai or practical,
to first principles, Coleridge the absolute", to affirm
it
is
effectively, to get
acknowledged 21
who
are
born
at
the dose of this wonderful age, are at once too intellectually subtle and too curious of
life in
opposizione a Coleridge fosse stata in precedenza formulata da Keats, il quale in una famosa, importantissima lettera ai fratelli del dicembre 1817 in
tale
Si gi osservato
come
criticai,
exchange
To
is
is
colourless,
cui
definisce
per
il
"negative capability" a suo avviso indispensabile poeta, porta Coleridge come esempio di una "irritable
la
out of date.
time and
existence"
is
reaching after fact and reason" "distruttiva della poesia: "Coleridge, for instance, would let go by a fine isolate similitude
When
.
we
enter
it,
we
starve
amongst the
chili
mathematics of thought 25
lui,
il
caught up from the Penetralium of mystery, from being capable of remaining content with half knowledge". Keats giunge a questa significativa conclusione: "This
in-
e come
la
il il
decadenall'arte
tismo in generale
pu accettare
preminenza data
pur-
sued through volumes, would perhaps talee us no further than this, that with a great poet the sense of Beauty overcomes every other consideration, or rather obliterates ali consideration" 22
.
pratici utilitari.
Schopenhauer fondeva
fenomenismo kan-
ma per Kant
Maia",
il
mondo fenomenidell'apparenza
Anche
una
di Baudelaire, di cui
le
ope-
"il velo di
mondo
se
non
inganna e
ci illude.
Non
dopo aver
cita-
molto tardi
(nel 1890,
quando
critica l'esage-
si
66
Kl
1
tle, like
Goethe
after he
and nothing but the concrete can satisfy us" 26 comunque a Schopenhauer che si devono riferire le definizioni che Wilde d della Natura secondo le quali pu essere considerata
te,
artistes, et le
moment
est
venu
.
il
s'agit
come "simple
instinct as
man" 27
Nella pri-
riferisce pi o meno vagamente ad una forza irrazionale, che corrisponde alla volont schopenhaueriana: "Nature is no great mother who has borne us. She is our creation. It is in our brain that she quickens to life. Things are because we see them,... To look at a thing is very
Improntate ad un analogo pessimismo sono le affermazioni di Wilde sulla vita, in cui al determinismo che Schopenhauer lega alla causalit intrinseca al mondo fenomenico, si aggiunge o si sostituisce il principio positivistico dell'ereditariet: " Life cheats us
with shadow,
it
like a puppet-master.
We
ask
it
and disap-
"The
Critic as Artist",
different
from seeing
thing" 28
Il
riferimento
al
cervello
a
tipicamente schopenhaueriano, mentre l'aggiunta paradossale del corollario "One does not see any thing until one sees its
failurc.Don't
It is a
let
us go to
life
for
perience.
terance,
is
beauty" 29 ricorda un'affermazione assai simile di Ruskin. Che la Natura non si curi dell'uomo, che come tale sia nemica dell'intelligenza autocosciente, viene affermato da
form and
the only thing that can satisfy the artistic and criticai
which temperament.
spirit
It
meanest of
monstrous and
32
.
Wilde con tono di deliberata frivolezza: la Natura quanto mai scomoda (ci d'altra parte induce l'uomo a costruirsi una
casa, presupposto di ogni sano egotismo e della creazione
dell'architettura); a differenza dell'Arte,
si
Contro
striale
e imperialistica,
cieca e
sa
Wilde afferma che l'azione una cosa dipendente da innumerevoli circostanze esterne, mosdi
da impulsi
monotonia, e non
ricorrente fra
la
esiste paesaggio
Il
i
che
sia
imperfezione o crudezza.
gli artisti
ed
tema trova
si
ignara del proprio fine, per sua stessa natura incompleta. L'unica persona che ha pi illusioni del sognatore l'uomo d'azione, che ignora
i
movimenti e
Rebours:
il
veda ad esempio
capitolo
II,
ed in particolare
seguente
By
mechanism of
action,
and so freeing
mente
contro
...la
J
di
la
il
it
life. It
has
shown
us that
we
when we
act.
33
nature a
son temps;
elle a
dfinitivement
laiss,
par
la
dgolast
tante uniformit
raffins. ...quel
de ses paysages et de ses ciels, l'attentive patience des monotone magasin de prairies et d'arbres, quelle banale
et
il
rende schiavi
quan-
agence de montagnes
de mers!
(\R
to
in
ti
pu aiutarci a lasciare l'epoca in cui siamo nati e a passare epoche diverse, insegnandoci ad evadere dagli angusti limidella nostra esperienza personale e quotidiana, e a vivere
.
di cultura
una meticolo-
Ci pu
avvenire per opera dell'immaginazione, che per Wilde il risultato dell'ereditariet, null'altro che esperienza concentrata
della razza, cos
radice e
il
come "the
is
no
single
spiritual entity" 35
ma
la teo-
Thought we can look out at the world. Cairn, and self-centred and complete, the aesthetic critic contemplates life, and no arrow drawn at venture can pierce between the joints of his harness" 38 Da quanto si detto finora, dovrebbe risultare evidente
the high tower of
.
zione pura
vero ideale:
"From
La
collettive, trova la sua perfezione solo attraverso lo spirito critico, che pu esplicare la sua indispensabile funzione non nel
fondamentalmente simile a quella di Pater, la Weltanschauung di Wilde differisce dalla dottrina del maestro sia
che, sebbene nel tono polemico che nella sua coerenza sistematica. Attrail determinismo, Wilde si spinge molto pi lontano di quanto avesse mai fatto Pater, finendo in una forma estrema di immoralismo individualistico che conduce all'etica "supe-
mondo
ve,
dell'attivit pratica,
ma
verso
peccato pi gra-
il concetto della cultura superio l'occupazione pi consona all'uomo. Il bios theoreticos sostenuto da Wilde non la contemplazione metafisica, un mondo
re,
il
suo tono
il
passo
di idee astratte: e
il
il
al
concreto,
Wilde esalta l'alta "torre d'avorio" che ci fa simili agli mentre Pater parla di "a sort of claustral refuge from a
.
suo temperamento respinge tutto ci che "vago" (termine usato da Valry allo stesso proposito): "To the aesthetic
Non neppuuna contemplazione mistica: "It is sufficient that our fathers believed. They have exhausted the faith-faculty of the species bequeathing to us the scepticism of which they were afraid" 37 Per raggiungere la ricca individualit che si rivela nella contemplazione artistica, al concetto dell'emozione per
is
.
always repellent" 36
allo stesso
al
re
tempo
Wilde
la
con-
opposizione
a quelli moralistici)
si
per cui
sua visio-
l'emozione bisogna unire quello dello spirito critico. Il termine "critica" a parte il suo significato di critica artistica e quello ancor pi speciale di critica immanente all'opera d'arte che esamineremo in seguito, ha anche un significato pi generale che lo identifica
due dialoghi
delle Intentions,
non
vero
uomo
70
77
ma, spesso enunciate come battute caustiche e impertinenti contro il realismo, lo hanno portato di fatto a quelle accentuazioni formalistiche, quali ad esempio che l'emozione dovrebbe essere sempre il risultato della forma, che Ren Wellek ha rilevato con disapprovazione; cos Wilde, dopo aver affermato il valore "decorativo" di tutta la pittura (e questo ter-
realisti in
al
tempo
Zola e
nel dialogo,
ma
M.
mine avr
la
la
decorazio-
ne propriamente detta da preferire a un quadro, per il suo inesauribile valore suggestivo e per l'assenza di qualsiasi riferimento realistico 40 Affermazioni di questo genere erano tut.
uno spiritoso elogio della prime battute del dialogo dell'immaginazione creatrice menzogna, e cio come ovvio nel campo dell'arte (si veda il racconto del cacciatore preistosi contrappone deliberatamente a certe ripetute africo)
dalle
come vedremo, ad esercitare un'influenza di notevole importanza storica, e giustificano chi vede in Wilde un precursore di alcuni principi fondamentali dell'estetica
tavia destinate,
inizia la sua
campagna antirealistica proprio nel momento in cui il positivismo predomina in filosofia e un realismo su basi scientifiche trionfava in letteratura. L'attacco
tuisce
il
oeuvres grandes et morales sont les oeuvres de La mthode exprimentale-peut seule faire sortir le roman des mensonges et des erreurs o il se traine. ... Ensuite la nature est l qui s'impose, tout au moins la partie de la nature dont la science nous a
mentir... Les seules
vrit...
le
droit de mentir.
al
Respingendo risolutamente
carattere essenziale di
"The Decay
me
o un
senti-
la
polemica contro
mento
contemporanei di successo non fine a se stessa, nonostante il tono frivolo e paradossale con cui Wilde persegue la sua opera di irriverente smitizzazione, ma diretta punformulazioni teoriche del naturalismo, esplicitamente enunciate da Emile Zola in quello che
le
l'artiste reste
soumis au control de
la vrit", di
una rigorosa
"documents humains":
tualmente a controbattere
pu considerare il manifesto del movimento, la raccolta di saggi Le roman exprmental uscita nel 1880. Anche "La decadenza della menzogna" quindi, come il pi ampio dialogo "Il
si
no
alla
menzogna,
alle
ipotesi pi arrischiate,
alle
"fic-
tions...fausses et ridicules".
Nell'enunciare
critico
come
artista", va visto
come un
todo sperimentale, Zola esprime inoltre l'opinione che "on donne aujourd'hui une prpondrance exagre la forme", ag-
la vita letteraria
giungendo che
chi "galopera
un contributo costruttivo articolato in alcune formulazioni in cui il paradosso una precisa strategia verbale per controbattere le teorie dei
le
marcher droit au milieu des vrits." Altrove, infine, Zola proclama con c ompiacimento lo "scacco dell'immaginazione", fi-
72
73
nalmente realizzato con la minuziosa applicazione del metodo sperimentale, secondo i pi rigorosi principi della scienza positivistica, alla letteratura 41
.
Prendendo
lo
de
ma
suoi perso-
Pur polemizzando con il piatto naturalismo teorizzato da Zola che caratterizza la maggior parte della narrativa tardo-
Ottocento ("Certainly we are a degraded race, and have sold our birthright for a mess of facts", osserva a proposito della produzione narrativa corrente 42 ), Wilde tuttavia riconosce a Zola criticato spiritosamente in un mezza pagina in cui tra
The only
is
real
if a
novelist
base enough to go to
personages he should
at least pre-
tend that they are creations, and not boast of thcm as copies.
l'altro
afferma:
"M.
Analogamente, in un passo del lungo racconto "Big Twohearted River" Hemingway osserver:
The only
writing that w'as any good was what you made up, what you imagine ...Dedalus in Ulysses was Joyce himself, so he was terrible...
"L'hom'me de genie n'a jamais de l'esprit", is determined to show that, if he has not got genius he can at least be dull" il diritto, da Wilde sempre vigorosamente proclamato, di non osservare i canoni della moralit corrente, in quanto co-
che vuole: "We have no with the moral indignation of our time against M. Zola. It is simply the indignation of Tartuffe on being exposed". Altrove attaccando l'ipocrita moralismo del pubblico che ottusamente si oppone a qualsiasi nuova forma d'arte, reaartista libero di scrivere quello
at ali
me
He'd made Bloom up. Bloom was wonderful. He'd made Mrs. Bloom up. She was the greatest in the world. ... Nick in the stories was never himself. He had made himself up. Of course he'd never seen an Indian woman having a baby. That was what made it good...
sympathy
Sempre
alla
le
in English",
la
letteratura im-
quando afferma che Balzac non creato la vita, non l'ha copiata"
un
realista, in
il
quanto "ha
su-
chiaro
riferimento a quei
dislike of Realism
is
own
come esempio
face in a glass.
dislike of
Romanticism
43
.
premo
is
di naturalismo.
own
face in a glass
L'opera di Zola, prosegue Wilde, per "entirely wrong from beginning to end, and wrong not on the ground of morals,
song? No; they are real", sottolineando nuovamente come funzione della letteratura sia quella di creare, dalla materia pri-
cetto dell'arte
esperienza" 44
moderno concome costruzione, creazione di "un'illusione di Wilde infatti contro il realismo che si proil
pone programmaticamente di copiare fedelmente quanto ci circonda afferma invece la natura essenzialmente creativa, in-
ma, grezza che l'esistenza quotidiana le mette a disposizione, "a new world that will be more marvellous, more enduring, and more true than the world that common eyes look upon". E appunto in questo contesto che Wilde afferma che la maschera assunta dalla gente nei suoi rapporti con la societ
74
75
molto pi interessante della realt dietro la maschera, realt che "that dreadful universal thing called human nature", priva di individualit, preda delle passioni, informe. La maschera invece la personalit che ci si costruisce deliberatamente, imponendo uria forma, uno stile individuale frutto
di
una scelta consapevole, alla materia grezza fornita dalla natura. La maschera un diaframma tra persona pratica e persona
poetica che consente all'artista di realizzare la sua personalit pi vera perch inventata, creata nell'opera d'arte:
Wilde sostiene invece che "Life in fact is the mirror, and Art the reality... Hers are the' forms more real than living man', and hers the great archetypes of which things that have existence are but unfinished copies", concludendo: "Life holds up the mirror to Art". Wilde illustra questa tesi sostenendo che sono stati due grandi pittori
Rovesciando
i
termini,
il
tipo
"Man
him
is
least himself
when he
talks in his
own
person. Give
you the truth". L'insincerit, cio l'essere altro da s, genera quella suprema verit che l'arte: la "verit delle maschere" 46 Per Wilde l'arte non deve venir considerata uno specchio
will teli
.
mask, and he
poteva allora incontrare dovunque: "A great artist invents a type, and Life tries to copy it, to reproduce it in a popular form, like an enterprising
publisher" 48
.
Non
solo la vita,
ma
la
Natura
asserisce Wilde:
della vita,
ma
piuttosto
un
all'interno e
cata secondo
vita.
non un
al di fuori di se stessa, e
non pu venir
giudi-
fogs that
strets?...
not because there are fogs, but because poets and painters have taught
a Shakespeare, citando l'arcinoto ed "infelice" aforisma sull'arte che regge lo specchio alla Natura: ci si dimentica per, prosegue in tono scherzoso, che Amleto lo pronuncia deliberatamente allo scopo di convincere gli astanti della
ali art-matter"; subito dopo, pi sobriamente e cogliendo l'occasione per attaccare, come gi in "The English Renaissance" ed altrove, l'errore corrente per cui le convinzioni espresse dai personaggi creati da uno scrit-
ge Wilde
appella sempre
aggiun-
alla
There may have been fogs for centuries in London. ...But no one saw them, and so we do not know anything about them. They did not exist till Art had invented
them 49
Wilde prosegue affermando che n Holbein n Van Dyck trovarono in Inghilterra quello che ci hanno dato, in quanto
portarono con
e la
loro modelli,
Vita con
la
si
ta a fornire
modelli
la
maestro; loda
vengono automaticamente ed integralmente identificate con quelle del loro creatore, Wilde afferma che la frase di Amleto "raerely a dramatic utterance, and no more represents Shakespeare's real views upon art than the speeches of Iago
tore
vita nella
ponevano
pu formarsi sulle linee e sui colori delcamera della sposa la statua di Hermes
o di Apollo, perch potesse generare figli belli come le opere d'arte che aveva davanti agli occhi. In quest'ultima asserzione si voluto vedere una derivazione da un passo delle Florentinische Nchte di
represent his real morals"; pi avanti, osserva che se si segue tale teoria il genio viene ridotto "to the position of a cracked looking-glass" 47
.
si tratti
di
un ennesimo esempio
cui la critica
si
76
77
quanto si tratta molto probabilmente di un'analogia fortuita, visto che quest'opera di Heine era poco diffusa all'estero, ed quindi dubbio che Wilde la conoscesse: pi plausibile che entrambi gli autori si rifacciano indipendentemente ad una fonin
te
fensiva contro
il
li
usa con
estrema deliberazione, secondo una tattica che fa della provocazione e dell'assurdo la sua arma privilegiata. Li ritroveremo
pi tardi, usati allo stesso scopo, in Proust (che conosceva
le
pi antica.
Proseguendo nella sua provocatoria esaltazione della "menzogna" contrapposta ad una realt piatta e ripetitiva, Wilde
osserva che nella vita non facciamo altro che realizzare incon-
il
capric-
dopo una
lit
nuovo susciteranno perplessit e scandalo. Ren Wellek, come del resto lo stesso Wilde, riferisce giustamente questi paradossi al fenomenismo, ma chiamandoli "idealismo allucinatorio" non sembra annettervi grande importanza: li accetta, d'altra parte, come una forma epigrammatica di osservae di
assai pi
cui
mancanza
favorevole:
primo,
a far notare
con divertita
e divertente autoironia,
Wilde conil
Quando
in
nostri,
il
clude che
la
letteratura anticipa
sempre
la vita, e
che
dician-
hanno insegnato
novesimo secolo, quale lo scrittore ed i suoi contemporanei lo conobbero, e lo conosciamo noi oggi, un" 'invenzione di
Balzac".
che
la
natura imita
l'arte
diventa giustificata.
Inter-
pretata nel
modo
la
A
di
commenta:
Il
mot
Oscar Wilde
che
gli
che
i libri dagli uomini non certo una semplice assurdit: c' un senso molto reale, per umiliante che possa apparire, per cui quelli che noi comunemente crediamo siano i nostri sentimenti sono in realt quan-
uomini sono
fatti
Pi avanti, Berenson afferma: "L'arte offre una visione e una profezia degli avvenimenti a venire... Assai presto risulta che ci che l'arte ha manifestato servito come un mo53 dello che la vita tende a copiare"
.
to dice Shakespeare.
passo su
gli
Impressionisti e la nebbia da
si
Analoga l'affermazione di un
che
si
citato ed altri,
Edman, per
il
quale
"
la letteratura, le
loro
in-
enunciata a pro-
Questi ben noti, anzi notori, paradossi wildiani che la vita imita l'arte e che anche la natura la imita, affermazione questa ancor pi paradossale (ma non pi di quella di Croce,
grandi
artisti originali
creano attraver-
mondo
monde
quando sostiene che l'arte non un fatto fisico perch i fatti fisici non hanno realt) 32 sono parte essenziale della sua of-
nous apparait entirement diffrent de l'ancien, mais parfaitement clair. Des femmes passent dans la rue, diffrentes de celles d'autrefois puisque ce sont des Renoir, ces Renoir
artiste originai est survenu)
femmes. Les voiturcs sont aussi Tel est l'univers nouveau et prissable
la
durer jusqu'
pensano che non assomigli affatto al suo ritratto, ma non fate caso, alla fine riuscir ad essere proprio cos" (e infatti, anni dopo, tutti trovavano il ritratto somigliantissimo) 58
.
a quella wildiana
we
life
la
ha affermato:
The poet
knowing
talvolta, ovviamente, fortuiti, ed accostamenti tra le ma sempre, comunque, sorprendenti e significativi pi ardite affermazioni wildiane e quelle di celebri ed influenti personaggi del panorama culturale del '900, se ne possono troParalleli
and he gives to
the
supreme
which
vare parecchi:
ci
basta
comunque
far risaltare
come questa
te-
we
ing events. ...soon enough what art has manifested turns out to have
life
tends to copy 55
si, che Wilde sostiene in autorevole compagnia anche se stato il primo ad enunciarla, colpendo alla radice il concetto del bello di natura (gi attaccato da Hegel all'inizio dell'Estetica)
as-
e dell'arte
come
l'a-
^ssuma
particolare impor-
de contro
to
il
da
"Decay of Lying"
(che ha esercita-
un notevole
...
"potrebbe
anche darsi
in base al
debba piuttosto giustificare la vita reale in suo rapporto con la vita immaginativa, e la natura
;
per
la
a Susanne K. Langer: il Chamberlin fa anche un interessante accostamento tra la teoria dell'arte wildiana e quella di Theo-dor W. Adorno 59 La Langer, come si sa una delle pi brilin un passo lanti allieve di Cassirer, afferma in particolare che sembra addirittura riecheggiare Wilde (il quale fra l'altro
.
diano,
I
come
il
is
non
Dando forma
al
mon-
tipi-
do... le arti foggiano la vita reale del nostro sentimento... Certo, l'arte
co
il
radicata nell'esperienza;
la
ma
venissero attaccati
quadri di
Monet
memoria
intuizioni di
vedere quanto da
sugli uomini,
artisti possenti,
si
conformassero
alla
rappresentazione fattane
si
da questi grandi
pittori...
il
L'energia dell'arte
impone
.
il
rapporto arte/vita
vedano
le
"The De-
ticava
il
",
Rf)
ai
!'
Ili
ma,
a proposito della teoria per cui la natura e la vita "imital'arte:" It is a theory that has
it is
no"
light
before, but
extremely
fruitful,
.
Francia e magari utile divulgazione di idee gi affermate in che pu darsi Whistler non avesse letto, ma da Baudelaire
nelle
upon the histpry of Art" 61 Questa ci pare sia l'unica volta in cui Wilde mette in rilievo l'originalit di una sua tesi, eppure critici anche quelli favorevoli che ne hanno parlato, ne hanno concordemente (ed inspiegabilmente) attribuii
conversazioni di caff
riprese in Inghilterra da
Swinburne 64 e con maggior originalit da Pater, ed esposte infine da Wilde, come sappiamo, nella prima conferenza
americana.
Continuando
teressa,
il
la lettura, si
giunge infine
si
stan-
il
critici, poi,
rapporto tra l'arte e la la natura contiene gli elementi, in colori e forme, di ogni pittura, come la tastiera di un pianoforte contiene le note di ogni musica. Il pittore deve scegliere fra quegli elementi perch ne
ne sullo stesso passo della "Ten O'Clock Lecture" whistleriana: questo veramente strano, perch si pu leggere e rileggere il passo nel testo della conferenza pubblicato in The Gentle
un'opera di bellezza, cosf come il musicista sceglie le note e trae dal caos una meravigliosa armonia. "To say to the painter, that Nature is to be talcen as she is, is to say to the
risulti
baudelairiana contro
player, that he
may
di
sit
si
tratta
che di
una variazione
Delacroix:
la
un
l,
n altrove.
si si
come
burla
accennato
dell'interesse per
gli odiati
nature n'cst que un dictionnaire'... Lcs peintres qui obissent l'imagination cherchent dans leur dictionnaire les lments qui s'accordent
leur conception;...Ceux 66
.
l'arte
che
andail
le
"dilettanti" e tra
dictionnaire
pubblico ansioso di essere alla moda, nonch dei programmi di Ruskin, di Morris e di Wilde per diffondere l'amore della
bellezza.
te.
Il
finalmente giungiamo
is
al
critici:
That Nature
ture
is
always right,
Gli
artisti,
uomini che scambiano il sentimento con la poeconfondono la bellezza con la virt, e davanti a un 'opera
si
.
is
harmony worthy
a pie-
domandano: "far del bene?" 62 La gente abituata a guardare non il quadro, ma "attraverso" il quadro, per vedere qualche fatto umano che possa, da un punto di vista
d'arte
sociale, migliorarla intellettualmente e
and not
common
la
at
ali.
Se
il
disprezzo per
Natura
si
moralmente.
cos
si
da Wilde in termini analoghi, tuttavia evidente che qui vi traccia dell'ardita formulazione wildiana: il passo ci sembra
un pannello che
un semplice
invito a
non copiare
la
Come
si
vede,
si
tratta di un'ulteriore
"assi-
82
R3
gner l'art la fonction strile d'imiter la nature?") e un'asserzione di superiorit in bellezza nella creazione artistica sulle
manifestazioni naturali.
Si
sto
punto
Each
ci
di considerazione.
Wilde
scrive:
pu
si
inoltre osservare,
il
quale
ci-
grammar and its materials. There is no mystery about But while the laws upon which Art rests may be fixed and certain, to find their true realisation they must be touched by the imart has its
either,...
come
Wilde
di plagio, nel gi
agination into such beauty that they will seem an exception, each one of them. Technique
artist
is
it,
rimprovera con acrimonia di essersi appropriato in "The Decay of Lying" di una sua (buona) battuta antiwildiana ("Oscar... che ha il coraggio dell'opinioni... degli altri!"). Replicando alla smentita di Wilde (in cui questi facendo l'offeso si mostra per la prima e l'ultima volta
lo
tato attacco su
"Truth"
really personality,
That
is
the reason
it
why
the
cannot teach
why
69
,
La conclusione tecnica concreta uguale personalit, in quanto si realizza in una particolare opera riaffermata da Croce e dalla Langer, che osserva: "Il mestiere, o tecnica, non
meno
il
il
procedimento meccanico,
immagina-
con tanta pignoleria, avesse commesso un furto ben pi grave e vistoso, facendo passare per sua
la
non sarebbe certo sfuggito Whistler, che indubbiamente non avrebbe mancato di rinsi
teoria che
esaminata,
il
fatto
Elemento essenziale del pensiero estetico di Wilde il concetto di autonomia dell'arte, che ha la sua origine in Kant: ripreso da Coleridge e da Poe, dai quali lo deriv Baudelaire,
stato poi esposto in Breviario di Estetica.
facciarglielo.
modo
la
il
Wilde vince la sua battaglia contro il realismo sottolineando fondamentale importanza della forma, e a questo proposito
Wellek riconosce che "come teorico dell'arte egli mostra una straordinaria comprensione dei principali dogmi della grande
tradizione idealistica". Wellek continua osservando:
Nei suoi momenti migliori Wilde afferra la dialettica dell'arte: l'unione di contenuto e di forma, tecnica e personalit, soggettivo e oggettivo, conscio e inconscio, e vede che solo nella critica d'arte possiamo realizzare il sistema hegeliano dei contrari 68
.
smo. Quando Wilde afferma il carattere "immorale" dell'arte, intende paradossalmente indicare il carattere contemplativo, in opposizione all'attivit sociale ("morale"): "Ali art
is
limitata,
come vedremo,
subito do-
po
si
dall'allusione del critico a frequenti cadute "in quello che deve chiamare un falso formalismo".
Fra
le tesi
come "dogmi
della
tradizione idealistica" (senza riferimenti alle fonti), il rapporto tra tecnica e personalit accennato solo di sfuggita. Que-
Questo perch, is the aim of art, and emotion for the sake of action is the aim of life, and of that practical organization of life that we cali society... which 71 is the beginning and basis of morals" Analogamente Roger Fry affermer:
that seek to incite to action of evil or good".
La
che ne
ri-
sulta. L'arte
s.
...
Si
84
OT
come
a s stesse
72
.
Osserva giustamente F. Kermode a proposito dell'estetica di Coleridge, che quando quest'ultimo vede l'attivit dell'immaginazione come "morale", il senso di "morale" non qui lontano da quello che intende Wilde con "immorale": se
dell'immaginazione incorrotto, il prodotto non pu assolutamente avere nulla a che fare con l'etica, o avere dei dil'atto
have no preferences, no prejudices, no partisan feeling of any kind" 77 ): il pericolo, secondo Wilde, che l'artista sia spinto a scrivere pr o contro qualcosa, cio per raggiungere uno scopo, il che gli appare distruttivo della poesia.
rate
non
co-
me tale l'espressione del proprio tempo. Ne consegue perci che l'arte non un'adeguata fonte per la storia di un periodo:
"To
pass from the art of time to the time itself
ali
is
the great
73
.
mistake that
historians
commit",
il
che fra
l'altro ci ricor-
Come
avere
si
Wilde
dato
il
da come Wilde avesse affermato, in una lettera ad un ammiratore di "The Decay of Lying", di aver scritto il saggio per
esprimere
le
questo senso che va intesa la sua provocatoria affermazione che ogni arte "del tutto inutile", come anche quella di Valry per il quale "la caratteristica
sue
relations of art
"new views on art, and particularly on the and history" 78 Anche Roger Fry, in "Art and
.
*, "&
Berenson,
in
una
critica a
e spin-
Max
Dvorak,
scrive:
tutte
le arti
ge
la
te, qualsiasi
sua intransigenza fino ad escludere, almeno teoricamenriferimento sociale, morale o politico dall'argodella poesia, che
Dubito che
versi che in
la
Poesia
sia in
soddisfacente di
un
pe-
mento
non deve
trattare di nessun
problema
riodo... Nessuno potrebbe supporre che il culmine del Barocco o il trionfo del Rococ si siano svolti parallelamente all'epoca della geometria e del razionalismo, di cui Galileo, Descartes e Voltaire furono gli esempi
do not concern
us.
As
pi alti
80
.
long as a thing
useful or necessary to us, or affeets us in any way, either for pain or for pleasure, ...or is vital part of the environment
is
in
which we
live, it is
75
.
gli
L'arte non soltanto remota dai fatti sociali e politici cui uomini si interessano, non neanche uno specchio realisti-
evidentemente di un'esagerazione polemica di per s non accettabile, come giustamente aveva fatto rilevare Swinburne gi nel 1872 76 in quanto porta ad una discriminazione altrettanto arbitraria, per quanto di segno opposto, quanSi tratta
,
of
them
that the
of imaginative art
of their
own
life is
from
reality
Wilde qui spinto a questa formulazione dal suo timore che venga a mancare il necessario distacco che ogni artista deve provare verso il proprio argomento
il
mica contro
realismo,
own
perfection
(e infa tti
"We
should, at any
Questo riferimento alla caverna platonica conferma la precedente allusione al fenomenismo schopenhaueriano di Wil-
*rt
R7
de La realt
fisica, ossia
fenomenica, paragonata alle ombre ombre che per l'arte non imita, in
te dell'arte...
quanto crea invece un mondo suo proprio. Che l'arte non esprime la realt significa che non tende a riprodurla ossia a comunicarla (qui l'espressione
tartico,
non ha alcun
Renaissance":
is
come
in Croce):
While, then, the material of workmanship
being thus eleborated and
the poetic
Art never exprcsses anything but itself. This is the principle of rav new aesthetics; and it is this, more than that vita! connection between form and substance, on which Mr Pater dwells, that makes music
of
the type
ali
discovered to have
vision, any
at ali,
cali
sense and not needing for their aesthetic effect any lofty intellectual
deep criticism of
Life
the
arts.
In un passo successivo troviamo ancora: "Beauty reveals everything, because it expresses nothing. When it shows
us
what people his inspiration have not escaped the controlling influence of the
the spirit and the method of the poet's working
.
human emotion
artistic spirit 85
it-
shows us the whole fiery-coloured world" 82 Cos l'effusione di passioni particolari non caratterizzate dalla forma
self, it
.
come
gi accennato, che
senza
la
(non "espresse", come direbbe Croce) non vera arte. L'aggiunta che "l'arte rifiuta il peso dello spirito umano" per infelice, in quanto "spirito" fermine troppo vasto che include in s l'arte, e risente nella sua crudezza l'influenza di
Whistler.
no
secret
"For the
real artist
is
he
who
form, but from form to thought and passion" 86 Questo paradosso collegato
alla
dimenticare che poco prima della pubblicazione dei dialoghi di Wilde, nel 1888, era apparso il saggio di Pater sullo stile, in cui l'autore, dopo aver tracciato una distinzione fra buona arte e grande arte, conclude col basare quest ultima sul contenuto:
have tried to explain as constituting good art; then if it be devoted further to the increase of man's happiness' to the redemption of the oppressed,...or to such presentment of new or old truth about ourselves and our relation to the world as may ennoble and fortify us in our sojourn here, or immediately, as with Dante
I
Non dobbiamo
Poe
ed esprime iperbolicamente in aperta polemica con il contenutismo allora dominante l'esaltazione della forma, ponendola come inizio e motivazione dell'opera d'arte. Preso in senso letterale ci non sembra accettabile, ed su questo punto che il Wellek accusa Wilde di "falso formalismo" 87 Vedia.
mo per
in quali termini
Wilde riassuma
la
sua argomentazio-
to the glory of
God,
it
will
quanto riguarda la negazione dell'effusiva passionalit del romanticismo di second'ordine che era stato vigorosamente denunciato da Baudelaire. E contro l'effusivit romantica che Wilde afferma che una
ne, particolarmente per
Wellek commenta questo passo come segue: "Questa una ritrattazione a spese di qualsiasi concezione unitaria e coeren-
l'artista:
"AH bad
poetry springs
from genuine feeling" In quest'asserzione, di per s evidentemente falsa se si prende il paradosso alla lettera, Wilde
88
PCI
passione e
intende per passione "reale", per sentimento "genuino", la il sentimento nella loro immediatezza, allo stato an-
zioni
i
come Wilde,
si
oltre
dell'arte", quelle
sottolinea, che
a proposito del Divari goethiano, l'assenza di nostalgia, ossessione, e desiderio personale, trovandovi solo "il piacere puro
Quando
non
lietta,
richiama probabilmente attraverso Baudelaire - a Diderot, che nel celebre ed importante Paradoxe sur le comdien (probabilmente del 1773, ma pubblicato solo nel
si
della
forma",
fittizia
come
Giu-
s'impadronisce di
ardendola "come
che recita e
la
il
fuoco" ed an-
nulla la separazione
tra l'artista
1830) sostiene
riferendosi in particolare
.
all'attore,
ma esten-
va dei sentimenti, Sybil come attrice finita: inevitabilmente, muore, non tanto per una concessione del sofisticato Wilde
al
dendo
artisti
la validit di
In The Picture of Dorian Gray, dove Wilde sviluppa in vari modi la sua teoria dell'antitesi e dei rapporti paradossali fra arte e vita, la figura di Sybil
pi ragione di esistere.
Vane non a caso, un'attrice: il suo ruolo emblematico nel romanzo diviene ancora pi esplicito se si ricorda che Wilde,
nel racconto
Wilde sostiene che l'arte norr "espressiva", cio espressione, mediante la forma, di un sentimento personale, preesi94 Qui non c' differenza da Crostente, bensf "impressiva"
.
ce,
alla
per
il
quale
come per De
"The
Portrait of
Mr W.H.",
Art
is
to a certain degree a
mode
of acting" 90
creazione artistica
ha
infatti
la nascita,
una precisa ed importante funzione, quella di fornire con la sua vicenda la riprova dell'affermazione "Whatever actually occurs is spoiled for art", anch'essa da leggersi nel senso che si indicato per il passo sul sentimento 91 La passione, l'in.
particolare
al di fuori dell'arte: pu stimolarne forma si trasfigura diventando quando riceve ma contenuto di una particolare forma, perch l'intui-
la
stica
immagini. Per in Croce sembra che l'emozione' preartidebba esserci sempre, mentre Wilde, seguendo Poe, in-
trusione della vita reale rovinano l'artista, tanto pi perfetto quanto pi netta in lui come dir poi T.S.Eliot in un famo-
so passo
la
come costruzione deliberata, per cui perspinta iniziale pu essere data anche dalla
la
.
che crea" 92
separazione tra "l'uomo che soffre e l'artista In Sybil, prima di conoscere Dorian questa se-
parazione assoluta, in quanto la giovane attrice non ha vita e sentimenti propri: tutta presa dalla sua arte che per lei l'unica realt che conosca, recita meravigliosamente proprio perch
ogni sera sul palcoscenico ricrea passioni che non sente, sofferenze che non ha mai provato. Col suo "genio e col suo intelletto", dice
una particolare forma (si pensi alla genesi di "The Raven" descritta da-Poe nella notissima Philosopby of Composition tanto ammirata da Wilde e prima da
sola volont di realizzare
il
carattere
poeta infatti
does not
first
my
idea into a complex metre of fourteen lines", but realising the beauty
le
emo-
00
of rhyme, and the mere form suggests what tellectually and emotionally complete 95
.
is
to
fili
and make
it
in-
The philosophic
them, their
intellectual
re,
L'opera d'arte deve essere costruita in modo da far sorgeattraverso la forma, un sentimento che risulta cosf catar-
even in works of iraaginapower of the understanding in logicai process of construction, the spectacle of a supreme 98 dexterity which they afford
critic, at least, will value,
most
intuitive, the
tizzato dalla forma stessa. Anche ammettendo che l'artista abbia la sua propria visione della vita e che parta da una vaga
opinione
comune,
ma
the
che
certamente
ai
suoi tempi:
sounded
at
atmosfera sentimentale, l'opera d'arte deve essere costruita con assoluto distacco e la piena consapevolezza dei risultati esteticoemotivi da raggiungere. Questa tesi, condivisa fra
gli altri
We
dawn
of poetry were simpler, fresher, and more naturai than ours, ...Our
historical sense
far,
is
da
at fault.
Valry, ha influenzato notevolmente l'arte contemporanea,che oppone l'idea di una superiore abilit d'artefice al concetto
an
artificial
century, and
its
Every century that produces poetry is, so work that seems to be the most naturai
is
time
self-
romantico di genio.
Ne
te
scaturisce
come
corollario
e corollario anche
dell'altro
la tesi
La poesia anonima e collettiva non il risultato dell'immaginazione di una razza quanta dell'immaginazione individuale se vera poesia, se ha ricevuto una bella forma, in quanto
viamente implicita nelle sue premesse, della progressiva mazione dell'opera d'arte quale risultato di un
processo.
sta teoria di Valry postula
non
vi arte
dove non
vi stile,
non
vi stile
dove non
al
vi
Que-
Quanto
mito,
Wilde osserva:
I
e la materia
fra l'artefice e
lo stesso
.
tema
am
that seems to us to
pu subire
imma-
anche notevoli cambiamenti 96 Tornando al gi accennato problema della nente all'opera d'arte, di cui aveva gi parlato
Renaissance", problema legato
alla
spring out of the wonder, or terror, or fancy of tribe and nation, was
in its origin the invention of
one
critica
number
me
nelT'English
negazione del concetto romantico dell'ispirazione, Wilde afferma che l'antitesi fra arte
e critica un'antitesi arbitraria:
ty,
Naturalmente, qui Wilde parla dei miti che hanno trovato un'espressione artistica, e a vari popoli.
Infine, la divisione in periodi della storia dell'arte e della
non
comuni
Ali
"Without the criticai faculthere is no artistic creation at ali worthy of the name. ... fine imaginative work is self-conscious and deliberate. ...
.
Dalla
let-
tura di questo ed
"The
accettato e sviluppato un accenno di Pater, che lo aveva a sua volta derivato da Poe (forse mediato da Baudelaire):
chiaro
da Wilde (come Winckelmann e Hegel avevano fatto prima di lui) appare degna di nota in quanto importante non in s, ma per i giudizi critici che implica: Wilde la formula come parte della sua polemica antirealistica.
letteratura, delineata
Secondo
lui,
razione in
primo stadio quello della pura, astratta decocui l'arte produce "purely imaginative and pleasuil
92
93
what
non
uno specchio, ma un
velo,
Life
becomes
it,
asks to be admit-
no forests know
and refashions
it
herself
and
reality
monsters from the deep they come. She can bid the almond-tree blossom
in
snow upon
nella maniera pi chiara un perfetto forma e contenuto: l'arte un mondo creato dal-
Qui, nell'esaltare
ga da un lato
cui,
ai
Wilde
si
ricolle-
l'immaginazione, nell'incantesimo generato dalla forma, che prende qui il nome di "trattamento decorativo". Si noti l'im-
seguendo
gli
autonomamente come
si
la Natura), dall'altro al
simbolismo che
andava affermando
Francia negli anni Ottanta. Di particolare interesse, a questo proposito, un'osservazione di-Agostino Lombardo, che ha
in
Il
terzo stadio
si
ha quando
la
vita
prende
il
sopravvento
lucidamente analizzato
nella poesia inglese,
il
e scaccia l'arte, "relegandola nel deserto": questa la vera decadenza ed di questo aggiunge Wilde "che ora stiamo
mostrando come si debbano considerare due momenti dialettici di una medesima linea di sviluppo:
...
soffrendo" 105 Nella formazione di questa triade Wilde non segue un rigoroso ordine dialettico che dovrebbe essere: dominio della forma pura (tesi), dominio del contenuto come negazione (antitesi) e quindi arte come sintesi di forma e contenuto.
.
da un punto di
il
vista
relativo agisce positivamente; sul piano della tecnica, infatti, essa costituisce un'esperienza utilissima e e riveli possibilit
permette che
linguaggio
si
affini
tutta formale
ci
il
nuove; non v' dubbio che senza quest'esperienza simbolismo non avrebbe rappresentato ci che invece
Nel primo stadio di un'arte formale, che Wilde chiama "decorazione astratta", il materiale sensibile preso da ci che
irreale,
un nuovo modo
di intendere la
poesia 105
non
esistente. Nella
seconda fase
il
materiale preso
la
dalla vita,
ma
re traggono le
veglia.
con la stessa libert dei sogni, che puloro immagini dal ricordo di immagini viste nella
ricreato
il
La
che ci vero anche per le arti che sjDno "propriamente decorative". L'arte puramente decorativa si trova in Oriente, "with
its its
narrativa o drammatica, appare pi chiaramente nella poesia, che crea per se stessa una realt magicamente indipendente
dalle leggi della natura.
visto,
frank rejection of imitation, its love of artistic convention, dislike to the actual representation of any object in
.
Nature" 106
Tutta
Dopo
aver affermato,
come abbiamo
un
cri-
decorative in Europa
la
docu-
che
l'arte
non dovrebbe
mentazione
Wil-
94
95
de chiama orientalismo) e
tato di questa lotta stato
il
sta teoria
Il risul-
da Pater, non
si
siderare
come
il
una conciliazione che possiamo consecondo stadio, dove si sono avute delle ope-
pu
non riteneva pi
immaginative, in cui le cose visibili della vita sono tramutate in convenzioni artistiche. Quando finalmente abbiamo scelto di ritornare o alla natura, o alla vita, con l'imitazione realistica di oggetti naturali, "our work has always bere belle e
come
vulgar,
common and
uninteresting" 107
forma e doveva essergli sembrato tacitamente ammesso. Gi nella "Conferenza agli studenti d'arte" del 1883, Wilde aveva dichiarato che un dipinto anzittutto una cosa puramente decorativa, "a delight for
lato nella teoria generale della
intelligibili
e intellettualistiche:
formale e degli effetti decorativi in un'opera d'arte. Il contenuto rappresentativo pu avere un'efficacia emotiva e intellettuale, ma solo se i valori formali che lo catartizzano sono
presenti abbiamo,
come
gi detto, l'arte.
As
a class they rank with illustrations [se ne ricorder Berenson], and even considered from this point of view are failures, as they do not stir the imagination, but set definite bounds to it. For the domain of the painter is...widely different from that of the poet 108
.
Partendo dal suo concetto dell'opera d'arte lucidamente costruita, Wilde giunge infine ad auspicare l'abolizione di ogni contenuto rappresentativo. Cosf anche l'Impressionismo che
sotto certi aspetti apprezzava,
non
lo
rilievo all'errore fondamentale dei pittori illustrativi, quello di trascurare i valori formali perch troppo presi del contenuto letterario. Osserva d'altra parte che il poeta e il pittore possono trattare lo stesso sog-
la realt, della
disprezzata rappresentazione
moderna. Sente che l'Impressionismo ha ancora un residuo realistico, e insieme autobiografico; e Wilde sembra quasi sostenere l'avvento di un'arte astratta, sebbene non lo
dichiari esplicitamente,
pu essere pittorico, oppure non essere ha quindi libert molto maggiore del pittore che trova
to preferisce la
quando dice che tutto ben consideradecorazione (nel senso comune del termine)
"the
arts that
dei limiti
si
non
in ci che
sulla tela
109
.
vede in natura,
Inoltre,
i
ma
in ci
che non
all'arte figurativo-rappresentativa,
touch us to
pu vedere
da Wilde nel passo sopra citato hanno un significato troppo definito, mentre le opere d'arte autentiche ci fanno "meditare e sognare e fantasticare" perch possiedono la sottile qualit della
Modem
of
pictures, are,
are.
them
suggestione: "This
is
the reason
its
why music
is
the
110
.
type of
art.
ultimate secret"
as tedious as one's
generale della
il
carattere di inesauribilit
!=
96
97
sem-
comunque indubbio
mente
detta.
ci
zione che
"procura emozione":
agli
che si debba ricollegare alla sua estetica la decisiva azione di Bernard Berenson, specie perch questi riprese da Wilde l'antitesi fra illustrazione e
decorazione, usando
il
dichiara di preferire
nuova scuola
ne per indicare
valori
puramente
pittorici,
"Tuttavia",
frankly decorative
is
It is,
of
ali
propria responsabili-
our visible
art,
mood and
tempera-
ment. Mere colour, unspoiled by meaning, and unallied with definite form,- can speak to the soul in a thousand different ways. The harmony
that resides in the delicate proportions of lines and masses becomes mirrored in the mind. The repetitions of pattern give us rest. The marvels of design stir the imagination. In the mere loveliness of the
Una
scritto
primavera del 1895. Essa non manc di essere accolta, ma non come avrebbe dovuto, indubbiamente perch era stata esposta in fornella
ma troppo
materials employed there are latent elements of culture. Nor is this ali. By its deliberate rejection of Nature as the ideal of beauty, as well as of the imitative method of the ordinary painter, decorative art not merely
Pi oltre troviamo:
Mi
rivolgevo
develops in
than of
prepares the soul for the reception of true imaginative work, but it that sense of form which is the basis of creative no less
criticai
Lindsay e dei
Preraffaelliti, a
il
un pubblico abituato, sotto l'influsso di Rio, di Ruskin, vedere in un quadro poco pi dell'illubisogno di sottolineare l'importanza della decora-
strazione. Sentivo
achievement 114
zione a quel tempo cosi raramente menzionata se non fra gente del mestiere e
nute alcune delle pi fruttuose intuizioni di Wilde sull'arte, che non solo definiscono la natura e la funzione della decorazione quale
Langer),
tismo.
la
Berenson non citi, se non altro per criticarla, l'analoga distinzione fatta da Wilde che, abbiamo visto, cita
invece ad altro proposito.
E strano che
Comunque,
il
intendono
gli studiosi
la
ma costituiscono una vera anticipazione dell'astratNon si vuole certo esagerare l'influsso di Wilde sull'ared
altre
base
ai valori pitto-
condurr
gli artisti
che
le Intentions
(non
nuto rappresentativo: cos Picasso dichiara che "Tramite l'arte esprimiamo il nostro concetto di ci che la natura non " ii6 e Apollinare afferma a propostito dei Cubisti:
Il
non ne ha
affatto.
al-
conosceva a memoria
passi del
...Ci
la
De
la pittura la la
la si
Profundis e
W.
musica
come
me
Goethe
musica
letteratura
pura 117
98
00
Nei primi decenni del nostro secolo, periodo di naria importanza per il radicale rinnovamento delle
ve, la scuola formalistica nella critica d'arte
si
straordiarti visi-
ricollega chia-
Roger Fry, Wilenski e Jay Hambridge ne furono certamente influenzati. Di Bell, che con Fry il pi importante del gruppo, assai nota la teoria della "forma significante", quella quaassenza della quale un'opera d'arte non esiste" e che definisce come "relazioni e combinazioni di linee e di colori,
lit "...in
CAPITOLO
IV
forme capaci di provocare emozioni estetiche", aggiungendo che essa " la sola qualit comune a tutte le opere d'arte
...
ma
"sempre
-\
Wilde
smo,
nelle sue
ma anche
per
la
sfera dell'arte
da quella della
con
la
la
nn
DI)
Uselfan art
...
it is
both
creative
...
The highest
"The
I
-
">
La transizione dalla teoria estetica alla teoria della critica in Wilde evidente, come giusto che sia: anche in questo caso lo stimolo che spinge Wilde a formulare in forma organica e compiuta
la
alla
"The
Degas
',
l'i-
che
si
occupano
di
pittura da un punto di
critici di pittura
possono essere solo i pittori. A proposito di quest'affermazione, proclamata da Whistler con particolare risonanza nel corso della sua notoria "Ten O' Clock Lecture", Wilde commenta: "I seem to have heard this observation bef ore
.
.
It
has
ali
ali
the tediousness
mi
of an old friend" 2
Con
della speculazione teorica, dell'esperienza acquistata da Wilde in un quinquennio d'intensa attivit di critico militante.
mento
nel
campo
Movecom-
ment", offensiva
La forma dialogica del saggio ben si presta, come osserva Wilde stesso in un passo che ricorda quanto affermato in proposito da Pater,
to
al
natura e funzione dell'arte avanzate dai pi autorevoli pensatori e critici della tradizione europea, da Goethe a Baudelaire e da M. Arnold e W. Pater, unita alla sua solida
preparazione culturale, danno modo a Wilde di elaborare una sua teoria organica e coerente di notevole interesse e validit;
ma
argomentazioni wildia-
la
malizioso
humour
a fare
di
"The Critic as Artist" la prova migliore di quanto sostiene Wilde quando afferma che ogni vera critica anch'essa un'odue personaggi appaiono pi individualizzati di che troviamo in "The Decay of Lying", e Yadversarius
I
il
l'importanza.
Wilde
si
giornalismo
a partire dal
pera d'arte.
Ili
'
quelli
(lf
suo rientro dagli Stati Uniti, anche se la produzione critica migliore appartiene agli anni 188-5-90: i suoi pezzi appaiono
su giornali e riviste prestigiosi e diffusi, e ben presto la fama di Wilde non fu solo affidata alle sue estrose bizzarrie, in quan-
"can invent
by some absurdly
'
sophistical.
argument"
3
,
non ha
il
mero
offri-
li
compito, come
proprie idee,
il
una firma nota ed apprezzata. Alcune recensioni wildiane, apparse anonime, vennero attribuite a Shaw, come quest'ultimo ricorda in una lettera, aggiungendo che tali scritti avevano un'eccezionale finitezza di stile ed erano molto dito divenne
ma pur
tatore Gilbert / Wilde contribuisce anche con osservazioni non sempre pronunciate
di farle demolire
lui alla
discussione
Nonostante nel corso del saggio Wilde sostenga, in paradossale polemica con il pragmatismo utilitaristico imperante, che ogni conoscenza pratica derivata dall'esperienza non solo superflua
volume delle Reviews o la scelta ripubblicata dallo Ellmann non si pu non concordare con Shaw, n pensare che Wilde esageri quando afferma che per il vero critico "Dulness is always an irresistible temptation for brilliancy, and stupidity is the permanent Bestia 4 Nonostante si Trionfane that calls wisdom from its cave"
vertenti:
indubbiamente, scorrendo
il
ma
do
\V
me
in scritti pi
Shaw ha ragione: Wilde qui coambiziosi non trascura lo stile, usando un tocui per tutto deliberatamente
del pensiero puro, "inutile" perch privo di immediate finalit pratiche, tuttavia leggendo la sua formulazione dei principi
teorici su cui basare la critica
si
no elegantemente degag in
calcolato in vista dell'effetto finale, dalle frequenti allitterazioni che contribuiscono a fare di tante osservazioni
tali
un me-
principi
hanno spessore
e plausibilit
morabile epigramma
al
IDA
mi
in pratica
make themselves
really
stia affatto
"The
scherzando, a giudicare da certe recensioni wildiane. A distanza di quasi cent'anni, questi brevi scritti wildiani
se, e
testimoniano
quanto
il
should not.
of
a
...
Nor
is it
necessary.
To know
wine one need not drink the whole cask. It must be perfectly easy an hour to say whether a book is worth anything or nothing. Ten minutes are really sufficient, if one has the instinct for form. Who wants to wade through a dui! volume? One tastes it, and that is quite enough more than enough, I should imagine 5
in half
ferma nel corso della polemica contro i denigratori della critica, e cio che spesso si continua ad apprezzare una pagina di critica anche quando gli scrittori che ne costituiscono l'argomento somo ormai giustamente dimenticati (chi ricorda, infatti, James Payn, William Black e tanti altri mestieranti vittoriani, soprattutto donne, di cui ci parla Wilde, se non appunto perch ce ne parla Wilde?), sia la sua vasta e assai solida cultura, la vivacit del suo ingegno e la capacit di dare in
sintesi
Sentiamo l'eco, in questo ed altri passi, del tedio che assaliva il povero Wilde quando era costretto a scorrere in fretta decine di mediocri romanzi ("Ours is a prosaic age, not an age of prose", osserva una volta malinconicamente) per la rubrica "New Novels": in "The Decay of Lying", riprendendo
qui
come
caratteristica
buon
critico: forse
come
"The
is
interest
a really
unbiassed opinion" 10
and even to read it it requires assistance" 6 ), osserva: "I quite admit that modem novels have many good points. Ali I insist on is that, as a class, they are quite unreadable" 7 Non meno penosa la compilazione della rubrica "Poets' Corner",
.
che costringeva Wilde ad avventurarsi periodicamente nella sterminata e quasi sempre men che mediocre produzione poetica vittoriana, per cui la battuta "In modem days, ... the fashion of writing poetry has become far too common, and
mentre nel caso di uno scrittore veramente grande, che amcome Balzac, Meredith, Turguenev per citarne solo mira il tono cambia) e spesso felice. Soprattutto notevoli sotre no le osservazioni su Balzac, di cui recens la traduzione inglese delle opere, su Browning, su Meredith, assai ammirato
da Wilde che ne parla a lungo, riprendendo quasi verbatm anche se con alcune variazioni una sua recensione, sia in "The Decay of Lying" che in un passo di "The Soul of Man under tono spiritoso e brillante oscuri la se11 riet del suo apprezzamento e la validit del suo giudizio In "The Critic as Artist", espressione matura della sua riSocialism," senza che
il
.
should,
if
possible,
cata, e c'
be discouraged" 8 appare pi che giustifida temere che quando Gilbert/Wilde in "The Cri-
tic as Artist" osserva scherzosamente che uno degli scrittori contemporanei pi industriosi ha di recente proposto che la
collegati in
un
in/:
107
la critica
sarebbe superiore
si
Verso
la
In conclusione del dialogo troviamo infatti l'affermazione della supremazia della critica sulla letteratura, che Wilde ritiene
go troviamo
la
avan-
con
la
tracotanza che
consueta:
The appeal
of
ali
art is
va facendo sempre pi limitata. Per rinsanguarla, occorrerebbe, creare un ambiente completamente nuovo, oppure rivelare l'animo dell'uomo nei
"condannata" perch
la
sua materia
si
its
being
suoi pi riposti processi: finora stata soltanto sfiorata la superficie della psiche, prosegue, e una singola cellula del
cervello contiene pi "cose meravigliose" di quante ne abbiano mai immaginate coloro che hanno cercato di sondare i segreti
ali, and can hardly, in fact, judge of own. The very concentration of vision that makes a man an artist, limits by its sheer intensity his faculty of fine appreciation. ... The gods are hidden from each other. They can recognize their worshippers. That
si
is
ali
12
.
un aspetto
la
XX
con V. Woolf,
J.
noti
metafora
Joyce ed
altri.
Wilde, ulteriormente chiarita nel corso del dialogo, sembra anticipare (talvolta, sorprendentemente, quasi verbatim) quella
di
e termina la sua esaltazione della critica affermandone la sopravvivenza su tutte le altre forme d'arte: se si vorr evitare
la
"morte
dell'arte" preannunciata
da Hegel e
far sf
che
la
altrettanto provocatoria di
Northrop Frye
nella brillante e
Anatomia
come
artista",
sotterranea, ma chiarissima, polemica con Whistler da ricondurre l'affermazione fatta da Wilde della
Wilde si richiama esplicitamente a Matthew Arnold, di cui continua la battaglia contro il filisteismo (termine mutuato da Heine) della borghesia, grettamente utilitaristica, ipocrita,
ottusamente sorda
ai valori della cultura e dell'arte.
Nel saggio
un autorevole precedente nel' Estetica hegeliana (dove la triade relativa all'arte "romantica", moderna, come si sa, cos
articolata: pittura, musica, poesia);
we must
ali
be,
ali
of
altrettanto erroneamente
filosofica,
in
Whistler aveva
infatti,
us who have any power of working; ... It is a task of dissolution, of liberation of the modem European from the old routine
.
quanto
le
Si
noti
l'insistenza,
contro
l'insulare
il
provincialismo
sostenuto
anch'essa
1
britannico, su
"Europe" ed "European":
richiamo a Goethe
contrario. Pi originale
evidente, qui
passi in
paradossale,
ed
dettata
dalla
polemica,
mente uno dei tanti cui quest'ultimo afferma vigorosamente que ll'ideale
come
altrove, e viene in
DQ
il quale la tradizione non deve essere pretesto per l'immobilismo intellettuale, ma costituire una presenza viva e stimolante, ideale che Arnold, Pater e il
Anche
in altri scritti,
Wilde
faranno proprio:
,
Non
Al
come non
pari di tutti
passato
possono progredire che grazie all'azione scambievole, generale e libera dei contemporanei, fondata sui contributi e sulla sopravvivenza del 15
.
Arnold per, nello stesso contesto che si citato, aggiungeva cautamente che dobbiamo studiarci di non divenire degli
"acrid
dentemente attribuisce grande importanza. Wilde adotta un atteggiamento scopertamente assai pi oupolemico e provocatorio dei suoi tre maestri inglesi Rutr nei confronti della disprezzata e conskin, Arnold e Pater formista societ piccolo-borghese del suo tempo: si gi parlato del suo allontanamento dal pur sempre ammirato Ruskin.e con in "The Critic as Artist" appare evidente la percezione che Arnold sia anche lui pi il dissenso che ne consegue moralista che teorico dell'arte e della cultura, nel senso che
dissolvents" della tradizione, per quanto questa possa esser stata deformata in gretti pregiudizi ormai sorpassati: tale
cautela, implicita negli scritti di Pater, invece del tutto assente
finisca, in
etici,
come
la
no-
nostante per
la
"make
it
new" senza
cultura,
alcuna remora.
sness" (ovvero
ne resta
supremo
criterio
"English Renaissance of Art", come s' visto, Wilde rivolge agli Americani le stesse esortazioni che Arnold aveva ripetutamente rivolto agli Inglesi, incitandoli a vedere negli ideali di una superiore cultura un elemento indispensabile per il progresso di una nazione ed una maggiore comprensione fra i popoli, ed evitando cos l'errore di credere che la libert e l'indipendenza politiche di un popolo siano di per s sufficienti ad assicurarne la civilt e la cultura, appunto
nell'ampia accezione arnoldiana di questo termine. Afferma infatti Arnold nel gi citato saggio su Heine:
noteworthy, because he is the most important German successor and continuator in Gocthe's most important line of activity. And which of Goethe's lines of activity is this? - His line of activity as "a soldier in the war of liberation of humanity". ... Hear
is
Gi
nella giovanile
una
fase giovanile di
romantica
mune
t
alle
veda un
so-
"The New
Sirens"), pur-
sempre, dopo
il
"The
Critic as
riferirsi alla
recensione
Heine
ver-
ma
what
had
really
frivole,
alla
non
pro-
liberator" 19
Monna
scherzoso, velato dall'uso discreto della traduzione italiana 17 "purpurei panni" della pi cruda espressione inglese,
"purple patches", con cui si suole indicare in tono di disapprovazione tale prqsa "finement ouvrage", come Mallarm
ha definito quella pateriana, con approvazione, per; sto anche Wilde ne parler bene, in un celebre passo
e del redi
veramente universale, e creare cos un'arte "adeguata", che sappia cio interpretare ed esprimere il tempo in cui vivono. Wilde invece vede come funzione della critica non tanto o non solo il rinnovamento delle idee, quanto il rinnovamento dell'arte stessa che tende a ripetersi in forme cristallizzate
tura
nelle scuole letterarie e artistiche.
"The
Wilde
inoltre, in opposi-
Critic as Artist"). Particolarmente significativi sono due punti della recensione, il primo in cui Wilde esprime qualche riser-
li
va in merito a "Style" (peraltro lodato), che gli pare a quanto afferma troppo "astratto", ed il secondo in cui loda invece senza riserve "Wordsworth", di cui cita con approvazione il
zione a quanto per esempio affermato da Ruskin in The Stones o/Venice (l'arte "interprete dello spirito della nazione",
"specchio ed indice del carattere nazionale", "autobiografia pi notevole della nazione"), nega come si accennato che
passo sulla superiorit della vita contemplativa (ne riparler anche nel saggio). In realt, non ci vuol molto a vedere che il dissenso di Wilde non tanto motivato dall'astrattezza presente in "Style", quanto dal criterio di valutazione per l'arte
debba esprimere "the temper of its age, the spirit of its time, the moral and social conditions that surround it, and under whose influences it is produced" 18
l'arte
.
Pur riconoscendo
ne,
il
Wilde
le
proposto inaspettatamente da Pater alla fine del saggio, criterio primariamente etico e non estetico: Wilde cio si trova a
dissentire dai suoi tre maestri
ponendosi di ridefinire
concetto di critica e
la
sua posizione
sempre per
la stessa ragione,
accettava-.
Ci appare chiaro
al
cio
il
primato che
"The
Seguendo Arnold, all'inizio di "The Critic as Artist" Wilde afferma che solo lo spirito critico ed una "disintrested curio-
arnoldiano "The True Function of Criticism at the Present Time" (1865) era ovvia: Wilde si distacca da Arnold sia nella
II
non ponga alcun fine nel campo della prassi ed ecco perch la "vera" cultura, per Arnold come Pater e Wilde (ma non per Ruskin) umanistica, ed ha come strumento e fine ultimo la contemplazione determinano le condizioni ed il clima spisi
Giustamente la RoArnold in difesa dei vasenblatt sottolinea come l'attivit di lori artistici, intellettuali ed immaginativi sia stata un apporto prezioso per l'estetismo, in quanto svolta essenzialmente in nome dell'istinto estetico, della bellezza e di un'armoniosa
teoria estetica che in quella della critica.
Gi qui troviamo, per, un'importante differenza tra i due critici: per Arnold, infatti, tale funzione propedeutica della critica si esplica
soprattutto col fornire nuove idee ai poeti, che potranno cos nutrire la loro ispirazione attingendo liberamente alla "new,
Bildung goethiana piuttosto che della morale corrente o della religione ormai svuotata di vero senso spirituale e divenuta
abitudine e conformismo 19
.
come
lori
si
un moralista che
la
si
opposto
all'imperante materialismo
utilitaristico
essenzialmente
etici,
esaltando nell'arte
"high seriou-
77?
1 1 ?
'
'
la
sua famo-
la
negava valore
se,
alla
important
...
is at
bottoni a criticism
of
life;
and beautiful
20
.
application of ideas to
to the question:
How
il
to live?
sonale anche
le
in
"The Study
Goethe
(il
qua-
Si visto
come Wilde
avesse motivato
suo distacco da
una volta aveva detto: "Ad essere sincero posso impegnar23 mi; non per ad essere imparziale" ), che "puts the standard
ali,
Ruskin in "L'Envoi": l'obiezione di fondo che muove all'estetica di Arnold la stessa, in nome di un'assoluta autonomia dell'arte non solo da fini utilitari, ma anche morali, che vengono polemicamente identificati da Wilde con il morali-
inside every
si
man
instead of outside
him" 24 Wilde
,
passa,
come
della critica,
nega-
smo borghese:
To be
good, according to the vulgar standard of goodness,
It
is
zione dell'antitesi arnoldiana tra facolt critica e facolt creativa. Due ulteriori tappe sul percorso del pensiero wildiano sono
il
obviously
quite easy.
nistica.
and
a certain
low passion
fot middle-class
Anche
la
se
Arnold ha combattuto
la
curioso che Wilde, proprio mentre polemizza con Arnold (cha a suo giudizio non aveva considerato la critica immanente alla creazione artistica, tant' vero che in questa se-
borghesia in
nome
si
propone evidentemente
di riparare a tale
ta di
apprezzare
l'arte e la bellezza
senza pregiudizi,
la flessial cri-
bilit e
omissione), dopo aver affermato che "that fine spirit of choice and delicate instinct of selection by which the artist realizes life for us, and gives to
it
un sistema di valutazione (spesso arbitrario e meccanico, come appare soprattutto in "The Study of Poetry" (1880)) in cui i criteri di giudizio sono motico
sono in pratica
momentary perfection"
in
Esemplare in questo senso il giudizio negativo espresso altrove da Arnold su Madame Bovary, che gli appare opera "profondamente immorale". Wilde esprime iperbolicamente il proprio dissenso affermando la superiorit
rali
prima che
estetici.
realt la facolt critica in una delle sue forme pi caratteristiche, e che "no one who does not possess this criticai faculty can create anything at ali in art", aggiunga: "Arnold's defini-
life,
felicitous
dell'estetica all'etica:
Aesthetics are higher than ethics.
... ...
showed how keenly he recognized the impor25 Nella detance of the criticai element in ali creative work" finizione arnoldiana, infatti, "critica'" non ha certo il senso
form,'but
it
.
di "critica
Ethics
...
immanente
al
processo creativo", n
si
vede come
make
existence possible.
Aesthetics
it
and give
make life
fili it
con
l'estetica di
le
innovadi qual-
zioni tecniche e le
114
115
sentimento, entusiasmo o "profound criticism of life", qui evidentemente intesa nel senso che Arnold attribuiva a tale
siasi
in
"Heine"
loda
espressione.
Si ritiene
so?
Is it
so to
me?" 29 La Child
.
la critica
si
molto pi
la
impressionistica;
ma
ci
non
esatto.
in
Il
momento che
possia-
studio-
mo
chiamare impressionistico
si
ma
il
passo che
la
giudizio critico
sta impressione.
citato
mano" 30 Tale
.
interpretazione tuttavia
Citando Arnold
afferma:
all'inizio
della
sua Prefazione,
Pater
in
come risulta evidente dalla lettura di tutto il passo questione, che non pu venire isolato da quanto Pater afin
"To
first
been
justly said to
be
the aim of
Per
il
critico estetico,
and
it
really
is it,
to
know
one's
it
own
impression
as
it
really
is,
to
discriminate
to
realize
distinctly. 26
o attraente personalit ha tra le altre propriet quella di darci una speciale e unica impressione di piacere. Il critico estetico deve analizzarla, indicarne l'origine e in quali condizioni viene provata. Il suo fine raggiunto quando egli ha discriminato e individuato questa "virt". Allora si pu definirla median-
i,
'\
siccome
gli
oggetti di questo
"vir-
modi
di azione, la
domanda
preliminare
deve essere:
What
it is
life
una formula che ne indichi le caratteristiche proprie, individuali (il procedimento dal momento immediato del gusto alla formula critica individualizzata sembra analogo a quello
te
or in a book, to me?
give
me
pleasure?
crociano).
or degree of pleasure?
its
How
is
my
nature modified by
influence?27
col-
dopo
il
frasa un'osservazione di
Goethe
und Wahrheit:
"Ognuno ha
peculiare in
il
conoscenza oggettiva possa fondarsi sull'impressione soggettiva che ne riceviamo: tale impressione, sia pure esaminata e
discriminata quanto
gettiva.
si
un
maniera particolare,
la vitalit
vuole,
non pu
infatti
Gi
al
ponga con
la
Come
rileva
Ruth C. Child, gli echi goethiani presenti in questo passo di Pater sono non solo diretti, ma anche mediati da Arnold, che
de mostra esplicitamente di dissentire su questo punto, dichiarando che come non vuol dare ai suoi ascoltatori una definicos e in questo parafrasa Pater zione astratta dell'arte
116
117
comunicabile,
la
L'obie-
nonostante notori passi sulla Gioconda e concezione di Pater e quella di Wilde. sul Botticelli tra
da differenza
i
la
gli stessi
"The
Critic as
le
possano essere
The Renaissance, precisa e chiara. Infine, Artist" verr negato che scopo della critica "formule". Appare quindi evidente che la
Tali contraddizioni sono a nostro avviso in parte dovute metodo adottato dal Wellek nelT illustrare l'estetica wildiasfug-
da Wilde,
il
quale da Pa-
sviluppo e
la
forma estrema
di critica creativa.
frammentarie talvolta solo epigrammi che presi a s sono forzature paradossali evidentemente errate. Formato cos una sorta di collage talvolta arbitrario, il critico esamina sommariamente questi
frammenti
ma
commovente
pietas,
non
lo fece pi:
Donon se
ne trova traccia negli altri scritti. Perci non bisogna confonderlo con Wilde che "non ha seguito Pater, o meglio ha accettato un aspetto minore dell'opera di Pater" 32 Comunque
.
pi dirette fonti wildiane). Anche se non mancano lodi per alcuni aspetti del pensiero di Wilde, ci sembra che il tono generale sia un po' quello di un inquisitore che isoli da varie opere i passi sospetti di eresia: com-
le
non sembra quindi giusto definire Wilde un dimidatus Pater, come fanno ancora alcuni, fra cui l'autorevole Wellek, che per non si accorge di cadere talvolta in
si
consideri
la cosa,
binandoli insieme e tirando le somme, il Wellek conclude il suo importante e stimolante studio riducendo l'interesse che
al
il
passo in cui
il
fermare"
ni
le
che nelle Intentions Wilde "non fa che riafidee fondamentali che aveva assorbito in giovenalcu-
Perch
la critica
impressionistica
non suggerisca
l'idea di
t da Pater.
Poco pi avanti, per, discute approvandoli punti chiave dell'estetica wildiana: il famoso paradosso
l'arte (paradosso, ci
della
una certa fantasiosa faciloneria, di qualcosa di oziosamente friche e ci forse far stupire molti volo, Wilde osserva
il
soprattutto se
si tratti
che non va inteso come "un'effettiva affermazione che l'arte capace di fare violenza alla natura e di trasformare la vita"), e l'importante polemica contro il realismo. Di queste tesi, per, in Pater non
alla lettera,
ingenuamente
che
ci faccia
anzitutto comprendere
testo
vi traccia.
(Croce paragonava questo lavoro alla spolveratura di un quadro per poterne vedere esattamente le figure e i colori). Molta gente, osserva Wilde, prende confidenzialmente a braccetto
i
Wellek
egli
pronuncia con giusta severit: anche qui, tuttavia, stesso aveva messo precedentemente in rilievo la profonsi
con
11R
T)
una certa
preliminari:
civetteria,
di
studi
questo
ci
un suo
scritto
the old classical forms and the new spirit of romance, between the school of Marlowe and Marlowe's greater son 33
.
must understand the relation in which Shakesperare stood to the Renaissance and the Reformation, to the age of Elizabeth and the age of James; he must be familiar with the history of the struggle for supremacy between
He who
"pour y ajouter quelque obscurit"). Il punto di vista wildiano risulta evidente se ci rifacciamo alla sua concezione dell'opera d'arte. Concetto basilare dell'opera d'arte
il
musica vero d
altri
studi preliminari:
ogni grande opera d'arte.- "Beauty reveals everything, because it expresses nothing", cio nulla in modo esaurientemente
il
suo Shakespeare,
la totalit del
"The Truth of Masks". vera e propria critica, quella estetica impressionistica, Wilde afferma che essa si realizza in due forme: una inferiore, cio l'interpretazione propriamente detta, e una superiore che consiste nel rendere l'opera oggetto di un'alopera d'arte. Wilde comincia da quest'ultimo tipo di critica per amore dell'effetto che tale paradosso pu produrre. In
tra
realt,
mondo
34
.
Perci
vanno
rifiutati
un ov-
scene tratte dalla letteratura e dalla storia, in quanto sono "far too intelligible" 35
:
ci si
deve
li
quadri
di chi
contempla.
A
te
si
ammesso
il
punto
di
questo carattere di inesauribile mistero dell'opera d'arcollega secondo Wilde la sua essenziale incompiutezza:
true tragedy that dogs the steps of most artists
is
pu
!
"The
that
is
when
the ideal
36
.
personalit in
modo diverso
e in
crea-
robbed of
tiva ( inventiva
l'esaltazione della
la
wonder and
its
mystery"
mai
il
il-
Wil-
di ciascuna arte,
ermeneutica, propedeutica
e didatticamente esplicativa, a quella interpretativa propriamente detta. di fatto la distinzione permane, come risulta
Ma
dal contesto: la critica analitica, che pure parte da una visione sintetica dell'insieme (il particolare illumina la totalit, ma
re-
particolare),
il
Possiamo cos parlare di una concezione dell'opera d'arte come "opera aperta", secondo la terminologia dell'estetica contemporanea: Wilde afferma infatti che "It is through its very
incompleteness that Art becomes complete in beauty", pro-
gare
testo in
modo da
togliergli
stero che,
come vedremo,
ma
de-
seguendo col sostenere che "The one characteristic of a beautiful form is that one can put into it whatever one wishes, and
120
171
see in
role
,
it
materiale
le
ma logicamente
Di
essa,
come
la
come
delle divinit in
mo
dire ci che
non
non
ci che
la conoscenza preliminare interpretazione possibile, ripersonalit. Ogni zione di una spondeva Valry a chi gli chiedeva il "vero" significato di certi suoi versi, ed Ezra Pound nella prefazione ad una sua scelta
ge "not to the faculty of recognition nor the faculty of reason, but to the aesthetic sense alone". Un approccio analitico viene accettato da Wilde solo come fase preliminare e subordinata di una "pure synthetic impression of the work of art as a whole", l'unica che possa cogliere la ricca complessit dell'opera. "Impressiva" e non "espressiva" secondo la terminologia coniata'da Wilde, questa viene costruita progressiva-
compito di spiegarli, dopo aver citato Jung per cui l'artista deve lasciare ad altri ed al futuro l'interpretazione della propria opera. La posizione di Wilde
il
anticipa cos
che riprendendo certe affermazioni eliotiane, alcune in forma epigrammatica e paradossale quanto quelle wildiane (come questa, ad
tentional fallacy" condotta dal
"New Criticism",
esempio: "L'interpretazione del lettore pu differire da quelperfino migliola dell'autore ed essere egualmentesvalida
re") denuncia
come un pericoloso
errore
il
ticolari
gare a tutti i costi che cosa veramente "voleva dire" un arti40 E da questa prosta quando ha composto una certa opera che caspettiva che la paradossale affermazione' wildiana
personalit costruttrice e
"La critica
", acquista
ci fa
conoscere ci che
preciso signifi-
non
un suo
ed esaurita
po
scientifico,
una formula, che ha sempre qualche cosa di tropfreddo e classificatorio. Nella recensione a Pa-
cato e valore.
aveva infatti osservato: "In matters of art, at any rate, thought is inevitably coloured by emotion, and so is fluid rater,
its dependence upon moods and upon the passion of fine moments, will not accept the rigidity of a scientific formula" 39
.
Di qui
il
corollario:
sua interpretazione; la sua individualit ne diventa la parte pi vitale. Ci risulta evidente se si pensa al pianista che esela
D'altra parte, l'opera oggettivata ha una sua esistenza, essendo ormai tagliato il cordone ombelicale dell'immaginazione che la legava all'artista: perci lo stesso autore pu interpretarla in
gue una sonata di Beethoven, o a un attore che recita Shakespeare: "People sometimes say that actors give us their own Hamlet, and not Shakespeare... In point of fact, there is no
such thing
il
as
Shakespeare's Hamlet".
modi
a
zione non la
segreto,
ma
Quindi l'interpretaricerca dell'intenzione, non vuole svelare un sua volta una costruzione inventiva che ha per
suo celebre aforisma: "There are as 41 Posto che il musicista interprete are melancholies"
.
co della musica che esegue, e l'attore critico del dramma che recita, ne consegue quest'importante considerazione, che tro-
7??
viamo
The
a pi riprese affermata
critic will
da T.S.
Eliot:
art in
la
riplasma secondo
la
Il
noumeno
este-
some new
to our age.
He
living things
are',
always be reminding us that great works of art are in fact, the only things that live 42
.
(si
dovrebbe essere espressione non c'. Sviluppando uno spunto che aveva trovato in Baudelaire veda il brillante e polemico "A quoi bon la critique?") e
si
(e in
pu trovare gi in Friederich Schlegel che afferma: "La 44 Wilde lo inpoesia pu essere criticata solo con la poesia"
che
,
lega
variazione quello pi evidentemente impressionistico della critica sotto forma di una nuova opera d'arte che ha per
oggetto un'altra opera d'arte nel suo complesso, cio l'impressione globale che essa ha suscitato. Wilde, ed ovvio dal titolo stesso del dialogo' "Il Critico
concezione della "ambiguit", o polisemia, dell'opera d'arte: se questa ci che produce impressioni, il critico artista render la sua impressione, che in realt la sua
quadra
nella sua
come
importanza a questa
perch,
critica creativa
Who
...
prestava a stupire e scandalizzare, ci che di fatto avvenne. N si deve dimenticare la polemica antiwhistleriana che sottende il dialogo e che spinge Wilde a delle esagerazioni
sta teoria
of?
...
And
becomes more
opposto a quelle di Whistler: se per il pittore i critici erano "un male non necessario", per Wilde il critico non solo esplica una funzione indispensabile, ma addirittura pu essere pi creativo, pi "artista" dell'artista di cui
si
di segno
Questo
di cui
,
si
occupa.
sullo stes-
Thomas
Wainewright 46
Si tratta di
come
"The
Charles Lamb, e prima di loro in Diderot e Winckelmann stato spesso condannato come opera di arti/ex artifci additus,
occupies the same relation to the work of art that he criticizes as the artist does to the visible world of form and
colour, or the unseen world of passion and thought". Roland Barthes, che nel rivendicare l'autonomia della critica di fron-
deve tuttavia distinguere tra quella critica impressionistica per cui l'opera d'arte veramente solo un pretesto per comporre un piccolo poema in prosa, e quella che
stilistica" 47
Si
assume posizioni analoghe a quelle wildiane, fra l'altro scrive: "Il libro un mondo. Davanti ad esso il critico si trova nelle stesse condizioni di parola in cui si trova lo scrittore davanti al mondo'"' 3 Ogni critica inter.
serve (come avviene d'altronde nei grandi storici) anche di una certa intuizione immaginativa per integrare o condensare
si
in
un tutto
originale
un insieme
per interpretare
l'opera d'arte.
la personalit dell'artista
quale
si
realizza nel-
pretativa
non
riflette (juindi
ma
le identifica in
modo
assolu-
10 A
il rapporto di corrispondenza con l'opera esaminata diviene del tutto irrilevante, o addi-
to: nella
a cui s'ispir
non
pi sentito,
non
resta se
si
assume nuovi
aspetti, adattandosi ai
tempi nuovi'
"superiore" non critica. Se sua teoria della critica come pura creazione autotelica non che uno dei suoi paradossi ad effetto, l'importanza del concetto wildiano di critica d'arte sta invece in quella parte del dialogo in cui tratta della critica come interpretazione,
allora la critica
la
rittura superato;
ma
L'immortalit dell'opera d'arte, prosegue Praz, assicurata dal "fascino dell'incompleto, dell'ignoto, dell'assurdo";
la
La
campo
in
t
accordo con quanto aveva asserito riguardo all'inesauribilidonde la sua relativa oscurit e misteriosit dell'ope-
mu-
immaginativa rende vere tutte le interpretazioni, pur non rendendone nessuna aggiunge Wilde definitiva. Per valutare appieno quest'importanza, sembra utile confrontare questa posizione wildiana con quella a
work
31
.
of art,
cui giunto, a -seguito di un'esperienza critica del tutto indipendente, uno dei maggiori critici contemporanei, Mario Praz,
in
he has also ali the obscurity that belongs to life") Se la critica valutativa pu influire sulle successive opere che pu e Praz ne d vari esempi d'arte, anche vero 52 A questo punto ci si pu dosubirne a sua volta l'influenza
il
un suo saggio
conseguente po-
lambiccate,
le
lemica con
Ren Wellek 48
Della critica storica, Praz scrive che esercita una funzione certamente utile, ma "aiutare a capire non significa aiutare
a
tasiose
possono
farci
comunque
la
critica valutativa
critico scrive.
Praz
qui interviene
la
cos conclude:
Ora
l'interpretazione "il
filtraggio
d'una espressivit
,
dell'arte
la
nostra" 49
attraverso
il
modo
di sentire.
il
La
ma la
do secondo
nisce
attraverso
lacerato
il
Lo
gusto dei tempi successivi, assomiglia al Giudizio Universale di Michelangelo, con la differenza che non fi-
brillato in tutto
mai
che alcuni
eletti
passano fra
dannati e viceversa.
essere che
gli
Nel caso
il
di opere,
come
l'Amleto, che
Verit
il
velo dipinto
53
.
problema
Quanto
critici di
pi interessante:
Shakespeare
c' nel
di
dramma che
egli
dramma che
non
resta
successive generazioni?
non nella lettera, dai Morte e trasfigurazione: l'opera d'arte mai quale nacque: non resta se si irrigidisce, perch il gusto
Al relativismo di queste conclusioni, il Wellek ha opposto un "prospettivismo" che "cerca di vedere gli oggetti da tutti i lati possibili" fondando cos un corpo di intuizioni, di giudizi, di teorie in una "accumulata saggezza dell'umanit": modi di "afferrare l'oggetto che
pu
essere,
s,
irraggiungibile in
126
ni
senso assoluto,
ma non
una tradizione
bili,
un modo o
i
critici
ma
nel
Wellek bench
parziali,
sono
in
qualche
modo
il
og-
quale
CAPITOLO V
talvolta contraddittorie 35 .
sottile e persua-
cordo, come si vede non affatto lontana da quella di Wilde, e ne conferma pertanto con autorevolezza la validit: non si
pu non pensare,
of
questo proposito,
al
alla
chiusa di
"The Truth
~*
Masks"
la
(aggiunta dall'autore
per
come conclusione
sto capitolo):
is
Truth
it is
that
also true.
that
only
in art-criticism,
we can
realise Hegel's
system of
contranes.
56
128
tue
owe
lo history
is
to
"The
Critic as Artist"
Il
pubblicato, quasi
contemporaneamente
a quella
stimma
dell'e-
da The Picture
si
due dialoghi delJe nof Donati Gray, un saggio che esplicieconomisti e riformatori
1
.
tamente
da moralisti, pensatori
toriani, e cio
si
la
under Socialism" Come visto, a molti sembrata artificiosa e poco convincente conciliazione operata da Wilde alla fine della terza parte
of
"The Soul
Man
di
of
nella seconda,
nold e
W.
per
si
da Goethe, Arnon l'estetismo vero e proprio, il quale annunciava qua e l in vari punti della seconda e terza
Pater) che
131
A maggior ragione pu sembrare insacontrasto fra l'accentuato individualismo immorali sturo ed estetizzante dei dialoghi e del romanzo wildiani ed una considerazione del problema sociale:
nab.le
il
real
vedr poi con che successo) una conciliazione in quello che abbiamo definito un "plurindividualismo" secondo un ottica originale che informa di s tutto il saggi
(si
Wilde tenta
sympathy does is that it limits knowand so prevents us from solving any single social problem", sentenziando in tono deliberatamente provocatorio:
that emotional
ledge,
harm
CU1
tra
1
in
Wilde ha colmato
le
l'abisso
aspirazioni comunitarie dei rivoluzionari sociali pi avanzati del suo tempo' In The Soul of Man under Socialism"
way of knowing nothing about life is to try to make oneself useful", una "charming doctrine" che ha almeno "the minor merit of being true") questo non che un palliativo dei mali che essa intende curare, e anzi li peggiora perch questo genere di carit degrada e demoralizza coloro che ne sono oggetto: "Charity creates a multitude of sins" 3 Wilsure
"The
questo per Wilde, il vero individualismo. Ma il concett d. ind.v.duai.smo prosegue l'argomentazione wildiana, stato falsato da 1 affermarsi della nuova borghesia industriale e mercantile liberatasi dagli impacci dell'assolutismo: essa crede di utilizzare ad un fine sociale la molla dell'egoismo e delI avidit di guadagno, scaricandosi la coscienza, sia ipocritamente che spinta da un generoso quanto inutile altruismo col fare opere d. carit che non rimediano al male, ma anzi sono part of the disease in quanto la gente benestante cerca di risolvere il problema della povert "by keeping the poor alive
,
auto-formazione cio lo sviluppo dell'individuo nelle sue caratteristiche pi essenzialmente umane lo porta alla pi alta delle manifestazioni disinteressate della personalit individuale, 1 arte, la creazione e la contemplazione della bellezza che - nella nostra breve esistenza, dove ogni certezza, ogni punto di riferimento sicuro pare scomparso bene certoI
de
tono pi serio conclude (anche se sotto lo scintillio del suo humour che usa come un'arma sottilmente, insidiosain
mente appuntita nonostante l'aria innocua, per colpire l'incontrollabile autocompiacimento della borghesia, soddisfatta
di s, dei suoi soldi, delle
"magnifiche
sorti e
in questo saggio come negli altri che sono esaminati Wilde sempre fondamentalmente serio):
It is
progressive" della
si
immoral
It is
both im-
moral and unfair... The proper am is to try and reconstmct society on such a basis that poverty will be impossible. 4
E appunto
ta,
propriet privata che deve quindi venir eliminain quanto causa prima delle ingiustizie e storture che dela
la
formano
si
ci che ha, e
very advanced school, by amusing the poor". nella sua paradossale denuncia della filantropia ottocentesca gi attaccata in "The Critic as Artist con la stessa divertita e divertente cattiveria ("the desire to do good to others produces a plentiful crop of prigs... the philanthropist is [ajnuisance in the ethical sphere The
Il guadagno, e non lo sviluppo divenuto ormai per tutti il quasi esclusivo scopo della vita, "so that man thought that the important thing was to have, and did not know that the important thing is
non per
ci che .
della personalit,
be" 5 Possiamo facilmente constatare quale sia il risultato sociale di tale sistema: la schiavit della massima parte della
to
.
popolazione, obbligata
me
sta
sotto minaccia costante della ad un lavoro quasi sempre pesante ed avvilente; a quela
fa-
si
aggiunge
la
miseria e
la
fame
di chi
disoccupato.
132
133
Fin qui, "The Soul of Man under Socialism" scosta dalle linee del pensiero di William Godwin,
non
si di-
come
han-
no giustamente
D'Ari-
mico, che in un suo puntuale esame del saggio wildiano ne costruisce le fonti secondo una documentazione precisa ed
riente.
feel to be a ridiculously inadequate mode of partial restitution, or a sentimental dole, usually accompanied by some impertinent attempi on the part of the sentimentalist to tyrannise over their
esau-
pu tuttavia non concordare con il D'Amico quando respinge l'affermazione di un noto studioso di Godsi
Non
shouJd they be grateful for the crumbs that fall from the rich man's table? They should be seated at the board, and are beginning to know It. ... The virtuous poor... have made private terms with the
Why
private lives
enemy,
and sold
win, F.E.L. Priestley, per il quale "The Soul of Man" sarebbe solo una fedele ripetizione dell'intero sistema teorizzato da Godwin nel suo famoso e assai influente (si pensi, per citare
solo
Anche
un esempio
tratto dal
mondo letterario
.
Infatti nonostante alcuni ovvii richiami anche al pensiero di Proudhon la formulazione wildiana del problema della propriet
di quella propriet privata di cui sono schiavi, schiavi quanto lo sono i poveri della spaventosa, degradante miseria che affligge i quattro quinti della popolazione:
di ricchi, in apparenza felici ed oggetto spesso di amara, livorosa invidia prosegue Wilde trarrebbero per grande beneficio dall'abolizione
le
poche centinaia
privata e della
soluzione proposta appare colorata da quella inconfondibile "Wildean quality", individuata da un crescente numero di studiosi, cui
si
The
ts
is
ng... In fact,
property
is
really a nuisance...
is
gi accennato: l'originalit di
Wilde traspare
tut-
tavia assai pi chiaramente dall'osservazione seguente, che solo in apparenza paradossale, ben pi di una semplice boutade
upon one, endless attention to business, endless bother. had simply pleasures, we could stand it;
but
its
property
it
duties make
8
it.
we must
get rid of
lei
Afferma
infatti
gliaia di proletari e di
senza rendersene conto, vivono male quanto i loro pi miserabili dipendenti, anche se per ragioni ed in maniera
diverse,
beneficio dall'abolizione della propriet privata dei beni, ora esclusivo privilegio di poche centinaia di persone, quei ricchi e benestanti che invano cercano di blandire i poveri con l'elargizione di coperte e vestiti smessi, disgustose minestre
e,
ma mostrando oltretutto
un'assoluta
mancanza
di
buon
con risultato (per Wilde estremamente deplorevole) di mascherare l'iniqua distribuzione della ricchezza nella societ tenendo buone le masse lavoratrici con la felice eccezione di pochi, disincantati ribelli che non
si
senso in quanto non si sacrificano come loro per far fronte alle pi urgenti, ineludibili necessit quotidiane, ma per accumulare incessantemente, insensatamente cose e simboli di cose che finiscono per possedere loro stessi padroni, vincolani
doli alla loro scrivania o al loro negozio con la stessa ineluttabilit che lega gli operai alla catena di montaggio. I ricchi sono cos prigionieri inconsapevoli (anzi soddisfatti, almeno
cre-
The
may be
much
to be
dono) di una sclerotizzata, ferrea routine che nulla in fondo distingue dai disumani ritmi di lavoro nelle fabbriche, e che impedisce loro di fermarsi anche quando possiedono molto
pi
Charity they
di
le
134
135
loro giornate a vivere nel senso vero del termine: "To live is the rarest thing in the world. Most people exist, that is ali"' Pare di sentire i pi avvertiti ed autorevoli sociologi del no stro tempo, di cui qui come altrove Wilde anticipa con sor prendente acutezza il pensiero: l'essenza del dramma della mo derna societ industriale con la sua alienazione,
gli
opere sia d'arte che di pensiero; ora, invece, col macchinismo applicato all'industria i lavoratori delle fabbriche sono i nuovi schiavi, anche se nominalmente uomini liberi,
problemi connessi all'utilizzazione del (pochissimo) tempo libero concesso da un lavoro spesso massacrante
i
massa
l'uomo-
vit ancora pi
comunque, monotono nella sua ossessiva ripetitivit imposta dalle macchine e dai ritmi di produzione gi tutto implicitamente espresso in questa breve frase, assai pi protonda di quanto si sarebbe portati a credere, dato il tono di spiritosa causerie adottato anche in questo saggio. Wilde riconosce che la presente struttura
pre,
e sem-
mondo
rit tra
disumana e disumanizzante della schiavit nel dove almeno esisteva un rapporto di familia-
schiavo e padrone, mentre nel mondo moderno si schiavi di un'entit impersonale ed inavvicinabile, il capitale
che possiede
Il
le
macchine cui
il
gli
programma
quale
tra parte,
un vantaggio, quello
sociale ha d'al-
di permettere che
era venuto delineando nel corso del diciannovesimo secolo soprattutto ad opera di Ruskin e William Morris, ren-
una
sima percentuale della popolazione possa con tranquillit dedicarsi interamente, senza assilli di natura economica, alle attivit
piccolis-
dendone impossibile
la
realizzazione, era
phers, the
pi alte dello spirito: "These are the poets, the philosomen of science, the men of culture
per cui le macchine viste come nemiche dell'uomo perch lo condizionano, distruggendo il ritmo organico che regola la natura e la vita, la creativit ed il benessere fisico e spirituale degli operai e portando allo sfrutta-
smo
intellettuale"
I2
una
sorta di "luddi-
in a
word
pongono
economica ed industriale, di mercati e di commerci un organismo finalmente sano, assicurando come premessa necessaria il be-
gains a partial realisation" 10 Ma si tratta, appunto, di una realizzazione parziale, strettamente (e spesso ingiustamente) limitata a pochi privilegiati, mentre invece l'individualismo latente e potenziale dell'umanit intera deve esser Ubero di svilupparsi in tutti, come avverr una volta che bocialism... by converting private property imo public wealth, and substituting cooperation for competition", abbia fatto della societ ora storpiata ed impedita nella sua crescita naturale e cio non limitata ad una semplice espansione
whom
realised themselves,
and
ali
Humanity
in
masse lavoratrici di cui inoltre viene cos annullata la personalit costituivano un male nella loro stessa esistenza. Dovevano quindi venir eliminate, distruggendo fabdelle
mento
briche ed impianti oppure lasciandoli andare in rovina (come gli edifici pubblici della Londra ipotizzata da Morris in News
from Nowhere
te "St.
(1891)), in
un ritorno ad
medioevaleggianGeorge's Guild" fondata da Ruskin, ben presto rivelatasi un costoso fallimento, o nell'utopia morrisiana. Ruskin traeva personalmente forza emotiva dal lavoro manuale, e non si rendeva conto del valore della tecnologia nel ridurre la fatica
fisica,
come
comunit." Nell'antichit
mente
taggio.
distruttiva
13
che pu risultare altrettanto alienante ed emotivaquanto il ritmo ripetitivo della catena di monnella sua utopia socialista vi siano vaghi ac-
classica era la
massa de-
Sebbene
136
137
macchine (piuttosto misteriose) che, immensamente migliorate rispetto a quelle ora esistenti, eseguono tutto il lavoro pesante e "fastidioso" necessario al benessere della
cenni
a
chici
1
ali impiego di una tecnologia avanzata, Wilde insiste sulaspetto liberatorio della macchina, se usata per ridurre
co-
la fa-
il
lavoro manuadell'arti-
giano che vive e lavora in un ambiente naturale incontaminato dalle brutture dell'industrialismo al centro della sua visione di una societ radicalmente rinnovata dall'avvento del Socialismo quale la descrive in News from Nowhere
ed
altro-
ve; in parecchi suoi scritti (saggi, conferenze, lettere) troviamo una recisa condanna delle macchine come strumenti dello
sfruttamento che
siste in
modo
la
operai sono costretti a subire. Morris inquasi ossessivo sulla manualit, sul lavoro artigli
gianale
come unica
cuperare
ed interiore, vivendo in armonia coi ritmi della natura e riappropriandosi della bellezza e serenit ora negate alle masse, che non possono
sua libert
alla vita o alle decorazioni del XIII secolo, in quanto a suo avviso l'arte deve essere basata su tutte le invenzioni della civilt moderna, e adatta a tutte le esigenze del XIX secolo (chiarissimo qui il distacco dalle idee cos spesso affermate da Ruskin e da Morris di cui invece alcuni studiosi lo vogliono pedissequo imitatore). Pur
pi alienanti della societ contemporanea, con il conseguente decadimento del gusto e delle arti a ritornare
comunit e non per favorirne una piccola percentuale asservendo il resto alla catena di montaggio Anzi, gi nella conferenza "Art and the Handicraftsman" del 1882, aveva affermato che non esortava i suoi ascoltatori cui pure denunciava senza mezzi termini gli aspetti
i
tica
ed
disagi di tutta
la
godere dei
frutti
Wilde
rosi
ma
suo ragguardevole patrimonio nel suo esperimento comunitario, fallito come la "New Harmony" di R. Owen ed altri tentativi del genere): la sua posizione infatti all'opposto di quella di Carlyle (in parte condivisa da Ruskin), per cui il lavoro visto calvinisticamente come supreil
perse
quasi tutto
ed hanno perso ogni gusto per la vita. invece assai pi realista e concreto dei suoi genepoco pratici maestri (specie Ruskin, che invest e
respingendo ruskinianamente ogni ornamento fatto a macchi(si ricordi l'orrore di natura etica oltre che anzi prima che di natura estetica, mostrato da Ruskin nei riguardi di ogni oggetto o materiale prodotto industrialmente, del legno che si "finge" sia marmo, della ghisa che si "finge" sia ferro
na
mo
dovere dell'uomo ha una sua nobilt intrinseca. Pur essendo pi vicino al pensiero di Morris, Wilde
battuto a mano, e via dicendo), Wilde allora aveva sostenuto: 'We revere machinery... when it does its work, when it saves man some ignoble and degrading work": tale affermazioC scguente sono di sorprendente modernit,
ed
il
nome
as-
il
primo
a sostenere
non
assegna tuttavia all'attivit manuale, anche se creativa, quel valore quasi sacrale che quest'ultimo vi attribuiva, in quanto
capisce
Otto Wagner, A. Loos, Louis Sullivan, Frank Lloyd Wright e H. Van der Welde iniziatori, come
sociato a quelli di
si sa,
dei
Modernismo
come
sia
un anacromezzi
di
gli
dlZtTZ
de v tic value, as
may
'
1
Z f,U
^ b"
1
ul ful
',
nn0t
the line
produzione, processo ormai irreversibile; ampliando peraltro assai vaghi, presenti in Morris ed altri
, thmk ne
',
Do not propose to CVCry 8 0d machinc has the the line of beauty coincide. 14
h
'
?'
accenni,
teorici anar-
rinnovamento della societ in termini reali potr avvenire proprio attraverso un uso corretto dei mezzi
il
Per Wilde,
138 139
produzione meccanici che per Ruskin (e, seppure in misura minore, per Morris) costituivano invece come si visto il prin cipale ostacolo da eliminare prima che esso potesse avvenire Ci che e indispensabile abolire, invece, la propriet privata, vera radix omnium malorum, di tali mezzi di produzione (di per se benefici e non opera del demonio, di una forza empia e distruttiva malignamente all'opera per disumanizzare la societ, come Ruskin, il Dickens di Hard Times e altri
di
nesi,
se
ed uno dei pi
tempo
comincias-
ad insospettirsi. Abilmente mimetizzato sotto la posa di languido esteta blas, magari sfacciato e certo impertinente, Wilde
rivelava ora di possedere una graffiante carica eversiva che lo
mavano, con generosa quanto inutile indignazione), che vanno statizzati ed impiegati in una gamma
lavoro - esaltato irrealisticamente dall'intellettuale Ruskin e dall operosissimo ma facoltoso Morris - degli uomini
il
procla-
rendeva assai meno innocuo di quanto si potesse credere. E infatti quando il saggio venne pubblicato, fu in genere considerato come un'ennesima sortita per far colpo sul pubblico, come sentenzi ad esempio lo "Spectator" (per il quale l'articolo, "se serio", sarebbe stato assolutamente "unhealthy":
ma
pre pi vasta in
modo da
di applicazioni sem-
ridurre
al
minimo proprio
manuale
certamente, aggiungeva, era stato scritto solo per far chiasso). Ci fu per chi comprese che l'autore era un uomo dall'intelli-
per seguir virtute e conoscenza Afferma infatti Wilde in un passo che avrebbe potuto esser scritto da Proudhon o da Kropotkin:
.
non
fatti
a viver
come
bruti,
ma
genza sottilmente, insidiosamente penetrante e persuasiva, che proponeva delle idee pericolose quindi, era da eliminare alla prima occasione favorevole.
Dopo
il
alcuni anni
ma
il
potere sa aspettare
fu Wilde
so absolutely necessary. W.thout them, in our incomplete state, there would be no advance towards civilization."
What is said by great employers of labour against agitators is perfectly true... they sow the seeds of d.scontent amongst some perfectly contented class of the community. That is the reason why agitators are
almost incredule to me how a man whose life is marred and made h.deous by the laws that protect private property can possibly acquiesce in the.r continuance However, the explanation is not really difficult to ima... M.sery and poverty are so absolutely degrading, and exercise such a paralys.ng effect over the nature of men. that no class is ever really consc.ous of its own suffering. They have to be told of it by other people, and they often entirely disbelieve them.
It is
suo comportamento temerario e (parrebbe) addirittura suicida nella sua caparbia volont di andare fino in fondo pur sapendo di rischiare grosso nel sordido affaire innescato dal
comunque potente) padre dell'insopportabile Douglas, che col suo aspetto angelico ed il suo animo perverso (i termini da fumetto sono de rigueur, in quenobile quanto incolto (ma
sta tragica farsa fin-de-sicl) riusc a strumentalizzare
il
pur
la-
Come
quest'ultimo
menter nel
portante
De
c' da stupirsi se V establishment vittoriano, leggendo queste parole scritte non da anarchici dichiarati
Non
molti anni
dopo
al
bando
il
(e
quindi
de commise un errore
sto
come
ma Pur sempre un
della societ benpensante) o da eccentrici espatriati principe Kropotkin (uomo dalle idee bizzarre vero
che
gli
documento
da un
sin-
punto
principe),
ma
uomo
cum
grano
salis,
anche se non
pretese l'abo-
un gratuito ed
isterico j'accuse
come
140
141
minevole
Bosie
proposti dai tanti "Victorian Sages" e profeti del tempo. Ruskin, ad esempio, fu tollerato perch
le
morto da un pezzo: si deve piuttosto evitare la trappola in cui sono caduti tanti generosi quanto, in fondo, ingenui amici ed ammiera
di giustificarsi, pubblicati
sue denuncie e
le
sue
decenni del nostro secolo, che non si sono resi conto di come Wilde, anche quando si racconta con apparente abbandono, tenga sempre d'occhio la platea.
che nessuno
si
meravigli molto
esser sincero,
re a
meno
di recitare
il
un
po',
que improvvisamente, diversi anni prima della sua morte, ormai prigioniero di un'incurabile paranoia (e comunque gi screditato dall'esito del clamoroso processo per danni intentatogli
dal battagliero Whistler nel 1877): soluzione perfetta per
si-
geniale istrione diventato per molti un martire dall'animo torturato, ingiustamente calunniato e vilipeso dai filistei della bacchettona societ vittoriana. In parte questo vero, ma non si deve dimenticare che Wilde parla e scrive
sene: cos
sem-
fondo innocuo. U establishment intuisce invece che Wilde non affatto innocuo, nonostante l'apparente mancanza di seriet dell'inguariin
bile poseur, e reagisce
ma
si
confessa:
quindi
solo: in
alla
nando non
gi (o
non
fondo,
sa
Per tornare
me
Wilde con il potere, noto copi recenti biografi e studiosi di Wilde (soprattutto franrapporti di
purch discreta
la
che l'omosessualit
moralit vigen-
cesi,
ma anche
un pericolo per
che
la
durissima condanna
dopo
il
notorio processo
un vero giuo-
ma
per
il
listico,
un'in-
co
massacro condotto dal Pubblico Ministero e dalla stampa con evidente capziosit e perbenistico livore, il cui verdetto era chiaramente scontato fin dall'inizio (si veda ad esempio la ricostruzione dei due processi ad opera di Montgomery
al
telligente
comprensione di
la
dunque,
meccanismi che stritolano le spietati ingranaggi. Tutt'altro che sorprendencondanna di Wilde al massimo della pena (e il
certi
si
solo ascrivere all'oltraggiato senso del pudore vittoriano. L'ipocrita moralismo dell'epoca (si ricordi
si
Hyde)
non
re-
debba
cente ridotta...)
delle
che
si
che Londra contava allora pi bordelli, per tutti gusti e tutte le tendenze, di quasiasi altra citt europea, ivi compresa la
i
ad intellettuali e scrittori "devianti", neutralizzati con lunghi anni nei lager e nei
cor-
manicomi
criminali. Si sa che
il
potere
rotta e perfida
"Paree"
stampa
serv
il
inglese)
non
cos spesso denunciata con orrore dalla fu anzi altro che lo strumento di cui si
usa ogni arma per difendersi dal pericolo, sia esso concreto
potere per eliminare un uomo che osava dire la verit sia pure in tono frivolo e paradossale, denunciando senza mezzi termini le storture dell'organizzazione sociale capitalistica ed indicando per di pi dei rimedi assai pi praticabili di quelli
o solo ipotizzato: l'eliminazione legalizzata fisica o soltanto morale, distruggendo la reputazione e la credibilit di un
intellettuale pericoloso per
il
regime
tenza ed
al
silenzio
secondo
la stessa
142
143
vari Solzenicyn, Sacharov e cento, mille altri di cui cosiddetto libero non ha notizia.
i
il
mondo
le
scientifico,
Man under Socialism," il distacco di Wilde dai suoi maestri (distacco gi chiaro in conferenze e scritti precedenti, come si rilevato) si fa ora nettissimo: mentre nel "Envoi" era soprattutto il dissenso dal pur sempre
In
"The Soul
of
proprie fatiche servendosi degli strumenti creati dal progresso appunto quelle macchine cos aspramente denun-
profitti solo a quei capitani d'industria e ricchi datori di lavoro che sapevano abilmente
recavano immensi
sfruttare sia
la
manodopera
buon
ammirato
mercato.
la
sua esaltazione
riosamente
mano
il
gli
Co. eseguivano un lavoro altrettanto monotono e poco creativo quanto quello dei loro compagni nelle fabbriche cos aspramente denunciate dal loro padrone ven-
artigiani della
Morris
ciato Ruskin, a pezzi d'ingranaggio delle attrezzature industriali che loro compito far funzionare era
gono
I
rifiutati.
teralmente "mani": quella manualit di cui veniva lamentata la scomparsa paradossalmente l'unica caratteristica riconosciuta all'operaio, mutilato nella sua integrit fisica e spirituale fino ad essere solo visto come una
ingiustizia del sistema capitalistico
cannot help saying that a great deal of nonsense is being written and talkcd nowadays about the dignity of manual labour. There is nothing necessarily dignified about manual labour at al], and most of it is'absolutely degrading... To sweep a slushy crossing for eight hours on a
is
mano che mette in moto una macchina, nulla di pi. Wilde comprende come la vera
trodotto
le
blowing
is
a disgusting occupation.
To sweep
with mental, moral, or physical dignity seems to me to be impossiTo sweep it with Joy would be appalling. Man is made for something better than disturbing dirt. AH work of that kind should be done by a machine. 16
ble.
non consista nell'aver inmacchine che possono fare un lavoro pesante e sgra-
Col suo
glie
Wilde sceun esempio di lavoro manuale che naturalmente neanche Ruskin o Morris avrebbero trovato dignitoso o portatore
il
di
gioia;
comunque
valido, perch
devole prima necessariamente svolto dall'uomo, ma nel far s che benefici di tale rivoluzionario processo siano riservati ad una piccolissima percentuale della popolazione, mentre le masse continuano a vivere in modo miserabile soffrendo gli stessi disagi di sempre. Si aggiunga che l'ambiente qui Ruskin come prima di lui Blake, e poi Morris e altri hanno perfettamente ragione stato reso invivibile (per le masse: i ricchi possoi
no pagarsi
il
luddismo i due riformatori non si accorgevano di condannare l'uomo della moderna societ industrializzata
nel loro
le
il
cer-
spiritualmente impoverito dal macchinismo e dai ritmi di produzione che distruggono la personalit individuale, assorbendo tutte le energie dei lavoratori e la massima parte della loro giornata, quindi della vita a condizioni
to, alienato e
di vita
la
possibilit di alleggerire
degrado ambientale causato dalle fabbriche, dal sovraffollamento nei tetri sobborghi della metropoli o delle citt industriali, dove la solitudine al tempo stesso impossibile dal punto di vista materiale ed inevitabile da quello spirituale
genera l'alienazione e
la
perdita d'identit.
144
145
La soluzione
miamo
indicata da Wilde sta in quella che noi chiaautomazione: alla schiavit degli uomini che dava
Anche
ranea,
in
"The
Critic as Artist"
pa-
la
di usufruire di tempo libero (libero da un lavoro degradante e dalla paura della fame) solo ad una piccolissima parte della comunit, quella che non produce ma consuma, dovr succedere la schiavit della macchina, per cui ciascun componente della comunit avr modo di formare la propria
per-
possibilit
ma
denunciandone l'angusta limitatezza di orizzonti e di un'immediata utilizzazione pratica, mentre non ci si preoccupa n di capire quelvisioni per cui ha valore solo ci che ha
lo
uomo
libero.
We
civilization requires slaves. The Greeks were quite nght here. UnJess there are slaves to do the ugly, horrible, uninteresting work, culture and contemplation become almost impossible Human slavery is wrong, insecure, and demoralising. On mechanical slavery on the slavery of the machine, the future of the world depends Machinery must work for us in coal mines, and do ali sanitary services and be the stoker of steamers, and clean the streets, and run messages on wet days, and do anything that is tedious and distressing. Atpresent machinery competei against man. Under proper cond tions machinery will serve man. '
l
Th
fact
is,
that
We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that thev become absolutelv
stupid. 19 .
and turmoil of actual existence, noisy politician, or brawling social reformer, or poor narrow-minded priest..., can seriously claim to be able to form a disinterested intellectual judgment about any one thing?...
Inutile sottolineare l'evidente attualit della proposta wildiana che anticipa con sorprendente preveggenza
della civilt
contemporanea, anche
se
queste
le
conquiste
La denuncia del gretto pragmatismo che domina l'operosa et vittoriana, soffocando o marginalizzando ogni libera attivit del pensiero che non possa venir finalizzata ad ottenere una maggiore produttivit (e quindi nuovi o maggiori profitti) e
rando enormemente il tenore di vita delle masse non hanno purtroppo portato almeno per ora a rimediare tutte
pur miglio-
storture del sistema, n a quell'armonioso e felice sviluppo delle qualit pi propriamente umane ed individuali di ogni cittadino che Wilde, come gli scrittori utopici di ogni tempo, auspicava. Del resto, si rende conto lui stesso, con lucida consapevolezza, delle difficolt che dovranno venir superate prima di poter realizzare una radicale riforma della societ:
le
Is this
non serva a consolidare ulteriormente il regime e lo status quo, estremamente netta e, si pu aggiungere, ancora attuale a quasi un secolo di distanza. Wilde rivendica con vigore il necessario primato dell'attivit intellettuale, della razionalit e
della ricerca pura, "disinteressata" sulla prassi convenzionale,
ripetitiva e
meccanicamente abitudinaria,
sulle
"shallow and
sterile
sentimentalismo
Utopian?
A map
("The real weakness of England lies... simply in the fact that her ideals are emotional and not intellectual" 20 ), su quella mentalit per cui il progresso scientifico va incoraggiato solo
se
of the world that does not include Utopia at, for it leaves out the one country
at
is
pu venire sfruttato
Humanity .s always landing. And when Humanity lands there, it looks out and, seemg a better country, sets sail. Progress is the realisation of Utopias. 18
which
za curarsi di ampliare
se
non
ora,
migliorare
la
146
147
1 nere
is
no country
in the
worid so much
us,
in
Thought is degraded bv its Constant association with practice... England will never be civilized till she has added Utopia to her dominions. There is more than one of her colonies that she might with advantage surrender for so fair a land. we want are unpractical people who see beyond the
With
its
What
beyond
the day. 21
people being fully aware of this, rank themselves naturally on the side of that splendid system that elevates them to the dignity of machines, and rage... wildly against the intrusion of the intellectual faculty into any question that concerns 23 life.
La menzione
questa sezione di
riscontro nei
di Utopia, ed in genere
le
idee espresse in
of Man" che si sono esamifondamentale coerenza pur nella variet degli argomenti che attirano l'attenzione dell'eclettico allievo di Ruskin, Morris e Pater del pensiero wildiano,
nati: risulta cos chiara la
Artist", trovano
un preciso
Wilde mostra qui di aver ben colto le caratteristiche essenziali non solo della societ del suo tempo, ma anche della moderna "societ del consenso" in cui i responsi individuali vengono manipolati secondo uno spregiudicato sfruttamento
emozioni e degli istinti pi elementari, dei meccanismi psicologici che reagiscono a certi stimoli irrazionali con quell'automatismo rilevato da Pavlov negli animali. Condizionati
delle
cosi spesso accusato di frivola superficialit. Il tono brillante e spiritoso che il languido esteta adotta nelle sue sofisticate causeries per affrontare un gran numero di problemi serissimi come la natura dell'arte e della critica, oppure la riforma della societ secondo criteri pi equi e pi umani data an-
dalla cosiddetta "civilt dell'immagine", certo oggi siamo pi indifesi verso alcuni potenti simboli-richiamo e messaggi subliminali che sfuggono alla razionalit: ma il meccanismo per
che
spregiudicata scherzosa irriverenza ostentata da Wilde nei riguardi delle opinioni e degli standard
potenziale pericolosit, per il sistema, delle idee presentate, anche se peraltro tale pericolosit viene sfrontatala
la
consenso da sempre nelle sue linee il medesimo, come medesima la "maggioranza silenziosa" che pur convinta di avere opinioni e convincimenti
il
ottenere e mantenere
essenziali
correnti, mira a
personali
ta
in
mimetizzare
mente
osserva Wilde, a rivoltarsi invipericontro chiunque cerchi di dimostrarle il contrario), si lascia realt guidare in tutto da chi sappia parlarle in modo auto-
(e
pronta,
come
dichiarata:
So little do ordinary people understand what thought really is that they seem to imagine that, when they have said that a theory is d'angerous, they have pronounced its condemnation, whereas it is only such
theones that have true intellectual value. rous is unworthy of being called an idea
Il
o persuasivo toccando i tasti giusti, si tratti del Fuhrer o del Grande Timoniere, del Duce o dei leaders dei partiti "indipendenti", o infine (forse, soprattutto) degli insidiosi
ritario
"opi-
An
at
idea that
22
is
not dange-
"sonno
della
ali.
sapeva
(e
da parte dell'individuo, prosegue Wilde, costituisce sempre un pericolo per lo status quo che la classe dominante vuole mantenere a tutti costi, in quanto
i
celebre frase di
Goya.
The
Siamo adesso alla pars extruens di "The Soul of Man under Socialism": dopo aver denunciato senza mezzi termini le cause del disagio sociale del suo tempo e l'inadeguatezza
instinct,
is
and
the
com-
dei rimedi finora adottati, Wilde propone il suo rimedio, che consiste come si vedr, in una radicale trasformazione della strut-
148 149
come
in
che
in
"mondo nuovo"
si
mankind alone; there is no such thing as governing mankind. Ali formi of government arefailures. ali authority is quite degrading. It degrades those who exercise it, and degrades those over whom it is exercised... by bribing people to conform, it produces a very gross kind of over. .
non
fa
trasformazione potr aver luogo: sembra per chiaro che a differenza dei suoi "amici Fabiani",
come
cenno
li
di
Il
come
"wise
un passo che si citato, Wilde ipotizzi non un processo graduale, cautamente riformista e controllato da uno Stato forte e nel complesso autoritario anche se "socialista" come auspicava la Fabian Society di cui G. B. Shaw fu un esponente cos autorevole, ma un cambiamento assai pi immediato e radicale. Quelle che Wilde fornisce sono pi che altro indicazioni per costruire una societ pi giusta in cui la qualit
in
chiama
man"
cui
Wilde
a.
allude Chuang-Tzu,
recensione che scrisse nel febbraio del '90 in occasione dell'uscita della traduzione inglese delle sue massime non-
ch da questo passo (ed altri di "The Critic as Artist"): l'influsso del suo pensiero si fonde con quello di Godwin e di altri
della vita
tratta quindi di come, per fare un esempio ottocentesco, quello di Fourier o di altri scrittori da Thomas More in poi che appartengono al ricco ed affascinante fisi
sia
lo Stato dovr esercitare esclusivamente la funzione di organizzatore della produzione e distributore di quanto necessario per poter vivere
lussi
senza
n disagi
ma
se la forma saggistica e qualche altra caratteristica un po' anomalo rispetto ai canoni del genere. La societ, afferma Wilde, dovr venir
rendono
More e nelle innumerevoli comunit ipotizzate da scrittori successivi, presumibilmente (Wilde non d ulteriori particolari) potr accedere liberamennell'utopia di
te a degli appositi centri di
gli
cittadino, che
come
ma completamente nuova
di tutti indistintamente i componenti del corpo sociale, senza che esistano pi gerarchie di sorta n ecco il punto chiave in cui Wilde si distingue nettamente dai Fabiani, che pure stimava alcun governo o struttura statale che regoli, onnipotente, ogni aspetto della vita sociale ed individuale (sia pure
non pu significare altro che in futuro lo Stato dovr essere un ente composto di volontari ("The State is to be a voluntary asche si alternano in brevi turni regolati solo dalle effettive esigenze della comunit e da accordi fra i componenti della gigantesca cooperativa
,
serva.
Anche
se
non viene
che
il
si
cittadini:
il
lavoro sar
col
ime dichiarato
di garantire
diritti di tutti
me
le
cittadini)
pi possibile automatizzato, e
profitto,
Si
coal
invece auspicava
avvenuto
ma
a soddisfare
bisogni di tutta
nel-
deve assolutamente
propriet privata
The
idea of government... because as a wise man centuries before Christ, there is such a thing as leaving
al!
all'instaurarsi di
no unisca
al
150
di
trando cos
tutti
poteri nelle
in
mani
di
un gruppo necessaria-
mente
gi ad
ranei
ristretto:
per Wilde,
una societ pi
i
libera
di tutti
cittadini, cio
liberi di disporre a
ma anche
kissez-faire Si avrebbe allora una fordi totalitarismo integrale, in cui tutti sono alla completa merc di uno Stato che una "caserma industriale" come felicemente definisce Wilde questo tipo di organizzazione della societ in cui gli uomini sono asserviti al potere in ogni aspetto della vita quotidiana, in quanto non solo la vita politica
.
regime capitalistico di
quei pochi che prima erano proprio piacimento dei loro beni sotto un
anche
si parla in questo 1984 rallegrandosi che lo scoccare della data scelta dallo scrittore per la sua tetra distopia non trovi (completamente)
rezza da
realizzate
ma
sue desolanti profezie (ma segnali di pericolo sono sempre pi numerosi, e forse sarebbe bene non rallegrarsi troppo e riflettere di pi, interrogarsi pi a fondo sul nostro futuro). Accostare due personaggi cos evidentemente diversi fra loro
le
i
come Wilde e George Orwell pu sembrare gratuito, ma in realt fra i due esiste pi di un punto di contatto, per quanto
riguarda
la
le risorse
economiche,
la
produzione e
la
distribu-
zione dei beni sono tutte sotto il rigido controllo dello Stato che diventa quindi onnipotente, rendendo cos impossibile ogni forma di dissenso dal regime, che diventerebbe "a system of industriai tyranny". Riuscire ad evitare che al posto del capitalismo venisse eretto un sistema altrettanto disumano e spersonalizzante appariva giustamente a Wilde
tere, di cui
loro comprensione dei meccanismi sociali e del pocolgono e rivelano con disincantata lucidit le aporie,
avvilenti compromessi,
le ingiustizie, gli
della verit, la
rata da
la
propaganda, la menzogna. Certo, l'analisi opeOrwell appare assai pi profonda ed articolata di quel-
wildiana,
ma quando Wilde
tempo
li
rimprovera
alle
un punto non
masse dei
dise-
solo
qualificante,
ma
gramma to make
che
li
di riforma:
Socialism
"To make men Socialists is nothing, but human is a great thing", afferma Wilde al-
sfrutta e
not be ready to show that he can live badly-fed animai" 27 ), non si pu non pensare ad Animai Farm amarissima favola in cui Orwell ricostruisce il realike a
lizzarsi di un "brave new world" sotto il Socialismo, mettendo a nudo e denunciando meccanismi perversi per cui il sogno di un radicale rinnovamento della societ si trasforma in un incubo totalitario, dominato dalla paura e dalla repressione.
i
animale
("Man should
confess that
to
seem
It is
pulsion.
me Of
many of the socialistic views that I have come across be tainted with ideas of authority, if not of actual comcourse authority and compulsion are out of the question
to
t.cally in slavery,
entirc
community
will
our community should be pracbut to propose to solve the problem by enslavine the
is
childish...
It is
ociahsm
no Authoritarian
finali
dell'apologo orwellia-
do/
al
Il tradimento delle speranze nutrite dalle masse lavoratrici nella riorganizzazione della societ secondo criteri pi equi e pi umani dopo l'avvento del Socialismo tradimento contro cui
quanto da sfruttati sono divenuti a loro volta sfruttatori dei loro compagni pi deboli e pi ingenui: "Ali animals are equal,
but some animals are more equal than others", versione finale della dichiarazione di eguaglianza che dovrebbe costituire
il
in
guardia
suoi
contempo-
152 153
cosmo
il
- che ricorda
"It
is
paradossi wildiani
tradimento perpetrato dai capi rivoluzionari nei riguardi delle masse, distorcendo e manipolando gli ideali libertari ed egua htan che avevano dato impulso alla rivoluzione e riproducendo un sistema di potere e di sfruttamento identico, nei
risultati concreti, a quello rovesciato ta generosa speranza. Questo
Tale
meritoria attivit degli agitatori, che sono assolutamente "necessari" per poter realizzare
la
in
quanto
ter-
suoi
vivere dal
con
proletariato di crearsi
}2
.
in
precisamente
Wilde mette in guardia i suoi lettori, sottolineando anzi come la nuova "tirannia industriale" che si instaurerebbe sotto uno Stato che sia padrone anche dei mezzi
tro cui
pericolo con
mini marxiani
rovesciare
il
la
regime che
sfrutta
co in cui
rebbe infinitamente peggiore dell'attuale sistema capitalistitali mezzi sono nelle mani di pochi privati che godono cos almeno loro di tempo libero
di produzione sa-
Ma bench simpatizzasse con gli ideali anarchici che indubbiamente in parte condivideva, tuttavia probabile che Wilde ritenesse mezzi con cui gli anarchici si proponevano
i
per dedicarsi
alle
ma
di so-
attivit
re in
che sono loro pi congeniali e che possono contribuivane forme al progresso dell'umanit.
ci
sfuma
Socialismo "non autoritario" di Wilde, in opposizione quindi all'esaltazione dello Stato che caratterizza il Fabianesimo di Webb e di Shaw, non e che anarchismo, come sottolinea George Woodcock in un capitolo dedicato al saggio del suo L'Anarchia 2 * e come dimostra il fatto che "The Soul of Man"
il
Non
vuol molto
capire che
tendenza rivoluzionaria ed innovatrice "Socialism, Communism, or whatever one chooses to cali it" afferma infatti ad un certo punto }J a proetichette diverse per indicare un'unica
posito del
munque
nuovo assetto sociale di cui auspica l'avvento. Codue anni dopo la pubblicazione del saggio, trovandosi a Parigi Wilde rispose ad un questionario sottoponel 1893,
Sherard, uno dei primi biografi di Wilde di grande popolarit e diffusione, nei primi anni
risce lo
e
godette
del nostro
dell'Europa centro-orientale; secondo il Ross, infatti, nel 1901 il saggio wildiano era disponibile in ben quattro lingue diverse a Nijni Novgorod *>. "The Soul of Man" stato definito
pi ambizioso contributo all'anarchismo letterario dell'ultimo decennio del secolo", e come tale inserito appunto dallo studioso nella storia del movimento anarchico >. Wilde inoltre, come si accenil
un tempo sostenitore dei tiranni, ma di essere ora un anarchico come risulta da un passo del De Profundis e da una lettera, nutriva inoltre grande ammirazione per la figura umana e morale di Kropotkin. A nostro avviso, anche se nessuno degli studiosi di questo
fermando
fra l'altro di essere stato
} "*;
dal
pur cos attenti a rintracciare nell'opera wildiana echi e motivi disinvoltamente da autori menziona
saggio
tratti
altri
le
ta-
fonte, nell'evoluzionismo di
teorici
scientifico per
Allora
il
154
155
seconda met '800 (ne fu per qualche tempo entusiastico seil giovane Bergson), Spencer aveva dedicato gli ultimi trentanni della sua vita soprattutto a problemi etici sociologici e politici: fra le numerose opere che scrisse in queguace anche
sto periodo, spicca per
il
one quality we can predicate of it", e i sistemi politici che falliscono sono quelli che basano il loro potere sulla convinzione
che
la
natura
umana
sia
serva
lit
Wilde
The
ali
Man
immutabile,
come ad esempio
le
os-
sue qua-
un'unica legge
il
eterogeneo differenziato
- unifica
astrofisici a quelli
umani
e sociali.
tutti
la direttiva futura dell'umanit non porta verso un maggiore collettivismo, ma ad un sempre maggiore individualismo, ed accentua il suo liberalismo fino a prospettare dopo uno stato che chiama "di guerra", in cui la mas-
pi caratteristiche ed essenziali sono la crescita e lo sviluppo. Il risultato dell'errore di valutazione di Luigi XIV fu pi tardi la Rivoluzione francese, "an admirable result" agli occhi di Wilde, per cui "Ali the results of the mistakes of governments are quite admirable", quando portano alla loro ca-
duta ed ad un nuovo assetto della societ in cui vi per l'affermazione della personalit individuale.
Individualism...
is
sia
spazio
una costante coercizione, e dopo quello "industriale" da non molto iniziato, in cui si ha una maggiore
esige
sa
omogenea
ali
development tends.
It is
It is
the
differentiation to
is
which
ali
organisms grow.
individuazione e quindi una maggiore libert, seppure sempre limitata, dei singoli uno stato
di assoluta
mancanza
mode of life, and towards which every mode of quickens. ...To ask whether Individualism is practical is like asking whether Evolution is practical. Evoluitoti is the lato
life
inherent in every
di
is
Il
un
Nel futuro che Wilde prospetta come risultato di quest'evoluzione, cesseranno tutti quei mali ora visti come ineradicabili,
indubbiamente
in
Spencer
sarebbero mai potuti realizzare, perch mai se ne sarebbe dato il presupposto necessario ed indispensabile, il cambiamento della natura umana In termini spenceriani, infatti, Wilde a questo proposito afferma che quando le condizioni vigenti saranno state abolite e la societ sar organizzata in modo radicalmente diverso anche la natura umana cambier, come sostiene anche Mannheim nel suo Ideologa e Utopia, perch "Change is the
si
Rise of Historical Criticism" poi in due recensioni del 1889 e del '90, ed anche in "The Decay of Lying" che Wilde trova valide ed autorevoli argomentazioni per controbattere quanti, agli ideali di un individualismo anarchico, obiettavano che tali ideali
come non
"The
solo la miseria e
le
la
fame,
ma anche
la
crudele
has
indifferenza verso
"When man
realised Individualism,
cise
it
he will also realise sympathy and exerfreely and spontaneously" b Qui Wilde concorda con
.
uno
alla
dei principali
dogmi
non
permette
naturale socialit
umana
l'Individualismo
to di
non
"bellum omnium contra omnes", di sfrenato e brutale egoismo, di sregolatezza e caos che i benpensanti indicano comunemente col termine "anarchia". Anzi, con l'abolizione del
feroce sistema penale con cui
la
fendere crimine
suoi beni ed
la
156
157
ad opera di medici specializzati, non con la re pressione esercitata da giudici inorriditi dalla perfidia umana e da spietati carcerieri: infatti, afferma giustamente Wilde (lo aveva intuito ed affermato per primo More, nella sua acuta disamina del crimine e delle sue cause nell'Inghilterra Tudor che costituisce una delle sezioni pi
interessanti e
sin, is the
i] pauperismo la criminalit finir con lo scom Pa nre, in uno stato di generalizzato benessere dove si sia final mente liberi dal bisogno, come diritto di ogni cittadino (cos intatti, sia pure utopisticamente, sancisce la Costituzione de gli Stati Uniti). Se ve ne sar ancora qualche (raro) caso lo si curer "by care and kindness... as a very distressing form
tamento,
parenza
ciet.
si
conformino
all''ethos
Dopo un
il
pote-
porre
usati,
consenso distorcendo
il
oi
dementia
is
an admirable thing,
taught...
nothing that
is
is
A school-
master
that
man who
moderne
and not
crime"". Sono le cause che bisogna colpire alla radice, non chi ruba perch spinto dalla fame: lungi dall'esser dei mostri, i criminali che impauriscono la ricca borghesia sono semplicemente "what ordinary, respectable, commonplace people would be if they had not got enough to eat"
Oltre
gia
alla
modem
parent of
Wilde come per Pater "the true of man", come insegna Goethe e prima di lui avevano
i
insegnato
Greci.
di
criminalit, sotto
il
Socialismo quale
che
l'uomo trover
il
modo
lo-
altruismo/egoismo su cui tanto si insisteva allora ("It takes a thoroughly selfish age like our own, to deify self-sacrifice. It takes a thoroughly grasping age, such as that in which we live, to set [high]... those shallow and emotional virtues that are an immediate practical benefit to itself", dichiara in "The Critic as Artist"")
tratteg-
l'antitesi
realizzare
compiutamente
la
mentre
umano
A man
intellettualmente vivo:
is
called selfish
if
quanto l'Individualismo sar "unselfish and unaffected"' bero da ipocriti moralismi ed interessate
in
own
is
the
live. Sel/ishness is
live,
4*
esortazioni ad osser-
vare rigidamente un codice di comportamento imposto dalle e assi dominanti a quelle subalterne e valide solo per queste ultime ("To recommend thrift to the poor is both grotesque and msulting. It is like advising a man who is starving to eat
il
non
condurre
come
preferiscono in
modo
che
la
loro
pur predicando virt e sobriet poveri, possono permettersi qualunque eccesso, purch
),
i
Jess
m quanto
ricchi,
ai
tendono
in
in ap-
un gretto conformismo, quella piatta uniformit che l'egoismo tende sempre ad ima soffocarla, a livellarla in
158
159
ed inevitabile, ma assai preferibile al grigiore di una societ che respinge con paura e con odio tutto ci che nuovo e diverso Conclude Wilde: "Il is grossly selfish to require of one's neighbour that he should think in the same way, and hold same opinion* A man who does not think for himself the does not think at ali-. R aym0 nd Williams commenta, a
sito di questi passi particolarmente significativi di 'The Soul of che la critica sociale di Wilde , spesso valida e mostra un genuino senso di umanit che merita rispetto. Anche se resta uno spettatore distaccato della vita comune, senza im-
porre preferendola di gran lunga (in quanto facilmente controllabile a quella infinita variet che non solo naturale
che sar ora resa impossibile dal nuovo assetto sociale forma essa si presenti, sia pure insidiosamente camuffata e negata) nell'antica Grecia ai cui ideali Goethe, Pi ter e Wilde si richiamano esplicitamente 46 In questa parte
vit,
in qualsiasi
.
pro
conclusiva del saggio evidente l'influsso della morale spenceriana, che modifica quella utilitaristica di John Stuart Mill, per cui il calcolo mediante il quale l'individuo
ciale
Man
fine primario
vede
l'utile so-
siva della societ: l'utile sociale non sar pi visto zo, ma sentito come fine. In Spencer,
tale
come mez-
pegnarsi direttamente, in prima persona come Morris o n attivit d. natura politica che possano
ciare in misure pratiche per rinnovare
la
Shaw
sfo-'
eventualmente
viene per un processo in accordo con l'universale legge di evoluzione come adattamento all'ambiente e tendenza
ciet
societ,
1 intelligenza di capire che la vita individuale vorr dar pi spazio alla cultura ed all'arte, dovr venir" reimpostata ,n termini generali meno degradanti per tutti i componenti del corpo sociale. Lo studioso conclude il breve ma interessante esame del pensiero wildiano contenuto nel suo influente ed importante Culture and Society affermando che *'Wilde ha mostrato, forse, quello che la
liams
si
Wilde ha
secondo Wil-
che,
come
il
se
culminante ed inevitabile del processo evolutivo del corpo sociale. All'utile, Spencer sostituisce il senso di piacere nell'accezione pi ampia del termine: in esso si manifesta la vitalit
umana
umani
la
capacit di cogliere
nell'esistenza e nell'ambiente
veva ancora imparare" 4 '. Servendosi del Socialismo per ristrutturare la societ e delle scoperte scientifiche per debellare la povert e la sofferenza, Individualismo si esprime afferma
I
reimpostati in modo diverso e pi equo. Per il progressivo innalzarsi della mentalit individuale che come si detto
non
risulta in
ma
in
un
ac-
Wilde
nell
nella gioia
finora mortificata e repressa, l'uomo imparer a godere di tutto quanto la vita gli
umana
in ciascun singolo
componente
quindi in uno stato di serena disponibilit verso ch sar innanzitutto in pace con se stesso:
nelle parole di Wilde si sostituir alla sofferenza che ha finora avvilito la vita della stragrande maggioranza dell'umanit:
per-
dua hsm
"The new
Indivi-
Pam
and
cd,
ly.
is
is
the
new Hellenism",
in
quanto
quel clima favorevole per il libero esplicarsi della personalit e delle potenzialit umane che esisteva (grazie per alla schia-
riuscir a ricreare
a protest
dmgs When
it
mode of perfection. h is mcrelv provisionai has reference to wrong. unhcalthv. un|ust surrounthe wrong, and the disease. and the injusticc are remov-
will
When man CU
live intense!
it
perfectk
160
161
ever
and
health.er,
him, he
is
sign of approvai."17
se their personality
relieved
te
less
median-
is
pu venir raggiunta solo in un clima et hbert individuale, sar la gioia di tutti, in quan to tutte le esigenze e tutte le opinioni godranno del medesimo rispetto. Si ha cos una morale senza costrizioni e senza leeei spontanea e connaturata all'individuo, per cui "When a man
di
La
comp
quel graduale processo di auto-formazione indicato come l'unico capace di sviluppare al massimo le potenzialit latenti
in ogni individuo, di apprezzare e godere la bellezza, anche se non tutti (ma certo un numero maggiore di adesso) sapran-
no
crearla.
happy, he
is
harmony with himself and his environment" mUtUa t0l,eranZa e di coI1 ^orazione.
in
Wilde
The new
far
Prosegue
Conclude Wilde: "For the past is what man should The present is what man ought not to be. The what artists are now" 51 cio una comunit di uo,
mini
liberi dal
la
liberi
di sviluppare
Individualism for whose service Socialism, whether
it
wills
propria personalit in accordo con le proprie esigenze individuali e con quelle comunitarie: solo allora, nel-
have ,oy
li/e...
Man
will
alway
nuova societ creata dall'avvento del Socialismo quale Wilde lo ha descritto, si realizzer quell'ideale di una vita intesla
suta di gioia e di bellezza che ha sempre eluso le aspettative dell'uomo, il cui vero destino non quello di guadagnarsi
la
duahsmo
is
to
- come affertutti
il
make wh t
saranno che sareb-
negandosi ogni ristoro, ogni gioia o piacere seppure piccoli perch cos vogliono i padroni oppure perch troppo abbrutito da un lavoro pesante e monotono.
Allora,
Scientific men... wil] have delightful leisure in which to devise wonderful and marvellous things for their own Joy and the Joy of everyone else... Humanity will be amusing itself, or enjoying cultivated leisure which, and not labour, is the aim of man or making beautiful
vita faticosamente,
automaticamente
futuro,
be senza dubbio assurdo, come appunto rileva lo studioso il quale pero mostra di non seguire con sufficiente attenzione il testo, da cui risulta chiaro che Wilde non intende affatto sostenere tale assunto, palesemente errato. Se si segue infatti argomentazione wildiana senza preconcetti, facile vedere come Wilde affermi una cosa ben diversa,
1
things, or reading beautiful things, or simply contemplating the world with admiration and delight. 52
e cio
tutti
potranno godere
che quando
(WUde nomina
- appunto reali-
troppo intelligente per credersi sociologo, economista, pensatore politico, e troppo realista per non rendersi conto che la sua visione della societ futura pi che altro un'ipotesi, un'utopia assai difficile se non forse impossibi
le
Wilde
in
ning, Victor
heim,
loro praticabilit,
162 163
ipotetico dalle ispirazioni e rivendicazioni dell'umanit oppressa e incapace di scuotersi dal giogo del bisogno e dello sfrutta-
utopico ha soprattutto valore come solvente intellettuale del 1 immobilismo indotto dallo status quo, dall'apparente incapa cita del singolo di alterare sia pure di poco il proprio destino e quello delle masse. Provocatoria proiezione in un futuro
ma ne
prima
in-
dicazione di una
e
tali
mento, ogni visione utopica ha l'insostituibile funzione prendere coscienza agli uomini del proprio
sto
le
di far
un pi
radicale
rinnovamento della
stessi
debba) mutare anche radicalmente, portando ad una societ pi giusta ed una vita pi gratificante e pi umana. Se siamo d'accordo con quanto afferma Mannheim, ecco allora che anche l'utopia dell'esteta Wilde ha un significato ed un suo valore non trascurabili, in quanto
(e
ma
societ.
Riproponendo
infatti, pi
il
o meno negli
termini
ma
in
modo
pi articolato,
possa
come invece voleva il miope moralismo borghese) gi enunciato pi sommariamente nella prima conferenza, Wilde afferma ora che se un governo dispotico, abolendo ogni libert individuale, fa scomparire
o avvilisce l'arte,
la
non
si
pu non
gi Lamarti-
che
il
ed imprevedibile, realizzarsi delle innumerevoli utopie create dall intelletto umano nel suo faticoso percorso attraverso i
secoli.
Whenever
community or
Coerentemente con
government of any kind, attempts to diciate to the artist what he is to do, Art entirely vanishes, or becomes stereotyped, or degenerates
into a low and ignoble form of craft.
la
problematica che
lo
aveva impegnato
A work
of art
is
"The
Soul of
Man
under So-
cialism" Wilde riprese l'argomento dell'originale individualit dell art.sta, facendone anzi, come si visto, il modello cui
of a unique temperament. Its beauty Comes from the fact that the author other people want is what he is. Il has nothing to do wilh the fact that what they want... Art should never try to he popular. The public should
try to
seconda delle loro naturali tendenze e capacit, devono tendere per realizzare la loro umanit. Punto nodale della
tutti, a
make
itself
artistica
prima con-
ferenza, l'indipendenza dell'artista viene riaffermata dizione essenziale e necessaria per la sua creativit:
come
conin
L'uso del corsivo mostra quanta importanza Wilde attribuisca all'autonomia della creazione artistica da qualsiasi forma di condizionamento, nonch alla funzione che l'artista deve
svolgere in seno
il
mentre
alla societ,
pendenza
era soffermato troppo su questo punto, qui invece dedica alcune pagine al problema dei rapporti artista/pubblico
si
non
sua affermazione di tale indispensabile indidalle presumibili o esplicite richieste del pubblico,
cui Armondo
moderno
try")
(si
veda soprattutto,
in tal senso,
Per preparare
societ fu-
164
1 arte non sar pi privilegio di pochi ma una fonte di gioia per tutti, occorre che l'arte non si proponga alcun fine pratico, anche nel senso pi lato del termine, che non trat ti di argomenti didascalici (compresi l'educazione del gusto alla bellezza o il fine globale dell'educazione): solo cos riuscir ad essere vera arte ed allora soltanto sar educatrice, appunto perH ^ che arte.
tura in coi
fatica di cercare di
Wilde
si
scaglia
pretese del pubblico e l'ingerenza della stampa che con sciocca sicumera si arrogano il diritto di dettar legge in questioni in cui sono palesemente incompeten-
fin
da ora ad
istruire
il
blico facendogli conoscere ed apprezzare l'arte sotto qualsiasi torma, ma evitando per di abbassarla a quell' ignobile e voi gare tipo di pseudo-arte che lusinga il cattivo gusto corrente frutto di un educazione sbagliata, di gretto conformismo di pigrizia mentale indotta dall'abitudine a non pensare con la propria testa ma ad accettare automaticamente pregiudizi e valori tramandati dalla tradizione, respingendo con furia ogni novit. Solo cos si potr creare un clima di risveglio intellettuale, premessa necessaria per ogni rinnovamento
pub-
attaccando gli artisti contemporanei con volgare impertinenza ed evidente stupidit: "But, then, no artist expects grace from the vulgar mind, or style from
l'arte,
ti,
come appunto
the suburban intellect", osserva corrosivamente Wilde, a quanto pare non solo divertito dagli attacchi contro di lui che
com-
un comprensibile risentimento persowildiana contro l'indebita ingerenza del pubblico e della stampa in materia di arte c' per qualcosa
il
A parte
riflesso di
nale, nell'offensiva
che politico e
sia
morale
non pu
e
gli
mentre invece ora in arte il pubblico accetta soltanto "what has been", perch osserva Wilde
sociale,
presenta per ogni forma di libero pensiero. rotta dal potere sia esercitato che subito,
alterarlo,
non perch
i
Io
apprezzi veramente.
I lettori
them
quanto "they degrade the classics into authorities... [using them] as a means ofchecking the progress of Art, ... as bludgeons for preventing the free expression of Beauty in new forms"." La gente chiede sempre ad uno scrittore perch non scrive
i
colgono ne
di Shakespeare, di cui
non
bellezza n
ramente nuovo e liberatorio: a tale incapacit si supplisce invocando "that monstrous and ignorant thing... Public Opinion, which bad and well-meaning as it is when it tries to control action, is
difetti, in
control
Si
infamous and of evil meaning when it tries to Thought or Art". deve qui sottolineare come il saggio wildiano che pure
diceva presenta numerose affinit con
il
come
si
come
pensiero anar-
novit con
prosegue Wilde, o ad un pittore perch non dipinge come il pittore Y, senza comprendere che se lo facessero, non sarebbero pi artisti: irritato e impaurito dall'apparire di una forma originale di bellezza, il pubblico si difende attaccando ogni
1
lo scrittore
chico, in almento
due punti cui Wilde attribuisce evidentemente grande importanza la funzione dell'arte e dell'opinione pubblica nella nuova societ che si affermer dopo il crol-
lo del
si
distac-
do questi
Anche
di
altri scrit-
aggettivi
come comode
famosi,
come Proudhon
tato dell'arte,
ma
solo tangenzialmente,
come
un mezzo
su-
166 167
bordinolo
dicale.
godimento
torma
al fine ultimo di rigenerare la societ in maniera raPer Wilde invece, come si visto, la creazione ed il
gustarle, senza
dell arte
- e pi
la
- rappresentano
al massimo le condiziomanifestazione pi alta di tale irrepetibile individualit, appunto l'arte. Interessante poi la contVan posizione a Godwin e a Kropotkin in merito alla funzione di salvaguardia morale che i due pensatori attribuiscono all'opinione pubblica in assenza di strumenti
sonahta umana, e come tali non un mezzo, ma un fine cui si deve tendere, servendosi per raggiungerlo proprio di quelle rinnovate strutture sociali rese possibili dall'avvento del Socialismo che per Wilde deve potenziare, non livellare, l'individualit di ogni cittadino; quindi potenziando
commisurare il nuovo col metro delle opere del passato, di quegli schemi ormai invecchiati e svuotati di significato che l'artista originale rifiuta. Wilde sottolinea che que-
sto vale
la
massa poco
istruita,
ma anche
per
le
flessibilit in-
che nuovo ed insolito: "An educated person's ideas of Art are drawn naturally from what Art has been, whereas the new work of art is beautiful by being
ni
che favoriscono
la
what Art has nevcr been" (cio l'espressione irrepetibile di una forte e irrepetibile personalit individuale). Osserver
Proust nella Recherche:
Gomme
le
public ne connati
du charme, de
les
la grcc,
des formes de
la
importanza per la libert civile, della libert di espressione artistica o intellettuale che sia. La soluzione proposta da Wilde
le
cittadini della nuova societ sorta dalrivoluzione da entrambi auspicata: Wilde rifiuta recisamente tale controllo che anzi gli appare pi distruttivo della libert individuale del singolo di qualsiasi censura imposta dal Palazzo (peraltro denunciata con vigore sia nel saggio che in lettere aperte a. quotidiani nel corso della polemica causata dalla pubblicazione d, The Picture ofDorian Gruy). La condanna del malcostume corrente, per cui la massa del pubblico incompetente e la stampa corrotta e codina cercano di imporre il loro gusto ed loro Pregiudizi agli artisti contemporanei assai netta ed esplicita, e Wilde mostra cos di aver bene afferrato la cruciala
.
dall alto
- riguardo
autoritari e coercitivi
ai
qu'un artiste originai commence par rcjeter ces poncifs, M. Cottard. image en cela du public, ne trouvaicnt ni dans la sonate de Vintemi, ni dans les portraits du peintre, ce qui faisait pour
me
cux l'harmonic de
la
musique
et la
beaut de
la
peinturc ,7
>
Wilde
questo passo del saggio riafferma con forza il proprio concetto anticonformista di un corretto rapporto fruitoin
re/opera d'arte:
the spectator
is
is
to
ceptive"
te
in
not to dominate the work of art... he is to he refondamentale principio dell'autonomia dell'artrova qui una delle sue formulazioni pi nette e, sia pure forma epigrammatica e provocatoria, articolate e persuasi.
"
Il
esame
si
e,
pi in
non
stanca in ogni
alla liberta di pensiero prima che politica (n potrebbe essere altrimenti), consiste nel cercare di creare nel pubblico posto d. fronte a nuove forme d'arte una
delle
masse
sfoderando tutte
le
armi messe
sua disposizione da
tivit ,n
maggiore
ricet-
una perfetta padronanza di una sofisticatissima strategia verbale e retorica, di combattere i luoghi comuni sull'arte che soffocano la libert espressiva e di conseguenza, ogni forma di
libert nel
co e conformista
mondo
a lui
la
contemporaneo.
Se
si
considera
nuova ed
168
169
schemi
ad ipotizzare un radicale della societ esclusivamente in funzione della zaz.one dei propri megalomani sogni
considerati (giustamente' a quanto affer W .Me) pericolosi perch potenziali destabilizzatori de si mi quanto portatori di idee nuove nel contesto pi pio d, una battaglia per la libert di pensiero, allora "l of Man under Socialism" non appare pi come la gratuita uto pia di un estetiche pretende di subordinare ogni aspetto dela v a ali arte giungendo
gin are
di valore estetico
'Cs
2 ^
ogni grande opera d'arte. In questo senso, ogni vero artista e un ribelle contro il sistema di valori dominante, e quindi contro il potere che di tali valori sostenitore
in
mente eversiva in quanto spezza gli schemi ormai accettati da tutti per abitudine e conformismo aprendo nuove prospettive e suggerendo idee nuove che carattere essenziale di
liberatoria, potenzial-
**
rinnovi
comodo che
le: al
quanto
gli fa
Zt
stemmo
bene
la
di instaurare
integrale",
il
come
lo definisce
non finalizzato ad alcuno sco bellezza in tutte le sue forme Irle attivit dello spirito che rese possibili solo dal
!
creato.
invecc funzione dell'arte neUa societ, funzione al tempo stesso propedeutica, d, educazione alla libert, e di realizzazione ul ini d. quanto pi nettamente distingue l'uomo dal resto
t
>
i
prensione
Wellck
Wi ,d c
afferraTS^
del
concetto romantico dell'artista che rifiuta caparbiamente I inserimento nella societ perch gretta, ipocritamente moralista ed ostile, si aggiunge ora una maggiore consapevolezza delle motivazioni che rendono tale inserimento
dannoso non
solo per
il
futuro dell'arte
come
nalit individuale,
ma anche
il
per
ampia
amore
disinteressato,
con
la classe al
potere e
suo sistema di
utilitaristico
per
la
suo temla
beness^rfm
po, espressione dell' ideologia borghese che vittoriana, sia un'arte del futuro
domina
societ
l'i-
-de sostiene con vigore la necessit del distacco <Ula vita quotidiana, dalla realt
\\
r
che
rifletta
passivamente
umane
dell'arte
mtende
modo
con quanto
di vedere il mondo e la vita orma, obsoleti e stereotipati, quindi ovvi e banali, privi sia
abitudinari, interessi corporativi delle classi al potere, ripetendo stancamente motivi e moduli accettati da tutti acriticamente percheconsacrati dalia tradizione, non vera arte, ma una "low and ignoble form of craft".
L'artista
lo circonda, riproducen-
sosteneva correntemente che un'arte che rifleta specularmente idee e pregiudizi correnti, modi di vedere
vi orma,
ne quotidiana suggerendo nuove prospettive, nuovi modi di interpretare la realt a consolidare lo status quo, ad addormentare e coscienze individuali e ad irrigidire il libero giuoco
a propaganda di regime (di qualregime), e si limiti a rispecchiare ci che vede (o le si fa vedere) intorno a s, contribuisce rinnegando cos la sua funzione primaria che quella di spezzare la meccanica routisiasi
senso in cui Mannheim usa qued'arte che proponendosi in buona tede di cambiare l'attuale stato di cose, denunciando Io sfruttamento delle masse e la miseria intellettuale
sto termine).
Anche forme
e morale della
borghesia,
come
il
vittoriana o
romanzi
170
171
efficace mezzo di rinnovamento socia perch troppo egati anche se inconsciamente ai canone gusto e della morale corrente che vorrebbero
le.
.a
come
arte che
come
la
invece
SCn2a PrCC nCCtt The " S ul of Man "nder To'. ^ spesso cialkm" cos Cialism, presentato come un attacco gratuito ed irriverente contro chi sia solo colpevole di osteggiala nuova arte anticonformista ed "immorale"
mXJe
La diagnosi
di
ma
come
.
un atteggiamento malsano e J noto 1Mo D Qn ,. Nordau c Decadenusmo inteso letteralmente come decadenza e sovver t.mento di ogni principio morale) e della volont di sovverta ogn, sistema d, valori per egemonizzare, in nome di una s ri
e
art for
dossale di
vJ^J^Z? "decadente" t
"The Soul
Man
con
in-
mi anni del nostro secolo, e si legge ancora oggi con altrettanto interesse e (forse) con la stessa speranza: "A map of the world that does not include Utopia is not worth even glancing at, for
is it
stagno
SprcS s ,n mento dal Wcllek), ci si vero significato d, certe affermazioni wildianc che sorprendere o appanre
-oc
one country
at
which Humanity
ahvays landing".
difficile sottrarsi al
l'Utopia",
sull'analisi
Man"
a
le
JVoplc someimes inquirc what form of govcrnmen, is most suiublc 10 C 0d T tHS qUCS,On "** onI ne " answer >
un esame
da quest'angolatura rientra
va estetica
buon
TIZZI
Come
che innerva
,1
una parte
stesso,
risulta
chiaro seguendo
filo
dell'argomentazione
? h7
bisticamcnte elitaria, che mostra come Wilde abbia compreso assai bene sia la situazione politico-sociale in cui si trova a vivere, sia 1 essenza dell'insegnamento di Ruskin, il quale si era
C mC
(
saggio, infatti, l'assoluta libert pretesa per gli artist, jnene ratamente rivendicata per tutti indistintamente che v, hanno eguale diritto in . cittadini quanto uomini. Arte e societ, I esigenza di creare un pubblico per la nuova arte e esigenza d, creare i presupposti per un nuovo assetto sociae pi giusto si saldano cos in una visione tutt'altro che snoI
l'arte, in cui
ed idee gi enunciati in altre opere, ma piuttosto perch in "The Soul of Man Under Socialism" dimensione estetica e dimensione sociale si saldano conclusivamente in una teoria
pi
rin-
amento radicale che appare coerente, persuasiva ed attuale. Nei riguardi di un sistema irrigidito in formule e pregiutli zi che non lasciavano libert e spazio vitale, privandoli di qualsiasi
le,
autonomia, n all'individuo n
al fatto artistico
come
ta-
fondere
si
di rottura,
il
i
vanpre-
in
nome
il
creavano
so
cambiamento,
sviluppo.
172 17)
NOTE CAPITOLO
1
"AI mondo io appaio, intenzionalmente, semplicemente un dilettante ed un darxK non prudente mostrare al mondo il proprio cuore e cosi come la seriet travestimento dello sciocco, la mancanza di seriet, nelle sue forme squisite di futilit, indifferenza e msomchmci1 e la veste del saggio In un'epoca cosi volgare, abbiamo tutti bisogno di una maschera" Icit. in JOHN STOKES, Oscar
il
Vt'ilde
London 1978. p
J
WJde
veda
CHAMBERLIN,
;
Ripe
Wa
di
the
AV
o/Otcar
WHdt,
*
Nei York
PHILIPPE jri.LIAN.
London 1946. anche
OMW WUk.
Paris
1967
it.
sempre quella
M PEARSON,
Una delle
>
se forse la
I
MONT-
GOMI KV HYDE,
R CROFT-C04
Undon 1976
CE, The Vnrecorded Ufe o/Ouar XTilde. Oscar XFilif, London 1975 Per la vastissima e sempre crescente bi biografia sia biografica che critica su Wide, s. vedano 1AN II E U UER e JOHN STOKES, "Oaeei WUde" In Amla-Ms Uteratute A Rei teuof Research.* curad, Kli'HARDJ. FIN NERAN. New York 1975. pp, 55 HO. E H MIK HAIL. '...' W'tUe An Annotateti" Btbliotntph of'Critunm. Ixmdon 197S, un he la "Select Bibliographv" nell'ottima anche se sintetica monografia del
MORLEY,
lo
-4
STOICI
W'II.nr.
Aitisi
pp 48
OSCAR
The
A Cheap Edmon
Cntical
ol a Grati
Man"
<
ritte
a cura di
MANN. New York 1970. pp ' proprio il genere di biografia che a meno che un biografo non Guildenstern IVTtbbc potuto scrivete d Amleto abbia qualcosa di meglio da offrirci che oziosi aneddoti e racconti privi di tigni flCMO, le sue fatiche tono sprecate e la sua diligenza maklirctta". Dello EUmann. uno dei pi acuti evi attivi studiosi .li Wilde. oltre all'importante ntrodu alla raccolta citata, si vedano anche. Romantic Pantomime in Otcar Wilde, "Pai risati Rcvicw", autumn 196J, Oscav WiUe Tuo Approachei. Los Angeles 1977
me son
CoJien
5 B.
1
in
Golden
fcajfaw
pp. 88-100
Per
la
poesia di Wild,
>:
veda
AGOSTINO
I.<
IMBARDO,
tal
rvo.v
dall'ntetamo al
ial950. cap li Lombardo inquadra compiuta mente in un'ampia e lucida sintesi l'ambiente spirituale e culturale che ha pre parato il decadentismo, e quello in cui si e affermato, passando poi ^i esaminare con puntuale finezza la produzione poetica sia di \X'ilde che di altri signifk j tisi minori per giungere a Yeats Pur negando giustamente la validit dell'opera wildiana, il critico sottolinea tuttavia come in essa si possa trovare,
i
dotta ad un livello particolarmente elevato di perfezione, la base tecnica di bolismo". mettendone al tempo stesso in rilievo la portata culturale (p 1541 Si veda anche l'introduzione a una scelta delle Potile. Roma 1975. a cura di
suo Romantic /Mge (1957). pu csscic considerato primo ad aver indicato una nuova e fruttuosa linea d'indagine sul periodo e
175
il
FLETCHER
7
"a
"UT^ BRAD
*URY,
DAVroffig-^
'
"siSS"?*
i
Cf,
II
RICHARD ELLMANN.
si vedano anche un saggio su The Soul of Man Under Socialism ", in "EnMiscellany", 18, 1967 e l'agile e stimolante profilo Oscar Wilde, Roma 1973. Un importante contributo la sezione dedicata a Wilde da GIOVANNA FRANCI nel suo // sistema del Dandy, Bologna 1977 e nel saggio "L'Arte come utopia realizzata (Oscar Wilde o dell'esteticit)", in AA.VV., Forme dell'utopia, Milano 1979. Fra le introduzioni a recenti traduzioni di opere singole, come L'anima dell'uomo sotto il socialismo, a cura di G. GUERRASIO, Roma 1979, valida anche se sintetica quella a // critico come artista, a cura di FABRIZIO
citate, glish
ELEFANTE,
de
of
GASPARETTO,
sul
che cosftu.scono le //,/. del 1891; "The Decav of pubblicato per la prima volta sulla rivista "Ninetenrh (%
Masks
vi "
fu
14 Cfr. LUCIANO ANCESCHI, Autonomia ed eteronomia dell'arte, (1936), Fi renze 1959, p. 278. Sull'ironia e paradossi di Wilde si veda anche l'interessan te saggio di A.E.DYSON, in The Crazy Fabric. Essays in bony, London 1965 15 The Picture of Dorian Gray, in OSCAR WILDE, Complete Works, con Intr. d V. HOLLAND, London 1970, p. 43: "La via dei paradossi la via della verit Per collaudare la verit dobbiamo vederla sulla fune tesa. Quando le verit di
10
ventano acrobati,
allora
cura di
KARL BECKSON,
p0la
C U'"' ,
16
RENE WELLEK, Storia della critica moderna, trad. R. M. COLOMBO, Bologna 1971, IV, p. 494.
stler a
di A.
LOMBARDO
1 '
delle perC di Wildc in P Germania si veda KARL ? BECKSON^?, BtH-K.iUN.op. cu., Introduzione, p. 29 A SYMONSinno, ,,7 una ecensl0 "c al] dizione delle opere di Wilde 'euscita nrl 190* l /
17 Ristampata in The Gentle Art of Making Enemies (1890; 2" ed. ampliata 1892), insieme ad altri scritti polemici e al resoconto del processo intentato da Whi-
CAILLAS.
'
Ok
W.U,
ufi!toS2*i?&
Ruskin.
18
'
Mr
"""
-
'
rr
i<u
;
"d '
"j -
Ten O'Clock "Pali Mail Gazette" (21 febbraio 1885), pp. 1-2, e The Relation ofDress to Art. A Note in Black and White on Mr. Whistler's Lecture, apparso sullo stesso giornale il 28 febbraio. In altri due articoli, rispettivamente del 1887 e del 1889, Wilde prende di nuovo garbatamente in giro Whistler come critico d'arte, non mancando mai di sottolinearne generosamente, sia pure tra una frecciata e l'altra, il valore come artista. Il diverso tono adottato dai due nel corso della polemica riflette la diversit del loro temperamento: sarcastico, astioso, implacabile nel suo risentimento che un nonnulla bastava
Whistler's
1) Cfr
la cr,t,ca
itahana
cW.Ueohre
Firenze 1968 n
rino^O^ GAMBEmTe^//
"^ ^"^
opere gi c^ated
uu P LOMBARDO e M
'
quello di Whistler; bonario, ironico ma senza malignit, quello di Wilde. Fra gli innumerevoli resoconti dei rapporti tra due, pi attendibili
a suscitare
i i
'^S' ^
19
sono quelli di H. PEARSON, op. cit., London 1964, pp. 93-102 (si veda anche dello stesso autore Whistler the Man, London 1952), o R. SPENCER, The Aesthetic Movement, London 1972, pp. 98-100.
e equilibrati
Venne
v
il
infatti pubblicata
postuma, con
altri scritti,
da R.
ROSS
usci
STO GUIDI
^iM
R0,
-"*
^ 5Cdr
BROOKS,
Ulerary Criticism.
Short History,
New
Firenze 1938
AUGU-
21 Cfr. R. 22 Cfr. 23 M. 24 25
147-8.
175.
de Baudelaire", Varit
II,
PRAZ, "Fantasmi
culturali", in
II
cit., p.
294.
E.V.
LUCAS, London
1919,
p.
204.
Ibid.,
176
e
di argomento.
Sono solo le persone prive di immaginazione che invrm, n vero artista si riconosca dall'uso che fa di ci che si annette? to. La vera or.ginaht s. trova piuttosto nell'uso che si fa di un modell nel r.f.uto di tutti ' "n modelli e di tutti maestri"
:
f!*Z?
d
26 Cfr. R. 21
Si
ELLMANN,
op. cit,
"Introduction". passim
in ,k
vedano E.
BENDZ,
29
28 A. OJALA, Aestheticism and Oscar Wilde, Helsinki 1954 Si veda tra gli altri E. SAN JUAN, The
J,,
others, are fostering and keeping alive, each in his own peculiar fashion" ("The Grosvenor Gallery 1877", in Works, Miscellanies, op cit., p. 23). E interessante notare che gi allora Wilde vedeva questo gruppo di artisti e letterati, in cui Ruskin appare in posizione preminente, come promotore di un "revival" dell'arte inglese, "revival" che nella prima conferenza americana diventa un "rinascimento" (forse in omaggio all'accresciuta importanza ora attribuita all'influsso degli scritti di Pater) ad opera dello stesso gruppo, cui adesso aggiunge D.G. Rossetti. Nella conferenza Wilde omette invece il Symonds e, in maniera apparentemente inspiegabilc, lo stesso Pater.
many
NOTE CAPITOLO
1
II
Wilde
non ebbe mai l'intenzione di pubblicare le conferenze il ne Ult da SU man SCrtt e P ubblicat dal Ros (cfr The Wo Works of 7n" J D Oscar W.lde, a cura d, R. ROSS, London 1908, Essays and Uctuls
d'altra parte
lT
e
du Mal ("Spectator", 6 sett. 1862, ora in Swincura di C. K. HYDER, London 1972, pp. 27-36), e l'imporche a tante saggio su Blake (1868) in cui Swinburne seguendo Baudelaire sua volta segue Poe si scaglia contro "l'hrsie de l'enseignement" (che traduce come "The didactic heresy") in poesia, secondo la teoria dell'arte per l'arte. Per la decisiva funzione di mediatore compiuta da Swinburne fra la poesia francese e la cultura inglese, cfr. R. Z. TEMPLE, The Critic's Alchemy. A Study o/the Introduction of French Symbolism into England, New Haven, Conn. 1953,
hume
as Critic, a
Part
Two.
Decay of Lymg
"The
Critic as Artist".
3 Nella conferenza sono ricordate, talvolta con brevi citazioni, una quarantina di e scritton di artisti anlichi e moderni
S2f
r
'
'
inglcsi
JSKi
"The new artist, as proposed by aestheticism, could not have been more different from the Prc-Raphaclite artist as proposed by Ruskin" (T. HILTON, The Pre-Raphaelites, London 1974, p, 207). Ma come si vedr, Wilde gi nella prima conferenza e in particolare in "L'Envoi", coglie assai bene sia gli aspetti del movimento preraffaellita che confluiscono nell'estetismo sia quelli pi ruskiniani che ne differiscono e che vengono quindi respinti
eh. facilmente
reperibile,.
"Non
clementi necessari dell educaz.one inglesc.In Inghilterra, allora come ora ba produrre qua,siasi bciia
a ts zsszs?.
5
J^ZJ^^Sa\^Z&
*~
dalla
nuova scuola.
op.cit., p. 12: "lo spirito squisito di scelta artisti-
- ^ &
l'estetica
incarnato".
chiarezza della sua visione, il suo perfetto autoconil suo riconoscimento di una sfera
10
Ibid., p. 7:
"La calma e
la
movhTn'rn 2'" 7
Wildiana uscf a Londra un eretto di W. HATA Aesthet.c A ?"?"""* 7*r Moverne* in England, che come Wilde vuole difended,mostr " ndo c vedano, nell'Introduzione, dotti !l riferimenti ifimentTlR a Baumgarren e a Kant). Dopo capitoli su Ruskin, Morris, Swinbu ne p lttorl e poeti prera faelliti e altre figure di rilievo (ma omettendo Pat nZ n teVolmente con " *>* '" ** Renaissance
MNTnN M LTON,
.
ea
trollo,
il
separata per l'immaginazione"; "la tendenza a dar valore alla vita per
dell'arte".
amore
\"g* W
G.H.FORD,
di
at
w/ u'
,'
comeun,
le
"^
blkat, nel 8T
C cor ^Pondenze dei giornali che vi dedicavano imo io spazio, che gh pare dehnei con esattezza amp.o la genesi del movimento (cfr.
'
,
X,
PaSS
""?
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"
^"S
.SEX
,-
PUr tenendosenc '" d"Pte, dalla satira), HaCl """"* Vene " P rCSenlata P er la prima volta a PP r vazi "c, ai PoL* wildiani (pubEngl sh 3 """. n'" Ul Inghilterra come
'
and the Victorians, New Haven, Conn. da lui definito "certainly the father...of the Aesthetic Movement" "the link belween Keats and later writers", e che fu tramite il suo esempio ed influsso che la vena keatsiana divenne
nel suo interessante Keats
(cfr. pp.
95, 145).
R'"
12 Lettera a R.
a ttraVe
Woodhouse (27 ott. 1818) in Letters of]. Keats, a cura di R. GITTINGS, Oxford 1970, p. 157: "... il Carattere poetico stesso... non se stesso,
non ha io non ha nessun carattere. Esso gode di luce ogni cosa e nulla e ombre. ..prova altrettanto diletto nel concepire uno Iago come un'Imogene. Ci che scandalizza il filosofo virtuoso, delizia il Poeta camaleonte".
xf0rd 3VCVa ubblicat0 sulla "Dublin P Univerm S ' ra d P " Ura ' ndneSC neI uaIe do ," 1 P aver R i e dl H '" Hunt come dei ' pi grandi maestri del colore ri, 8 ,ngl "' bbuno ma, avuto (dopo Turner), saluta "that revival of beuty which .n great part owes its birth to Mr Ruskin, and S wnich Mr Swinburne, and Mr Pater, and Mr Symonds, and Mr Morris, and
StUdCnte
'
wr
M
nar&i
I
13 Lettera
spiriti
'
^'tu"
Shelley (16 ag. 1820), in ibidem, pp. 389-90: "Vi solo una parte di la Poesia e l'effetto drammatico che da molti
Mammone. Un'opera moderna, si dice, deve avere un artista, serve Mammone, deve avere 'auto-
178
179
la
maaaiormrn 6B-"icn-
critici
la
per
Keats che aveva subito l'influsso del pensiero estetico di Coleridge e di Word sworth soprattutto tramite Leigh Hunt e Hazlitt, ma anche direttamente ne applica principi cos rigorosamente da criticare due poeti stessi in quanto contrariamente a ci che avevano affermato in sede teorica, nelle loro opere rx>e t.chc vi l'intrusione di idee filosofiche o morali per cui la poesia viene stru mcntalizzata a fini che le sono estranei (cfr. L. ROSENBLATT, L'ide de l'art pour I 'art dans la littrature anglaise pendant la priode victorienne, Paris 1931
A.C.SWINBURNE,
II, p.
Letters a cura di
G.Y.
LANG,
New
241). L'influsso di Swinburne, inoltre, particolarmente evidente nel famoso saggio su Leonardo, in cui si possono ri-
scontrare echi di
per
la
M. PRAZ,
La
carne, la morte,
diavolo, op.
cit., p.
326).
14
M. PRAZ,
cit.
p.
462.
24 Per Swinburne e l'estetismo, si veda anche R.L. PETERS, The Crown of Apollo: Swinbume's Principles of Literature and Art, Detroit 1965, pp. 22, 52, 148, che sottolinea giustamente l'importanza del pensiero di Swinburne nello Aesthetic
15 F. R.
(1936) in Da Suft a Pound, G. SINGH Tonno 1973, p. 66. Per Keats e l'estetismo, si veda soprattuttoA J FARMER Le mouvement esthtique et dcadent en Angteterre, Paris 193 1 pp. 2- 10 che
LEAVIS, "Keats"
tomi
,
Movement:
il
movimento.
tohnea
tismo:
le radici
sot'
ma
inglesi,
ROSENBLATT,
pp. 56-7;
volon
16
184
6;
25 "The English Renaissance", op. cit., p. 13: "Ricordo una volta, parlando con Burne-Jones circa la scienza moderna, che egli mi disse: "Tanto pi la scienza diventa materialista, tanti pi angeli dipinger, le loro ali sono la mia protesta
in
^ondo
Crr.
Pater
1
W. FA
fc.K,
Lamb
in Appreciations (1889),
26 Mr Swinbume's Last Volume, "Pali Mail Gazette" (27 giugno '89), ristampato in The Artistas Critic. Criticai Writings ofO. Wilde, op. cit., p. 46. La recensione costituisce un ottimo esempio dell'alta qualit che in genere caratterizza l'attivit wildiana di critico militante.
17
"The English Renaissance", op. cit., p. 6: "....lo spirito del trascendentalismo e alieno allo spirito dell arte. Perch l'artista non pu accettare alcuna sfera della vita in cambio della vita stessa. Per lui non vi evasione dalla schiavit della terra: non vi e neppure il desiderio di evadere".
i
critici che vedono Wilde come completamente dominato dalle idee di Pache ripeterebbe senza variazioni per tutta la vita (il che falso), si veda ad mtlehn und Kunstanschauung des Georgekreises und die Aesthe? -M tik O. W.ldes Berne 1957, pp. 33-6. Lo studio per altro un'interessante documentazione dell influsso wildiano su Stefan George e il suo gruppo. 19 "The English Renaissance", op. cit., pp. 8-9: "un pi squisito spirito di scelta una pi impeccabile devozione alla bellezza, una pi intensa ricerca della perfezione
ter,
18 Tra
27 "The English Renaissance", op. cit., p. 11: "La semplice espressione di gioia non poesia pi di un mero grido personale di dolore, e le reali esperienze dell'artista sono sempre quelle che non trovano la loro diretta espressione ma sono raccolte e assorbite in qualche forma artistica, che sembra, da tali esperienze
reali,
essere
la
pi lontana e
la
pi aliena".
di tutte le facolt intellettuali
il
'
28
Ibid., p. 10:
zionali
al
29 importante ricordare, a proposito della PRB, che la tecnica usata dai tre maggiori artisti del gruppo era non meno eterodossa e anticonvcnzionale degli altri aspetti del loro programma (cfr. la descrizione fattane da H. HUNT nel suo Pre-
20 Ibid.p.
21 '**'
squisito disegno e visione spirituale"; "la fedele imitazione della natura un elemento di disturbo nell'arte immaginativa".
9:
London 1905). L'importanza delle innovazioni tecniche dei preraffaelliti sottolineata da numerosi studiosi, quali il Fleming, il DearRaphaeltte Brotherhood,
"*
"novit
mediante
le
quali
vidualizzato
movimento romantico
l'idea sociale e
mer e
altri.
22
quando incontr a Oxford D.G. Rossetti, Morris e BurneJones, Swinburne fu sempre legato ai preraffaelliti e in particolare a D.G. Rospartire dal 1857
'
30 "The English Renaissance", op. cit., p. 10: "completamente soddisfacente al senso poetico e che non richiedono affatto per il loro effetto estetico nessuna elevata visione intellettuale, nessuna profonda critica della vita e neppure nessuna appassionata emozione umana". Implicito,
zione arnoldiana per cui
la
SCt C ra Cli Wllam Michael che scrissc un'importante difesa di Poemi J' D /f i c L andBallads Swinburne a sua volta pubblic recensioni e studi elogiativi sia della pittura che deUa poesia di Rossetti, e quando nel 1871 apparve il notorio e violento attacco del Buchanan contro la "Fleshy School of Poetry" preraffaellita, in cu. era incluso anche Swinburne, fu quest'ultimo a rispondergli con maggiore ampiezza di altri nel virulento pamphlet Under the Microscope (1872). 23 Per i rappporti tra Swinburne e Pater, interessante in proposito una lettera del poeta in cui riferisce come Pater gli avesse detto di
ma
chiaro,
il
31 Cfr. O.
WILDE, "The
322:
Works
op.
cit.,
p. 1052.
32
33
"una
comporre
322.
English Renaissance", op. cit., p. 11: "Abbiamo visto lo spirito poetico agire... ora vorrei farvi notare il suo funzionamento nella scelta del soggetto",
"The
180
181
op. cit., p.
11.
cit
34 'The Soul of Man Under Socialism" (1891) in Complete Works, op Naturalmente, forma e contenuto non possono essere
essi
41 "TheSchoolof Giorgione", op. ct.,p. Ili: "Ogni arte aspira costantemente alla condizione della musica"
D 109?
sono sempre tutt'uno. Ma pressione estetica da parte per un momento, possiamo intellettualmente cos ^ usl separarli
.
42 B.
43 B.
" (1919),
Storia,
in
Problemi
262.
-
Poesia
Milano/Na-
35 "The English Renaissance", op. cit., p. 1 1: "Il riconoscimento di un reeno se parato per artista una coscienza della differenza assoluta fra il mondo dell'ar' te e il mondo de. fatti reali, forma non soltanto l'elemento essenziale
I
di ocni incanto estetico, ma la caratteristica di ogni grande opera immaginativa e di tut te le ere della creazione artistica".
44 'The English Renaissance", op. cit., p. 18: "Non di un maggior senso morale, di una maggiore sorveglianza morale che la vostra letteratura ha bisogno"; "in verit non si dovrebbe mai parlare di una poesia morale o immorale, le poesie sono solo scritte bene o scritte male, questo tutto". 45 J.P.
36 Nella conferenza "Art and the Handicraftsman" Wilde gner is not he who makes the design and then
in colours,
ECKERMANN,
I,
p. 385.
dir-
colours it, creates in colour, thinks in colour too" (Miscellanies, op cit p 296) Alcun, anni dopo, in conversazione con Andr Gide, a proposito di un critico che lo aveva Iodato perche sapeva "inventer de jolies contes pour habiller mieux sa pensee osservo: "Us croient...que toutes Ics penses naissent nues Ils ne comprennent pas que je ne peux pus penser autrement qu'en contes. Le sculptcur ne cherche pas traduire en marbr sa pense; il per, se en marbr, directement E qui segue uno di quegli apologhi estemporanei che tanto affascinavano gli ascoltatori, come Gide e Yeats, su di uno scultore che riusciva a pensare solo in bronzo (cfr. A. GIDE, Oscar Wilde(l90l), Paris 1948 pp 25
,
.
46
"The English Renaissance", op. cit., pp. 18, 19:". ...Come nelle vostre citt, cogusto, un'accresi nella vostra letteratura, un permanente canone e modello di
sciuta sensibilit alla bellezza... che manca... Questa devozione alla bellezza e civilizzate". L'ealla creazione di cose belle la prova di tutte le grandi nazioni sortazione a combattere l'isolamento spirituale e il provincialismo culturale
arnoldiana.
47 48
Ibid., p.
21:
"come ognuno ha
la
sua
ombra
cosi ogni
anima ha
il
suo scetticismo".
lbid.:
"Lontani
mondo".
49 "Oui, l'oeuvre
6)
"
que
di J.
GAUTIER,
PP- 10 ^: 10 4 Le evldentl derivazioni da Pater nella conferenza e J giovanili wddiani sono state minuziosamente elencate da E
op.
cit..
BOCK e
il
BEND7
Lille/Genve 1947, pp. 130-32. E certo pensando a questi subtle versi che Wilde parla nella conferenza della "lezione" di Gautier, "most of ali modem critics, most fascinating of ali modem poets" (p. 11).
POMMIER,
38
Ibid., p. 132:
che, come quasi sempre fiamminga.e anche come spesso nelle opere di Tiziano o del Veronese, e completamente indipendente da qualsiasi cosa decisamente poetica nel soggetto che accompagna... queste essenziali qualit pittoriche
nella pittura to dilettare
il
"unica garanzia del possesso del dono pittorico inventivo o creativo della pura linea e del puro colore,
trattamento
50 Per
rapporto artista/societ e politica in Francia durante questo periodo, cfr. (1906), l'eccellente studio di A. CASSAGNE, La thoriede l'art pour 'art en France
il
l
II,
cap.
II.
cit., p.
51 Cfr. T.
GAUTIER,
"Prface", op.
3.
senso.. .cosi
composiNel suo aspetto primario, una grande pittura non ha per noi alcun messaggio pi definito di un accidentale gioco di luce solare e d'ombra per pochi momenti sul muro o sul pavimento".
tore.
di vetro veneziano; e attraverso questo solo diletto diventare il veicolo di qualsiasi poesia o scienza possa trovarsi al di l di esse nell'intenzione del
39
lbid., p. 133. "tracciare l'entrata della poesia nella pittura verso 1 alto: dalla pittura giapponese dei
fiori, infine, talvolta,
52 "The English Renaissance", op. cit., pp. 11, 13: "L'arte non sj mai dannegsolo giata mantenendosi al di sopra dei problemi sociali del giorno"; "vi un una tempo, il momento artistico; soltanto una legge, la legge della forma; solo spoperch ha rispecchia, la che meglio terra, la terra della Bellezza". " colui quella bruma di familiarit gliato la vita di ci che accidentale e transitorio che ci rende oscura la vita". all'al53 Ibid., p. 19: "Le filosofie cadono come la sabbia, e credi seguono l'uno tutte le stagioni tro come le foglie avvizzite d'autunno; ma ci una gioia per
i
prima, solo colore astratto; poi appena un lieve aggiunto senso della poesia dei
perfetta pittura floreale".
14:
54
55
Ibid., p.
22:"di questo
mondo
"Ma
lbid., p. 23:
"entusiasmo politico o
reale influenza delle arti nascosta a molti di noi: solo pochi, sfuggendo alla tirannia dell animo, hanno imparato il segreto di quelle eccelse ore quando
il
56
Ibid., p. 24:
pensiero non e
vita.
cercando
il
segreto della
182
183
57 Cfr.G.HOUGH, TheLast Romantici (1947), London 1961, pp, 202 176 203 58 ;The English Renaissance", op. cit., p. 15: "U primo dovere del critico d'arte' e d. aratto sempre e su tutti gli argomenti: un gran vantaggio d non aver r fatto nulla, ma non bisogna abusarne".
59 Lettera a
S lievemente ^ "tl 60 The English Renaissance", 18:"Poich come Pa "' ne n " n accom 8a, anche daHcoha Sa" r r certo Pche l sprecher l senza uno d Crrand0 * . o plsiTfTiS"'
,
Reynolds (9 aprile 1818) in Letters, op cit., p. 85- "Non ho il minimo senso d'umdt verso d Pubblico o qualsiasi cosa ^stente eccetto ern lnC,p, deII Bellc2Za e la Memoria dei di Uomini" 1. Ne I, ( ,ta f f'lone J c W,ld e modifica
J.
L^
j
-SS*^5SJK LDE
"
LeCtUrC
'
P,U C n
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PCrch
318
"Eh
-i
'
il
testo
op. cit., p.
nelle nazioni
'
a Cre Z
negli in
69
critica
estetica e
SCClt3
'
'
*& 5
62
l'Z^ Ure di una poesia morale o immorale male e questo e tutto. E ,n realt ogni
,
tT^
d,
""
^ *- -* * "
la
Pa
sua forza
RODD
Rose LeafanA
SSSESSBSSSSSS
70 Cfr. op.
71
letter'a^i
A D
:
s '
mento
artS
uno standard
bene o
di
non si dovrebbe mai oarle poesie sono o scritte bene o scritte ' elemento di morale o di implicito rie" male in arte spesso un segno di una certa
P- 18:
"In
realt,
72
pp. 18, 19
(1892) Londo -
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77)
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di disaccordo nell'armonia di
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WILDE
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lo vedrete,
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importantissima
PrcraffLuhi,
" 88K Vi in v i q^'eosa del proP" 218: e del poeta e a voi gli dei donarono eloquenza come non Un d ' r' C0S CCh VOStr mCSSagg P leSSC P ervenirci nTfuoS della passione, e la meraviglia della n musica, facendo udire sordi, e vedere ciechi"
ln
feta
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'
31:
MtUalc dc Prcraffaelli ". con tutta la loro "^ meraviglia del da 8r C m,Stero dcl cant italia "- ma nell'opera di uomin ^u ''J? S ? quali Whistler e Albert Moore Perch la qualit della loro squisita pittura p viene da una certa forma e scelta di bella tecnica, che, respingendo ogn remadea mCtaf S 08 -' n completamente nte" Albert M j 8 a Stat l0da,' da Wildc ncl 77: un su q"d veni, va definiiT'-J Ve am P ,c of thc hi 8"t decorative art, and a g d perfect .^ delfph in , dehght colour ( 'The Grosvenor Gallery 1877", op. cit., p. 11).
' .
C W
";^
n
movimento
artistico in pittura
-tr.
L Envoi
32 35 37
HandCraf "
V S10nC
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1
"
"
77
^^^^^^^,^5^^^" ^ ^
Semafhe
3"
'
"
'
SS-
iSfsiK*^s?.r
78 "The Nature of Gothic", op.
SScdan
di
Un ma 88 ior
ero di cose
--
cit
nn
18(1 IRl
170.
-ali-
67
accrcsciut0 scns d el valore assolutamente soddiqUCSt rlconosci n< dell'importanza primaria delI eemnrn , elemento sensuoso n"' nell arte, questo amore dell'arte per Parte, il punto in cui no, della scuola P ,u g.ovane ci siamo allontanati dall'insegnamento d, Rusk.n
sf
ante
dMkMll?
3 CJUeSt
'
184
;5
mini siano mal nutriti, ma che essi non provano piacere nel lavoro col quale si guadagnano il pane, e perci guardano alla ricchezza, come all'unico mezzo di
piacere".
sulla
mia vita"
79 "The English Renaissance", op. cit., p. 23: "specialmente caro". Cfr. "Ours has been the first movement which has brought the handicraftsman and the artist together, for remember that by separating the one from the other you to ruin to both; you rob the one of ali spiritual motive and ali imaginative Joy, you isolate the other from ali real technical perfection" ("Art and the Handicraft-
sman", 80
8 82
Ibid.:
op.
cit.,
p. 301).
"Ho cercato di
fare di ogni
mio operaio un
artista, e
quando dico un
arti-
sta
intendo un uomo".
Cfr.
W. MORRIS, "The
BRIGGS,
"Dare alla gente piacere nelle cose che deve usare per forza, questo uno dei grandi servigi della decorazione; dare alla gente piacere nelle cose che deve fare per forza, questo altro uso di essa.
Ibid., p. 86:
Plato and Platonism (1893), London 1910, p. 132: "Quei giovani " PCnSaVa aV SSe COrrOUO di P r P sit0 ' B "va veramenteSS? C aP tl; C f C nSegUen2a aVeva desidcrato far Ior ad bene, sopra oratZn tutto col 'iT dar loro quell'interesse in se stessi che la prima condizione per 01 "' 316 U8l 8ltr '"**> la completezza stessa del tipo di amoPi w eg on agevolezza che promuoveva aveva in s un che di sacramentale, per cos dire, se non faceva loro del bene, allora avrebbe fatto loro un male nfevolenon poteva asciarli come prima. Non sempre era riuscito ad ampliare la "parte migliore del io come s, dice, in coloro che aveva influenzato. Alcuni di loro erano diventati davvero inquisitori insolenti degli altri, mettendo in dubbio anche un autorit interamente legittima entro di loro".
PATER,
'
'
rZ""
2 mondo,
del
';!;
"\
il
<^ **
un
di 0; i.
1*1^
83
Ibid.
p.
105: "ogni
uomo
avr
la
9 Cfc W.E.
1972,
p. 7.
HOUGHTON,
:
84 R.
WELLEK,
op.cil.,
85 Cfr. fra
gli altri,
G.C.
ARGAN,
L'artistico e l'estetico,
Roma
86 Nel nostro secolo la fondamentale funzione educatrice dell'arte stata sostenuta in maniera assai persuasiva, fra gli altri, da HERBERT READ nel suo notissimo Education through Art e altrove (di. Art and Society). La tesi basilare del Read appare sotto certi aspetti identica a quella wildiana: "Poich l'arte l'espressione tipica del principio creativo, l'attivit estetica quella che presiede ad ogni umano sviluppo, cosf del singolo come della collettivit. Poich l'educazione non altro che sviluppo, e sviluppo nella e con la societ, se ne inferisce che l'arte il principio attivo di ogni possibile educazione" (G.C. ARGAN, Prefazione a H. READ, Educare con l'arte, Milano 1973, p. 11). 87 "The English Renaissance" op. cit., p. 22: "il bene che otteniamo dall'arte non ci che impariamo da essa; ci che noi diventiamo per mezzo di essa". 88 Questa l'opinione,
fra gli altri, dello e la
10 Per un curato esame della genesi della "Conclusion" e dei suoi rapporti col pensiero del 7-800, cfr. BA. IMAN, The Intellectual Conte* of WaZpatlr's Conclusion "Prose Studies" IV
,
1 '
J2h
fSf
"Lo
n n
3S
Yirt-rr Natura, 7T
e
Ar ,SI "- P 1044: " I1 ^"""ovesimo secolo rappresenta una svolta ddue U0mini Da i" c P" 'no il
-
'
"
l'altro di quelli di
Dio".
12 Ibid,.
13
MAN MANN
a cura di
Mondo sono una cosa sola" C0Stan e " t0 Wilde e Niefzsche veda '" N' 'w |T and Nietzsche" L Wiide ,n Oscar Wilde. A Collection of Criticai
nle
/M
THOMAS
Essavi
H
15
P
pas\im
Englewood
'
Cliffs, N.j.
U P"*We.
il
1969, pp
169 71
HOUGH,
la
come
lo
SHEWAN
FRANCI,
a
l'hanno in
fondo
struttura e
16 Ibid.,pp. 147
ipo.etkhe"'"
17 Cfr.
due eternit
NOTE CAPITOLO
1
III
18
fion,
"Decay of Lying". B HA My
op
983.
^}"
Wildc "
in
Oscar Wilde.
Collec-
'cft
Cfr.
M. D'AMICO, O. Wide,
op.
cit., p.
35.
19 Cfr
AJ.
2 Cfr.
3 Cfr.
penhauer
1971, p. 39.
FARMER w England,
''
veda anche P.
NEUGEBAUER
p 62
Berlin 1932.
in Appreciat.ons, op. ci,.,
Sebo-
WALTER PATER,
"Conclusion", The Renaissance, op. cit.. p. 186, n. 1. Per le violente reazioni suscitate dal volume al suo primo apparire, cfr. le "Criticai and Explanatory Notes" dell'edizione citata, pp. 444-50.
il
Colerid 8 e '; ,18 65.1880), p. 68: "Nonuna vaga astrazione sco astica che pu soddisfare l'istinto speculativo della nostra mente moderna Chi vorrebbe scambiare .1 colore o la curva di un petalo di rosa... con quell'essere incolore, informe, intangibile che Platone poneva cos in alto? Poich la vera illustrazione del temperamento speculativo non il mistico ind, perduto ai sensi
2d2riS:
186
187
all'intelletto, all'individualit,
mento
il
ma piuttosto un Goethe, per il quale ogni mosuo contributo di conoscenza individuale, e che non
mondo
della forma, del colore, e della
giungesse dal
amo d P i echino
.
, .
"
'
...Una forte inclinazione innata spinge Coleridge a ricondurre ogni problema, sia critico che pratico, ai primi principi; senza posa si studia di "afferrare l'assoluto", di affermarlo efficacemente, di ottenerne il riconoscimento".
22
J.
43: "Coleridge, per esempio, si lascerebbe sfuggire una bella similitudine isolata, strappata ai penetrali del mistero, in quanto incapace di accontentarsi di una conoscenza incompleta"; "Questo argomento,
Letters, op. cit., p.
KEATS,
1 3 50111 ' meccanismo di 8 ione, e liberandoci colf dril'inan^'^'T^!! !! da " 01 StCSS mp0St0 della ^sponsabilit " -/ ard morak nri^-T SC,enC,f,C0 J ^11 ereditariet diventato, per cos dire, la tostiti? cV C ntempla " Va ha ^mostrato che non siamo mai meno li? S ber di Hi quando Deri cerchiamo di agire
I
tnZ
'
A'
'
7'"
'
34 Cfr. li i'i"
'
Ibid.
il
porterebbe oltre la conclusione che per senso della Bellezza sopraffa, o meglio cancella, ogni altra
ci
non
23 Cfr. "Prosper Mrime", in Miscellaneous Studies (1895), London 1910, p. 13. E curioso che il BENSON affermi che Pater aveva letto E.A.Poe non nell'originale, ma nella traduzione baudelairiana (cfr. A.C. BENSON, Walter Pater
Lan ma Chc dmora in noi non una s 'ngla entit spirituale" " P 1030 PCr " temperament0 este che vago sempre ripugnante" \n ,1j e ChC n Str Pa abban Crcdut0 Hanno aurit '= pa. H SPeC ' C IaSC,andocl t' in ercdit ! scetticismo di cui avevano paura"
'
"
Sdi cr^iS
mo
'
'
38 Ibid
London 1906,
24
Si
p. 23).
//
(I,
veda
ARTHUR SCHOPENHAUER,
it.
mondo come
volont e rappresenta-
di
SALVI-LOPEZ
cit.,
Bari 1914-16) e
DE LORENZO
al
Bari 1930),
II,
par. 38.
p.
p. 1032: "Dall'alta torre del Pensiero possiamo osservare il mondo. Caie accentrato in s, completo, il critico estetico contempla la vita, e nessuna freccia scoccata alla ventura pu penetrare fra le giunture della sua armatura" " "1 "'' P "= Un " "" ti daUStra,e " fu io da una cena' voigarS"^''
'
'
'
25 "The
1039:
"Ma
40 Cfr. "Critic
termine
41
as Artist", p.
1051.
( Paris 1971, pp. 84-5 96 a proposito dell'arte come "menzogna" fa
stesso troppo colti e troppo critici, troppo sottili intellettualmente e troppo curiosi di sperimentare squisiti piaceri^ per accettare delle speculazioni sulla vita in cambio della vita stessa.
citt divina incolore, e
tempo
EMILEZOL.A
sivo mio. F. e
KERMODE
aZ
'
II
cor-
disfa
il
attraverso
nostro temperamento, e l'estasi religiosa passata di moda. Il mondo il quale il filosofo accademico diviene "lo spettatore di tutto il tempo
pp 44 8r 42 "The Decay of Lying", p. 977: "Certamente siamo una biamo venduto la nostra primogenitura
43
:
dTf?""
e di tutta l'esistenza" non , in realt, un mondo ideale, ma semplicemente un mondo di idee astratte. Quando vi penetriamo, languiamo nella fredda matematica del
pensiero".
26
Ibid., p.
1040:
il
"Come
p.
Aristotele,
letto
Kant, noi
desideriamo
concreto pu soddisfarci".
alla
21 "Decay of Lying", 28
Ibid.
986: "mero istinto opposto le"; "l'insieme dei fenomeni esterni all'uomo".
:
cultura autoconsapevo-
zione,
mo
29
"La Natura non una grande madre che ci ha generati. una nostra creaE nel nostro cervello che diviene viva. Le cose esistono perch le vediaGuardare una cosa
si
SUO " lt0 principi " "L' genio non ha mai deno sniH,n"^/ dellosp rito e deciso a dimostrare che, se non ha genio, almeno sa essere noioam a ' CUna S mpatia per ''ind'gnazione morale del nostro tem semplicemente po con , roM. Zola. E l'indignazione di Tartuffe nel vedersi denuncuto The Pkture o/Dorian Cray, "Preface", in op. cit., p. 17: "L'amipat a del diaciannoves.mo secolo per il Realismo la furia di Calibano che vede .1 proprio vo ho in uno specchio. L'antipatia del diciannovesimo secolo per il Romanticismo la funa d. Calibano che non vede
edele
ZL
'
il
proprio volto
'
in
uno specchio".
44
noi..
2f
di
Ibid.:
"Non
bellezza".
30 J.-K.
HUYSMANS, A
Mi G;RVMTn o
45
y
qU jL"/^m APMM ct N E K
n A
2 mpICtameme Sbag
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,
da pr nCp alla fine e non P" <l ua nto riguarg Uarda L'espressione "illusione di Lea
' ,
IW
!
'
,?6 5
, -
?3
'
UA F R
piacere.
Ce
inganna con delle ombre, come un burlo d, con al suo seguito amarezza e
alla vita
Lyn8
"
e?/un rnL
vrebbe
'7*
disinganno". 32
Ibid.:
Zeno
.1
1
.
"La
vita
un fallimento...
Non
rivolgiamoci
avere esperienza. E limitata dalle circostanze, incoerente nelle sue espressioni, e priva di quella sottile corrispondenza di forma e spirito che l'unica cosa che
possa soddisfare
il
temperamento
artistico e critico.
Ci
fa
citato in CARL BAKER, Ernest Hemingway, Penguin Boocks 1969, p. 199: "I soli scritti che avessero qualcosa dXono erano quelli inventati, immaginati... Dedalus neWUlysses era Joyce stesso perci era terribile ..Bloom lo aveva inventato. Era meraviglioso Mrs Bloom aveva inventata. Era unica al mondo, straordinaria. ...Nick
nei suoi
Tenni" copie
le
esistite,
passo di
^ Hemingway
ccS
188 189
visto parArt,
bfc,
New York
1025: "Sono fantasmi, questi? Eroi della nebbia e della in un canto? No; sono reali"; "Un nuovo mondo che sar piumeraviglioso, pi duraturo, e pi vero del mondo che gli occhi comuni vedono (Il corsivo mio), "Decay of Lying", p. 975: "quella terribile cosa universale chiamata natura umana". "Critic as Artist", p. 1045: "l'uomo non mai meno se stesso di quando parla in prima persona. Dategli una maschera e vi dir
p.
Torino 1969 p 157 59 Cfr. J E. CHAMBFRLIN, Oscar Wilde and the Importane of Dong Nothing Hudson Review" XXV, n. 2 (Estate '72), pp. 213-17 60 LANGER, op. cit., pp. 436-37.
61 ''Decay of Lying", p. 992: "Si tratta di una teoria che non mai stata avanzata prima d ora ma e estremamente fruttuosa,
la
1964, pp. 270-71. La frase sulla Stein riporcata in R. Pablo Picasso, trad. it. di M.G. BOTTALLO,
PENRO-
la
verit
maschera elaborata da Yeats deriva indubbiamente da questo spunto wildiano anche se assai pi articolata e complessa. Cfr. ad esempio tra gli altri il saggio Per Amica Silentia Lunae" che ne contiene la formulazione pi r
teoria della
La
62
O'Clock Lecture"
op.
a,
63 Cfr.
p 1)2 F
'
precisa.
47 "Decay of Lying", pp. 981-82: "della sua assoluta follia in materia d'arte"- "semplicemente una battuta teatrale, e non rappresenta le vere opinioni di Shakespeare in materia d'arte pi di quanto discorsi di Iago rappresentino la sua vera morale alla posizione di uno specchio incrinato".
i ;
64 L'influsso di Swinburne su Whistler negli anni 1868-70 fu di notevole importanza, ed e in questi anni che le idee esposte da Whistler nella conferenza si defmiscono e s, consolano. Cfr. R. SPENCER, op. cit., p. 37. I rapporti fra .due s, guastarono definitavamente dopo
la recensione sfavorevole della "Ten S Wmb r nc P ubbU< su "T"* Fortnightly Review" nel giugno ! del 1888rL f 1888, ristampata un The Cenile Art con il titolo "An Apostasy" e i commenti 62) P1 Una * eiezioni
,
48
992: "Un grande artista inventa un tipo, e la vita cerca di copiarlo, di riprodurlo in forma popolare come un editore intraprendente".
p.
Ibid., p.
Sr
cosi
stler, cfr.
^ T&?r H HOUGH,
-
^"o
di
Swinburne
op.
Wh
cit.,
pp. 180-1.
al pittore
49
Ibid., p.
986:
"Da dove
ci
vengono,
se
non
cit.,
gente vede la nebbia, non perch ci sia, ma perch poeti e scrittori le hanno insegnato la grazia misteriosa di tali effetti. Pu darsi che la nebbia ci sia stata per secoli a Londra ...Ma nessuno l'aveva notata, e cosi non ne sappiamo niente. Non e esistita finch l'Arte non l'ha inventata"
la
com
p 143. "Dire
che
la
e, e
come
dire ad
un pianista che pu
A
'
croix
Si
"
et
la
vie
de Dela-
cit.,
50
A^l^Tvr
Aris
,^
'
H HE1NE
'
67 "Ten O'Clock"
^rentinische
d
51 O. E.
BARFIELD,
Poetic Diction:
EDMAN,
Study
in
New York
143
p. 143. "Dire che la Natura ha sempre ragione un'asserzione artisticamente falsa La Natura ha molto raramente ragione, tanto che si potrebbe quasi dire che la Natura di solito ha torto: Cio a dire, la condizione di cose che crei la perfezione dell'armonia degna di un quadro rara, tutt'altra
che
comune
52 Cfr. B.
53 54
CROCE, Breviario di estetica, Bari 1924, p. 17/ BERNARD BERENSON, Aestbeticsand History, New York
Du
LL
68 R.
1948, pp 43
si'
WELLEK,
Non
I
497, 498.
MARCEL PROUST,
anche
144
"
. di F.S. "Il il mo incessantemente e senza saperlo, e d alla vita le supreme finzioni senza cui non riusciamo a concepirla... L'arte offre una visione ed una profezia degli avvenimenti futuri... Assai presto si scopre che quello che l'arte ha manifestato e servito come modello che la vita tende a copiare".
K SS
ROGER
UI
Books 1961,
Le cot de Guermantes II, Paris 1954, pp. 25-26 cte de chez Swann, Paris 1954, p 256
veda
cui poggia
IdeaS "' in
arte possono essere fissate e certe, P er trovare zione devono essere toccate dall'immaginazione che le
p. 1054: "Ogni arte ha la sua grammatica, il suo mateesiste mistero n per l'una n per l'altro.... Ma mentre le leggi su
la loro vera realizzaabbellisce al P unto di farle tecnica realmente la personalit Per
non P u insegnarla,
l'allievo
non pu impararla"
70
LANGER,
56
in Aesthetics", in Vision
71 "Critic as Artist", pp. 1042, 1039: "Tutta l'arte immorale... tranne quelle forme inferiori d. arte sensuale o didascalica che mirano ad incitare
nel male e nel
bene
all'azione
lo
"
?A !iS ne Modem
SON,
AU E APOLLINARE. "Les peintres cubistes" (1913), ristampato in ^ Tradition, a cura di RICHARD ELLMANN e CHARLES FEIDELNew York
1965,
p.
ali azione lo scopo della vita e di quell'organizzazione pratica che chiamiamo societ... che l'inizio e la base della morale"
Jr.,
WL
72 R. 73
FRY,
58 Cfr., per
le
A.H. BARR,
FRANK KERMODE.
op. cit. p.
17.
p. 17; P.
Years of bis
74 ThePictureo/DorianGray, "Preface",
VALRY,
"Concetto genera-
190
la
le
NFR, Antologia
p.
critica, a
cura di
FINI
MARIO FUSCO,
MARCO
86
Milano 1965,
136.
tico di alcuna superiore visione intellettuale... l'ispirazione fluenza regolatrice dello spirito
non
sfuggita all'in-
artistico".
75 "Decay of Lying", p. 976: "Le sole cose belle... sono cose che non ci interessano personalmente. Se una cosa ci utile o necessaria, o ci tocca in qualche modo, sia recandoci dolore che piacere, ...o parte vitale dell'ambiente in cui viviamo, allora si trova al di fuori della sfera peculiare dell'arte". 76 "In un saggio su Victor Hugo, parzialmente ristampato in Swinbume as Critic, a cura di C.K. HYDER, London 1972, pp. 146-52, in particolare pp. 147, 148^
i2 rl7
ArtSt "; p
1052:
'
"
IniziaIe
~n
"
;
n n V Sar
,1 alla
7 forma, ma
'
Clat0
^c
forma
al
87 R.
88 89
sentimento"
genuino"
a C3ttVa
P eSa S S r a da un
^mimento
77 "Decay of Lying", 78
Ibid., p.
p.
976:
"Non dovremmo,
"
re
commesso da
ed
WILDE,
blLY HffiKf'i'" f , f l I C
'
'
LC Parad Xe
rie sull'arte,
dopo un
pp. 11-22. Si veda in particolare pp. 11-12 e 17, dove rapido esame di vari periodi storici e dell'arte di ciascun periodo,
la
dff
in
vii i"
Ch
e C mdien " in a ^ra di A. ' 1041 - 2 c 1055. L'Arte in un certo senso GAR WIN ' Che sostiene: SUf
'
^g^ente
leta se frascura
P;
-^*"
"il
il'
mn7
a
d
8
'
vita e l'arte.
ano 1963
46)'"
T"
'
art Sta
! ' COS
l'autorevolezza della finzione, POSSa " partcci P are viariamente" (Arte e anarchia, M\-
d Viv e conferendo
"
qUa
i-
in
duc
m " d ^
ai fa i
80 B.
81
BERENSON,
op.
cit.,
p.
31.
987: "Le nazioni e gli individui... hanno l'impressiocercano sempre di trovare nella calma dignit dell'arte immaginativa qualche specchio alle loro torbide passioni, dimenticando sempre che il cantore della vita non Apollo, bens Marsia. Lontana dalla realt, lo sguardo distolto dalle ombre della caverna, l'Arte rivela la sua perfezione".
p.
di loro,
1052: " C Che accade reaJmente rovinato per l'arte". 1 10 " and the Individua Talcnt" (1919) in The Sacred Wood , (1920) London 1972, p. 54. Pi avanti, ELIOT afferma che la poesia non dare sfogo al] emoz.one, ma una fuga dall'emozione (p. 58). 93 Cfr. Dorian Gray, p. 75,
Il
Srai
T?PT A ^" 1
ArISt "' P
94
J' di questo
8-')
82
"L'arte non esprime mai altro che se stessa; questo il principio della mia nuova estetica ed questo, pi che la vitale unione fra forma e contenuto sulla quale si sofferma Walter Pater, a fare della musica il modello di tutte le arti".
Ibid.:
'
SAN JUAN
(op. cit
uhju
i
1052:
"
n n COnCe P S
Com
le
"Critic as Artist",
p.
1030:
"La Bellezza
rivela tutto
il
nulla.
"a
P rima un idea
'
rma meIrica
Quando rivela se stessa, ci mostra tutto mondo dai fiammeggianti colori". 83 W. PATER, "Style", op.cit., p. 38: "Date le condizioni che come ho cercato
di spiegare
la
buona
ad
f rma SU erisce ' !" renderla ende'rh intellettualmente in'rT,,"*! ed emotivamente completa" 96 Cfr. anche BERENSON, op. cit.,
T"'
"'
"^
23.
* Poi dice a se stesso:"Metter quattordici versi", ma rendendodel sonetto, concepisce alcune tona.
di
come
riempirla e
p.
accrescere
tazione di nuove o
tali
degli uomini, alla redenzione degli oppressi, ...alla presenvecchie verit circa noi stessi, o il nostro rapporto col mondo
97
rS!S
98
ArtS
J-''
...
alla gloria di
da nobilitarci o fortificarci nel nostro soggiorno quaggi, o, Dio, essa sar anche grande arte".
op. cit, p.477.
come
in
Dante,
e deliberata. I
hltr
non vi a 'cuna creazione Ue " " ome - ni lida a immaginativa consapevole P" ? Un grande poeta canta perche decide di cantare"
"'
''
1020
ScnZa
'
a faC0,ta critica
'
84 R.
WELLEK,
Analogo
il
giudizio di
I.
FLETCHER,
W.
Pater,
pp. 39-40. R. V. JOHNSON, invece, non trova che la conclusione del saggio sia, per usare le parole di Wellek, "un improvviso salto mortale": a suo avviso, si tratta di "un naturale anche se non proprio inevitabile, sviluppo
London 1971,
^SlS^ ?&
'
8'''* P 81: "" CrlC fl0S fC0 "PP~" perfino nelle opere d immaginazione apparentemente pi intuitive, la forza intellettuale in CeSS IO 8 C d costruzionc lo spettacolo P di suprema 1 destrezza intellettuale L esse offrono rf che
-
W. Pater. A Study of bis Criticai Outlook and Achievement, London e New York 1961, p. 19). La distinzione tra buona e grande arte appare tuttavia anche al Johnson discutibile, mentre R.C. CHILD non la commenta neanche, non trovandovi alcuna contraddizione {The Aeuhetic of W. Pater, New York 1940, pp. 53-54),
del suo pensiero."
(
"
P ensare che le voci che P SCmpld p fresche e naturali V qui .1 senso storico. sbaglia Ogni secolo che produce poe'' ' 0p r " C " C d Sembra il P i sem ? Dl plice prodotto del suo e sempre il risultato dello sforzo pi cosciente"
-
SSer
'
*&
85 "The English Renaissance of Art", p. 10: "Mentre quindi il materiale su cui opera l'artista viene cosi elaborato e si scopre che possiede in s... qualit del tutto soddisfacenti per il senso poetico e che non necessitano per l'effetto este-
0n PrOPC nS edere Che 8n mit C ,eg enda che e' sembrano 8 sgortr j"5 ? gare dalla meraviglia, dal terrore, o dalla fantasia di una trib o di un popolo 0r 8 ne ,n Z 0ne di una sin 8'a mente. Il numero
'
'
'
'
stranamente
questa conclusione"
192
193
101
Decay of Lying p. 978: L arte comincia con opere puramente immaginative e piacevoli, trattando di ci che irreale e non esistente"; "la viti come affascinata da questa nuova meraviglia e chiede di essere ammessa nel cerchio magica L arte prende la vita come parte della sua materia prima, la ricrea e la modella in forma nuova, e assolutamente indifferente ai fatti, inventa, immagina sogna e mantiene fra s e la realt la barriera insormontabile
,
stamp e giapponesi. Cfr. MARIO DE MICHELI (Le Avanguardie artistiche del Novecento. Milano 1966, pp. 73-74), che osserva inoltre: "La raffinatezza d tCmp ' fann0 P ensare anche * P era fSm' ! '"'iT "T*' mS ' Burnc -J nes " che de ancor pi plausibile l'identi Ir dentiticazione che si proposta.
S
f
'
114
2 7'
fl
II.
978.
Ibid.; p. 982: "L'Arte ha fiori che nessuna foresta conosce, uccelli che nessun bosco possiede. Fa e disfa molti mondi e pu tirar gi la luna dal cielo con un filo scarlatto... La Natura, agli occhi dell'Arte, non ha nessuna legge o uniformit. L Arte pu operare miracoli a suo piacimento, e quando chiama mostri dagli abissi, i mostri vengono. Pu ordinare al mandorlo di fiorire in inverno, e tar cadere la neve sul campo di grano maturo",
i
105 A.
LOMBARDO,
op. cit., p.
150.
il
106 "Decay of Lying", p. 979: "con il suo franco rifiuto dell'imitazione, re delle convenzioni artistiche, la sua avveisione per
ne di qualsiasi oggetto
in
suo amo115
grazia delle materie impiegatevi sono elementi latenti di cultura. E questo non tutto^ Con il suo rifiuto della natura e del suo ideale di bellezza, come pure del metodo imitativo del pittore comune: l'arte decorativa non soltanto prepara l'animo alla ricezione del vero lavoro immaginativo, ma sviluppa in esso quel senso della forma che basilare per la riuscita di ogni opera creativa e critica"
temperamento. Il colore a una forma definitiva pu parlare alo spinto ,n mille modi diversi. L'armonia che risiede nelle delicate proporzioni d, linee e di masse s. rispecchia nella mente. Le ripetizioni del motivo sono riposanti Le meraviglie del motivo eccitano l'immaginazione. Nella pura
arte con la quale si pu vivere. v ve I unica che crea in no, sia lo stato d'animo che il puro, non viziato dal significato, non legato
I
franca
nte
prativa come
la
l'effettiva rappresentazio-
BERENSON,
in
op.
cit.,
Natura".
107
Ibid.
108 "Critic as Artist", p. 1030: "Come classe sono allo stesso livello delle illustrazioni, e anche da questo punto di vista sono un fallimento perch non stimolano I immaginazione, ma le pongono dei limiti definiti. Questo perch la sfera del pittore e ...molto diversa da quella del poeta". 109 Cfr. ibid. p. 1031.
1
Sf
i
|i?!'
271.
'
m HhCKSON,
"'
Sl
op.
Art,
cit., p.
"y P
',
154
-
3nChe
353.
A
-
Per Un acccnno a Wilde cme anticipatore " scar Wilde as a Crit " (1915)
W OD
'
'
118
CLIVE BELL,
New York
10 Ibid.:
"Ecco perch
il
mai rivelare
1 1
le arti.
NOTE CAPITOLO
1
IV
cit., p.
320:
occhi
112 "Critic
as Artist", p. 1050: "I quadri moderni sono indubbiamente piacevoli da guardare. Almeno alcuni, ma assolutamente impossibile viverci insieme: sono troppo abili, troppo dogmatici, troppo intellettuali. Il loro significato troppo ovvio e .1 loro metodo troppo chiaramente definito. Esauriscono ci che hanno da dire in brevissimo tempo e allora diventano tediosi come parenti."
i
Gli aspetti del pensiero di Degas che hanno maggiormente influenzato Whistler sono assai ben sintetizzati da WILLIAM GAUNT, The Aesthetic Adventure, London 1945, pp. /2-73.
2 "Critic as Artist". p. 1029: "Mi sembra di aver gi udito quest'osservazione ...ha tutta la vitalit di un errore e tutta la tediosit di un vecchio amico". Per
a
r
13
Non ^maiMistUo a Parigi intorno al 1890 un gruppo di pittori chiamati cosi HiLUA bCHIFF, nel suo assai ampio e diligentemente documentato, ma nel complesso piatto A Criticai Study of Oscar WiUe's Intentions (tesi inedita
and Art in Wildes the "Decay ofLytng) afferma che "si pu solo supporre si tratti dei post-Impressionisti" (p. 38), il che e oltre che poco illuminante ovvio, visto che Wildc ne parla dopo aver menzionato gli Impressionisti come di un "newer school". Mi pare probabile che Wide intenda qui riferirsi ai "Nabis" Bonnard, Denis, Vuillard, Kanson, Vallonton attivi tra il 1889 e il 1895, dal
-
cit.,
della University of London, 1960, parte della quale stata in seguito pubblicata su Essays and Stud.es" (1965) col titolo Nature
as Artist", p. 1033: "pu inventarsi un antagonista immaginario, e concon qualche argomentazione assurdamente sofistica". Per una buona analisi dell uso del dialogo da parte di Wilde cfr. fra gli altri H. SUSSMAN Critiasmas Art. Fomin Oscar Wilde's Wntings. "Studies in Philology" LXX (genn.
al
giornalista
incantati
stilizzato di Puvis
1874-1897, a cura di New rork 1965, p. 210. "Critic as Artist", p. 1030: "La tediosit sempre una tentazione irres.stibi e per essere brillanti, e la stupidit in permanenza la Bestia tnonfans che richiama la saggezza della sua caverna".
5 Ibid.: "Talvolta
si dice che recensori non leggono interamente le opere che loro compito recensire. E vero, non lo fanno. almeno, non dovrebbero
i
maggio 1889
in Collected Letters:
DAN LAWRENCE
....
194 195
N necessario. Per conoscere l'annata e la qualit di un vino non si deve mica bere l'intera botte. Deve essere perfettamente facile in mezz'ora poter dire se un libro vale qualcosa oppure se non vale niente. Anzi, bastano dieci minuti,
se
si
18 "Decay of Lying", p, 987: "il temperamento della sua et, lo spirito del suo tempo, le condizioni morali e sociali che la circondano e che ne influenzano la
produzione".
19 Cfr.
ha
l'istinto
per
la
si
un libro noioso? Lo
6
forma. Chi ha voglia di percorrere faticosamente tutto assaggia, ed sufficiente pi che sufficiente, direi".
OSCAR WILDE,
Reviews, pp. 180, 90: "Romanzi come questi ... sono probabilmente pi facili a scriversi che a leggersi"; "Ci sono volute quattro persone per scrivere [Astray, un romanzo], e per leggerlo ci vuole aiuto".
20
"Decay of Lying", p. 975: "Sono prontissimo ad ammettere che derni presentino molti aspetti positivi. Io insisto solo sul fatto
sono del tutto
illeggibili".
la
romanzi mo-
importante ... tenere ben fermo questo punto: che la poesia e fondamentalmente una critica della vita; che la grandezza di un poeta risiede nella sua possente e bella applicazione di idee alla vita, alla domanda: Come
p.
1928
144,
"E
London
vivere?"
che,
come
classe,
21 "Critic as Artist",
e
Ibid.:
"Oggigiorno,
moda
di scrivere versi
mune: dovrebbe,
p. 1057: "Esser buoni, secondo lo standard volgare di bont ovviamente facilissimo. Basta una certa quantit di sordido terrore, una certa mancanza d'immaginazione, e una certa bassa passione per la rispettabilit
borghese".
9 "Critic
10
as Artist", p. 1033: "per uno sforzo finale ed unanime da parte dei nostri poeti di second'ordine per rendersi veramente romantici".
lbid., p.
22
lbid., p.
all'etica...
la
l'esi-
stenza, l'estetica
1032: " solo riguardo alle cose che non dare un'opinione veramente spassionata".
rende bella
e meravigliosa
vita, la
ci
le
23
24
11 Per
Wilde soprattutto come critico militante si veda fra gli altri F. K. BAUMANN, Oscar Wilde ah Kritiker der Literatur, Zurich 1933, specialmente pp. 55-84, che per non fa osservazioni di grande rilievo.e l'ottima introdi di S.
uno studio
"pone
lo
standard della
critica,
uomo
tutte,
non
al di fuori di lui".
duzione
WEINTRAUB
p.
alla raccolta
Wilde, Lincoln,
Ne 1968 ("The
non
si
da
25 "Critic
come critica
26
12 "Critic as Artist",
felice nella forma, ma mostrava con quanta perspicacia riconoscesse l'importanza dell'elemento critico in ogni opera creativa".
1020:
"La
tempe-
rivolge allo specialista ... Anzi, lungi dall'esser vero che l'artista il miglior giudice in materia d'arte, un artista veramente grande non pu mai giudicare l'opera di altri, e in effetti riesce a stento a giudicare la propria. Quella stessa concentrazione di visione che fa di un uomo un artista ne limita con la sua intensit la facolt di sottile apprezzamento ... Gli dei sono nascosti l'uno all'altro. Possono riconoscere loro fedeli. Questo tutto".
i
ramento
artistico. L'arte
"Preface", The Renaissance, op. cit., p. XIX: " stato giustamente il fine di ogni vera critica vedere l'oggetto quale realmente in s, e nella critica estetica, il primo passo per vedere il proprio oggetto come veramente , quello di conoscere la propria impressione come veramente , discriminandola, comprendendola distintamente".
detto che
lbid., p. XX: "Che cos' questo canto, o questo quadro, questa attraente persona presentata nella vita in un libro per me? Quali effetti reali produce in
PATER,
27
13 Cfr. e S. 14
trad.
it.
di
ROSA-CLOT
28 29
Mi d piacere? E
la
MATTHEW ARNOLD,
(1865),
d, quale specie o grado di piacere? Com' modificata mia natura dalla sua presenza e per effetto del suo influsso?".
lo
se
me
me?
London 1928,
.
"Dobbiamo
in Essays in Critichm, First Series tutti essere dei dissolventi delle vec-
chie idee e dei vecchi fatti europei, tutti noi che abbiamo una qualche capacit di agire; un compito di dissoluzione, di liberazione dell'europeo moderno dalla vecchia routine".
15
GOETHE, ARNOLD,
XXIV,
B-12,
p. 76.
"Heine",
p.
160:
"ma
cosi?
cosi per
me?".
30 R. C.
CHILD,
op.
op. cit., p.
W. GOETHE.
ARNOLD.op.
31 "English Renaissance", 32
p. 3.
/ viaggi
s.I.
di
BARA ALLASON,
16
cit.
riflessioni,
trad
it
di
BAR-
CHILD,
cit.,
cit.,
giunge anche
la
WOOD
{op
p.
352).
pp. 158, 159: "Heine degno di nota, perch il pi importante successore e continuatore tedesco della pi importante linea di attivit di Goethe. E di quale, fra le tante? Quella come "militante nella guerra di liberazione dell'umanit". ... Ascoltate Goethe stesso: "Se dovessi dire in che vera-
mente consista
17
il
mio aiuto
in particolare, direi
ai Tedeschi in generale, ed ai giovani poeti tedeschi che sono stato per loro un liberatore".
WILDE, "Mr
Critic,
Pater's Last
p,
Volume", ristampato
"Chi desidera comprendere veramente Shakespeadeve comprendere in che rapporto Shakespeare era sia col Rinascimento che con la riforma al tempo di Elisabetta o a quello di Giacomo; deve essere familiare con la lotta per la supremazia tra le antiche forme classiche e il nuovo spirito di romance, fra le scuole di Sidney, Daniel e Jonson e quella di Marlowe e del suo figlio maggiore...".
lbid., p.
lbid.,:
in
ELLMANN,
The
Artist as
op
cit.,
233.
34 35
1030:
"La
196
197
36
"La vera tragedia della vita di molti artisti non l'impossibilit proprio ideale, ma quella di realizzarlo in modo troppo assoluto. Perch quando l'ideale viene realizzato, viene privato della sua meraviglia e del suo mistero".
Ibid., p.
1031:
49 M.
it.
di realizzare
il
di
PRAZ, Prefazione a JAN KOTT, Shakespeare nostro contemporaneo trad V. PETRELL1. Milano 1964, pp. XIV.XV. Il saggio riproduce, con agun discorso tenuto
a
giunte,
e
successivamente pubblicato
New York
nel
1963
37
Ibid.: "una troppo definita rappresentazione del Reale, che sarebbe mera imitazione, ed una troppo definita rappresentazione dell'Ideale, che sarebbe troppo
puramente
39
Ibid., p.
di
un'o-
intellettuale".
1032: "non alla facolt del riconoscere n alla ragione, estetico"; "pura impressione sintetica dell'opera d'arte come
Cfr.
ma
al
solo senso
un tutto".
40
W.
K.
M. BEARDSLEY),
3-6, 21; T. S.
HAYWARD,
Intentional Fallacy" (in collaborazione con The Verbal Icon (1954), London 1970, in particolare pp. ELIOT, "The Music of Poetry", in Selected Prose a cura di J Penguin Books 1958, p. 58: cfr. anche p. 57.
52 Cfr. "Lo Shakespeare di Kott uno Shakespeare quale lo pu vedere un lettore o uno spettatore saturo dei drammi di Samuel Beckett e di Berthold Brecht. [Kott] l'esatto parallelo del Pater che vedeva la Gioconda di Leonardo attraverso il mito della donna fatale come s'era venuto elaborando nell'Ottocento grazie a Heine, Flaubert, Swinburne ..." {ibid., p. XXII). 53 Ibid.
54 Cit. in 55 Cfr.
41 "Critic as Artist", p. 1034: "Si sente talvolta dire che gli attori ci danno il loro Amleto, non l'Amleto di Shakespeare, ma a dire il vero l'Amleto di Shakespeare non esiste"; "Ci sono tanti Amieti quante malinconie".
M. PRAZ,
666.
cit.,
p.
664.
Ibid., p.
42
mostrer sempre l'opera d'arte in qualche nuovo rapporto col nostro tempo. Ci ricorder sempre che le grandi opere d'arte sono delle cose viventi - sono in realt le sole cose che vivono".
Ibid.: "Il critico ci
43
1027: "Davanti all'opera d'arte criticata, il critico si trova nella stessa posizione dell'artista davanti al mondo visibile di forme o colori, o al mondo invisibile della passione e del pensiero". BARTHES, Critica e verit
Ibid., p.
56 "The Jruth of Masks", p. 1078: "Nella critica estetica l'atteggiamento tutto. Poich in arte non esiste una verit universale. Una Verit in arte quella il cui contrario anche vero. E analogamente solo nella critica d'arte, e attraverso di essa, che possiamo appercepire la teoria platonica delle Idee, come solo
nella critica d'arte ed attraverso di essa che possiamo renderci conto del sistema dei contrari".
ROLAND
44
LUSIGNOLI e A. BONANNI, Torino 1969, p. 57. Cfr. CH. BAUDELAIRE, "A quoi bon la critique?" in "Salon de 1846", op. cit., p. 600; per Schlegel, cfr. V. LANGE, F. Schlegel'* Literary Criticism, "Comtrad.
it.
di
NOTE CAPITOLO V
1
parative Literature" (autunno 1955), p. 296. Anche per Baudelaire, come per Wilde, la critica deve essere "parziale, appassionata, politica, cio fatta da un
punto
di vista esclusivo,
ma
dal
il
rizzonti" {Ibid).
Pubblicato sulla prestigiosa "Fortnightly Review" nel febbraio 1891. Wilde avrebnelle Intentions, che uscirono tre mesi dopo, ma non fece a tempo: chiese in seguito ai traduttore francese del volume di sostituirlo a "The
be voluto includerlo
Truth of Masks"
2 Cfr. D.
neties.
3
in
45 "Critic as Artist", p. 1028: "Che c'importa se le opinioni di Ruskin su Turner sono valide o no? Quella prosa potente e maestosa ... un'opera d'arte almeno altrettanto grande quanto quei tramonti meravigliosi ... E ancora, a chi importa se Pater ha messo nel ritratto di Monna Lisa qualcosa a cui Leonardo non aveva mai neppure pensato? ... [Ma dopo aver letto la prosa di Pater] il quadro diventa per noi pi meraviglioso di quanto in realt non sia, e ci rivela un segreto di cui in verit non sa nulla". Per un'acuta analisi della critica d'arte di Ruskin e di Pater come una forma "genuinamente sperimentale di letteratura", si veda il saggio di G. R. STANGE, "Art Criticism as a Prose Genre" (in The Art of Victorian Prose, op. cit., pp. 39-52), che inizia proprio citando da questo passo wildiano. Si veda anche il fondamentale studio di Mario PRAZ, Mnemosine. Parallelo tra la letteratura e le arti visive, Milano 1971, pp. 45-52.
my
aesthetic".
BUSH, "The Exhibition: A Retrospective View", in Wilde and An Essay and an Exhibiton, Princeton 1966, p. 49.
of
i
the Ni-
Man," in op. cit., p. 1079: "col mantenere poveri in vita oppure, una scuola molto avanzata, divertendoli"; "The Critic as Artist", op. cit. pp. 1042, 1043: "Il desiderio di fare bene agli altri produce un considerevole numero di pmdes. ... Il vero danno prodotto dalla compassione emotiva consiste nel limitare la conoscenza, ed impedirci cos di risolvere anche un solo problema sociale"; "Il modo migliore per non sapere nulla della vita cercare di rendersi utili" "una dottrina accattivanie"; "il merito seppur piccolo di essere vera"; "Soul", p. 1079: "La carit genera un gran numero di peccati".
se
si
"The Soul
,
tratta di
46
Cfr.
O.
WILDE,
in
cit.,
pp.
997-1001.
4 "Soul", pp, 1079-80: "E immorale usare la propriet privataper alleviare gli orribili mali che derivano dall'istituzione della propriet privata. al tempo stesso
47 Cfr. M. PRAZ, Bellezza e bizzarria, Milano 1960, p. 46, dove per (p. 45) PRAZ mostra una certa indulgenza per la critica di Pater, e Mnemosine, op. cit., p. 45.
immorale ed ingiusto. Il fine giusto da proponi di cercare di ricostruire la societ su basi tali per cui la povert sia impossibile"
5 "SouP'.p. 1083: "Cosicch l'uomo ha creduto che la cosa importante fosse avere, senza sapere che la cosa importante essere". L'attualit di questa contrapposi-
48
Si
veda M.
PRAZ,
Critica mitografica in
198
199
FROMM,
Avere o
essere? (1976).
6 Cfr.
MASOLINO D'AMICO,
cessati gli agitatori: senza di loro, nel nostro presente stato imperfetto,
non
vi
"English Misccllany" 18 (1967), pp. 128-29. 7 "SouI",p. 1081: "Le virt dei poveri sono evidenti, e causa di molto rincrescimento ... / migliori fra poveri non sono mai grati ... Per loro la carit un modo ridicolmente inadeguato di restituzione parziale, o un'elemosina sentimentale,
cism',
la civilt".
si
"Non
dice e
si
scri-
ve un mucchio
di sciocchezze in merito alla dignit del lavoro c' proprio nulla di necessariamente dignitoso nel lavoro manuale,
accompagnata da qualche tentativo impertinente del filantropo sentimentale di tiranneggiare la loro vita privata. Perch mai dovrebbero esser grati per le briciole che cadono dalla mensa del ricco? Dovrebbero esser seduti a tavola anche loro, e cominciano a capirlo ... I poveri virtuosi ... sono venuti a patti, a titolo personale, col nemico ed hanno venduto la loro primogenitura per una pessima zuppa".
di solito
sempre degradante. ... Spazzare un incrocio stradale fangoso per otto ore durante una giornata di vento un'occupazione disgustosa. Spazzarlo con dignit mentale, morale, o fisica mi sembra impossibile. Spazzarlo con gioia sarebbe spaventoso.
L'uomo
voro
17
di quel
fatto per cose migliori del disturbare il sudiciume. Ogni genere dovrebbe esser fatto da delle macchine".
la-
che
la civilt
ha bisogno
di schiavi. I vi
possesso della propriet privata spesso una faccenda molto deprimente ... Comporta talmente tanti doveri che quando considerevole una vera seccatura Comporta infiniti obblighi, continua attenzione agli aftan, continue seccature. Se la propriet fosse semplicemente fonte
il il
Ibid.:
"A
dire
vero,
di piaceri
si
ma
fonte di obblighi,
ed
Ibid., p.
esiste, e
al
della gente
tutto il lavoro sgradevole, orribile e noioso, la quasi impossibili. La schiavit dell'uomo ingiusta, poco sicura e demoralizzante. E dalla schiavit delle macchine che il futuro del mondo dipende. Le macchine devono lavorare per noi nelle miniere, e far funzionare tutti servizi igienici, tutte le sale macchine delle navi, e distribuire la posta quando piove, e svolgere ogni lavoro che sia noioso e sgradevole. Oggi le macchine competono con l'uomo. In condizioni appropriate, le macchine serviranno l'uomo."
i
18 Ibid.:
10
Ibid., p.
poeti,
uomini
di cultu-
ra in una parola, gli uomini veri, che si sono realizzati, e in cui l'umanit intera conquista una realizzazione parziale".
"E utopistico tutto questo? Una carta geografica del mondo che non includa Utopia non degna neanche di uno sguardo, in quanto lascia fuori l'unico paese dove l'umanit giunge di continuo. E quando l'umanit vi approda, si guarda
intorno, e vedendo
...
gresso
la
Il
pro-
ASHBEE, An
la cooperazione alla competizione". Endeavour towards the Teachings of John Ruskin and
19
"The
p, 47.
SUSSMAN,
Victorians
Literary Response to
Ma-
che
sia,
come la chiamano miei amici fabiani, che con l'elemosina e sussidi. Ma quando arriver la crisi o rivoluzione saremo impotenti perch non sapremo niente. ... Chi tra coloro che sorivoluzione
95.
no
cit., p. 176: "Rivemacchine, quando fanno il loro lavoro, quando risparmiano all'uomo dei lavori ignobili e vili"; "Tutte le macchine possono esser belle, perfino quando non sono decorate. Non proponetevi di decorarle. Non si pu pensare ancheche ogni buona macchina non sia dotata di valore estetico, in quanto la linea
presi dalla confusione e dalle tensioni dell'attivit quotidiana, il chiassoso uomo politico, o il rissoso riformatore sociale, o il povero sacerdote dalle anguste
riamo
le
formulare un giudizio inun qualsiasi argomento? ... Viviamo nell'era di chi lavora troppo ed troppo poco istruito in cui la gente cosi industriosa da diventare completamente stupida".
...
vedute
pu
tellettuale disinteressato su
N.
PEVSNER,
dem
Pioneers of Mo-
20
21
Ibid.:
dell'Inghilterra
...
sta
ideali emotivi,
Ibid.,
intellettuali".
15 "Soul", pp. 1081-2: "Mi sembra quasi incredibile che un uomo sfigurata e resa insopportabile dalle leggi che proteggono la
"Non
vi
nazione
al
mondo
come questa
nostra nazione.
Da
possa accettare supinamente che continuino ad essere in vigore. Tuttavia, la spiegazione non in realt difficile da trovare ... L'infelicit e la povert sono cosi assolutamente degradanti, ed esercitano sulla natura umana un effetto cosi pa rahzzante, che nessuna classe davvero consapevole delle proprie sofferenze. E necessario che queste le vengano rivelate da altri, e spesso non ci credono affatto. Quello che dicono grandi datori di lavoro contro gli agitatori perfettamente vero ... Seminano lo scontento in una qualche classe, completamente soddisfatta del proprio stato, della comunit. Ecco perch sono
i
dato dal suo venir costantemente associato con la prassi. ... L'Inghilterra non sar mai veramente un paese civile finch non avr aggiunto ai suoi "dominions" l'isola di Utopia. C' pi d'una delle sue colonie che potrebbe cedere in cambio di un cosi bel paese. Quello che ci serve gente priva di senso pratico che veda
al
di l del
momento
ma
al
domani".
22
assolutamente ne-
1044: "La gente comune capisce cos poco che cosa il pensiero veramenche sembra credere di aver condannato senz'appello una teoria quando ha sentenziato che si tratta di una teoria pericolosa; invece, sono solo tali teorie
Ibid.,p.
te sia,
200
201
intellettuale.
33
Ibid., p.
(il
il
Comunismo o comunque
266.
lo si voglia
chiamare"
un'idea".
si
corsivo mio).
23
basa sull'abitudine e sull'istinto inconsapesulla completa assenza di intelligenza tra suoi componenti. La grande maggioranza della gente, essendone perfettamente consapevole, naturalmente si schiera dalla parte di quel magnifico siIbid.:
"La
i
34 Cfr.
34
bisj.
WOODCOCK,
D.
op.
cit.,
p.
THOMAS,
An
stema che
la
Essay in Context ("Rice University Studies" LI n. 1 (1965) pp. 83-95), tracciando un rapido quadro del contesto del pensiero socialista del tempo accenna an-
si
rivolta
...
furiosamente contro
la
vita".
che a Spencer, ma senza stabilire alcun rapporto preciso tra mazioni wildiane.
il
filosofo e le affer-
24 "Soul", p. 1087: "Lo Stato deve abbandonare ogni idea di governare... perch, come ha detto una volta un saggio molti secoli prima di Cristo, l'umanit va lasciata in pace, non governata. Tutte le forme di governo sono dei fallimenti. ... Ogni autorit degradante, sia per quelli che la esercitano che per quelli che la subiscono ... corrompendo la gente perch si conformi ai suoi dettami, genera tra di noi un grossolano tipo di barbarie satolla". Nel corso del saggio, Wilde fa spesso riferimento a Cristo ed al suo insegnamento, quello vero e non la versione addomesticata che le classi dominanti usano per tener buone le masse e far loro accettare il loro misero destino come un'imposizione divina. Un interessante accostamento tra "The Soul" e L'Avenir de la Science dell'ammirato Renan stato fatto da B. NICHOLAS, Two Nineteenth-century Utopias: The Influence of Renan 's L 'Avenir de la Science on Wilde 's The Soul f Man under Socialism, "Modem Language Review" (1964), LIX, pp. 361-70. Per Wilde e Chuang Tsu, cfr. ISOBEL MURRAY, Oscar Wilde's Absorption of Influences: The Case History of Chuang Tzu, "The Durham University Journal" LXIV (15 dicembre
1971), pp. 1-13.
... il puntocui tende ogni sviluppo. differenziazione cui tendono tutti gli organismi. E la perfezione inerente in ogni modo di vita, e cui ogni modo di vita tende. ... Chiedere se l'individuali-
la
smo
ne
sia praticabile
come chiedere
non
esiste
Evoluzione
se
non
verso l'Individualismo".
36
avr realizzato l'Individualismo, avr anche modo di esplicare spontaneamente e liberamente le sue doti innate di socialit e di
Ibid., p. 1
101:
"Quando l'uomo
gli altri".
comprensione verso
37 38
Ibid., p.
1088:
di follia".
"Con amorevoli cure e sollecitudine ... come una dolorosa forma "La fame, e non il peccato, la causa della criminalit moderna".
la
25
Ibid., p.
il
1090:
"Lo
p.
39 "The Critic as Artist", p. 1043: "Ci vuole un'et profondamente egoista, come la nostra, perch venga deificato il sacrificio di s. Ci vuole un'et profondamente avida, com' quella in cui viviamo, perch si dia tanta importanza a quelle virt superficiali e sentimentali che le procurano un immediato beneficio".
lavoro".
40 "Soul",
cit.,
26 Reviews,
il
426: "Rendere l'uomo socialista nulla, ma rendere umano Socialismo una gran cosa". "Soul", p. 1082: "Devo confessare che molte
op.
grottesco ed insultante.
me
41
di
"Raccomandare ai poveri di essere economi al tempo stesso E come consigliare ad un uomo che sta morendo di famangiare meno".
p.
1081:
Ibid., p.
1101: "II fine primario della vita dell'uomo lo sviluppo della propria
da idee autoritarie, se non proprio di coercizione. Ovviamente l'autorit e la coercizione sono inaccettabili... E increscioso che parte della nostra comunit si trovi ora praticamente in schiavit, ma proporre di risolvere il problema rendendo schiava l'intera comunit assurdo. ... E chiaro, dunque, che nessuna forma di Socialismo autoritario sar accettabile".
personalit".
42 "The Critic as Artist", p. 1043: "L'istruzione una cosa ammirevole, ma ... nulla che meriti di venir appreso pu venir insegnato. ... Un educatore di professione un uomo talmente occupato a cercare di educare gli altri, che non ha mai avuto il tempo per educare se stesso".
43 "Soul", p. 1101: "Un uomo chiamato egoista quando vive nel ne pi adatto alla piena realizzazione della propria personalit;
il
27
Ibid., p.
vivere
modo che
se, cio,
ritie-
per
lui
28 Cfr. GEORGE WOODCOCK, L'anarchia (1961), trad. it. di E. VACCARI, Milano 1973, pp. 396 e 397-99. Per Wilde e l'anarchismo, cfr. anche D'AMI-
fine principale della vita costituito dallo sviluppo del proprio io.
il
Ma
si
questo
vuole,
modo
in cui tutti
vivere
come
CO,
op.
cit.,
pp. 131-33.
come voghamo
noi".
il
29 R. ROSS, 30 G.
"A
all'edizione
da
Superfluous Note of Explanation to The Soul of Man", premessa lui curata dal saggio wildiano (London 1912), p. vii.
op.
cit.,
44
Ibid.:
la
"E mostruosamente
noi ed avere
le
come
la
...
WOODCOCK,
con
45
propria testa non pensa affatto". Culture and Society 17SO-1950(1958), Penguin Books WEST, The Mountain in theSunlight, London 1958,
p. 396.
si
RAYMOND WILLIAMS,
1963, p. 175. Cfr. anche A. pp. 142-48.
avuto
il
progresso, me-
32 Cfr.
ibid., p.
1083.
202
203
47
Ibid.,
pp. 1103-4:
zione,
della perfe-
te
stanze e s.tuaziom sbagliate malsane ed ingiuste. Quando torti, e le ingiustizie saranno stat. eliminati, non avr pi ragione di esistere. uomo potr vivere intensamente, pienamente,
I
Du
58
bella proprio perch ci che l'Arte non mai stata prima di ora" cot de chez Swann, op. cit., p. 256.
PROUST
malattie
Quando
in
maniera perfetta
...
senza eser-
n subirla
ci
daranno piacere,
Il
sue attivit
so.
piacere e
il
modo che
Natura
noi, ed e U
dualmente
1096: "L'opera d'arte deve dominare lo spettatore: lo spettatore non deve l opera d'arte ... deve essere ricettivo". Wilde menziona poi la meritoria attivit artistica del grande attore Irving, allora al culmine del successo, che con paziente determinazione era riuscito ad educare il suo pubblico conquistandosene U favore non con abbassare la propria arte al suo livello, ma innalzando
Ibid., p.
dammare
gra-
gli
48 Ibid pp. 1104, 1102: "Quando l'uomo felice, in armonia con ci che lo circonda Il nuovo Individualismo,
;
arte (cfr. p.
grado
di
capire e di gustare
la
vera
10 voglia
o no,
ali
Zlt ^T,"
CeTC
"*
se stesso e cui servizio il Socialismo, che opera, risulter in una perfetta armonia. ... Quello che l'uoal
59 Cfr.
WELLEK,
IV
p.
410.
60
2'Xr
49
fbf'
f' Um
'" Ver'
"ff
L
-
'
1098: "La gente talvolta chiede sotto quale forma di governo un artista si trovi pi a suo agio. A questa domanda c' una sola risposta. La forma di governo pi congeniale all'artista l'assenza di qualsiasi
Ibid., p.
governo"
8
''
beli?
"
L S "" dOVrf" re
Ct Cke UlHe
'
individuo
*>*
creare ci
50
51
Ibid., p.
11
1 100: "Poich il passato ci che l'uomo non avrebbe dovuto essere presente e ci che uomo dovrebbe essere. Il futuro ci che gli artisti sono
1
52
1089: "Gli uomini di scienza... avranno del piacevolissimo tempo libero in cui inventare cose meravigliose per il loro diletto e quello degli altri L umanit s. dedicher agi, svaghi, o godr di un colto ozio che il vero fine dell uomo non il lavoro, o creer cose belle, o legger cose belle, o semplicemente contempler con ammirazione e diletto il mondo". S Ul 109 '' 8 n j.H v l" u comunit, o un potente settore di una ';- P comunit o un governo di qualsiasi tipo tentano di imporre all'artista quello che deve fare, Arte svanisce completamente, o diventa stereotipata, oppure degenera in una bassa e .gnobile forma di artigianato. Un'opera d'arte il multato unico di un temperamento unico al mondo. La sua bellezza ha origme dal fatto che Urtata i quello che . Non ha nulla a che/are con ,1 fatto che altri vogliano quello ^oghono. ... L Artt-non dovrebbe mai cercare di diventare popolare. Il pubblico
: '
Ibid., p.
"
"
artistico".
i
54
Ibid., pp.
1091-2: "Inghiottono
,
no
;
Degradano
la
non
li
gusta-
classici
per impedire
5
[usandoli]
come
randelli
forme nuove".
1094: "Quella cosa mostruosa ed ignorante... l'Opinione pubblica, che dannosa e piena d. buone intenzioni com' quando cerca di controllare l'an e e ntCnZOn and rca di controllare f' ensir o |'Art?
"Semi''. P
rp
56 C(
I
^
1
^"^
WOODCOCK,
9 da
interessante
op. cU pp. 396. 399. Dello stesso autore The Paradox of Oscar Wilde, London 1948.
'
si
veda anche
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""* P " S n '"""'"* in merit0 aU Arte '3fJ*v? ^ co ? che Arte stata nel passato, mentre la
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Delle numerosissime traduzioni italiane, oltre a quelle delle raccolte
solo
le
si
indicano
traduzioni dei
testi
pi specificamente esaminati.
Dove non
indicato in
nota,
le
Tutte
le
CAMERINO,
ivi
voli.; I,
Romanzi
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Roma
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Vita di
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se pi,
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D'Ani,
lliiivl/'tiriic
I i.i
ii
lv io
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Questo
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cip. ini.
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Wilde
di
elaborare e sviluppare
uni
uni
sintesi dialettica
01
lineando inoltre
la
vali
<
formulazioni sulla na
ritica
tendenze nell'arte
olo
co wildiano
condotta inserendolo in un .lupini- con nulo testo, quello in cui si gradualmente formato formulando, e quello della cultura europea delle prime de< a riferimenti, oltre, fornendo in entrambi icasi di del '900
siala
i i
paralleli e
richiami pi opportuni
teare
le
punti
il
motivazioni,
ato
la
portata,
nonch
la
eversh