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Lis A.

(2002), La psicoanalisi, Carocci


Linconscio
Definizione di psicoanalisi, voce, 1922b
1. un procedimento teorico per lindagine di processi psichici non accessibili 2. un metodo terapeutico per trattare i disturbi nevrotici 3. una serie di conoscenze psicologiche acquisite

Linterpretazione dei sogni, 1899: modello topografico


La scoperta di Freud non quella di parlare dellinconscio, ma di dimostrare come questi fenomeni giochino un ruolo fondamentale nella vita psichica dellindividuo (determinismo psichico) . Questo viene dimostrato spiegando in psicopatologia della vita quotidiana (1901) i fenomeni normali (lapsus, motti di spirito) come derivati da una azione intenzionale, anche se inconsapevole (il desiderio inconscio preme dal rimosso perch vuole essere soddisfatto e, utilizzando il fallimento della rimozione, trova una via di espressione); e poi spiegando e curando le nevrosi. Rimosso: tutto ci che viene escluso dal livello di coscienza attraverso il meccanismo della rimozione. Coazione a ripetere: la rimozione dellevento traumatico originale non impedisce la sua sopravvivenza emotiva a livello UCS: la pulsione rimossa lavora a tale livello ripercorrendo vie gia battute per esprimersi. Resistenza: una controforza che opera per bloccare i procedimenti analitici. Libere associazioni: libere dal controllo cosciente, rappresentano il lavoro del paziente di analisi. Sogno (1899, 1915): lelemento onirico inconscio, inaccessibile alla coscienza del sognatore. Sua funzione proteggere il sonno da stimoli esterni (il residuo del giorno) e interni provenienti dallEs. Il sogno non esprime un desiderio, ma lo rappresenta come se fosse appagato tramite unesperienza allucinatoria, appagando un desiderio, il contenuto latente: dato dagli impulsi dellEs nella loro forma infantile. Il contenuto onirico manifesto invece ci che si manifesta, ci che si racconta. Il lavoro onirico, quale difesa dellIo, trasforma e modifica i contenuti latenti i quali, in quanto la pressione delle forze inconsce non pu essere completamente bloccata, si cerca di rendere pi innocua possibile tale pressione operando su questi contenuti inconsci attraverso una serie di meccanismi, compresa la censura onirica. La condensazione unisce in un unico elemento riassuntivo manifesto; lo spostamento sostituisce una figura emotivamente significativa con unaltra emotivamente neutra; lelaborazione plastica rende il sogno veritiero; lelaborazione secondaria permette che il sogno assuma una certa logica e coerenza, cio che abbia un senso. Quando la resistenza scarsa solitamente sono necessarie poche catene di associazioni per giungere al materiale inconscio.

S. Freud: i punti di vista


Modello topografico, 1899, 1915a
UCS: sistema primario, logica del piacere, atemporale, arcaico, assenza del principio di non contraddittoriet. Nella prima topica la sorgente delle pulsioni e di ogni contenuto inaccettabile o minaccioso, esclusi fortemente dalla coscienza (In Interpretazione dei sogni, 1899) Nella seconda topica, ovverosia nel modello strutturale, esso pi complesso, in quanto include sia le spinte energetiche pulsionali (Es), sia i meccanismi di difesa dellIo, sia i principi morali del Super-Io (1922b). CS+PCS: il sistema formato da percezioni esterne e sensazioni interne, fantasie e processi consapevoli e integrati fra loro. La coscienza il pi alto livello di organizzazione mentale, utilizzando una energia che si traduce in attenzione. Il preconscio ha il ruolo di raccogliere i pensieri accessibili e anche il ruolo di censore adattando i desideri istintuali inconsci. I contenuti del PCS raggiungono la coscienza attraverso lincremento di energia neutra investita come attenzione.

Principio di piacere e di realt


Piacere: usa lenergia senza un confronto con la realt, ma cercando la via immediata. la riduzione al minimo della tensione energetica, riprendendo in ci il concetto biologico di omeostasi. Realt: lutilizzo della capacit di previsione, come un imparare a gestire livelli energetici pi alti, dove una minima frustrazione conduce alla realt.
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Processo primario e secondario


Pensiero primario: gestito dal principio del piacere, tipico dellinconscio. Manca di ogni nesso logico, primitivo, segnato dalla logica dello spostamento e della condensazione. Il soggetto si sforzer di rinnovare il processo e di ritrovare per la via pi breve loggetto o le percezioni che aveva ricevuto da un oggetto. Pensiero secondario: tipico della capacit del problem solving, gestito dal sistema conscio: introduce parametri e contesto, pensiero riflesso e temporalit.

Punto di vista dinamico, 1892


I processi psichici si riferiscono solitamente a forze sia in conflitto che in collaborazione, che spesso agiscono a livello inconscio. In Studi sullisteria 1892 cercando leziologia delle nevrosi ipotizza un conflitto interno risultato della contrapposizione tra forse di origine pulsionale inconsce che si risolve in un compromesso patologico. Nella seconda topica, strutturale, parla di conflitto come di contrapposizione delle pulsioni e delle forze dellIo. Le diverse istanze psichiche interferiscono luna con laltra dando luogo a discordie e scontri interni che raggiungono la coscienza come conflitti psichici. I conflitti possono essere interni, esterni e internalizzati; intersistemici o intrasistemici. Il conflitto si forma come sequenza dove i desideri istintuali di pongono in conflitto con le proibizioni interne o esterne; lIo si sente minacciato e produce langoscia segnale; si mobilitano quindi le difese e il conflitto viene risolto attraverso formazioni di compromesso come sintomi, cambiamenti di carattere, adattamento

Punto di vista economico


Si riferisce allenergia come a carica o forza, dotata di una origine specifica o fonte, una grandezza o intensit, un orientamento verso un oggetto o direzione per giungere a scaricare su di una meta. La quantit di energia psichica diretta verso una rappresentazione mentale di un oggetto definito catexi. Freud specificher in seguito la differenza tra fonte (zona esogena) e oggetto che permette la soddisfazione. Il destino della pulsione segue la logica del principio del piacere o Nirvana. Pulsione un processo dinamico consistente in una spinta verso una meta. Essa un costituente psichico geneticamente determinato che spinge allattivit, in forme per considerevolmente modificate dallesperienza individuale. energia lipidica (Istinkt) innata e biologica, come stimolazione della mente proveniente dal corpo. Pulsione (Trieb) invece un concetto psicologico, che fa riferimento a fenomeni psichici non fisiologici: la rappresentazione di un impulso. Per Freud il motore della vita psichica la scarica delle pulsioni. Per raggiungere lo scopo, durante lo sviluppo la pulsione si lega ad un oggetto, che esiste come meta delle pulsioni. La non soddisfazione immediata della pulsione crea il pensiero, la relazione con loggetto e la relazione stessa della pulsione nel confronto con la realt. Anche la pi complessa strutturazione psichica tripartita si basa sulla spinta motivazionale pulsionale. Freud inizialmente distingue pulsione sessuale e pulsione di autoconservazione. Solo nel 1920 in Al di l del principio formula lultima teoria pulsionale che postula due opposte classi innate di energia: la libido e laggressivit. Introducendo questo secondo elemento Freud amplia le ipotesi sulla formazione del SuperIo. Libido: allorigine degli istinti sessuali vi sono processi somatici connessi a scopi o desideri che suscitano un piacere sensuale associato a fantasie riguardo loggetto. una energia costruttiva Aggressivit: pulsione indipendente, parallela alla pulsione sessuale. Nello sviluppo della personalit le tendenze aggressive sono compensate da quelle libidiche in energia neutra, costruttiva di personalit.

Punto di vista genetico


fondamentale lassunzione per cui il passato dellindividuo influenza il suo presente. Ogni spiegazione psicoanalitica deve quindi dare lorigine e lo sviluppo di un fenomeno. La psicoanalisi allora una serie di tecniche per ricostruire e comprendere lesperienza infantile. La patologia, in psicoanalisi, viene individuata tenendo presente il punto genetico, individuando, nelle nevrosi, i punti di fissazione e regressione della libido, e nelle psicosi, i punti di regressione dellIo. Regressione: il ritorno ad un livello mentale pi antico e primitivo; concetto legato allo sviluppo per fasi. Fissazione: indica un processo per cui una quota di energia pulsionale aderisce a particolari zone, oggetti, condizioni di soddisfacimento, per cui la parte fissata della pulsione non pi libera. una specie di inerzia psichica che si oppone al cambiamento. Si ha fissazione quando la pulsione parziale (zona esogena, fase lipidica, relazione oggettuale implicata) stata fonte di una esperienza lipidica troppo gratificante o frustrante. Arresto: Laderenza dellenergia pulsionale ad una zona pu ostacolare senza poter progredire verso stadi ulteriori di sviluppo.

Punto di vista economico, 1905a


In Tre saggi sulla teoria sessuale propone una teoria evolutiva maturazionale e di sviluppo stadiale che amplia la prospettiva genetica secondo il principio epigenetico, per cui la crescita biologica e psicologica avanza secondo un percorso regolare, scandito dallascesa e dominanza delle zone erogene. Introdurre la teoria delle fasi dello sviluppo sessuale amplia il punto di vista genetico con i concetti di progressione, arresto, regressione, fissazione alle varie fasi di sviluppo della sessualit. Fase orale: fino ai 18mesi; Fase anale, fino ai 3 anni; Fase fallica-edipica (fino ai 6) dove il punto focale dellautostimolazione il genitale maschile; fase di latenza, fino alla pubert. Complesso edipico: compare durante la fase fallica, ed affrontato fino a quanto non viene non solo rimosso, ma addirittura eliminato. Nel maschio il declino deriva dalla minaccia di evirazione o angoscia di castrazione da parte del padre; nella bambina invece il complesso di evirazione che determina linsorgere del complesso edipico. Durante il periodo puberale si ha un ritorno temporaneo superato adeguatamente grazie a una scelta delloggetto amato di sesso opposto. Il complesso di Edipo svolge un ruolo fondamentale nella strutturazione della personalit e nella costruzione delle diverse istanze, soprattutto quella del Super-Io e dellIdeale dellIo. Inoltre decisivo per lorientamento pulsionale verso loggetto. Allinterno dellIo il complesso di Edipo provoca il segnale dangoscia e quindi lattivazione dei meccanismi di difesa, tra cui lidentificazione; la risoluzione del complesso comporta la formazione del Super-Io.

Modello strutturale o tripartito, 1922a


La mente concepita come composta da tre strutture costituita da contenuti e processi collegati: lEs, lIo e il Super-Io. Es: listanza psichica completamente inconscia, tesa alla scarica delle tensioni, governata dalle leggi dellUCS. possibile conoscere lEs solo per linfluenza esercitata sugli altri sistemi. presente fin dalla nascita comprendendo lintero apparato psichico. Io: lagente esecutivo, mediatore tra le richieste dellEs, la realt esterna, gli aspetti morali e ideali e il Super-Io. Nasce dallEs attraverso la differenziazione tra stati interni ed esterni, sede della consapevolezza, governato dal principio di realt. separato dallEs dalla rimozione e da altre difese Super-io listanza morale, erede del complesso edipico, attraverso lincorporazione del divieto parentale, contenente le norme morali e gli ideali (lIdeale dellIo che prescrive come la persona deve essere); il responsabile del senso di colpa e della vergogna. Fenomenologicamente in parte conscio e in parte inconscio e, in quanto pi soggetto alle spinte dellEs, immerso nellinconscio pi di quanto non lo sia lIo. Angoscia: un fenomeno emotivo spiacevole per una presenza attuale traumatizzante, per lattesa di un pericolo indeterminato, sia nellaspetto fisiologico (ansia) sia in quello psicologico come perdita di potere rispetto ad un pericolo vago e indefinito. Nella prima teorizzazione langoscia il risultato di un processo interamente biologico in cui qualsiasi interferenza nella scarica della tensione lipidico-sessuale causa un accumulo deccitamento che trova sfogo come angoscia. Introducendo la teoria duale delle pulsioni e il modello tripartito o strutturale, langoscia ora considerata come funzione di segnalatore di pericolo a disposizione dellIo. Langoscia nasce ed esperita dallIo in seguito ad una relazione col mondo esterno, con lEs e i suoi impulsi, con il Super-Io. Langoscia di distingue allora in segnale, anticipazione di un pericolo al quale reagisce il sistema difensivo dellIo, limitata, specifica e consapevole, e angoscia traumatica, situazione di disperazione realmente vissuta o che rievoca circostanza traumatica.

Meccanismi di difesa, 1894, 1896a


In La neuropsicosi da difesa introduce il concetto di difese. Sono funzioni dellIo destinate a proteggere il soggetto dalle richieste istintuali dellEs o da esperienze pulsionali troppo intense, utilizzate dal soggetto in chiave adattiva. LIo rileva due istanze psichiche in azione: la pulsione dellEs modificata dalle difese dellIo e il Super-Io. I meccanismi di difesa sono strategie di evitamento dellansia che potrebbe derivare da impulsi sessuali e aggressivi indesiderati; permettono allIo di garantire la propria sicurezza e di proteggersi da conflitti insostenibili. La predominanza di alcuni meccanismi di difesa su altri dipende dal grado di sviluppo cognitivo-affettivo del soggetto, dal tipo di disturbo psichico e dalla capacit di elaborare i conflitti psichici. Essi operano ad un livello automatico e inconscio, presentandosi in maniera combinata. Sono studiati a partire da patologie: la conversione nellisteria, lo spostamento nelle nevrosi, la negazione nella psicosi, la proiezione nella paranoia. Eppure i meccanismi di difesa sono funzioni dellIo, contribuiscono alla crescita e alla maturazione dellindividuo, si modificano nel tempo ed hanno un proprio sviluppo. Essi sono messi in atto da tutti gli individui. Sono patologici solo quando sono troppo rigidi, inefficaci, non variegati, compromettendo la flessibilit e ladattamento o quando si evidenzia luso di difese unicamente primitive.

Meccanismi primitivi
Diniego: non esiste la realt esterna, che non viene considerata, in quanto terribilmente catastrofica o disturbante. Idealizzazione MK: tutto bello, per difendere me. Ogni oggetto esterno o il s totalmente positivo in funzione di protezione dallaggressivit e di soddisfare i bisogni narcisisti. Si trasforma in improvvise svalutazioni in quanto vi un vissuto di rabbia per il bisogno di dipendenza. Identificazione proiettiva MK: il mio brutto attribuito ad altri. Aspetti propri avvertiti come cattivi sono disconosciuti e attribuiti a qualcun altro. Il soggetto si libera di ci che non piace senza tuttavia perderlo. Introiezione: simile a incorporazione. Simile allidentificazione, dove per lintroietto vissuto come corpo estraneo pur allinterno della persona. Negazione: rifiuto di riconoscere una pulsione come propria. Permette, in forma negativa, di giungere alla consapevolezza di una pulsione. Apparendo nel conscio il soggetto se ne difende rifiutando di ammettere che si tratti di una pulsione personale o negando la sua origine. Negazione in fantasia AF: nella fantasia risolvo langoscia. Langoscia del reale viene trasformata in fantasie inconsce per cui il bambino diviene insensibile alla realt, senza il bisogno di utilizzare altre misure difensive contro gli impulsi istintuali. normale nellevoluzione del bambino e grave in stati adulti. Negazione mediante parole e atti AF: capovolgimento dei fatti reali secondo il modello fantastico. Proiezione: le proprie pulsioni sono attribuite allesterno. Il proprio vissuto confuso con la realt comune e condivisibile da tutti. Rivolgimento contro il s: processo difensivo che non impedisce la pulsione ma che sposta loggetto dallesterno allinterno, come nella depressione o nelle diverse forme di autolesionismo. Scissione MK: divisione in bianco nero della realt. La scissione in generale considerata la difesa basilare e principale della psicosi, della patologia narcisista e degli stati borderline. Somatizzazione: diretta esplosione pulsionale sul corpo. reazione agli stimoli con manifestazioni fisiche piuttosto che psicologiche, proprie di soggetti che hanno difficolt ad accedere al mondo delle emozioni.

Meccanismi evoluti
Ascetismo AF: rifiuto di qualsiasi pulsione. Il giovane, preoccupato degli impulsi istintuali, ad ogni io voglio risponde con un non devi, quasi come un genitore molto severo. differente dalla rimozione in quanto ha inizio per la paura della pressione quantitativa e termina non con gratificazioni sostitutive ma con la rinuncia istintuale e il soddisfacimento illimitato. Altruismo AF: dove il Super-Io troppo forte blocca le pulsioni indirizzandole su altri. Permette al soggetto di interessarsi alla soddisfazione degli istinti degli altri gratificando indirettamente i propri, nonostante la proibizione del Super-Io, attraverso una modalit sostitutiva e libera lattivit e laggressivit inibite, originariamente designate alla soddisfazione dei propri desideri. La persona sostitutiva solitamente o oggetto dinvidia o ritenuta pi qualificata ai fini del soddisfacimento. La passivit viene qui trasformata in attivit, in quanto la frustrazione compensata dalla felicit procurata agli altri per mezzo di un atteggiamento attivo e lumiliazione narcisista compensata da un senso di potenza associata al ruolo di benefattore. Annullamento: azione simbolica per annullare o capovolgere una azione gi compiuta. Implica il pensiero magico ed un meccanismo molto regressivo. Conversione: cambiamenti somatici simbolici (tremori, paralisi, convulsioni, scoordinazione). Attraverso un linguaggio corporeo simbolico si raggiunge un compromesso tra il desiderio collegato alla pulsione e una raggiunta soddisfazione parziale. Formazione reattiva: sostituzione con lopposto, tipico del periodo di latenza e adolescenziale, poi tipica della nevrosi ossessiva. Identificazione*: assunzione tratti di personalit altrui. fondamentale per la crescita dellindividuo nei primi anni di vita. Identificazione con laggressore* AF: Il soggetto nel gioco si trasforma nelloggetto temuto e la paura si tramuta in sicurezza. Laggressivit del soggetto previene e drammatizza il castigo temuto. meccanismo comune nello sviluppo del Super-Io. Inibizione: si inibisce lattivit o capacit per evitare langoscia, mantenendo per fermo lo scopo. Intellettualizzazione* AF: la pulsione viene trasformata in idea senza affetto, tipico del mondo adolescenziale. Introiezione: un oggetto esterno diventa me. La rappresentazione delloggetto viene assimilato nella rappresentazione del s, rendendo indistinti i confini tra le due. Nel bambino permette di elaborare un maggior numero di oggetti esterni. Nelladulto esso crea una serie di fantasmi interiori inconsci. Isolamento: consiste nella scissione tra una idea e il contenuto affettivo originariamente associato. Si verifica in condizioni normali quando contenuti ideativi (aggressivit, sessualit, morte) sono cos angosciosi da obbligare a porre una distanza affettiva. Diventa patologico come nevrosi ossessiva, dove elementi di scarso rilievo sono investiti di una intensa angoscia. Razionalizzazione: la creazione di giustificazioni logiche e razionali di fronte a motivi inaccettabili per il Super-Io.

Regressione: il ritorno ad un livello di sviluppo e mentale pi antico. La regressione libidica consiste nel ritiro ad una fase precedente di organizzazione istintuale, motivata da aree di debolezza (fissazioni). La regressione dellIo il ritorno a modalit di funzionamento mentali tipiche di un precedente periodo. Alcune cause sono normali per pressioni interne o esterne (disillusioni, difficolt, sentimenti spiacevoli, malattia): il ritorno simbolico a periodi piacevoli permette infatti al soggetto di evitare la situazione critica. Rimozione: elimina nellUCS il pericolo affettivo. il principale processo difensivo tramite il quale le idee e i sentimenti vengono tenuti lontano dalla coscienza, con una notevole spesa energetica (controcatexi). Talvolta indispensabile per la semplificazione della vita. Spostamento: la pulsione si riversa su di un oggetto sostitutivo. Le fobie sono lesempio classico di tale difese, in quanto lansia associata a una fonte inconscia, davanti al fallimento della rimozione, reindirizzata verso un sostituto conscio di per s inoffensivo. Sublimazione**: la soddisfazione pulsionale indirizzata culturalmente su oggetti pi accettabili. La sublimazione allarga i processi mentali e arricchisce lIo, aprendo ad attivit libere da conflitti. il vero e unico meccanismo di difesa riuscito, poich costruisce tratti di personalit assolutamente sani e integrati.

Modello evolutivo (A. Freud)


La psicoanalisi costituisce una teoria dello sviluppo del funzionamento mentale. Con sviluppo si intende una evoluzione considerata come serie successiva, progressiva e ordinata di trasformazioni tendenti ad un fine. Nel modelli stadiali si evidenziano i contenuti dei livelli, mentre nei modelli epigenetici si da importanza ai principi di trasformazione. Anna Freud afferma come le classiche fasi dello sviluppo psicosessuale non si adattano allo sviluppo dellaggressivit, n a una categorizzazione evolutiva delle relazioni oggettuali del bambino e sicuramento non costituiscono una base sufficiente per comprendere la complessit dello sviluppo dellIo e del Super-Io. La figlia amplia la teoria dando maggiore importanza allIo e ai meccanismi di difesa e concentrando maggior attenzione al soggetto in et evolutiva. I normali tratti di sintomatologia e di grado di adattamento nel bambino non sono sufficienti per evidenziare stati patologici o di normalit. Si investigano cos le sequenze evolutive. Linee evolutive: Il concetto di linee evolutive permette di integrare al modello di sviluppo stadiale psicosessuale le interazione fondamentali tra le tre strutture di Es, Io e Super-Io, i vari livelli di evoluzione, la loro relazione alle influenze ambientali e le loro sequenze collegate allet. Questo approccio diviene esemplificato nellidea di gradini evolutivi, indicatori di superficie di normalit e patologia nel processo di crescita del bambino. Sono studiate le aree di passaggio 1. da egocentrismo a socievolezza nei legami con i compagni come oggetti autonomi; 2. di sviluppo del gioco da autoerotico alloggetto transizionale fino alla capacit di giocare con gli oggetti; 3. di passaggio dal gioco al lavoro; 4. dallallattamento allindipendenza fisica; 5. il controllo sfinteriale, 6. la conquista della responsabilit verso lintegrit e la salute del proprio corpo Profilo metapsicologico 1962 introdotto come strumento diagnostico in cui si prendono in considerazione i punti della psicoanalisi classica (topico, strutturale, dinamico, genetico, economico, adattativo) costituito da elementi esterni e interni (descrizione strutturale e organizzazione patologica). Si considerano diversi aspetti psicodinamici fra cui: 1. ampia gamma della normalit, 2. conflitto evolutivo, 3. conflitto nevrotico, 4. stati borderline o psicotici, 5. deficienze primarie di natura organica, 6. stati distruttivi che provocano un crollo dello sviluppo psichico. Aspetto fondamentale del profilo dare spazio agli aspetti sia di funzionamento sano che di psicopatologia, cercando di distinguere difficolt derivate dallo stadio di sviluppo che il soggetto sta attraversando, e quindi temporanee e normali, da conflitti con soluzione permanente e duratura non adeguata, che comporta lesistenza di una psicopatologia.

Concetti freudiani
Relazione doggetto
In Freud un termine sufficientemente ampio, indicato partendo dalla teoria economica dove lo scopo della pulsione lo scaricamento di energia attraverso un oggetto. In Freud loggetto e la relazione con esso sono secondari rispetto alla spinta pulsionale. In Introduzione al narcisismo distingue tra Scelta oggettuale anaclitica, basata su bisogni passivi, dal desiderio di essere simbolicamente nutrito e protetto, e s.o. narcisistica, basata sul s del soggetto o di qualcuno esperito come parte di s. La relazione con gli oggetti solo progressivamente acquisisce una enorme complessit rispetto alloriginaria concezione di pura scarica pulsionale. Tutti i successivi autori hanno dato importanza alla relazione con loggetto, rivolgendo attenzione ora alloggetto reale ora alla relazione rappresentata. Esso un concetto psicologico che indica: 1. una persona o cosa reale, 2. limmagine mentale di qualche persona o cosa, 3. un costrutto teorico. Si pu distinguere ulteriormente in oggetto intero (una persona separata investita di una totalit) e parziale (oggetto che si limita alla soddisfazione di un bisogno). Costanza delloggetto la rappresentazione delloggetto totale con la possibilit di un investimento di pulsioni lipidiche o aggressive, mantenendolo mentalmente e affettivamente presente. Le rappresentazioni psichiche non sono mai innate ma si costituiscono attraverso lesperienza e la progressiva presa di coscienza, caratterizzandosi autonomamente e indipendentemente dai bisogni (costanza delloggetto: cf. Piaget)

Narcisismo
Narcisismo primario, nella teoria pulsionale, una fase intermedia tra lautoerotismo e linvestimento oggettuale, dove lindividuo unifica le pulsioni parziali per acquisire se stesso come oggetto damore. unenergia psichica indifferenziata che viene inizialmente investita sullIo, come unico oggetto damore. Questa situazione transizionale per spesso oggetto di fissazione, diventando forma patologica. La scelta dellinvestimento libidico assume successivamente la forma oggettuale omosessuale, come amore verso il simile a s. Solo successivamente loggetto di scelta chiaramente eterosessuale. La non perfezione dellIo fa rivolgere il bambino verso lideale dellIo, che verr integrata nellistanza superegoica. Narcisismo secondario la ritirata dalloggetto e la rivolta verso il proprio io. Si ha cos una regressione ad un punto di fissazione narcisistico preesistente (cosa che pu normalmente accadere in uno stato di tensione molto forte o in una malattia organica), comportando sul piano comportamentale megalomania. Lautostima per Freud deriva dal soddisfacimento del narcisismo primario, dellideale dellIo e dalla libido oggettuale.

Melanie Klein
La psicologia delle relazioni oggettuali
La relazione doggetto, e non le pulsioni, come sostenuto da Freud, la motivazione dello sviluppo psichico. Lindividuo nasce con una tendenza alla relazione e su di essa si fonda la struttura della personalit. LIo naturalmente in grado di formare relazioni oggettuali primitive, sia fantastiche (phantasy) che reali. Ogni pulsione intrinsecamente legata ad un oggetto, come anche le fantasie primarie inconsce preformate di carattere oggettuale. Klein afferma una conoscenza istintiva della primaria relazione tra madre e bambino. Linconscio ha da subito contenuti specifici (intrometti). Per la Klein allinizio vengono intrometti oggetti parziali (pene, mammella) poi oggetti interi come il padre e la madre. Lo sviluppo del senso di realt approssima gli oggetti interni alle persone reali del mondo esterno. LIo si identifica introiettivamente con gli oggetti esterni, contribuendo alla propria promozione. Lattivit primaria della fantasia lintroiezione delloggetto buono e la promozione delloggetto cattivo per tenerli separati, in cicli oscillanti, fintantoch il bambino non si rende conto che la madre cattiva e la madre buona sono la stessa medesima persona. Il conflitto tra i due istinti posto allinizio della vita psichica. Fin dalla nascita langoscia generata dal conflitto tra gli istinti di vita e di morte proiettati entrambi sul seno materno, mantenendo inizialmente divise le due parti. Cos lIo, fin dalla nascita, pu esperire angoscia, usare meccanismi di difesa e stabilire relazioni oggettuali primitive in fantasia e in realt, ipotizzando pure una istanza superegoica primitiva. La struttura di personalit in gran parte determinata dalle pi permanenti tra le fantasie che lIo ha di se stesso e degli oggetti che contiene.

Complesso edipico precoce


Per la Klein il complesso edipico pu essere fatto risalire al primo anno di vita, alla fase orale, dove il seno e il pene sono gli oggetti primari dei desideri del lattante. Nella fantasia del bambino madre e padre sono un unico oggetto intero combinato, contenente tutto il desiderabile. Quando entrambi i genitori sono percepiti come oggetto intero si produce un cambiamento. Il bambino diviene consapevole dellimportante legame tra padre e madre, proiettando in loro i propri desideri libidici e aggressivi. Dal punto di vista evolutivo lo sviluppo del complesso edipico segnato dalla compresenza di componenti orali, anali e tendenze genitali, dalla fluttazione nella scelta del genitore desiderato e delloscillazione tra tendenze sadiche e riparative. Per i bambini inizialmente il padre percepito come avversario per la conquista della mammella materna, sperimentata per in un atteggiamento depressivo. Per la bambina loriginario rivolgersi al pene rappresenta un movimento eterosessuale che prepara al desiderio di incorporazione del pene, pur con lo sviluppo di una tendenza omosessuale legata allidentificazione e al desiderio di possesso. Per il bambino rivolgersi al padre apre allomosessualit passiva identificativa. Proprio questo il rinforzo per la sua eterosessualit. Col procedere dello sviluppo sar fatta una scelta via via pi definitiva e durevole del genitore di sesso opposto come oggetto di desideri libidici, mentre rivalit e identificazione aumenteranno in rapporto al genitore dello stesso sesso.

Teoria delle posizioni


Sostitutivamente a stadio implicano una configurazione specifica del rapporto con loggetto, delle angosce e difese che persistono per tutta la vita. Posizione schizo-paranoide: uno stato primitivo, disintegrato della mente in cui langoscia primaria riguarda lo stato di s, con la paura della frammentazione e dellannichilimento e, se proiettate, della persecuzione. lonnipotenza a guidare il bambino in questo movimento schizoide. Il meccanismo principale la scissione, dove loggetto viene scisso dalle pulsioni libidiche e aggressive: il seno ora aggredito, ora desiderato, ora, dai meccanismi di difesa, proiettato ora introiettato: si vedere il medesimo oggetto in due modalit antagoniste, fonte di gratificazione e di persecuzione. I meccanismi di difesa usati non sono per solo mezzi di protezione dellIo da angosce troppo opprimenti, ma sono mezzi utili allo sviluppo. Gli oggetti ideali e persecutori sono le prime radici del Super-Io. Condizione necessaria per il superamento della posizione nella posizione depressiva la predominanza delle esperienze buone su quelle cattiva, in modo che lIo impari a credere nel prevalere delloggetto ideale su quello persecutorio. Posizione depressiva: indica uno stato della mente pi integrato, dove langoscia riguarda lo stato delloggetto e i sentimenti di colpa o riparazione. Infatti loggetto riconosciuto ora come intero, anche se in una relazione di ambivalenza. Riconoscere la madre come persona intera implica il riconoscerla come individuo con una propria vita, che ha rapporti con altre persone: il bambino si scopre in ci impotente. LIo diviene intero, sempre meno scisso. Ora la principale angoscia riguarda il destino degli altri, soprattutto delloggetto che ama e da cui dipende, sia interno che allesterno, di fronte alle fantasie di distruzione create dallaggressivit del bambino stesso. Prover sentimenti nuovi a causa della propria distruttivit. Il bambino cercher di risolvere la sua angoscia e lintenso senso di colpa mediante luso della riparazione della madre e comportamenti ricostruttivi. Il bambino impara cos a discernere tra fantasia e realt esterna. LIo si irrobustiste per linteriorizzazione di oggetti buoni. Il desiderio di risparmiare i suoi oggetti lo porta a sublimare gli impulsi, quando questi sono percepiti come distruttivi. La posizione depressiva consolida lIo, rendendolo pi forte nella relazione con la realt e nella capacit di sublimare e gestire langoscia Angoscia: Langoscia considerata come la risposta dellIo allistinto di morte. Essa di tipo paranoie, quando nasce dalla paura che oggetti persecutori annientino lIo e loggetto ideale. Di tipo depressiva quando loggetto intero percepito nella sua ambivalenza. Invidia: lespressione della pulsione aggressiva che mira allessere buono di un oggetto quando questo percepito come impossibile, cercando cos di guastare la bont delloggetto ed eliminare la sorgente dei sentimenti invidiosi rendendo impossibile compiere introiezioni buone. Il sentimento di invidia porta in s il desiderio di guastare la qualit delloggetto e in questo suscita sentimenti penosi. Difese maniacali: la fase depressiva richiedere processi lenti dove spesso la sofferenza depressiva viene risolta con meccanismi difensivi maniacali, proteggendo dalla disperazione. Queste difese sono altamente organizzate, proprio per lalta integrazione dellio: esse sono solitamente rivolte contro la sperimentazione dellangoscia depressiva e della colpa, negando o capovolgendo qualsiasi sentimento di dipendenza o ambivalenza, cercando di ripristinare lonnipotenza e il controllo onnipotente delloggetto. I tre sentimenti difensivi sono solitamente il dominio (negazione della dipendenza), il trionfo (diniego sentimenti di valutazione e importanza) e il disprezzo (come difesa contro la sperimentazione della perdita e della colpa). Difese di riparazione: laumentata fiducia nel proprio amore, data dallesperienza di perdita e riparazione, nelle sue capacit e nella possibilit di mantenerlo dentro di s aumenta la capacit di assimilazione dellio, attraverso il processo del lutto. Fase importante nella crescita del bambino allora labbandono del controllo onnipotente sulloggetto e laccettazione di com nella realt.

La psicologia dellIo
Gli psicologi dellIo conservano la distinzione classica strutturale, ma assegnano allIo un ruolo maggiore, riconoscendo una zona di libert dai conflitti e dalle influenze pulsionali, riconoscendo limportanza delladattamento e degli aspetti strutturali della personalit.

Hartmann: adattamento e zona dellIo libera da pulsioni


Punto focale il concetto di adattamento, per cui lio la struttura deputata alla rielaborazione delle sintesi deficitarie nelladattamento dellindividuo alla realt. Lio lorgano biologico di interazione e integrazione con il mondo, basato sul fondamentale bisogno di sopravvivenza (anche se sono tenute in secondo ordine le istanze sociali e relazionali). LIo nasce da un apparato indifferenziato in cui Io e Es appaiono indistinguibili. Lio si evolve secondo lereditariet, linfluenza pulsionale e linfluenza della realt. LIo connesso al rapporto con la realt in una certa indipendenza rispetto alle esigenze dellEs. Questa concezione postula la realt come gratificante in se stessa per lindividuo. Hartmann studia cos uno sviluppo adattivo non conflittuale. Lio pi robusto nellopposizione alle pulsioni dellEs, avendo a disposizione dellIo le tendenze adattive e gli interessi autonomi dellIo (ricchezza, successo, imperativi morali). Hartmann distingue ulteriormente tra Io e S, visto come interezza individuale, come descrizione ausiliare che indica la persona soggetto distinto dal circostante mondo di oggetti. Lio si rapporta con le istanze pulsionali (libido e aggressivit) procedendo alla loro neutralizzazione, processo psichico differente dalla sublimazione in quanto modifica la natura stessa delle pulsioni. Anche laggressivit non allora distruttiva ma diviene positivamente controllo del corpo e della realt. La realt di presenta allora in forma autoplastica (lindividuo deve cambiare per adattarsi allambiente), alloplastica (si cambia lambiente per renderlo affine alle proprie esigenze) o ricercando un nuovo ambiente.

Spitz: organizzatori della psiche e importanza delle cure materne


Gli organizzatori della psiche il concetto cardine della riflessione di Spitz: da una realt psichica indifferenziata emergono organizzatori interni associati ad indicatori esterni dei cambiamenti interni. Gli inizi dellIo come struttura psichica: la percezione cinestetica di contatto con la madre durante la nutrizione accompagnato dalla percezione della distanza diacritica. I ritmi di piace e dispiacere sono associati a soddisfazione e frustrazione, rendendo il bambino inizialmente consapevole dellesterno. Primo organizzatore: il sorriso aspecifico. Il dialogo e linterscambio con la madre apre a modalit diacritiche o discriminative. Questo organizzatore psichico ha come indicatore specifico il sorriso indifferenziato. Sembra essere la capacit di sospensione dal funzionamento incondizionato del principio di piacere, muovendosi in direzione del principio di realt, in quanto la psiche capace di collegare laffetto allintenzionalit, dividendo conscio da inconscio, spostando la carica emotiva. La percezione della faccia permette di anticipare, in quanto conservata in una traccia mnestica, la risposta piacevole allaccudimento attivo e gratificante delladulto. questo il precursore del processo di pensiero, indice della costituzione di un Io rudimentale sintetico. Attorno al sesto mese si ha il riconoscimento dellidentit di oggetto buono e cattivo. Si ha la neutralizzazione delle pulsioni quando le esperienze di gratificazione eccedono quelle di frustrazione. Secondo organizzatore: langoscia dellottavo mese o da estraneo. La percezione della madre, oggetto libidico specifico, porta alla discriminazione dellestraneo. Langoscia afferma la perdita delloggetto e lazione diretta il tentativo di inventare mezzi per ridurre questa; tramite il meccanismo dellimitazione, precursore dellidentificazione, il bambino inizia il lungo processo di internalizzazione. Terzo organizzatore: il no. il primo segon di un pensiero adulto, no semantico. La frustrazione sperimentata dalla madre come proibizione e aggressione alliniziativa causa conflitto. vi una spinta contraria allaggressivit in quanto loggetto libidico la sorgente del dispiacere. Il conflitto risolto mediante il meccanismo difensivo dellidentificazione con laggressore.

Mahler: separazione - individuazione


La Mahler cerca di individuare un percorso evolutivo e lo ritrova nella coppia separazione - individuazione, attraverso un processo che passa dalla non differenziazione della madre (autismo normale, stadio simbiotico normale)) sino alla realizzazione finale di un s separato ed autonomo (separazione-individuazione). Concetti cardine sono ladattamento, campo aperto di possibilit rispetto al gi essere strutturato della madre, da cui acquisisce modalit e forme e la relazione oggettuale che si sviluppa dal narcisismo infantile simbiotico e raggiunge la separazione-individuazione.
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Fase autistica normale: nelle prime settimane caratterizzate dal sonno linvestimento libidico concentrato sulla vita uterina, e prevalgono i processi fisiologici su quelli psichici. Le cure materne eliminano la tendenza alla regressione vegetativa per stabilire uno spostamento libidico verso la periferia del corpo, verso la relazione col mondo esterno. Fase simbiotica normale: dal secondo mese il bambino si comporta come se egli e il suo caregiver rappresentassero un quasi un sistema duale o fusionale onnipotente. Solo gradualmente linterno e lesterno iniziano ad essere avvertiti come diversi. Elemento essenziale la fusione somatopsichica onnipotente con la rappresentazione della madre e lillusione di un confine comune. per la Mahler elemento essenziale filogenetico, come tendenza a stabilire relazioni umane. Psicologicamente si crea il legame affettivo tra madre e figlio, che inizia a crearsi una propria immagine corporea. Intorno ai cinque mesi culmina la fase simbiotica alla comparsa del sorriso specifico di risposta. Sottofase di differenziazione: al culmine della simbiosi inizia lo sviluppo della percezione sensoriale esterna, accompagnata dallo stato di vigilanza, memorizzazione e scomparsa della madre e fiduciosa aspettativa di essere soddisfatti nei propri bisogni. linizio della distinzione e dellesplorazione del diverso. Si evidenzia il processo di hatcing (covata) come ispezione esterna e ritorno alla madre; lispezione doganale, tattile e visiva delle persone, in maniera progressivamente differenziata tra madre ed altre persone; il guardarsi indietro, confrontando visivamente madre e laltro. Sottofase di sperimentazione: leuforia stabilita dallesercizio delle funzioni autonome, giungendo fino al disinteressamento per la madre. La madre ancora necessaria come punto di riferimento e rifornimento affettivo attraverso il contatto fisico. Acquisita la locomozione eretta cambia il campo visivo e attiva la deambulazione del bambino. Qui la prima iniziale esperienza dellassenza della madre. Una fissazione a questa fase porta a personalit borderline. Sottofase di riavvicinamento: vi un riavvicinamento precoce in cui il bambino prova piacere dalla lontananza dalla madre cui segue un subitaneo ritorno carico di regali e oggetti. Verso la met del secondo anno il bambino diviene consapevole della separazione fisica dalla madre con un conseguente aumento del bisogno di condividere le proprie esperienze con lei. Modello caratteristico lambitendenza: il seguire costantemente la madre e lallontanamento improvviso, come espressione di riunione con loggetto damore e timore di esserne inghiottito. La soluzione del conflitto di riavvicinamento viene facilitata dal ritrovamento della distanza ottimale, favorita dallo sviluppo del linguaggio e dallespressione ludica. Sottofase del consolidamento dellindividualit e inizio della costanza delloggetto emotivo: questa sotto fase consolida una individualit definita e permanente, conseguendo un relativo grado di costanza oggettuale. Elementi essenziali sono il senso di fiducia e sicurezza e lacquisizione cognitiva della rappresentazione simbolica.

Jacobson
Partendo dallipotesi che Io e Es siano originariamente indifferenziate parla di come vi sia una matrice psicosomatica originaria psicofisiologica per cui la pulsione libidica e aggressiva siano anchesse indifferenziate. la stimolazione esterna che espande ed indirizza in due diverse pulsioni psichiche che hanno qualit differenti e che periodicamente investono il nucleo autonomo primario dellIo. Queste pulsioni vengono parzialmente neutralizzate per la costruzione dellIo e del Super-Io. Non lIo viene investito dalle pulsioni, ma le rappresentazioni di s, come oggetto di meta di scarica pulsionale, come esperienza legata agli oggetti reali sperimentati. Questa proposta vieta di parlare di narcisismo e di masochismo primari, in quanto linvestimento sulle rappresentazioni di s costituisce un fenomeno evolutivo. Sviluppo delle rappresentazioni di s e delloggetto: Il bambino inizialmente non riesce ad identificare la sorgente dellesperienza, anche se lesperienza depositata riguarda la madre intera, e non il solo seno. Queste incoative relazioni sono la base per le future relazioni oggettuali e per le identificazioni. Aumentando le neutralizzazioni delle pulsioni, iniziando quindi il funzionamento dellIo il bambino comincia a distinguere tra le rappresentazioni che fanno riferimento a s e quelle che ineriscono alloggetto. Dopo un anno di vita il bambino sperimenta una grande variet di sentimenti, distinguendo i propri sentimenti da quelli altrui, acquisendo cos strumenti per lo sviluppo del sentimento di identit. Al secondo anno di vita le rappresentazioni buone e cattive del s si integrano in un concetto di s consolidato che fa recedere il desiderio di fusione che viene rimpiazzato dal desiderio di essere come loro (meccanismi della imitazione e della introiezione). La relazione progressiva con gli altri familiari e con compagni promuove le differenza e lambivalenza verso i rivali. Il comportamento sessuale del bambino mostra curiosit non solo per la componente anatomica, ma anche per il comportamento fisico e mentale dettato dalla sessualit altrui, permettendo al bambino pre-edipico di oscillare tra omosessualit e eterosessualit, con la libert di assumere nel gioco vari ruoli. Il desiderio di fusione con la madre progressivamente abbandonato dalle spinte edipiche che portano il bambino ad identificarsi con il genitore rivale.

Sviluppo del Super-Io: concordando con Freud che il Super-Io sia una entit funzionale stabilentesi con la risoluzione del complesso di Edipo, la Jakobson afferma che tale istanza governi anche lumore, permettendo, nella sessualit adulta, di gioire della libert sessuale ed emotiva adulta, nella misura in cui accetta le norme etiche e di responsabilit adulte; inoltre esso sviluppa una organizzazione difensiva consistente e coerente. Nella genesi del Super-Io intervengono non solo le proibizioni paterne (di carattere aggressive), ma anche le identificazioni con il padre e la madre (di carattere libidico). Il Super-Io risultante consiste quindi in identificazioni investite in maniera libidica. Psicosi nasce quando le rappresentazioni di s e delloggetto formatesi nellinfanzia, riemergono regressivamente per formare un s-oggetto indifferenziato. Nello psicotico manca quellidentit che esiste quando c' una chiara immagine di s e una distinzione tra tale immagine e il mondo oggettuale. Inoltre un fattore predisponente alla psicosi individuato in una insufficiente neutralizzazione delle pulsioni che costituisce un Io difettoso privato dellenergia che nella normalit lo accresce e lo difende. La depressione conseguenza affettiva dellincapacit dellIo primitivo a gestire la perdita delloggetto e a risolvere i conflitti narcisistici e di ambivalenza, per cui gli oggetti divengono sopravvalutati e sovraidealizzati.

Kohut
La psicologia psicoanalitica del s
Questa impostazione psicologica considera il s come nucleo centrale per la strutturazione della personalit, istanza a se stante e non specificazione delle altre istanze della personalit. Tale studio nato in funzione dei disturbi narcisisti nella modalit dellosservazione empatica. S: Hartmann e Jacobson, psicologi dellIo, considerano il s esistente come esperienza e oggetto dellinvestimento dellIo. Kohut propone invece il s come una struttura superordinata con una propria linea di sviluppo, incorporando i desideri istintuali e le difese: il s agente attivo dotato di funzioni e di un locus di relazioni. Il s dunque una struttura specifica e il centro delluniverso psicologico dellindividuo. Il vero inizio del s non da ricercarsi nella capacit introspettiva, bens quando lambiente umano reagisce al bambino come se egli possedesse gi un s rudimentale. Il bambino dotato fin dalla nascita di una percezione empatica, di potenzialit e aspettative nei riguardi di un oggetto definito oggetto-s, verso di lui. Questo s-nucleare del bambino, fondamento dellindividuo, centro indipendente di iniziativa e percezione, per troppo debole e non sopravvivrebbe senza le aspettative dei genitori e degli altri significativi. Gli oggetti-s non sono visti in quanto oggetti indipendenti, ma in quanto svolgenti un ruolo di gratificazione del s, del bisogno fondamentale dellindividuo, trame la specularit, idealizzazione e gemellariet. Secondo Kohut non si supera mai il bisogno di oggetti-s, poich lindividuo ha bisogno di oggetti-s per la propria sopravvivenza emotiva. Empatia: la fondamentale capacit di pensare e sentire se stessi nella vita interiore dellaltra persona, la capacit di provare ci che unaltra persona prova. essenziale, per Kohut, nello sviluppo del s, come bisogno innato di empatia da parte del caregiver, e nella terapia. Lessere umano ha bisogno di risposte empatiche, convalidanti la stima di s, per tutta la vita, per mantenere la propria autostima. Il lavoro terapeutico visto da Kohut come lavoro introspettivo del paziente accompagnato dallempatia dellanalista, testimone dellautosservazione. Ruolo genitoriale nella psicologia del s: il primo compito della figure genitoriali fornire una figura empatica. Il bambino vivente nasce in un ambiente di oggetti-s capace di rispondere empaticamente. Il suo s nascente si aspetta un ambiente sintonizzato con i suoi desideri bisogni. Quando il bambino disturbato, si aspetta che essi vengano percepiti empaticamente dalloggetto-s con il compito, possedendo una organizzazione psicologica matura, di ristabilire lequilibrio psicologico tramite contatto tattile o vocale. Le radici dellempatia si situano nella capacit di sintonia, modulazione e risposta attenuta della madre sugli stati emotivi del figlio, dando allo stesso la possibilit di vivere il calmarsi e il sentirsi compreso, evitando tanto gli effetti impoverenti di una insufficiente empatia o da unempatia totalizzante, tendenza narcisista della madre a vivere il figlio come estensione di s. Questo porter alla capacit di tollerare la tensione, in un accordo tra frustrazione ottimale e risposte sufficientemente empatiche. Il lento fallimento genitoriale porter alla formazione di un s coeso, in un processo chiamato internalizzazione trasmutante, per cui il bambino former le due polarit dellimago parentale idealizzata e del s grandioso.

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S sviluppo psicosessuale: i concetti pulsionali sono ampliati oltre i confini ormonali o erogeni, ma sono visti come esperienza psichica originale. Per Kohut la fase orale il ripiegamento al desiderio di un oggetto-s che lo nutra in maniera empaticamente modulata. La fase anale rappresenta il consolidamento del s in quanto attivo-produttivo-creativo, in un momento in cui il s ancora vulnerabile e necessita di conferme da parte delloggetto-s speculare. Se la madre si rifiuta, si disinteressa o solo interessata al prodotto frammentato il s del bambino viene svuotato. I periodi edipici sono rivisitati in termini non puramente conflittuali: se il bambino ha un s coeso sperimenter sentimenti positivi di possesso e desideri sessuali di affetto nei confronti del genitore eterosessuale e sentimenti di autoaffermazione e fiducia in s e competizione nei confronti del genitore dello stesso sesso. Di fronte ad un s coeso, la fase edipica consolider un orientamento sessuale integrato. Amore oggettuale e narcisismo. Per Kohut esistono nellindividuo due linee evolutive distinte, nella linea del doppio binario: lamore oggettuale e il narcisismo. Questi non considerato punto di partenza dal narcisismo primario verso lamore oggettuale, visto come linea evolutiva indipendente. La prima conduce dallautoerotismo iniziale, allamore oggettuale e una seconda che dal medesimo punto conduce a forme evolute del narcisismo stesso. Kohut presuppone che i bisogni narcisistici permangano per tutta la vita. I nuclei frammentati del s acquistano coesione nel narcisismo primario muovendosi verso una perfezione attribuita al s grandioso (espressione delle proprie qualit e bisogno di essere ammirato per questo fino alla realizzazione degli scopi sintonici dellIo) o verso limago parentale idealizzata (formarsi una immagine idealizzata di almeno uno dei genitori fino allo stabilirsi del Super-Io). Il disturbo narcisistico rappresenta un arresto imputabile al bisogno di ricevere risposte di tipo empatico da parte dei genitori.

La teoria dellattaccamento di Bowlby


La teoria dellattaccamento un modello teorico che si stacca da quello pulsionale, adottando vari contributi interdisciplinari. Lattaccamento il primitivo sistema motivazionale allo sviluppo, spingendo il bambino a una relazione con la madre. Attaccamento e psicoanalisi: sono molti gli elementi di distinzione. 1. la motivazione non data da una pulsione, ma da un sistema relazione; 2. la realt e lattualit della situazione, anche traumatica prioritaria rispetto al potere della fantasia; 3. si da maggior attenzione ai pericoli esterni pi che ai meccanismi interni; 4. si elimina la progressione stadiale lineare e lidea della malattia come regressione a punti di fissazione; 5. sono fondamentali i dati del comportamento osservato dal bambino. Solo successivamente emerge il concetto di modello operativo interno, come mondo interno rappresentato, analogo a quello classico psicoanalitico. Attaccamento un termine generale che si riferisce allo stato e allattualit degli attaccamenti di un individuo, dati come tendenza a cercare la prossimit e il contatto con quellindividuo: tali atteggiamenti possono essere sicuri e insicuri o ambigui. Comportamento di attaccamento indica le varie forme di comportamento messe in atto per ottenere o mantenere la prossimit desiderata. Tali comportamenti sono innescati dalla separazione, anche minacciata e vengono mitigati dalla vicinanza.

Metodo della terapia psicoanalitica

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