Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXX - Wikisource

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Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXX

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Dante Alighieri - Divina Commedia (XIV secolo)

Purgatorio Canto trentesimo

Purgatorio - Canto XXIX
Purgatorio - Canto XXXI

Canto XXX, dove narra come Beatrice apparve a Dante e Virgilio il lasci, e lo recitare per lalta donna de la incostanza e difetto di Dante, e qui lauttore piange i suoi difetti con vergogna compuntiva.

Quando il settentr on del !ri"o cielo# c$e n% occaso "ai se!!e n% orto n% d&altra ne''ia c$e di col!a (elo# e c$e )ace(a l* ciascuno accorto di suo do(er# co"e &l !i+ 'asso )ace ,ual te"on gira !er (enire a !orto# )er"o s&a))isse- la gente (erace# (enuta !ri"a tra &l gri)one ed esso# al carro (olse s% co"e a sua !ace. e un di loro# ,uasi da ciel "esso# &Veni# s!onsa# de /i'ano& cantando grid0 tre (olte# e tutti li altri a!!resso1 Quali i 'eati al no(issi"o 'ando surgeran !resti ognun di sua ca(erna# la re(estita (oce alleluiando# cotali in su la di(ina 'asterna si le(ar cento# ad (oce" tanti senis# "inistri e "essagger di (ita etterna1 2utti dicean- &3enedictus ,ui (enis4&# e )ior gittando e di so!ra e dintorno# &5ani'us# o$# date lil a !lenis4&1 Io (idi gi6 nel co"inciar del giorno la !arte or ental tutta rosata# e l&altro ciel di 'el sereno addorno.

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e la )accia del sol nascere o"'rata# s* c$e !er te"!eran9a di (a!ori l&occ$io la sostenea lunga ) atacos* dentro una nu(ola di )iori c$e da le "ani angelic$e sali(a e ricade(a in gi+ dentro e di )ori# so(ra candido (el cinta d&uli(a donna "&a!!ar(e# sotto (erde "anto (estita di color di )ia""a (i(a1 : lo s!irito "io# c$e gi6 cotanto te"!o era stato c$&a la sua !resen9a non era di stu!or# tre"ando# a))ranto# san9a de li occ$i a(er !i+ conoscen9a# !er occulta (irt+ c$e da lei "osse# d&antico a"or sent* la gran !oten9a1 2osto c$e ne la (ista "i !ercosse l&alta (irt+ c$e gi6 "&a(ea tra)itto !ri"a c$&io )uor di !;eri9ia )osse# (olsi"i a la sinistra col res!itto col ,uale il )antolin corre a la "a""a ,uando $a !aura o ,uand<elli = a))litto# !er dicere a Virgilio- &5en c$e dra""a di sangue "&= ri"aso c$e non tre"iconosco i segni de l&antica )ia""a&1 5a Virgilio n&a(ea lasciati sce"i di s%# Virgilio dolcissi"o !atre# Virgilio a cui !er "ia salute die& "i. n% ,uantun,ue !erdeo l&antica "atre# (alse a le guance nette di rugiada c$e# lagri"ando# non tornasser atre1 >?ante# !erc$% Virgilio se ne (ada# non !ianger anco# non !iangere ancora. c$% !ianger ti con(en !er altra s!ada>1 Quasi a""iraglio c$e in !o!!a e in !rora (iene a (eder la gente c$e "inistra !er li altri legni# e a 'en )ar l&incora. in su la s!onda del carro sinistra# ,uando "i (olsi al suon del no"e "io# c$e di necessit6 ,ui si registra#

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(idi la donna c$e !ria "&a!!ario (elata sotto l&angelica )esta# dri99ar li occ$i (er& "e di ,ua dal rio1 2utto c$e &l (el c$e le scendea di testa# cerc$iato de le )ronde di 5iner(a# non la lasciasse !arer "ani)esta# regal"ente ne l&atto ancor !roter(a contin;0 co"e colui c$e dice e &l !i+ caldo !arlar dietro reser(a>@uardaci 'en4 3en son# 'en son 3eatrice1 Co"e degnasti d&accedere al "onteA non sa!ei tu c$e ,ui = l&uo" )eliceA>1 /i occ$i "i cadder gi+ nel c$iaro )onte. "a (eggendo"i in esso# i trassi a l&er'a# tanta (ergogna "i gra(0 la )ronte1 Cos* la "adre al )iglio !ar su!er'a# co"&ella !ar(e a "e. !erc$% d&a"aro sente il sa!or de la !ietade acer'a1 :lla si tac,ue. e li angeli cantaro di s+'ito &In te# ?o"ine# s!era(i&. "a oltre &!edes "eos& non !assaro1 B* co"e ne(e tra le (i(e tra(i !er lo dosso d&Italia si congela# so))iata e stretta da li (enti sc$ia(i# !oi# li,ue)atta# in s% stessa tra!ela# !ur c$e la terra c$e !erde o"'ra s!iri# s* c$e !ar )oco )onder la candela. cos* )ui san9a lagri"e e sos!iri an9i &l cantar di ,uei c$e notan se"!re dietro a le note de li etterni giri. "a !oi c$e &ntesi ne le dolci te"!re lor co"!artire a "e# !ar c$e se detto a(esser- &?onna# !erc$% s* lo ste"!reA&# lo gel c$e "&era intorno al cor ristretto# s!irito e ac,ua )essi# e con angoscia de la 'occa e de li occ$i usc* del !etto1 :lla# !ur )er"a in su la detta coscia del carro stando# a le sustan9e !ie (olse le sue !arole cos* !oscia>Voi (igilate ne l&etterno die#

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s* c$e notte n% sonno a (oi non )ura !asso c$e )accia il secol !er sue (ie. onde la "ia ris!osta = con !i+ cura c$e "&intenda colui c$e di l6 !iagne# !erc$% sia col!a e duol d&una "isura1 Con !ur !er o(ra de le rote "agne# c$e dri99an ciascun se"e ad alcun )ine secondo c$e le stelle son co"!agne# "a !er larg$e99a di gra9ie di(ine# c$e s* alti (a!ori $anno a lor !io(a# c$e nostre (iste l6 non (an (icine# ,uesti )u tal ne la sua (ita no(a (irt;al"ente# c$&ogne a'ito destro )atto a(ere''e in lui "ira'il !ro(a1 5a tanto !i+ "aligno e !i+ sil(estro si )a &l terren col "al se"e e non cDlto# ,uant&elli $a !i+ di 'uon (igor terrestro1 Elcun te"!o il sostenni col "io (olto"ostrando li occ$i gio(anetti a lui# "eco il "ena(a in dritta !arte (0lto1 B* tosto co"e in su la soglia )ui di "ia seconda etade e "utai (ita# ,uesti si tolse a "e# e diessi altrui1 Quando di carne a s!irto era salita# e 'elle99a e (irt+ cresciuta "&era# )u& io a lui "en cara e "en gradita. e (olse i !assi suoi !er (ia non (era# i"agini di 'en seguendo )alse# c$e nulla !ro"ession rendono intera1 C% l&i"!etrare is!ira9ion "i (alse# con le ,uali e in sogno e altri"enti lo ri(ocai- s* !oco a lui ne calse4 2anto gi+ cadde# c$e tutti argo"enti a la salute sua eran gi6 corti# )uor c$e "ostrarli le !erdute genti1 Per ,uesto (isitai l&uscio d&i "orti# e a colui c$e l& $a ,ua s+ condotto# li !reg$i "iei# !iangendo# )uron !orti1 Elto )ato di ?io sare''e rotto# se /et= si !assasse e tal (i(anda

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)osse

gustata

san9a

alcuno

scotto
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Purgatorio - Canto XXXI

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