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IL
MANUALE
DI
/ EPITTETO
PAPI
TRADOTTO DA LAZZARO
TAVOLA
DI
CEDETE
TRADOTTA
DAL
M.
CESARE LUGGHESINI
LUCCA
DALLA TIPOGRAFIA DI GIUSEPPE GIUSTI
4
8 2 9
<\
c\
AL DOTTORE
LAZZARO PAPI
el vv:
ni passati
il
Manuale
,
d' Epitteto in
una
tra-
duzione italiana
ni
accadea di trovarne in
imbrogliato ed
vari passi
il
pi contento che della prima Per lo che, sebbene da lungo tempo io abbia tralasciato lo studio
delle lettere greche, mi
trare
vi
da per me
le
stesso
testo
faticando9
sopra e
Voi che
in
guarir
le
corporee infermit
gradirete
io
ma
pregevolis-
donde prende
ori-
Addio
VITA
DI
EPITTETO
poco
si
ad Epitteto
non molto
distante da
d'
Laodicea
d'onde trasportato
Roma
fu schiavo
un
certo Epafrodito
,
liberto di
il
cui
nome
zop-
fino a
noi
se egli -non
.
padrone
d'
,
uno schiavo
s illustre
Fu
po
fin
;
da bambino
secondo
5
tatore
Nonno
gamba
per
le
,
catene di cui
un
ti-
ranno lo caric
dutagli in una
secondo Suida
-,
gene
perch
il
suo padrone
,
seco
.
talmente scherzando
gliela
ruppe
,
ottenne
poi dal
s
suo padrone
la liberta
ma
visse
sempre
povero
altro
non
aveva che un
,
la
quale 'egli,
dopo aver
senz' alcun
della
sua vita
solo e
servo
prese
nudrisse
un bambino
lasciatogli
da un amico
e die
per
1'
bandonato
Fu
Roma
,
da Domiziano, o per
se
ne part
di
Ivi
altri,
fin
suoi giorni
secondo
morte
di quell'
imperadore torn a
Roma
Ebbe
,
1'
amo-
re della virt
umane
vanit,
per inespugnabile
cose
,
contro
tutte le
avverse
scuola di
Zenone non
estimatore
Era
sagace
,
e fece guer-
suo
alle
due cieche
Fortuna
.
governatrici del
mondo
1'
Opinione
fasto e
e la
1'
Niuno pi
di lui abborr
il
ostentazione
in bocca
frequentemente
,
che
mandava
sa
a'
non
far
mai co;
ed
ammirati
filosofi
dalla
andarono
ei lasci
,
e niente
sarebbe
,
a noi
il
pervenuto
se
Ar-
riano di
te
,
Nicomedia
appellato
secondo Senofon,
suo studiosissi-
mo
discepolo
non
ci
5
ci eh* ei raccolse dalla viva voce di lui
eliiridio
,
cio
1'
En-
o Manuale
rimangono quattro
noi
libri
Il
primo
,
eh' giunto a
scorrezione
vien riguardato
pregevoli
reli-
da
dotti
come una
:
delle pi
quie
dell' antichit
contiene in
$
brevi sentenze lo
piccolo di
mole
ma
il
e tale
gli
che
secondo
pi
etica
vale a formare
umani
di quanti
costumi
filosofi
1'
Aristotele
anzi
pompa
di parole sulla
morale
filosofia
Il
dice
il
Poliziano
,
ma
ed
suo stile,
come
la
Il
Lipsio
parlando
delle
sue Dissertazioni
lb.
1.
Manuduct. ad
,,
Stoic. philosop.
Diss. 19. )
Dio buono
in esse
!
!
esclama
qual
eh' io
animo infiammato
amore
dell'
Onesto
O
i
m' inganno
ci
3
Gre-
intendo
per
quelle
due
qualit,
Vee-
menza
vera
e Ardore
Un
principiante
,
ed un ignaro di
filosofia
,
ma
chi va pro-
fittando
os'
,
abbastanza
nell'
avanzato
pur sempre
diletta
il
il
ge-
stile
tronco e rotto
,
ed ha
carattere
d un
favellare
,
improvviso
ma
spesso t'incontri
in
$
dotte cose
sempre ne
trovi di salutevoli
ed
utili
6
non
v' chi
pi di
.
lui
a s tragga
ed ammaestri una
scrittori discor-
mente ben
dano punto
fatta
gli
dai
moderni
dere
dotti e gl'indotti
Arriano
attesta
esser ella
suoi ascoltatori
Simplicio stimava
correggersi
.
che neppur
,
nell'
inferno
potessero
coloro
quali
S.
Agostino
bench
nemico
con
ha parlato di Epitteto
somma
lode
der eh'
egli fosse
s.
chiamato
beatitudine^ e
iar dottrina
Carlo
Borromeo
uomo
di singo-
e virt,
.
va fra
mano
Hanno pensato
cristiani
il
alcuni
eh' Epitteto
fosse
uno dei
tempi
:
de' suoi
Non
e
il
scrittoi'
dopo
il
Berkelio
Saldeno
Ecco
le
sue parole
Alcuni dotti
uomini hanno
cristianesimo
di molte
,
scritti
trovansi sparse
massime
,
sul disprezzo
degli
onori e delle
riti-
ricchezze
rata
,
niun
modo andavano
di
s.
genio agli
a'
La
lettera
Paolo
Filippensi ha
.
contribuito
L' Apostolo
dice
che
imperadore erano
7
di molti
cristiani
,
fra
quali
.
Epafrodito capitano
delle guardie di
Nerone
:
Questo
rend
,
Epafrodito
grandi
era
il
padrone
s.
di
Epitteto
egli
servigi a
carico
di ferri per
eli'
ordine
Nerone
il
Egli
verisimile
favellar
Epitteto
udisse spesso
suo
padrone
dell'
$
Apostolo
forse fu
da esso
insegnata
tenea con
s.
Paolo
massime
s'
insi
Se questo
scrittore
prender
1'
la
briga di leggere
s.
con qualFilippensi
,
che attenzione
epistola di
Paolo
ai
egli
asserisce e
,
immagina
parla
1'
cos
leggermente
,
L' Epafrodito
di cui
Apostolo
essi spedito a
Roma
all'
Apostolo
medesimo mentr'
ammal pericolosamente
s.
e ristabilitosi alfine
fu da
della
delle
Paolo rimandato
ad
ai
Filippensi
apportatore
lettera eh'
essi scrive.
E come
un capitano
poteva esser
,
lo
il
stesso
che
qual venne a
,
Roma
ma
e subito
il
che pot
S.
Paolo
,
chia-
suo fratello
suo coopenecessita
della sua
o suo
soccorritore
mentre
altro
Epafrodito che
essere
stato
stava appresso di
Nerone sappiamo
un
8
vizioso e vii cortigiano
ti
.
Quanto poi
agi insegnamen,
d' Epitteto
chi
e in alcuni pur
d'
avverr
.
che non
un
Cristiano
Bench
il
d'
Adriano
,
supposto
come indegno
filosofo
,
un
tanto
di
si
sull' autorit
V imperadore
pot
,
il
Roma
a
ne' diversi
fatti
conoscerlo in
Nicopoli
altrove
Gio-
grandi onori
il
dopo
che
la
sua morte
co Antonino
sto
con
Brukero e da
altri
di
Marco Antonino
:
di Gellio
dello Sto-
beo
s'
d' altri
onde chiaro
apparisce
che
molto
perduto di ci che
:
Amano
i
raccolse e mise in
,
ordine
e
non
soli quattro
erano
che parimenti
la
sono smarriti
N meno
per
da rincrescere
per-
dita che
abbiamo
parimente da
Amano
la
9
nosccremmo un
filosofo
che fu riputato
i
il
pi chia.
pagani
Fu
egli in tanta
sua morte
trovossi
uno
il
ra per tremila
dramme
tal
,
sperando forse
,
come Luleggere di
dotto e
,
compra
sarebbe
che col
lume
di essa
divenuto e
sapiente e simile a
quell'
ammirabile
vecchio
pri-
mo
possessore della
nell
5
medesima
un
,
Trovasi
Antologia
distico
altri
attribuito
da
,
e da
ad
altri
,
il
sentenza
ed
Schiavo
storpiato e
,
dJ
Ir al par meschino
Epitteto son io
parole
pur caro ai
Numi
et
non
:
Salmo
;
xxx x
minus
pauper
Doin-
mei
secondo un
et egenus
,
altro
terpetre
cogitai
de
sed Deus
morale in
queste due
;
energiche parole
cio
sii
,
SOPPORTA ED ASTIENTI
il
dolore
e le av-
versit
non
lasciarti
zio
le
superflue
cose
si
ceva
cagioni principali
per cui
trapassiamo
Y uso
delle
modi
dal diritto
io
sentiero
.
Le
altre principali
massime degli
versi
:
Stoici so-
no racchiuse da Lucano
in questi
,
Servare modurn
Jinemque tenere
vitam
.
Naturamque
impendere
J
Alcuni moderni
scrittori
hanno
tacciato di Sag-
ma
,
egli
era
molto pi
,
parlar di lui
le
come
Del
che
imitarne
virt
resto
non
si
vuol gi nespesso le
e
si
che vari
consideri
de' loro
la
precetti
non
im-
se
:
bene
umana
dove
natura
praticabili
ma
ad altissimo
scopo
giungevano
almeno
prendendo pi
proprie forze
da
:
non
si
perviene giammai
questa
reputarsi
senza fallo una delle ragioni, per cui niun altra setta filosofica fu
,
al
feconda d uomi,
ni grandi.
pusillanime
semplice
il
antichi
che forti,
ficava
corpo
che di-
rigeva
di
illuminava
utili
aggrandiva
l'
veramente
e importanti
ed innalzava V
ani,
ma
del patrio
amore
o non pi
o rarissimamente
si
son veduti
sorgere
uomini soadornano
,
la
secoli di
Grecia e
Roma
ed
ai
quali
1 1
non
,
massime
d'
una maschia
esempi
,
filosofa
ma
da magnani,
mi
frequenti
,
il
disprezzo
de' piaceri
dei
dolori
soprattutto
della vita
do e
ristretto
1'
anima vulgare e
la virt vacillante.
si
per lo pi seguita
,
Blancardo
Tattica
d'Arriano
Mar
,
Rosso
si
riportano
le
sonosi adot.
furono stimate
migliori
Si sodella
passo
alqiuvito
, , 5
MANUALE
DI
EPITTTO
CAPITOLO
.leune A,
I.
no
in nostra bala
,
opinione
e
,
l'
appetito
,
il
desi-
derio
F avversione
.
in
una parola
tutte le azioil
ni nostre
Non
,
corpo
,
la
roba
gli
onori
comandi
.
a dir breve
quanto
non
nostra operazione
non suggette a
divieto
impedimento veruno
vacillanti
laddove
schiave
III.
,
le cose indipendenti
da noi sono
.
frastornagli
aliene
e per
tue le altrui
,
ti
affanni e disturbi
accuserai gli
Dei e
gli
uomini
Ma
4
^niuno potr
mai
,
farti
forza
niuno
,
impedirti
farai
di
mimo
tuo
ti
lagnerai
,
niuno incolperai
t'
niente
mal
;
grado
niuno
offender
soffrirai
Tu
pertanto
av-
dee neppure
ad
esse metter
,
mano
ma
tutto
altre lasciarne
per lo presente
Poich
e
se
vuoi
,
siffatti
beni
ricchezze
forse
non
ti
riescir
conseguir
le
,
e la libert
s'
acquista
ti
V. Tostoch dunque
fantasma
,
s'
affaccia
qualche aspro
e
digli
:
fattigli
se'
una larva
bri
.
tu
n per niun
modo
esso
Esaminalo poscia
con
no
non
te
.
le
ha
dirai subito
io
non ho che
1'
fare
con
brama
e che
si
,
1'
avversione ha
.
non cadere
il
in ci che
schiva
Or
quei
suo desiderio
manca
la
di fortu-
na
prova avversa.
Se adunque tu scanserai
la
natura
di
quelle
tu
in
ma
se pretendi evi,
la
morte
la
povert
aspettati
es-
sere sciagurato
VII. Distorna
dunque
,
1'
non
ist
in poter nostro
ste alla
Ogni
tua
perch se
in
non sono
,
no-
t'
forza
non ottenendola
essere sven,
turato
ancor
.
desiderarle
si
convenga
;
leggier-
mente per
animo
5
o uti,
o dilettevole
,
sovvengati di soprannominarla
5
fin
da principio
pentola
so
.
qual essa in
:
fatti
Se
cara
una
d a te stesso
,
io fo conto d'
,
un
fragil va-
Cos
veggendola rotta
il
non ne
la
sarai
,
turbato
:
Se vezzeggi
zeggio
cosa
figliuoletto
moglie
per
io vez-
mortale
.
',
cos
la
morte
loro
non
ti
conturberai
5
ramvai*
menta a
te stesso
qual
ella
fassi
siasi
Se a lavar
ti
mettiti innanzi
checch
nel
bagno
coloro
che
spruzzano
io vo'
lavarmi e insieme
:
il
mio proponimento
a natura
conforme mantenere
tal
In
modo
se nel lavarti
fa
dato impaccio
solo
non volea
mia
bagnarmi
ma
risoluzione
dicevole alla
la
quale non
i6
serber
si
,
fanno
X.
se
,
Perturbatrici dell'
le
,
uomo non
son gi
.
le
cose stes,
ma
Il
morire
per
esempio
non
in s stesso
un male;
:
altrimenti an-
ma
P opinione che
.
morire
sia
un male
questa
un male
,
Allorac-
ch dunque
ci
non
,
cagioniamo giammai
nostre opinioni
.
cio le
altri
da ignorante lo incolpar
gli
un
fa
',
male
chi
chi ad
istruirsi
,
co-
mincia
altri
accusa s stesso
s
.
bene instrutto
XI.
Non
Se
;
un
io
sarebbe ci tollerabile
dici
:
Ma
.
tu
quando vantandoti
,
io
sappi che
vai fa-
stoso d'
un buon
cavallo
delle
Che cosa
dunque vera-
immaginazioni
Onde quan,
potrai al-
lora di ci pregiarti
come
bene
la
XII.
Come
nel navigare
fermata in porto
,
na-
ve
se tu esci a
provveder acqua
al
t'
lecito
quasi
tuo viaggio
,
andar raccogliendo
,
ora un bulbettino
ma
ti
biso-
gna per
star coli'
animo
mente
ed
rivolgersi a guardar se
nocchiero
chiama,
altri-
abbandonare ( che
menti
nave
)
cos
pur
nella
se
t'
ha dato
il
Cielo
non
,
ti si
vieta
1/ asserii.
Ma
se
il
nocchiero
ti
chiamer
nave. Che se
vecchio tu
vilio
,
sei
affincli
chiamato
non manchi
,
XIII.
a
Non
tuo
5
avvenga
av-
modo
5
ma
come
viene
e sarai felice
La
malattia
,
impedimento del
corpo
se esso
non voglia
proponimento
dell'
,
animo
lo
stesso
sopra ogni
caso occorrente
un
ostacolo
tutt
altra cosa
che a
te
ricordati
di rit'
medesimo
.
abbi
ti
a farne
s'
buon uso
,
appresenta
5
ritroverai
ti
qual forza
contr' essi
,
la
continenza
se
si
tro-
verai in te la fortezza
se sei oltraggiato
la
pazien-
za
e cos
assuefatto
.
non
sarai
dallo conturbatoci
fantasie trasportato
XV. Non
ta
,
dir
mai
.
di
veruna cosa
io
1'
ho perdu?
ma
renduta
.
Egli
stato restituito
Tolto un campo
?
Ed
ancor questo
non
stato
,
renduto
-
Ma
?
un malvagio chi
te
me
la-
lo tolse
che importa a
per chi
l'
abbia
ti
Ma
finch egli lo
prendine tu cura
come
di cosa
akrui
.
a quel
modo
che
EpiUcio
2
|
i8
XVI. Se brami
sieri
:
far profitto
scaccia
siffatti
pen-
se
non
vivere; se
non gastigher
un
ribal-
tristezza
mezzo
all'
abbondanza vivere
il
agitato
XVII. Pertanto
dalle
Si
di
vino
dell'
Divvi
,
sopra
tanto
si
dee pagare
.
quiete
s'
animo
.
tanto la imperturbabilit
Niente
,
ha
per niente
Quando
poi chiami
il
servo
pensa po-
non oda
;
'udendo
che nientale
che vuoi
il
e eh' ei
non
.
che
debba da
lui
dipendere
farti
turbare
XVIII. Se vuoi
essere stimato
nella virt
avanzarti
sopporta di
scemo e
di
Non
che
tura
1'
ti
caglia
comparir saputo
,
e se ad alcuni
.
parrai da qualcosa
non
ti
fidar di te stesso
Sappi
attenzione
all'
,
esterne
cose sono
studi
all'
ad
accoppiarsi malagevoli
ma
i
uno
bada
1'
altro trascuri
XIX. Se
pretendi che
sempre
tu vaneggi
poich vuoi
,
sia
e far tuo
erri
,
altrui
Cosi
se
pretendi che
servo non
tristizia
se'
non
le
sia
tristizia
ma
Ma
se vuoi
che
tue
. ,
brame non
la
.
ti
tornili fallaci
t'
In quello dunque
esercita
che da
te
dipende
XX.
vorremmo
e liberarci
vorremmo
libero
se
no
gli
forza
il
servire
XXI. Ti rammenta
ad un convito
giro portata
piglia
.
.
come
mano
?
e decentemente ne
.
ella
?
Lascia andare
Non
venuta ancora
Non
la
vi gittar su
da lungi
ti
1'
appetito
i
ma
figli
,
aspetta
cos
eh' ella
giunga
Cosi
cos
porta verso
le
verso
moglie
;
verso
,
digni-
t
sia
cos
,
verso le ricchezze
di
sederti
e
alla
sarai
quando
che
.
meritevole
,
mensa
cose
,
degli Dei
Che
se tu inoltre
nemmeno
partecipe
le
te presenta-
te prenderai,
commensale
ro possanza
i
ma ma
anzi le trasander
allora
non pur
della lo-
altres diverrai
E
,
cos facendo
Diogene
Eraclito
ed
tal
loro simili
nome
chiamati
in pianto
e'n corla
suo
,
figlio
guarda che
tua
immagina-
zione non
ti
isciagure esterne
ma
camente
no
non
attrista
ma
:
1'
opinione
n contutto-
20
ci
t'
ma bada
.
che un pianto
un dram,
ma
qual piaciuto
la tua parte $ se
il
al
poeta
Se
.
esso breve
bre-
ve
lungo, lunga
Se
il
tu faccia
personaggio di mendico
,
o di zoppo o
,
di principe
o di plebeo
l'
procura di rappresentarlo
;
bene
poich questo
uficio tuo
la
scelta
della
XXIV. Se
non
ti
il
immaginazione
:
ma
,
to-
sto distingui
bene
fra te stesso e di
,
me
alla
,
si
presagisce
coserelle
;
,
ma
alla
al
mio
corpicciuolo
,
alle
mie
mia
glorietta
si
o a
figli
moglie
s
,
anzi altro a
:
me non
,
.
annunzia che
tali
bene
io
'1
vorr
poich
il
qualunque di
cose
avvenga
sta in
me
trarne frutto
,
XXV.
lizza
Puoi
serbarti invitto
se
non discenderai
in poter
in
veruna,
.
nella
quale
non
sia
tuo la
vittoria
XXVI. Veggendo
in gran
potere,
,
bada
dica
bene non tu
felice
.
stravolto dalla
immaginazione
il
Perocch
se la sustanza del
,
bene
se che
dipendono da noi
astio
n gelosia avr
n generale n
:
luogo
tu
non vorrai
,
gi
liber'
essere
prefetto n console
ma
uomo
ed a questo
il
disprezzo di ci che
non
in
21
XXVII. Tieni
nione intorno a
ma
s
.
dall' opi-
cose
>
come
oltraggiose
Perci
quando alcuno
irriter
t'
ha
Sforzati
dunque
non
immagi-
nazione
'
perch se
medesimo
comanderai
XXVIII.
hanno
zi
La morte
l'
esilio
terribile aspetto,
:
ti
agli occhi
ma
t'
pi di tutte
morte
,
niun
basso pensiero
entrer nell'
.
animo
ne cosa alcuna
agognerai soverchiamente
XXIX. Brami
tosto
il
Preparati a esser
riso e
'1
dileggio di molti
scaturito
che
diranno
e
?
donde ad un
tratto ci
!
questo filosofo
Guata sopracciglio
glio
,
Tu
ma
se
in ci che parratti
meglio
serbati forte
come
da Dio medesimo
.
fussi
ordinanza
E
se
co-
deridevano
poscia
,
t'
ammireran-
no
dove
ti
lasci
.
smuovere
ne
verrai doppia-
mente schernito
XXX.
ri
Se
t'
al di fuo-
per conformarti
se poi
appari;
con essere in
agli
occhi
tuoi
e ci
basti
1%
XXXI. Non
male
che
,
t'
io
mi
vi-
vr inonorato e da Bulla
Se
il
vivere inonorato
non pu
il
male
colpa
.
venirti
da
altrui
non pi
1'
il
vizio e la
egli in tua
mano
?
ot-
tener
comando o
ci
No
Coda
me dunque
nulla tu che
disonoranza
cercare
E
ti
come
sarai
dei
Ma
gli
amici ( tu soggiungi )
.
reste-
ranno per
to
?
me
senz' aiuto
Che vuoi
te
tu dir
?
senz' aiu-
danaro
farli
romani
E
,
co?
non
operazioni altrui
Chi pu dare
non ha
onde noi
Se posso farne
e
:
acquisto serbandomi
morigerato e fedele
la via
i
magna-
nimo
mostratemene
ed
io
farollo
ma
,
se
perda
beni miei
propri perch
vede.
da voi quanto
Or
n
Il
mi
ni miei
Ma
la patria (
tu soggiugni )
.
si
rimar-
Qual
da
questo giovamento
te
ripiglio io
Non
avr
?
ella
n portici n
ella
bagni?
E
,
che
perci
Nemmeno
.
ha
scarpe dal
,
ferraio
abbastanza
se
ognuno adempie
proprio ufficio.
a3
se tu le preparassi
,
un qualche
dele e morigerato
nulla
dunque
gioveresti
Si
certamente
Dunque neppur
meterr
ti
desima
*--
Ma
?
intanto
qual posto
tu
( dirai )
9
io nella citta
- Qualunque
potrai
se,
purch
ed onesto. Che
,
volendo giole
varle
di
la
che vantaggio
fede
?
sarai tu
perduta
1'
onestade e
XXXIL
Ti vien o
egli anteposto
neh" esser
,
preso a
Se
se
mali
non
ti
dolga
far
1'
esserne
rimasto privo
Sovvengati che
senza
lo stesso
maCon-
no
tu
al
paro
di lui
ciossiach
come pu
quenta
le altrui porte,
,
quanto chi
le frequenta?
?
Chi
non accompagna
loda
,
chi
non
ven.
Ingiusto
sei
dunque
si
e in-
contentabile
se
dono
via
lo
.
quelle cose
pretendi
la lattuga
,
averle per
?
niente
,
Or
pila
quanto Vendesi
Pon ghiaino
1'
un obo,
Se alcuno dunque
,
mettendo fuor
obolo
,
gliasi la lattuga
tu, non
ispendendolo
non
prendi
non
pensarti d'aver
manco
,
di lui
poich,
hai dato
come
1'
quegli,
.
ha
la
lattuga
cos tu
non
.
obolo
Nel modo
?
stesso qui
va
1'
affare
Tu
.la
non
fosti
convitato
all'
invitatore quan,
to
si
vende
.
la
vende
quanto
per servit
Paga dunque
s'
ella fa
per
te
costa
Ma
tri
se* in-
gordo e scemo
Per
la
pensamento
chi
Si che lo hai
non volevi, n
soffertone
XXXIII.
Lo
intendimento della
cose
.
natura pu co-
noscersi da quelle
siamo
il
a vicenda indifferenti
Per esempio
tazza
.
quando
ti
ser-
subito
vien detto:
uno dei
soliti
accidenti
si
Apprendi
la tua
,
di qui
adunesser
romper
dei
pur
1'
esemo la
.
pio a cose
maggiori
morto
altrui
figlio
il
moglie
Ciascun
dice
umana
il
cosa
morire
o
la
Ma
Or
ad
figlio
!
mo!
glie propria
ei
sclama subito
oim
si
me
infelice
ricordasse
come
siamo
altri
nelT udire
la
stessa
cosa
accaduta
si
pianta
la
il
un
bersaglio per
del
cos nel
mondo
natura
male non
esiste
Se alcuno mettesse
,
e di dar tu stesso
chicchessia
si
?
1'
animo
tuo
e
5
conturbi
di questo poi
non
gli
ti
vergogni
Di
i
cia-
antecedenti e
con,
e cos preparato
mettivi
,
mano
Se no
tu la imprenderai
con ardore
,
conseguenze
ti
poscia
XXXV. Vorresti ne' giuochi Olimpici riportar la vitE anch' io per g' Iddi la vorrei che troptoria Ma considera prima gli antecedenti e po bella
?
;
.
conseguenti
d'
e mettiti quindi
all'
impresa
di
vita
>
Egli
,
t'
uopo osservare un
,
esatto tenor
mangia,
re sforzatamente
tarti
eserci-
forvoglia
in
ore
fisse ,
al
caldo
;
al
,
freddo
non bere
ve
,
darti
in bre-
in
mano
to al
medico
dappoi
scender
,
nel? agone
ed
ivi
mano
,
ora storcerti
talora
un calcagno
,
esser
vergheggiato
dopo
tutto
ci rimaner perdente
,
Considerato ben
,
tutto questo
se
ancor
_,
n' hai
ti
voglia
fetti
atleta e
combatti
gazzi
flauto
,
Altrimenti
muterai
,
alla
lottatori
,
ora
i
suonatori di
,
ora
gladiatori
.
indi
trombettieri
ora
rappresentano tragedie
poi gladiatore
,
atleta
quindi oratore
:
indi filosofo
,
daddo-
Vero poi
nulla
ma
quale scimmiotto
,
andrai concosa
amando una
all'
,
appo
at-
altra
perch non
ti
ponesti
impresa
dopo
tento
circostanziato
.
esame
taluni
:
ma
bens mattamente
filosofo
,
e freddamente e
Cosi
veggendo un
o
udendo
!
dir a
qualcuno
,
come ben
?
parla
Eu-
frate
chi
pu
i
com'
egli
disputare
vogliono an-
filosofi
,
XXXVI. O uomo
sia
1'
prima di
accingi
;
tutto
esamina qual
impresa a cui
.
t'
potr reggervi
Vuoi
l6
i
giuochi
cosce
,
o solo lottatore
le schiene
,
Riguarda
altri
.
le
tue braccia,
le
poich
ad una cosa
dandoti a
altri
ad un'
altra
Ti pensi
tu che
tali
esercizi potrai
bere
come prima
,
essere
schizzinoso
Ti bisogna
vegliare
faticare
da un ragazzetto
in tutto esser
e vedi
,
cambiar
calma
dell'
,
animo
la
la imperturbabilit
,
altrimenti
ti
avverti che,
tu
non
faccia
ora
filosofo
quindi retore
dappoi procurator di
:
la regolatrice e esteriori
applicarti
interno
all'
esterno
.
cio
tenere
il
uomo
vulgare
XXXVII.
porti
.
E
il
egli
padre
Vien ingiunto
,
il
prender cura
di lui,
sottometterglisi in tutto
,
il
sofferirlo se
con
parole maltratta
se percuote
la natura
Ma
.
un
cattivo pa-
dre
T' ha dunque
?
congiunto a un padre
buono
tello
?
No
ma
ad un genitore
T' ingiuria
,
il
fra-
ne contu
ma
in qual
modo
se tu
ti
portandoti seco
tura.
il
Imperocch
;
altri
non pu
offenderti
non
re-
vuoi
puterai
doveri
del vicino,
*7
ilei
cittadino
del generale
se a speculare
t'
avvez-
zerai le scambievoli
relazioni.
XXXVIII.
Della
piet
verso
l'
Numi
essi
sappi eh'
rette
principalissimo fondamento
aver d'
idee
tener cio eh' eglino esistano, che con bont e giustizia tutto
governino
te e
sommesso
Cos non
essi
in tutte le vicende e di
buon grado
n , co-
ad
esse
.
consiglio ordi,
nate
lagnerai
giammai
.
di loro
me
altro
da
Questo per in
col rinunziare
,
modo non
verr fatto se
non
alle cose
'1
bene e
'1
di
non conImpeche
le
fugge ed abborre, e
utili gli
Non
pu
dunque
possibile a chi
,
si
tiene
offeso,
goder
modo
ol-
danno
stesso
Quindi un
figlio
traggia
gli fa
paril
te di quelle cose
e quindi ancora
un contro
gli
,
1'
altro.
Per questo
il
agricoltore
,
bestemmia
sto
il
marinaio
la
per que-
moglie ed
8
i
figli
Poich dov'
studiasi di
utilit
quivi
le
ancora piet
onde chi
avversioni
regolare
proprie
brame ed
come
.
si
coltivar la piet
fici,
Quanto poi
alle
offerte delle
ai patrii riti,
il
faccia
suo potere
XXXIX. Quando
ten vai ad
un indovino, ramlui
V evento che tu
sei filosofo,
.
Se per
tu
la
ne sapevi la qualit
Poich, se
in
nostra bala ,
sia
n un bene n
all'oracolo,
non
arrecarvi
( altrimenti
accosterai
ma
va
colla
certezza
che
siasi,
indifferente e
poich
sta
in te
il
farne
buon uso
Con
sicuro ani-
mo
t'
appressa
dunque
agli
glieri,
e ricevendone
se
non
lo
ademp
Vanne poi
a consultar
1'
oracolo,
cui
come
tutto
Socrate vosi
il
esame
da
riferisce
altr'
verun'
arte
si
propo-
ne
Per
lo che,
quando s'abbia ad
la
affrontar
un pe-
ricolo per
sultar
1'
l'amico o per
s'
patria,
non
deesi con-
oracolo se
29
se
il
vaticinante
ti
dir
clic
segni sono
infausti,
un membro o
ti
dell' esilio
ma
la ragione
si
fa innanzi e
dee insieme
ricolo
.
coli'
amico o
il
pe-
che
l'
cacci
tempio colui,
.
quale
non aiut
una
XL.
un
carattere,
sempre mantenga.
lo pi
,
Di rado poi e
1'
occaparle-
porremo a conversare;
non
di
,
remo
tori
,
avvenga
,
non
gladia-
non
di giuochi
Circensi
non
d' atleti
non
:
di so-
cibi e
prattutto poi
le o
non parleremo
delle persone, o
.
con lodar-
con paragonarle
fra loro
il
XLII. Quando tu
possa
decenza
,
ma
il
,
se
ti
trovi
.
in
serba
silenzio
XLIII.
cose
,
Il
ridere
.
non
sia
molto
n sopra molte
n sconcio
XLIV. Ricusa
del tutto
:
il
giuramento
s'
egli
possibile
se
no
XLV. Fuor
schiva
casione
J ,
di
d andare a convito
si
e se
non incoral-
perocch quando
3o
cuno lordo
che
s'
_,
si
frega
pur an-
imbratti
di
XLVI. Nell'uso
trapassare
il
ci
che spetta
al
,
corpo non
nel bere
,
puro bisogno
nella casa
,
nel mangiare
.
nel vestire
ne' domestici
tutto
,
Quanto serve
.
a ostentazione e lusso
il
togli via
XLV1L Ti
nerei diletti
nati
serba puro
quant' possibile
da' ve-
prima
le
delle nozze, e,
:
secondo
leggi
,
ma non
esser molesto
;
altrimenti
facesse
rimbrottatore
n andar ad
XLVIII. Se alcuno
te
,
ti
rapporta che
dette
,
altri
sparla di
non
ti
ma
rispondi
egli
non sapeva
XLIX. Non
se talora
1'
mestieri
ti
il
frequentare
,
teatri
ma
occasione vi
porta
:
no badi quanto a
che accade
e cos
gridare
,
te stesso
,
accada
avrai
che solo
.
chi
vince
*.
non
,
disturbi
,
Astienti
poi
affatto
dal
;
dal
deridere
,
e uscito di l
fatto
,
non
di
quanto
nulla
giova
farti
migliore
fosti
ammiratore
L.
di
Non
,
intervenire n
:
amar
,
certuni
ma
andandovi
serba
il
.
decoro e
la
gravit
LI.
Avendo
si
massime
di
coloro che
dicon Grandi
3i
non
istarai
dubbioso
sul
come
governarti con.
a qualche
grande e po,
eh' ei
stara ritirato
,
che
cia
eh' ei
non
far di te conto
,
alcuno
e se
con-
che
avverr
questo
',
n dir mai
poich
eli'
fra te stesso
io
non meritava
cosa da
.
uomo
LUI. Schiva
nelle conversazioni
di
far
frequente
e
de' pe-
corsi
i
poich
,
se per te dolce
diletto
il
rammen-
tare
tuoi rischi
non ugual
arreca altrui lo
ascoltarli
le
altrui risa
,
modi
bassi e plebei
il
LV. Evvi
lo che
quando avvenga
,
correggi
;
se se
P occasione
no
,
il
comporta
zio
col silen-
almeno
col
rossore e con
t'
cera sdegnosa
incresce
.
da a
LVI
statti
Destandosi in
te
non
te
ti
strascini.
Sospendi
in-
la
medesimo qualche
mente ambi
,
dugio
Quindi richiama
ti
alla
tempi
e
1'
altro
32
in cui
,
dopo
il
godimento
.
conoscerai
1"
erra?
tu
e maledirai te stesso
questi contrapponi la
,
com-
quanto te
ne loderai
per venire
alle
Che
all'
se
1'
occasione
t'
apparir favorevole
lasciarti
5
pera
,
bada di non
sue dolcezze,
fa
vincere
alletta*
il
sue lusinghe
,
alle
a suoi
menti
ma
migliore
rap-
LY1I.
farsi
,
Quando
fai
non
osservi
.
bench
pi
sieno per
giudicarne diversamente
Poich
se quel
,
che
fai
male
fuggi di farlo
?
se
bene
perch
temi
g' ingiusti
biasimi altrui
LYIII.
Come
questa proposizione
si
giorno
e
ot-
l'altra: notte; se
timamente
ma
,
cosi
di ci che in
un convito
appresta
il
prendersi la
parte maggiore
convenevole quanto
del convito
si
,
al
corpo,
ma
quanto
vole
il
alla
comunanza
egli disdice.
non osservare
ci che
dee
ti
Qualora dun-
que
in
se'
rammenta d'aver
al
corpo
tra
cibi
ma
d'
.
osservar
ancora ci che
deesi a chi
ha convitato
a fare
LIX. Se prendi
alle tue forze
,
un personaggio superiore
che con vergogna
.
non ne
uscirai
LX. Come
un chiodo o
nel passeggiare
dallo storcerti
ti
un piede
cos
pur ba-
33
pale e governatrice
,
la
mente
di
,
che se in ciascuvi
con pi sicurezza
porrem mano
LXI.
lo
Il
corpo a ciascheduno
la
il
misura di quelpiede
,
eh' ei
dee possedere
.
come
misura
il
della scarpa
Stando
\
a questa
,
norma
ti
tu serberai
forza
giusto
confine
se la trapassi
:
sar
minare
come per un
pa
rai
;
precipizio
oltrepassi
che
se
,
il
la fa-
dorata
poi di porpora
,
poi ricamata
Ci che
.
non ha pi termine
i
LXIL Le femmine,
no subito
dagli
forniti
uomini corteggiate
si
e quindi veggen-
do
elle
riduce a piacere ad
essi-,
cominciano ad
speranze
.
te le loro
Sarebbe perci
d'
uopo
il
far
loro
nuli' altro
saranno
veramente onorate
adorne di modestia LXIII.
se
,
di verecondia
di
buon costume
il
indizio di piccola
mente
$
molto occunel
corpo
come
lungatrat-
mente
esercitarsi in
il
tenersi a sgravare
Tai cose
debbono
intorno
farsi
come
.
all'
animo
LXIV.
le
,
fatti
o con paro-
ti
rammenta
il
1'
che a
lui
richiedasi
Or non pu
il
essere
eh' egli
segua piuttosto
proprio.
Ma
se
s'
il
il
danno
in-
34
gamia
falsit,
.
non
che
,
ma
bens
tai
colui
ingannato
ti
Partendo dunque
da
principii
dolcemente
giatore
ruto
LXV.
t'
per
.
P una
il
del-
le quali
per
1'
altra
no
Se
fratello
oltraggia
$
non prender
il
la cosa dal
lato
dell' ingiu:
ria
che questo
lato
non maneggevole
ma
pi-
sieme
tabile
.
cresciuto
cos la
piglierai
dond'
por-
LXVI.
te
,
incoerente
il
dire
io io
.
son pi ricco di
son di te pi elo-
quente
dire
:
te
Pi coerente
le
il
io
sono di
te
pi ricco
y
dunque
mie posseste,
sono pi eloquente di
.
dunque
sei
il
mio
Ma
dir
tu
non
5
n possessione n discorso
LXVII. Lavasi
dir eh' ei
taluno prestamente?
altri
Non
eh
ei si
molto vino?
,
Non
tu
bee disordinatamente
il
ma
molto
Poich
sai
finch ignori
s'
ei fa
LXVIII. Non
lar
darti
mai nome
di filosofo, n par.
molto di precetti
Cos ad un
convito
non
dir
come
convenga mangiare,
ti
ma
mangia come
conviensi
35
cosi sbandi affatto
da so Y ostentazione
Venivano
al-
lui
li
raccomanconducea
!
:
ad
altri
filosofi
ed
egli stesso
ve
non curato
il
LX1X.
Pertanto
se fra idioti
,
taci
per lo pi
perch v' e
e se alcuno
ti
sai,
e tu a
inco->
ai
ci
non
ti
risenti, sappi
che l'opera
minciata
stori,
Le
pa-
mangiarono,
ma
den-
tro
latte
bene smaltendo
.
la pastura,
mandano
fuori lana e
ranti
cotti
precetti,
ma
ben
digeriti
LXX.
no
il
Se
tieni in
,
tuo
,
corpo
non
bello di ci
e se bei
tu
,
acqua
bei acqua
fallo
Se vuoi
ammirato
Ma
boc-
LXXI. Condizione
non
aspettar
dall' esterne
e carattere dell'
uom
del
vulgare
s stesso,
ma
:
Stato e
carattere
filosofo
LXXII. Segni
egli
non
bia-
lagna,
egli
niuno
fosse
36
o sapesse qualcosa
ostacoli,
il
.
Quando
non
incontra
imbarazzi ed
ne accagiona
se ripreso,
se stesso,
si
loda
difende
comportasi coil
me un
stato
proprio
prima che
,
bene
ristabilito
si
brama
trasferisce
1'
mo-
dera in tutto
g'
impeti
dell'
:
animo
in
d' esser
tenuto
sta in
stolido e ignorante
non cura
una parola,
come
contro
un nemico e
LXXIII. Se
pere spiegare
i
vantasi alcuno
libri di
d'
,
Crisippo
se
che
boriarsi.
.
Ma
io,
natura e seguirla
inter.
Ma
.
5
non comprendo
sitore
.
suoi scritti
ha di pregevole
Trovato
precetti
il
e questo
solo
il
Ma
?
se
am-
miro
la sola spiegazione,
non un grammatico
che invece d'
in
cambio
un
filosofo
Se non
Omero
quando alcuno mi
arrossirmi
di
spiegami Crisippo
dovr
e
simili
concordi
alle
LXXIV.
Statti
forte in
tutti
em-
37
piota
:
non
rivoltarti
te,
LXXV.
niuna parte
sti
Fino a quando
eli'
differirai
,
dunque non
d' intra-
prendere ci
i
il
meglio
e di
trasgredire in
le
massime
altro
e t'applicasti.
cui arrivo tu
?
Qual
al
vai riserbando la
se'
stesso
Gi non
vivi
pi giovinetto,
ma uomo
fatto
Se
dunque
proposito a proposito, e
bilisci
fai
un giorno appo
}
,
l'altro sta-
per badare a
,
te stesso
senz avvedertene tu
non
profitto alcuno
.
uomo
alla
rai
Risolvi
dunque
di vivere
gi
perfezione
e quanto par;
meglio
sia
per te legge
inviolabile
e se
ti
gloriosa o
disonorevole
sovvengati
che allora
il
tempo
;
di
combattere
che
sei
_,
nell'
Olimpica arena
che pi
,
non un
o
lice indugiare
per
solo
arrendimento
,
proftto gi fatto
.
si
perde,
al contrario
,
si
conserva
Cos
,
nossi
dando fuorch
Socrate
,
dei
di
divenir Socrate.
LXXVI.
Il
della
fi-
losofia quello
come sarebbe
Il
si
secondo
ri-
sguarda le prove,
come
perch non
debba men-
38
tire
.
le sia
prove
dicasi
dimostrata
-,
che
dimostrazione
,
che
sia
conseguenza
obiezione
verit
falsit
Il
condo
rio e
e questo per lo
ci
primo
Ma
:
il
pi necessa
il
dove
dobbiamo
a
solo riposare
primo
rovescio
molto
ci
esercitutta
affatto
il
primo
il
Quindi
di pro-
siam mentitori
vare che non
e poi
abbiam pronto
.
modo
si
dee mentire
LXXVII.
porgi
questa preghiera
Pur
seguirvi io dovrei
LXXVIIL
Saggio ed
instrutto
la fronte
LXXIX-
parole di Socrate )
tone, cosi sia.
Anito e
Melito
.
possono
uccidermi
ALCUNE
SENTENZE DI EPITTETO
TRATTE DALLO STOBEO
CAPITOLO
I.
Riicerca a
viver felice
:
te stesso
arricchire o
se
ci
non
un bene
felice
,
Ma
se vuoi viver
un bene
ed in tua facolt:
imperocch
un tempo
IL
dalla fortuna 5
ma
la vita felice
dal? animo
Come
se
un
aspide o
,
uno
non
ami
gi n
li
la materia,
ri
;
ma
,
per
natura
gli odii
ed abbor-
cos
pure
vedendo
la
non
la
lasciarti
abbagliare
da quella magnificenza
ma
.
Se tu
Persiani
nel
non brameresti
felice-
far tua
dimora in Grecia
la vita
.
ma
primo paese
,
mente passar
Perch dunque
nato nella p-
4o
verta
,
cerchi arricchire
, 9
non
piuttosto
in quella
rimanendo
esser
felice
esser
,
sano
che
;
voltolandosi in
cos
un
bello
e grande
esser
malato
,
meglio
ristringen-
viver tranquillo
che in una
V.
che
Non
gi la povert
:
ma
la
cupidigia quella
ci attrista
non
s
ci dal
timore
ma
uso
della
,
ragione
Questa
n avrai cupidigia
lagnerai
.
n della povert
ti
VI.
Il
.
viver bene
diverso
dalla
mente
ordine
l'
Il
primo vien
temperanza
:
dal
buon
il
secondo , dal-
intemperanza
dal lusso
e del
al
decoro
,
Al primo
secondo
,
biasimo ed onta
d' esser
bene
non cercare
chie spese
VII.
voli
,
Le
contese e le
liti
ma sommamente
mano
;
,
chiere in
poich un imbriaco
non insegner
mai ad un sobrio
imbriaco
Vili.
cos
il
.
Come
1'
la
fortuna
un reo vincolo
Chi ha
;
del corpo
le
vizio dell'
animo
sciolte
membra
le
e legata
anima
servo
,
e chi
.
ha legate
mem-
libero
4>
IX.
tore
,
Como
il
lupo slmile
e
'1
al
cane
cos
1'
adula-
Y adultero
parassito rassomigliano
,
all'
ami-
co
ni
invece di ca.
da guardia
non
ti
X. Conviene
sole cose che
si
stender le
gambe
.
e le speranze alle
possono valicare
ai
XI.
I corvi
guastano
$
cadaveri
gli
gli
occhi quando
gli
.
a nulla pi servono
ma
adulatori guastano
dell' intelletto
gli
occhi
Non
troppo ardita
1'
anima che
.
il
cor-
po
XIV. La
che
perocch
pi da desiderarsi
le ricchezze
pericolose a chi
non ha senno
'
Im,
la
quanto pi uno
do pu
saziar la
,
Niuno amiami-
co di danaro
di piacere o di
,
insieme
co degli uomini
ma
il
solo
,
amico
onesto bens
vorresti
adorno e carico
d'
restar
sommerso
cos ancora
non bramare
,
dimorando
oppresso
in
una casa
stra-
grande e sontuosa
pensieri
.
esservi
da tempestosi
XVI.
all'
Invitati
ad un pranzo
,
noi
se
ci
serviamo di
talch
uno chiedesse
si
fortini
egli
eppur noi
cose che
chiediamo in questo
mondo
agli
Dei
le
42
non
ci
danno
ci
hanno date.
XVII. Sono
grandemente
si
gon.
Io valgo pi di te
sessioni e tu
ti
dice uno
di
:
muori
altro
i
fame
Un
.
altro dice
io
;
sono
al-
consolare
tro
:
un
ho
:
ed
io vicario
o prefetto
il
un
ed
io
capelli ricciuti
Ma
cavallo
non
di-
ce
al cavallo
io son miglior
di te
perch ho molto
da mangiare
se;
gli
ma
per questo
tutti
che sono di
te
pi veloce
cos
animali
L'
uomo
?
solo
talch
,
bisogna badare
capelli
sue vesti
XVIII.
e
i
I vigorosi di
gli
ardori
geli
e cos
animo ben
troppa al-
disposto
sopportano Y
la tristezza
la
XIX. Come
lutato
cos tu
il
sole
non
aspetta
per nascere
pre sa-
ghiere o incantesimi,
;
ma
tosto splende e
da
tutti
ma
,
spontaneamen-
tue
grazie
e sarai
come
il
sole
amato
XX.
coloro
di
i
debbono
esser
:
ammoniti
sieno capaci
pudore e di vergogna
incorreggibile
.
43
XXI. Nlun
strare ci
a'
eli'
il
perocch
tirarsi
indietro dal
ben amminiil
lasciarlo
malvagi.
da
stolto
il
mal
consultare sopra
non
gi
adulare
utile
;
questi
a'
potenti
essi
e imi,
tando P ombre
quanto
dicono
si
conformano
XXIII. Agli
stolti il
.
tempo
ai saggi la
ragione to-
XXIV.
l'
come
del-
autunno
quando vengono
chi
si
XXV. A
ANNOTAZIONI
AL MANUALE DI EP1TTETO
CAP.
Dell'
I.
T
-*:
cio quanto
rivolgiamo
,
animo o adoperiamo
male
,
col
ministero del
corpo o
sia
Lene,
sia
da morbo
,
da esterna
violenza
spinto
in tal
caso
,
quello
che facciamo
uel delirio
,
come avvien
il
Non
sono in nostro
,
arbitrio
corpo
ec.
Se
il
cor-
po
,
,
le dignit fossero
,
in nostro po-
tere
te
,
chi
chi
non riputato
e poten-
chi
le cose
posto in
noi
come P amore
nostre
di tali cose
la
ed esserci impossibile
.
il
privazione
Ma ,
ripiglierauno
gli
non
forse
si
cose ora
perdano
ora
conseguir-
si?
sar da saggio e da
e
buono
contrastare
invano colla
natura
accrescersi
buona non
po
l'assuetudine
fine
spuntano
dardi
del dolore
vorrremo pel
natura
ci
medesimo usar
la ragione
che
pur
la slessa
ha dato ?
le cose
.
CAP. V. Soltanto
che dipendono
opposte
alla natura
di
quelle
da
noi
Avendo
1'
opinione,
appetito
il
deside-
rio ec. qui per cose opposte alla natura di esse, intende le false opinioni
,
46
CAP.
VII. e
rivolgila
alle cose opposte
.
alla natura di
da
noi
chiaramente
.
come
il
Volilo osserva
,
se avesse
detto
rivolgi
1'
poich
come
uso
,
odio
cos
pure
si
regolerai
1'
secondo
na-
ragione
non
appetito
.
o la po-
CAP.
XII.
Che
ec K
bada
di
non dilungarti
al punto,
te-
Quanto pi
-
1'
uomo
avvicinasi
cio morire
.
in tanto pi
ner occupato
1'
animo
CAP.
XIII.
L'
esser
non del proponimento dell'animo. Ma se io mi propongo di far viaggio, l' infermit del mio piede, massime se non ho vettura,
non
i
ella
un
ostacolo al
mio disegno
Se bene intendi
ti
e segui
proporrai
un viaggio
e certo
1'
chiunque non
stolto ,
ben comprende
bre mi trae
telletto ?
esser
meglio tener
essere tormentato.
-~
Ma
la feb-
Com'
si
io
non pretendo
e
che un cadavere
muova
cammini
cos
nemmen
fccia
pretendo
1'
quando pi non
hai
come avviene in certe malattie Io vo' che tu pu farsi allorch si ha una ferma volont ,
quanto,
gi
ma non
.
de' piaceri
CAP. XIX.
non
cio
il
basta che tu
.
nou
conseguire
.
CAP. XXI.
solente} ulique
,
e divini
erano e con
nome chiamati
Qua/n
In-
dice
il
Volilo, et imperite.
enirn infinito
Divini.
47
CAP. XXIII. qual
rettore
,
e piaciuto al
la
poeta
maestro
ec.
ma
quan-
do
si
poeta
ne abbiav.
mo
Qui
ce.
gli
il
v.
797.
A citar,
028
CAP. XXX. Se
gloria
fo se
t'
avverr
il
;
giammai di
volgerti al di fuori
,
Condanna Epitteto
,
la
il
vanaliloso,
ostentazione
e vuole
i
dice 11 Volfio
ebe
ne
stia raccolto
dentro
il
coscienza
come una
chiocciola entro
bilisca e reputi
amplissimo
,
propria virt
;
Ne
,
te
queesiveris extra
ed Orazio
par-
dice
,
.
et
mea
Intende
si
me
involvo
la via, ed iofarollo
prosi
scellerate
.
laonde
uomo dabbene disprezzare CAP. XXXIV. Come non si pianta un bersaglio per isfallirlo , co nel mondo la natura del male non esiste Questo
debbono
dall'
.
Vedi
ci che
ne peusa
il
Volfio nelle
go ragionamento
Io
in
breve
l'
intendo
,
cos
11
male probene
priamente non
esiste in
Il
questo senso
,
ne
1'
autore
bersaglio
al quale
1'
uom mira
un
dee
.
il
ed
stato posto
da Dio
Nello
,
sfallire
ste ci
1'
uomo
solo
incolpar
so
medesimo
erano
e
il
un
cattivo saettatore
CAP. XXXVI.
la lolla,
.
giuochi.
il
Questi
il
il
disco,
corso
salto
CAP.
cuna
:
la-
ma
altre sta, la
comparagiusta
.
non troppo
e di
uso
talora di similitudini
parabole
senza curarsi eh' esse fossero sempre naturali e per ogui verso
48
adattate al suggetto di cui parlavano. Inoltre solevano gli Stoici
,
secondoch
il
Casauhono
osserva
trarre
le
similitudini
i
comuni
pi
loro
ed essendo
,
la
pai-te di
loro studiosissimi
di
una
dialettica
,
non
certe arguzie
alle quali
erano avvezzi
il
Le proposizioni
sepa,
ed
1'
Vedi
il
avverr che
alti e
sieno
le lue
si
che
veramente oscuro
e
italiani
.
meno
:
Uno
imprenderai
assentirai
.
.
le
immae
.
ad
altri
Qui non
:
alcuno
t'
per
quanto mi
pare
Un
,
altro
cos
usando
apparenze per
Salvini
,
certe
ad
consenso
Il
la
:
cui
traduzio-
ne ho ultimamente veduta e
considtala
dice
Cos accadr
,
te
e consentire
ad
altri.
,
Dimaudo
nulla
e se possibile di capire
CAP. LXX. ad abbracciar le statue ( nel gran gelo per esser ammiralo per ) Le parole fra parentesi sonosi aggiunte chiarezza in questo luogo, come pure in qualche altro, e man.
Esso ha solamente
,
non abbracciar
le
pi
assai per
,
ostentazione che
filosofi
alcuni
boriosi
LA TAVOLA
DI
CEDETE
PREFAZIONE
A,
d
?io
gravi insegnamenti
una
Cebete
Non
fu
scolaro di Socrate
V esari,
e sarebbe
come
ma
delV operetta
da me recata
vole',
i
nostro
volgare
Piacque
utile al dilette,
nelle quali
erano
rappresentati
d' esempio
j
in
un azione
e
Tale
a cagion
>
vent
dopo
lui
descrissero
Senofonte
a Scipione
ne fece
il
Sogno
di
52
che hanno
alle
latine
brevi
le
due
de
al bivio
il
Sogno
di
Scipione
Un
altra via prese Cebete , quantunque po di giovar dilettando sia lo stesso . Finse egli un quadro, nel quale le principali vilo sco-
cende delV
umana
modo
cano
che
mostrano come
,
mentre
vizj re-
to
all' uomo ogni genere di sciagure Nel tradurre quest'operetta mi sono servidelV edizione d? Amsterdam del 1708 ,
dove unita
ad
,
e alle sentenze
no monostiche
quella del
Ho
pero consultato
ancora
1670 di
Latino
Leiden
ed
colle annotazioni di
varj
,
Altri
Amsterdam V aveva gi
?
tradotta
lingue
in
in Lt aliano
e in altre
in lingua
Araba ,
il
la quale ha in fine
;
quale
s' i-
gnora
se
traduttore avesse un
codice di-
quelV aggiun-
53
ad ora
mi son
co-
due
sole
ve-
Ho
dulgenza altrui; e se
rit nel giudicare chi
qualche seve,
mi ha preceduto
non
V
zi
otterrei
si d!
Esiodo
che
:
il
tradusse cos
Diro
solamente
stile
che
originale
scritto
con certo
semplice
,
naturale
conciso
si
pieno di grazia
viene* Chi
come a un dialogo
le
,
con-
stempera
,
sue
e
espressioni
con
molte parole
le
snerva
fa
loro
cangiar
nella
mia
ma
,
riuscito
Tu
pero
il
benigno leggitore 9
accogli cortesesii
mente
questo
buon desiderio,
contento
di
LA TAVOLA
DI
CEDETE
JL
aleggiavamo
nel sacrato
di
.
Saturno
pi e dialtre
Era
,
fra
1'
una
in cui
rappresentante
non
Non
ci
pareva una
to
,
citt,
non un accampamento 5
aveva dentro
:
ma un
,
ricin-
che
,
altri
1'
due ne minore
a s
maggior
porla,
Y uno
e
altro
e nel
si
Dentro
moltitudine di donne
all'
ingres-
so dell' atrio
primo un vecchio
alla
in atto di
.
comandare
alcuna cosa
turba
che
entrava
Restando noi
di quel strano,
star
alla significazione
l
un
certo vecchio
,
presente
non
,
disse
o forestieri
ci
che vi
\
accade
di
cos
gi un'obla-
zione cittadinesca
forestiero,
ma
gran
nom
56
stltuti
di
fatti
ed in parole
pittura
la
Io allora
?
domandai
forse lo conosci
tu di veduta
egli
,
E
,
lo tenni in
molto tempo
Ime di
udito
,
Y ho ragionare
,
Per Giove
dunque
affare
sia
gli dissi
5
raccontacela
se
grande
Non
-
ricuso
o stranieri
la
ma uopo
Che
,
prima,
E
no
y
quale
,
gli
dissi
se porrete
men-
e le intenderete
,
prudenti sarete e
,
se
stolti
infelici
malvagi
ignoranti
.
divenendo
ch
il
sciagurata
,
Poi-
racconto simile
agli
enigma
l'
che
la
Sfinge
.
proponeva
salvo
,
uomini
Se alcuno
,
intendeva
era
lei
.
ma non
:
intendendolo
era
morto
da
Cosi qui
perch
vi
si
,
la stoltezza
Sfinge
all'
uomo
.
Oscuramente
Ove
trat-
non intenda
non
un
to
come
a coloro accadeva
;
rati
morivano
ma
vien
,
meno
poco a poco
in tutta
,
che condannati
.
al supplizio
.
sono
al carcerier consegnati
,
Al contrario
,
ove alcusalva
5
,
no T intenda
muore
la
stoltezza
ed
il
ei
si
corso de giorni
Attendete dunque
in quale
capite bene
ci
Oh
,'
Erse la
cole
gran desiderio
hai tu posti
5?
Cosa cos
di
tosto
il
,
Ella
cos
veramente
-*
Io allora
,
e noi ascolteremo
*-
attentamente
giacch
,
tale
guiderdone
,
e ste-
sala
alla pittura
vedete
disse quel
,
ricinto
Lo
si
,
vediamo
Sappiate in prima
.
chiama Vita
di quelli
la
alla
porta
il
vecchio
che
sta
mano
si
mentre
coli' altra
chiama Ge-
nio dee
via
>
farsi
in vita
e mostra
qual
qual
salvezza
,
Or
comanda
tu
,
egli
che seguano
ed in qual
modo
Vedi
un
dov' entra la
finto volto
turba
,
e assisa
di lusinghevo--
Lo vedo.
j
Or
chi ella
gli dissi
tutti
Ed
gli
egli replic
si
chia-
ma
Fallacia
che
?
uomini disvia
,
E
*-
che
fa poscia costei
quelli
da bere certa
questa bevanda
sua
?
molto
,
efficace
bevanda
Che
?
Errore
Ignoranza
--
poi
er,
Bevuto ci
rore
,
Beono
;
tutti
o no
Non
si
Tutti
egli
disse
ma
?
qual pi
qual
meno
vedi
poi
dentro
della porta
una
ve,
Le
do
Queste
.
nominano Opinioni
Cupidit
1'
Volutt
costoro
,
Come prima
e a ciascuno
entrata la turba
si
assaltati
no
Ma
dove
li
conducono
Alcune
egli dis-
58
se
,
a salvarsi
,
altre a
perire per
la
Fallacia
buon uomo
Eppure
tutte
,
O dicendo
!
ottimo luogo
.
li
con-
durranno
e ad una
comoda
vita e felice
Costoro
Fallacia
sia
la
vera strada
siccome scorgi
,
Vedi tu ancora
quelli
che
ac-
prima entrano
cennano
?
come
si
,
aggirano dovunque
risposi
.
elle
Lo
vedo
Ma
,
chi
quella
donna
_,
e sta
sopra
Si
Ed
tres
ma
Che
,
fa costei
Si aggira da
,
ogni parte,
a tal altro
egli disse
le
dona
le ritoglie
novellamente
a coloro
cui gi le diede
.
e le d ad altri a caso
e instabilmente
Onde
1'
qual questo ?
domandai
dono
Lo
stare
?
Ma
che signiil
fica ci
Che non
.
sicuro
la
n stabile
che da
acerbe
sta
lei
viene
Per
,
le perdite
,
ove
altri
Or
,
quee co-
gran turba
si
che
le sta
?
intorno
che vuole
me
rati
chiaman costoro
e
chiede ciascuno
tutti
,
ci
via
-,
ma
un aspetto medesimo
si
godano
?
mentre
Quelli
,
attapinano
si
altri
ten-
dendo
ridere
,
le
mani
che gioir
vedono e
al-
sono coloro
5c,
cuna cosa
Gli
altri
,
Or
,
questi la
poi
quali
,
si
le
mani
sti
i
son quelli
doni suoi
e que-
la
suoi
riceve
,
e chi
li
perde ne piange
si
replic
?
reputan beni -
,
quali sono
re-
gloria, nobilt
fgliuolanza,
domimi,
queste
-r
e (piante
sono
cose
In
qnal
disse
alla
modo
,
tai
Di
ci, egli
parleremo poi
spiegazione
della favola
:
Sia pur
cos
,
gli
risposi
Ed
come
Esse
,
egli
passata
,
questa
li
porta
vedi
tu
un
ile
don-
ornate,
le
baldracche .costumano
S certa,
mente
si
Avarizia
esse
l ?
Adulazione
A
li
Appostano
,
quelli,
e da fatiche scabra e
da molestie
,
que
si
lascia
persuadere
ed
entra
gli
finch
il
sol-
Ma
s'
poi
non
cos
Perch
quando
,
ritorni
in s
non ha gustato
ed
offeso.
ma
la
fu
e consunto
Per
qual
cosa
dopo che
,
tutto
ha consumato quanto
quelle
dalla for-
tuna ottenne
costretto di servir
e vivere
donne
tutto sofferire,
ne
far ci
60
giuri e tradimenti e
altre
,
somiglievoli cose
Quando
manca
?
loro tutto
si
consegnano
alla
Pena
,
Qual'
Vedi
dietro
broso
Non
,
si
vedono
?
altres
sordide
pezzenti
Le
vedo
Di queste
flagello
,
dunchia-
que
egli riprese
una che ha
l'
si
ma
Pena
Afflizione
,
altra
che tiene
strappa
i
il
capo
,
fralle
ginocchia
--
quella che
,
si
capelli
Ambascia
E
,
quest' altro
,
che
,
appresso
brutto e macilento
nudo
quella
che in ci
,
somiglia a lui
essi
?
deforme anch'
,
essa e sparuta
chi son
.
Il
Pianto
e la sua
sorella
,
Disperazione
-vive
,
costoro
:
dunque
e
si
consegna
in
con loro
in
tormenti
dopo qui
Infelicit
,
,
nel-
la casa dell'
dove
la restante vita
se
pure in
non
si
abbatta per
?
sorte la
lui
s'
Penitenza
~ E
--
Se in
,
incontra la Penitenza
lo
toglie dai
mali
Cupidit
nel
che
alla
Vera Istruzione
che
?
l'
lo
conducano
tempo
stesso
altra
alla
Falsa Istruzione
,
lo richiama
E
,
allora
Se
alla
continu
1'
Opinione
,
egli accoglie
lei
che guida
Vera
se
Istituzione
da
per tutto
no
di
nuovo
!
disviato dalla
to
Falsa Opinione
Oh
Ercole
quan-
zione qua?
cinto
?
gli
domandai
certamente
6i
ricnto
una donna
che
mogli
desta
La vedo
Costei
dunque
.
il
volgo e
ma
salvezza
quando
alla
Vera
venire
altra via
che a
lei
conduca
,
forse
rispo-
se
Quelli uomini
al ricinto chi
sono
Sono
replic
gli
amanti
della
Falsa Istruzione
che ingannati
si
credono di
?
conversar colla
Vera
E
,
come
si
,
chiamano
cri-
Alcuni poeti
tici
_,
altri oratori
,
dialettici
musici , aritme,
geometri
astrologi
edonic
peripatetici
tici
Chi sono or
,
quelle
vedono intorno
dicesti
?
simili a quelle
fra le quali
essere
V Intemperanza
le
nel
Sono appunto
?
stes;
Entrano
per
,
qui
pure
S v' entrano
ricinto
di
le
rado
non come
primo
,
opinioni
altres ?
essi
1'
certamente
,
perch tuttavia
rimane in
vettero
,
la
bevanda
,
Ignoranza
pur
la
,
Stoltezza,
la
ne
si
Opinione
rima-
nente malvagit
finche rigettata la
,
Falsa
la
Istituzione,
non
beano
purgante be-
vanda di queste
hanno
di reo,
.
e le Opinioni e
Ignoranza
e ogni altro
3
male
In
che rimanendi
il
liberati
ed a cagione
questi
meno
in
essi
62
ra;ile
Qu.il'
dunque
gli
domandai
la
via
che
mena
alla
Fera
Istruzione?
,
Ed
egli rispose:
,
Vedi
dove
niiino abita
ma
apparisce
deserto? -la,
Lo vedo Vedi
ma
tale
assai
sua
aspra
si
scorge e pietrosa?
egli
:
E
f
molto
le
i
risposi
Ed
Vedi ancora un
salita
,
col-
alto
lati
,
con
una angustissima
?
ha precipizj profondi
riprese
,
sta
la
via
Istruzione
--
Molto
difficile
:
questa
l in
via
alto
escla-
mai
no?
le
Ed
egli
soggiunse
,
E
e
vedi
tu
quella roccia
grande
alta
tutta
dirupata intor-
La vedo
,
E
e
sulla roccia
,
della persona
ben composte
te colla
Qual'
mano offrono aiuto ? Le vedo risposi nome loro ? Continenza 1' una e il
,
altra
Pazienza
,
e
si
sono sorelle
di
_,
Ma
la
si
perch
?
replicai
stendono
,
buon grado
coloro
mano
tema
Esortano
egli rispose
,
che
appressa,
no
a far cuore
e a
non
restarsi
,
per
che
poco
ancora
sentiero
debbon
durare
buon
cia
,
Ma
,
quando
?
son
come
poi
salgono
imperciocch
l
li
non
desse
se
,
vedo
che
.
strada
veruna
che
metta
,
poco
Son
e su
,
traggono a
In-
di
la
li
esortano
posarsi
,
dopo
dan loro
alla
Forza
e la Fiducia
li
promettendo che
,
fe-
ra Istruzione
condurranno
mostrali
loro la
61
via
quanto bella
,
piana
_,
ed agevole
e scevra
da
ogni male
tu
come
a
tu
,
vedi
Cosi pare
a e
Vedi
ancora
soggiunse
foggia
?
dinanzi
di
quel
tutto
bosco
un
luogo
per zo
bello
prato
splendente
in
molta luce
al
?
tu
certamente
altro
.
~ E
,
mez-
prato
vedi
un
ricinto
e un' altra
?
porta
le
Cos
appunto
de' beati
tutte
L' abitazione
Firtii
,
diss'
,
egli
perch
qui
stanno
quante
e la Felicit
Oh
egli
,
come
tosto
:
bello
esclamai questo
alla
luogo
Ed
Non
vedi tu
di
grave
veste
,
aspetto e di
mezza
vestita di
semplice
ornamento
affatto scevra ?
,
Sta ella
non
gi sopra'
,
un
sasso ri tondo
ma
sono
bens
quadrato e stabile
lei
,
ed
altre
due donne
Cos sembra
$
con
figlie
,
1'
la
Quel-
la
che
nel
mezzo
Istruzione
Verit
perch
?
,
e la Persuasione son le
gli
altre
due
Ma
quadrato
domandai
,
sta
sopra
,
un
sasso
In
contrassegno
rispose
lei
,
la
stra-
da
chi
che mena a
li
sono
ella
riceve
Or
,
che
1'
dona
cia
egli disse
e
?
Imperturbabilit
La E
,
Fiduqueste
acerbo
questi
!
doni son
cinto
?
La scienza di non soffrir mai ~ Per verit io dissi che bei Ma perch sta cos fuori del ri,
Per curare
quelli
che vengono
dar
loro bere
sono purgati
ci
?
g'
.
~ Come
,
io ripresi
Non
intendo
Intenderai
repli-
64
co
egli
.
Ci avviene nel
modo
,
stesso
che
se al-
presentatosi al
meditutto
questi
,
lirebbe in forze
ed
in
salute
Ma
se
,
il
malato
non ubbidisse
tendo
alle
mediche
prescrizioni
a gran ra--
In-
io
,
dissi
~ Ed
altri
egli
continu
Nel modo
,
medesimo
gli
ove
questa
da
,
bere
V operatrice
bevanda
tutti
,
purgarlo
prima
e cacciarne fuori
mali
che venen,
do aveva
quali
son
essi ?
L' Ignoranza
,
dalla Fallacia
,
e
l'
1'
arrogan,
la
,
Cupidit
di che
si
V Intemperanza
Ira
Y Ava-
rizia
Ma
,
dopo che
rispose
,
purgato
dove lo manda
e alle altre
--
Dentro
alla
Scienza
Firtu
Quali
son elleno?
Non
a
,
donne
belle
vedersi
modeste
,
vestite
d'
una
gonna semplice
non sontuosa
artifizio
si
,
e inoltre
non acaltre ?
siccome
?
Le vedo
risposi
,
Come
,
chiamano
e
1'
La
[pri-
ma
Scienza
,
egli
replic
altre
,
Fortezza
,
Giustizia
beralit
relle sue
,
Probit
Temperanza
,
Modestia
,
Li-
Continenza
Mansuetudine
!
sono so-
Oh
alle
bellissime
!
dissi
oh
,
quali
abbiamo
grandi speranze
soggiunse
se intenderete
bene
ci
ed
Certo vi
otter-
adopreremo
,
Dunque
esse
rete salvezza
Ed
io
quando
V han-
65
no ricevuto
-,
dove
il
conducono
Dalla
madre
chi
ella?
?
La Felicit,
tu
rispose
,
Ma
i
qual'
costei
Vedi
quella via
che mette
ricin-
a quell' altura
ti ?
la quale la rcca di
tutti
---
La vedo
,
quella
donna
di
mezza
et
avvenente
che
al vestibolo siede
no
come
e
d*
non con
una
fiorita
ed egregiamente
Cos
corona incoronata?
Essa la Felicit
,
alcuno
gli
,
domandai
,
che fa
ella ?
incorona
,
rispose
che ha grande
e sicura efficacia, e
altre Vir-
t tutte altres,
come
vincitore di grandissimi
comegli
?
battimenti.
gli! chiesi
Ma
quali
combattimenti
,
vinse
e
,
che
Grandissimi
dianzi
lo
replic
grandissi-
me
vano
fiere
,
divoravano
servit
.
lo
strazia-
lo
,
riducevano
in
Tutte
queste
egli vinse
e cacci lungi
-,
da
padrone facen,
dosi di s stesso
come
,
prima
egli a loro
?
E
l'
quali son
queste
fiere
di
che tu parli
lo
ti
poich
ho gran
desiderio di
saper-
Primamente
fiere
1'
sembrano
coteste
E
,
pessime a dir
vero
risposi
Poi
Afflizione
,
il
Pianto
V Avarizia,
.
Y Intemperanza
egli signoreggia
,
e tutte
altre
,
Iniquit
Su
,
tutte
e non ne
chiare geste
siccome prima
,
signo-
reggiato
Oh
!
esclamai
ed oh bel.
lissima vittoria
la virt della
Ma
Qual'
,
corona
?
di che
siccome
,
dicesti
egli
viene fregiato
Beatrice virt
o giovinetto
4
Im-
EpUteto
66
perciocch quando egli n' inghirlandato
,
felice di;
!
venta
n pone in
altrui le
speranze
,
della felicit
ma Ma
Le
che
e
in s stesso
Oh
bella vittoria
,
che tu mi dici
che
fa egli
o dove
"va ?
prendono, ed
donde
ivi
venne da prima
,
gli
mostran coloro
stanno
come male
e sventuratamente vivano,
,
come
,
e vadano er,
rando
dall'
l'
quasi da nemici
chi
Intemperanza
,
chi
dall'
arroganza
ed
chi dal-
Avarizia
.
chi dalla
si
Vana Gloria
,
altri
da
altri
mali
e
N
,
da
fatti
disordini
stretti
scioglier
:
si
possono talch
salvino
e
il
vengan qui
ma
, ,
la via
il
comandamento
del
Genio
Rettamente tu
parli per
mio avviso
egli
Ma
mi rimane
il
oscura. Per
,
mostrano
luogo
donde
venne da prima?
,
~ Perch
,
sciuto ci
che
,
ivi
accade
l'
e nulla ne sapeva
1'
ma
,
stava
in
forse
e per
,
Ignoranza e per
Errore
di che
era
imbevuto
le
non erano,
ben
aonde mal
Ora per
viveva,
come
gli altri
che
,
si
trattengon col.
utile
,
acquistata la scienza di ci
che
come
passano
,
giorni travagliati
fa egli
E
va
?
che
o dove
Dove
vuole
,
rispose
Imperciocch ovunque
nell' antro Cori-
come
se stesse
ci.
Ed ovunque
,
egli
vada
perfetta sicurit
perch
tutti
accoglieran di
buon
grado siccome
medico
E
teme
non
le
pi
non
,
forse soffer
ra?
dall'
l'
No
non
Ambascia, non
,
Afflizione
,
non
dalla
dall'
Intemperanza
,
non
dal-
Avarizia
male
,
non
Povert
non da qualsivoglia
,
altro
tutte
ed
alle
,
cose
come
gli
quelli,
gli
che sono
stati
animali velenosi
agli
altri
,
con-
ha
il
contravveleno
Mi
:
bene
Ma dimmi
colle
,
anche questo
vengon dal
qualche
letizia
altri
rigettati
par
che
le
capo
.,
e sono da al-
cune donne
salvi
di
Quelli inghirlandati
ormai
stanno
presso
j
all'
Istruzione
quelli
lei
,
s'
allegrano
d' averla
conseguita
corona
e
alcuni rigettati da
,
tornano addietro
grami
altri
disanimati
dopo
esser
saliti
alla
Pazienza
tieri
male
agiati
sen-
E chi son quelle donne che li accompagnano Afflizioni Ambasce Disperazioni Igno~ minie ed Ignoranze Tutti mali dunque accompagnano io dissi Tutti veramente ove poi
?
,
,
li
68
ed
alla
Intemperanza
1*
non accagionan
,
s stessi
ma
l
,
tosto
biasimano
Istruzione
e quelli
,
che vanno
dicendo che
tristi
sono
e infelici
,
e sventurati
che
Quali cose
domandai
chiamano
beni?
Ed
dirla in
una parola
il
Perch
l'
core
stimano
l
?
maggior bene
,
E
,
,
l'
altre
donne
si
che di
vengono giulive
Opinioni
,
e ridenti
come
chia-
mano
all'
egli rispose
le quali
conducono
alle virt
,
Istruzione quelli
che
s'
incamminano
,
ai quali
annunciano
come
dentemente
alle virt.
?
io ripresi
5 ,
adito
Mai no
replic
Opinioni
l'
Scienza,
gli
,
a condurre
come
hai
le
navi
loro
nuovo peso
tutto
Ottimamen.
io risposi
ci hai
mi
spiegato
,
ci
Ma non
fare
anche
manifestato
,
che cosa a
,
ordina
il
Aver fidanza
egli rispose .
Laonde
,
Benissimo
,
io dissi
Ed
disse
,
egli
stendendo
mano
la
?
alla pittura
,
vedete
sta
dissi
quella
pietra
donna
rotonla
,
sopra
,
una
si
da
quale
test
che
chiama
Forche
tuna
a
la
vediamo
prestin
Comanda
fede
,
dunque
,
cos tei
non
ci
che
altri
ha
69
di
lei
ricevuto
non
creda
,
sicuro
stabile
lo consideri
come proprio
si
perch
niente
il
impedi,
sce
che
d'
lo
ritolga
ad
altri
dia
essendo
volte
solita
adoperare
in
si
questa
guisa
assai
dotol-
n disperino ove
ga
non
la garriscano
n
,
la
commendino
perch
ma
.
disavvedutamente ed a
come
,
gi vi dissi
Genio
che di quanto
ai cattivi
non
si
prendano
maravigliale
ti.
banchieri
,
rendano somiglian-
Gonciossiach questi
altrui
,
da
si
rallegrano
e lo guardano
come proprio
,
ma
poi
si
non ricordando
,
che ricevettero
restituito
si
.
il.
deposito a
stesso
condizione
prescrive
,
che fosse
Nel
modo
il
Genio che
si
rammentino
che
lo
che
dette
per renderlo
N
ed
questo solo
.
ina
ancora che
si
altri
aveva prima
,
doni suoi
prendano
ottenutili si
vada
qual
io
domandai
La
Quello
lei
che dal-
perverranno
salvi
~ Ma
utili
,
quale questo?
certo, e
cose
dono
che in gran
sian giunti a
fretta
fuggano presso di
e quando
dissi
quelle
donne
che gi
essere
7 V Intemperanza
e
e la
Volutt
di l partano tosto,
non credan
.
siano arrivati
lei
Qui
ci
si
e da
prendano
,
che vogliono
si
come
fardello
da
viaggi
e senza pi
i
rechino
alla
Vera
Istruzio,
ne
Questi sono
gli
e chi
non
dro
adempie o
.
non
g*
intende bene
perisce
miseramente
.
Se
vi fa d'
uopo
di far qualche
,
domanda
cosa
in,
potete farla
Bene, io
,
risposi
Che
dunque
prescrive
il
Genio
zione
sono
?
quali
,
altre discipline
le quali
quasi la forza di
altrove
il
un freno
affinch
,
non divaghino
,
si
Necessario forse
quale
dee recare
,
alla
Vera
Neper
cessario
no
ma
bens vantaggioso
Siffatte cose
~ Tu
dunque
che non
?
sono
utili
uomini
tali
.
venir
Pure quelle
,
non sono
inutili
Im-
perciocch
siccome
mo
tal
non
pe-
r inutile
esatta
,
conoscen-
za di quella lingua
che facciamo
dotti
?
gliori
E come
se in-
71
torno
re
_,
al
bene
ed
al
,
male cader
si
vedono
in erro-
siccome
gli
?
altri
ogni nequizia
altri
che
apprenda
sia
,
e tutte le discipline
,
-,
e pa,
rimente
traditore
ubriaco
incontinente
avaro
ingiusto
e infine pazzo --
vedono
di somiglianti
--
Ma
don-
de avviene
tengono
,
replicai
si trat-
Vera Istruzione!
--
Qual pr
peranza
,
rispose
per loro
se spesso dalla
Intemse-
si
Istitu?
quali passano
Come hanno
domandai
se
alcun vantaggio su
Dunque o
ci
?
Come
,
gli
,
Ed
,
egli
non
.
altro
si
che non
guisa
,
sanno
questa
Ve?
ra
Istruzione
ri cinto le
come
se
dal pri-
mo
il
Pen-
timento non
che non
la
si
non sentano,
Vera
ma
si la
e di questo
modo
cose
dunque
forestieri
adoperate
,
cos
ed
alle
72 un abito
<
Ma
,
<T
1'
ani-
mo
tali
cose
n mai
Cos faremo
Ma
,
spiegateci ora
come non
re
sia
un bene
gli
,
tutto quello
,
tuna ricevon
,
uomini
vive-
esser sani
,
venire in ricchezze
,
acquistar gloria,
aver
cose
ste
.
figli
:
riportar vittorie
come non
ed incredibile
Or be-
ne
lo
fa di rispondere
come
tu pensi a quel-
Cosi far
egli
un bene
mente
?
Non
Perch
credo
il
ma
,
bens un male
,
~ Come
un maper colo-
dunque un bene
le
?
vivere
se per costui
sia
io
penso
,
che un male
ro
ed un bene per
asserisci
il
,
von bene
Tu
:
dunque
?
che
il
vivere sia
un
male e un bene
dire assurdi
Tale
mio avviso
,
Non
la
,
che
cosa
sa-
medesima
rebbe
si
sia
buona e
cattiva
Se
cos
,
fosse
insieme
vantaggiosa e nocevole
:
da elegger-
e da fuggirsi
,
che
impossibile
,
Come
dunvi->
que
perch un male
,
soffre colui
'la
cui avviene di
?
ver male
sar
un male
il
?
stessa vita
,
Eh
viver
che non
vivere
il
male
Non
le
ti
dir vero
anche a
il
me
maper-
non pare
Dunque
viver
,
un male
,
Ma
il
vivere non
un male
ch se fosse
avverrebbe
73
un male
il
che
si
supposto
un male
male,
Tu
dici la verit
Poich dunque
a quelli, che
agli
uni e agli
vita
succe-
de di vivere
non potr
il
esser la
ne ben n
male
Siccome n pure
tagliare e
_,
Y abbruciare so;
no agl'infermi pregiudicevoli
la vita
.
o sani
cos
pur del,
Considera or bene
?
Morir bene
,
Dun-
que n pur
il
morir un male
,
se vuoisi eleggere
spesso la morte
pi presto che
dell' esser
la
vita
,
1'
Cos
Lo
re
.
stesso
da dire
sano
e dell'
ammala-
Imperciocch
il
assai volte
non giova
esser sano,
ma
no
contrario
quando
le circostanze
il
richieggastesso
vero
.
le ricchezze
nel
modo
spesso di vedere
,
e sven-
Le
ricchezze dun-
Non
Non
,
la ricchezza
l'
dunque
ne
che
altri
sia
buono
ma
,
Istruzio-
Cos penso
Per
,
la
qual cosa
,
un bene
le ricchezze
se a coloro
Ci manifesto
Se
N
no
giova ad alcuni
1'
arricchire
Tale
mio avviso
vero
Come
potr
altri
stimar
?
un bene
ci
che sovente
~
,
Questo
altres
delle
vivr bene
altrimenti vivr
male
Tu
74
dici la verit
la una parola
il
come beni
che turba
e averle a vile
come malvage
ci
gli
uomini
,
ne fanno conto
venga
la felicit
si
bench
reputi scellerato
il
per-
ch non conoscono
dal male
ti
vero bene
il
ed ignorano
si
che
non pu nascere
,
bene. Ora
vedon mol,
per turpi
come
,
per tradimenti
saccheggi
uccisioni
calunnie
rapi-
ne
ed
,
altre
parecchie iniquit
,
Cos
Se dunil
que
ne
,
come
ragion vuole
fatti
dal male
non nasce
,
be-
e se da iniqui
vengono
le ricchezze
neces-
non
siano
le
un bene
le
Ci manifesto
la saviezza
si
,
Parimente per
,
malvage opere
,
non
acquista
la giustizia
;
n per
buone
1'
ingiustizia
o
.
la stoltezza
n possono stare
,
che
vieti es,
ricchezze e gloria
e vittorie
.
ed
cose
ma
Siffatte cose
la
n male,
ma
saggez-
un bene
e la stoltezza
un male
Tu
mio
FINE
ANNOTAZIONI
Pag. 55
1*
la
cav.
p. 488.
in cui
luco sacro
teatro, sta-
tue
ed
altri
ornamenti
Pag. 56.
tatore
.
DegU
instituti
pare
probabile
al
Volfo
di
Filippo
sia
.
Macedone
Pi probabile a
,
me
il
.
pare
che
una finzione
Altri
traducono
incontinenza
ma
seguendo
,
.
la
intempe-
ranza
ficato
che
la parola greca
questo signi-
Pag. 6f
Edonici
Cirenaici
Con
questo
il
nome furono
Bruckero
,
chiamati gli
Phil.
Epicurei e
I.
Si veda
Hist.
T.
p.
609.
Pag. 66.
Come
Concio
Dell' antro
Coricio
si
PaUsania Lib.
il
-IO.
Pomponio
che
Mela Cap.
p.
344. e segg.
Da
questo passo di
Cebete
raccoglie
i
, ,
un proverbio presso
sicuro
.
Greci
che
Di questo proverbio
,
ne Paolo
s
Manuzio o Erasmo
greci che latini
.
che molti ne
con
diligenza
Pag.
67.
Come
quelli
,
che
sono
stali
morsi
dalla vipera
per
i-
76
spiegarlo bene
retto
,
.
Si
crede comunemente
evidente ;
.
che
il
e ci
mi pare
ma non
.
si
pu indovinare, co,
me
si
debba correggere
Il
traduttore
Anche
moderni che mi
,
sono venuti
sotto
gli
occhi
traducono
il
viperarum venatores
testo
Ma come
,
si
pu dire
perche
hanno
biso-
questo contravveleno ?
poi perch
)
il
paragone regga,
gna
come
,
,
osserva
il
Volfio
la vipera
e quindi
non ne
resti
pi offeso
le
Se
vi fosse
stato
un tempo
ta
,
in cui si credesse
,
che
vol-
se guarivano
non soggiacessero pi
.
disgrazia ,
si
Ma
so-
no
detti
constat contra
,
omnium serpentium
coctum house
29. Cap.
quamvis insanabiles
,
auxiliari
rint
,
nunquam
H. N. Lib.
4. Si
potrebbe forse dire, che quelli che erano morsi dalla vipera
usassero
comunemente
il
a crederlo
in
sarebbe
espresso
un modo
ed
egli in tutto il
dialogo chiarissimo
ec.
Si
allude
al
Libro
delle Leggi.
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MANUALE
TRADUZIONE
DI
LZZARO PAPI
E LA TAVOLI
DI
CEBETE
TRADOTTA
DAL
M.
CESARE LUCCHESINI
LUCCA
TIPOGRAFIA DI GIUSEPPE GIUSTI
1829.
Milton
--
il
da L.
Pa r
...
L.
Paoli
12
Papi
,,
Al
Rospigliosi
,,
4.
i2
Mannaie
Cebete
d' Epitteto
e la
Tavola
di
,,
2
.
Le
tutte
in
ottavo
L' Editore
benignissimo
nuovo Almanacco
giato
dej,
di Corte per
1*
anno <830
,
fre-
ritratti degli
,
Augusti Sovrani
oltre alle
la
incisi
da
valente
buliuo
,
e che
consuete tavole
genealogica
delle
astronomiche
conterr
in
serie
t
famiglie regnanti
Europa
le
cariche della R.
,
Corte
le
,
principali dignit
tutti
i
ecclesiastiche
le
ma-
gistrature
Funzionar]
Ducato,
si
ganza
il
precisione
pubblico aggradimento
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