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Tornabene 2012/13 - Dinamica delle Strutture

IL METODO DI NEWMARK
Il metodo di Newmark appartiene alla famiglia dei metodi alle differenze finite. Tale
metodo prevede la discretizzazione dellintervallo temporale di analisi in passi temporali
t uguali fra loro. Conoscendo la configurazione del sistema allistante iniziale, questo

metodo permette di ricavare la soluzione allistante temporale successivo. Tale soluzione


diviene la condizione iniziale per il successivo step di calcolo. Il problema dellequilibrio
governato da una generica equazione del tipo:
Ma t Ku t f t

(1.1.1)

cui sono associate le condizioni iniziali. Considerando il generico istante t j , sono note le
componenti di spostamento, di velocit e di accelerazione in questo istante. Il metodo di
Newmark considera accelerazioni nodali lineari nel tempo:
t tj

t a t a j
u

j+1

aj

(1.1.2)

Integrando si ottengono le relazioni per la determinazione della velocit e dello


spostamento:
u t v t v j t t j a j
u t u j t t j v j

t t

t t

2 t

aj

t t

6 t

j+1

aj

j+1

aj

(1.1.3)

(1.1.4)

Essendo noti u j , v j , a j , lunica incognita risulta essere a j+1 . La velocit e lo spostamento


allistante t j 1 sono rispettivamente:
1
1

v j+1 v j t a j a j+1
2
2

u j+1 u j tv j

t 2 2
1

a j a j+1
2 3
3

(1.1.5)
(1.1.6)

Le espressioni (1.1.5) e (1.1.6) possono essere generalizzate:


v j+1 v j t 1 a j a j+1
u j+1 u j tv j

t 2
1 2 a j 2 a j+1
2

(1.1.7)
(1.1.8)

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Lequazione di bilancio allistante t j 1 la seguente:
Ma j+1 Ku j+1 f j+1

(1.1.9)

Sostituendo lequazione (1.1.8) nella (1.1.9) si ottiene la seguente equazione:


Ma j+1 Ku j tKv j

t 2
K 1 2 a j 2 a j+1 f j+1
2

(1.1.10)

nella quale a j+1 lunica incognita. Considerando i seguenti termini:


K * M t 2 K
p*j+1 f j+1 Ku j tKv j

t 2
1 2 Ka j
2

(1.1.11)

lequazione (1.1.10) diventa:


K *a j+1 p*j+1

(1.1.12)

da cui si ricava lincognita a j+1 :


a j+1

p*j+1

(1.1.13)

K*

Inserendo a j+1 nelle equazioni (1.1.7) e (1.1.8) si ricava la soluzione allistante t j 1 , che
diventa la condizione iniziale per la determinazione della soluzione allistante successivo.
Lalgoritmo di Newmark non self-starting in quanto le condizioni iniziali allistante t0
riguardano velocit e spostamento, ma non si conosce laccelerazione a0 . Per determinarla
si impone lequazione di bilancio allistante t0 :
Ma 0 Ku 0 f 0

a0

f0 Ku 0
M

(1.1.14)

Al variare dei coefficienti e il metodo di Newmark assume denominazioni


specifiche:

1
si ottiene il metodo delle differenze centrali;
2

con 0;

con

1
1
con ; si ottiene il metodo dellaccelerazione lineare I o metodo di Fox
6
2

1
1
; si ottiene il metodo di Fox Goodwin II;
12
2

Goodwin I;

1
1
con ; si ottiene il metodo del trapezio;
4
2

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1
1
con ; si ottiene il metodo dellaccelerazione lineare II;
3
2

1
1
con ; si ottiene il metodo dellaccelerazione costante media;
2
2

8
3
con ; si ottiene il metodo di Galerkin;
5
2

con 2;

con

3
si ottiene il metodo delle differenze allindietro;
2

1
1
2
1 ; 1 2 si ottiene il metodo HHT-.
4
2

Definendo stabilit dellalgoritmo la condizione per cui un piccolo errore ad un passo


temporale determina errori cumulativi pi piccoli nei passi temporali successivi, il metodo
di Newmark risulta incondizionatamente stabile se:
2

1
2

(1.1.15)

Se la condizione (1.1.15) non viene rispettata, allora il metodo diventa


condizionatamente stabile, ovvero risulta stabile se viene rispettata la seguente condizione
sulla scelta dellincremento temporale:

t
2

1
2

max

(1.1.16)

dove max il massimo autovalore derivante dalla risoluzione del problema agli
autovalori:

K M u 0
2

(1.1.17)

Pi fitta la discretizzazione del dominio spaziale, maggiore max , di conseguenza la


condizione sul t risulta essere pi severa.

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