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Pierre-Joseph Proudhon

DEL PRINCIPIO
FEDERATIVO
Introduzione, traduzione e cura
Paoo !onacchi
II libri dell'Unione
Questo lavoro stato discusso ed
approvato dal Prof. Giulio Tremonti,
che lo presenta come opera di passione
civile, sempre pi necessaria nel nostro
Paese.
L'autore ringrazia per la
collaborazione il Prof. Marco Bassani,
ricercatore di Storia delle dottrine
politiche presso l'Universit di !ilano.
"
Pierre "oseph Proudhon#
Del principio federativo
$raduzione e cura
Paolo %onacchi
Propriet letteraria riservata
& '(() %onacchi Paolo.
*+ !ail dell'autore# ,paolo.bonacchi-tele'.it.
/ diritti di riproduzione e traduzione sono riservati. 0essuna parte di
1uesto libro pu2 essere usata, riprodotta o diffusa con un mezzo 1ualsiasi
senza autorizzazione scritta dell'autore.
/n copertina# ritratto di Pierre "oseph Proudhon fatto dall'amico pittore
3ustave 4ourbert.
Stampa 3lobal Print, 3orgonzola 5!i6
#
Cenni sue esperienze $ederaiste
Le esperienze $ederai che storica%ente si possono ri&endicare
sono di&erse secondo i popoi che s'interro(ano su'ar(o%ento)
*n israeita sosterr+ che a pri%a , stata a $ederazione tri-ae dee
dodici tri-. dea !i--ia)
*n (reco ricorder+ che e Le(he an$izioniche costituiscono i cassico
ese%pio di unione $ederae)
*n toscano a$$er%er+ che a $ederazione $ra e citt+ de'Etruria , a pi.
antica)
*no s&izzero &orr+ &edere riconosciuta a suo Paese a paternit+ de
$ederais%o, perch/ settecento anni $a in 0uea terra &ennero poste e
condizioni per a sa&a(uardia de'auto(o&erno de popoo e dea
i-ert+ de(i indi&idui)
*n a%ericano non esiter+ ad appearsi aa %a((ioranza de(i studiosi
che riconoscono ne'esperienza dee tredici coonie a pri%a
$ederazione %oderna)
In reat+ o(nuno di 0uesti %o%enti rappresenta aspetti parziai pi. o
%eno i%portanti de $ederais%o, dottrina e pratica poitica che si -asa
su un concetto a$$ine a 0ueo di legge di natura, i che, tradotto in
ter%ini (iuridici, pone i diritto naturale co%e $onda%ento de'ordine
poitico dea societ+)
Lo s$orzo %a((iore de(i studiosi dee istituzioni , stato per un(o
te%po &oto a concepire un siste%a poitico attra&erso i 0uae sia
possi-ie co%porre per%anente%ente i rapporti $ra (i 1tati, i rapporti
$ra (i indi&idui e e oro istituzioni e 0uei $ra i so((etti stessi, in
%odo tae da (arantire interna%ente ed esterna%ente ai propri
associati un ordine poitico in (rado di assicurare a pace, una certa
e(ua(ianza dee condizioni ed i -enessere, per %ezzo di un (iusto
(rado autorit che non &ada %ai a scapito dea %a((iore libert
possi-ie)
Per tai ra(ioni i diritto $ederae co%incia ad essere considerato co%e
2diritto de(i indi&idui e dei popoi2 e &iene posto in reazione a
diritto de(i 1tati ed a diritto de'u%anit+)
Co%e ricorda&a%o, %oti autori concordano ne'indicare ne(i 1tati
*niti d'A%erica a pri%a (rande $ederazione di 1tati de3era %oderna)
4
Ne Nuo&o %ondo e tredici coonie in(esi che si ri-earono aa
%adre patria, si costituirono in Repu--iche indipendenti e si
associarono con &incoo con$ederae $in da 5667 8anche se o
stru%ento (iuridico che do&e&a re(oare a con&i&enza $ra (i 1tati, (i
articoi di Con$ederazione, $u in &i(ore da 5695 a 569:;)
In considerazione de parziae insuccesso de re(i%e con$ederae, con
a Convenzione di Filadelfia 85696; e tredici coonie si costituirono in
$ederazione)
Partita con o scopo di $or%uare proposte in %erito ae disposizioni
indispensabili per rendere il governo adeguato alle esigenze
dell'Unione, a Convenzione otrepass< i propri i%iti ed i poteri ad
essa asse(nati per tras$or%arsi in una &era e propria Assemblea
costituente.
In 0uasi 0uattro %esi di di-attiti e di a&ori, da "= %a((io a 56
sette%-re 5696 $u redatta a nuo&a Costituzione de(i 1tati *niti,
sottoscritta da #: dei >> dee(ati de(i 1tati)
I dise(no dee istituzioni a%ericane , iustrato in una $a%osa serie di
articoi apparsi su tre di&ersi (iornai deo 1tato di Ne? @orA, tutti a
$ir%a Publius, %a scritti da AeBandre Ca%iton 8566>-59=4;, John
JaD 8564>-59":; e Ja%es Eadison 856>5-59#7; $ra a $ine dea
Con&enzione di Fiade$ia e a rati$ica dea Costituzione 85696-5699;)
Pu--icati in due &ou%i ne 5699 con i titoo di The Federalist or
the !e" Constitution, i sa((i hanno o scopo di iustrare a superiorit+
de siste%a $ederae rispetto a 0ueo con$ederae de 5667,
precedente%ente adottato da(i 1tati indipendenti sorti dae eB
coonie in(esi)
The Federalist non si occupa diretta%ente de &aore e de $onda%ento
dea de%ocrazia, piuttosto cerca di $ornire de$inizioni dee &arie
$or%e di (o&ernoF de%ocrazia, repu--ica e $ederazione, e dei %odi in
cui , possi-ie a3interno di 0uesti assetti istituzionai conciiare i
potere con a i-ert+)
La $ederazione , concepita dai tre autori co%e un principio di ran(o
costituzionae attra&erso i 0uae , possi-ie coordinare $ra oro di&ersi
centri di potere in %odo tae che a (o&erno $ederae, co%petente per
'intero territorio de(i 1tati $ederati, sia con$erita una 0uantit+ minima
e -en de$inita, %a tutta&ia su$$iciente a (arantire 'unit+ poitica ed
econo%ica di tutta a $ederazione)
>
Attra&erso ci<, secondo (i autori, si sare--e (iunti ad un'e$$etti&a
i%itazione de potere de (o&erno centrae, %entre (i 1tati $ederati
a&re--ero potuto disporre di poteri tai da per%ettere di esercitare un
auto(o&erno reae)
In sostanza, 'e0uii-rio costituzionae $ederae , in (rado di conciiare
'unit+ poitica dea $ederazione con 'indipendenza de(i 1tati che
hanno aderito a patto, (arantendo acuni principi $onda%entai 0uai
a pace a suo interno, a di$esa &erso 'esterno, a %oneta, a i-ert+ e
a $or%a di (o&erno repu--icana, cio, a de%ocrazia)
Tae concezione di architettura istituzionae, chiara nea sua struttura,
anche se non esente da di$etti, sar+ $onda%entae per i %odo di
intendere i $ederais%o da aora in poi)
I %odeo a%ericano ha contri-uito, in$atti, ad a$$er%are i concetto
che i $ederais%o de&e essere ri$erito soprattutto ai rapporti $ra 1tati
indipendenti e so&rani ed a %odo in cui , suddi&iso i potere $ra i
di&ersi i&ei istituzionai sia a'interno dei sin(oi 1tati, sia per
0uanto ri(uarda i potere $ederae)
Per e$$etto di tae concezione de $ederais%o, a %a((ioranza de
popoo a%ericano ha certa%ente conosciuto uno straordinario
-enessere ed una (rande i-ert+, %a spesso si , (uardato -ene da
&autare a spese di chi tae -enessere , stato ottenuto)
In e$$etti se%-ra che i costituenti a%ericani si siano di%enticati che,
co%e ricorda&a Eontes0uieuF l'amore della repubblica in una
democrazia # $uello della democrazia% l'amore della democrazia #
$uello dell'eguaglianza 8&o spirito delle leggi, i-ro V, cap) III;G e che
nelle monarchie e negli 'tati dispotici nessuno aspira all'eguaglianza
non se ne ha nemmeno l'idea ciascuno vi tende alla superiorit)
8Ibid., cap) IV;)
Lo spirito de dispotis%o cui tende&a a %onarchia in(ese e di cui a
%a((ioranza dei padri $ondatori a%ericani era -en a conoscenza, $u
sostituito con o spirito de dispotis%o econo%ico, che si cerc< di
raccordare co principio de%ocratico, inteso a sta-iire a i-ert+ e a
propriet+ assouta)
De resto i costituenti a%ericani rappresenta&ano in %a((ioranza i ceti
dei (randi proprietari terrieri e de(i interessi protocapitaistici e
soprattutto de capitae $inanziario specuati&oF essi non intende&ano
7
rinunciare ae proprie prero(ati&e ed a do%inio che erano in (rado di
esercitare sue istituzioni e su(i esseri u%ani)
La de%ocrazia a%ericana appare, dun0ue, essere $ondata, otre che su
principi condi&isi-ii di i-ert+ e di (iustizia 8per i soi -ianchi,
inizia%ente;, anche su dispotis%o de'utie e dea produzione a tutti
i costi, e cui esa(erazioni introducono ine&ita-i%ente ne corpo dea
co%unit+ ocae e nazionae aspetti ne(ati&i ed antisociai)
A distanza di otre due secoi, possia%o o((i a$$er%are che 'A%erica,
che per pri%a , stata una $ederazione di (randi 1tati, ha certa%ente
di%ostrato di essere in (rado di %antenere a pace a suo interno
8asciando da parte i caso dea Huerra ci&ie e dee (uerre ae tri-.
indiane, che aprire--ero un capitoo a parte sua concezione
a%ericana de $ederais%o;, e di (enerare una i-ert+ ed un -enessere
%ai conosciuto in precedenza, ma non # stata in grado di conciliare
l'idea della democrazia con una certa eguaglianza delle condizioni)
Pochi, in$atti, sono a conoscenza de $atto che e ci$re u$$iciai dea
po&ert+ ne(i 1tati *niti riportate da Ed?ard N) Lutt?aA, ne i-ro &a
dittatura del capitalismo, %ostrano una reat+ %oto di&ersa da 0uea
rappresentata nei %edia) Dopo a&er riportato che circa i 54I dea
popoazione a%ericana non ha su$$iciente reddito per (arantirsi i ci-o
e che tae percentuae supera i "=I tra i (io&ani, Lutt?aA prose(ueF
Nonostante 'i%%a(inario cine%ato(ra$ico e0uipari a po&ert+ a%ericana a
coore dea pee, e nude ci$re raccontano tutt'atra &erit+) Ne 5::7 su un
totae u$$iciae di #7)>":)=== po&eri residenti ne(i 1tati *niti, "7)7>=)===
erano -ianchi, di cui 57)"76)=== non ispanici, a $ronte di :)7:4)=== neri) E'
&ero che, in ter%ini proporzionai, i rapporti &arianoF nee statistiche sua
po&ert+ risuta&ano incusi i "9,4I di neri, '55,"I dei -ianchi e '9,>I dei
-ianchi non ispanici)
5

Non essendo riuscita a riso&ere i pro-e%a de3u(ua(ianza nea
terra pi. ricca de %ondo, 'A%erica ha %antenuto a con$ittuait+ sia
a'esterno dea $ederazione, partecipando a nu%erose e ta&ota
in(iusti$icate (uerre, sia a'interno, do&e (i e$$etti ne(ati&i ed
antisociai dea (rande propriet+ e de(i eccessi di i-ert+ hanno
prodotto, per una parte rie&ante dea popoazione, %iseria,
cri%inait+, de(rado ed i(noranza)
5
E) N) L*TTJAK, &a dittatura del capitalismo, Eiano, Eondadori, 5:::, pp) 55>-557)
6
Otre a ci<, accecata dao spirito di potenza, a $ederazione a%ericana
ha represso ne san(ue sporadici e i%itati tentati&i di ri&ota per a
i-ert+ e 'autodeter%inazione di piccoi (ruppi nei con$ronti dee
istituzioni $ederai, %ostrando una decisa tendenza a'accentra%ento
de potereG se(no e&idente dea sua de-oezza di $ondo, de continuo
ripie(a%ento de'idea $ederae e dee (randi contraddizioni in cui si
di-atte a pi. potente e i-era nazione dea terra)
Considerate e caratteristiche dea pri%a e pi. &asta $ederazione di
1tati, esa%inia%o -re&e%ente co%e si , storica%ente $or%ata 'idea di
contratto politico o di federazione ne &ecchio %ondo)
La otta per esercitare i potere , antica 0uanto 3u%anit+, %a a(i
e$$etti de nostro discorso un periodo storico assu%e particoare
i%portanzaF 0ueo dee autonomie comunali che si a$$er%ano nee
aree itaiche da'anno %ie in poi e sono un precedente storico e
ideae per 'a$$er%azione de Rinasci%ento)
1co%parsa a de%ocrazia daa Hrecia antica, cessata a ci&it+ di
Ro%a, sopra&&i&ono i %unicipi, %a de&ono trascorrere secoi pri%a
che &en(a a$$rontata concreta%ente a contesa $ra potere te%porae e
potere spirituae che non tocca soo e reazioni $ra Papa ed
I%peratore, %a si estende anche ai rapporti $ra so&rano e sudditi)
La teoria de contratto politico 8successi&a%ente de$inito da P) J)
Proudhon di federazione;, tro&a e sue ori(ini in una disputa storica $ra
sostenitori di Ide-rando da 1oana, di&enuto Papa con i no%e di
Hre(orio VII, ed i sostenitori de3I%peratore 8Hre(oriani ed
Anti(re(oriani;, &erso 3anno 5=9=, a te%po in cui ne'Itaia centrae
sor(ono e pri%e autono%ie co%unai)
I re, sosten(ono i Hre(oriani, non (o&erna i sudditi per diritto di&ino
ii%itato, %a per un contratto tacito esistente $ra ui e (i indi&idui
che si i%pe(na a (o&ernare, rispettando acuni principi e re(oe %orai
e rei(iose, &ioando e 0uai ri%ane pri&o de suo diritto da&anti a
popoo)
1e(uito da principio di sussidiariet di cui si tro&ano tracce sia in
To%%aso d'A0uino 85"">-5"64; sia in Dante 85"7>-5#"5;, 0uesto , i
pri%o aneo dea catena che attra&erso Johannes Athusius 85>>6-
57#9;, *(o Hrozio 85>9#-574>;, Tho%as Co--es 85>99-576:;, John
LocAe 857#"-56=4;, Chares-Louis de 1econdat de Eontes0uieu
8579:-56>>; ed i $ioso$o I%%anue Kant 856"4-59=4;, passando
9
attra&erso a teoria de contratto sociale di J))J) Rousseau, a&re--e
tro&ato ne'esposizione dei principi de $ederais%o- contrattuais%o
di P) J) Proudhon i suo uti%o aneo e ne federalismo integrale o
dea persona, a sua 0uasi de$initi&a co%posizione)
Apparsa nei decenni appena successi&i 'anno %ie, 'idea contrattuae
dei rapporti sociai rie%er(e con &i(ore $ra i sedicesi%o e
diciassettesi%o secoo con Athusius, secondo i 0uae o 1tato non ,
da intendersi co%e o--i(o contrattuae uniaterae de popoo nei
con$ronti de principe, %a co%e o--i(o reciproco tra i due)
Athusius riconosce anche i diritto di resistenza dei cittadini contro
'assoutis%o dea %onarchia e si dichiara $a&ore&oe a'auto(o&erno
dea co%unit+)
Hrozio de$inisce i diritto naturae 8giusnaturalismo; e, ponendoo in
corrispondenza ae cosiddette e((i dea natura non scritte, ne co(ie
i $onda%ento nei princLpi dea ra(ione)
Ne corso dea storia, e(i a$$er%a, a ci&it+ si , e&outa creando
or(anis%i sociai se%pre pi. co%pessi e nuo&e e((iG e((i che non
possono contraddire o i%itare in nessun %odo i diritto naturae)
Da ci< deri&a a sua idea di contratto socialeF (i uo%ini sono portati a
sta-iire rapporti con i propri si%ii, anche se (i e(ois%i e (i interessi
indi&iduai sono cause di per%anenti con$itti) Per tae ra(ione essi
contra((ono tra oro dei patti rinunciando ad una parte dei poteri che
ciascuno ha in 0uanto essere nato i-ero ed istituiscono un'autorit+
superiore aa 0uae o(nuno de&e o--edireF o 1tato)
Anche Hrozio rie&a 'i%portanza dea sta-iit+ de potere poitico, %a
sostiene a e(itti%it+ dei cittadini a ribellarsi ne caso in cui
3istituzione che detiene i potere so&rano si %ani$esti co%e un ne%ico
de3intero popoo)
*n atro pensatore poitico de 1eicento, Co--es, a$$er%a che nello
stato di natura gli uomini nascono nell'eguaglianza ma non possono
restarci dun0ue , a ricerca de'e(ua(ianza che pro&oca e %antiene
o stato di (uerra $ra (i indi&idui) (all'ineguaglianza- e(i scri&e-
procede la diffidenza e dalla diffidenza la guerra 8&eviathan, parte I,
cap) MIII;) Anche 0uesto autore &ede o 1tato co%e i risutato di un
2patto2 $ra i so&rano ed i cittadini inteso a sa&a(uardare a pace ed a
conser&are a &ita de(i indi&idui)
:
John LocAe nei (ue trattati sul governo 857:=;, attacca a dottrina de
diritto di&ino, secondo a 0uae i so&rano rice&e da Dio i diritto di
(o&ernare, proponendo un %odeo contrattuale, 8per certi &ersi
di&erso da 0ueo (i+ teorizzato da Hrozio e da Co--es;, che riconduce
'ori(ine de potere poitico e deo 1tato a un patto tra individui cio,
ad un contratto)
Tutta&ia, a di$$erenza di Co--es, per i 0uae (i indi&idui rinunciano
ai oro diritti in $a&ore di un potere assouto che assicuri oro i soo
diritto aa &ita, LocAe sostiene che i cittadini si i%itano a dee(are
'esercizio dea $orza 8esercizio de potere; a so&rano, i 0uae de&e
(arantire a tutti i diritti naturai, ossia i diritto aa &ita, i diritto aa
i-ert+, i diritto aa propriet+) CosL $acendo essi rinunciano ad un soo
diritto naturae, 0ueo a3autodi$esa, ossia il diritto alla difesa di
$uesti diritti)
1e o 1tato &ioa o usurpa a so&ranit+ popoare, i cittadini, a$$er%a
LocAe, hanno i diritto naturae di ri%uo&ere, anche attra&erso una
ri&ouzione, i potere costituito)
Ne 5649, a Hine&ra, Eontes0uieu pu--ica (e l')sprit des lois *&o
spirito delle leggi;, un &asto pro(etto di teoria poitica, a 0uae dedica
0uasi &enti anni di studio) I ": no&e%-re 56>5 a Chiesa %ette
a'indice i i-ro e nei (iorni prossi%i aa %orte di Eontes0uieu
anche 3uni&ersit+ dea 1or-ona o censura)
L'opera , un'attenta anaisi di co%e si sono $or%ate e e((i nee
Repu--iche de'antichit+) I punto centrae de3anaisi , 3indicazione
dea i-ert+ co%e i diritto di $are ci< che e e((i per%ettono)
Per i%itare i potere deo 1tato, se%pre so((etto a rischio di
di&entare un (o&erno dispotico su(i indi&idui -asato sua $orza e
sua paura, ed a $ine sta-iire e condizioni ae 0uai a i-ert+ pu<
$iorire, e(i sostiene, , necessario suddividere i potere deo 1tato)
In ogni 'tato- a$$er%a Eontes0uieu- vi sono tre generi di poteri+ il
potere legislativo% il potere esecutivo delle cose che dipendono dal
diritto delle genti e il potere esecutivo di $uelle che dipendono dal
diritto civile) 8Eontes0uieu, &o spirito delle leggi, i-ro MI, cap) VI;)
Le sue de$inizioni dee tre $or%e di (o&erno 8repubblicano che si
fonda sulla ,irt- monarchico che si fonda sull'.nore e dispotico che
si fonda sulla Paura; e a di&isione dei poteri deo 1tato 8legislativo
esecutivo e giudiziario;, nonostante e $orti critiche a cui 'opera ,
5=
i%%ediata%ente sottoposta, entrano nea coscienza de suo secoo e
di 0ueo successi&o che &edono in Eontes0uieu i (rande teorico de
pensiero poitico i-erae, e anche 3assertore di un'idea superiore dea
(iustizia intesa co%e rispetto do&uto aa di(nit+ u%ana)
Il Contratto sociale , i titoo di un $a%oso i-ro concepito da J)J)
Rousseau 8565"-5669; $in da 5644 e pu--icato ne 567" ad
A%sterda%
In esso 'autore ha i (rande %erito di ria$$er%are con &i(ore 'idea di
patto, contratto, nee reazioni $ra e persone, e persone e e
istituzioni e $ra (i 1tati)
Rousseau riconosce essere cosa di$$iciissi%a preser&are a(i indi&idui
a i-ert+ e di conse(uenza &orre--e ricondurre a de%ocrazia a
2procedi%ento2 in (rado di rendere possi-ie i contratto fra gli
individui che co%pon(ono a societ+)
A$$ronta i te%a de 2Contratto sociae2 con 0ueste paroeF
Tro&are una $or%a di associazione che prote((a e di$enda con
tutta a $orza co%une a persona ed i -eni di ciascun associato,
%ediante a 0uae o(nuno unendosi a tutti non o--edisca che a se
stesso e resti i-ero co%e pri%a) Tae , i pro-e%a $onda%entae
di cui i contratto sociae d+ a souzione) 8N)); Oueste causoe
-eninteso, si riducono tutte ad una soa, cio, a'aienazione totae
di ciascun associato con tutti i suoi diritti a tutta a co%unit+F
in$atti, in pri%o uo(o, dando o(nuno tutto se stesso, a
condizione , u(uae per tutti, e a condizione essendo u(uae per
tutti, nessuno ha interesse a rendera (ra&osa per (i atri)
"

Rousseau prose(ueF

Ciascuno di noi %ette in co%une a sua persona e tutto i suo potere
sotto a supre%a direzione dea &oont+ (eneraeG e noi, co%e corpo
rice&ia%o ciascun %e%-ro co%e parte indi&isi-ie de tutto)
#

E3 l'alienazione totale e perpetua de'indi&iduo, che si $onde con o
1tato, inteso co%e volont generale, posta esternamente ai cittadini, a
0uesti uti%i etica%ente superiore)
Ouesta &isione rappresenta i punto di partenza, che sar+ poi in&erato
"
J) J) RO*11EA*, Il Contratto sociale, Ro%a-!ari, Laterza, 5::6, p) "5)
#
Ibid), p) "#)
55
ne corso dea Ri&ouzione $rancese, per a nascita e o s&iuppo
de'idea di 'tato unitario sovrano ed indivisibile, cui ha $atto se(uito
a sua esatazione attra&erso o 'tato nazionale, che tanti con$itti e
(uerre disastrose ha deter%inato)
E' i $ioso$o I%%anue Kant che $or%ua per pri%o i principi dea
teoria $ederae 8Per la pace perpetua. Progetto filosofico, 56:>;, co%e
dottrina sociae a carattere (o-ae ed indica a (uerra co%e il pi-
grande ostacolo alla moralit la pi- grande nemica del progresso)
1e (i indi&idui- a$$er%a Kant- sono costretti ad adattare i oro
co%porta%ento ad un ordine poitico %odeato su principi autoritari o
di eccessi&a i-ert+ o se a oro coscienza , in$or%ata a'etica dea
con$ittuait+ e dea &ioenza, o s&iuppo dee oro capacit+ resta
%utiato ed i oro pro(resso %orae i%itato)
I (rande $ioso$o de$inisce pro$etica%ente una chimera 'idea di
sta-iire a pace uni&ersae sua -ase de'e0uii-rio dee potenze ed
a$$er%a che l'accordo della politica con la morale # solo possibile in
un'unione federativa universale)
I $ederais%o co%porta dun0ue, per Kant, una radicae tras$or%azione
sia dei rapporti $ra (i 1tati, sia de %odo di intendere i rapporti $ra (i
indi&iduiG tras$or%azione che se(na i punto di rottura dea
concezione deo 1tato so&rano, in &ista di un ordine poitico in (rado
di ei%inare a con$ittuait+ e se(nato daa tendenza a controllo ed
aa limitazione del potere di azione deo 1tato, in (rado di sottoporre
'ar-itrio indi&iduae aa e((e %orae)
P i Progetto politico per reaizzare i /egno dei fini attra&erso i 0uae
sar+ possi-ie trattare tutti (i esseri u%ani co%e fini in tutte e
reazioni personai e sociai e non co%e mezzi)
1ia a $ioso$ia dea storia, sia 'idea di una $ederazione %ondiae
concepita da $ioso$o, partono da presupposto che a coscienza
de'u%anit+ a--ia a tendenza ad uni$icare ed a porre e condizioni per
a pace perpetua)
!iso(na (iun(ere a Pierre Joseph Proudhon 859=:-597>; perch/ i
concetti su cui si re((e a teoria de $ederais%o o contrattuais%o
siano chiariti de$initi&a%ente indicando una nuova logica aa 0uae o
1tato si de&e uni$or%are, che sia in (rado di ei%inare, o a%eno
ridurre, e cause che a&e&ano (enerato i pro-e%i)
5"
Ne periodo co%preso $ra a $ine de 1ettecento e e ri&ouzioni sociai
de 5949, si reaizza in Europa un enor%e s$orzo di ea-orazione
ideoo(ica, che costituisce a -ase per o(ni successi&a critica e
costruzione sociae)
Eentre a teoria sociae e poitica ride$inisce i concetti di proetariato,
s$rutta%ento de'uo%o da parte de'uo%o, cassi sociai, capitais%o,
associazione di produttori, sociaizzazione dei %ezzi di produzione,
propriet+ pri&ata, concorrenza, 0uesto periodo, caratterizzato da -rutai
e &ioente tras$or%azioni, se(na i passa((io daa &ecchia societ+
contadina aa societ+ capitaistica ed industriae) In pochissi%i anni
sono e&idenziati i (randi pro-e%i che successi&a%ente
deter%ineranno a storia dee otte sociai de MIM e de MM secoo)
E' soprattutto dopo i 59#= che si co%prende in %odo se%pre pi.
chiaro che a (rande Ri&ouzione (iaco-ina, con a 0uae erano state
spossessate e cassi $eudai, non ha apportato e&identi -ene$ici a
popoo, %entre erano enor%e%ente cresciuti i &anta((i ottenuti da
di&ersi settoriF a propriet+ terriera, i capitae $inanziario e industriae)
Ai so(ni e(uaitari dei ri&ouzionari de'Ottocento, $anno da
contratare a (rande %iseria dee s0uaide peri$erie dee citt+
industriai, e condizioni di incertezza e di s$rutta%ento dee cassi
operaie e a rapidissi%a accu%uazione di enor%i ricchezze da parte
dee cassi pri&ie(iate che possono a&ere accesso a potere poitico e
ai $a&ori che 0uesto (arantisce)
In 0uesta situazione di pro$onda dise(ua(ianza ed in(iustizia sociae,
(i inteettuai de'epoca si tro&arono costretti a rispondere a tre
do%ande $onda%entaiF
5; co%e interpretare a situazione sociae e co%e pre&edere a sua
e&ouzione ao scopo di (iun(ere o a%eno a&&icinare 'idea di una
certa e(ua(ianza dee condizioniG
"; &erso 0uae %odeo di societ+ orientare 'azione ri&ouzionariaG
#; 0uai sono i %ezzi necessari per conse(uire (i o-ietti&i)
E' 0uesta 'epoca in cui Proudhon, di ori(ini popoari e se%pre
di$ensore dea casse operaia, si tro&a in concorrenza con e idee di
atri esponenti de %o&i%ento ri&ouzionario co%e 1aint-1i%on,
Fourier, Luis !anc, EarB, En(es, !aAunin)
In 0uesto periodo 8594=; pu--ica, in$atti, Che cosa # la propriet0 o
ricerche sul principio del diritto e del governo, de$inito da EarB Il
5#
primo esame critico spietato ed insieme scientifico della propriet
privata 8K) EarB, &a sacra famiglia;, che ha i%%ediata e note&oe
risonanza ne %ondo poitico e cuturae europeo)
Ne 5947, Proudhon, ne 'istema delle contraddizioni economiche o
Filosofia della miseria, a%pia i te%i trattati in precedenza e
riconsidera sia a propriet+, sia 'intera or(anizzazione econo%ica de
capitais%o co%e un insie%e di contraddizioni deri&anti da(i aspetti
ne(ati&i ed antisociai de(i eccessi dea propriet+ e dea i-ert+)
I suo Che cosa # la propriet0, se--ene scritto pi. di centosessanta
anni $a, ci riconduce a presente e ci trasporta ne $uturo)
E' una sorta di a&&erti%ento che una dee %enti pi. pro$onde de suo
secoo ancia ae (enerazioni $utureF la propriet1 e(i a$$er%a1
genera necessariamente il dispotismo il governo arbitrario il regno
d'una volont bramosa)
Per ui , e&idente che a per%anente con$ittuait+ a'interno dea
societ+, (enerata da(i ar-itrii e da(i a-usi dea propriet+ assouta, sia
destinata a (enerare a (uerra o a ri&ouzione)
L'indi$$erenza %ostrata da'uo%o de &entesi%o secoo nei con$ronti
de(i a&&erti%enti di Proudhon, , sinto%o de'irre&ersi-iit+ de
pericooso processo iniziato con 'irrazionae concezione dea
propriet+ e dea i-ert+ assouta su cui , stato $ondato i diritto su
scaa %ondiae)
Forse intuendo e contraddizioni poitiche ed econo%iche deter%inate
dae pro$onde dise(ua(ianze sociai, Proudhon, ne(i uti%i anni
dea &ita, indica e de$inisce in (el principio federativo e -asi
contrattuali su cui de&e re((ersi i (o&erno dea societ+ per e&itare
'insta-iit+ cui se(ue i de(rado, a corruzione dee istituzioni, a
con$ittuait+ interna e a (uerra)
Con a de$inizione di contratto politico e(i estende 'or-ita de
$ederais%o da contratto fra 'tati a contratto fra individui e pone a
co%unit+, o 1tato $ederae e a $ederazione $ra 1tati, co%e risutato
uti%o di tae contratto)
Ci< considerato, possia%o distin(uere tre di&ersi ordini di patto o
contratto poiticoF
5; $ra indi&iduiG
"; $ra indi&idui e 1tatoG
#; $ra 1tati)
54
Lo 1tato, ne pensiero di Proudhon, , una strana ed insta-ie
condizione dea societ+G considerato dai pi. co%e )))$ualcosa di cui
non si pu2 fare a meno, oggetto di diffidenza e male necessario)
Continua%ente chia%ato ad assicurare (iustizia, sta-iit+, sicurezza e
pace, si presenta co%e in perenne stato di a(itazione, di de%oizione e
di ristrutturazione)
In $ondo , se%pre 'incapacit+ di risposta a -iso(no di e(ua(ianza
dee condizioni che deter%ina 'insta-iit+ deo 1tato e di
conse(uenza porta a (iusti$icare i ricorso aa sua de$inizione co%e
principio di necessit+)
In -ase a'idea di considerare o 1tato sotto i pro$io dea necessit,
o(ni tiranno tende ad identi$icaro ne suo potere personae)
Lui(i MIV ha potuto tran0uia%ente a$$er%areF lo 'tato sono io,
se(uito a ruota da Napoeone I, la Costituzione sono io, a sua &ota
i%itato daa de%ocrazia che, essendo costretta a sta-iire i (o&erno
su'opposizione de(i interessi e non potendo tradire in toto a sua
ori(ine di ri&ota popoare contro (i interessi dea no-it+, de cero o
dei potenti, ha esco(itato a ragion di 'tato per continuare a
per%ettere i dispotis%o di acuni 8i pochi; nei con$ronti di atri 8i pi.;,
attra&erso e ipocrisie di concetti cristaizzati ne te%po 0uai a
so&ranit+, a nazionait+, 'unit+ e 'indi&isi-iit+ deo 1tato)
Dun0ue, osser&a Proudhon, co%e $or%a di or(anizzazione dea
societ+ u%ana o 1tato ha a&uto, $in dae sue ori(ini, a tendenza a
porsi co%e potere che non riconosce alcun limite)
Dopo a&er a$$er%ato che distin(uere (i 1tati in -ase aa oro $or%a,
sua scorta de3inse(na%ento di Aristotee, non conduce da nessuna
parte, e(i identi$ica i re(i%e co%e a costituzione esterna dea
potenza sociae e prose(ueF
A causa di 0uesta costituzione esterna dea sua potenza e
so&ranit+, i popoo non si (o&erna da s/F c3, se%pre 0uacuno, a
&ote un soo indi&iduo a &ote %oti, a titoo eetti&o o ereditario,
incaricato di (o&ernaro, a%%inistrare i suoi a$$ari, trattare e $are
co%pro%essi in suo no%e, $un(ere inso%%a da capo$a%i(ia,
tutore, (erente o %andatario, %unito di procura (enerae, assouta
ed irre&oca-ie) 8NN); Ora , precisa%ente 0uesta nozione astratta
de3essere coetti&o, dea sua &ita, dea sua azione, dea sua
unit+, dea sua indi&iduait+, dea sua personait+ Q perch/, capite,
5>
a societ+ , una persona, co%e , una persona 3u%anit+ intera -G ,
0uesta a nozione di essere u%ano coetti&o co%e ente di ra(ione,
che noi ne(hia%o o((iG e perci< ne(hia%o anche o 1tato,
ne(hia%o i (o&erno, ne(hia%o 8N); 0uasiasi costituzione dea
potenza popoare che si pon(a a di sopra ed a di $uori dea
%assa, assu%a essa se%-ianze di %onarchia ereditaria, istituzione
$eudae o dee(azione de%ocratica) A$$er%ia%o, in&ece, che i
popoo, a societ+, a %assa, pu< e de&e (o&ernarsi
autono%a%ente, pensare, a(ire, azarsi ed arrestarsi co%e un
uo%o, %ani$estarsi inso%%a nea sua indi&iduait+ $isica,
inteettuae e %orae senza 3aiuto di 0uea specie di sostituti che
in passato $urono i despoti, adesso sono (i aristocratici, 0uache
&ota sono stati i pretesi dee(ati, de&oti ser&itori dea $oa, e che
noi chia%ia%o pura%ente e se%pice%ente a(itatori de popoo,
de%a(o(hi) In due paroeF ne(hia%o i (o&erno e o 1tato perch/
a$$er%ia%o Q e 0uesto i $ondatori di 1tati non 3hanno %ai creduto
- a personait+ e 3autono%ia dee %asse) Inotre a$$er%ia%o che
o(ni costituzione di 1tato ha i soo scopo di condurre a societ+ a
0uesto stato di autono%iaG che e &arie $or%e di 1tato, daa
%onarchia assouta $ino aa de%ocrazia rappresentati&a, sono tutti
%ezzi ter%ini, posizioni io(iche ed insta-ii, che hanno di &ota
in &ota una $unzione transitoria o di tappe &erso a i-ert+, ne
senso che $or%ano i (radi dea scaa poitica attra&erso cui e
societ+ si ee&ano di coscienza ed a possesso di se stesse)
4

Essendo dun0ue necessario, per esercitare i potere, identi$icarne
3ori(ine nea societ+, pur di sottraro ai e(itti%i proprietari, e
persone, a (ente, (i indi&idui, non si , esitato a porre o 1tato a di
$uori 8costituzione esterna; de(i stessi, indicandoo co%e una sorta di
%aschera, un &ero e proprio $antas%a un ente onnipotente posto sopra
di oro)
Tae , a ra(ione per cui Proudhon considera i contratto in ter%ini
di&ersi da 0uei indicati ne Contratto sociale di J)J) Rousseau e o
de$inisce politico)
I contratto politico, a$$er%a, non pu< consistere ne3aienazione
totae dea &oont+ de'indi&iduo ao 1tato co%e pre&ede Rousseau,
-ensL in un patto positivo effettivo limitato $uanto al suo oggetto
4
Citato in P) Ansart P. 3. Proudhon Eiano, La Pietra, 5:69, pp) 6"-6#, da &a ,oi4 du Peuple,
de # dice%-re 594:)
57
che # realmente proposto discusso votato adottato e che si modifica
regolarmente secondo la volont dei contraenti)
Non pu< esistere acun du--io su $atto che i contraenti siano, in
pri%o uo(o, i cittadini, e persone e che i contenuto de contratto sui
fatti , a legge, che de&e essere in$or%ata ad una costituzione
progressiva per essere se%pre aderente a &ariare de(i interessi e
dee aspettati&e %ateriai e spirituai dei 2contraenti2)
Proudhon chiarisce in %odo cristaino a di$$erenza $ra 2contratto
sociae2 e 2contratto poitico2 in (el principio federativo in una nota
a capitoo VIIF 'viluppo dell'idea di federazione, in cui a$$er%aF
Nea teoria di J)J) Rousseau, che , 0uea di Ro-espierre e dei
Hiaco-ini, i Contratto sociae , una $inzione di e(ista,
i%%a(inata per rendere conto, senza ricorrere a diritto di&ino,
a'autorit+ paterna o aa necessit+ sociae, dea $or%azione deo
1tato e dei rapporti $ra i (o&erno e (i indi&idui) Ouesta teoria,
%utuata dai Ca&inisti, costitui&a ne 5674 un pro(resso, poich/
a&e&a per scopo di ricondurre ad una e((e razionae ci< che $ino
aora era stato considerato co%e un appanna((io dea e((e di
natura e dea rei(ione) Ne siste%a $ederati&o i contratto sociae
, pi. che una $inzioneG , un patto positi&o, e$$etti&o, che , stato
rea%ente proposto, discusso, &otato, adottato, e che si %odi$ica
re(oar%ente secondo a &oont+ dei contraenti) Fra i contratto
$ederati&o e 0ueo di Rousseau e de ':#, c', tutta a distanza che
passa $ra a reat+ e 'ipotesi)
>
Oui o 1tato non , pi. una (enerica volont generale posta sopra o
esterna%ente a popoo, che deter%ina a e((e, co%e (i autori
precedenti hanno sostanzia%ente a%%esso, bens5 l'insieme delle
scelte della maggioranza dei contraenti *le persone6 sui fatti% scelte
che si traducono in legge.
E' e&idente che cosL de$inito i contratto politico sia sinoni%o di
autogoverno, in 0uanto senza a partecipazione diretta e responsa-ie
dei contraenti i contratto non pu< a&er uo(o)
L'auto(o&erno , un concetto %oto i%portante 8N)); In ori(ine
esso &oe&a se%pice%ente a$$er%are che i popoo ha i diritto di
(o&ernare se stesso, perch/ co%posto di cittadini, non di sudditi)
>
C$r) infra, nota a p) 5==)
56
Perci< nessuna oi(archia - non 'aristocrazia tradizionae, non una
%oderna no%enAatura- pu< ri&endicare acuna e(itti%it+) Esiste
una so&ranit+ $onda%entae de popoo, e 0uesta , a -ase dea
de%ocrazia)
7

I che e0ui&arre--e ad una radicae ri&ouzione de'attuae concezione
deo 1tato, non soo per 0uanto ri(uarda i nostro s$ortunato Paese,
%a anche (ran parte de resto de %ondo, &isto che, sa&o $orse a
1&izzera ed acuni 1tati a%ericani, nessuno attua una sorta di
$ederais%o cosL concepito)
E occorre ricordare che anche nei in A%erica e 1&izzera i $ederais%o
si sta (radua%ente ed inesora-i%ente de(enerando ed accentrando)
Tutte le mie concezioni politiche si riducono ad una formula+
Federazione politica o (ecentralizzazione, a$$er%a Proudhon in
0uesto sa((io)
E' e&idente che i $ederais%o interno a(i 1tati, do&endo ridurre i
centro $ino aa sua sco%parsa o aa sua a-oizione 8tae , i
si(ni$icato pi. &ero di decentralizzazione;, non , (radito ai centri di
potere che &orre--ero in&ece ridurre a nozione di $ederais%o aa
concezione di 2patto $ra 1tati e $ra istituzioni2)
La sta%pa ed i %ezzi di co%unicazione di %assa, in centocin0uanta
anni, non hanno ca%-iato di una &ir(oa i oro atte((ia%ento ipocrita,
repressi&o ed arro(ante nei con$ronti di chi osa parare di
contrattualismo o federalismo, in contrapposizione a'idea iu%inista
di 1tato unitario nazionae, so&rano ed indi&isi-ie, o di ci< che i
di$ensori deo status $uo ci (a-eano per $ederais%o)
Appare i%possi-ie, in$atti, che (iornaisti e per$ino costituzionaisti $a%osi
non conoscano a di$$erenza $ra decentramento e decentralizzazione)
1e non a conoscono , co%un0ue una oro (ra&e copa e 0uando
scri&ono di 2decentra%ento2 o 2de&oution2, o $anno senza sapere
esatta%ente di cosa parano)
La partecipazione atti&a aa &ita poitica richiede un %assi%o di
decentraizzazione a i&eo industriae e poitico) A causa dea o(ica
i%%anente de'attuae capitais%o, aziende e (o&erni di&en(ono se%pre
pi. &asti e $iniscono per di&entare (i(anteschi or(anis%i a%%inistrati in
%aniera &erticistica attra&erso una co%pessa %acchina -urocratica) *no
7
R) DACRENDORF (opo la (emocrazia, Ro%a-!ari, Laterza, "==5, p) "9)
59
dei re0uisiti dea societ+ u%anistica , a cessazione de processo di
centraizzazione a posto de 0uae de&e inter&enire una decentraizzazione
su &asta scaa e ci< per parecchi %oti&i)
6

Anche i concetto di 2sussidiariet+2 che de $ederais%o , un coroario
insepara-ie, ha su-ito o stesso destino)
I perch/ , a--astanza e&identeF i contratto sociale, in de$initi&a,
tende a (iusti$icare 'esistente, o status $uo, i regime, in 0uanto in
essi a e((e , $inzione de e(isatoreG %entre i contratto politico
%ette o 1tato nee %ani dei cittadini responsa-ii, attra&erso
'auto(o&erno ed una costituzione pro(ressi&a se%pre ri$or%a-ie
parzia%ente o tota%ente da(i stessi)
E' chiaro che tai condizioni si &eri$icano piena%ente soprattutto nee
co%unit+ in cui i cittadini trascorrono otre i no&anta percento dea
oro esistenzaF i Co%uni)
In una pa(ina de 'istema delle contraddizioni economiche Proudhon
espri%e con (rande &i(ore 'ideae co%unitario che si concretizza
ne'aspirazione de(i indi&idui responsa-ii a partecipare in pri%a
persona aa &ita dea propria co%unit+, ceua $onda%entae deo
1tato, seconda soo aa $a%i(iaF 7il comune ha diritto di governarsi
da s8 di amministrarsi di imporsi tasse di disporre delle sue
propriet dei suoi proventi di creare scuole per la sua giovent- di
nominarvi gli insegnanti di istituire la sua polizia di avere la sua
gendarmeria e la sua guardia civica di nominare i suoi giudici di
avere i suoi giornali le sue riunioni le sue particolari associazioni i
suoi magazzini il suo mercuriale e la sua banca ecc. Il comune
prende delibere emana ordinanze che cosa impedisce che esso arrivi
a darsi delle leggi07..!on c'# via di mezzo+ il comune sar sovrano o
sar una succursale o tutto o nulla)
L'idea di $ederazione $ra 1tati so&rani , ro&esciataG a $ederazione
comincia dagli individui dalle persone che rinunciando aa parte
%inore dea oro so&ranit+ costituiscono o 1tato nei %odi e nee
$or%e che essi stessi sta-iiscono)
Ao 1tato inteso co%e ipotetica volont generale , cosL sostituito o
1tato (enerato dall'autogoverno delle persone che dei-erano, con o
senza inter%ediari, e oro e((i sui fatti che i ri(uardano)
6
Erich FROEE, Avere o essere0 Eiano, A) Eondadori, 5:::, p) "==- "=5)
5:
I processo de $ederais%o in&erte a direzione de potereF non parte
pi. dai (randi 1tati so&rani che si $ederano, %a da co%unit+ i%itate, i
Co%uni -asati su'auto(o&erno dei cittadini, che si uniscono %ediante
contratto politico o di federazione)
A co%une, inteso co%e centro dea &ita coetti&a, per a parte di
so&ranit+ ad esso con$erita dai cittadini, , attri-uito i potere 8o((i non
considerato ne'ordina%ento (iuridico de nostro Paese; di e%anare
e((i e di tassare, di %antenere 'ordine pu--ico e di no%inare i
(iudici)
I co%une di&enta una piccoa co%unit+, una piccoa patria, $ederata
con atri Co%uni in nazione per sta-iire attra&erso a $ederazione a
2garanzia2 coetti&a dea i-ert+, dea de%ocrazia, dea sicurezza
interna, dea pace e de'auto(o&erno)
Perch/ ne(i 1tati %oderni ci< si a&&eri tutta&ia, , necessaria a
decentralizzazione, cio, l'abolizione del centro, i che , un passo
%oto pi. a&anzato e di&erso rispetto a decentramento)
I $ederais%o non consiste, co%e acuni &orre--ero, nel porre il
potere un po9 pi- vicino alla gente, -ensL ne %ettere i potere deo
1tato nelle mani del popolo.
E' 0uesto cambiamento di logica che reaizza 'idea contrattuae dei
rapporti poitici $ra cittadini e $ra 0uesti e e istituzioni che essi stessi
pro(ressi&a%ente creano, potendoe %odi$icare 0uando non
rispondono ae oro aspirazioni o ai oro interessi)
E' attra&erso 'ordine poitico -asato su contratto fra individui, che
ne(a (i eccessi de'autorit+, i%ita a (erarchia, a-oisce i
centrais%o, accresce a partecipazione, per%ette 'auto(o&erno,
s&iuppa a responsa-iit+ e a coscienza sociae dee persone, che
per%ette a(i indi&idui di controllare i 2potere2 che deri&a daa
poitica &o(endoo a &anta((io di tutti)
I co%une, dun0ue, e non i (rande 1tato so&rano, nazionae,
autoritario, unitario, indi&isi-ie ed accentrato, , a &era patria de(i
indi&iduiG %entre a $ederazione $ra Co%uni, a nazione, di&enta in tai
condizioni o strumento dea pace, dea sicurezza, de -enessere e
dea soidariet+ sociae)
Anche 'idea di $ederais%o econo%ico- sociae di Proudhon de&e
essere in0uadrata in 0uesta o(ica, daa 0uae deri&a che # la
dimensione territoriale e numerica che consente sia a limitazione del
"=
potere deo 1tato nei con$ronti dea &ita de(i indi&idui, sia i
controllo da parte dea (ente, dei (ruppi pri&ie(iati che tae potere
sosten(ono e &o(iono %antenere a oro escusi&o &anta((io)
Pri%a dea Hrande Huerra soo acuni (randi $ederaisti 8Proudhon,
Frantz, Cattaneo, Ferrari, Rensi; a&e&ano posto i pro-e%a dei limiti
de potere deo 1tato nazionae so&rano sorto daa Ri&ouzione
$rancese)
Lo 1tato unitario nazionae so&rano ed indi&isi-ie deri&ato da
(iaco-inis%o, a$$er%a&ano, non pu< a&ere a pretesa di porsi co%e
'unica $or%a di 1tato attra&erso cui accedere a'or(anizzazione
poitica de (enere u%ano)
Tae concezione, in$atti, $a&orisce a di&isione de'u%anit+ in 1tati
so&rani e (enera un per%anente anta(onis%o $ra (i stessi che i%pone
ad o(nuno di su-ordinare (i o-ietti&i di -enessere di (iustizia de(i
indi&idui e dee co%unit+, ae esi(enze di accentramento de potere
ed aa crescita dea potenza nazionae)
I dicianno&esi%o ed i &entesi%o secoo sono stati caratterizzati daa
concezione che o 1tato de--a essere so&rano, unitario ed indi&isi-ie,
perch/ ci<, secondo i sostenitori de'accentra%ento e
de'autoritaris%o, o$$rire--e ai cittadini %a((iore (aranzia di
sicurezza nei con$ronti de(i atri 1tati)
I do(%a dea so&ranit+ deo 1tato , stata %essa in du--io da %oti
autori, $ra i 0uai Lui(i Einaudi 85964-5:75;, che a$$er%a&ano che un
tae siste%a a&re--e (enerato una per%anente anarchia internazionale
portatrice di con$itti)
In un articoo pu--icato ne 5:59 su Corriere della sera da titoo &a
guerra e l'unit europea Einaudi a$$er%a che , o stesso siste%a di
anarchia de(i 1tati so&rani a scon&o(e 'e0uii-rio europeo e portare
aa (uerra)
Appena cessata a Hrande (uerra si $a dun0ue strada un'idea nuo&a che
attri-uisce ao 1tato nazionae so&rano a responsa-iit+ dei con$itti
internazionai ed indica una precisa aternati&a riesu%ando 'idea
Aantiana dea federazione degli 'tati che assicura a pace perpetua)
E' o&&io che estesa a i&eo panetario tae idea di $ederazione
produrre--e, $ra (i 1tati che aderiscono, a pace ne %ondo)
Tutta&ia e ra(ioni de potere 8per necessit+ chia%ate /agion di 'tato;
che deter%inarono a 1econda (uerra %ondiae, hanno indotto acuni
"5
studiosi a considerare 'idea, (i+ presente nei pri%i $ederaisti %oderni
e ri-adita da i-erai co%e Einaudi e da %arBisti co%e Le& TrocAiR
859:6-5:4=;, che i con$itti sono connaturati con a struttura anarchica
de siste%a de(i 1tati nazionai basati sul principio della sovranit
illimitata)
Aa uce de'esperienza storica recente 'idea di $ederare (i 1tati
nazionai in una $ederazione %ondiae $ondata sui &aori condi&isi e
sua (o-aizzazione dei %ercati, appare co%e iniziare a costruzione
di una casa da tetto)
*na tae tendenza se%-ra contraddire 'osser&azione ee%entare che a
costruzione dee case co%incia dae $onda%entaG e e $onda%enta
dea casa poitica, o 1tato, sono in pri%o uo(o (i indi&idui, e
persone che o $or%ano e non i (o&erni che spesso a(iscono a oro
insaputa)
1e non riuscire%o a $ondare su soide -asi e e((i che re(oano i
rapporti $ra e persone ed a concepire 'educazione in ar%onia con e
e((i dea natura, in$atti, nonostante i possi-ii accordi per a pace
panetaria, anche a'interno dee societ+ de &entunesi%o secoo
resteranno i%%utati (i ee%enti con$ittuai che sono e potenti radici
dei (ra&i pro-e%i de'u%anit+)
Per tai ra(ioni i Federalismo fra gli 'tati che pu< condurre senza
du--io aa pace %ondiae, de&e essere preceduto da federalismo fra
le persone che attra&erso &eggi intese co%e contenuto de Contratto
poitico, riduce o ei%ina in pri%o uo(o a con$ittuait+ $ra (i
indi&idui e (i indi&idui e e istituzioni)
In$atti, non essendosi &eri$icate tai condizioni, trascorreranno soo
acuni decenni dae osser&azioni di Einaudi sopra riportate, e i
%ondo sar+ di nuo&o in (uerra 8'4= -'4>;)
Ne(i anni oscuri de nazionais%o incontrastato, si costituisce attorno
aa ri&ista &'.rdre nouveau pu--icata a Pari(i da 5:## a 5:#9, un
(ruppo di $ederaisti che prose(uir+ a propria atti&it+ anche ne
dopo(uerra)
Hi esponenti pi. conosciuti di tae (ruppo sonoF Ro-ert Aron 859:9-
5:6>;, Arnaud Dandieu 859:5-5:##;, Denis de Rou(e%ont 85:=7-
5:9>; ed AeBandre Earc 85:=4-"===;)
""
Ouesti autori osser&ano che a crisi dea ci&it+ in&este tutto i %ondo
conte%poraneo, perch/ e Istituzioni che (o&ernano a societ+ non
sono pi. in (rado di se(uire e rapide tras$or%azioni sociai)
1ua scorta dee anaisi di Proudhon, che critica i carattere
accentratore de'idea di 1tato unitario uscita daa Ri&ouzione
$rancese, essi ea-orano un %odeo co%peta%ente nuo&o di societ+
$ondato su una concezione integrale e non soo istituzionale de
$ederais%o)
Aa -ase dea crisi de'uo%o %oderno do%inato ed oppresso dae
(randi or(anizzazioni 8partiti, sindacati, (rande i%presa, pu--ica
a%%inistrazione, (rande $inanza, ecc); - essi a$$er%ano- c', una
cutura di sta%po indi&iduaistico che ha e sue radici ne
(iaco-inis%o scaturito daa (rande Ri&ouzione)
I carattere accentrato deo 1tato co%un0ue costituito- sosten(ono-
accrescendo o spazio $ra e persone e e Istituzioni, o riducendo i
principi ed i &aori dea poitica a $inzioni (iuridiche, instaura
potenzia%ente una nuo&a $or%a di totaitaris%o de%ocratico)
Da ci< deri&a una cutura di sta%po indi&iduaistico che , aa -ase
dee ideoo(ie totaitarie conte%poranee, soprattutto de co%unis%o,
de nazis%o e de $ascis%o)
E' in 0uesta prospetti&a che si s&iuppa a critica de federalismo
integrale nei con$ronti de centralismo democratico di ori(ine
%arBista e dei re(i%i accentrati, autoritari e (erarchici de nazis%o e
de $ascis%o)
La cutura di sta%po indi&iduaista, a$$er%ano i nuo&i $ederaisti,
disinte(ra (radua%ente e reazioni sociai, ro%pe i rapporti di
soidariet+ personae, induce 'anarchia de(i 1tati so&rani su piano
internazionae, deter%ina un'a-nor%e crescita de(i apparati
-urocratici e %iitari e, sospinta da'esi(enza di aar(a%ento dei
%ercati, d+ 'a&&io a siste%a con$ittuae dea (o-aizzazione
$orzosa)
Lo 1tato, sosten(ono i $ederaisti inte(rai ri$erendosi a Proudhon,
de&e essere ridotto %era%ente ad esecutore di $unzioni di carattere
a%%inistrati&o e de&e essere costante%ente su-ordinato ae scete
de(i indi&idui responsa-ii sui $atti, attra&erso i procedi%ento
de%ocratico)
"#
Con ci< i federalismo integrale non si i%ita a criticare (i aspetti
autoritari deo 1tato unitario, nazionae, indi&isi-ie, so&rano ed a
condannare 'ideoo(ia che o ha (enerato, %a pone 'idea di contratto
politico $ra (i indi&idui e $ra (i 1tati co%e aternati&a aa crisi dea
ci&it+)
Da &eri eretici, i $ederaisti inte(rai propon(ono un rifacimento
radicale di tutte le strutture siano esse sociali o politiche
economiche o mentali 8AeBandre Earc;)
La strada de rinno&a%ento de'idea di de%ocrazia consiste, dun0ue,
non soo nea decentralizzazione, %a anche ne 2controo2 da parte
dee persone de potere che deri&a daa poitica)
!iso(nere--e se%pre ricordare che7.+
!o--ioF I potere si nasconde perch/ si sente tanto pi. $orte 0uanto
pi. , se(reto) 1e i potere &uo $arsi te%ere de&e $arsi conoscere i
%eno possi-ie) 8)))));
!) I %assi%o dea corruzione corrisponde a %assi%o dea
se(retezza.
ViroiF )))pi. i potere &ero si nasconde, %eno i cittadini
partecipano aa &ita pu--ica) 1e i consi(i pu--ici e (i or(ani di
auto(o&erno non hanno &ero potere, perch/ i &ero potere si ,
ri$u(iato atro&e, per 0uae ra(ione i cittadini do&re--ero
partecipare a'atti&it+ di Consi(i che, di $atto, i ha esautoratiS
9

I se(uaci de $ederais%o inte(rae sono tutta&ia consape&oi che a
%a((iore di$$icot+ aa reaizzazione dei oro pro(etti, consiste nea
ricerca di una strate(ia poitica in (rado di contrapporsi a3esistente
-asato su'idea deo 1tato unitario, so&rano ed indi&isi-ie $ondato
su'accentra%ento, sua (erarchia e su potere)
L'insuccesso de Federais%o inte(rae , do&uto, in (ran parte,
a'incapacit+ di ea-orare %odei teorici concreti in (rado di indicare
ai $ederaisti una (uida, un orienta%ento per a otta poitica)
Pur essendo consape&oe dea estre%a di$$icot+ di i%%a(inare
strutture sociai in (rado di controare e i%itare (i eccessi de potere,
che do&un0ue tendono a (enerare con$ittuait+ a'interno e (uerre di
appropriazione e di do%inio &erso 'esterno, non , di$$icie per
9
N) !O!!IO, E) VIROLI, (ialogo intorno alla /epubblica, Ro%a - !ari, Laterza, "==5, pp) 5=#-
5=>)
"4
Proudhon, rendersi conto che a direzione &erso a 0uae , necessario
ri&o(ere 'attenzione non , 0uea dei persona((i che dietro e 0uinte
%ano&rano a poitica dei (randi 1tati, n/ 0uea dea 1pada deo
1tato so&rano, unitario, accentrato, indi&isi-ie ed autoritario, -ensL a
strada di$$icie, %a perse(ui-ie, dee comunit contrattuali minime,
dee piccole patrie federate, co%e i Co%uni %edie&ai o e citt+ dea
Hrecia antica, i cui insuccesso , da attri-uire proprio a'incapacit+ di
concepire, aora, co%unit+ interna%ente ed esterna%ente
2contrattuai2.
L'econo%ia de (i(antis%o e de'auto%azione, , un residuo de pensiero
de secoo dicianno&esi%o, ed , de tutto incapace di riso&ere i pro-e%i
di o((i)8N)); Che cosa si(ni$icano de%ocrazia, i-ert+, di(nit+ u%ana,
i&eo di &ita, reaizzazione di s/, appa(a%entoS E' una 0uestione di
%erci o di personeS Natura%ente , una 0uestione di persone) Ea e
persone possono essere se stesse soo in piccoi (ruppi che si
co%prendono) Non ci sono $orse a--astanza 2se(ni dei te%pi2 che
indicano a necessit+ di una nuo&a cuturaS
:
Anche a Chiesa, per$ezionando i pensiero di 1) To%%aso d'A0uino
reati&o a Principio di sussidiariet+, pone 'idea de'auto(o&erno dei
cittadini a'interno dea Co%unit+ co%e uno dei $onda%enti dea sua
dottrina sociae)
Papa Pio MI ne'encicica :uadragesimo anno 85:#5; d+ a se(uente
de$inizione de principio di sussidiariet+F siccome non 8 lecito togliere
agli individui ci2 che essi possono compiere con le loro forze e
l'industria propria per affidarlo alla comunit cos5 8 ingiusto
rimettere ad una maggiore e pi- alta societ $uello che dalle minori e
inferiori comunit si pu2 fare. !e deriverebbe un grave danno e uno
sconvolgimento del retto ordine della societ poich8 l'oggetto
naturale di $ualsiasi intervento della societ stessa 8 $uello di aiutare
in maniera suppletiva 8su-sidiu% a$$erre; le membra del corpo
sociale non gi distruggerle ed assorbirle.
Da osser&are, o((i, che se--ene i Trattato di Eaastricht 86 $e--raio
5::"; dichiari che i Principio di sussidiariet+ sia a direttrice
$onda%entae che (uida i processo di $or%azione de'*nione
Europea, 'Europa , stata costruita co%e un super(o&erno (erarchico
:
E) F) 1CC*EACCER Piccolo # bello Eiano, Eondadori, 5::9, p) >9)
">
ed accentrato, contraddicendo o spirito e a ettera de Principio di
sussidiariet+ che essa stessa ha posto aa -ase dea sua esistenza)
E' e&idente che i (ruppi di potere che hanno tra&isato ne'opinione
pu--ica e concezioni dea de%ocrazia, dea repu--ica e de
$ederais%o, hanno anche %a interpretato i concetto di
21ussidiariet+2, i%itandoa a'architettura istituzionae e
contraddicendo nea pratica i principi sui 0uai si re((e, per &o(ero a
oro &anta((io)
1cri&e Proudhon ad Antoine HauthierF
Tu %i chiedi di spie(are i %odo di ricostruire a societ+N))Non si tratta
ora di i%%a(inare, di co%-inare ne nostro cer&eo un siste%a che in
se(uito presentere%oF i %ondo non si ri$or%a cosL) La societ+ non pu<
corre((ersi che da se stessa)
5=

Proprio a causa dea se%picit+ de ra(iona%ento %oti, purtroppo,
non co%prenderanno 0uesto %essa((io e non saranno in (rado di
i%%a(inare e conse(uenze, da&&ero ri&ouzionarie, che , in (rado di
(enerare)
Per chi ha se(uito $in 0ui, do&re--e risutare a--astanza e&idente che ,
possi-ie deter%inare 'e0uii-rio poitico $ra autorit+ e i-ert+, &erit+,
propriet+, potere e (iustizia, attra&erso a contrattuait+ dei rapporti $ra
e persone e $ra 0ueste e e istituzioni che esse i-era%ente si danno)
I (randi 1tati, anche se $ederati co%e 'A%erica, hanno di%ostrato di
non essere pi. in (rado di di$endersi da(i e$$etti ne(ati&i ed
antisociai dee i%%ense concentrazioni di propriet+ e di capitae che
tendono continua%ente ad in$uenzare i (o&erni e ad estendere i
proprio do%inio su tutta a coetti&it+)
Nee piccoe co%unit+ contrattuai, a contrario, a de%ocrazia
ricondotta a procedi%ento e partecipazione responsa-ie dee persone
a (o&erno per sta-iire condizioni di e(ua(ianza e a so&ranit+
restituita a suo ori(inario si(ni$icato di 2potere pre&aente che hanno i
cittadini di $are, ri$or%are ed a-ro(are e e((i2, non consentono pi. e
$inzioni e (i in(anni che i potere poitico e $inanziario , in (rado di
$are)
E', 0uesta, a souzione poitica aa per%anente con$ittuait+ sociae
5=
1ainte !eu&e C-A), 5:46, Proudhon sa vie et sa correspondence ;<=<1;<><, A) Costes,
Paris, p) 5>4)
"7
deter%inata daa di&ersit+ dee condizioniG di&ersit+ che, a di $uori
de contratto poitico o di $ederazione, co%porta per (i indi&idui
eccessi&a ed in(iusta dise(ua(ianza e per a societ+, insta-iit+ e
precariet+ poitica incessante)
I (randi 1tati, e &aste nazioni, e (randi $ederazioni -asate
su'accentra%ento de potere deo 1tato in poche %ani, non si sono
%ostrati adatti a porre e condizioni per sradicare i %ae
da'indi&iduo e daa societ+ e per $ar crescere ed uni&ersaizzare i
-ene in %odo apprezza-ieG a contrattuait+ poitica posta a -ase
de'auto(o&erno dei cittadini in piccoe co%unit+ potre--e essero)
E' e&idente che i %etodi tradizionai - dae eezioni ai Para%enti -
non producono pi. i risutati per cui erano stati in&entati) Ea i
pro-e%a de $uturo dea de%ocrazia resta a de%ocrazia, e cio,
co%e rispondere a'esi(enza che a--ia%o indi&iduato a'inizio
dea nostra con&ersazioneF dare &oce a popoo)
55
(are voce al popolo, , sostanzia%ente anche i &an(eo di Proudhon,
perch/ si(ni$ica $ornire a popoo (i strumenti cuturai e poitici per
dei-erare o e(itti%are diretta%ente e e((i che ri(uardano tutta a
co%unit+)
In presenza di 0ueste condizioni o 1tato di&enta rea%ente una
creatura dee scelte e dea coscienza dei cittadini responsa-ii che,
partecipando aa &ita dea coetti&it+, attra&erso i procedi%ento
dea de%ocrazia diretta pre&aente sua de%ocrazia rappresentati&a,
sono in (rado di garantirsi e (iuste re(oe 8autorit+;, riser&andosi a
pi. (rande i-ert+ ed iniziati&a)
Tae potre--e essere a risposta aa do%anda $or%uata da Dahrendor$
di co%e dar voce al popolo, per ri&itaizzare 'as$ittica e de(radata
de%ocrazia de(i 1tati so&rani, unitari ed accentrati)
Danie J) Eazar 85:#4-5:::; (rande studioso a%ericano di ori(ine
e-raica de $ederais%o a$$er%aF
La so&ranit+ nee repu--iche $ederai &iene in&aria-i%ente
attri-uita a popoo, che dee(a i propri poteri ai di&ersi (o&erni o
che si accorda per esercitare diretta%ente 0uei poteri co%e se
$osse esso stesso i (o&erno) 8 )))); I popoo so&rano pu< dee(are e
55
R) DACRENDORF (opo la democrazia, Ro%a- !ari, Laterza "==5, p)65)
"6
di&idere i poteri co%e %e(io crede %a a so&ranit+ ri%ane una sua
propriet+ inaiena-ie)
5"

Neo 1tato $ederae o contrattuae, dun0ue, a so&ranit+, che , i
potere di sceta dee (ente sui fatti, ri%ane se%pre propriet+
inaiena-ie, ii%itata, i%prescritti-ie ed in&ioa-ie de popoo, de(i
indi&idui responsa-ii che $or%ano a Co%unit+, o 1tato)
I processo di $or%azione de diritto do&re--e essere ri$or%ato in
%odo da di&entare un processo principa%ente, se non
escusi&a%ente, spontaneo, co%e i co%%ercio, i parare o
'intrattenere atre reazioni co%pati-ii o co%pe%entari da parte
di indi&idui con atri indi&idui) 1i pu< o-iettare che una si%ie
ri$or%a sare--e e0ui&aente ad un %ondo utopico) Ea tae %ondo
$u, tutto so%%ato certa%ente non utopico in di&ersi paesi e in
di&erse epoche storiche, acune dee 0uai non sono de tutto
s&anite daa %e%oria dee (enerazioni &i&enti) D'atra parte, ,
senz'atro %oto pi. utopistico continuare a e&are appei ad un
%ondo o&e i &ecchi ideai stanno %orendo e ri%an(ono soo
&ecchie paroe, co%e (usci &uoti, che o(nuno pu< rie%pire co
si(ni$icato pre$erito, a prescindere da'esito $inae)
5#

Non , se%pice azzardare ipotesi per dare &oce aa (ente, a popoo,
ed , co%prensi-ie che possa apparire &eeitario o utopistico nee
attuai condizioni econo%iche, poitiche e sociai)
I potere costituito non accetter+ $aci%ente una concezione che
sare--e in (rado di su-ordinaro, sue scete $onda%entai che
ri(uardano a &ita di tutti, aa &oont+ dea %a((ioranza dei cittadini
responsa-ii, i%itando di $atto i do%inio che e cosche ed i can che
incarnano o 1tato cercano di sta-iire a'interno dea co%unit+ ocae
e nazionae)
I %i(iori 8N); &o(iono poter essere %a&a(i, 0uando a oro
piaccia, senza cessare di essere i padroni) *n predicatore poitico
a&r+ un -e dire oro che, essendo a $orza de popoo a oro $orza,
i oro pi. (rande interesse , che i Popoo sia $iorente, nu%eroso e
te%i-ie) 1anno -enissi%o che non , &ero) I oro interesse
personae , soprattutto che i popoo sia de-oe, %isera-ie e che
5"
D) J) ELATAR, Idee e forme del federalismo, Eiano, Co%unit+, 5::>, p) :=)
5#
!) LEONI, &a libert e la legge, Eacerata, Li-erii-ri, 5::4, pp) 546-549)
"9
non possa %ai resister oro)
54
Di $ronte aa (rande crisi deter%inata dae ideoo(ie sociai che non
riescono pi. a tras%ettere una &isione de $uturo coerente con a natura
e con i successo dea &ita u%ana su tutto i pianeta, i federalismo
integrale co%incia a (ettare una nuo&a uce sua possi-iit+ di
e&ouzione dea societ+)
Da $ederais%o inte(rae a'idea di piccoi 1tati, Co%unit+, Patrie,
i-ere indipendenti e $ederate sia a oro interno sia esterna%ente, i
passo , -re&e)
E' %ia con&inzione che a concezione ri(uardante 'ordine poitico
enunciata da P) J Proudhon, che pone nea e((e i punto di e0uii-rio
de'autorit+ con a i-ert+, possa ancora essere a((iunto un tasseo che
concerne un 2principio superiore2 cui ri$erire i concetti dea poitica e
dea rei(ione che deter%inano 'ordine sociae)
E' e&idente, in$atti, che a pace ed i -enessere uni&ersae possano
riposare sta-i%ente soo su'e0uii-rio, nea %ente de'uo%o, ne(i
ordina%enti dea societ+ e ne co%porta%ento dee persone, di ci<
che , in (rado di (enerare i concetti reati&i aa rei(ione ed aa
poitica)
Ouei attuai, purtroppo, non sono pi. ade(uati ae necessit+ de
%ondo %oderno perch/F
Tutti i concetti pi. pre(nanti dea %oderna dottrina deo 1tato
sono concetti teoo(ici secoarizzati) Non soo in -ase a oro
s&iuppo storico, poich/ essi sono passati daa teoo(ia aa
dottrina deo 1tato, $acendo per ese%pio de Dio onnipotente
'onnipotente e(isatore, %a anche nea oro struttura
siste%atica)
5>
Ea 0uesto , un discorso di cui o((i a&&ertia%o i pri%i se(ni e sar+
s&iuppato ne corso dei prossi%i decenni o secoi se, co%e u%anit+,
ne a&re%o i te%po)
54
J)J) RO*11EA*, I Contratto sociale, cit), p) 5=>)
5>
8C) 1ch%itt, &e categorie del ?politico? a cura di H) Ei(io e P) 1chiera, I Euino,
!oo(na, 5:6", p) 75;
":
Introduzione a
Del Principio federativo
Pri%a che i ettore a$$ronti a ettura de i-ro di Proudhon,
desidero indicare due concetti in (rado di orientaroF i pri%o si
ri$erisce a %odo di porsi da&anti a pro-e%a de ca%-ia%ento
pro(ressi&o deo 1tato, condizione necessaria a soddis$are i
pro(resso incessante prodotto da'e&ouzione dea societ+G i secondo
ri(uarda i si(ni$icato dea paroa Federais%o o, %e(io,
2Contrattuais%o2 di cui %otissi%i parano senza conoscero)
Cercher< su-ito di de$inire i due concetti in estre%a sintesi)
In 0uesto %odo, poste e condizioni dea ri$essione e s(o%-rata a
%ente dae contraddizioni, ci< che , o((etto de i-ro $unzioner+ per
i ettore, co%e una -ussoa per co%prendere i pensiero di 0uesto
(rande autore di%enticato e, con$rontandoo con a situazione dea
poitica attuae, non ascer+ sca%po a $raintendi%enti)
5U; Non si pu< tro&are a souzione a ca%-ia%ento deo
1tato in senso federale usando a stessa o(ica che ha (enerato
0ueo esistente accentrato)
#=
"U; I Federais%o 8o Contrattuais%o; , una concezione
de'ordine poitico deo 1tato -asata su'auto(o&erno, o
partecipazione a (o&erno dea (ente)
*na &ota co%preso i senso dee due osser&azioni, o(nuno potr+
ar%onizzare e rendere coerenti i suoi pensieri con 'opera di Proudhon
che 0ui presento, e a co%prensione de $ederais%o sar+ pi. $acie per
tutti (i spiriti i-eri e sinceri)
Co curato a traduzione da $rancese 0uesto i-ro per $ar conoscere i
$ederais%o nella purezza dei suoi principi secondo i pensiero de pi.
(rande ed ori(inae dei $ederaisti %oderniF Pierre Joseph Proudhon
859=:-597>;)
Forse nessuno co%e ui ha saputo descri&ero in %odo tanto e$$icace e
co%prensi-ie anche per i non addetti ai a&ori.
!iso(na su-ito osser&are che $orze oscure a(iscono contro (i uo%ini
e contro a societ+G 0ueste $orze si riassu%ono ne'i(noranza,
ne'e(ois%o e ne potere che per do%inare i%pedisce, con a sua
azione, a reaizzazione di un ordine sociae e poitico in (rado di
porre $ine aa con$ittuait+ e di deter%inare a crescita dea coscienza
indi&iduae e coetti&a)
Eoti cittadini, anche coti, si pon(ono da&anti a te%a dea poitica
con (rande super$iciait+ e s&iuppano una concezione deo 1tato
atrettanto ar-itraria di 0uea che de'uni&erso a&e&ano (i uo%ini de
%edioe&o)
Acuni, poi, si prestano a (ioco dea poitica, pi. per soddis$are e
proprie a%-izioni narcisistiche o per i &anta((i econo%ici che sperano
di ottenere, che per un reae senti%ento di ser&izio nei con$ronti dea
coetti&it+)
Capisco che non sia $acie a te%po d'o((i, per un cittadino co%une
co%e per un poitico, a&ere a pazienza e a -uona &oont+ necessarie
per e((ere un i-ro di poitica scritto -en pi. di un secoo $a)
Lo sce%pio che &iene 0uotidiana%ente perpetrato contro o spirito
dea societ+ da chi detiene i potere dee in$or%azioni, ha aontanato
i cittadini daa passione dea poitica e daa partecipazione aa &ita
coetti&a)
#5
Tutta&ia 0uei che si &orranno ci%entare ne'i%presa di e((ere (el
principio federativo e si s$orzeranno di capire 0uanto in esso
contenuto, si renderanno conto di 0uai sono e ra(ioni ed i principi sui
0uai si -asa i $ederais%o di cui %oti, o((i, parano senza
conoscero)
La (ente, in (enere, crede che per reaizzare uno 1tato $ederae sia
su$$iciente portare e Istituzioni un po' pi- vicine ai cittadini)
Ea non , a$$atto cosL perch/ a pri%a condizione de $ederais%o , che
o 1tato sia un effetto delle loro scelte sui fatti e pertanto de&e essere
%esso nee oro %ani)
Le istituzioni poste pi. &icine ai cittadini sono una conse(uenza de
$ederais%o, non certa%ente a sua causa)
La (rande di$$icot+ ne'essere dei &eri $ederaisti consiste ne $atto di
conoscere e sue ori(ini, i suoi principi e e ra(ioni sue 0uai po((ia)
Chi si dichiara contrario a $ederais%o, poi, do&re--e a%eno a&ere i
pudore di (iusti$icare 'a&&ersione con ar(o%entazioni che di%ostrino
a conoscenza di ci< che a&&ersa)
De resto non si pu< neppure continuare ad a&ere a pretesa di
ca%-iare o 1tato in senso $ederae, presentando ai cittadini
un'i%%a(ine assurda, $asa, inco%peta o di co%odo di ci< che esso ,,
co%e in (enere $anno i poitici e tutti i %ezzi di co%unicazione di
%assa)
La tras$or%azione deo 1tato in senso $ederae che essi propon(ono
non , che un in(anno i cui &ero scopo , i %anteni%ento dei pri&ie(i
e dee opportunit+ o$$erte da'esistente)
1a&o acune ode&oi eccezioni, nee oro intenzioni di $ederais%o
non c', assouta%ente niente)
Ouesta , $orse a ra(ione pi. i%portante che %i ha indotto a
pu--icare di nuo&o 0uesta opera 8a pri%a edizione , stata pu--icata
ne "=== da Terza &ia, Ase$i, Eiano;)
1e--ene siano sconosciute a (rande pu--ico, e opere di Proudhon
sono state studiate da socioo(i, $ioso$i ed econo%isti ed i suo
pensiero , stato condi&iso sia da conser&atori, sia da pro(ressisti, da
sindacaisti ri$or%isti o ri&ouzionari, da circoi di estre%a destra e da
circoi di estre%a sinistra, da i-erai e da co%unisti ed anche da
reazionari)
I pi. attri-uiscono ci< ae contraddizioni de suo pensiero in cui
#"
o(nuno pu< &edere 0ueo che (i torna co%odo)
!iso(na tutta&ia osser&are che a &erit+ non ha de$inizioni, non ha
partiti n/ correnti, n/ indirizzi particoari)
Per tro&ara , per< necessario cercare con attenzione, (uardare in
pro$ondit+, e non i%itarsi a e((ere super$icia%ente o isoata%ente
soo e parti che corrispondono a punto di &ista di chi e((e o che
sono con$or%i ad acuni aspetti de'ideoo(ia poitica praticata)
Nee opere di Proudhon, in$atti, per a di%ensione (o-ae de
pensiero e per a $aciit+ dea ettura, destra e di sinistra possono
ritro&are acune dee proprie ra(ioni ed a&ere, per 0uesto, un'idea
errata dea $ra%%entariet+, dea contraddizione e de disordine dee
sue anaisi)
Le((endo tutte e sue opere e ri$ettendo su oro contenuto, , tutta&ia
$acie tro&are a radice unitaria e 0uindi senza contraddizioni, de suo
pensiero)
Aa traduzione de testo non ho a((iunto acun co%%ento personae,
n/ ho riportato (iudizi oppure osser&azioni di scienziati dea poitica,
o di $ioso$i, socioo(i ed econo%isti)
Ei , capitato di conoscere e opere di Proudhon per caso, da se%pice
cittadino che ad un certo punto dea &ita, acuni anni orsono, ha
&outo occuparsi dea poitica)
Co cercato di capire i $ederais%o a di $uori de(i sche%i, dei partiti,
dee $azioni, de(i indirizzi e %i sono con&into che o(nuno de&e $arsi
una sua idea personae di cosa esso sia)
Che o(nuno (iudichi da s/, secondo a propria capacit+, esperienza e
spirito di osser&azioneF penso che 0uesto sia i %odo %i(iore per
apprezzare a sua opera ed entrare in sintonia co $ederais%o, che
Proudhon indica&a con a paroa pi. aderente a suo spiritoF
Contrattualismo)
I a&oro, a parte i ri(ore dea traduzione, non ha acuna pretesa
scienti$ica)
In (el principio federativo Proudhon si ri&o(e&a diretta%ente ai suoi
ettori, che erano pi. che atro se%pici operai, arti(iani, piccoi
co%%ercianti ed i%prenditoriF (ente co%une che a&e&a poca o
nessuna di%estichezza con e scienze sociai)
Ei sono i%itato a ripresentare i suo pensiero con e sue stesse paroe)
O(nuno potr+ poi &autare 0uanto (randi $ossero e sue intuizioni
##
poitiche con ci< che 'esperienza de &entesi%o secoo ci ha
di%ostrato)
Via &ia che i i-ro scorrer+ da&anti ai &ostri occhi &i renderete conto
dee enor%i $orze che in o(ni te%po a(iscono nea societ+G dea
natura e de'ori(ine de potereG dee sue de(enerazioni attra&erso i
partitiG di co%e a poitica sia in$uenzata da'incessante -iso(no
de'e&ouzione e de %i(iora%ento u%anoG ed ancora de perch/ si
$or%i uno 1tato unitario ed accentrato, che con e sue in$inite e((i
per%ette o s&iuppo e a crescita dea corruzione, deo spreco dee
risorse e co%e esso (eneri natura%ente 'ee$antiasi dea -urocrazia
che a sua &ota si traduce in ine$$icienza e tasse senza i%iti per i
cittadini indi$esi)
I ettore conoscer+ cosL e ra(ioni per cui i capitae si aea &oentieri
con i partiti poitici per s$ruttare %onopoistica%ente e risorse che i
contri-uenti sono costretti a s-orsare con a $orza e co%e i popoo,
anche in de%ocrazia, possa $inire co non contare 0uasi niente)
Co%prender+ e ra(ioni per e 0uai e eezioni, in un re(i%e
de%ocratico, possano essere soo una finzione, una %aschera de
potere e perch/ e e((i deo 1tato ri$ettano non tanto a &oont+ de
popoo, 0uanto 0uea dei (ruppi econo%ici e poitici che attra&erso i
partiti ed i sindacati o do%inano)
Vi se%-rer+ che i i-ro sia stato scritto ieri e non 0uasi un secoo e
%ezzo $a)
In poche paroeF chi a&r+ a pazienza di e((ere tutto i i-ro e di
%editaro, capir+ co%e co $ederais%o, che Proudhon iustra con
spirito se%pice, chiaro ed inno&ati&o presentandoo nea sua &era
natura, o(ni societ+ possa pro(redire tran0uia%ente nea sicurezza e
ne %a((ior -enessere, perch/ o(nuno sa che o 1tato, costruito da
popoo per i popoo, (i , a%ico e (i rende pi. i-era, $acie, serena,
di(nitosa e sicura a &ita di o(ni (iorno)
Ancora una cosa chiedo ai ettoriF non a--iate pre(iudizi su Proudhon,
senza a&er etto e sue opere)
E(i ha se%pre a&uto contro i potere econo%ico, i potere poitico ed
i potere dea chiesaG %a i %odo in cui essi, ne suo secoo ed in
0ueo in cui &i&ia%o, a--iano rappresentato un'econo%ia, un potere
ed uno 1pirito &era%ente a ser&izio de pro(resso %ateriae e
spirituae de'uo%o, , storia che tutti conoscono)
#4
La sua opera rispecchia o spirito de'epoca, acerata da $ortissi%e
tensioni sociai, an(osce e contraddizioni che, purtroppo, sono ancora
presenti e per a (ran parte irrisote ne terzo %iennio)
Co%e ho detto, e opere di Proudhon sono o((i 0uasi sconosciute in
Itaia)
L'anate%a di EarB contro di ui in @iseria della filosofia che scrisse
in risposta a i-ro di Proudhon Il sistema delle contraddizioni
economiche o Filosofia della miseria, , &aido ancora o((i)
A poco ser&e osser&are che pri%a di a&er etto i i-ro %enzionato,
EarB espri%e&a (iudizi %oto di&ersi su Proudhon, a&endoo de$inito
Il /ousseau1,oltaire di &uigi Aonaparte)
Escusi cooro che o conoscono per %oti&i di studio, per tutti
Proudhon , ricordato per a risposta che ui stesso diede ad una
do%anda che era anche i titoo di un suo i-roF Che cosa # la
proprietS &a propriet # un furto a$$er%<)
In reat+ Proudhon non intende&a a$$atto a propriet in s/ co%e un
furto, anzi sostene&a che &a propriet # la libert, tutta&ia essa
di&enta furto 0uando , la somma degli abusi odiosi della ricchezza
che (enera po&ert+ e %iseria per i pi. de-oi e per i $anciui che senza
copa de&ono su-ira)
Co &outo $are 0uesta -re&e presentazione, per rendere un poco di
(iustizia a 0uesto straordinario pensatore condannato in(iusta%ente ad
essere di%enticato o %a interpretato)
I sociaista, 'ateo e 'anarchico)
Tornia%o, dun0ue, a Proudhon che &iene presentato a'opinione
pu--ica co%e sociaista, anarchico ed ateo)
Per ui essere socialista si(ni$ica&a, pro-a-i%ente, conoscere,
de$inire, isoare e co%-attere cutura%ente e $orze ne(ati&e che
a(iscono nea societ+ per e$$etto dea natura e de co%porta%ento
e(oistico de(i uo%iniG $orze che i%pediscono a pro(ressi&a crescita
u%ana indi&iduae e coetti&a)
I suo essere sociaista a&e&a soo rari punti in co%une co sociais%o
di o((i)
E(i di%ostra in o(ni suo scritto di ri$iutare e di non identi$icarsi sia
#>
nee tendenze co%uniste che hanno preceduto EarB, sia nea teoria
poitica ed econo%ica da 0uesto ea-orata)
Le ori(ini %odestissi%e (i $ecero presto co%prendere 0uanto in(iusta
$osse a %iseria soprattutto per i $anciui innocenti che, co%e ui,
senza copa do&e&ano su-ira e si chiese, aora ancora (io&anissi%o,
do&e do&esse ricercarsi a causa che (enera a po&ert+ e 'i(noranza)
Hi+ in una dee sue pri%e opere (e la c8l8bration du (imanche, si
propose diF trovare uno stato d'eguaglianza che non sia n8
comunismo n8 dispotismo n8 dispersione n8 anarchia ma libert
nell'ordine ed indipendenza nell'unit.
Pur dichiarandosi sociaista, non nascose %ai a se stesso 'i%potenza,
nea pratica, di 0uesta concezione poitica a causa soprattutto de suo
ataenante &eeitaris%o ri$or%ista e dea sua incoerenzaG in una
paroa, dee de-oezze eterne de sociais%o storico)
E(i $orse si de$ini&a sociaista perch/ a&e&a una concezione spirituae
dea societ+ in cui, in contrasto co suo dichiarato ateis%o, cerca&a
un'ipotesi d'un (io senza a 0uae (i era impossibile andare innanzi
ed essere capito) 8)))); 'e io seguo attraverso le sue trasformazioni
successive l'idea di (io trovo che $uest'idea # innanzitutto sociale%
intendo dire che essa # piuttosto un atto di fede nel pensiero collettivo
che un concetto individuale 8P) J) Proudhon, Prologo a 'istema delle
contraddizioni economiche o filosofia della miseria;.
E' pro-a-ie che ne suo pensiero daa societ+ e%er(esse un Principio
superiore, dotato di $orza e di una ra(ione se(reta, 0uasi un )ssere un
:uid %isterioso ed inconcepi-ie che ui non riusci&a ad identi$icare
ne Dio dee rei(ioni e dea storia)
Hi uo%ini, a$$er%a&a, non possono in(a--iare i destino di
0ue')ssere in un dogma, in un assoluto, poich/ si riassu%e
ne'i%pre&edi-iit+ del divenire, ne'i%perscruta-iit+ dei dise(ni
dea natura che, anche nea societ+ u%ana, si reaizzano con a
continua ricerca di e0uii-rio $ra e $orze che in essa de&ono operare e
che, scontrandosi continua%ente, (enerano con$itti, contrasti, otte,
ri-eioni, &ioenze, so$$erenze e ri&ouzioni di o(ni (enere)
E' i %odo di reaizzare tae e$uilibrio attra&erso 'osser&azione dea
natura, a$$er%a&a, ci< &erso cui -iso(na indirizzare a nostra
attenzione)
Ne $ederais%o, Proudhon tro&< i punto di e0uii-rio $ra e $orze che
#7
continua%ente si scontrano nea societ+ e &ide che da oro e$uilibrio
deri&a 'ei%inazione dea finzione, dea ragion di 'tato e de potere
a-usi&o, i%%a(inario ed ie(itti%o che deter%ina o(ni 'tatu $uoF
assouto terri-ie che i%pedisce i pro(resso ed i %i(iora%ento
%ateriae, %a anche cuturae e spirituae di tutto i popoo)
I potere deo 1tato, osser&a, per e chiese discende da'assouto di un
Dio, per i co%unis%o daa propriet+, per (i 1tati so&rani da -iso(no
di un 0uasiasi ordine sociae e per i $ederais%o, $ina%ente, non pi.
dae $inzioni, da'i%%a(inazione o da(i a-usi ed ar-itrii de potere
deo 'tatu $uo, %a daa so%%a dee 2&oont+ concrete2 e reai
8contratto politico;, de(i indi&idui sui 2$atti2 che i ri(uardano)
E(i &ide, con enor%e anticipo su(i e&enti, co%e i co%unis%o,
ei%inando se%pice%ente a propriet+ e sostituendoa co piano,
a&re--e dise(nato una societ+ in cui tutto sare--e apparso se%pice e
pre&istoG i suo Dio sare--e stato i do(%a ideoo(ico (uai ad
aontanarsene, (uai a tradiro, (uai a contraddiro)
I co%unis%o, ri$erendosi a'idea di per$etta e(ua(ianza, in$atti, rende
tutto $acie da capire e da condi&idereG e sue souzioni ai pro-e%i che
e%er(ono nea &ita dea societ+, sono incredi-i%ente se%pici e
co%prensi-ii per tuttiF soddis$ano i -iso(no di (iustizia, di
e(ua(ianza e di i-ert+, a-oiscono tutti %ai de'uo%o attra&erso a
dittatura de piano e a dittatura di una casse)
La se%picit+ de co%unis%o, $u certa%ente a causa dei suoi successi
e dei (randi entusias%i che suscit< nee %asse)
Tutta&ia i suoi princLpi risponde&ano, e rispondono ancor o((i, pi. a
-iso(no di dare una risposta razionae aa tendenza &ioenta
de'ani%a coetti&a di e%er(ere daa -ar-arie dea disu(ua(ianza,
dea po&ert+ e de'i(noranza, che ad un'osser&azione esauriente dea
reat+ sociae e dei $eno%eni che nea societ+ continua%ente si
(enerano)
La sua attuazione pratica, se da un ato port< ne te%po a disastro
econo%ico, aa tirannia ed a $ai%ento deo 1tato, esatta%ente co%e
Proudhon a&e&a predetto, da'atro (ener< un insperato inde-oi%ento
dea $ede nee ideoo(ie, a cui a$$er%azione ne(i 1tati deter%ina
spesso tirannia e &ioenza, ser&it. e re(resso, oppure corruzione e
de(rado de'ordine sociae)
I risutati de $ai%ento co%unista sono sotto (i occhi di tuttiF
#6
deter%inato dae cause che Proudhon a&e&a enunciato %oti decenni
pri%a che esso apparisse nea storia co%e reat+ sociae)
Da parte oro i sociaisti, incapaci di &autare con chiarezza i pensiero
poitico de socialista Proudhon, si sono se%pre &estiti con a-iti
co%uniste((ianti che e(i non a&re--e %ai accettato n/ condi&iso)
1ostene&a, in$atti, cheF Per lui 8per i sociais%o N)d)A); l'economia
politica considerata da molti come la fisiologia della ricchezza non #
altro che la pratica organizzata del furto e della miseria% come la
giurisprudenza decorata dai legisti del nome di ragione scritta non #
altro ai suoi occhi 8per i sociais%o, N)d)A);, che la compilazione
delle rubriche del brigantinaggio legale e ufficiale 1 e per dirlo in
una sola parola della propriet. 1 Considerate nei loro rapporti
$ueste due pretese scienze l'economia politica ed il diritto formano a
detta del socialismo la teoria completa dell'ini$uit e della discordia.
Passando poi dalla negazione all'affermazione il socialismo oppone
al principio di propriet $uello di associazione e si vanta di
restaurare da cima a fondo l'economia sociale ossia di costruire un
nuovo diritto una novella politica istituzioni e costituzioni
diametralmente opposte alle forme antiche. Come si vede la linea di
separazione fra il socialismo e l'economia politica # netta e l'ostilit
flagrante. &'economia politica inclina alla consacrazione
dell'egoismo il socialismo pencola verso l'apoteosi e la comunanza)
Per un(o te%po i sociaisti hanno 0uasi co%peta%ente di%enticato
ProudhonG di 0ui, $orse, a ra(ione de'incoerenza che i ha portati a
$raziona%ento ed a'insuccesso poitico irre&ersi-ie)
A successo straordinario de'ideoo(ia %arBista, che ha %ostrato i
suo $ai%ento do&un0ue sia stata appicata, ha corrisposto 'insuccesso
parziae de'idea $ederaista enunciata da Proudhon, che per< ha
%ostrato i suo &aore e a sua e$$icacia aa uce de(i ordina%enti
$ederai di acuni 1tati che hanno prodotto condizioni di -enessere
(eneraizzato e di i-ert+ %ai &iste ne corso dea storia u%ana)
Nonostante ci<, pro&ate a chiedere nee i-rerie 0uache opera di
ProudhonG a risposta sar+ 0uasi se%pre ne(ati&a %entre nee
-i-ioteche pu--iche i suoi i-ri sono 0uasi intro&a-ii)
Ta&ota si tro&a 0uache sua opera in $rancese, in edizioni &ecchie di
decine e decine di anni)
#9
Non paria%o poi de'uni&ersit+, do&e $ino a poco te%po $a e sue
opere erano 0uasi a'indice e (uai a presentare una tesi su Proudhon o
su $ederais%o, %entre in$inite erano 0uee presentate anche su(i
aspetti pi. %ar(inai ed insi(ni$icanti de co%unis%o %arBista)
Escudere Proudhon da di-attito su $ederais%o, co%e , stato $atto in
0uesti anni in Itaia, , co%e escudere Hes. da un di-attito su
cristianesi%o, oppure Eao%etto da uno su'isa%is%o)
A cosa , ser&ito che pochi sociaisti zeanti o presentassero ta&ota
soo co%e a&&ersario dea i-ert+ di %ercato e dea propriet+, senza
conoscere i suo pensiero $ederaistaS
Chiun0ue si , a&&icinato ae sue opere con spirito di i%parziait+,
de&e riconoscere innanzitutto che Proudhon era un uo%o Li-eroF non
tanto un 2sociaista2 ne senso che noi o((i attri-uia%o a 0uesta
paroa, %a un uo%o che pone&a a i-ert+ personae e coetti&a, anche
di %ercato, aa -ase de pro(resso e dea ci&it+)
I resto, per %e, , ciarataneria poitico cuturae)
Proprio a causa de suo (rande senso dea i-ert+, Proudhon non
pote&a appartenere ad una rei(ioneG %a i du--io di un Dio, di un
Essere, di uno 1pirito, ri%ase incessante in ui)
I suoi scritti a$$er%ano i suo ri$iuto, %a traspare se%pre e&idente che
anche i suo cuore ha ragioni che la ragione non conosce.
Ne suo 'istema delle Contraddizioni economiche a$$er%a ad un certo
puntoF 'i ricorda anche $ualche volta che se il sentimento della
(ivinit affievolisce fra gli uomini% se l'ispirazione dall'alto si ritira
progressivamente per far posto alle deduzioni dell'esperienza se vi #
scissione sempre pi- flagrante fra l'uomo e (io% se $uesto progresso
forma e condizione della nostra vita sfugge alle percezioni di
un'intelligenza infinita e per conseguenza antistorica% se per dir
tutto il richiamo alla Provvidenza per parte di un governo # nello
stesso una codarda ipocrisia ed una minaccia alla libert%
nulladimeno il consenso universale dei popoli manifestato con lo
stabilimento di tanti diversi culti e la contraddizione per sempre
insolubile che tocca l'umanit nelle sue idee le sue manifestazioni e
le sue tendenze indicano un rapporto segreto della nostra anima e
per essa dell'intera natura con l'infinito rapporto la cui
determinazione esprimerebbe nello stesso tempo il senso dell'universo
e la ragione della nostra esistenza)
#:
Pro-a-i%ente, ne se(reto dea sua coscienza, e(i co&a&a una $ede
se(reta neo 1pirito di un Dio, di un :uid %isterioso che &ede&a
e%er(ere daa societ+ de(i uo%ini e daa natura come un )ssere
fantastico, denso di motivi di stupore e di misteri.
Forse per nessuno co%e per ui a spirituait+ non era sinoni%o di
rei(iosit+)
E(i $u 0uindi un credente deo 1pirito, %ai un uo%o rei(ioso)
1e%pre aa ricerca dee ra(ioni e dee &ie de pro(resso per $a&orire
i -enessere %ateriae e 'e&ouzione deo 1pirito, che &ede&a co%e
proiezione dea societ+, dedic< a sua &ita e a sua opera (eniae aa
ricerca dee contraddizioni u%ane, sociai, poitiche ed econo%iche,
a cui ordinata co%posizione considera&a co%e condizioni essenziali
dell'e$uilibrio universale)
Ne sienzio de suo cuore, e(i cerca&a di capire ))))se l'umanit tende
a (io secondo l'antico dogma oppure se essa stessa diventa (io)
Co%e %oti Proudhon a&e&a cercato %a non a&e&a tro&atoG %a i suo
cercare o i-era da'ateis%o, che $orse a %aschera di una potente
ra(ione (i i%pone&a)
I suo spirito i-ero e a pro$ondit+ dea sua coscienza, o condussero a
de$inirsi anarchicoG %a cosa intende&a e(i per anarchia0
Vae a pena, per chiarezza, ripetere a sua concezione dea societ+
$or%uata ad appena trenta anni in C8l8bration du (inamiche+
Trovare uno stato d'eguaglianza sociale che non sia n8 comunismo
n8 dispotismo n8 frazionamento n8 anarchia ma libert nell'ordine
ed indipendenza nell'unit)
Dice ancora %oti anni pi. tardi in (el principio federativoF Come
variante del regime liberale ho indicato l'A!A/CBIA o governo di
ognuno da parte di se stesso in inglese se$-(o&ern%ent.
&'espressione di governo anarchico implica una sorta di
contraddizione la cosa sembra impossibile e l'idea assurda. !on c'#
$ui che da rivedere il termine% la nozione di anarchia, in politica #
razionale e positiva come nessun'altra. )ssa consiste nel fatto che
una volta ricondotte le funzioni politiche alle funzioni della
produzione l'ordine sociale risulterebbe solo dal fatto delle
transazioni e degli scambi. .gnuno allora potrebbe dirsi autocrate di
se stesso. Il che # l'estremo opposto dell'assolutismo monarchico.
4=
*......6. @algrado il richiamo potente della libert n8 la democrazia n8
l'anarchia nella pienezza ed integrit della loro idea si sono
realizzate in nessun luogo)
Voendo co%-attere un principio oppure un'idea, non esiste %etodo
%i(iore che deni(rare i suo sostenitore, di condannaro ieri a ro(o
dea carne, o((i a 0ueo dee opere)
CosL e due (randi Chiese de'u%anit+ de(i uti%i due secoi, 0uea
cattoica e 0uea %arBista, appicando ae sue opere una coaudata
esperienza di %isti$icazione e di condanna, hanno con$inato Proudhon
ne'oscurit+)
Tutta&ia i oro (iudizio appare o((i pi. co%e a condanna di se stesse
aa perpetua intoeranza, aa discri%inazione, aa $asit+,
a'inco%prensione ed a'i%potenza)
Accusato di ateis%o daa Chiesa, di i-erais%o e di essere un
-or(hese dai co%unisti, di co%unista dai i-erai, Proudhon , passato
aa storia co%e uno dei pensatori pi. contraddittori dea sua epoca)
Proprio a storia ha poi %ostrato che a contraddizione non era ne suo
pensiero, %a nea natura stessa dee cose e de(i uo%ini e niente pi.
de co%unis%o, de sociais%o, deo stesso i-erais%o o((i tanto di
%oda e dea Chiesa cattoica, o hanno di%ostrato e o di%ostreranno)
La contraddizione &era , nee ideoo(ie, nee rei(ioni e nee
costruzioni o(iche dea %ente u%ana, che partendo da un'anaisi
se%pre inco%peta e personae dea reat+, pur contenendo una parte
di &erit+, hanno a pretesa di possedere a ricetta dea $eicit+
uni&ersae e dea &erit+ eternaG e pri%e per ci< che , %ateriae, e
seconde per ci< che , spirituae)
Per Proudhon 0uesta ricetta non esiste, co%e non esister+ per un(o
te%po a %ente che in un a%po di (enio concepir+ a struttura di una
societ+ in per$etta ar%onia con e e((i %ateriai dea &ita e con e
%isteriose attese deo 1pirito)
E(i era un osser&atore, un pro$ondo anaizzatore dea societ+ e de(i
uo%ini e per di pi. dotato di un'eccezionae intuizione)
Co%prese che i rapporti sociai ed indi&iduai sono so((etti a continue
contraddizioni e possono essere co%posti ne %odo %i(iore asciando
i cittadini i-eri di darsi (i ordina%enti che se%-rano oro i pi. adatti,
in reazione a &ariare dei te%pi e de(i interessi)
45
Ci< a&re--e per%esso ad o(nuno di i%pe(narsi per perse(uire (i
scopi %ateriai e spirituai in cui crede e che &uoe a$$er%are nea
propria esistenza e nea societ+ aa 0uae appartiene)
CapL che 0uesto a&re--e co%portato ine&ita-i%ente una $orte
restrizione de'azione deo 1tato nea societ+, ed a&re--e
deter%inato 'a&&ento de re(i%e dea (iusta autorit+, dea (iusta
i-ert+ e dea &era de%ocrazia)
Henesi de'opera
Del principio federativo , co%une%ente considerato i testa%ento
poitico di Proudhon)
L'ori(ine de i-ro si de&e ad un articoo pu--icato i 6 sette%-re
597" su (iornae .ffice de pubblicit# a !ruBees, da titoo Caribaldi
et l'unit8 italienne, che se(ui&a di poco un atro articoo su Eazzini
8@azzini et l'unit8 italienne 5# u(io 597";)
Entra%-i e--ero &asta risonanza sia sua sta%pa sia ne'opinione
pu--ica de te%po)
L'interesse di Proudhon &erso 'Itaia era do&uto a $atto che da noi (i
spiriti de%ocratici propu(na&ano una repu--ica unitaria ed
indivisibile in no%e di un'ancora inesistente nazionait+, che do&e&a
essere ottenuta con o(ni %ezzo e ad o(ni costo)
A&e&a a$$er%ato a pi. riprese a sua idea dea de%ocrazia))) che si
spaccia continuamente per liberale repubblicana socialista mentre
il suo vero scopo # solo 2'unit+2) &a democrazia tiene ben poco conto
delle libert individuali e del rispetto delle leggi poich8 # incapace di
governare a condizioni diverse da $uelle dell'unit che non # altro
che il dispotismo. 8)))))); &a democrazia # innanzitutto centralizzatrice
ed unitaria ha orrore del federalismo 8.....; essa considera
l'indivisione del potere come la grande molla l'ancora di salvezza del
governo...la democrazia inclina fortemente al comunismo+ ed # solo
attraverso il comunismo che concepisce l'uguaglianza. &a democrazia
ha come principio l'unit% il suo obiettivo # l'unit% il suo mezzo
l'unit% la sua legge sempre l'unit. &'unit # per essa l'alfa e
l'omega la sua formula suprema la sua estrema ratio.
Proudhon, in$atti, sape&a -ene che e ori(ini dea de%ocrazia erano da
4"
ricercarsi in una concezione unitaria de'u(ua(ianza e dea (iustizia
che s$ocia nea co%unanza, ne'uni$or%it+ $inaizzata a'interesse
pre%inente dea coetti&it+ e non de sin(ooG 'idea de comunismo
non era ancora istituzionaizzata)
L'i%possi-iit+ di reaizzare nea pratica dea &ita dea societ+ i
principi deter%inati&i dea de%ocrazia $u una, se non a principae,
causa de suo ento $ai%ento e dea sua sco%parsa co%e siste%a di
(o&erno presso i popoi dea Hrecia antica e de de(rado cui o((i ,
so((etta ne(i 1tati %oderni)
La storia de'Itaia, da te%po dea sua uni$icazione, ha %ostrato che
aa un(a i principio di unit attra&erso 'uniformit, sia in presenza
di un siste%a autoritario, sia in presenza di un re(i%e -asato su
procedi%ento de%ocratico porta o a'idea di potenza e di &ioenza, o
aa corruzione ed a'in(iustizia)
A di$$erenza di Eazzini, che sostene&a l'indipendenza solo nell'unit,
Proudhon chiede&a l'indipendenza nella diversit attra&erso a
$ederazione de(i 1tati che aora co%pone&ano 'Itaia)
Era naturae che a sta%pa unitaria ed i $anatici de principio
ro%antico dee nazionait+ o attaccassero &ioente%ente per e sue
$er%e e decise prese di posizione $ederaiste e perci< natura%ente
antiunitarie e contrarie a'accentra%ento, aa (erarchia ed
a'indi&isi-iit+ deo 1tato)
Deciso a chiarire (i e0ui&oci deter%inati da contenuto dei suoi
articoi su Eazzini e su Hari-adi in cui a sta%pa -e(a a&e&a
ra&&isato un in&ito a Napoeone III ad annettere i !e(io aa Francia,
i 5 otto-re 597", in una nota a'articoo da ui scritto co titoo &a
stampa belga e l'unit italiana, riporta&aF Bo sostenuto nel modo pi-
chiaro possibile sia nel mio articolo su @azzini sia in $uello su
Caribaldi che il principio di unit # per sua natura illiberale e
sfavorevole al progresso alla sovranit delle nazioni ed anche al
principio della separazione dei poteri% di conseguenza non lo vorrei
per nessuno% che se in $uesto momento ci sono delle esagerazioni di
unit in Francia $uesta # una ragione in pi- per opporre loro un
contrappeso in Italia% che mi dispiace che la democrazia italiana non
abbia approfittato del trattato di ,illafranca e delle disposizioni
dell'Imperatore per inaugurare in )uropa una politica di
federazione che l'unit italiana lungi dall'abbattere il Papato gli
4#
prepara un trionfo% che l'effetto da temere maggiormente da $uesto
allettamento verso l'idea unitaria che tormenta gli spiriti in Italia ed
in Cermania sar di abbandonare alla Francia la riva sinistra del
/eno e di sacrificare il Aelgio cosa che evidentemente sono lontano
dal desiderare poich8 mi servo di $uesta previsione come di un
argomento contro l'unit)
La reazione a 0uesta precisazione e--e un e$$etto contrario a 0uanto
e(i si aspetta&a)
In pratica, $ace&a -aenare da&anti a(i occhi de'opinione pu--ica
-e(a 'idea di una possi-ie annessione de !e(io aa Francia e e
reazioni dea sta%pa e de'opinione pu--ica $urono &ioentissi%e)
I (iornaisti -e(i non capirono a sua posizione antiunitaria e a sua
intenzione di %etteri in (uardia contro e tendenze annessionistiche)
Le critiche $eroci e e reazioni popoari &ioente o costrinsero ad un
rapido rientro in Francia, do&e pari%enti do&ette di$endersi da(i
attacchi dea sta%pa unitaria)
Decise perci< di chiarire i suo pensiero s&iuppando 'idea dea teoria
$ederati&a)
Pri%a di spie(are cosa intenda per federazione Proudhon dedica
acune pa(ine de i-ro a ricordare l'origine e la filiazione dell'idea
che su-ito pone co%e concusione necessaria dea teoria (enerae dei
(o&erni)
Anaizzando (i ee%enti sui cui si $onda l'.rdine politico dea
societ+ considera due princ5pi eterni, connessi opposti ed irriducibili
su cui esso riposaF 'Autorit che precede e a &ibert che se(ue)
Tai principi, a$$er%a, sono in perpetua concorrenza ed opposizione
$ra oro, per cui a crescere de'uno a'interno dea societ+,
corrisponde a di%inuzione de'atro, $ino a 0uando s'in&erte i cico
ed i %inore pre&ae attra&erso una nuo&a ri&ouzione)
Di ri&ouzione in ri&ouzione, sostiene, si a$$er%ano nei secoi i
regimi di autorit e di libert)
Osser&a che a sta-iit+ de'Ordine poitico, e di conse(uenza i
pro(resso %ateriae e spirituae dea societ+, si ottiene 0uando autorit+
e i-ert+ sono in per$etto e$uilibrio e si chiede che cosa sia in (rado di
(eneraro)
44
Tro&a a souzione nea 2e((e2 che considera co%e statuto arbitrale
della volont umana 8P)J) Proudhon, (ella giustizia nella /ivoluzione
e nella Chiesa &o) 9;, espressa %ediante un contratto politico scritto,
etto, discusso, appro&ato e sottoscritto da(i indi&idui che
co%pon(ono a societ+G 2contratto2 che de$inisce di federazione)
1oo attra&erso un 2contratto sui $atti2, reaizzato attra&erso i
procedi%ento de%ocratico- sostiene - a e((e , 'ee%ento in (rado
%antenere a sta-iit+ de'Ordine poitico e di reaizzare nea societ+
a (iusta autorit+ e a (iusta i-ert+)
A ci< si de&e- a((iun(e- o sta-ii%ento di condizioni per%anenti di
pro(resso ci&ie e %orae dea co%unit+ attra&erso o 1tato)
Lo 1tato non , pi., ai suoi occhi, un Ente assouto %esso sopra i
cittadini, %a una creatura, un prodotto, un %ezzo che i cittadini
creano, usano e $anno pro(redire continua%ente attra&erso e scete sui
$atti, per a oro i-ert+ ed i oro -enessere)
Tae , a sua concezione de'auto(o&erno o partecipazione a (o&erno
di tutti (i indi&idui che co%pon(ono a co%unit+)
E(i co%prese co%e (i 1tati ideoo(ici, per a$$er%are 'ordine sociae
ipotizzato, a--iano se%pre -iso(no de'unita, de'accentra%ento e
de'indi&isi-iit+ de potere in (rado di (enerare uniformit e co%e
0uesto produca, se%pre, una s%isurata -urocrazia i%produtti&a e
$a%eica, &ioentatrice dea i-ert+ di iniziati&a, che aa un(a occupa
o 1tato, i%ita a i-ert+ e distru((e i -enessere dei cittadini
costrin(endoi a pa(are tasse se%pre pi. ate per i suo %anteni%ento
e per i pri&ie(i che si auto- concede)
Da ci< -sostiene- pu< deri&are per i popoo schia&it. o re(resso
%orae, corruzione o de(rado de'ordine poitico, con$ittuait+ o
(uerra)
Nessun (o&erno -dice- pu< s$u((ire aa o(ica $onda%entae dea
poitica, in cui a $edet+ ai principi esiste soo in teoria, essendo o(ni
(o&erno, nea pratica, costretto ad accettare co%pro%essi di o(ni
(enere)
Per e$$etto dei co%pro%essi ....l'arbitrario entra fatalmente nella
politica la corruzione diventa presto l'anima del potere e la societ #
trascinata senza riposo n8 misericordia sulla china senza fine delle
rivoluzioni. 8)))))); 'empre la bandiera della libert # servita a
mascherare il dispotismo sempre le classi privilegiate per
4>
proteggere i loro privilegi si sono circondate di istituzioni liberali ed
egualitarie% sempre i partiti hanno mentito sui loro programmi% e
sempre l'indifferenza # succeduta alla fiducia la corruzione allo
spirito civico gli 'tati si sono disgregati per lo sviluppo dei concetti
sui $uali si erano fondati) 8)))))); 'i tratta di sapere se la societ pu2
arrivare a $ualcosa di regolare di giusto e di stabile che soddisfi la
ragione e la coscienza oppure se siamo condannati per l'eternit a
$uesta ruota di Issione)
Proudhon parte da 0ueste considerazioni per s&iuppare a sua idea di
Contratto poitico o di $ederazione)
Daa storia prende cosL i ter%ine di contratto sociale e o s&iuppa
secondo a sua intei(enza tras$or%andoo in contratto politico o di
federazione.
Lo scopo ,, e&idente%ente, 0ueo di rendere pi. co%prensi-ii i
princLpi su cui de&e riposare 'ordine poitico per essere sta-ie,
condi&iso e rea%ente utie a pro(resso %ateriae e spirituae dea
coetti&it+)
Enunciata 'idea di un contratto poitico co%e do%inante de'azione
poitica, e riconosciuto che 0uesto tipo di contratto , per ecceenza
0ueo di $ederazione, Proudhon ricerca un principio superiore che sia
in (rado di HARANTIRE 'e0uii-rio de(i ee%enti sui 0uai si re((e)
Attento osser&atore e pro$ondo anaizzatore e sintetizzatore dei
pro-e%i dea societ+ e de(i uo%ini, per di pi. dotato di
un'eccezionae intuizione, co%prende che i rapporti sociai ed
indi&iduai sono so((etti a continue contraddizioni e possono essere
co%posti ne %odo %i(iore asciando i cittadini i-eri di darsi (i
ordina%enti che se%-rano oro i pi. adatti, in reazione a &ariare dei
te%pi e de(i interessi)
In 0uesto consiste a sua idea di una 2costituzione pro(ressi&a2)
Apre cosL a strada per una concezione inno&ati&a dee $orze che
a(iscono a'interno dea societ+)
Per fondare una societ -a$$er%a- non # sufficiente formulare
semplicemente un'idea ma un atto giuridico formare un vero
contratto) 8))))); Tutti gli articoli di una Costituzione possono essere
ricondotti ad un articolo unico $uello che concerne il /uolo e la
competenza di $uel gran funzionario che # lo 'tato. 8))))); la
47
definizione del ruolo dello 'tato # una $uestione di vita o di morte
per la libert collettiva ed individuale.
Per perse(uire (i scopi %ateriai e %orai in cui credono e se sono
i-eri di sce(iere e oro e((i 80uesto , i si(ni$icato pi. pro$ondo de
$ederais%o;, e persone deter%inano spontanea%ente una $orte
restrizione de'azione deo 1tato e cercano di sta-iire, attra&erso una
costituzione progressiva, a (aranzia che per%ette oro di esercitare un
reae ed e$$icace 2controo2 dei poteri $orti, in reazione a(i e$$etti
ne(ati&i ed antisociai che possono (enerare a'interno dea societ+)
Ei $er%er< 0ui con e citazioni di Proudhon, per $are acune -re&i
considerazioni)
La pri%a , che, chiun0ue &oesse a$$rontare i te%a de $ederais%o,
$are--e -ene a e((ersi (el principio federativo.
I (io&a%ento cuturae e poitico che ne trarr+ (i sar+ di (rande aiuto
per e sue scete, se sar+ un se%pice cittadinoG ad un poitico, in
(enere, e&iter+ di $are -rutte $i(ure)
La seconda considerazione che &o(io $are , che nessuno si , accorto
che, 0uasi cento 0uaranta anni $a, Proudhon a&e&a annunciato i
$ai%ento di tutte e ideoo(ie poitiche e dei re(i%i $rutto di
co%pro%essi ideoo(ici, co%e ad ese%pio , i re(i%e partitico
instaurato o((i in Itaia)
E(i considera&a e ideoo(ie, 0uea co%unista, sociaista, i-erae, ed
anche a stessa de%ocrazia, co%e costruzioni o(iche dea %ente,
paradisi sociai i%%a(inari, so(ni di $eicit+ uni&ersae, cui %ae si
adatta a reat+ dea &ita sociae, perch/ , i%possi-ie per chiun0ue
i%%a(inare a sua co%pessit+ e a sua &aria-iit+)
Proudhon sostene&a che 'ideoo(ia poitica, per sua natura unitaria ed
accentratrice, a&re--e se%pre e do&un0ue (enerato una s%isurata
-urocrazia, un per%anente stato di con$itto a'interno dea societ+,
uno spreco di risorse, una (erarchia inutie ed as$issiante, una %iriade
di e((i, otre a corruzione e pri&ie(i)
1i era anche accorto che per reaizzarsi o(ni ideoo(ia o co%pro%esso
ideoo(ico tende a reaizzare o 1tato co%e una potenza di
concentrazione de potere.
*na &ota a&&iato 0uesto procedi%ento- sostene&a- e Istituzioni
sotto%ettono e persone che $or%ano 'associazione 8o 1tato; ai poteri
46
$orti che da dietro e 0uinte deter%inano 'azione di (o&erno, $acendo
pro(ressi&a%ente sco%parire o(ni indi&iduait+ poitica ed o(ni
i-ert+ in una sorta di coetti&izzazione tru$$adina a ser&izio de
potere co%un0ue costituito)
Per 0uesta ra(ione o 1tato ideologico co%e o 1tato sorto da caso o
da'occupazione , se%pre so((etto e non pu< s$u((ire aa richiesta
di unit e di indivisione de potere)
1e--ene a storia a--ia %ostrato decine di &ote 0uesto e&ento, (i
uo%ini stentano a co%prendero e continuano a ri$u(iarsi nei %iti
$ideistici e nee ideoo(ie e(uaitarie e i-ertarieF in pre&aenza 0uea
co%unista e sociaista ieri, 0uea i-erae o((i)
La &era pro$ezia di Proudhon , i $ai%ento ine&ita-ie di tutti (i 1tati
sorti dae ideoo(ie)
A 0ueste concezioni oppone 'idea di uno 1tato che si crea
pro(ressi&a%ente secondo e aspettati&e e e scete concrete de(i
associati 8(i indi&idui; sui 2$atti2)
E(i a&e&a tro&ato neo 1tato Contrattuae o Federae a $or%ua per
a i-ert+, i -enessere e a pace de'u%anit+ $utura, %a a&e&a anche
intuito che i percorso &erso a $ederazione sare--e stato un(o e
di$$icie)
1ape&a che i potere di o(ni statu $uo, co%un0ue costituito, a&re--e
cercato di contrastare con tutti i %ezzi 'idea di $ederazione, perch/
0uesta pone e$$etti&a%ente nea responsa-iit+ e nea i-ert+ di sceta
di o(ni cittadino i destino di tutta a societ+)
Per tae ra(ione (i appari&a necessario $razionare i potere deo 1tato
restituendoo in pri%o uo(o ai e(itti%i titoari, i cittadiniG in secondo
uo(o separando e dei%itando ri(orosa%ente e co%petenze e e
$unzioni dei suoi or(ani per aree de$inite, in reazione ai di&ersi popoi
che o co%pon(onoF 0uesto, secondo Proudhon, a&re--e deter%inato
a $ine de centralismo, ne%ico %ortae de $ederais%o
La terza considerazione che &o(io $are, , che pochi si sono accorti de
rapporto $ra $ederais%o e i-ert+)
1econdo Proudhon, o 1tato $ederae o contrattuae , per sua stessa
natura o 1tato dea i-ert+ poitica, daa cui reaizzazione deri&a una
(iusta e condi&isa i-ert+ econo%ica)
Tae concezione deo 1tato $ederae o contrattuae , a (rande
scoperta poitica di Proudhon)
49
Per %ezzo di essa a costituzione, co%e e((e $onda%entae deo
1tato che sta-iisce i Ruoo che esso de&e a&ere nei con$ronti di tutti,
di&enta Pro(ressi&a e se%pre aderente ae attese, ai -iso(ni ed aa
coscienza dei cittadini)
Fina%ente i popoo , 1tato e possia%o co%inciare ad a&ere un'idea
de'Itaia Una nella diversit dei suoi popoli, i-era, de%ocratica e
repu--icana, perch/ $ederae)
Proudhon o a&e&a capito e spendida%ente descritto in 0uesto i-ro
0uasi un secoo e %ezza $a)
Da ui ho appreso che i $ederais%o presentato da'assouta
%a((ioranza dei poitici , soo &anio0uio ed astuta $inzione di
ca%-ia%ento)
Pro-a-i%ente per secoi ancora 'uo%o cercher+ a souzione che
sapr+ conciiare i -iso(no di e(ua(ianza co -iso(no dea i-ert+)
Le societ+ %oderne ripon(ono o((i $ede assouta ne pri%ato
de'econo%ico su'u%ano e restano in (enere indi$$erenti dinanzi ae
so$$erenze di %iiardi di creature)
Tutta&ia, costrette dae oro stesse contraddizioni deri&anti
da'inde$inito con$ine dea i-ert+ con 'ar-itrio, 'a-uso, i capriccio,
esse saranno costrette a ricercare ordina%enti di&ersi, in cui i $urto
deri&ante da(i eccessi dea propriet+, daa soddis$azione dei
capricci, da'ar-itraria interpretazione dee e((i dea natura, sia
se%pre pi. i%itato da'a&&ento di una nuo&a e pi. &asta coscienza
indi&iduae e coetti&a)
A 0uesto %ira&a Proudhon con tutte e sue $orze)
Tae te%po , $orse ontano da noi, %a e enor%i disu(ua(ianze $ra i
popoi, a &ioenza, a po&ert+, e (uerre, 'i(noranza, i sottie e se%pre
pi. e&idente asser&i%ento de(i 1tati a (rande capitae,
costringeranno (i uo%ini ed i popoi a 0uesta ricerca, oppure per
(ran parte de (enere u%ano perdurer+ o stato di %iseria e di
so$$erenza, per continuare a per%ettere 0ueo che Proudhon de$ini&a
co%e 'in(iusto furto di pochi a danno di %oti)
A 0uesto e(i cerca&a una souzione $in da (io&ane)
La tro&< %oti anni pi. tardi, or%ai a%%aato, nei principi de
Federalismo che e(i intende&a co%e patto contratto $ra uo%ini
-asato su un rapporto di cooperazione e di co%prensione reciproca per
perse(uire a (iustizia ed i -ene co%une attra&erso a e((e, intesa
4:
co%e stato ar-itrae dea &oont+ u%anaF principio di e0uii-rio $ra
'Autorit+ e a Li-ert+)

Paoo !onacchi
Cenni sulla vita e sulle opere
>=
59=:
Pierre Joseph Proudhon nac0ue a !esancon, i 5> (ennaio, da Caude-
Francois Proudhon, -ottaio e -irraio, e da Catherine 1i%onin,
contadinaG $u i 0uinto di cin0ue $ratei) La %orait+ e a eat+ de
padre ed i carattere $iero ed ener(ico dea %adre, assie%e aa
sin(oare $i(ura de nonno paterno, detto TournesL, se%pre in otta
contro a prepotenza e 'arro(anza dei potenti, e--ero un'in$uenza
deter%inante sua sua $or%azione) 1enza 0uesta scuoa di &ita e a
po&ert+ in cui trascorse tutta a sua (io&inezza, pro-a-i%ente non
sare--e stato in (rado di a$$rontare e dure pro&e cui in se(uito
'a&re--e sottoposto 'esistenza)
59"=
Trascorsa 'in$anzia a ser&ire in -irreria ed a custodire %ucche nei
ca%pi, (razie a'aiuto di un a%ico di $a%i(ia ottiene una -orsa di
studio ed entra co%e esterno ne coe(io reae di !esancon, do&e,
nonostante a %odestia dee sue condizioni econo%iche, ottiene
-rianti risutati) Po&ero in %ezzo ai ricchi, non ha neppure i i-ri di
studio e de&e per 0uesto a$$idarsi aa sua %e%oria soprattutto per e
traduzioni da atino) Dice spesso di a&er di%enticato i i-ri a casa, per
nascondere i $atto che non i possiede e, per 0uesto, prese otre di un
centinaio di punizioniG caza zoccoi e, per non distur-are co ru%ore,
i ascia $uori daa scuoa) Trascorre i te%po i-ero a a&orare nei
ca%pi, oppure a $ar pro&&iste di e(no ne -osco, per ri$ornire 'atti&it+
de padre -ottaio) Nonostante tutto, , uno dei %i(iori aie&i de
coe(io) Racconta che un (iorno, tornato a casa dopo a&er rice&uto un
usin(hiero riconosci%ento, non tro&< da %an(iare) E' attra&erso
0ueste dure esperienze che Proudhon si i%pri%e nea %ente e non
di%entica %ai 'in(iustizia de'in$eriorit+ sociae, che o separa dai
co%pa(ni di studio e di (ioco e che o spin(e a chiedersi, ancora
(io&anissi%o, che cosa fosse mai la povert 0uesto %ae oscuro di cui
si sente innocente.
59"4
Fre0uenta assidua%ente a -i-ioteca, di&orando i-ri su i-ri) Le((e i
Trait# de l'e4istence de (ieu di F/neon) La ettura de i-ro %ette in
crisi a sua $ede rei(iosaF...d'improvviso ha aperto la mia intelligenza
ed illuminato il mio pensiero) Hi ri%arr+ se%pre ne ricordo i (iorno
dea pre%iazione d'e4ellence co%e e(i stesso diceF %entre i (enitori
>5
dei suoi co%pa(ni pre%iati i appaudi&ano per i oro trion$i, a sua
$a%i(ia attende&a 'esito di un processo in tri-unae) Tornato a casa,
tro&a...la madre in lacrime perch8 il processo era stato perduto.
:uella sera cenammo tutti a pane ed ac$ua.
59"6
Per aiutare a $a%i(ia, , costretto ad interro%pere (i studi) Tro&a
a&oro presso a tipo(ra$ia !ee&auB e !attant di !esancon) Ca
diciotto anni)
59"9
La&ora co%e correttore di -ozze nea tipo(ra$ia dei $ratei Hauthier)
Per i suo a&oro e((e %oti i-ri, soprattutto di carattere rei(ioso)
59":
Conosce Husta&e Faot, che di&enta i suo tutore spirituae) La sua
a%icizia ha (rande e -ene$ica in$uenza su (io&ane Proudhon) Faot ,
po&ero co%e ui e, se--ene sia soo di due anni pi. anziano, si pone
co%e suo $rateo %a((iore e consi(iere) Eorir+ di coera ne 59#7 e
a sua %orte sar+ un durissi%o copo per Proudhon)
59#=
La&ora nea tipo(ra$ia Deis)
59#5
La&ora co%e %aestro a coe(io HraD) Lascia !esancon e &ia((ia per
a Francia in cerca di a&oro) L'a%ico Faot, (i predice un a&&enire
eccezionae, ,oi sarete Proudhon malgrado voi stesso
inevitabilmente per il fatto del vostro destino uno scrittore un
autore% voi sarete un filosofo% sarete una delle luci del secolo ed il
vostro nome avr il suo posto nei fasti del DID secolo. :uesta sar la
vostra sorte. Il vostro posto 8 segnato sulla terra e non potr restare
vuoto)
59#"
1i reca a Pari(i, do&e (i+ era 'a%ico Faot) Non tro&a a&oro e (ira
per a Francia e a 1&izzera in cerca di un'occupazione co%e
sta%patore) La&ora co%e tipo(ra$o a Neuchate, in 1&izzera, a
Earsi(ia, a Dra(ui(nan) Aa $ine ra((iun(e TooneG in tasca ha soo
tre $ranchi)
59##
Hi %uore un $rateo durante i ser&izio %iitare) La sua $a%i(ia non
, in$or%ata dea %orte) La&ora in una tipo(ra$ia di !esancon co%e
>"
capo operaio responsa-ie dea direzione e dea esecuzione dei a&ori)
Ri$iuta 'o$$erta de $ourierista Just Euiron di entrare nea redazione
de (iornae &'Impartial dicendo di non &oer entrare nee dispute
poitiche)
59#7
Ac0uista con due soci, La%-ert e Eaurice, una tipo(ra$ia che chiuder+
ne '4#) Euore di coera 'a%ico carissi%o Husta&e Faot) *no dei due
soci, La%-ert, si uccide) Proudhon spro$onda nea pi. cupa
disperazione) *na un(a %aattia (i i%pedisce di continuare a
a&orare) Riprende a studiare)
59#6
1cri&e e pu--ica a sua pri%a opera )ssai de grammaire g8n8ral e a
a((iun(e co%e appendice ad un'edizione de(i )l8ments primitifs des
langues di !er(ier) La scarsa acco(ienza che rice&e o deude)
59#9
La catti&a (estione dea tipo(ra$ia o %ette in (ra&i di$$icot+
$inanziarie) 1i tras$erisce a Pari(i) Concorre per 'asse(nazione di una
-orsa di studio triennae *Pension 'uard6 de'Accade%ia di !esancon
su te%a (ell'utilit della celebrazione della domenica sotto i rapporti
dell'igiene e della morale delle relazioni familiari e civiche) Per
partecipare Proudhon presenta una %e%oria nea 0uae a$$er%aF
!ato ed allevato nella classe operaia alla $uale appartengo ancora
per il cuore e per gli affetti la mia pi- grande gioia se otterr2 i vostri
suffragi sar non dubitatene $uella di lavorare senza posa per
mezzo della scienza e della filosofia con tutta la forza del mio spirito
al fine del miglioramento morale ed intellettuale di coloro che amo
chiamare i miei fratelli e compagni% di poter diffondere tra loro i semi
di una dottrina che considero come la legge del mondo morale% e
nell'attesa del successo dei miei sforzi diretti dalla vostra prudenza
di trovarmi gi in $ualche modo come il loro rappresentante presso
di voi) Ottenuta a -orsa di studio, si reca a Pari(i, do&e non se(ue
acun corso re(oare di studi e $re0uenta assidua%ente e -i-ioteche)
59#:
Pu--ica (e la C8l8bration du (imanche e a in&ia a'Accade%ia di
!esancon)
594=
Pu--ica a pri%a dee tre @8moire sur la propri8t8 da titoo :u'est1
>#
ce $ue la Propriet80, che dedica a' Accade%ia di !esancon) E' i
successo, %a anche o scandao, co%e ui stesso a&e&a pre&isto)
L'econo%ista Adophe !an0ui inter&iene in suo $a&ore e riesce a
sottraro a processo)
5945
L'Accade%ia di !esancon discute i i-ro di Proudhon per a con$er%a
dea pensione) La proposta di sospensione non &iene accota, perch/
non / ra((iunta a %a((ioranza di due terzi 857 &oti per a
sospensione, contro 54 ed 5 astenuto;) Pu--ica a seconda @8moire
sotto $or%a di &ettre a @. Alan$ui sur la propriet8 che in un rapporto
a'Accade%ia dee 1cienze %orai a&e&a apprezzato i suo ri(ore
scienti$ico e o a&e&a di$eso da&anti ae autorit+) )
594"
Pu--ica a terza @emoire co titoo Avertissement au4 Propri8taires
ou lettre a @.Considerant. I &ou%e &iene su-ito se0uestrato)
L'Accade%ia di !esancon (i to(ie a -orsa di studio) Proudhon &iene
denunciato per otra((io aa rei(ione, aa propriet+ e per a&er
incitato i cittadini a'odio di casse e contro i (o&erno) I processo,
tenuto a !esancon i # $e--raio 594", si concude con a sua
assouzione per tre capi d'accusa, %a &iene condannato per attacco aa
propriet+)
594#
Inde-itato $ino a coo, &ende a tipo(ra$ia ed accetta un i%pie(o
presso una ditta di trasporti $u&iai a Lione) Inizia a scri&ere i Carnets,
che continuer+ $ino a '74) Pu--ica (e la Creation de l'.rdre dans
l'Bumanit8 ou Principes d'organisation politi$ue che &iene sta%pata
pri%a a !esancon poi a Pari(i)
5944
A Pari(i s'incontra co (ruppo di econo%isti tedeschi L ri$u(iati, $ra i
0uai A)Hrun studioso di $ioso$ia e de sociais%o, C) EarB e
!aAunin)
5947
Hi %uore i padre) Accetta con acune riser&e a proposta di EarB di
tenere con ui una re(oare corrispondenza) Pu--ica i 'Est8me des
contradictions economi$ues, ou Philosophie de la mis8re a cui EarB
risponder+, criticandoo &ioente%ente con i i-ro @iseria della
filosofia ne '46)
>4
5946
Euore sua %adre) Lascia i a&oro a Lione e $a ritorno a Pari(i) 1i
dedica a (iornais%o e diri(e &e repr8sentant du Peuple) Ne suo
Carnet Proudhon scri&er+F !on ho pi- famiglia n8 domicilio n8 'tato
n8 impiego dopo che ho lasciato &ione. E' i te%po deo scontro con
EarB)
5949
Partecipa, senza condi&iderne troppo i propositi, ae -arricate dei
ri&ouzionari durante e (iornate di $e--raio) Nee eezioni
suppe%entari de 4 (iu(no &iene eetto a'Asse%-ea Costituente,
do&e iustra un suo pro(etto di e((e per reaizzare i credito (ratuito)
I pro(etto &iene respinto) Dopo tre se0uestri, cessa e pu--icazioni di
&e /epr8sentant du Peuple) 1u-ito dopo riapre un nuo&o (iornaeF &e
Peuple) Incontra Lui(i !onaparte, di cui annota su Carnet, di non
$idarsi) Vota contro a costituzione)
594:
Costituisce a !anca de Popoo) 1u &e Peuple attacca pi. &ote Lui(i
Napoeone) Accusato di deitto di sta%pa, 'Asse%-ea nazionae, di
cui $a parte, autorizza a procedere contro di ui e &iene condannato a
tre anni di recusione daa Corte di Assise dea 1enna) Considerando
a condanna pro-a-ie, Proudhon i0uida a !anca de Popoo e parte
per i !e(io) Ai pri%i di (iu(no torna a Pari(i e &iene arrestato e
%esso in pri(ione) Vi rester+ $ino a 59>") Ottiene i %ateriae per
a&orare e, daa pri(ione, riprende (i attacchi contro Lui(i Napoeone
su un nuo&o (iornaeF &a voi4 du Peuple. A causa di ci<, &iene posto
in isoa%ento) In otto-re pu--ica &es confessionons d'un
/evolutionnaire)
59>=
I #5 dice%-re de'anno pri%a, sposa in carcere Eu$rasia Pie(ard, una
(io&ane operaia di Pari(i, che due anni pri%a a&e&a incontrato
casua%ente per strada) Hi dar+ 0uattro $i(ie) Proudhon ha un &ero
cuto dea $a%i(ia) In una ettera a Tissot scritta ne '>5 spie(a con
0ueste paroe 0uesto suo atte((ia%entoF Bo fatto $uesto matrimonio
senza passione e con premeditazione per essere a mia volta padre di
famiglia vivere la mia vita compiutamente e conservare presso di
me nel vortice in cui mi trovo gettato un'immagine della semplicit e
della modestia di mia madre) 1ostiene 'indissou-iit+ de %atri%onio
>>
in coerenza con i suoi principi di reciprocit+ e di sca%-io su cui de&e
$ondarsi o(ni rapporto u%ano che de&e reaizzarsi ne rispetto dei
diritti de'atra parte &erso a 0uae ci sia%o i%pe(nati) Considera a
$a%i(ia ed i %atri%onio, &a vera religione del genere umano) Nasce
a $i(ia Catherine che %orir+ ne 5:46)
59>5
Pu--ica ' Id8e g8n8rale e la /evolution au DID si8cle e a&ora a
Philosophie du Progr8s)
59>"
Pu--ica &a /8volution sociale d8montr8e par le Coup d')tat du (eu4
(8cembre in cui auspica a riconciiazione $ra dee cassi ed eo(ia a
-or(hesia) I suo proposito , 0ueo di aeare i proetariato con e
cassi %edie, escudendo da 0uest'aeanza a (rande -or(hesia
capitaista) I 4 (iu(no esce di pri(ione) A sette%-re (i / proposta a
candidatura eettorae, %a a ri$iuta, co%e ri$iuta un i%pie(o
(o&ernati&o) In pri(ione, a&e&a %antenuto a $a%i(ia con i rica&i
dea &endita de' Id8e %a resta po&ero ed inde-itato, tutta&ia deciso a
tirare a&anti con i (uada(ni deri&anti daa sua atti&it+ di pu--icista)
Hi nasce a seconda $i(ia Earcee)
59>#
Pu--ica Philosophie du progres e @anuel du speculateur a la
Aourse co%%issionato(i da'editore Harnier) Lo considera un a&oro
ripugnante e penoso e non o $ir%er+. Hi nasce a terza $i(ia
1t/phanie
59>4
Eedita sui pro-e%i dea (uerra dee nazionait+ e de'ordine
europeo) Con tutta a $a%i(ia, , copito da un'epide%ia di coera) Hi
%uore una dee $i(ie, Earcee
59>>
Tenta di nuo&o inuti%ente di reaizzare i credito (ratuito) Ripu--ica,
e 0uesta &ota o $ir%a, i @anuel du speculateur a la bourse.
59>7
Co%incia una (rande operaF (e la 3ustice dans la /8volutione et dans
l')glise. Otre che con a po&ert+, de&e ora ottare anche con a saute e
con dee crisi che o tor%enteranno $ino aa %orte) Hi nasce a
0uarta $i(ia, Charotte, che %orir+ dopo acuni %esi)
59>6
>7
Decide di non presentare a propria candidatura ae eezioni
e(isati&e di pri%a&era a Lione, Pari(i, 1aint-Etienne e si pronuncia a
$a&ore de'astensionis%o eettorae)
59>9
Pu--ica i i-ro co%inciato ne >7 (e la 3ustice dans la /evolution et
dans l')glise, che dedica a &esco&o di !esancon) Pochi (iorni dopo a
sua pu--icazione, 'opera , se0uestrata) Proudhon , arrestato e
riasciato) Viene successi&a%ente condannato a tre anni di carcere ed a
4)=== $ranchi di a%%enda per otra((io aa %orae pu--ica e
rei(iosa) Ricorre in appeo) 1cri&e in sua di$esa &a 3ustice poursuivie
par l')glise, che &iene pu--icato a !ruBees do&e, in attesa dea
sentenza, si , ri$u(iato) La $a%i(ia o ra((iun(e dopo acuni %esi)
59>:
Riprende (i studi di poitica internazionae e cerca di ea-orare una
teoria dea pace e dea (uerra) 1cri&e a Hiuseppe Ferrari, suo -uon
a%ico, che)))non vuole lasciare passare la mistificazione atroce di una
indipendenza italiana per mezzo dell'esercito bonapartista) Contrario
a(i 1tati unitari ed accentrati ed a principio di nazionait+, sostiene
per 'Itaia una $ederazione) Con incredi-ie intuizione, si rende conto
che i %a((iori pericoi di (uerra sare--ero &enuti da'Europa centrae
ed orientae, a causa de'incertezza dea $rontiere, do&e non si pu2
creare alcuno 'tato che comprenda una popolazione di una sola
nazionalit)
597=
*n decreto i%periae di a%nistia (i condona a pena, %a Proudhon a
ri$iuta e pre$erisce restare in esiio) Conosce TostoR) Hi editori
Harnier si ri$iutano di pu--icare i suo i-ro &a guerre et la pai4..
5975
Pu--ica &a Cuerre et la Pai4 presso (i editori L/&D) Partecipa ad un
concorso -andito da Cantone s&izzero di Vaud, su siste%a $iscae)
Vince i concorso) La &otazione unani%e dea (iuria, (i asse(na i
pri%o pre%io consistente in 5)=== $ranchi) I sa((io presentato a
concorso &iene pu--icato con i titoo Th8orie de l'impot.
597"
A !ruBees pu--ica su'.ffice de publicit8 due sa((i
su'uni$icazione itaiana, intitoati uno a Eazzini, @azzini et l'unit8
italienne, 'atro a Hari-adi, Caribaldi et l'unit# italienne. Hi articoi
>6
hanno ar(a risonanza e $anno scandao) A di$$erenza di Eazzini e di
tutti cooro che concepiscono 'indipendenza de'Itaia soo ne'unit+
poitica, Proudhon chiede a stessa indipendenza de(i 1tati itaiani
attra&erso a $ederazione) Per chiarire (i e0ui&oci (eneratesi per
e$$etto dea sua presa di posizione, in una nota de'articoo &a presse
belge et l'unit8 italienne scri&eF Bo sostenuto ))) in termini pi- chiari
possibili sia nel mio articolo su @azzini che in $uello su Caribaldi
che il principio di unit # per sua natura illiberale sfavorevole al
progresso alla sovranit delle nazioni come al principio di
separazione dei poteri% che se in $uel momento c'erano delle
esagerazioni unitarie in Francia era una ragione di pi- per opporgli
un contrappeso in Italia e mi dispiaceva che la democrazia italiana
non avesse approfittato del trattato di ,illafranca e delle disposizioni
dell'Imperatore per inaugurare in )uropa una politica di federazione
che l'unit italiana lungi da abbattere il Papato gli preparava un
trionfo% che l'effetto ancora pi- temibile di $uesto allettamento verso
l'idea di unit che tormenta gli spiriti in Italia ed in Cermania sar
di abbandonare alla Francia la riva sinistra del /eno e di sacrificare
il Aelgio cosa che evidentemente io sono lontano da volere poich8 mi
servo di $uesta previsione come di un argomento contro l'unit) Nelle
sue parole si crede di ravvisare un invito a Napoleone III ad
annettere il Belgio alla Francia. Seguono reazioni violentissime e
manifestazioni di ostilit nei suoi confronti, per cui costretto a
tornare in patria. Da questo episodio trae origine il desiderio di
esporre con ciarezza i termini della teoria federativa
concretizzata in Du principe fdratif.
597#
Pu--ica &es d8mocrates asserment8s et le r8fractaires in cui sostiene
che a de%ocrazia , un coroario de principio $ederati&o o non /
nua. 1ostiene con successo 'astensionis%o eettorae) Pu--ica anche
(u principe f8d8ratife et de la n8cessit# de reconstituer le parti de la
revolution e, 'i les Trait8s del ;<;F ont cess8 d'e4ister. Actes du futur
Congr#s)
5974
I suo stato di saute si a((ra&a) 1cri&e &ettre au4 ouvri#res e inizia a
(e la Capacit8 politi$ue des classes ouvri#res co%e risposta ad un
(ruppo di operai che a&e&a deciso di presentare propri candidati ae
>9
eezioni suppe%entari de 74) Non a ter%iner+)
597>
Torna a !esancon, sperando in una ripresa dee sue condizioni di
saute) Proudhon si a((ra&a se%pre pi. e %uore i 5: (ennaio, ae due
di notte, 0uattro (iorni dopo i suo >7U co%peanno)
I (iorno dopo %i(iaia di popoani (i rendono 'estre%o o%a((io)
Pierre Joseph Proudhon
DEL PRINCIPIO
FEDERATIVO
P7*89:/;0*
>:
Quando 1ualche mese orsono, a proposito di un articolo
sull'/talia nel 1uale io difendevo la federazione contro il sistema
unitario, i giornali belgi mi accusarono di propagandare
l'annessione del loro paese alla 8rancia, la mia sorpresa fu
grande. 0on sapevo cosa credere# se ad una allucinazione del
pubblico oppure ad un tranello della polizia e la mia prima
reazione fu allora di domandare ai miei accusatori se mi
avessero letto# in 1uesto caso, se fosse serio che mi facessero
una simile accusa. Si sa come fin< per me 1uesta incredibile
disputa. 4erto non mi ero affrettato, dopo un esilio di pi di
1uattro anni, ad approfittare dell'amnistia che mi autorizzava a
rientrare in 8rancia= traslocai rapidamente.
!a 1uando, ritornato in patria, ho visto con lo stesso
pretesto, la stampa democratica accusarmi di abbandonare la
causa della rivoluzione, inveire contro di me, non pi come se
io fossi un annessionista ma come apostata, confesso che la
mia sorpresa arrivata al colmo. !i sono chiesto se fossi un
*pinemide uscito dalla sua caverna dopo un secolo di sonno o
se per caso non fosse la stessa democrazia francese,
prendendo esempio dal liberalismo belga, ad aver subito un
processo involutivo. !i appariva chiaro che federazione e
contro rivoluzione o annessione fossero termini incompatibili=
ma mi ripugnava credere alla defezione in massa del partito al
1uale fino allora ero stato vicino, e che, non contento di
rinnegare i suoi principi, arrivava, nella sua febbre di
unificazione, perfino a tradire il suo paese. *ro impazzito,
oppure il mondo si era messo a mia insaputa a girare in senso
contrario> 4ome il topo di la 8ontaine,
sospettando che sotto ci fosse qualche macchinazione
pensai che la scelta pi saggia fosse di aggiornare la mia
risposta e di osservare per 1ualche tempo, gli stati d'animo.
Sentivo che avrei dovuto prendere una risoluzione energica ed
avevo bisogno, prima di agire, di orientarmi su un terreno che,
da 1uando ero uscito dalla 8rancia, mi sembrava che fosse
7=
stato sconvolto, ed in cui gli uomini che avevo conosciuto mi
apparivano come figure estranee.
?ov' oggi il popolo francese, mi chiedevo> 4osa accade
nelle differenti classi della societ> Quale idea germogliata
nell'opinione pubblica e 1uali sono le aspirazioni della massa>
?ove va la nazione> ?ov' l'avvenire> 4hi seguiremo ed in che
cosa crediamo>
9ndavo avanti cos<, interrogando uomini e cose, cercando
nell'angoscia e raccogliendo solo risposte desolate. /l lettore mi
permetta di esprimergli alcune mie considerazioni# serviranno
come giustificazione per una pubblicazione il cui tema, lo
confesso, essere molto al di sopra delle mie forze.
Per prima cosa ho preso in esame la classe media, un
tempo anche chiamata borghesia, e che ormai non pu2 pi
portare 1uesto nome. L'ho trovata fedele alle sue tradizioni alle
sue tendenze ai suoi principi bench@ avanzi con passo celere
verso il proletariato. Se la classe media dovesse ritornare
padrona di se stessa e del Potere= se dovesse essere chiamata
a rifarsi una costituzione secondo le sue idee ed una politica
secondo il suo cuore, si potrebbe senza dubbio prevedere cosa
accadrebbe. 9straendo da ogni preferenza dinastica, la classe
media ritorner al sistema del ABAC e del ABD(, forse con una
lieve modifica concernente la prerogativa regia, analoga
all'emendamento apportato all'art. AC della 4arta, dopo la
rivoluzione di luglio. La monarchia costituzionale, in una parola,
ecco 1ual ancora la fede politica e la segreta speranza della
maggioranza borghese. *cco la misura della fiducia che essa
ha in se stessa= n@ il suo pensiero, n@ la sua determinazione
vanno oltre. !a, proprio a causa di 1uesta predilezione per la
monarchia, la classe media, nonostante abbia numerose e forti
radici nel presente e bench@, per l'intelligenza, la ricchezza, il
numero, essa costituisca la parte pi considerevole della
nazione, non pu2 essere considerata come l'espressione
dell'avvenire= si rivela come il partito per eccellenza dello statu
quo, lo statu quo personificato.
Eo portato in seguito la mia attenzione sul governo, sul
partito di cui pi propriamente l'organo e, devo dire, li ho
75
trovati in fondo sempre gli stessi, fedeli all'idea napoleonica,
malgrado le concessioni che strappano loro lo spirito del secolo
da un lato e dall'altro l'influenza di 1uella classe media senza la
1uale e contro la 1uale non possibile alcun governo. 4he
l'/mpero sia reso a tutta la sincerit della sua tradizione, che la
sua potenza sia pari alla sua volont, e domani avremo con gli
splendori del AB(C e del AB(F le frontiere del ABA'= rivedremo il
terzo /mpero d';ccidente con le sue tendenze all'universalit e
la sua autocrazia inflessibile. ;ra, precisamente a causa di
1uesta fedelt alla sua idea che l'impero, pur essendo l'attualit
stessa, non pu2 dirsi l'espressione dell'avvenire, poich@,
affermandosi come con1uistatore ed autocratico, negherebbe
la libert, poich@ esso stesso, promettendo un coronamento
dell'opera, si posto come governo di transizione. L'impero
la pace, ha detto 0apoleone ///. Sia= ma allora l'impero non
essendo pi la guerra non potrebbe essere lo statu quo?
Eo osservato la 4hiesa e le rendo volentieri giustizia=
immutabile. 8edele al sua dogma, alla sua morale, alla sua
disciplina, come al suo ?io, non fa concessioni al secolo se non
nella forma= non fa suo lo spirito del tempo e non cammina con
lui. La 4hiesa sar l'eternit, se volete, la pi alta espressione
di statu quo# non il progresso= n@ potrebbe essere
l'espressione dell'avvenire.
4ome la classe media ed i partiti dinastici, come l'/mpero e la
4hiesa, anche la ?emocrazia frutto del presente= lo sar
finch@ esisteranno delle classi superiori ad essa# una
monarchia e delle aspirazioni di nobilt, una 4hiesa ed un
sacerdozio= fintantoch@ non sar compiuto un livellamento
politico, economico e sociale.
?opo la 7ivoluzione francese, la democrazia ha scelto il
motto# Libert, Uguaglianza. Poich@ per sua natura e funzione,
essa, il movimento, la vita, la sua parola d'ordine # Avanti La
democrazia poteva dun1ue dirsi e sola pu2 essere
l'espressione dell'avvenire= 1uesto , in effetti, ci2 che il mondo
ha creduto dopo la caduta del primo impero e al tempo
dell'avvento della classe media. !a per esprimere l'avvenire,
per mantenere le promesse, sono necessari dei principi, un
7"
diritto, una scienza, una politica, tutte cose di cui la 7ivoluzione
sembrava aver posto le basi. ;ra, ecco che, cosa inaudita, la
?emocrazia si mostra infedele a se stessa= ha rotto con le sue
origini, mostra la schiena ai suoi destini. ?a tre anni la sua
condotta stata un'abdicazione, un suicidio. Senza dubbio fa
ancora parte del presente, ma come partito dell'avvenire non
esiste pi. La coscienza democratica vuota# un pallone
sgonfiato, che 1ualche consorteria, 1ualche intrigante politico si
lancia, ma che nessuno ha il segreto per farla gonfiare di
nuovo. ;rmai non ci sono pi idee# al loro posto fantasie
romantiche, miti, idoli. L' 'BF stato accantonato, il 'CB messo
alla berlina. Quello che resta non ha pi senso politico, n@
senso morale, n@ senso comune= l'ignoranza completa,
l'ispirazione dei grandi giorni totalmente perduta. La posterit
non potr credere che fra la moltitudine di lettori che una
stampa privilegiata mantiene ce n' appena uno su mille che
sospetti cosa significhi la parola federazione. Senza dubbio, gli
annali della 7ivoluzione non ci hanno fatto capire grandi cose al
riguardo= ma insomma non si pu2 essere il partito dell'avvenire
fossilizzandosi nelle passioni di un'altra epoca= il vero compito
della ?emocrazia di produrre le sue idee, di modificare per
conseguenza la propria parola d'ordine. La 8ederazione la
parola nuova sotto la 1uale la Libert, l'Uguaglianza, la
7ivoluzione, con tutte le sue conseguenze, sono apparse
nell'anno AB)F alla ?emocrazia. / liberali ed i democratici, non
vi hanno visto altro che un complotto reazionarioG
?opo l'istituzione del suffragio universale, la ?emocrazia,
considerando che era venuto il suo regno, che il proprio
governo aveva superato le prove, che non c'era altro da
discutere che la scelta degli uomini, e che essa si riteneva la
forma suprema dell'ordine, ha voluto infine costituirsi a sua
volta come partito dello statu quo. Lungi dall'essere padrona
degli affari, gi si accomoda per l'immobilismo. 4he fare
dun1ue 1uando ci si considera ?emocrazia, si rappresenta la
7ivoluzione e si arrivati all'immobilismo> La ?emocrazia ha
ritenuto che la sua missione fosse 1uella di riparare le antiche
ingiustizie, di risollevare le nazioni oppresse, in una parola, di
7#
rifare la storiaG *' ci2 che essa esprime col termine 0azionalit,
scritto come intestazione del suo nuovo programma. 0on
contenta di farsi partito dello statu quo, si fatta partito
reazionario. * siccome la 0azionalit, nel senso in cui la
comprende e l'interpreta la ?emocrazia, ha per corollario
l'Unit, essa ha messo il sigillo alla sua abiura, dichiarandosi
definitivamente potere assoluto, indivisibile ed immutabile.
La 0azionalit e l'Unit, ecco cos' al giorno d'oggi la fede, la
legge, la ragion di Stato, ecco 1uali sono gli ?ei della
?emocrazia. !a la 0azionalit per essa non che una parola,
perch@ nel pensiero dei democratici essa non rappresenta che
un'utopia. Quanto all'Unit, vedremo nel corso di 1uesto scritto
ci2 che bisogna pensare del regime unitario. !a posso dire nel
frattempo, a proposito dell'/talia e dei rimaneggiamenti a cui
soggetta la carta politica di 1uesto Paese, che 1uesta unit che
ha suscitato un cos< vivo entusiasmo dei cosiddetti amici del
popolo e del progresso, nel pensiero dei furbi soltanto un
affare, un grosso affare, mezzo dinastico e mezzo
bancocratico, verniciato di liberalismo, ammantato di
cospirazione ed al 1uale onesti repubblicani male informati o
ingannati, servono da chaperon.
$ale ?emocrazia, tale giornalismo. ?all'epoca in cui
condannavo, nel !anuale dello speculatore di borsa, il ruolo
mercenario della stampa, nulla cambiato= essa non ha fatto
che allargare il giro dei suoi affari. $utto ci2 che un tempo essa
possedeva di ragione, di spirito, di critica, di conoscenza, di
elo1uenza, si ridotto, salvo rare eccezioni, a 1ueste due
parole che ho preso in prestito dal gergo del mestiere#
?/889!9:/;0* e "ubblicit. *ssendo stata affidata ai giornali
la 1uestione italiana, proprio come se si trattasse di una societ
in accomandita, 1uesti stimati pezzi di carta, come una claque
che obbedisce al segnale del capo, hanno cominciato a
trattarmi da mistificatore, da giullare, da borbonico, da
papalino, da #rostrato da rinnegato, da venduto# abbrevio la
litania. ?opo, assumendo un tono pi calmo, si sono messi a
ricordare che io ero stato l'irriducibile nemico dell'/mpero e di
ogni governo, della 4hiesa e di ogni religione, come di tutta la
74
morale# un materialista, un anarchico, un ateo, una sorta di
4atilina letterario che sacrifica tutto, pudore e buonsenso, alla
smania di far parlare di se, e la cui tattica ormai scoperta
consisteva nell'associare subdolamente la causa
dell'/mperatore a 1uella del Papa, spingendoli entrambi contro
la democrazia, al fine di screditare gli uni mediante gli altri, tutti
i partiti e tutte le opinioni, e di elevare un monumento al mio
orgoglio sulle rovine dell'ordine sociale. $ale stato il senso
delle critiche di fondo del $icle, dell'%pinion nationale, di La
presse, di l'#cho de la "resse, di la "atrie, del "a&s, dei
'(bats# alcuni li ometto, perch@ non li ho letti tutti. Si
ricordato, in 1uesta occasione, che io ero stato la principale
causa della caduta della repubblica= e si sono trovati dei
democratici assai rammolliti di cervello per dirmi all'orecchio
che un simile scandalo non si sarebbe ripetuto, che la
democrazia era reduce dalle follie del ABCB, e che il primo a cui
essa destinava le sue balle conservatrici ero io.
0on vorrei affatto attribuire a certe violenze ridicole, degne
dei fogli che le ispirano, pi importanza di 1uanta ne meritino=
le cito come esempio dell'influenza del giornalismo
contemporaneo e come testimonianza dello stato degli animi.
!a se il mio amor proprio d'individuo se la mia coscienza di
cittadino sono al di sopra di simili attacchi, la stessa cosa non
per la mia dignit di scrittore interprete della 7ivoluzione. 0e ho
abbastanza degli oltraggi di una democrazia decrepita e dei
soprusi dei suoi giornali. ?opo il A( dicembre ABCB, vedendo la
maggior parte del Paese e tutta la potenza dello Stato rivolti
contro ci2 che mi sembrava essere la 7ivoluzione, tentai di
avvicinarmi ad un partito che, sebbene sprovvisto di idee
valeva ancora per il numero. Questo fu uno sbaglio, che ho
amaramente rimpianto, ma a cui posso ancora rimediare.
?obbiamo essere noi stessi, se vogliamo essere 1ualcosa#
formiamo, se il caso, con i nostri avversari ed i nostri rivali
delle federazioni, mai delle fusioni. Quel che mi sta accadendo
da tre mesi, mi ha fatto decidere, irreversibilmente. 8ra un
partito caduto nel romanticismo, che in una filosofia del diritto
ha saputo scoprire un sistema di tirannia e nelle manovre della
7>
speculazione una forma di progresso= per il 1uale i sistemi
dell'assolutismo sono virt repubblicana e le prerogative della
libert sinonimo di rivolta= fra 1uel partito, io dico, e l'uomo che
cerca la verit della 7ivoluzione e la sua giustizia, non vi pu2
essere niente in comune. La separazione necessaria e,
senza risentimento n@ timore, io la compio.
?urante la prima rivoluzione, i giacobini, avvertendo di volta
in volta il bisogno di ritemprare la societ, effettuavano su loro
stessi 1uello che allora si chiamava epurazione. *' ad una
prova di 1uesto genere che io invito 1uello che resta degli amici
sinceri ed illuminati dalle idee dell' 'BF. Sicuro dell'appoggio di
una @lite, potendo contare sul buonsenso delle masse, io
rompo, da parte mia, con una fazione che non rappresenta pi
niente. ?ovessimo essere non pi di un centinaio, 1uesto
abbastanza per ci2 che oso incominciare. /n ogni tempo la
verit ha servito i propri persecutori= ma anche se dovessi
cadere vittima di 1uelli che sono deciso a combattere, avrei
almeno la consolazione di pensare che, una volta spenta la mia
voce, il mio pensiero otterr giustizia e che prima o poi i miei
nemici saranno i miei apologeti.
!a che cosa dico> non ci sar n@ processo n@ esecuzione# il
giudizio del pubblico mi ha gi scagionato. 0on era forse corsa
la voce, riportata da molti giornali, che la risposta che pubblico
in 1uesto momento avrebbe avuto per titolo# gli )scarioti> ....
0iente valido 1uanto la giustizia della pubblica opinione.
9himG 9 torto darei al mio opuscolo 1uesto titolo cruento,
anche se troppo meritato per 1ualcuno. ?opo due mesi che
esamino gli stati d'animo, mi sono reso conto che, se la
democrazia brulica di 3iuda, vi si trovano ancor pi San Pietro
ed io scrivo per 1uesti almeno 1uanto per 1uelli. Eo dun1ue
rinunciato alla gioia d'una vendetta= mi riterr2 molto fortunato
se, come il gallo della Passione, potr2 far rientrare in s@ tanti
deboli di coraggio, e restituir loro con la coscienza l'intelligenza.
Poich@ in una pubblicazione, la cui forma era piuttosto
letteraria che didattica, si cercato di non cogliere il pensiero
che ne costituiva lo spirito, sono costretto a ritornare ai
procedimenti della scuola e ad argomentare secondo le regole.
77
?ivido dun1ue 1uesto lavoro, molto pi lungo di 1uanto avessi
voluto, in tre parti# la prima, la pi importante per i miei eH
correligionari politici, la cui ragione sta soffrendo, avr per
scopo 1uello di enunciare i principi della materia= + nella
seconda applicher2 1uesti principi alla 1uestione italiana ed allo
stato generale degli affari, dimostrando la follia e l'immoralit
della politica unitaria= nella terza, risponder2 alle obbiezioni di
1uei Signori giornalisti, benevoli o ostili, che hanno creduto di
doversi occupare del mio ultimo lavoro, e far2 vedere, per
mezzo del loro esempio, il rischio che corre la ragione delle
masse, sotto l'influenza di una teoria distruttrice di ogni
individualit.
Prego 1uelle persone, di 1ualsiasi opinione esse siano, che,
senza condividere la sostanza delle mie idee, hanno accolto le
mie prime osservazioni sull'/talia con 1ualche attenzione, di
accordarmi ancora la loro simpatia. 0on spetter a me, nel
caos intellettuale e morale nel 1uale siamo sprofondati, in
1uest'ora in cui i partiti si distinguono, come i cavalieri che
combattono nei tornei, solo per il colore dei loro nastri, che gli
uomini di buona volont, giunti da ogni punto dell'orizzonte,
trovare finalmente una terra consacrata sulla 1uale possano
almeno tendersi una mano leale e parlare un linguaggio
comune. Questa terra 1uella del diritto, della morale, della
libert e del rispetto per l'umanit in tutte le sue manifestazioni#
individuo famiglia, associazione, Stato= 1uesta la terra della
giustizia pura e franca in cui fraternizzano, senza distinzione di
partiti, di scuole, di culti, di rimpianti, di speranze, tutte le anime
generose. Quanto a 1uella frazione malandata della
democrazia, che ha creduto di diffamarmi con ci2 che essa
definisce gli applausi della stampa legittimista, clericale e
imperiale, non le dir2 per il momento che una parola# che
l'infamia, se infamia c', fosse tutta sua. Stava ad essa
applaudirmi= il pi grande servizio che potr2 renderle sar di
averglielo dimostrato.
76
49P/$;L; /
?U9L/S!; P;L/$/4;. + 9U$;7/$9' * L/%*7$9'#
;PP;S/:/;0* *
4;00*SS/;0* ?/ QU*S$* ?U* 0;:/;0/

Prima di dire cosa s'intende per federazione conviene
ricordare, nello spazio di poche pagine, l'origine e la filiazione
dell'idea. La teoria del sistema federativo del tutto nuova#
credo di poter dire che non ancora stata formulata da
nessuno. !a essa intimamente legata alla teoria generale dei
governi= diciamo, pi precisamente, che ne la conclusione
necessaria.
8ra tante costituzioni che la filosofia propone e che la storia
mette alla prova, una sola riunisce le condizioni di giustizia, di
ordine, di libert e di durata, senza le 1uali la societ e
l'individuo non possono vivere. La verit una come la natura#
sarebbe strano che fosse diversamente per lo spirito e per la
sua opera pi grandiosa, la societ. $utti i pubblicisti hanno
ammesso 1uesta unit della legislazione umana e, senza
negare la variet delle applicazione che la differenza dei tempi
e dei luoghi e lo spirito proprio che ogni nazione reclamano=
senza disconoscere il ruolo che spetta alla libert in tutti i
sistemi politici, tutti si sono sforzati di conformarvi le loro
dottrine. /o cerco di dimostrare che 1uesto tipo di costituzione
unica, che alla fine sar riconosciuta come la pi grande
con1uista della ragione dei popoli, non altro che il sistema
federativo. ;gni forma di governo che si allontana da essa,
deve essere considerata come una creazione empirica, un
abbozzo provvisorio, pi o meno comodo, sotto la 1uale la
societ trova riparo un istante e che, come la tenda dell'9rabo,
si leva la mattina dopo averla montata la sera. *' dun1ue 1ui
indispensabile un'analisi severa, e la prima verit importante
che il lettore deve con1uistare da 1uesta lettura, la
convinzione che la politica, variabile all'infinito come arte di
applicazione, , 1uanto ai principi che la reggono, una scienza
79
dimostrativa esatta n@ pi n@ meno che la geometria e
l'algebra.
L'ordine politico riposa fondamentalmente su due principi
contrari, l'9U$;7/$9', e la libert# il primo iniziatore, il secondo
determinatore= avente 1uesto per corollario la ragione libera,
1uello la fede che induce all'obbedienza.
Penso che contro 1uesta prima proposta, non possa alzarsi
alcuna voce. L'9utorit e la Libert sono tanto antiche nel
mondo 1uanto la razza umana# esse nascono con noi, e si
perpetuano in ciascuno di noi. ;sserviamo solamente una
cosa, alla 1uale pochi lettori presterebbero essi stessi
attenzione# 1uesti due principi formano, per cos< dire una
coppia di cui i due termini, indissolubilmente legati l'uno all'altro,
sono nondimeno irriducibili l'uno contro l'altro e restano,
1ualun1ue cosa noi facciamo, in lotta perpetua. L'9utorit
suppone inconfutabilmente una libert che la riconosca o che la
neghi= la Libert a sua volta, nel senso politico della parola,
suppone un'autorit che tratti con essa, frenandola o
tollerandola. Sopprimetene l'una, l'altra non avr pi senso#
l'autorit senza una libert che discuta, resista o si sottometta
una parola vana= la libert senza un'autorit che gli faccia da
contrappeso un non+senso.
/l principio di autorit, principio familiare, patriarcale,
magistrale, monarchico, teocratico, tendente alla gerarchia, alla
centralizzazione, all'assorbimento, dato dalla natura, dun1ue
essenzialmente fatale o divino, come si preferisce. La sua
azione, combattuta, impedita dal principio contrario, pu2
estendersi indefinitamente, ma senza mai poter scomparire.
/l principio di libert, personale, individualista, critico= fattore
di divisione, di elezione, di transazione, dato dallo spirito.
Principio essenzialmente arbitrale di conseguenza superiore
alla natura di cui si serve, alla fatalit che domina= illimitato
nelle sue aspirazioni= suscettibile come il suo contrario, di
estensione e di riduzione, ma incapace 1uanto esso di esaurirsi
per il suo sviluppo, come di estinguersi per costrizione.
0e consegue che in ogni societ, anche la pi autoritaria,
una parte necessariamente riservata alla libert= parimenti in
7:
ogni societ, anche la pi liberale, una parte destinata
all'autorit. Questa condizione assoluta= nessun sistema
politico pu2 sottrarsi ad essa. 9 dispetto della ragione il cui
sforzo tende incessantemente a risolvere la diversit nell'unit,
i due princ<pi rimangono a confronto e sempre in opposizione.
?alla loro tendenza contraria ed inevitabile e dalle loro
reciproche reazioni, risulta la dinamica della politica.
$utto 1uesto, lo confesso, non forse molto nuovo, e pi di
un lettore si chieder se 1uesto tutto ci2 che io ho da fargli
capire. 0essuno nega i concetti di natura e di spirito per 1uanto
oscuri possano apparire= nessun pubblicista si sogna di
smentire, contro l'autorit o la libert, bench@ la loro
conciliazione o la loro eliminazione, sembrino ugualmente
impossibili. ?ove dun1ue mi propongo di arrivare ripetendo
1uesto luogo comune>
Lo dir2 subito# che tutte le costituzioni politiche, tutti i sistemi
di governo, compresa la federazione, possono ricondursi a
1uesta formula, l'#quilibrio dell'Autorit per mezzo della Libert
e viceversa= in conseguenza di 1uesto che le categorie
adottate dopo 9ristotele dalla moltitudine degli autori e grazie ai
1uali i tipi di governo si classificano, gli Stati si differenziano, le
nazioni si distinguono, monarchia, aristocrazia, democrazia,
ecc., eccetto la federazione, si riducono a delle costruzioni
ipotetiche, empiriche, dalle 1uali la ragione e la giustizia non
ottengono che una soddisfazione imperfetta= che tutti 1uesti
sistemi, fondati sugli stessi dati incompleti, diversi solo per gli
interessi, i pregiudizi, le consuetudini, in fondo si assomigliano
e si e1uivalgono= che 1uindi, se non fosse per il disagio causato
dall'applicazione di 1uesti falsi sistemi, e per le passioni
esasperate, gli interessi disconosciuti, le aspettative deluse,
che spingono ad accusarsi gli uni con gli altri, saremmo, alla
fine molto vicini a comprenderci= perch@ infine tutte 1ueste
divisioni di partiti fra i 1uali la nostra immaginazione scava degli
abissi, tutte 1uelle diversit di opinioni che ci sembrano
inconciliabili, tutti 1uesti antagonismi fortuiti che ci appaiono
senza rimedio, troveranno finalmente il loro e1uilibrio definitivo
nella teoria del governo federale.
6=
Quante cose, direte voi, in una contrapposizione
grammaticale# 9U$;7/$9'+Libert....+ *bbeneG s<. Eo
osservato che le intelligenze comuni, che i bambini colgono
meglio la verit ricondotta ad una formula astratta, pi che dalla
pesantezza di un volume di dissertazioni e di fatti. Eo voluto
comun1ue abbreviare 1uesto lavoro per 1uelli che non possono
dedicarsi troppo alla lettura, e renderlo pi incisivo lavorando su
delle semplici nozioni. 9U$;7/$9'+Libert, due idee opposte
una all'altra, condannate a vivere in eterna lotta o a perire
insieme# ecco, ci2 certamente non difficile da comprendere.
9bbiate soltanto la pazienza di leggermi, amici lettori, e se
avete compreso 1uesto capitolo molto corto, mi direte in
seguito le vostre impressioni.
49P/$;L; //
4;04*$$/ 9 "*)%*) SU3L/ ;7?/09!*0$/
P;L/$/4/# 7*3/!* ?/ 9U$;7/$9'
7*3/!* ?/ L/%*7$9'

4onosciamo i due principi fondamentali ed antitetici di ogni
governo# autorit, libert.
/n virt della tendenza propria dello spirito umano a
ricondurre tutte le idee ad un unico principio, e per
conseguenza ad eliminare 1uelle che gli sembrano inconciliabili
con 1uesto principio, si possono dedurre, a priori, due regimi
differenti da 1ueste due nozioni primordiali, secondo la
preferenza o la priorit accordata all'una o all'altra# il regime di
Autorit ed il regime di Libert.
/noltre, poich@ la societ composta da individui, si pu2
concepire il rapporto dell'individuo col gruppo, dal punto di vista
politico, in 1uattro modi differenti, ne risultano 1uattro forme di
governo, due per ogni regime#
/. *egime di Autorit.
65

A+ 3overno di tutti da parte di uno# !;0974E/9 ;
P9$7/9749$;
a6 3overno di tutti da parte di tutti# 4omunismo o Panarchia.
4arattere essenziale di 1uesto regime nelle sue due specie
l'/0?/I/S/;0* del potere.
//. *egime di Libert.
,+ 3overno di tutti da parte di ognuno# ?*!;479:/9=
b+ 3overno di ognuno da parte di ognuno# Anarchia o
Autogoverno.
4arattere essenziale di 1uesto regime, nelle due specie, la
?/I/S/;0* ?*L P;$*7*.
0iente di pi, niente di meno. Questa classificazione data a
priori dalla natura delle cose e razionalmente deducibile,
matematica. 8inch@ la politica sar considerata come il risultato
di una costruzione sillogistica, come naturalmente la ritengono i
vecchi legislatori, non pu2 restare di 1ua, n@ andare di l.
Questo semplicismo degno di nota= ci mostra fin dalle origini
e sotto tutti i regimi, come il potere dello Stato si sia sforzato di
dedurre le sue costituzioni da un solo elemento. La logica e la
buona fede sono primordiali in politica= 1ui sta precisamente la
trappola.
%sservazioni.
- /J 0oi sappiamo come si configura il governo monarchico,
espressione primitiva del principio di autorit. ?e %onald ce l'ha
detto# a causa dell'autorit paterna. La famiglia l'embrione
della monarchia. / primi Stati furono generalmente costituiti da
famiglie o trib governate dal loro capo naturale, marito, padre,
patriarca, ed alla fine, re.
Sotto 1uesto regime lo sviluppo dello Stato si realizza in due
modi# AJ6 con la generazione o la moltiplicazione naturale della
famiglia, trib o razza= 'J6 con l'adozione, cio con
l'incorporazione volontaria o forzata, delle famiglie e trib
vicine, ma in modo tale che le trib riunite facciano con la trib
madre, una sola famiglia, una stessa casata. Questo sviluppo
6"
dello Stato monarchico pu2 raggiungere dimensioni immense,
che vanno fino a centinaia di milioni di uomini, sparsi per
centinaia di miglia 1uadrate.
La panarchia, pantocrazia o comunismo, sorge naturalmente
con la morte del monarca o capo della famiglia, con la
dichiarazione dei sudditi, fratelli, figli, o associati, di voler
rimanere indivisi, senza eleggere un nuovo capo. Questa forma
politica rara, tanto che non ci sono esempi, essendo in essa
l'autorit pi pesante e l'individualit pi oppressa che sotto
1ualsiasi altra. *ssa stata adottata 1uasi esclusivamente da
associazioni religiose, che in tutti i paesi e sotto tutti i culti
hanno teso all'annientamento della libert. 4i2 non di meno
l'idea posta a priori, come l'idea della monarchia= essa potr
trovare la sua applicazione nei governi di fatto ed per 1uesto
che noi dobbiamo menzionarla almeno per memoria.
4os< la monarchia, sorta dalla natura, giustificata per
conseguenza nella sua idea, ha una sua legittimit ed una sua
moralit# e lo stesso accade per il comunismo. !a vedremo
presto come 1ueste due variet dello stesso regime non
possano, malgrado si fondino su dati concreti e deduzioni
ragionevoli, mantenersi nel rigore dei loro principi e nella
purezza della loro essenza, e come esse siano condannate a
rimanere sempre nello stato di ipotesi. /nfatti, malgrado la loro
origine patriarcale, il loro temperamento pacifico, l'attrattiva di
assolutismo e di diritto divino, la monarchia ed il comunismo,
conservando nel loro sviluppo la sincerit della loro origine, non
si sono realizzati in nessun luogo.
+ //J. 4ome si pone a sua volta il governo democratico,
espressione spontanea del principio di libert> "ean+"ac1ues
7ousseau e la 7ivoluzione ce l'hanno insegnato in base alla
convenzione. Qui la fisiologia non c'entra niente= lo Stato
appare come il prodotto, non pi della natura organica della
carne, ma della natura intelligibile che lo spirito.
Sotto 1uest'altro regime lo sviluppo dello Stato ha luogo per
accesso o per libera adesione. 0ello stesso modo in cui si
considera che tutti i cittadini abbiano aderito al contratto, anche
lo straniero che accede alla cittadinanza considerato
6#
aderente a sua volta= a 1uesta condizione che ottiene i diritti
e le prerogative di cittadino. Se lo Stato deve sostenere una
guerra e diventa con1uistatore, il suo principio lo porter ad
accordare alle popolazioni con1uistate gli stessi diritti di cui
godono i propri concittadini# ci2 che si chiama isonomia. $ale
era, presso i 7omani, la concessione del diritto di cittadinanza. /
giovani stessi, una volta maggiorenni, sono tenuti a giurare il
patto= in realt, non perch@ sono figli di cittadini che
divengono cittadini a loro volta, come avviene nella monarchia
in cui i figli dei sudditi sono sudditi per nascita, o come avveniva
nelle comunit di Licurgo e di Platone, in cui appartenevano
allo Stato# per essere membro di una democrazia, bisogna,
indipendentemente dalla 1ualit di ingenuus, aver scelto il
sistema liberale.
La stessa cosa avr luogo per l'adesione di una famiglia, di
una citt, di una provincia# sempre la libert che ne il
principio e ne fornisce le ragioni.
4os<, allo sviluppo dello stato autoritario, patriarcale
monarchico o comunista, si contrappone lo sviluppo dello stato
liberale, contrattuale e democratico. * siccome non ci sono
limiti naturali all'estensione della monarchia, cosa che in tutti i
tempi e presso tutti i popoli ha suggerito l'idea di una monarchia
universale o messianica, non esistono neanche dei limiti
naturali all'estensione dello stato democratico, e 1uesto
suggerisce ugualmente l'idea di una democrazia o repubblica
universale.
4ome variante del regime liberale, ho indicato l'90974E/9 o
governo di ognuno da parte di se stesso= in inglese, self-
government. Poich@ l'espressione di governo anarchico implica
una sorta di contraddizione, la cosa sembra impossibile e l'idea
assurda. c' soltanto da rivedere il termine= la nozione di
anarchia, in politica, razionale e positiva come nessun'altra.
*ssa consiste nel fatto che, una volta ricondotte le funzioni
politiche alle funzioni della produzione, l'ordine sociale
risulterebbe solo dal fatto delle transazioni e degli scambi.
;gnuno allora potrebbe dirsi autocrate di se stesso, il che
l'estremo opposto dell'assolutismo monarchico.
64
0ello stesso modo, del resto, la monarchia ed il comunismo,
giusti secondo la natura e la ragione, hanno la loro legittimit e
la loro etica senza che mai essi possano realizzarsi nel rigore e
nella purezza della loro idea= nello stesso modo la democrazia
e l'anarchia fondate sulla libert e sul diritto, perseguendo un
ideale coerente col loro principio, hanno la loro legittimit e la
loro moralit. !a noi vedremo anche che, a dispetto della loro
origine giuridica e razionale, esse non possono, a causa della
crescita e dello sviluppo della popolazione e del territorio,
mantenersi nella severit e nella purezza dei loro principi e che
sono condannate a rimanere nello stato dei perpetui
desiderata. !algrado il richiamo potente della libert, n@ la
democrazia n@ l'anarchia, nella pienezza ed integrit della loro
idea, si sono realizzate in alcun luogo.
49P/$;L; ///
8;7!* ?/ 3;I*70;
*' tuttavia con l'aiuto di 1uesti giochetti metafisici che si
sono stabiliti fin dall'inizio del mondo tutti i governi della terra,
ed con 1uesti che giungeremo a chiarire l'enigma politico, per
poco che noi vogliamo darcene pena. 4he mi si perdoni
dun1ue l'insistenza, come si fa con i ragazzi cui s'insegnino gli
elementi della grammatica.
/n 1uel che precede non si trover una parola che non sia la
pi perfetta possibile. 0on si procede diversamente nella
matematica pura. /l nostro errore principale non nell'uso delle
nozioni, bens< nelle esclusioni che, sulla base di pretesti della
logica, ci permettiamo di fare nella loro applicazione.
a+ Autorit-Libert= ecco dun1ue i due poli della politica. La
loro posizione, diametralmente opposta, contraddittoria, per
noi una garanzia sicura che un terzo termine impossibile, che
6>
non esiste. 8ra il si ed il no, come fra l'essere ed il non essere,
la logica non ammette niente 5a6.
b+ La connessione di 1ueste stesse nozioni, la loro
irriducibilit, la loro dinamica sono ugualmente dimostrate. *sse
non procedono l'una senza l'altra= non si pu2 n@ sopprimere
1uesta o 1uella, n@ risolverle in un'espressione comune.
Quanto alla loro dinamica, basta metterle a confronto affinch@,
tendendo scambievolmente ad assorbirsi, a svilupparsi l'una a
spese dell'altra, entrino subito in azione.
c+ ?a 1ueste due nozioni risultano per la societ due diversi
regimi, che noi abbiamo chiamato regime di autorit e regime
di libert. ciascuno dei 1uali pu2 rivestire in seguito due forme
diverse, n@ pi n@ meno. L'autorit appare in tutta la sua
magnificenza solo nella collettivit sociale= per conseguenza
essa non pu2 esprimersi, agire, soltanto attraverso la collettivit
stessa, o attraverso un soggetto che l'impersonifichi=
similmente la libert non perfetta fino a che non garantita a
tutti, sia che tutti partecipino al governo, sia che l'incarico non
sia stato delegato a nessuno. /mpossibile sfuggire a 1ueste
alternative# /overno di tutti da parte di tutti, oppure governo di
tutti da parte di uno solo0 ecco il regime di autorit= governo con
la partecipazione di tutti da parte di ognuno oppure governo di
ognuno da parte di se stesso0 ecco il regime di libert. $utto
1uesto inevitabile come l'unit e la pluralit, il caldo ed il
freddo, la luce e le tenebre. !a, mi dir 1ualcuno, non si
forse visto il governo essere appannaggio di una parte pi o
meno considerevole della nazione, con l'esclusione del resto#
aristocrazia 5governo delle classi elevate6= oclocrazia, 5governo
della plebe6, oligarchia 5governo di una fazione6> ....
L'osservazione giusta, 1uesto si visto= ma 1uesti governi
sono governi di fatto, frutto d'usurpazione, di violenza, di
reazione, di transizione, d'empirismo, in cui tutti i principi sono
simultaneamente adottati, e poi ugualmente violati,
misconosciuti e confusi= e noi stiamo ora considerando i
governi a priori, concepiti secondo la logica e su un solo
principio.
0ella politica razionale, ancora una volta, niente di arbitrario,
67
che prima o poi non si debba distinguere dalla politica pratica.
L'arbitrario in realt non un prodotto n@ della natura n@ dello
spirito# non n@ la necessit delle cose n@ la dialettica
infallibile delle idee che lo generano. Sapete di chi figlio
l'arbitrario> /l suo nome ve lo dice# del libero 97%/$7/;, della
Libert. 4osa meravigliosaG /l solo nemico contro il 1uale la
Libert deve stare in guardia, non in fondo l'9utorit, che tutti
gli uomini adorano come se fosse la 3iustizia, ma la Libert
stessa, la libert del principe, la libert dei grandi, la libert
delle moltitudini, mascherata d'9utorit.
?alla definizione a priori delle diverse specie di governo,
passiamo ora alle loro forme.
Si chiamano forme di governo i modi in cui si distribuisce e si
esercita il Potere. 0aturalmente e logicamente 1ueste forme
sono in rapporto col principio, la formazione e la legge d'ogni
regime.
9llo stesso modo in cui il padre nella famiglia primitiva, il
patriarca nella trib, allo stesso tempo padrone della casa,
del carro o della tenda, herus, dominus, proprietario del suolo,
delle greggi e dei loro prodotti, coltivatore, industriale,
amministratore, commerciante, gran sacerdote, guerriero= cos<
nella monarchia, in cui il principe contemporaneamente
legislatore, amministratore, giudice, generale, pontefice. *gli ha
il dominio completo della terra e della rendita= il capo delle arti
e dei mestieri, del commercio, dell'agricoltura, della marina,
della pubblica istruzione, investito di tutto il diritto e di tutta
l'autorit. /n due parole il re il rappresentante della societ, la
sua incarnazione= lo Stato lui. La concentrazione o indivisione
dei poteri la caratteristica della monarchia. 9l principio di
autorit che caratterizzava il padre di famiglia ed il monarca,
viene a ricongiungersi come corollario il principio
dell'universalit delle attribuzioni. Un condottiero, come 3iosu=
un giudice, come Samuele= un sacerdote, come 9ronne# un re,
come ?avid= un legislatore, come !os, Solone, Licurgo,
0uma= tutti 1uesti titoli sono riuniti nella stessa persona= tale
lo spirito della monarchia, tali sono le sue forme.
%en presto, a causa dell'estensione dello Stato, l'esercizio
66
dell'autorit eccede le forze di un solo uomo. /l principe allora si
fa assistere da consiglieri, ufficiali o ministri, scelti da lui e che
agiscono per suo conto ed al suo posto, come suoi inviati e
procuratori nei confronti del popolo. 4ome il principe che
rappresentano, 1uesti delegati, satrapi, proconsoli o prefetti,
cumulano nel loro mandato tutti gli attributi dell'autorit. !a
s'intende che devono rendere conto della loro gestione al
monarca, che il loro padrone, nell'interesse e nel nome del
1uale essi governano, da cui ricevono le direttive, e che li fa
sorvegliare in modo da assicurarsi sempre il totale
mantenimento dell'autorit, l'onore del comando, i benefici dello
Stato, ed in modo da preservarsi da ogni usurpazione, da ogni
sedizione. /n 1uanto alla nazione, essa non ha diritto a
chiedere resoconti e gli agenti del principe non sono tenuti a
rendergliene. /n 1uesto sistema la sola garanzia dei sudditi
nell'interesse del sovrano, che del resto non riconosce altra
legge che il suo consenso.
0el regime comunista le forme di governo sono le stesse,
cio il potere esercitato in modo indiviso da tutta la collettivit
sociale, cosi come lo era prima per il solo re. 9llo stesso modo
accadeva nei campi di maggio dei 3ermani, in cui il popolo
intero, senza distinzione di et e di sesso, deliberava e
giudicava= cos< che i 4imbri ed i $eutoni, accompagnati dalle
loro donne, combattevano contro !ario# non conoscevano
niente della strategia e della tattica, che cosa se ne facevano
dei generali> *' per un residuo di 1uesto comunismo che in
9tene le sentenze per i criminali erano rese dalla massa intera
dei cittadini= per una suggestione dello stesso genere che la
7epubblica del ABCB si diede novecento legislatori, dolendosi di
non poter riunire nella stessa assemblea i dieci milioni di
elettori, che dovette contentarsi di convocare allo scrutinio. /
progetti di legislazione diretta per il s1 o per il no, proposti ai
nostri giorni, sono usciti di l<.
Le forme di Stato liberale o democratico corrispondono
ugualmente al suo principio di formazione ed alla legge che
determina lo sviluppo di 1uesto stato= in conseguenza, si
differenziano radicalmente da 1uelle della monarchia. *sse
69
consistono nel fatto che il Potere, invece di essere esercitato
collettivamente e congiuntamente come nella comunit
primitiva, ripartito fra cittadini in due modi. Se si tratta di un
compito suscettibile di essere materialmente diviso, come la
costruzione di una strada, il comando di una flotta, la polizia di
una citt, l'istruzione della giovent, si divide il lavoro per
sezioni, la flotta per s1uadre o perfino per navi, la citt per
1uartieri, l'insegnamento per classi= su ciascuna delle 1uali si
stabilisce un imprenditore, un commissario, un ammiraglio,
capitano o maestro. 3li 9teniesi avevano l'abitudine, nelle loro
guerre, di nominare dieci o dodici generali, dei 1uali ognuno
comandava per un giorno a turno= uso che oggi sembrerebbe
molto strano, ma la democrazia ateniese non tollerava niente di
pi. Se la funzione indivisibile, si lascia intera oppure si
nominano diversi titolari, malgrado il precetto di ;mero che dice
che la pluralit dei comandanti una pessima cosa. 4os<, l
dove noi mandiamo un solo ambasciatore, gli antichi ne
spedivano una compagnia. ;ppure ci si contenta, per ogni
funzione, di un solo funzionario che ci si dedichi e ne faccia a
poco a poco la propria professione, la propria specializzazione#
ci2 tende ad introdurre nel corpo politico una classe particolare
di cittadini, conosciuti come pubblici funzionari. 9 partire da
1uesto momento la democrazia in pericolo# lo Stato si
distacca dalla nazione= il suo personale torna ad essere
pressappoco 1uello che era sotto la monarchia, pi devoto al
superiore che alla nazione ed allo Stato. /n compenso da ci2
scaturita una grande idea, una delle pi grandi della scienza,
l'idea della divisione o separazione dei "oteri. 3razie a 1uesta
idea, la Societ prende una forma decisamente organica= le
rivoluzioni possono succedersi come le stagioni, c' in essa
1ualcosa che non morir pi, cio la costituzione del pubblico
potere per categorie# 3iustizia, 9mministrazione, 3uerra,
8inanze, 4ulti, /struzione pubblica, 4ommercio, ecc.
L'organizzazione del governo liberale o democratico pi
complicata, pi competente, di una pratica pi laboriosa e
meno appariscente rispetto a 1uella del governo monarchico# e
per conseguenza meno popolare. Quasi sempre le forme di
6:
governo libero sono state accusate di aristocrazia dalle masse,
che hanno loro preferito l'assolutismo monarchico. ?a ci2 si
genera 1uella specie di circolo vizioso nel 1uale si dibattono e
si dibatteranno ancora per lungo tempo i progressisti.
0aturalmente in vista di un miglioramento delle condizioni
delle masse che i repubblicani reclamano delle libert e delle
garanzie= dun1ue sul popolo che devono cercare di
appoggiarsi. ;ra sempre il popolo che, per diffidenza o
indifferenza verso le forme democratiche, ostacola la libert 5b6.
Le forme dell'anarchia possono essere + indifferentemente +,
secondo la volont di ogni individuo, e nel limite dei suoi diritti+
1uelle della monarchia o della democrazia.
$ali sono nei loro principi e nelle loro forme, i 1uattro governi
elementari, dati a priori dall'intelligenza umana, per servire
come materiale per tutte le costruzioni politiche dell'avvenire.
!a, lo ripeto, 1uesti 1uattro tipi, bench@ suggeriti dalla natura
delle cose, cos< come dal sentimento della libert e del diritto,
per il rigore delle loro leggi non sono affatto destinate alla
realizzazione. *sse sono delle concezioni ideali, delle formule
astratte, secondo le 1uali si costituiranno empiricamente e
intuitivamente tutti i governi di fatto, ma che esse stesse non
saprebbero tradurre in stato di fatto. La realt complessa per
sua natura, il semplice non pu2 uscire dall'ideale, non arriva al
concreto. 0oi possediamo in 1ueste formule antitetiche i dati di
una costituzione regolare, della costituzione futura dell'umanit=
ma bisogna che passino dei secoli, che una serie di rivoluzioni
si succeda, prima che la formula definitiva si liberi dal cervello
che la deve concepire, che il cervello dell'umanit.
0ote#
5a6 /l divenire non , 1ualun1ue cosa abbiano detto certi filosofi pi mistici
che profondi, una posizione di mezzo fra l'essere ed il non essere= il divenire
il movimento dell'essere nella sua vita e nelle sue manifestazioni.
5b6 4i2 che importa tenere bene a mente, che i governi si distinguono per
la loro essenza non per il titolo dato al governante. 4os<, l'essenza della
monarchia nell'indivisione dei poteri governativi ed amministrativi,
9=
nell'assolutismo del principe, uno o collettivo, e nella sua irresponsabilit.
L'essenza della democrazia, al contrario, nella separazione dei poteri, nella
distribuzione dei compiti, il controllo e la responsabilit. La corona e la sua
stessa ereditariet non sono 1ui che degli accessori simbolici.
/ndubbiamente per il padre+ re, per l'ereditariet e per la consacrazione,
che la monarchia si rende tangibile# ci2 ha fatto credere al volgo che,
mancando i segni, la cosa non esisteva pi. / fondatori della democrazia, nel
FD, credettero di aver fatto cosa meravigliosa a tagliare la testa al re, ed
intanto decretavano la centralizzazione. !a un errore che non deve pi
ingannare nessuno. /l consiglio dei ?/*4/ a Ienezia era un vero tiranno, e la
repubblica un dispotismo atroce. 9l contrario, date un principe col titolo di re
ad una repubblica come la Svizzera= se la costituzione non cambia, sar
come se aveste messo un cappello di feltro sulla statua di *nrico /I.
49P/$;L; /I
$790S9:/;0* 879 / P7/04/P/# ;7/3/0*
?*LL* 4;0$79??/:/;0/ ?*LL9 P;L/$/49.

Poich@ i due principi sui 1uali riposa ogni ordine sociale,
l'9utorit e la Libert da un lato sono contrari l'uno all'altro e
sempre in lotta, e dall'altro non possono escludersi n@
annullarsi, inevitabile una transazione fra di loro. Qualun1ue
sia il sistema preferito, monarchico, democratico, comunista o
anarchico, l'istituzione non sopravviver solo per il tempo in cui
avr saputo appoggiarsi in misura pi o meno considerevole
sulle caratteristiche del suo antagonista. Per esempio si
sbaglierebbe di molto se s'immaginasse che il regime di
autorit, col suo carattere paternalistico, le sue usanze familiari,
la sua iniziativa assoluta, possa far fronte con la sua sola forza
ai suoi bisogni. Per poco che lo Stato s'ingrandisca, 1uesta
venerabile paternit degenerer rapidamente in impotenza,
confusione irragionevolezza e tirannia. /l principe incapace di
provvedere a tutto= deve affidarsi ad intermediari che lo
95
ingannano, lo derubano, lo discreditano, lo svalutano presso
l'opinione pubblica, lo soppiantano ed infine lo detronizzano.
Questo disordine, inerente al potere assoluto, con la corruzione
che ne consegue e le catastrofi che lo minacciano
incessantemente, sono la peste della societ e degli Stati.
Pertanto si pu2 stabilire come regola la considerazione che il
governo monarchico tanto pi benevolo, morale, giusto e
sopportabile e pertanto durevole 5tralascio in 1uesto momento
le relazioni esterne6, 1uanto pi le sue dimensioni sono
modeste e si avvicinano maggiormente a 1uelle di una famiglia=
e viceversa, lo stesso governo sar tanto pi insufficiente,
oppressivo, odioso ai suoi sudditi e conseguentemente
instabile, 1uanto pi lo Stato sar diventato vasto. La storia ha
conservato il ricordo ed i nostri tempi ci forniscono gli esempi di
1ueste spaventose monarchie, mostri informi, veri mastodonti
politici, che una civilt migliore, deve progressivamente far
scomparire. /n tutti 1uesti Stati l'assolutismo in ragione diretta
della massa dei sudditi e si regge in virt del proprio prestigio=
in un piccolo Stato, al contrario, la tirannia non si pu2 sostenere
che per mezzo delle truppe mercenarie= altrimenti, vista da
vicino, si dissolve.
Per ovviare a 1uesto vizio della loro natura, i governi
monarchici sono stati costretti a concedere, in misura pi o
meno ampia, le forme della libert, in particolare la separazione
dei poteri o la divisione della sovranit.
La ragione di 1uesta modifica facile da capire. Se un solo
uomo appena sufficiente a coltivare con difficolt un fondo di
cento ettari, condurre una manifattura che occupa alcune
centinaia d'operai, provvedere all'amministrazione di un
comune di cin1ue+ seimila abitanti, come potrebbe sopportare il
peso di un impero di 1uaranta milioni di uomini> *cco dun1ue
che la monarchia ha dovuto inchinarsi a 1uesto duplice
principio, improntato ai concetti dell'economia politica# AJ la
maggior 1uantit di lavoro svolto e il maggior valore
prodotto 1uando il lavoratore libero e pu2 agire per suo conto
come imprenditore o proprietario= 'J la 1ualit del prodotto o
servizio prestato tanto migliore 1uanto pi il produttore
9"
conosce il suo mestiere e vi si consacra esclusivamente. 4'
ancora una ragione che spiega 1uesto prestito fatto dalla
monarchia alla democrazia, ed che la ricchezza sociale
aumenta proporzionalmente alla divisione delle attivit ed
all'organizzazione delle industrie, e 1uesto significa, in politica,
che il governo sar migliore ed offrir maggiore sicurezza per il
principe, se le funzioni saranno meglio distinte ed e1uilibrate#
cosa, 1uesta, impossibile nel regime assoluto. *cco come i
principi sono stati indotti a repubblicanizzarsi, per cos< dire, da
se stessi, allo scopo di sfuggire ad una inevitabile rovina. 3li
ultimi anni ci hanno offerto esempi clamorosi, in Piemonte, in
9ustria ed in 7ussia. 0ella situazione deplorevole in cui lo zar
0icola aveva lasciato il suo impero, non di scarso rilievo, tra
le riforme adottate da suo figlio 9lessandro 5a6, l'introduzione
della distinzione dei poteri nel governo russo.
8atti analoghi, ma inversi, si osservano nel governo
democratico.
9mmettiamo pure di stabilire, con tutta la sagacit e la
precisione possibile, i diritti ed i doveri dei cittadini, le
competenze dei funzionari, prevedere le situazioni, le
eccezioni, le anomalie= la fecondit dell'imprevisto supera di
molto la prudenza dell'uomo di Stato e, pi si legifera, pi
nascono i contrasti. $utto 1uesto esige, da parte dei
rappresentanti del potere, una facolt di iniziativa e di
arbitraggio, che, per farsi valere, hanno solo un modo, 1uello di
costituirsi come autorit. $ogliete al principio democratico,
togliete alla libert 1uesta suprema sanzione, l'autorit, e lo
Stato si disgregher all'istante. *' chiaro, tuttavia, che in tal
caso non ci troviamo pi nel libero contratto, a meno che non si
sostenga che i cittadini sono d'accordo, in caso di controversia,
di accettare la decisione di uno di loro designato
precedentemente, e cio di un giudice# cosa che significa
esattamente rinunciare al principio democratico e adottare
1uello monarchico.
La democrazia pu2 moltiplicare tanto 1uanto vuole con i
funzionari, le garanzie legali ed i mezzi di controllo, pu2
subissare i suoi agenti di formalit, chiamare senza posa i
9#
cittadini alle elezioni, al voto# per amore o per forza i suoi
funzionari sono uomini d'autorit, la parola recepita= e se fra il
personale dei pubblici funzionari se ne trova uno o pi di uno
incaricato della direzione generale degli affari, 1uesto capo,
individuale o collettivo, del governo ci2 che anche 7ousseau
ha chiamato principe, per un nulla sar re.
Si possono fare osservazioni analoghe sul comunismo e
sull'anarchia. 0on si sono mai avuti esempi di una comunit
perfetta= ed poco probabile, 1ualun1ue sia il grado di civilt, di
moralit, di saggezza che raggiunga il genere umano, che ogni
traccia di governo ed autorit scompaiano. !a mentre la
comunit rimane il sogno della maggioranza dei socialisti,
l'anarchia l'ideale della scuola liberista, che tende soprattutto
a sopprimere ogni tipo di governo ed a costituire la societ sulle
sole basi della propriet e del lavoro libero.
0on far2 altri esempi. 4i2 che ho detto sufficiente a
dimostrare la validit della mia tesi, cio che la monarchia e la
democrazia, il comunismo e l'anarchia, non potendo realizzarsi
nella purezza del loro ideale, sono costretti a completarsi l'uno
con l'altro per mezzo di concessioni reciproche.
4ertamente, c' di che umiliare l'intolleranza dei fanatici che
non possono sentir parlare di un'opinione contraria alla loro
senza provare una sorta di sdegno. 4he apprendano dun1ue,
gli infelici, che proprio essi stessi sono necessariamente
infedeli ai loro principi, che la loro fede politica tessuta di
incoerenze ed auguriamoci che anche il potere possa a sua
volta giungere a non attribuire a chi discute dei differenti sistemi
di governo alcuna intenzione faziosa. 4onvincendosi una
buona volta che 1uesti termini di monarchia, democrazia, ecc.,
non esprimono che delle concezioni teoriche, molto lontane
dalle istituzioni che sembrano tradurle, il monarchico alle parole
del contratto sociale, di sovranit del popolo, di suffragio
universale, ecc., rester calmo= il democratico, sentendo
parlare di dinastia, di potere assoluto, di diritto divino,
conserver sorridendo il suo sangue freddo. 0on c' nessuna
vera monarchia, non esiste nessuna vera democrazia. La
monarchia la forma primitiva, fisiologica e per cos< dire
94
patronimica dello Stato= essa vive nel cuore delle masse e si
realizza sotto i nostri occhi con forza, per mezzo della generale
tendenza all'unit. La democrazia a sua volta germoglia da ogni
parte= affascina le anime generose e con1uista dovun1ue le
@lite della societ. !a per la dignit della nostra epoca che si
deve rinunciare alla fine a 1ueste illusioni, che troppo spesso
degenerano in menzogne. La contraddizione nella sostanza
di tutti i programmi. / tribuni popolari senza rendersene conto si
affidano alla monarchia= i re alla democrazia e all'anarchia.
?opo l'incoronazione di 0apoleone /J, la formula *epubblica
francese, si lesse a lungo su una delle due facce delle monete,
che portavano dall'altra, con l'effige di 0apoleone, il titolo
)mperatore dei 2rancesi. 0el ABD( la monarchia di Luigi 8ilippo
fu designata da La 8aKette come la migliore delle repubbliche=
ed egli non forse stato soprannominato il re dei proprietari?
9llo stesso modo 3aribaldi ha reso a Iittorio *manuele lo
stesso servizio di La 8aKette a Luigi 8ilippo. Pi tardi, vero,
La 8aKette e 3aribaldi, sono apparsi pentiti= ma il loro giudizio
iniziale deve essere accettato, tanto pi che, come tutte le
ritrattazioni sarebbe illusoria. 0essun democratico pu2 dirsi del
tutto immune da ogni atteggiamento monarchico= nessun
partigiano della monarchia pu2 ritenere di essere del tutto
esente da ogni atteggiamento repubblicano. ?ato che la
democrazia, non ha mai saputo ripugnare l'idea dinastica pi
che l'idea unitaria, i fautori dei due sistemi non hanno il diritto di
scomunicarsi a vicenda, si impone loro la tolleranza reciproca.
;ra, che cos' la politica, se ad una societ impossibile
costituirsi esclusivamente sul principio che essa preferisce= se,
1ualun1ue cosa faccia il legislatore, il governo 1ui ritenuto
monarchico, l< democratico, resta pur sempre un composto
ambiguo, in cui elementi opposti si mescolano in proporzioni
arbitrarie in balia del capriccio e degli interessi= in cui le
definizioni pi precise conducono fatalmente alla confusione ed
alla promiscuit= in cui, per conseguenza, tutte le conversioni,
tutte le defezioni sono possibili ed il trasformismo passa come
virt> 4he campo aperto alla ciarlataneria, all'intrigo, al
tradimentoG Quale Stato potrebbe sopravvivere in 1ueste
9>
condizioni tanto degradanti> Lo Stato non ancora costituito,
che gi porta nella contraddizione della sua idea il suo principio
di morte. Strana creatura, in cui la logica rimane impotente,
mentre l'incoerenza sembra essere la sola pratica razionale.

0ote#
5a6 *' dalla necessit di separare i poteri e di distribuire l'autorit che dopo
4arlomagno nac1ue, in parte, la feudalit. ?a 1uesto anche 1uella falsa aria
di federalismo che rivest<, per la sfortuna dei popoli e dell'/mpero. La
3ermania, costretta nello $tatu quo di una costituzione assurda, risente
ancora di 1uelle lunghe lacerazioni. L'/mpero si frantumato e la nazionalit
stata compromessa.
5b6 Si potrebbe scrivere un'opera interessante sulle 3ontraddizioni politiche,
da abbinare alle 3ontraddizioni economiche. 4i ho pensato pi di una volta=
ma, scoraggiato dalla cattiva accoglienza della critica, distratto da altri lavori,
ho rinunciato. L'impertinenza dei recensori si sarebbe ancora rallegrata
sull'antinomia, la tesi e l'antitesi= lo spirito francese, talvolta cos< penetrante e
cos< giusto, si sarebbe rivelato nella persona dei signori giornalisti, molto
sciocco, molto ridicolo e stolto= la fatuit gallica avrebbe contato un nuovo
trionfo, e tutto sarebbe stato detto. 9vrei risparmiato ai miei compatrioti una
mistificazione, fornendo loro subito la soluzione che avrei dovuto comun1ue
dare, se avessi esposto davanti a loro tutte le difficolt del problema.
49P/$;L; I
3;I*70/ ?/ 89$$;# ?/SS;LU:/;0* S;4/9L*
Poich@ la monarchia e la democrazia, le sole di cui ormai mi
occupo, sono dun1ue due principi validi nella teoria, ma
irrealizzabili nel rigore dei loro termini, stato inevitabile, come
ho appena detto, rassegnarsi nella pratica a transazioni di ogni
specie# da 1ueste transazioni obbligate sono derivati tutti i
governi di fatto. Questi governi, costruzioni dell'empirismo,
97
variabili all'infinito, sono dun1ue essenzialmente e senza
eccezioni dei governi composti o misti.
;sserver2 a 1uesto proposito che i pubblicisti si sono
ingannati e che hanno introdotto nella politica un dato tanto
falso 1uanto pericoloso, allorch@, non distinguendo la teoria
dalla pratica, la realt dall'ideale, hanno posto sullo stesso
piano i governi di pura concezione, non realizzabili nella loro
interezza, come la monarchia e la democrazia pura ed i governi
di fatto o misti. La verit, lo ripeto, che non esiste n@ possono
esistere governi della prima specie se non in teoria# ogni
governo di fatto necessariamente misto, non importa che si
chiami monarchia o democrazia. Questa osservazione
importante. *ssa sola permette di ricondurre ad un errore di
dialettica le innumerevoli delusioni, corruzioni, rivoluzioni della
politica.
$utte le variet di governo di fatto, in altra parole, tutte le
transazioni costituzionali, attuate o proposte fin dai tempi pi
antichi fino ai nostri giorni, si riducono a due specie principali,
che chiamer2 con le loro denominazioni attuali# )mpero e
!onarchia costituzionale. !a 1uesto richiede una spiegazione.
Poich@ la guerra e l'ineguaglianza delle condizioni fin dalle
origini hanno caratterizzato la condizione dei popoli, la societ
si divisa naturalmente in un certo numero di classi# 3uerrieri,
0obili, Preti, Proprietari, !ercanti, 0avigatori, /ndustriali,
4ontadini. La dove esiste un monarca, si costituisce una casta
a s@, la prima di tutte# 1uesta la dinastia
La lotta delle classi fra di loro, l'antagonismo dei loro
interessi, il modo in cui 1uesti interessi si coalizzano,
determinano il regime politico, conseguentemente la scelta di
governo, le sue innumerevoli variet e le sue varianti ancora
pi numerose. 9 poco a poco tutte 1ueste classi si riducono a
due# una superiore, 9ristocrazia, %orghesia o Patriziato= una
inferiore, Plebe o Proletariato entro le 1uali oscilla la
monarchia, organo del potere, espressione dell'autorit. Se
l'9ristocrazia si unisce alla monarchia, il governo che ne
risulter sar una monarchia temperata, oggi detta
costituzionale= se il popolo che si coalizza con l'autorit, il
96
governo sar un impero, o democrazia autocratica. La
$eocrazia del medioevo consisteva in un patto fra il sacerdote
e l'imperatore= il 4aliffato era una monarchia religiosa e militare.
9 $iro, Sidone, 4artagine, la monarchia si appoggi2 sulla
classe dei mercanti, fino al momento in cui 1uesta si impadron<
del potere. Sembra che a 7oma la monarchia, nei primi tempi,
abbia avuto rispetto per i patrizi ed i plebei= successivamente
1ueste due classi si coalizzarono contro la corona, la
monarchia fu abolita e lo Stato prese il nome di 7epubblica.
$uttavia il patriziato rimase prevalente. Questa costituzione
aristocratica, per2, fu turbolenta come la democrazia ateniese=
il governo visse di espedienti, ma, mentre la democrazia
ateniese soccombette al primo urto, con la guerra del
Peloponneso, a 7oma, invece, il Senato romano fu costretto a
tenere impegnato il popolo tanto da giungere+ come risultato+
alla con1uista del mondo. ?ata la pace al mondo, segu< la
guerra civile ad oltranza= e per porvi fine, la plebe si dette un
capo, distrusse il patriziato e la 7epubblica, e cre2 l'impero.
4i si stupisce che il governo fondato sotto gli auspici della
borghesia o di un patriziato, d'accordo con una dinastia, sia in
genere pi liberale di 1uello fondato da una moltitudine sotto la
guida di un dittatore o di un tribuno. La cosa, in effetti, deve
sembrare altrettanto stupefacente, in 1uanto in fondo la plebe
pi interessata e realmente pi incline alla libert che la
borghesia. !a 1uesta contraddizione, punto critico della
politica, si spiega con la situazione dei partiti, situazione che in
caso di vittoria popolare, fa ragionare ed agire la plebe come
autocrate ed in caso di prevalenza della borghesia, la fa
ragionare ed agire 1uesta come repubblicana. $orniamo al
dualismo fondamentale# 9utorit, Libert e lo comprenderemo.
?alla divergenza di 1uesti due principi nascono in primo
luogo, sotto l'influenza delle passioni e degli interessi contrari,
due tendenze inverse, due correnti di opinione opposte# dato
che i sostenitori dell'autorit tendono a riservare alla libert, sia
individuale sia corporativa o locale, lo spazio minore ed a
sfruttare sulla base di ci2, a loro profitto personale ed a
detrimento della moltitudine, il potere da essi appoggiato= i
99
sostenitori del regime liberale, al contrario, tendono a limitare
indefinitamente l'autorit ed a vincere l'aristocrazia per mezzo
della determinazione incessante delle funzioni pubbliche, degli
atti del potere e delle sue forme. Per effetto della sua
posizione, per l'umilt della sua condizione, il popolo cerca nel
governo l'uguaglianza e la libert= per la ragione contraria, il
patriziato proprietario, capitalista ed imprenditore, pi incline
verso una monarchia protettrice delle grandi fortune, capace di
assicurare l'ordine a suo profitto e che, per conseguenza,
assegna la parte maggiore all'autorit, la minore alla libert..
$utti i governi di fatto, 1ualun1ue siano le loro ragioni o
riserve, si riconducono cos< all'una o all'altra di 1ueste due
formule# subordinazione dell'Autorit alla Libert. oppure
subordinazione della Libert all'Autorit.
!a la stessa causa che spinge l'una contro l'altra la
borghesia e la plebe fa fare presto ad entrambe un voltafaccia.
La democrazia, per assicurare il suo trionfo, ignara d'altra parte
della logica del potere, incapace di esercitarlo, si d un capo
assoluto, davanti al 1uale scompaia ogni privilegio di casta= la
borghesia, che teme il dispotismo come l'anarchia, preferisce
consolidare la sua posizione, favorendo lo stabilirsi di una
monarchia costituzionale. 4os<, in fin dei conti, il partito che
ha pi bisogno della libert e dell'ordine legale che crea
l'assolutismo= mentre il partito dei privilegiati d vita al governo
liberale, imponendogli per sanzione la restrizione dei diritti
politici.
?a ci2 si vede che, astrazion fatta dalle considerazioni
economiche inerenti al dibattito, borghesia e democrazia,
imperialismo e costituzionalismo o 1ualsiasi nome si dia a
1uesti governi ispirati a principi di antagonismo, tutti si
e1uivalgono 1uindi a 1uestioni come le seguenti# se il regime
del ABAC non valesse pi che 1uello del AB(C= se non sarebbe
vantaggioso per il paese, tornare dalla costituzione del AB)' a
1uella del ABD(= se il partito repubblicano si fonder nel partito
orleanista o se si riavviciner all'impero= simili 1uestioni + dico
io+ dal punto di vista del diritto e dei principi, sono puerili. Un
governo che nasca dalle condizioni considerate non vale che
9:
per i fatti che lo hanno prodotto e per gli uomini che lo
rappresentano, ed ogni disputa teorica a 1uesto riguardo
vana e non pu2 portare che a delle aberrazioni. Le
contraddizioni della politica, i cambiamenti di rotta dei partiti,
l'inversione perpetua dei ruoli, sono cos< fre1uenti nella storia,
occupano un cos< gran posto negli eventi umani, che non
posso fare a meno di insistervi. /l dualismo dell'9utorit e della
Libert ci fornisce la chiave di tutti 1uesti enigmi= senza 1uesta
precisazione originaria, la storia degli Stati sarebbe la
disperazione delle coscienze e lo scandalo della filosofia.
L'aristocrazia inglese ha fatto la !agna 4arta= i puritani
hanno prodotto la dittatura di 4romLell. /n 8rancia, la
borghesia che pone le basi imperiture di tutte le nostre
costituzioni liberali. 9 7oma, il patriziato aveva organizzato la
repubblica= la plebe invent2 i 4esari ed i pretoriani. 0el
sedicesimo secolo, la riforma inizialmente aristocratica= la
massa resta cattolica o si sceglie dei messia come 3iovanni di
Leida= esattamente l'inverso di 1uanto si era visto 1uattrocento
anni prima, 1uando i nobili bruciavano gli albigesi. Quante
volte, 1uesta osservazione di 8errari, il medio evo ha visto i
3hibellini farsi 3uelfi ed i 3uelfi cambiarsi in 3hibelliniG 0el
ABAD, la 8rancia combatte per il dispotismo, la coalizione per la
libert, proprio il contrario di ci2 che era avvenuto nel AMF'.
;ggi i legittimisti ed i clericali sostengono la federazione, i
democratici sono unitari. 0on si finirebbe mai di citare simili
esempi= ci2 non significa per2 che le idee, gli uomini e le cose
non debbano essere sempre classificati per le loro tendenze
naturali e per le loro origini, che i blu non siano sempre blu ed i
bianchi sempre bianchi.
/l popolo, per il fatto stesso della sua inferiorit e della sua
miseria, former sempre l'armata della libert e del progresso= il
lavoro repubblicano per natura ed il contrario sarebbe una
contraddizione. !a, a causa della sua ignoranza e dei suoi
istinti primitivi, della violenza dei suoi bisogni, dell'impazienza
dei suoi desideri, il popolo incline alle forme sommarie
d'autorit. 4i2 che cerca non sono le garanzie legali, di cui non
ha alcuna idea e non concepisce la portata= non affatto una
:=
combinazione di meccanismi o un e1uilibrio di forze, di cui non
sa che fare, un capo della cui parola possa fidarsi, le cui
intenzioni gli siano chiare e che si dedichi ai suoi interessi. 9
1uesto capo conferisce autorit senza limiti, il potere massimo.
/l popolo, considerando giusto tutto ci2 che giudica essergli
utile, considerato che il popolo, se ne ride delle formalit, non
tiene in alcun conto le condizioni imposte ai depositari del
potere. Pronto al sospetto ed alla calunnia, ma incapace di una
discussione metodica, non crede in definitiva che alla volont
umana, non spera che nell'uomo, non confida che nelle sue
creature# in princibus, in filiis hominum. il popolo non si aspetta
niente dai princ<pi, che soli possono salvarlo= non ha la
religione delle idee.
*' cos< che la plebe romana, dopo settecento anni di regime
progressivamente liberale ed una serie di vittorie riportate da
esso sul patriziato, credette di togliere di mezzo tutte le
difficolt annientando il partito dei tribuni, dette a 4esare la
dittatura perpetua, fece tacere il senato, abolire i comizi e, per
uno staio di grano, annona, fond2 l'autocrazia imperiale. 4i2
che c' di curioso che 1uesta democrazia era sinceramente
convinta del suo liberalismo, e si vantava di impersonare il
diritto, l'uguaglianza ed il progressoG / soldati di 4esare, idolatri
del loro imperatore, erano pieni di odio e di disprezzo per i re#
se gli assassini del tiranno non furono immolati sul posto, fu
perch@ 4esare era stato visto alla vigilia della sua uccisione
cingersi il capo calvo con l'insegna regale. 4os< i seguaci di
0apoleone /J, usciti dal club dei 3iacobini, nemici dei nobili, dei
preti e dei re, trovarono del tutto normale fregiarsi con i titoli di
barone, di duca, di principe e fare la corte all'imperatore= non gli
perdonarono, per2, di aver preso in moglie una principessa
9sburgica.
Lasciata a se stessa o condotta dai suoi tribuni, la
moltitudine non ha creato mai niente. Ea la testa girata indietro#
presso di lei non si forma alcuna tradizione, nessun spirito di
gruppo, nessuna idea che assuma la forza della legge. ?ella
politica non comprende che l'intrigo, del governo solo le
elargizioni e la forza, della giustizia solo la vendetta= della
:5
libert non conosce altro che la possibilit di erigersi degli idoli
che essa demolisce all'indomani. L'avvento della democrazia
apre un'era di regresso che condurrebbe la nazione e lo Stato
alla morte, se essi non si sottraessero alla fatalit che li
minaccia con una rivoluzione in senso inverso, che si tratta ora
di valutare.
Quando la plebe che vive giorno per giorno, senza propriet,
senza imprese, esclusa dai pubblici impieghi, al riparo dai
rischi della tirannia, di cui non si d pensiero, tanto la
borghesia, che ha possedimenti, traffici e produce, avida di
terre e di guadagni, interessata a prevenire le catastrofi e ad
assicurarsi l'appoggio del potere. /l bisogno di ordine la
riconduce alle idee liberali# da ci2 derivano le costituzioni che
essa impone ai suoi re. 0ello stesso momento in cui essa
riveste il governo di apparati legali e l'assoggetta al voto di un
parlamento, limita i diritti politici ad una categoria di contribuenti
ed abolisce il suffragio universale= ma si guarda bene dal
toccare l'accentramento amministrativo, contrafforte della
feudalit industriale. Se la separazione dei poteri le utile per
bilanciare l'influenza della corona ed impedire la politica
personale del principe, se d'altra parte il privilegio elettorale la
serve ugualmente bene contro le aspirazioni popolari, non le
meno preziosa la centralizzazione= anzitutto perch@ ha bisogno
degli amministratori, che mettono la borghesia a parte del
potere e delle imposte, poi perch@ le agevola lo sfruttamento
pacifico delle masse. Sotto un regime di centralizzazione
amministrativa e di suffragio ristretto dove la borghesia, grazie
alla sua maggioranza, resta padrona del governo, tutta la vita
locale soffocata ed ogni reazione facilmente repressa, sotto
un tale regime+ io dico+ la classe dei lavoratori, chiusa nelle sue
officine naturalmente votata al salariato. La libert esiste, ma
nella sfera della societ borghese, cosmopolita come i suoi
capitali= 1uanto alla moltitudine, ha dato le sue dimissioni, non
solo politiche ma anche economiche.
?evo aggiungere che la soppressione o la conservazione di
una dinastia non cambierebbe niente al sistema> Una
repubblica unitaria ed una monarchia costituzionale sono una
:"
sola ed unica cosa# non c' che una parola diversa ed un
funzionario di meno.
!a se l'assolutismo democratico instabile, il
costituzionalismo borghese non lo di meno. /l primo
retrogrado senza freni, senza princ<pi, dispregiatore del diritto,
ostile alla libert, distruttivo di ogni sicurezza e fiducia. /l
sistema costituzionale, con le sue forme legali, il suo spirito
giuridico, il suo temperamento misurato, le sue solennit
parlamentari, si rivela chiaramente, in fin dei conti, come un
vasto sistema di sfruttamento e d'intrigo, dove la politica si
accompagna all'aggiotaggio, in cui l'imposta non che l'elenco
civile di una casta ed il potere monopolizzato l'ausiliario del
monopolio economico. /l popolo ha il vago sentimento di 1uesta
immensa usurpazione# le garanzie costituzionali lo toccano
poco e lo si visto, soprattutto nel ABA), preferire il suo
imperatore, malgrado le sue infedelt, ai suoi re legittimi,
malgrado il loro liberalismo.
L'alternarsi d'insuccessi, ripetuti, della democrazia imperiale
e della costituzionalit borghese, hanno come risultato 1uello di
creare un terzo partito che, alzando la bandiera dello
scetticismo, non credendo in alcun principio, profondamente e
sistematicamente immorale, tende a regnare come 1ualcuno
ha detto con la bilancia, cio per la rovina completa dell'autorit
e della libert, in una parola per mezzo della corruzione. *' ci2
che stato chiamato sistema dottrinario. 9ccolto inizialmente
dall'odio e dall'esecrazione dei vecchi partiti, 1uesto sistema ha
fatto rapidamente fortuna, sostenuto dallo scoraggiamento
crescente e giustificato in 1ualche modo dallo spettacolo della
contraddizione universale. /n poco tempo diventato la fede
segreta del Potere, al 1uale il pudore e la decenza impediranno
sempre di fare professione pubblica di scetticismo= ma anche
la fede confessata della borghesia e del popolo che, non pi
frenati da alcuna considerazione, lasciano esplodere la loro
indifferenza e se ne vantano. 9llora, smarrito negli animi il
senso dell'autorit e della libert, considerate come vane parole
la giustizia e la ragione, la societ si disgrega, la nazione
decade. 4i2 che rimane soltanto materia e forza bruta= una
:#
rivoluzione diviene imminente, pena il suicidio morale. 4osa ne
verr fuori> La storia 1ui per rispondere= gli esempi si contano
a migliaia. 9l sistema condannato succeder, grazie alla spinta
delle generazioni immemori, senza posa rinnovate, una
transazione che avr lo stesso svolgimento, e che, logora a sua
volta e disonorata per la contraddizione delle sue idee, far la
stessa fine. * 1uesto continuer finch@ la ragione umana non
abbia scoperto il modo di dominare i due opposti principi e non
avr trovato l'e1uilibrio della vita sociale per mezzo della
regolamentazione dei suoi antagonismi.
49P/$;L; I/
P;S/:/;0* ?*L P7;%L*!9 P;L/$/4;.
P7/04/P/; ?/ S;LU:/;0*
Se il lettore ha seguito con diligenza l'esposizione
precedente, la societ umana deve apparirgli una creazione
fantastica, piena di cose di cui stupirsi e di misteri. 7icordiamo
brevemente i vari termini#
a+ L'ordine politico riposa su due principi connessi opposti ed
irriducibili# l'9utorit e la Libert.
b+ ?a 1uesti due principi derivano parallelamente due regimi
contrari# il regime assolutista o autoritario ed il regime liberale.
c+ Le forme di 1uesti due governi sono tanto diverse fra loro,
incompatibili ed inconciliabili, come le loro nature= noi le
abbiamo definite in due termini# )ndivisione e $eparazione.
d+ La ragione vuole che ogni teoria debba realizzarsi
seguendo il suo principio, tutto l'esistente prodursi secondo la
sua legge# la logica la condizione della vita, come del
pensiero.
!a proprio il contrario che si manifesta in politica# n@
l'9utorit n@ la Libert possono costituirsi separatamente,
:4
dando luogo ad un sistema che sia esclusivamente proprio di
ciascuna= lungi da ci2, esse sono condannate, nelle loro
rispettive istituzioni, a farsi continue reciproche concessioni.
e+ La conseguenza che la fedelt ai principi, in politica, non
esiste che in teoria, essendo in pratica costretta ad accettare
compromessi di ogni genere= il governo in ultima analisi si
riduce, malgrado la migliore volont e tutta la virt
immaginabile, ad una creazione ibrida, e1uivoca ad una
promiscuit di regimi che la logica severa ripudia, e davanti alla
1uale arretra la buona fede. 0essun governo sfugge a 1uesta
contraddizione.
f+ 4onclusione# l'arbitrario entra fatalmente nella politica, la
corruzione diventa presto l'anima del potere e la societ
trascinata senza riposo n@ misericordia, sulla china senza fine
delle rivoluzioni.
/l mondo a 1uesto punto. * non n@ l'effetto di una
diavoleria, n@ di una mancanza della nostra natura, n@ di una
condanna della divina provvidenza, n@ di un capriccio della
fortuna o di un segno del ?estino# la realt 1uesta, ecco tutto.
Sta a noi trarre 1uanto di meglio sia possibile da 1uesta
singolare situazione.
4onsideriamo che da pi di ottomila anni + le nostre
conoscenze storiche non vanno oltre + tutte le variet di
governo, tutte le combinazioni politiche e sociali, sono state
successivamente sperimentate, abbandonate, riprese,
modificate, trasformate, sfruttate e che l'insuccesso ha
costantemente ricompensato lo zelo dei riformatori e deluso la
speranza dei popoli. Sempre la bandiera della libert servita a
mascherare il dispotismo= sempre le classi privilegiate, per
proteggere i loro privilegi, si sono circondate di istituzioni liberali
ed egualitarie= sempre i partiti hanno mentito sui loro
programmi e sempre l'indifferenza succeduta alla fiducia, la
corruzione allo spirito civico, gli Stati si sono disgregati per lo
sviluppo dei concetti sui 1uali si erano fondati. Le razze pi
vigorose e pi intelligenti, si sono logorate in 1uesto travaglio# la
storia piena del racconto delle loro lotte. Qualche volta un
susseguirsi di trionfi creava illusioni sulla forza dello Stato,
:>
facendo credere all'eccellenza di una costituzione, ad una
saggezza di governo che non esistevano. !a con l'avvento
della pace i vizi del sistema riapparivano ed i popoli si
riposavano, con la guerra civile, dalle fatiche della guerra
esterna. L'umanit passata cos< di rivoluzione in rivoluzione#
le nazioni pi celebrate, 1uelle che sono durate pi a lungo, vi
sono riuscite solo in 1uesto modo. 8ra tutti i governi conosciuti
e sperimentati, fino ad oggi, non ce n' uno che, se fosse stato
condannato a sussistere per sua virt, avrebbe vissuto la vita di
un uomo. *' strano, ma i capi di Stato ed i loro ministri sono, fra
tutti gli uomini, 1uelli che credono meno alla durata del sistema
che rappresentano= finch@ non verr un sistema scientifico, i
governi si reggeranno sulla fede delle masse. / 3reci ed i
7omani, che ci hanno tramandato le loro istituzioni, insieme ai
loro esempi, giunti al momento pi interessante della loro
evoluzione, precipitano nella crisi= e la societ moderna sembra
arrivata a sua volta all'ora dell'angoscia. 0on fidatevi della voce
di 1uegli agitatori che gridano0 Libert, Uguaglianza,
4azionalit. non sanno niente, sono dei morti che hanno la
pretesa di resuscitare dei morti. /l pubblico li segue per un
istante, come fa con i buffoni ed i ciarlatani= ma poi passa oltre,
con la mente vuota e la coscienza desolata.
Segno certo che la nostra dissoluzione prossima e che una
nuova era si sta aprendo, la confusione del linguaggio e delle
idee arrivata al punto che il primo venuto pu2 dichiararsi a
suo piacimento repubblicano, monarchico, democratico,
borghese, conservatore, partigiano dell'uguaglianza sociale,
liberale e tutto 1uesto contemporaneamente, senza timore che
nessuno gli faccia capire la menzogna e l'errore. / principi ed i
baroni del primo /mpero avevano dato prova di sanculottismo.
La borghesia del ABAC, rimpinguata di beni della nazione, in
virt della sola cosa che avesse compreso delle istituzioni
dell'BF, era liberale ed anche rivoluzionaria= il ABD( la rifece
conservatrice= il ABCB la rese reazionaria, cattolica e pi che
mai monarchica. 9ttualmente sono i repubblicani di febbraio
che servono la monarchia di Iittorio *manuele, mentre i
socialisti di giugno si dichiarano unitari. 3li antichi seguaci di
:7
Ledru+7ollin aderiscono all'impero come alla vera espressione
rivoluzionaria ed alla forma pi paterna di governo= altri, vero,
li trattano da venduti, ma si scagliano con furore contro il
federalismo. *' un imbroglio eretto a sistema di ordine
organizzato, l'apostasia permanente, il tradimento universale.
Si tratta di sapere se la societ pu2 arrivare a 1ualche cosa di
regolare di giusto e di stabile, che soddisfi la ragione e la
coscienza, oppure se siamo condannati per l'eternit a 1uesta
ruota di /ssione. /l problema insolubile>.... 4he il lettore
pazienti ancora un po'= e se pi tardi non lo faccio uscire
dall'imbroglio, avr il diritto di dire che la logica falsa, il
progresso un'illusione, e la libert un'utopia. ?egnatevi ancora
di ragionare con me per 1ualche minuto, bench@ per la verit in
una simile 1uestione ragionare significhi esporsi all'autoinganno
ed a perdere il proprio tempo e la ragione.
A. Si noter anzitutto che i due principi, l'9utorit e la Libert,
da cui vengono tutte le difficolt, si mostrano nella storia in
successione logica e cronologica. L'9utorit, come la famiglia,
come il padre, genitore, compare per prima# essa ha l'iniziativa,
l'affermazione. La Libert raziocinante viene dopo# la critica,
la protesta, la libera determinazione. Questo criterio di
successione risulta dalla definizione stessa delle idee e dalla
natura delle cose e tutta la storia ne rende testimonianza. *
1uesto senza alcuna possibile inversione, senza alcun
intervento arbitrario.
'. Un'altra osservazione non meno importante che il
regime paterno e monarchico si allontana tanto pi dal suo
ideale 1uanto pi la famiglia, la trib, o citt diventa pi
numerosa e che lo Stato cresce in popolazione ed in territorio#
in modo che pi l'autorit si estende, pi diventa intollerabile.
?a 1ui le concessioni che essa costretta a fare alla libert.
/nversamente il regime di libert si avvicina tanto pi al suo
ideale e moltiplica le sue possibilit di successo, 1uanto pi lo
Stato cresce in popolazione ed in estensione, 1uanto pi i
rapporti si moltiplicano e la scienza progredisce. ?apprima tutti
reclameranno una costituzione. pi tardi 1uesto sar per la
decentralizzazione. 9ttendete ancora, e vedrete sorgere l'idea
:6
di federazione. /n modo che si potr dire della libert e
dell'autorit ci2 che 3iovanni %attista diceva di se stesso e di
3es# )llam oportet crescere, hanc autem minui.
Questo doppio moto, l'uno di recessione l'altro di progresso,
che si risolve in un unico fenomeno, risulta ugualmente dalla
definizione dei princ<pi, dalla loro collocazione relativa e dai loro
ruoli= anche 1ui nessun e1uivoco possibile, n@ vi il pi
piccolo spazio per l'arbitrario. /l fatto di un'evidenza oggettiva
e di una certezza matematica= ci2 che noi chiameremo una
legge.
D. La conseguenza di detta legge, che si potrebbe definire
necessaria, essa pure necessaria# avviene che, poich@ il
principio di autorit comparso per primo e servendo esso di
materia o come dato di elaborazione alla Libert, alla ragione e
al diritto, esso venga a poco a poco subordinato al principio
giuridico, razionalista e liberale= il 4apo di Stato, dapprima
inviolabile, irresponsabile, assoluto, come il padre nella
famiglia, diventa giudicabile dalla ragione, primo soggetto di
legge, e finalmente semplice agente, strumento o servitore
della Libert stessa.
Questa terza proposizione certa come le prime due, esente
da tutti gli e1uivoci e contraddizioni, ed ampiamente dimostrata
dalla storia. 0ella lotta eterna dei due principi, la 7ivoluzione
francese, come la 7iforma, appare come un'era emblematica.
*ssa segna il momento in cui nell'ordine politico la Libert ha
preso ufficialmente il sopravvento sull'9utorit, cosi come la
7iforma aveva segnato il momento in cui, nell'ordine religioso, il
libero esame era prevalso sulla fede. ?opo Lutero, la fede
diventata dovun1ue oggetto di ragione= l'ortodossia cos< come
l'eresia, ha preteso di condurre l'uomo alla fede per mezzo
della ragione= il precetto di S. Paolo *ationabile sit obsequium
vestrum, sia ragionevole la vostra obbedienza, stato
largamente commentato e messo in pratica= 7oma s' messa a
discutere come 3inevra= la religione protesa a farsi scienza=
la sottomissione alla 4hiesa si complicata di cos< tanti
condizionamenti e riserve che, fatti salvi gli articoli di fede, non
c' pi differenza fra il cristiano ed il non credente. 0on sono
:9
pi della stessa opinione, ecco tutto# del resto, pensiero,
ragione, coscienza, in entrambi si comportano allo stesso
modo. Similmente dopo la 7ivoluzione francese, il rispetto
dell'autorit diminuito= la deferenza agli ordini del principe s'
fatta limitata= si sono pretese dal sovrano reciprocit e
garanzie= la mentalit politica cambiata= i monarchici pi
ferventi come i baroni di 3iovanni senza $erra, hanno voluto
aver delle carte ed i %errier, i de 8allouH, i de !ontalbert, ecc.,
potevano dirsi liberali 1uanto i nostri democratici.
4hateaubriand, il cantore della 7estaurazione, si vantava di
essere filosofo e repubblicano= ed stato per un puro atto del
suo libero arbitrio che si costituito come difensore dell'altare e
del trono. Si sa anche ci2 che avvenne al cattolicesimo violento
di Lamennais.
4os<, mentre l'autorit in pericolo e diventa di giorno in
giorno pi precaria, il senso del diritto si fa pi certo e la libert,
tenuta sempre in sospetto, diventa sempre pi reale e pi forte.
L'assolutismo, pur resistendo al suo meglio, se ne va= sembra
che la 7epubblica, sempre combattuta, esecrata, tradita,
bandita, si avvicini ogni giorno. Quali conseguenze dobbiamo
trarre da 1uesto fatto capitale per la costituzione dei governi>
49P/$;L; I//
SI/LUPP; ?*LL' /?*9 ?/ 8*?*79:/;0*
+ ?ato che nella teoria e nella pratica, l'9utorit e la Libert si
::
succedono come una sorta di polarizzazione=
+ la prima diminuisce impercettibilmente e si ritira, mentre la
seconda cresce e si afferma=
+ risulta da 1uesto duplice procedere una sorta di
subordinazione, in virt della 1uale l'9utorit si rimette via via
alle regole della Libert=
+ dato che in altri termini il regime liberale, o contrattuale,
prevale di giorno in giorno sul regime autoritario, all'idea di
contratto che noi dobbiamo legarci come all'idea dominante
della politica.
4osa s'intende, anzitutto, per contratto?
/l contratto, dice l'art. AA(A del 4odice civile, una convenzione
per cui una o pi persone si obbligano verso una o pi, a fare o
a non fare 1ualcosa.
9rt.AA('.+ *sso sinallagmatico o bilaterale 1uando i
contraenti si obbligano reciprocamente gli uni verso gli altri.
9rt. AA(D.+ *' unilaterale 1uando una o pi persone sono
obbligate verso una o molte altre senza che da parte di 1ueste
ultime ci sia alcun obbligo.
9rt AA(C.+ *' commutativo 1uando ognuna delle parti
s'impegna a dare o a fare una cosa che considerata come
l'e1uivalente a lui dovuto o di ci2 che si fa per essa. + Quando
l'e1uivalente consiste nella possibilit di guadagno o di perdita
per ognuna delle parti in conseguenza di un avvenimento
incerto, il contratto aleatorio.
9rt. AA().+ /l contratto di beneficenza 1uello in cui una
parte procura all'altra un vantaggio puramente gratuito.
9rt. AA(N.+ /l contratto a titolo oneroso 1uello che obbliga
ciascuna delle parti a dare o a fare 1ualcosa.
9rt. ADMA.+ Si chiamano quasi contratto i fatti volontari
dell'uomo da cui risulta un impegno 1ualsiasi verso un terzo, e
1ualche volta un impegno reciproco delle parti.
9 1ueste distinzioni e definizioni del 4odice, relative alle
forme ed alle condizioni dei contratti, ne aggiunger2 un'ultima,
che riguarda il loro oggetto.
5==
Secondo la natura delle cose di cui si tratta, dello scopo che
ci si propone, i contratti sono domestici, civili, commerciali o
politici.
*' di 1uest'ultima specie di contratto, il contratto politico, di
cui ci occuperemo ora.
La nozione di contratto non completamente estranea al
regime monarchico, come non lo alla paternit ed alla
famiglia. !a, dopo ci2 che abbiamo detto sui princ<pi di autorit
e di libert e sul loro ruolo nella formazione dei governi, si
comprende che 1uesti princ<pi non intervengono allo stesso
modo nella formazione del contratto politico= di conseguenza
l'obbligazione che unisce il monarca ai suoi sudditi, obbligo
spontaneo, non scritto, risultante dallo spirito familiare e dalla
1ualit delle persone, una obbligazione unilaterale, poich@ in
virt del principio di obbedienza il suddito pi obbligato verso
il principe di 1uanto 1uesto non lo sia verso il suddito. La teoria
del diritto divino dice espressamente che il monarca
responsabile solamente verso ?io. Pu2 anche accadere che il
contratto del principe col suddito degeneri in un contratto di
pura beneficenza, allorch@, per l'inettitudine e l'idolatria dei
cittadini, il principe sollecitato ad impossessarsi dell'autorit
ed a farsi carico dei suoi sudditi, incapaci di governarsi e di
difendersi, come un pastore del suo gregge. Peggio ancora l
dove ammesso il principio d'ereditariet. Un cospiratore come
il duca d';rl@ans, pi tardi Luigi O//, un parricida come Luigi O/,
un'adultera come !aria Stuarda, conservano, malgrado i loro
crimini, il loro eventuale diritto alla corona. Poich@ la nascita li
rende inviolabili, si pu2 dire che esiste fra di loro ed i fedeli
sudditi del principe al 1uale essi dovranno succedere, un quasi-
contratto. /n due parole, per lo stesso fatto che l'autorit
preponderante nel sistema monarchico, il contratto non
paritario.
/l contratto politico invece, ac1uista la sua dignit ed il suo
senso, solo a condizione# AJ di essere sinallagmatico e
commutativo. 'J di essere contenuto, 1uanto al suo oggetto,
entro certi limiti# due condizioni che si suppongono esistere
sotto il regime democratico, ma che anche in esso, sono
5=5
spesso solo pura finzione. Si pu2 allora dire che in una
democrazia rappresentativa e centralizzatrice, in una
monarchia costituzionale e censitaria e a maggior ragione in
una repubblica comunista., come concepita da Platone, il
contratto politico che lega il cittadino allo Stato sia uguale e
reciproco> Si pu2 forse dire che 1uesto contratto, che sottrae ai
cittadini la met o i due terzi della loro sovranit, ed il 1uarto del
loro prodotto, sia contenuto entro giusti limiti> Sarebbe pi
esatto dire ci2 che l'esperienza conferma troppo spesso e cio
che il contratto, in 1uasi tutti i sistemi, esorbitante, oneroso,
poich@ esso per una parte pi o meno considerevole di
cittadini senza contropartita= aleatorio, poich@ il vantaggio
promesso, gi insufficiente, non neppure assicurato.
9ffinch@ il contratto politico, rispetti la condizione
sinallagmatica e commutativa suggerita dall'idea di democrazia
5perch@ in parole povere sia vantaggioso ed utile per tutti6,
bisogna che il cittadino, entrando nell'associazione, AJ abbia
tanto da ricevere dallo Stato, 1uanto ad esso sacrifica= 'J che
conservi tutta la propria libert, sovranit e iniziativa, meno ci2
che la parte relativa all'oggetto speciale per il 1uale il
contratto stipulato e per la 1uale si chiede la garanzia allo
Stato. 4os< regolato ed inteso, il contratto politico ci2 che io
chiamo una federazione.
8*?*79:/;0*# dal latino foedus, genitivo foederis, cio
patto, contratto, trattato, convenzione, alleanza ecc., una
convenzione per la 1uale uno o pi capi di famiglia, uno o pi
comuni, uno o pi gruppi di comuni o Stati, si obbligano
reciprocamente e su un piano di eguaglianza gli uni verso gli
altri, per uno o pi oggetti particolari, la cui responsabilit grava
da 1uel momento specialmente ed esclusivamente sui delegati
della federazione 5a6.
$orniamo su 1uesta definizione.
4i2 che costituisce l'essenza ed il carattere del contratto
federale, su cui desideravo richiamare l'attenzione del lettore,
che in 1uesto sistema i contraenti, i capi di famiglia, comuni,
cantoni, province o Stati, non solo si obbligano bilateralmente e
commutativamente gli uni verso gli altri, ma si riservano
5="
individualmente, nel dar vita al patto, pi diritti, libert e
propriet, di 1uanta ne cedono.
0on cos<, per esempio, nella societ universale dei beni e
dei profitti, autorizzata dal 4odice civile, altrimenti detta
comunit, immagine in miniatura di tutti gli Stati assoluti. 4olui
che s'impegna con una associazione di 1uesto genere,
soprattutto se perpetua, si trova ad essere oppresso da legami,
sottomesso ad oneri maggiori dell'iniziativa che conserva. !a
1uesto ci2 che rende raro 1uesto contratto, e che ha reso in
tutti i tempi insopportabile la vita austera. ;gni obbligo, sia
reciproco sia commutativo, che, esigendo dagli associati la
totalit dei loro sforzi, non lasci niente alla loro indipendenza e li
voti tutti interamente all'associazione, un impegno eccessivo,
che ripugna ugualmente al cittadino ed all'individuo.
Secondo 1uesti princ<pi, poich@ il contratto di federazione ha
per oggetto, in via di massima, di garantire agli Stati confederati
la loro sovranit, il loro territorio, la libert dei loro cittadini= di
regolare le loro diversit, di provvedere per mezzo di misure a
carattere generale a tutto 1uanto interessi la sicurezza e la
prosperit comune= 1uesto contratto, dico io, malgrado la
vastit degli interessi coinvolti, essenzialmente limitato.
L'9utorit incaricata delle sue esecuzioni non pu2 mai
prevalere sulle parti costituenti= voglio dire che le attribuzioni
federali non possono mai essere superiori in numero ed in
realt a 1uelle delle autorit comunali o provinciali, nello stesso
modo in cui 1ueste non possono eccedere i diritti e le
prerogative dell'uomo e del cittadino. Se cos< non fosse, il
comune sarebbe una comunit= la federazione tornerebbe ad
essere una centralizzazione monarchica= l'autorit federale, da
semplice mandataria e subordinata 1uale deve essere, sarebbe
considerata come preponderante= invece di essere limitata ad
un servizio speciale, tenderebbe ad abbracciare ogni attivit ed
ogni iniziativa= gli Stati confederati sarebbero convertiti in
prefetture, intendenze, succursali o regie. /l corpo politico, cos<
trasformato, potrebbe chiamarsi repubblica, democrazia o tutto
ci2 che vi piacer# non sarebbe pi uno Stato costituito nella
pienezza delle sue autonomie, non sarebbe pi una
5=#
federazione. La stessa cosa si verificherebbe, a maggior
ragione, se, per un falso calcolo di economia o per deferenza o
per tutt'altra causa, i comuni, i cantoni o gli Stati confederati
attribuissero ad uno di loro l'amministrazione ed il governo degli
altri. La repubblica da federativa diventerebbe unitaria= sarebbe
sulla via del dispotismo 5b6.
7iassumendo, il sistema federativo l'opposto della
gerarchia o centralizzazione amministrativa e governativa, in
virt della 1uale si distinguono e5 aequo# le democrazie
imperiali, le monarchie costituzionali e le repubbliche unitarie.
La sua legge fondamentale e caratterizzante 1uesta# nella
federazione le attribuzioni dell'autorit centrale si precisano e si
riconoscono, diminuiscono di numero, di immediatezza e + oso
anche dire + d'intensit man mano che la confederazione si
sviluppa per l'adesione dei nuovi Stati. 0ei governi centralizzati,
al contrario, le attribuzioni del potere supremo si moltiplicano, si
ampliano, si fanno pi immediate, assorbono nella sfera di
competenza del principe gli affari delle province, dei comuni,
delle corporazioni, dei singoli, in proporzione alla superficie
territoriale ed al numero degli abitanti. ?i 1ui deriva
l'oppressione sotto la 1uale sparisce ogni libert, non
solamente comunale e provinciale, ma anche individuale e
nazionale.
Una conseguenza di 1uesto fatto, con la 1uale terminer2 il
capitolo, che, essendo il sistema unitario l'inverso del sistema
federativo, impossibile una confederazione fra grandi
monarchie ed ancor pi fra democrazie imperialiste. Stati come
la 8rancia, l'9ustria, l'/nghilterra, la 7ussia, la Prussia, possono
stipulare fra di loro trattati di alleanza o di commercio= ma
ripugna che si federino, anzitutto perch@ il principio su cui si
basano contrario a ci2, e 1uindi li metterebbe in opposizione
con il patto federale= inoltre, di conseguenza, dovrebbero
rinunciare a 1ualcosa della loro sovranit e riconoscere sopra
di s@, almeno per certi casi, un arbitro. La loro natura di
comandare, non di transigere o di obbedire. / principi che, nel
ABAD, sostenuti dall'insurrezione delle masse, combattevano
per la libert dell'*uropa contro 0apoleone e pi tardi
5=4
formarono la Santa 9lleanza non erano dei confederati#
l'assolutismo del loro potere non consentiva loro di assumerne
il titolo.
*rano come nel F', dei coalizzati= e la storia non dar loro altro
nome. La stessa cosa non si pu2 dire della 4onfederazione
germanica, attualmente impegnata in un programma di riforme
ed in cui l'affermarsi della libert e della nazionalit minaccia di
far sparire un giorno le dinastie che le sono d'ostacolo 5c6.
0ote#
5a6 0ella teoria di ".". 7ousseau, che 1uella di 7obespierre e dei 3iacobini,
il 4ontratto sociale una finzione di legista, immaginata per rendere conto,
senza ricorrere al diritto divino, all'autorit paterna o alla necessit sociale,
della formazione dello Stato e dei rapporti fra il governo e gli individui.
Questa teoria, mutuata dai 4alvinisti, costituiva nel AMNC un progresso,
poich@ aveva per scopo di ricondurre ad una legge razionale ci2 che fino
allora era stato considerato come un appannaggio della legge di natura e
della religione. 0el sistema federativo il contratto sociale pi che una
finzione= un patto positivo, effettivo, che stato realmente proposto,
discusso, votato, adottato, e che si modifica regolarmente secondo la volont
dei contraenti. 8ra il contratto federativo e 1uello di 7ousseau e del FD, c'
tutta la distanza che passa fra la realt e l'ipotesi.
5b6 La 4onfederazione elvetica si compone di venticin1ue Stati sovrani
5diciannove cantoni e sei semi+cantoni6 per una popolazione di due milioni
1uattrocentomila abitanti. *ssa dun1ue retta da venticin1ue costituzioni,
analoghe alle nostre carte o costituzioni del AMFA, AMFD, AMF), AMFF, ABAC,
ABD(, ABCB, AB)', pi una costituzione federale, di cui naturalmente noi non
abbiamo, in 8rancia, l'e1uivalente. Lo spirito di 1uesta costituzione, conforme
ai principi sopra esposti, risulta dagli articoli seguenti#
9rt. ' + La confederazione ha per scopo# di sostenere l'indipendenza
della Patria contro lo straniero, di mantenere la tran1uillit e l'ordine interno,
di proteggere la libert ed i diritti dei confederati, di promuovere la loro
comune prosperit.
9rt. D + / cantoni sono sovrani fin dove la loro sovranit non limitata
dalla costituzione federale, e, come tali, esercitano tutti i diritti che non sono
devoluti all'autorit federale.
9rt. ) + La 4onfederazione garantisce ai cantoni il loro territorio, la loro
sovranit entro i limiti stabiliti dall'articolo D, le loro costituzioni, la libert ed i
diritti del popolo, i diritti costituzionali dei cittadini, cos< come i diritti e le
5=>
attribuzioni che il popolo ha conferito alle autorit.
4os< una confederazione non propriamente uno Stato# un insieme di
Stati sovrani ed indipendenti legati da un patto di mutua garanzia. Una
costituzione federale non ci2 che s'intende in 8rancia per carta o
costituzione e che il compendio del diritto pubblico del Paese= il patto che
contiene le condizioni della lega, cio i diritti ed i doveri reciproci degli Stati.
4i2 che si definisce 9utorit federale, infine, non un vero governo=
un'agenzia creata dagli Stati, per esplicare in comune certi servizi, a cui ogni
Stato rinuncia e che diventano cos< attribuzioni federali.
/n Svizzera, l'9utorit federale si compone di un'9ssemblea deliberante,
eletta dal popolo dei ventidue cantoni, e di un 4onsiglio esecutivo composto
da sette membri nominati dall'9ssemblea. / membri dell'9ssemblea e del
4onsiglio federale sono nominati per tre anni# poich@ la costituzione federale
pu2 essere revisionata in ogni momento, le loro attribuzioni sono, come le
persone, revocabili. 4osicch@ il potere federale , in tutto il significato del
termine, un mandatario messo nelle mani dei suoi committenti, ed il cui
potere varia secondo la loro volont.
5c6 /l diritto pubblico federativo solleva parecchie 1uestioni difficili. Per
esempio, uno Stato che ammette la schiavit pu2 fare parte di una
confederazione> Sembra di no, come non lo pu2 uno Stato assolutista# la
schiavit di una parte della nazione la negazione stessa del principio
federativo. ?a 1uesto punto di vista, gli Stati uniti del Sud avrebbero tanto pi
ragione a chiedere la separazione in 1uanto non rientra nell'intenzione di
1uelli del 0ord di accordare, almeno per 1ualche tempo, ai 0egri emancipati
il godimento dei diritti politici. $uttavia noi sappiamo che Pashington,
!adison e gli altri fondatori dell'Unione non sono stati di 1uesto parere ed
hanno ammesso al patto federale gli Stati schiavisti. *' anche vero che noi
vediamo attualmente 1uesto patto contro natura in crisi e gli Stati del Sud,
per conservare il loro sfruttamento, tendere ad una costituzione unitaria,
mentre 1uelli del 0ord, per mantenere l'unione, decretano la deportazione
degli schiavi.
La costituzione federale Svizzera, riformata nel ABCB, ha risolto la
1uestione nel senso dell'eguaglianza= il suo articolo C dice# 6utti gli svizzeri
sono uguali innanzi alla legge. 4ella $vizzera non vi ha sudditanza di sorta,
n( privilegio di luogo, di nascita, di famiglia o di persona= dalla promulgazione
di 1uest'articolo, che ha purgato la Svizzera di ogni elemento aristocratico, si
data la vera costituzione federale elvetica. /n caso di contrasto d'interessi, la
maggioranza confederata pu2 opporre alla minoranza separatista
l'indissolubilit del patto> /l no stato sostenuto nel ABCN dal $underbund,
contro la maggioranza elvetica= ed oggi lo sostengono gli Stati del Sud
dell'Unione americana contro i federalisti del 0ord. Quanto a me, ritengo che
5=7
rientri nel pieno diritto chiedere la separazione, se si tratta di una 1uestione
di sovranit cantonale non prevista nel patto federale. 4os< non dimostrato
che la maggioranza abbia ricavato il suo diritto contro il $underbund dal
patto# la prova che nel ABCB la costituzione federale stata riformata,
proprio in vista dei litigi a cui aveva portato la formazione del $underbund.
!a pu2 verificarsi, per delle considerazioni di comodo ed incomodo, che le
pretese della minoranza siano incompatibili con i bisogni della maggioranza,
che inoltre la scissione comprometta la libert degli Stati= in 1uesto caso la
1uestione si risolve col diritto di guerra, ci2 significa che la parte pi
considerevole, 1uella a cui la rovina comporterebbe il pi grande danno,
deve prevalere sulla pi debole. *' ci2 che ha luogo in Svizzera e che
potrebbe ugualmente praticarsi negli Stati Uniti, se, negli Stati Uniti come in
Svizzera, non si trattasse che di un'interpretazione o di un'applicazione
migliore dei principi del patto, come sarebbe per esempio elevare
progressivamente la condizione dei 0egri a livello di 1uella dei %ianchi.
?isgraziatamente, il messaggio di !. Lincoln non lascia alcun dubbio a
1uesto proposito. /l 0ord, come il Sud, non intende parlare di una vera
emancipazione e ci2 rende la difficolt insolubile, anche con la guerra, e
minaccia di annientare la confederazione.
0ella monarchia, tutta la giustizia emana dal re. in una confederazione
essa emana, per ogni Stato, esclusivamente dai suoi cittadini. L'istituzione di
un'alta corte federale sarebbe dun1ue, in via di principio, una deroga al patto.
Sarebbe come una 4orte di cassazione, poich@, essendo ogni Stato sovrano
e legislatore, le legislazioni non sono uniformi. $uttavia, siccome esistono
degli interessi federali e degli affari federali= siccome possono essere
commessi dei delitti e dei crimini contro la confederazione, ci sono, per
1uesti casi particolari, dei tribunali federali ed una giustizia federale.
49P/$;L; I///
4;S$/$U:/;0* P7;37*SS/I9
La storia e la logica, la teoria e la pratica, ci hanno condotti,
attraverso i travagli della libert e del potere, all'idea di un
contratto politico.
9pplicando subito 1uesta idea e cercando di rendercene
conto, abbiamo riconosciuto che il contratto sociale per
5=6
eccellenza il contratto di federazione, che abbiamo definito in
1uesti termini# Un contratto sinallagmatico 5bilaterale, 0.d.$.6 e
commutativo, stipulato per uno o pi7 oggetti determinati, ma la
cui condizione essenziale che i contraenti si riservino sempre
una parte di sovranit e di azione superiore a quella a cui
rinunciano.
Proprio il contrario di 1uello che avviene negli antichi sistemi,
monarchici, democratici e costituzionali, in cui per la forza degli
eventi e sotto la spinta dei princ<pi, i singoli ed i gruppi sono
obbligati a rimettere nelle mani di un'autorit imposta o eletta,
tutta la loro sovranit, ottenendo meno diritti e conservando
meno garanzie e possibilit di iniziativa, di 1uanto non incomba
loro per oneri e doveri.
Questa definizione del contratto di federazione un passo
immenso, che ci dar la soluzione tanto cercata.
/l problema politico, abbiamo detto nel capitolo primo,
ricondotto alla sua espressione pi semplice, consiste nel
trovare l'e1uilibrio fra i due elementi contrari, l'autorit e la
libert. ;gni falso e1uilibrio si traduce immediatamente per lo
Stato in disordine e rovina, per i cittadini in oppressione e
miseria. /n altri termini, le anomalie e le perturbazioni dell'ordine
sociale sono generate dall'antagonismo dei suoi princ<pi=
spariranno 1uando i principi saranno coordinati in modo tale da
non potersi pi nuocere a vicenda.
*1uilibrare 1ueste due forze, vuol dire sottometterle ad una
legge che, tenendole a bada l'una per mezzo dell'altra, le metta
d'accordo. 4hi ci fornir 1uesto nuovo elemento, superiore
all'9utorit ed alla Libert e che, in virt del loro mutuo
consenso, diventi la dominante del sistema> + /l contratto, il cui
contenuto fa legge e si impone ugualmente alle due forze rivali
5a6.
!a, in un organismo concreto e vivo, 1uale la societ, il diritto
non pu2 ridursi ad una nozione puramente astratta, aspirazione
indefinita della coscienza, che significherebbe rigettarci nelle
finzioni e nei miti. Per fondare la societ, non sufficiente
formulare semplicemente un'idea ma un atto giuridico, formare
un vero contratto. 3li uomini dell'BF lo avevano intuito, 1uando
5=9
si accinsero a dare alla 8rancia una costituzione, cosi come
tutti i governanti che li hanno seguiti. Purtroppo, se le intenzioni
erano buone, le menti non furono illuminate a sufficienza= fino a
1uesto momento mancato il notaio per redigere il contratto. ?i
esso sappiamo 1uale deve essere lo spirito# cerchiamo ora di
fare la bozza del suo contenuto.
$utti gli articoli di una costituzione possono essere ricondotti
ad un articolo unico, 1uello che concerne il ruolo e la
competenza di 1uel gran funzionario che lo Stato. Le nostre
assemblee si sono occupate a gara della distinzione e della
separazione dei poteri, cio della possibilit di azione dello
Stato= in 1uanto alla competenza dello Stato stesso, alla sua
estensione, al suo contenuto, non si vede che alcuno se ne sia
dato molto pensiero. Si pensato alla spartizione, come diceva
ingenuamente un ministro nel ABCB= in 1uanto alla cosa da
dividere, sembrato generalmente che pi ce ne fosse stata,
pi la festa sarebbe stata bella. *ppure la definizione del ruolo
dello Stato una 1uestione di vita o di morte per la libert
collettiva ed individuale.
Solo il contratto di federazione, la cui essenza 1uella di
riservare sempre di pi ai cittadini che allo Stato, alle autorit
municipali e provinciali pi che all'autorit centrale, poteva
metterci sulla via della verit.
/n una societ libera, il ruolo dello Stato o del governo per
eccellenza un ruolo di legislazione, di istituzione, di creazione,
di inaugurazione, di installazione= + cio il meno possibile un
ruolo di esecuzione. 9 1uesto riguardo il nome di potere
esecutivo, con cui si indica uno degli aspetti del potere
sovrano, ha notevolmente contribuito a confondere le idee. Lo
stato non un imprenditore di servizi pubblici, che
e1uivarrebbe ad assimilarlo agli industriali che prendono in
appalto a forfait i lavori pubblici. Lo Stato, sia che legiferi, sia
che agisca o sorvegli, il promotore ed il direttore supremo
dell'azione. Se talvolta interviene nell'esecuzione, lo fa a titolo
di prima manifestazione, per dare l'impulso e fornire l'esempio.
;perata la creazione, fatta l'installazione o l'inaugurazione, lo
Stato si ritira, lasciando alle autorit locali ed ai cittadini
5=:
l'esecuzione della nuova iniziativa.
*' lo Stato che fissa i pesi e le misure, che d i modelli, il
valore e la suddivisione delle monete. 8orniti gli originali,
terminata la prima emissione, la fabbricazione dei pezzi d'oro,
d'argento e di rame cessa di essere una funzione pubblica, un
compito dello Stato, un'attribuzione ministeriale= una 1ualsiasi
attivit, che niente, all'occorrenza, impedirebbe di lasciare
completamente libera, come la fabbricazione di bilance,
bascule, barili e bottiglie. /l miglior mercato 1ui la sola legge.
4he cosa si esige in 8rancia, perch@ la moneta d'oro e
d'argento sia ritenuta di buona 1ualit> Un decimo di lega e
nove decimi di metallo fino. /o voglio che ci sia un ispettore per
seguire la fabbricazione# ma il ruolo dello Stato non dovrebbe
andare oltre.
4i2 che dico per le monete, lo ripeto per una 1uantit di
servizi, abusivamente lasciati nelle mani del governo# strade,
canali, tabacchi, poste, telegrafi, ferrovie, ecc. /o comprendo,
ammetto, reclamo, in caso di bisogno, l'intervento dello Stato in
tutte 1ueste grandi creazioni di pubblica utilit= ma non vedo
affatto la necessit di lasciarle nelle sue mani, una volta che
siano state consegnate alla comunit. Una simile
concentrazione, secondo me, costituisce un vero eccesso di
attribuzioni. Eo chiesto, nel ABCB, l'intervento dello Stato per
l'impianto di %anche nazionali, istituzioni di credito, di
previdenza, di assicurazione, come per le ferrovie= mai pensavo
che lo Stato, compiuta la sua opera di iniziatore, potesse
restare per sempre banchiere, assicuratore, trasportatore, ecc.
4erto non credo alla possibilit di provvedere all'istruzione del
popolo senza un grande impegno dell'autorit centrale, ma non
per 1uesto sono meno sostenitore della libert di
insegnamento, come di ogni altra libert 5b6. Ioglio che la
scuola sia radicalmente separata dallo Stato, come la 4hiesa.
4he ci siano una 4orte dei conti, come un ufficio di statistica,
istituiti per raccogliere, verificare e diffondere tutte le
informazioni, tutte le transazioni, tutte le operazioni finanziarie,
su tutto il territorio della 7epubblica, sarebbe l'ora. !a perch@
tutte le spese ed entrate dovrebbero passare per le mani di un
55=
tesoriere, di un esattore o pagatore unico, ministro di Stato,
1uando lo Stato, per la natura della sua funzione, dovrebbe
interessarsi di pochi o nessun servizio ed avere poca o
nessuna spesa 5c6>.... *' veramente necessario che i tribunali
dipendano da un'autorit centrale> 9mministrare la giustizia fu
in ogni tempo il pi alto attributo del principe, lo so bene= ma
1uesto attributo un residuo del diritto divino= non potrebbe
essere rivendicato da un re costituzionale n@ a maggior ragione
dal capo di un impero basato sul suffragio universale. ?al
momento, dun1ue, che l'idea del diritto, ridiventando umana,
come tale torna ad essere preponderante nel sistema politico,
l'indipendenza della magistratura ne sar la conseguenza
necessaria. 7ipugna che la giustizia sia considerata come un
attributo dell'autorit centrale o federale= essa non pu2 essere
altro che una delega fatta dai cittadini all'autorit municipale,
tutt'al pi a 1uella provinciale. La giustizia un attributo
dell'uomo, che nessuna ragione di Stato pu2 sottrargli. +
0eppure il servizio militare deve far eccezione a 1uesta regola#
le milizie, i magazzini, le fortificazioni, non devono passare
nella mani delle autorit federali che nel caso di guerra=
altrimenti i soldati e gli armamenti restano alle dipendenze delle
autorit locali 5d6.
/n una societ regolarmente organizzata, tutto deve essere in
crescita continua# scienza, industria, lavoro, ricchezza, salute
pubblica= la libert e la moralit devono procedere di pari
passo. La vita ed il suo divenire non possono arrestarsi un
istante. ;rgano principale di 1uesto processo, lo Stato
sempre in azione, poich@ ha senza sosta nuovi bisogni da
soddisfare, nuove 1uestioni da risolvere. Se la sua funzione di
principale promotore e di supremo direttore incessante, le
sue opere in compenso non si possono ripetere. *sso la pi
alta espressione del progresso. ;ra, che cosa accade 1uando,
come si verifica 1uasi sempre e dovun1ue, lo Stato indugia sui
servizi che lui stesso ha creato e cede alla tentazione di
accaparrarseli> ?a promotore si fa esecutore. 0on pi lo
spirito della collettivit, che la feconda, la dirige e l'arricchisce
senza imporle alcun onere# una grande societ anonima, con
555
seicentomila impiegati e con seicentomila soldati, organizzata
per fare di tutto e che invece di venire in aiuto della nazione,
invece di servire i cittadini ed i comuni, li espropria e li opprime.
Presto la corruzione e la malversazione, l'apatia entrano nel
sistema, sempre occupato a sostenersi, ad accrescere le sue
prerogative, a moltiplicare i suoi servizi e ad ingrossare il suo
bilancio= il potere perde di vista il suo vero ruolo, cade
nell'autocrazia e nell'immobilismo= il corpo sociale soffre e la
nazione, contrariamente alla sua legge storica, comincia a
decadere.
9bbiamo fatto notare, al 4ap. I/, che nell'evoluzione degli
Stati l'9utorit e la Libert sono in successione logica e
cronologica= mentre la prima in continua diminuzione, la
seconda in ascesa= il governo espressione dell'autorit,
mediante un lento processo, viene posto in posizione
subalterna dai suoi rappresentanti o organi della libert= vale a
dire che il potere centrale cade sotto il controllo dei deputati dei
dipartimenti o province, l'autorit provinciale rispetto a 1uello
dei delegati dei comuni e l'autorit municipale rispetto agli
abitanti. La libert cos< aspira a rendersi preponderante,
l'autorit a mettersi al servizio della libert ed il principio
contrattuale a sostituirsi dovun1ue, negli affari pubblici, al
principio autoritario.
Se tutto 1uesto vero, non vi pu2 essere dubbio sulla
conseguenza# cio, secondo la natura delle cose ed il gioco dei
due princ<pi, l'9utorit deve ritirarsi, la Libert avanzare rispetto
ad essa, ma in modo che le due si susseguano senza mai
scontrarsi= la costituzione della societ essenzialmente
progressiva, cio sempre pi liberale, e ci2 non pu2 verificarsi
se non in un sistema in cui la gerarchia di governo, invece di
essere posta sul suo vertice, sia stabilita solidamente sulla sua
base, vale a dire in un sistema federale.
/n 1uesto consiste tutta la scienza costituzionale= la riassumo
in tre proposte#
AJ formare dei gruppi di media dimensione, rispettivamente
sovrani ed unirli con patto di federazione=
'J organizzare in ogni Stato federato il governo secondo il
55"
principio di separazione degli organi= + voglio dire# separare nel
potere tutto ci2 che pu2 essere separato= definire tutto ci2 che
potr essere definito= distribuire fra organi o funzionari diversi
tutto ci2 che sar stato separato e definito= non lasciare nulla di
indiviso= dotare la pubblica amministrazione di tutte le
condizioni di pubblicizzazione e di controllo=
DJ /nvece di assorbire gli Stati federati o le autorit provinciali
e municipali in un'unica autorit centrale, ridurre le attribuzioni
di 1uesta ad un semplice ruolo di iniziativa generale, di mutua
garanzia e sorveglianza, in cui i decreti non siano eseguiti che
con il visto dei governi federati e per mezzo di funzionari ai loro
ordini, cos< come nella monarchia costituzionale, dove ogni
decreto emanato dal re, per essere eseguito, deve essere
controfirmato da un ministro.
Sicuramente la separazione dei poteri, come fu praticata
sotto la 4arta del ABD(, una bella istituzione e di alta portata,
ma puerile averla limitata ai soli membri di un gabinetto. /l
governo di un Paese, non deve essere diviso solo fra sette o
otto eletti usciti da una maggioranza parlamentare e criticati da
una minoranza di opposizione, ma anche fra le province ed i
comuni= senza di ci2 la vita politica, trascura la periferia per il
centro, ed il marasma invade la nazione, divenuta idrocefala.
/l sistema federale applicabile a tutte le nazioni ed in tutte
le epoche, poich@ l'umanit progressiva in ogni sua
generazione ed in tutte le sue razze, e la politica di federazione,
che la politica del progresso per eccellenza, consiste nel
governare ogni popolazione, al momento opportuno, secondo
un regime di autorit e di centralizzazione decrescenti,
corrispondente alla sua mentalit ed ai suoi costumi.
0ote#
5a6 Ii sono tre modi di concepire la legge, a seconda del punto di vista in
cui si pone l'essere morale e la 1ualit che assume, come credente, come
filosofo o come cittadino.
La legge il comandamento intimato all'uomo in nome di ?io da
un'autorit competente# la definizione della teologia e del diritto divino.
La legge l'espressione del rapporto delle cose= la definizione del
55#
filosofo, data da !ontes1uieu.
La legge lo statuto arbitrale della volont umana 5'ella giustizia nella
*ivoluzione e nella 3hiesa, vol. BJ6= la teoria del contratto e della
federazione.
*ssendo una la verit, bench@ di aspetto variabile, 1ueste tre definizioni
rientrano l'una nell'altra, e devono essere guardate in fondo come identiche.
!a i sistemi sociali che generano non sono gli stessi= per la prima, l'uomo si
dichiara suddito della legge e del suo autore o rappresentante= per la
seconda, si riconosce come parte integrante di un vasto organismo= per la
terza, fa sua la legge e si libera da ogni autorit, fatalit e dominazione. La
prima formula propria dell'uomo religioso= la seconda del panteista, la terza
del repubblicano. Soltanto 1uest'ultima compatibile con la libert.
5b6 Secondo la costituzione federale svizzera del ABCB, la 4onfederazione
ha il diritto di creare un'Universit svizzera. Quest'idea fu energicamente
combattuta come un attentato alla sovranit dei cantoni e a ragione, secondo
me. /gnoro se si sia dato corso al progetto.
5c6 /n Svizzera esiste un bilancio federale, amministrato dal 4onsiglio
federale, ma che concerne solo le 1uestioni della confederazione e non ha
nulla in comune con il bilancio dei cantoni e delle citt.
5d6 4ostituzione federale svizzera, art. AD# + La 3onfederazione non ha il
diritto di mantenere eserciti permanenti. 9i nostri repubblicani unitari do a
meditare 1uesto articolo.
49P/$;L; /O
7/$97?; ?*LL* 8*?*79:/;0/#
49US* ?*L L;7; 7/0I/;
L'idea di federazione, sembra cos< antica nella storia 1uanto
1uella della !onarchia e della ?emocrazia, antica come l'idea
stessa di autorit e di libert. 4ome potrebbe essere altrimenti>
$utto ci2 che fa emergere successivamente nella societ la
legge del progresso ha le sue radici nella natura stessa. La
civilt cammina condizionata dai suoi princ<pi, preceduta e
seguita dal corteo delle sue idee, che le fanno costantemente
la ronda. 8ondata sul contratto, espressione solenne della
libert, la federazione non poteva mancare all'appello. Pi di
dodici secoli prima di 3es 4risto, essa appare nelle trib
554
ebraiche, separate le une dalle altre nelle loro vallate, ma unite,
come le ismaelite, da una specie di patto fondato sulla
consanguineit. Quasi contemporaneamente essa si manifesta
nell'9nfizionia greca, incapace, vero, a soffocare le discordie
ed a prevenire la con1uista o l'assorbimento nel principio
unitario, il che la stessa cosa ma testimonianza vivente del
futuro diritto delle genti e della libert universale. 0on abbiamo
dimenticato le leghe gloriose dei popoli slavi e germanici,
perpetuate fino ai nostri giorni nelle costituzioni federali della
Svizzera, della 3ermania, e perfino nell'impero d'9ustria,
formate da tante nazioni eterogenee, ma nonostante tutto
inseparabili. *' 1uesto contratto federale che, costituendosi
poco a poco come governo regolare, dovr mettere fine
dovun1ue alle contraddizioni dell'empirismo, eliminarne
l'arbitrario e fondare su un e1uilibrio indistruttibile la giustizia e
la pace.
Per lunghi secoli, l'idea di federazione sembra offuscata e
tenuta di riserva# la causa di 1uesto ritardo da spiegarsi con
l'incapacit originaria delle nazioni e con la necessit di
formarle per mezzo di una rigida disciplina. $ale, dun1ue, il
ruolo che, per mezzo di una sorta di superiore determinazione,
sembra sia stato assegnato al sistema unitario.
*ra necessario allora domare, dare stabilit alle moltitudini
erranti, indisciplinate e rozze= raggruppare le citt isolate ed
ostili# fondare poco a poco, d'autorit, un diritto comune,
imporre, sotto forma di decreti categorici, le leggi generali
dell'umanit. 0on si potrebbe attribuire altro significato a 1ueste
grandi creazioni politiche, dell'antichit, alle 1uali fecero seguito
a mano a mano gli imperi dei 3reci, dei 7omani e dei 8ranchi,
la 4hiesa cristiana, la rivolta di Lutero e, finalmente, la
rivoluzione francese.
La federazione non avrebbe potuto adempiere a 1uesta
missione educatrice, anzitutto perch@ essa la Libert= poi
perch@ esclude l'idea di costrizione e riposa sulla nozione di
contratto sinallagmatico, commutativo e limitato. /l suo scopo
inoltre 1uello di garantire la sovranit e l'autonomia ai popoli
che essa unisce, gli stessi che inizialmente si trattava di tenere
55>
sotto il giogo, nell'attesa che fossero capaci di governarsi da s@
per mezzo della ragione. /n una parola, poich@ la civilt per
sua natura progressiva, un governo federale che si fosse
instaurato fin dagli inizi avrebbe implicato una contraddizione.
Un'altra ragione d'esclusione provvisoria per il principio
federativo nella debole capacit d'espansione degli Stati
raggruppati sotto costituzioni federali.
Limiti naturali degli $tati federali. 9bbiamo detto al 4ap. //,
che la monarchia, per se stessa ed in virt del suo principio,
non conosce limiti al suo sviluppo e che la stessa cosa per la
democrazia. Questa facolt di espansione passata dai
governi semplici, o a priori, ai governi misti o di fatto,
democrazie e aristocrazie, imperi democratici e monarchie
costituzionali= tutti, sotto 1uesto aspetto, hanno fedelmente
obbedito al loro ideale. ?a l< sono sorte tutte le fantasie
messianiche e tutti i tentativi di monarchia o di repubblica
universale.
/n 1uesti sistemi la tendenza all'inglobamento non ha mai
fine= in essi si pu2 dire che l'idea di frontiera naturale una
finzione, o per meglio dire un inganno politico= i fiumi, le
montagne ed i mari sono considerati non pi come dei limiti
territoriali, ma come degli ostacoli su cui la libert del sovrano e
della nazione pu2 trionfare. *' la logica del principio che vuole
cos<# la facolt di possedere, di accumulare, di comandare e di
sfruttare infinita, per confini non ha che l'universo. L'esempio
pi famoso di 1uesto accaparramento di territori e popolazioni
senza che si tenessero in considerazione i fiumi, le montagne,
le foreste, i mari ed i deserti, stata 1uella dell'/mpero
7omano, che aveva il suo centro e la sua capitale in una
penisola, in seno ad un vasto mare, e le sue province
tutt'intorno non abbastanza lontane da non essere raggiungibili
dagli eserciti e dagli esattori delle imposte.
;gni Stato per sua natura annessionista. 0iente arresta la
sua marcia di invasione, se non lo scontro con un altro Stato,
invasore come lui e capace di difendersi. / predicatori pi
accesi del nazionalismo non si curano, all'occasione, di
contraddirsi, se mossi dall'interesse, per la sicurezza del loro
557
paese# chi, nella democrazia francese, avrebbe osato
protestare contro l'annessione della Savoia o di 0izza> 0on ,
allo stesso modo, raro vedere le annessioni favorite dagli stessi
annessi, barattare la loro indipendenza e la loro autonomia.
4i2 non avviene nel sistema federativo. !olto idonea a
difendersi se attaccata 5gli Svizzeri lo hanno fatto vedere pi
di una volta6, una confederazione si dimostra molto debole
1uando si tratta di con1uistare. *ccettuato il caso, molto raro, in
cui uno Stato vicino chieda di entrare nel patto, si pu2 dire che,
per la sua stessa sopravvivenza, essa si preclude 1ualsiasi
possibilit di ampliamento, in virt del principio che, limitando
l'oggetto del patto di federazione alla difesa comune ed a
1ualche obbiettivo di comune utilit, GARANTISCE ad ogni Stato
il suo territorio, la sua sovranit, la sua costituzione, la libert
dei suoi cittadini ed in pi gli riserva una 1uantit di autorit, di
iniziativa e di potenza maggiore di 1uanta ne abbandoni. La
confederazione, dun1ue, si limita da s@ tanto pi rigorosamente
1uanto pi le comunit ammesse nell'alleanza sono distanti
l'una dall'altra= in tal modo si arriva presto ad un punto in cui il
patto si trova senza scopo. Supponiamo che uno degli Stati
confederati formuli il progetto di una con1uista particolare, che
desideri annettersi una citt vicina, una provincia confinante col
suo territorio= che voglia immischiarsi degli affari di un altro
Stato. 0on soltanto non potr contare sull'appoggio della
confederazione, che gli risponder che il patto stato fatto
esclusivamente allo scopo di reciproca difesa e non per
l'espansione di un singolo= ma si vedr anche ostacolato nella
sua impresa dalla solidariet federale, che non consente che
tutti si espongano alla guerra per l'ambizione di uno solo. /n tal
modo una confederazione garanzia allo stesso tempo per i
propri membri e per i suoi vicini non confederati.
4os<, al contrario di 1uanto accade negli altri governi, l'idea
di una confederazione universale contraddittoria. /n 1uesto si
manifesta una volta di pi la superiorit morale del sistema
federativo sul sistema unitario, esposto a tutti gli inconvenienti
ed a tutti i vizi dell'indefinito, dell'illimitato, dell'assoluto,
dell'ideale. L'*uropa sarebbe ancora troppo grande per una
556
confederazione unica# non potrebbe che formare una
confederazione di confederazioni. *' stato dopo 1uesto
concetto, che indicavo nella mia ultima pubblicazione come
primo passo da fare nella riforma del diritto pubblico europeo, il
ristabilimento delle confederazioni italiana, greca, batava,
scandinava e danubiana, come preludio alla decentralizzazione
dei grandi Stati, ed in seguito al disarmo generale. 9llora ogni
nazionalit tornerebbe alla libert= si realizzerebbe l'idea di un
e1uilibrio europeo auspicato da tutti i pubblicisti ed uomini di
Stato, ma impossibile da realizzare con le grandi potenze rette
da costituzioni unitarie 5a6.
4os<, condannata ad un'esistenza pacifica e modesta,
avendo sulla scena politica il ruolo pi trascurato, non
sorprende che l'idea di 8ederazione sia rimasta fino ai nostri
giorni come offuscata davanti allo splendore dei grandi Stati.
9ncora oggi pregiudizi ed abusi di ogni genere pullulano ed
infieriscono negli stati federativi con la stessa intensit che
nelle monarchie feudali o unitarie, pregiudizio di nobilt,
privilegio di borghesia, autorit della 4hiesa, con la
conseguente oppressione del popolo e servit dello spirito= la
Libert resta come imprigionata in una camicia di forza e la
civilt impantanata in un invincibile statu quo. L'idea federalista
vive inosservata, incompresa, impenetrabile, ora per una sacra
tradizione come in 3ermania, dove la 4onfederazione,
sinonimo d'/mpero, era una coalizione di pr<ncipi assoluti, gli uni
laici, gli altri ecclesiastici, sotto la sanzione della 4hiesa di
7oma= oppure per la forza delle cose, come in Svizzera, dove
la confederazione era composta da alcune vallate separate le
une dalle altre e protette contro lo straniero da catene
montuose invalicabili, la cui con1uista non sarebbe stata
possibile a meno che non si ripetesse l'impresa di 9nnibale.
4ome vegetazione politica inaridita nella crescita, dove il
pensiero del filosofo non aveva niente da cogliere n@ l'uomo di
Stato un principio a cui ispirarsi, dalla 1uale le masse non
avevano niente da sperare e lontana dall'offrire il minimo aiuto
alla 7ivoluzione, da 1uesta s'aspettava il cambiamento e la vita.
*' del resto un fatto ac1uisito dalla storia che la 7ivoluzione
559
francese ha influito su tutte le costituzioni federali esistenti, le
ha emendate, ispirate col suo soffio, ha fornito loro ci2 che
hanno di migliore, in una parola, le ha messe in condizione di
evolversi, senza aver ricevuto niente in cambio fino ad oggi.
3li 9mericani erano ormai stati sconfitti in venti scontri, e la
loro causa sembrava ormai persa, 1uando l'arrivo dei 8rancesi
fece cambiare la situazione, ed obblig2 il generale inglese
4ornLallis a capitolare, il AF ottobre AMBA. 8u in seguito a
1uesto evento che l'/nghilterra acconsent< a riconoscere
l'indipendenza delle colonie, che poterono allora occuparsi
della loro costituzione. *bbeneG Quali erano allora le idee, in
materia politica, degli 9mericani> Quali furono i princ<pi del loro
governo> Un vero guazzabuglio di privilegi= un monumento di
intolleranza, di esclusione e di arbitrio, in cui brillava, come un
astro sinistro, lo spirito di aristocrazia, di regolamentazione, di
setta e di casta= cosa che suscit2 la riprovazione dei pubblicisti
francesi ed attir2 da parte loro sugli americani le osservazioni
pi umilianti. Quel poco di vero liberalismo che penetr2 in
9merica in 1uel periodo fu, si pu2 ben dire, opera della
7ivoluzione francese, che sembrava preludere, in 1uella terra
lontana, al rinnovamento del vecchio mondo. La libert in
9merica stata fino ad oggi piuttosto un effetto
dell'individualismo anglosassone, lanciato in immense
solitudini, che 1uello delle sue istituzioni e dei suoi costumi. La
guerra attuale lo dimostra anche troppo 5b6.
*' ancora la 7ivoluzione che ha sradicato la Svizzera dai
suoi vecchi pregiudizi d'aristocrazia e di borghesia e rielaborato
la sua confederazione. 0el AB(A, la costituzione della
7epubblica elvetica fu rimaneggiata una prima volta= l'anno
seguente, la mediazione del Primo 4onsole mise fine ad ogni
discordia. 9vrebbe messo fine alla sua indipendenza, se la
riunione della Svizzera all'/mpero fosse stata nelle mire di
0apoleone. !a disse loro# )o non voglio saperne di voi. ?al
ABAC al ABCB, la Svizzera non ha cessato di essere travagliata
dai suoi elementi reazionari, tanto l'idea federativa era stata
confusa con l'idea di aristocrazia e di privilegio. Solo nel ABCB,
nella costituzione del A' settembre, furono finalmente e
55:
chiaramente posti i veri princ<pi del sistema federativo. !a
ancora 1uesti princ<pi furono cos< poco compresi, che si
manifest2 presto una tendenza unitaria, che ebbe i suoi
rappresentanti anche in seno all'assemblea federale.
/n 1uanto alla 4onfederazione germanica, tutti sanno che la
vecchia struttura fu abolita con la mediazione di 0apoleone,
che non fu per2 altrettanto felice nel piano di restaurazione. /n
1uesto momento il sistema della confederazione germanica
di nuovo allo studio nel pensiero dei suoi popoli= possa
finalmente la 3ermania uscire infine libera e forte da 1uesto
fermento, come da una crisi salutareG
0el AMBF l'esperimento del federalismo non era dun1ue
ancora stato fatto= l'idea non era per nulla ac1uisita. /l
legislatore rivoluzionario non aveva alcuna conclusione da
trarre. %isognava che 1uelle confederazioni, tali e 1uali, che
palpitavano in 1ualche angolo dell'antico e del nuovo mondo,
animate dallo spirito del nuovo, imparassero anzitutto a
funzionare ed a definirsi, che il loro principio fecondato,
sviluppandosi, mostrasse la ricchezza del suo organismo=
bisognava allo stesso tempo che, sotto il nuovo regime
d'uguaglianza, si facesse un ultimo esperimento del sistema
unitario. Solo a 1ueste condizioni la 8ilosofia poteva avere
elementi di giudizio, la 7ivoluzione trarre le sue conclusioni, e,
generalizzando l'idea, la 7epubblica dei popoli uscire alla fine
dal suo misticismo nella forma concreta di una federazione di
federazioni.
/ fatti sembrano oggi dare ali alle idee= e noi possiamo forse,
senza presunzione n@ orgoglio, da un lato sradicare le masse
dai loro idoli funesti, dall'altro svelare agli uomini politici il
segreto delle loro delusioni.

0ote#
5a6 Si molto parlato, fra i democratici di 8rancia, di una confederazione
europea, in altri termini degli $tati Uniti d'#uropa. 4on 1uesta designazione
non sembra si sia mai intesa cosa diversa che un'alleanza di tutti gli Stati,
grandi e piccoli, attualmente esistenti in *uropa, sotto la presidenza
permanente di un congresso. *' sottinteso che ogni Stato conserverebbe la
5"=
forma di governo che gli converrebbe di pi. ;ra, disponendo ogni Stato nel
4ongresso di un numero di voti proporzionali alla sua popolazione ed al suo
territorio, i piccoli Stati si troverebbero presto, in 1uesta pretesa
confederazione, infeudati ai grandi= inoltre, se fosse possibile che 1uesta
nuova santa alleanza potesse essere animata da un principio di evoluzione
collettiva, la si vedrebbe prontamente degenerare, dopo un conflitto interno,
in una potenza unica, o grande monarchia europea. Una simile federazione
non sarebbe dun1ue che un inganno o non avrebbe alcun senso.
5b6 / principi della 4ostituzione americana, secondo l'opinione degli uomini
perspicaci, annunciano una decadenza prematura. $urgot, amico zelante
della causa degli americani, si lamentava#
Q A.+ ?i ci2 che gli usi degli /nglesi erano imitati senza fine di utilit=
Q '.+ 4he il clero, essendo escluso dal diritto di eleggibilit, era divenuto
un corpo estraneo nello Stato, sebbene non potesse in 1uesto caso costituire
una dannosa eccezione,
Q D.+ 4he la PennsKlvania esigeva un giuramento religioso dai membri del
4orpo legislativo=
Q C.+ 4he il "erseK esigeva la fede nella divinit di 3es 4risto=
Q ).+ 4he il puritanesimo della 0uova /nghilterra era intollerante e che i
1uaccheri della PennsKlvania consideravano la professione delle armi come
illegale.
Q N.+ 4he nelle colonie meridionali c'era una grande ineguaglianza di
fortune, e che i 0egri, sebbene liberi, formavano con i %ianchi due corpi
distinti nello stesso Stato=
Q M.+ 4he lo stato della societ nel 4onnecticut era una condizione a
met fra le nazioni selvagge e civilizzate, e che nel !assachusetts e 0eL
"erseK il pi piccolo intrigo escludeva i candidati dal numero dei
rappresentanti=
Q B.+ 4he parecchi inconvenienti risultavano dall'emancipazione dei
negri,
Q F.+ 4he nessun titolo di nobilt doveva essere conferito=
Q A(.+ 4he il diritto di primogenitura doveva essere abolito e la libert di
commercio stabilita=
QAA.+ 4he l'estensione della giurisdizione doveva essere calcolata a
seconda della distanza dal luogo di residenza=
QA'.+ 4he non si era stabilita una distinzione sufficiente fra i proprietari
terrieri e 1uelli che non lo erano=
QAD.+ 4he il diritto di regolare il commercio era attribuito alla costituzione
di tutti gli Stati, ed ugualmente il diritto di divieto=
QAC.+ 4he non c'era alcun principio adottato per l'imposta, e che conse+
5"5
guentemente ogni Stato aveva il diritto di creare le tasse a fantasia=
QA).+ 4he l'9merica poteva fare a meno del legame con l'*uropa, e che
un popolo saggio non doveva farsi sfuggire dalle mani i suoi mezzi di difesa.
Q/l celebre !irabeau trov2 nella societ di 4incinnato, composta da ufficiali
dell'armata della 7ivoluzione, il principio delle distinzioni ereditarie. 9ltre
obbiezioni furono fatte da Price, !ablK ed altri scrittori stranieri. / legislatori
americani hanno saputo approfittarne, modificando qualche accessorio, ma
conservando tutti i materiali dell'edificio repubblicano che, invece di
degradarsi come si era profetizzato, migliorato col tempo e promette una
lunga durata. 5'escrizione degli $tati Uniti, di Parden, tradotto dall'inglese.
Parigi AB'(= vol.), pag. '))6.
9llo stesso modo il passaggio seguente dello stesso scrittore non meno
rivelatore# 8efferson e quelli che agirono in concerto con lui erano persuasi
che i tentativi fatti per il benessere del genere umano, senza riguardo alle
opinioni ed ai pregiudizi, ottenessero raramente un risultato felice, e che i
miglioramenti pi7 tangibili non dovessero essere introdotti con la forza nella
societ. 4on si propose dunque alcun'altra nuova misura, senza che
l'opinione pubblica fosse abbastanza matura per accoglierla.
Questa politica di "efferson e dei suoi amici degna sicuramente di tutti i
nostri elogi. *' la gloria dell'uomo e del cittadino, che deve fare sua la verit e
la giustizia, prima di sottomettersi alle loro leggi. + 4oi siamo tutti re, diceva il
cittadino di 9tene. * la %ibbia non ci ha detto che noi eravamo degli ?ei>
4ome re e come dei, noi non dobbiamo obbedienza che a noi stessi. 4i2 non
di meno secondo la pubblica opinione di "efferson, sotto la sua presidenza
5AB(A al AB()6, il popolo americano era forse il meno liberale che ci fosse al
mondo, e che, senza 1uesta libert negativa che d la rarefazione della
popolazione su un territorio di una fecondit inaudita, meglio sarebbe valso
vivere sotto il dispotismo di Luigi OI o di 0apoleone che nella repubblica
degli Stati Uniti.
49P/$;L; O
/?*9L/S!; P;L/$/4;#
*88/494/9 ?*LL9 39790:/9 8*?*79L*
Un'osservazione da fare, in generale, sulle scienze morali e
5""
politiche, che la difficolt dei loro problemi deriva soprattutto
dal modo figurato in cui li ha rappresentati la ragione di coloro
che per primi ne hanno concepiti gli elementi.
0ell'immaginazione popolare la politica, come la morale,
una mitologia. /n essa tutto diviene finzione, simbolo, mistero,
idolo. *d 1uesta idealizzazione che, adottata fiduciosamente
dai filosofi come espressione della realt, in seguito crea loro
tanti imbarazzi.
/l popolo, nell'incertezza del suo pensiero, si osserva come
una gigantesca e misteriosa esistenza e tutto, nel suo
linguaggio sembra fatto per confermargli la convinzione della
sua indivisibile unit. Si indica come il Popolo, la 0azione, cio
la !oltitudine, la !assa= il vero Sovrano, il Legislatore, la
Potenza, il ?ominio, la Patria, lo Stato= ha le sue 9ssemblee, i
suoi Scrutini, le sue 9ssise, le sue !anifestazioni, i suoi
Pronunciamenti, i suoi Plebisciti, la sua Legislazione diretta,
talvolta i suoi 3iudici e le sue *secuzioni, i suoi ;racoli, la sua
Ioce tuonante, la grande voce di ?io. $anto pi si sente
numeroso, irresistibile, immenso, tanto pi ha orrore delle
divisioni, delle scissioni, delle minoranze. /l suo ideale, il suo
sogno pi affascinante, l'unit, l'identit, l'uniformit, la
concentrazione= maledice, come un attentato alla sua !aest,
tutto ci2 che pu2 dividere la sua volont, smembrare la sua
massa, creare in lui diversit, pluralit, divergenza.
;gni mitologia presuppone degli idoli ed al Popolo non
mancano mai. 4ome /sraele nel deserto, esso s'improvvisa
degli dei, 1uando non si ha cura di dargliene= ha le sue
incarnazioni, i suoi !essia, i suoi Profeti. *' un capo guerriero
elevato sugli scudi= il re glorioso, con1uistatore e magnifico,
somigliante al sole, o ancora un tribuno rivoluzionario#
4lodoveo, 4arlomagno, Luigi O/I, La 8aKette, !irabeau,
?anton, !arat, 7obespierre, 0apoleone, Iittorio *manuele,
3aribaldi. Quanti, pur di salire su un piedistallo, non aspettano
che un cambiamento d'opinione o un colpo d'ala della fortunaG /l
popolo entusiasta e geloso della maggior parte di 1uesti idoli,
vuoti di idee come privi di coscienza 1uanto lui stesso= non
tollera che siano messi in discussione, n@ che li si contraddica=
5"#
soprattutto non nega loro il potere. 0on toccate i suoi unti, o
sarete trattati da lui come sacrilego.
Pieno dei suoi miti e considerandosi come una collettivit
essenzialmente indivisa, come saprebbe il popolo concepire
improvvisamente il rapporto fra il cittadino e la societ> /n che
modo, sotto la sua ispirazione, gli uomini di Stato che lo
rappresentano gli darebbero la vera formula di governo>
Laddove regna, nella sua ingenuit, il suffragio universale, si
pu2 tran1uillamente affermare che tutto si svolger nel senso
dell'indivisione. Poich@ il popolo la collettivit che racchiude in
s@ tutta l'autorit e tutto il diritto, il suffragio universale, per
essere espressione sincera del suo significato, dovr per
1uanto possibile essere lui stesso indiviso, cio le elezioni
dovranno essere fatte per scrutinio di lista# tant' che vi sono
stati nel ABCB degli unitari che chiedevano una sola lista per
ottantasei dipartimenti. ?a 1uesto scrutinio indiviso nasce
dun1ue un'assemblea indivisa, che deliberer e legiferer
come un solo uomo. /n caso di disparit di pareri, la
maggioranza a rappresentare, senza sentirsi limitata, l'unit
nazionale. ?a 1uesta maggioranza uscir a sua volta un
governo indiviso che, derivando i suoi poteri dalla nazione
indivisibile, chiamato a governare e ad amministrare
collettivamente ed unitariamente, senza spirito di localismo n@
forme di campanilismo. *' cos< che il sistema di
centralizzazione, di imperialismo, di comunismo, di assolutismo
+ tutti 1uesti termini sono sinonimi + scaturisce dall'idealismo
popolare= cos< che nel patto sociale, concepito alla maniera di
7ousseau e dei giacobini, il cittadino si dimette dalla sua
sovranit ed il comune, e sopra al comune il dipartimento e la
provincia, assorbiti nell'autorit centrale, non sono altro che
agenzie sotto la direzione immediata del ministero.
Le conseguenze non tardano a farsi sentire# il cittadino ed il
comune sono privati di tutta la loro dignit, le interferenze dello
Stato si moltiplicano e gli oneri del contribuente crescono in
proporzione. 0on pi il governo che fatto per il popolo, il
popolo che fatto per il governo. /l Potere invade tutto, si
occupa di tutto, si arroga tutto, in perpetuo, per l'eternit, per
5"4
sempre# 3uerra e !arina, 9mministrazione, 3iustizia, Polizia,
/struzione pubblica, ;pere e restauri pubblici= %anche, %orse,
4redito, 9ssicurazioni, ;spedali, 7isparmio, %eneficenza=
8oreste, 4anali, 8iumi= 4ulti, 8inanze, ?ogane, 4ommercio,
9gricoltura, /ndustria, $rasporti. Su tutto grava un'imposta
formidabile, che toglie alla nazione un 1uarto del suo prodotto
lordo. /l cittadino non deve pi occuparsi che di svolgere nel
suo piccolo angolo il suo piccolo compito, ricevendo il suo
piccolo salario, mantenendo la sua piccola famiglia e
rimettendosi per tutto il resto alla Provvidenza del governo.
?avanti a 1uesta disposizione degli animi, nel mezzo a forze
ostili alla rivoluzione, 1uale poteva essere il pensiero dei
fondatori dell'BF, amici sinceri della libert> 0on osando
distruggere l'unit dello Stato, dovevano preoccuparsi
soprattutto di due cose# AJ + di contenere il Potere, sempre
pronto ad usurpare= 'J + di contenere il popolo, sempre pronto a
farsi trascinare dai suoi tribuni ed a sostituire le tradizioni della
legalit con 1uelle dell'onnipotenza.
8ino ad oggi, infatti, gli autori delle costituzioni, SieK@s
!irabeu, il Senato del ABAC, la 4amera del ABD(, l'9ssemblea
del ABCB, hanno creduto non senza ragione, che il punto
cruciale del sistema politico, fosse 1uello di contenere il potere
centrale, lasciandogli tuttavia la pi grande libert di azione e la
pi grande forza.
Per ottenere 1uesto scopo, che cosa si fece> 9nzitutto si
divise, come stato detto, il Potere per categorie di ministeri=
poi si distribu< l'autorit legislativa fra la monarchia e le 4amere,
alla cui maggioranza si subordinava ancora la scelta che il
principe doveva fare dei ministri. /nfine si votava l'imposta, per
un anno, da parte delle 4amere, che coglievano
1uest'occasione per revisionare tutti gli atti del governo.
!a mentre si organizzava il sistema parlamentare delle
4amere contro il potere dei ministri e si bilanciava la
prerogativa reale, concedendo iniziativa ai suoi rappresentanti,
e l'autorit della corona con la sovranit della nazione= mentre
si opponevano parole a parole, finzioni a finzioni, si attribuiva al
governo senza riserva alcuna, senza altro contrappeso che una
5">
vana facolt di critica, la prerogativa di un'immensa
amministrazione= si mettevano nelle sue mani tutte le forze del
paese= si sopprimevano, per maggior sicurezza, le libert locali=
si annientava con uno zelo frenetico lo spirito campanilistico= si
creava infine una potenza formidabile, schiacciante, alla 1uale
poi ci si compiaceva di fare una guerra di furbizie, come se la
realt potesse essere sensibile alle personalit. ?ove si
arrivava con ci2> L'opposizione finiva per avere ragione delle
persone# i ministeri cadevano gli uni dopo gli altri= si rovesciava
una dinastia, poi una seconda= si sostituiva un impero alla
repubblica, ed il dispotismo accentratore, anonimo, non
cessava di ingrandirsi, la libert di diminuire. $ale stato il
nostro progresso dopo la vittoria dei 3iacobini sui 3irondini# il
risultato inevitabile di un sistema artificioso, dove si metteva da
un lato la sovranit metafisica ed il diritto alla critica, dall'altro
tutte le realt della nazione e tutte le potenzialit di un grande
popolo.
0el sistema federativo simili pericoli non esisterebbero.
L'autorit centrale, promotrice piuttosto che esecutrice, non
dispone che di una parte assai limitata dell'amministrazione
pubblica, 1uella che concerne i soli servizi federali= essa
posta sotto il controllo degli Stati, padroni assoluti di se stessi,
che godono, per tutto ci2 che li concerne rispettivamente, della
pi completa autorit legislativa, esecutiva e giudiziaria. /l
Potere centrale tanto meglio subordinato, in 1uanto affidato
ad una 9ssemblea formata dai delegati degli Stati, membri essi
stessi, soventemente, dei loro rispettivi governi e che, per
1uesta ragione, esercitano sugli 9tti dell'9ssemblea federale
una sorveglianza tanto pi curata e severa.
Per contenere le masse, i pubblicisti incontrano notevole
imbarazzo= i metodi da loro impiegati sono del tutto illusori ed il
risultato altrettanto infelice.
/l popolo uno dei poteri dello Stato, le cui esplosioni sono le
pi terribili. Questo potere ha bisogno di un contrappeso= la
stessa democrazia obbligata a convenirne, poich@
l'assenza di 1uesto contro potere che, liberando il popolo dalle
eccitazioni pi pericolose, esponendo lo Stato alle pi
5"7
formidabili insurrezioni, ha per due volte fatto cadere la
repubblica in 8rancia.
Si creduto di trovare il contrappeso all'azione delle masse,
in due istituzioni= l'una fortemente onerosa per il Paese e piena
di pericoli= l'altra non meno dannosa e soprattutto sgradita alla
coscienza pubblica= esse sono# AJ l'esercito permanente, 'J la
restrizione del diritto di suffragio. ?al ABCB il suffragio
universale divenuto legge dello Stato= ma il pericolo
dell'agitazione popolare, che si ingrandito in proporzione, ha
reso necessario potenziare l'esercito e dare pi vigore
all'azione militare. 4os<, per garantirsi dall'insurrezione popolare
si obbligati, nel sistema dei fondatori dell' 'BF, ad aumentare
la forza del Potere al momento stesso in cui dall'altra parte si
prendono delle precauzioni contro di esso. Sicch@ il giorno in
cui il Potere ed il popolo si tenderanno la mano, tutta
1uest'impalcatura croller. Strano sistema, in cui il popolo non
pu2 esercitare la sovranit senza correre il pericolo di far
cadere il governo, n@ il governo usare la sua prerogativa senza
marciare verso l'assolutismoG
/l sistema federativo invece taglia corto all'effervescenza
della masse, a tutte le ambizioni ed alle eccitazioni della
demagogia= la fine del regime della piazza pubblica, dei
trionfi, dei tribuni, come dell'assorbimento delle capitali. 9 che
serve che Parigi faccia, nella cinta delle sue mura, le
rivoluzioni, se Lione, !arsiglia, $olosa, %ordeauH, 0antes,
7ouen, Lilla, Strasburgo, ?igione ecc., se i dipartimenti padroni
di se stessi non la seguono> Parigi stessa ne far le spese.....
La federazione diventa cos< la salvezza del popolo# poich@,
dividendolo, essa lo salva e lo preserva dalla tirannia dei suoi
capi e dalla sua propria follia.
La costituzione del ABCB, togliendo da una parte al
Presidente della repubblica il comando dell'esercito, dall'altra
dichiarandosi essa stessa riformabile e progressiva, aveva
tentato di scongiurare 1uesto doppio pericolo dell'usurpazione
del potere e dell'insurrezione popolare. !a la costituzione del
'CB non diceva in cosa consistesse il progresso, a 1uali
condizioni potesse realizzarsi. 0el sistema che essa aveva
5"6
fondato, la distinzione delle classi, borghesia e popolo,
sussisteva sempre# lo si era visto al momento della discussione
sul diritto al lavoro e della legge del DA maggio, restrittiva del
suffragio universale. /l pregiudizio unitario era vivo come non
mai= Parigi dava il tono, l'idea, la volont ai dipartimenti, era
facile capire che, in caso di conflitto fra il Presidente e
l'9ssemblea, il popolo avrebbe seguito il suo eletto piuttosto
che i suoi rappresentanti. L'avvenimento ha confermato 1ueste
previsioni. La giornata del due ?icembre ha dimostrato 1uanto
valgono le garanzie puramente legali, contro un Potere che ha
il favore popolare unito alla potenza dell'amministrazione, ed ha
anche una sua parte di diritto. !a se, per esempio,
contemporaneamente alla costituzione repubblicana del ABCB,
fosse stata prevista e messa in vigore l'organizzazione
municipale e dipartimentale= se le province avessero preso a
vivere di vita propria= se esse avessero avuto la loro fetta di
potere esecutivo, se la moltitudine inerte del ' dicembre avesse
avuto nello Stato 1ualcosa di pi del semplice scrutinio dei voti,
certamente il colpo di Stato sarebbe stato impossibile. Poich@ il
campo di battaglia si trovava limitato fra *liseo e palazzo
%orbone, l'alzata di scudi del potere esecutivo si sarebbe
trascinata dietro di s@ tutt'al pi la guarnigione di Parigi, ed il
personale dei ministeri 5a6.
0on voglio terminare 1uesto paragrafo, senza aver citato le
parole di uno scrittore di cui il pubblico ha potuto apprezzare
1ualche volta, nel 3orriere della domenica, il senso di
moderazione e la profondit, !. 3ustavo 4haudeK, avvocato
della 4orte di Parigi. *sse serviranno a far comprendere che la
federazione non per niente una vana utopia, ma un sistema
attualmente in pratica e la cui vivida idea si sviluppa
1uotidianamente#

L'ideale di una confederazione sarebbe il patto di alleanza di
cui si potesse dire che apporta alle sovranit particolari degli
$tati federati solo delle restrizioni che diventeranno, nelle mani
dell'autorit federale, delle estensioni di garanzia per la libert
dei cittadini, ed in una accresciuta protezione della loro attivit
5"9
individuale e collettiva.
3on ci9, gi si capisce l'enorme differenza che esiste tra
un'autorit federale e un governo unitario, cio un governo che
rappresenta un'unica sovranit.
La definizione di !. 4haudeK la pi perfetta e ci2 che egli
chiama ideale, non altro che la formula imposta dalla logica
pi rigorosa. 0ella federazione, la centralizzazione limitata a
certi oggetti speciali sottratti alla sovranit cantonale e che si
presume debbano poi ritornarvici, per cui essa parziale= nel
governo unitario, al contrario, la centralizzazione si estende a
tutto e non restituisce mai niente, U0/I*7S9L*. La
conseguenza facile da prevedere#
La centralizzazione, prosegue !. 4haudeK, nel governo
unitario, una forza immensa a disposizione del potere, il cui
impiego, in un senso o nell'altro, dipende unicamente dalle
diverse volont personali che lo esprimono. 4ambiate le
condizioni di 1uesto potere e cambierete le condizioni della
centralizzazione. Liberale oggi, con un governo liberale, diverr
domani un formidabile strumento di usurpazione in mano ad un
potere usurpatore= e dopo l'usurpazione, uno strumento
formidabile di dispotismo= senza contare che, per 1uesta stessa
ragione, essa una tentazione perpetua per il potere, una
minaccia continua per la libert dei cittadini. Sotto l'urto di una
simile forza, non vi pi alcun diritto individuale e collettivo che
pu2 essere sicuro del domani. /n 1ueste condizioni, la
centralizzazione potrebbe chiamarsi il disarmo di una nazione a
vantaggio del proprio governo e la libert condannata ad una
lotta incessante contro la forza.
*' il contrario di ci2 che ha luogo con la centralizzazione
federale. *ssa, invece di fornire al potere la forza del $U$$;
contro la parte, arma la parte con la forza del tutto, contro gli
abusi del suo stesso potere. Un cantone svizzero la cui libert
fosse minacciata dal suo governo, al posto della sua sola forza,
pu2 opporgli la forza di ventidue cantoni# 1uesto non compensa
forse i cantoni della rinuncia al diritto di ribellarsi, fatta con la
nuova 4ostituzione del ABCB>
5":
La legge del progresso, essenziale per le 4ostituzioni
federali, impossibile da applicare con una 4ostituzione unitaria,
non meno ben conosciuta dallo scrittore che io cito#
La 4ostituzione federale del ABCB riconosce alle 4ostituzioni
cantonali il diritto di revisionarsi e di modificarsi= ma pone una
doppia condizione# i cambiamenti devono essere fatti secondo
le regole stabilite dalle 4ostituzioni dei rispettivi cantoni, ed in
pi devono esprimere dei progressi e non dei regressi. *ssa
vuole che un popolo modifichi la sua 4ostituzione per
avanzare, non per arretrare....*ssa dice ai popoli svizzeri# se
non per aumentare le vostre libert che volete cambiare le
vostre istituzioni, significa che siete appena degni di ci2 che
avete= rispettatele. !a se invece per aumentare le vostre
libert, ci2 significa che siete degni di andare avanti, allora
procedete sotto la protezione di tutta la Svizzera.
L'idea di garantire ed assicurare una 4ostituzione politica,
pressappoco come si assicura una casa contro l'incendio o un
campo contro la grandine , in effetti, l'idea capitale e
certamente la pi originale del sistema. / nostri legislatori del
'FA, 'FD, 'F), 'FF, ABAC, ABD( e ABCB, hanno saputo invocare, in
favore delle loro costituzioni, soltanto il patriottismo dei cittadini
e la devozione delle guardie nazionali= la 4ostituzione del FD
arrivata fino alla chiamata alle armi ed al diritto d'insurrezione.
L'esperienza ha dimostrato 1uanto simili garanzie siano
illusorie. La 4ostituzione del AB)', simile a 1uella del 4onsolato
e del primo impero, non garantita da niente= e non sar2 io che
gli far2 delle critiche. Quale garanzia potrebbe invocare al di
fuori del contratto federativo> .... $utto il mistero consiste
tuttavia nel dividere la nazione in province indipendenti
sovrane, o che per lo meno, amministrandosi da s@,
dispongano di una forza, di una iniziativa e di una autorit
sufficiente= e tali da garantirsi reciprocamente 5b6.
Un'eccellente applicazione di 1uesti principi si trova nella
costituzione dell'esercito svizzero.
La crescita della capacit difensiva si trova dovunque, dice
! 4haudeK, il pericolo d'oppressione da nessuna parte.
Passando sotto la bandiera federale, i contingenti cantonali non
5#=
dimenticano la terra dei padri= anzi perch@ la patria gli ordina
di servire la confederazione che essi obbediscono. 4ome
potrebbero i cantoni temere che i loro soldati divengano gli
strumenti di una cospirazione unitaria contro di essi > 0on
certamente lo stesso per gli altri Stati dell'*uropa, dove il
soldato preso dal popolo per esserne allontanato e divenire
corpo ed anima strumento di governo 5c6.
Lo stesso spirito domina nella costituzione americana, alla
1uale si pu2 rimproverare tuttavia di aver moltiplicato oltre
misura le attribuzioni dell'autorit federale. / poteri attribuiti al
presidente americano sono estesi 1uasi 1uanto 1uelli accordati
a Luigi 0apoleone dalla 4ostituzione del ABCB= 1uesto eccesso
di attribuzioni non stato estraneo al progetto di assorbimento
unitario che si manifestato negli Stati del Sud, e che oggi
coinvolge a loro volta anche 1uelli del 0ord.
L'idea di federazione certamente la pi alta cui si sia
elevato fino ai nostri giorni il pensiero politico. *ssa sorpassa di
gran lunga le costituzioni francesi promulgate da settanta anni
ispirate dalla 7ivoluzione e la cui breve durata fa poco onore al
nostro Paese. *ssa risolve tutte le difficolt che solleva
l'accordo della Libert con l'9utorit. 4on essa non abbiamo pi
da temere di impantanarci nelle antinomie dei governi di fatto=
di vedere la plebe emanciparsi proclamando una dittatura
perpetua, la borghesia manifestare il suo liberalismo
potenziando la centralizzazione ad oltranza, lo spirito pubblico
corrompersi in 1uesto abuso di permissivit che si accoppia
con il dispotismo, il potere tornare senza tregua nelle mani degli
intriganti, come li chiamava 7obespierre, e la 7ivoluzione, per
usare l'espressione di ?anton, restare sempre in mano ai pi7
scellerati. L'eterna ragione infine giustificata, lo scetticismo
vinto. 0on si accuser pi delle disgrazie umane la debolezza
della natura, l'ironia della Provvidenza o la contraddizione dello
Spirito= l'opposizione dei princ<pi sar infine considerata come
la condizione dell'e1uilibrio universale.
0ote#
5a6 9lcuni si sono immaginati che, senza il voto del 'C novembre AB)A, che
5#5
dette ragione alla Presidenza contro la destra ed assicur2 il successo del
colpo di Stato, la repubblica sarebbe stata salvata. Si molto parlato, in
1uesta occasione, contro i membri della !ontagna che si erano pronunciati
contro la destra. !a evidente, in base alla legge delle contraddizioni
politiche 5 vedere i cap. I/ e I// 6 e dopo i fatti, che se la Presidenza fosse
stata sconfitta, dato che si era astenuto il popolo, il principio borghese
sarebbe prevalso, la repubblica unitaria si sarebbe trasformata senza la
minima difficolt in monarchia costituzionale ed il Paese sarebbe tornato,
non allo $tatu quo del ABCB, ma ad un regime forse pi rigoroso di 1uello del
' dicembre, poich@ ad una forza almeno uguale nel governo avrebbe unito,
per la preponderanza decisiva della classe media e la restrizione gi
effettuata a met del diritto di suffragio, la decadenza meritata delle masse.
5b6 4ostituzione federale svizzera del ABCB, articolo N# la garanzia della
confederazione accordata alle costituzioni cantonali, a condizione0 a+ che
esse non contengano disposizioni contrarie a quelle della costituzione
federale. b+ che esse assicurino l'esercizio dei diritti politici nelle forme
repubblicane, rappresentative o democratiche. c+ che esse siano state
accettate dal popolo e che possano essere revisionate, quando lo richieda la
maggioranza assoluta dei cittadini.
8c; Le *(publicain 4euchatelois, AF e DA agosto, AJ settembre AB)'.
49P/$;L; O/
S90:/;0* *4;0;!/49
8*?*79:/;0* 937/4;L;+ /0?US$7/9L*
$uttavia non ancora stato detto tutto. Per irreprensibile
che sia nella sua logica, 1ualun1ue siano le garanzie che essa
offre nell'applicazione, la costituzione federale sopravviver
solo se non incontrer nell'economia pubblica le cause
incessanti di dissoluzione. /n altri termini, il diritto politico deve
avere il sostegno del diritto economico. Se la produzione e la
distribuzione della ricchezza sono lasciate al caso= se l'ordine
5#"
federale non serve che a proteggere l'anarchia capitalista e
mercantile= se, per effetto di 1uesta falsa anarchia, la Societ si
trova divisa in due classi, l'una di proprietari+ capitalisti+
imprenditori, l'altra di proprietari salariati= l'una di ricchi, l'altra di
poveri, l'edificio politico sar sempre instabile. La classe
operaia, pi numerosa e pi povera, finir per vedervi solo un
inganno= i lavoratori si coalizzeranno contro i borghesi, che da
parte loro si coalizzeranno contro gli operai= e si vedr la
confederazione degenerare, se il popolo pi forte, in una
democrazia unitaria, se trionfa la borghesia, in monarchia
costituzionale.
*' in previsione di 1uesta eventualit di una guerra civile che
si sono costituiti, come abbiamo detto nel capitolo precedente, i
governi forti, oggetto di ammirazione dei pubblicisti= agli occhi
dei 1uali le confederazioni sembrano delle bicocche incapaci di
sostenere il Potere contro l'aggressione delle masse, cio gli
abusi del governo contro i diritti della nazione. 9ncora una
volta, infatti, per non ingannarci, ogni potere stabilito, ogni
piazzaforte costruita, tutto l'esercito organizzato per combattere
contro i pericoli interni come contro 1uelli esterni. Se la
missione dello Stato 1uella di rendersi padrone assoluto della
societ, ed il destino del popolo di servire da strumento per le
sue imprese, bisogna riconoscere che il sistema federativo non
pu2 essere messo a confronto col sistema unitario. 0el primo,
n@ il potere centrale per la sua dipendenza da 1uelli periferici,
n@ la moltitudine, che divisa, possono molto contro la libert
pubblica. 3li Svizzeri, dopo le loro vittorie su 4arlo il $emerario,
furono per lungo tempo la prima potenza militare in *uropa.
!a, poich@ essi formavano una confederazione, capace di
difendersi contro lo straniero, come essa ha dimostrato, ma
inadatti alla con1uista ed ai colpi di Stato, sono rimasti una
repubblica pacifica, il pi inoffensivo ed il meno intraprendente
degli Stati. La 4onfederazione germanica ha avuto anch'essa,
sotto il nome di impero, i suoi secoli di gloria, ma poich@ la
potenza imperiale mancava di stabilit e di un centro, la
confederazione stata smembrata e la nazionalit
compromessa. 9 sua volta la 4onfederazione dei Paesi %assi
5##
svanita a contatto con le potenze centralizzate# inutile
menzionare la 4onfederazione italiana. S<, certo, se la civilt,
se l'economia delle societ dovesse mantenere lo statu quo
antico, vedrei meglio per i popoli l'unit imperiale che la
federazione.
!a tutto annuncia che i tempi sono cambiati e che, dopo la
rivoluzione delle idee, deve arrivare, come conseguenza
legittima, la rivoluzione degli interessi. /l ventesimo secolo
aprir l'era delle federazioni 5a6, oppure l'umanit ricomincer
un purgatorio di mille anni. /l vero problema da risolvere, in
realt, non il problema politico, il problema economico. *'
per trovare una soluzione ad esso che i miei amici ed io
proponemmo nel ABCB di proseguire l'opera rivoluzionaria di
febbraio. La democrazia era al potere= il governo provvisorio
non aveva che da agire per ottenere il successo. Una volta fatta
la rivoluzione nella sfera del lavoro e della ricchezza, non ci
doveva essere nessun motivo di preoccupazione per 1uella da
operare in seguito nel governo. La centralizzazione, che ebbe a
dissolversi pi tardi, sarebbe stata in 1uel momento di grande
aiuto. 0essuno, d'altra parte, a 1uell'epoca, eccetto chi scrive e
che dal ABC( si era dichiarato anarchico, si sognava di
attaccare l'unit e di chiedere la federazione.
/l pregiudizio democratico ha deciso diversamente. / politici
della vecchia scuola sostennero e sostengono ancora oggi, che
la strada giusta da seguire, in fatto di rivoluzione sociale,
1uella di cominciare dal governo, salvo in seguito di occuparsi,
con comodo, del lavoro e della propriet. /l rifiuto della
democrazia, dopo aver soppiantato la borghesia e cacciato il
principe, ha determinato 1uello che accaduto. L'impero
venuto ad imporre il silenzio a 1uelli che parlavano senza idee=
la rivoluzione economica si fatta in senso inverso alle
aspirazioni del ABCB e la libert stata compromessa.
0on il caso che io presenti, a proposito della federazione,
un 1uadro della scienza economica ed illustri dettagliatamente
tutto ci2 che ci sarebbe da fare secondo 1uesto ordine di idee.
?ico semplicemente che il governo federale, dopo aver
riformato l'ordine politico, deve affrontare per complemento
5#4
necessario una serie di riforme che agiscano nell'ordine
economico= ecco in due parole in cosa consistono 1ueste
riforme.
4ome dal punto di vista politico due o pi Stati indipendenti
possono confederarsi per garantire la reciproca integrit
territoriale o per la protezione delle loro libert, cos< dal punto di
vista economico possono confederarsi per la protezione
reciproca del commercio e dell'industria, con ci2 che si chiama
unione doganale= ci si pu2 confederare per la costruzione ed il
mantenimento delle vie di comunicazione, strade, canali,
ferrovie, per l'organizzazione del credito e dell'assicurazione,
ecc.. Lo scopo di 1ueste federazioni particolari 1uello di
sottrarre i cittadini degli Stati contraenti allo sfruttamento
capitalista e bancocratico sia interno che esterno= esse
formano nel loro insieme un'opposizione al feudalesimo
finanziario oggi dominante, ci2 che io chiamer2 federazione
agricolo - industriale.
0on entrer2 al riguardo in alcuna trattazione. /l pubblico, che
pi o meno da 1uindici anni ha seguito i miei lavori, sa ci2 che
voglio dire. /l feudalesimo finanziario ed industriale ha per
scopo di consacrare, attraverso il monopolio dei servizi pubblici,
il privilegio dell'istruzione, la parcellizzazione del lavoro,
l'interesse dei capitali, le ineguaglianze delle imposte= la
debolezza politica delle masse, la servit economica o
salariato# in una parola, l'ineguaglianza delle condizioni e delle
ricchezze. La federazione agricolo + industriale, al contrario,
tende ad avvicinare sempre pi l'uguaglianza, organizzando a
costi pi bassi ed in altre mani, che non siano 1uelle dello
Stato, tutti i servizi pubblici= con la liberalizzazione del credito e
dell'assicurazione, con la pere1uazione dell'imposta, con la
garanzia del lavoro e dell'istruzione, per mezzo di una
combinazione del lavoro che permetta ad ogni lavoratore di
divenire, da semplice operaio, industriale o artigiano e, da
salariato, proprietario.
Una simile rivoluzione non potrebbe evidentemente essere
opera n@ di una monarchia borghese, n@ di una democrazia
unitaria= essa compito di una federazione. 0on rientra nel
5#>
contratto unilaterale o di beneficenza, n@ nelle istituzioni di
carit= propria del contratto sinallagmatico e commutativo 5b6.
4onsiderata in se stessa, l'idea di una federazione
industriale, che serva di complemento e di ratifica alla
federazione politica, riceve la conferma pi evidente dai principi
dell'economia. *' l'applicazione sulla pi alta scala dei principi
di mutualit, di divisione del lavoro e di solidariet economica,
che la volont del popolo trasformerebbe in legge dello Stato.
4he il lavoro resti libero= che il potere, pi mortale per il
lavoro che il comunismo stesso, si astenga dal toccarlo#
finalmente. !a le industrie sono sorelle, sono legate le une alle
altre= l'una non pu2 soffrire senza che l'altra ne risenta. 4he si
federino dun1ue, non per assorbirsi e fondersi, ma per
garantirsi reciproche condizioni di prosperit a loro comuni e di
cui nessuno pu2 arrogarsi il monopolio. 8ormando un tale
patto, esse non potranno pi attentare alla loro libert= gli
daranno solo pi certezza e pi forza. Sar per esse come
per i poteri dello Stato e per gli organi di un animale, in cui la
potenza e l'armonia sono il risultato della separazione.
4os<, fatto ammirevole, la zoologia, l'economia politica e la
politica si trovano 1ui d'accordo per dimostrarci# la prima, che
l'animale pi perfetto, con gli organi pi efficienti e di
conseguenza il pi attivo, il pi intelligente, il meglio organizzato
per dominare, 1uello le cui facolt ed i cui organi sono meglio
specializzati, ben rapportati e coordinati= la seconda, che la
societ pi produttiva, pi ricca, la meglio assicurata contro
l'ipertrofia ed il pauperismo, 1uella in cui il lavoro meglio
diviso, la concorrenza pi aperta, lo scambio pi leale, la
circolazione pi regolare, il salario pi giusto, la propriet pi
legale, tutte le industrie garantite reciprocamente= la terza,
infine, che il governo pi libero e morale 1uello in cui i poteri
sono meglio divisi, l'amministrazione la meglio ripartita,
l'indipendenza dei gruppi la pi rispettata, le autorit provinciali,
cantonali, municipali, le meglio servite dall'autorit centrale,
1uesto, in una parola, il governo federativo.
7iassumendo, come il principio monarchico o di autorit ha
per primo corollario l'assimilazione o l'incorporazione dei gruppi
5#7
che si annette, in altri termini la centralizzazione amministrativa,
che si potrebbe anche definire comunanza delle funzioni
politiche= per secondo corollario, l'indivisione del potere,
altrimenti detto assolutismo= per terzo corollario, il feudalesimo
terriero ed industriale= cos< il principio federativo, liberale per
eccellenza, ha per primo corollario l'indipendenza
amministrativa dei gruppi aggregati= per secondo corollario la
separazione dei poteri in ogni Stato sovrano= per terzo
corollario, la federazione agricolo + industriale.
/n una repubblica costituita su tali fondamenti, si pu2 dire che
la libert sia elevata alla terza potenza, l'autorit ridotta alla sua
radice cubica. La prima, in effetti, cresce con lo Stato, in altri
termini si moltiplica con le federazioni= la seconda, subordinata
di grado in grado, si ritrova intera solo nella famiglia, dove
temperata dal duplice amore matrimoniale e paterno.
Senza dubbio la conoscenza di 1ueste grandi leggi non
poteva ac1uisirsi che attraverso una lunga e dolorosa
esperienza= pu2 anche essere che, prima di pervenire alla
libert, la nostra specie avesse bisogno di passare per le forche
della servit. 9d ogni et il suo ideale, ad ogni epoca le sue
istituzioni.
9desso i tempi sono maturi. L'*uropa intera chiede la pace
ed il disarmo. * come se fosse riservata a noi la gloria di una
cos< grande realizzazione, verso la 8rancia che si rivolgono le
speranze= dalla nostra nazione che si attende il segnale della
felicit universale.
/ principi ed i re, a prenderli in senso tradizionale, sono
anticaglie# gi li abbiamo costituzionalizzati= si avvicina il giorno
in cui non ci saranno che presidenti federali.
9llora tutto sar finito per le aristocrazie, per le democrazie,
e per tutte le crazie, che sono la cancrena della nazione,
spauracchi della libert. Questa democrazia che si crede
liberale e che non sa che gettare l'anatema contro il
federalismo ed il socialismo, come nel AMFD fecero i loro padri,
ha almeno idea di cosa sia la libert>.... !a a tutto deve esserci
un limite. *cco che noi cominciamo a parlare di patto federale=
suppongo di non sopravvalutare l'ebetismo della presente
5#6
generazione, con l'assegnare il restauro della giustizia al
cataclisma che la spazzer via.
Quanto a me, cui una certa stampa ha cominciato a
soffocare la parola, ora con un silenzio calcolato, ora con il
travisamento o l'ingiuria, posso gettare 1uesta sfida ai miei
avversari#
$utte le mie idee economiche, elaborate per venticin1ue
anni, possono riassumersi in tre parole# 2ederazione agricolo-
industriale.
$utti le mie concezioni politiche si riducono ad una formula
analoga# 2ederazione politica o 'ecentralizzazione.
* come non faccio delle mie idee uno strumento di partito,
n@ un motivo di ambizione personale, tutte le mie speranze
presenti o e future sono espresse con 1uesto terzo termine
corollario degli altri due# 2ederazione progressiva.
Sfido chiun1ue a fare una professione di fede pi netta, di
portata pi vasta, e nello stesso tempo di maggior
moderazione. Iado pi lontano, sfido tutti gli amici della libert
e del diritto a metterla in discussione.

0ote#
5a6 Eo scritto in 1ualche luogo 5'ella /iustizia nella *ivoluzione e nella
3hiesa pag. CN, CJ vol., ed. belga, nota6 che l'anno ABAC aveva aperto l'era
delle costituzioni in *uropa. La mania di contraddire ha fatto fischiare 1uesta
proposizione da gente che, mischiando a casaccio, nelle sue 1uotidiane
divagazioni, storia e politica, affari ed intrighi, ignora perfino la cronologia del
suo secolo. !a non 1uesto che in 1uesto momento m'interessa. L'era delle
costituzioni, molto reale e perfettamente chiamata, ha il suo analogo nell'era
attica, segnata da 9ugusto, dopo la vittoria da lui riportata su 9ntonio ad
9ctium, e che coincide con l'anno D( prima di 3es 4risto. Queste due ere,
l'era attica e l'era delle costituzioni, hanno in comune che indicavano un
rinnovamento generale, in politica, economia politica, diritto pubblico, libert
ed il senso civico generale. *ntrambe inauguravano un periodo di pace, tutte
e due testimoniavano della coscienza che avevano i contemporanei della
rivoluzione generale che si operava, e della volont dei capi delle nazioni di
concorrervi. $uttavia l'era attica, disonorata per l'orgia imperiale, caduta
nell'oblio= essa stata completamente cancellata dall'era cristiana, che serv<
a segnare, in un modo altrettanto grandioso, morale e popolare, lo stesso
5#9
rinnovamento. 0on sar diversamente per l'era detta costituzionale# essa
sparir a sua volta davanti all'era federativa e sociale, la cui idea profonda e
popolare deve abrogare l'idea borghese e moderatrice del ABAC.
5b6 Un semplice calcolo lo metter in evidenza. L'istruzione media da
impartire ai due sessi, in uno Stato libero, non pu2 abbracciare un periodo
inferiore ai dieci, dodici anni, il che comprende pressappoco un 1uinto della
popolazione totale, in 8rancia, sette milioni e mezzo di individui, ragazzi e
ragazze, su una popolazione di trentotto milioni. 0ei paesi in cui i matrimoni
producono pi bambini, come in 9merica, 1uesta proporzione ancora pi
considerevole. Sono dun1ue sette milioni e mezzo di individui dei due sessi
ai 1uali si tratta di dare, in misura accettabile, ma che non avrebbe
comun1ue nulla di aristocratico, l'istruzione letteraria, scientifica, morale e
professionale. ;ra, 1ual in 8rancia il numero di individui che fre1uentano le
scuole secondarie e superiori> 4entoventisettemila1uattrocentosettanta
1uattro, secondo la statistica del 3uillard. $utti gli altri sette milioni
trecentosettantacinquemilacentoventicinque, sono condannati a non
superare mai la scuola primaria. !a necessario che tutti fre1uentino# i
comitati di reclutamento registrano ogni anno un numero crescente di
analfabeti. 4he cosa farebbero, mi chiedo, i nostri governanti, se dovessero
risolvere 1uesto problema di dare un'istruzione media a settemilioni+
trecentosettantacin1uemilacentoventicin1ue individui, oltre i cento+
ventisettemila1uattrocentosettanta1uattro che gi occupano le scuole> 4he
cosa possono fare, 1ui, il patto unilaterale ed il contratto di beneficenza di un
/mpero paternalistico e le fondazioni caritatevoli della 4hiesa, ed i consigli di
previdenza di !althus, e le speranze del libero scambio> $utti gli stessi
comitati di salute pubblica, con il loro vigore rivoluzionario non riuscirebbero.
Simile compito pu2 essere assolto solo per mezzo di una combinazione fra
apprendistato e l'istruzione scolastica, che faccia di ogni allievo un
produttore# ci2 che presuppone una federazione universale. 0on conosco
problema pi scottante di 1uesto, per la vecchia politica.
5#:
Indice
Paoo !onacchi

Cenni sue esperienze $ederaiste)))))))))))))))))))))))Pa() #- ":
Introduzione a (el principio federativo)))))))))))))))2 2 #=-4"
Henesi de'opera))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))2 2 4"->=
Cenni sua &ita e sue opere)))))))))))))))))))))))))))2 2 >5->:
Pierre Joseph Proudhon
(el Principio federativo
Pre$azione))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))Pa() 7=-79
Capitoi I- MI))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))2 2 79-545

54=
Pierre Joseph Proudhon (1809-1865) considerato il primo e pi grande
teorico della concezione ederale dello !tato ed il caposcuola del
ederalismo "integrale"# "della persona" o del "nuo$o umanesimo"% & causa
del suo gra$e dissidio con '% (ar) e col comunismo# pressoch*
sconosciuto in +talia%
!copo di ,uesta pu--licazione la diusione della conoscenza del
ederalismo di cui moltissimi politici# ed i giornalisti in genere# parlano
senza conoscerne i principi e gli elementi ondamentali che lo
contrappongono all.idea dello !tato so$rano# accentrato# unitario ed
indi$isi-ile ,uale ancora l.+talia del terzo millennio%
/a conoscenza della teoria del ederalismo deinita da Proudhon# indica i
giusti concetti per a$$iare un $ero e proprio cam-iamento di logica della
politica# anche tenendo presenti le esperienze ormai consolidate di
li-ert0 di scelta# di possi-ilit0 di iniziati$a e di progressi$o -enessere
degli !tati ederali pi a$anzati del mondo1 la !$izzera e gli !tati uniti
d.&merica% Pur con i loro pro-lemi e contraddizioni# inatti# ,uesti Paesi
hanno indicato la condizione ederale o contrattuale ,uale rimedio
all.insta-ilit0 dell.ordine politico ed al controllo del potere dei
rappresentanti da parte del popolo2 sta-ilit0 e controllo necessari per il
progresso ci$ile della societ0 per mezzo del go$erno di ognuno per il -ene
di tutti%
!onacchi Paoo , nato ad A(iana 8Pistoia; ne 5:#:) E' stato uno dei
$ondatori de'*nione $ederaista de Pro$) H) Ei(io) Ca coa-orato co
setti%anae Terra e ,ita per e te%atiche reati&e aa tecnica ed aa
e(isazione apisticaG ha pu--icato nu%erosi articoi sui te%i attinenti a
de%ocrazia diretta ed i $ederais%o su setti%anae l'Uomo $ualun$ue
nuo&a edizione, diretto da Lucio La%iG , autore dei &ibretti per il
federalismo e l'autogoverno pu--icati da'*NIONE per 'auto(o&ernoG ha
curato a presentazione e a traduzione di 0uesta nuo&a edizione di Del
545
!rincipio federativo di Pierre Joseph Proudhon) L'opera , stata discussa
con Pro$) Hiuio Tre%onti che 'ha appro&ata)
54"

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