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La produzione

mineraria ed
energetica

Prof. Antonio Ciaschi


Obiettivi

Definire i concetti per l’analisi e la


comprensione della geografia mineraria,
di fonti rinnovabili e non rinnovabili
Tratteggiare una geografia della
distribuzione delle risorse minerarie ed
energetiche nel mondo
Concetti chiave

• Risorse e riserve minerarie


• Fonti energetiche
• Industria estrattiva
• Spazi energetici
Le materie prime minerarie

Nella classificazione delle materie prime


minerarie, è utile distinguere fra minerali
metallici, non metallici ed energetici. I primi
assumono un’elevata importanza in numerosi
settori industriali generalmente grazie alla
loro elevata resistenza al calore e all’azione
degli agenti chimici (Oltre al ferro – processi
industriali - rame stagno zinco, piombo,
alluminio, nonché oro, argento tungsteno)
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I minerali non metallici, diffusi nella


crosta terrestre, trovano impiego in una
pluralità di settori economici, industria
(zolfo, salgemma), agricoltura
(nitrati,fosfati e potassio), edilizia
(argille, marmi e pietre ornamentali).
Sono ricomprese in questa categoria
pietre preziose come gemme e
diamanti. I prodotti minerari energetici
comprendono essenzialmente carbone,
gas, petrolio e uranio
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La distribuzione dei minerali sulla crosta


terrestre è altamente ineguale. LA maggior
parte delle materie prime è disponibile in
giacimenti, cioè accumuli di materiali utili.
Questi possono assumere dimensioni e
conformazioni assai differenti.Le differenze di
conformazione geologica determinano
naturalmente profondi riflessi sulle modalità
tecnologiche e sulla convenienza dello
sfruttamento. Nel definire il valore dei
giacimenti occorre considerare come i
minerali siano raramente allo stato puro.
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Il modello dominante di sviluppo industriale,


fino alla crisi petrolifera del 1973, era basato
sull’idea di fondo che le risorse terrestri
fossero illimitate.
La società umana è stata sempre più
dipendente dalle risorse minerarie ed
energetiche, con un uso massiccio e
indiscriminato dei minerali e delle risorse
energetiche del pianeta. A questo proposito
una definizione di primaria importanza è
quella tra i concetti di risorsa e riserva
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Non tutti i minerali che formano la crosta


terrestre sono infatti economicamente e
tecnologicamente sfruttabili: le risorse, si
riferiscono ai soli volumi il cui impiego in
attività umane è possibile anche dal punto di
vista dei costi di estrazione. Si tratta di un
concetto dinamico nel tempo: tecnologie e
nuovi materiali (uranio, radioattività).Riserva:
relativa ai soli elementi effettivamente
disponibili, per i quali esistono cioè le
condizioni tecnologiche, economiche e
politiche per il loro immediato sfruttamento.
(Riciclaggio poco attuato)
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Di fronte alla limitatezza delle risorse terrestri,


le imprese minerarie attuano una strategia di
diffusione dell’attività estrattiva nello spazio
geografico, nella ricerca e nello sfruttamento di
risorse localizzate in regioni precedentemente
inesplorate e difficilmente raggiungibili.
(nuove tecnologie, infrarossi, telerilevamento
da satellite).
La geografi degli spazi minerari vede spesso
una netta separazione fra luoghi di estrazione
delle materie prime e luoghi di trasformazione
e produzione industriale (divisione
internazionale del lavoro).
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40% dei giacimenti in paesi a economia


avanzata: Stati Uniti, Canada Europa
Occidentale, Giappone e Sud Africa
25%: Russi e Cina
35% nel resto dei paesi del Sud del
mondo dove un numero ristretto di pesi
(Cina in primo luogo, Cile, Congo,
Brasile, Bolivia, Indonesia, Nigeria,
Nuova Caledonia) si contrappone al
cosiddetto deserto minerario
Segue
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Questi raffronti molto sommari non indicano


soltanto l’ineguale distribuzione delle fonti
minerarie, ma suggeriscono altresì la
condizione di relativa dipendenza in cui si
trovano molte economie industrializzate,
quindi a elevato consumo di materie prime,
nei confronti dei paesi che detengono le quote
maggiori di minerali. Ma allo stesso tempo
non sono rari paesi del Sud del mondo la cui
economia dipende intensivamente
dall’esportazione di una singola risorsa
minerario o energetica e che sono pertanto
esposti a situazioni di dipendenza
commerciale.
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Livelli di consumo: Stati Uniti Giappone


Europa

Settore minerario:
A scala geografica grande, l’aumento della
domanda e la riduzione dei costi di trasporto
hanno avuto l’effetto di allargare l’area di
estrazione (ferro isola d’elba)
A scala nazionale o regionale l’impatto
dell’attività mineraria può essere spiegato a
partire dagli effetti sociale e organizzativi che
produce: regione mineraria. Influssi negativi
sul paesaggio
Le risorse energetiche
• Rinnovabili e non rinnovabili
• La rapida evoluzione dei consumi è
stata resa possibile, fino al 1973, dal
prezzo relativamente basso degli
idrocarburi.
• Ciò a determinato un modello di
sviluppo economico nel nord del mondo
a consumo energetico estensivo
(grande quantità d’energia)
Segue
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-Espansione industriale basata


largamente su settori a elevato
consumo energetico (siderurgia e
petrolchimica)
- diffusione dei beni di consumo
durevoli altamente consumatori di
energia (automobili elettrodomestici)
-Trasporti privati
-Modello residenziale

Sfruttamento novi giacimenti


Segue
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-Questo meodello va in crisi

- Protocollo di Kyoto
-Differenze di sviluppo

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