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Georges Rodenbach, Bruges-

la-morte
1892
Bruges-la-morte
• Romanzo simbolista, decadente della fin-de-siècle:
• Dujardin, Les lauriers sont coupés/Lauri senza fronde, 1877.
• Huysmans, A rebours/Controcorrente, 1884.
• Villiers de l’Isle Adam, L’Eve future/L’Eva futura, 1886.
• Gourmont, Sixtine, 1890.
• Rodenbach, Bruges-la-morte, 1892.
• Temi: vita interiore, cerebrale. Romanzo del celibe/vedovo: misogino,
idealista, nevrotico. Forma: commistione dei generi, autoriflessione.
• Donna fatale che racchiude un potere funesto e disorientante. Potenza
evocatrice dei simboli.
Bruges-la-morte
• Romanzo il cui protagonista è un misantropo. Rinnovamento del genere, volontà di
andare oltre al modello naturalista.
• Primo romanzo francofono in cui vi è copresenza testo-fotografia (probabilmente
involontaria). Nell’edizione italiana le foto non ci sono vedere in Gallica bnf le
immagini dell’edizione originale
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k57844349/f18.item.texteImage

• Romanzo concentrato; nessuna dichiarazione programmatica; romanzo legato


all’ideale simbolista.
• Illustrazioni non notate all’epoca della pubblicazione: volontà di rovesciare i canoni
della mimesis romanzesca.
• Fotografie = città = Bruges = influenza della città sulla storia.
Bruges-la-morte
• Prosa poetica, romanzo criminale.
• Concessioni al realismo: trama; personaggi, cronotopo.
• Romanzo psicologico: colpevole-vittima-testimone.
• Far luce su un mistero: uomo che uccide una donna, per analogia.
• Vittima è il doppio immaginario della sposa defunta.
• Piega fantastica: Hughes Viane rompe con le percezioni reali e mette
in relazione Bruges, la donna morta e la donna viva.
• Romanzo descrive la città e i suoi riflessi: canali, torri e Jane che è il
riflesso della morta.
Bruges-la-morte
• Universo chiuso e mortifero: Bruges irreale.
• Tema della capigliatura: vedi La Capigliatura di Baudelaire; criniera
come luogo del desiderio. Vedi anche La Chevelure di Maupassant
(1884).
• Importanza del cronotopo. Immagine della città; doppio filo di racconto
e romanzo. Registro commentativo che controlla il narrativo.
• Hughes Viane: borghese escluso. Donna/Jane = oggetto di perdizione.
• Spazio rarefatto della città; Bruges = casa; casa= camera; camera =
scrigno di vetro con la treccia. Costruzione a scatola cinese.
• Importanza del capitolo VI = somiglianza.
Bruges-la-morte
• Teoria della sineddoche, della metonimia; ogni cosa contiene il tutto.
• Gioco fallimentare: treccia non si conserva; donna viva non penetra
nella Bruges immaginaria.
• Alla pubblicazione: vendite limitate: 1) prezzo delle illustrazioni; 2)
illustrazioni ignorate.
• Serie documentaria della città, archivi fotografici; Rodenbach non
cosciente della novità creata.
• Influsso testo-immagine: gioco di prospettive; architetture, riflessi
disseminati nel racconto.
Bruges-la-morte
• Fallimento di una reincarnazione desiderata.
• Lunga novella resa più lunga dalle fotografie; pre-pubblicazione nel
“Figaro”; seconda edizione aggiunti due capitoli.
• Cap. VI = prosa poetica.
• Cap. XI esplicita il conflitto tra falsa donna e volto mistico della città.
• Non si sa chi abbia avuto l’idea delle fotografie di archivio:
autore/editore?
• Illustrazioni documentarie. 1 solo dipinto delle beghine. Nelle
illustrazioni non vi è alcun elemento della vita quotidiana (nessuno
ricama, nessuna strada animata; nessun mercato)
Bruges-la-morte
• Avvertenza: le viste di Bruges devono contagiare il lettore; funzione scenografica;
non illustrano unicamente il testo.
• Bruges con le sue immagini proietta la sua ombra sul testo: immagine trasforma il
libro in uno scrigno che racchiude il lettore come la camera oscura racchiude la lastra
sensibile.
• Veli, tende, finestre, specchi naturali e artificiali, tutto inserisce il protagonista in un
gioco di riflessi e di risonanze.
• Importanza della ripetitività delle immagini: esse influiscono sul lettore.
• Importanza dei colori: bianco = purezza cattolica cap. I e VIII; nero = lutto
dell’atmosfera e stati d’animo: ch. II, VI, XI; grigio = fusione del lutto e della speranza.
•Presente eterno e malinconico, in bianco e nero.
Bruges-la-morte
• Contrasto tra l’atmosfera intimista della narrazione e il movimento
contrario dell’illustrazione, frutto della registrazione della macchina
fotografica.
• Rimandi molto sottili ma persistenti tra fotografie e testo: canali di
acqua con riflesso laddove si parla della somiglianza tra le due donne;
Torri misericordiose verso cui volge lo sguardo il protagonista.
• Immagini evocano un passato immemoriale, non realtà precise.
• Talvolta sfalsamento testo-immagine: I capitolo, quando spiega
perché si è rifugiato a Bruges, le due illustrazioni non corrispondono
(stagione).
Bruges-la-morte
• Talvolta relazione indiretta tra testo e immagine: cap. III : rimemorazione
della moglie morta e somiglianza illustrate da una foto in cui abbondano
i riflessi.
• Immagini si caricano di simboli diffusi, evocazioni che stabiliscono
un’equazione misteriosa tra la città e il suo eroe, creando dei movimenti
nuovi.
• Reliquie: vestiti, treccia, ritratti fotografici della moglie morta sembrano
invece quelli di un figlio per una madre scomparsa e intoccabile.
• Religione della traccia, delle immagini; uccisione come sacrificio di una
vittima colpevolizzata ma innocente.
Bruges-la-morte
• Rimando alla violenza omicida della fotografia del racconto di Nadar.
• Romanzo psicologico; interiorità dell’artista.
• Fotografie restituiscono la verticalità minacciosa della città trasformata in
scenografia; conferiscono profondità al testo.
• Importanza delle tende, veli, specchi naturali e artificiali, finestre: non
servono a occultare la vista ma a inserire il personaggio in una serie di riflessi.
• Fotografie senza figure umane, città desolata, day after.
• La disposizione delle immagini interagisce con il romanzo, non è casuale.
• Archivi Lévy e Neurdein fornirono le immagini: scelte decisive di colui che le
ha selezionate (autore, editore?)
Bruges-la-morte
• La presenza delle immagini passa inosservata, segno della minorizzazione
dell’immagine rispetto alla letteratura.
• Al tempo stesso, immagine = culto profano da legare alla donna, alla treccia
come reliquia… importanza della ripetizione.
• Coincidenza delle due donne nel momento della morte: Jane diviene il
fantasma della morta.
• Condivide con Nadar il destino violento della follia fotografica.
• Riferimenti al Rêve d’un curieux baudelairiano.
• Romanzo arcaico (sacro mantenuto attraverso il sacrificio, colpa della
vittima)e moderno (nuovo rapporto letteratura-fotografia; impronta/analogia
fondante nel culto delle immagini).
Bibliografia
• J.-P. Bertrand, D. Grojnowski, “Présentation” in G. Rodenbach, Bruges-
la-morte, Paris, Flammarion, 1998.
• Ph. Ortel, La littérature à l’ère de la photographie, Nîmes, Jacqueline
Cambon, 2002.
• J. Thélot, “L’invention de la photographie: Bruges-la-morte de
Rodenbach” in Id., Les inventions littéraires de la photographie, Paris,
Puf, 2003, pp. 161-182.
• https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k57844349/f18.item.texteImage

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