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LABORATORIO DI PROGETTO DI STRUTTURE

LEZIONI DI MODELLAZIONE STRUTTURALE


AGLI ELEMENTI FINITI
PRIMI APPROCCI CON MIDAS GEN

2023/2024 Prof. Ing. ANDREA CINUZZI


Ing. GIOVANNI ACCILI
ARGOMENTI DELLA LEZIONE:

CREAZIONE DELL’UNIFILARE DXF DA IMPORTARE IN MIDAS

IMPORTAZIONE DELL’UNIFILARE DXF IN MIDAS GEN

DEFINIZIONE DEI MATERIALI E DELLE SEZIONI STRUTTURALI


IN MIDAS GEN

COSTRUZIONE DEL MODELLO GEOMETRICO


IN MIDAS GEN

DEFINIZIONE DEI CARICHI IN MIDAS GEN

ASSEGNAZIONE DEI CARICHI SOLAIO «FLOOR LOAD» E DEI CARICHI LINEARI

DEFINIZIONE DEI VINCOLI ESTERNI:«INCASTRI AL PIEDE»

DEFINZIONE DEI PIANI INFINITAMENTE RIGIDI


CREAZIONE DELL’UNIFILARE DXF
DA IMPORTARE IN MIDAS
1) Creazione del layer «assi midas»
nel file dwg della carpenteria di piano
2) Collegare i pilastri con linee del layer «assi midas» cercando di
creare una maglia ortogonale e semplice.
3) Identificare la posizione dei pilastri con dei «trattini» inclinati che
verranno successivamente cancellati nel modello Midas

Collegare i baricentri dei


Pilastri non è sempre la
soluzione corretta, perchè
può alterare la geometria
della carpenteria.
Un altro esempio:

NO

La soluzione corretta è quindi accettare delle semplificazioni geometriche per


regolarizzare il modello da generare successivamente:

SI
5) Porre attenzione ad alcuni punti particolari:

Le travi a mensola devono essere modellate

La geometria degli sbalzi non deve essere modellata, perché saranno


modellati come carichi equivalenti
4) Si prosegue quindi a «battere» tutti gli elementi della carpenteria:
Le travi in falso si
modellando disegnando ed
intersecando
le loro linee baricentriche
6) La costruzione delle linee del vano ascensore deve seguire il baricentro
dello spessore delle pareti. Il nucleo ascensore, se necessario, può essere
leggermente spostato per farlo intersecare con gli altri elementi del modello.
7) Terminata la costruzione dell’unifilare eseguire le seguenti operazioni:
- copiare l’unifilare in un file nuovo di autocad;
- controllare se ci sono linee doppie o sovrapposte;
- controllare che tutte le linee abbiano la quota «z» con valori pari a 0;
- spostare l’unifilare nell’origine xyz di autocad;
- salvare il file dwg in formato dxf
IMPORTAZIONE DELL’UNIFILARE DXF
IN MIDAS GEN
1) Avviare MIDAS GEN:
- creare sul desktop una cartella di lavoro con il nome del progetto;
- in midas gen avviare il file di lavoro mediante «new project»;
- «salvare con nome» il file di midas appena aperto, es. MODELLO_01
2) settare l’unità di misura uguale a quella del file dxf, es. «cm»;
3) Importare il file dxf in midas gen;

1 2
- Utilizzando i vari cubi posso si visualizzano diverse viste del modello.
Per una vista dall’alto cliccare sul 2° cubetto

- In alternativa alle viste «fisse» è possibile muovere il modello


con la combinazione Ctrl+rotella mouse.
4) Controllare eventuali elementi sovrapposti con il comando:
Structure > check/duplicate elements
Eventuali elementi doppione si colorano di rosso e sono automaticamente
calcellati, quindi premere «esc»
5) Controllare eventuali nodi sovrapposti:
Cliccando sul simbolo per vedere il n° dei nodi.

Qualora si visualizza un doppio numero su un nodo, deve essere cancellato


quello non collegato con l’unifilare, o ricostruita la zona con l’errore:

Se l’unifilare contiene molti


errori, conviene
lavorare sul dxf e rimportarlo
nuovamente in midas.
DEFINIZIONE DEI MATERIALI E DELLE
SEZIONI STRUTTURALI
IN MIDAS GEN
1) Definizione dei materiali:
2) Definizione delle sezioni:
COSTRUZIONE DEL MODELLO GEOMETRICO
IN MIDAS GEN
1) Costruzione dei pilastri mediante il comando «extrude»:
- Selezionare tutti i nodi che individuano la posizione dei pilastri:
utilizzando il comando e cliccando su ciascun nodo
2) Estrudere, dai nodi selezionati, l’elemento pilastro verso il basso rispetto
all’asse z di Midas. L’estrusione è pari a - 3.0 metri (altezza interpiano):
3) Assegnazione delle travi della carpenteria al modello di calcolo, mediante il
trascinamento dal «tree menu 2» all’interno del modello stesso della sezione
scelta e dopo aver selezionato il singolo elemento da trasformare :
4) Per costruire un elemento fra 2 nodi è anche possibile la seguente
procedura:
una volta settati tutti i parametri dell’elemento da inserire è necessario battere i
2 nodi tra i quali l’elemento è compreso.
5) Costruzione del nucleo ascensore con elementi «wall».
E’ necessario definire lo spessore delle pareti:
6) Cancellare gli elementi pilastro precedentemente generati nelle zone del nucleo
ascensore.
7) Costruzione degli elementi wall in senso orario dal basso verso l’alto. Il comando
funziona collegando solo 4 nodi nello stesso piano:
DEFINIZIONE DEI CARICHI
IN MIDAS GEN
1) Occorre definire i seguenti carichi agenti sulle strutture del modello:

- pp: peso proprio > «dead load» (per i calcolo automatico di travi, pilastri e setti)

- Gk1: peso strutturale dei solai > «dead load»


- Gk2: peso non strutturale dei solai (finiture) > «dead load»
- Qk: carichi variabili sui solai (folla) > «live load»

- Tamponature: peso non strutturale > «dead load»


- Parapetti: peso non strutturale > «dead load»

- Gk1-sb: peso strutturale dei solai a sbalzo > «dead load»


- Gk2 -sb: peso non strutturale dei solai a sbalzo (finiture) > «dead load»
- Qk -sb: carichi variabili sui solai (folla) a sbalzo > «live load»
SETTAGGIO PARAMETRI CALCOLO
AUTOMATICO DEL PESO PROPRIO DEGLI
ELEMENTI STRUTTURALI
IN MIDAS GEN
1) Occorre definire che la tipologia dei carichi «pesi propri – self weight» venga
automaticamente calcolata dal software:
2) Il carico che deve essere automaticamente calcolato secondo la procedura
precedente è il self weight che ha direzione dall’alto verso il basso (azione
gravitazionale):
DEFIZIONE DEI CARICHI SOLAIO:
«FLOOR LOAD»
ASSEGNAZIONE DEI CARICHI SOLAIO:
«FLOOR LOAD»
La direzione di orditura del solaio si genera battendo i primi 2 nodi
del campo di solaio da caricare.

Il comando floor load funziona solo su maglie a 4 nodi,.


Non funziona:
- se all’interno del campo da battere ci sono aste o nodi
- se gli elementi trave che compongono la maglia di solaio
sono «truss», devono essere sempre «general beam».
- se ci sono aste o nodi sovrapposti
ASSEGNAZIONE DEI CARICHI LINEARI:
SBALZI – TAMPONATURE - PARAPETTI
Assegnazione di carichi lineari tipo tamponature 8 kN/m
Assegnazione di carichi lineari sbalzi

Carico lineare: -3.0 x 3.75 = 11.25 kN/m


DEFINIZIONE DEI VINCOLI ESTERNI:
«INCASTRI AL PIEDE»
DEFINZIONE DEI
PIANI INFINITAMENTE RIGIDI

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