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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria

e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza

TUTORIAL INTRODUTTIVO A SAP 2000


Questo tutorial introduce allutilizzo del SAP 2000. Saranno riportate le istruzioni passopasso che guideranno allinput del modello di calcolo della struttura relativa al progetto danno del Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Lintento quello di mostrare i comandi fondamentali di definizione, assegnazione e calcolo necessari per eseguire le analisi richieste dalla norma e quindi ricavare le sollecitazioni necessarie alle verifiche prescritte dalla stessa. Gli esempi costituiscono esperienza diretta del SAP 2000, cosa che per la maggior parte delle persone il modo pi rapido per prendere familiarit con il software.

a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 1

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1.

INTRODUZIONE

SAP 2000 un software agli elementi finiti basato sullinserimento di oggetti grafici che hanno lo scopo di rappresentare la realt fisica (elementi monodimensionali frame, elementi bidimensionali shell, elementi tridimensionali solid). Negli esempi non si tenter di trattare tute le potenzialit del software saranno trattati unicamente i casi di elementi trave e pilastro ovvero elementi monodimensionali ed il caso di elemento parete ovvero elemento bidimensionale in campo lineare. Prima di cominciare si consiglia di seguire ogni passo del tutorial al software leggendo la guida contestualmente quindi opportuno aver preventivamente installato il programma di calcolo sul computer sul quale sintende lavorare.

2.

TUTORIAL 1

2.1 PROGETTO
Sintende modellare ledificio in c.a. a pianta rettangolare, di dimensioni pari a 10 x 19 m2, multicampata multipiano definito dallAssegno del progetto danno del Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Nello specifico si tratta di un edificio di 4 piani (asse z) a 4 campate nella direzione lunga (asse x) e 2 campate nella direzione corta (asse y). Si riportano di seguito la carpenteria tipo, che nel caso in esame si ripete identicamente ad ogni piano e la sezione trasversale per la caratterizzazione degli interpiani. In particolare si registra unaltezza interpiano del primo impalcato pari a 4,0 m e di 3,2 m per gli altri interpiani.

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Figura 1 - Carpenteria piano tipo a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 3

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Figura 2 - Sezione strutturale a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 4

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2.2 STEP 1: INSERIMENTO DI UN NUOVO MODELLO


In questo step saranno definiti la griglia di base che servir allimplementazione della geometria globale del modello, il materiale e le sezioni delle membrature che costituiscono la struttura. A. Si clicchi sul men File>New Model oppure il tasto diretto New Model da subito le unit di misura in kN, m, C. .

Sul display comparir la finestra riportata in Figura 3. Sar necessario impostare fin

Figura 3 - Finestra iniziale a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 5

Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza B. Si clicchi sullopzione Grid Only e comparir la finestra riportata in Figura 4.

Figura 4 - Definizione delle caratteristiche iniziali della griglia C. La precedente finestra pu essere utilizzata per la definizione preliminare della griglia in termini di assi di riferimento (Numeber of Grid Lines) ed in termini di spazi tra tali assi (Grid Spacing). Nella fattispecie sinserisca il numero 5 per il numero di assi in direzione X e Z ed il numero 3 per il numero di assi in direzione Y. Si utilizzino delle misure orientative nella definizione degli intervalli, ad esempio si inserisca 6m per la direzione X ed Y e 3m per la direzione Z. Lasciando di default il vettore nullo per la parte First Gride Line Location si avr che la griglia

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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza di riferimento inserita nellorigine degli assi. Cliccando su OK o premendo Invio comparir sul display la schermata riportata in figura 5.

Figura 5 - Griglia iniziale Nella parte sinistra della finestra (parte segnata in rosso) compare la griglia vista dallalto (piano X, Y); nella parte destra invece (parte segnata in blu) compare la vista 3D della griglia. D. Si clicchi con il tasto destro del mouse sullo sfondo di una delle due finestre prima definite. Comparir un men di scelta sul quale si dovr cliccare sulla voce Edit Grid Data in quanto si vuole cambiare lo spazio tra gli assi di riferimento prima definiti solo nel numero. Nella fattispecie si vuole realizzare una griglia che abbia delle dimensioni caratteristiche di quanto riportato in Figura 1 e Figura 2. Cliccando sulla scelta Edit Grid Data comparir la finestra riportata in Figura 6. a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 7

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Figura 6 - Finestra Sistema di Coordinate E. Si clicchi sul tasto Modify/Show System, comparir a display la finestra riportata in Figura 7. Nella parte evidenziata dal rettangolo tratteggiato in rosso si scelga lopzione Spacing. Questa opzione consente di definire gli intervalli tra gli assi di riferimento della griglia. (Lopzione Ordinates Consente, viceversa, di inserire gli assi di riferimento come ordinate progressive, quindi rappresenta la somma progressiva di tutti gli spazi tra gli assi). Per quanto detto sinserisca nella parte evidenziata con il rettangolo blu X Grid Data A: 4m; B: 5m; C: 4.5m; D: 5.5m; E: 0; nella parte evidenziata con il rettangolo verde Y Grida Data 1: 4m; 2: 6m; 3: 0; nella parte evidenziata con il rettangolo giallo Z Grid Data Z1: 4m; Z2: 3.2m; Z3: 3.2m; Z4: 3.2m; Z5: 0. La lettera m affianco alle grandezze numeriche riportata in precedenza sta ad indicare unicamente lunit di misura e non va inserita nelle celle di definizione della griglia. Le propriet Line Type, Visibility, Bubble Loc., Grid Color assegnano rispettivamente il grado dimportanza allasse della griglia (Primary Secondary; Primario Secondario), la visibilit (Show Hide; Mostra Nascondi), la posizione della descrizione (Start End; Inizio asse Fine asse) ed infine il colore dellasse della griglia (di default grigio). a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 8

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Figura 7 - Finestra di definizione della griglia Premendo il tasto OK si conclude la fase di definizione della griglia, che adesso avr le dimensioni della struttura in esame.

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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza F. Si procede di seguito alla definizione delle caratteristiche meccaniche del materiale c.a. di cui sono costituite le membrature della strutture. Nel men in alto selezionare la voce Define>Materials sul display comparir la finestra riportata in Figura 8. Di default sono presenti due materiali. Sar necessario inserirne un terzo ex-novo. A tale scopo si clicchi sul tasto Add New Material.

Figura 8 - Finestra d'input dei materiali G. Il materiale che costituisce le membrature il calcestruzzo armato (c.a.), ed proprio questo il materiale che si andr a definire come terzo materiale. La classe di calcestruzzo presa in esame la C 25/30 al quale compete un modulo elastico di 31476 MPa, un rapporto di Poisson di 0,3 ed un peso specifico di 25 kN/m3. Cliccando sul tasto Add New Material comparir a display la finestra riportata in Figura 9, nella quale si inseriscono le quantit prima definite nelle opportune caselle (indicate con rettangoli di colore diversi). In particolare nella parte evidenziata dal rettangolo tratteggiato rosso si dovr inserire nella casella Material Name and Display Color Il nome C 25/30 e si potr definire il colore del

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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza materiale, alla voce Material Type si dovr scegliere Concrete ( di default si ha steel).

Figura 9 Finestra di definizione delle propriet meccaniche dei materiali

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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza Nella sezione evidenziata con il rettangolo tratteggiato blu si dovr inserire il peso specifico nella casella Weigth per Unit Volume pari a 25 kN/m3 (la massa sar calcolata in automatico dal software). Si tengano sempre docchio le unit di misura riportate in tale quadrante. Infine nella sezione evidenziata con il rettangolo tratteggiato in verde si dovr inserire il solo modulo di Young del materiale Modulus of Elasticity, E che dovr essere posto pari al numero prima definito ovvero 31476000 kN/m2. Cliccando su OK questo terzo materiale appena definito si aggiunger alla lista di materiali riportati in Figura 8. H. Nellesercizio in oggetto non si vuole considerare la massa diffusa in ciascun nodo della struttura, ma si vuole concentrare in opportuni Joint Master (nodi principali) che dovranno essere ricavati annullando il momento statico delle masse rispetto ad una qualsiasi coppia di assi (teorema di Varignon) ovvero il Joint Master per ciascun impalcato dovr coincidere con il baricentro delle masse. Nel caso in esame, per semplicit, sinserir il Joint Master nel baricentro geometrico della pianta delledificio. Tale ipotesi si discosta di poco dalla posizione reale se la massa uniformemente distribuita sugli impalcati. Sar quindi necessario annullare la massa delle singole membrature, in quanto lutente ne terr conto in un calcolo a parte. Per annullare tale massa si dovr annullare la massa del materiale assegnato alla generica membratura. A tale scopo si dovr cliccare sullopzione Show Advanced Properties nella schermata riportata in Figura 8 ed evidenziata con il rettangolo blu tratteggiato. Dopo aver cliccato su tale opzione si evidenzi il materiale C 25/30 e successivamente si clicchi su Modify/Show Material Comparir a video la schermata riportata in Figura 10, quindi si clicchi sul tasto evidenziato in rosso dove scritto Modify/Show Material Properties.

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Figura 10 - Finestra di modifica delle propriet del materiale selezionato Comparir a monitor la finestra riportata in Figura 11, dove sinserir 0 nella casella Mass per Unit Volume, che evidenziata in rosso, quindi si cliccher OK fino a tornare alla finestra dove c la griglia.

Figura 11 - Propriet avanzate dei materiali a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 13

Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza I. Si definiscono in questa fase le sezioni delle membrature. In particolare si fa lipotesi che tutti i pilastri abbiano dimensioni 35X65 e tutte le travi dimensione 30X50. Per definire queste due sezioni si clicchi sul men Define>Section Properties>Frame Section Comparir a monitor la finestra riportata in Figura 12.

Figura 12 - Finestra d'inserimento delle sezioni Si clicchi su Add New Property Comparir a video la finestra riportata in Figura 13. Di default nella parte evidenziata con il rettangolo rosso c scritto steel, ovvero il software propone di default dinserire sezioni dacciaio. Si scorra il men a tendina fino ad arrivare alla scritta Concrete, in quanto si vogliono inserire delle sezioni in c.a. Quindi si clicchi sullopzione Rectangular, evidenziata con il rettangolo blu, in quanto si vogliono inserire delle sezioni rettangolari. Cliccando su tale opzione comparir a video la finestra riportata in Figura 14. Sinserisca nella descrizione Section Name la dimensione della sezione che si vuole inserire, ad esempio quella dei pilastri 35 X 65. Nella sezione Material si scelga il materiale C 25/30. Nella sezione Depth (altezza) sinserisca la dimensione maggiore (0,65) mentre nella sezione Width (larghezza) sinserisca la dimensione minore (0,35). a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 14

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Figura 13 - Finestra di aggiunta di una nuova sezione

Figura 14 - Finestra d'inserimento della sezione dei pilastri a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 15

Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza Sinseriscano quindi altre due sezioni rettangolari, una 65 X 35 per i pilastri ruotati ed una 30 X 50 per le travi.

2.3 STEP 2: INSERIMENTO DEGLI OGGETTI FRAMES


In questo step saranno inseriti gli elementi Frames che formano lo scheletro della struttura in esame. A. In primo luogo attivare la finestra sulla parte sinistra dello schermo ed attivare la vista X-Z posizionandosi in corrispondenza di Y=0 muovendosi con le frecce . Si riporta in Figura 15 la schermata ora descritta.

Figura 15 - Finestra di lavoro Si deve inoltre sincerarsi che sia attivato il comando Snap to Points and Grid Intersection cliccando il tasto parte bassa dello schermo a sinistra. o verificando che questo sia evidenziato nella

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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza B. Per inserire un elemento Frame si pu procedere in due modi distinti: congiungendo due punti della griglia oppure cliccando un ramo della griglia qualsiasi. La prima metodologia consiste nel cliccare il comando Draw>Draw Fame/Cable/Tendon Fame/Cable/Tendon oppure premere il tasto diretto Draw

che si trova nella parte sinistra dello schermo. La

seconda metodologia consiste nel cliccare il comando Draw>Quick Draw Fame/Cable/Tendon oppure premere il tasto diretto Quick Draw Fame/Cable/Tendon riportata in Figura 16. . In entrambi i casi comparir a video la finestra

Figura 16 - Finestra d'inserimento del generico elemento Si selezioni alla descrizione Section la sezione 30 X 50. Per inserire la generica trave si potr procedere o cliccando due nodi consecutivi oppure cliccando sul generico elemento di griglia a seconda che si utilizzi o . Le due

metodologie ora descritte sono illustrate in Figura 17. Cos come fatto per le travi si proceda per i pilastri cambiando la sezione alla descrizione Section ed impostando 35 X 65 o 65 X 35 a seconda dei casi. Alla fine dellinserimento di tutti gli elementi si ottiene una schermata identica a quella riportata in figura 18.

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Figura 17 - Finestra d'inserimento degli elementi frame

Figura 18 - Finestra alla fine dell'inserimento del primo telaio a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 18

Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza C. Gli elementi inseriti nel piano x=0 sono replicabili mediante il comando Edit>Replicate. Selezionando gli elementi che si vuole replicare e cliccando su questa opzione comparir la schermata riportata in Figura 19.

Figura 19 - Finestra che consente di replicare gli oggetti Scegliendo la finestra Linear si potr decidere il numero di volte (riquadro verde tratteggiato) che si vorr replicare lungo un allineamento (x,y,z) il gruppo degli elementi selezionati e la distanza a cui replicarli (riquadro rosso tratteggiato). Nel riquadro di descrizione dy sinserisca 4. Il risultato sar lo stesso telaio prima inserito replicato a 4 m lungo lasse y (nel piano X = 4m). Selezionando nuovamente il telaio nel piano X=0 e ripetendo le stesse operazioni ma inserendo questa volta alla voce dy 10 m si avr la replica del telaio a 10 m (piano X = 10m). D. Ponendosi sul piano Y-Z a X=0 sar possibile completare il modello inserendo le travi nellaltra direzione e quindi replicandole come fatto vedere al punto precedente.

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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza E. Dalla Figura 1 si evince che il pilastro centrale non orientato come gli altri quindi sar necessario attivare il piano X-Z corrispondente a Y=4m, cancellare il pilastro e reinserirlo con la sezione 65 X 35. Per visualizzare la correttezza del modello in termini di orientamento delle membrature si potr far comparire un modello tridimensionale cliccando sullopzione View>Set Display Option o sul comando diretto Set Display Option riportata in Figura 20. . Comaparir a video la schermata

Figura 20 - Finestra opzioni di visualizzazione Cliccando sullopzione Extrude View nellambito del men General si otterr la visualizzazione 3D del modello come riportato in Figura 21.

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Figura 21 - Finestra del modello 3D

2.4 STEP 3: INSERIMENTO DEL JOINT MASTER E DEI VINCOLI


In questo step si far vedere come inserire il nodo principale (Joint master) a ciascun impalcato. Inoltre sar mostrato come aggiungere i vincoli esterni (Restraints) e quelli interni (Costraint). A. Per inserire un joint master sar necessario inserire un nodo alla quota dei vari impalcati avente per coordinate quelle del baricentro delle masse. Nel caso in esame, considerando una distribuzione uniforme della massa sugli impalcati si far lipotesi che il baricentro delle masse corrisponda al baricentro geometrico della pianta di ciascun impalcato (nella fattispecie [x,y]=[9.5,5.0]). In primo luogo si attivi la vista nel piano X-Y corrispondente a Z=4m. quindi si clicchi lopzione Draw>Draw Special Joint oppure sul comando diretto Draw Special Joint a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 21 .

Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza Comparir a video un cursore con il quale inserire un nodo (joint) in una qualsiasi parte del piano. Dopo aver inserito il nodo in un punto qualsiasi del piano lo si selezioni e si clicchi il tasto destro del mouse. Comparir la finestra riportata in Figura 22.

Figura 22 - Finestra di modifica delle coordinate del joint master Nellambito della finestra Location (evidenziata con il riquadro rosso) si modifichino le coordinate x ed y ponendo per la prima il valore di 9,5 e per la seconda il valore di 5. Il nodo assumer le coordinate imposte al punto. Si ripeta la stessa operazione agli altri impalcati per ottenere il baricentro delle masse anche agli altri livelli. B. Per completare la modellazione meccanica sar necessario inserire i vincoli, sia quelli esterni sia quelli interni. Come vincoli esterni sinserisce il vincolo incastro a a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 22

Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza tutti i nodi di base. Per assegnare i vincoli incastro si dovranno selezionare tutti i nodi di base e quindi si dovr cliccare sullopzione Assign>Joint>Restraints Comparir a video la finestra riportata in Figura 23.

Figura 23 - Assegnazione dei vincoli esterni Si clicchi nella finestra il tasto evidenziato dal rettangolo rosso, ovvero si blocchino tutti e tre gli spostamenti (Translation) e tutte e tre le rotazioni (Rotation). Si clicchi dunque su OK per la definitiva assegnazione degli incastri. Come vincoli interni si dovranno assegnare i vincoli dimpalcato rigido. Per eseguire tale assegnazione si selezionino tutti i nodi del modello e si clicchi sullopzione Assign>Joint>Constraint. Comparir a video la finestra riportata in Figura 24.

Figura 24 - Finestra di definizione dei vincoli interni a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 23

Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza Nella casella Choose Constraint Type To Add (tipologia di vincolo interno da aggiungere riquadro verde) si scelga la tipologia di vincolo Diaphragm (impalcato rigido), quindi si clicchi sullopzione Add New Constraint Comparir a video la finestra riportata in Figura 25.

Figura 25 - Finestra di definizione del Diaphragm Nellambito della finestra ora riportata in automatico comparir selezionato lasse z, che lasse di riferimento per il vincolo di corpo infinitamente rigido piano qual limpalcato. Selezionando lopzione Assing a different selected Z level si avr il vantaggio di risparmiare tempo in quanto SAP assegner automaticamente i vincoli ai vari impalcati che si trovano alle diverse quote (diverse Z). Cliccando pi volte su OK fino a tornare alle finestre principali si avr il risultato desiderato. Alla fine di questi passi il modello sar completo in termini geometrici, in termini meccanici per materiali e vincoli.

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2.5 STEP 4: DEFINIZIONE ED ASSEGNAZIONE DI CARICHI E MASSE


In questo step si illustrer come si definiscono e come si assegnano carichi e masse. A. In primo luogo sar necessario definire con un nome i diversi carichi che si vogliono assegnare. Per fare ci si clicchi sul comando Define>Load Patterns Comparir a video la finestra riportata in Figura 26.

Figura 26 - Finestra di definizione dei singoli carichi Di default comparir la scritta DEAD, ovvero il peso proprio (peso morto) dei singoli elementi gi automaticamente computato. Al fine di uniformare tutto alla normativa vigente sar opportuno correggere il nome DEAD in G1. In particolare baster porsi nella finestra descritta da Load Pattern Name ed inserire la scritta G1 al posto della scritta DEAD, quindi si clicchi Modify Load Pattern e si otterr la modifica desiderata. Sar quindi necessario introdurre anche i casi semplici di carico G2 e Q. Per fare questo si ponga la scritta G2 nella casella Load Pattern Name mantenendo la descrizione Dead e ponendo 0 nella cella Self Weight Multiplier, in quanto in G2 non si vuole riconsiderare il peso proprio delle membrature. Per inserire Q si ponga la scritta Q nella casella Load Pattern Name

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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza cambiando la descrizione DEAD in Live nella cella Type e ponendo ancora una volta 0 nella cella Self Weight Multiplier. B. Per assegnare un carico ad una membratura, una volta definiti i casi semplici di carico, sar necessario cliccare sulla generica membratura e quindi cliccare lopzione Assign>Frame Loads>Distributed Comparir a video la schermata riportata in Figura 27.

Figura 27 - Finestra di definizione del carico distribuito Nella finestra appena illustrata sar possibile definire la tipologia di carico nella parte definita Load Pattern Name (evidenziata nel riquadro rosso) ed il valore del carico nella parte definita Uniform Load (evidenziata nel riquadro in blu). Si faccia attenzione allorientamento del carico (Direction) che per default ha il verso della forza di gravit (-Z Gravity) ed alle opzioni (Options) di aggiunta/rimpiazzo/eliminazione dei carichi assegnati.

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Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza Per assegnare una forza ad un nodo, in modo del tutto analogo, baster cliccare sullopzione Assign>Joint Loads>Forces Anche in questo caso comparir una finestra analoga a quella riportata in Figura 27 nella quale si potr definire la tipologia di carico, il valore della forza ed il suo orientamento nello spazio attraverso le componenti X, Y e Z. Sar inoltre possibili applicare delle coppie di forze delle quali si dovr definire il valore e la direzione del vettore momento. C. Per assegnare una massa ad un nodo si dovr selezionare lopzione Assign>Joint>Masses Comparir la finestra riportata nella Figura 28.

Figura 28 - Finestra di definizione della massa assegnata ai nodi Si dovranno inserire i valori di massa relativi ai due gradi di libert traslazionali X ed Y ed il grado di libert rotazionale attorno allasse 3. In questultimo caso non si dovr inserire la massa ma il momento dinerzia polare della massa. Ipotizzando a cura degli Ingg. R.De Risi (raffaele.derisi@unina.it) e Carmine Galasso Pagina 27

Universit degli Studi di Napoli Federico II Facolt di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria strutturale e Geotecnica Corso di Teoria e Progetto delle Costruzioni in C.A. Prof. ing. Edoardo Cosenza una massa di 1 t/m2 si avr una massa totale di 190t. Il momento dinerzia polare dato dalla relazione: Ip=m(Lx2+Ly2)/12 dove Lx ed Ly sono le dimensioni in pianta delledificio mentre m la massa calcolata precedentemente.

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