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Cannizzaro
A.S. 2015-2016
Corso sperimentale:
Grafica e Stampa 3D
Docente: L. Riondato
5A lezione.
CREAZIONE SOLIDI :
Quindi come visto nella lezione precedente, per creare dei Solidi in Rhino possiamo utilizzare:
a. Delle qualsiasi superfici disposte nello spazio con i bordi coincidenti (polisuperfici CHIUSE)
b. Le Primitive, cio gli oggetti solidi gi pronti (Cubo, Sfera, Cilindro, Cono, Toro ect. da cascata
Creazione solidi)
c. I processi di Estrusione e Rivoluzione, sia semplici che avanzati (estrusione lungo una curva,
rastremata, verso punto, Sweep 1 binario, Sweep 2 binari, rivoluzione su binario.)
Quindi per realizzare un modello si parte dallanalisi generale geometrica per verificare:
a. la possibilit di utilizzare le primitive
b. la presenza di eventuali SIMMETRIE, cos da lavorare su met oggetto per poi fare una copia
speculare
c. la possibilit di utilizzare i processi di Estrusione o rivoluzione
d. in ultima analisi leventualit di creare le singole superfici direttamente, in free form, per poi
procedere, per cos dire, allassemblaggio.
Le Booleane
Le operazioni booleane di Unione, Differenza ed Intersezione si possono utilizzare per la modifica di solidi.
Come esempio creiamo un cubo di lato 10,primo vertice in (0,0), secondo vertice in (10,10) altezza =10 e
posizioniamo nel vertice (10,10,10) un sfera di raggio 5, come da figura:
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5A lezione.
Per ottenere:
Cio dal cubo abbiamo sottratto la parte che si sovrapponeva alla sfera.
ESERCIZIO 1
Dallimmagine riprodurre in 3D il bicchierino da caff.
Diametro inferiore 40 mm, diametro superiore 58 mm, spessore 2
mm, spessore base 10 mm, altezza= 70 mm materiale vetro. Scritta
BUON caff, con immagine di chicchi di caff (vedere
applicazione di una immagine su una superficie)
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Docente: L. Riondato
5A lezione.
Il GCode un particolare formato di file con il quale il software di stampa trasferisce le informazioni alla
scheda elettronica; una specie di linguaggio macchina abbastanza complicato ma per fortuna non
dobbiamo scriverlo a mano!
Il GCode infatti viene generato automaticamente dal software di stampa mediante un processo che si
definisce di slicing (con il quale, appunto, per ogni strato in verticale, vengono definiti i microspostamenti
XY che consentiranno allestrusore di depositare la plastica nei punti giusti per ottenere il modello
desiderato). Nel nostro caso useremo Slicer3R incorporato nel software gratuito di stampa RepetierHost
scaricabile dal sito:
https://www.repetier.com/download-software/
viene richiesta una donazione ma scorrendo verso il basso a sinistra compare comunque il link a :
Download without donation (Scarica senza donare).
Il software di stampa deve quindi tradurre il file del modello, in formato STL o OBJ cio in formati basati su
mesh, creato con un qualsiasi programma (dal semplice Cad, anche gratuiti come FreeCad, ai pi avanzati
Rhino, 3DS,Cinema4D, Blender ect) in formato GCode comprensibile dalla scheda di controllo delle
stampanti 3D.
I modelli si possono creare, come facciamo noi, o semplicemente scaricare gi pronti da internet, come ad
esempio dal sito
https://www.thingiverse.com
La fase di conversione (esportazione) dal programma di disegno (Rhino o altri) in STL cruciale perch
prevede lapprossimazione di forme anche complesse con delle mesh, triangoli o quadrilateri saldati a
creare la forma esterna; importanti sono i parametri che vengono impostati in questa delicata fase, in
particolare la tolleranza (attenzione, per le forme complesse, alle dimensioni finali del file!!)
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Docente: L. Riondato
5A lezione.
Ovviamente il software di stampa (RepetierHost, nel nostro caso) deve rilevare, e possibilmente risolvere,
eventuali problemi presenti nel modello che potrebbero creare problemi nelle fase successiva di stampa
(vedere dopo i Problemi tipici del modello 3D per la stampa)
Quindi il processo generale di stampa 3D prevede le seguenti fasi:
WORKFLOW STAMPA 3D
Creazione del modello in
formato STL
(con qualsiasi software in
grado di esportare in tale
formato).
Attenzione ai parametri di
esportazione!
Attivazione del
collegamento tra software di
stampa e scheda della
stampante (Pulsante
Connetti in RepetierHost)
Impostazione, in base al
materiale e alla macchina,
dei parametri, tra cui
sicuramente la temperatura
di estrusione e velocita di
deposito (travel speed)
STAMPA
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5A lezione.
http://docs.mcneel.com/rhino/5/help/it-it/index.htm
Formato OBJ:
link:
http://docs.mcneel.com/rhino/5/help/it-it/fileio/wavefront_obj_import_export.htm
Il formato file OBJ un formato dati semplice contenente la descrizione di una geometria 3D e che
include solo la posizione di ciascun vertice, la posizione UV di ciascun vertice di coordinate per
texture, le normali e le facce che costituiscono ciascun poligono definito come lista di vertici e
vertici per texture. Di default, i vertici vengono memorizzati in senso antiorario, per cui la
dichiarazione esplicita delle normali non necessaria.
Formato STL:
link:
http://docs.mcneel.com/rhino/5/help/it-it/fileio/stereolithography_stl_import_export.htm
I file STL descrivono solo la geometria di superficie di un oggetto tridimensionale, senza alcuna
rappresentazione di colore, texture o altri attributi comuni ai modelli CAD. I file STL contengono
oggetti mesh poligonali. Gli oggetti mesh poligonali vengono importati in Rhino come oggetti mesh
poligonali. Essi non vengono convertiti in NURBS.
Studiare sul sito le varie opzioni di salvataggio, in particolare le problematiche relative alle mesh
( preferibile fare una copia del modello in Rhino e convertire la copia in mesh e quindi esportarlo
in STL, codice Binario).
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Docente: L. Riondato
5A lezione.
Rhino crea mesh triangolari e quadrangolari per l'esportazione in vari formati file. Se la mesh
generata a partire da un solido, essa sar chiusa.
Note
Le mesh create con il comando Mesh sono visibili e modificabili, e separate dagli oggetti NURBS
dai quali derivano.
Le mesh create con qualsiasi modalit di visualizzazione ombreggiata su superfici e polisuperfici
NURBS sono invisibili. Esse possono venir aggiornate dall'oggetto NURBS con il comando
RidisegnaOmbreggiatura ed estratte con il comando EstraiMeshDiRendering.
http://www.3dprintingcreative.it/le-principali-tecnologie/)
Oltre alla tecnologia a filamento fuso (FDM) esistono altre tecniche di stampa 3D, per ora meno diffuse,
come la SLS (Selective Laser Sintering), Sinterizzazione laser selettiva. La SLS fa uso di un laser per
sinterizzare (fondere) polveri termoplastiche, metalliche o silicee. La macchina stende strato dopo strato le
polveri su una tavola che si abbassa progressivamente.
La tecnologia 3DPrint molto simile alla SLS, basata su normali testine per la stampa inkjet che spruzzano
un liquido a base di colla, anzich inchiostro, su uno strato di materiale che pu essere composto da amido,
gesso o polvere ceramica. Anche in questo caso loggetto finale viene consolidato strato su strato. I pezzi
ottenuti possono essere colorati, ma sono poco resistenti e ruvidi. La materia prima poco costosa e non
tossica.
PolyJet, metodo avanzato di produzione additiva di propriet di Stratasys, consiste in testine simili a quelle
delle stampanti a getto dinchiostro che depositano fotopolimeri a base acrilica o fotopolimeri elastomerici su
strati sottilissimi che polimerizzano con luce UV. Le macchine stampano con strati da 16 micron e un livello
di precisione fino a 0,1 mm per superfici lisce, pareti sottili e geometrie complesse.
MJP, MultiJet Printing, una tecnologia additiva messa a punto nel 2006 da 3D System per i propri sistemi
appartenenti alla fascia professionale, quella mediana tra gli altri sistemi che la societ americana classifica
come personali e di produzione industriale. Il processo di stampa avviene per deposizione di strati di
plastiche acriliche fotosensibili e di materiali di supporto che vengono rimossi con un processo di fusione e
successivo lavaggio. La tecnologia di cambio fase con doppio materiale consente di produrre prototipi
caratterizzati da eccellente finitura e di elevata definizione, adatti anche per verifiche estetiche e prove
funzionali. I materiali impiegabili hanno buone resistenze alle alte temperature e sono robusti. I prodotti
ottenuti possono essere perforati, incollati, verniciati, metallizzati o cromati.
Stereolitografia. Infine lultima tecnologia per la stampa 3d che citiamo anche la prima tecnica di
prototipazione rapida ad essere stata introdotta sul mercato: la stereolitografia (SLA). Si basa sulla
polimerizzazione di una resina liquida per effetto di un laser che, focalizzato sul piano di lavoro mediante
sistemi ottici, provvede a costruire il prototipo strato su strato. La stereolitografia consente di produrre pezzi
con geometri complesse e con finiture di superficie migliori rispetto ad altri processi additivi. Non una
tecnologia che appartiene a un solo produttore e quindi relativamente competitiva rispetto ad altre
tecnologie per la stampa 3D. Per contro, i prototipi ottenuti sono pi delicati rispetto a quelli realizzati con
resine industriali e non sono adatti per collaudi funzionali. Il processo iniziale di polimerizzazione, che
avviene mediante raggi UV, prosegue inoltre con la normale luce del sole e nel tempo i pezzi diventano
fragili.
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Docente: L. Riondato
5A lezione.
ESERCIZIO 2
a. Creare la figura riportata nellimmagine, nel piano XY, con i seguenti dati:
I.
Circonferenza centro (0,0) raggio 20 mm
II.
Circonferenza centro (-7,9,0) raggio = 3
III.
Circonferenza centro (7,9,0) raggio = 3
IV.
Arco, centro (0,0,0), raggio = 11 angolo = 180 gradi
V.
Arco, centro (0,0,0), raggio = 14 angolo = 180 gradi
VI.
Raccordo Blend arco sui due estremi degli archi, come da figura.
VII.
Circonferenza centro = (0,20,0), raggio = 2
VIII.
Circonferenza centro = (0,20,0), raggio = 5
IX.
Rimozione parti interne come da figura
d. Esportare in formato STL, scegliere tolleranza: 0,005 e forma binaria, con nome file Smile.stl, sul
desktop.
e. Avviare RepetierHost e caricare il modello appena creato.
f.
NOTA PROGECAD:
Per creare loggetto Smile in Progecad, la figura
sul piano XY identica.
Per arrivare allestrusione il percorso
leggermente pi lungo!
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5A lezione.
Dobbiamo sottrarre dalla regione esterna le 4 interne; alla fine delloperazione rimarr solo la regione
esterna forata, come desiderato. Questa regione forata sar quindi pronta per lestrusione.
Dal Men:
DisegnaModellazioneEstrudi
Si estrude la regione della distanza
desiderata (es. 3mm) ed otteniamo
il solido SMILE, pronto per
lesportazione in STL.
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File Carica.
Docente: L. Riondato
5A lezione.
Nascosta)
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5A lezione.
Notare in basso lanalisi eseguita dal programma, con lobiettivo di rilevare eventuali problemi.
In questo caso ci comunica che loggetto . manifold, cio non sono stati rilevati problemi legati alla
geometria (vedi dispense della Lezione 6 sui problemi specifici per la stampa 3D).
Loggetto risulta essere gi centrato; potevamo comunque nella prima scheda a destra Posizione oggetto,
cliccare sul relativo comando per la centratura.
Ora per finire lesercizio, apriamo la seconda scheda Slicer e clicchiamo sul grande pulsante Slice con
Slice3r per avviare lo slicing e la generazione automatica del GCode.
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Docente: L. Riondato
5A lezione.
Verr visualizzata una barra, slider, di avanzamento processo, ed al termine, in basso, comparir la scritta
Exporting GCode e Done, ad indicare il completamento del processo.
Notare a destra i dati specifici del processo di stampa, in particolare il Tempo Stimato di Stampa (in questo
caso circa 10 minuti!) ed il Filamento necessario (430 mm, cio 43 cm).
A questo punto basterebbe, in caso di collegamento con la stampante 3D (realizzabile dal pulsante Connetti
in alto a sinistra, sotto il Men File, che, in condizioni normali deve essere cliccato PRIMA dello slicing e che
deve diventare verde) cliccare sul pulsante Stampa, nella scheda Anteprima stampa, aperta in automatico,
per avviare il processo di stampa 3D!
ma questo era solo un esercizio preparatorio!!
Ricapitolando abbiamo:
disegnato il modello 2D
in STL
caricato in Repetier
esportato
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5A lezione.
ESERCIZIO 3
g. Anello da rivoluzione 360 di sezione rettangolare, come da figura:
A
C
B
h. Disporre una serie circolare di perline di diametro 1 mm, h=1mm, negli spazi A e B.
i. Disporre serie circolare di perline diametro 3 mm, h=1 mm, nello spazio C.
j. Colorare di giallo oro il corpo anello, di grigio chiaro le perline, di colori a piacere le perle pi
grandi.
ESERCIZIO 4
Dallimmagine riportata, con le misure di base indicate, riprodurre lanello:
R interno= 8.5 mm, R esterno=10 mm, h= 1 mm (spessore), parte destra a forma di sinusoide (h sinusoide=
5 mm, spessore sinusoide= 1mm, punto centrale della sinusoide sul piano centrale (mezzeria) del corpo
anello).LOFT (?) dalla semicirconferenza spessorata alla sinusoide in verticale su XY. Serie di perline
diametro 1 mm , h 1 mm, lungo la parte ondulata.
20 mm
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5A lezione.
ESERCIZIO 5
Posacenere da rivoluzione su binario, con misure a piacere, spessore 15 mm.
ESERCIZIO 6
Porta fiori da rivoluzione semplice con misure a piacere, spessore 3 mm.
ESERCIZIO 7
Piatto portata da rivoluzione su binario, base ellittica, spessore 3 mm.
ESERCIZIO 8
a. Anello date tre sezioni semicirconferenze r1= 1.5 mm, R2= 2.5 mm, in vista XY, con buco di 45
parte superiore Piano XY, circonferenza R=8mm. Provare LOFT.
b. Saldare la parte interna e 2 mm di spessore per contenitore gemma
c. Nel buco gemma aderente parte sottostante, rettangolo interno piccolo esterno a livello con
struttura esterna anello; gemma forma esagonale che viene estrusa verso punto h=6mm.