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Ecotect v 5.20
Introduzione al software1
della
presentazione
del
progetto,
poi
viene
stranamente
dimenticato.2
1 Cfr. Iaschi Martina & Meloni Paola, tesi di laurea in progettazione architettonica Ambiente e Architettura sostenibile. Il
software Ecotect come strumento progettuale: un diving center nella Baia di Sistiana, a.a. 2003-04, relatore prof V.
Spigai, correlatore prof. L. Schibuola.
2
Cfr. Thomas Herzog nella traduzione di Beatrice Spinelli, Abbastanza sostenibile? Progetto per un ministero,
Larchitettura naturale, n18, 2003
la
progettazione
delledificio,
ancora
prima
che
esso
venga
generare
diagrammi
solari
per
limmediata
analisi
per
interpretare
i risultati
ed eventualmente
cambiare
alcuni
e,
quindi,
un
suggerimento
in
direzione
della
soluzione
pi
appropriata.
CAP. 1
Interfaccia utente
Main men;
Status Bar;
Control Panels;
Options Toolbar;
Drawing Canvas.
Shadows
dal
men
Display
o,
rappresentazione
del
per
tornare
alla
o si preme F9.
, Save
, Material properties
, Schedule editor
, Zone
).
Ad ogni clic tasto sinistro del mouse corrisponde uno spigolo della zona
che si sta creando.
Drawing
Canvas,
cio
nella
parte
dello
schermo
dedicata
alla
rappresentazione grafica.
Selection Information
Informazioni e caratteristiche delloggetto, nodo o zona selezionata.
Zone Management
Lista e caratteristiche delle zone che compongono il modello.
Material Assignment
Visualizza e consente di assegnare il Primary e lAlternate Material
alloggetto selezionato/i.
Shadow Settings
Permette di interagire e controllare la visualizzazione delle ombre sul
modello.
Analysis Grid
Permette di controllare la posizione, le caratteristiche ed il calcolo
dellAnalysis Grid.
Parametric Objects
Permette di controllare, posizionare e creare geometrie parametriche e
tetti inclinati.
Object Transformation
Permette di trasformare/muovere gli oggetti o nodi selezionati attraverso
informazioni numeriche.
Export Interface
Fornisce un veloce accesso alle opzioni di esportazione del modello verso
altri programmi scientifici settoriali.
Cliccando tasto destro su una qualsiasi icona appare la scritta Whats This?
che, selezionata, apre una descrizione sintetica della funzione del comando che
essa rappresenta.
CAP. 2
Concetti base
verso
altre
applicazioni
di
analisi
le
zone
non
devono
10
fig. 5
la
suddivisione
in zone
rispecchia la
suddivisione
in tipi di
elementi
11
controllo
Zone
Management
sulla
destra
della
finestra
principale
di
applicazione.
Una zona termica viene individuata da una piccola lettera rossa
affianco al
Come accennato in precedenza, una Thermal Zone deve identificare uno spazio
delimitato del modello che definisce un volume di aria chiuso ed omogeneo e,
come tale, esso deve essere completamente circoscritto da oggetti piani che
definiscono il suoi muri, pavimenti, soffitti o tetti.
Non ci sono restrizioni sul numero dei differenti tipi di superficie purch esso
sia completamente racchiuso su tutti i lati che ne definiscono il perimetro e
ladiacenza con altre zone.
Ecotect individua automaticamente la sovrapposizione tra le superfici di zone
adiacenti (fig. 6) attraverso il calcolo Inter-Zonal Adjacency ed assegna ad
esse il loro Alternate Material (fig. 7).
geometricamente
modificato,
senza
preoccuparsi
ogni
volta
di
12
barrata in
collezionata da
13
Zona arancio
Zona gialla
LOutside Zone rappresenta sempre una zona non termica, non ha volume
(cio il suo volume assunto infinito) e la sua temperatura presa
direttamente dalla temperatura a bulbo secco relativa al file dei dati climatici
della localit caricata nel modello.
14
con doppio-clic sul nome della zona che si vuole impostare come Current
nel pannello di controllo Zone Management o nellomonima finestra di
dialogo;
alla
impostare
come Current e
selezionando prima Zone e poi Make Selected Zone Current dal men
cos richiamato;
La Current Zone viene visualizzata in grassetto nel pannello di controllo Zone
Management (fig. 10) e nellomonima finestra di dialogo, nonch ricordata
nella barra Snap Settings della Options Toolbar (fig. 11).
fig. 10 elenco delle zone che costituiscono il modello con
evidenziata in grassetto la Current Zone
in
cui
vengono
immagazzinati
15
identificata come elemento del tipo Floor. Tale elemento sempre adiacente
allelemento del tipo Ceiling appartenente alla zona sottostante e ci viene
riconosciuto come corretto dal calcolo delle adiacenze.
16
CAP. 3
Oggetti e nodi
In Ecotect ci sono due modi per selezionare e manipolare gli oggetti: il primo
consiste nel selezionare un intero oggetto (fig. 12) e spostarlo o ruotarlo; il
secondo consiste nel selezionare uno o pi nodi delloggetto che si vuole
modificare (fig. 13) e spostarli, cos da modificare la geometria delloggetto
stesso.
fig. 13
i nodi selezionati
sono riconoscibili
poich sono
circoscritti da
quadrattini rossi.
Per selezionarne uno
cliccare tasto sinistro
del mouse quando il
puntatore assume la
forma di una freccina
fig. 12
loggetto
selezionato
riconoscibile poich
viene visualizzato
in grassetto.
E ora possibile
modificarlo sia
richiamando i
comandi attraverso
le apposite icone,
sia inserendo i
valori parametrici
delle trasformazioni
nel pannello di
controllo Object
Transformation
Per aggiungere un o
pi nodi alla
selezione tenere
contemporaneamente
premuto SHIFT
del
Information
pannello
ed
di
utilizzando
controllo
poi
le
Selection
freccine
17
Per uscire dalle selezioni basta cliccare in unarea vuota del modello, oppure
premere ESC.
Un oggetto selezionato immediatamente identificato in quanto, per default,
le linee che lo costituiscono vengono mostrate in grassetto.
Il
modo
in
cui
viene
individuata la selezione di
un oggetto pu comunque
essere
modificato,
scegliendo
opzioni
tra
di
le
varie
Selection
User
Preferences,
richiamata
dallicona
Preference
della Main
Toolbar,
sotto
la
voce
Modelling.
18
CAP. 4
Relazioni tra oggetti
Quando si disegna in Ecotect vengono stabilite delle relazioni tra gli elementi
costruttivi che compongono il modello, cos da semplificare sia il processo di
modellazione sia quello di strutturazione.
La relazione tra oggetti si crea principalmente in modo automatico in fase di
disegno, tuttavia essi possono anche essere legati o slegati manualmente con
gli appositi comandi Link
e Unlink objects
Tale relazione tra oggetti viene sfruttata essenzialmente per una questione di
convenienza e praticit in fase di modellazione.
Lunica relazione interna alloggetto che veramente importante, sia durante
la costruzione del modello, sia al fine di corrette routines di analisi, la
relazione Child-Panel utilizzata per linserimento di aperture in oggetti gi
creati. Tutti gli altri legami sono opzionali.
Le relazioni tra oggetti che vengono automaticamente stabilite allatto del
disegno sono essenzialmente due: Child-Panel ed Extruded Object.
Entrambe possono essere sciolte manualmente tuttavia una finestra, affinch
sia riconosciuta dal programma come un foro nel muro in cui localizzata,
deve assolutamente essere legata ad esso; in caso contrario, effettuato il
calcolo delle adiacenze, viene automaticamente visualizzato un messaggio di
avvertimento.
4.1. Child-Panel
Il Child-Panel un oggetto che rappresenta un
foro nellelemento padre cui appartiene, come
ad esempio una finestra in un muro; essa,
potendo
esistere
unicamente
allinterno
19
Extruded Objects
Quando si estrude un piano vengono creati, in
direzione del vettore di estrusione, dei piani
figli di quello di partenza.
Laltezza
di
estrusione,
dellelemento
di
configurazione
spaziale,
cio
chiusura
viene
laltezza
della
nuova
determinata
lelemento
origine,
cio
il
pavimento,
20
CAP. 5
Tipi di elementi
momento,
condizione
per
di
assicurarsi
che
la
nuova
21
Pur non essendoci regole assolute nelluso di particolari tipi di elementi per
determinate parti della costruzione, bisogna ricordare che ciascun tipo di
elemento provoca degli effetti su specifiche analisi.
E
importante
perci
concentrarsi
sullobiettivo
durante
il
processo
di
Per una corretta comprensione della funzione e del modo in cui ogni elemento
incide sui differenti tipi di analisi, si definiscono di seguito i principali tipi di
elementi utilizzati in un modello architettonico.
5.1. Void
E un elemento nullo: non ha massa, non ostacola il
passaggio di aria, completamente trasparente e
non proietta ombra.
La sua funzione quella di far capire al software
che
al
suo
posto
un
buco,
cio
nessun
Void
pu
essere
sia
un
elemento
5.2. Roof
Loggetto Roof definito come una superficie piana, esposta allesterno, che
rappresenta la chiusura superiore di un edificio (figg. 17-18). Esso pu essere
di qualsiasi forma ed inclinazione e, per default, la normale alla sua superficie
sempre rivolta verso lalto.
22
appartenenti
alla
stessa
zona
si
sovrappongono,
larea
di
sovrapposizione viene ignorata, cio essa non rappresenta una massa termica
extra della zona tetto.
fig. 19 i 2 Roofs appartengono alla stessa zona, tuttavia,
la superficie di sovrapposizione evidenziata in rosso non
viene calcolata come massa termica addizionale: come
se i due tetti fossero ununica geometria
23
5.3. Floor
Loggetto Floor definisce la chiusura inferiore di una zona.
Sommando larea di tutti i Floors che costituiscono un edificio, si ottiene la
superficie di base dellintera costruzione.
Se una zona termica non presenta alcun elemento Floor, il volume di essa
viene comunque calcolato, ma larea di base risulta nulla.
La normale alla superficie di un pavimento sempre rivolta verso il basso (cfr.
fig. 17).
5.4. Ceiling
Come loggetto Roof anche loggetto Ceiling definisce la chiusura superiore di
una zona (cfr. fig. 17).
Ceiling e Roof sono perci piuttosto intercambiabili, sia quando la superficie
esposta allesterno, sia quando non lo , cio nel caso di un solaio di interpiano
(fig. 20).
Lunica differenza che se due Ceilings si sovrappongono, a differenza dei
Roofs, durante il calcolo delle adiacenze viene visualizzato un messaggio di
errore (fig. 21).
Ceiling e Floor possono sovrapporsi, ma due soffitti sovrapposti sono segnalati
come un errore di modellazione.
La normale alla superficie di un soffitto sempre rivolta verso
fig. 20
2 zone una sopra
allaltra:
a) si evidenzia la
superficie
orizzontale di
chiusura della
zona sottostante
che rappresenta
lelemento
Ceiling
b) si evidenzia la
superficie
orizzontale di
chiusura della
zona soprastante
che rappresenta
lelemento Floor
lalto.
a)
b)
24
fig. 21 se le 2 superfici
orizzontali adiacenti sono
definite dallo stesso tipo di
elemento, ad esempio 2
Ceilings uno sullaltro, in
seguito al calcolo delle
adiacenze viene
automaticamente visualizzato
un messaggio di errore
5.5. Wall
Loggetto Wall rappresenta la principale struttura della costruzione e definisce
la chiusura verticale di una zona.
In una zona termica tutti i muri sono automaticamente testati per verificarne
lesposizione
verso
lesterno:
se
risultano
superfici
esposte,
cio
muri
5.6. Partition
Loggetto Partition definisce sempre una superficie
interna alla zona di appartenenza: non risulta
esposta allesterno perci per essa non viene
calcolata alcuna maschera di ombreggiamento.
Le partizioni interne contribuiscono ad aumentare
la massa termica di una zona e vengono usate per
rappresentare tramezze, colonne, mobili, ecc.
5.7. Window
Loggetto Window rappresenta un materiale trasparente inserito in un oggetto
padre pi grande.
25
5.8. Panel
Loggetto
opaca
di
superficie
Panel
rappresenta
materiale
pi grande
una
superficie
diverso
rispetto
che
contiene: ad
lo
alla
5.9. Door
Loggetto porta rappresenta la via di accesso/uscita ad una zona.
La porta viene inserita come oggetto figlio nel muro cui appartiene.
26
CAP. 6
Alcuni strumenti utili per il disegno
27
Tutti i nodi seguenti sono invece definiti tramite coordinate relative: i valori dX,
dY, dZ rappresentano le distanze secondo le direzioni X,Y,Z rispetto al nodo
precedente.
Il sistema di coordinate utilizzate pu essere sia cartesiano che polare ed
possibile passare da uno allaltro in qualsiasi momento semplicemente
cliccando lapposita icona a lato della Cursor Input Toolbar
premendo F12.
Linterfaccia grafica di Ecotect permette una chiara interazione tra luso della
tastiera, per inserire gli input, e il movimento del mouse nella Drawing Canvas:
ad ogni movimento del mouse corrisponde un aggiornamento del valore
corrispondente, visualizzato nei rispettivi boxes dX, dY, dZ della Cursor Input
Toolbar, in cui comunque sempre possibile digitare manualmente dimensioni
e distanze, spostandosi da uno allaltro utilizzando il tasto TAB.
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28
lassenza
di
spunto
indica
che
nessun
valore
stato
definito
: ci si pu muovere in qualsiasi
direzione/distanza. Solo nel caso in cui sia attivo qualche Snap, il
movimento limitato ad esso.
29
Gli Snaps possono essere attivati o tramite lapposita icona della Options
Toolbar
possibile
attivare/
disattivare
uno
o
pi
Snaps anche
durante
un
comando
30
e cos
31
CAP. 7
Lorigine
32
UCS
33
CAP. 8
Le principali operazioni di trasformazione
per
incrementi
successivi:
si
utilizzano
le
lettere
X,Y,Z
per
34
positiva.
Si possono spostare i nodi selezionati anche in direzione X,Y,Z negativa
tenendo premuto SHIFT quando si digitano le lettere X, Y, Z.
Ogni volta che si digita la lettera che definisce lo spostamento desiderato
lincremento risulta pari al valore impostato come Snap Distance
nellapposito box della Options Toolbar
(fig. 30a).
Lo spostamento pu essere quindi definito o con il mouse, con un clic
tasto sinistro nel punto destinazione (fig. 30b), o inserendo negli appositi
boxes della
Cursor
Input Toolbar
il valore
delle
coordinate
che
definiscono lo spostamento
35
Le
coordinate
sono
assolute
rispetto
al
punto
origine
della
trasformazione.
fig. 30
a)
b)
Input
Toolbar
il
valore
delle
coordinate
rX,
rY,
rZ
gradi,
del
punto
individuato
come
riferimento
della
rotazione
36
fig. 31
a)
b)
del
coefficiente
di
scala
sX,
(positivo
sY,
o
sZ
negativo
37
a)
fig. 32
b)
Il comando Move funziona tanto per un intero oggetto quanto per un singolo
nodo.
Non si pu muovere, ruotare, scalare un Child Object se non allinterno del
Parent Object che lo contienine.
Per uscire da tutti i comandi sopra elencati (Move, Rotate, Scale) bisogna
sempre premere ESC.
38
CAP. 9
Altri comandi utili in fase di modellazione
39
essere
molto
lungo:
in
questo
caso
si
possono
disattivare
40
diventa indipendente
dagli altri e
singolarmente
selezionabile ed editabile.
Questo comando lo si usa in genere per dividere gli oggetti che compongono
un tetto a falde/capanna (Pitched Roof Gable/Hip) che, per default, viene
creato come gruppo (fig. 34).
fig. 34 lelemento Roof viene automaticamente
generato come gruppo: tutti gli elementi che lo
compongono vengono selezionati insieme.
41
CAP. 10
Come importare CAD files
vetrate
trasparenti
e/o
riflettenti,
dei
dispositivi
di
ombreggiamento, ecc.
Non richiesta la suddivisione in zone, quindi possibile, per questo tipo
di analisi, importare anche un modello tridimensionale costruito in CAD.
42
fig. 35
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43
Sullo schermo ora visualizzata la finestra di dialogo File Conversion (fig. 36).
fig. 36 la scelta delle opzioni e
limpostazione corretta del fattore di
scala condizione necessaria e
sufficiente per una esatta e veloce
costruzione del modello
tridimensionale
Filename: viene creata ununica zona che prende il nome del file di
origine, indifferentemente dal numero di layers
presenti
in
esso:
tutti
gli
oggetti
vengono
44
Scale all objects by: si imposta la proporzione tra lunit di misura utilizzata nel
file di origine e lunit di misura di Ecotect che , per default, il millimetro.
Se per esempio il modello originario stato creato usando il metro come unit
di misura, il rapporto di scala dovr essere 1000.
Circle & arch increment: il valore digitato rappresenta lintervallo, in gradi, tra i
nodi che definiscono una linea curva.
Ecotect legge le linee curve come una successione di segmenti (spezzata)
perci, tanto pi piccolo questo valore, quanto pi morbida e continua risulta
la curva (fig. 37).
Se ad esempio per rappresentare un cerchio si imposta il valore di 10, esso
risulta costituito da 36 nodi e quindi da altrettanti segmenti; se invece si
imposta il valore di 36, lo stesso cerchio risulta costituito da 10 nodi.
La restituzione grafica ovviamente molto diversa.
fig. 37 restituzione grafica dello stesso
cerchio in base alla definizione del valore di
Circle & arch increment
45
46
secondo
la
geometria
importata,
cliccare
tasto
sinistro
47
negli appositi boxes i nuovi valori X,Y che definiscono la Grid Size (fig. 42).
48
Sullo schermo ora visualizzata la finestra di dialogo Load Geometry (fig. 43).
fig. 43 quando si importa un file .3ds viene
richiesto soltanto di impostare correttamente il
fattore di scala tra lunit di misura utilizzata nel
file di origine e quella di Ecotect (mm).
Nellesempio a lato il fattore di scala 1000, ci
vuol dire che il modello 3ds stato disegnato in
metri
Analogamente a quando si importa un file .dxf bisogna impostare nel box Scale
all Points By il rapporto di scala tra lunit di misura di origine e quella di
Ecotect, cio il millimetro. Nel box adiacente Base Units in File lasciare la
dicitura Dont Care. Quindi cliccare Load.
Il modello ora visualizzato nella Drawing Canvas.
49
per
riuscire
ad
intervenire
su
ciascun
elemento
questo
modo,
ad
esempio,
possibile
selezionare
il
pavimento,
separatamente dalle pareti e dal soffitto di una zona, e definirlo Element Floor
nel pannello di controllo Selection Information, cos da poter utilizzare lopzione
Show Floors in Plan durante lapplicazione Display Shadows (fig. 46).
Lutilit di importare in Ecotect modelli tridimensionali costruiti in altri
programmi sta nel poterli utilizzare per lanalisi solare (fig. 47).
Sono invece assolutamente sconsigliati per lanalisi termica: il calcolo del
volume e delle superfici esposte, come pure il calcolo delle adiacenze, non
vengono eseguiti correttamente.
50
51
Gli Snaps ad oggetto su questo tipo di file, che non vettoriale, non
funzionano:
Le dimensioni che lo determinano devono essere note poich, per una sua
corretta
esecuzione,
necessario
utilizzare
il
sistema
di
coordinate
cartesiane/polari.
Aperto un nuovo file di Ecotect si deve impostare dal men View la vista
bidimensionale Plan. Nella vista prospettica di default il modello .bmp
importato non viene visualizzato.
Si richiama allora la finestra di dialogo Model Settings tramite lomonima icona
della Main Toolbar e si seleziona la voce Bitmap (fig. 50).
Differentemente da quando si importa un file .dxf o .3ds, questa volta non si
deve specificare un rapporto di scala, bens si devono inserire negli appositi
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boxes due misure: Measured Distance e Real Distance ma, prima di inserirle,
bisogna caricare limmagine cliccando Load Bitmap.
fig. 50 per caricare un file bitmap in Ecotect
non basta impostare un fattore di scala, ma
sono necessarie alcune operazioni: caricare
limmagine; misurarne un segmento di
dimensione reale nota; richiamare la finestra di
dialogo Model Settings Grid e riempire con i
valori corretti gli appositi boxes.
Appena finito di utilizzare limmagine
bidimensionale per la costruzione del 3D
possibile decidere di non renderla visibile nella
Drawing Canvas eliminando lo spunto accanto
alla voce Show in Canvas
della Modelling
53
ancora
una
volta
sproporzionata
rispetto
alla
griglia:
bisogna
54
CAP. 11
Modellazione
Si
elencano
di
seguito
alcuni
comandi
molto
utilizzati
nella
fase
di
modellazione:
11.1. Zoom
Dalla View Toolbar si pu selezionare il comando:
-
Zoom window
Zoom to objects
Zoom to grid
11.2. Pan
Si pu spostare lintera configurazione muovendo il mouse tenendo premuto
tasto destro + CTRL o muovendo il mouse pigiando la rotellina.
Per modificare invece il punto di vista prospettico, ovvero girare lintero
modello, basta muovere il mouse tenendo premuto tasto destro.
55
punto di destinazione della nuova origine (fig. 53). Per fissarla come nuovo
punto di riferimento di coordinate (0,0,0) si seleziona il comando Reset world
origin dal pannello di controllo Object Transformation e si d lOK sulla finestra
What To Do? che viene automaticamente visualizzata sulla Drawing Canvas.
fig. 53 nellesempio
accanto lorigine
stata spostata in un
punto strategico per la
costruzione della
finestra
; viceversa per
56
fig. 54 dallelenco si
sceglie il tipo di
elemento che si vuole
vedere selezionato
nella Drawing Canvas.
Tutti gli elementi
appartenenti a quel
tipo, anche
appartenenti a zone
diverse, vengono
evidenziati nel disegno
User
Preferences
alla
voce
Modelling:
Default
zone
height
.
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57
; se invece si vuole
nome: ogni volta che si crea una nuova zona con lapposito comando
Zone, essa viene nominata, per default, con il numero corrispondente:
se, ad esempio, la zona disegnata la terza aggiunta al modello il suo
nome Zone 3, ma essa pu essere subito rinominata attraverso la
finestra di dialogo Rename Zone (fig. 57), che appare automaticamente
non appena la si disegna.
fig. 57 appena premuto ESC per chiudere lultimo lato di una zona, sulla Drawing
Canvas appare automaticamente la finestra di dialogo Rename Zone, che permette di
caratterizzare ogni zona disegnata con un nome appropriato, affinch sia poi facilmente
riconoscibile nellelenco di tutte le zone che costituiscono il modello
58
59
Thermal-Non Thermal: ogni volta che una nuova zona viene creata, per
default, essa viene catalogata come termica, cio viene riconosciuta dal
programma come uno spazio confinato su cui si possono effettuare
analisi termiche e/o acustiche; cliccando sulla lettera T, che appare cos
barrata, si rende la zona cui si riferisce non termica; in questo caso su di
essa non possono pi essere effettuati calcoli termici e/o acustici.
Loutside zone , per default, una zona non termica.
Si consiglia di collocare in zone non termiche tutti i dispositivi di
ombreggiamento e gli edifici di contesto, utili solo al fine dellanalisi
solare (figg. 59-60).
60
Sempre
dal
pannello
di
controllo
Zone
Management,
attraverso
il
quale
si
possono
eseguire
altre
61
fig. 63
informazione
relative ad una zona
selezionata
62
CAP. 12
Costruzione di un modello in Ecotect
La prima cosa da fare quando si apre un nuovo file di Ecotect quella di fissare
la localizzazione geografica in cui si colloca il progetto che si vuole analizzare.
Aperto
un
nuovo
file
.eco
si
seleziona
dal
men
Model
la
voce
numerose
carattere
informazioni
geografico,
climatico
di
e
temporale.
I dati visualizzati, ogni volta che si apre
un nuovo file, sono quelli impostati per
default, cio quelli relativi alla citt di
Perth in Australia.
63
64
65
66
cliccando tasto sinistro nei vertici della pianta di riferimento, nel caso di
un modello costruito a partire da una traccia importata.
Lultimo lato della zona non deve essere definito, per chiuderla basta premere
ESC.
67
Si ricorda che il valore del primo punto di inserimento deve essere riferito
allorigine, ovvero in coordinate assolute, tutti i successivi devono essere
immessi in coordinate relative rispetto al precedente.
Per completare il comando premere ESC.
fig. 68 come per disegnare le nuove
zone che costituiscono il modello
tridimensionale, anche per le
partizioni interne ci si aiuta con gli
Snaps, a partire dalle linee di
costruzione importate dal file di
origine
68
Si sottolinea che, ogni volta che si disegna una Partition, essa viene sempre
riconosciuta come appartenente alla Current Zone segnalata nella Options
Toolbar
69
Prima di ogni altra operazione assicurarsi che nessun elemento del modello sia
selezionato: cliccare tasto sinistro in uno spazio vuoto della Drawing Canvas o
scegliere la voce None dal me Select.
Posizionare lorigine in un punto noto strategico, cui riferire i valori delle
coordinate
cartesiane/polari
che
determinano
lelemento
da
inserire,
70
71
altezza delloggetto;
Horizontal width:
larghezza delloggetto;
Sill Height:
valori
inserire
delle
coordinate
rispetto
allorigine
cartesiane
(0,0,0)
da
sono
inserito
al
centro
del
72
73
fig. 76 inserimento di una porta tra 2 zone adiacenti: lelemento Door viene inserito
solo in una delle due pareti adiacenti: nellesempio sottostante la porta stata inserita
come Child Object della parete appartenente alla zona gialla
parete appartenente
alla zona gialla che
comprende la porta
parete appartenente
alla zona verde
adiacente alla parete
che comprende la
porta
caratteristiche
geometriche della
porta
caratteristiche
geometriche della
parete
appartenente alla
zona verde
74
Ridge Axis:
Eaves Depth:
Gutter Height:
Pitch (deg):
(fig. 78).
a)
75
b)
Il tetto cos creato una zona indipendente dalle altre e viene identificato nel
pannello di controllo Selection Information come Roof Zone.
Se si seleziona anche un solo piano che lo costituisce, esso viene selezionato
come gruppo: si necessita perci di separarlo in pi elementi utilizzando il
comando Ungroup della Additional Toolbar. In questo modo possibile, ad
esempio, selezionare solo la superficie di base, cos da poterle assegnare il
materiale opportuno (cfr. fig. 34).
Come verifica, dal pannello di controllo Selection Information, la base del tetto
deve risultare elemento di tipo Floor appartenente alla Roof Zone.
76
CAP. 13
Introduzione allAnalisi Solare
Overshadowing:
attraverso
lutilizzo
dei
diagrammi
solari
delle
77
Per caricare il corretto Weather Data File nel modello basta selezionare licona
Set current time and/or location
scegliere Date/Time/Location.
Visualizzata la finestra di dialogo Model Settings, alla voce Location possibile
caricare il file WEA desiderato semplicemente cliccando tasto sinistro del
mouse su Load Climate Data e scegliendo, tra tutte le localit elencate, quella
prescelta per il progetto da realizzare (cfr. pp. 63-64).
Caricato nel modello il nuovo file su cui vengono costruite tutte le funzioni di
analisi, risultano automaticamente aggiornate: Latitude, Longitude e Location
Time Zone (cfr. figg. 79-80).
Dalla stessa finestra di dialogo poi possibile intervenire manualmente su altri
fattori che le condizionano, quali:
-
Time/Date: ora, giorno e mese dellanno per cui si esegue una delle
funzioni di analisi sopra citate;
78
posizionare il cursore allinterno del box Time of day o Day of the month
e, selezionato il dato visualizzato, digitare rispettivamente il valore
dellora o del giorno per cui si vogliono ricalcolare le condizioni di
ombreggiamento;
intervenire col mouse direttamente sulle freccette a lato dei boxes della
Date-Time Toolbar
: il valore
79
CAP. 14
Analisi qualitativa
Shadow Colour
80
fig. 81
a)
Le ombre proiettate dagli
edifici che costituiscono il
modello sono visualizzate
con il colore di default.
Maggiore il numero degli
elementi, pi difficile
diventa la distinzione
dellombra proiettata da
ciascuno di essi.
Diventa allora utile
impostare per ogni singolo
oggetto il rispettivo
Shadow Colour.
a)
b)
Lombra proiettata da ogni
singola zona che
costituisce il modello
facilmente riconoscibile
b)
81
esternamente
necessario
passare
alla
al
proprio
vista
perimetro
bidimensionale
del
(fig.84).
Si rende inoltre possibile isolare la proiezione delle
ombre su una o pi superfici allinterno del modello,
semplicemente
selezionandola/e
definendola/e
82
Ombre e riflessioni sono due aspetti molto importanti nel disegno di una
costruzione, che non vanno assolutamente ignorati soprattutto in una fase
ancora concettuale del processo progettuale.
In Ecotect, le funzioni di rappresentazione delle
ombre
sono
molte
possono
essere
83
Daily
Sun
Path
nella
Drawing
Canvas
viene
84
Annual Sun Path: nella Drawing Canvas viene visualizzato, attorno agli
oggetti che costituiscono la composizione, il diagramma che definisce il
percorso annuale del sole (fig. 89); le linee continue rappresentano il
percorso del sole nei primi 6 mesi dellanno (Gennaio-Giugno), quelle
tratteggiate i secondi 6 mesi (Luglio-Dicembre). La configurazione di
ombreggiamento per una data posizione del sole sul diagramma visibile
nella Drawing Canvas solo se contemporaneamente attiva anche
lopzione Daily Sun Path
.
fig. 89 nello stesso
diagramma vengono
rappresentate le linee che
identificano il percorso
giornaliero del sole unitamente
agli analemmi che mostrano
quello annuale per la localit
geografica di riferimento.
85
opzione,
attivabile
solo
dopo
aver
impostato
la
vista
impostati
come
Shaded
risulta
riconoscibile
86
fig. 87
a) in questo esempio la
superficie rivolta a sud
impostata come Reflector.
Attivando la funzione Shadow
Display, ombre e riflessioni
vengono, per default, proiettate
contemporaneamente.
a)
87
b)
avvalersi
di
uno
strumento
che
permetta
di
isolare
leffetto
88
89
fig. 91
a) proiezione di ombre e
riflessioni sulle superfici impostate
come Shaded Surface
90
Anche lintensit del colore con cui vengono mostrate sia le ombre che la
proiezione della radiazione entrante in una stanza attraverso una superficie
vetrata sono funzione della trasparenza del materiale: nella finestra di dialogo
Material
Properties
un
elemento
con
Transparency=1
un
elemento
Come gi detto in precedenza, sia ombre che riflessioni sono, per default,
proiettate sul piano del terreno, tuttavia, possibile isolare una o pi superfici
Laurea Specialistica Architettura
a.a. 2005-2006
91
per studiarne leffetto solo su di esse. In questo caso risulta utile attivare
lopzione Reflection Obstructions
a)
b)
b) opzione
Reflection
Obstructions
attiva
c) opzione
Reflection
Obstructions
attiva
sullostacolo
impostato
come
Shaded
Surface
c)
a)
b)
92
In una prima fase di analisi solare ci sono altre opzioni, attivabili direttamente
dal pannello di controllo Shadow Settings, utili per una comprensione generale
del sistema di ombre e riflessioni generate allinterno del modello:
di
ombreggiamento,
unimmediata
verifica
elementi
sottostanti
Show
Shadow
Range
contemporaneamente,
per
consente
di
visualizzare
un
dagli
elementi
che
93
Show Projection
94
diventano
molto
utili
poich
forniscono,
in
ununica
95
96
Date Lines: delineano il percorso del sole nella volta celeste per un
determinato giorno dellanno. Nel diagramma vengono visualizzate 12 di
queste linee, cio il percorso del sole nel primo giorno di ogni mese
dellanno; poich il sole segue un andamento ciclico nel corso dellanno,
ovvero il moto simmetrico rispetto ai solstizi, i primi 6 mesi dellanno
solare (da gennaio a giugno) sono definiti da linee continue, mentre i
secondi 6 mesi (da luglio a dicembre) da linee tratteggiate.
Hour Lines: rappresentano la posizione del sole in una specifica ora del
giorno in un qualsiasi giorno dellanno. Nel diagramma le linee delle ore
97
da
linea
tratteggiata,
sempre
per
distinguere
chiaramente
lintersezione tra le Date Lines e le Hour Lines nei primi 6 mesi o nei
secondi 6 mesi dellanno.
selezionare il comando Calculate dal Main men e scegliere la voce SunPath Diagram;
98
della Additional
99
100
Shading
:
visualizzata la finestra di
dialogo Surface Shading,
cambiare
il
valore
di
Overshadowing
Accuracy, cio il numero
di punti campione appartenenti alla superficie selezionata per cui viene
effettuato il calcolo, nonch il valore di Azimuth e Altitude increment, cio
lincremento, in gradi, su cui costruita la matrice.
Se si seleziona un punto del modello e si richiama il Sun-Path Diagram
attraverso il men Calculate, le condizioni di ombreggiamento riferite ad esso e
Laurea Specialistica Architettura
a.a. 2005-2006
101
Allo stesso modo funziona per una superficie selezionata, a differenza del fatto
che, per essa, viene generata una maschera di ombreggiamento la quale si
concretizza in macchie che, a seconda del livello di accuratezza impostato per il
calcolo, vanno sfumando in modo pi o meno uniforme dal bianco al grigio
(figg. 108-109). Anche qui, spostandosi da una superficie allaltra del modello,
se
stato
precedentemente
effettuato
il
calcolo
delle
adiacenze,
102
fig. 109
a) maschera di ombreggiamento relativa alla
superficie selezionata in fig. 108, generata per
default in seguito al calcolo delle adiacenze
fig. 110 calcolo dellOvershadowing Mask per unaltra superficie selezionata nel modello
103
104
solare che la colpisce (Solar Stress Direct + Diffuse; Solar Stress Direct
Only; Solar Stress Diffuse Only) (fig. 112).
fig. 112 calcolo della potenza solare Direct + Diffuse per la superficie selezionata nella
Drawing Canvas
105
di
una
data
superficie.
Sfruttando
le
maschere
di
106
CAP. 15
Analisi quantitativa
107
Single Day
108
Average Daily
109
Total Monthly
che colpisce una specifica superficie del modello, ora per ora in
ogni mese dellanno. Il grafico che ne risulta molto simile a quello
dellAverage Daily Solar Radiation, con la differenza che viene
rappresentato il valore totale della radiazione solare incidente, per
ogni ora di tutti i giorni di ciascun mese dellanno (fig. 115).
Full Hourly
110
Per
modelli
molto
complessi
questa
opzione
di
analisi
pu
fig. 116 il grafico rispecchia gli stessi valori totali di quello di fig. 115,
tuttavia appare pi frastagliato, poich visualizza le variazioni
giornaliere della radiazione solare incidente sulla superficie selezionata
per
ogni
superficie
su
cui
eseguire
111
Alternative di calcolo:
-
Received
Available
Reflected
Shading
si
verifica
lombreggiamento
della
Climate Data
112
funzione
di
calcolo,
che
zone
termiche
del
della
Cumulative
Insolation,
immagazzinato
sotto
forma
di
attributi
aperto
selezionando
la
voce
Object
113
4 Si fa notare che pu succedere che il valore della radiazione solare incidente su un tetto piano sia nullo, cosa
impossibile salvo particolari condizioni al contorno per cui la superficie in oggetto sia completamente in ombra. Per
ovviare a questo problema, si suggerisce di modificare laltezza dellelemento considerato anche solo di una unit (cfr.
pag. 20), quindi effettuare il calcolo delle adiacenze e poi quello della Cumulative Insolation. A questo punto, il valore
atteso sul tetto dovrebbe essere aggiornato e risultare positivo, con vettore normale alla superficie uscente verso lalto.
114
Detailed
Shading:
spuntando
questa
opzione
vengono
ricalcolate
per
ogni
superficie,
una
volta
115
- Display
Colours:
tutte
le
superfici
esposte
del
modello
vengono
116
117
aprire il men a lato del Pri Material e dellAlt Material, scegliere Select
Material ed impostare il materiale Solar Collector sia per il primo che per
il secondo (fig. 123), quindi premere Ok5.
fig. 121 in seguito allanalisi
della Cumulative Insolation la
superficie pi adatta ad
ospitare i pannelli fotovoltaici
risulta quella selezionata
nellesempio affianco.
Il passaggio successivo quello
di attribuire alla superficie il
tipo di elemento che la
identifichi come pannello
fotolvoltaico (Solar Collector) e
il corrispondente materiale
5 Si d la possibilit di modificare le propriet termofisiche del materiale attraverso la finestra di dialogo Elements in
Current Model alla voce Properties. Per richiamare questa finestra, dopo avere impostato il Solar Collector come Pri e Alt
Material nel pannello di controllo Selection Information, selezionare la voce Properties dal men aperto con la freccia a
lato. Ora possibile intervenire direttamente sulle propriet elencate e, specificatamente, su Electrical Efficacy (%)
semplicemente selezionando il valore predefinito e digitando il nuovo; prima di chiudere la finestra di dialogo premere
Apply Changes.
Si ricorda di effettuare sempre un calcolo delle adiacenze a seguito di qualsiasi modifica apportata al modello.
118
fig. 124 finestra di dialogo in cui si definiscono i parametri per il calcolo della
produzione e del consumo delle risorse energetiche del modello.
Nellesempio sottostante: energia elettrica prodotta dal Solar Collector (cfr. fig.121)
119
per
copiate
ed
incollate
in
unaltra
applicazione
di
Windows.
120
CAP. 16
Dispositivi di ombreggiamento
questa
proiezione
direttamente
elementi
destinati
dispositivi
di
su
ad
quegli
essere
ombreggiamento:
di
vista
proiettate
corrispondono
da
infatti,
le
ogni
ombre
oggetto
perfettamente
al
121
Gli Snaps sono utili per il primo passaggio, ovvero per agganciarsi, ad
esempio, ai due nodi superiori di una finestra da ombreggiare, ma poi devono
essere disattivati per procedere pi facilmente allallineamento del dispositivo
con i due nodi inferiori (fig. 125).
fig. 125 esempio di come si pu disegnare un dispositivo di
ombreggiamento, rettangolare ottimizzato, utilizzando la vista View From
Sun Pos. Per disegnarlo si utilizza il comando Plan servendosi degli Snaps
solo per agganciarsi ai due vertici superiori della finestra, poi si consiglia
di disattivarli e di allinearsi a occhio ai vertici inferiori. Passare quindi
alla vista prospettica per verificare la validit della soluzione tracciata
selezionato
lelemento
che
si
vuole
122
Shading Device Calculation: dal men a tendina aperto alla voce Type of
Shading Device possibile scegliere il tipo, cio la forma, del dispositivo
di ombreggiamento che si vuole realizzare.
:
1. Rectangular Shade
dispositivo di ombreggiamento
rettangolare
orizzontale
:
la
forma
del
dispositivo
:
la
forma
del
dispositivo
123
4. Surrounding Shade
:
dispositivo di ombreggiamento
costituito
da
un
elemento
orizzontale,
inclinato
piacere
un
angolo
di
definirsi,
lato
a
da
e da due verticali a
dellelemento
che
deve
:
dispositivo di ombreggiamento
costituito
da
una
serie
di
nellintervallo
di
tempo prefissato.
quale
progettare
il
dispositivo
di
124
non
termiche,
onde
evitare
spiacevoli
125
di
dialogo
Design
Shading
Device
fanno
sempre
riferimento
allintervallo di tempo fissato in essa e non alla data visualizzata nella DateTime Toolbar della finestra principale di applicazione.
Toolbar,
il
primo
louvre
della
a
partire
126
127
originario,
passare
alla
sinistro
del
mouse,
premendo F3;
-
con
clic
tasto
sinistro
del
appaiono
bianchi
con
contorno rosso;
-
modificare
quindi
linclinazione
la
dimensione
dei
louvres
la
lettera
louvres
fig. 131 a)
rotazione verso
lalto: digitare la
lettera Z
b)
estensione:
digitare la
lettera Y
128
129
CAP. 17
OpenGL
finestra
OpenGL
semplice
di
dialogo
diventa
molto
ed
intuitivo
Display
Analysis.
Si forniscono di seguito solo alcune indicazioni di massima, cos da lasciare
spazio alla sperimentazione sulle numerose opzioni di visualizzazione ed
analisi.
Laurea Specialistica Architettura
a.a. 2005-2006
130
Views toolbar
Foreground/Background coluor
Surface/Outline Display:
opzioni
che
permettono
di
Sketch/Extend Outlines:
opzioni che consentono di caratterizzare il modello
dal punto di vista del disegno, come fosse uno
schizzo fatto a mano. In questo modo si d al
modello laspetto di un work in progress (fig. 134).
Fog Display:
effetto grafico utilizzato, in genere, per visualizzare
un planivolumetrico: il colore degli oggetti che non
sono in primo piano tende gradualmente al colore
dello sfondo, simulando cos il senso della distanza.
131
Section Plane:
trascinando
la
freccina
sullapposito
Sun-Path Display:
tra le possibilit di analisi elencate, lopzione Show
Sun-Path Data pu essere attivata solo se nella
finestra principale di applicazione sono gi state
calcolate le maschere di ombreggiamento (cfr. p.
100 e seguenti); il risultato, infatti, quello di
vedere rappresentate, direttamente sul modello
tridimensionale, le stesse informazioni visualizzate
sui diagrammi solari.
Shading Effects:
sezione di analisi che controlla gli effetti con cui
vengono
visualizzate
le
ombre
proiettate;
132
Shadows Display:
vengono elencate nuove opzioni di visualizzazione
per
lanalisi
qualitativa
delle
condizioni
di
Shadow Animation:
rappresenta, forse, la funzione di analisi in modalit
OpenGL di maggiore effetto. Permette infatti di
generare una animazione, che dimostra levoluzione
delle
condizioni
ventiquattro
ore
di
di
ombreggiamento
un
giorno
sulle
predeterminato
Si ricorda che conviene fissare la data e lora per cui si vogliono studiare le
condizioni di ombreggiamento direttamente negli appositi boxes della
finestra
di
applicazione
OpenGL:
le
nuove
impostazioni
vengono
133
Conclusioni
tema
della
progettazione
architettonica
in
modo
veramente
134