la

Tauromachia
prepalaziale protopalaziale neopalaziale
2700-2000 ac 2000-1700 ac 1700-1400 ac
case in legno o pietra grandi palazzi nuovi palazzi

invasioni scrittura lineare a scrittura lineare b

fioritura del commercio involuzione artistica

evoluzione artistica 1500: catastrofe

naturale e invasione
terremoto achea
prepalaziale protopalaziale neopalaziale
2700-2000 ac 2000-1700 ac 1700-1400 ac
case in legno o pietra grandi palazzi nuovi palazzi

invasioni scrittura lineare a scrittura lineare b

fioritura del commercio involuzione artistica

evoluzione artistica 1500: catastrofe

naturale e invasione
terremoto achea
prepalaziale protopalaziale neopalaziale
2700-2000 ac 2000-1700 ac 1700-1400 ac
case in legno o pietra grandi palazzi nuovi palazzi

invasioni scrittura lineare a scrittura lineare b

fioritura del commercio involuzione artistica

evoluzione artistica 1500: catastrofe

naturale e invasione
terremoto achea
 la

società

- distribuzione della ricchezza e uguaglianza sociale

- il palazzo come centro della vita politica, sociale e religiosa
- commercio di zafferano, olio, stagno, ceramica, oro e argento
- parlavano in eteocretese e scrivevano in lineare a o b
 la
religione

- politeisti che veneravano la grande MADRE e divinità naturali

- grande importanza all’oltretomba
- libagioni e sacrifici umani
 la
tauromachia

- “salto del toro”

- effettuata sia dagli uomini che dalle donne
- poteva essere un’iniziazione, una cerimonia religiosa o un
sacrificio umano
 l’importanza
del toro

- rappresenta la terra, l’armonia tra uomo e natura, la prosperità, la

caccia e la protezione di un dio
- venerato anche in mesopotamia (lamassu), in egitto (hathor) e in
etruria; ritenuto sacro dai greci e dai romani (la lustratio)
 affreschi policromi o statuette
d’avorio rinvenute principalmente
nel palazzo di cnosso.

la taurokathapsia
rappresentazione della
tauromachia nell’arte
 un
rhyton
Altre opere d’arte

le corna della consacrazione

le tazze auree di vafio
la
tauromachia
oggi

course landaise
jallikattu
grazie mille!

di chiara speronello, 3a dl