Roma nel 1919, principessa appartenente a uno dei rami della nobile e storica famiglia Caracciolo. Come altre nobili donne sue contemporanee scelse di lanciarsi nel mondo dell’Alta Moda, fondando nel 1947, in società con Barbara Angelini Desalles, l’Atelier Carosa. Giovanna Caracciolo fu presto lasciata da sola a continuare quest’attività.
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3 STILE E MODA ITALIANA Gli abiti Carosa erano caratterizzati da un certo gusto sartoriale francese, forse a causa della formazione culturale della principessa. In ogni caso la sartoria Carosa contribuì molto all’affermazione della moda italiana. Dopo la partecipazione alla prima sfilata nella residenza di Giorgini, iniziò a presentare le sue creazioni anche all’estero. AGGIUNGERE UN PIÈ DI PAGINA 4 AGGIUNGERE UN PIÈ DI PAGINA 5 ATELIER E STILISTI • Non conosceva l’arte del cucire, ma sapeva vestire. Dotata di un grande gusto, eccezionale talent scout (nel suo atelier sono passati Ibi Farkas, De Barentzen, Lancetti, Giambattista Vannozzi, Quirino Conti e Tarlazzi, il prediletto) seppe subito imporsi nel mondo della buona borghesia romana e dell’aristocrazia internazionale. Dalle finestre del suo atelier, in piazza di Spagna, indicando le cupole, esortava i suoi disegnatori a guardarle “per apprezzarne i volumi e le proporzioni” AGGIUNGERE UN PIÈ DI PAGINA 6 RAFFINATEZZA E SOFISTICATEZZA Carosa si distingue per il suo stile raffinato, caratterizzato da linee sofisticate ed elaborati accostamenti di colori, in perfetto accordo con il gusto della Caracciolo Giorgetti. Tra le sartorie italiane del periodo d’oro dell’Alta Moda era quella che più di ogni altra si avvicinava all’elegante gusto della moda francese, fatto di linee e raffinatezza estrema. La moda Carosa era una particolare rivisitazione, ricca di dettagli, dei grandi amori della Principessa Caracciolo: Balenciaga e il Barocco romano. In quegli anni il passaggio in Atelier era una tappa importante nella vita di una nobildonna, occorreva fidarsi e affidarsi alla propria sarta, al suo gusto e al suo “senso dell’occasione”, sbagliare abito significava compromettere la propria immagine in società; da Carosa era tutto più semplice, Giovanna Caracciolo Ginetti era una di loro.
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7 AGGIUNGERE UN PIÈ DI PAGINA 8 CHIUSURA MAISON E DECESSO
L’ascesa del prèt-a-porter, negli anni
Sessanta, decretò il passaggio del testimone da parte dell’Alta Moda e la Principessa Caracciolo si ritirò a mano a mano dalla scena, per chiudere definitivamente il suo prestigioso atelier nel 1974. Giovanna Caracciolo Ginetti, amareggiata per il panorama di cambiamento che aveva infranto il suo sogno, muore nel 1983.
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9 PRESENTAZIONE COLLEZIONE DI MODA DELLA MAISON CAROSA SUL TRENO SETTEBELLO
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10 AGGIUNGERE UN PIÈ DI PAGINA 11 ABITI E CARATTERISTICHE
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12 Fonti di ricerca: https://www.pasqualetarantinopiscitelli.com/2015/06/30/car osa-la-principessa-sarta-3/
Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola. Parte quinta. S. E. Il Governatore del Polo Nord: Nelle 5 o 6 parti del Mondo ed in tutti i paesi visitati e non visitati da Giulio Verne