della comunicazione le implicature convenzionali Che cos’è l’implicatura convenzionale (attraverso risorse linguistiche)
• es. 1. Giovanni è • es. 2 Luisa è bella, ma è
proprio testardo. Che intelligente vuoi farci, è sardo… • • • Implicazione di senso • implicazione di senso comune: comune: • “Spesso la bellezza non • “I sardi sono testardi” si accompagna a intelli- • genza” • Principio di cooperazione implicature conversazionali
Sono le proposizioni che, in un determinato
contesto, possono essere comunicate senza essere dette in modo esplicito, senza fare riferimento a convenzioni sociali. Implicature conversazionali • Es. 1. • Es. 2 • • (Gianni De Michelis) Hai • A. «Andiamo al mai pensato di iscriverti cinema?» al Partito socialista? • B. «Sono stanca» • (Massimo Cacciari) No, grazie, sono ricco di famiglia • Domanda: andranno al cinema? • Cosa ha voluto dire Cacciari? • Perché sì/no? Massime conversazionali “sponde” socialmente condivise della comunicazione interpersonale massime di quantità massime di qualità
• dà un contributo tanto • non affermare ciò che
informativo quanto credi essere falso effettivamente richiesto • non affermare ciò di cui • non dare un contributo non hai prove adeguate più informativo di quanto • effettivamente richiesto • (Se non ammetto questo • (Se mi chiedi se ho principio non posso pranzato, non ti attendi una neanche chiederti che ore spiegazione di 5 minuti) sono…) Le altre due massime massima di relazione massime di modo (sii perspicuo)
• sii pertinente • evita di esprimerti con
oscurità • evita di essere ambiguo • (Se ti chiedo se i musei sono • sii breve aperti la risposta «Bisogna • sii ordinato vedere se Alemanno prende nell’esposizione la pala» può apparire non • pertinente) Che succede quando si violano le massime? • viol. Max A • viol. Max C • • • Pippo: “Ti piace il corso • Tizio: “Sai se Gianni e di diritto?” Laura stanno insieme?” • Paola: “È un corso di • Caio: “Hai visto che diritto” bella giornata?” • Cosa ha voluto dire • Cosa ha voluto dire Paola? Caio? • Conclusione provvisoria • Le massime funzionano • Per giocare il gioco delle anche quando vengono massime è necessario violate mettere in funzione • Il loro potere • Il principio di carità: comunicativo sta nel quel che è stato detto gioco fra la massima e deve avere un senso le possibili implicature • L’inferenza logica: se… sollecitate dal contesto allora La teoria della pertinenza (Sperber e Wilson 1986, 1995, 2004)
• Principio Comunicativo • il parlante produce un
di Pertinenza indizio di ciò che • In generale: intende ed il • La comunicazione, destinatario inferisce il secondo il modello senso inteso dal inferenziale, è parlante a partire da produzione ed quell'indizio e dal interpretazione di contesto. indizi. Un esempio pratico • Es. Tu e io siamo al bar – ho offerto uno stimolo e voglio pagare io. ostensivo; e tu Senza dire nulla, e senza – dato lo stimolo e la minima esitazione, mi – dato il contesto (siamo al dirigo alla cassa. Cosa bar e abbiamo appena consumato) succede in termini di – inferisci che voglio comunicazione? pagare io. • Come si è comportato il ricevente?
• Secondo i teorici della • Nel processare gli effetti
pertinenza, nel corso cognitivi, segui il percorso della comprensione che minimizza lo sforzo: verbale il ricevente usa controlla le ipotesi una procedura guidata da interpretative (del un principio comunicativo proferimento del del tipo illustrato nella comunicatore) in ordine colonna di destra d'accessibilità; • Fermati quando le tue aspettative di pertinenza sono soddisfatte. Uno scenario alternativo • Supponiamo invece che • Come cambierebbe il io non mi sia diretto percorso di verso la cassa e abbia comprensione del • i) detto “Ah sì dobbiamo ricevente? pagare” • Ne inferirebbe che è • ii) guardato la cassa invitato a pagare lui/lei senza muovermi Principio Comunicativo di Pertinenza:
• In sostanza, utilizzando uno • Ogni proferimento (ogni atto
stimolo ostensivo, il di comunicazione ostensivo – comunicatore sollecita nei suoi inferenziale) comunica la destinatari l'aspettativa che presunzione della propria quello stimolo sia pertinenza ottimale sufficientemente pertinente da essere trattato. L'uso di uno • Si presenta cioè come stimolo ostensivo, quale un sufficiente affinché il ricevente enunciato, un gesto o altro, intenda nella maniera attesa genera aspettative di l’indizio offertogli dal mittente pertinenza sufficienti a guidare l'ascoltatore al voler dire del parlante. Queste • Ciò non significa peraltro che considerazioni sono la comunicazione vada sintetizzate nel principio di necessariamente a buon fine pertinenza Più analiticamente…. • La pertinenza ottimale dello • Un esempio applicativo stimolo ostensivo è ciò che un • 1. Paola chiede a Franca: “Credi destinatario di un proferimento che Gianni verrà alla festa in può attendersi dal comunicatore, discoteca?” data la definizione di pertinenza • 2. Franca risponde: “Gianni è un in termini di sforzo ed effetti orso!” cognitivi. Più precisamente, uno stimolo ostensivo è ottimamente • Cosa farà Gianni? pertinente se e solo se: • …………………………………………………… • a) È abbastanza pertinente da …………………………………………………… meritare di essere processato; • b) È il più pertinente, • Perché abbiamo risposto così? compatibilmente con le capacità • …………………………………………………… e le preferenze del comunicatore …………………………………………………… (è quello che genera il maggior …………………………………………………… numero di effetti con il minor sforzo). Applichiamo lo schema di lavoro della pertinenza: • Alla domanda 1. Franca risponde con un • Nella sua mente, l'enunciato di enunciato 2. che è • un atto di comunicazione ostensivo – Franca darà luogo a varie possibili inferenziale implicazioni: • nel senso che, intendendo rispondere a 1., 1. Gianni è riservato. • comunica la presunzione della propria 2. Gianni è pigro. pertinenza ottimale • 3. Gianni è solitario. • Franca ipotizza – cioè – che l’enunciato 2. 4. Gianni non ama uscite di soddisfi le seguenti condizioni: • gruppo (a cena, in discoteca o • a) È abbastanza pertinente da meritare di altrove). essere processato (=analizzato alla ricerca di 5. Gianni è ghiotto di miele. una pertinenza); • b) È il più pertinente, compatibilmente con le 6. Gianni ha la pelliccia. capacità e le preferenze del comunicatore (è 7. Gianni è un mammifero di quello che genera il maggior numero di effetti con il minor sforzo). grandi dimensioni della • Come si comporta adesso Paola? famiglia degli Ursidi. 8. ………………………….. Come Paola fa lavorare l’inferenza Guidata da aspettative di pertinenza, Paola, considerando queste possibilità in ordine d'accessibilità, giunge all'interpretazione 4), un'interpretazione metaforica, e qui si ferma. Non esamina ulteriori implicazioni possibili 5) – 7). Segue la via del minimo sforzo e si arresta quando gli sforzi d'elaborazione sono compensati dagli effetti ottenuti, avendo soddisfatto le proprie aspettative di pertinenza.