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Analisi della conversazione

Un innovatore: PAUL GRICE (1913-1988)

fare luce sulle componenti cognitive “nascoste”


della comunicazione
le implicature convenzionali
Che cos’è l’implicatura convenzionale
(attraverso risorse linguistiche)

• es. 1. Giovanni è • es. 2 Luisa è bella, ma è


proprio testardo. Che intelligente
vuoi farci, è sardo… •
• • Implicazione di senso
• implicazione di senso comune:
comune: • “Spesso la bellezza non
• “I sardi sono testardi” si accompagna a intelli-
• genza”

Principio di cooperazione 
implicature conversazionali

Sono le proposizioni che, in un determinato


contesto, possono essere comunicate senza
essere dette in modo esplicito, senza fare
riferimento a convenzioni sociali.
Implicature conversazionali
• Es. 1. • Es. 2
• • (Gianni De Michelis) Hai
• A. «Andiamo al mai pensato di iscriverti
cinema?» al Partito socialista?
• B. «Sono stanca» • (Massimo Cacciari) No,
grazie, sono ricco di
famiglia
• Domanda: andranno al
cinema? • Cosa ha voluto dire
Cacciari?
• Perché sì/no?
Massime conversazionali
“sponde” socialmente condivise della comunicazione
interpersonale
massime di quantità massime di qualità

•  dà un contributo tanto •  non affermare ciò che


informativo quanto credi essere falso
effettivamente richiesto •  non affermare ciò di cui
•  non dare un contributo non hai prove adeguate
più informativo di quanto •
effettivamente richiesto • (Se non ammetto questo
• (Se mi chiedi se ho principio non posso
pranzato, non ti attendi una neanche chiederti che ore
spiegazione di 5 minuti) sono…)
Le altre due massime
massima di relazione massime di modo (sii perspicuo)

•  sii pertinente •  evita di esprimerti con


oscurità
•  evita di essere ambiguo
• (Se ti chiedo se i musei sono •  sii breve
aperti la risposta «Bisogna •  sii ordinato
vedere se Alemanno prende nell’esposizione
la pala» può apparire non •
pertinente)
Che succede quando si violano le
massime?
• viol. Max A • viol. Max C
• •
• Pippo: “Ti piace il corso • Tizio: “Sai se Gianni e
di diritto?” Laura stanno insieme?”
• Paola: “È un corso di • Caio: “Hai visto che
diritto” bella giornata?”
• Cosa ha voluto dire • Cosa ha voluto dire
Paola? Caio?

Conclusione provvisoria
• Le massime funzionano • Per giocare il gioco delle
anche quando vengono massime è necessario
violate mettere in funzione
• Il loro potere • Il principio di carità:
comunicativo sta nel quel che è stato detto
gioco fra la massima e deve avere un senso
le possibili implicature • L’inferenza logica: se…
sollecitate dal contesto allora
La teoria della pertinenza
(Sperber e Wilson 1986, 1995, 2004)

• Principio Comunicativo • il parlante produce un


di Pertinenza indizio di ciò che
• In generale: intende ed il
• La comunicazione, destinatario inferisce il
secondo il modello senso inteso dal
inferenziale, è parlante a partire da
produzione ed quell'indizio e dal
interpretazione di contesto.
indizi.
Un esempio pratico
• Es. Tu e io siamo al bar – ho offerto uno stimolo
e voglio pagare io. ostensivo; e tu
Senza dire nulla, e senza – dato lo stimolo e
la minima esitazione, mi – dato il contesto (siamo al
dirigo alla cassa. Cosa bar e abbiamo appena
consumato)
succede in termini di
– inferisci che voglio
comunicazione? pagare io.

Come si è comportato il ricevente?

• Secondo i teorici della • Nel processare gli effetti


pertinenza, nel corso cognitivi, segui il percorso
della comprensione che minimizza lo sforzo:
verbale il ricevente usa controlla le ipotesi
una procedura guidata da interpretative (del
un principio comunicativo proferimento del
del tipo illustrato nella comunicatore) in ordine
colonna di destra d'accessibilità;
• Fermati quando le tue
aspettative di pertinenza
sono soddisfatte.
Uno scenario alternativo
• Supponiamo invece che • Come cambierebbe il
io non mi sia diretto percorso di
verso la cassa e abbia comprensione del
• i) detto “Ah sì dobbiamo ricevente?
pagare” • Ne inferirebbe che è
• ii) guardato la cassa invitato a pagare lui/lei
senza muovermi
Principio Comunicativo di Pertinenza:

• In sostanza, utilizzando uno • Ogni proferimento (ogni atto


stimolo ostensivo, il di comunicazione ostensivo –
comunicatore sollecita nei suoi inferenziale) comunica la
destinatari l'aspettativa che presunzione della propria
quello stimolo sia pertinenza ottimale
sufficientemente pertinente
da essere trattato. L'uso di uno • Si presenta cioè come
stimolo ostensivo, quale un sufficiente affinché il ricevente
enunciato, un gesto o altro, intenda nella maniera attesa
genera aspettative di l’indizio offertogli dal mittente
pertinenza sufficienti a guidare
l'ascoltatore al voler dire del
parlante. Queste • Ciò non significa peraltro che
considerazioni sono la comunicazione vada
sintetizzate nel principio di necessariamente a buon fine
pertinenza
Più analiticamente….
• La pertinenza ottimale dello • Un esempio applicativo
stimolo ostensivo è ciò che un • 1. Paola chiede a Franca: “Credi
destinatario di un proferimento che Gianni verrà alla festa in
può attendersi dal comunicatore, discoteca?”
data la definizione di pertinenza • 2. Franca risponde: “Gianni è un
in termini di sforzo ed effetti orso!”
cognitivi. Più precisamente, uno
stimolo ostensivo è ottimamente • Cosa farà Gianni?
pertinente se e solo se: • ……………………………………………………
• a) È abbastanza pertinente da ……………………………………………………
meritare di essere processato;
• b) È il più pertinente, • Perché abbiamo risposto così?
compatibilmente con le capacità • ……………………………………………………
e le preferenze del comunicatore ……………………………………………………
(è quello che genera il maggior ……………………………………………………
numero di effetti con il minor
sforzo).
Applichiamo lo schema di lavoro della
pertinenza:
• Alla domanda 1. Franca risponde con un • Nella sua mente, l'enunciato di
enunciato 2. che è
• un atto di comunicazione ostensivo –
Franca darà luogo a varie possibili
inferenziale implicazioni:
• nel senso che, intendendo rispondere a 1., 1. Gianni è riservato.
• comunica la presunzione della propria 2. Gianni è pigro.
pertinenza ottimale
• 3. Gianni è solitario.
• Franca ipotizza – cioè – che l’enunciato 2. 4. Gianni non ama uscite di
soddisfi le seguenti condizioni:

gruppo (a cena, in discoteca o
• a) È abbastanza pertinente da meritare di altrove).
essere processato (=analizzato alla ricerca di 5. Gianni è ghiotto di miele.
una pertinenza);
• b) È il più pertinente, compatibilmente con le 6. Gianni ha la pelliccia.
capacità e le preferenze del comunicatore (è 7. Gianni è un mammifero di
quello che genera il maggior numero di
effetti con il minor sforzo). grandi dimensioni della
• Come si comporta adesso Paola? famiglia degli Ursidi.
8. …………………………..
Come Paola fa lavorare
l’inferenza
Guidata da aspettative di pertinenza, Paola, considerando queste
possibilità in ordine d'accessibilità, giunge all'interpretazione 4),
un'interpretazione metaforica, e qui si ferma. Non esamina ulteriori
implicazioni possibili 5) – 7). Segue la via del minimo sforzo e si arresta
quando gli sforzi d'elaborazione sono compensati dagli effetti ottenuti,
avendo soddisfatto le proprie aspettative di pertinenza.

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