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Sommario

Fate attenzione a dove prendete le informazioni 2


Le responsabilità spaventano la moltitudine 2
Nulla è impossibile 4
Siamo idonei per qualsiasi opportunità 5
Obesità culturale 7

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Fate attenzione a dove prendete le informazioni
Viviamo in una società dove l'informazione viene idolatrata → tutto ruota intorno all'informazione.
Oggigiorno tutta la tecnologia ci inonda di informazioni.

L'informazione → aleatoria.
A seconda di dove noi acquisiamo l'informazione ci vengono passati dei riferimenti diversi.
Veniamo indotti a conclusioni diverse a seconda dell'origine dell'informazione.
Non esiste un’informazione pulita (se mai esistita).

Il nostro pensiero non può essere una verità assoluta ma la semplice conseguenza dei dati che ci siamo
procurati e che abbiamo acquisito.
Nella vita non è neanche importante quello che sappiamo. → È spesso causa di resistenza alla nostra
consapevolezza.

Qualsiasi conoscenza noi si abbia oggi, nei secoli si dimostra sempre fragile, incompleta. Informazioni
che si conoscevano 50-100 anni fa oggi sono totalmente obsoleti se non addirittura inadeguate.

L’unica via per poter vivere l’armonia della vita è la semplice consapevolezza di essere parte armonica
del tutto (ciò che ci circonda).
Le persone che vivono di logica sono inevitabilmente attaccate alla materia, devono capire e
toccare. Sono persone destinate a faticare di più per raggiungere i propri obiettivi.
Questo perché dispongono di poche energie dal momento che vivono in un mondo di resistenze fatica
e quindi dissipano le loro energie in questo contesto.
Al contrario le persone capaci di elevarsi mentalmente al di sopra della semplice materia, tengono a
raggiungere i loro obiettivi con molto meno sforzo. E spesso anche più rapidamente degli altri che
hanno la logica, le dinamiche e le informazioni ecc.
Perché queste persone del secondo gruppo sono persone che vivono in assenza di resistenze e quindi di
dispersione di energia. → Energia che viene canalizzata.

Le responsabilità spaventano la moltitudine


6 mesi di attività ti danno la laurea sulla vita. → perché ti rendi conto delle cose più assurde che non
penseresti mai.

Col passare del tempo il campione di persone a cui ognuno di noi si espone se sei in
produzione/attività è sempre maggiore.
Il vero problema della società e quindi sociale → la natura della moltitudine.
Moltitudine = la maggior parte della popolazione.
È nella natura della moltitudine un generico approccio alla vita → si confonde i desideri con gli
obiettivi.
Tutti noi abbiamo dei desideri (sogni nel cassetto) e solo un gruppo ristretto di persone (che avete
intorno) vivono invece di obiettivi.
Pensiero della moltitudine: “a me piacerebbe tanto.”

Oggigiorno scusare qualsiasi cosa con la parola ignoranza è sempre più difficile, perché con internet la
conoscenza è a disposizione di tutti. Quindi rimanere ignoranti è impossibile, basta che tu attizzi un
po' di curiosità su qualsiasi cosa.
Quindi la gente che è ignorante esprime il libero arbitrio di tenersi ingnorante.

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La maggior parte della gente vive nei desideri solo perché probabilmente hanno paura di vivere delle
responsabilità di un obiettivo.
Finché vivi di desideri → la cosa che tu voi è consegnata al fato. Speri che la vita ti dia quelle cose
che tu desideri.

Questa vita è fantastica solo finché dormi, man mano che passano gli anni sarai costretto a svegliarti.
E scopri che i tuoi sogni sono degli incubi. E cominci con le scuse per giustificarti di quello che non
hai raggiunto.

(Manifestare desiderio → In obiettivo)


Un obbiettivo è specifico – ha una scadenza naturale.
Cominciare a trasformare i desideri in obiettivi nella propria vita crea un disagio, perché sei da solo
allo specchio della vita.
Ti devi prefissare la specificità di quello che cerchi e la scadenza.
Tu sei responsabile che entro tot tempo tu devi realizzare quella cosa.
Quando sei dentro questo modello non te la puoi più cantare e suonare e sai quanto stai progredendo.

La gente però non vuole essere al comando della propria vita perché comporta troppo stress.
 Es. dipendete → dipende da qualcun altro.
Ci sono altri modelli più appaganti nella vita perché nessuno si è mai arricchito con lo stipendio. Gli
utili / profitti, sono infinitamente meglio di uno stipendio. Lo stipendio tende per natura ad essere
fisso.
Così non rischi ma stai vendendo la tua vita.
Ti si richiede solo di essere lì per una fascia di tempo e di non fare scemate. Ciò però non ti dà
vibrazioni.
La gente che vibra è gente che ha un’emozione, che sta facendo cose, che sbaglia e sotto continuo
stress.
Tutto questo però la gente non lo vuole.

Non puoi essere un imprenditore con le testa di un impiegato.


Ecco perché molta gente non passa da attività impiegatizia alle sfide dell’imprenditore. Perché
l’imprenditore si alza alla mattina e si deve inventare il suo mese, però è in questo che la possibilità
dell’imprenditore di avere profitti e utili.
Gli utili non hanno limite.
 Quanto più tu dai un servizio al mercato (servizio richiesto e voluto) → quanto più il tuo
fatturato va crescendo.
 Quanto più fatturato cresce, quanto maggiore i tuoi utili.

Nel momento in cui avete un desiderio → comincia a quantificarlo immediatamente:


- Che cosa implica per arrivare a quel desiderio?
- In che direzione bisogna andare? ecc.

Alla fine si riduce ad una sfida con noi stessi per vedere se abbiamo le competenze per passare al
prossimo livello e continuare così. Però la gente mediocre guarda a questi come degli arrivisti,
ambiziosi.
Si chiama semplicemente Autostima.
- “Ok, fino a qua sono riuscito ad arrivare.
Che cosa c’è dopo e dove altro posso arrivare?

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Dove posso ancora espandermi come competenze.”
La risposta: in qualunque settore ti puoi espandere.

Quando tu paghi tanto qualcosa, dentro di te c’è un’emozione che ti dice: “intanto c’è l’ho fatta”.
Perché ti dà piacere e mi permette una vita che non mi potevo sognare.

Consegnando i nostri sogni al fato → sei figlio di un cervello minore → che ha fatto scelte minori →
che vivrà una vita minore.
Se fai come fanno tutti otterrai quello che ottengono tutti.
Se fai diversamente otterrai diverso (che sia meglio o peggio).
Il problema della gente è che vuole quelle cose là che richiedono cose specifiche però agendo come
tutti gli altri.

Non esiste giusto o sbagliato, ma prima o poi → finiamo ad ottenere quello per cui ci siamo adoperati.
Non quello che volevi.
Se tu hai un obiettivo tutto il tuo modo di pensare e di muoverti ti proietta verso quella direzione, poi
ci stà che tu non vada a parare proprio dove pensavi ma comunque hai già fatto il grande salto rispetto
a dove eri prima.

I dati italiani dicevano che il 19% dei ricchi sono ereditari e 81% sono di prima generazione e se lo
sono costruiti da niente.

Nulla è impossibile
La vita è un’opportunità illimitata.
La fuori ogni cosa è a disposizione di chiunque se lo vada a prendere → costi quel che costi.
Non ci sono preconcetti.

- “Basta diventare la persona che serve per ottenere quello che vuoi.”
Pensateci, ogni obiettivo nella vita ha una persona specifica, un profilo specifico.
 Es. Gli agonisti hanno un profilo specifico – “vincono tutto, non vedono l’ora di tornare a casa
ad allenarsi ancora”.
Un agonista ricerca sempre il meglio di sè stesso anche quando apporta i risultati migliori sul
territorio.
Questa è la testa di chiunque abbia un’alta autostima, che ti porta a dire “non sono soddisfatto”, anche
se hai vinto la medaglia d’oro alle olimpiadi.
Un agonista fa quello che c’è da fare. Punto.
Tutte le scuse che la gente normale ha, i campioni non se le possono neanche permettere.

Le persone che hanno un orientamento di testa vincente non sono in gara con gli altri.
Che cosa vuol dire fai più di me?
Abbiamo formazione diversa, regresso diverso, cultura diversa?
Siamo persone totalmente diverse gli uni dagli altri. Che senso ha confrontarmi io e te.
Supera te stesso → La variabile è la tua prestazione (a quel punto). Non c’è più qualcuno da sfidare.

Qualsiasi cosa è disponibile per chi si rimbocca le maniche e se lo va a prendere → costi quel che
costi, non al risparmio.

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Invece la gente è lì che patteggia con la vita: “No cerchiamo di quantificare”.
NO → così ti freghi. C’è un prezzo, identificalo e poi paga questo prezzo.
Pensa: “perché non io? Perché non ora?”
Quelle cose che tu hai in testa e che non osi neanche pensare, perché ti sembrano troppo in là. Non
sono troppo in là. Probabilmente richiedono un cammino più lungo.

Se pacchiamo la mente, emerge che forse sappiamo che per raggiungere ciò che vogliamo richiede
decisioni e azioni specifiche per ottenerlo. Che però non siamo disposti a fare.
Tutti cercano di fare meno sforzo possibile.
Poi rimani frustrato perché gli altri ce la fanno. Forse perché gli altri non stanno affrontando la propria
vita con il tuo atteggiamento.

Non c’è niente di giusto o sbagliato, ma devi diventare quanto meno coerente con le tue azioni.
Se tu non hai voglia di pagare il prezzo per una certa cosa, il discorso è:
- “tranquillizzati, che anche se non ti va bene quella cosa, è perché non ci tenevi!”
Perché se ci tieni, paghi il prezzo.
Se ci tieni davvero tiri fuori il mordente, la grinta, la continuità, l’ambizione. Questi sono i motori che
mancano alle persone per progredire e andare al livello successivo. E alla prima delusione la gente
molla.
La verità → la fortuna aiuta gli audaci e chi non molla.

Siamo idonei per qualsiasi opportunità


Come fare quando la mia mente mi dice che forse non sono adatto alla mia attività?
Quesito che capita di frequente e vale per tutti noi, se proviamo a capire il tipo di quesito che ci
poniamo da soli.
- “Ma io sono capace per questa attività?”
La risposta è determinata dalla nostra ambizione, dalla nostra voglia di metterci in gioco → voglia di
riuscirci.
Quando il gioco diventa buono.
Anziché metterti in una situazione di auto-sabotaggio:
- “anche questo tiro non mi è riuscito.”
tu ti approcci con una mentalità di ambizione (con la voglia di arrivare là) “costi quel che costi” → io
ci arriverò!
La tua attenzione mentre intraprendi qualcosa è così forte nel voler capire perché le cose non ti stanno
funzionando che quello che prima vivevi come un fallimento, diventa un approccio estremante più
raffinato. Perché ti trovi in una situazione dove tu ragioni sul tuo sbaglio:
- “che cos’è che ho sbagliato” → domanda pregiati di un’agonista e di un campione in qualsiasi
cosa e aspetto della vita.
Questo approccio ti tiene vivo, pro-attivo – e viene definito processo di apprendimento.
Quindi quando una persona è mossa da un’ambizione (costi quel che costi) questa posizione ti
mette in una condizione dove non stai più sbagliando ma semplicemente imparando e diventa tutto più
intrigante, coinvolgente e non hai neanche più le frustrazioni del “non ci riesco”.
Se hai deciso che vuoi diventare bravo in quella materia per qualsiasi tuo motivo, la tua attenzione
deve essere nel “che cosa devo correggere? Come si fa?” → il lavoro diventa affascinante.
Tutto il contrario dell’approccio ignorante → approccio di chi ignora e non capisce, però lo ripete.

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Lo stato d’animo quando ci si trova a questionarci è perché c’è dentro di noi in qualche modo un
abbandono al progetto e dell’obiettivo → ambizione.
- “Ma sarà per me?”
 Certo che è per te, perché che sia per te o che non sia per te sei tu a deciderlo. Non è nelle stelle o
nel fato.
Poi ci sono persone che sono un pochino avvantaggiate perché sono portate verso qualcosa.
Ma la storia dell’essere umano è la storia di tanti successi hanno origine da quelle persone che
avevano tutto avverso.
 Es. pensa al migrante che parte dal suo paese anche in maniera illegale è va all’avventura → a
chiamare a sé la visione che aveva della vita per sè stesso. E non nascondersi dietro le scuse e
vivere di miserie intellettuale.

Non lasciate mai che il dubbio vi correda → Perché è auto-sabotaggio.


Qualunque cosa vogliate intraprendere Certo che ce la puoi fare, non esiste una ragione per cui tu non
ce la possa fare.
Se riflettete con serenità, ricordate che la vita è abbondanza, che lo si voglia o no.
La vita non ha pregiudizi: qualsiasi meta o cosa tu abbia in testa, la vita non ha fatto quella meta e
quell’obiettivo per quelli là, ma per chiunque è desideroso di arrivarci.
Se l’obiettivo è in cima e tu resti più in basso → semplicemente non è il tuo obiettivo.
Per raggiungere quell’obiettivo ti devi sbattere per fare la tua scalata, come hanno fatto tutte le persone
di successo, eccetto quel gruppo di persone che non hanno dovuto sbattersi perché sono quelli
fortunati.

Ricordate sempre → siamo noi a limitarci nella vita.


Sassi e piante si trovano dove si trovano e almeno che qualcuno non vada a spostarli, lì rimarranno. Tu
invece ti puoi spostare non sei una pianta.

Tutto è possibile a coloro che sono disposti a pagare il prezzo del successo.
Solo che le persone normali guardano al successo degli altri come ad una botta di fortuna.
Invito a leggere le biografie di persone di successo in qualunque parte del mondo e in qualsiasi settore.
Gente che è diventata veramente famosa a livello mondiale per una certa prestazione e scoprirete che
spesso le dinamiche dietro queste persone sono spesso frequenti.
Basta impararle ed applicarle. Seconda parte più difficile.
Infatti c’è un ristretto numero di persone intente ad acquisire dati e un numero ancora più ristretto
ad applicare le cose che imparano.
Siate parte del secondo gruppo.
Acquisite → applicate.
Altrimenti rischiate di diventare dei tuttologi affetti da obesità culturale, ma che si trasforma in una
vita amara.
Perché quello che sò e quello che applico sono cose completamente diverse.
La vita è reattiva: la vita non mi darà mai per quello che so → mi dà solo per quello che applico.

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Obesità culturale
Chiamata anche cupidigia dell’informazione e qual è il pericolo.
Sempre più gente bramosa di informazioni.
Siccome il tempo scorre ti rendi conto che quella persona stà acquisendo un sacco di informazioni ma
il progresso tangibile nella loro vita non è evidente.
Sincerati che la tua pseudo crescita personale ti dia dei risultati tangibili perché altrimenti ti stai
ubriacando come moltissima gente di tutte le informazioni presenti sul mercato (libri, videocorsi,
audiocorsi ecc).
Se la finalità di tutta quest’informazione non si manifesta → è semplice capire che c’è qualcosa che
non sta funzionando.
L’elemento principe: prima di procedere al libro 2 o 3 di qualsiasi cosa ti interessi, sincerati di aver
acquisito quello che ti è piaciuto del libro 1.
Ma quello che avviene è che la gente si eccita e si entusiasma così tanto da un’esperienza culturale
che segue o legge, che vuole subito divorare il contenuto successivo.
La vita di un individuo non migliora per le cose che sà, migliora per le cose che applica.
Se noi siamo così eccitati da questa nuova esperienza o altro e vogliamo andare nella fase 2 e 3 non
rimane niente nella nostra vita di questo.
Ma rimane solo l’effetto dell’obesità culturale.
Ossia hai percezione di te stesso che è alta perché credi di sapere tutto quello che hai seguito (corsi,
libri ecc.), però a guardarti la tua vita si sviluppa ad un livello nettamente inferiore.
Quindi un gap fra la tua percezione di te stesso e la tua vita reale.

Non ti serve acquisire altro se prima non hai metabolizzato, applicato e fatto tuo quello che ti è
piaciuto tanto di quella prima esperienza culturale.
Prova a considerare come potrebbe essere la tua vita se applicassi di più le cose che già sai!
Perché questo nella norma non sta accadendo.

 Es. Quando alla fine della lettura del libro non hai a fianco un quaderno di appunti dove hai
preso le tue cose e hai congelato, fatto tuo qualcosa su cui dovrai sviluppare le tue riflessioni e
fare dei compiti e farne diventare delle tue abitudini.
Fin tanto che non fai questo, alla fine del libro hai una percezione e una sensazione bellissima di quel
libro → emozione che ti porta ad acquistare il secondo volume. Senza però aver prima metabolizzato
le informazioni del primo libro.

Siamo una società che vuole tutto e tutto velocemente, però nella tua vita le cose che desideri non
stanno accadendo in maniera veloce.
Per cui c’è qualcosa da capire, non ha importanza che tu voglia come tutti le cose veloci-rapide
“voglio subito guadagnare questi soldi, questo e altro”.
Probabilmente molti dei tuoi desideri hanno già diversi anni e sei ancora qua.
Per cui questa mancanza di progressione tra dove credi di essere e dove ti senti di appartenere, ma
dove invece effettivamente la tua vita è attualmente (livello basso) → questa differenza la devi
colmare.
E non è certo colmandola prendendo ancora più informazione.
Per colmarla devi semplicemente scendere umilmente, raccogliere la tua vita nel punto in cui si trova e
cominciare a costruire mattone dopo mattone in questa vita, non la tua percezione di te stesso.
Cominciare ad edificare questa vita, scelta per scelta e conquista per conquista.
Questa cosa non è mai veloce – nella vita di tutti i giorni.

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Questa gente con questa voglia di acquisire più informazioni → non sta andando da nessuna parte, si
sta soltanto ubriacando di sè stessa.
Che tu possa verificare con il trascorrere del tempo (mesi → non anni), delle progressioni
tangibili nella tua vita.
Fammi toccare con mano l’evoluzione della tua vita – che cos’hai di diverso dall’anno scorso.
Non ha importanza che cosa sia → scegli ma sincerati di aver conquistato e alzato il tuo standard di
vita.
Lo standard di vita non è esclusivamente il mondo materiale.
Però si deve vedere qual è il tuo progresso.
Si pragmatico e vedere con occhi puliti dov’è la tua vita e saper accettare che ti sei fatto un’idea di
Te che non è coerente. Tu sei ancora in basso.
Vedrai che quando riuscirai a portare su la tua vita, non puoi essere rimasto al livello base ma
progredirai.
Se la tua evoluzione non si manifesta in maniera tangibile FERMATI!

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