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Coaching School

COME CREARE
SUCCESSO
NELLA TUA VITA

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Copyright 2018 by Claudio Belotti

 INDICE

• La mia esperienza al tuo servizio

• Gli errori che abbiamo fatto tutti parlando di successo
• Come riconosci il successo?
• 7 domande per riconoscere il successo nella vita
• 5 cose da non fare (e se le stai facendo smetti subito)
• 5 cose da fare per portare il successo nella tua vita
• Biografia

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 LA MIA ESPERIENZA AL TUO SERVIZIO

Qualche settimana fa stavo mettendo a dormire le mie figlie; oramai quella più
grande non vuole più che le racconti delle storie prima di addormentarsi, preferisce
la lettura ed è bello che stia crescendo e sviluppando il proprio gusto letterario.
La piccola invece è ancora affezionata ai miei racconti; avere dei figli è una sfida
costante alle proprie convinzioni perché non hanno sovrastrutture di pensiero e
sono aperti alle possibilità e alla vita in una maniera sincera e meravigliosa. E se
sei capace di cogliere questa sfida i tuoi figli ti possono offrire l’occasione di
crescere nuovamente da zero, abbracciando il loro pensiero, guardando la vita con
occhi differenti e ascoltando in maniera diversa le storie che conosci a memoria.

Oltretutto raccontando storie della buonanotte, inventate al momento, si esercita

quel muscolo creativo che allena la capacità di creare una narrazione all’interno
della quale l’unica realtà valida è la tua. Così le chiedo cosa vuole che le racconti e
lei mi dà o un titolo o due personaggi. Quella sera però, invece di una storia
inventata, mi chiede di raccontarle la mia vita in breve. Ecco, un consiglio sempre

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valido che mi sento di dare a chi ha meno anni di me è questo: fai esperienze nella
tua vita, vivi bei momenti, realizza ricordi dei quali sarai orgoglioso e grato.
Un giorno potresti aver voglia di parlare della tua vita o qualcuno potrebbe chiederti
di raccontarla e potrai farlo con la gioia di chi ha voluto davvero ciò che ha fatto.

Inizio a raccontarle qualche aneddoto sulla mia vita e a rivivere quei momenti che
hanno segnato la mia esistenza e le mie scelte, la mia crescita e tutto il lavoro e la
gioia che mi ha portato dove sono. Alla fine del racconto noto che mia figlia ha la
testa appoggiata sul cuscino e mi guarda con interesse e un’ammirazione che mi
riempie di orgoglio, ha il volto illuminato in parte dalla fioca luce della abat-jour e un
punto interrogativo appena dietro il suo sguardo - in vero un po’ nascosto - che
emerge con sempre maggior chiarezza e ho il sentore che mi stia per porre una
domanda, mi fermo allora dal raccontare e la guardo; senza attendere altri inviti lei
mi chiede:
“Papi, hai dei rimpianti?”

Mi si gela il sangue, una domanda difficile alla quale voglio rispondere con
sincerità: “Ne ho uno: aver pensato che la nonna Caterina quando si è ammalata
fosse meno grave di quello che fosse in realtà e aver creduto che ce l’avrebbe fatta
e che avremmo avuto ancora tempo per stare insieme.
In quel periodo quando seppe di aver un tumore, pensai che sarebbe stato bello
farle fare un viaggio - lei amava il deserto o meglio la sua idea di deserto ma non lo
aveva mai visto - e avrei voluto portarla ma non l’ho fatto. Vittima del mio ottimismo
ho aspettato a proporglielo e un giorno è stato troppo tardi, non c’era più nulla da
fare e ci lasciava, senza il suo affetto e la sua intelligenza e con questo rimpianto di
non aver saputo cogliere il tempo.”

Carolina mi guarda con dolcezza e domanda ancora: “E sei soddisfatto dell’uomo

che sei diventato?” Sono grato di averle potuto rispondere con un “Sì” sicuro.

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 GLI ERRORI CHE ABBIAMO FATTO TUTTI
PARLANDO DI SUCCESSO

Quello che io credo fermamente è che le persone facciano sostanzialmente due

errori nella propria vita: il primo è quello di abbandonare i loro sogni, i loro obiettivi
e a un certo punto adattarti alla situazione: “Volevo fare filosofia ma i miei mi hanno
obbligato a fare legge o economia e commercio e adesso faccio un lavoro che non
mi piace!”. Oppure: “Ho sposato una persona con la quale non mi trovo bene e non
faccio nulla per cambiare la situazione”.
Non sto dicendo di separarti! Anche solo provare a trovare una soluzione, cercare il
giusto canale di comunicazione con l’altra persona per poter esprimere al meglio il
valore della coppia, può essere utile.

Il secondo errore è seguire obiettivi, sogni e ambizioni che avevi in passato e una
volta raggiunti ti accorgi che in realtà non era ciò che volevi perché sei cambiato o
perché sei cresciuto.

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Il successo - in qualunque ambito: familiare, sportivo, professionale - senza
soddisfazione e crescita è il massimo del fallimento. Magari a vent’anni avevi degli
obiettivi, a quaranta li raggiungi ma non sono più quelli i tuoi veri sogni e goal e li
hai raggiunti senza averne fissati altri. Non avendoli mai aggiornati vai avanti con
un sistema di valori, convinzioni e un set di obiettivi antiquato. Oppure più
semplicemente scopri che non erano i tuoi obiettivi! Erano desideri e obiettivi
ereditati dalla società, dalla famiglia, dal contesto culturale ecc.

Se mi conosci e sai come la penso, saprai certamente che non sono dell’idea di
mandare tutto a quel paese da un giorno all’altro per inseguire i propri sogni,
desideri o obiettivi.

Vivi la vita come vuoi tu, ma se hai preso degli impegni con delle persone devi farlo
in modo educato e rispettoso delle persone e delle promesse che hai fatto, in modo
ecologico; se sei un genitore hai delle responsabilità nei confronti dei tuoi figli e se
decidi di partire perché il tuo grande sogno è aprire una piadineria in Tailandia,
forse è il caso che valuti l’ecologia di questa decisione, perché prendere una
decisione che genera sofferenza in altre persone non è una scelta sostenibile, per
sé e per gli altri.

Il concetto di fondo deve essere sempre quello della respons-abilità, la capacità

cioè di dare delle risposte. La capacità di dare risposte è una caratteristica comune
a ogni persona di successo.

Non bisogna diventare egocentrati e lasciare che gli altri si arrangino: è cruciale il
fattore tempo e come mi ha insegnato Anthony Robbins:

“È importante pensare per conseguenze”.

Le mie azioni di oggi cosa comportano domani? Richard Bandler, co-fondatore

della PNL dice: “Se le persone potessero anticipare cosa succede dopo l’effetto
della droga, nessuno inizierebbe a drogarsi”.

Ma lo stesso esempio si potrebbe estende anche a chi beve troppo o a chi mangia
troppi dolci. Quando si pensa per conseguenze è più facile decidere perché si
intravede il risultato della propria decisione e si può comprendere davvero il senso

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della parola successo - come lo intendo io - cioè il participio passato di succedere:
il successo è la capacità che hai di fare succedere ciò che scegli per la tua vita.

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 COME RICONOSCI IL SUCCESSO?

Chi ha successo vero, quello con soddisfazione personale, fa due cose: pensa per
conseguenze ed è più consapevole di ciò che vuole - dei propri desideri - e proprio
per questo chi desidera ottenere successo vero fa prima di tutto un lavoro interiore,
per me imprescindibile, come quello che si fa nel seminario Extraordinary Me o con
un buon Coach, per capire cosa è importante, quali sono i propri valori e il proprio
scopo. Solo in un secondo momento fa una lista degli obiettivi e delle azioni da
fare.

Il primo passo per raggiungere il successo è migliorare la qualità della propria vita.
Meglio ancora: migliorare la percezione della qualità della propria vita. Per farlo è
necessario migliorare le domande che ci poniamo ogni giorno per aumentare la
consapevolezza che ciò che abbiamo è più di quello che pensiamo e molto più di
quello che la maggior parte della popolazione mondiale ha oggi o ha avuto nelle
epoche passate.

Non è un modo di accontentarsi! Nulla ti impedisce di desiderare di più e

apprezzare allo stesso tempo ciò che hai: la vera differenza la fa la percentuale

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dell’impegno che metti nelle due cose. Passare il 100% del tuo tempo a desiderare
di meglio senza apprezzare ciò che hai ti mette a grande distanza dalla condizione
basilare per il successo.

Infatti se pensi che il successo significhi guadagnare un sacco di soldi e derivi da

cose materiali, sei fuori strada. Comprare una nuova macchina, ad esempio,
potrebbe stuzzicare la tua fantasia per un giorno o due, ma è un piacere
temporaneo. Ne vorrai una nuova dopo un po’ o vorrai un’altra cosa, un orologio,
un gioiello, delle scarpe, una borsa.
Il vero successo viene dalla qualità delle tue relazioni e dalle emozioni che
sperimenti ogni giorno. Se vuoi sapere se hai successo nella tua vita, puoi farlo
ponendoti quelle domande migliori a cui accennavo prima. Se lo fai ogni giorno,
rispondendo affermativamente ti garantisco che proverai una sensazione di
orgoglio e gratitudine enorme e avrai la consapevolezza del tuo successo,
attraverso la soddisfazione.

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 7 DOMANDE PER RICONOSCERE
IL SUCCESSO NELLA VITA

1. Ho fatto in modo che coloro che amo si sentano amati?

2. Mi sono preso cura di me per essere in salute, in forma e riposato?
3. Ho aggiornato i miei obiettivi perché siano sempre attuali?
4. Ho agito pensando alle conseguenze delle mie azioni?
5. Ho aiutato qualcuno che ne aveva bisogno?
6. Ho vissuto dei momenti che possano restare nei miei ricordi in modo
meraviglioso?
7. Sono stato grato per l'incredibile dono di essere vivo?

A quante domande hai risposto affermativamente? A quante domande ti impegni a

rispondere affermativamente da oggi in poi? Crescere e migliorare è un lavoro da
fare tutti i giorni, in maniera incessante.

Le domande che tu non ti fai: te le faccio io!

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Se hai risposto “no” alla maggior parte delle domande che ti ho suggerito di porti
per individuare e riconoscere il tuo successo, allora è bene iniziare un lavoro
insieme per trovare il modo di inserire nella tua routine quotidiana la possibilità di
rispondere affermativamente a questa check list del successo.

Immaginiamo di impostare una sessione di Coaching e partiamo da una serie di

domande fondamentali per iniziare a individuare i tuoi valori e il tuo scopo. La
buona notizia è che queste sono le domande che di solito tu non ti fai e ora hai qui
me a portele e a chiederti di rispondere e di scrivere le tue risposte. Queste
saranno il tuo faro.

Perché vuoi quel che vuoi?

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Cosa è veramente importante per te?

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Quali sono le cose nelle quali tu credi fermamente?

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Cosa vorresti raccontare al tuo nipotino quando sarai vecchio?

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Se dovessi riassumere la tua vita in dieci momenti clou quali sarebbero?

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Sei soddisfatto della persona che sei diventato?

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L’ideale sarebbe poter rispondere all’ultima domanda: assolutamente si.

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 5 COSE DA NON FARE
(E SE LE STAI FACENDO SMETTI SUBITO!)

1. Non decidere.

Smettila di non decidere e decidi di decidere! Valuta le conseguenze, prenditi il

tempo necessario - non troppo, se prendi una decisione sbagliata è meglio
prenderla prima e avere più tempo per rimediare - e poi scegli.

Rimandare le decisioni per qualsiasi motivo ti fa percepire come indeciso o insicuro

e demoralizza le persone che contano su quelle decisioni. E potrebbe essere
l'opposto di ciò che desideri per il miglioramento della tua carriera. In uno studio
realizzato su di un vasto numero di CEO di aziende americane nel corso di 10 anni
è stato individuato che la risolutezza è la caratteristica più importante legata alle
alte prestazioni.

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 Non si tratta di essere decisionista - significa essere decisivo!

Decidi per il tuo bene, per indirizzare le tue sorti e dirigere quelle della tua azienda:
cerca di considerare i rischi e i costi del non decidere e fissa dei parametri di tempo
per effettuare la tua scelta.

2. Ricercare costantemente l’approvazione.

La ricerca dell'approvazione è, nel migliore dei casi, una vittoria vuota e, nel
peggiore dei casi un modo per erodere la propria fiducia in se stessi. Una persona
alla costante e disperata ricerca di approvazione si nota lontano un miglio di
distanza, soprattutto da collaboratori e sottoposti che sono invece alla ricerca di
modelli di comportamento e di fiducia in sé.

Non cercare l’approvazione significa soprattutto cercare di essere la persona che si

è, in modo autentico, con i propri difetti e le proprie debolezze.

3. Non concedere autonomia.

Nella mia lunga esperienza come Business Coach ho avuto molte volte l’esempio
di come in azienda spesso e volentieri il motivo numero uno per il quale non si
concede autonomia è il desiderio di mantenere il controllo. E il bisogno di controllo
è in molti casi fondato sull'insicurezza: quando si concede fiducia e autonomia
serve la consapevolezza di riuscire a far fronte a qualsiasi evenienza perché nel
momento in cui si trasferisce potere alle persone e gli si concede autonomia, resta
a te la responsabilità di guidare e ispirare i loro comportamenti.

Se pensi che stai esercitando un controllo eccessivo, prova a chiedere ai tuoi

dipendenti e collaboratori cosa pensano, magari in un questionario anonimo:
potresti essere sorpreso dall’opinione che hanno di te.

4. Mostrare paura di fallire.

La paura tra i dirigenti è diventata così comune che c'è un nome per questo - la
sindrome dell'impostore - o la paura di essere riconosciuto come incompetente. Il
problema è che questa paura può manifestarsi nella realizzazione della stessa
cosa di cui il leader ha paura: la paura di fallire infatti spesso conduce al fallimento
e alimenta un circolo vizioso. In una ricerca comparsa sulla Harvard Business

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Review si è evidenziato come questo comportamento ricada in una serie di altri
comportamenti disfunzionali e può trasformarsi nella forma più pura di insicurezza
sul luogo di lavoro.

Uno dei modi migliori per superare la paura di fallire è ricordare che in realtà ci
sono solo tre modi per fallire: quando smetti di fare, quando smetti di crescere e
non migliori più o quando non inizi nemmeno.

5. Respingere chi ti offre aiuto o non chiedere aiuto.

Chi chiede aiuto non viene mai percepito come debole, o meglio, viene percepito
come debole solo dalle persone che provano insicurezza e che avrebbero paura
nel chiedere aiuto a loro volta. I capi migliori, i leader, sanno perfettamente che
domandare, tanto per chiedere informazioni quanto per richiedere supporto e
collaborazione, è un gesto che fa sentire importanti le persone, i collaboratori e i
dipendenti.

Saper accettare l’aiuto o richiederlo quando serve è un gesto per persone di

successo.

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 5 COSE DA FARE
PER PORTARE IL SUCCESSO NELLA TUA VITA

Ora che hai appreso quali domande ti puoi porre ogni giorno per verificare il tuo
successo e hai le risposte alle domande più importanti per definire il tuo scopo, i
tuoi valori e quali sono le tue priorità e sai quali sono i comportamenti dai quali
tenerti alla larga, sei pronto per mettere in pratica i cinque passi fondamentali per
portare successo nella tua vita. Pronto? Iniziamo:

1. Usa il tuo scopo come una guida

Credo che ognuno di noi sia nato con uno scopo di vita. Identificare, abbracciare e
onorare questo scopo è forse l'azione più importante che le persone di successo
decidono di compiere. Si prendono il tempo per capire cosa sono qui a fare, e poi
perseguono il proprio scopo con passione ed entusiasmo. Se hai individuato il tuo
scopo, non ti resta altro da fare che perseguirlo ponendoti obbiettivi che ti
avvicinino ad esso.

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2. Decidi cosa vuoi

Sembra tanto semplice, ma certo non è facile, ed ecco qui il problema: vedo un
sacco di persone che sono molto impegnate - anche in maniera eccessiva - e si
sentono insoddisfatte. Sono fisicamente stanchi, spiritualmente aridi e lontani da
dove vorrebbero essere, e si sentono come criceti sulla ruota.

Uno dei motivi principali per cui la maggior parte delle persone non ottiene quello
che vuole è che non ha deciso quello che vuole! Non ha definito i propri desideri in
modo chiaro ed ecologico. Che aspetto ha il tuo successo? La definizione di
successo non è la stessa per tutti (né dovrebbe esserlo!).

Non appena inizi a impegnarti in un grande sogno e lo segui davvero, la tua mente
inizierà a produrre grandi idee per farlo accadere. Inizierai ad attrarre le persone, le
risorse e le opportunità di cui hai bisogno nella tua vita per realizzare i tuoi sogni. I
grandi sogni non solo ti ispirano, ma sono contagiosi e spingono anche gli altri a
voler giocare alla grande.

3. Assumiti la responsabilità della tua vita

C'è una sola persona responsabile della qualità della vita che vivi e quella persona
sei tu. Tutto nella tua vita è il risultato del tuo fare o non fare. Reddito. Debiti.
Rapporti. Salute. Forma fisica e comportamenti. Quella persona che si riflette nel
tuo specchio è il principale responsabile della tua vita. Solo tu hai il completo
controllo della qualità della tua vita.

Uno dei più grandi miti contemporanei - e che in molti casi abbiamo contribuito a
inculcare anche nei nostri figli - è l'idea che tutti abbiamo diritto a una grande vita e
che in qualche modo, qualcun altro sia responsabile di riempire le nostre vite di
felicità, un lavoro soddisfacente, darci il tempo per stare in famiglia, e fornirci
relazioni personali soddisfacenti semplicemente perché esistiamo.

Purtroppo non è così. Non c’è nessun altro che può fare tutto questo se non noi
stessi e l’unico modo per farlo è attraverso l’impegno.

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Le persone di successo si assumono la piena responsabilità dei pensieri che
pensano, delle immagini che visualizzano e delle azioni che intraprendono. Non
sprecano il proprio tempo e le loro energie a incolpare gli altri o il destino e a
lamentarsi di ciò che gli capita. Valutano le loro esperienze e decidono se hanno
bisogno di cambiarle o no. Affrontano le difficoltà e si assumono dei rischi per
creare la vita che vogliono vivere.

4. Credi che sia possibile, che tu possa farlo e che te lo meriti

L’essere umano risponde a ciò che il cervello, sulla base dell'esperienza

precedente, si aspetta che accada. La mente è uno strumento molto potente, in
grado di fornirti letteralmente tutto ciò che desideri. Ma devi credere che ciò che
vuoi è possibile. Non solo: devi credere di essere capace di farlo accadere. Che tu
lo chiami autostima, fiducia in te stesso o sicurezza di te, è una convinzione
radicata che tu abbia quello che serve; le abilità, le risorse interiori, i talenti e la
capacità per creare i risultati desiderati.

Sviluppa una fede incrollabile in te stesso e scegli di credere che sei tu a creare
tutte le tue esperienze. I successi che otterrai, li otterrai grazie a te e quando non
otterrai ciò che vuoi, sarai tu il responsabile. Sembra un po' strano, ma accettare
questo livello di responsabilità ti dà un grande potere e ti spinge a imparare tanto
dai tuoi successi quanto dai tuoi fallimenti. E a quel punto tutto ciò che avrai
ottenuto, saprai di averlo meritato.

5. L’ultimo passo è quello che fanno in pochi.

Ora agisci, fai qualcosa di concreto per migliorare la tua esistenza. Certo portai
sbagliare ma imparerai. Una volta fatto qualcosa che funziona fai qualcos’altro e
poi ancora…

Funziona, sembra semplice e infatti lo è. Basta farlo.

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 BIOGRAFIA

Ciao,
sono Claudio Belotti, co-fondatore di Extraordinary e pioniere del Coaching in Italia.

Negli ultimi 25 anni ho lavorato come Coach e Trainer in 4 continenti condividendo

con migliaia di persone la mia esperienza nel mondo della formazione e del
miglioramento personale e professionale.

Anthony Robbins mi ha scelto personalmente come uno dei soli 15 “Master

Trainers” al mondo nella sua organizzazione. Sono anche docente alla “Anthony
Robbins Leadership Academy”, al “Leadership Programme”, alla “Mastery
University” e in altri corsi che tiene nel mondo.
Una fase fondamentale della mia formazione in Programmazione Neuro-Linguistica
l’ho svolta con Richard Bandler, co-creatore della PNL, grazie al quale sono stato il
primo al mondo a ricevere il titolo di “Master Trainer in NLP for Business”.
Ho avuto l’onore di specializzarmi in Linguistica con John Grinder, co-creatore
insieme a Bandler della PNL, in Coaching e Leadership con Robert Dilts e in Time
Line con Tad James.

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Sono inoltre il maggior esperto in Italia di Dinamiche a Spirale, la metodologia
creata dal dottor Clare W. Graves e utilizzata da tanti anni da Anthony Robbins, e
collaboro con l’organizzazione fondata da Chris Cowan e Natasha Todorovic, i
maggiori esperti mondiali della metodica.

Tra le aziende che mi hanno scelto come Coach ci sono eccellenze come: il

gruppo Armani, BMW, Bulgari, Dainese, Google, P&G, Patrizia Pepe e Zurich.
Sono fiero di aver insegnato le Dinamiche a Spirale nella prestigiosa Università
Bocconi di Milano e di aver aiutato realtà sportive importanti come l’Olimpia Basket
Milano e il settore giovanile dell’Inter a raggiungere risultati importanti.
Sono autori di diversi testi best seller tra cui: “La vita come Tu la vuoi”, “Prendi in
mano la Tua felicità” e “the Spiral” (edizioni Sperling & Kupfer) e l’ultimo
uscito “Super You” (edizioni Bur/Rizzoli).

I miei libri e audiolibri sono da molti anni fortemente apprezzati dal pubblico che li
manda in testa alle classifiche, mi hanno permesso di entrare in contatto con
persone straordinarie che grazie ad essi hanno conseguito risultati oltre ogni
immaginazione. Credo profondamente che nessuno abbia abbastanza fantasia per
immaginare che cosa di bello la vita gli possa riservare se decide di impegnarsi a
fare la sua parte!

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