Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Le Abitudini Felici
13 tratti e 13 soluzioni
vita.
passi!
prima che diventino facili. Ciò che conta di più è ciò inizi a
fare ora.
te?…
24
prende il sopravvento.
rivolgere l’attenzione a:
• 1. Parlare con persone nuove, sconosciute, aiuta
a sentirti meglio e aiuta a crescere la propria
cultura.
• Potresti prendere l’impegno di essere più
colloquiale con persone incontrate per caso in
ascensore, al bar e anche negli ambienti di lavoro
contattando persone nuove con cui collaborare..
• 2. Prestare più attenzione a chi frequenti, parlando
di più con loro e facendo domande rivolte ai “loro”
interessi.
• 3. Ascoltarli di più, sarai più apprezzato e
maggiore sarà la tua soddisfazione nel sentirti
utile, un ottimo regalo per entrambi,
• Facendo attenzione ai loro pensieri e bisogni.
• 4. Apprezzarli, invece di criticare e vedere solo il
negativo delle cose potresti dire chiaramente i loro
pregi, motivarli a fare di più e questo ti abituerà a
una diversa visione delle cose.
28
• 5. Giocare al CBM ( modellamento del bias
cognitivo) un gioco del quale trovi tante app e
anche fonti online come questa che
concentrandoti sulle facce sorridenti regola il “bias”
della tua felicità, e funziona veramente..Con un po’
di pratica noti molte più espressioni felici e ti ritrovi
a sorridere senza farci caso..
• 6. Frequentare un corso di Yoga della Risata, che
può sembrare stupido in un primo momento ma ha
delle fondamenta veritiere e scientificamente
provate. Un video è Qui
https://www.youtube.com/watch?v=UtBsl3j0YRQ
stessa cosa.
rende felici.
31
veramente regalato.
vita.
cambiare il mondo.
dall’esterno.
profonde.
E se la sfruttassimo in positivo?…
Quello su cui fai attenzione cresce… J.Riggio
Può essere che adori fare bene il tuo lavoro, trattare gli
altri come vuoi essere trattato/a e lasciarli meglio di come
li hai trovati, può essere che decidi di prendere un sano e
lungo respiro o di dirti una frase importante per te.
Qualsiasi positività che richiami ogni giorno e più volte al
ne accorga.
« ciò che oggi ami, domani potrai odiare… Non dare mai
niente per certo. Finché vivi niente resta immutato. Ciò
che non cambia muore. Se vuoi vivere, cambia. »
cresceva insieme.
altri.
61
Ho riscoperto che la felicità era ancora li che mi
essere adesso?…
Leggi questi paragrafi che ho selezionato dal libro e sarai
d’accordo anche tu di come questo racconto/metafora sia
più della storia di un gabbiano ribelle… E’ la formula della
speranza per qualcosa di più nella nostra vita, senza la
quale la felicità non si rivela facilmente.
Dal Libro:
Il piccolo e anticonformista Gabbiano Jonathan riesce a
intravedere una nuova via da poter seguire, una via che
allontana dalla banalità e dal vuoto del suo precedente
stile di vita, e comprende che oltre che del cibo un
gabbiano “vive” della luce e del calore del sole, vive del
soffio del vento, delle onde spumeggianti del mare e della
freschezza dell’aria…Crescendo impari che la felicità non
è quella delle grandi cose. Non è quella che si insegue a
vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo
per uscirne vittoriosi.
62
= Infelicità.
prova. Tutto parte dalla tua mente che per stare al sicuro
di fare come tutti loro. Metti passione nel tuo agire e non
ragione.
72
E sai invece cosa ci perdiamo ogni volta che corriamo da
considerarli sciocchezze.
l’abbiamo.
di Gandhi:
un’abitudine.
Ciò che non dovremmo mai dire (a noi stessi)
hai fatto ieri, inizia a fare quello che puoi fare ora, quindi
certi che cosa c’è dietro l’angolo, potrebbe essere tutto li,
o potrebbe non esserci nulla.
attuali.
la bontà.
essere migliore.
nascosto.
Ho per te alcuni passi per sondare il tuo sé interiore
e svelare finalmente la persona reale dietro la
tua personalità, quella che si cela nell’ombra e che può
già darti le risposte migliori.
Perché tu non sei quello che credono gli altri, non sei
come vorresti.
là di ciò che dicono gli altri. Lavora per i tuoi sogni e inizia
Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=zwbE7nxLkHA
•
Quando aumenti la velocità in automatico il cervello la
associa a qualcosa per cui ridere, ricordi i film di Charlie
Chaplin velocizzati?
•
Il secondo è che se aumenti la frequenza dei vocalizzi e
respiri, ti avvicini alla frequenza della risata e quindi ti
ritrovi naturalmente a ridere perché il tuo cervello
riconosce e associa quei movimenti alla risata!
Seligman
113
Diventi quello che pensi – la ricetta del buonumore
di UMBERTO GALIMBERTI
IL BUONUMORE è una condizione esistenziale a cui tutti
ambiscono e, incapaci di raggiungerla, attribuiscono il
fallimento agli altri o alle circostanze del mondo esterno,
quali l’amore, la salute, il denaro, l’aspetto fisico, le
condizioni di lavoro, l’età, cioè una serie di fattori su cui
non esercitiamo praticamente alcun potere di controllo.
Ciò consente a ciascuno di noi di esonerarci dal compito
di essere non dico felici, ma almeno di buonumore,
perché nulla possiamo fare sulle circostanze che non
dipendono da noi.
Eppure questa condizione dell’animo è accessibile a
qualsiasi essere umano a prescindere dalla sua
ricchezza, dalla sua condizione sociale, dalle sue
capacità intellettuali, dalle sue condizioni di salute.
Non dipende dal piacere, dalla sofferenza fisica,
dall’amore, dalla considerazione o dall’ammirazione
altrui, ma esclusivamente dalla piena accettazione di sé,
che Nietzsche ha sintetizzato nell’aforisma: “Diventa ciò
che sei”.
116
Sembra quasi un’ovvietà, ma non capita quasi mai,
perché noi misuriamo la felicità, da cui scende il nostro
buon o cattivo umore, non sulla realizzazione di noi
stessi, che è fonte di energia positiva per quanti ci vivono
intorno, siano essi familiari, colleghi, conoscenti, ma sulla
realizzazione dei nostri desideri che formuliamo senza la
minima attenzione alle nostre capacità e possibilità di
realizzazione.
Non accettiamo il nostro corpo, il nostro stato di salute, la
nostra età, la nostra occupazione, la qualità dei nostri
amori, perché ci regoliamo sugli altri, quando non sugli
stereotipi che la pubblicità ci offre ogni giorno.
Distratti da noi, fino a diventare perfetti sconosciuti a noi
stessi, ci arrampichiamo ogni giorno su pareti lisce per
raggiungere modelli di felicità che abbiamo assunto
dall’esterno e, naufragando ogni giorno, perché quei
modelli probabilmente sono quanto di più incompatibile
possa esserci con la nostra personalità, ci facciamo
“cattivo sangue” e distribuiamo malumore, che è una
forza negativa che disgrega famiglia, associazione,
impresa, in cui ciascuno di noi è inserito, perché spezza
la coesione e l’armonia, e costringe gli altri a spendere
117
parole di comprensione e compassione per una sorte che
noi e non altri hanno reso infelice.
Se il cattivo umore è il risultato di un desiderio lanciato al
di là delle nostre possibilità, non ho alcuna difficoltà a dire
che chi è di cattivo umore è colpevole, perché è lui
stesso causa della sua infelicità, per aver
improvvidamente coltivato un desiderio infinito e
incompatibile con i tratti della sua personalità, che non si
è mai dato la briga di conoscere.
A questo punto il buonumore non è più una faccenda di
“umori”, ma oserei dire un vero e proprio “dovere etico”,
non solo perché nutre il gruppo che ci circonda di
positività, ma perché presuppone una buona conoscenza
di sé che automaticamente limita l’ampiezza smodata dei
nostri desideri, accogliendo solo quelli compatibili con le
proprie possibilità. Infatti, nello scarto tra il desiderio che
abbiamo concepito e le possibilità che abbiamo di
realizzarlo c’è lo spazio aperto, e talvolta incolmabile,
della nostra infelicità, che ci rode l’anima e mal ci dispone
di fronte a noi e agli altri.
Le conseguenze sono note: ansia e depressione che,
opportunamente coltivate dal rilancio del desiderio, quasi
una reiterazione della nostra prevedibile sconfitta,
118
diventano condizioni permanenti della nostra personalità,
che abbassano il tono vitale della nostra esistenza,
quando non addirittura, a sentire i medici, il nostro
sistema immunitario, disponendoci alla malattia, che non
è mai solo un’insorgenza fisica, ma anche spesso, e
forse soprattutto, una disposizione dell’anima che ha
rinunciato a quel dovere etico che Aristotele segnala
come scopo della vita umana: la felicità.
Naturalmente Aristotele, da greco, non si lascia
ingannare da cieche speranze o da promesse
ultraterrene, e perciò pone, tra le condizioni della felicità,
la conoscenza di sé, da cui discende, nel nostro
spasmodico desiderare, la “giusta misura”. Il buonumore
lo si guadagna attenendosi alla giusta misura, che i Greci
conoscevano perché si sapevano mortali e i cristiani
conoscono meno perché ospitati da una cultura che non
si accontenta della felicità, perché vuole la felicità eterna,
che è una condizione che non si addice a chi ha avuto in
dote una sorte mortale.
L’accettazione di questa sorte sdrammatizza il dolore e fa
accettare quella “giusta misura” dove solamente può
sorriso?..
La mia idea è che tutti noi, ogni giorno ci lasciamo
condizionare troppo da quello che ci frulla in testa di
negativo. Siamo nati con solo tre emozioni, la paura di
non vedere esauditi i nostri bisogni primari, la rabbia di
non poterli accontentare da soli, le gioia o l’amore dei
nostri genitori…Due di questi sono negativi e se poi
aggiungiamo le altre emozioni che ci insegna l’ambiente
circostante è facile capire come siamo diventati poco
reattivi al sorriso.
Senza saperlo consciamente ci siamo allenati ad
di sorridere di più.
pagina: http://www.josaya.com/vitaistruzioniperluso/
1. Amore
• Quando l’amore è la tua luce guida diventi in
grado di abbattere anche quelle barriere che
ritenevi insuperabili. Quando ami acquisisci
coraggio, energia, positività. Attraverso l’amore
riuscire a batterti per ciò in cui credi si rivela come
un’inclinazione naturale. Abbraccia l’amore,
coltivalo, nutrilo, fanne il principio ispiratore di ogni
tuo gesto, di ogni tua parola.
129
2. Positività
• Le cose che pensi, le parole su cui ti concentri,
così come l’atteggiamento mentale che adotti,
tutto ciò contribuisce in modo determinante a
creare la tua realtà. Scegli di vivere osservando la
realtà da una prospettiva positiva, assumi
consapevolezza dei pensieri negativi che
sopraggiungono nella tua mente e decidi di
sostituirli con pensieri positivi e carichi di
ottimismo. Come disse Matisse, “ci sono sempre
fiori, per chi vuole vederli”. Come allenare
la Positività?…segui il link
3. Coraggio
• E ‘impossibile vivere senza fallire in qualcosa, a
meno che non si decida di vivere in modo talmente
cauto e accorto che di fatto non si vive realmente,
ma ci si limita ad esistere, a sopravvivere. Ma la
130
vita e’ ben altro che una mera sopravvivenza. Per
vivere appieno l’essenza della vita devi
semplicemente iniziare a far leva sul tuo coraggio
e prenderti dei rischi di tanto in tanto, saltare
anche quando non e’ forse il momento perfetto.
Vivere non significa attendere che passi la
tempesta, ma imparare a danzare nella pioggia.
4. Verità
• Di’ sempre la verità, altrimenti qualcuno prima o
poi finirà per dirla al posto tuo. Condurre una vita
onesta e’ ciò di cui hai bisogno per creare e
mantenere uno stato d’animo sereno. E avere uno
stato d’animo sereno e’ qualcosa di impagabile e
insostituibile. Non sempre e’ facile, ma prova ad
essere sempre trasparente e sincero, in ogni
occasione. Nulla da nascondere, nulla da celare
131
agli occhi degli altri. Prova ad
essere semplicemente te stesso, unico e autentico
al 100 per cento. Come essere onesti con se
stessi?...
5. Responsabilità
• Assumersi la responsabilità del proprio destino
significa riconoscere che, indipendentemente da
quanto è successo fino a questo punto della tua
vita, tu sei in grado di fare delle scelte per
cambiare la situazione o per cambiare il tuo modo
di pensare in merito a quella situazione. Metti al
bando il vittimismo e le lamentele e prova ad
iniziare ad assumere un atteggiamento costruttivo.
Cambia le tue convinzioni negative.
6. Perseveranza
• Tutte le cose sono difficili prima di risultarci facili.
Cadere non e’ un problema, tutto sta ad avere la
volontà di rialzarsi. Il successo, in qualunque
modo si voglia intendere questo concetto, non e’
l’effetto di una competenza, ma e’ il risultato di un
atteggiamento di perseveranza, tenacia e fiducia.
Quando hai un sogno, non lasciare che gli ostacoli
132
che si pongono sul tuo cammino ti costringano ad
arrenderti.
7. Gratitudine
• A volte la nostra realtà ci sembra infinitamente
buia e scura semplicemente perché prestiamo più
attenzione a ciò che ci manca, piuttosto che a
quello che abbiamo. Allora, invece di pensare a
cosa non hai, prova a concentrarti su tutto cio’ che
hai e che contribuisce a rendere il tuo mondo un
luogo magico e solare. Salute, famiglia, amici, un
abbraccio o un sorriso: di occasioni e di motivi per
essere felice ne hai un’infinita’. •
Grazie a Fabio di www.vivizen.com/2012/09/7-parole-
magiche-su-cui-fondare-la-tua.html
Ampliamenti di Marco Venturi.
• 5. Datti un piccolo
e semplice obiettivo ogni mattina e prosegui così ogni
giorno della settimana e fai questo per almeno 21 giorni.
Appena ti svegli, prima di alzarti dal letto, visualizza il
proposito della giornata e vivilo (immagina) come se
fosse già stato realizzato gustandoti i risultati sul tuo
benessere. Ben presto ti troverai a rispettare più propositi
al giorno.
https://www.latuamappa.com/negozio/
137
——————————-
Info
Sono Marco Venturi, lavoro nella Formazione Musicale e
Personale dagli anni 80”
collaborando con varie scuole
musicali, associazioni, enti di
formazione, società, musicisti e
sportivi. Ho formato e seguito (e
seguo ancora) ragazzi ed adulti
nella loro crescita Musicale e
Personale cercando di dare loro
quello che “in realtà” vorremmo
tutti:
138
Apprezzamento-Rispetto-Senso di Responsabilità-
Efficacia personale-Motivazione- Stima di Sè e altro
ancora.. Quello che avremmo dovuto ricevere tutti fin da
piccoli e che cerchiamo continuamente da grandi…