Sei sulla pagina 1di 16

VITTORIA CAMPAGNA

PRENDI IN
MANO LA
TUA VITA!

4 PASSI PER REALIZZARE IL


CAMBIAMENTO CHE DESIDERI
DESIDERI UN CAMBIAMENTO MA
NON SAI DA DOVE PARTIRE

Quante cose fai nella tua giornata che non ti piacciono? Quante volte hai
detto a te stessə che non ce la fai più, che vorresti cambiare, ma non hai
idea di come? Ti senti persə e senza via d’uscita, ormai intrappolatə nelle
routine della tua vita. Te ne lamenti con le persone care, in famiglia, con gli
amici e i colleghi. E spesso ti senti ingratə perché non riesci ad apprezzare
ciò che hai.

Ti senti impotente, incapace di modificare la tua realtà. Cambiare è


impossibile. È troppo tardi, non hai più l’età, ti dici. Avresti dovuto fare scelte
diverse PRIMA. Avresti dovuto capire prima che cosa volevi fare nella vita.

Per fare un vero cambiamento ora, quello che desideri con tutto il tuo cuore,
dovresti mettere tutto in discussione, fare scelte drastiche che
metterebbero in uno stato di disequilibrio tutta la tua vita e, probabilmente,
anche quella di chi ti circonda.

Cambiare è troppo difficile, troppo complicato. E poi chi ti dice che saresti
in grado di cambiare? “E se poi faccio quel cambiamento che desidero
tanto e si rivela comunque la strada sbagliata? Sono sicurə della direzione in
cui voglio andare? E se fallissi? Come mi guarderanno gli altri che, con
grande buon senso, mi sconsigliano di fare passi azzardati nella direzione del
cambiamento?

Cambiare è per pochi: persone più coraggiose, più giovani, più ricche, più
capaci, più intraprendenti, con più aiuti. Cambiare non è cosa per me”.

Allora forse è meglio restare qui, nella vita che conosci. La tua vita non ti
piace così com’è, ma è in equilibrio e non presenta rischi. Se non quello di
stare male ogni giorno. Non ci sono soluzioni. E la tua comfort zone sembra
assomigliare sempre di più a una comoda e sicura gabbia.

2
Un modo c’è. E passa attraverso la resa.

PASSO 1: ARRENDITI!
Hai mai pensato che la chiave per cambiare le cose che non ci piacciono
non è lottare contro di esse, ma accettarle? Accettare quello che ci accade,
anche se non ci piace, anche se vorremmo battere i piedi e urlare: “No! Non
voglio!”.

Quando qualcosa non ci piace, la nostra reazione istintiva è quella di


rifiutarla, di lottare contro di essa, anche se non possiamo evitarla. Ed ecco
che se odio il mio lavoro, ma sono costrettə ad andare in ufficio, dentro di
me sono in una condizione di resistenza alla situazione. Vado in ufficio ma
vorrei essere altrove. Lavoro al nuovo progetto che mi ha affidato il capo, ma
con la testa sono al weekend o fantastico sul quel libro che vorrei scrivere e
che nei miei sogni mi renderà milionariə.

In questo modo non sono presente nel momento, sono presente a metà o
anche meno. Non do il massimo e non colgo le opportunità perché non le
vedo, non me ne accorgo. Sono inconsapevolmente impegnatə a dire di no, a
rifiutare nel mio intimo ciò che mi accade, a desiderare dell’altro. E nulla
cambia. Resta tutto sempre uguale e anzi peggiora.

Perché quando facciamo resistenza alla vita, questa automaticamente si


trasforma in un muro che resiste contro di noi.

Fai una prova: unisci i palmi delle mani. Poi inizia a spingere il palmo destro
verso il palmo sinistro. Che cosa succede? Istintivamente anche la mano
sinistra si è messa a spingere verso quella destra, creando un muro. Se
smetti di spingere con la destra, anche la sinistra si fermerà e la sensazione
di resistenza svanirà.

Accettare ciò che è per quello che è non è una forma di debolezza,
non significa rinunciare o abbandonare i propri sogni.

Significa fare pace con quello che c’è, per com’è. Punto.
3
Un modo c’è. E passa attraverso la resa.

Se non accettiamo la realtà, quello che accade, le situazioni che viviamo, le


persone che incontriamo, il nostro stesso modo di essere: soffriremo. È
matematico. La sofferenza nasce dal gap tra ciò che è e ciò che invece
vorremmo che fosse. La sofferenza nasce dal fatto di non accettare, di dire
no a ciò che è.

Se siamo nel “no”, le uniche possibilità che abbiamo sono: fight, flight o
freeze. Fight – Attacco: mi arrabbio e combatto contro ciò che è. Flight –
Scappo: rifuggo da una realtà che non sopporto. Freeze – Mi blocco: resto
fermə e non so reagire.

Il risultato è comunque che non troviamo una soluzione. Subiamo la


situazione da vittime degli eventi e continuiamo a soffrire. Continuiamo a
spingere contro quel muro, che non si muove, che non scompare. Che
diventa sempre più alto. E più ci lamentiamo, più aggiungiamo mattoni e
cemento.

La resa è un’altra cosa. Significa dire di sì a ciò che è per quello che è.
Anche se non ci piace. Anche se lo odiamo. Accettarlo ci dà il potere di non
subire la realtà. Se la accogliamo senza attaccare, fuggire o bloccarci
troveremo quelle risorse e quelle soluzioni che poco prima non riuscivamo a
vedere.

Arrenderci a ciò che è per quello che è ci apre le possibilità. Lottare


contro ciò che è significa invece restarci bloccati dentro, non riuscire a
vedere le vie d’uscita, restare chiusi alle soluzioni creative.

Non ho detto che è facile, ci vuole molto, moltissimo allenamento. E quando


riusciamo ad accettare veramente qualcosa che non vogliamo, ma che non
possiamo cambiare, ecco che la magia succede: qualcosa si sblocca,
troviamo una soluzione, vediamo una possibilità che prima non c’era.

4
Un modo c’è. E passa attraverso la resa.

Come facciamo a dire di sì? Iniziamo con l’accorgerci se stiamo dicendo


di sì o di no a ciò che ci accade. E poi proviamo semplicemente ad
accettarlo.

ESERCIZIO 1. Quando ti accorgi che stai vivendo una situazione che non ti
piace (una conversazione con qualcuno, una tua reazione esagerata a
qualcosa, una complicazione improvvisa) fermati per un momento e respira.

Fatti queste domande: 1- Che cosa sta succedendo dentro di me? (Che
emozioni sto provando, dove le sento nel corpo?); 2- Sto dicendo di sì o di
no a questa situazione?

Quando ti rendi conto di come ti senti e che stai dicendo di no, prova a fare
uno shift e accogliere la situazione, accoglierla davvero, anche se non ti
piace neanche un po’. Usa il mantra: “Dico di sì a ciò che è, per com’è”.

All’inizio sembrerà di prenderti in giro, sarà meccanico e innaturale. Ma con il


tempo e l’esercizio, ti assicuro che funziona e sperimenterai un vero
cambiamento nella tua vita.

Ci vorrà sempre uno sforzo, anche per i più allenati. Accettare una realtà che
non ci piace non è semplice, anzi è particolarmente difficile.

TIP Parti dalle cose più facili! Ti faccio due esempi: accettare che qualcuno
arrivi prima di te e ti freghi il parcheggio sotto il naso; dare il benvenuto al
fatto che il tuo interlocutore ti abbia dato una rispostaccia senza darti la
possibilità di replicare. Piano piano potrai poi procedere con le cose più
grandi.

5
Per cambiare la nostra realtà dobbiamo prima
diventarne consapevoli.

PASSO 2: DIVENTA CONSAPEVOLE!


Essere consapevoli significa disinnescare il pilota automatico e prendere
in mano la nostra vita. Questo non vuol dire che dobbiamo essere in totale
controllo di tutto e non farci sfuggire nessun dettaglio.

Essere consapevoli significa prestare attenzione, accorgerci dei nostri


pensieri, delle nostre emozioni e dei nostri comportamenti e scegliere in
modo intenzionale quelli che 1) ci permettono di usare al massimo il nostro
potenziale, 2) ci fanno avanzare verso il cambiamento e la vita che
desideriamo.

Come si comincia?

Inizia con il prestare attenzione ai pensieri che fai. Lo sapevi che il 95% dei
nostri pensieri, arrivati ai 30 anni, è automatico e ripetitivo?

Ripetiamo costantemente gli stessi identici pensieri. I pensieri producono


le nostre emozioni e indirizzano i nostri comportamenti. Di fatto noi agiamo
e reagiamo al 95% in modo del tutto automatico e ripetitivo. Ecco perché
spesso fatichiamo a raggiungere quel cambiamento che vorremmo tanto:
andare in palestra con regolarità, cambiare lavoro, trovare un partner che ci
rispecchi, iniziare quel progetto, frequentare nuove persone.

Accorgiamoci dei pensieri che facciamo e dei comportamenti che agiamo:


troveremo che per la maggior parte sono sempre gli stessi.

Come possiamo ottenere un cambiamento se continuiamo a pensare,


sentire e dunque comportarci sempre nello stesso modo? Se facciamo
sempre le stesse cose, otterremo sempre gli stessi risultati!

6
Per cambiare la nostra realtà dobbiamo prima
diventarne consapevoli.

Esercizio 2 Prova ad auto osservarti per una settimana. Qual è un pensiero


che fai ripetutamente? Solo notare quel pensiero e accorgerti che è
ripetitivo è un grande passo verso una maggiore consapevolezza. Riesci a
individuare altri pensieri che sembrano generarsi in modo automatico e del
tutto ripetitivo ogni giorno nella tua mente? Scrivi su un foglio questi
pensieri e, per ciascuno di essi, chiediti: “In che modo questo pensiero mi
allontana dal cambiamento che desidero per me?".

E poi “Come posso trasformarlo in un pensiero potenziante che va nella


direzione del cambiamento che desidero?”. Scrivi ogni risposta sotto il
relativo pensiero.

Ti faccio un esempio tratto da un’esperienza personale. Uno dei pensieri


ripetitivi che mi sono accorta di fare qualche anno fa era questo: “Alla mia
età è difficile fare nuove amicizie, solide e profonde come quelle che
nascono tra i banchi di scuola”.

Il mio desiderio ai tempi era di allacciare nuove relazioni che avessero quella
profondità, reciprocità e intimità che consideravo possibili solo nel caso di
amicizie di lunga data.

In che modo il pensiero “alla mia età è difficile fare nuove amicizie” mi
allontanava inconsapevolmente dal mio obiettivo di avere nuovi amici?
Semplicemente non ci provavo neanche, perché pensavo di fatto che non
fosse possibile raggiungere quell’obiettivo. Quel pensiero rafforzava la mia
paura di fallire, il timore di essere rifiutata e la mia resistenza al
cambiamento.

Rendermene conto è stato il primo, gigante, passo. Diventare consapevole di


quel pensiero è stata la chiave per trasformarlo da una zavorra anti-
cambiamento a un pensiero potenziante e un mantra per gli anni a venire.

7
Per cambiare la nostra realtà dobbiamo prima
diventarne consapevoli.

Ecco come l’ho trasformato: “Alla mia età, proprio perché sono più centrata
e consapevole di chi sono e di cosa desidero, è più facile trovare persone
allineate a me, spiriti affini al mio”.

È bastato fare quello SHIFT perché il vuoto che sentivo intorno a me si


trasformasse in uno spazio che si è piano piano popolato di persone, con cui
ho creato amicizie molto belle e profonde, in uno scambio reciproco di
sostegno e presenza.

Ogni giorno possiamo allenare la nostra consapevolezza. Ogni giorno ci


distrarremo e torneremo a farci guidare dal pilota automatico. Ogni giorno,
se prestiamo attenzione, possiamo accorgercene e disinnescare questo
meccanismo. Ogni giorno possiamo scegliere di pensare, sentire e dunque
agire in modo più intenzionale.

Un giorno dopo l’altro, la nostra consapevolezza si espande. E senza quasi


accorgercene arriveremo a un momento in cui inizieremo a fare dei pensieri
diversi e ci sentiremo in un modo totalmente nuovo.

In quel momento saremo capaci di agire diversamente e avremo innescato


un cambiamento vero, profondo, inarrestabile. E i risultati non si faranno
attendere. Per cambiare qualsiasi realtà, è necessario per prima cosa
cambiare noi stessi.

8
Quando ti prendi la responsabilità della tua vita,
smetti di essere la vittima della storia.

PASSO 3: PRENDITI LA TUA


RESPONSABILITA'!
La mia vita è cambiata quando ho
capito una semplice verità: sono
responsabile al 100% della mia vita.

Certo non siamo responsabili di tutte le cose che ci capitano, nel senso che
non tutte le abbiamo volute, cercate, provocate. Ci sono capitate e basta.
Dov’è dunque la nostra responsabilità?

La nostra responsabilità sta nel modo in cui noi gestiamo e reagiamo alle
cose che ci succedono nella vita. Sta nell’accettare quelle che non possiamo
cambiare, attraverso la resa, e nel renderci conto invece di quelle su cui
abbiamo un potere di azione, attraverso la consapevolezza. E poi
nell’occuparcene.

Quali sono le cose che potresti cambiare della tua vita? È tutto così
ineluttabile e immodificabile? Sei costrettə a subire le situazioni che non ti
piacciono in un loop infinto per tutta la tua vita? O è solo una storia che ti
stai raccontando e che ti mantiene insoddisfattə (ma al sicuro) nella tua
zona di comfort?

Chi verrà a salvarti? La brutta notizia è che NON VERRA' NESSUNO. Nessuno
si prenderà la briga o la responsabilità (appunto) di portare la tua vita dove
desideri. Non verrà nessuno a regalarti 10 milioni di euro per liberarti dai tuoi
obblighi. Nessuno verrà a motivarti perché tu faccia esercizio fisico o perché
ti iscriva a quel corso o perché ti metta sul serio a cercare un nuovo lavoro.

La buona notizia è che QUALCUNO CHE PUO' FARLO C'E': TU. Tocca a te,
soltanto a te la responsabilità della tua vita.

9
Quando ti prendi la responsabilità della tua vita,
smetti di essere la vittima della storia.

Lo shift è potente. Riconoscerti come unicə responsabile della tua vita ti


trasforma da vittima delle circostanze a protagonista della tua storia.

Certo, è un pensiero che fa paura da un lato. Essere l’unica persona in grado


di intervenire sulla tua realtà ti spoglia dalle scuse e ti mette in prima linea.

Allo stesso tempo, mette nelle tue mani due grandi poteri: 1) decidere quali
sono gli aspetti che vuoi assolutamente cambiare; 2) prendertene cura,
senza nasconderti dietro la scusa “questa cosa non dipende da me”.

Sei tu il personaggio principale della storia e sei sempre tu che puoi


cambiare le sorti del tuo mondo.

Come potrai farlo? Inizia a renderti conto di tutte le cose che vorresti
cambiare e che sai che sono sotto il tuo controllo.

Esercizio 3 Fai una lista di aspetti che vorresti cambiare della tua vita e, per
ciascuna di essi, rispondi alla domanda “Questa cosa è sotto la mia
responsabilità?” Prenditi il tuo tempo per riflettere e sii onestə con te
stessə.

Se la risposta è “Sì”, rispondi a queste ulteriori domande “Che cosa non ti


piace?”; “Che cosa vorresti invece?”; “Che cosa è in tuo potere cambiare?”.
Scrivi le risposte sotto ognuno degli aspetti di cui ti riconosci responsabile.

Non puoi intervenire su tutto: i comportamenti e le emozioni degli altri per


esempio sono fuori dal raggio della tua responsabilità. Come anche le
circostanze esterne su cui non puoi intervenire.

10
Quando ti prendi la responsabilità della tua
vita, smetti di essere la vittima della storia.

Allo stesso tempo ci sono sicuramente degli aspetti che dipendono da te.

TIP 1 Comincia dalle cose piccole

TIP 2 NON andare troppo in là con la mente.

Non devi agire in questo momento, devi solo osservare la tua vita e
individuare tutto ciò su cui hai potere di intervento.

Quando ho iniziato a prendermi per davvero la responsabilità della mia vita,


la mia vita ha iniziato a cambiare, un passo dopo l’altro. Il vero cambiamento
è cominciato quando ho compreso, sul serio, che non sarebbe venuto
nessuno in mio soccorso, ma che dovevo salvarmi da sola.

È stato il momento in cui mi sono detta “Sono responsabile al 100% della


mia felicità”.

Il passo successivo (non immediato) è stato agire di conseguenza,


comportandomi finalmente come la protagonista della mia vita e
riprendendo in mano il mio potere di azione.

11
Un piccolo passo dietro l’altro e un giorno ci si
ritrova in cima alla montagna.

PASSO 4: ENTRA IN AZIONE!


Il

passo successivo è l’azione. Senza l’azione tutto questo resta un


bellissimo esercizio di crescita personale, che senz’altro ha i suoi effetti
trasformativi ma che di per sé non ti consegna le chiavi del cambiamento
che vuoi.

La bella notizia è che non devi fare tutto subito. Puoi partire in piccolo,
piccolissimo, facendo un’azione infinitesimale verso la direzione che
desideri. Perché la bellezza delle azioni è che generano movimento. Basta
farne una per innescare un effetto a catena che porta a un’azione
successiva e poi a un’altra e poi un’altra ancora.

Per agire, è fondamentale mettere da parte la naturale paura di sbagliare


strada e il timore di innescare un cambiamento che poi porti al fallimento.

Scommetto che c’è una vocina dentro di te che ti dice: “E se fosse un errore
colossale? E se fosse la scelta sbagliata? Che cosa farai allora?”. È il tuo
cervello che cerca di fare il suo lavoro, quello che è scritto nel tuo DNA fin
dalla preistoria: tenerti al sicuro nella tua caverna (zona di comfort).

Dì al tuo cervello, con gentilezza: “Grazie di tenermi al sicuro. Non ci sono


pericoli reali, non devo difendermi dagli animali feroci nella foresta. Quindi
questa volta ci proverò. Se non gioco, non posso vincere”.

Certo se giochi, rischi anche di perdere. Ma se non giochi, non vincerai mai:
questa è una certezza.

L’errore e il fallimento sono fisiologici e necessari sulla strada del


cambiamento. Li devi mettere in conto e usarli come opportunità di
apprendimento e crescita. Le curve, i sassi, gli ostacoli sul sentiero servono
anche loro ad arrivare alla cima.
12
Un piccolo passo dietro l’altro e un giorno ci si
ritrova in cima alla montagna.

Non è detto che la destinazione che ti prefiggi ora sia


necessariamente
quella a cui arriverai. Può darsi di sì oppure può darsi che lungo il cammino ti
renderai conto di qualcosa di nuovo che non avevi considerato prima, farai
delle scoperte, incontrerai delle persone, ti capiteranno delle cose che piano
piano ti porteranno verso una nuova direzione.

Non è il caso di preoccupartene ora, te ne occuperai nel caso se ne presenti


la necessità. Spesso sono proprio questi detour lungo il cammino che ci
sospingono verso chi vogliamo diventare davvero, anche se forse al
momento non ce ne rendiamo conto.

Sai qual è stata la prima azione che ho fatto io quando ho deciso di


prendermi la responsabilità di cambiare la mia situazione lavorativa? Non ho
lasciato il lavoro, non ho mandato a raffica il CV in cento aziende, non ho
iniziato un master per riposizionarmi.

Ho fatto una semplice ricerca su Google. Ho digitato una cosa tipo “come
trovare qualcosa che ci piace fare?”. Sono capitata quasi subito sulla
promozione di un minicorso che si intitolava “Trova il lavoro che ami”, dal
prezzo abbordabilissimo. Ho deciso di iscrivermi. Guardandomi indietro,
riconosco in quella piccola azione (la ricerca su Google) il primo minuscolo
passo che ha portato al gigantesco cambiamento che ha trasformato la
mia vita.

Non ho imboccato subito la direzione giusta. Anzi spesso mi sono sentita


persa, senza alcuna certezza. Ho continuato ad agire, restando concentrata
sul piccolo passo successivo che mi ero prefissata, senza soffermarmi
troppo sulla destinazione finale. Questo mi ha consentito di restare ancorata
alla realtà e soprattutto di non sentirmi sopraffatta da obiettivi troppo
grandi.

13
Un piccolo passo dietro l’altro e un giorno ci si
ritrova in cima alla montagna.

Esercizio 4.1 Prenditi del tempo per te, trova uno spazio

dove non sarai
disturbatə e permettiti di sognare.

Chiudi gli occhi e chiediti “Se avessi una bacchetta magica che mi regala
tutto il tempo e tutte le risorse di cui potrei aver bisogno, come immagino la
mia vita?”.

Sii specificə: dove vivi e con chi? Che lavoro fai? Che vestiti indossi? Come
ti senti nel tuo corpo? Che persone frequenti? Cosa vedi fuori dalla finestra
di casa? Com’è una tua giornata tipo?

Scrivi tutto quello che ti viene in mente, sogna in grande. È un sogno: quindi
perché limitarti? Inserisci tutto ciò che desideri per te e la tua nuova vita,
non rinunciare a nulla, almeno nel sogno. Poi conserva il foglio con il tuo
sogno al sicuro (e non dimenticarti di rileggerlo fra un anno, potresti avere
delle sorprese).

Esercizio 4.2 Adesso è arrivato il momento di agire. Prendi la lista degli


aspetti della tua vita il cui cambiamento è sotto la tua responsabilità
(esercizio 3) e scegline uno. Di questo aspetto che cosa non ti piace? Che
cosa è in tuo potere cambiare? Che cosa o chi potrebbe ostacolarti? Che
cosa o chi potrebbe aiutarti a farlo? Qual è il primo passo che puoi fare
ora?

A questo punto decidi una piccola azione da compiere subito, nella


direzione del cambiamento che desideri. Non è necessario che sia qualcosa
che rivoluziona la tua vita. Scegli una cosa piccola e prenditene cura: se ti
prefiggi obiettivi troppo grandi, potresti scoraggiarti. Se ti dai un obiettivo
che richiede solo un piccolo passo, sarai più motivatə ad agire subito.

TIP il SEGRETO è fare un piccolo passo alla volta, concentrandoti SOLO sul
prossimo passo da fare. Un piccolo passo dietro l'altro e un giorno sarai
arrivatə in cima alla montagna.

14
E ORA?

Sei all’inizio di una nuova e bellissima avventura, in cui tu sei protagonista.


Che cosa serve nella tua cassetta degli attrezzi, per affrontare al meglio
tutte le sfide e tutte le nuove esperienze che arriveranno nella tua vita?

Ti serviranno gli stessi strumenti che ti ho offerto in questa guida, ne puoi


fare tesoro e portarli con te in questo viaggio. Servono per iniziare ma
ancora di più sono utili per non rischiare di fermarsi al primo ostacolo e
per continuare ad andare avanti sul tuo percorso.

Compila la CHECK LIST qui di seguito per autovalutarti e capire se hai con
te tutti gli strumenti che ti servono:

Sto dicendo di sì a ciò che è: circostanze, eventi, persone e


soprattutto me stessə

Mi accorgo dei pensieri limitanti che mi allontanano dal mio


sogno e li trasformo in pensieri potenzianti

Mi sento responsabile al 100% della mia vita

Ogni giorno faccio una piccola azione nella direzione del mio
sogno

→ Non hai spuntato tutte le caselle: ritorna al passo che ti manca ed


esercitati. Abbi fiducia nel metodo.

→ Hai spuntato tutte le caselle: congratulazioni! Sei sulla strada del


cambiamento. Continua a esercitare questi strumenti. I risultati, vedrai, non
si faranno attendere e un giorno ti guarderai indietro e ti accorgerai che la
persona bloccatə, spaventatə e senza vie d’uscita che c’era prima, non
esiste più. Avrà lasciato il posto a una persona che ha ritrovato il suo potere
e ha la capacità di intervenire sulla sua realtà.

Sii paziente con te stessə e abbi fiducia.


15
CHI SONO

Ciao, sono Vittoria!

Sono una coach e mi occupo di crescita personale e cambiamento.

Qualche anno fa ho iniziato il percorso che ha trasformato in modo radicale


la mia vita.

Ora voglio insegnarti le strategie che ho imparato, perché le ho studiate a


fondo ma soprattutto perché le ho vissute e testate in prima persona.

Sono profondamente convinta che SE CI SONO RIUSCITA IO, PUOI FARLO


ANCHE TU!

Questa guida è solo l’inizio del percorso e le tecniche che ti ho insegnato


non sono sempre facili da applicare da solə. Per altre informazioni di grande
valore, tip, consigli e strategie seguimi sui miei canali!

@vittoria_campagna

Vittoria Campagna

www.vittoriacampagna.com 16

Potrebbero piacerti anche