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50 Modi per raggiungere la felicità

(Life is in the words)

La felicità è un concetto talmente vasto che è sempre risultato molto difficile da definire bene. Un
po’ come le emozioni: tutti sappiamo cosa sono, fino a quando non dobbiamo definirle.
La felicità è un concetto soggettivo, ed è la somma di tutti gli attimi della nostra vita valutati in base
alle emozioni che proviamo; quanto più tale somma è positiva quanto più la nostra vita è felice.
La maggior parte delle persone spende moltissimo tempo cercando di raggiungere la felicità, come
se fosse uno stato definitivo, quando invece la felicità non è altro che un modo di vivere e di
affrontare la vita.
La felicità si “raggiunge” per così dire, quando si “raggiunge” una stabilità mentale che ci rende
soddisfatti di ciò che possediamo e di ciò che abbiamo intorno.

In questa guida verranno approfonditi i 50 modi pubblicati nella pagina Instagram Life is in the
words per avvicinarvi il più possibile alla felicità e magari raggiungerla.

Ovviamente questo libro non vuole assolutamente sostituire una cura medica professionale ma
ha solo lo scopo di mostrarvi e spiegarvi dei concetti che possono essere utili per affrontare la
vita.

Cominciamo subito:

Primo modo: NON ACCETTARE MAI CONSIGLI DA CHI NON ACCETTA CONSIGLI.

Il titolo dice tutto, ma analizziamolo meglio.


Nel corso della tua vita avrai sicuramente incontrato persone che sono disponibili ad aiutarti e a
darti consigli. Queste persone possiamo suddividerle in due categorie:
La prima categoria: Sono quelle persone che sono propense ad accettare le critiche costruttive e a
rispettare la tua opinione, soprattutto se quest’ultima viene esposta dopo aver ricevuto il loro
consiglio. Sono quelle persone che, sì ti danno consigli per svolgere quella determinata cosa, ma se
tu dovessi trovare un altro modo più efficace, lo accettano e ne fanno tesoro.
La seconda categoria, ed è quella che ci interessa: Sono quelle persone che ti attaccano appena tu
esponi la tua idea. Non accettano un altro modo di vedere le cose diverso dal loro. Sono quelle
classiche persone che basano la maturità sull’esperienza, che pensano di essere perfetti, che ormai
loro hanno visto di tutto e credono di non aver bisogno di nessuno.
Questa categoria di persone non va ascoltata, perché in realtà loro non vogliono darti consigli bensì
vogliono proiettare la loro visione del mondo su di te e vogliono che tu sia identico a loro in tutto.
Se dovessi un giorno incontrare una persona del genere, il mio consiglio è di ignorarla e andare
avanti. E’ inutile sprecare il tuo tempo con una persona che non accetta i tuoi consigli.

Secondo modo: NON PENSARE A QUELLO CHE AVRESTI POTUTO FARE, PENSA
SOLO A QUELLO CHE PUOI FARE.

Capita a tutti di ricordare un certo evento accaduto nel passato e pensare “Se avessi fatto quella
determinata scelta adesso sarei…”. Si finisce per rammentare il passato soprattutto quando accade
qualcosa nel presente che turba la tua vita. Un esempio che si sente spesso è “Se avessi avuto voglia
di finire gli studi adesso non starei lavorando in una fabbrica”. Non è assolutamente vero.
Prendiamo in analisi un qualsiasi film, dove il protagonista fa una scelta, che tu da spettatore non
riesci a comprendere, e vedi tutta la sua vita andare in frantumi. Il protagonista di quel film però, in
quel momento della decisione, era convinto della sua scelta, era contento di averla fatta perché
aveva seguito il cuore.
Penso che tu ormai abbia capito dove voglio andare a parare. Quella scelta che tu avevi fatto in quel
determinato momento della tua vita, era la scelta giusta. Anche se tornassi indietro nel tempo,
faresti sempre la stessa scelta, perché era quella che sentivi nel cuore ed era quella che ti faceva
stare bene. Questo momento, questo istante in cui stai leggendo questa frase esiste perché tu avevi
fatto quella determinata scelta. Ormai quel momento è andato, lo hai vissuto credendo fermamente
in quella decisione quindi fai lo stesso ora. Decidi ora cosa fare. Decidi con convinzione qual è il
prossimo passo da fare.

Terzo modo: NON SOTTOVALUTARTI MAI, SEI CAPACE PIU DI QUELLO CHE
CREDI.

“Non ce la farò mai”. “No! No! Non sono capace”. “Se lui/lei non ce l’ha fatta, figurati io”. “E’
troppo difficile, non ci arriverò mai”. Questi sono esempi di sentenze che non dovresti mai dire.
Vedi davanti a te quella determinata cosa e pensi subito di non poterla gestire, che va oltre le tue
possibilità, che è inutile provarci perché sai già che non sei la persona adatta.
Non è assolutamente vero. Come fai a sapere già ancora prima di provarci, che non sei in grado?
Come fai a dire che quella determinata cosa è difficile senza averci ancora provato? Come fai a dire
che non sei capace senza metterti alla prova?
Se devi metterti alla prova oppure devi affrontare un cambiamento, non dare per scontato che
fallirai a prescindere, perché all’inizio nessuno è bravo, nessuno è nato sapendo ogni cosa.
IMPARERAI. Sei in grado di fare qualsiasi cosa. Sei capace di imparare e migliorare. Puoi sempre
provarci e non importa se incontri il fallimento, tu continua sempre a provarci e a provarci.
Ricorda sempre che non saprai mai se sarai capace di fare una cosa se non ci proverai.

Quarto modo: TRASCORRI DEL TEMPO CON LE PERSONE CHE AMI.

L’errore che fanno in molti è quello di dare per scontata la presenza di qualcuno nella propria vita,
per arrivare poi di perderla e rendersi conto che non le si ha dato la giusta quantità di tempo.
Però qui non si parla solo di tempo intenso come quantità ma anche come qualità, quindi
l’attenzione che si dà a quella persona. Può succedere che sei lì ma hai la testa da un’altra parte,
magari pensi al lavoro, a un problema che ti è capitato e non ti accorgi del tempo che passa per poi
renderti conto di aver vissuto solo un quarto di esso.
Il consiglio che ti do è quello di vivere quei momenti con le persone che ami e non farti distrarre da
altro, non lasciare che il tempo passi a vuoto. Fai il possibile per non arrivare un giorno e dire
“Magari l’avessi abbracciato/a di più” oppure “Magari l’avessi guardato/a di più negli occhi”.
Una volta che il tempo ha portato via quelle persone, non tornano più.

Quinto modo: DECIDI CON CHIAREZZA COSA VUOI DALLA VITA.

Quando siamo piccoli ci viene spesso chiesto cosa si voglia fare da grandi. “Io l’attore”. “Io il
dottore”. “Io l’astronauta”. Crescendo però ci rendiamo conto che i nostri gusti cambiano. Che
quello che una volta sognavamo non ci interessa più.
Una colpa la possiamo dare alla società, che ci spinge a essere impegnati così da dimenticare e
perdere quella voglia di realizzarsi.
Tu però devi prendere in mano la situazione. Cerca di capire come vorresti passare la tua vita.
Faccio degli esempi:
Stai lavorando? Ti piace? Vorresti farlo per sempre?
Stai studiando? Ti piace? Una volta finiti gli studi andrai a lavorare nell’ambito che hai scelto.
Quindi la domanda è vuoi farlo per sempre?
Per aiutarti a capire ti consiglio di fare una tabella ed elencare le possibilità che hai a disposizione.
Sotto ogni possibilità scrivi i benefici e i contro. Analizza ogni possibilità con molta attenzione e
non avere fretta nella decisione. Pensaci per bene e con calma.

Sesto modo: LAMENTATI DI MENO E TROVA LA TUA QUIETE DEI SENSI.

Oggigiorno lamentarsi è diventato la quotidianità. Se parli con qualcuno vedrai che alla fine del
discorso si lamenterà di qualcosa. Quelle persone che non sono riusciti a trovare la loro quiete
avranno sempre qualcosa di cui lamentarsi e a volte scopri che è una cosa futile.
La classica lamentela che si sente spesso è “Non ne posso più di lavorare per pagare le bollette”.
Il problema per questo soggetto sono le bollette, ma lui non ha guardato l’insieme delle cose.
- Avere la possibilità di pagare le bollette significa che si ha un lavoro, quindi si ha un entrata
monetaria che permette di fare ciò che si vuole.
- Avere delle bollette da pagare implica il fatto che hai un’abitazione, quindi hai un tetto che
ti protegge dal freddo, dalla pioggia, dal caldo e dove puoi rifugiarti. E non è una cosa
scontata, molte persone sono senza tetto.
- Avere la possibilità di lamentarsi significa che si ha il tempo e la possibilità per farlo.
Ecco che tu non usi il tuo tempo per lamentarti come questo soggetto, bensì lo usi per costruirti, per
imparare, per crescere, per capire quali sono le tue lacune e migliorarle ma soprattutto per guardati
intorno e renderti conto che quello che hai non è scontato averlo.
Alla fine avrai maggior controllo su te stesso/a e su quello che hai intorno.
Alla fine, senza lamentele e senza energia negativa troverai quella quiete che farà arricchire la tua
personalità.

Settimo modo: NON ATTACCARTI TROPPO ALLE COSE MATERIALI.

La psicologia che sta dietro ai beni materiali ormai ha raggiunto un livello tale da essere trattata con
lo stesso riserbo e lo stesso imbarazzo di quelle relative alla sessualità. Moltissime persone sono
gelose di quello che possiedono e si definiscono in base a quanto possiedono. Il loro orgoglio, la
loro felicità e la loro calma sono legati ai loro beni materiali. Più hanno e più si sentono al sicuro e
questo porta a un meccanismo ossessivo che li spinge a tenere tutto sotto controllo senza mai
lasciarsi andare all’emozione.
La scelta più saggia che tu possa fare è separare i tuoi sentimenti e le tue emozioni dai tuoi beni
materiali. La tua sicurezza psicologica, la tua felicità e la tua calma non devono assolutamente
frantumarsi in mancanza dei beni materiali, ma soprattutto, cosa fondamentale, non invidiare e non
odiare chi possiede più beni materiali di te.
Nessuna somma di denaro e nessun bene materiale potrà davvero aumentare la nostra autostima o
rendere le nostre relazioni affettive più gratificanti.

Ottavo modo: LASCIA ANDARE LE ZAVORRE DEL PASSATO.

A volte il passato ci perseguita. Ci rende schiavi di quei ricordi a cui siamo legati nel bene o nel
male. E’ in grado di segnarci per sempre, di trasformarci e di formare il nostro carattere.
In questo preciso istante sei la persona che sai di essere perché hai vissuto dell’esperienze.
Quest’esperienze però possono essere il tuo tallone di Achille. Possono farti respingere persone che
potevano sostenerti nel tuo processo evolutivo, possono addirittura farti mancare delle opportunità
che potevano cambiare la tua vita. Questo tuo rifiuto è un modo per proteggerti per non provare
quelle delusioni e quel dolore che ti avevano afflitto nel passato; ma non giudicare il presente
basandoti sul passato. Le persone e le opportunità non sono tutte uguali. Dai modo alla vita di
premiarti, non chiuderti in te stesso evitando ogni possibilità. Abbraccia la vita e lascia andare
l’oscurità del passato. Troverai persone sulle quali potrai fidarti e troverai anche quelle opportunità
che aspetti da tanto, ma per trovarle cerca di spingerti un po’ oltre e apri il tuo cuore.

Nono modo: TROVA IL TEMPO PER MEDITARE E PRENDITI UNA PAUSA DI TANTO
IN TANTO.

E’ giusto dire che per raggiungere i tuoi obiettivi devi lavorare sodo, ma è anche vero che devi
staccare la spina ogni tanto per riposarti e migliorare il tuo rendimento. Ricorda che non stai
perdendo tempo se vuoi passare una giornata senza fare nulla. Piuttosto medita e libera la mente, e
quando tornerai sui tuoi progetti, con la mente fresca, vedrai nuovi modi di lavorare. Riuscirai ad
avere un rendimento migliore, ma soprattutto capirai che sei in grado di fare di più.

Decimo modo: APPREZZA LE COSE BELLE CHE TI CAPITANO.

La vita è un continuo alternarsi di eventi che possono portarci a provare vari sentimenti contrastanti
tra loro. La mente umana però, tende a farci notare più quegli eventi che ci fanno stare male a quelli
che ci rendono felici. Ogni cosa che ci succede, che va contro la nostra volontà la associamo al
sentimento della rabbia e ci troviamo a non notare quelle piccole belle cose che ci accadono intorno.
Ripensa un attimo a un qualcosa che ti è accaduto, anche se sembra di poca importanza o scontata.
Come ad esempio, ricevi una chiamata da una persona molto cara, oppure ti capita di ricevere un
complimento. Sono tutte cose che dimentichiamo subito quando invece dovremmo apprezzarle con
tutto il cuore ed essere veramente felici. Non sopire la felicità che poi dimenticherai il suo sapore.

Undicesimo modo: SPOSTATI PIU A PIEDI E USA IL MENO POSSIBILE GLI


AUTOMEZZI.

Oggigiorno possedere un’automobile è d’obbligo, sia per questioni lavorative sia per la vita di tutti i
giorni. Ed è normalissimo arrivare a scegliere di usare il proprio automezzo per raggiungere anche i
luoghi vicini alla propria abitazione per tanti motivi, ma principalmente per la comodità. Parlo
anche degli automezzi pubblici, specialmente nelle città grandi, dove c’è un maggior utilizzo di
quest’ultime. Avere la possibilità di scegliere ci rende liberi, ma nello stesso momento, ci rende
anche prigionieri della comodità. Quindi per qualcuno resta difficile scegliere di fare un tragitto a
piedi quando può facilmente raggiungere la stessa meta con più comodità. Ed ecco che entra in
gioco il mio consiglio. Se hai la possibilità di poter scegliere con quale mezzo arrivare a quella
specifica meta, ti consiglio di liberarti della comodità e usare le gambe, per tanti motivi. Camminare
è salutare, fai attività fisica e tieni il tuo corpo sempre in movimento. Hai anche il tempo di
guardarti intorno e notare quelle piccole cose che ti circondano, che possono darti quello spunto per
nuove idee.

Dodicesimo modo: CONCEDITI UN GIORNO ALLA SETTIMANA PER DORMIRE PIU’


DEL SOLITO.

Tra lavoro e faccende personali, la settimana passa in un attimo e certe volte ci troviamo a dormire
poco, anche meno di 6 ore a notte, soprattutto per chi fa lavori che richiedono orari serrati. Si arriva
così ad accumulare stanchezza e stress che ci rende più reattivi emotivamente a ogni situazione. E’
un bene scaricare questo stress e tra i vari metodi esistenti, consiglio di dormire più del solito
almeno una volta a settimana. Non impostare la sveglia e non avere fretta di svegliarti. Libera la
mente, dormi sogni tranquilli e svegliati quando ormai non hai più sonno. Non pensare alla giornata
o al troppo tempo che hai passato dormendo. Ricorda che la salute è prima di ogni cosa.
Tredicesimo modo: TROVA IL TUO SPORT E SVILUPPA DELLE BUONE ABITUDINI.

Qualsiasi attività fisica è sempre consigliata dai medici. E’ salutare. Non solo fisicamente, ma anche
mentalmente. Molte persone però non fanno nessuno sport per un semplice motivo: La fatica.
Associano ogni genere di attività fisica alla fatica, e arrivano a tal punto a odiare ogni attività perché
ritengono che è troppo faticosa e che ha bisogno di tanto impegno. Quando invece non sanno che lo
sport in sé è la chiave per una sanità mentale e fisica. Oltre a tenere il soggetto in allenamento e in
forma, tende a fargli prendere delle abitudini che nel tempo rivoluzioneranno la sua vita in modo
positivo.
Faccio un esempio semplice: Supponiamo che tu stia frequentando la palestra e ti alleni tre volte a
settimana. Con la frequenza ininterrotta dell’allenamento, il tuo corpo migliora e rimane sempre in
forma. Oltre all’aspetto fisico, abbiamo quello mentale. Fare palestra significa avere degli orari per
essa. Quindi riuscirai a saperti organizzare la giornata, per trovare il tempo necessario per andare in
palestra, riuscendo così a gestire il tuo tempo nel miglior modo possibile. Capirai meglio il tuo
corpo e comincerai a cambiare il tuo modo di mangiare. Insomma, con lo sport riuscirai a
sviluppare delle buone abitudini che cambieranno il tuo stile di vita nel meglio.

Quattordicesimo modo: SPEGNI LA TELEVISIONE E LEGGITI UN BUON LIBRO.

La televisione è comoda. E’ così facile sedersi, prendere il telecomando, accendere la televisione e


cambiare da un canale all’altro. Non si deve pensare a niente, non ci si deve concentrare su nulla.
Viene servito tutto su un piatto d’argento, senza fatica e impegno. Con il tempo poi, si rischia di
perdere la facoltà di concentrazione e non si riesce più a focalizzarsi su un unico argomento. Si
rischia di perdersi ed essere trainati dalla televisione. Per moltissimi, leggere un libro è faticoso.
Stare troppo concentrati fa venire mal di testa, così diventa più facile abbandonare il libro e
accendere la televisione dove tutto viene mostrato senza fatica. La cosa più saggia da fare è
eliminare la televisione e sostituirla con i libri. Ma se sei arrivato fin qui significa che sei un lettore,
e se tu non lo fossi, non preoccuparti. All’inizio è faticoso concentrarsi, ma vedrai che con il tempo,
diventerà così naturale che vorresti essere sempre catapultato nella fantasia delle parole. Lasciati
guidare da un buon libro piuttosto che dalla televisione.

Quindicesimo modo: NON PREOCCUPARTI DI PIACERE A TUTTI E VIVI LA TUA


FILOSOFIA.

Sentirsi dire che non puoi piacere a tutti ti mette di fronte a una realtà che può essere difficile da
digerire. Una delle motivazioni risiede spesso nella nostra scarsa autostima che ci spinge a ricercare
continuamente conferme dall’esterno. Così facendo però il circolo vizioso è dietro l’angolo, perché
troveremo sempre qualcuno che non ci darà la conferma sperata e questo non farà altro che
alimentare la nostra già scarna autostima.
Piacere a tutti è irrealistico proprio perché ognuno ha i suoi gusti e soprattutto ha diritto di scegliere
cosa e chi preferire. Poi perdi di vista i tuoi valori finendo così per trascurarti e non accettarti più.
Per superare questo pensiero, vivi secondo i tuoi ideali. Fortifica la tua autostima cominciando a
essere quello che sei. Tira fuori i tuoi valori e usa quelle energie che sprecavi per piacere a tutti, per
migliorare te stesso/a. Infine, un trucco molto utile è quello di prendersi meno sul serio. Non essere
troppo severo/a a giudicarti, e affronta le situazioni con più leggerezza.

Sedicesimo modo: SII SPONTANEO E SORRIDI PIU SPESSO.

Quante volte nella vita abbiamo sentito frasi tipo: “Fallo pure se vuoi, ma sappi che io non sono
d’accordo” oppure “Tu mi devi amare spontaneamente, non perché te lo impongo io!”.
Tutte queste situazioni hanno un minimo comun denominatore, ovvero una comunicazione di tipo
paradossale, che viene definita “doppio legame” (double blind, concetto psicologico elaborato da
Gregory Bateson).
Una situazione in cui tra due persone unite da una relazione emotivamente significativa, la
comunicazione dell’una verso l’altra presenta un’incongruenza tra il livello del discorso esplicito
(verbale) e un ulteriore livello meta-comunicativo (non verbale), e la situazione sia tale per cui il
ricevente del messaggio non abbia la possibilità di decidere quale dei due livelli, che si
contraddicono, accettare come valido, e nemmeno di far notare a livello esplicito l’incongruenza.
Nel caso tu fossi il ricevente, sii spontaneo e non badare a quello che desidera la persona che ti sta
mettendo in questa situazione contradittoria, bensì decidi con il cuore e fai quello che TU vuoi. Un
altro modo efficace per non sentirsi a disagio è sorridere e rispondere verbalmente, esponendo la tua
opinione.

Diciassettesimo modo: TRASCORRI UN PO’ DEL TUO TEMPO IN MEZZO ALLA


NATURA.

Una giornata all'aperto compensa una settimana al chiuso. È la natura che permette al corpo di
respirare, alla coscienza di rilassarsi, all'anima di guarire, alle emozioni e alla tensione di lasciarti.
Una passeggiata in una pineta, un po' di riposo in riva al mare o la buona fatica nel prendersi cura di
un giardino o un orto. Senza prove scientifiche, basandoci unicamente sull'esperienza personale,
possiamo affermare che il contatto con la natura ci fa stare bene.
“Gli effetti delle qualità della natura sulla salute non sono solo spirituali ed emotivi ma fisici e
neurologici. Non ho dubbi che si riflettano in cambiamenti della fisiologia del cervello e forse
persino nella sua struttura” dice Oliver Sacks.
Trova almeno due ore a settimana per stare in mezzo alla natura, senza pensare a nulla, focalizzati
solo su quello che ti circonda, e vedrai che con il tempo troverai un equilibrio mentale e fisico.

Diciottesimo modo: I PROBLEMI NON SONO UN PROBLEMA.

Avere problemi non è un problema. Avere problemi significa avere cose da fare, da risolvere, da
migliorare, poter affrontare nuove sfide, superare se stessi e i propri limiti e impegnarsi per
realizzare i propri sogni. Quando inizi a pensare che avere problemi sia un problema fa sì che ti vedi
come una persona limitata, che si guarda intorno alla ricerca di chi ti sembra essere migliore di te, e
finisci per vivere con i problemi come se quella fosse la situazione giusta. Non lo è. D’altronde, ce
lo insegnano anche a scuola: per ogni problema, c’è una soluzione. Quella è la soluzione giusta.
Perciò, fai un elenco dei tuoi problemi e inizia a trovare le soluzioni.

Diciannovesimo modo: OGNI TANTO RINGRAZIA PER QUELLI CHE POSSIEDI.

Volere sempre di più è nella natura umana. Siamo fatti così. Vogliamo sempre il nuovo, avere tra le
mani l’ultimo modello oppure desiderare di possedere una casa sempre più grande e via
discorrendo. Questo perché tendiamo spesso a guardare quello che hanno gli altri, o perché ci
stufiamo subito, senza però renderci conto di quello che abbiamo già. Elenca tutto ciò che possiedi e
fai in modo di decidere se sei in grado di coprire le tue necessità o meno. Hai davvero bisogno
dell’ultimo Smartphone uscito? Hai davvero bisogno di una casa più grande? Inizia a farti le giuste
domande in base alle tue necessità e ringrazia per quello che già possiedi.

Ventesimo modo: QUALCHE VOLTA RALLENTA E RILASSATI.


I ritmi di vita della società contemporanea ci fanno spesso entrare in un circolo vizioso in cui la
promessa della “ricompensa” non viene mai esaudita. Quando questo accade, è arrivato il momento
di rallentare e di riappropriarsi del proprio presente e, di conseguenza, della propria vita.
Rendi meno faticosa la tua vita, elimina il superfluo e godi di più del presente. Elimina gli acquisti
non essenziali. Passa qualche ora a non fare niente, solo oziare. Riscopri la presenza degli altri (o di
te stesso/a). Il modo migliore quindi per rallentare è vivere con meno e smetterla di riempire il tuo
tempo con cose da fare solo perché alla fine devi consumare.

Ventunesimo modo: GUARDATI NELLO SPECCHIO LA MATTINA E RIPETI TRE


VOLTE: “IO SONO CIO’ CHE VOGLIO ESSERE. IO FACCIO CIO’ CHE DESIDERO
FARE”.

L’autoconvinzione è l’arma definitiva per motivarsi. Dirsi cose belle, incoraggiarsi, supportarsi e
non dubitare di se stessi è la base della positività.
E’ sempre un piacere ricevere un complimento, soprattutto se detto da una persona a noi molto cara;
ci dà quella sensazione di essere apprezzati e amati. Quindi, cosa ci vieta di farci i complimenti da
soli? Dirsi cose belle, apprezzarsi e amarsi a tal punto da non avere più bisogno dei complimenti
degli altri per credere di essere abbastanza. Insomma, quello che voglio dire è di dire a te stesso/a
solo cose belle, parole motivanti che ti possano dare quella carica che ti serve per crescere e
affrontare la vita con più serenità.
Ripeti tre volte: “Io sono ciò che voglio essere. Io faccio ciò che desidero fare”.

Ventiduesimo modo: (NON) AVERE PIU’ PAURA DEL SALTO CHE DELLA CADUTA.

L’ansia è quella sensazione che viene soprattutto quando ci troviamo ad affrontare qualcosa di
nuovo. L’ansia è il nostro nemico più grande. L’ansia è il malvagio che si presenta per bloccarci e
mandare a monte la nostra opportunità per spiccare il volo. L’ansia è la paura del futuro che ci
soffoca e ci rende incapaci di valutare potenziali pericoli/benefici successivi. Il modo più efficace
per affrontare ogni esperienza, è fare un passo alla volta, momento per momento, valutando ogni
singola mossa. Con la calma e la concentrazione riuscirai a sconfiggere l’ansia e a proseguire.
Ricorda che troppa ansia significa addio felicità e incredibili opportunità.

Ventitreesimo modo: USATE LE CRITICHE IN MODO COSTRUTTIVO.

Ricevere un giudizio negativo sul nostro operato, può far molto male. Quante volte ti sarà capitato
di ricevere una critica e starci male per un bel po’?
Dopotutto, è nella nostra natura umana cercare l’approvazione degli altri, soprattutto quando ci
mettiamo tanto sforzo a fare le cose. Ricevere le critiche però, non significa abbandonare tutto,
tutt’altro.
Ci sono due tipi di critiche, quelle costruttive e quelle distruttive. Quest’ultime non sono altro che
offese gratuite dette da quelle persone che vogliono sfogare il loro stress o la loro rabbia su di te. Tu
non devi far altro che controllare la tua rabbia e ignorarle, perché in fondo quelle critiche non
appartengono a te, bensì a chi le ha dette.
Le critiche costruttive invece, sono quelle critiche che si focalizzano su un problema specifico e non
ti attaccano personalmente. Sono quelle critiche che puntano a correggere un tuo errore, per
migliorarti e renderti capace a fare di meglio. Quindi, impara a distinguere tra le due tipologie di
critiche e a gestire quest’ultime nel modo più costruttivo possibile.
Questa capacità ti permetterà di raggiungere i tuoi obiettivi.

Ventiquattresimo modo: L’AUTOCRITICA E’ PER GLI INFELICI.


Molte persone osservano continuamente se stesse, giudicandosi duramente per i propri
comportamenti. Ciascuno di noi si critica interiormente, ma quando si fa i conti con una scarsa
autostima l’atteggiamento autocritico diventa giudicante e insistente. In questo caso parliamo di una
critica patologica e svalutativa per la quale la persona tende ad accusarsi per quello che non va
secondo i piani stabiliti; a confrontarsi agli altri sminuendo sempre le proprie capacità; ad attaccarsi
per il minimo errore e a portare la propria attenzione ai fallimenti dimenticandosi delle proprie
qualità e dei propri successi.
L’autocritica però non è sempre negativa. Si tratta in questo caso di un’autocritica sana, positiva e
costruttiva, il cui fine è migliorare le proprie caratteristiche. Individuare le critiche svalutative che si
rivolgono a te stesso/a permette di lasciar loro meno spazio, di metterle in discussione e di non
essere più dominati dalle sue ingiunzioni negative che influenzano negativamente ogni altro
pensiero. Questo permetterà di acquistare il proprio potere personale e determinerà un
miglioramento del senso di autostima e del valore personale. Il senso critico così diventerà un
alleato e non un blocco emotivo che impedisce di realizzare progetti e propositi.
Impara a trattarti come amico/a piuttosto che come un nemico/a.

Venticinquesimo modo: IMPARA A PERDONARE.

Non si può mai essere privi di amarezza e sofferenza fino a quando si continua a pensare pensieri
negativi e rancorosi. Per superare le amarezze e il rancore è importante imparare a perdonare.
Quando non riesci a fluire liberamente con la vita nel momento presente, di solito, significa che ti
stai bloccando in un momento passato. Solo nel momento presente è possibile creare il futuro.
Il perdono è un concetto confuso per molte persone, ma in questo caso, perdonare non significa
scusare il comportamento, bensì essere in pace con sé stessi. Lo sapevi che quando biasimi una
persona, quest’ultima diventa il tuo padrone? E questo ti porta a diventare schiavo di quella
persona, poiché questa persona diventa in grado di alterare il tuo stato emotivo anche con la sola
presenza o addirittura al solo pensiero. Il perdono quindi, deve avvenire nella tua mente, lasciando
andare quella persona diventi libero da quel rancore, cominci a prendere una posizione e definisci i
tuoi confini.
Quindi perdonare non è un atto di debolezza, ma è un atto di auto-preservazione che aiuta a essere
più sereni.

Ventiseiesimo modo: SII CURIOSO DEL MONDO CHE TI CIRCONDA.

Diventa una persona che esplora. Un esploratore è una persona che effettua una ricognizione diretta
di luoghi ignoti o poco conosciuti. Ed è quello che dovresti fare tu. Sii curioso di quello che hai
intorno e non avere paura di scoprire il nuovo. Sii quella persona che ha il coraggio di provare e
uscire dalla propria zona comfort. Diventa quel tipo di persona che sperimenta nuovi concetti, che
esplora nuovi ambienti, che conosce nuove persone e che desidera provare nuovi sentimenti ed
emozioni. Affronta il cambiamento, sconfiggi il disagio e oltrepassa quei confini che,
inconsciamente, ti sei creato. Non c’è bisogno di andare chissà dove, esplora le meraviglie che hai
intorno e non preoccuparti del dopo, la vita ha così tanto da offrirti.

Ventisettesimo modo: IMPARA A FIDARTI DELLE TUE INTUIZIONI E DEL TUO


ISTINTO

Dal punto di vista scientifico, intuito e istinto hanno un potenziale non sfruttato. Un'analisi
pubblicata su The Conversation dice che non sono sensazioni da ignorare o correggere con il
ragionamento, sono soltanto una forma diversa di elaborazione delle informazioni. Con l’intuito è
possibile “predire” per così dire il futuro. Cosa significa? Il nostro cervello esegue un’operazione
che confronta le sensazioni e le esperienze acquisite nel passato per cercare di predire il futuro.
Quindi con l’intuito è possibile predire le opportunità.
Con l’istinto invece, il nostro cervello cerca di segnalare qualcosa quando nota che ci sono
incongruenze tra l’esperienza attuale e il passato, ma questo processo non è percettibile dalla nostra
coscienza. Però, sappiamo che è così ma non sappiamo come ci siamo arrivati.
Quindi con l’istinto è possibile evitare i problemi.
Per poter sfruttare al meglio queste due funzioni meravigliose, hai bisogno di molta esperienza in un
certo campo, così il cervello ha più informazioni “in archivio” con cui fare confronti: è in quei
momenti che le intuizioni e l’istinto diventano particolarmente affidabili. Quindi, esplora e prova
sempre nuove esperienze per far diventare sempre più grande “l’archivio”.

Ventottesimo modo: LASCIA CHE SIA L’AMORE A ISPIRARTI IN OGNI TUA AZIONE.

Che cosa è l’amore? L'amore è un sentimento intenso e profondo di affetto, simpatia e adesione,
rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale. Se vuoi davvero
vivere la tua vita nel pieno delle tue potenzialità, lascia che sia l’amore a ispirarti in ogni tua azione.
Fai le cose pensando solo al tuo bene e al bene degli altri. Non essere tra quelli che aiutano
aspettandosi poi di ricevere qualcosa in cambio. Mostra sempre l’amore e la gentilezza perché poi ti
rendono la persona più bella del mondo, non importa che aspetto tu abbia. Dona il tuo amore ad
amici, parenti e sconosciuti, anche a coloro che non ti vogliono bene. Questa è la parte più difficile
da mettere in pratica, ma se ci riuscirai, sarai in grado di elevarti al di sopra dell’odio, dell’invidia e
di ogni altra emozione negativa. Fai del cuore la tua arma e ama incondizionatamente.

Ventinovesimo modo: NON TRASCURARTI MAI E CURATI SEMPRE.

Nel corso della vita può capitare di dimenticarci di noi stessi, di pensare agli altri in modo eccessivo
e di non amarci abbastanza, tanto da accantonarci.
Spesso tendiamo a essere convinti che gli altri abbiano bisogno delle nostre cure, privilegiandole
alle nostre. Crediamo che siamo in grado di curare gli altri prima di noi stessi. Quando ci
trascuriamo, priviamo a noi stessi del giusto valore, togliamo importanza alle nostre necessità,
assumendo un vero e proprio atteggiamento aggressivo verso noi stessi.
Avere cura di sé vuol dire badare a se stessi, ascoltare i propri bisogni. Capire che abbiamo il diritto
di stare bene ed evitare tutto ciò che è causa di malessere.
Guardarti intorno, apprezza quello che sei e prenditi cura di te stesso/a.
Come ha detto Lucille Ball: “Per prima cosa ama te stesso ed ogni altra cosa andrà al suo posto. A
questo mondo devi davvero amare te stesso per riuscire a fare qualcosa”.
Ricorda che trascurarsi è una forma di egoismo.

Trentesimo modo: CONFESSA UNA COSA DI CUI TI VERGOGNI.

Ognuno di noi ha dei difetti, delle paure e spesso tendiamo a nascondere queste debolezza per
proteggerci. Un po’ è colpa della società che ci ha mostrato che chi è debole viene subito
emarginato e deriso. Non deve necessariamente essere sempre così.
Confessare un tuo difetto, una cosa di cui ti vergogni, toglie alla tua debolezza il suo potere.
Devi scegliere accuratamente le persone a cui senti di confessare una tua debolezza. Potrebbero
essere i tuoi genitori, il tuo partner o i tuoi amici più cari.
Poter essere con queste persone completamente te stesso/a ti darà un immediato senso di intensa
felicità.
Non solo. Confessare una cosa di cui ti vergogni a persone a cui tieni, è un eccezionale strumento di
crescita personale, poiché raccontandola inizierai a vederla dall’esterno e riuscirai a percepirla non
più parte di te, così da poterla affrontare da un nuovo punto di vista.
Sarai responsabile, non solo di fronte a te stesso/a, ma anche di fronte a persone per te speciali.
Trentunesimo modo: AFFRONTA QUALCOSA CHE TI SPAVENTA.

La paura ci accompagna da sempre. È la più antica delle emozioni e ha una funzione adattativa: è
un campanello d’allarme fondamentale che ci mette in guardia dai pericoli che incontriamo
permettendoci di reagire. Avere paura è dunque utile e può salvarti la vita ma ti paralizza e ti rende
incapace di superare l'ostacolo pur sapendo che aldilà c'è qualcosa di molto importante per te.
Spesso la paura è legata a una decisione da prendere che ti porta fuori dalla comfort zone, quella
zona della nostra vita in cui ti senti comodo/a e al sicuro/a.
Superare la paura significa fermarti ad ascoltarla per capire cosa vuole da te, cosa ti vuole dire e
qual è il messaggio che ti porta. La paura è spesso legata a una mancanza di conoscenza. Quello che
non conosci ti fa paura.
“La paura non è spaventosa, è solo un’energia. Non sfuggirla, prendi confidenza con lei, abituati a
lei, poi cavalcala e usala come benzina” Salvatore Brizzi.
La paura va affrontata e guardata negli occhi. Evitare di esporti a tutte quelle situazioni che ti
spaventano, ti condurrà solo a sentirti incapace di affrontarle e non ti aiuterà certo ad allenare il
coraggio.
Vincere la paura significa accettarla.

Trentaduesimo modo: TROVA IL TUO EQUILIBRIO VITA-LAVORO.

Con l’evoluzione della tecnologia ora è possibile portarsi a casa il lavoro, tra e-mail e telefonate,
certe volte non riusciamo più a distinguere tra la vita privata e la vita lavorativa. Uno
sbilanciamento eccessivo verso il lavoro può portare a stress, disturbi del sonno, difficoltà di
concentrazione e sensazione di non avere mai abbastanza tempo.
Il lavoro non deve soffocare la vita privata e anche la vita privata non deve essere di ostacolo al
lavoro: una buona carriera si costruisce sull’equilibrio.
Ecco, quindi, che questo equilibro diventa soggettivo che varia in base alla persona.
Se sei una persona che ha un lavoro dove lo stacco è netto è importante perseguire attività e
interessi. Hai un hobby? Stai passando del tempo con amici e persone care? Stai facendo esercizio
fisico? Creare un equilibrio nella tua vita ridurrà lo stress e ti darà altri sbocchi per esprimerti e
divertirti.
Se invece sei una persona che non gli pesa integrare il lavoro con la vita privata, soprattutto per
quelli che hanno fatto della loro passione un lavoro, fai attenzione a non cambiare continuamente il
contesto (Vita-Lavoro, Lavoro-Vita), rischi di non essere mai completamente presente. La mente ha
bisogno di tempo per essere presente tra un contesto e un altro.
Se invece sei una persona che non sa come suddividere tra i due contesti, eccoti qualche consiglio:
Inizia con dei piccoli gesti. Ad esempio limitare il lavoro straordinario, evitare di rispondere a una
e-mail o chiamata a tavola o durante il tempo che trascorri con la famiglia o amici.
Definisci dei limiti con i tuoi clienti o il datore di lavoro per chiarire immediatamente la tua
disponibilità. Definire dei limiti non è segno di disinteresse lavorativo o di mancanza di
professionalità, anzi è segno di un modo di lavorare efficiente e bilanciato.
Sta a te poi decidere se intervenire per trovare questo equilibrio, ma è bene sapere che se non si
alzano dei confini si rischia di perdere una bella fetta di tempo che non tornerà mai più.

Trentatreesimo modo: SPENDI I TUOI SOLDI SAGGIAMENTE

Molti credono che più soldi hai, più felice sarai. Ma la realtà è come spendi i tuoi soldi per sentirti
più felice che può causare la tua infelicità. La chiave è farlo saggiamente. Come per esempio aiutare
gli altri; evitare garanzie o assicurazioni inutili; acquistare solo cose che si adattano a te e non per
fare colpo sulla società; ma il consiglio più importante che posso darti è di acquistare meno beni
materiali ma più esperienze da vivere. Siamo fatti per adattarci immediatamente ai beni materiali e
questo li rende meno speciali dopo un po’ di tempo, e ci troviamo a volerli cambiare o addirittura ad
abbandonarli.
Spendere soldi invece per fare esperienze, come ad esempio viaggi, ristoranti, concerti e così via,
può renderci più felici perché condividiamo queste esperienze con gli altri. La felicità connessa ai
beni materiali svanisce, ma le esperienze ci aiutano a definire il nostro scopo e le nostre passioni
nella vita.

Trentaquattresimo modo: ASCOLTA E INTERAGISCI CON LA MUSICA.

Ascoltare musica solleva il morale. Ci fa sentire meglio, in parte perché ascoltare la musica fa sì che
il nostro cervello rilasci la dopamina, un neurotrasmettitore collegato al piacere e alla ricompensa.
La musica aiuta a dormire meglio. La musica aiuta ad assumere meno calorie. La musica fa
diminuire lo stress e migliora la salute. “Coloro che si impegnano con la musica attraverso la
danza o partecipando ai concerti riportano alti livelli di felicità e un senso di benessere”.
Quindi sì, quando hai la possibilità, metti le cuffie e viaggia tra le note e le parole della tua canzone
preferita.

Trentacinquesimo modo: RICORDA I RICORDI FELICI.

Perché amiamo tutte le cose retrò? Forse perché la nostalgia ci rende felici. Sentimenti nostalgici, o
ricordi del passato, possono aiutarci a riconnetterci con sentimenti di amore e un senso di
meraviglia e soddisfazione. Il nostro passato ci modella e definisce la nostra identità. Quando
ricordiamo bei tempi e ricordi felici, possiamo aumentare la nostra autostima e sentirci più vicini a
chi ci circonda. Quando guardiamo indietro e ricordiamo i momenti felici che abbiamo vissuto,
quelle esperienze che abbiamo condiviso con persone importanti per noi o che abbiamo vissuto
intensamente, si trasformano nel carburante che ci dà l’energia necessaria per andare avanti. Perciò
è molto importante avere sempre una riserva di ricordi felici che ci aiutano ad affrontare le ore più
difficili. Non è necessario fare nulla di speciale per fare tesoro dei ricordi felici, basta imparare a
essere consapevoli del qui e ora. Quando impariamo a concentrarci nei dettagli e godere delle
piccole cose, stiamo creando delle buone esperienze, senza nemmeno rendercene conto. Ma non
dobbiamo abusarne perché per trovare l’equilibrio e vivere in serenità si deve stare nel presente.

Trentaseiesimo modo: NIENTE E’ PARAGONABILE A TE.

Un errore che facciamo spesso è quello di confrontarci con gli altri, soprattutto con quelli che hanno
più cose di noi, oppure con quelli che hanno fatto più di noi. Tendiamo sempre a guardare quello
che hanno gli altri sminuendo quello che possediamo. I social media ci fanno sentire come se tutti
gli altri fossero migliori di noi. Quante volte scorrere le tue notizie ti fa sentire emozioni negative?
Come se la tua vita fosse incompleta.
Tutto questo è sbagliato per due ragioni fondamentali:
La prima ragione è che tu stai vivendo seguendo il corso della tua linea temporale. Quindi ricordati
sempre che non sei né in ritardo né in anticipo, sei solo nel tuo tempo. Non permettere all’invidia e
al risentimento di mettere radici e di non farti apprezzare ciò che hai.
La seconda ragione invece è di accettare il fatto che tu sei tu e non sei nessun altro. Sei così come
sei grazie all’esperienze che hai vissuto e che ti hanno reso/a così. Puoi solo impegnarti per
diventare migliore di quello che sei adesso e lavorare sodo per perfezionare te stesso/a, ma questo
non significa che sei meno degli altri.
Ricorda che niente è paragonabile a te, tu sei unico/a e nessuno è come te.
Trentasettesimo modo: SORPRENDI TE STESSO/A.

“Stupisci sempre te stesso. È l'unica cosa che renderà la vita degna di essere vissuta”. Oscar
Wilde.
La routine ci uccide. Fare tutti i giorni le stesse cose, ci porta a odiare la vita, soprattutto quando
siamo immersi nel lavoro e nelle faccende di casa. È difficile sentirsi felici se ci sente annoiati o si
ascolta il bla bla della vita. Uno dei segreti per essere felice è quello di essere stimolato/a,
interessato/a e un po’ sorpreso/a dalla vita. Quindi sorprenditi impostando obiettivi al di fuori della
tua zona di comfort per rompere quella routine che ti affligge ogni giorno. Mettiti in situazioni
nuove o inaspettate. Stabilisci degli obiettivi per te stesso/a e poi lavora per raggiungerli. Ad
esempio: dieta, attività fisica, letture, studi, viaggi e così via. E ricorda di goderti il viaggio!

Trentottesimo modo: FESTEGGIA! ANCHE PER LE PICCOLE COSE.

Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, la chiave del successo è rendersi conto che i nostri
grandi obiettivi non arriveranno dall'oggi al domani, nella prossima settimana o forse nemmeno nel
prossimo anno, ma va bene così.
Il celebrare i successi è la chiave per costruire rapidamente e in modo affidabile qualsiasi abitudine.
L’abilità di festeggiare farà in modo che tutte le altre cose che impari si consolidino dentro di te. Ti
renderà una persona più felice. Ti renderà più sexy e più forte.
Non sto parlando di fare un compleanno o una cerimonia, parlo di un modo di gratificarsi profondo,
significativo, emotivo e più personale.
È quindi importante assicurarci di celebrare le piccole cose, quei nostri piccoli obiettivi che ci siamo
imposti lungo la strada per raggiungere quell’obiettivo finale. Riconoscendo queste vittorie, si attiva
il “circuito di ricompensa” della nostra mente. Così il cervello rilascia sostanze chimiche che ci
danno la sensazione di orgoglio, cosa che ci sprona a proseguire e a desiderare di andare oltre, verso
il nostro prossimo risultato.
Il valore del celebrare è potente quando viene utilizzato per formare abitudini sane.

Trentanovesimo modo: TUTTE LE SCUSE CHE INVENTI PER NON FARE QUELLA
DETERMINATA COSA, SONO TUTTE BUGIE.

Certe volte ci blocchiamo inventando delle scuse per non fare una determinata cosa. Ci lamentiamo
ma non facciamo niente per migliorare. “Voglio andare in palestra, ma non ho tempo”. “Voglio
imparare una nuova lingua, ma non me la sento”. “Sono troppo vecchio per fare quella cosa, ormai
è andata”. Questi erano degli esempi di quello che si sente spesso provenire dalla bocca di molta
gente. Inventiamo queste scuse per convincerci che vada bene così, per auto-convincerci che se è
così perché non dipende da noi. Quando sappiamo benissimo che queste scuse non sono altro che
bugie.
Il tempo c’è. Le abilità ci sono. Le capacità ci sono. Il talento c’è. I progetti ci sono. L’unica cosa
che manca è la motivazione giusta.
Quindi smettila di credere alle bugie e comincia a creare la verità. Quella verità che ti serve per fare
tutto ciò che desideri.
Ogni cosa intorno a te cambierà appena tu cambierai le cose intorno a te.

Quarantesimo modo: OGNI MATTINA RECITA UNA QUALITA’ CHE VORRESTI


POSSEDERE.

Se c’è uno scopo nella vita di noi tutti, questo è di sicuro strettamente collegato alla felicità. Questo
stato d’animo così appagante è alla base di tutti i nostri sogni e dei nostri desideri.
Per molti equivale a qualcosa di irraggiungibile, per altri non esiste, se non per piccoli attimi della
nostra esistenza. La felicità è da sempre un argomento di discussione molto appassionante e tanti
scrittori, filosofi e scienziati ci hanno lasciato il loro particolare punto di vista.
Uno dei modi per raggiungere la felicità è desiderare il miglioramento ed essere soddisfatti di quello
che si possiede, ma è anche vero che veniamo sottoposti ogni giorno a dure prove e questo può farci
capire quali sono le nostre debolezze.
Ad un certo punto della mattina recita una lista di qualità di carattere che vorresti possedere.
Esci dalla porta, alza le mani verso il cielo, inspira e dici: “Grazie! Sarà un giorno fantastico!”.

Quarantunesimo modo: FAI ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA UNA DOCCIA A


CONTRASTO.

Una doccia a contrasto è semplice da capire, si gira la temperatura dell’acqua della doccia più calda
che si può sopportare (senza ustionarsi) e rimanere in piedi per 3 minuti. Poi cambiare e mettere
l’acqua fredda e stare in piedi per 1 minuto. Tipicamente questo ciclo è fatto 2-3 volte.
Non è davvero divertente in un primo momento, ma è tonificante quando l’acqua fredda ti colpisce.
Le docce a contrasto aumentano il flusso sanguigno, stimolano il sistema immunitario, migliorano i
livelli di testosterone ed aumentano la tua resistenza. Ovviamente la doccia in sé è benefica e questo
metodo è più una sfida, ma se si riesce a farlo è veramente produttivo.

Quarantaduesimo modo: NON RISPONDERE A CHIAMATE INASPETTATE.

“Lo farò se abbiamo programmato una riunione telefonica per quell’ora”.


Durante il giorno si riceve una tonnellata di chiamate, specialmente se hai un’attività in proprio. La
vita non sembra essere più la tua.
La verità è che se qualcuno ha davvero bisogno di parlare con te, ti lascia un messaggio.
Questo piccolo cambiamento ti dà il controllo. Non sei più accecato dalle richieste altrui.
Puoi leggere o ascoltare il messaggio, valutare l’urgenza, e poi rispondere quando è più conveniente
per te. All’inizio potrebbe essere difficile. Fallo e basta. Il mondo andrà bene se non rispondi.
Niente esploderà.
L’attenzione è una risorsa sempre più scarseggiante. È preziosa e devi custodirla. Siamo fatti per
essere distratti, per prestare attenzione alle cose fuggevoli che si allontanano da noi e intorno a noi.
Devi fare tutto il possibile per aumentare la concentrazione e la qualità del momento attuale e
diminuire le distrazioni.

Quarantatreesimo modo: GODI DEI TUOI SENSI.

Abbiamo 5 magnifici sensi che possono regalarci tante emozioni. Anche nei casi in cui alcuni di
questi sensi siano inibiti, ne abbiamo comunque altri da utilizzare.
Ogni giorno, appena riesci (se non riesci mai, impara a come ritagliarti dei minuti per te), assapora
il mondo e la vita attraverso i tuoi sensi. Prendi coscienza dei suoni, degli odori, delle sensazioni
tattili, di ciò che stai guardando e dei sapori.
Poniti anche nella situazione di assaporare stimoli nuovi per stupire te stesso/a. Non saprai mai di
cosa sei capace, se non ti metti alla prova.

Quarantaquattresimo modo: RICORDA CHE SEI IN COSTANTE EVOLUZIONE.

Se un giorno ti svegli e le tue scarpe non ti piacciono più, oppure quel tipo di dolce non ti fa più
impazzire, o addirittura ti guardi nello specchio e non ti piaci più. Non preoccuparti, non c'è nulla di
sbagliato in te, stai solo cambiando, evolvendo. Se sei arrivato/a a vedere le cose in modo diverso
dal giorno precedente è grazie alle tue esperienze e al tuo essere che si adatta. Non prendertela e
non demoralizzarti, è tutto nella norma, anzi fai buon uso di questi cambiamenti, cerca di scoprire
nuove modi di vivere e nuove idee, che possono stimolare quelle capacità che certamente hai, ma
che non hai mai usato.

Quarantacinquesimo modo: NON PRENDERE DECISIONI QUANDO SEI ARRABBIATO/A


E NON FARE PROMESSE QUANDO SEI FELICE.

Siamo stati tutti vittime di sequestri emotivi, momenti in cui semplicemente non pensiamo, ci
lasciamo trasportare dai sentimenti e prendiamo decisioni o diciamo cose di cui ci pentiamo. L’area
del cervello legata alle emozioni ci impedisce di pensare. Il problema è che il sistema limbico è
un’area con un repertorio di comportamenti molto limitato, che ci acceca perché ci impedisce di
vedere altre possibili alternative. Pertanto, la chiave per avere pace interiore consiste nell’applicare
una regola: non promettere quando sei felice, non rispondere se sei arrabbiato/a, non decidere
mentre soffri e non agire se non sei convinto/a.
Non prendere decisioni permanenti basandoti su emozioni temporanee.

Quarantaseiesimo modo: RIORDINA L’IMPORTANTE: NON SCEGLIERE COSA


BUTTARE, MA COSA TENERE.

Riordinare significa fare i conti con noi stessi. Quando, durante il processo del riordino, impariamo
a capire cosa ci trasmette felicità, impariamo anche a conoscerci meglio. Non è importante solo
aumentare la felicità, ma anche eliminare l’essenza dell’antifelicità. Con questo termine si
identificano gli elementi che non proiettano alcuna gioia e che sono appendici estranee. Scartare
oggetti, di per sé, non ci procura felicità. Lo scopo non è eliminare le cose, ma conservare quelle
che ci rendono felici. Se facciamo piazza pulita e ci ritroviamo con la casa vuota, non saremo
contenti di abitarci. Il nostro scopo, quando riordiniamo sta nel creare un ambiente pieno di cose
che amiamo. L’essenza del processo del riordino sta nell’apprezzare gli oggetti che possediamo e
nel cercare di rendere il più speciale possibile la relazione con essi. Decidere dove riporre qualcosa
significa trovargli una casa. Questo è lo scopo ultimo del riordino.

Quarantasettesimo modo: L’ETICA DELLA PERSONALITA’ E’ IMPORTANTE.

Oggi diamo importanza a comportamenti, atteggiamenti all’immagine e non ai principi che


seguiamo nella vita.
Così diventa più importante cosa facciamo, o come comunichiamo con gli altri, di chi siamo
realmente.
Il carattere etico porta a pensare che esistono principi fondamentali e che le persone possono
ottenere il successo reale e una felicità duratura se integrano questi principi nel loro carattere.
Il segreto di una vita felice, dunque, è lavorare sul tuo carattere, su chi sei e non su comportamenti o
aspetti esteriori.

Quarantottesimo modo: DIVENTA UNA PERSONA PROATTIVA.

Esiste, tra quello che ti accade e le tue reazioni, uno spazio. In questo spazio risiede la nostra facoltà
di fare scelte e prendere decisioni. Tra il comportamento scortese e la tua reazione. Tra la risposta
negativa e la delusione. Tra il tuo successo e la tua gioia. Tra le parole che senti e la tua gratitudine.
Questo spazio ti permette di scegliere ed essere padrone, o padrona, della tua vita.
Non ti lasciare abbattere da imprevisti, momenti di blocco e ostacoli che possono capitare.
Mostra sempre un atteggiamento responsabile e affronta le difficoltà cercando altre strade.
“Noi siamo responsabili della nostra vita. Il nostro comportamento è una funzione delle nostre
decisioni, non delle condizioni in cui viviamo”.
Quarantanovesimo modo: INIZIA A VINCERE E A FAR VINCERE.

Covey fa un esempio molto carino, paragonando le nostre relazioni al conto corrente bancario. Ogni
gesto d’amore e rispetto è un versamento.
Ogni scortesia, ogni distrazione o pretesa, un prelievo.
In pratica puoi fare errori quanto più sai essere positivo, o positiva, con gli altri.
Mentre se non agisci con amore o comprensione, non avrai credito sufficiente quando sbagli.
Per poter vincere devi prima far vincere gli altri, e in che modo puoi farlo? Puoi cominciare con la
comprensione dell’altra persona, cioè capire le sue priorità, cosa gli interessa davvero, per cosa lotta
sinceramente.
Badare alle piccole cose, ossia gentilezze e cortesie che spesso fanno la differenza e più spesso sono
trascurate perché banali oppure ovvie.
Mantenere gli impegni, quando fai quel che hai detto di fare e dimostri di saper rispettare una
promessa.
Scusarti sinceramente quando sbagli, quando manchi di rispetto, non comprendi, o ti comporti con
poca attenzione nei confronti delle debolezze o dei bisogni dell’altro.
Imparare a festeggiare per le vittorie degli altri, soprattutto le persone care, e lasciar da parte
l’invidia.
La lista può continuare ma penso che tu abbia capito il concetto.
Devi essere altruista per poter vincere; devi inserire l’amore in ogni cosa per cominciare a stare
bene; non ti serve avere successo se chi ti aiuta ha problemi; non va bene averla vinta in una
discussione se l’altro si sente sminuito.
Devi vincere facendo vincere gli altri.

Cinquantesimo modo: SEGUI LIFE IS IN THE WORDS.

Qualche anno fa affrontai un periodo difficile, dove la mia psiche fu messa a dura prova. Stavo per
affondare e sapevo benissimo che avrei dovuto chiedere aiuto a qualcuno ma non accettavo il fatto
di averne bisogno. Così scoprii il mondo della letteratura e cominciai a leggere. Non importava che
libro fosse, mi bastava leggere. Romanzi, libri di storia, psicologia e molti altri. Iniziai a scoprire
molte cose su me stesso tra cui la capacità di saper scrivere e inventare storie. Scrissi molti racconti,
pensieri, e storie che mi servivano per andare avanti e uscire dall’oscurità. E fu così. Grazie alle
parole, riuscii a vedere la luce e a credere in me stesso. Trovai la via giusta con il giusto pensiero.
Life is in the words esiste perché voglio condividere quello che le parole mi hanno insegnato e spero
che possano in qualche modo aiutare come fecero con me.
Dopotutto, la vita è nelle parole.

Se questa guida ti è stata utile in qualche modo ti invito a seguire la pagina Instagram life is in the
words per supportare il mio lavoro. Il tuo contributo servirà a far crescere la pagina così da poter
aiutare più persone possibili.

La felicità è un dovere. La felicità è un diritto.

Life is in the words


Creatore: Talbi Mehdi

Tutti i metodi elencati qua sopra non vogliono sostituire una cura medica professionale, ma
hanno solo uno scopo informativo.

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