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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Introduzione

Sei nel posto giusto al momento giusto.

Ti siamo profondamente riconoscenti per averci dato fiducia, e


per dimostrartelo, abbiamo creato questo eBook che è un con-
centrato di contenuti di valore, contenuti che siamo certi avrai
già cercato in lungo e largo sul web, e che ora hai qui a portata di
mano.

Data la vastità delle argomentazioni trattate, non possiamo


avere la pretesa di dirti che questo sarà un ebook definitivo: la
scrittura, la pubblicazione e la promozione hanno bisogno di te-
sti e lezioni apposite per essere approfonditi al 100% e anche di
tanta applicazione pratica, chi sostiene il contrario mente.

Ti regaliamo, però, questa, accurata selezione dei nostri migliori


contenuti che possono avere, qui si, la presunzione di riuscire a
metterti sui binari giusti.

Il viaggio è lungo, allaccia le cinture.

“Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne


leggono solo una pagina.”
(Agostino d’Ippona)

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Chi siamo

Abbiamo più di 40 mila pubblicazioni attualmente in commer-


cio, più di 16 mila autori hanno già pubblicato con noi e sono più
di 2 milioni gli euro che abbiamo versato fino ad oggi in diritti
d’autore.

Siamo la prima piattaforma in Italia per numero di pubblicazioni


cartacee.

L’unica che ti garantisce la distribuzione in libreria, nel senso che


ci arrivi davvero con il tuo libro in libreria sia di catena che non.

L’unica che si occupa di inviarti il CUD certificato e che si preoc-


cupa della tua dichiarazione dei redditi, altre piattaforme danno
dei report pdf che non valgono nulla in caso di controlli fiscali.

L’unica che ti offre la possibilità di occuparsi del deposito legale


dei tuoi libri pubblicati.

L’unica con un’assistenza clienti fatta da persone reali che rispon-


dono al telefono e seguono il cliente passo per passo fino alla
fine della lavorazione.

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Non a caso abbiamo quasi il 90% di recensioni a 5 stelle su


Trustpilot (clicca qui per vederle).

Noi ti offriamo tutti gli strumenti per realizzare il tuo sogno di


pubblicazione, sta a te coglierli.

Noi ci mettiamo la potenza del selfpublishing, la competenza


dell’editore e la passione del libraio.

Pronti?

Buona lettura!

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Indice

INTRODUZIONE
CHI SIAMO

CAPITOLO 1 - SCRITTURA
• La premessa drammaturgica, cos’è e perché è così importante
• Come scrivere un incipit perfetto
• Come creare un protagonista efficace per il tuo romanzo
• Il principio dell’antagonismo nella scrittura di un libro
• Mostra, non raccontare. La regola dello “Show don’t tell”
• Due stratagemmi di un grande scrittore svelati

CAPITOLO 2 - PRODUZIONE
• L’importanza di presentare un testo corretto
• Come creare la copertina di un libro che funziona
• Come scegliere il prezzo di copertina di un libro
• Come impaginare un libro: l’importanza del design
• Beta Reader: cos’è, a cosa serve e come trovarlo

CAPITOLO 3 - PUBBLICAZIONE
• Perché non conviene pubblicare in esclusiva con Amazon
• Editoria tradizionale e Self Publishing
• Le cose da sapere prima di pubblicare un libro con una casa

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editrice
• Come scegliere la migliore Piattaforma di Self Publishing
per te
• Quanto costa pubblicare un libro?
• Quando pubblicare un libro?
• I pilastri del self-publishing

CAPITOLO 4 - PROMOZIONE
• Come ottenere recensioni “a pagamento” per il tuo libro
• Strumenti gratuiti di live streaming per promuovere il tuo
libro
• I 12 migliori consigli per la promozione del tuo libro
• 11 modi per usare Facebook per la promozione di un libro
• Come usare Instagram per la promozione del tuo libro
• Cosa rende un libro un best seller?
• 10 modi efficaci per Promuovere e Vendere il tuo libro of-
fline e fuori dai social

CAPITOLO 5 - BONUS
• Self-publishing con o senza partita iva? Una piccola guida
fiscale

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CAPITOLO 1

SCRITTURA

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La premessa drammaturgica,
cos’è e perché è così
importante

Sapresti racchiudere la tua Storia in una frase?

Beh, dovresti saperlo fare.

Dovresti farlo.

Fallo ora.

Fatto?

Spero di si.

Non hai ancora scritto un libro ma vorresti farlo?

Allora devi partire da qui: dalla premessa.

Come si fa?

È facile, devi partire da questa domanda:

Cosa accadrebbe se… Cosa succederebbe se…

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Esempi:

• Cosa accadrebbe se un bambino orfano scoprisse di avere po-


teri magici? (Harry Potter)
• Cosa accadrebbe se un famoso e stimatissimo scrittore fosse
improvvisamente coinvolto nell’omicidio di una giovane ra-
gazza? (La verità sul caso Harry Quebert)
• Cosa accadrebbe se prendessimo esseri umani e dinosauri e li
mettessimo insieme su un’isola deserta? (Jurassik Park libro
di M.Crichton da cui sono scaturiti i film)
• Cosa accadrebbe se un uomo un giorno si svegliasse trasfor-
mato in scarafaggio? (la Metamofosi di Kafka)
• Cosa accadrebbe se una ragazza dall’infanzia difficilissima (di-
pendente dalla telefonata settimanale con la madre in carce-
re) e socialmente isolata, un giorno capisse che anche lei può
essere amata da qualcuno? (Eleonor Oliphant sta benissimo
di Gail Honeyman)
• Cosa accadrebbe se nella lussuosa Montecarlo, tranquilla
(fino alla noia), irrompesse sulla scena un serial killer astuto
ed efferato? (Io uccido di Giorgio Faletti)
• Cosa accadrebbe se un giovane Hobbit (Frodo) ricevesse in
eredità dallo zio un anello che altro non è se non essenza del
male? (Il signore degli anelli)
• Cosa accadrebbe se le paure più nascoste di un gruppo di bam-
bini si personificassero in un mostruoso pagliaccio assassino?
(IT di Stephen King)

Continuo? No basta così, sono sicuro che il concetto ora è chiaro.

Ora provaci tu.

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Se hai in progetto di scrivere un libro allora prima di farlo devi


assolutamente sederti e ragionare bene sulla premessa dram-
maturgica.

Come vedi negli esempi che ti ho proposto, le premesse tutte


semplici, racchiudibili in una frase, in un concetto. Eppure sono
esempi lampanti di best seller mondiali.

Questo è un ottimo insegnamento, secondo me.

Poi ancora, potresti trarre la tua premessa drammaturgica da


qualsiasi dettaglio o aspetto della tua vita.

La fase di elaborazione della premessa drammaturgica è un


momento di verifica del tuo progetto narrativo, per valutarne
il quadro d’insieme.

Hai in mente una premessa narrativa che credi possa funzionare?


Bene, vediamo come verificarla.

Uno dei principali motivi per cui molti scrittori falliscono nella
premessa drammaturgica è che non sanno individuare le poten-
zialità della propria storia.

Dove per potenzialità intendiamo riferirci alla direzione che


potrebbe prendere l’idea narrativa.

Valuta le alternative in questa fase è importante metterne di-


verse a confronto e per farlo devi continuare a chiederti: cosa
accadrebbe se?

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Pensa agli esempi che ti ho fatto prima, prova a continuare a


chiederti, cosa accadrebbe se, per esempio, Frodo col tempo
diventasse sempre più dipendente dall’anello del male e facesse
addirittura fatica a separarsene?

Cosa accadrebbe se ad un certo punto del viaggio uno dei suoi


amici più forte e potente morisse?

Il segreto è lasciare la mente libera di vagare, non porti limiti e


non giudicare mai la tua idea poco realizzabile o strampalata, in
questa fase, porta avanti tutte le idee più strampalate ciascuna
chiedendoti sempre “cosa accadrebbe se” e prosegui sempre
avanti fin quando ti rendi conto che la storia possa funzionare,
possa generare le giuste aspettative nel letto, possa riuscire a
toccare temi specifici.

L’ispirazione per la tua Storia può trarsi da qualsiasi parte, o so-


gno della tua vita.

In conclusione è importante rendersi conto che quale che sia


stata l’ispirazione che ti ha portato alla tua premessa dramma-
turgica, se questa concorre alla crescita organica della storia
tienila, altrimenti scarta a ricomincia da capo.

Narrare è dimostrare la verità in modo creativo, la storia è la


prova vivente di un’idea che si mostra al lettore.

Infatti, il più delle volte dovrai mostrare non spiegare.

Non devi spiegare le tue idee nei dialoghi o nella narrazione, ma


le devi mostrare attraverso la dinamicità degli avvenimenti.

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Il problema non è iniziare a scrivere, ma continuare a scrivere


e continuare a rinnovare entusiasmo ed ispirazione, scrivere è
una scoperta.

Scrivi solo in ciò cui credi.

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Come scrivere un incipit


perfetto

L’incipit di un romanzo è davvero una delle cose più difficili da


scrivere.

In quest’epoca di gratificazione istantanea, brevi momenti di at-


tenzione e tonnellate di grandi contenuti con cui competere, l’i-
nizio di un romanzo diventa un momento chiave.

Quindi, come puoi iniziare una storia alla grande?

Inizia con un momento di svolta, l’incidente sca-


tenante
L’incidente scatenante è l’avvenimento che tende a sconvolgere
l’equilibrio iniziale delle prime pagine e che introduce a breve
termine conflitti e tribolazioni e sul lungo termine lascia presa-
gire inevitabili sviluppi.

Puoi iniziare con un evento che può cambiare la vita di un prota-


gonista, un momento che spinge lui o lei in un conflitto che devo-
no risolvere o superare entro la fine della storia.

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Oppure pensa a guai o bugie o segreti e scandali, pensa ad un


incipit che parla di una famiglia ricca, con un vita invidiabile ma
in realtà ogni membro di essa cela un segreto inconfessabile…
viene voglia di continuare a leggere, vero?

Pensaci bene: senza l’incidente scatenante non esiste una reale


motivazione per proseguire la storia.

Usa una ambientazione particolare per l’inciden-


te / evento che fa iniziare la storia

Un grande esempio è in The Shining di Stephen King, dove Jack è


al famigerato Overlook Hotel per un nuovo colloquio. Il lettore
pensa che questo sarà un nuovo inizio per lui e la sua famiglia
ma, naturalmente, si sbaglia.

Stephen King avrebbe potuto riempire le prime pagine con l’e-


sposizione di Jack nella sua vecchia vita, ma l’inizio del romanzo
in albergo – che è un po’ come un personaggio in sé – immerge il
lettore nella storia nel modo corretto e lo catapulta nella lettura.

“Colloquio di assunzione.

Jack Torrance pensò: Piccolo stronzo intrigante.


Ullman era alto poco più di un metro e sessanta,
e quando si muoveva aveva la rapidità scattante

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che sembra essere peculiare a tutti gli ometti gras-


socci. Aveva i capelli spartiti da una scriminatura
impeccabile, e il completo scuro era sobrio, ma non
severo”.

Soprattutto nei romanzi fantasy, poi, c’è la tendenza a descrive-


re l’ambiente e le condizioni meteorologiche. Da un lato sem-
bra una scelta sensata, dal momento che il lettore non conosce
il mondo immaginario creato dallo scrittore, dall’altra però può
rischiare di annoiare il lettore.

Quindi bisogna sempre calibrare bene le descrizioni in base al


genere che scrivi e capire quando puoi “esagerare” e quando no.

Alza la posta già nelle prime pagine

In un thriller, è sempre bello esordire con un omicidio, un corpo


ritrovato o qualcuno che sta scomparendo: imposti subito pro-
blema e obiettivo per il resto del romanzo. Ecco un lampante ed
eccezionale esempio:

La verità sul caso Harry Quebert

“Centrale di polizia, qual è il suo problema?”


“Mi chiamo Deborah Cooper, abito in Side Creek
Lane. Credo di avere appena visto una ragazza in-
seguita da un uomo nella foresta.”

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“Cos’è successo esattamente?”


“Non lo so! Ero affacciata alla finestra, stavo guar-
dando verso la foresta, e a un certo punto ho visto
questa ragazza correre in mezzo agli alberi. Dietro
di lei c’era un uomo... Credo che stesse cercando di
sfuggirgli.”
“Dove si trovano in questo momento?”
“Non... Non riesco più a vederli. Sono dentro la fo-
resta.”
“Mando subito una pattuglia signora.”

Un inseguimento, un omicidio, una battaglia medievale: è un in-


cipit in medias res, ossia catapulta il lettore direttamente nella
scena o, meglio, nella storia già avviata. Non dà modo al lettore
di ambientarsi, ma lo scaraventa in mezzo ai personaggi e agli
eventi.

Anche in una storia drammatica possiamo scegliere un incipit di


questo tipo, forse un inizio ideale, perché porta il lettore subito
nel dramma dei personaggi, come nel romanzo La strada di Cor-
mac McCarthy:

“Quando si svegliava in mezzo ai boschi nel buio e


nel freddo della notte allungava la mano per toc-
care il bambino che gli dormiva accanto. Notti più
buie del buio e giorni uno più grigio di quello appe-
na passato.”

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C’è una descrizione scarna, ma resa alla perfezione con poche


pennellate. Ci sono i due protagonisti della storia, c’è il mondo
post-apocalittico in cui si muovono.

Crea l’atmosfera

Definire subito l’atmosfera della narrazione è molto importante,


solo così puoi far capire al lettore immediatamente: “questo è il
mondo in cui sarai immerso se continui a leggere il mio libro”

Nel classico romanzo distopico 1984, le prime righe scritte da


George Orwell recitano:

“Era una luminosa e fredda giornata d’aprile, e gli


orologi battevano tredici colpi. Winston Smith,
tentando di evitare le terribili raffiche di vento col
mento affondato nel petto, scivolò in fretta dietro
le porte di vetro degli Appartamenti Vittoria: non
così in fretta, tuttavia, da impedire che una folata
di polvere sabbiosa entrasse con lui.”

Orwell crea immediatamente tensione e mistero. Si capisce su-


bito che questo non sarà un romanzo allegro, c’è da starne certi.

Spesso basta una buona frase di apertura, che convinca, ed ecco


prendere forma l’incipit capace di spianare la strada.

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Rendi i tuoi personaggi subito empatici o antipatici

In un romanzo incentrato sui personaggi, è fondamentale ren-


derli subito riconoscibili e identificabili.

La prima cosa che nota un lettore è se già dall’incipit si crea quel-


la magia che vi costringe a proseguire nella lettura. Se vi capita
di arrivare alla fine della pagina e non avere letto nulla, ma pro-
prio nulla che abbia destato curiosità o interesse, allora qualche
problema deve esserci.

Gli errori più frequenti nascono quando lo scrittore da per scon-


tati troppi elementi. Il vostro protagonista è un uomo, è un pro-
fessionista, lavora, ha una famiglia, abita in una grande città, op-
pure è disoccupato, è innamorato ma non è corrisposto, vive a
casa con i suoi oppure no? Perché il lettore deve venire a cono-
scenza di questi elementi dopo dieci pagine? Siete così certi del
fatto che arriverà a leggere fin lì?

Attenzione, però, a...

Non esagerare con l’esposizione

Può essere allettante, nella maggior parte dei casi, rivelare già
dalle prime pagine tutto di un personaggio, il background, i se-
greti, il carattere ecc… pensando che solo così il lettore possa

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affezionarsene. Ma non è proprio così, noi tendiamo a sconsi-


gliarlo.

Fai finta che i tuoi personaggi siano a una festa, e stanno parlan-
do per la prima volta con te, che sei il lettore. Potrebbero dav-
vero raccontarti tutta la loro storia, o lo farebbero solo in un se-
condo momento conoscendoti meglio?

La maggior parte dei lettori vogliono entrare a poco a poco nel-


la storia, nel meccanismo che hai costruito, questo è vero, ma
qualche elemento devi pur darlo, altrimenti il tuo libro perderà
dinamismo e si incarterà su se stesso, fin dall’inizio.

Fai emergere, quindi, alcuni tratti caratteristici del personaggio


subito, ma aspetta di trovarti più avanti nella narrazione, una
volta che il lettore è agganciato, per raccontare di più e comple-
tare la storia del personaggio. È un equilibrio delicato.

Inizia subito mettendo in campo il protagonista…


oppure no?

Se nei precedenti suggerimenti ti ho parlato di come caratteriz-


zare il protagonista, qui ti faccio notare che sono molti i romanzi
nei quali questi non compare mai nelle prime pagine.

Ne Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien il protagonista è Frodo

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Baggins, ma la storia inizia parlando della festa di compleanno di


Bilbo Baggins, suo zio.

Anche nel romanzo fantasy La spada di Shannara di Terry Bro-


oks, fortemente ispirato all’opera tolkieniana, il protagonista è
Shea Ohmsford, ma l’incipit vede in scena suo fratello Flick.

Scelte del genere possono creare attesa e suspense nel lettore.


Cos’è l’incipit se non il mezzo per tenere il lettore incollato alle
pagine del tuo libro?

Devi scegliere tu cosa scrivere per raggiungere questo obietti-


vo. E, se credi che lasciare un velo di mistero sul protagonista
per qualche pagina sia il modo giusto, fallo!

Attira il lettore con una narrazione decisa

Alcuni dei miei romanzi preferiti sono raccontati in prima perso-


na. Un classico esempio è Il giovane Holden di J.D. Salinger:

“Se davvero avete voglia di sentire questa storia,


magari vorrete sapere prima di tutto dove sono
nato e com’è stata la mia pessima infanzia e che
cosa facevano i miei genitori e compagnia bella
prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate
alla David Copperfield, ma a me non va proprio di
parlarne.

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Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei ge-


nitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se
dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto.
Sono tremendamente suscettibili su queste cose,
soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto – chi
lo nega – ma anche maledettamente suscettibili.”

Attraverso queste righe, ci si costruisce immediatamente un’o-


pinione del giovane protagonista narrante Holden. È anche mol-
to convincente il mondo in cui si rivolge direttamente al lettore,
quasi facendolo sentire un amico a cui scrive in tono confiden-
ziale.

Esempi di incipit tratti da capolavori indiscussi

Il grande Gatsby, Francis Scott Fitgerald

“Negli anni più vulnerabili della mia giovinezza,


mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai
più uscito di mente. “Quando ti vien voglia di criti-
care qualcuno” mi disse “ricordati che non tutti a
questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avu-
to tu”.

Harry Potter e la Pietra Filosofale, J.K. Rowling

“Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive nu-

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mero 4, erano orgogliosi di poter affermare che


erano perfettamente normali, e grazie tante. Era-
no le ultime persone al mondo da cui aspettarsi
che avessero a che fare con cose strane o miste-
riose, perché sciocchezze del genere proprio non le
approvavano.”

It, Stephen King

“Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni,


ma forse di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato
di sapere e narrare, con una barchetta di carta di
giornale che scendeva lungo un marciapiede in un
rivolo gonfio di pioggia.”

Dove la storia finisce, Alessandro Piperno.

“A quarantanove anni Federica Zevi sapeva di rap-


presentare – per vedovi, divorziati, single di lungo
corso – un ripiego accettabile alle trentenni va-
gheggiate e sempre meno disponibili. Nei rari mo-
menti di autostima si sentiva una Jaguar di terza
mano a cui i vecchi proprietari abbiano fatto rego-
lari tagliandi.”

Novecento, Alessandro Baricco.

“Succedeva sempre che a un certo punto uno al-

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zava la testa… e la vedeva. È una cosa difficile da


capire. Voglio dire…Ci stavamo in più di mille, su
quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e
gente strana, e noi…Eppure c’era sempre uno, uno
solo, uno per primo….la vedeva.”

Che tu abbia o meno letto almeno uno di questi capolavori, ti


posso assicurare che in ciascuna di queste aperture troviamo
dentro già tutto il tenore, lo stile e la tensione che accompagne-
ranno il lettore per tutto il romanzo.

Sono davvero esemplari.

Conclusioni

Si è parlato e si continua a parlare spesso di incipit.

Del suo significato, delle sue modalità, della rilevanza che ha nel
condizionare il lettore, rispetto al proseguimento o meno della
lettura di un testo, e perfino della lunghezza che dovrebbe avere
per essere efficace.

Da qualunque punto di vista venga osservato e affrontato, ciò


che conta è che, sia esso costituito da una parola, da una o più
frasi, queste rappresentano il primo punto di contatto tra let-
tore e scrittore.

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Ho sempre pensato che non sia affatto diverso da ciò che acca-
de quando per strada, in ufficio o a casa di un amico, ci viene pre-
sentato qualcuno. Lo si guarda negli occhi, gli si porge la mano,
si decide nel giro di qualche secondo se potrebbe essere o meno
una persona da frequentare, ammirare o criticare.

In un libro, acquistato o regalato, l’incipit è l’incrocio del primo


sguardo tra chi scrive e chi legge, la loro stretta di mano che inne-
sca emozioni, sensazioni, giudizi, remore e dubbi proprio come
succede quando siamo al cospetto di uno sconosciuto.

Scrivere un buon incipit non è solo una questione di abilità


narrativa.

Occorre avere subito ben chiara la personalità dell’io narrante,


deciderne la presentazione perché un incipit che cattura sarà
un incipit che farà pensare, porre domande, perfino dubitare
dell’abilità dello scrittore ma anche capace, nonostante i dubbi,
di invogliarlo a continuare nella lettura, sia per rafforzare la ne-
gativa convinzione iniziale che per farlo ricredere.

L’incipit è soprattutto il modo che ha, chi sta iniziando una nar-
razione, di presentarsi e quindi di condizionare con il proprio
modo di essere e di dire, una relazione che potrebbe durare per
la lettura del testo o esaurirsi alla prima frase.

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Come creare un protagonista


efficace per il tuo romanzo

Il canto di Natale di Charles Dickens ed il suo personaggio Scro-


oge ci offrono del materiale di altissimo livello per affrontare
l’affascinante argomento del protagonista in un Romanzo.

Di solito il protagonista è un solo personaggio, una storia però,


potrebbe essere mossa da un duo o da un trio di personaggi, la
condizione necessaria e sufficiente affinché nella Storia ci siano
dei personaggi plurimi che funzionano è che tutti i protagonisti
devono condividere lo stesso desiderio (conscio oppure incon-
scio).

In generale dobbiamo tenere a mente un assunto importante e


cioè che il protagonista deve essere un personaggio volitivo (di
volontà forte e risoluta).

Altri personaggi possono essere tenaci, persino inflessibili, ma il


protagonista lo deve essere ancora di più.

La differenza non sta nella quantità della volontà ma nella sua


qualità.

L’importante che sia sempre abbastanza potente da sostenere il

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desiderio attraverso il conflitto e, alla fine, fargli compiere azioni


che determinano un cambiamento significativo ed alla fine della
storia, irreversibile.

La vera forza di volontà del protagonista può nascondersi dietro


una caratterizzazione passiva, all’apparenza priva di volontà di
cambiare e desiderosa solo di mantenere il suo status quo e vi-
vere nella realtà.

Tuttavia, dietro questa caratterizzazione all’apparenza debole


il personaggio può possedere una volontà potente che guida il
suo desiderio inconscio.

Scrooge rappresenta pienamente queste dinamiche: è un vec-


chio egoista ed avaro oltre che uomo burbero.

Vediamo un pezzo della memorabile descrizione di Scrooge


nell’opera di Dickens.

“Aspro e tagliente come una pietra focaia, dalla


quale nessun acciaio al mondo aveva mai fatto
schizzare una generosa scintilla; chiuso, sigillato,
solitario come un’ostrica. Il freddo che aveva di
dentro gli gelava il viso decrepito, gli cincischiava
il naso puntuto, gli accrespava le guance, gli stec-
chiva il portamento, gli facea rossi gli occhi e tur-
chinucce le labbra sottili, si mostrava fuori in una
voce acre che pareva di raspa. Sul capo, nelle so-

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pracciglia, sul mento asciutto gli biancheggiava


la brina. La sua bassa temperatura se la portava
sempre addosso; gelava il suo studio né giorni ca-
nicolari; non lo scaldava di un grado a Natale.”

Il vecchio Scrooge sembra non abbia nessuna voglia di cambiare


il suo modo di essere e di fare…

“Non siate così di malumore, zio – disse il nipote.

– Sfido io a non esserlo – ribatté lo zio – quando


s’ha da vivere in un mondaccio di matti com’è que-
sto. Un Natale allegro! Al diavolo il Natale con tut-
ta l’allegria! O che altro è il Natale se non un giorno
di scadenze quando non s’hanno danari; un giorno
in cui ci si trova più vecchi di un anno e nemmeno di
un’ora più ricchi; un giorno di chiusura di bilancio
che ci dà, dopo dodici mesi, la bella soddisfazione
di non trovare una sola partita all’attivo? Se potes-
si fare a modo mio, ogni idiota che se ne va attor-
no con cotesto “allegro Natale” in bocca, avrebbe a
esser bollito nella propria pentola e sotterrato con
uno stecco di agrifoglio nel cuore. Sì, proprio!”

I protagonisti più efficaci oltre ad un desiderio conscio ne han-


no anche uno inconscio, ed il caso di Scrooge è proprio questo:
il desiderio inconscio contraddice quello conscio.

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Sebbene questo genere di protagonisti complessi siano incon-


sapevoli del proprio bisogno inconscio, il pubblico lo avverte in
quanto percepisce in loro una contraddizione interna.

I desideri consci e inconsci di un protagonista a più dimensioni si


contraddicono fra loro; ciò che crede di volere è l’antitesi di ciò
che realmente vuole.

E come viene fuori in Scrooge questo desiderio inconscio di cam-


biare? Di diventare persona buona di cuore ed amata?

Proprio alla vigilia di Natale si presentano inaspettatamente a


Scrooge i tre fantasmi del Natale (passato, presente e futuro).

Questi gli fanno ripercorrere la sua esistenza fino al suo presen-


te e gli mostrano anche ciò che accadrà in futuro. L’essere spet-
tatore della sua vita gli fa capire che il suo egoismo e la sua in-
differenza hanno causato solo tristezza e odio e l’unico modo di
liberarsi del peso è prendere coscienza di tutto questo, pentirsi
e cercare di rimediare.

Scrooge nel corso del racconto e guidato dagli spiriti del Natale,
vive forti mutamenti interiori, è chiamato a compiere scelte che
piano piano gli fanno buttare via la maschera della caratteriz-
zazione iniziale (burbero e avaro) facendogli vivere quell’evolu-
zione, quella trasformazione profonda che alla fine della storia
diventa irreversibile e che il lettore vede ormai come unica solu-
zione possibile.

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Leggiamo direttamente dalla penna di Dickens il risultato finale


dell’evoluzione di Scrooge a fine racconto:

“Divenne così buon amico, così buon padrone, così


buon uomo, come se ne davano un tempo nella
buona vecchia città, o in qualunque altra vecchia
città, o paesello, o borgata nel buon mondo di una
volta. Risero alcuni di quel mutamento, ma egli
li lasciava ridere e non vi badava; perché sapeva
bene che molte cose buone, su questo mondo, co-
minciano sempre col muovere il riso in certa gente.
Poiché ciechi aveano da essere, meglio valeva che
stringessero gli occhi in una smorfia di ilarità, anzi
che essere attaccati da qualche male meno attra-
ente. Anch’egli, in fondo al cuore, rideva: e gli ba-
stava questo, e non chiedeva altro.”

[...]

“Con gli Spiriti non ebbe più da fare; ma se ne rife-


ce con gli uomini. E di lui fu sempre detto che non
c’era uomo al mondo che sapesse così bene festeg-
giare il Natale.”

La rivelazione del protagonista, quella di Scrooge nel nostro


esempio, ha contraddetto la caratterizzazione iniziale: la con-
traddizione fra caratterizzazione e rivelazione è uno degli ele-
menti fondamentali della buona narrazione.

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Prendiamo questo principio dalla vita stessa: ciò che sembra


non è mai ciò che è.

Le storie migliori non soltanto rivelano il vero per-


sonaggio, ma ne ribaltano o modificano la natura
interiore in meglio o in peggio nel corso della storia
ed in modo irreversibile.
(Story, Robert McKee)

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Il principio dell’antagonismo
nella scrittura di un libro

L’essere umano è per natura conservatore.

Non facciamo mai più di quello che dobbiamo e non spendiamo


mai più energie di quelle che dobbiamo, non affrontiamo mai ri-
schi o cambiamenti, se non dobbiamo.

Trovata la zona di comfort, difficilmente ne usciamo. O, se ne


usciamo, facciamo di tutto per ripristinarla, per ritornarci.

Catapulta tutto questo sul personaggio della tua storia.

Cosa farà sì che un personaggio diventi profondamente empati-


co? Come rendere attraente la tua storia?

La risposta a queste domande va ritrovata nel lato negativo


della storia.

Più sono potenti e complesse le forze antagoniste che si oppon-


gono al protagonista, ai personaggi, più essi vengono fuori defi-
niti e caratterizzati.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Per lato negativo della storia intendiamo la somma totale di


tutte le forze che si oppongono alla volontà, all’obiettivo, al
desiderio dei nostri cari personaggi.

Se analizziamo un protagonista nel momento dell’incidente sca-


tenante e se consideriamo la somma della sua forza di volontà
e delle sue capacità intellettuali, emozionali, sociali e fisiche, e
le confrontiamo con il complesso delle forze antagoniste che
emergono dalla sua umanità, capiremo se questo protagonista è
o no un perdente, o se ha almeno una possibilità di raggiungere
ciò che vuole.

Anche se un conflitto può apparire risolvibile, la sua comples-


sità dovrebbe inizialmente sembrare schiacciante.

Entra in gioco quindi il concetto di conflitto.

Lo scrittore ha il compito di potenziare il lato negativo, di gene-


rare conflitto nella storia, perché è solo così che può dare una
forma compiuta al protagonista e agli altri personaggi.

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Mostra non raccontare, la regola


“show don’t tell”

Dietro questa regola si celano tantissimi sorrisi o tantissimi


sguardi delusi, la sua applicazione determina una grossa compo-
nente nel successo o nell’insuccesso di un libro.

L’argomento show don’t tell, il quando e come applicare questa


regola fa parte di un ambito più ampio che potremmo definire
dell’esposizione.

Cosa intendo per esposizione?

Una esposizione ben fatta non garantisce una storia stupenda,


però ci fa capire che stiamo leggendo un libro di qualcuno che sa
quello che fa.

Una esposizione è fatta bene quando è resa quasi invisibile: la


storia avanza e il lettore recepisce tutto senza alcuno sforzo,
quasi inconsciamente.

Alla base di una esposizione ben fatta troviamo appunto l’appli-


cazione della regola show don’t tell.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

I lettori non vanno imboccati di parole al (solo) scopo di raccon-


tare il mondo che circonda i personaggi, o per presentare luoghi
o situazioni.

Ecco un esempio di come si tende a raccontare nella narrazione:

“…nella stanza c’era una libreria con dei libri an-


tichi e lì vicino un vecchio orologio a pendolo che
aveva appena segnato le 10, così Sara, felice, in
fretta ripose il libro e andò via.”

Esempio di come si potrebbe mostrare la stessa scena:

“…il vecchio orologio a pendolo scandì dieci rintoc-


chi, Sara scollò lo guardò dal libro e fisso con ansia
l’ora mentre un fioco bagliore di luna penetrava
nello studio, si alzò di scatto ma sorrideva soddi-
sfatta, richiuse il vecchio volume e quasi non fece
rumore quando lo ripose nella libreria, al suo po-
sto.”

Mostrare “costa” sempre di più che raccontare.

Sia in termini di tempo, che di impegno, che di parole.

Apparentemente simili questi modi di esporre una scena, por-


tano in grembo profonde differenze di prospettiva. Nel primo
esempio il lettore è tenuto “fuori” dalla scena che gli viene rac-

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contata: c’è un orologio, c’è un armadio, il libro, Sara ecc… e il


lettore riceve passivamente queste informazioni.

Nel secondo esempio al lettore gli viene mostrata la scena, egli


non è spettatore. Vede l’orologio perché “sente” i suoi rintocchi.
Percepisce che il libro ha un valore perché Sara lo ripone con de-
licatezza, senza far rumore, quindi con cura, dove? Nella libreria
(quindi eccola, c’è una libreria il lettore lo apprende perché gli è
mostrata tramite l’azione di Sara). Poi ancora gli viene mostrata
la fretta di Sara, perché si alza di scatto, e guarda con ansia l’o-
rologio…il lettore vede anche che Sara è felice, perché sorride,
forse nel libro ha trovato quel che cercava…

Badiamo bene a non includere mai nulla che il lettore possa ra-
gionevolmente già supporre da sé. Non esageriamo mai con le
informazioni, a meno che non siano vitali o altrimenti la loro as-
senza genererebbe confusione nel lettore, di solito si cattura
maggiormente l’attenzione del lettore sulle cose non scritte che
su quelle scritte.

“Mostra ogni cosa ai lettori, non dir loro nulla”


Ernest Hemingway

Se vogliamo scrivere “mostrando” la scena, allora dobbiamo evi-


tare di dire che Sara è triste, allegra o timida…ma dobbiamo mo-
strare le lacrime (quindi è triste), il suo bellissimo sorriso (quindi
è allegra).

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Inconsciamente il lettore si “sintonizzerà” meglio con il prota-


gonista e i suoi sentimenti. C’è differenza nel sentire un’amica
dire: “oggi sono felice” che vederla direttamente con un sorriso
smagliante e contagioso, no?

In teoria show don’t tell dovrebbe cercare di coinvolgere i sensi


del lettore. Ogni scrittore in base alle sue capacità e al suo stile
sceglie come e quali.

Bene ora arriviamo ad un punto di svolta molto importante.


Quando usare show don’t tell?

Beh, sempre! O almeno il più possibile? Vero?

No.

L’equivoco più comune che si crea è proprio questo. Forse ingan-


nati dal nome stesso della regola “show don’t tell” si è portati a
pensare che si debba sempre e solo mostrare e non raccontare.

Ma non è così.

Anche il tell ha la sua importanza, il suo ruolo, e deve avere la sua


parte all’interno di una storia.

Lo scrittore accorto deve poter sapere che può decidere in ogni


sacrosanto punto della storia se raccontare o mostrare.

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Se tutte le scene vengono mostrate, come si fa a dare risalto al


climax o ai momenti salienti se non mostrandole? Ma se non si è
fatto altro che mostrare, sarà impossibile poter creare un cre-
scendo quando serve.

Raccontare può coprire un arco di tempo molto ampio: ci può


servire a coprire fasi che devono essere lette “rapidamente”,
passaggi che devono esserci per non far perdere il filo della nar-
razione al lettore.

In fondo le fiabe per i bambini sono raccontate no? E pare fun-


zionino lo stesso alla grande. Questo deve far pensare che anche
il tell funziona nella scrittura, si tratta di dosare la fase di show e
quella del tell nel miglior modo possibile.

Vi lascio con una chicca: un breve estratto della risposta di Jack


London ad una lettrice che gli chiede un consiglio sulla scrittu-
ra…

5 febbraio 1915

Mia cara Ethel Jennings,

in risposta alla sua del 12 gennaio 1915, a propo-


sito il 12 gennaio era il mio compleanno…trenta-
nove anni, se non le dispiace.

[…] Sviluppi l’ambientazione. Ci metta del colore.

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Sviluppi i suoi personaggi. Faccia in modo che i suoi


personaggi diventino reali per i lettori, deve uscire
da se stessa ed entrare nella mente dei lettori per
capire quale impressione ricavano dalle parole che
ha scritto. Ricordi sempre che non sta scrivendo
per se stessa.

[..] A pagina 3 del suo manoscritto lei si ferma per


spiegare al lettore quanto è angoscioso per una
donna vivere con un uomo al di fuori del vincolo
nuziale. […] Sono dispostissimo ad ammettere che
lo è, ma per l’amor del cielo non interrompa la nar-
razione per spiegare al lettore quanto è angoscio-
so.

…lasci che sia il lettore a ricavare questo senso di


angoscia dal suo racconto man mano che la narra-
zione va avanti.

Ecco. Show don’t tell.

(Estratto tratto da Jack London, Pronto soccorso per scrittori


esordienti – ed. minimum fax)

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Due stratagemmi di un grande


scrittore svelati

Jeffery Deaver è un grande e prolifico autore statunitense di


best seller: i suoi romanzi sono stati venduti in 150 Paesi in tutto
il mondo e tradotti in 25 lingue diverse.

Sul numero #405 di La Lettura (il supplemento culturale de Il


Corriere della Sera) ha rilasciato un’intervista davvero molto in-
teressante.

Qui Deaver, intervistato da Sara Gandolfi, in occasione dell’usci-


ta del suo ultimo libro “Il gioco del mai” risponde alle domande
dandomi diversi ottimi spunti di riflessione. Te ne condivido due.

Primo

Deaver parlando del suo nuovo personaggio di nome Colter


Shaw, dice: “Un buon libro deve raccontare esperienze coinvolgenti
ed emozionanti, per avere una marcia in più poi deve esserci [per il
personaggio] il rischio del pericolo fisico ma anche quello emotivo”.

Adesso andiamo oltre l’apparente banalità di questa risposta e


concentriamoci sulla parola rischio.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Il valore di qualsiasi desiderio di un personaggio è direttamente


proporzionale al rischio che è disposto a correre per soddisfar-
lo, maggiore il valore, maggiore il rischio.

Senza rischio (fisico o emotivo specifica Deaver) la storia non ha


quella marcia in più che la differenzia dalle altre, anzi, aggiungo
io, la tua storia non funzionerebbe proprio per niente.

La vita insegna che il valore di qualsiasi desiderio umano è diret-


tamente proporzionale al rischio corso per soddisfarlo. Più alto
è il valore, maggiore è il rischio.

Noi diamo il massimo valore a quelle cose che esigono il massi-


mo rischio: la nostra libertà, la nostra vita, la nostra anima.

Tuttavia l’imperativo del rischio è ben più di un semplice princi-


pio estetico: è insito nella fonte più profonda nell’arte dello scri-
vere.

Noi infatti non creiamo storie in quanto metafore di vita, ma le


creiamo in quanto metafore di un’esistenza significativa e vive-
re in modo significativo vuol dire essere in pericolo continuo.

Secondo

Deaver alla domanda “Si pone mai un limite nel descrivere il


Male?” risponde: ”...penso che il lettore debba in qualche modo es-
sere ipnotizzato dal furfante, quasi sedotto, perché in fondo è lui il

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protagonista. I miei cattivi sono molto intelligenti, fuori dal normale,


non sono sporchi e raccapriccianti…”

Perché dice che il lettore debba in qualche modo essere ipnotiz-


zato dal furfante, perché lo definisce addirittura il protagonista?

Perché più sono potenti e complesse le forze antagoniste che si


oppongono al protagonista, ai personaggi, più essi vengono fuo-
ri definiti e caratterizzati.

Per lato negativo della storia intendiamo la somma totale di tut-


te le forze che si oppongono alla volontà, all’obiettivo, al deside-
rio dei nostri personaggi.

Lo scrittore ha il compito di potenziare il lato negativo, di gene-


rare conflitto nella storia, perché è solo così che può dare una
forma compiuta al protagonista e agli altri personaggi.

Quindi il furfante ci serve come il pane, e Deaver, giustamente,


estremizza questa tecnica per renderla maggiormente efficace,
come? Prendiamo la seconda parte della sua risposta per chiu-
dere il cerchio: I miei cattivi sono molto intelligenti, fuori dal
normale.

Più efficaci e intelligenti sono i furfanti e più forma compiuta, ef-


ficacia ed empatia avranno il protagonista e gli altri personaggi!

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CAPITOLO 2

PRODUZIONE

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L’importanza di presentare un
testo corretto

Partiamo dal presupposto che nessun libro è pronto per la pub-


blicazione senza prima una revisione. Nonostante ciò, la risposta
all’ultima domanda è: tecnicamente si.

Il perché è semplice. In caso di pubblicazione con un editore tra-


dizionale il problema non si pone in quanto l’editore si fa carico
di questo lavoro. In caso di self-publishing sei tu a decidere cosa
fare e puoi addirittura scegliere di pubblicare il tuo libro “as-is”,
com’è ora.

Il fatto che un editore si faccia carico dell’editing di un manoscrit-


to scelto per la pubblicazione dovrebbe farti riflettere. Anche
uno scrittore navigato, con anni di carriera alle spalle e deci-
ne di libri scritti, potrà arrivare al massimo ad una bozza più o
meno rifinita del prodotto finale. Il passo successivo sarà sem-
pre di competenza di un editor che avrà il compito di trasformare
quella bozza nel libro definitivo.

Se scegli la strada del self-publishing dovrai seriamente conside-


rare, quindi, di affidarti ad uno o più professionisti per assicurar-
ti che il tuo lavoro abbia la cura che merita.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Per capire come muoverti dovrai innanzitutto capire la distinzio-


ne che c’è fra correzione bozze ed editing e i vari tipi e livelli di
editing che ci sono.

Che cos’è la correzione bozze?

Il termine è auto-esplicativo. Si tratta della correzione dei refusi,


cioè degli errori di ortografici e di battitura.

La correzione bozze non prevede alcun intervento in merito alla


trama del libro, alla sua struttura, alla caratterizzazione dei per-
sonaggi ecc., ma si occupa dell’aspetto tipografico del testo cu-
randone, quindi, la formattazione.

Lettere maiuscole mancanti, corsivi e grassetti, spazi superflui,


rientri dei paragrafi e coerenza grafica. Sono tutti elementi che
un correttore bozze considererà nel suo lavoro.

Non bisogna aspettarsi, invece, la correzione di errori gramma-


ticali, sintattici, lessicali, semantici ecc. a meno che non siano
gravi, palesi ed occasionali.

Il correttore bozze correggerà sicuramente se scrivi con l’apo-


strofo “qual è” (…brividi…) ma difficilmente correggerà la frase
“qual è stato il risultato che avresti ottenuto”.

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Che cos’è l’editing?

È una revisione completa del testo che si occupa di migliorarne


la forma e i contenuti. L’editing è un lavoro complesso e delicato
in quanto lo stile dell’autore deve restare inalterato nonostante
tutte le eventuali modifiche.

Qui avviene la magia. L’editor dovrà occuparsi di trasformare la


tua bozza in un prodotto editoriale completo, pronto al suo esor-
dio in libreria.

Si tende ad individuare diversi tipi di editing a seconda di ciò in


cui si focalizzano. C’è l’editing strutturale, l’editing formale, l’e-
diting contenutistico. Spesso si distingue in modo più semplice
tra editing leggero, che si concentra soprattutto sulla correzione
degli errori grammaticali, ed editing profondo che si occupa an-
che della struttura del testo in modo più completo.

In cosa si concentrerà il lavoro dell’editor?

Gli errori

Spesso si parla solo di errori grammaticali in generale, ma in real-


tà ne esistono varie tipologie. Le principali sono:

• Errori lessicali: vocaboli inesistenti oppure usati in modo inap-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

propriato (raggi ultraviolenti invece che ultravioletti, acqua fo-


sforescente invece che effervescente);

• Errori sintattici: quando si sbaglia proprio la struttura della


frase omettendo articoli e preposizioni o modificando l’ordine
degli elementi della frase (vado sulla cinema invece che al cine-
ma);

• Errori morfologici: errori della struttura grammaticale delle


parole (mi sto sbellicando da risata);

• Errori semantici: l’utilizzo di parole dal significato sbagliato ri-


spetto al contesto (quel gatto sta abbaiando)

La trama
Se hai scritto un poliziesco, l’editor non lo farà diventare un ro-
manzo rosa. Ma se nel tuo poliziesco ci sono numerosi buchi nella
trama oppure delle incongruenze, sarà suo compito sistemarle.

D’altronde il colpevole non può essere un ex uomo d’affari morto


in un incidente d’auto dieci anni prima dell’omicidio (plot twist: è
uno zombie!).

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La struttura del testo

L’esperienza di lettura è importante tanto quanto il contenuto.


Perciò il libro deve avere una struttura che lo renda scorrevole. Se
il tuo libro ha 350 pagine suddivise in 5 capitoli, sarà necessario ri-
vederne la struttura (plot twist: il cadavere è in realtà il tuo lettore
che si è annoiato a morte nel leggere capitoli di 70 pagine).
Non solo.

I dialoghi sono presenti in quantità adeguata? Troppe descrizioni


o troppo poche? Il testo è scorrevole o ci sono degli intoppi nella
lettura?

Tutte cose che vengono considerate.

I personaggi
Il libro è vivo grazie ai personaggi che abitano la sua storia. Com-
pito di un editor sarà quello di controllare che siano ben costruiti,
coerenti non tanto nei loro comportamenti quanto nei confronti
della storia o dell’ambiente in cui vivono. Non potrai certamente
far fare al tuo protagonista un rito voodoo per invocare Baron
Samedi se il libro parla di una storia d’amore tra due adolescenti
(plot twist: oppure si?)

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Di cosa hai bisogno?

Dipende sempre dalla strada che vuoi percorrere. Se credi che


la tua storia sia valida così com’è e vuoi inviare il tuo manoscrit-
to ad un editore tradizionale, puoi cercare un correttore bozze
che ripulisca il testo dai vari errori che hai commesso. Così potrai
inviare all’editore un testo ben corretto che faccia figura alme-
no nella forma. Se l’editore è interessato, sarà lui ad occuparsi di
tutto il resto.
Se ti autopubblichi non puoi prescindere dall’editing. Potrai tro-
vare professionisti che svolgono editing leggero ed editing più
approfondito, a seconda del budget a disposizione. Puoi affidarti
a servizi come Youcanprint, che ti forniscono anche una scheda
dettagliata dei punti di forza e di debolezza del tuo libro.

Gli editor sono umani, quindi è fisiologico che rimanga qualche


errore nel testo anche dopo un lavoro di editing. Il vantaggio del
self-publishing è anche nel poter rimettere mano al testo dopo la
pubblicazione per correggere ciò che è sfuggito alla prima corre-
zione.

Ricordati che anche gli scrittori più famosi ed importanti si affi-


dano sempre a degli editor e questo è parte del loro successo.

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Come creare la copertina di un


libro che funziona

La copertina di un libro è uno degli aspetti più importanti del li-


bro stesso ed è un potentissimo strumento di marketing che, da
solo, può decidere le sorti del tuo libro.

In questo articolo troverai consigli per catturare l’occhio dei tuoi


futuri lettori progettando una copertina efficace e dal design ac-
cattivante.

Studia le copertine dei libri che vendono di più

Una attenta analisi della concorrenza è sempre il passo iniziale


da compiere. Non parlo di elaboratissime analisi di mercato ma
semplicemente di sfogliare i cataloghi degli store online.

Anche in questo caso Amazon ha una marcia in più perché sem-


plicemente è lo store più utilizzato per l’acquisto dei libri, quindi
ha una classifica bestseller più accurata e tantissime recensioni.
Puoi quindi facilmente trovare i libri che vendono di più e stu-
diarli per capire cosa li ha fatti vendere di più.
Cerca i tratti comuni fra le copertine dei bestseller, individua i

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

punti di maggiore distacco rispetto ai libri che sono più in fondo


nella classifica e isola quelle caratteristiche che possono adat-
tarsi bene al tuo libro.

E qui ti insegno un trucchetto…

Non navigare nella sezione bestseller dei libri cartacei. Usa, inve-
ce, la sezione bestseller Kindle!

Perchè?

Presto detto. Nella sezione bestseller dei libri cartacei troverai


più facilmente autori famosissimi, fumetti e libri di cucina. Si trat-
ta di libri non molto utili per una analisi oggettiva perché si tratta
di libri che vendono a prescindere da tutto e venderebbero tante
copie anche se una copertina non ce l’avessero proprio!

La sezione Kindle, invece, è più neutra. Sono i lettori più forti che,
generalmente, leggono su Kindle, oppure i lettori che vogliono
assolutamente leggere dei libri ma non hanno la possibilità eco-
nomica (o logistica) per acquistarli tutti quanti in cartaceo.

Qui troverai, quindi, non solo grandi firme, ma i libri che sono ve-
ramente più popolari a prescindere se a scriverli sia stato Tom
Clancy oppure un autore in self publishing.

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Less is more

La famosissima citazione di Ludwig Mies van der Rohe, pur deri-


vando dal mondo dell’architettura, è valida praticamente in qua-
si tutti i momenti della nostra vita, compresa la fase di progetta-
zione delle copertine dei nostri libri.

Spesso, infatti, si cade nella convinzione che sia necessaria una


cover super elaborata o un disegno meraviglioso per catturare lo
sguardo di un potenziale lettore. Nulla di più sbagliato.

Ci siamo lasciati un po’ alle spalle l’epoca degli estremismi nel de-
sign, nella quale si andava da grafiche psichedeliche ed ultra ba-
rocche ad un minimalismo esagerato (ricordate i libri di Luciana
Littizzetto?).

Le copertine dei bestseller oggi sono più bilanciate e contengono


la giusta quantità di elementi e questo succede anche nel fantasy,
dove solitamente si dava enfasi ad illustrazioni elaboratissime ai
limiti dell’opera d’arte.

Il motivo è semplice, una grafica meno ricca, ma più bilanciata da


l’idea di un libro curato anche nel contenuto e che non ha biso-
gno di una copertina sgargiante, complessa per sembrarlo.

Ovviamente ci sono copertine con dei disegni complessi e mera-


vigliosi che funzionano ma sono, ovviamente, studiate in base al
libro che racchiudono.

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Lo stile della copertina deve corrispondere allo


stile del libro

Mi collego subito a quanto abbiamo appena concluso. Ogni ge-


nere ha il suo stile e questo non vale solo al livello della scrittura
e della storia, ma anche nella cura grafica.

Ecco, quindi, che le biografie tenderanno ad avere copertine


molto semplici, con un primo piano della persona di cui si narra la
biografia.

I saggi spesso non hanno nulla a parte il titolo, ed utilizzano colo-


ri poco vistosi per dare quell’aria di solennità derivata dai grandi
libri del passato.

Gialli, thriller, noir, horror, mistery e sottogeneri correlati han-


no delle copertine che esaltano il mistero. Non è raro trovare pi-
stole, manette, sangue, titoli in rosso e qualunque elemento che
possa evocare il mistero, la paura, la violenza.

Libri fantasy e fantascientifici di solito hanno copertine con illu-


strazioni più elaborate. Da draghi, fate e nani tipici del lore fan-
tasy, a navicelle spaziali, nebulose, sistemi solari, robot tipici dei
generi fantascientifici.

Insomma, ogni genere ha la sua copertina.

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Sfrutta la teoria dei colori

La teoria dei colori è in realtà uno strumento pratico che serve a


guidarti attraverso le varie composizioni dei colori per ottenere
l’effetto desiderato.

Ti invito, in particolar modo, a considerare i colori complementa-


ri. Si tratta di quei colori che messi uno accanto all’altro, creano il
maggior contrasto possibile, esaltando la luminanza di entrambi.

Nella stampa digitale il modello di colore utilizzato è il CMYK che


mantiene gli stessi colori complementari dell’RGB. I più comuni
sono Rosso-Ciano, Magenta-Verde, Giallo-Blu.

Sta alla tua creatività decidere come applicarli, ma ricordatene


quando andrai a scegliere i colori per la tua copertina!

Affidati a dei professionisti

La copertina ha bisogno di un grafico professionista non tanto


per la sua abilità grafica o di disegnatore, quanto per la sua ca-
pacità di interpretare il cuore del messaggio del tuo libro e di
renderlo visivo ed accattivante sulla copertina del tuo libro.

Come hai visto ci sarà bisogno di analisi di mercato, di competen-


ze grafiche, di creatività. Tutte qualità che probabilmente possie-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

di già ma che sono sicuramente più allenate in chi ha già anni di


esperienza ed esercizio alle spalle.

Youcanprint ti può aiutare con tre diversi pacchetti per la realiz-


zazione della copertina del tuo prossimo libro che puoi scegliere
a seconda delle tue esigenze e ti mette a disposizione un grafico
dedicato con il quale potrai confrontarti anche telefonicamente.

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Come scegliere il prezzo di


copertina di un libro

Ci sono 3 categorie di autori in base alla loro reazione riguardo


al prezzo di copertina: ci sono gli autori che vogliono abbassare
il più possibile, quelli che cercano un compromessoe coloro che
lo vogliono alzare perché si sentono sicuri.

In questo paragrafo cercherò di riflettere con te sulla relazione


tra prezzo, valore e volumi di vendita per aiutarvi a comprendere
le dinamiche psicologiche nascoste dietro al prezzo di un bene
come il libro e perché probabilmente l’approccio che state usan-
do finora è sbagliato, cercando insieme le soluzioni per poterlo
migliorare per ottenere maggiori risultati con i vostri libri.

Prezzo di copertina e Valore di un libro

Uno degli aspetti più difficili da stabilire è la relazione tra il prez-


zo e il valore.

Ogni autore deve rendersi conto che il prezzo è uno dei parame-
tri immediati con cui un lettore stabilisce il valore di un bene.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Questo vale per i libri come per qualsiasi altro prodotto. Una bor-
sa di Gucci da 1.500 € ti comunica immediatamente un determi-
nato valore rispetto a quella di Alviero Martini da 250 €.

Il prezzo è fondamentale, insieme alla copertina e alla sinossi,


per determinare il valore del tuo prodotto-libro.

Considerando, quindi, l’importanza che il prezzo rappresenta,


per comunicare al tuo lettore il valore del contenuto del libro,
è necessario comprendere quale tipo di valore il tuo potenziale
acquirente percepisce.

Il valore può essere definito come la differenza tra i benefici che


un lettore riceve da un libro e il prezzo che egli ha pagato per
questo.

Secondo gli esperti di McKinsey esistono fondamentalmente 3


tipi di benefici percepiti dal possesso di un bene/servizio (conte-
stualizzato qui sui libri)

• beneficio funzionale: il tipo di carta, il formato, la cura dell’im-


paginazione etc.

• beneficio di processo: tempi di fornitura, disponibilità dell’o-


pera, etc.

• beneficio di relazione: elementi emotivi e psicologici connessi


all’opera o all’autore

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Il grande danno è puntare al libro come a un prodotto standard,


indifferenziato, da proporre a un prezzo più basso possibile a
prescindere dal contenuto.

Ovviamente questo sistema distrugge completamente il valore


funzionale, il valore di relazione e con esso ogni possibilità, per
il lettore e per l’autore, di creare un valore più ampio e più ricco.

Lo schiacciamento della curva sul valore di processo, determina


nella mente del consumatore l’impossibilità di percepire il valore
di relazione o quello funzionale, al punto che non solo non è più
capace di distinguere un libro stampato da Amazon (carta, rilega-
ture standard e di media-bassa qualità) con un libro stampato ad
arte (carta, rilegatura e formati differenti), ma non si preoccupa
più dell’autore, né del suo lavoro, e si concentra esclusivamen-
te sulle storie o sul prodotto (pensate ai migliaia di libri erotici o
low-content che riempiono le classifiche di Amazon).

Questa distribuzione del valore comporta un danno per i lettori


che non sono in grado di scegliere consapevolmente, mentre gli
autori perdono grandi opportunità economiche.

Come stabilire il prezzo di un libro

Come possiamo liberarci da questa logica sbagliata e fuorviante


del prezzo di un libro?

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Non esiste una scienza per la determinazione del valore e quindi


del prezzo, perché evidentemente quando parliamo di valore af-
frontiamo un concetto molto aleatorio e soggettivo.

Tuttavia, ci sono degli elementi su cui possiamo ragionare per av-


vicinarci a quello che gli economisti chiamano ottimo paretiano,
ovvero l’allocazione delle risorse tale che non si può migliorare
la condizione di un soggetto senza peggiorare la condizione di un
altro.

Per farlo possiamo partire proprio dagli elementi di un libro su


cui si basano i principali benefici che esso può generare e poi
porci le giuste domande:

• beneficio funzionale: com’è l’edizione del mio libro?

Nel caso del cartaceo: ha la copertina morbida o rigida? La ri-


legatura com’è? La carta interna è carta comune o è speciale? Il
libro ha una copertina professionale o è stato impaginato da gra-
fici esperti?

Nel caso dell’ebook: l’ebook ha l’indice? Ha delle note? Contiene


immagini, video o animazioni?

La presenza di elementi professionali aumenta il beneficio fun-


zionale del libro e quindi il valore.

• beneficio di processo: ottenere il mio libro è semplice e velo-

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ce? È disponibile nelle librerie o solo online? Su un solo store o


su tutti? Etc.

• beneficio di relazione: l’acquisto e la lettura del mio libro per-


mette al lettore di migliorare la propria vita? Permette di ac-
cedere a conoscenze uniche o frutto di ricerche specifiche in
un determinato settore? Consente l’ottenimento di uno status
particolare? Concede l’accesso a ulteriori contenuti specifici?
Acconsente il contatto con l’autore? Che impatto ha sulla vita
e l’esperienza del lettore?

Porsi queste domande è fondamentale per determinare il prez-


zo del proprio libro, perché ci si pone la domanda corretta: che
valore sto trasmettendo al lettore? Che impatto avrà questo
libro sulla sua vita?

La maggior parte dei self publisher, purtroppo, ha un approccio


conformistico al prezzo di copertina, supportato anche da molti
falsi guru o esperti che lanciano ogni giorno corsi su come usare
Amazon per costruirsi un business basato sul self publishing.

Guardare i libri dei competitor nelle classifiche di categoria e


scegliere un prezzo più basso per competere con loro proprio
del prezzo, non farà che distruggere il valore per te e per il letto-
re e allontanarvi dall’ottimo paretiano.

Al contrario la domanda da porsi non è quanto è disposto a pa-


gare il target a cui ti rivolgi, ma cosa pensa il tuo target, qua-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

li sono i suoi sogni e le sue paure, cosa lo spinge all’acquisto,


come puoi arricchire la sua vita.

Questa prospettiva ribalterà radicalmente il tuo approccio al


prezzo di copertina, ma cambierà radicalmente anche il modo in
cui guarderai il tuo libro e i tuoi lettori, nonché ti darà una venta-
ta sferzante di fiducia in te stesso e di orgoglio per ciò che avete
creato.

Un altro aspetto determinante per compiere una giusta scelta in


termini di pricing (determinazione del prezzo) è la relazione che
hai con i tuoi lettori.

L’ideale per un self publishers sarebbe quello di creare prima una


community intorno al tuo nome, cioè un gruppo di persone che
sono interessate a ciò che fai o dici, per poi proporre a loro un
prodotto come un libro.

È necessario, cioè, anteporre la relazione al prodotto. Questo si-


gnifica creare valore gratuitamente prima di chiedere al tuo tar-
get (i tuoi lettori) di mettere mano al portafoglio e pagare per
qualcosa che proponente.

La relazione è uno dei benefici più grandi per un lettore e co-


struirla con costanza e gratuitamente ti permetterà di aumen-
tare sensibilmente il valore percepito da parte del lettore oltre
che il legame emotivo con te.

60 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

In che modo farlo? Condividendo il tuo percorso di scrittura, con-


dividendo estratti del libro che devi ancora pubblicare, coinvol-
gendo i lettori sulla scelta della copertina, inviando ai tuoi fan in
anteprima la possibilità di preordinare il libro e mille altre cose, il
limite è la tua fantasia.

Aumenta il prezzo del tuo libro


Il consiglio più grande che posso darti, quindi, è di creare valore
prima, dopo e nel tuo libro, poi stabilire un prezzo adatto a quel
valore, piuttosto che eliminare elementi che rendono il prodotto
standard, abbassare il prezzo per adeguarsi al “mercato” oppure
dare valore senza stabilire un giusto compenso per questo.

In che modo? Ecco alcuni step da seguire:

• Stima il tuo valore: analizza accuratamente quello che dai ai


tuoi lettori, il grado e il livello di relazione che crei con essi e i
contenuti che forniscono gratuitamente. Fai una stima accu-
rata del tuo valore come scrittore o scrittrice. Sii il brand di te
stesso;

• Stima il valore della qualità del tuo libro: analizza gli elemen-
ti qualitativi del tuo libro (design, cura editoriale, copertina,
etc.). Dai un giusto valore ad ogni elemento del tuo libro e cu-
rarlo nei minimi dettagli;

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

• Analizza il mercato: l’analisi del mercato è una grande arma a


doppio taglio.
Ricordati l’adagio di Steve Jobs “La gente non sa quello che vuole,
finché non glielo fai capire tu.”

Questo significa che non sempre ciò che la gente compra o spen-
de per un prodotto è quello che realmente desidera o è disposta
a pagare. Ricordati inoltre che in ogni target c’è sempre una par-
te disposta a pagare molto di più per lo stesso bene. E infine non
dimenticare che i veri fan sono disposti a pagare qualsiasi cifra
per avere il prodotto del loro beniamino. Alla luce di tutto que-
sto analizza i competitor, usa tutti i tool che desideri per studiare
keywords e prezzi su Amazon, ma non basare la tua scelta solo
sul prezzo, scegli sul valore, ricordando tutto ciò che abbiamo
detto;

• Promuovi il tuo libro consapevole del valore che dai, della


qualità del tuo prodotto e del tuo personale valore come scrit-
tore/scrittrice.

Non preoccuparti di quelli che ti diranno che nessuno comprerà


mai un libro di un esordiente a 18 €, quello non sarà mai un tuo
lettore. Concentrati sul tuo pubblico, crea valore e sii orgoglioso
e fiero di ciò che fai e di conseguenza del prezzo che hanno i tuoi
libri.

Se comunichi valore, sicurezza, relazione con i tuoi lettori essi lo


percepiranno e saranno disposti a pagare di più per il tuo libro.

62 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Sostituisci l’umiltà e la sottomissione da esordiente con l’arro-


ganza (in senso buono) dello scrittore. Sai ciò che vali, sai quan-
to lavoro e tempo ti ha richiesto quel libro, sai il valore che stai
dando. Dimostralo con il comportamento, il mindset e… il prezzo
ovviamente.

Usa il prezzo di copertina come leva


Chiariamo: non c’è nulla di sbagliato nel promuovere gli sconti,
il problema è quando il prezzo diventa l’unica leva di marketing.
Quando usi il prezzo come unico modo per aumentare le vendite
del tuo libro non stai creando valore per te, lo stai distruggendo
se non annientando.

Un libro non dovrebbe essere mai gratis, perché i libri hanno di


per sé un valore immenso, in grado di arricchire o cambiare la
vita delle persone e hanno già mediamente un prezzo molto più
basso rispetto a qualsiasi altro prodotto alternativo.

Tuttavia, se proprio vuoi utilizzare lo sconto come leva di marke-


ting per aumentare le vendite segui alcune linee guida:

• Non dare mai gratis il tuo libro, nemmeno per un periodo limi-
tato. Non solo attirerai persone che non sono tuoi lettori, né
lo saranno nel tempo successivo alla promozione, ma soprat-
tutto offenderai coloro che ti seguono e ti sostengono e hanno
già pagato un prezzo pieno per lo stesso prodotto.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Ricordati che il tuo obiettivo è costruire valore intorno al tuo


nome di scrittore e non vendere prodotti al mercato. Se dai qual-
cosa gratis attirerai tantissime persone, ma ciò che rimarrà non
sarà altro che la vanità del numero di download su uno schermo.
Invece punta a creare valore e relazioni.

• Sconta per un periodo limitato: la promozione deve essere


un’occasione limitata nel tempo e possibilmente connessa ad
un evento significativo per i tuoi lettori (Black Friday, etc.).

Fai in modo che lo sconto ti permetta sì di vendere di più, ma di


attirare sempre i tuoi lettori e non i maniaci delle cose gratis.
Se userai lo sconto in maniera accurata, in determinati periodi
dell’anno e ti impegnerai a costruire un buon piano di promozio-
ne, allora sì, lo sconto è un ottimo strumento di marketing. Ma
deve essere limitato nella % e nella durata, non dimenticarlo.

I 3 principi chiave per fissare il prezzo giusto per i


propri libri

Riassumiamo i 3 principi più importanti da portare a casa dopo


questa lettura, principi in grado di guidarti nella scelta del prezzo
del tuo prossimo libro o dei libri che hai già pubblicato:

• Crea valore per i lettori intorno al tuo brand, sempre;


• Fissa il prezzo giusto per il valore che offri con il tuo libro;

64 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

• Usa lo sconto come leva, ma con cura e parsimonia!

Se seguirai questi principi nel marketing editoriale dei tuoi libri,


otterrai enormi risultati nel lungo periodo.
Diffida sempre dai guru e dalle soluzioni rapide, il successo è
qualcosa che si costruisce con competenza, disciplina e pazienza.

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Come impaginare un libro:


l’importanza del design

In questo paragrafo abbiamo raccolto tutti i nostri migliori consi-


gli su come impaginare un libro. Un compendio di tutte le princi-
pali azioni da compiere sul testo del tuo libro prima di procedere
con la pubblicazione, per un libro dal design imperfetto e pronto
per il mercato editoriale.

Non è necessario acquistare programmi professionali costosis-


simi per impaginare un libro da sé. Nel 99% dei casi potrai farlo
direttamente con il software che hai usato per scriverlo anche
se nella maggioranza dei casi sarebbe sempre meglio affidarsi ad
un professionista.

Ma andiamo con ordine.

Inserisci i numeri di pagina

La tua bozza avrà quasi sicuramente i numeri di pagina già inse-


riti automaticamente, però, se non dovesse averli potrai inserirli
in pochi click. Se il tuo libro ha una prefazione o un’introduzione
puoi fare anche un salto di qualità ed inserire i numeri romani
per le pagine della prefazione (o introduzione).

66 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Crea l’indice

Una delle funzioni più utili e interessanti per chi scrive e impa-
gina un libro con Microsoft Word, con Writer di OpenOffice (o
LibreOffice) o con Pages di Apple, è quella che permette la crea-
zione automatica dell’indice, cioè della pagina contenente i tito-
li di tutti i capitoli e i paragrafi di cui si compone il libro e i relativi
numeri di pagina.

Imposta i margini

I margini sono necessari per dare una struttura alla pagina del
libro e per distanziare sufficientemente il testo dalla rilegatura.

Una delle regole fondamentali dell’impaginazione (e della grafi-


ca in genere) è che gli spazi vuoti sono importanti quanto quelli
pieni. I margini, così come un’adeguata interlinea, danno respiro
alla pagina e permettono una lettura più agevole e più piacevo-
le.

Avere dei margini troppo stretti, infatti, comporta il rischio di


far finire il testo nella piega della rilegatura. Per poterlo leggere
in queste condizioni, il libro dovrà essere forzato nell’apertura
compromettendo la rilegatura e quindi la durata stessa del libro.
Non è raro che in questo modo le pagine si stacchino completa-
mente.

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Inserisci le note a piè di pagina

Le note sono fondamentali nei testi non-fiction dove occorrono


delle integrazioni o degli approfondimenti che, se integrate nel
testo, ne rallenterebbero e comprometterebbero la lettura.

Sfortunatamente è un errore fin troppo comune vedere testi


con le note a piè di pagina inserite manualmente, semplicemente
scrivendo alla fine della pagina un numeretto con la nota.

Le note vanno messe, invece, tramite gli strumenti che i pro-


grammi ci mettono a disposizione.

Le pagine di guardia e le pagine bianche

La prima pagina e l’ultima (intendiamo fronte e retro) sono sem-


pre bianche! Sempre! Lo devono essere perché un libro non può
iniziare né finire con la parte scritta e, in un certo senso, queste
due pagine creano una sorta di protezione del testo scritto.

Queste due pagine vengono chiamate “fogli di guardia” e antica-


mente erano messe a protezione del libro. Nel libro moderno
questa funzione non ha più motivo d’esistere e le si lascia solo
per convenzione. Non solo: le pagine bianche sono sempre col-
locate in punti strategici del libro e con esse si crea una sorta di
piramide, una gerarchia del testo scritto.

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Ora, ricapitoliamo: quando si usano le pagine bianche?

• per le prime due pagine (fronte e retro) del libro;


• per far iniziare su pagina dispari/destra un nuovo capitolo (op-
zionale);
• per le ultime due pagine (fronte e retro) del libro.

Impaginare da soli o affidarsi ad un professionista?


Come avrai visto ci sono diverse cose da impostare in un file di
testo per poter raggiungere un livello di impaginazione sufficien-
te.

La buona notizia è che alcune di queste cose non dovrai nemme-


no farle se utilizzi i nostri template pre-impaginati! Li puoi trova-
re nella sezione RISORSE del nostro sito, sono del tutto gratuiti!
Fare da sé, quindi ha il vantaggio di non avere nessun costo per
l’impaginazione di un libro.

D’altro canto, però, un professionista conosce le norme editoriali


più comuni e potrà dedicare alla forma del tuo testo, tutte le co-
noscenze ed abilità maturate negli anni della sua esperienza.

Non puoi permettere che i tuoi lettori abbandonino la lettura


dopo poche pagine perché la lettura risulta faticosa. E fidati che
non è una cosa così assurda, è capitato a me con libri di grandi
editori e probabilmente sarà capitato anche a te.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Il testo deve scorrere in modo fluido non solo dal punto di vi-
sta lessicale, ma anche dal punto di vista grafico e visivo, senza
ostacoli che possano interrompere la lettura come interlinee di-
somogenee, cambi frequenti di font senza giusta causa ecc.

In tutti questi casi, Youcanprint può offrirti dei professionisti che


si occupino del tuo libro come se fosse una loro creatura, elimi-
nando le asperità della bozza grezza e forgiando un manoscritto
pronto per la pubblicazione.

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Beta Reader: cos’è, a cosa serve


e come trovarlo

Il beta reader è il tuo primo lettore fuori dalla cerchia degli amici
e dei parenti. Come la stessa parola suggerisce, il termine beta si
utilizza generalmente per indicare in informatica una versione
non definitiva di un software, già testata comunque da esperti,
che viene messa disposizione di un numero maggiore ma limita-
to di utenti target al fine di rilevare, grazie al loro utilizzo, even-
tuali bug o incompatibilità.

Allo stesso modo il beta reader è un lettore esperto che non ha


alcuna relazione diretta con l’autore e che ha il ruolo di leggere
l’opera prima che venga inserita in commercio per capire l’im-
patto che la stessa avrà sul mercato e sui lettori in modo da po-
terla migliorare.

Per rendere efficace una sessione di beta reading, che consiglia-


mo sempre, è necessario tenere a mente alcuni aspetti fonda-
mentali. Vediamoli nel dettaglio:

• È importante che i beta readers non siano tra le fila di amici o


parenti: anche se non è un requisito fondamentale è altamen-
te consigliato.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Ciò di cui hai bisogno è un consiglio sincero e schietto sulla tua


opera, non una claque.
Far leggere il libro a determinate persone solo per il rapporto
che hai con loro, metterebbe a rischio la sincerità del giudizio,
in quanto coinvolte personalmente con te; questo non è utile né
per te scrittore, tanto meno per il lettore. Entrambi state spre-
cando del tempo prezioso. Il beta reader deve fornire un fee-
dback indipendente e libero.

• Il beta reader deve essere un lettore forte o esperto: anche su


questo devi essere esigente. Un beta reader è un lettore forte
che legge almeno 3 libri al mese. Questa sua capacità di lettura
gli fornisce un bagaglio di esperienze tale da essere in grado di
capire subito gli aspetti positivi e negativi del tuo libro.

Evita i beta reader che si improvvisano per guadagnare qualco-


sa, o scrittori che non sono degli ottimi lettori, ma che si propon-
gono come lettori esperti del tuo genere.

Il beta reader è un vero lettore, esperto, professionista, seriale,


l’unico in grado di anticipare le tendenze o di capire se quello
che ha in mano è un capolavoro o un libro da riscrivere comple-
tamente.

• Il beta reader non è un editor: attenzione a non cadere in que-


sto altro errore. Molti contattano dei beta reader per chiede-
re un parere sul proprio libro e, al tempo stesso, concordano
degli interventi sul testo.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Un beta reader non è un editor, è un lettore. Sono competenze


completamente diverse. Certo potrai trovare ottimi beta reader
che sono in grado di fare un editing ma è meglio evitare le com-
mistioni e inseguire la specializzazione.

• Preferisci un beta reader di genere piuttosto che il genera-


lista: a tutti noi piace leggere di tutto, ma un lettore esperto
ha un numero ristretto di generi letterari che ama e legge con
costanza, per questo è un lettore esperto altrimenti sarebbe
un lettore generalista.

Se avete una frattura esposta al malleolo preferite essere ope-


rati dal vostro medico di base o da uno specialista in chirurgia
ortopedica? Immagino che la risposta sia ovvia. Con i libri fun-
ziona allo stesso modo. Preferite, quindi, i beta reader esperti in
determinati generi o specifiche nicchie, a beta reader generalisti.

Se un beta reader vi risponde che legge qualsiasi genere, riflet-


teteci prima di dargli in mano il vostro manoscritto.

• Cosa devi aspettarti da un beta reader: un beta reader esper-


to fornisce una scheda di almeno 1 pagina a4 word con i punti
di forza e i punti di debolezza del testo e suggerimenti di mi-
glioramento. Non aspettatevi un “che bello, è un libro meravi-
glioso, quando lo pubblichi o quando scrivi il resto?” Un beta
reader è come un medico, farà la radiografia al vostro libro e
vi dirà se ha qualcosa che non va e magari vi indica anche la
cura.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

• Preferisci più beta reader di età differenti: anche questo


aspetto è fondamentale. Quando hai scritto un libro non hai
ancora un’idea precisa di chi sarà il tuo target, pertanto è op-
portuno far valutare il tuo manoscritto da beta readers di
età diverse.

Questo ti permette di comprendere come sarà la reazione di


pubblici differenti allo stesso libro e capire magari se esiste una
generazione più interessata rispetto ad un’altra. In questa fase
potresti anche fare delle interessanti scoperte e magari capire
che il tuo libro è ideale per un’audience di una età compresa tra X
e X. Questo ti sarà molto utile anche nella promozione oltre che
nella tua stessa scrittura. Sfrutta questa possibilità fino in fondo.

Il beta reader, in definitiva, è una grande oppor-


tunità per ogni self publisher

Secondo la nostra esperienza, il ricorso al beta readers non è una


realtà molto conosciuta e praticata in Italia, se non da self publi-
sher professionisti.

Molti autori esordienti giungono alla pubblicazione spesso sen-


za nessun intervento di miglioramento del testo o dopo aver fat-
to leggere il proprio libro a quelli che gli inglesi chiamano friends,
family and fools ovvero amici, famiglia e folli, insomma quella
cerchia di persone che possibilmente hanno un legame con chi

74 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

scrive o non hanno competenza per leggere e valutare un libro.


Avendo aiutato oltre 19.000 autori in 13 anni, il consiglio più im-
portante che possiamo darti è questo: cura al massimo tutte le
fasi precedenti alla pubblicazione, poiché saranno determinati
per il successo del libro.

Come diceva Abramo Lincoln “Se avessi a disposizione otto ore per
abbattere un albero, ne passerei sei ad affilare l’ascia”.

La preparazione e la pianificazione di un manoscritto è tutto.

Devi essere esigente, paziente e prenderti cura del tuo libro sen-
za alcuna fretta di pubblicare.

Come self-publisher hai una maggiore responsabilità nei con-


fronti dei lettori, perché sei tu e non un editore a rispondere di
ogni aspetto del libro, dalla copertina al numero di pagine.

Scegliendo di fare il self publisher hai implicitamente stipulato un


patto con i lettori. Non puoi permetterti di tradirli o di deluderli.

Comportati da scrittore professionista anche se sei all’esordio,


i risultati ti ripagheranno del tuo sacrificio e della tua pazienza.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

CAPITOLO 3

PUBBLICAZIONE

76 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Perché non conviene pubblicare


in esclusiva con Amazon

Dare ad Amazon l’esclusiva della vendita del proprio libro per


vendere di più?

Ma si guadagna davvero di più?

Ecco un’analisi completa per guidarti alla giusta scelta.

L’attività di promozione è fondamentale specialmente oggi, visto


che dagli ultimi dati dell’AIE nel 2018 sono stati pubblicati 78.875
libri con un valore ancora in crescita rispetto al 2017 (+9,4%).

Questo vuol dire che vengono immessi sul mercato più di 200
nuovi titoli al giorno, e questi dati non includono i libri pubblicati
con la piattaforma KDP di Amazon.

Farsi trovare con il proprio libro diventa, quindi, davvero diffici-


le. Il mercato editoriale è a dir poco affollato.

A fronte di tutto questo affollamento come facciamo a farci tro-


vare se non iniziamo a voler essere almeno presenti su tutte le
piattaforme e negozi online di vendita libri?

www.youcanprint.it 77
Scrivi. Pubblica. Vendi.

Molti autori oggi cadono nel tranello di concedere ad Amazon


l’esclusiva della vendita del proprio libro (ebook) per poi convin-
cersi di aver fatto bene perché questa esclusiva darebbe diritto
ad una spinta maggiore nella promozione del libro (ebook).

Ma prima di entrare nel vivo, apriamo una parentesi su un argo-


mento abbastanza scottante: la dichiarazione dei redditi deri-
vanti dalle vendite dei libri pubblicati, tema in genere poco di-
scusso e che la piattaforma KDP di Amazon sembra abbastanza
trascurare.

Amazon e la tua dichiarazione dei redditi

Se Youcanprint è l’unica piattaforma di self-publishing che agi-


sce da sostituto d’imposta per gli autori e che offre totale ga-
ranzia dal punto di vista fiscale, lo stesso non possiamo dire di
Amazon e di altre piattaforme.

Cosa vuol dire?

Che Youcanprint versa direttamente le trattenute fiscali sulle


royalties incassate dagli autori e fornisce a tutti gli autori che
usano la piattaforma, la Certificazione Unica dei Compensi
(CUD) da allegare alla propria dichiarazione redditi.

In questo modo l’autore che usa Youcanprint è completamente


tutelato dal punto di vista fiscale anche in caso di controlli da

78 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

parte dell’Agenzia delle Entrate.


Cosa fa Amazon invece da questo punto di vista?

Ben poco, anzi oserei dire quasi nulla.

Considerando che l’Agenzia delle Entrate ha preteso la certifi-


cazione di questo genere di compensi, si capisce bene come non
esista alcuna reale certificazione nell’atto di scaricare il PDF dei
report vendite dall’account di Amazon per spedirli al commer-
cialista.

Chi può controllare che l’autore scarichi e comunichi TUTTI i re-


port vendite?

A parte il buon senso dell’autore stesso, niente altro.

Ma l’Agenzia delle Entrate pretende la certificazione di questi


compensi: per certificazione si intende che lo faccia un ente pre-
posto.

Amazon non ti dà alternative se non quella di scaricare un report


vendite per dichiarare i compensi nei redditi o da comunicare al
commercialista: questo però ti espone a rischi di non poco con-
to, soprattutto visto l’utilizzo sempre più efficace di nuove tec-
nologie informatiche atte a scovare sacche di evasione fiscale
(volontaria e non).

A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva

www.youcanprint.it 79
Scrivi. Pubblica. Vendi.

qualcuno.
Riguardo la certificazione dei compensi da parte di Youcanprint
trovi ulteriori approfondimenti qui: https://bit.ly/2QjNOvg

Ti lascio alle dovute riflessioni.


I motivi (errati) per cui gli autori scelgono l’esclusiva Amazon

Vediamo ora cosa offre KDP di Amazon agli autori che decidono
di dare l’esclusiva della vendita del proprio eBook.

1. La possibilità di rendere il libro gratuito per un massimo di 5


giorni, per ogni periodo di registrazione di 90 giorni in KDP
2. Possibilità di essere scelti per Amazon Prime Reading
3. Verrà automaticamente registrato in KindleUnlimited
4. Opzioni regalo e di acquisto di eBook per altre persone
5. Attivare le prevendite
6. Possibilità di essere scelti per le promozioni a tempo
7. Guadagno e visibilità
8. Annunci a sponsorizzati per la promozione del libro

Basterebbe ragionare sui numeri per capire che l’offerta di Ama-


zon Kdp è per molti aspetti abbastanza discutibile. Analizziamo,
comunque, uno per volta gli 8 punti appena elencati:

La possibilità di rendere il libro gratuito per un massimo di 5


giorni, per ogni periodo di registrazione di 90 giorni in KDP.

Anche la piattaforma di selfpublishing Youcanprint offre la me-

80 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

desima possibilità sul suo Store! L’autore che pubblica il suo libro
con Youcanprint infatti, può liberamente e senza limiti di tempo
(Amazon impone 5 gg) mettere a zero euro il suo ebook ed è an-
che libero di scontare il prezzo della versione cartacea con un
coupon sconto che si crea ad hoc dal proprio account autore.

Dando l’esclusiva di pubblicare il proprio ebook ad Amazon si


può essere scelti per Amazon Prime Reading.

Vediamo prima molto brevemente cos’è Amazon Prime Reading.

Si tratta un servizio collegato ad Amazon Prime, quindi l’utente


che usa Amazon e decide di abbonarsi al Prime (36 euro annui)
accede a spedizioni gratis, musica, video ed altri vantaggi, inol-
tre accede ad Amazon Prime Reading ovvero ad un certo nume-
ro di libri gratis selezionati da Amazon.

Ma, se stai pensando di pubblicare in KDP dando l’esclusiva ad


Amazon proprio per dare la possibilità al tuo ebook di entrare
nel catalogo Amazon Prime Reading, ti invito prima a leggere
questi dati.

Sai quanti sono i libri selezionati da Amazon per il catalogo Pri-


me Reading? 956. (Al momento in cui scrivo questo articolo.)

Puoi controllare tu da qui eventuali ultimi aggiornamenti: ht-


tps://amzn.to/2q336KT

www.youcanprint.it 81
Scrivi. Pubblica. Vendi.

Quanti sono gli ebook pubblicati nel catalogo libri di Amazon,


comprendendo tutti gli editori e piattaforme, quindi anche You-
canprint ed autori di Kdp?

Più di 50.000 risultati cercando ebook in categoria libri, e anco-


ra più di 50.000 risultati cercando in categoria KindleStore:

Di queste cinquantamila e più pubblicazioni l’algoritmo di Ama-


zon ne seleziona (al momento in cui scrivo) solo 956, quindi poco
meno del 2%!

Ho sfogliato tutte le pagine del catalogo Amazon Prime Reading,


preso nota di tutti gli editori e di ciascuno di essi quante pubbli-
cazioni presenti nel catalogo, ho fatto una rapida somma e sono
arrivato a 334 ebook.

Sul totale di 956 ebook 334 sono di altri editori, restano 622
“posti” liberi. Di questi 622 “posti” liberi 447 sono occupati da
eBook in inglese, il tuo ebook è in inglese?

No? Allora ti restano solo 175 posti liberi da contendere con tut-
ta la concorrenza di cui parlavamo all’inizio dell’articolo.

Se hai avuto la pazienza e la curiosità di seguirmi fino a qui, avrai


certamente capito che dando l’esclusiva ad Amazon si ha una
probabilità bassissima di essere selezionati (dall’algoritmo) per
entrare nella categoria Prime Reading.

82 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Dare l’esclusiva di pubblicazione ad Amazon porterà automa-


ticamente il tuo ebook in KindleUnlimited (KU).

KindleUnlimited è un servizio in abbonamento che costa 9.99


€ al mese, e che consente a chi si abbona di accedere alla lettu-
ra di circa 30.000 ebook in lingua italiana presenti nel catalogo
Amazon.

Ora facciamo insieme un ragionamento: chi è disposto a spen-


dere praticamente 10 € al mese di abbonamento per leggere
ebook deve essere un lettore forte. Per lettore forte l’AIE (l’as-
sociazione italiana editori) intende chi legge più di due libri al
mese.

Non potrebbe essere altrimenti, perché solo leggendo più di due


libri al mese si ammortizzerebbero i costi dell’abbonamento.

Considerando che in media il costo di un ebook (almeno di quel-


li che sono in catalogo Unlimited) si aggira sui 2-3 euro, ecco
che bisogna leggerne almeno 4-5 al mese per rientrare nei costi
mensili di abbonamento e risparmiare anche qualcosa.

Ma quanti in Italia leggono 4-5 libri al mese?

Ce lo dice sempre l’AIE nel suo ultimo rapporto sull’Editoria (che


trovi qui https://www.aie.it/Cosafacciamo/Cifreenumeridelle-
ditoria/Mercatoeindaginidisettore.aspx ): in Italia si dichiarano
lettori forti solo il 17% di quel 60% del totale della popolazione

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

che dichiara di leggere almeno 1 libro all’anno.


Solo 17% del 60%. Pochino…

Seguendo questo ragionamento, la propensione ad attivare l’ab-


bonamento KU è maggiore nei lettori forti che rappresentano,
purtroppo, solo una minima parte dei lettori italiani.

Non avrai una grande probabilità che il tuo ebook nel catalogo
KU sia scaricato e letto, quindi, a questo aggiungiamo il fatto che
in questo catalogo ci sono più di 30.000 altri ebook “gratis”…

Altra obiezione: con KU non guadagni quando il tuo libro viene


scaricato, il tuo guadagno è sulle pagine lette, quindi non pensa-
re di mettere l’ebook in KU e sperare di guadagnarci qualcosa
perché può essere semplicemente scaricato gratis e basta e non
venire mai letto.

Quando l’abbonato al KU legge il tuo libro, guadagni una picco-


la percentuale in base alle pagine lette. Questa percentuale fa
riferimento ad un fondo monetario aggiornato di mese in mese,
in pratica il tuo guadagno varia in percentuale a seconda dell’au-
mento o della diminuzione di questo fondo più altri parametri
abbastanza complessi e scarsamente specificati.

Trovi la guida di Amazon stessa qui: https://kdp.amazon.com/


it_IT/help/topic/G201541130 alla voce KENPC 3.0

Il tuo libro in KU se dai l’esclusiva ad Amazon, cosa vuol dire?

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Che per un periodo massimo di 90 giorni, non potrai vendere su


nessun altro store online il tuo ebook, neanche sul tuo sito/blog
e neanche se lo fai gratis e per tutto il periodo di promo in KU
è vietata l’aggiunta di nuovi contenuti (ossia contenuti bonus,
sezione dei commenti dell’autore, ecc.).

Perché non spenderei mai 119.88€ all’anno per abbonarmi al


KindleUnlimited?

Con 9.99 € al mese (119,88 € all’anno) l’abbonato al KindleUnli-


mited (che non può non essere un lettore forte) dovrebbe ave-
re la possibilità di accedere anche agli ebook degli scrittori più
famosi italiani e stranieri, il lettore forte per definizione è colui
che legge più due libri al mese.

Ho fatto un controllo abbastanza approfondito e qui ne riporto


i risultati.

Fra gli scrittori più letti ed apprezzati in Italia abbiamo ad esem-


pio Niccolò Ammaniti trovi i suoi libri qui. Non puoi non aver
sentito parlare di “Io e te”, “Io non ho paura” o di “Come Dio co-
manda”. Hanno ispirato film ed emozionato critica e centinaia di
migliaia di lettori; nessuno dei suoi libri (ebook) è in KindleUnli-
mited (ne sarebbe bastato almeno uno per “ripagarmi” anche
simbolicamente il costo mensile dell’abbonamento).

Elena Ferrante qui: https://amzn.to/2rdPts8, nessuno dei suoi


libri (ebook) è in KindleUnlimited.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Donato Carrisi qui: https://amzn.to/2r8xofm nessuno dei suoi


libri (ebook) è in KindleUnlimited.

Paolo Cognetti qui: https://amzn.to/2CXbChj vincitore del Pre-


mio Strega 2017, solo un titolo ebook in KindleUnlimited, e non
quello vincitore del Premio.

Gianrico Carofiglio qui: https://amzn.to/35fiv9y, nessuno dei


suoi libri (ebook) è in KindleUnlimited.

Rossella Postorino qui: https://amzn.to/2OHsJcv, premio Cam-


piello 2018, nessuno dei suoi libri (ebook) è in KindleUnlimited.

Giorgio Faletti qui: https://amzn.to/2pAFP2B nessuno dei suoi


libri (ebook) è in KindleUnlimited.

Simonetta Agnello Hornby qui: https://amzn.to/2OsOZ9D nes-


suno dei suoi libri (ebook) è in KindleUnlimited e lo stesso dica-
si per Camilleri, Baricco ecc…nessuno di questi ebook è su KU,
varchiamo i confini italiani?

Stephen King nessun ebook in KU, Joel Dicker nessun ebook in


KU e stessa cosa per Ken Follett, per Glenn Cooper e così per
tanti altri scrittori di fama mondiale.

Mi riesce difficile pensare di spendere 120 euro all’anno per l’ab-


bonamento di KindleUnlimited e non aver accesso a nemmeno
uno degli ebook di questi Scrittori.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Sempre per approfondire l’argomento e fornire più spunti di ri-


flessione possibile, ho avuto la possibilità e la fortuna di porre
alcune domande a Giuliano Golfieri autore indie e felice utiliz-
zatore di Kdp Amazon, che ringrazio per la sua gentile disponi-
bilità.

Voglio essere obiettivo fino in fondo: dalle parole di Giuliano


Golfieri emerge tutto l’entusiasmo per i suoi ottimi risultati di
vendita del suo libro Alter Ego, fantasy storico.

Giuliano dichiara che in due anni di attività ha incassato circa 4


mila euro in diritti d’autore: è un ottimo risultato senza dubbio,
che Giuliano dichiara di aver raggiunto quasi per gioco e facen-
do tutto da solo.

Guardando il suo sito, il suo booktrailer (molto bello) la sua pa-


gina social, la sua attività promozionale fatta di interviste ra-
dio e di annunci sponsorizzati, credo che definire tutto questo
un semplice “gioco” sia un pochino riduttivo: le attività che per
“gioco” ha svolto e svolge Giuliano, sono in realtà per la maggior
parte degli autori che si autopubblicano di difficile (o impossibi-
le) realizzazione.

Per questo motivo onore ai meriti di Giuliano, ma la realtà (al-


meno in Italia) è molto diversa e questo lo posso dire con as-
soluta consapevolezza visto il ruolo ed il lavoro che svolgo nel
self-publishing da più di 10 anni.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Giuliano inoltre mi scrive di essere stato molto fortunato ad es-


sere selezionato non una ma ben due volte ad entrare nel cata-
logo Prime Reading: ora che sai anche tu che la probabilità di
entrare in Prime Reading è del 0.21% come gli si può dare torto?

Inoltre se poi andiamo a vedere il genere fantasy (il libro di Giu-


liano è nella categoria fantasy storico) beh, allora vediamo solo
44 risultati, quindi ancora più esili erano le sue probabilità (puoi
verificare tutto da qui).

Ovviamente beccare il colpo di fortuna e finire nel catalogo PRI-


ME può portare dei benefici, anche perché le copie ebook sca-
ricate dagli utenti abbonati PRIME gratuitamente concorrono
al posizionamento del libro nella classifica generale e di genere:
quindi pubblicare con Amazon non ti fa finire in Prime automa-
ticamente ma bisogna ricorrere alla dea bendata che dopo mesi
o anni di lavoro, non deve essere una cosa edificante.
Giuliano poi evidenzia un grosso problema: non c’è modo di sa-
pere quante copie siano state scaricate nel periodo su Prime
Reading, e bisogna fare una stima in base alla classifica (e anche
questa è materia per autori abbastanza avanzati). Giuliano mi
consente di pubblicare le sue informazioni per totale trasparen-
za, lui afferma che per 183 giorni in Prime Reading, Amazon gli
ha offerto 100 € forfait di royalties.

A me, per 6 mesi abbondanti in questo catalogo “esclusivo” non


sembra una grossa cifra, ma questa è una mia personale opi-
nione.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

In definitiva molto dipende dall’atteggiamento e dalle compe-


tenze dell’autore, dalla sua propensione a mettersi in gioco, di
apprendere le dinamiche del book marketing, dal tempo che ha
a disposizione ed anche dalle sue possibilità di investire in pro-
mozione.

Opzioni regalo e di acquisto di eBook per altre persone

Non è vero che solo Amazon ha l’opzione regalo e la possibilità


di mettere gratis il proprio ebook.

Anche con Youcanprint si può mettere gratis il proprio ebook


senza limiti di tempo (e non per soli 5 giorni ogni 90 giorni come
per Amazon), e in più si può regalare il proprio cartaceo a blog-
ger, lettori, amici ecc… usufruendo delle spedizioni gratuite (con
Youcanprint PLUS) o generare un coupon di sconto da inviare
a chiunque per acquistare a prezzo scontato e che si può libe-
ramente generare dalla propria area personale, senza limiti sul
tempo di utilizzo.

Possibilità di essere scelti per promozioni a tempo.

Altra chimera. Chiariamo subito, non è che pubblicando con


Amazon allora Amazon si preoccupa nella sua prossima new-
sletter di inserire il tuo libro appena pubblicato in KDP.

Mi sono iscritto alla newsletter di Amazon, per capire meglio, i


risultati te li mostro direttamente qui.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

(In questo esempio di newsletter ricevuta il 15/11/19 ci sono


anche Bompiani, Nord e Fazi)

Ecco che quindi vengono proposte 4 pubblicazioni a settimana


e non fra le ultime uscite ma in base ad altri criteri. Anche qui la
probabilità che il tuo libro esca fra le selezioni nella newsletter
è scarsissima.

Nel 2019 quanto ha guadagnato in media un autore che ha usato


Youcanprint e che all’incirca ha le medesime capacità nel mar-
keting editoriale di Giuliano?

Un autore con il profilo di Giuliano che pubblica con Youcanprint


ha guadagnato in 2 anni tra il 25-30% in più.

A cosa è dovuta questa extra prestazione in termini di royalties?

Ovviamente alla maggiore distribuzione garantita da Youcan-


print che permette di servire tutti i lettori che non comprano su
Amazon ma comprano su IBS, Feltrinelli, Mondadori etc. o nelle
librerie di catena di questi marchi o nelle librerie indipendenti
che non usano Amazon.

Guadagno e visibilità

Perché dare l’esclusiva ad Amazon quando con Youcanprint


puoi portare il tuo libro su tutti gli store e renderlo ordinabile in
Libreria?

www.youcanprint.it 91
Scrivi. Pubblica. Vendi.

Esiste la diffusa (e sbagliata) credenza che pubblicando in esclu-


siva su Amazon si ha maggiore visibilità.

Falso: se il tuo libro è presente in tutti gli store, è più facile per
Google restituire numerosi e più efficaci risultati di ricerca!

Anzi l’anteprima di Google consentirebbe di mostrare agli uten-


ti che non solo su Amazon, ma su tanti altri store (IBS.it, Giardi-
no dei libri, Feltrinelli, Mondadori, ecc…) il tuo libro è stato letto
e recensito!

Inoltre Youcanprint ti fornisce il codice ISBN italiano e questo ti


consente di far entrare di diritto la tua pubblicazione nel catalo-
go nazionale delle pubblicazioni.

Conclusioni

Amazon resterà il più grande colosso dell’editoria mondiale ma


è bene conoscerne i limiti. Non sempre si è davvero consapevoli
nella scelta di un editore o di una piattaforma di self-publishing
ma, soprattutto in questo caso, è fondamentale conoscere l’am-
biente in cui ci si muove.

D’altronde chi si auto pubblica è l’editore di sé stesso e quindi


deve avere tutte le nozioni necessarie per far muovere al pro-
prio libro i primi passi nel mondo.
Qualunque strada tu scelga di percorrere sappi sempre che a
tutto c’è un’alternativa, persino ad Amazon!

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Editoria tradizionale e
Self Publishing

Dopo aver terminato il tuo manoscritto, la domanda che viene


subito in mente è: e ora come lo pubblicherò? Cerco un editore
o lo auto-pubblico?

Porsi questa domanda significa che si è già ad un livello di con-


sapevolezza molto alto della propria identità di scrittore, signifi-
ca cioè che si sta ponendo un quesito fondamentale: che tipo di
scrittore voglio diventare?

La scelta sul come e con chi pubblicare non è solo una scelta
operativa, ma è una scelta tra 2 modi totalmente differenti di
essere, 2 mindset e 2 stili completamente opposti.

In questo paragrafo voglio farti capire le motivazioni che gene-


ralmente spingono ad una scelta piuttosto che all’altra, le do-
mande che devi porti prima di scegliere e i miei consigli per com-
piere la scelta migliore per il futuro.

Anche se questo è un corso sul self-publishing, la risposta alla


domanda “che tipo di scrittore vuoi essere” non è scontata.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Potrei dirti di pubblicare esclusivamente con una piattaforma


come Youcanprint, ma non sarei onesto con te, soprattutto per-
ché il self-publishing non è adatto a tutti, e se spingessi qualun-
que autore ad intraprendere questa strada potrei fare un danno
non solo all’autore stesso, ma all’editoria in generale.

Vediamo quindi prima di tutto quali sono le ragioni per cui un


autore generalmente sceglie un editore o una piattaforma di
self-publishing.

Motivazioni che spingono alla scelta


Ci possono essere tantissime motivazioni, personali o non, che
intervengono nella scelta della modalità di pubblicazione.

Dopo aver aiutato più di 18mila autori a pubblicare oltre 50mila


libri con Youcanprint, ho raccolto/abbiamo raccolto quelle che
sono le motivazioni più ricorrenti che spingono gli scrittori a
scegliere un percorso di pubblicazione piuttosto che l’altro.

Vediamole insieme nel dettaglio:

Scelta dell’editoria tradizionale:


• Prestigio: l’editore rappresenta sempre, in particolare per gli
scrittori italiani, un simbolo di prestigio e di affermazione so-
ciale e culturale. Pubblicare con un editore determina simbo-
licamente un riconoscimento, il raggiungimento di uno status

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che distingue lo scrittore esordiente dallo scrittore “vero o


serio”.
• Organizzazione: l’editore dovrebbe liberare l’autore da ogni
aspetto promozionale ed editoriale, permettendo allo scritto-
re di concentrarsi esclusivamente sulla scrittura.
• Rapporto umano: chi sceglie un editore lo fa perché immagi-
na di poter intrattenere un rapporto personale e diretto con
lo stesso, un’idea piuttosto romantica che però, nella realtà
dei fatti, non è più molto attuale.
• Tradizione: questa motivazione è propria di tutti gli scrittori
che non sono a conoscenza del self-publishing e della possibi-
lità di pubblicare il proprio libro autonomamente e per questo
motivo scelgono direttamente un editore.
• Guadagno: chi sceglie di pubblicare con un editore tradizio-
nale generalmente non è un autore che punta a vivere di scrit-
tura, perché pensa che l’editoria è satura e le percentuali ga-
rantite da un editore sono piuttosto basse, a meno che non si
è uno scrittore affermato. L’autore che sceglie l’editore non si
aspetta e spesso non si pone nemmeno il problema del moni-
toraggio delle vendite poiché gli editori inviano un report del-
le vendite trimestralmente o a volte annualmente. I tempi per
incassare poi sono notevolmente più lunghi.
• Libreria: questo è una delle motivazioni più forti. Pubblicare
con un editore significa per l’autore coronare un sogno, ovve-
ro arrivare in libreria e vedersi il proprio libro esposto tra gli
scaffali. Questo, perlomeno, nella convinzione generale, ma
nella realtà dei fatti non è proprio così… Gli editori che han-
no una distribuzione capillare e nazionale nelle librerie sono

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

veramente pochi e degli stessi non tutto il catalogo viene pre-


sentato o esposto. Purtroppo, anche qui, è tutta questione
di numeri. Secondo il Report sullo stato dell’editoria italiana
2019, il numero dei titoli «commercialmente vivi» (cioè di-
chiarati come disponibili) sono 1,2 milioni. Ora provate a im-
maginare quante librerie hanno sufficiente spazio per espor-
re almeno 1 copia di ogni libro in commercio. Questo significa
che solo pochi editori garantiscono la distribuzione fisica nel-
le librerie e di questi solo una parte del catalogo è distribuito.
Pubblicare con un editore per arrivare in libreria è, pertanto,
una falsa credenza.

Scelta del self-publishing:


• Libertà e controllo: uno dei motivi principali per cui un autore
sceglie il self-publishing è la sensazione di libertà e controllo
che esso dà (avere piena libertà e controllo della propria ope-
ra). Libertà in termini di scelta del prezzo, del tempo di pubbli-
cazione, dei formati, insomma di qualsiasi aspetto editoriale.
Controllo inteso sia in termini di diritti dell’autore che di mo-
nitoraggio delle vendite.
• Guadagno: decisamente questo è una delle motivazioni che
spingono gli autori a scegliere il self-publishing. Chi sceglie di
auto-pubblicarsi lo fa perché le opportunità di guadagno sono
sicuramente maggiori. Questo è vero per una serie di motiva-
zioni: le % di guadagno sono nettamente superiori a quelle di
un editore tradizionale: per un libro cartaceo un editore tra-
dizionale riconosce circa il 6-7% mentre in self-publishing si
può arrivare a guadagnerà il 30-40%, o nel caso dell’ebook un

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

editore tradizionale riconosce il 10-15% mentre una piatta-


forma di self-publishing fino al 70%). Anche la puntualità dei
pagamenti e la trasparenza nelle vendite sono differenti: un
editore tradizionale invia un resoconto e paga le vendite se-
mestralmente o addirittura annualmente, mentre nel self-pu-
blishing si è aggiornati sulle vendite in tempo reale e si otten-
gono i pagamenti in soli 30-60 gg).
Tutte queste ragioni rendono il self-publishing ideale per chi
vorrebbe costruire un reddito passivo o un lavoro secondario
basato sulla scrittura o comunque per chi intende ottenere il
maggior profitto possibile dai propri libri e avere un controllo
totale e trasparente su ogni singola vendita
• Rapporto con il lettore: nel self-publishing il rapporto dell’au-
tore con il lettore è diretto e personale, a differenza dell’edi-
toria tradizionale in cui il rapporto è mediato da distributori,
agenti, editori, etc. Questo è un enorme vantaggio ed oppor-
tunità sia in termini di crescita professionale (perché saranno
i lettori stessi a darti dei feedback che ti aiuteranno a diven-
tare uno scrittore migliore), sia in termini di motivazione. Co-
struire una relazione umana personale e diretta con i propri
lettori è probabilmente la ricompensa più grande a cui uno
scrittore può mirare, e con il self-publishing questo non solo è
possibile, ma ne è la vera essenza.
• Semplicità e velocità: rispetto all’editoria tradizionale, in cui
la complessità delle procedure di pubblicazione e la relativa
lentezza sono insormontabili, il self-publishing è sinonimo di
semplicità, velocità, flessibilità. Nel self-publishing i tempi di
pubblicazione sono abbattuti dai 6-12 mesi di una casa editri-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

ce a pochi giorni o addirittura poche ore (ovviamente dipen-


de dall’autore). Il percorso di pubblicazione è estremamente
semplice (si tratta di fornire il file della copertina e dell’impa-
ginato) e inoltre l’autore avrà sempre la possibilità di aggior-
nare la propria opera. Questo aspetto dell’aggiornamento è
un’opportunità incredibile. Nell’editoria tradizionale una vol-
ta pubblicato, stampato e distribuito, per poter aggiornare
anche solo una parola sul libro dovrai attendere l’eventuale
ristampa (e non è detto che l’editore decida di farlo). Con il
self-publishing puoi potenzialmente aggiornare il tuo libro
ogni giorno e questo significa poterlo migliorare grazie ai fee-
dback degli stessi lettori.
• Personal brand: nell’editoria tradizionale l’immagine e il
brand di un autore viene costruito in base alle scelte di comu-
nicazione e di marketing che la casa editrice decide di fare at-
torno al suo nome. Questo, di fatto, rappresenta un’aggiunta/
un’ulteriore visibilità per il brand aziendale della stessa casa
editrice, a discapito quindi dell’autore.
Nel self-publishing funziona l’esatto contrario, ossia l’autore
stesso diventa un vero e proprio brand. Questa differenza
sottile è in realtà l’elemento differenziante più potente del
self-publishing. Agire come un personal brand ti permetterà
di accedere a possibilità incredibili, aprendoti ad opportuni-
tà che vanno anche oltre la semplice scrittura. Diventare un
brand significa posizionarsi nella mente dei tuoi lettori come
un’autorità in un determinato settore o genere e ti permet-
terà di coltivare relazioni forti e durature con i tuoi fan. Que-
sto potrà tradursi, anche in maggiori opportunità di guadagno

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

(questo, ovviamente, dipenderà da te). La scrittura rappre-


senta l’origine della vostra identità, ma se vuoi costruire una
carriera avrai bisogno di attingere anche da tutte queste altre
possibilità.

Giunto a questo punto avrai compreso quali sono le principali


motivazioni che gli scrittori e le scrittrici utilizzano per intra-
prendere una strada piuttosto che un’altra.

Sicuramente durante la visione ti sarai già fatto un’idea del per-


corso più affine ai tuoi bisogni e alle tue caratteristiche, è com-
prensibile.

Ma fai attenzione, perché la scelta non deve essere solo il frutto


di un ragionamento razionale, anzi il contrario. L’idea che l’uomo
scelga razionalmente è un’invenzione degli economisti classici.

Indubbiamente le scelte vengono compiute utilizzando la no-


stra razionalità, ma molto spesso, in particolare quando la scelta
è connessa alla propria identità, sono le nostre convinzioni e le
nostre emozioni a guidarci.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Le cose da sapere prima di


pubblicare un libro con una
Casa Editrice

Se sei un autore che sta provando a pubblicare un libro con una


casa editrice, leggere questo post ti farà risparmiare soldi, tem-
po e soprattutto ti eviterà cattive esperienze e brutte emozioni.

Quello che leggerei racconta, senza filtri, ciò che tutti gli autori
hanno il diritto di sapere prima di pubblicare un libro, per po-
ter scegliere consapevolmente il percorso da seguire ed evitare
brutte sorprese.

Ti avverto che potrai trovare alcuni passaggi “crudi” e diretti,


ma preferisco essere sincero con Te, perché aiutare gli autori a
pubblicare i propri libri e a realizzare il proprio talento è la mia
missione e quella di Youcanprint, che ci impegniamo a realizzare
ogni giorno, senza compromessi.

Perché vuoi Pubblicare con una casa Editrice?

La prima scelta per un autore come te è sempre l’editore. Que-


sto avviene per 4 motivi principali:

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

• gratuità;
• prestigio;
• distribuzione;
• promozione.

La convinzione deriva dall’idea che pubblicare un libro con un


editore permette di ottenere:

• la pubblicazione senza alcun costo per l’autore perché l’edito-


re sceglie di investire e rischiare su di essa;
• un maggior valore, qualità e importanza dell’opera per il mer-
cato;
• una migliore e più capillare distribuzione con la presenza
dell’opera in Libreria;
• l’editore si occuperà di ciò che la maggior parte degli autori
non ama fare, la promozione o la vendita e di conseguenza ot-
tenere più profitti.

Ma la verità è che la maggior parte degli editori che incontrerai


non soddisferà nessuna delle 4 aspettative che ti sei fatto, per-
ché:

• gratuità: la maggioranza degli editori non ti pubblicherà gra-


tuitamente perché non vogliono investire e azzardare su un
autore esordiente o poco conosciuto. Per questo motivo cer-
cherà di scaricare su di te il rischio imprenditoriale di pubbli-
care il tuo libro chiedendoti dei soldi per pubblicare, chiaman-
do questi soldi come “contributo alla pubblicazione”, “acquisto

www.youcanprint.it 101
Scrivi. Pubblica. Vendi.

di copie minimo”, etc. In sostanza ti obbligherà per pubblicare


a pagare una cifra e in cambio ti fornirà delle copie con la scu-
sa che saranno tue e potrai venderle rientrando subito della
spesa. In realtà l’Editore sta già facendo profitti a prescindere
se il tuo libro venderà o no, perché sta guadagnando su di te.
• prestigio: la qualità di un libro non è data dall’etichetta che lo
pubblica, ma dalla qualità dell’opera. Pubblicare con un edito-
re non garantisce automaticamente visibilità e attenzione da
parte dei lettori. L’unico prestigio vero è la vanità e l’egocentri-
smo dell’autore che può dichiarare di aver pubblicato con un
Editore, trasformando questo evento come la dimostrazione
del proprio talento e del proprio valore. Accanto a ciò si ag-
giunge il fatto che, a causa della scarsità di mezzi, molti editori
non effettuano l’editing delle opere prima della pubblicazio-
ne, né sono grado di fornire le giuste professionalità per cu-
rare gli aspetti grafici e tipografici, inoltre hanno un catalogo
variegato privo di una linea editoriale chiara, realizzando alla
fine un prodotto di media-bassa qualità editoriale.
• distribuzione: il 70% degli editori ha appena 30 titoli in cata-
logo. Questo significa che in realtà è un micro-editore che non
ha alcuna visibilità nel mercato, né alcun potere contrattuale
con i canali distributivi. La maggior parte degli editori non ti
distribuirà in tutti i canali online e soprattutto saranno diffi-
cilmente ordinabili in libreria e ovviamente non ti esporranno
mai sugli scaffali.
• promozione: la maggior parte degli editori ha una dimensio-
ne economica tale che lo staff è ridotto al minimo e spesso le
stesse persone si occupano di contabilità, scouting, editing,

102 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

impaginazione e marketing. Tutto questo si traduce nella tri-


ste verità che nessuno farà la promozione del tuo libro se non
tu, che non farai nessuna grande vendita e soprattutto otter-
rai dati di vendite e pagamenti con tempi estremamente lun-
ghi o in alcuni casi mai.

Ovviamente questo non significa che pubblicare con un Editore


sia sbagliato. L’editore è una figura preziosa, ma adempie alla sua
nobile funzione solo quando rispetta determinati principi.

Ecco di seguito quali sono questi principi che ti permetteranno


di distinguere con consapevolezza un vero Editore dal suo sur-
rogato, l’Editore a pagamento.

Come riconoscere un vero Editore

L’editore è un imprenditore e come tale seleziona e investe su


un prodotto “libro” personalmente, assumendosene il rischio,
convinto che questo prodotto sarà in grado di generare profitti
per la sua azienda e di conseguenza per l’autore. Un vero Edito-
re quindi rispetta queste condizioni:

• Non chiede soldi agli autori: un vero Editore non chiede mai
e in alcun modo un contributo agli autori che intende pubbli-
care. Non esiste nessuna eccezione a questa regola. L’autore
ovviamente potrà comprare delle copie, se lo desidera e libe-
ramente dall’editore, ma nel contratto di pubblicazione nes-

www.youcanprint.it 103
Scrivi. Pubblica. Vendi.

suna clausola deve imporre un esborso in denaro con o senza


fornitura di copie o servizi.
• È chiaro sulla distribuzione: un vero Editore è onesto e chia-
ro sulla distribuzione che è in grado di offrire, ovvero indica
apertamente dove e come l’opera sarà acquistabile. Se l’edito-
re non è in grado di garantire la distribuzione fisica in libreria
lo comunica apertamente all’autore.
• Aggiunge valore: il prestigio di un Editore deriva dalla qualità
dei suoi prodotti. Questo significa che il catalogo di un vero
editore deve avere una linea grafica-editoriale chiara, ha una
identità editoriale precisa e netta che lo posiziona in maniera
chiara nella mente dei lettori, cura le opere in ogni dettaglio
(dalla grafica alle scelte tipografiche). In generale un editore
aggiunge valore all’opera grazie alla sua professionalità mi-
gliorando l’opera stessa.
• Fa la promozione e chiede all’autore di fare la sua parte: la
promozione non è mai un gioco solitario ma è sempre un lavo-
ro di squadra. Il vero Editore si assume l’impegno di promuo-
vere il libro e lo fa concretamente. Comunica con trasparenza
il tipo di promozione che è in grado di garantire e chiede aper-
tamente all’autore di fare la sua parte. Non promette visibilità
o promozione che non è in grado di mantenere.
• È lento nel pubblicare: un vero editore sa che per realizza-
re un buon libro, pubblicarlo e promuoverlo serve tempo. Per
questo motivo un vero editore non pubblica mai rapidamen-
te le opere, non risponde mai rapidamente all’invio di mano-
scritti. Ha un percorso di pubblicazione lento e programmato.
Diffida da qualsiasi editore che ti risponde subito, ti propone

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

di pubblicare, elogia il tuo libro. Un vero editore programma


le uscite con 6-12 mesi di anticipo, quindi non insegue i mano-
scritti ma li seleziona con cura e pianifica la propria immagine
sul mercato.

Il selfpublishing: ripiego o scelta?

Di fronte alle difficoltà nel trovare un vero editore molti autori de-
sistono e scelgono il self publishing, ovvero l’auto-pubblicazione.
Non scegliere il selfpublishing come un ripiego, come l’ultima spiag-
gia. Non farlo perché il risultato potrebbe essere anche peggiore
rispetto a quello che avresti ottenuto pubblicando con un editore.

Il self publishing può essere solo una prima scelta consapevole, sin-
cera, personale mai e dico mai una seconda scelta.

Essere self publisher è un’identità, un modo di intendere sé stessi e


la propria vita prima che un modo qualunque di pubblicare.
Diventare un self publisher significa credere in determinati valori:

• Libertà: il self publisher crede che lui è l’unica persona che può
decidere il destino del proprio talento, lui stesso e il lettore ov-
viamente. Questo significa rifiutare qualsiasi figura o autorità
in grado di decidere se ciò che il self publisher crea ha valore o
meno o se debba o meno essere pubblicata.
• Talento: il self publisher crede che ogni persona abbia un talento
e abbia il diritto e il dovere di coltivarlo.

www.youcanprint.it 105
Scrivi. Pubblica. Vendi.

• Responsabilità: il self publisher si assume la responsabilità di


ogni aspetto del proprio libro e sa che tutto ciò che accade di-
pende da sé stesso.
• Centralità del Lettore: il self publisher crede nel sacro rispetto
del lettore con il quale costruisce un rapporto umano, diretto,
unico. Riconosce nel lettore l’unico suo giudice.
• Fiducia e autoefficacia: il self publisher crede che il miglior in-
vestimento è quello che fa su sé stesso e per questo non smet-
te mai di imparare, sperimentare, e cercare di migliorarsi come
scrittore e come persona.
• Team: il self publisher sa di non poter fare tutto da solo e si con-
centra sui suoi punti di forza affidandosi al supporto di esperti
per tutto il resto, costruendo così un team intorno a sé stesso in
grado di sostenere i suoi sogni e i suoi progetti.

Se condividi tutti questi valori allora non c’è alcun dubbio, sei un
self publisher.

I self publisher rappresentano una nuova generazione di scritto-


ri, pionieri che attraversando un nuovo oceano edificano un nuovo
mondo editoriale, che è il futuro.

Entrambe le strade sono valide e meravigliose. A te spetta la scelta


finale.

Scegli il percorso migliore per te, per i tuoi valori, per il valore che
tu hai.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Come scegliere la migliore


piattaforma di Self Publishing
per te
La domanda “qual è la migliore piattaforma di self publishing” è
sicuramente la domanda che ti sari posto o che ti starai facendo
per essere arrivato qui.

Quindi, se stai leggendo questo paragrafo significa che sei arri-


vato al momento più importante per uno scrittore o una scrittri-
ce: scegliere la piattaforma di self publishing più adatta alle tue
esigenze.

Facciamo ordine nella variegata offerta sulle piattaforme di sel-


f-publishing italiane, affinché tu abbia gli strumenti giusti per
poter fare la tua scelta, consapevole, in linea con i tuoi obiettivi
e i tuoi valori.

Partiamo come sempre dalla psicologia per sfatare il primo mito:


non esiste la piattaforma perfetta, ideale, migliore in assoluto.

Ogni piattaforma ha una propria struttura, un proprio vantag-


gio, un proprio scopo. Quello che devi capire è se coincide con le
tue necessità oppure no e quindi scegliere di conseguenza.
Questo vale per il self publishing come per qualsiasi settore.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

L’azione è la stessa per tutte: prendere un libro, inserirlo nelle


librerie online e fisiche e venderlo. Semplice vero? Eppure, ci
sono tante soluzioni differenti, approcci opposti, filosofie com-
pletamente diverse.

Quindi, piuttosto che cercare la classifica della migliore piatta-


forma self publishing, ti forniremo una tabella comparativa gra-
zie alla quale potrai capire quale è la più giusta per te non chi è
la superstar.

Con questa tabella ti abbiamo risparmiato ore e ore e ore di ri-


cerche su Google, su Facebook, letture di blog, gruppi, etc.

Hai a disposizione tutti i principali indicatori necessari a valu-


tare una piattaforma di self publishing e la sua operatività nei
confronti degli autori.

Ora passiamo ad analizzare ogni aspetto visto in tabella e a svi-


scerarlo per supportarti meglio nella scelta da compiere su qua-
le sia la piattaforma di pubblicazione più vicina a te.

Supporto e contatto umano

In un’era dominata da bot, intelligenza artificiale, risponditori


automatici, assistenti vocali, l’interazione umana con le aziende
è diventata sempre più difficile, quasi impossibile.
Per questo motivo riteniamo sia fondamentale per te privilegia-

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

re i servizi che pongono il contatto umano al centro della loro


esperienza utente.

Piuttosto che ritrovarti scoraggiato a parlare con un call center


automatico, navigare per ora nelle Faq, cercare inutilmente un
numero di telefono, sentiti libero di scegliere un servizio umano.

Un servizio con un supporto umano è un servizio fatto di per-


sone reali, non solo nomi che si firmano in calce a una email. Un
servizio che puoi chiamare ogni volta desideri, un servizio che
ha una community in cui poter condividere la tua esperienza con
persone che vivono il tuo stesso percorso.

Ogni volta che avrai un’interazione umana la tua fiducia nel ser-
vizio che stai utilizzando crescerà proprio perché sei, siamo es-
seri umani, siamo animali sociali come diceva Aristotele.

Fare vs delegare
Un altro aspetto importante che ti invitiamo a considerare nella
scelta della piattaforma giusta, è decidere se preferisci fare tut-
to da solo o avere la libertà di delegare.

Cioè se è più opportuno caricare i file in totale autonomia o usa-


re un software messo a disposizione dalla piattaforma senza
possibilità di aiuto. Oppure se è meglio avere entrambe le pos-
sibilità: caricare i file in autonomia e poter anche usufruire, per

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

una parte del processo di pubblicazione o per tutto il percorso,


dell’aiuto di una persona, di un supporto umano.

Qualcuno che in carne e ossa ti segue, ti ascolta, ti capisce, rac-


coglie le tue paure e ti restituisce chiarezza e sicurezza.

Parliamo di umanità.

Creare un libro va molto oltre la generazione di un pdf.

Il libro è una parte importante della tua vita, spesso privata, inti-
ma, è intriso di paure, ricordi, emozioni, speranze.

Chiediti quindi se vuoi fare tutto da solo o vuoi essere aiutato.


Scegli ciò che è giusto per come sei tu. Ricordati che non c’è una
soluzione migliore di altre. Se sei in grado di fare tutto da solo cha-
peau! Scegli una piattaforma completamente automatizzata.

Se invece hai bisogno o vuoi aiuto, supporto, interazione umana


scegli una piattaforma che pone il contatto umano al centro del-
la sua attività.

Tempo per la gestione

Il tempo è la tua energia vitale, il tuo unico vero patrimonio. Sce-


gli come investirlo e potrai determinare il successo della tua vita.
Per questo motivo il tempo necessario per la gestione del tuo

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

libro sulla piattaforma è importante e si lega a quanto ho detto


sulla delega/autonomia.

Chiediti quanto tempo richiedete la gestione del libro, se ha bi-


sogno di continui miglioramenti, interazioni, interventi oppure
una volta affidato ti basterà mandare una mail per delegare ogni
aspetto.

Chiediti quanto tempo ti necessita la gestione dell’account, in-


teso come pagamenti, assistenza, cambio di file, etc.

Gestione account

Un altro aspetto importante che devi considerare è se intendi


gestire la pubblicazione direttamente con i principali store op-
pure utilizzare un aggregatore.

La differenza è piuttosto semplice ma può fare la differenza in


termini di tempo e stress.

Poniamo il caso che tu abbia terminato il tuo ebook e desideri


pubblicarlo. Puoi scegliere di pubblicarlo direttamente su Ap-
ple, Amazon, Google, Kobo e altri canali.

In questo caso devi creare 5 account differenti, gestire 5 moda-


lità di rendicontazione e pagamento delle royalties, 5 modalità
fiscali differenti (a seconda della sede della piattaforma) etc.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Puoi immaginare la complessità di questa modalità. Anche solo


per sapere questo mese quante vendite hai fatto, devi entrare
e uscire da 5 siti o tenere aperte 5 schermate sul tuo browser e
fare zapping.

Per non parlare delle notifiche e dell’assistenza. Riceverai mail


di marketing o notifiche da 5 siti differenti e per richiedere assi-
stenza sul tuo libro dovrai scrivere a 5 customer center diversi
con i loro tempi e modalità.

Ovviamente questo vale solo per l’ebook, lo scenario si compli-


ca enormemente se devi usare piattaforme differenti per il car-
taceo e altre ancora per l’audiolibro.

L’alternativa alla complessità è ovviamente la semplicità. Scegli


una piattaforma che opera da aggregatore e risolvi tutti i pro-
blemi che abbiamo affrontato finora.

Una sola piattaforma per tutti i formati, tutti i mercati e tutti i


canali di vendita significa un solo account, un solo centro d’as-
sistenza, un solo aggiornamento dell’opera valido per tutti i for-
mati, un solo pagamento, un solo report fiscale.

Insomma, se ami la complessità, ti districhi bene e preferisci ave-


re tanti account quanti canali o mercati vuoi raggiungere per co-
gliere il meglio da ciascuna piattaforma, ottimo.
Se al contrario vuoi focalizzarti sulla scrittura e sulla promozio-
ne e vuoi ridurre al minimo le distrazioni date da email, assisten-

112 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

za, aggiornamenti, notifiche, allora la semplicità è il tuo mantra,


la tua soluzione ideale.

Come sempre non c’è giusto o sbagliato, ma adatto o no a te.


Analizza bene i tuoi valori e i tuoi obiettivi e scegli di conse-
guenza.

Specificità del formato


Ogni formato ha un mercato specifico che si traduce in modali-
tà di distribuzione specifica, royalties specifiche, pregi e difetti
specifici, lettori specifici.

La scelta della piattaforma deve essere guidata anche dalla scel-


ta del formato principale su cui vuoi puntare. Poche piattaforme
come Youcanprint garantiscono la distribuzione in 3 formati, ma
la maggior parte garantisce la distribuzione in cartaceo e digita-
le.

Tuttavia, ogni piattaforma ha una specificità ovvero una maggio-


re qualità, distribuzione, opportunità, in uno specifico formato.

Se una piattaforma non è specializzata in nessun formato par-


ticolare allora è una piattaforma generalista e spesso non offre
grandi servizi e risultati per il tuo libro.
Quello che devi chiederti è su quale formato vuoi puntare mag-
giormente e poi scegliere la piattaforma che offre la migliore so-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

luzione, le migliori opportunità per quel formato.

La risposta non è scontata. La scelta del formato principale di-


pende dal target a cui ti rivolgi e dalla tua sensibilità personale.

Inoltre, potresti puntare su un formato, perché magari lo ap-


prezzi più degli altri, sei un grande consumatore di contenuti di
quel tipo oppure quel formato è fondamentale per permettere
al tuo libro di dare il meglio.

Qualunque sia la ragione, poniti sempre la domanda: ho un for-


mato principale su cui voglio puntare? Se la risposta è sì, la se-
conda domanda sarà: qual è la migliore piattaforma di self publi-
shing per questo formato?

Standard VS Unicità

È il momento di ragionare sulla qualità del libro. Come sai l’a-


spetto tipografico è fondamentale per un libro cartaceo.

Per questo motivo devi chiederti se preferisci che il tuo libro ab-
bia le tipiche caratteristiche del mercato (formato, carta, rilega-
tura) oppure preferisci avere un alto grado di personalizzazione
su ogni aspetto tipografico.

La differenza è sostanziale: da un lato devi accettare grossi limi-


ti in termini di scelta e accettare che il tuo libro sia simile a tutti

114 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

gli altri.

Nell’altro caso puoi scegliere un formato personalizzato, una


carta differente, una rilegatura più costosa.

Come per tutti gli altri aspetti che abbiamo trattato sopra non
c’è una scelta giusta o sbagliata, ma dipende da ciò a cui dai va-
lore tu.

Se pensi che l’aspetto tipografico di un libro non sia importante,


bene, allora opta per lo standard. Al contrario se pensi che i tuoi
lettori hanno attenzione per la carta, per un formato più gran-
de, o se è meglio che la stampa di alcune pagine sia colori, la tua
scelta è l’unicità.

Scegli quindi la piattaforma anche considerando anche questo


aspetto.

Fiscalità
Ciò che devi valutare riguardo gli aspetti fiscali è se la piattafor-
ma che hai scelto agisce o meno come sostituto d’imposta.

Se la piattaforma agisce come sostituto disposta significa che


questa trattiene e versa per conto tuo le tasse previste sui dirit-
ti d’autore e ti fornisce a marzo di ogni anno una certificazione
dei compensi che puoi allegare alla tua dichiarazione dei redditi,

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

senza doverti preoccupare di nient’altro e senza dover pagare


ulteriori tasse su ciò che guadagni dalla vendita dei tuoi libri.

Al contrario, se la piattaforma non agisce come sostituto d’im-


posta essa ti verserà interamente l’importo senza trattenuta fi-
scale a monte e dovrai tu, ogni anno, indicare nella dichiarazione
dei redditi quanto hai percepito come royalties e verrai tassato
su di essere secondo la tua aliquota fiscale.

Per farti degli esempi posso dirti che noi di Youcanprint abbia-
mo scelto di agire come sostituti di imposta e semplificare to-
talmente l’aspetto fiscale per gli autori. Amazon invece riversa
sugli autori questo adempimento. Non esiste una soluzione mi-
gliore o peggiore, in quanto entrambi hanno pregi e difetti.

Ciò che devi chiederti è se vuoi occuparti o meno degli aspetti


fiscali o preferisci una procedura semplificata.

Modalità e tempi di pagamento


I tempi e le modalità di pagamento dei profitti derivanti dalla
vendita dei tuoi libri è un altro parametro importante da valu-
tare.
In generale ciò che devi valutare è la cadenza con cui puoi mo-
nitorare le vendite e la possibilità di richiedere il pagamento dei
diritti quando lo decidi tu.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Riguardo ai tempi noterai che tutte le piattaforme forniscono


aggiornamenti in tempo reale sulle vendite generate dallo store
di proprietà della stessa piattaforma, in quanto non ci sono in-
termediari.

Al contrario per tutte le piattaforme che adottano la vendita


indiretta (vendono cioè il tuo libro per tuo conto su store terzi
rispetto alla piattaforma), i tempi di aggiornamento delle vendi-
te dipendono dai tempi con cui queste librerie terze forniscono
alla piattaforma di self-publishing i dati sulle vendite.

In generale parliamo di un tempo compreso tra 30 o 60 giorni, e


quindi potresti, per esempio, a fine febbraio ricevere le vendite
generate a gennaio e così via.

Riguardo alle modalità di pagamento il ragionamento è lo stesso.

Anche qui la scelta spetta a te, ci sono vantaggi e svantaggi in


entrambe le soluzioni.

Il mio consiglio è di ragionare in maniera integrata e globale e


capire qual è il tuo obiettivo a lungo termine.

Se il tuo obiettivo a lungo termine è poter vendere il maggior


numero di copie possibili per raggiungere il maggior numero di
lettori, capisci come dei tempi più lunghi di pagamento non sono
un problema e superato il primo pagamento poi ti adatterai fa-
cilmente ai ritmi della piattaforma.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Come sempre però, è una scelta che spetta a te.

Esclusività VS Totale

Veniamo ora a uno dei temi più dibattuti tra i self publishers, ov-
vero l’esclusiva.

È giusto o meno dare l’esclusiva a una piattaforma in cambio di


maggiori royalties, rinunciando a molti canali di vendita? Oppu-
re è meglio rinunciare a qualche punto percentuale di royalties
in uno store online e vendere su un numero più alto di canali rag-
giungendo molti più lettori?

Ancora una volta, dipende da te.

Entrambe le posizioni hanno punti di forza o di debolezza.

Se scegli di dare l’esclusiva a uno store esso ti offrirà maggiori


royalties di vendita sul suo canale (non avendo intermediari con
cui dividere il prezzo di copertina) e ti darà accesso a strumen-
ti di marketing esclusivi, ma dovrai rinunciare al controllo della
tua opera e alla libertà di gestirne pienamene i diritti d’autore.

Inoltre, oggettivamente una fetta importante di lettori che non


comprano da quello store non sapranno mai dell’esistenza del
tuo libro e non potranno quindi acquistarlo.

118 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Quindi l’equazione è di fatto: maggiori royalties su un canale le-


ader in una porzione del mercato oppure la stessa royalties su
tutto il mercato?

Oltre che una questione personale, questa è anche una questio-


ne di semplice aritmetica, distribuire su tutti i canali possibili ti
garantisce una possibilità di guadagno maggiore.

Troverai tantissimi scrittori e scrittrici self publisher che difen-


deranno a spada tratta l’idea dell’esclusività, perché essa garan-
tisce maggiori guadagni. E questo è vero, in quanto su quel cana-
le esclusivo di vendita si vende molto di più che su tutti gli altri.
Ma per quanto Amazon sia un colosso e domini il mercato dei
libri, non esiste nessun mercato editoriale al mondo in cui Ama-
zon possa controllare il 100% delle vendite.

La conclusione è quindi scontata.

L’esclusività è un errore per un self publisher, specialmente in que-


sta epoca d’oro per l’editoria, nella quale puoi raggiungere tutto il
mondo e competere con i grandi gruppi editoriali mondiali, in ter-
mini di distribuzione, dal divano di casa tua e a rischio zero.

Ovviamente se credi che sia meglio mandare il tuo libro in esclu-


siva è giusto che tu lo faccia, rispetto la tua scelta.
Permettici però un consiglio: pensa globalmente in termini di
formato e di mercati; raggiungi più lettori possibili pensando in
grande.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Come nel campo degli investimenti, la diversificazione è un’ot-


tima protezione contro il rischio e permette di cogliere tutte le
opportunità che si presentano nel mercato.

Formati distribuiti

Un altro aspetto da considerare sono i formati a cui potrai acce-


dere.

Per formati intendiamo quelli di pubblicazione: cartaceo, digita-


le, audio.

Il mercato dell’editoria si sta frammentando e ciascuno di questi


3 formati esisterà nel tempo.
Ogni formato ha un pubblico specifico e un mercato con dinami-
che differenti:

• il cartaceo è un mercato maturo a crescita lenta ma dalle gran-


di dimensioni
• l’ebook rappresenta il 15-20% del mercato dell’editoria ma
ha volumi medi più bassi
• infine l’audiolibro sta esplodendo con crescita a tre cifre dall’i-
nizio della pandemia.
Un self publisher non può ignorare nessun formato perché si-
gnificherebbe perdere lettori e quindi potenziali vendite.

La scelta, quindi, è tra affidare ogni formato a una piattaforma

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

diversa o, nella peggiore delle ipotesi, lo stesso formato su più


piattaforme o ancora scegliere una sola piattaforma con cui ge-
stire con un unico account tutti i formati.

Anche qui la risposta giusta non esiste, dipende da ciò a cui dai
valore: se la comodità, la tranquillità, la semplicità per te hanno
importanza allora opterai per la piattaforma unica, al contrario
se ti piace gestire, hai tempo da dedicare e pazienza allora opte-
rai per la soluzione più complessa.

Formazione

L’ultimo aspetto che dovresti valutare è se la piattaforma offre


contenuti formativi di alto valore gratuitamente.

Essere un self publisher richiede tantissime competenze e poter


contare sulla possibilità di imparare da fonti autorevoli e profes-
sionali, gratuitamente, è un’opportunità eccezionale.

Valutare se la piattaforma ha un blog in cui gli stessi membri


dell’azienda rendono disponibili gratuitamente contenuti su
come produrre, pubblicare, distribuire, promuovere o scrivere
un libro oppure se la piattaforma fornisce contenuti nella com-
munity o su altri canali social.

Contare sul supporto umano diretto con le persone della piat-


taforma, con altri scrittori e scrittrici all’interno della commu-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

nity e poter imparare e studiare per diventare un self publisher


migliore, sono un valore aggiunto che non ha prezzo.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Quanto costa pubblicare un


libro?

Realizzare un libro professionale richiede degli investimenti e a


meno che tu non sia esperto in ogni area editoriale, è veramente
difficile riuscire a fare tutto da soli ed ottenere un risultato di al-
tissimo livello.

Per questo motivo e avendo lavorato fianco a fianco con oltre


19.000 self publisher possiamo darti qualche consiglio utile per
decidere quanto investire nel tuo libro.

Saranno dei consigli preziosissimi che ti permetteranno di otte-


nere un ottimo risultato e soprattutto evitare perdite di tempo e
spreco di risorse:

Innanzitutto, focalizzati sui tuoi punti di forza e delega completa-


mente a esperti i tuoi punti di debolezza.

Per esempio, se sei in grado di impaginare il tuo libro, ma non hai


mai fatto una copertina, impagina pure il tuo libro e affida a una
piattaforma o a un freelance la realizzazione della copertina.

Se sei in grado di realizzare un epub, allora fallo pure ma fai rea-

www.youcanprint.it 123
Scrivi. Pubblica. Vendi.

lizzare il pdf ad un esperto di stampa digitale.

Il tuo obiettivo deve restare quello di realizzare un libro profes-


sionale e quindi ogni aspetto deve essere curato nei minimi det-
tagli. Non rinunciare alla qualità, perché non vuoi investire oppu-
re credi di poterlo fare tu.

Considera il tuo libro un prodotto e tu un’azienda che si sta pre-


parando a lanciare sul mercato. Deve essere tutto perfetto. Im-
peccabile. WOW. I lettori devono desiderare il tuo libro, devono
amarlo, devono leggerlo, devono essere felici nel vederlo e nel
tenerlo nelle mani.

Un’altra tecnica più complessa, ma più analitica è quella di parti-


re da un budget e costruire un piano di investimenti sul tuo libro.
Immaginiamo che tu abbia terminato il tuo manoscritto e hai un
semplice file doc o docx, nient’altro.

La prima domanda che ti devi porre è: quanto voglio investire in


questo libro? Chiediti tu personalmente, se non avessi limiti eco-
nomici, quanto ritieni sia necessario investire per rendere il ma-
noscritto un libro professionale e pubblicarlo?

I soldi non devono frenare il tuo coraggio, il tuo entusiasmo, ma


al massimo potenziarlo.

Una volta stabilito il budget, ovvero la cifra che intendi investire,


chiediti: quale parte del libro posso curare personalmente otte-

124 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

nendo un risultato di altissimo livello?

Una volta fatto questo il passo successivo è ottenere dei preven-


tivi per ciascuno degli aspetti del tuo libro che non gestirai diret-
tamente tu.

Potrai calcolare autonomamente i preventivi in una sola piatta-


forma che fornisce servizi completi per ogni parte del tuo libro,
come Youcanprint. Oppure contattare singoli freelance per cia-
scuna delle parti su cui intendi investire (per esempio un freelan-
ce per la correzione bozze, uno per la copertina).

Raccolti i preventivi potrai capire se il budget che avevi destinato


è sovrastimato o sottostimato per quella parte del libro e quindi
scegliere di ridistribuirlo per coprire ogni investimento.

Se ti rendi conto che hai previsto meno risorse di quelle necessa-


rie devi compiere delle scelte.

Inizia delle parti minori o da quelle che ritieni meno importanti


per il tuo libro o quelle sulle quali potrai investire in futuro con i
primi guadagni delle vendite. E continua così fino a ridistribuire
il budget.

Continua con questo lavoro fino a trovare il giusto equilibrio tra


investimento e qualità, ricordandoti che il tuo obiettivo è sempre
realizzare un libro professionale, perché questa è la tua respon-
sabilità come self publisher verso te stesso e verso il lettore.

www.youcanprint.it 125
Scrivi. Pubblica. Vendi.

Ora ti aiutiamo a capire come valutare se il prezzo che un free-


lance o una piattaforma offre per un determinato servizio, sia ef-
fettivamente ragionevole o in linea con il mercato e soprattutto
se chi lo offre ha le giuste referenze.

Innanzitutto facciamo una premessa molto importante: non esi-


stono prezzi sbagliati. In ogni mercato c’è sempre una parte im-
portante di clienti disposti a spendere poco e una parte ristretta
disposta a spendere tantissimo.

Ciò su cui devi concentrarti è sempre la tua disponibilità a pagare


un determinato servizio professionale di cui hai bisogno, non a
trovare quello più economico possibile.

Insieme al prezzo devi valutare anche la serietà e la professiona-


lità dell’operatore o della piattaforma.

In merito a questo argomento ci sono alcuni aspetti fondamenta-


li che puoi considerare per capire se chi ti sta offrendo un deter-
minato servizio è affidabile o meno.

• Le Recensioni pubbliche: il sito del freelance o la piattafor-


ma hanno recensioni pubbliche su siti terzi indipendenti come
Trustpilot?
Se la risposta è sì bene, potrai leggere i giudizi indipendenti
degli utenti e la loro esperienza.
Se la risposta è no, può essere un problema. Diffida da chi in-
serisce solo le recensioni sul proprio sito senza inserire nome

126 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

e cognome di chi l’ha fatta e la sua foto o video.

Queste recensioni prive di riferimenti specifici sono ovvia-


mente costruite ad arte per creare la riprova sociale che un
utente cerca per rassicurarsi sulla serietà del sito.

• I Prezzi di mercato: qualsiasi settore ha degli indicatori che


stabiliscono quelli che sono definiti i prezzi di mercato. Per
prezzi di mercato intendiamo i prezzi che mediamente sono
applicati a un determinato prodotto o servizio.

Anche per i servizi editoriali, ovviamente, ci sono dei prezzi di


mercato. Quando valuti una piattaforma o un freelance assi-
curati che i suoi prezzi siano in linea con il mercato

• Referenze: un ultimo aspetto da valutare, che può aiutarti nel-


la scelta del giusto operatore a cui affidare una parte o tutta la
cura del tuo libro, sono le referenze.

Per referenze non intendiamo le recensioni che abbiamo trat-


tato prima, ma esempi trasparenti di libri che sono stati ogget-
to del servizio che stai acquistando.

Se stai contattando un freelance per la copertina del tuo libro


e sul suo sito non ha una sezione delle copertine che ha realiz-
zato, questo può essere già un allarme sulla sua attendibilità.
Cerca sempre l’elenco delle opere che un freelance ha tratta-
to o gestito, portai così renderti conto sia della qualità del suo

www.youcanprint.it 127
Scrivi. Pubblica. Vendi.

lavoro sia del tipo di clienti che ha.

Fai attenzione a questo aspetto.

Ma quindi quanto costa pubblicare un libro?

Possiamo risponderti con certezza sul costo che potrai sostene-


re pubblicando un libro con Youcanprint.

Pubblicare un libro con Youcanprint non costa nulla e il codice


ISBN è gratuito.

Il solo costo che dovrai affrontare è quello relativo al numero di


copie personali che decidi di acquistare: minimo una copia. Il co-
sto copia è veramente molto basso.

In definitiva con Youcanprint pubblicare il tuo libro, distribuirlo


negli store online (Amazon, Feltrinelli, Mondadori, IBS ecc…) e
ricevere la tua copia a casa può costare poche decine di euro.
Per poter calcolare al centesimo la spesa da affrontare, puoi cal-
colare in totale autonomia un preventivo sulla nostra piattafor-
ma, dal menù principale del sito.

Lì puoi trovare dei pratici moduli nei quali inserire tutti i dati e le
caratteristiche di pubblicazione, vedere i costi in tempo reale e
decidere se procedere o modificare delle opzioni a seconda delle
tue esigenze.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Quando pubblicare un libro

Tutti gli scrittori pensano che il momento giusto per pubblicare


un libro sia il prima possibile. Questo ovviamente non è corretto.
Il momento giusto per pubblicare un libro è quando un libro e
l’autore sono pronti per la pubblicazione.

Può sembrarti un gioco di parole ma non è così. Essere pronti


per pubblicare un libro significa che l’opera è stata preparata al
meglio per il mercato e che l’autore è preparato per promuover-
la.

Quello che bisogna evitare è il presentarsi delle seguenti 3 si-


tuazioni:

• Autore pronto, opera non pronta: l’autore è pronto e carico


per la pubblicazione, ma non ha dedicato il tempo giusto a mi-
gliorare la qualità del testo, della copertina, etc. Il rischio in
questo caso è ottenere scarsi risultati, perché per quanto l’au-
tore possa promuovere l’opera la mancata revisione del libro
rischia di compromettere tutto il lavoro.
• Autore non pronto, opera pronta: anche in questo scenario
i risultati possono essere difficili da accettare. Se l’opera è
perfetta, ma l’autore non è pronto a promuoverla, i risultati

www.youcanprint.it 129
Scrivi. Pubblica. Vendi.

saranno che un libro non realizzerà mai il suo potenziale con


la conseguenza che l’autore attribuirà gli scarsi risultati a sé
steso, facendo così crollare la sua autostima.
• Autore non pronto, opera non pronta: questo è lo scenario
peggiore e ahimè molto frequente. In questo caso le premes-
se per il disastro ci sono tutte e nessun libro o autore soprav-
vive a tale situazione. Un libro poco curato promosso da un
autore non preparato a farlo porteranno il libro al fallimento.

Naturalmente il nostro consiglio è di evitare ciascuna di queste


situazioni, preparando con cura il libro senza avere la fretta di
pubblicarlo, dedicando il giusto tempo per curarne la qualità e
soprattutto per prepararti all’idea di doverlo promuovere.

Ma torniamo alla domanda principale: quando pubblicare un li-


bro?

Non esiste un momento giusto per pubblicare, ma esiste un


modo giusto per pubblicare e sono queste le regole che voglio
condividere con te affinché tu ne faccia buon uso. Vediamole
insieme.

Regola 1
Concentrati su ciò che conta: ignora il rumore di fondo, i guru e
gli esperti dell’ultima ora e concentrati su ciò che conta davvero
per il successo di un libro: il contenuto. Se hai scritto un libro di
valore per il lettore, di qualunque genere esso sia, il mercato ti
premierà a prescindere che tu abbia investito migliaia di euro in

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

pubblicità.

Regola 2
Timing VS Time: piuttosto che usare la sfera di cristallo per ca-
pire quando pubblicare il tuo libro, scegli di pubblicare con co-
stanza. Se sei un self-publisher che scrive e pubblica con costan-
za questo è già sufficiente, non preoccuparti del timing. L’unico
consiglio che posso darti è non pubblicare le tue opere in ma-
niera troppo ravvicinata, dai a ciascuno libro il giusto tempo
per poter esprimere il proprio potenziale e per creare attesa
nei tuoi lettori. La scarsità e all’attesa sono ottime leve di mar-
keting per aumentare il desiderio di un bene e vale anche per i
libri.

Regola 3
Periodi dell’anno: non esiste il momento giusto in cui pubblica-
re un libro ma ovviamente esistono dei periodi in cui in genera-
le si vendono più libri in Italia e puoi anche intuire ma guardiano
i dati.

Guarda i due grafici sottostanti, sono i volumi di copie vendute


cartacee da Youcanprint dal 2017 al 2019 per singolo mese e
per trimestre. (abbiamo escluso il 2020 perché la pandemia ha
modificato il normale andamento del mercato)

Guardando i grafici potrai da solo giungere alla conclusione che


sulla base mensile è difficile individuare un mese particolarmen-
te favorevole alla pubblicazione, escludendo il classico dicem-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

bre, il mese dei regali natalizi.

Guardando i dati su base trimestrale invece le cose si fanno più


chiare. Sicuramente l’ultimo trimestre con il mese di gennaio è
un ottimo periodo per pubblicare un libro. Attenzione però a
non adorare i dati come feticci, i dati non parlano da soli, ma lo
fanno solo se poniamo le giuste domande. Sì è vero che da no-
vembre a gennaio si vendono più copie, ma i dati non ci dicono,
per esempio, quali sono i libri che hanno venduto più copie in
quel periodo, a quale genere appartenessero, che prezzo e so-
pratutto da quanto tempo siano stati pubblicati.

Ancora una volta ricordiamoci la lezione del mondo della finan-


za, non esiste un periodo giusto per pubblicare ma pubblicare
e restare nel mercato è l’approccio giusto.

Regola 4
Ciclo di vita. Questo è uno dei temi più affascinanti sul quale ti
prometto di tornare in futuro per uno studio approfondito. Ciò
che devi capire per ora è che ogni prodotto che viene introdot-
to in un determinato mercato ha un ciclo di vita.

Per ciclo di vita si intende il periodo che intercorre dall’in-


gresso di un prodotto sul mercato fino al suo declino e alla sua
scomparsa. Il ciclo di vita viene generalmente suddiviso in 4 fasi:
introduzione, sviluppo, crescita, maturità e declino come puoi
vedere nell’immagine.
Nel caso di un libro ogni fase ha delle caratteristiche particolari,

132 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

dei prezzi adeguati e della promozione specifica, ma per ora è


importante capire che ogni libro che pubblichi segue più o meno
questa curva a prescindere da quando lo pubblichi. Una fase può
essere più lunga o meno ma inevitabilmente seguirà quell’anda-
mento. Un aspetto però che devi apprendere da questo modello
è che un libro potenzialmente, come qualsiasi prodotto, può es-
sere rivitalizzato.

Come vedi dall’immagine nella fase di declino un prodotto può


seguire irrimediabilmente il suo destino o può essere rivitaliz-
zato e rilanciato per ricominciare il suo ciclo di vita. Per farti un
esempio pensa ad una versione aggiornata del libro, oppure
all’uscita di un tuo nuovo libro che spingerà i lettori che hanno
comprato quest’ultimo a comprare anche quello precedente
da te scritto, etc.

Chiediti quindi in quale momento del ciclo di vita ti trovi e cosa


fare: se sei nell’introduzione devi occuparti del lancio del libro
per sostenere la fase di crescita, se sei nella maturità, la com-
petizione sarà più alta e dovrai pensare a modi per sostenere la
visibilità e le vendite, se senti che è arrivato vicino alla sua fase
di declino pensa a come poterlo rivitalizzare.

Il libro ha una caratteristica speciale ad altri prodotti, sostenuta


dalla tecnologia del print on demand: è potenzialmente eterno.

Abbiamo tutti sperimentato la situazione in cui cercavamo un


libro e abbiamo letto che è fuori dal commercio, esaurito, in-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

trovabile. Con il print on demand, cioè con quella tecnologia di


stampa che permette di stampare una copia del libro ad ogni
vendita, il libro può restare in commercio per sempre, poiché
tenerlo in commercio non ha nessun costo, né per l’autore, né
per la piattaforma, né per l a libreria online.

Questo significa che, a prescindere da quanto tempo è trascorso


dalla pubblicazione, il tuo libro non è mai realmente morto, non
è mai realmente uscito dal mercato. Hai sempre la possibilità di
rivitalizzarlo e ridargli vita, dipende solo da te.

Regola 5
Abbi pazienza. Questo principio è uno di quelli a cui tengo mag-
giormente, perché come ogni cosa importante nella vita è dan-
natamente semplice da capire, sotto gli occhi do tutti eppure
tutti la ignorano.

Tutti sappiamo che mangiare bene allunga la vita ma non lo fac-


ciamo sempre, tutti sappiamo che il fumo fa male eppure l’indu-
stria delle sigarette fa miliardi di profitti e potrei continuare così
a lungo praticamente su qualsiasi aspetto della vita. Ma per la
scrittura il consiglio più importante che posso darti è: sii pazien-
te. Non avere fretta di pubblicare, non avere fretta di termina-
re la revisione, non avere fretta.

Per fare un buon libro è necessario tempo, tutto qui. A prescin-


dere se puoi andare online dopo 24 ore su Amazon, o deside-
ri scrivere su Facebook come ordinare il tuo libro, il lavoro più

134 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

importante che puoi fare e che determina il tuo successo come


scrittore non è quello che viene dopo la pubblicazione ma quello
che viene prima.

Abraham Lincoln diceva “Dammi sei ore per abbattere un albero, e


passerò le prime quattro ore ad affilare la scure.” Parafraso ora nella
tua vita di scrittore: se avessi solo 6 ore per pubblicare il tuo ma-
noscritto cosa faresti? La risposta giusta è: impiegherà le prime
4 ore a curare ogni aspetto del libro: impaginazione, copertina e
la qualità e la correttezza del testo.

Ricordati che il mercato premia sempre il valore. Se hai scritto


un libro di valore e hai curato bene ogni aspetto il mercato ti
troverà e ti premierà a prescindere dal numero di follower che
hai su Instagram o Facebook. Come self publisher hai una mag-
giore responsabilità in questo senso perché ricade tutto su di te,
dipende tutto da.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

I pilastri del self-publishing

Il self-publishing è una delle più grandi conquiste dell’editoria e


rappresenta il sogno di libertà e realizzazione di ogni scrittore.

Il problema? Il self-publishing richiede impegno, responsabi-


lità, dedizione, pazienza, energie, per questo può non essere
adatto a tutti.

Esistono però 4 pilastri fondamentali per ottenere successo nel


self-publishing che, se rispettate e onorate, possono garantirti
grandi soddisfazioni.

Vediamoli.

Team

Nel caso in cui avessi scelto di pubblicare con un editore, avresti


potuto delegare il 90% delle attività di pubblicazione, distribu-
zione e vendita all’editore stesso.
Ora però sei da solo, e devi occuparti di tutto… oppure no?
Essere un self-publisher non significa dover fare tutto da solo,

136 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

anzi: la costruzione di un team professionale è una delle chiavi


del successo dei self-publishing.

Concentrati esclusivamente sulla scrittura e sulla promozione.

Su tutto il resto, ovvero la produzione dell’opera, l’editing, la co-


pertina, l’impaginazione, la distribuzione ecc., conviene sempre
fare affidamento a dei professionisti.

Le attività chiave per te devono essere solo la scrittura del li-


bro e la creazione del tuo personal brand, ed è fondamentale
che tu ci metta mano personalmente.

Per tutto il resto, costruisci intorno a te un team di professionisti


specializzati in ciascun ambito. In questo modo potrai ottenere
il massimo da ogni aspetto e generare risultati incredibili.

Puoi costruirti un team di freelance o affidarti ad una piattafor-


ma come Youcanprint, che ti mette a disposizione un team di
esperti in ciascuno di questi ambiti.

Qualunque sia la tua scelta, il self-publishing è un gioco di squa-


dra, non si vince mai da soli.

Grande prodotto

Non si ottiene successo nell’editoria con un libro scadente.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Per questo motivo il tuo libro deve essere un grande prodotto,


perfetto. Per ottenere questo risultato hai bisogno di due ele-
menti: un grande contenuto e un team in grado di valorizzarlo.
Del team abbiamo parlato prima, ora parliamo del contenuto.
Nessuno ha la formula segreta da seguire per scrivere un
best-seller, ma sicuramente i best-seller hanno molte cose in co-
mune:

• Una storia avvincente, uno stile unico, assenza di errori, l’uso


di tecniche narrative ad esempio.
• Nel caso di un libro di non-fiction, un contenuto di grande va-
lore, una struttura semplice in grado di guidare il lettore, un
linguaggio semplice e comprensivi etc.

Qualunque sia il tuo libro, il contenuto deve essere eccezionale


e curato nei minimi dettagli.

Non avere fretta di pubblicare, assicurati di fare sempre l’edi-


ting al tuo libro e di provvedere al design dell’opera, con coper-
tina e impaginazione professionali.

Questi due aspetti sono imprescindibili.

Piano di distribuzione

Potrai avere anche un bellissimo libro e un grande team al tuo


fianco, ma è tutto inutile se poi il tuo libro non è ordinabile, è in-

138 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

trovabile, è difficile da reperire o non c’è in e-book, etc.

Il piano di distribuzione è fondamentale quindi per portare il tuo


libro al tuo pubblico, e deve essere completo se vuoi farlo cono-
scere.

Evita quindi l’esclusiva pubblicazione su Amazon e cerca di rag-


giungere più lettori possibili rendendo disponibile il tuo libro in
tutti i formati possibili (audio, e-book, cartaceo) e in più librerie
fisiche e online possibili senza esclusiva.

Con Youcanprint, puoi pubblicare, distribuire e vendere il tuo


libro nel formato Cartaceo, Ebook e Audiolibro, raggiungendo
50 Paesi, più di 30 store e oltre 4.500 librerie fisiche.

Il tuo libro deve essere ordinabile facilmente e ovunque, affin-


ché non vi sia alcuna frizione tra il suo desiderio di lettura e l’ac-
quisto.

Confidenza

Per avere successo con il self-publishing, hai bisogno di avere


confidenza e fiducia in te stesso.

Non parlo delle affermazioni, delle visualizzazioni, dell’auto-sti-


ma a buon mercato e dell’ottimismo forzato.
No, parlo di confidenza, perché la confidenza in sé stessi arriva

www.youcanprint.it 139
Scrivi. Pubblica. Vendi.

sempre con la competenza.

Essere un self-publisher significa essere consapevoli del grande


dono che si ha, impegnarsi con umiltà ogni giorno e lavorare du-
ramente per ottenere dei risultati.

Solo in questo modo si costruiscono le competenze che, a loro


volta, creano la confidenza in te stesso.

Ma per realizzare tutto questo, devi avere prima fiducia nei tuoi
mezzi.

In questo modo potrai pagare il prezzo necessario in termini di


tempo e risorse, per ottenere il successo che meriti come scrit-
tore o come scrittrice.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

CAPITOLO 4

PROMOZIONE

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Come ottenere recensioni “a


pagamento” per il tuo libro

Il titolo nasconde (neanche troppo velatamente) una provoca-


zione.
Il mercato delle truffe con le recensioni, soprattutto per quanto
riguarda gli ebook, esiste ed è inutile nasconderlo.

Amazon, per fortuna, riesce ora a disinnescare il meccanismo


delle recensioni fasulle a pagamento, ma non basta. È importan-
te che tutti gli autori capiscano quanto siano controproducenti
queste frodi ed imparino a promuovere il proprio libro in modo
efficiente senza dover ricorrere a scorciatoie illegali o che violi-
no le policy degli store.

Sfrutta il principio della reciprocità: regala il libro


in cambio di una recensione

Si tratta di un principio psicologico ben definito. Un do ut des


che si può sfruttare efficacemente con i libri.

Regala una copia del tuo libro chiedendo di lasciarti una recen-
sione. Ci sono decine di gruppi su Facebook dove incontrare

142 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

community di lettori alla perenne ricerca di libri nuovi da recen-


sire. Fra questi gruppi ci sono molti scrittori con i quali instaura-
re rapporti e con i quali si può ricambiare il favore.

Un’altra strada è quella dei book blogger. Anche in questo caso


sono decine i blog letterari che accettano libri da recensire. Ogni
blog ha le sue linee guida e nella maggior parte dei casi sono gra-
tuiti.

Non fermarti solo ai social e ai blog, però, i gruppi di lettura esi-


stono anche nelle nostre città e spesso si organizzano tra le mura
di una biblioteca o una libreria.

Fai molta attenzione a non coinvolgere direttamente parenti


stretti o persone riconducibili a te per le recensioni su Amazon.
Gli algoritmi di Amazon riescono a scovare una recensione la-
sciata da un tuo parente o da una persona associata a te. Lo fa
attraverso indirizzi, conti correnti o addirittura indirizzi IP in co-
mune ma non solo, anche le recensioni troppo di parte spesso
sono ritenute sospette.

Metti una call to action alla fine del libro

Inserire una richiesta di recensione alla fine del libro può esse-
re un buon modo per avere una recensione. Sono sufficienti un
paio di righe per sollecitare un feedback al lettore che ha acqui-
stato il tuo libro.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Cerca di spingere il lettore verso una recensione positiva scri-


vendo una frase del tipo: “se questo libro ti è piaciuto lasciami una
recensione su Amazon”.

In questo modo stai già restringendo il campo a chi ha avuto


una buona esperienza di lettura e che è, quindi, più propenso a
lasciarti un feedback positivo, senza fermare apertamente chi
non ha apprezzato il libro dal lasciarti una recensione negativa
(e va benissimo così).

Se hai pubblicato in cartaceo ed ebook ti consiglio di differen-


ziare le due versioni.

Se leggi l’ebook su Kindle, per esempio, alla fine del libro com-
parirà automaticamente una pagina di Amazon che chiederà di
inserire una valutazione da 1 a 5 stelle, direttamente dal dispo-
sitivo.

Quindi inserire una richiesta di recensione nell’ebook è ridon-


dante ed inutile.

Per il cartaceo invece è una buona idea perché lasciare una re-
censione richiede un certo “lavoro” da parte del lettore. Chi ha
acquistato un cartaceo da Amazon, o da altri store online, dovrà
entrare nello store da cui ha acquistato, fare il login e poi lascia-
re la recensione.

144 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Ci vogliono 5 minuti ma posso assicurarti che un’operazione che


richieda più di uno o due passaggi, non è mai vista di buon oc-
chio (e questo spiega la proliferazione di sistemi automatici per
qualunque operazione che si faccia online). Quindi chi è che si
impegnerebbe in questo modo per lasciare una recensione?

Due tipi di lettori:

• Chi ha amato il tuo libro tanto da sentire il bisogno di lasciarti


una recensione positiva, di scriverti come il tuo libro lo abbia
emozionato o addirittura cambiato la vita.
• A chi non è piaciuto per certi aspetti.

In entrambi i casi ci guadagni qualcosa perché la recensione da


sempre un input ai famigerati algoritmi di Amazon, facendo ve-
dere il tuo libro come un prodotto “in vita”. Dalle recensioni ne-
gative (ma costruttive) puoi trarre dei suggerimenti preziosissi-
mi per i tuoi futuri libri.

Invita i lettori del tuo blog/sito internet a lasciarti


una recensione

Abbiamo già sottolineato sul nostro blog quanto sia fondamen-


tale avere un proprio blog, sito internet o pagina social e una
newsletter.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Per muoverti efficacemente dovrai creare delle newsletter spe-


cifiche per ogni tipo di visitatore, dal semplice curioso al lettore
più accanito.

Ed è qui che entra in gioco una newsletter dedicata a chi ha ef-


fettivamente acquistato il libro. Puoi usare diversi metodi per
raccogliere i contatti dei tuoi lettori.

Un modo semplice è inserire un indirizzo email dedicato all’in-


terno del libro. In questo modo potrai essere sicuro che gli iscritti
saranno soltanto gli acquirenti reali. Una volta acquisiti i contat-
ti di chi ha acquistato il libro puoi inviare una mail invitandogli a
lasciare una recensione positiva al tuo libro.

Se, invece, hai un blog o sito con un e-commerce integrato e dedi-


cato all’acquisto dei tuoi libri, puoi impostare una email automa-
tica indirizzata a chi ha acquistato il libro, dove lo inviti a lasciare
una recensione positiva sugli store. Può essere anche un sempli-
ce pop-up o una pagina del carrello a conclusione dell’ordine se
non hai la possibilità di impostare campagne email automatiche.

Sfrutta le presentazioni che farai in libreria

La promozione “offline” è importante quanto quella “online”.


Presentazioni in libreria, eventi nel tuo paese, festival nazionali
e fiere del libro, sono tutte occasioni da sfruttare per entrare in
contatto con i tuoi lettori dal vivo e per ottenere feedback.

146 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Puoi invitare i lettori che partecipano a questi eventi e che ac-


quisteranno qui il tuo libro a lasciarti una recensione su Amazon.

Il contatto umano con l’autore, magari una dedica scritta nel li-
bro, possono far sentire il lettore come parte integrante del tuo
progetto editoriale e lo renderanno disponibile a parteciparvi
attivamente con una recensione positiva.

Questo poi avrà sempre un effetto positivo a lungo termine in


quanto questi lettori ti resteranno fedeli e ti seguiranno, leggen-
do anche i tuoi prossimi libri.

Le recensioni servono ad aumentare le vendite?

Sono davvero tanti i fattori che concorrono alla decisione di ac-


quistare o meno un libro e le recensioni sono soltanto uno di
questi fattori.

Puoi catturare un lettore con una bella copertina o con una si-
nossi accattivante. Magari un lettore che acquista il tuo libro lo
fa perché gli è piaciuto il titolo, o perché è un fan del genere let-
terario del tuo libro e vuole provare qualcosa di nuovo.

L’impatto di una recensione può essere inoltre soggettivo.

Hai scritto un libro fantasy nel quale hai descritto con dovizia di
particolari i paesaggi o l’aspetto di ogni cosa.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Hai ricevuto molte recensioni positive per questo, da parte di


lettori che amano perdersi nei dettagli dell’ambientazione del
libro che leggono. Ci sono ovviamente persone che apprezzano
l’esatto contrario, cioè descrizioni più asciutte, che lasciano più
libertà all’immaginazione di chi legge. In questo caso, le recen-
sioni positive evidenziano un aspetto che allontanerà questo
tipo di lettori.

A ciò va aggiunta la considerazione sugli scandali delle truffe che


ho menzionato prima. Nonostante la lotta di Amazon contro le
recensioni fasulle, la diffidenza è rimasta.

Conclusioni

Avrai capito che ho usato il termine “recensione a pagamento”


come provocazione. Il pagamento qui, è quello che ha fatto il let-
tore per acquistare il tuo libro. È quello che hai fatto tu per inve-
stire nella promozione del tuo lavoro.
La recensione è ancora un fattore importante, non a caso è una
parte importante del core business di Amazon. Le persone sono
più propense ad acquistare un prodotto che è stato già provato
e testato da altri, per evitare di incappare in fregature (si chiama
social proof), quindi cercano un riscontro reale, autentico.

Ecco perché è importante cercare recensioni in modo legittimo.


Chi acquista il tuo libro può lasciarti una recensione onesta, la
voce autentica di un lettore vero.

148 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Strumenti gratuiti di live


streaming per promuovere il
tuo libro

Secondo gli ultimi sondaggi, il 63% degli utenti di Internet tra


20 e 30 anni guarda contenuti in live streaming. Per le restanti
fasce d’età, la percentuale è del 36%, è più bassa, ma è comun-
que da tenere in debita considerazione.

Il live streaming, oltre a darti l’opportunità gratis di essere se-


guito in diretta, può anche essere registrato e caricato sulle va-
rie piattaforme per essere guardato in seguito.

Secondo Neil Patel, internet Marketer e autore di bestseller


mondiali, i canali più popolari per guardare video in diretta sono
YouTube, Facebook, Periscope e Twitter. Inoltre, le applicazioni
di terze parti rendono più semplice che mai la creazione e la con-
divisione di contenuti in live streaming.

Il live streaming è il completamento ideale per la strategia di


marketing per la promozione del tuo libro.

Come autore, partecipare agli eventi è una parte cruciale nel


marketing dei tuoi libri.

www.youcanprint.it 149
Scrivi. Pubblica. Vendi.

Il live streaming offre un modo per capitalizzare tutti quegli


eventi creando contenuti live coinvolgenti. Condividi quei mo-
menti con i tuoi lettori piuttosto che solo con quelli che hanno
partecipato a ad presentazione o conferenza.

Idee su quando eseguire il live streaming

Pensalo come un modo per condividere un momento con i tuoi


lettori, anche se sono dall’altra parte del mondo. Non è neces-
sario che i tuoi contenuti live siano lunghi video; siccome tante
persone usano i dispositivi mobili per visualizzare i contenuti,
anche i video più brevi vanno bene sui social.

Ecco un elenco di idee per contenuti che puoi trasmettere in


streaming:

• Gli eventi sono il momento perfetto per lo streaming live.


Prendi in considerazione la produzione di streaming live di
tutti gli eventi a tema libro o lettura a cui partecipi, come pre-
sentazioni, firma copie, interviste, gruppi di lettura ecc…
• Annuncio di date del tour del tuo libro, annunci su nuove idee
di pubblicazione: la condivisione di queste informazioni in
tempo reale fa sentire i tuoi lettori più vicini a te.
• I video di unboxing: mentre apri il pacchetto con i tuoi libri, op-
pure con i libri che ti hanno regalato: questo genere di video
sono molto popolari su canali come YouTube. Come autore,
potresti fare un “unboxing” dell’ultima versione del tuo libro e

150 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

condividere le tue prime impressioni con i tuoi spettatori.


• Anche i Tutorial/Dimostrazioni sono popolari. Ad esempio, se
sei un autore di libri di cucina, dimostrazioni culinarie potreb-
bero essere interessanti per chi ti segue, stesso discorso vale
se scrivi di altri particolari nicchie di mercato.
• Condividere le tue opinioni o approfondimenti su eventi o ten-
denze attuali. Questo è un modo per affermarti come autore.

Assicurati di salvare una copia del tuo live streaming per sfrut-
tare al massimo i tuoi sforzi. I follower che hanno perso il live
streaming possono scegliere di guardare il video archiviato, se
disponibile.

Suggerimenti per un live streaming di successo

Facebook offre alcuni suggerimenti per un’esperienza su Face-


book Live di successo, tuttavia i suggerimenti possono essere
applicati alla maggior parte delle piattaforme. Facebook inclu-
de:

1. La possibilità di pubblicizzare in anticipo i prossimi streaming


live per fan e follower. Pubblica un annuncio del tuo prossimo
streaming sui tuoi social media e menzionalo anche nella tua
newsletter .

2. Scrivi una descrizione dettagliata del tuo live streaming pri-


ma di andare in diretta. I tuoi potenziali spettatori/lettori do-

www.youcanprint.it 151
Scrivi. Pubblica. Vendi.

vrebbero sapere quali argomenti tratterai e perché dovrebbero


sintonizzarsi. L’obiettivo è ispirarli e guardare il tuo video in live
streaming.

3. Monitora la tua connessione Internet, prima di iniziare la di-


retta live assicurati che ci sia una connessione forte e stabile.

4. Saluta le persone per nome se la tua piattaforma ti dice chi ti


sta guardando.

5. Chiedi agli spettatori di seguire il tuo canale e di interagire


durante la tua trasmissione. Lo streaming live può aiutarti a cre-
are il tuo seguito .

6. Prendi in considerazione di trasmettere più a lungo che puoi


per raggiungere più persone, ma non forzare.

7. La pratica rende perfetti , cerca di eseguirlo più spesso che


puoi per sviluppare le tue abilità.

Ora che abbiamo parlato di alcuni piccoli consigli da seguire, è il


momento di provare alcuni strumenti e piattaforme di live stre-
aming gratuiti.

Questo che segue è un elenco di strumenti gratuiti, o comunque


abbastanza economici, per il live streaming, che renderanno più
facile coinvolgere i tuoi lettori.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Facebook Live

Facebook Live fa parte del più grande social network del mondo.
Un aspetto positivo è che, poiché sei su Facebook, puoi sfrutta-
re i fan della tua pagina. Facebook comunica ai tuoi amici e fol-
lower che sei in diretta e, secondo Facebook, i video in diretta
generano dieci volte più commenti dei video preregistrati.

Altri vantaggi di Facebook Live sono l’opportunità di un coinvol-


gimento in tempo reale e l’estrema semplicità di utilizzo.

YouTube Live

YouTube offre ottime opportunità per lo streaming live gratuito


tramite YouTube Live. Alcune funzionalità includono la pianifi-
cazione degli eventi, la possibilità di visualizzare gli inviti, una
chat room per commenti dal vivo e altro ancora.

YouTube offre un’esercitazione e un file di aiuto su come inizia-


re: il primo passo consiste nell’impostare un canale YouTube e
poi abilitarlo per YouTube Live.

Ci sono diversi modi in cui puoi trasmettere in live streaming su


YouTube. Eccone di seguito un riepilogo:

Semplice: queste opzioni sono ideali per i principianti o se vuoi


trasmettere rapidamente dal vivo.

www.youcanprint.it 153
Scrivi. Pubblica. Vendi.

• Webcam: il live streaming tramite webcam è un modo semplice


per trasmettere dal vivo senza bisogno di un codificatore. Avvia
lo streaming dal tuo laptop/computer desktop usando la tua web-
cam.
• Dispositivo mobile: lo streaming su dispositivo mobile ti consente
di trasmettere in streaming dall’app YouTube. Nota: per poter tra-
smettere in live streaming su dispositivi mobili, devi avere almeno
1000 iscritti.

Personalizzato: ideale per i live streaming più avanzati.

• Streaming tramite codificatore: i codificatori ti consentono di


acquisire contenuti, dal computer desktop, dalla fotocamera, dal
microfono e da altre fonti, e trasmetterli in streaming su YouTube
Live per tutti i tuoi fan. Lo streaming tramite codificatore è l’ideale
per i live streaming che trasmettono gameplay, utilizzano hardwa-
re audio/video esterno o più telecamere, ecc.

Plus: Annunci video opzionali tramite Google: scegli di raggiun-


gere un pubblico più ampio per il tuo canale o video specifici fa-
cendo pubblicità tramite Google Ads.

Instagram Live

Le persone di solito associano Instagram a immagini fisse e brevi


video clip preregistrati, ma anche questa popolare piattaforma
sta entrando nel gioco dello streaming live.

154 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Uno dei modi più semplici per condividere un breve momento


con i follower è attraverso Instagram Stories.

Se salvi la storia, puoi vedere quanti l’hanno visualizzata. Tieni


presente che se desideri salvare il tuo video live, devi farlo im-
mediatamente. Altrimenti, il video scompare dall’app una volta
completato.

Lo streaming live tramite Instagram è abbastanza semplice, ma


il canale implementa costantemente nuove funzionalità.

Periscope

Periscope offre un’altra opzione di streaming live gratuita inte-


grata con Twitter. Se hai un buon seguito su Twitter, allora po-
tresti provare Periscope. Twitter offre suggerimenti per i prin-
cipianti dello streaming live che desiderano utilizzare Twitter e
Periscope per creare la propria presenza online.

Conclusioni

Molti lettori apprezzano il coinvolgimento in tempo reale e l’au-


tenticità informale del video in live streaming. Se non hai ancora
inserito dei video live nella tua strategia di marketing per la pro-
mozione del tuo libro, ora è il momento migliore per iniziare!

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

I 12 migliori consigli sulla


promozione del tuo libro

La promozione di un libro e la sua vendita non si sottraggono


alle più consuete leggi del marketing. In questo contenuto rias-
sumiamo 12 consigli che si possono applicare con efficacia per
questo scopo.

Creare funnel di vendita per i lettori

Un funnel di vendita è il viaggio che un qualsiasi acquirente di


prodotti (in questo caso di libri), intraprende prima di effettuare
l’acquisto. In marketing il funnel (l’imbuto) di vendita si suddivi-
de in 4 fasi principali:

1. Consapevolezza: il lettore prima impara a conoscere il tuo


nome o il titolo del libro e poi inizia a prendere confidenza con
il tuo lavoro.
2. Interazione: il lettore si impegna con te attraverso i social me-
dia, il tuo sito Web o un evento di persona.
3. Interesse: il lettore si iscrive alla newsletter o scarica uno de-
gli ebook gratuiti che hai prodotto apposta.
4. Vendita: il lettore acquista uno o più dei tuoi libri.

156 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Puoi indirizzare i lettori lungo il tuo funnel di vendita attraverso


vari canali di marketing.

Prendi l’email marketing, ad esempio; quando qualcuno si iscrive


alla tua mailing list, puoi creare una serie di email automatizzate
che guidano i potenziali lettori che ti hanno appena conosciu-
to (magari su Facebook o Instagram) ed hanno interagito con te
(iscrivendosi alla newsletter) e dimostrato quindi interesse in
quello che scrivi.

Una sequenza di e-mail automatiche da impostare può essere


questa:

1. Email di benvenuto: una breve introduzione su di te e sul tuo


lavoro, con un contenuto gratuito.
2. Email di backstory: un tuffo più profondo nella tua scrittura e
nel modo di essere o in una tua storia personale che fa capire
che tipo di persona sei.
3. Email a prova sociale: recensioni del tuo libro, riconoscimenti
e notorietà, suggerimenti simili.
4. Offerta Tripwire: un ebook scontato o altri contenuti a basso
costo (catturare i lettori con questa prima vendita).
5. Offerta regalo gratuita: un altro contenuto gratuito, accesso
a un gruppo di Facebook o altra offerta gratuita.

Puoi anche applicare questa metodologia del funnel di vendita


su altri canali, come negli annunci di Facebook (per indirizzare i
lettori che hanno visitato il tuo sito Web).

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Usare i social con efficacia per attirare l’attenzio-


ne dei lettori

Secondo l’ultimo rapporto sullo stato dell’editoria pubblicato


dall’AIE, analizzando il comportamento degli acquirenti in rela-
zione ai social alla domanda: «ha comprato un libro ispirato dal-
la lettura di blog e social?» la risposta è SI nel 59% tra le fasce
giovani della popolazione, ed addirittura sale a valori attorno al
70% fino ai 44 anni.

Queste nuove tendenze non possono passare inosservate e lo


scrittore ne deve tenere conto.

Un corretto utilizzo dei social è diventato e sarà sempre più fon-


damentale.

Presenta bene il tuo libro

Direttamente collegato al punto precedente, una descrizione


efficace è facilmente spendibile anche sui social.

Un “gancio” avvincente ha più probabilità di attirare potenziali


lettori che scorrono distrattamente la propria bacheca social.

Una descrizione efficace di 2-3 frasi che risponde alla domanda:


perché dovresti leggere questo libro?

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Oppure, se vuoi spostare l’attenzione dal libro al lettore, con-


centrati sulle emozioni e sui sentimenti che il libro susciterà
piuttosto che fare un semplice riassunto del contenuto.

Crea un piano di marketing di 6 mesi

Quello che più spesso suggeriamo ai nostri autori è un piano di


marketing completo di 6 mesi. Pianificare il lancio del tuo libro
con 6 mesi d’anticipo potrebbe sembrare scoraggiante, ma ci
sono diversi vantaggi nella creazione di una road map di marke-
ting che dura 180 giorni.

• Aiuta a comprendere ed organizzare meglio le scadenze con


gli assistenti, con il proprio editore o piattaforma di pubblica-
zione.
• Ti consente di utilizzare la tua mailing list in tutta la sua esten-
sione.
• Sarà certamente più professionale.

Gli elementi inclusi nel piano marketing di lancio dovrebbero es-


sere:

• Prodotti promozionali incrociati. Scambio newsletter, omag-


gi congiunti, gruppi Facebook, ecc.
• Promozioni sui prezzi. Determina una cadenza per gli sconti
e per gli omaggi.
• Annunci display (AMS di Amazon o Facebook e Instagram).

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Tieni traccia dei libri che prevedi di promuovere ogni mese e


su ciascun canale pubblicitario.
• Sito web. Quali aggiornamenti devono essere effettuati e
quando.
• Newsletter. Pianifica il contenuto, la frequenza di invio e la
segmentazione dell’elenco. Inoltre, pensa anche a cosa scri-
vere ai contatti che non hanno aperto una email 5-7 giorni
dopo l’invio.
• Date già occupate. Tieni traccia delle versioni di altri autori
con le quali non desideri sovrapporti.
• Magneti del lettore. Genera contenuti gratuiti per catturare
nuovi lettori.
• Promozioni per le vacanze. Su quali festività ti concentrerai
e con quali libri.

Usa Instagram per connetterti con i lettori

Instagram, con milioni di utenti mensili attivi e una communi-


ty #bookstagram molto molto vivace, è un modo fantastico per
raggiungere nuovi lettori e creare un pubblico.

Vediamo dei suggerimenti su come utilizzare Instagram per con-


nettersi con i propri potenziali lettori.

• Usa il tuo nome autore anziché un nome utente come “book-


girl7”
• Carica una foto profilo professionale

160 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

• Scrivi una biografia che descriva il tuo marchio d’autore (ren-


dilo fragoroso!)
• Includi il titolo, la serie e / o l’editore del tuo ultimo libro
• Crea il collegamento al tuo sito Web o alla promozione in corso*
• Indica la tua posizione o scrivi la città principale a te più vicina.
• Includi un hashtag personalizzato per il tuo marchio!

Dal momento che puoi includere solo un URL, consigliamo di


utilizzare una app di terze parti per indirizzare gli utenti verso
più link, come linktree, Link nel profilo o LNK.BIO .

Meglio ancora, potresti creare una landing page sul tuo sito Web
che abbia un incentivo gratuito o contenuti bonus per l’iscrizio-
ne a una mailing list. I link che usi dovrebbero essere link perso-
nalizzati specifici per i tuoi visitatori Instagram in modo da poter
tracciare queste iscrizioni separatamente.

Raccomandiamo di scegliere tre argomenti principali e di ruo-


tarli tra loro (ad es. libri, caffè, animali domestici). Ma se non sai
cosa condividere, considera di pubblicare una foto che:

• Rivela qualcosa di te
• Descrive il tuo processo di scrittura
• Suggerimenti su un’idea a cui stai lavorando
• Condividi le frustrazioni alle quali altri possono riferirsi
• Racconta una storia divertente
• Condividi un’esperienza per coinvolgere i lettori

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Altri suggerimenti interessanti:

• Includi un invito all’azione in ciascuna delle tue descrizioni in-


coraggiando i lettori a commentare.
• Puoi includere fino a 30 hashtag in ogni post; salva gli elenchi
di hashtag su una app o nelle note sul tuo telefono in modo
che siano facili da copiare e incollare in Instagram.
• Cerca il tuo libro e / o nome come hashtag. I lettori adorano
quando gli autori ripubblicano le foto che hanno pubblicato
dei loro libri (assicurati di dargli credito nella didascalia!).

Commercializza il tuo audiolibro

Un libro è un libro, ma un pubblico diverso preferisce formati


diversi. Quindi ci sono diversi approcci che gli autori possono (e
dovrebbero!) adottare quando commercializzano ebook o pub-
blicano libri .

Con Youcanprint, ad esempio, puoi convertire il tuo libro in Au-


diolibro (con voci maschili o femminili di alto profilo professio-
nale) e distribuirlo in tutti gli store principali come Audible di
Amazon o iTunes di Apple.

Sempre secondo gli ultimi dati dell’AIE (Associazione italiana


editori) nell’ultimo anno sono stati acquistati molti più Audio-
libri.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Ecco alcuni consigli sull’Audiolibro:

1. Seleziona un campione audio. Condividi una breve clip audio


sul tuo sito Web, sui social media o su SoundCloud.
2. Crea un video semplice. Usa la clip audio e la copertina per
creare un breve video (idealmente meno di 30 secondi) da
condividere sui social media o come annuncio a pagamento.
Ricorda di utilizzare un’immagine di copertina ad alta risolu-
zione!
3. Avvisa il tuo pubblico. Fai sapere ai tuoi fan sui social media
che l’audiolibro è disponibile.
4. Crea una newsletter. Dedica una newsletter al tuo audioli-
bro. Dai uno sguardo dietro le quinte del processo di produ-
zione, una foto del narratore e una clip audio.
5. Scrivi una riflessione. Scrivi una riflessione su come creare il
tuo audiolibro facile da usare per i blogger.
6. Prezzo di vendita speciale. Chiedi alla tua rete di distribuzio-
ne opportunità di sconto. Offri il tuo audiolibro a un prezzo
basso per un tempo limitato.

Usa i podcast per promuoverti

Fra i nuovi metodi di fruizione dei libri oltre all’audiolibro ab-


biamo il podcasting. Il Podcast sta diventando un mezzo di “let-
tura” sempre più usato, la voce diventa sempre più usata-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

I podcast sono di solito una costruzione lenta. Ci vorrà del tem-


po perché le persone ti trovino. Ma ottenere un volume elevato
di ascoltatori non è necessariamente l’obiettivo giusto! Invece,
trova una nicchia di cui sei appassionato e coltiva un pubblico
fedele.

Un servizio che puoi valutare per il tuo Podcast è questo: ht-


tps://www.spreaker.com/

Costruire il tuo brand d’autore

Ecco alcuni consigli su come costruire un brand d’autore che


possa aiutare i lettori a capire perché dovrebbero preoccupar-
si di te e dei tuoi libri.

Un brand efficace è fondamentale per lo sviluppo e la riuscita


del tuo piano marketing.

Rispondi a queste domande durante la creazione del tuo brand


d’autore:

• Cosa ti motiva a scrivere?


• Cosa ti motiva a scrivere ciò che scrivi? (Atteggiamenti, cre-
denze ed esperienze di vita.)
• Stai scrivendo per un lettore ideale in particolare? Chi è e
perché?
• In che modo il tuo lavoro è unico rispetto ad altri autori?

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

• Cosa c’è nelle tue storie che i lettori potrebbero non trovare
in altre storie?
• A quali autori piacciono di più i tuoi libri?
• Quale sarebbe il più grande complimento che un lettore po-
trebbe fare ad una delle tue storie?
• Quali fatti, sentimenti e interpretazioni definiscono te e / o
le tue storie?
• Quali temi collegano tutte le storie che hai scritto o che vuoi
scrivere?

Cerca la massima coerenza fra il tuo brand e le tue copertine


dei tuoi libri, i tuoi siti Web, le descrizioni dei tuoi libri, i tuoi
annunci, i tuoi post sui social media e così via. Ciò può miglio-
rare la qualità percepita dei tuoi prodotti, aumentare il ricono-
scimento dei lettori e aiutarti a vendere più libri.

Valuta di ridisegnare le copertine

Se sei un autore che non ha molte pubblicazioni all’attivo e


non ha in progetto di farne altre nel breve periodo, allora puoi
sfruttare al meglio questa strategia: ridisegnare le copertine
con l’aiuto di un designer professionista.

Le copertine diventano stantie per i lettori. Se il tuo libro è sta-


to pubblicato per esempio nel 2017 o anche prima, è tempo di
ridisegnare le copertine per dare loro un look 2020! Anche se
i lettori hanno visto il tuo libro decine di volte e non sono stati

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

interessati all’acquisto, potrebbero rimanere incuriositi dalla


nuova copertina e pensare di comprarlo!

Mescola i tuoi contenuti sui social media

Non sai cosa pubblicare sui social media?

Prima di pensare a cosa pubblicare dovresti imparare di più sul


tuo pubblico di destinazione – i loro dati demografici, ciò che
stanno leggendo di altri autori e quali sono i loro interessi.

Una volta che ne sai di più, ci sono tante cose che potresti pub-
blicare sui social media, e soprattutto personalizzate in base ai
loro interessi. Ecco solo alcune idee che puoi usare come pun-
to di partenza.

• Articoli e video pertinenti all’impostazione nei tuoi libri


• Cose divertenti relative alla scrittura o ai tuoi argomenti in
generale
• Condividi ciò che stai leggendo
• Chiedi ai lettori suggerimenti di libri
• Immagini dei luoghi che hai visitato e delle cose che stai fa-
cendo
• Foto dei tuoi animali domestici
• Citazioni di ispirazione
• Meme divertenti
• Teaser dei tuoi libri

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

• Citazioni dai tuoi libri


• Prenota trailer
• Grafica del libro
• Recensioni dei tuoi libri
• Promemoria per iscriversi alla newsletter
• Notizie interessanti
• Omaggi casuali
• Cose divertenti / interessanti che hai incontrato
• Video live

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

11 modi per usare Facebook per


la promozione di un libro

Il numero di tattiche che puoi utilizzare per interagire con i let-


tori può essere davvero inaspettato.

Da Scrittore, come puoi essere sicuro di ottenere il massimo


dalla tua pagina Facebook? In questo contenuto vedremo gli 11
modi più usati dagli autori per sfruttare le proprie pagine Face-
book nella promozione dei libri!

Condividi estratti per creare attesa sull’imminen-


te uscita
Quando sei nella fase di pre-rilascio del tuo libro, Facebook è un
ottimo punto di partenza per costruire anticipazione tra i tuoi
lettori.

Man mano che la data di uscita del tuo libro si avvicina, prendi
in considerazione la condivisione di estratti di capitoli tramite
Facebook Note.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Condividi aggiornamenti e notizie

I tuoi lettori vogliono rimanere aggiornati! Condividere una re-


cente intervista che hai rilasciato, una brillante recensione di
uno dei tuoi libri, informazioni sul tour o anche solo aggiorna-
menti sul tuo processo di scrittura può mantenere i lettori coin-
volti e aggiornati.

Condividi i risultati!

I tuoi lettori devono potersi sentire parte di qualcosa di grande,


a prescindere dal numero di copie vendute, sono parte del tuo
mondo, rendili partecipi al 100%.

Condividi i contenuti video registrati

Vuoi prenderti il ​​tempo giusto per modificare il tuo video invece


di farlo vedere in diretta?

Anche i video preregistrati possono coinvolgere i lettori. Attra-


verso video interviste, discussioni di libri e altro, puoi connet-
terti con i tuoi lettori a un livello molto più personale.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Conto alla rovescia per la nuova uscita

I conti alla rovescia possono creare attesa, aumentare i preordini


e ricordare ai lettori più volte la data di uscita. Molti autori crea-
no grafici dedicati per mostrare il tempo rimanente fino al lancio,
che puoi facilmente creare usando strumenti come Canva.

Stephen King ha utilizzato una grafica avvincente per condivi-


dere un conto alla rovescia per il rilascio del suo nuovo romanzo,
The Institute.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Coinvolgi i tuoi lettori

Dopo aver attratto i lettori sulla tua pagina, è importante man-


tenere il loro interesse attraverso discussioni stimolanti e diver-
tenti.

Poni loro domande o usa la funzione di sondaggio per ottenere


le loro opinioni. L’interazione è la chiave per metterti allo stesso
piano dei tuoi lettori ed costruire con loro un rapporto di fiducia
che duri nel tempo.

Fatti conoscere dai tuoi lettori

Che si tratti di Facebook, Instagram o Twitter, una delle caratte-


ristiche più singolari di qualsiasi canale di social media organico
è l’opportunità di condividere la tua personalità!

Post umoristici, riflessioni sul tuo lavoro e frammenti della tua


vita personale consentono ai lettori di conoscerti meglio. Non
solo, quindi, la tua biografia sulla copertina del tuo libro.

Non dimenticare gli omaggi!

Sia che tu sia in fase di pre-rilascio o che abbia appena lanciato il


tuo libro, gli omaggi sono un ottimo modo per attirare nuovi let-

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

tori e raccogliere recensioni. Una buona pratica è di mantenere


semplice l’interazione: incoraggiare i lettori a mettere mi piace e
/ o commentare il tuo post per avere la possibilità di vincere una
copia, oppure come in questo caso, di fissare una scadenza.

Includi anche un elemento grafico per attirare l’attenzione dei


lettori!

Unisciti ai gruppi di discussione

Oltre a coltivare le tue conversazioni, ci sono centinaia di gruppi


di lettori su Facebook che meritano di essere seguiti anche solo
per il fatto che accolgono autori che promuovono e condividono
i loro libri.

Link ad altri tuoi siti

Fai in modo che i visitatori della tua Pagina Facebook possano


scoprire ancora di più su di te e seguirti anche su altre tue pagi-
ne!

Un modo semplice per farlo è mantenere la tua biografia aggior-


nata con collegamenti a Instagram, Twitter, sito web e altro an-
cora.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Utilizza Insights per tenere traccia dell’attività

Non dimenticare di tenere traccia della crescita della tua pagina


autore.

Con Facebook Insights, puoi monitorare il rendimento di singoli


post e la crescita complessiva della tua pagina, con cifre come
copertura, condivisioni e clic, nonché dati utili sulle caratteristi-
che demografiche del tuo pubblico.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Come usare Instagram per la


promozione del tuo libro

Sei uno scrittore con un profilo Instagram e vorresti capire me-


glio come sfruttarlo per promuovere il tuo libro?

Usa questa guida ad Instagram per scrittori: Instagram è la piat-


taforma di social media che più è crescita negli ultimi anni, e la
buona notizia è che è piena di amanti di libri.

Ci sono moltissimi post incentrati sui libri con decine di migliaia


di follower: l’hashtag #bookstagram ha più di 29 milioni di post
#book oltre 38 milioni #bookslover oltre 10 milioni, numeri che
non si possono più ignorare.

Cosa pubblicare su Instagram

Pubblicare il giusto tipo di contenuti sul tuo feed Instagram può


rendere il tuo profilo più attraente e coinvolgente per i follower.
Attingendo dalle raccomandazioni degli autori e dei booksta-
grammers, abbiamo ristretto i tipi di contenuto di cui parleremo
in tre categorie che hanno avuto un buon rendimento su Insta-
gram:

174 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

• Immagini che mostrano la tua quotidianità


• Anteprime del tuo lavoro
• Immagini di libri

Immagini della tua quotidianità

Questo tipo di contenuti includono foto che offrono scorci die-


tro le quinte nella tua vita di autore e lettore. Una tua foto in un
tour di un libro o l’interazione con i lettori durante la firma di un
libro sono due grandi esempi.

Puoi anche considerare di condividere ciò che ti ispira e ciò che ti


piace leggere. I lettori vogliono sapere cosa stai leggendo, quali
librerie hai intenzione di visitare, dove scrivi e cosa ti ispira.

Scava in profondità. Condividi una parte di te stesso.

Chiunque può pubblicare una citazione del tuo libro, ma solo tu


conosci i dettagli su come sono nate queste parole e cosa le ren-
de speciali. Li hai scritti mentre ascoltavi musica? Quale musica?
Nel tuo bar preferito? Ci sono difficoltà?

Non sempre la vita va come dovrebbe o come vorremmo andas-


se, fallo sapere ai tuoi lettori, non c’è nulla da nascondere.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Anteprime

Condividere uno scorcio del processo di scrittura o un’ante-


prima di un nuovo libro sono tattiche di book marketing molto
adatte a Instagram.

Prendi in considerazione di condividere un’immagine gli appun-


ti del tuo prossimo libro.

Come Ripostare o condividere post su Instagram

Condividere foto o immagini su Instagram è un ottimo modo per


ottenere contenuti gratuiti e accattivanti. Se incappi in foto che
trovi particolarmente interessanti e pertinenti, puoi ripubbli-
carle sul tuo profilo.

Instagram non ha una funzione di “repost” o “condividi” incor-


porata come la condivisione su Facebook o il retweet su Twitter,
ma puoi rimediare molto facilmente con quest’app Repost.

Ti basta installarla sul tuo smartphone e si interfaccia automati-


camente con Instagram.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Estetica dei colori

Oltre al tipo di contenuto che pubblichi, è importante anche la


creazione di una pagina accattivante ed esteticamente grade-
vole per attirare follower. Per creare una pagina Instagram ac-
cattivante, prova a mantenere somiglianze visive post per post.
Questo può aiutarti a creare un’estetica di Instagram riconosci-
bile.

Attieniti ad una combinazione di colori sempre coerente, sce-


gli di utilizzare sempre lo stesso filtro su tutte le foto utilizzando
anche colori simili.

Ci vuole del tempo per scoprire il tuo stile fotografico, quindi


penso che sia importante sperimentare molto e scegliere lo stile
che più ti piace!

Se vuoi che il tuo feed di Instagram sia coerente, puoi ad esem-


pio utilizzare lo stesso colore di sfondo in tutte le tue foto (ad
esempio, il bianco). Il colore dominante puoi variarlo in base alla
stagione dell’anno, o in base al tuo stato d’animo oppure in base
ad altri fattori che sono per te determinanti…quindi valuta la
possibilità di modificare gli schemi di colori nel tempo.

Qui alcuni esempi: tutti i post hanno degli elementi in comune


e tutti concorrono ad avere una visione coerente e organica del
profilo. Questo conferisce al tuo profilo professionalità ed evita
la classica accozzaglia di foto slegate le une delle altre.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

180 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

La doppia immagine su Instagram (tratto da Dan


Brown)

Dan Brown usa una tecnica leggermente più elaborata ma nello


stesso tempo semplice ed efficace, dalle ricerche che ho fatto
questa tecnica in Italia (al momento in cui scrivo) non è molto
usata, io non ho trovato post simili, quindi c’è grandissimo mar-
gine per chi volesse usarla.

La tecnica della doppia immagine funziona così: Dan Brown (o


chi per lui) pubblica sempre due immagini contemporaneamen-
te: la prima fa parte di un puzzle di immagini più grande, la se-
conda riguarda un aneddoto curioso della sua vita, oppure la
promozione del suo ultimo libro ecc…

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Come vedi qui sotto, la prima immagine è parte del puzzle la se-
conda in questo caso è un curioso aneddoto, infatti scrive: “do-
vrei pensarci due volte prima di uscire in balcone oggi”.

Questo ci fa capire come nemmeno un autore come Dan Brown


che vende milioni di copie si sottrae a delle semplici “regole“.

Regole che stiamo cercando di riassumere in questo articolo:la


condivisione di aneddoti della propria quotidianità è una di que-
ste. In questo modo il suo follower è “educato” a interagire, per-
ché sa che ogni immagine principale ne cela sempre, o quasi, una
seconda e la curiosità di scoprire cosa nasconde l’altra immagi-
ne è sempre molto forte!

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Come scattare foto migliori per il tuo profilo


Instagram

Non sei sicuro di come fare una foto accattivante? Ecco alcune
strategie per scattare ottime foto.

1. Caratterizzare un singolo libro con uno sfondo semplice

Se non sai da dove cominciare, prova a scattare una foto di un


singolo libro con uno sfondo semplice, metti il ​​libro in primissi-
mo piano. Dopodiché puoi decorare il contesto con alcuni picco-
li oggetti: ad esempio una candela, un segnalibro e una coperta,
un fiore.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

2. Usa luce naturale e filtri

I post più popolari sono spesso caratterizzati da libri messi in


evidenza da oggetti che sono pertinenti alla narrazione e arric-
chiti da filtri. Raccomandiamo l’uso di 1 filtro per volta, e possi-
bilmente sempre lo stesso filtro.

184 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Come trovare l’ispirazione per post migliori

Se non sai da dove cominciare, cerca l’ispirazione qui #booksta-


gram è pieno di idee – guarda cosa fanno gli altri book blogger,
quale stile del blog ti piace? Poi aggiungi il tuo tocco personale,
che si tratti di un genere specifico di libri, un tema per scattare
foto o persino abbinare il tuo libro con i tuoi cibi preferiti.

Suggerimento in più: spesso i bookstagrammers includono se


stessi o un’altra persona nella loro foto, senza includere i loro
volti. Queste immagini ottengono risposte più forti, forse per-
ché le persone possono immaginarsi più facilmente nella foto.

Come ottenere più Follower su Instagram?

• Pubblicare frequentemente.
• Interagire con i tuoi follower.
• Collega Instagram al tuo blog a sul tuo sito web ed alla new-
sletter.
• Utilizzare hashtag adeguati sulle tue immagini

Pubblica regolarmente

Penso che la soluzione migliore sia trattare Instagram come par-


te del tuo lavoro di scrittore, piuttosto che come semplice stru-
mento social.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Pubblica spesso e coerentemente. Dedica anche dieci minuti


della tua giornata a scattare qualche foto da tenere da parte.
Non devono essere perfette, ma prendi in considerazione sem-
plici tecniche come quelle viste sopra.

Cerca tuoi “simili” e interagisci

L’impegno è fondamentale per la crescita. Trova gli account che


ami (che siano editori o altri autori) e lascia commenti premuro-
si, personali e specifici sui loro post.

Anche rispondere ai commenti sui tuoi messaggi e nei tuoi mes-


saggi diretti è essenziale. Non solo le persone apprezzano que-
sto, ma Instagram è progettato per premiare questo con una vi-
sualizzazione più accentuata dei tuoi post nei loro feed.

Link al tuo Instagram su altre piattaforme

Metti link alla tua pagina Instagram sul tuo sito web, altre pagi-
ne di social media e newsletter, se li hai.

Non hai un editore? Prendi in considerazione la possibilità di


chiedere a un autore che conosci e ai fan che amano il tuo gene-
re di condividere la tua pagina Instagram in cambio della condi-
visione della loro.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Usa gli #hashtag

Gli hashtag possono darti visibilità sugli instagrammer che cer-


cano immagini o argomenti usando gli hashtag. Per trovare ha-
shtag rilevanti, trova un account bookstagram che ti piace e
guarda gli hashtag alla fine delle loro didascalie o nei loro com-
menti. Se trovi degli hashtag che ti interessano, usali!

Scrivi didascalie riflessive

Le didascalie sono un luogo in cui mostrare la tua personalità,


raccontare storie e interagire di più con i tuoi follower.

Quando si tratta di didascalie, il mondo è diviso in due gruppi:


quelli che le preferiscono brevi, quelli che invece preferiscono
accurate descrizioni di stati d’animo o situazioni ecc…

Il trucco sta nel cercare di attirare l’attenzione del lettore / fol-


lower con le prime righe, e dare poi uno spazio di interlinea ed
esporre più accuratamente e lungamente.

IGTV: la TV di Instagram e come puoi usarla

Per assicurarsi la diretta su IGTV, è sufficiente scaricare la ver-


sione dell’app adatta al proprio sistema operativo.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

La procedura di installazione è semplicissima, perché si può ac-


cedere utilizzando i dati dell’account Instagram senza dover ne-
cessariamente creare un nuovo profilo.

Sarà possibile guardare i contenuti delle persone che già se-


guiamo sulla piattaforma “madre”, Instagram, oppure iniziare a
seguire nuovi utenti, organizzati tematicamente, certamente ti
consiglio di seguire gli scrittori vicini al tuo genere preferito.

Puoi caricare video lunghi fino a 10 minuti e mettere un’antepri-


ma di 1 minuto sul tuo profilo IG, puoi vedere i video in verticale
e anche in orizzontale semplicemente ruotando il telefono.

Questa è una potenzialità che non devi trascurare, pensa che


ogni giorno su IGTV ci sono milioni di visualizzazioni e sono cer-
to che ci sarà spazio anche per Te.

Suggerimento: usa IGTV per parlare di te, della tua passione per
il libri, parla del libro che stai scrivendo, dai qualche anticipazio-
ne, chiedi consigli, presenta personaggi…

Riassumendo: IGTV è un’ottima occasione per acquisire visibili-


tà e nuovi follower.

Su IGTV puoi registrare fino a 10 minuti di video, il formato ide-


ale è orizzontale, ma ve bene anche verticale. Carica l’anteprima
di un minuto sul tuo profilo IG, è molto efficace.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Instagram – Stories

Le storie di Instagram consentono agli utenti di catturare e con-


dividere foto, video, testo e altre funzionalità che possono esse-
re visualizzate in un formato di presentazione.

Queste storie appaiono in cima ai feed di Instagram degli utenti


e scompaiono dopo 24 ore. Gli autori possono trarre vantaggio
da questa funzione accattivante per raggiungere i lettori che
amano scorrere le storie.

Con oltre 32 milioni di post contrassegnati con #bookstagram, è


chiaro che Instagram è un social network che gli autori possono
utilizzare per connettersi con i lettori!

Ti consigliamo di sperimentare i diversi modi in cui puoi utiliz-


zare le storie per scoprire come interagire al meglio con il tuo
pubblico. Per darti qualche idea sui tipi di storie che puoi creare,
abbiamo compilato un elenco di come gli autori utilizzano le sto-
rie di Instagram in modi creativi.

La musica: la new entry nelle storie Instagram

Le instagram stories continuano ad arricchirsi di nuovi elementi,


anche in Italia da pochi mesi è disponibile la funzione che con-
sente di aggiungere brani direttamente alle storie, sia su iPhone
che su smartphone Android.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Aggiungere il sottofondo musicale sulle storie è molto sempli-


ce grazie al tasto dedicato. Una volta scelto il video o la foto da
postare basterà toccare l’icona dell’adesivo in alto a destra, la
stessa icona consente di aggiungere GIF, hashtag ed emoji, subi-
to prima della pubblicazione della Storia.

Facendo tap su musica potrai inserire la canzone che preferisci,


cercandola dalla barra di ricerca in alto oppure scegliendola dal-
le liste dei brani. Selezionata la canzone, potrai ascoltarla e sce-
gliere la parte da riprodurre e la sua durata, da un minimo di 5 a
un massimo di 15 secondi.

Utilizzare le storie di Instagram per promuovere post è una stra-


tegia comune.

Poiché i post non vengono sempre visualizzati nei feed degli


utenti a causa dell’algoritmo di Instagram , una storia può aiu-
tarti a reindirizzare il traffico al tuo post.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Approfondisci

Per darti l’opportunità di approfondire ancora di più, abbiamo


realizzato una guida in ebook completa con tantissime tecniche
e strategie.

Nell’ebook è troverai anche un piano marketing per il lancio del


libro in 5 fasi, questo piano marketing è dei più usati dal nostro
staff di promozione, e coinvolge sia Facebook che Instagram!

Scopri di più cliccando sul banner di seguito.

Investi nella promozione del tuo libro!

www.youcanprint.it 191
Scrivi. Pubblica. Vendi.

Cosa rende un libro un


bestseller?
Testo tratto da “What Makes a Bestseller?” di Jonny Geller,
video integrale qui.

In questa immagine vedi 50 tra i libri bestseller più venduti di


sempre.

Perché questi e non altri? Cosa hanno di così speciale? Sono


scritti meglio? Hanno una copertina migliore? Sono stati solo
fortunati?

192 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Questi sono alcuni degli interrogativi che in genere più mi os-


sessionano come agente letterario negli ultimi 20 anni.
C’è una cosa che è filo conduttore fra tutti questi libri.

Sei tu. Il lettore.

E se c’è una sola cosa che unisce tutti è il sentimento che provia-
mo quando leggiamo un bel libro.

La prima cosa che ci viene in mente è raccontare a qualcuno


quanto ci stia piacendo il libro che stiamo leggendo, condividere
la nostra scoperta, perché leggere è fondamentalmente un atto
sociale.

In altre parole quanto più leggiamo, più il nostro approccio con


il prossimo migliora.

Leggere rende migliori, leggere fa di noi persone migliori.

Si, ma perché abbiamo deciso di leggere proprio questi libri e


non altri?

E pensate che in UK ne sono stati pubblicati 184.000 l’anno scor-


so, e in USA più del doppio…

Ci sono un mucchio di storie la fuori…

www.youcanprint.it 193
Scrivi. Pubblica. Vendi.

Io come agente letterario quando ricevo un nuovo manoscritto


sulla mia scrivania, poniamo di circa 300 pagine , ricevo parole
su carta e queste parole non hanno in loro nessun valore com-
merciale.

Come agente letterario sto cercando qualcosa di leggermente


di diverso, sto cercando una storia che possa farti fare un viag-
gio da un luogo familiare ad un posto nuovo, come attraverso un
ponte che passi dal conosciuto al nuovo.

Cosa cerca un agente letterario in un libro perché questo pos-


sa aspirare ad essere fra quei 50 li sopra?

Ho pensato a 5 componenti essenziali.

La prima è il PONTE

Il libro deve creare un passaggio fra qualcosa di conosciuto a


qualcosa di nuovo.

Se avessi un Thriller e ti dicessi che questo thriller è un misto fra


GONE GIRL e IL CODICE DA VINCI sapresti subito che si tratta di
un thriller psicologico con un personaggio femminile molto for-
te, con alla base una cospirazione.

Se dovessi prendere un romanzo e dire che è un incrocio fra LIFE


of PI e THE KITE RUNNER sapresti subito che si tratta di una sto-
ria di sopravvivenza ambientato in una zona di conflitto.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Quindi una volta che abbiamo chiarito bene questo concetto di


aggancio di e di ponte passiamo al secondo componente.

La tua voce narrante

Tutti abbiamo una voce interiore, una voce unica che ci contrad-
distingue, se riesci a tradurre la tua voce sulla pagina se riesci a
trasportarla efficacemente sul foglio bianco, allora sei uno scrit-
tore, ma è difficile.

Scrivere è un lavoro artigianale è come un muscolo che ha bi-


sogno di esercizio, cosi la scrittura: puoi iscriverti ad un corso
di scrittura creativa, trovare suggerimenti su internet (e se ne
trovano di buoni) come questo che una volta è ho trovato ed è di
John le Carré.

John le Carré, pseudonimo di David John Moore Cornwell


(1931), è uno scrittore britannico. Autore di molti fra i più ven-
duti romanzi di spionaggio, è stato un agente segreto del Secret
Intelligence Service.

Le Carré dice:
“Il gatto seduto sul tappeto” non è una storia.

Invece:
“Il gatto si sedette sul tappeto del cane”, allora si che questo è l’ini-
zio di una storia!

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Un altro consiglio che è un esempio, forse il migliore che esiste in


circolazione su come funziona la prosa è di Gary Provost, nell’o-
pera “100 ways to improve your writing”.

“Questa storia ha cinque parole. Ecco altre cin-


que parole. Le frasi di cinque parole vanno bene.
Ma molte insieme sono monotone. Ascolta cosa
sta succedendo. La scrittura sta diventando noio-
sa. Sembra un ronzio. Sembra un disco rotto. L’o-
recchio necessità di una certa varietà. Ora ascol-
ta. Varia la lunghezza della frase. Crea musicalità.
Musica. La scrittura canta. Ha un ritmo piacevole,
una cadenza, un’armonia. Io uso frasi brevi. E io
uso frasi di media lunghezza. A volte quando sono
sicuro che il lettore è pronto e riposato, allora lo
impegno con una frase di notevole lunghezza, una
frase che brucia energia e si costruisce nell’impeto
di un crescendo, il rullo di tamburi, lo schianto dei
piatti, suoni che dicono: ascolta cosa ho da dirti è
importante!”

La cassa di risonanza

Capire cosa succede nel mondo in un dato momento storico,


fare delle previsioni anche se è difficile, gli editori spesso scom-
mettono su ciò a cui la gente sarà interessata di lì a poco.

Per esempio Barbara Broccoli, produttrice dei film di James

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Bond, una volta disse che guarda fuori e si chiede di cosa il mon-
do ha paura?

E poi cerca di trovare l’incarnazione fisica di quella paura per


forgiare la personalità dell’antagonista di turno.

Cerca il significato profondo di un libro

Ci sono altre cose che cerchiamo che hanno una risonanza anco-
ra più profonda.

Tornando alla tabella con i 50 libri, prendiamo ad esempio il ro-


manzo “Room” che è stato appena trasformato in un bellissimo
film. Il gancio della storia è forte: la storia tratta di un madre e di
suo figlio intrappolati in una cantina che cercano di fuggire, ma
a livello più profondo questo libro parla dell’amore dei genitori
verso i figli nella sua forma più pura.

Prendiamone un altro, per esempio “La moglie dell’uomo che viag-


giava nel tempo.” Anche questo libro ha un grande gancio: una
storia d’amore condannata perché uno dei personaggi è un viag-
giatore nel tempo. Perché ha funzionato? Perché parla di assen-
za in una relazione. Quanti ne se sappiamo qualcosa a riguardo?

Ancora, “One day”. Romanzo popolare, da cui è stato tratto un


bellissimo film. Il gancio è spettacolare: una storia d’amore lun-
ga vent’anni ambientata nello stesso giorno, il 15 luglio di ogni
anno.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Perché ha funzionato? Perché in fondo ci parla di opportunità


mancate, quanti ne sappiamo qualcosa a riguardo?

Adesso veniamo all’ultimo elemento, il più difficile da spiegare.

Lo spazio fra le frasi.

Il vuoto che lascia lo scrittore fra una parola e l’altra, che fa in


modo che sia il lettore ad abitarlo. Lo abitiamo con la nostra im-
maginazione, la nostra esperienza i nostri sentimenti. Migliore è
il libro più spazio ci sarà per la nostra immaginazione.

A volte gli stessi autori non sanno definire bene la propria storia,
mi capita spesso di chiedere a giovani scrittori:

“Di cosa parla la tua storia?”

Risposta:

“Riguarda l’amore, la morte, il matrimonio, la redenzione, il tradi-


mento…”

“Ok ma di cosa parla la tua storia? Puoi completare la frase? Per


esempio: questa è la storia di un uomo e una donna che… ”

e restano perplessi.

Perché è difficile ridurre una storia in una frase.

198 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

È difficile ma è assolutamente cruciale: se vuoi che il tuo libro


diventi un bestseller devi assolutamente poter comunicare fa-
cilmente l’idea principale.

Amleto: parla di un uomo che non riesce a prendere una decisio-


ne, se vendicare suo padre o meno.

Macbeth: un uomo la cui ambizione diventa la sua stessa rovina.

Il libro è una scoperta, ma non sempre la scoperta è istantanea,


anche per lo scrittore che deve scrivere il suo secondo libro e si
blocca.

Una volta un’autrice che ho seguito mi ha chiesto aiuto perché


era bloccata e non sapeva come uscirne, allora gli ho chiesto se
avesse altre storie in mente e lei mi ha detto si c’è un quadro in
casa mia che ritrae una giovane donna e spesso mi chiedo quale
sia la sua storia e cosi io le ho detto, allora perché non la scrivi
tu?

E cosi sei mesi dopo Tracy Chevalier mi ha consegnato “La ragaz-


za con gli orecchini di Perla” ha venduto 6 milioni di copie, è stato
trasformato in un film.

Ho scoperto io quel libro? NO.

Ho scoperto l’autrice e insieme abbiamo trovato un modo per


scoprire la storia giusta per entrare in quella classifica.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

In definitiva ho risposto alla domanda, cosa rende un libro un


bestseller?

Non lo so, ma quello che spero di aver scoperto insieme a te è


che siamo noi lettori a rendere un libro un bestseller, il lettore e
la lettura sono un atto creativo, posso dirti che il prossimo libro
che acquisti potrebbe essere quello che ti cambierà la vita, chis-
sà.

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

10 modi efficaci per


Promuovere e Vendere il tuo
libro offline e fuori dai Social

Vorresti promuovere il tuo libro, ma magari detesti i social o


ti senti a disagio nell’online, non hai voglia di imparare a usare
questi strumenti, non hai tempo, sei timido. Come vedi i motivi
possono essere infiniti e tutti legittimi, quindi non avere nessun
dubbio o senso di colpa.

In questo paragrafo troveremo metodi alternativi per promuo-


vere il tuo libro.

Che cosa fa davvero vendere i libri?

Il primo passo da compiere è capire che non c’è niente di sbaglia-


to in te.

Il fatto che tu non voglia usare i social per promuovere il tuo li-
bro non significa che sei peggiore rispetto agli altri autori.

Non sentirti diverso, stupido o tagliato fuori, se hai avuto questi


pensieri posso dirti che sono spazzatura. Gettali via nel cestino

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

della tua mente e svuotalo.

Il secondo passo è smettere di ascoltare i guru della promozione


che ti dicono che per promuovere il tuo libro DEVI usare i social.
Prima di tutto, devi capire cosa sono realmente i social e come
funziona la vendita dei libri.

I social sono solo un mezzo, uno dei tanti, per connettere le per-
sone e comunicare un valore. Tutto qui.

Non sono l’unico modo in cui le persone si connettono e si scam-


biano informazioni, è uno dei tanti.

Se vogliamo guardare i numeri, metà della popolazione mon-


diale non è nemmeno sui social. Devi considerare i social quindi
come uno dei tanti strumenti che un autore ha a disposizione,
non l’unico o il migliore.

Il terzo passo da compiere è capire come funziona davvero la


vendita di un libro. y

La vendita di un libro è la ricompensa per il valore che hai creato.


Questo significa che a prescindere da come comunichi questo
valore, il modo con cui lo fai arrivare alle persone loro saranno
sempre disposte a pagare per ottenerlo.

Questo principio non devi mai perderlo di vista.

202 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Non è la visibilità, la dimensione del tuo pubblico a far vendere


il tuo libro, ma ciò che è in grado di aggiungere alla vita di chi lo
compra.

Il tuo focus, in questo senso, si deve spostare completamente e


passare dal mezzo al lettore.

I social diventano quindi ciò che sono: uno dei tanti mezzi, nien-
te di più.

È sul valore che devi concentrarti, nient’altro.

Trova il tuo stile

Se i social non fanno parte delle tue corde, non usarli.


Nella promozione, proprio come nella scrittura, devi trovare il
tuo stile, il tuo ritmo.
Questo significa trovare il modo di promuovere il tuo libro nel
modo in cui ti senti a tuo agio e in cui puoi dare il meglio di te.

Può essere fare presentazioni in libreria, il venditore porta a


porta, presentazioni nelle fiere, qualsiasi cosa, l’importante è
che tu ti senta bene nel farlo e sei sicuro che sia il modo in cui sei
in grado di dare il massimo.

Solo essere onesto con te stesso ti permetterà di ottenere risul-


tati di vendita.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Perché? Perché le persone percepiranno la tua autenticità e


questo renderà il passaggio dell’energia del tuo libro più fluida e
il valore percepito molto più alto.

Quindi rifletti su qual è il metodo di promozione che ti ha dato


più risultati o quello in cui pensi di poter essere te stesso, dando
il massimo e puntando su quello, ignorando tutto il resto.

A riprova di questo ti posso dare un esempio significativo.

Cal Newport, un autore americano di saggistica e professore


associato di informatica alla Georgetown University, ha scritto
libri incredibili come Minimalismo Digital e Deep Worked.

Si tratta di un autore best-seller con milioni di copie vendute,


apparso più volte nella classifica del New York Times.

Il successo è arrivato senza l’utilizzo dei social.

Non pensare più che se non sei presente 10 ore al giorno sui so-
cial non vendi mai libri.

Questo è un modo miope di vedere la promozione. Ampia il tuo


contesto e guarda le cose da un altro punto di vista.

204 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Promuovi offline

Arriviamo ora concretamente ai metodi per promuovere e ven-


dere il tuo libro fuori dai social o da internet:

1. Blog: il modo più semplice per vendere il tuo libro fuori dai
social è attraverso il blog.
Puoi far giungere pubblico sul tuo blog scrivendo articoli con
costanza e trasformare questo traffico in lettori usando il
funnel marketing.

2. Presentazioni: un altro modo eccezionale per promuove-


re il tuo libro offline è utilizzare le presentazioni.
Le presentazioni sono un’occasione eccezionale per l’autore
per costruire la propria reputazione e autostima e generano
grandi emozioni grazie all’atmosfera unica che si riesce a cre-
are.
Se si organizzano con cura e costanza possono generare otti-
me vendite.

3. Organizzare letture nelle scuole: oltre alle presentazioni


classiche, organizzare dei tour di letture nelle scuole è un ot-
timo metodo.
Le scuole sono sempre alla ricerca di autori per organizzare
eventi ad alto valore per gli studi fuori dal curriculum scola-
stico.

4. Partecipa agli eventi del tuo genere: partecipare a fiere

www.youcanprint.it 205
Scrivi. Pubblica. Vendi.

o eventi che riguardano il genere di cui scrivi è una grande


opportunità.
Abbiamo tantissimi autori che vendono libri in fiere come il
Lucca Comics e in tantissimi altri eventi.
Non devi per forza partecipare a qualsiasi evento, ti basta
scegliere quello che potenzialmente attiri di più le persone
interessate al genere che tratti.

5. Promuoviti sulla carta stampata locale: promuoversi sul-


la carta stampata locale è un altro ottimo metodo.
È economico perché i piccoli giornali locali hanno prezzi di
pubblicità molto bassi ed è ideale per quei libri che, ad esem-
pio, trattano argomenti locali oppure quelli che sono scritti
da persone molto conosciute sul territorio.

6. Biglietti da visita: mai pensato ad usare i tuoi biglietti da


visita per promuoverti?
Crea un biglietto da visita personale e nel retro inserisci la
copertina del tuo libro.
Questo è uno strumento in più che ti permetterà di costruire
gratuitamente un’ottima visibilità.
Una percentuale delle persone che prenderanno il tuo bi-
glietto da visita potrebbero interessarsi al tuo libro, chissà! .

7. Dona libri alla biblioteca: donare delle copie del tuo libro
alla biblioteca locale potrebbe permetterti di ottenere una
visibilità gratuita che altrimenti sarebbe impossibile.
Chi andrà in libreria potrà conoscere il tuo libro, leggerlo e

206 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

aumentare la tua visibilità.


Tutto questo senza contare che la Biblioteca stessa potrebbe
farti promozione parlando della tua donazione ai visitatori,
oppure organizzando un evento a te dedicato.

8. Sponsorizza un evento: Sponsorizzare un evento in linea


con il tuo genere o argomento potrebbe essere un altro otti-
mo modo per promuovere il tuo libro offline.
Questo perché ti permetterebbe di ottenere visibilità pres-
so un pubblico potenzialmente in target con quello che tratti,
senza contare il prestigio che acquisirai.

9. Affitta uno spazio in libreria: puoi affittare uno spazio in


libreria per ottenere una visibilità offline.
Potrebbe essere un intero scaffale, una vetrina, qualsiasi cosa
in grado di darti visibilità presso un pubblico significativo per
te e di conseguenza aumentare le tue possibilità di vendita.

10. Centri commerciali: un altro ottimo modo è quello di af-


fittare un piccolo stand in un centro commerciale e promuo-
vere il tuo libro ai passanti.
Puoi usare anche la stessa tecnica per posizionarti nelle piaz-
ze della tua città o nei luoghi pubblici principali.

Sii creativo

Come vedi esistono infiniti modi per promuovere il tuo libro of-

www.youcanprint.it 207
Scrivi. Pubblica. Vendi.

fline. Il limite reale è la tua immaginazione.

Per questo motivo poi utilizzare uno dei metodi che ti ho sug-
gerito, ma il mio consiglio più grande è quello di essere sempre
creativo e innovativo.

Io ho condiviso con te i principali metodi che i nostri autori ci


hanno raccontato di aver utilizzato nel corso del tempo (e con
successo), ma nessuno ti vieta di inventarne uno nuovo.

Se hai provato altri metodi per vendere il tuo libro offline condi-
viderlo con noi scrivendolo nei commenti.

Ricordati sempre la legge della domanda e dell’offerta, se riesci


ad essere presente dove c’è una domanda a cui puoi rispondere
dando un valore, riuscirai a vendere il tuo libro a prescindere del
mezzo che userai per comunicare.

Come portare il tuo libro in Libreria


La libreria rappresenta il luogo per eccellenza dell’editoria e ve-
dere esposto il proprio libro sugli scaffali o in una vetrina è il so-
gno di ogni scrittore e scrittrice.

Realizzare questo obiettivo non ha solo implicazioni in termini


di opportunità, ma è profondamente connesso con le proprie
emozioni.

208 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Essere in una libreria ha a che fare con un senso più profondo,


coinvolge le sfere del prestigio, del riconoscimento, del signifi-
cato e fa sentire un autore realmente tale a prescindere dalle
vendite.

In fondo, come non smetterò mai di ripetere, scrivere un libro ha


un valore molto più grande della somma delle vendite che esso è
in grado di generare.

Scrivere un libro è un segno tangibile di chi siamo, il segno che


possiamo lasciare nell’universo, perché un libro è qualcosa di
eterno, resiste a catastrofi, guerre, crisi e sopravvivrà a noi stes-
si.

Arrivare in libreria, quindi, è un traguardo importante a cui ogni


autore aspira ed è un dovere trovare un modo per adempiere a
questo bisogno.

In questo paragrafo farò proprio questo, cercherò di spiegarti


quali sono i 3 modi con i quali puoi portare il tuo libro in Libreria
e quali sono i vantaggi e i benefici di ciascuno. Iniziamo!

Accordo diretto come self publisher

Il modo più semplice per portare il tuo libro in libreria è stringe-


re un accordo diretto con un libraio interessato per esporre la
tua opera. L’accordo riguarderà generalmente:

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

• il numero di copie che lascerai in conto deposito, ovvero la


libreria ti pagherà solo le copie effettivamente vendute dopo
un arco temporale stabilito. Considera che di solito una libre-
ria per titoli nuovi (non bestseller) richiede un minimo di 2 co-
pie per poterli esporre;
• il periodo di tempo necessario per garantire alla libreria la li-
bertà di conservare le copie in conto deposito è almeno di 3
mesi, al termine del quale potrai ritirare le copie invendute
e incassare le copie vendute oppure potrai incassare le copie
vendute e lasciare le copie per altri 3 mesi;
• l’ultimo aspetto da decidere è lo sconto libreria: quando par-
liamo di sconto libreria intendiamo la percentuale di sconto
sul prezzo di copertina al quale venderai le copie alla libreria
e che rappresenterà il guadagno della libreria. Considera che
di solito nell’editoria una libreria ottiene uno sconto tra il 30-
35% al netto dei costi di spedizione. Ovviamente più alto sarà
lo sconto che offrirai alla libreria, più quest’ultima sarà incen-
tivata a esporre il tuo libro. Non dimenticare che la libreria è
un’impresa e il libro è un prodotto, più guadagnerà la libreria
più sarà interessata a spingere il tuo libro. Il mio consiglio è
non scendere mai sotto al 35% e se possibile, sali sopra que-
sta percentuale.

Il vantaggio di questa modalità è sicuramente la possibilità di


avere un contatto diretto con il libraio e studiare insieme delle
strategie per spingere il libro come presentazioni, eventi, firma
copie, oltre al fatto che il tuo guadagno sarà maggiore in caso di
vendita.

210 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Instaurare delle relazioni stabili con un libraio, in particolare nel-


la tua zona di influenza è sicuramente un vantaggio importante,
ma alla lunga può rappresentare un grosso limite.

Gli aspetti negativi possono essere maggiori rispetto ai vantag-


gi: il numero di librerie che potrai raggiungere è molto limitato,
perché trattare con ogni singola libreria e limitato al tuo territo-
rio di appartenenza e richiede poi molto tempo e risorse (copie,
spedizioni, visita alle librerie etc.).

Inoltre, la complessità organizzativa è elevata, in quanto per ogni


libreria dovrai tenere traccia delle copie inviate, quelle vendute,
il tempo trascorso dal quale le copie sono esposte.

Pubblicare con un Editore tradizionale

Un altro modo classico per arrivare con il tuo libro negli scaffali
di una libreria, superando in parte gli svantaggi del modo pre-
cedente, è farsi pubblicare da un editore tradizionale. In questo
modo sarà l’editore a occuparsi della distribuzione nelle librerie
per via diretta o per tramite dei distributori come Messaggerie,
Libro Co etc.

Gli svantaggi di questa modalità sono diversi:

• Il tuo guadagno sarà molto più basso: come sai gli editori tra-
dizionali garantiscono una percentuale molto bassa di royal-

www.youcanprint.it 211
Scrivi. Pubblica. Vendi.

ties sui libri cartacei pari ad appena il 5-7% nella migliore del-
le ipotesi.
• Solo pochi editori giungono davvero in libreria: benché qualsi-
asi editore ti contatterà e ti dirà che per pubblicare il tuo libro
ti parlerà della sua ampia distribuzione e della sua presenza
in libreria, in realtà un numero limitato di editori tradiziona-
li (appena 200 su 5.000 circa) sono in grado di garantire una
vera distribuzione capillare nelle librerie tradizionali. Questo
è dovuto al fatto che per accedere alla distribuzione in libre-
ria un editore deve avere la giusta forza economica per farlo,
intesa come capacità di sostenere la produzione, diffusione e
promozione dei propri titoli. Inutile dire che arrivare in libre-
ria in questo modo è possibile, ma piuttosto raro.

Affidarsi a una piattaforma di self publishing


esperta nella distribuzione libraria

L’ultimo modo che hai a disposizione per far arrivare il tuo libro
in libreria è affidarsi a una piattaforma di self publishing esperta
in distribuzione cartacea fisica.

Perché una piattaforma specializzata in una precisa modalità distri-


butiva?

La risposta è piuttosto semplice, in quanto ormai qualsiasi piat-


taforma offre un’ampia distribuzione online, ma solo poche piat-
taforme offrono la possibilità di raggiungere le librerie fisiche in

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La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

maniera puntuale e capillare.

Una delle piattaforme più importanti in Italia per la distribuzio-


ne nelle librerie fisiche è Youcanprint.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

CAPITOLO 5

BONUS
PICCOLA GUIDA FISCALE
AL SELF PUBLISHING

214 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Self-publishing con o senza


partita iva?
Una piccola guida fiscale

Self-publishing significa letteralmente, auto-editoria. Il termine


indica una modalità di pubblicazione nella quale l’autore pub-
blica autonomamente il proprio libro, senza cioè passare attra-
verso un editore tradizionale, diventando di fatto auto-editore
o editore di sé stesso.

Il fatto che l’autore si ponga come editore di sé stesso, trasferisce


sulla sua persona tutto il complesso di attività, diritti e doveri che
erano propri dell’editore. In termini di attività parliamo di tutto il
processo che intercorre dalla scrittura del manoscritto alla ven-
dita dell’opera (editing, impaginazione, realizzazione copertina,
stampa, promozione, distribuzione).

Accanto a questi vengono assunti personalmente anche tutti gli


oneri e gli onori propri di un editore: l’incasso e la gestione delle
royalties, gli aspetti fiscali e contrattuali, la gestione di tutti i dirit-
ti connessi allo sfruttamento dell’opera, etc.

Qui bisogna fare un’importante distinzione.

www.youcanprint.it 215
Scrivi. Pubblica. Vendi.

Sul web si è diffusa una pratica piuttosto discutibile di confondere


il self-publishing con l’editoria tradizionale, in particolare parlare
di self-publishing anche in presenza di persone che pubblicano li-
bri scritti da terzi sotto forma di pseudonimi per costruire un bu-
siness profittevole e scalabile.

La condizione principale nel self-publishing è che chi pubblica


l’opera sia autore della stessa e proprietario naturale dei suoi
diritti.

Al contrario quando si commissiona la produzione di un’opera a


terzi mediante servizi come Fiver o Upwork, sdi fatto si sta agen-
do da editori, poiché si commissione la produzione di un’opera da
parte di un autore terzo che ne cede i diritti in cambio di un com-
penso economico.

In questa guida fiscale, quindi, non tratteremo mai questa situa-


zione che è molto “usata” in questo periodo perché semplicemen-
te non è self-publishing ma editoria tradizionale. Quando parle-
remo di self-publishing faremo sempre riferimento ad autori veri
che hanno scritto opere di fiction o non-fiction, escludendo anche
dalla categoria tutti coloro che pubblicano quelli che vengono de-
finiti no-content book (journal, libri da colorare, etc.).

Non esiste una normativa specifica sul


self-publishing

216 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

Al momento in cui scriviamo questa guida non esiste in Italia


una normativa organica e specifica sul self-publishing. Questo
accade perché semplicemente il fenomeno è troppo recente
(Youcanprint nasce nel 2007) e il legislatore probabilmente non
ha ancora ritenuto opportuno dotarsi di norme, ma ha adattato
al self-publishing quelle esistenti sul diritto d’autore.

Pubblicazione Diretta o Indiretta

Una prima grande distinzione che dobbiamo compiere per po-


ter comprendere le implicazioni fiscali del self-publishing è la
differenza tra distribuzione diretta o indiretta.

Per distribuzione diretta intendiamo quella condizione in cui


l’autore si occupa personalmente di inviare, di vendere median-
te il proprio sito o personalmente le copie dei suoi libri a lettori,
librerie, distributori, etc.

Per distribuzione indiretta, invece, intendiamo la situazione più


diffusa in cui l’autore affida i diritti di distribuzione e vendita del
proprio libro ad una piattaforma come Youcanprint che si occu-
pa di fare da intermediario con le librerie online, librerie fisiche
e i lettori per la distribuzione e la vendita.

Nel primo caso (la distribuzione diretta), di fatto l’autore sta


compiendo un’attività d’impresa poiché si sta occupando di
tutto il ciclo produttivo e di vendita, sta organizzando e coordi-

www.youcanprint.it 217
Scrivi. Pubblica. Vendi.

nando i mezzi di produzione per ottenere un ritorno economi-


co, pertanto in questo caso è necessario aprire la partita iva, in
quanto il reddito generato è proprio di un’attività economica e
quindi è un reddito d’impresa.

Nel secondo caso (la distribuzione indiretta), l’autore incassa


delle royalties a fronte della cessione dei diritti di distribuzio-
ne e vendita e pertanto il reddito ottenuto a titolo di royalties
è assimilato al reddito da lavoro autonomo.

In assenza di una disciplina specifica, come abbiamo spiega-


to prima, questo aspetto è stato approfondito da una circola-
re dell’Agenzia delle Entrate n. 9 del 10 aprile 2019. In questa
circolare infatti viene confermata la validità di quanto previsto
dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), all’articolo 53,
comma 2, lettera b):

“2. Sono inoltre redditi di lavoro autonomo:


[…]

b) i redditi derivanti dalla utilizzazione economica, da parte


dell’autore o inventore, di opere dell’ingegno, di brevetti indu-
striali e di processi, formule o informazioni relativi ad esperien-
ze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, se
non sono conseguiti nell’esercizio di imprese commerciali”.

Per questo motivo, in caso di distribuzione indiretta, ciò che vie-


ne generato non è un reddito di impresa bensì reddito da royal-

218 www.youcanprint.it
La guida semi definitiva per il tuo libro in selfpublishing

ties. Non configurandosi una vera e propria attività editoriale


tradizionale ma un riconoscimento economico per il diritto con-
cesso a terzi (piattaforme, librerie online, etc.) di ottenere dei ri-
cavi mediante lo sfruttamento di tale diritto, l’autore non svolge
attività economica e pertanto non è necessario aprire una Par-
tita Iva.

Self-publishing senza partita iva e trattamento


fiscale dei diritti d’autore.

Tratteremo ora esclusivamente la situazione in cui l’autore af-


fida ad una piattaforma la distribuzione e la vendita dei propri
libri. In questo caso dobbiamo distinguere due casi: il caso in
cui la piattaforma con sede in Italia (è il caso di Youcanprint) e il
caso in cui la piattaforma con sede in un Paese Estero (è il caso
di Amazon).

Nel caso di piattaforma con sede in un paese estero, l’autore


italiano potrà rilasciare esclusivamente una ricevuta per i com-
pensi ricevuti e non sarà soggetto quindi alla ritenuta d’acconto.
L’autore dovrà poi farsi carico di includere queste ricevute per
i compensi ottenuti nella propria dichiarazione dei redditi, per
permettere che questi redditi vengono tassati secondo la nor-
mativa italiana.

Nel caso di piattaforma residente in Italia come Youcanprint,


essa agirà come sostituto d’imposta e procederà ad una tratte-

www.youcanprint.it 219
Scrivi. Pubblica. Vendi.

nuta fiscale nel momento dell’erogazione dei compensi maturati


e fornirà all’autore ogni anno la certificazione unica dei compen-
si che l’autore potrà utilizzare per la propria dichiarazione dei
redditi.

Per approfondire in che modo viene calcolata la trattenuta fi-


scale puoi leggere il paragrafo successivo sui Diritti d’autore.

Come inserire le royalties nella tua dichiarazione


dei redditi

Affrontiamo nel dettaglio come poter inserire nella propria di-


chiarazione dei redditi i proventi generati dalla distribuzione e
vendite dei tuoi libri.

Gli aspetti fiscali da considerare sono fondamentalmente tre:

• l’ammontare lordo delle royalties percepite;


• la deduzione forfettaria a cui hai diritto (Del 25% dei proventi
se il beneficiario ha un’età pari o superiore ai 35 anni, alla data
di percezione dei redditi dichiarati o 40% se il beneficiario ha
un’età inferiore ai 35 anni);
• le eventuali ritenute ricevute nel caso che la piattaforma sia
italiana come Youcanprint.

In ogni caso i redditi da diritto d’autore dovranno essere inseriti


nel quadro RL all’interno del modello redditi persone fisiche, il

220 www.youcanprint.it
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quadro dedicato ai redditi residuali (“Altri Redditi”).

I campi da compilare sulla base degli aspetti sopra elencati sono


3:

• RL 25 in cui indicherete l’ammontare lordo delle royalties;


• RL 29 in cui scrivete l’ammontare della deduzione forfettarie;
• RL 31 dove indicherete l’eventuale ammontare delle ritenute
subite.

Ovviamente il nostro consiglio è sempre di affidarti ad un com-


mercialista esperto che sarà in grado di aiutarti a dichiarare
correttamente i tuoi redditi, evitando errori che potranno com-
portare pesanti sanzioni.

Eventuali contributi previdenziali

È importante fare un approfondimento anche riguardo il tema


previdenziale. Se l’autore è iscritto ad una Cassa professionale
le royalties seguiranno le norme previste da questi ordini ovve-
ro le norme applicate agli altri redditi percepiti all’interno della
propria attività principale. Qualora invece l’autore non sia iscrit-
to a nessuna gestione specifica e questa è la condizione princi-
pale degli autori in Italia, l’obbligo previdenziale decade comple-
tamente e non sorge nessun obbligo specifico.

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

Self-publishing con partita iva

La domanda che sorge spontanea allora è: quando aprire la par-


tita iva?

La risposta è piuttosto semplice: la partita IVA è quella condi-


zione fiscale che si attiva quando l’attività diventa rilevante
o per importo o per organizzazione di tempo o di lavoro. Non
esiste una misura di questa condizione, ma è la periodicità o l’in-
tenzione di lavorare in modo continuativo che la richiede.

Per questo motivo sarà necessario aprire una partita iva sia
quando l’attività derivante dallo sfruttamento dei diritti d’au-
tore diventa rilevante, in termini di reddito generato, oppure
quando l’organizzazione del lavoro adottata è tale per cui l’au-
tore pubblica e distribuisce opere non solo sue ma anche scritte
da terzi, svolgendo una vera e propria attività editoriale.

Esistono due tipologie di partita iva che un autore può decidere


di aprire:

• Partita iva come ditta individuale: in questo caso è neces-


saria l’iscrizione al registro delle imprese. Si potrà usufruire
dell’aliquota iva agevolata al 4% ma, per esempio, non si potrà
accedere al regime forfettario;
• Partita iva come scrittore freelance: in questo caso potrai
accedere al regime forfettario e iscriverti anche alla gestione
separata INPS.

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Se non hai ben chiaro in quale delle due situazioni puoi trovarti il
nostro consiglio è sempre quello di consultare un commerciali-
sta esperto in materia, sarà in grado di indirizzarti e compiere la
scelta migliore in una prospettiva di lungo periodo.

Una avvertenza va fatta riguardo ai regimi forfettari. L’Agenzia


delle Entrate ha recentemente chiarito che: i redditi da diritto
d’autore concorrono a comporre il reddito oggetto del regime
forfettario solo se sono connessi in maniera stretta e chiara
all’attività principale svolta dal possessore di partita iva.

Conclusione

In definitiva possiamo affermare che se un autore scrive e pub-


blica personalmente i suoi libri non è obbligato ad aprire una
partita iva per pubblicare i propri libri in self-publishing.

Il reddito generato dalla vendita dei libri sarà assimilato al la-


voro autonomo. In questo caso rientrano la maggior parte degli
autori.

Se invece un autore o un’autrice pubblica libri di terzi o scritti da


terzi e pubblicati col suo nome o uno pseudonimo, se organizza
tutti i mezzi di produzione per svolgere un’attività continuativa
e soprattutto se il reddito generato da queste attività risulta ri-
levante nella sua vita, allora è necessario aprire la partita iva in
quanto il reddito generato dalla vendita dei libri è assimilato al

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Scrivi. Pubblica. Vendi.

reddito d’impresa.

Diritti d’autore o Royalty: cosa sono e come ven-


gono calcolati

I diritti d’autore rappresentano la più importante, ma non l’unica


in verità, forma di reddito generabile dalla distribuzione e vendi-
ta dei propri libri. Con diritti d’autore è identificata la porzione
del prezzo di copertina riservata all’autore come profitto per
lo sfruttamento di un’opera di ingegno.

I diritti d’autore o royalties sono generalmente calcolati detra-


endo dal prezzo di copertina tutte le voci di costo o fiscali come:
iva, costi di produzione, costi di distribuzione, etc.

Come dichiarare i Diritti d’Autore o Royalties

Partiamo da una premessa. Trattandosi di reddito da opera di in-


gegno, non è necessario essere in possesso di una partita iva per
poterlo dichiarare. La differenza sostanziale sta nella nazionali-
tà della piattaforma che utilizzi per la distribuzione e vendita dei
tuoi libri.

In caso di piattaforma italiana come Youcanprint.it, essa agisce


come sostituto di imposta e pertanto garantisce all’autore il

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pagamento dei diritti d’autore al netto già della trattenuta fi-


scale, che viene poi versata il mese successivo il pagamento dei
diritti d’autore all’autore.

All’inizio di ogni anno fiscale poi, l’autore riceverà la certifica-


zione unica dei compensi ricevuti come royalties da allegare alla
propria dichiarazione dei redditi (730 o 740).

Il calcolo della base imponibile su cui applicare la ritenuta di ac-


conto è determinata applicando al compenso percepito una de-
duzione forfettaria. Tale deduzione, applicata per tenere conto
di alcune spese, si applica in misura variabile.

Deduzione del 40% dei diritti percepiti nel caso in cui il com-
penso sia percepito da soggetti di età inferiore ai 35 anni;
Deduzione del 25% dei diritti percepiti nel caso in cui il com-
penso sia percepito da soggetti di età superiore ai 35 anni.

L’importo dei diritti così dedotto è quello che deve essere poi tas-
sato in via definitiva nella dichiarazione dei redditi, ove sconterà
l’IRPEF. È su questo importo, infatti, che deve essere applicata la
ritenuta d’acconto del 20%.

Vediamo due esempi pratici per capire meglio.

Diritti d’autore percepiti da soggetto di età inferiore a 35 anni

Mario Rossi ha 31 anni e deve emettere una ricevuta per royal-

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ties. Supponiamo che debba percepire un compenso lordo pari


a € 1.000. La ritenuta d’acconto del 20% si calcola sul 60% del
compenso lordo.

Compenso lordo: € 1.000


Compenso netto: € 600
Ritenuta d’acconto del 20% su € 600: € 120,00

Diritti d’autore percepiti da soggetto di età superiore a 35 anni

Mario Rossi ha 40 anni e deve emettere una ricevuta per royal-


ties. Supponiamo che debba percepire un compenso lordo pari
a €. 1.000. La ritenuta d’acconto del 20% si calcola sul 75% del
compenso lordo.

Compenso lordo: € 1.000


Compenso netto: € 750
Ritenuta d’acconto del 20% su € 750: € 150,00

È importante ricordare inoltre che la trattenuta fiscale che vie-


ne applicata prima del versamento delle royalties potrà essere
dichiarata e recuperata con la propria dichiarazione dei reddi-
ti.

Esistono infatti determinati casi in cui si potrà ottenere il rim-


borso da parte dello stato della ritenuta fiscale sui redditi da
royalties, ma questo ovviamente dipenderà esclusivamente dal-

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la vostra situazione fiscale.

In caso di piattaforma estera, al contrario, essa non opera alcu-


na trattenuta fiscale e corrisponderà integralmente il reddito da
royalties. Sarà compito e dovere dell’autore raccogliere le rice-
vute dei compensi ricevuti e allegarle alla sua dichiarazione dei
redditi nell’anno fiscale successivo e versare le relative tasse su
di esse.

In generale quindi il reddito che percepisci come diritti d’autore


si aggiunge ad altri tuoi redditi principali e costituisce la base
del tuo imponibile fiscale, ovvero l’ammontare sul quale, in base
all’aliquota fiscale in cui sei posizionato, pagherai le tasse.

L’unica differenza sta se la piattaforma con cui pubblichi agisce


da sostituto d’imposta oppure no. Nel primo caso, la piattaforma
si occuperà di versare le tasse previste sulle tue royalties tratte-
nendole a monte, nel secondo caso le royalties si cumuleranno
al tuo reddito a pagherai le tasse successivamente.

Questo è il motivo per cui noi di Youcanprint abbiamo scelto di


offrire questo servizio ai nostri autori, rendendo la pubblicazio-
ne semplice e serena anche dal punto di vista fiscale.

Royalties da vendita diretta da parte dell’autore

Esiste un altro caso concreto in cui ogni autore può ritrovarsi

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e riguarda la gestione dei diritti d’autore generati dalla vendi-


ta personale diretta dei propri libri. È il caso di vendita diretta
presso librerie, presentazioni, amici, sito personale, fiere, social,
etc.

La vendita diretta è certamente possibile con l’unica condizio-


ne che essa non rappresenti una fonte principale e costante
di reddito. Se lo diventa allora in questo caso l’autore sarebbe
obbligato ad aprire partita iva.

Il nostro consiglio è comunque di rilasciare delle semplici ricevu-


te fiscali per ogni vendita. In questo modo sarà più facile tenere
traccia di ogni vendita generata e poi raccogliere ad ogni anno
fiscale le stesse ricevute per dichiarare l’ammontare del reddito
generato nella dichiarazione dei redditi.

L’emissione e la conservazione delle ricevute fiscali saranno


estremamente utili anche in caso di controllo fiscale, grazie alle
quali sarà possibile dimostrare la provenienza del reddito da di-
ritto d’autore generato tramite la vendita diretta insieme a quel-
lo generato tramite la piattaforma di self publishing scelta per la
pubblicazione.

In definitiva in nostri consigli in materia fiscale sono essenzial-


mente due:

• il primo è sicuramente di affidarsi ad un commercialista esper-


to che potrà guidarvi con serenità nel vostro percorso di di-

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chiarazione dei redditi derivanti dalla vostra attività di scrit-


tori o scrittrici;
• il secondo è di scegliere una piattaforma che semplifica la ge-
stione fiscale delle royalties come Youcanprint.it, poiché in
questo modo avrete molto più tempo da dedicare alla scrittu-
ra e alla promozione dei vostri libri.

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