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L INCONSCIO IN SENSO METAFISICO

C A ND I DATO:

NORBERTO GALLO

ORDINE DI SCUOLA E CLASSE DESTINATARIA

V classe di Liceo delle Scienze Umane Gruppo classe di 24 alunni Et: 17 18 19 anni 1 DSA (dislessia) l. 170/2010 1 figlio di immigrati (est-europei) con vocabolario limitato

LINEE GUIDA DELLA PROGRAMMAZIONE


Percorso didattico:

Modulo precedente: Critica della razionalit


UD 1: Schopenhauer: Il Mondo come volont e rappresentazione UD 2: Nietzsche; La morte di Dio UD 3: Nichilismo e Storicismo

Intese interdisciplinari:
Scienze Umane: l inconscio; la psicanalisi

Prerequisiti:
Conoscenza degli idealisti tedeschi; Conoscenza della filosofia di Schopenhauer; Conoscenza delle basi concettuali della corrente psicanalitica e delle differenze tra limpostazione di Freud e quella di Jung

Modulo: La rivoluzione psicanalitica


UD 1: Sigmund Freud e la scoperta dellinconscio. UD 2: Carl Gustav Jung e l inconscio collettivo UD 3: Approfondimento tematico: L inconscio in senso metafisico

Durata del modulo: 9 ore complessive


UD 1: 4 ore UD 2: 2 ore UD 3: 2 ore Verifica finale: 1 ora

ARGOMENTO: APPROFONDIMENTO

Problematizzazione di quanto appreso Rielaborazione di categorie e schemi interpretativi

APPRENDIMENTO PERMANENTE

OBIETTIVI
Individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi conoscitivi Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema Individuare e analizzare contemporanea problemi significativi della realt

Esercitare la riflessione critica

Lo studente avr ampliato il proprio lessico e le categorie specifiche della disciplina, avr imparato a contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi coinvolti, a comprendere le radici concettuali e filosofiche del problema proposto, ad individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline. Funzione Docente Testo Unico (297/94) La funzione docente intesa come esplicazione essenziale dell'attivit di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalit

VERIFICHE
Il possesso dei prerequisti necessari allo svolgimento del modulo verr verificato con la somministrazione di un test a risposta multipla finalizzato alla verifica delle nozioni e del vocabolario specifico indispensabili. Le verifiche formative in itinere necessarie per verificare landamento del processo di insegnamento / apprendimento, saranno effettuate sotto forma di : Osservazioni attente e sistematiche dei comportamenti della classe e dei singoli alunni; Registrazioni puntuali degli interventi nel momento in cui la lezione prevede un coinvolgimento attivo dellallievo; Colloqui e brevi interrogazioni orali;

Le verifiche sommative, proposte alla fine di ogni modulo, saranno sia orali che scritte, in accordo con le altre materie per la somministrazione dei test propedeutici allo svolgimento della terza prova dellEsame di Stato Le verifiche scritte, in conformit alle tipologie possibili di terza prova, consisteranno in: Studio analitico su di un movimento di pensiero o su specidici temi filosofici o filosofi Test a domande aperte e / o chiuse e / o miste

VALUTAZIONE
Gli elementi che concorreranno alla valutazione periodica e finale saranno i risultati conseguiti nelle prove di verifica e la valutazione dei seguenti fattori: Progressione nellapprendimento Padronanza della terminologia specifica

Livello di attenzione, di partecipazione e di interesse al dialogo educativo


Regolarit e puntualit nello svolgimento dei compiti assegnati Qualit del metodo di lavoro Personalit dell allievo, nella sua sfera anche non cognitiva (oltre al sapere puro e semplice, il saper fare, il saper essere, il saper divenire)

STRUMENTI E METODOLOGIA
STRUMENTI: Libro di testo, fotocopie di passi-chiave dei saggi consigliati, sussidi audiovisivi, informatici e laboratori

METODOLOGIA: Lezioni frontali Lettura diretta di brani significativi estratti da testi classici Sessioni di brainstorming su temi di interesse comune, riletti alla luce del pensiero dellautore trattato

Cooperative learning in ambiente Wiki

DOCENTE ED ALLIEVI
Gli studenti, come viene rimproverato loro dai professori, sono spesso altrove. [] Se voglio sperare nella loro piena presenza, devo aiutarli a calarsi nella mia lezione. Come riuscirci? E qualcosa che si impara, soprattutto sul campo, col tempo. Una sola certezza, la presenza dei miei allievi dipende strettamente dalla mia: dal mio essere presente nellintera classe e a ogni individuo in particolare, dalla mia presenza alla mia materia, dalla mia presenza fisica e intellettuale e mentale, per i cinquantacinque minuti in cui durer la mia lezione.

D. Pennac, Diario di Scuola. Milano, Feltrinelli, 2008.

UN PUNTO DI PARTENZA

L UOMO CHE CONOSCIAMO


ANIMALE EVOLUTO DOMINATO DALL INCONSCIO

Ma cos linconscio?
Freud: aggressivit e sessualit

---------------------------------------------------------------------------------------Jung: molte figure per altrettante dimensioni

INCONSCIO
Non un termine necessariamente psicanalitico, compare gi con LEIBNITZ, nella filosofia romantica con FICHTE, con SCHELLING e con SCHOPENHAUER.

Ci a cui il termine si riferisce era gi presente in tutta la storia della filosofia come l indicazione della parte irrazionale delluomo.

A ben guardare la Storia della Filosofia pu essere letta come la storia del pensiero razionale che tenta di difendersi dallirrazionalit intrinseca al reale.

LEIBNITZ
SUL PIANO GNOSEOLOGICO

Contro Cartesio e Locke che avevano identificato il pensare con la coscienza di pensare, LEIBNITZ sostiene che lo spirito pensa sempre in quanto percepisce continuamente, anche se solo una parte delle percezioni rientra nel campo della coscienza.

GLI IDEALISTI TEDESCHI


Passaggio dal piano gnoseologico a quello metafisico FICHTE: inconscia l'attivit infinita dell'Io che, delimitandosi, produce il non-Io. Proprio perch la creazione degli oggetti avviene in modo inconscio, questi appaiono esterni a noi. Chiama tale attivit immaginazione produttiva SCHELLING: aspetto fondamentale dell'assoluto, che si configura come identit di Natura e Spirito, di consapevolezza e di inconsapevolezza. Quella medesima attivit che nell agire libero produttiva con coscienza, nella produzione del mondo produttiva senza coscienza

SCHOPENHAUER
L'inconscio denota il carattere pi originario della volont. Un impulso misterioso ed oscuro che non si identifica in alcun oggetto, la forza cieca che procede senza scopo, mentre la coscienza un prodotto tardivo. All'origine la volont, infatti, lontana da qualunque coscienza immediata

Solo quando emerge l'individualit umana sorge immediatamente il mondo come rappresentazione apparenza fenomenica

FREUD E LINCONSCIO
Freud recupera il concetto da SCHOPENHAUER la cultura ebraica possiede unantica abitudine alla quotidiana interpretazione dei sogni (bando hitleriano) grande lettore del mondo greco ARTEMIDORO | IPPOCRATE | PLATONE Elabora un concetto che lo precede di due millenni in un ottica positivista

SOCRATE
Filosofava a partire dal demone che dentro gli dettava in condizione di atopia che non epilessia, gi nota ai tempi di Ippocrate, ma propriamente dislocazione (a-topia)

PLATONE
il sogno e' frutto di un mancato controllo da parte della dimensione razionale su quella irrazionale
E il fondatore della ragione logicomatematica che diventer la forma del pensiero e del linguaggio dellOccidente con i principi di non contraddizione, di identit e di causalit. Eppure dice anche che alla base di tutto esiste una divina follia di gran lunga superiore alla ragione logico-matematica (uperballein ta mathemata olka)

La divina follia diviene il centro di Gnosi e Neo Platonismo fino ad Agostino che salder cristianesimo e logica greca

IL 900 E I LIMITI DEL PENSIERO LOGICO


WITTGENSTEIN - 1921 v' davvero dell'ineffabile. Esso mostra s, il mistico (Tractatus, 6.522)

GOEDEL - 1931 La presente proposizione una bugia

UN PUNTO DI ARRIVO

INCONSCIO = APERTURA METAFISICA

L INCONSCIO METAFISICA
L INCONSCIO non un invenzione di Freud, ma un antichissimo concetto che affonda le sue radici nel terreno della metafisica. E la divina follia di cui parla Platone, il pensiero che procede per immagini e non per concettualizzazioni e che per gli antichi proveniva direttamente dalla divinit. Il pensiero LOGICO-MATEMATICO viene rigorizzato e accettato integralmente dallOccidente cristiano che divide tra il bene-razionale e il male-irrazionale. Il pensiero per immagini ogni tanto riaffiora di nascosto (in LULLO, CUSANO, MARSILIO FICINO, BRUNO). Nel 900 il dominio del pensiero logico-matematico crolla e si ripropone il tema del pensiero per immagini Intanto la psicanalisi a riappropriarsi del pensiero per immagini. Jung pi di Freud, ma senza arrivare al salto definitivo verso la metafisica come immagine dellineffabile James Hillman prima di morire nel 2011 scrive oggi la psicanalisi, nel tentativo di accreditarsi come scienza positiva, rischia di perdere lanima

CONCLUSIONI: UNA PROPOSTA DI ASCOLTO


Il Caff Filosofico - Vol. 10

Umberto Galimberti Racconta Freud, Jung e la Psicoanalisi

CONCLUSIONI: UNA PROPOSTA DI LETTURA


L'uomo non una totalit soltanto psico-fisica, come afferma la maggior parte della psicologia e della pedagogia odierne, perch una triplice totalit a costituire l'intero uomo. Questa triplice totalit governata dallo spirito, il quale deve rispondere delle azioni compiute o da compiere a una "voce" che lo interpella e, pur essendo dentro di lui, lo trascende. Questa voce la coscienza, la quale, propriamente, non umana perch la voce della trascendenza. Solo l'uomo in grado di percepire ed ascoltare una tale voce. Eppure, essa non deriva in alcun modo dall'uomo stesso. (V. Frankl, Dio nell'inconscio. Psicoterapia e religione, Morcelliana, Brescia 1990, p.35)

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