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Teologia della comunicazione

Seconda lezione
prof. Dario Edoardo Vigan

Il dibattito aperto dallInter Mirifica La riflessione di Luigi Bini


Con la pubblicazione dellInter Mirifica, il 4 dicembre del 1963, si sviluppano immediatamente alcune riflessioni: Il gesuita Luigi Bini pubblica due articoli (Per una teologia dei mezzi audiovisivi di comunicazione sociale, in Aggiornamenti sociali,17,1966, 11 e 12) sul documento. Bini dichiara lintento di sottolineare il punto e il modo legittimo di intersezione di una teologia dei mezzi audiovisivi e di comunicazione sociale nella tradizionale struttura dommatica cattolica e di indicarne le possibili linee di sviluppo.

Il dibattito aperto dallInter Mirifica La riflessione di Enrico Baragli


Nello stesso periodo Enrico Baragli pubblica un altro articolo significativo (Verso una teologia degli strumenti di comunicazione sociale, in La Civilt Cattolica, 11, 1970, 121). Presenta unampia panoramica di studi e scritti sulla teologia degli strumenti di comunicazione sociale alla fine degli anni Sessanta. Baragli intendeva offrire strumenti che potessero derimere la questione circa le riserve che gli episcopati, a partire da quello francese, mostrarono per la qualit teologica del Decreto Inter Mirifica (D. E. Vigan, Teologia della comunicazione, in Dizionario della comunicazione, pp. 859-868).

Il dibattito aperto dallInter Mirifica La riflessione di Enrico Baragli


E. Baragli raccoglie una ragionata e ricca documentazione che mostra che per quanto attiene alla riflessione teologica sulla comunicazione: disponiamo soltanto di desiderata, indicazioni e suggerimenti pi o meno pertinenti, ma parziali, e in ogni caso, largamente opinabili: non tanto nelle generalissime premesse teologiche, quanto nella loro applicazione a quelle realt concrete [] che costituiscono largomento specifico dellInter Mirifica.

La Communio et progressio e la ripresa del dibattito


Con la pubblicazione della Communio et progressio, il 23 marzo del 1971, si riaccende il dibattito.
la trattazione teorica e pratica della comunicazione sociale dovr trovare posto nellambito delle discipline teologiche, particolarmente della morale e della pastorale e, almeno per gli elementi essenziali, anche nei testi catechistici. Tanto meglio questo potr realizzarsi quanto maggiore sar limpegno degli stessi teologi per una ricerca pi approfondita circa i principii esposti nella prima parte di questa Istruzione (Communio et progressio, 108).

Le universit e i centri di ricerca Il contributo dei gesuiti


A seguito della pubblicazione dunque di un Decreto e di una Istruzione sulle comunicazioni e del dibattito teologico scaturito, si sviluppano una serie di iniziative nelle universit pontificie e nei centri di ricerca. Gesuiti fondano nel 1977 il Centre for the Study of Communication and Culture (CSCC), prima a Londra, poi nel Missuri e dal 2000 online. La Pontificia Universit Gregoriana costituisce nel 1981 il Centro interdisciplinare sulla comunicazione sociale (CICS). Nel 1980 nasce la pubblicazione trimestrale Communication Research Trend.

La riflessione di Carlo Maria Martini

Lallora rettore della Pontificia Universit Gregoriana, padre Carlo Maria Martini, chiarisce il senso e le motivazioni di tali iniziative nel discorso inaugurale dellanno accademico 1979/1980.

C. M. Martini sottolinea come il tema legato alla riflessione teologica sulla comunicazione sia urgente nella formazione.

La riflessione di Carlo Maria Martini


C. M. Martini: oltre alle attivit specifiche di tutte le componenti universitarie, per i fini loro assegnati dagli Statuti e ora dalla nuova Costituzione Sapientia Christiana e dalle esortazioni del Santo Padre, vorrei ricordare alcuni temi che mi sembra debbano questanno ritenere la nostra attenzione. Si tratta del settore delle comunicazioni sociali [...]. Mediante lapprofondimento dei problemi e delle aperture che la diffusione delle comunicazioni di massa pone alla proclamazione del messaggio evangelico e al linguaggio filosofico e teologico in genere, possiamo rendere un servizio a tutte le comunit cristiane nel loro dialogo con il mondo contemporaneo (Relazione allapertura dellanno accademico 1979/1980, in Liber annualis, PUGPIB-PIOS, Roma 1980).

Nasce la WACC

Il fermento nato negli ambienti accademici e nelle ricerche internazionali sulla teologia della comunicazione porta anche alla nascita nel 1975 del World Association for Christian Communication (WACC).

Teologia della comunicazione


Dibattiti e ricerche sul rapporto tra teologia e comunicazione conducono a un guadagno epistemologico in grado di superare le difficolt precedenti e andare oltre la semplice correlazione. Si giunge a una vera e propria teologia della comunicazione: che non indica solamente limportanza di utilizzare i media, ma si collega pure a una tradizione teologica con le forme tipiche del discorso e del linguaggio simbolico che sono inerenti allo statuto organizzativo dei media (R. White, I mass media e la cultura nel cattolicesimo contemporaneo, in R. Latourelle, Vaticano II: bilancio e prospettive venticinque anni dopo, Cittadella Editrice, Assisi 1987).

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Testi di riferimento: D. E. Vigan, Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009:

Approccio: D. E. Vigan, Teologia della comunicazione, pp. 859868.


Ambito: C. Giuliodori, Direttorio sulle Comunicazione e Missione, pp. 888-898. comunicazioni sociali

Ambito: M. Ure, Chiesa e media nella societ dellinformazione: sfide e tensioni, pp. 869-876.
Ambito: D. E. Vigan, Chiesa, comunicazione e media. Dal Concilio Vaticano II ai messaggi del papa su YouTube, pp. 931-940. Focus: M. Sozzi, Communio et progressio, pp. 882-887. Approfondimenti: D. E. Vigan, La chiesa nel tempo dei media, Edizioni OCD, Roma 2008. C. Giuliodori, G. Lorizio (a cura di), Teologia e comunicazione, San Paolo, Milano 2001.

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