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COMUNICAZIONE: una grande storia

Quarta lezione
prof. Dario Edoardo Vigan

Il Social advertising e lUnconventional


Interessante sviluppo della pubblicit sociale, del Social advertising. Nuove prospettive fornite dalla Rete, da Internet, verso una pubblicit sociale non convenzionale, lUnconventional. P. Peverini: La pubblicit sociale si svincola qui dalla retorica dellaccusa e del pietismo, la forza della campagna pubblicitaria si gioca su un livello pi articolato, scavalca la superficie delle immagini, dei caratteri grafici, dei colori e degli sguardi, attira il lettore nel gioco dialettico dellinterpretazione, riconosce e valorizza la sua intelligenza narrativa (in P. Peverini, M. Spalletta, Unconventional. Valori, testi, pratiche della pubblicit sociale, Meltemi 2009).

La nascita dei computer, di Internet


Secondo dopoguerra, in USA, nascita in ambito militare di sistemi elaborati di calcolo. Nasce la cibernetica e informatica.

Esperimenti, nascono calcolatori, personal computer e reti di connessione (da ARPANET ad Internet).
E. Carit, C. Donat-Cattin: il giornale, il libro, il telefono o la radio erano [] dei prodotti di industrie diverse, per cultura e dimensioni economiche di riferimento, e quindi appartenevano a mondi caratterizzati da pochi punti di contatto e da limitate sovrapposizioni. Levoluzione tecnologica [] ha avvicinato progressivamente questi mondi, ne ha aumentato la compenetrazione, li ha progressivamente unificati nellunico grande universo chiamato mondo della comunicazione o dellindustria dellinformazione (E. Carit, C. Donat-Cattin, La galassia dei nuovi media, in G. Giovannini, Mass media anni 90, Gutenberg 2000 1988).

Internet e i digital media


1980: ARPANET diventa una Rete di comunicazione fra computer, anche per usi civili.

1981: IBM e il primo personal computer.


1982: nasce il compact disk. 1984: il computer diventa elettrodomestico grazie alla Macintosh. 1990: Esplode il fenomeno Internet. Anni Duemila: avvento del Web 2.0, dei Social Network. Sviluppo inoltre della telefonia mobile. Introduzione di iPod e iPad.

Lepoca dei digital media


Dal punto di vista comunicativo, linteresse per linformatica emerge nel momento della sua trasformazione in telematica (unione termine telecommunication con termine informatic), che la miniaturizzazione delle macchine ha reso fenomeno di massa. Queste invenzioni costituiscono gli elementi chiave della nascita di una nuova epoca comunicativa, quella dei new media. A livello teorico corretto parlare di digital media: dopo pi di ventanni dalla loro nascita, questi mezzi hanno perso la loro caratteristica di novit, perch pienamente integrati con i mezzi precedenti, ricomprendendoli spesso al proprio interno.

Lepoca dei digital media

M. Castells: Internet [] diventata la leva per la transizione ad una nuova forma di societ la network society e con essa una nuova economia [] cos come la diffusione della stampa in occidente ha creato ci che McLuhan ha definito Galassia Gutemberg, noi siamo entrati oggi in un nuovo mondo della comunicazione: la Galassia Internet (M. Castells, Galassia Internet, Feltrinelli, Milano 2002).

Rapporto tecnologia-antropologia

Grandi opportunit dallo sviluppo tecnologico, ma anche seri problemi nel rapporto tecnologia-antropologia. Incontri aumentati, ma desomatizzati.

Viene insidiata lintegrit della persona.


Tempo continuamente presente. Epoca dellipertrofia del presente. Lubiquit simultanea. Disgiunzione tra ascissa temporale e ordinata spaziale.

Lipertesto
Con lingresso dellinformatica nel mondo della comunicazione, cambia il modo di leggere e scrivere, perch cambia la forma dei testi. Passaggio dal testo fisico al testo virtuale.

Soprattutto passaggio dal testo allipertesto.


Ipertesto come rete di informazioni collegate fra loro, prevedendo delle associazioni logiche del fruitore. Documenti in cui alcuni elementi sono collegati ad altre parti del testo o ad altri testi. Brani di testo (lesse) e collegamenti ipertestuali (link).

Web 2.0
La rete sempre pi orientata socialmente e viene comunemente interpretata come un ambiente capace di ospitare relazioni interpersonali e comunicative. Questa sua caratteristica vocazione sociale si esprime: costruzione di nuove relazioni sia on line che off line; contribuendo alla creazione di nuovi ambienti sociali, in cui gli individui condividono con altre persone in rete il proprio personale spazio off line. La rete diventa cos ambiente comunicativo e relazionale ed il Web 2.0 si presenta come la nuova agor telematica. La rivoluzione generata dai Social Network.

Web 2.0
P. Padrini: Questo luogo non rappresenta semplicemente uno spazio o un tempo, un contenitore, allinterno del quale possibile comunicare; al contrario esso luogo dellesperienza; spazio e tempo non rimangono cos semplici coordinate allinterno delle quali si colloca la comunicazione, ma vere e proprie dimensioni esperienziali; questo luogo dellesperienza si realizza attraverso un dialogo che diventa narrazione di s. Attraverso questa dinamica narrativa e dialogica, lincontro tra gli utenti delle chat si configura come una esperienza di comunicazione e di comunione (P. Padrini, Chat. Luogo e tempo della comunicazione e dellincontro, Effat Editrice 2006).

Tre nodi problematici


Tre importanti nodi problematici: problema antropologico (quale comunicazione per quale uomo); problema ontologico (la possibilit di un senso possibile);

problema epistemologico (lidea di conoscenza di tale scenario).


Riflessione del card. C. M. Martini, Crescita della libert e fede cristiana, CEI 24 marzo 2000 (immagine di Davide e Golia 1 Re, 17).

Problema antropologico
Nello scenario comunicativo, ci che sempre pi a rischio il concetto stesso di persona, la sua privacy e la sua libert. Il mondo cos come lo conosciamo, basato sullincontro tra persone, coscienze che si scambiano reciprocamente sensazioni e sguardi, rischia di scomparire, sostituito da una comunit di corpi sintetici. P. C. Rivoltella: la progettazione di software sempre pi raffinati e lutilizzo delle reti neurali, sta consentendo al computer di interagire con loperatore in linguaggio naturale, rendendo impossibile distinguere a questultimo se colui con cui sta interagendo sia una macchina oppure un uomo (P. C. Rivoltella, Elementi di teoria della comunicazione, ISU Universit Cattolica 1995).

Problema ontologico
Lapplicazione del virtuale per simulare esperienze reali, prevedendone in anticipo le caratteristiche, pu contribuire a migliorare la qualit di vita delluomo? Oppure, quella che chiamiamo simulazione sostitutiva, lapplicazione del virtuale allarea del ludico, finisce per creare uno spazio alternativo, trasformando il simulacro in realt? Il reale si dissolve, in questottica, in un reduplicare continuamente un referente inesistente, perch appunto immagine sintetica.

Conseguenza di ci il crearsi di un pericolo processo di derealizzazione, al limite della patologia, in cui non sarebbe neppure possibile procedere al riconoscimento di cosa sia vero e meno, nel mondo sinteticamente costruito.

Problema epistemologico
Problema epistemologico relativo a quale conoscenza sia possibile realizzare attraverso i new media. La questione collegata al problema ontologico.

Proprio per il rarefatto (inesistente) legame con il vero, tale neorealt pu facilmente divenire luogo dellinganno, simulazione, imbroglio e violazione. Non sappiamo ancora come s concluder la rivoluzione segnata dallavvento di Internet.

Un territorio da abitare
Si tratta di una rivoluzione silenziosa e sicuramente pi discreta rispetto a quella del passaggio dalla cultura orale a quella chirografca prima e tipografica poi. In questo scenario della contemporaneit, luomo non pi pellegrino, ma viandante e invoca nuovamente un territorio da abitare come casa. Luomo della tarda modernit chiede di riappropriarsi di se stesso, delle sue relazioni, in uno spazio che torni ad essere luogo della stabilit.

Testi di riferimento:

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

D. E. Vigan, Dizionario della comunicazione, Carocci, Roma 2009: Approccio: M. Baldini, Storia della comunicazione, pp. 21-37. Ambito: P. Peverini, La multimedialit, pp. 125-132. Ambito: S. Peticca, Manuel Castells e i valori della cultura di Internet, pp. 149-153. Approfondimenti: M. Baldini, Storia della comunicazione, Newton Compton, Roma 1995. E. De Blasio, P. Peverini, Open cinema, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, Roma 2010.

J. Meyrowitz, Oltre il senso del luogo, Baskerville, Bologna 1995.


M. Sorice, Sociologia dei massmedia, Carocci, Roma 2009. D. E. Vigan, La musa impara a digitare. Uomo, media, societ, Lateran University Press, Roma 2009.

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