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Piero Crociani, Virgilio Ilari e Ciro Paoletti, Storia Militare del Regno Italico,
USSME, Roma, 2004, II, pp. 442-448.
cappellano, 1 cuoco, 1 portinaio, 6 domestici e vari garzoni (con un
tetto di spesa annua di 2.500 lire).
Il corpo docente era formato da Tizian (istituzioni marittime e
nautiche e tattica navale) e da 6 professori esterni: il tenente di
fregata riformato Apostolopulo (geografia, astronomia e idrografia) e
due docenti civili di matematica (Domeneghini e Zamara) con 2.000
lire di stipendio, un docente di lingua italiana e francese (Ecurel) con
1.800 e tre di costruzioni navali (Grassi), disegno (Santi) e calligrafia
(Briant) con 1.500.
Due sottufficiali marinai (il capo timoniere Bassi e il nostromo
Caimo), con stipendio di 1.000 lire, erano incaricati dell’istruzione
pratica a bordo della nave scuola, mentre il maneggio delle armi e
l’istruzione militare erano assicurati dai sottufficiali istruttori del
Battaglione cannonieri marinai. I corsi di scherma erano tenuti dal
maestro pagato dal presidio militare di Venezia.