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Violino
Simone Fernando
Sacconi
New York, 1941
di
Fausto Cacciatori
imone Fernando Sacconi nasce a il trascorrere del tempo la sua missione diviene
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Fotografie: Museo del Violino
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scomparsa della consorte, Teresita Pacini, il Arvedi di diagnostica non invasiva che ha sede
figlio Gaspare manifesta al Sindaco la volontà presso il Museo del Violino, hanno determinato
di vendere lo strumento alla città. La richiesta è una diversa composizione dello stucco utilizza-
pari a 60.000.000 di lire, ma solo il 25% grava to da Stradivari, costituito da polvere di legno
sulle casse comunali a fronte di un cospicuo (pioppo, salice?) tinta di nero utilizzando
contributo del governo regionale lombardo. inchiostro metallo gallico.
Nei fatti, il violino è esposto nelle sale di palaz- Il violino del 1941 presenta, tuttavia, alcune
zo Comunale, in seguito al deposito voluto dalla singolarità. Il disegno è del tutto simile a quello
moglie di Sacconi, dal mese di luglio 1975. Nel- visibile sull’Hellier, ma è realizzato con una
la deliberazione della Giunta Comunale, che diversa tecnica. L’ornato della testa, infatti,
esprime parere favorevole al deposito accollan- anziché a intarsio, è stato eseguito a pennello
dosi i costi assicurativi, si annota: «Precisato che il con vernice nera, stesa dopo le prime mani di
predetto strumento, frutto di lunghi anni di lavoro del una vernice risultata essere, nel violino di Sac-
compianto liutologo, rappresenta il compendio delle tec- coni, ad alcol ed essenzialmente shellac (labora-
niche costruttive usate da Stradivari, prendendo come torio Arvedi Museo del Violino). Tecnica,
modello il violino Hellier costruito dal grande liutaio questa impiegata anche da Stradivari in altri
cremonese nel 1679». strumenti decorati: la viola contralto e il violon-
Simone Fernando Sacconi costruisce, nel cello conservato al Palazzo Reale di Madrid e il
1941, un violino che sintetizza le tecniche ado- violino Rode 1772. È fedele agli originali, invece,
perate dal suo maestro ideale, Antonio Stradiva- la modalità impiegata per l’ornato della tavola e
ri, prendendo a modello uno dei capolavori del del fondo.
grande cremonese. Nella costruzione del violino Sacconi segue
La ricca decorazione fitomorfica con boccioli passo passo il metodo utilizzato da Stradivari
e fiori che ingentilisce la testa del violino e le come suggerito nel suo conosciutissimo libro; il
fasce è ispirata al noto strumento costruito nel materiale e gli attrezzi sono in tutto simili a
1679 da Antonio Stradivari. Conosciuta è la tec- quelli in uso nel Settecento. Il liutaio di origini
nica impiegata da parte del liutaio cremonese romane costruisce uno strumento “barocco”,
per la sua esecuzione. Questa prevede dapprima che differisce da un violino moderno per alcune
il riporto dell’ornato con il metodo dello spol- caratteristiche: la catena è più sottile e più corta,
vero e, successivamente, il taglio con sgorbie, di l’anima è più sottile, il manico non solo è più
varia dimensione e curvatura, e coltello, così corto e tozzo alla base ma, apparentemente,
come risulta da un attento esame degli strumen- incollato alle fasce e fissato con tre chiodi al tas-
ti decorati stradivariani. Infine, eliminato il sello superiore, mentre il manico moderno è
legno e ottenuto uno scavo di circa mezzo mil- incastrato nel tassello stesso.
limetro di profondità, si procede al riempimen- In questa ricostruzione di uno strumento nel-
to dell’intarsio «con stucco di polvere di ebano e colla le condizioni ritenute originali, osservando l’im-
forte». Questo è quanto si legge nell’opera di Sac- magine radiografica della vista laterale della
coni. Studi recenti, effettuati presso il laboratorio cassa scopriamo, in realtà, come i chiodi di fis-
saggio del manico al tassello superiore, siano
molto corti, di conseguenza non idonei per la
loro funzione, quasi una parvenza, in questo
dettaglio costruttivo, del metodo utilizzato da
Stradivari a fronte di un incastro del manico che
riconduce ad una tecnica successiva alla prima
metà del Settecento.
Immagine Rx del
tassello inferiore che La tastiera è più corta e piatta, e come la cor-
evidenzia la diera, è di acero lastronato con ebano. I piroli
lunghezza dei chiodi
sono intagliati in legno di giuggiolo.
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