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(1637-1638)
I. I scopi e la tema
-Nel 1585 Il papa Gregorio XIII con la breve Ex pastorali officio ha promulgato,
che Giappone diventa un territorio missionario esclusivamente per i gesuiti.
-Primo il governo di Oda Nobunaga, non ostacolarono l'opera dei missionari,
che vedendo una possibilità per ottenere di avere relazioni economiche con la
Spagna e il Portogallo, e anche perché riduceva la influenza dei monasteri
buddisti. Questi relazioni fecondi cambiò con il egemonia di Toyotomi
Hideyoshi che ha preoccupato per il crescente numero di cristiani cattolici, in
anzitutto tra i daimyo.
-Gli insorti riunirono le loro forze al castello di Hara, che era il vecchio castello
del clan Arima, e che si trovava in rovina, perché fu smantellato da Shigemasa
Matsukura. Hanno costruito una palizzata con il legno delle imbarcazioni che
utilizzarono per attraversare il mare.
-Nel castello gli insorti hanno portato anche le loro donne e i loro bambini,
qundi i storici stimano che il numero dei ribelli, tra soldati, donne e bambini, era
circa dai 27.000 ai 37.000.
-Gli insorti riuscirono a resistere per alcuni mesi e gli assedianti continuavano a
perdere uomini senza ottenere alcun particolare risultato. Ma le contigente dello
shogunato ricevevano ripetutamente dei rinforzi. Invece i ribelli cominciavano
ad esaurire le munizioni e anche le scorte di cibo.
-L'ultimo attacco era nel 12 aprile quando i truppi di Matsudaira (che era il
/secondo/ comandate militare degli assedianti) riuscì finalmente a fare breccia
nel castello.
V. Le conseguenze
-Dopo della rivolta le forze dello shogunato hanno decapitato circa 37 000
ribelli, anche Amakusa Shirō.