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A PARTE Narratività

Il messaggio audiovisivo
RIFLESSIONE LETTERARIA

Nella storia della comunicazione è pos- marsi a “rileggere” una parte poco zione stessa della lingua nel XX secolo.
sibile individuare tre momenti fonda- chiara, come per il messaggio scritto, Ancora negli anni Cinquanta la percen-
mentali di passaggio, nei quali non può saltare una parte per tornarvi in tuale di italiani in grado di usare corretta-
l’introduzione di nuove tecniche ha per- un secondo momento. mente la lingua nazionale era molto bassa
messo di volta in volta all’uomo di modi- D’altronde, poiché i contesti di fruizione (meno del 20%), e la maggior parte di loro
ficare radicalmente il proprio modo di sono diversi (un cinema, una casa pri- si esprimeva nei vari dialetti. Il cinema e
comunicare. Dopo l’introduzione della vata, un locale pubblico, ecc.) il tipo di la televisione hanno permesso l’autoap-
scrittura alfabetica (1400 a.C. circa) e messaggio, trasmesso nella stessa iden- prendimento linguistico di larghissime
l’invenzione della stampa (1450 d.C.), la tica forma a più destinatari, può essere fasce di utenti, grazie alla possibilità di
terza tappa nel mondo della comunica- percepito in modi differenti. Solo in que- associare parole e immagini. Questo ha
zione appartiene a quest’ultimo secolo: il sto senso si può dire che il destinatario portato alla diffusione di una lingua par-
cinema, ossia la riproduzione di imma- abbia un ruolo attivo in questa forma di lata nazionale ma anche, è necessario
gini in movimento, abbinate in seguito a comunicazione. dirlo, in alcuni casi all’appiattimento e al-
suoni e musica. Cinema e televisione L’audiovisivo si avvale, dunque, di una l’omologazione linguistica di cui parlava
hanno creato, insieme a quello della lin- pluralità di codici (linguistico, iconico, già nel 1985 il semiologo Omar Calabrese
gua scritta e orale, un terzo sistema di gestuale, sonoro...) e comunica attra- (La lingua dei mass media tra genera-
comunicazione verbale, al quale se ne è verso diversi canali, attivi contempora- zione e degenerazione).
affiancato nell’ultimo decennio un neamente. L’impressione prodotta dalle
quarto, la comunicazione telematica, di immagini in movimento e dai suoni regi- Il codice gestuale
cui ci occuperemo nella scheda di comu- strati è di forte realismo (sembra di ve- Sia nel cinema che nella televisione il
nicazione del prossimo modulo. dere e sentire un pezzo di vita “vera”) messaggio verbale è sempre usato in-
ma, oltre al fatto che le immagini sono sieme ad altri codici: alla parola si ag-
La struttura del messaggio bidimensionali e non hanno corpo, è im- giungono gesti e mimica (Il messaggio
La comunicazione audiovisiva a distanza portante tenere sempre presente il fatto orale) che completano o modificano il
è molto diversa sia dal parlare faccia a che la “realtà” che vediamo e sentiamo significato letterale delle parole pro-
faccia, sia dallo scrivere, anche se con- è selezionata e manipolata: solo alcuni nunciate.
divide con entrambe alcune caratteristi- momenti di una vicenda ci vengono pro- A differenza del parlare faccia a faccia,
che: con la comunicazione orale la posti e da un solo un punto di vista, le anche nelle forme di audiovisivo meno
possibilità di utilizzare una maggiore va- immagini sono accostate in maniera si- “manipolate” (come le riprese familiari
rietà di codici, coinvolgendo quindi il de- gnificante, i suoni sono a volte corri- per mezzo di videocamere), la media-
stinatario a diversi livelli di sensazioni; spondenti alle immagini, altre volte no, zione di un soggetto che riprende
con quella scritta la possibilità di pro- addirittura le immagini possono essere l’azione dal proprio punto di vista deter-
gettare ed elaborare il messaggio. preparate a priori, come vedremo nel mina una forma di selezione del mes-
La relazione fra emittente e destinatario dettaglio nel paragrafo sulla struttura del saggio e di valorizzazione di alcuni suoi
è univoca poiché la comunicazione è, co- messaggio. aspetti a scapito di altri: l’operatore sce-
munque, a senso unico: il destinatario glie di inquadrare le mani del parlante o
deve semplicemente vedere e sentire, Il codice linguistico di soffermarsi su un’espressione del viso
può interpretare in vario modo ma le sue Nel cinema e in molte produzioni televi- che indica un sentimento particolare, e
reazioni non modificano la trasmissione sive il testo, il messaggio verbale, è pre- che va così a dare nuovo significato alle
del messaggio che è già dato a priori costituito, preparato, scritto in anticipo parole che egli pronuncia. Inoltre è pos-
(cosa che invece avviene in una conver- rispetto alle riprese: questo rende in qual- sibile intervenire anche in seguito, ta-
sazione fra amici, ma anche in una con- che modo il testo cinematografico (almeno gliando e montando le scene per
ferenza pubblica, dove le reazioni di in una sua fase) affine al testo scritto. Di- modificare il significato del testo ver-
approvazione o di disinteresse del pub- versa potrebbe apparire la situazione dei bale. Inquadratura e montaggio utiliz-
blico possono influenzare il relatore nella programmi televisivi trasmessi “in di- zano quindi il codice gestuale.
sua esposizione). Infatti, se si esclude la retta”, dove troviamo combinati insieme
fruizione di messaggi audiovisivi tramite messaggi strutturati e programmati con Il codice iconico
l’uso, peraltro sempre più comune, del messaggi estemporanei. Anche le immagini parlano: oggetti, pae-
videoregistratore, il destinatario non può Inoltre va considerata l’influenza che saggi, personaggi, accostati fra loro in
intervenire sull’ordine narrativo, esposi- prima il linguaggio cinematografico e poi maniera non casuale, raccontano delle
tivo, logico del messaggio, non può fer- quello televisivo hanno avuto nell’evolu- storie, inviano precisi messaggi. Se ve-

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diamo l’immagine di una mano che af- Valchirie” che sottolinea l’arrivo degli eli- Laboratorio di lettura
ferra una chiave e subito dopo vediamo cotteri di Apocalypse Now e alla scena di Ripresa
una porta chiusa con una serratura, com- Good mornig, Vietnam in cui immagini di è il momento in cui, per mezzo di una mac-
prendiamo che qualcuno aprirà quella guerra, anche dure e cruente, sono ac- china da presa, una telecamera, una vi-
porta. Il codice iconico è usato da sem- compagnate dalla melodica “Wonderful deocamera, vengono registrate immagini
pre: l’arte figurativa invia messaggi con World” cantata da Louis Armstrong. in movimento (a volte accompagnate da
le immagini fin da tempi antichissimi, suoni) che possono essere “spontanee”
mentre in tempi più recenti si sono ag- Le tipologie del messaggio (un padre che riprende il figlio mente
giunte la fotografia e la pubblicità. audiovisivo gioca) o preparate (come nei film).
“Leggere” e interpretare un’immagine po- Se teniamo conto degli scopi della comu- L’unità minima del linguaggio cinemato-
trebbe sembrare immediato e facilmente nicazione, avremo messaggi di tipo nar- grafico è l’inquadratura, un brano di
comprensibile: se vedo una mano penso a rativo, informativo, argomentativo, di azione ripreso senza stacchi o interru-
una mano. Ma non sempre l’operazione è intrattenimento, ecc. zioni. L’inquadratura si caratterizza per il
così semplice e il rapporto tra oggetto e piano, ossia l’inclinazione della mac-
significato così diretto. Vi concorrono in- • FUNZIONE NARRATIVA: film, telefilm, sce- china da presa e la porzione di spazio in-
fatti molti fattori, primo fra tutti il conte- neggiati, soap opera... quadrato. I tipi di piano si distinguono in:
sto storico, culturale, sociale condiviso o • FUNZIONE INFORMATIVA: telegiornali, do- • CAMPO LUNGHISSIMO: l’inquadratura ab-
meno dai due soggetti della comunica- cumentari, programmi divulgativi... braccia uno spazio molto ampio e le fi-
zione: se un uomo di cultura totalmente • FUNZIONE ARGOMENTATIVA: video confe- gure vi appaiono molto lontane;
diversa e lontana dalla nostra vedesse un renze, programmi per le scuole... • CAMPO LUNGO: vediamo uno spazio vasto,
dipinto del Duecento o un fotomontaggio • INTRATTENIMENTO: programmi di varietà, in cui persone e oggetti sono riconosci-
attuale, non ne saprebbe probabilmente giochi e quiz... bili ma lontani dalla macchina da presa;
cogliere il significato. Inoltre si deve tener • FUNZIONE CONATIVA: spot pubblicitari, tri- • CAMPO MEDIO: i personaggi sono ripresi
conto delle intenzioni comunicative del- bune elettorali... da distanza media, l’ambiente fa solo
l’emittente, ossia di cosa, come e quanto da sfondo;
vuol far capire. Molti significati possono Un altro elemento di distinzione è costi- • CAMPO TOTALE: comprende tutti i perso-
essere infatti solo suggeriti e l’interpre- tuito dalle modalità di progettazione e naggi che prendono parte a una scena;
tazione lasciata aperta: pensiamo a un realizzazione: il messaggio audiovisivo, • FIGURA INTERA: comprende un personag-
giallo in cui l’autore fornisce fin dall’inizio infatti, può venire prodotto con una parti- gio dalla testa ai piedi;
elementi per la soluzione del mistero at- colare attenzione “estetica” (la bellezza • PIANO AMERICANO: la figura umana è ta-
traverso le immagini, ma ne maschera formale delle immagini, del montaggio, gliata all’altezza delle ginocchia;
abilmente il significato per prolungare la dei suoni) o senza alcuna attenzione for- • MEZZA FIGURA: presenta una figura
suspense e quindi l’interesse per il film. male. La modalità di produzione e, quindi, umana dalla vita in su;
L’audiovisivo sfrutta quindi il codice ico- il risultato finale che giunge allo spetta- • PRIMO PIANO: riprende un solo personag-
nico per comunicare, in maniera più o tore sono funzionali agli scopi comunica- gio fino all’altezza delle spalle;
meno ricercata e complessa. Elementi tivi: in un film ogni inquadratura, ogni • PRIMISSIMO PIANO: riprende solo il viso
tecnici di tale codice, nel linguaggio ci- battuta, ogni suono sono decisi e “scritti” del personaggio;
nematografico e televisivo, sono l’inqua- in anticipo; in una ripresa domestica in- • DETTAGLIO: mostra, a tutto schermo, un par-
dratura e il montaggio, ovvero la scelta vece si riprende quello che capita; una via ticolare del corpo umano o un oggetto.
della porzione di immagine ripresa e l’ac- di mezzo può essere considerato un certo
costamento fra le immagini. tipo di programmi televisivi cosiddetti “in Montaggio
diretta”, in cui a un attento progetto di Si tratta di una fase importantissima della
Il codice sonoro regia si affiancano momenti di improvvi- produzione di un film (ma anche di una tra-
Alle immagini e al parlato possono essere sazione (anche se spesso l’impressione di smissione televisiva). Con il montaggio le
aggiunti suoni che sottolineano e confer- realtà e spontaneità che giunge allo spet- immagini registrate vengono selezionate
mano il messaggio verbale e iconico o tatore è anch’essa costruita attraverso (si tengono solo quelle che servono, si eli-
contrastano con esso. Una musica in- precisi accorgimenti). minano le riprese malriuscite o quelle che
quietante in una situazione serena ci fa Se, invece, teniamo conto delle modalità riproducono più volte la stessa sequenza,
prevedere che sta per succedere qual- di trasmissione e fruizione, la comu- si accorciano quelle troppo lunghe) e ac-
cosa di preoccupante. Al contrario il nicazione audiovisiva è principalmente di costate fra loro; in questa fase vengono
suono può aumentare il realismo di una due tipi: cinematografica e televisiva. anche aggiunti suoni esterni e musica;
scena o creare disorientamento: pen- Vediamo ora nel dettaglio le tappe fonda- possono inoltre essere applicati sulla pel-
siamo alla wagneriana “Cavalcata delle mentali della comunicazione audiovisiva. licola disegni, scritte.

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A
PARTE Narratività

Le tecniche più usate per “legare” le im- del linguaggio filmico (corrisponde alla pa- gate in modo da seguire le vicende dei
magini sono lo stacco (il passaggio rola singola), scene e sequenze costitui- personaggi. È il tipo di montaggio pre-
netto da un’inquadratura all’altra) e la scono qualcosa di analogo alle frasi e ai valente nel cinema;
dissolvenza (il progressivo scurirsi o periodi del linguaggio verbale. • CONNOTATIVO: con questo tipo di mon-
schiarirsi dell’immagine o il passaggio • SCENA: è un segmento di film che pos- taggio le inquadrature vengono acco-
da un’inquadratura alla successiva me- siede sempre un carattere narrativo e state tra loro per evocare un’idea, uno
diante la sovrapposizione graduale delle ha la particolarità di raccontare un epi- stato d’animo, per produrre un’emo-
due immagini). sodio in sé concluso. Può essere rap- zione, indipendentemente dallo svi-
Tutte le operazioni tecniche che vengono presentata con una successione di luppo della storia. Su questo tipo di
svolte in fase di montaggio (scelta, acco- inquadrature diverse, purché vengano montaggio è costruita, ad esempio, la
stamento delle inquadrature, ma anche in- rispettate le unità di tempo e di luogo. trasmissione televisiva Blob;
serimento di rumori e musica, scritte e • SEQUENZA: è costituita da una serie di • FORMALE: questo genere di montaggio
disegni) sono sempre funzionali al discorso inquadrature che hanno tra loro un ca- ha lo scopo di creare particolari effetti
che intende fare l’autore. I raccordi, equi- rattere di omogeneità (spaziale, tem- di tipo estetico-formale, accostando in-
valenti alla punteggiatura e ai legamenti porale o narrativa), ma per le quali non quadrature che instaurano tra loro un
logici del linguaggio verbale, modificano il vengono necessariamente rispettate le rapporto di tipo grafico o ritmico.
punto di vista, conferiscono spazio e tempo unità di tempo e di luogo.
alle immagini, organizzano infine il mes- La diversa combinazione di questi ele- Proiezione/trasmissione
saggio nel suo complesso, dandogli forma, menti può dar luogo a tre modelli di Il messaggio così prodotto viene proiet-
significato e funzione. Come in un testo montaggio: tato (cinema) o trasmesso (televisione)
letterario, anche in un testo filmico è pos- • NARRATIVO: il montaggio tra le inquadra- per un pubblico. Ciò che cambia in modo
sibile riconoscere delle unità strutturali ture è organizzato in modo da mettere sostanziale, in relazione alla funzione co-
e formali che servono a esprimere speci- in risalto l’azione e il suo evolversi, le municativa, è la relazione fra emittente e
fici significati, a suggerire particolari emo- inquadrature saranno unite tra loro per destinatario. A seconda dei casi, infatti, si
zioni. Se l’inquadratura è l’unità minima mezzo di nessi di tipo narrativo e colle- possono avere situazioni di questo tipo.

Documentario, telegiornale…

emittenti destinatari
messaggio
(autore, regista, giornalista) (spettatori)

Film, sceneggiato televisivo, soap opera...

messaggio
emittenti destinatari
(autore, regista, attori) emittente emittente (spettatori)
(personaggio) (personaggio)

Inoltre il messaggio può essere rivolto a uno fasce orarie particolari in cui si sa che il duzione televisiva, sta diventando sempre
spettatore tendenzialmente indifferenziato pubblico è prevalentemente costituito da più importante conoscere il tipo di pubblico,
o preciso e circoscritto: è il caso, ad esem- bambini piuttosto che adulti, donne piutto- i suoi interessi, le sue preferenze (Romana
pio, dei programmi televisivi trasmessi in sto che uomini, ecc. Soprattutto per la pro- Andò, Il pubblico, tra vecchi e nuovi media).

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Ti proponiamo, infine, una scheda per l’analisi di un film.

La trama
• Intreccio - Qual è la storia narrata nel film? È una storia reale o inventata?
Quali sono i momenti narrativi più importanti e/o più intensi?
• Personaggi - Chi è il protagonista del film? Chi sono gli altri personaggi im-
portanti per la storia? Si tratta di personaggi reali o fantastici? Quali per-
sonaggi risultano “positivi” quali “negativi”? In quale personaggio ti sei
identificato?
• Dialoghi - Quali sono i momenti più intensi e significativi del dialogo? C’è
una battuta che ti ha colpito in particolare?
• Luoghi e tempi - Dove si svolge la storia e in che periodo? Si tratta di tempi
e luoghi storici o fantastici? Quali ambienti ricorrono di più? Qual è il luogo
più importante per la storia? Qualche luogo ha un particolare valore sim-
bolico? Ci sono oggetti che hanno un particolare valore nella storia?
• Tema - Qual è l’argomento del film? Il registra propone qualche “messag-
gio”?

Il linguaggio
• Fotografia e regia - Quali inquadrature ti hanno più colpito? Perché? Hai
notato inquadrature con particolari inclinazioni? Che significato pensi che
abbiano? Ci sono molti primi piani o dettagli? Rintracciali e ipotizza il loro
significato. Ci sono molti movimenti di macchina? Quali sono i più signifi-
cativi? Perché? Rintracciali e ipotizza il loro significato. Le luci sono “natu-
rali” o sono usati in maniera significativa (simbolica)? La mano del regista
risulta “invisibile” o la sua direzione è evidente?
• Montaggio - Il montaggio è serrato o poco visibile? E il ritmo? La storia pro-
cede lineare o ci sono evidenti “salti” temporali (flashback) o spaziali? Che
peso ha il montaggio nel film?
• Interpretazione - L’interpretazione è o meno realistica? È aderente ai per-
sonaggi? Che peso l’interpretazione degli attori nel film?
• Scene e costumi - Come ti sembrano scene e costumi: realistici o fanta-
stici, storici o contemporanei, simbolici…? Che peso ha la scenografia nel
film?
• Musica e suoni - Che peso hanno musica e suoni nel film? In che punto
sono particolarmente importanti? Che effetti creano? Sottolineano o con-
trastano con le emozioni della vicenda?

Valutazione
Cosa pensi della storia narrata? Sei d’accordo col “messaggio” del film? Il
film ti è piaciuto? Perché?

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