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IL LINGUAGGIO
Nel blues ci allontaniamo dalle scale maggiori e minori che usiamo di solito, e
suoniamo delle nuove scale che comunque derivano da quelle che già conosciamo. Inoltre
il ritmo deve avere un feel diverso, dalle note lunghe agli ottavi e agli accenti (swing).
Esercizio: su un quaderno prova a ricavare altre scale blues maggiori come quella
riportata sopra.
LA STRUTTURA
La struttura classica di un blues prevede una sequenza di dodici battute, in cui si
alternano tre accordi principali: l'accordo di tonica (I), di sottodominante (IV) e di
dominante (V). Ad esempio se suoniamo in do maggiore abbiamo quattro battute di do,
quattro di fa e quattro di sol.
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La scala blues è una scala di 6 suoni derivante dalla scala pentatonica (5 suoni) maggiore, con l’aggiunta della
cosiddetta blue note, cioè una nota in mezzo al secondo e al terzo grado. Spesso questa nota viene suonata leggermente
calante per accentuarne ancora di più il carattere.
UNA STRUTTURA PIU’ COMPLESSA (usa traccia 2 nel Drive)
Di seguito il blues nella sua forma classica, più complessa rispetto a quella vista
sopra:
GLI ACCORDI
Gli accordi sono indicati con delle sigle (in inglese o in italiano). Il primo, Do7,
significa do maggiore settima. Quindi un accordo formato dalle note: do mi sol sib. Nel
blues abbiamo sempre accordi maggiori con la settima minore, cioè accordi di dominante.
Quindi, seguendo l’esempio sopra avremo:
1) Do7 = do mi sol sib
2) Fa7 = fa la do mib
3) Sol7 = sol si re fa
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Ascolta ‘Good morning blues’