La scala blues
L A S C A L A B L U E S
È una scala che (come suggerisce il nome) trova impiego soprattutto nel blues.
L’uso è però estendibile anche ad altre progressioni, a patto che si voglia creare un effet-
to “bluesy”; meglio se queste progressioni non propriamente blues possiedono degli accor-
di di dominante, perché la scala blues dà il meglio di se proprio sugli accordi di settima di
prima specie.
Non mancano comunque brillanti esempi di utilizzo di questa scala anche su specie di accor-
di differenti (in particolare sui min7, come vedremo più avanti).
Ma vediamo come si costruisce.
La scala blues utilizza per la sua costruzione due intervalli di tono, due di semitono e due SCHEMA COSTRUTTIVO
salti di terza minore secondo lo schema: 3a min.- tono -semitono - semitono - 3a min.- tono
Es.: DO blues
Si tratta dunque di una scala formata da 6 note che somiglia ad una scala minore naturale
ma senza II e VI grado, e con invece la 4a aumentata (o 5a diminuita) aggiunta.
In realtà, ancora di più che alla eolia, somiglia ad una scala che non abbiamo ancora analiz-
zato insieme (lo faremo nella lezione 54): la pentatonica minore, una scala formata da solo 5
note, molto utilizzata nella musica moderna.
Visto l’indubbio colore minore, la scala blues troverebbe il suo impiego più ovvio proprio
sugli accordi minori (con la 7a minore), utilizzando magari solo di passaggio la 4a aumentata
(per salire alla 5a o per scendere alla 4a ). Invece, come dicevo prima, il suo impiego più diffu-
so (e forse più efficace) è sugli accordi di dominante. IL SUO IMPIEGO PIÙ
(FA) che risulta un pò dissonante, ma guadagniamo il suono davvero blues della 3a minore (MI b )
Rispetto ad un accordo di settima di prima specie (per esempio C7) abbiamo si la 4a giusta INTERESSANTE È
e della 5a diminuita (SOL b ), le due classiche “blue notes” di cui ti ho parlato nella lezione 47.
SUI DOMINANTI
Una delle caratteristiche del blues è infatti proprio quella di utilizzare melodie “minori” su
armonie “maggiori” (cioè sugli accordi di dominante); questo contrasto, che sarebbe segnalato
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Teoria e Armonia 3
come errore in un esame classico di armonia, è ormai entrato nella pratica comune e malgra-
do sulla carta possa apparire dissonante, è accettato dall’orecchio dell’ascoltatore con una certa
tranquillità; in un festival di blues il pubblico anziché arrabbiarsi per l’incongruenza, gode e
dice perfino “Oh yeah!”.
Certo sta all’abilità melodica del musicista costruire frasi di senso compiuto in cui la “dis-
sonanza” abbia finalità espressive.
E poi a ben guardare la 3a minore e la 5a diminuita non sono in realtà nemmeno così disso-
nante non si formano intervalli di nona minore. E inoltre pensandole rispettivamente come # 9
nanti, ma solo un pò “strane”; se suoniamo infatti queste due note sopra l’accordo di domi-
e # 11 appaiono forse meno terribili, mostrandosi infatti nella loro reale veste di tensioni
aggiunte all’accordo di dominante.
Ma torniamo al blues. Dicevo all’inizio di questa lezione che è proprio su questo tipo di pro-
gressione che la scala blues trova il suo impiego più diffuso, specie nelle progressioni più sem-
plici, quelle che utilizzano per lo più accordi di dominante come la seguente:
Su un giro di accordi come questo si tende ad utilizzare la scala blues costruita sulla fonda-
mentale del primo accordo (DO in questo caso) su tutto il giro. Si, hai sentito bene, ho proprio
detto su tutto il giro; gli accordi cambiano ma noi continuiamo ad utilizzare sempre la stessa
scala blues: fin troppo semplice vero?
Usando la stessa scala su 3 accordi diversi avremo di volta in volta effetti di consonanza e
dissonanza differenti, ma quasi per magia (e con un pò di attenzione da parte nostra) la scala
blues riesce a passare più o meno incolume attraverso i cambi armonici. Facciamo due conti...
Nel giro riportato più in alto ci sono 3 diversi accordi di dominante: C7, F7 e G7. Vediamo
accordo per accordo quali sono le relazioni create dalla scala blues di DO.
F7 : 5 7 1 b9 9 11
G7 : 11 b 13 7 maj7 1 #9
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Lezione 49
Anche nel caso del F7 troviamo fondamentale, quinta e settima (consonanti), e la 11a (dis-
sonante), ma invece delle 2 blue notes precedenti compaiono stavolta nona maggiore e nona
minore.
zare con una certa cautela (7a maggiore, 11a e 13 a minore), ma si forma di nuovo la # 9 (una
Rispetto al G7 abbiamo 2 consonanze (fondamentale e settima), varie dissonanze da utiliz-
SCALA : DO MI b FA FA # SOL SI b
Dm7 : 7 b9 b3 3 11 b 13
E S E R C I Z I
1. Scrivi sul pentagramma le scale blues che seguono:
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Teoria e Armonia 3
3. Dopo aver analizzato un certo numero di blues indica in quali viene utilizzata nel tema (o
negli assoli) la scala blues.
SI NO
ESERCIZIO DIFFICILE 5. Esercitati a riconoscere le scale della 5a serie sul CD di ear training.
CD 3 (TRACK 7)
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