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Riconoscimento rocce

Contesto: l’attività didattica laboratoriale viene proposta ad una classe terza di una
scuola secondaria di primo grado, inserita nel curricolo che comprende Scienze della
Terra, il secondo quadrimestre. Più precisamente questa esperienza di laboratorio viene
effettuata dopo che gli studenti abbiano completato il processo di apprendimento degli
argomenti che riguardano la morfologia delle rocce, la loro genesi e dopo aver assimilato
il concetto di ciclo litologico.

Prerequisiti: i prerequisiti necessari per compiere con successo questa attività


laboratoriale sono la conoscenza delle varie tipologie di rocce e la loro classificazione in
base alla tipologia di genesi che hanno avuto e al loro contenuto. Inoltre è da ritenersi
prerequisito per questa attività didattica il ciclo litologico. Reazione chimica tra il
carbonato di calcio e l’acido cloridrico.

Traguardi per le competenze e Obbiettivi di apprendimento: facendo riferimento


ai traguardi delle linee guida del 2012 l’attività didattica laboratoriale ha il fine di fare
in modo che l’allievo faccia esperienza pratica di fenomeni naturali immaginandone le
cause e di sviluppare dei modelli che spiegano l’evoluzione delle varie tipologie di rocce.
L’obbiettivo di apprendimento che questa tipologia di attività didattica si propone di
raggiungere è il riconoscimento delle varie tipologie di rocce che compongono la crosta
terrestre ed il collegamento di questi con i vari fenomeni litologici.

Conoscenze: le conoscenze che vengono rinforzate con questo tipo di attività didattica
fanno riferimento alle distinzioni tra le diverse tipologie di rocce, sia in base alla loro
genesi sia in base alla loro composizione chimica, ed alla conoscenza del ciclo litologico.

Abilità: riconoscimento delle caratteristiche peculiari di ogni tipologia di roccia e


collocamento della stessa all’interno del ciclo litologico.

Competenze: dato che con il termine competenza si indica un insieme di atteggiamenti


e di saper agire in un determinato contesto sulla base di conoscenze ed abilità, il fine di
questa attività didattica è sviluppare competenze che coinvolgano il lavorare in gruppo,
il partire da un problema concreto e complesso e saper trovare una soluzione lavorando
assieme a dei coetanei in maniera collaborativa. Si fa riferimento in questo caso alle
competenze sociali per l’apprendimento permanente del 2018.

Metodologie didattiche: la principale metodologia utilizzata è quella dell’imparare


facendo (learning by doing), data la modalità laboratoriale. Sarà necessario utilizzare
una lezione partecipata principalmente per richiamare i concetti già noti o i prerequisiti,
successivamente può essere funzionale il brainstorming ed inoltre avrà una spiccata
rilevanza anche il cooperative learning.

Didattica inclusiva: per gli studenti BES come da normativa (legge 170 del 2010)
sono disposti degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, inoltre questi
studenti saranno facilitati dalla presenza di una tipologia di lavoro in gruppo e da una
modalità didattica che favorisce uno stile di apprendimento cinestetico. Possono essere
fornite delle schede di facilitazione previste dal docente e tali studenti possono essere
per esempio dispensati dallo scrivere sotto dettatura o a leggere ad alta voce.

Struttura attività didattica:


● Mezz’ora di richiamo teorico e consolidamento dei prerequisiti necessari allo
svolgimento dell’attività laboratoriale
● Un’ora e mezzo per l’attività laboratoriale vera e propria, dividendo gli studenti
in gruppi di 4, in modo eterogeneo, così da massimizzare l’utilità dell’attività a
gruppi, specialmente per gli alunni più in difficoltà. Ogni gruppo dovrà riconoscere
le caratteristiche di varie rocce e fornire una classificazione, mediante uno
schema fornito dal docente, tra rocce metamorfiche, sedimentarie o ignee. Poi
una attività permetterà agli studenti di classificare delle rocce in base alla
relazione con acido cloridrico (esperienza dimostrativa eseguita dall’insegnante)
in calcaree o non calcaree.
● Un’ora di discussione, riepilogo e confronto sui risultati ottenuti e sulla
classificazione stabilita dagli studenti. Collegamento ai prerequisiti rinforzati con
questa metodologia didattica laboratoriale.
● Compito per casa che prevede la risposta ad alcune domande rispetto all’attività
svolta in classe ed una piccola parte dedicata ad una rielaborazione personale.

Materiali:

● rocce metamorfiche, sedimentarie e ignee da distribuire ad ogni gruppo di


studenti
● scheda con domande guida per il riconoscimento di ogni tipologia di roccia
● campione di roccia calcarea e campione di roccia non calcarea
● acido cloridrico diluito
● pipetta

Procedimento e osservazioni:

● ad ogni gruppo viene distribuito un campione di roccia magmatica, un campione


di roccia sedimentaria ed un campione di roccia metamorfica. Ogni gruppo può
effettuare delle foto dei campioni per poi condividere le immagini delle rocce
assegnate su una piattaforma di condivisione immagini per la classe, in modo da
poterle riosservare in seguito anche a casa.
● Viene fornita la scheda guida ad ogni gruppo (una scheda che generalmente è
presente nel libro di testo, in modo che gli studenti la possano consultare anche
a casa quando dovranno ripensare a ciò che hanno valutato in classe)
● Viene lasciato del tempo in modo che i vari gruppi possano classificare
correttamente i vari campioni forniti, descrivendone le caratteristiche nello spazio
apposito della scheda fornita.
● Successivamente viene fatta sotto forma di esperienza dimostrativa la prova di
reazione con l’acido cloridrico utilizzando la boccetta di acido cloridrico diluito e
la pipetta.
● Gli studenti in base all’osservazione di avvenuta reazione con sviluppo di gas o
meno stabiliscono se la roccia in questione è calcarea o no.

Conclusioni: Gli studenti restituiscono il foglio guida con le classificazioni ed i


riconoscimenti eseguiti. Si dedica il tempo previsto dopo la parte prettamente
sperimentale per discutere assieme all’insegnante con una lezione partecipata le varie
tipologie di rocce presenti in laboratorio e la correttezza delle attribuzioni. Vengono in
questo momento mostrate attraverso la LIM immagini di altri esempi di rocce dei vari
tipi presenti anche in laboratorio (magari prendendo esempio da quelle assegnate ad
altri compagni di classe), viene in questo momento fatta una classificazione
dall’insegnante assieme alla classe.

Valutazione: Come compito per casa vengono assegnate una serie di domande
strategiche che vanno a verificare l’effettivo apprendimento da parte degli allievi delle
tipologie di classificazione utili per descrivere le rocce che compongono la crosta
terrestre. Sarà inoltre presente una piccola parte dedicata a domande per ogni tipologia
di roccia incontrata a lezione, rispetto a quale può essere il ruolo di quella data roccia
nel ciclo litologico. Questa parte ha l’obbiettivo di proporre una rielaborazione personale
da parte degli studenti. Le domande saranno in seguito raccolte e valutate
dall’insegnante. Per gli studenti con BES saranno fornite delle schede che rispettano il
PDP redatto dal consiglio di classe per ottenere una valutazione consona alle capacità
proprie dell’allievo e che tengano conto dei suoi bisogni educativi speciali.

Degli esempi di domande a cui rispondere possono essere:

Come distingui una roccia sedimentaria da una roccia magmatica effusiva? E una roccia
sedimentaria da una metamorfica?

Che caratteristiche ha una roccia metamorfica che una roccia magmatica non ha?

Come mai alcune rocce reagiscono con l’acido cloridrico dando come prodotto un gas
ed altre no? Che gas è quello che si sviluppa dalla reazione?

Come collocheresti una roccia sedimentaria in un ciclo litologico? Come si potrebbe


evolvere?

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