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Le parole che terminano con a, i, o, u hanno l’accento sulla finale (papa, mardi, tu, boléro, joli,
aléa, piano, Burkina, Canada, Alaska, patio, infini, perdu, tva, fichu, tordu, tendu, mari, midi, alibi,
rodéo, bikini, embargo, météo, acheta, alla, spaghetti, micro, photo, stylo, cinéma, schéma,
‘ndrangheta).
La e:
- i monosillabi con e finale vengono pronunciati con la e chiusa (te, de, se, me, je);
- la e non accentata posta fra due consonanti: nel corso dell’evoluzione linguistica, alcune
di queste e hanno definitivamente cessato di pronunciarsi. Alcune e non accentate si possono
pronunciare o non pronunciare. La e che non si pronuncia si chiama “e muet” e soprattutto
nel linguaggio parlato non si pronuncia quando è seguita da una sola consonante spesso in
maniera impercettibile, al punto che le due consonanti si legano (empereur, mesure, peluche,
pelote, petit, je parlerai, tu danseras, il achètera, tu aimerais, vous danseriez, il marcherait,
refaire, retourner, debout, acheter, dangereux, complètement, renouvèlement, projeter,
cheveux, ensevelir). Tale e però si può anche pronunciare.