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The Clash

“The only band that matters”


“Lester Bangs”- critico musicale

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…dove..quando…

La band si impose alla fine degli anni ‘70 ,


contribuendo all’affermazione e diffusione dello stile
“punk”, sia nella sua forma musicale che come
attitudine sociale.

I membri della band si unirono spinti non


solo da una passione comune per il
rock’n blues ma anche per affermare i
propri ideali politici e sociali, in contrasto
con le classi dirigenti alla guida della
Gran Bretagna in quel periodo.

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…chi…
Joe Strummer

Divenne il cantante della band per la sua


energia ed intensità interpretativa, che usciva
ancora più marcata quando i testi trattavano
tematiche sociali.

John Mellor
(Strummer = “strimpellatore” )
era un grande consumatore ed
appassionato di musica ma si avvicinò alla
chitarra ed al canto solo poco tempo prima
di entrare nei Clash.

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…chi…
Mick Jones
Chitarrista ed una delle anime della
band.

Il più talentuoso, a livello musicale tra


i membri della band, firmò molti dei
brani della band e fu in generale
un’ottima spalla per Joe Strummer
nella composizione del materiale dei
Clash.
<< La cosa che ho sempre desiderato era
suonare in un gruppo.
Quando scoprii la musica capii che da grande
non volevo più fare il calciatore, l'idea fissa
diventò quella.
O rock o niente.
Non ho mai voluto un lavoro fisso.
Mai presa in considerazione quell'eventualità! >>
“Mick Jones”

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…chi…
Reclutato nei Clash per il suo estro e la sua vena artistica, iniziò a
suonare il basso solo dopo essersi unito alla band.

Paul Simonon

A lui venne affidato il compito di


studiare e realizzare gli abiti e gli
accessori che divennero poi un
marchio di fabbrica della band.
Fu inoltre sua l’idea per il nome della
band: The Clash
(termine che indica lo scontro/collisione)

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Gli inizi
Il primo album, The Clash, venne
pubblicato nel 1977 e
fu trainato dal singolo “White Riot”,
potente brano sulla rivolta culturale
dei bianchi contro il razzismo,
concetto ancora diffuso nella nazione.

Il 1978 fu l’anno del secondo album, Give’em


enough rope, registrato in parte negli Stati
Uniti.
La seconda opera non ebbe il successo di The
Clash ma permise alla band di uscire per la
prima volta dai confini europei.

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L’ascesa
In tale periodo si susseguirono alcuni cambiamenti sostanziali sia a livello di
formazione, con l’ingresso alla batteria di Topper Headon già per le
registrazioni del secondo album, che a livello manageriale con il licenziamento
del manager Rhodes dopo il tour americano del 1978.

Come già successo, e come succederà poi in seguito, la band riuscì a


trasformare tali cambiamenti in linfa vitale per la scrittura delle
canzoni che formeranno l’album della consacrazione nonché pietra miliare
del rock.. musicfordummies
L’album fondamentale
Il disco esce nel dicembre del 1979 e
guadagna subito le prime posizioni
nelle classifiche inglesi e americane.
Viene considerato ancora oggi un
album di fondamentale importanza nel
panorama rock.
…perché?!
•Complessità compositiva
Le tracce dell’album abbracciano più generi
musicali, uscendo così dai “canoni” punk, e
richiamando influenze reggae, rockabilly e soul
• Maturità personale della band
Le tematiche affrontate nei testi non sono più solo di cruda denuncia ma tendono a
raccontare situazioni e luoghi, anche in chiave ironica e romantica, per far riflettere

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l’ascoltatore
• Cover dell’album
Ritrae Paul Simonon intento a distruggere il suo basso durante
un’esibizione..un’immagine scattata casualmente ma dal forte significato
L’album fondamentale
London Calling Track by track

La contaminazione del loro stile con altri generi musicali fece storcere il
naso ai molti puristi del punk ma fu quello uno degli aspetti che rese
l’album così importante.

“London Calling” > la title track dall’andamento serrato evoca una


Londra quasi surreale ed al collasso ma invita i giovani a
risvegliarsi dal loro stupore;
“Spanish Bombs” e “Clampdown” riflettono su avvenimenti storici
come la guerra civile spagnola ed i crimini nazisti;
“Train in Vain” dal piglio marcatamente pop racconta della fine di
un amore mentre “Lost in the Supermarket” viene considerata
come un omaggio all’amicizia tra Strummer e Jones.

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London Calling può si essere considerato un album di denuncia in stile
Clash ma con quelle molteplici sfumature tali da renderlo accessibile ad
un ampio pubblico.
Sandinista! Il post-London Calling

Il successo di London Calling aprì


definitivamente le porte ai Clash negli
States e dopo circa un anno arrivò il
seguito, Sandinista!, che proseguì sulla scia
della precedente opera.
Infatti in questo triplo album vi è una
contaminazione ancora maggiore di generi
musicali (jazz, dub, ska) ed un’apertura
totale della band alla collaborazione con
altri musicisti.

• Il nome dell’album prende spunto dal gruppo di guerriglieri del Nicaragua


(i sandinisti) e venne utilizzato come protesta contro il governo inglese
che voleva proibire l’utilizzo di tale termine.
• Il brano “The Magnificent Seven” è considerato uno dei primi brani
inglesi con contaminazioni rap e scritto da musicisti bianchi!
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Gli anni ‘80…
E’ del 1982 Combat Rock, l’album più
prolifico in termini di vendite ma che,
rispetto alle precedenti opere, perse parte
della sua caratterizzazione politica e punk.
Grazie a singoli come “Rock the Kasbah” e
Should I Stay or Should I Go” la band
raggiunse ottime posizioni nelle classifiche
inglesi che in quelle americane, nonostante
le critiche verso gli Usa presenti nei testi dei
nuovi brani.

Il successo dell’album attenuò momentaneamente le divergenze che si


erano create tra i vari componenti (tensioni creatisi dopo il ritorno di
Rhodes come manager) ma di fatto Combat Rock fu l’ultimo album con la
formazione originaria dei Clash.

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Lo scioglimento…
Tra il 1982 ed il 1983 iniziarono i vari abbandoni,
forzati più che volontari, della band da parte dei
componenti.
Iniziò Topper Headon sostanzialmente per
problemi di droga che lo avevano reso un
elemento inaffidabile.
Fu poi la volta di Mick Jones per divergenze
principalmente musicali, ma anche personali,
verso Joe, Paul e Rhodes che dal canto suo
stava cercando di “plagiare” ogni componente ad
una sua visione di band.

Divergenze che si crearono anche con Joe Strummer nel 1985 dopo la
registrazione di Cut The Crap, il disco suonato dai Clash ma forgiato dalla
mente di Rhodes e poi finalizzato nella produzione dallo stesso.

Il disco non ebbe un buon riscontro dal pubblico e Joe Strummer decise di
porre fine alla sua permanenza nella band, liquidando anche i musicisti
che collaboravano con i Clash in quel periodo. musicfordummies
<<C'era un sacco di tensione tra Mick e Bernie (Rhodes)... Credo che Bernie
volesse provare cosa significava essere Mick.
Il manager voleva essere l'artista.>> “Joe Strummer - 2001”

Paul Simonon e Rhodes cercarono di far ripartire la band con nuovi


musicisti ma il progetto non andò in porto e i Clash furono ufficialmente
dichiarati sciolti nel 1986.

Mick Jones, dopo l’uscita dai Clash, avviò un


suo progetto musicale chiamato Big Audio
Dynamite mentre Joe Strummer nella seconda
metà degli anni novanta riunì alcuni musicisti
come band di supporto, formando così The
Mescaleros, con i quali registrò 3 album.

Purtroppo, nel 2002 durante le registrazioni del


terzo album “Streetcore”, Joe fu colto da
attacco di cuore e morì a 50 anni.

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Essential Notes- L’essenziale per conoscere il “Clash sound”
Brani:
 “London Calling”
 “Train in Vain”
 “White Riot”
 “The Call Up”
 “Rock The Kasbah”
 “The Magnificent Seven”
Documentari:
 Westway to the World
 The Future Is Unwritten (2007)
documentario sulla vita di Joe Strummer
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www.dirtysound.it

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