All'inizio degli anni ‘60 in Inghilterra nasce la musica beat, che presto si afferma anche negli
Stati Uniti. Questo genere è simile al rock & roll, ma da maggiore risalto agli strumenti elettrici.
Con i loro ideali pacifisti, atteggiamenti trasgressivi e originalità i musicisti beat rispecchiano
perfettamente le aspirazioni e la protesta delle nuove generazioni. In questo contesto nascono
famosissimi complessi come i Beatles e Rolling Stones.
I Beatles è un gruppo nato a Liverpool formato da quattro elementi: John Lennon, Paul
McCartney, George Harrison e Ringo Starr. La caratteristica dei Beatles è la fusione di elementi
rhythm and blues e rock con elementi della musica popolare britannica.
Rolling Stones è uno dei complessi inglesi più popolari degli anni ‘60; le loro canzoni sono
caratterizzate da sonorità molto aspre e voci graffianti.
GLI ANNI ‘60
Negli Stati Uniti il folk e il country si rinnovano affrontando temi
sociali come il razzismo e la guerra in Vietnam. Le canzoni di Bob
Dylan e Joan Baez danno voce al dissenso e all'aspettative dei giovani
americani: questi nel 1969 a Woodstock si radunano a migliaia per un
megaconcerto accomunati da ideali sociali e musicali. In particolare la
canzone “Blowing in the wind” scritta da Bob Dylan, diventa negli anni
Sessanta l'inno del movimento pacifista e di protesta contro la guerra.
Sul finire degli anni '60 si fanno strada nuovi esponenti del rock che
interpretano sempre gli aspetti della protesta giovanile, come per
esempio Jimi Hendrix e Jim Morrison, che propongono musica ribelle
in cui si riflette un'esistenza estrema. Un altro simbolo della
contestazione è il musicista Frank Zappa che lavora uno stile personale
in cui sono elementi del rock, del jazz e della musica colta.
DISCO MUSIC E HARD ROCK
Nella seconda metà degli anni ‘70 invece nasce la disco music, una musica di intrattenimento
basata su ritmi ripetitivi e brevi, adatti per ballare in discoteca.
Le varie correnti del rock sono ben rappresentate dai complessi britannici:
i Pink Floyd (1965) inaugurano la cosiddetta musica psichedelica, che impiega effetti
spettacolari per suscitare forti emozioni.
I Genesis (1968) sviluppano un rock sinfonico dando risalto la componente melodica.
I Queen (1972) rinnovano spesso il loro stile ottenendo un successo mondiale; il leader è il
famosissimo Freddie Mercury. Dopo gli esordi discografici diventando in breve tempo uno dei
più grandi e importanti gruppi degli anni ‘70 e ‘80. Numerosi sono i premi passati alla storia,
come Bohemian Rhapsody, We Will Rock You, Somebody to love, We are the champions.
I Led Zeppeling e i Deep Purple (1968) segnano una rottura definitiva rispetto al passato con
l'hard rock: la loro musica è aggressiva, con suoni aspri e ritmo incalzante e ripetitivo.
GLI ANNI ‘80
Gli anni Ottanta hanno registrato la consacrazione commerciale del cantautore rock Bruce Springsteen,
che in Born in the U.S.A. canta l’America della classe media, tra orgoglio e disillusione. Ma sono anche
gli anni effimeri di George Michael e della material girl Veronica Ciccone, in arte Madonna, interprete di
un pop ballabile che ottiene incredibile risonanza internazionale.
Michael Jackson ha rappresentato l’importantissimo fronte della black music, quello della conquista
dell’universo pop. Bambino prodigio con i fratelli nella soul funk band Jackson 5 alla fine degli anni
Sessanta, Jackson nel 1979 si è messo in proprio e nel 1982 ha venduto quaranta milioni di copie del suo
secondo disco, Thriller, un album in grado di conquistare sia il pubblico nero sia quello bianco.
Negli anni Ottanta la musica rock è diventato il mezzo per la sensibilizzazione delle coscienze sui grandi
temi dell’umanità, quasi a voler sferzare l’opinione pubblica verso un maggiore impegno civile. In
questo senso l’evento rock del decennio è il Live Aid, primo atto di una nuova era che prevede una
rinnovata e contraddittoria dimensione collettiva di solidarietà, cementata da collegamenti mediatici.
IL FENOMENO DELL’HEAVY METAL