Sei sulla pagina 1di 3

Una delle principali malattie fungine che colpisce la coltivazione del pleurotus ostreatus è la "green

mold", ovvero muffa verde. Gli agenti causali di questa malattia appartengono alle specie
tricoderma. Principalmente in europa sono riportati t asperellum, t atroviride, t citrinoviride, t
harzianum, t longibrachiatum, t pleurotum, t preuroticola, t virens. nelle forme più aggressive della
malattia la produzione viene anche totalmente annullata.
le specie del genere tricoderma sono funghi terricoli che si riproducono per via asessuata. (revista
argenina de microbiologia bellettini)

[…...........tassonomia tricoderma................]

Il tricoderma è un potente e rapido colonizzatore e decompositore che riesce ad aggredire una ampia
varietà eterogenea di substrati. In natura, oltre i vari siti di decomposizione, si trova nella rizosfera
dove instaurando una relazione micorriza svolge in importante ruolo a vantaggio della pianta. Egli,
infatti, oltre a proteggere la pianta da altri funghi patogeni (come le tracheomicosi) è un importante
induttore di resistenza e favorisce lo sviluppo vegetativo. Qualità che hanno lo hanno portato ad
essere un importante strumento di lotta biologica e ottimo antimicotico in quanto antagonista
naturale di molte specie solitamente patogene per le piante.
(biology and tecnology of tricoderma andrè shuster).

Due specie di recente osservazione sono il t. pleurotum ed il t. pleuroticola. entrambe sono state
osservate in Europa, in Italia, ma anche in Nuova Zelanda, Iran, Corea del sud, Canada e USA. Di
questi è stato osservato in particolare il t. pleuroticola aggredire anche le specie di pleurotus
selvatiche.
(molecular identification of tricoderma laszlo kredics)

SINTOMI
il tricoderma si sviluppa a carico del substrato sostituendosi sostanzialmente al micelio del
pleurotus.
nella prima fase della colonizzazione del substrato è difficile osservare il patogento poichè durante
lo stadio vegetativo assume un colore bianco, come il micelio del pleurotus.
successivamente, quando raggiunge la maturità appare il colore verde che può essere più o meno
scuro. in questa fase vengono prodotte le conidiospore che si diffonderanno per via aerea. (libro
oyester mush. Coltivation)

IL RUOLO DEL TRICODERMA HARZIANUM


A differenza dei precedenti studi, Innocenti nel 2019 evidenzia come in isolati acquisiti da aziende
con contaminazioni da tricoderma, risultano presenti sul substrato contaminato
contemporaneamente t. pleuroticola, t pleuroti, e t harzianum. Tuttavia, le prove in laboratorio
prima ed in camera dopo evidenziano patogenicità solamente delle prime due, mentre per
l’harzianum non viene evidenziato nessun sintomo sui campioni di composto inoculato.
Risulta poco chiaro il ruolo dell’harzianum quindi. (plant patology)

I tipi di interazione ifale sono stati classificati


come avvolgimento, penetrazione, vacuolizzazione e coagulazione di
citoplasma (plant patology)
RELAZIONE TRA ALTE TEMPERATURE E TRICODERMA ASPERELLUM
uno studio in Cina mette in evidenza la relazione tra l'aumento di temperatura e la crescita del
micelio del tricoderma asperellum.
quando il micelio del pleurotus ostreatus è esposto ad alte temperature i fluidi extracellulari
mostrano di essere promotori della crescita e della sporulazione del tricoderma.
il processo di colonizzazione da parte del tricoderma può iniziare a seguito di uno stress da caldo. il
tricoderma sfrutta le sostanze esterne liquide emesse dal micelio del fungo pleurotus ma riesce
anche a degradare il micelio stesso occupando il suo spazio nel compost. le alte temperature
attivano molteplici processi metabolici che oltre a fornire la produzione di sostanze nutritive
disponibili per il patogeno, crea un vero e proprio disordine metabolico che rende deboli le difese
del micelio in particolar modo rendendo permeabili le membrane cellullari.
(high temperature induces changes...)
in alcune ricerche di Woo è stato osservato che alcune specie di tricoderma sono presenti nel
substrato durante la fase di preparazione della balletta ma che scompare con la pastorizzazione. In
questo caso comunque, può ricomparire durante le fasi di maggiore esposizione che sono
l'incubazione e soprattutto quando la temperatura interna al substrato raggiunge o supera i 30 gradi.
(ricordiamo la temperatura interna è circa 5 gradi in più rispetto alla temperatura ambiente), il ph
ottimale per la crescita del tricoderma è da ph 5 a 7 e l'umidità ottimale è superiore all'80%.
(revista argentina de microbiologia bellettini)

PROFILASSI E CURA

debellare una infestazione di tricoderma è particolarmente difficile. La terapia può risultare utile in
caso di macchie isolate (anche se la soluzione migliore sembrerebbe l'eliminazione dagli ambienti
delle ballette contaminate al fine di preservare le sane).
La pratica più valida resta sicuramente la profilassi tramite una accurata cura dell'igiene e della
pulizia degli ambienti di coltivazione. Eliminare una balletta contaminata, prima che proceda alla
sporulazone, significa eliminare la possibilità di sporulazione da parte del tricoderma. L’aria, infatti,
negli ambienti di coltivazione, sembra essere il principale vettore di contaminazione. (innocenti,
montanari, bologna).

Le fasi di preparazione del compost e la pastorizzazione assume un ruolo chiave nella prevenzione
dal tricoderma.
il tricoderma è totalmente inibito da una pastorizzazione a 60 gradi per 10 ore.

Oltre la profilassi esistono alcuni principi attivi che hanno dato buoni risultati. Una delle possibili
azioni contro il tricoderma agire sul ph del substrato rendendolo inospitale al patogeno. Una delle
soluzioni proposta da komon zelazowska prevede la somministrazione di calcium hydroxide nella
porzione di compost contaminato inducendo una maggiore basicità al substrato (ph7.5). questo,
tuttavia, è sembrato inefficace contro il t pleuroticola.

Il procloraz si è dimostrato invece uno dei composti più efficaci contro il tricoderma inibendone la
crescita. (revista argentina de microbiologia bellettini).
Il procloraz è l’unico fungicida autorizzato per l’uso in coltura protetta di funghi.
A concentrazione 1,25 μL L-1, (dose di campo) è stata dimostrata l’efficacia in laboratorio. Come
dimostrato dalle prove in laboratorio esso ha una potente capacità di neutralizzare sia crescita del micelio del
tricoderma che la sporulazione.
Il procloraz ha capacità di profilassi, curative ed eradicanti, nonostante questo risulta efficace più per la
profilassi che per la cura. Per questo viene usato sulla paglia prima del confezionamento. La capacità
curativa risulta efficace se applicato durane il primo stadio della contaminazione ovvero quando l’infezione è
localizzata e poco profonda. Risulta inefficace l’applicazione ad uno stadio avanzato dell’infezione perché
nonostante la capacità di neutralizzare il patogeno, il compost risulta comunque non recuperabile.
Non ha effetti negativi sul micelio del pleurotus ostreatus. (plant biology)

LOTTA BIOLOGICA

Un altro strumento a disposizione contro il tricoderma è rappresentato del aureobasidium pullulans,


un basidiomicete dalle caratteristiche di un lievito. L’interazione con il micelio del pleurotus non a
portato effetti negativi su quest’ultimo. I ceppi considerati sono a.b. L1 ed L8.
Il fungo agisce contro il tricoderma per antibiosi, competizione per spazio e nutrienti. Non risulta un
antagonismo diretto per contatto ifale.
Gli studi su questo agente di biocontrollo sono ancora in atto per verificare l’eventuale presenza di
pericolo nei confronti della salute. (biologic control pullulans)

Potrebbero piacerti anche