Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
E se poi, in tuo
aiuto, arriva
un'analisi completa
che ti permette
di identificare la
gravità della tua
situazione di muffa,
allora puoi davvero
vincere per sempre
la TUA battaglia.
La mia biografia
Sono Laura Filippi, agronoma e esperta di analisi.
Durante la mia esperienza decennale in laboratorio
(1998 - 2008) ho studiato molti tipi di funghi e tantissime
muffe. Ho capito come questi microorganismi, tenuti
sotto controllo, possono essere molto utili per darci
cibo buono (formaggi) e salute (penicillina). Lasciati
sviluppare invece possono diventare molto pericolosi
per il nostro organismo.
4
p. 25 2.2. Come eliminare la muffa sul serio
p. 26 2.2.1. Prevenire o ridurre l’umidità in
eccesso
p. 27 2.2.1.1. Individua la fonte del problema
p. 28 2.2.1.2. Adotta buone abitudini di vita per
evitare l’umidità in eccesso
p. 29 2.2.2. Se la muffa c’è ricorri al protocollo
Bastamuffa
5
1. Tutto quello che c’è da
sapere sulla muffa
La presenza di muffe è uno tra gli elementi principali
dell’inquinamento indoor.
6
una delle principali cause scatenanti della sindrome
dell’edificio malato.
Le cause della sindrome sbs (Sick building syndrome)
sono proprio la concatenazione di più fattori e, in
particolare, la dannosa combinazione di inquinamento
indoor e scarsa aerazione.
7
1.1. Che cos’è la muffa?
8
Sebbene all’apparenza non si riscontri nulla di
particolarmente affascinante in quelle macchie colorate
e nauseanti che sporcano i muri della tua casa, le muffe
al microscopio nascondono invece tutto il loro fascino.
9
Si tratta di un recipiente piatto di vetro o plastica,
solitamente di forma cilindrica con all'interno un terreno
di coltura solido e semisolido.
10
Ed è proprio con le piastre Petri che si può determinare
anche la tipologia di muffa che è presente negli ambienti
e/o superfici che si sta analizzando e anche la gravità
della contaminazione in corso, verificando il risultato
della piastra Petri con il prelevamento, dopo qualche
giorno.Le piastre Petri vengono impiegate anche nel
protocollo del trattamento Bastamuffa, proprio per
evidenziare quali tipologie di muffe sono presenti negli
ambienti abitativi analizzati e per comprendere anche il
grado di contaminazione, grazie alla crescita in purezza
della muffa nella piastra stessa. Basandosi sull’analisi
visiva delle piastre Petri dopo il campionamento nel
corso dei giorni (l’ottavo giorno è limite entro cui il
risultato è ancora fedele), puoi riscontrare una crescita.
L’esito e l’andamento della crescita determinerà il
risultato riscontrato che verrà poi valutato dai tecnici
Bastamuffa.
11
radici e rametti, che in tutti i funghi (lieviti esclusi)
formano il cosiddetto micelio (o corpo vegetativo)
che arrivato alla dimensione di miliardi di filamenti si
evidenzia come “l’inestetica macchia sul muro”. I miceli
contraddistinguono il processo fungino noto come
crescita vegetativa che avviene più velocemente in
condizioni di variazione di temperatura e umidità.
Attraverso le ife, muffe e funghi in generale assorbono
le sostanze nutritive.
12
Hai presente il Tarassaco, detto anche “dente di leone”?
13
1.2.1.1. Ciclo stagionale delle spore della muffa
14
presentarsi di condizioni adatte allo sviluppo, le spore
riescono così a radicarsi sulle superfici e ad agglomerarsi,
rendendosi visibili all’occhio umano.
15
Quando si arieggia un locale, le spore di muffa
entrano con l’aria esterna, che ha una concentrazione
naturalmente bassa di spore. Di per sé non è una cosa
preoccupante, lo diventa se le spore si depositano sui
materiali umidi, trovando così le condizioni per crescere
e proliferare.
Negli ambienti interni possono esserci zone ad alta
umidità, dovuta a vari motivi.
1. Può penetrare acqua dall’esterno dopo forti
precipitazioni, attraverso tetti difettosi o crepe nel
muro.
2. L’umidità può risalire dal terreno, infiltrandosi
all’interno dei muri o sulla loro superficie.
3. Con la rottura di tubature che, anche in poco tempo,
possono impregnare i muri di acqua.
Oltre a queste cause particolarmente evidenti è molto
importante considerare anche l’interazione tra l’umidità
dell’aria e la temperatura sulla superficie dei materiali.
Questo è quello che avviene quando nella tua abitazione
vengono riscontrati dei ponti termici, eccessi di umidità e
di condensa che possono creare problemi di dispersioni e
differenze termiche, anche nella stessa parete.
16
1.3.1.1. Condizioni adatte permettono alla muffa anche di
alimentarsi
17
All’inizio le riserve delle spore possono essere sufficienti
per nutrire il fungo, ma in breve tempo, dovrà trovare
altre fonti di alimentazione.
18
la ceramica o il vetro, che in sé non costituiscono un
substrato alimentare per i funghi.
Ma basta un minimo di imbrattamento di una superficie
non commestibile, come il deposito di polvere
domestica, di nicotina o di catrame contenuto nel fumo
di sigarette, a soddisfare le modeste esigenze alimentari
di questi funghi.
19
1.4. Tipi di muffe
Le muffe conosciute in ambito domestico sono
circa una decina, alcune delle quali possono essere
potenzialmente molto pericolose per il nostro organismo
come lo Stachybotrys chartarum.
20
Come si può vedere chiaramente nell’immagine sopra,
i risultati non sono identici. Le specie riscontrabili
in entrambe le piastre sono le stesse ma è la loro
diffusione nella piastre a differenziarsi l’una dall'altra.
Delle condizioni avranno influito su quello stesso
campionamento, arrivando a spiegarti che la muffa non
rimane stabile e circoscritta in un posto, ma “cammina”.
1.4.1. Le contaminazioni
21
basta veramente poco alle spore della muffa per
“spostarsi” e per diffondersi nell'ambiente in un batter
d’occhio.
2. Tentare di eliminare
la muffa
La muffa è un problema comune in molte abitazioni
e non a caso è anche una fra le principali cause
dell’inquinamento indoor, arrivando a condizionare anche
la salubrità degli ambienti abitativi.
Può infatti indurre infezioni e sintomatologie nell’uomo,
reazioni allergiche e risultare tossica a causa del rilascio
delle micotossine.
22
L’inquinamento microbico coinvolge centinaia di specie di
batteri e funghi che crescono all’interno degli ambienti,
soprattutto quando vi sono particolari condizioni di
umidità. E l’esposizione ai microrganismi o alle loro
tossine può essere associata a malattie respiratorie,
asma, allergie.
23
2.1. La candeggina non è proprio un
buon rimedio
24
2.1.1. Perchè la candeggina non elimina la muffa
25
Infatti, non agendo sulle cause scatenanti, la muffa
radicata sull’intonaco e negli strati murari continuerà a
vivere, e al ripresentarsi delle condizioni, si svilupperà
nuovamente.
26
- dell'albero respiratorio e delle mucose nasali, con
restringimento temporaneo delle vie respiratorie
inferiori (ostruzione bronchiale) con possibilità anche
di crisi allergiche. Epistassi, naso che cola, tosse
persistente e altri disagi a carico delle vie aeree.
27
2.2.1.1. Individua la fonte del problema
28
bagno, si consiglia di effettuare questa operazione
il prima possibile e ogni volta che si utilizzano la
doccia o la vasca, così da eliminare immediatamente
il vapore, condensatosi sulle superfici. La stanza così
facendo rimane meno umida.
• Controllare gli infissi. Quando piove controllare
che non ci siano infiltrazioni da porte e finestre. Se
dovesse succedere, asciugare l’acqua e provvedere
alla manutenzione degli infissi per prevenire il
formarsi dell’umidità.
• Deumidificare le stanze. Per eliminare l’umidità
dall’ambiente casalingo basta fornirsi di uno dei
numerosi attrezzi esistenti in commercio progettati
a tale scopo: dal deumidificatore elettrico alle più
moderne VMC (ventilazione meccanica controllata)
• Fare attenzione ai ristagni d’acqua. L’umidità in casa
può aumentare quando, ad esempio, si annaffiano le
piante da interno. Per prevenire la formazione della
muffa basta non esagerare con le dosi d’acqua e a
controllare che non si formino ristagni nei sottovasi.
• Distanziare i mobili dalle pareti. E un accorgimento
da prendere seriamente in considerazione affinché
i muri vengano vengano ben arieggiati, cosa non
possibile quando i mobili ostruiscono il passaggio
dell’aria. È buona norma osservare questo consiglio
soprattutto quando si tratta delle pareti esterne:
la distanza ideale tra queste e i mobili è di almeno
cinque centimetri.
29
2.2.2. Se la muffa c’è, ricorri al Protocollo Bastamuffa
30
e a VOC zero
3. Con una garanzia valida fino a 10 anni e che ne
prevenga la riformazione e il suo risviluppo.
valutazionemuffa.it
Il protocollo Bastamuffa
In sintesi
ANALISI
FASE 2 / ISOLARE
Serve aiuto?
assistenzabastamuffa.com
Visita il sito
www.bastamuffa.com
Gruppo FB
glieroidibastamuffa.it
Youtube.com/bastamuffa
(+8.600 iscritti!)