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DI ANATOMIA
Anatomia Microscopica
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Allestimento di un campione biologico per l’analisi al
microscopio
Organizzazione di un laboratorio di anatomia
patologica
Da:
U.C.O. di Anatomia e Istologia Patologica
https://www.youtube.com/watch?v=xeylG6kGIaA
Tecniche di colorazione
Scopo e modalità
Hanno lo scopo di permettere la visualizzazione di
componenti chimiche presenti in un campione
Si basano sulle proprietà di alcuni reagenti di formare
con le sostanze presenti nei vari campioni dei
prodotti di reazione colorati o colorabili (nella
visualizzazione di enzimi, non viene messo in
evidenza l’enzima, ma il suo prodotto di reazione)
Requisiti
Presuppongono che:
- la reazione sia specifica per la sostanza in
esame
- il prodotto di reazione non subisca
dislocazioni
COLORAZIONI
MORFOLOGICHE
Scopo
COLORAZIONE
Dopo la colorazione per la conservazione del tessuto si deve
procedere con una disidratazione e quindi un montaggio, da
effettuare con un vetrino coprioggetto ed un montante
sintetico, che la peculiarità di presentare lo stesso indice di
rifrazione del vetro e quindi non da problemi nell’analisi al
microscopiao
Alcool Etilico 95° 1 min
Alcool Etilico assoluto 1 min
Alcool Etilico Assoluto 1 min
Alcool Etilico-Xilolo 5min
Xilolo I 5 min
Xilolo II 5 min
Struttura chimica
dell’ematossilina
Colorazione con Ematossilina – Eosina
L’eosina è un derivato della fluoresceina e si presenta sotto forma di polvere
cristallina di colore rosso, solubile in acqua ed in alcool. Al contrario
dell’ematossilina, l’eosina è un colorante acido, colora in rosso/rosa le
componenti cariche positivamente (acidofile), quali proteine cellulari,
presenti a livello citoplasmatico. L’eosina al 2% invece, è utilizzata
come disinfettante della cute, in quanto favorisce la cicatrizzazione. Oltre
all’eosina comune, ossia l’eosina Y, esiste anche l’eosina B, polvere cristallina
bruna solubile in acqua. L’eosina B si differenzia da quella comune per la sua
struttura chimica, in quanto vi è la presenza di due gruppi nitrici al posto di
due dei quattro atomi di bromo.
https://www.youtube.com/watch?v=2D0rj0m6dVs
https://www.youtube.com/watch?v=26OLI6n_1pI
Sezione di epididimo di ratto 10X Sezione di epididimo di ratto 20X
Sparaffinatura ed idratazione
Incubazione nella soluzione di Nissl 0,75%: 8 min
Cresil Violetto 1,5 g
Acqua distillata 98 ml
Acido acetico 1M 1 ml
Incubazione in etanolo 95°: 1 min ( controllare le sezioni perché
perdono il colorante)
Disidratazione
Corteccia cerebrale di ratto 5X
Corteccia cerebrale di ratto 40X
Permettono in un organo di
evidenziare sia la componente del
parenchima che dello stroma
Colorazione tricromica sec. Masson
• Sparaffinatura e idratazione
• H2O di fonte per 5 min -3 lavaggi in H2O distillata
• Soluzione di ematossilina ferrica 8 min
• Soluzione di Acido picrico (soluzione alcoolica satura) 4 min
• Breve lavaggio in H2O distillata per asportare l’eccesso di
colorante
• Soluzione di fucsina acida 2 min
• Breve lavaggio in H2O distillata per asportare l’eccesso di
colorante
• Soluzione all’0,8% di acido fosfomolibdico 10 min
• Soluzione di blu di anilina: 4 min
• Breve lavaggio in H2O distillata per asportare l’eccesso di
colorante
• Disidratazione montaggio del vetrino
Colorazione tricromica sec. Masson
Principio: Il metodo associa una colorazione nucleare ottenuta con
ematossilina ferrica di Weigert, una colorazione delle emazie con acido
picrico e una colorazione del connettivo con coloranti acidi
https://www.youtube.com/watch?v=RJgLryj__fk
https://www.youtube.com/watch?v=0L-pHIxVsC8
Sezione di Colon 5X
Sezione di
Colon 20 X
Colorazione tricromica sec. Gomori
• Sparaffinatura e idratazione
• H2O di fonte per 5 min -3 lavaggi in H2O distillata
• Ematossilina per 7min
• H2O di fonte per 5 min- 2 lavaggi veloci in H2O distillata
• Miscela Tricromica* per 12 min
• Breve lavaggio in H2O distillata per asportare l’eccesso di
colorante
• Lavaggio in H2O acidula* che rende i colori più delicati e
trasparenti
• Disidratazione, chiarificazione e montaggio
Colorazione tricromica sec. Gomori
La miscela tricromica è una soluzione acquosa di cromotropo
R, fast green o verde luce, acido fosfotungstico e acido acetico
glaciale.
Sia il cromotropo R che il fast green o il verde luce sono coloranti
acidi che colorano, in modo più o meno elettivo, rispettivamente
il citoplasma e le fibre collagene grazie all’azione esercitata
dall’acido fosfotungstico
•Sparaffinatura ed idratazione
•Incubare le sezione nel reattivo A ( soluzione di acido periodico):
5 min.
•Lavare in acqua distillata
•Incubare nel reattivo B (Weigert fucsina resorcina): 30 min.
•Lavare in acqua distillata.
•Incubare nel reattivo C (Tampone acido di differenziazione):
2 min.
•Lavare in acqua di fonte: 5 min
•Lavare in acqua distillata.
•Disidratazione e montaggio
COLORAZIONE MEDIANTE WEIGERT VAN GIESON PER
FIBRE ELASTICHE E CONNETTIVO
Sezione di Aorta 20X
Sono:
Metodo all’Alcian blue
Metodo di Hale
Metodo con diamine
Metodi metacromatici
Alcian-blu
• Sparaffinatura e idratazione
• H2O di fonte per 5 min -3 lavaggi in H2O distilla
• Incubare le sezioni in una Acido acetico 3%: 2 min.
• Incubare in soluzione di Alcian-blue pH 2.5: 30 min.
• Incubare in una soluzione allo 0,3% di Na2CO3: 15
min
• Passaggio veloce in acqua distillata
• Differenziazione in Etanolo 95° veloce
• Disidratazione e montaggio
Alcian blu pH 2.5: digiuno ratto 10X
• Sparaffinatura e idratazione
• H2O di fonte per 5 min -3 lavaggi in H2O distilla
• Incubare le sezioni in una soluzione di acido periodico al 10%
per 10 min.
• Lavaggio in H2O di fonte: 10 min e passaggio veloce in H2O
distillata
• Incubazione con soluzione di Schiff: 20 min
• Lavaggio con acido solforos al 15%: 3 lavaggi per 2 min
• Passaggio veloce in acqua distillata
• Differenziazione in Etanolo 95° veloce
• Disidratazione e montaggio
Vantaggi
Esame non solo della morfologia citologica,
ma anche dell’impalcatura strutturale
• Sideroblasti
• Linfociti: 5-20%
• Cellule adipose
Biopsia ossea: Giemsa
Individuazione di patologie a livello
del midollo osseo
Lo studio comprende:
1. Sparaffinare e idratare
2. Lavare in H2O di fonte. Lavaggi in H2O distillata
3. Porre sulle sezioni 5 gocce di reattivo A e 5 gocce di
reattivo B per 5min
4. Lavare con H2O distillata
5. Porre sulla sezione 10 gocce del reattivo C per 3min
6. Doppio lavaggio in H2O distillata
7. Porre 10 gocce di reattivo D per 3min
8. Doppio lavaggio in H2O distillata
9. Porre 10 gocce del reattivo E per 3min
10. Doppio lavaggio in H2O distillata
Procedimento
A = cristalli di ferrocianuro di K
B = tampone acido di attivazione
C = carmallume sec. Mayer
* A + B Vengono mescolati al momento.
Principio
Il ferrocianuro di K reagendo in ambiente
acido con gli ioni ferrici dell’emosiderina,
forma un sale colorato: il blu di Prussia. La
reazione, in forma ionica, è la seguente:
Osservare il vetrino
I granulociti, caratterizzati dalla presenza di abbondanti granulazioni
citoplasmatiche, sono detti anche polimorfonucleati, per la forma
plurilobata del nucleo e si suddividono a loro volta in granulociti neutrofili,
eosinofili e basofili in base alle colorazioni assunte dai granuli che
contengono.
Granulociti Eosinofili
Nucleo basofilo ed i granuli acidofili presenti nel
citoplasma: i granuli sono di colore rosa perché
colorati intensamente dall'eosina . La loro
dimensione è la stessa dei neutrofili. Il nucleo è
generalmente bilobato, ma sono stati osservati
anche nuclei con 3 o 4 lobi.
Granulociti basofili
Sono relativamente piccoli: 9-10 µm di diametro. Il
citoplasma è molto ricco di granuli che prendono una
colorazione porpora scuro. Nei basofili, la quantità di
granuli è tale da nascondere il nucleo, generalmente
bi-trilobato, che quindi è difficilmente visibile al
microscopio
Linfociti
Nei linfociti il nucleo sferico, occupa quasi
l'intero volume cellulare, lasciando visibile solo
un sottile anello di citoplasma periferico,
leggermente basofilo colorato in azzurro.
Con 8-10 µm di diametro, sono in generale più
piccoli degli altri leucociti. Il nucleo è rotondo e
grande in rapporto alla cellula e la occupa
quasi interamente. Resta comunque visibile un
po' di citoplasma, in posizione generalmente
laterale.
Monociti
I monociti, di dimensioni maggiori rispetto
agli altri leucociti. I monociti sono i
leucociti più grossi: 16-20 µm. Hanno un
grosso nucleo reniforme o a ferro di
cavallo, in certi casi anche bilobato. Il
citoplasma è trasparente, ma con aspetto
di "vetro smerigliato"
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