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QUADRANTE 5 |
00:5 TA LIE
CORRENTE

RIVISTA MENSILE
CONTO

SETTEMBRE ANNO XI
|

MASSIMO BONTEMPELLI
P.M. BARDI: DIRETTORI
LE APPLICAZIONI DEL

LINOLEUM
PLLA OY TRLeENNALE
Pi iLANO 1933. xX!
segnano una nuova significativa affermazione di questo
prodotto nell architettura e nell arte decorativa, quale:

pavimento per ambienti moderni


rivestimento di pareti
rivestimento di mobili
| pit: noti architetti italiani hanno dato la preferenza ai pavimenti
di linoleum per il Palazzo dell’ Arte e per le principali. costruzioni
nel Parco della Triennale, per una superficie complessiva di circa
16.000 METRI QUADRATI
ll pavimento di linoleum deve questa preferenza alle sue spe-
ciali caratteristiche di afonicita, di sofficita, di estrema durata, e
alle sue doti estetiche altrettanto notevoli, che traggono origine
dalla varieta e dalla ricchezza di colorazioni e di disegni che
distinguono questa pavimentazione moderna.
Alla TRIENNALE DI MILANO sono stati pavimentati in linoleum, in tonalita o in
parte:
Il Palazzo dell’Arte - II Padiglione della Stampa - La «Casa Medic- - La «Casa sul lago per
artista» - La «Casa d’acciaio- - La «Casa Coloniale» - La «Case di campagna per un uomo
di studio. - La .Villa-Studio per artista» - La «Casa dell’ Aviatore- - -Le Casetie di soggiorno
estivo» - La «Scuola tipo 1933- - La «Casa del Dopolavoro» - La «Casa Appenninica» - Il Pa-
diglione della Scuola d’Arte» - La «Casa Popolare» - La «Villa sul Golfo di Napoli» — La
«Casa
tutt’ acciaio ».

A tichiesta si fanno preventivi per povimenti in opera ovunque.

Chiedere l’opuscolo “D,, alla SOCIETA DEL


Sede: MILANO - Via Macedonio Melloni, 28
Filial: RO MA -Via S. Maria in Via, 37
FIRENZE - Piazza S. Maria Novella, 19
PALERMO - Via Roma 64, ang, Via Fiume 6
Di imminente pubblicazione Ottobre 1933

. oo es Oe eR TO Adee OL

L‘ARREDAMENTO
vO DO E-KN @
DUECENTO
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NAZIONI

SETTECENTO
re

ILLUSTRAZIONI

a eee 1934-XIl MILANO

La prima opera italiana che riproduce e commenta non solo i mobili


ma tutti i singoli oggetti che formano l’arredamento dell’ambiente moderno.

Volume in-quarto, in rilegatura moderna, prezzo di prenotazione lire 120


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attaccapanni
b a g nut

bar di famiglia
biblioteche
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cia loan. a- i
camere da giuoco
camere da letto
camere di
soggiorno
camere per
amatore d'’arte
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Arch. GUGLIELMO ULRICH - Milano
Studio.

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ferri battuti
fontane interne
guardaroba
lampadari
lampade
a illuminazione
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lampade da tavolo
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meridiane
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mobiletti bar
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Paracaloriferi
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Paraventi
Passatoie
Pavimenti
Arch, A. e J. SOULEK - Vienna
Stanza di soggiorno.
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pianoforti
piastrelle
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plafoniere
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poltroncine
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porcellane
portabastoni
portacenere
portafiori
portaombrelli
portaritratti
portasigarette
portavasi
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Pressalibri
M. MARINOT - Parigi Vaso in cristallo. Arch. MARTIN ELSAESSER - Francoforte s/M Lampadario. ot 6 Same
sale da pranzo
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servizi da tavola
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soprammobili
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Vid Osage ¥ et
Argenterie CHRISTOFLE - Parigi Manif. Statale Porcellane - Berlino
Oliera. Servizio da te. Vue Er lem 6
ENRICO A. GRIFFINI

COSTRUZIONE
RAZIONALE
DELLA CASA ORIENTAMENTI ATTUALI
NELLA COSTRUZIONE
LA DISTRIBUZIONE
LA ORGANIZZAZIONE
DELLA CASA
1933-XI
SECONDA EDIZIONE COMPLETAMENTE
RIFATTA. VOLUME IN-4, DI xvi-320
E
PAGINE CON 534 ILLUSTRAZIONI
IN
DISEGNI ORIGINALI, LEGATURA
100
TELA VELA FLESSIBILE. . . L.

——
——
BITAZIONE
SVILUPPO STORICO-ETNOGRAFICO DELL'A
|, - SGUARDO RETROSPETTIVO SULLO
A (Lac asa utilitaria -
LI DELL'ABITAZIONE MODERN
ll. - LE CARATTERISTICHE FONDAMENTA
Studio razionale dell'alloggio)
di costruzione)
(Pareti, tetto piano, solai, tipi speciali
il. - NUOVI SISTEMI COSTRUTTIVI
pavimenti, rivestimenti, pitture
DELLA COSTRUZIONE (Serramenti,
IV. - LE OPERE DI FINIMENTO e decorazione)
speciali, leghe metalliche in architettura
ZIONI
V. - VESTETICA DELLE NUOVE COSTRU

BREVE (Ottobre 1933):


DEL MEDESIMO AUTORE USCIRA FRA
DIZIONARIO DI

1 5 0 0 NU OV I MA RIAL!A
TEMOD ERN
Uji -PeR tL’ EDILIZIA
di circa 200 pagine con 500 illustrazioni
Volume in-4,

H-© E-P Lt ED almO ake MILANO


VEL R-1-G-0
dei nostri architetti. Un fatto ha manza e stima assolute nel mon-
giovato all’altro, e insieme sono do, un congresso in cui abbiamo

Diseioer. ec ot t-.0' 2. f 3 serviti a rappresentare degnamen- portata la nostra fede di fascisti


MASSIMO BONTEMPELLI, P.M. BARDI te lo spirito della gente di Musso- e di artisti.
Direzione: Milano, via Brera 21, 82-542
lini, e a farlo intendere. Eccoci a riferire il nostro reso-
Concessionari esclusivi per la vendita: conto. Bene inteso: non rappresen-
Nella cronaca che pubblichiamo
A. e G. Marco, San Damiano 3, Milano
il lettore notera come la nostra de- tavamo ufficialmente che noi stes-
Abbonamento annuo L. 50; estero L. 100
legazione — che, tra parentesi, é si (perché a noi rappresentanze
Un numerolire 5 - Conto Corrente Postale
andata al congresso a proprie spese ufficiali, le gerarchie non ce le dan-
realizzando a proprie spese tutto il no: sono gli architetti delle case
S 0M M A RBI O
materiale (l’ Italia su 30 citta di popolari di Roma, dell’Arco ai Ca-
(settembre Kor)
tutto il mondo ne ha presentate duti di Genova, del « vero barocco
VIAGGIO DI ARCHITETTI IN GREcIA (Bardi)
cinque) — ha costantemente affer- modernizzato» che si mettono i
L’URBANISMO DI MussoLini (F. Monotti)
mato quegli ideali d’arte e di mo- tubi di stufa in queste occasioni).
CRONACA DI viaGGio (P. M. Bardi)
rale che noi identifichiamo con il Ma speriamo che un bel giornosi
LA PAROLA DI LE CorBusiER (Le Corbusier)
Fascismo, e li ha affermati tra capisca che tra il nostro spirito e “
ANALISI DI UNA crrTA (Piero Bottoni)
In QUESTIONARIO DEL IV CoNGRESSO amici di tutta l’Europa, giovando quello degli altri c’é la differenza
COMMENTO AL QUESTIONARIO (Gino Pollini) sicuramente al rafforzamento di che passa tra la fede dei fanatici
DIscouRS AUX ARCHITECTES (F. Léger) quella ormai dilagante persuasio- e lo zelo dei convertiti.
Corsivi pi P. M. B. - G. P. - R. P. - Loos ne d’oltre confine che prevede al-

4 DISEGNI DI GREGORIO PRIETO


VItalia una grande architettura.

29 ILLUSTRAZIONI FUORI TESTO


Per capire cid bisogna intende-
re l importanza internazionale del CORSIVO N. 3$::
« Cirpac » che riunisce, come altra
volta abbiamo avuto occasione di Siamo molto contenti di « Quadrante »:
VIAGGIO DI ARCHITETTI notare, tutti gli architetti piu vi- si diffonde tranquillamente dappertutto
IN G@RECIA vi del mondo. Nell’istituto non si senza battere tamburo, senza promesse e

entra che pertitoli, titoli di fronte bigliettini di raccomandazione. Va da sé,

Questo numero di « Quadrante » all’architettura, di fronte alla mo- come tutta la carta stampata di qualche

é dedicato al viaggio che un grup- utilita.


dernita. E’ dunque logico che qual-
Vediamo continuamente riprese le no-
po di architetti ha compiuto in cuno si adoperi con tutte le sue in-
stre idee, i nostri scritti e persino le no-
Grecia, in occasione del congresso traprendenze a svalutareil recinto
stre illustrazioni: questo ci fa piacere.
promosso dai « Congressi interna- alla maniera della volpe per l’uva.
Giorni fa vedevamo sul «New York Ti-
zionali di architettura moderna >», Baster& pero visitare la sala del
mes», e su altri grandi giornali e riviste
e che ha avuto per scopo lo studio « Cirpac » alla Triennale per capi-
ripreso il nostro «andare verso il popo-
della « citta funzionale>. re il significato del consesso. lo» da noi ricordato a proposito della
L’iimportanza della riunione ap- Il nostro rilievo puo parere in- Triennale. Questi nostri scritti sono sta-
parira dalla cronaca del viaggio giustificato al lettore che vive lon- ti fortunati, fortunatissimi.
che pubblichiamo nel nostro fasci- tano dalle polemiche; e forse que- Altri scritti pure. L’articolo di de Jou-
colo, e traverso alcuni scritti di no- sta pagina introduttiva al nostro venel ha avuto un successo internaziona-
stri amici stranieri. Il gruppo degli quinto « Quadrante » ha un’aria ri- le: il « Journal des Nations » lo ha ripub-

architetti di « Quadrante» ha par- sentita. Infatti: vogliamo inaugu- blicato con un lungo commento ufficiosoa
per dire che é ora di farla finita con la
tecipato a questo quarto congresso rare la rinfrescata di settembre
falsa notizia; il giornale ginevrino co-
del « Cirpac » con una attivita che con il proposito di azioni senza
minciava bene: con una falsa notizia,
é stata notata e segnalata dalla quartiere contro certo sornionismo,
attribuendo la pubblicazione della nota
stampa straniera mediante sottoli- certa incrostazione che stanno sul
a certo «Corriere diplomatico e consola-
neazioni di vivo interesse. settore di nostra sorveglianza.
re», che Vaveva trascritto da « Quadran-
Il che é derivato esclusivamente Ritorniamo da un congresso in- te», senza citare la fonte.
da due ordini di fatto: primo l’in- ternazionale in cui non si é dormi- Oh! ma siamo molto felici di essere pre-
staurata potenza politica del Fasci- to, in cui sono stati sollevati pro- da della pirateria giornalistica. Ci inte-
smo all’estero, secondo |’ ardita e blemi attualissimi e da parte di ressa di divulgare delle idee: le nostre
intransigente posizione artistica gruppi nazionali che hanno rino- idee.
L'URBANISMO sono intente all’opera paziente di persua- mt come a una sua creatura, E in
quel
sione, di rieducazione, di costrizione amo- momento, senza un grido
esplose nell’ani-
DI MUSSOLINI rosa. Dal profondo i succhi si son mossi, mo del popolo, che era
stato a contem-
al richiamo risponde la linfa pit pregna. plarlo estatico, Vadorazione
per ij Capo
LITTORIA-SABAUDIA- PONTINIA Si ripete per Roma il miracolo della se- che aveva voluto tornar Contad
ino e git
mente scoperta nelle tombe dei Re egi- era stato compagno nella
fatica, Mussoli-
Si entra nell’Agro, Pontino con lo stesso zi. La terra si riscuote dal suo sonno mil- ni era. li, a due passi; Vidolo
della nazio-
Senso con cui una volta si entrava nella lenario e verso il cielo ineredulo, curvo su ne svera fatto simile a lui; il
Duce irrag-
Zona di operazioni. L’orecchio si tende di lei, innalza il primo grano di Littoria. giungibile si poteva toccare,
circoscrivere,
per cogliere il rombo del cannone, ma Per vedere quel grano, per pesarlo sulla rinchiudere per sempre dentro di sé, Era
non avverte neppure il ronzio d’una zan-" mano aperta, per morderlo e scoprirne il cost vero che una vecchia
madre avreb-
zara. Nell’aria ferma e fresca del matti- cuore bianco e tenero, Mussolini s’é fer- be potuto baciarlo dicendogli: —
Benedet-
no, non é€ che il respiro lontano delle mato undici volte sulla sua strada, ha to il ventre che t’ha fatto! —
Mussolini
Fowler, che pettinano con denti di ferro dato quasi tre ore delle ore della sua s’avvicind al tavolo imbandito all’aper
to,
Vonde di quel gran mare di terra scon- giornata. Nelle capitali del mondo si di- non prese che un bicchier d’acqua, Disse
volta. A Borgo Montello é il primo. posto scuteva del Patto a quattro appena fir- nella sua chiusa parlata: — Adesso an-
di guardia. Poche frasi vengono scambia- mato, tutti i problemi pit gravi venivano diamo a vedere la casa. — Cominciava
te, come una parola d’ordine. Qualcuno riesaminati sotto quella luce. A Romail una nuova leggenda, pit vera della ve-
scende dall’automobile di Mussolini; qual- telegrafo palpitava incessantemente re- rita @ogni istante, che nelle sere destate
cun altro sale al suo fianco. La macchina cando notizie, chiedendo istruzioni, av- sara tramandata sull’aia dalluna alVal-
riparte veloce. Nell’ebbrezza della. corsa, vertendo, raccomandando. E nello stesso tra generazione di questa terra consacra-
quasi si dimentica la presenza d’un nemi- tempo chi quel Patto aveva ideata e im- ta dal suo sudore.
co costantemente all’agguato. posto, ritto su una gran macchina fre- La corsa riprese verso il mare. Improv-
Pochi metri e gid s*incontrano i primi mente, isolato da tutti, come se null’altro visamente il panorama muto. Ai nomi di
operai. Sono i pit lieti. Lavorano sui pon- piu esistesse, trebbiava il grano che se- guerra, Bainsizza, Piave, Grappa, succes-
ti coronati di bandiere alle case che do- condo promessa Iddio aveva dato agli uo- sero scene di guerra. La boscaglia quasi
vranno essere pronte in ottobre. Novecen- mini di buona volontd. La sua fronte si impenetrabile, preda di sterpi e @acqua
to nuovi poderi, mille case. A ogni pietra imperlava di sudore, intorno alla sua te- stagnante, era squarciata da tagli violen-
che va a posto, a ogni manata di calce, sta le nuvole di pula si addensavano co- ti. Grosse buche sparse dovunque faceva-
si pensa irresistibilmente alla felicita di me un’aureola d’oro. Insensibile al sole, no pensare al cannone. Ai margini della
coloro che verranno ad abitarvi. Vi gire- alla fatica, alla sete, Mussolini prendeva strada, accanto alle lastre spettrali, si er-
ranno intorno, la toccheranno con mani i mannelli che i contadini gli porgevano, gevano baracche di legno con gli stessi
trepide, proveranno ogni porta, si affac- e con gesto ieratico che ricordava quello spacci di viveri e vino delle retrovie. File
ceranno a ogni finestra. I bambini pit pitt ampio del seminatore, ne nutriva con Wuomini taciturni, a cui non mancava
piccoli siederanno intimiditi in mezzo al- giusta misura la bocca della trebbiatrice. che Varme, marciavano lungo i fossa-
Vaia. Qui si sgravera la moglie, qui si da- Invisibili spiriti, gli avi romagnoli si era- ti. Erano i carbonai e i dicioccatori venu-
ran le figlie a marito, qui un giorno mo- no riuniti intorno a lui a presiedere a ti di Calabria, di Basilicata, d’Abruzzo,
rira il vecchio. quel rito casalingo e propiziatore. @ far la stagione. Facce nere, sguardi pro-
Son gente umile che lavora per altra All’ ultima stazione della marcia ine- fondi appena intravisti. Si sarebbero in-
gente umile, con ancor pi cura e passio- briante, quasi in risposta alla tacita im- ginocchiati davanti a lui, Mussolini, pur
ne. E forse qualeuno lavora segretamente pazienza dei pochi del seguito rimasti nel- che si fosse fermato. Ma sdegnavano di
per sé, perchéi suoi, gid iscritti nel grup- le scuole ardenti delle automobili, it ia- guardar le automobili che lo inseguivano.
po che verra, Vhan mandato avanti a da- voro duro pit a lungo, pit aspro, senza Guardavano invece alle case nuove, Co-
re un’occhiata ai posti e a guadagnar qual- soste. Le ragazze dai vasti cappelli di pa- mode, pulite, per i contadini che verran-
che soldo. Improvvisamente un gran gri- glia, raccolte sul monte dei covoni, s’e- no dal Veneto, e forse sentivano confusa-
do, tutti alzano la testa, alzan le braccia ran messe a cantare a voce spiegata i mente che anche il loro giorno non é lon-
al cielo. Oggi passa chi é venuto a spar- canti della campagna. Canti conosciuti tano. Bonifica umana che dovra seguire
gere il lievito della crescita sulla terra, anche dai soldati, eternati nelle trincee, immediata a quella della terra, come lei
perché da un raccolto all’altro alimenti Il canto sosteneva il lavoro, e il lavoro so- integrale. Popolo forte e antico che ha
di grano il forno che essi hanno appena litario e gagliardo stimolava continua- bisogno di esser sollevato, potenziato, mes-
murato. mente il canto. La trebbiatrice borbotta- so al livello della civilta nuova sgorgata
Lungamente la macchina guizzante del va scontrosa sotto il frullare della pu- dalla rivoluzione. Il giorno in cui le riser-
Duce si ferma presso le pesanti aratrici. leggia, e di tanto in tanto lanciava in ve d’uomini che VItalia possiede saranno
E’ la contemporaneita di tutti i lavori del aria un soffio di loppa, rapido come un rimesse in valore, pit ricche e profonde
ciclo vitale quella che pi stupisce. Il tem- trillo. A ogni finale delle voci, come per di qualunque giacimento di carbone 0 pe-
po s’é fermato, le quattro stagioni si son ristabilire Vintesa, gli occhi si incontra- trolio, Roma riavra UV’Impero.
fuse, e in queil’una, tradizione e progresso vano un istante, ridenti. Nomi imperiali sono Littoria e Sabau-
si avvicendano per far rivivere la terra. Finalmente scese, e subito si capi che dia, citta nate alla moda di Roma, con
E dove per i campi pii non v’é traccia nessun altro monumento potra mai pit un largo solco d’aratro a tracciarne il cir-
a@uomo, si indovinano il sole, Vacqua sot- bastargli. Sul viso gli splendeva la gioia cuito. Vero é che a Sabaudia, quasi a ac
terranea, che dopo il primo urto violento del lavoro compiuto. Guardé ai sacchi col- - centuarne Vorigine guerresca, da vomere
2
= M usis'o bin i treb bia i Pp t-t mzo grano de lla sua Littorte
~
assetto il pit corrispondente possibile alle
funziond la dinamite. Lo spettacolo di CRONACA DI VIAGGIO richieste del buon senso.
questa nuova citta che nasce é affasci-
nante. Non si tratta della nascita di una » 1 Alle citt&a capita la stessa sorte che ca-
pita agli uomini quando si ammalano: fi-
creatura, in cui é presente un elemento Abbiamo traversato il Mediterraneo, da
che sfugge al controllo umano,la scintil- nire sotto le mani di un medico che le
Marsiglia ad Atene, senza accorgercene,
salva o che le peggiora di salute. Molta
la, il palpito della vita. Nella nascita e tanto eravamo occupati nelle discussioni
confusione e grosse dosi di ciarlataneria
nello sviluppo di una citta, unico fattore della nostra riunione organizzata per esa-
é Puomo. E’ lui che Vha ideata, che Vha minare e studiare la cittaé funzionale. Un insidianola citta. La quale é innanzi tut-

costruita, che Vabita. Non é ingiusto dire centinaio di architetti di sedici diversi to un fatto tecnico, e per conseguenza
che Vuomo ha la citta che ha voluto, la paesi ha elaborato tutto il materiale oc- dovrebbe essere governata da tecnici, da

citta che si merita. In una grande radu- corrente e relativo a trenta citta, e den- ingegneri, da architetti, da gente che ha
ra rossastra da cui sporgono ancora i tro grossi cassoni se lo é portato a bordo il senso dell’organizzazione. Questa riu-

ciocchi degli alberi abbattuti, sulle rive invadendo tutt’un ponte del piroscafo, e nione e i suoi studi che saranno raccolti
@un lago che tempera il passaggio dalla attorno a un’infinita di tavole s’é messo in una pubblicazione in quattro lingue
terra al mare, sta sorgendo Sabaudia,cit- a ragionare in cinque o sei lingue, senza edita forse da un editore italiano, vanno
ta dell’anno undecimo. Mussolini vi ha prendersi un’ora di riposo, con un acca- guardati con diligenza, e raccomandati
affondato la prima pietra, ha diretto fino nimento che sembrava esageratissimo agli a tutti coloro che partecipano alla forma-
al’ultimo la manovra del verricello: — abituali passeggeri della linea. zione del fenomeno dell’urbanesimo con
Attenzione. Posa. Molla tutto! — Poi il responsabilité di costruttori. (Tutti sono
suo occhio ha abbracciato la terra non Che cos’é il « Cirpac » bravi, e persino maestri; ma il congresso
ancora redenta che si adagiava all’intor- ha dovuto prendere, per citarne una, riso-
no, s’é fermato sopra un punto lontano E’, codesta, la quarta riunione del « Cir- luzioni di questo genere: «gli ospedali
dove un giorno — domani — sorgera Pon- pac», vale a dire dell’istituto internazio- devonoessere costruiti fuori della citta e
tinia. Cosi il fascismo costruisce le sue nale dei congressi d’architettura moder- lontani dalle zone industriali»: cid é co-
cittaé, una dopo Valtra come gli scalini na, fondato nel 1928 a La Sarraz in Sviz- me raccomandare che é bene camminare
@una gran scala. Occasione oggi forse zera nel castello della signora Mandrot con i piedi; e si dovette giungere fino a
unica al mondo. E Vultima sara la piu con l’intenzione di studiare da un punto quel modesto sillabario perché la maggior
bella, la pit incredibile, la pix modello di vista tecnico i problemi della nuova parte degli ospedali é ancor oggi costrui-
di tutte. costruzione, chiamando a raccolta in ogni ta in siti inadatti). &

<a
nazione tutti gli architetti di spirito no- Si é andati a fondo della citta: la

oy
Il rito é compiuto, si pud ritornare. Ma
no. Mussolini non ha ancora finito di vatore. Attualmente, il «Cirpac» anno- sa, industria, il commercio, la ricreazio-
vedere, e a Littoria tutto il popolo s’é riu- vera tra i suoi aderenti i pit vivi archi- ne, la circolazione, il clima, la storia, tut-
nito e sbarra le strade. Non si pud ab- tetti del mondo, da Le Corbusier a Gro- to é stato esaminato davanti a ogni pian-
bandonare gli avamposti d’un esercito, pius, da Moser a Van Eesteren, da Bour- ta, a ogni statistica, a ogni fotografia, a
senza aver prima guardato negli occhi i geois a Neurath, da Sert a Aalto al grup- ogni relazione: dalla pii antica, Roma,
soldati esposti al nericolo. Il Duce é risali- po degli Italiani. Nelle passate riunioni alla pill giovane, Littoria, sono passate
to sul balcone del Palazzo comunale di si @ lavorato intorno ai problemi della Londra, Berlino, Parigi, Detroit, Oslo,
Littoria, noto ormai in tutto il mondo per casa minima, della lottizzazione raziona- Varsavia, Madrid, Algeri, Amsterdam, Ve-
la parola che di la é partita e é corsa le, e alla preparazione di questo nuovo rona, Genova, Como, Dessau, Francofor-
dovunque: — Ci lascino lavorare in pa- convegno molto complesso per le ragioni te, Colonia, Stoccolma, Los Angeles, Bal-
ce. Questa é la guerra che noi preferia- che noteremo nel corso della nostra cor- timora, Barcellona, Zurigo, Ginevra, Pra-
mo! — Alla folla immensa che occupa la rispondenza. ga, Zagabria, Dalat nell’Indocina, Ban-
piazza, contadini, muratori, operai, ster- Per giungere a una definizione e a una, doeng, Atene, Bruxelles, Charleroi, Rot-
ratori, carbonai, tutti coloro che dan ma- indicazione giusta della «citta funziona- terdam, Utrech, Haag. Sono qualcuna di
no alla bonifica dell’Agro Pontino, a colo- le» e delle sue esigenze, caratteri, aspira- pit. di trenta, perché per alcuni centri
ro che sulla terra conquistata resteranno zioni, era necessario trovarsi d’accordo non si trattava di vere e proprie citta,
e a coloro che torneranno loniano, Mus- sulle basi e sulla fisionomia d’una citta come il caso di Littoria e dello Zuiderzee.
solini ha oggi un’altra parola da dire. La ideale che non poteva che scaturire dal-
dice scandendole sillabe perché tutti sen- Yanalisi di un certo numero di altre citta I segni convenzionali
tano, battendo sulla pietra dura del bal- realmente esistenti. L’urbanistica @ una
cone il suo pugno ancora piz duro: «Io vi scienza, e la scienza é una piramide il Com’é stato possibile discutere e farsi
prometto, camerati lavoratori, che per il cui culmine é raggiunto traverso tanti capire da tutti, e far leggere da parte di
vostro lavoro d’ogni giorno voi riceverete strati costruttivi: nel congresso ognuno tutti le piante delle citta? Come é noto,
la giusta mercede ». ha contribuito con un’informazione, con ogni paese ha il proprio sistema di ma-
Fu allora che nel clamore immenso che un’esperienza, con un rilievo, con un dub- nipolazione delle carte topografiche, e
si levd da quella massa di popolo, un gri- bio, e alla fine dopo quindici giorni di in- anche per gli specialisti, a parte il fatto
do sali pi alto di tutti: dagini, la maggior parte realizzate all’om- della lingua, la lettura presenta non po-
— Sei un Dio! — Il grido ricadde sulla bra di architetture d’un memorabile pas- che difficolta. In quest’occasione le dif-
folla attonita come una rivelazione. sato, gli architetti si sono trovati d’ac- ficolta sono state eliminate riducendo,
cordo nella diagnosi delle trenta citta, e su carte alla medesima scala, le indica-
FRANCESCO MONOTTI nei rimedi che potrebbero servire per un zioni a una serie di segni convenzionali.
Al dizionario dei segni convenzionali, Tuomo che dentro al complesso urbano della citta esagerino, e cheil
quand’era stampato, si @ dovuto fare deve abitare, lavorare, riposarsi. Ne é ri- loro « indiyj.
duale» non si equi
libri Con il
un’aggiunta: un archetto e un albero per sultato che la citta si é sviluppata male L’equilibrio da trov
«collettiyoy,
ari e 6 il Punto
indicare le zone archeologiche: segno in- in genere, che i suoi costruttori sono sta- cile non Soltan diff
to nella sistemazi
dispensabile per rappresentare Roma. ti nella maggioranza dei casi di vista one della
citté, ma della stes
Per mezzo di questo esperanto grafico sa umanita. Natura).
corta, che si € proceduto a zig Zag, senza mente il fatto sociale
riusci facilissimo capirsi. Erano prescrit- ha inciso nel fatto
Piani regolatori di respiro aperto, a forza tecnico che si discutev
te statistiche sullo sviluppo della popola- a: Constatazione de
di ripieghi, di rappezzi, di rattoppamenti. Superamento delle
zione, ragguagli climatici, geologici, e ur- pratiche comunistiche
L’altro giorno, Giedion ha rievocato San- vecchiez za e decrepitezza, del
,
bani in genere. I gruppi che a codeste in- VElia: il manifesto futurista é ferro in- borghesismo
democratico, indispen
dicazioni hanno aggiunto la documenta- candescente da secolo ventesimo, ma an-
sabilita qj nuove ri-
cerche. La parola
zione fotografica sono riusciti a fornire Fascismo @ Stata pro.
che qui, tra i pit arditi, pare del Giulio
nunciata diverse volte con
quadri d’una precisione indimenticabile. Verne del secolo diciannovesimo. La citta UN significato
di risoluzione dei Problemipi
La citté di Dessau é descritta in una cin- d urgenti de]
é troppo arretrata con il procedere della Secolo, e all’appa
quantina di tavole cosi informate in tut- rire del piano Tura
velocitaé. Abbiamo detto chele citta sono le e
Civico di Littoria
ti i particolari che si ha un’impressione la Parola risuong con
come gli uomini: infatti nascono, cresco-
un significato che oltr
esatta dell’amorosa ricerca e della straor-
no, e dovrebbero anche morire quando epassava anche la
circonscrizione politica
dinaria conoscenza dei compilatori. ,
Le tutte le operazioni dei cattivi medici
le Ponga mente il lettore sy
Corbusier per figurare la circolazione
di hanno ridotte inabitabili: bisogna abban- cid che gj
somma in una citta, sul
Parigi ha disegnato lungo le arterie
dei donare l’idea sedentaria della durata Jun- Perturbamento
che la grande industria da ques
Serpentoni aventi grossezza in
rapporto ghissima di una citta, e pensare che ti puntini
le neri della carta geografi
con i dati ottenuti in un’inchiesta condot- cittaé si fondano di nuovo, o che é@ Possi-
ca Porta nella
ta in collaborazione con i conduttori campagna, sull’accentr
d’au- bile raderle al suolo perrifarle (il terre- amento degli inte-
topubbliche. L’analisi di Detroit ressi, sulla frenesia, sull
é tutta a volubilita, sulla
moto potrebbe essere un provvedimento
in rapporto allindustria, e gli mentalita delle folle che vivo
architetti divino in proposito). Le nostre idee no gomito a
per mezzo di ritagli di giornali sono gomito, pigiate dentro una
riprodu- crosta di mu-
eccessivamente spinte; ma lo sono
centi scene di sciopero & cariche per TO; € poi la mente del lett
di poli- ore volga il pen-
controbilanciare altre idee eccessivamen-
zia rilevano persino gli inconvenienti Siero alla vita che comincia
subito fuori
del- te codine.
la circolazione sotto quei punti della cinta daziaria dove l'uo
di vista. mo ha co-
Problemi del secolo struito una casa circonda
ta di verde,
La citta decide la guerra, fa le rivol
Attualita di Sant’Elia A un certo momento ci pare che i uzio-
risul- ni, tutto concentra, tutto legif
era, tutto
tati dei nostri studi ci conducano a
Molto divertente, molto istrutt sta- risolve. Riteniamo chediscorre
ivo. Le car- bilire un vero e proprio atto di ndo di equi-
te dei latini sono pitt sommarie, accusa librio nella citt& ci sia da tene cont
pid idea- contro la civiltaé moderna: la citta r o
liste, a volte con dimenticanze nella dell’equilibrio tra citt& e camp
, quelle de- agna. Co-
sua attuale organizzazione, e si allude
gli anglo-sassoni meticolose, spe- mesi vede, un congresso di urbanist pud
pedanti, a cialmente alle metropoli, appare i
volte esasperanti per minutezza; scombi- portare lontano nelle riflession
e nei di- nata. Scombinata se la si paragona i.
Scorsi i latini prendonoil a una Le digressioni finiscono allorqua
filone della liri- citté, genialmente immaginata, Noi ndo un
ca e nella citta pescano motivi pensia- relatore, sotto una mappa, con un’asta in
di poesia, mo le citté armoniose, proporzionate
veleggiano sul mare dell’es nei mano mostra la vita e i miracoli della
tetica, si fer- loro spazi di alberi, di acqua, di
mano nei porticcioli in muro, di sua citta, cid che si é fatto, cid che si vuol
cui Yumanita si strade, citta tutte liete, senza la
rifugia da secoli, mentre gli polvere, fare. Si vogliono fare sopra tutto quar-
altri non pos- senza i canarini in gabbia, senza
Sono tener la bocca aperta il cimi- tieri nuovi, isolati, con Je strade « dabita-
un minuto se tero che si vede dalle terrazze,
mezzo non lo dedicano ai cittaé in zione» lontane dalle stradeditraffico, con
numeri, e insi- cui il sole e la luce prendonoil Posto
stono sull’idea di funzionalism
o-unico be-
de- le palestre, i teatri, i giardini, le piscine.
gli idoli della superstizione, e
ne, con tono di passione, il suono é Il congresso é una bottiglia di Leyda di
disciplinato.
Incaricati dell’ordinamento riforme e di pugni sulla tavola. Ognuno
del congres- — La ville—dicevo a Le Corbusie
SO erano gli Svizzeri tedesch
i, e sorriden-
r —est... vorrebbe avere in mano unlapis rosso €
— Il faut — ci interrompe l’archite
do pregavano di Sopportare tto blu per ridisegnare il piano regolatore
il « peso »del- — se demander: qu’est ce que ’vhomme
la loro meticolosita, che fu ? comparso sulla scena: ecco, qui andreb-
indispensabile Un potentiel illimité @énergie placé
del resto alla conclusione entre be a meraviglia una via di trenta metri
dei lavori. Tl deux fatalités contradictoires et
Presidente, l’olandese Van hostiles : di larghezza, lunga un chilometro e mezz0.
Eesteren, e il
Vindividuel et le collectif.
Segretario Sigfrid Giedion ben Ma in un segmento anche cosi piccolo
noto ai Il problema della citta & tutto
Nostri lettori, seppero incana qui: tro- quanti interessi ha concentrato la citta,
lare bene le vare un equilibrio tra V’individuo e la col.
discussioni e i yoti sul comple
sso terreno quanti interessi si urterebbero in quel
lettivita, naturalmente un equilibri
Scientifico, coordinandoli, sinteti
zzandoli, Parziale, meditato, accettabile.
o im- millesimo di milione di territorio? La sto-
€ cogliendonei caratteri pit 11 proble- ria dei piani regolatori é una storia pie-
efficaci e pit ma si trasferisce dall’urbanistica
utili alle definizioni d’ordine
Spaziale,
alla po- na di spine, e il congresso che naviga
litica. Nella nostra inchiesta sull’architet-
Lo studio delle trenta citta & Servito pra una piccola citta sulla quale trovia-
co- tura sovietica avevamo notato
mepiattaforma per determinare Vesatto mo spesso a ridire per il suo scarso fun-
lo stato riflesso della moralita Politica,
doggi dell’urbanesimo, e€ la come in . Zionalismo, sembra un’adunata di illusi e
posizione del- uno specchio. Pu darsi chei riformat
ori ottimisti: molto simpatici.
(L A
rg 4

Una volta la gran consolazione e soddi-


s
sfazione degli urbanisti era quella di di- Aye

segnare e acquarellare un piano regolato-


re geometrico e sgargiante come un tap-
peto persiano. Accadeva in urbanistica cid
che accadeva in architettura: decorare,
ravvivare, nascondere sotto i paludamen- ALR
ti tutte le magagne; cercare e risolvere a
ogni costo tutta la simmetria possibile e
immaginabile, anche a scapito dell’orien-
tazione nel progetto d’un quartiere, anche
a costo di tempestare una facciata di fin-
te finestre dipinte, anche se fosse stato
necessario uccidere il buon senso. Chi
metteva le mani nell’edilizia era (su per
gil) un mezzo artista, e codesta catego-
ria, nell’ultimo secolo fu in furore. Il flo-
reale é la cronaca d’un tempo in cui mez-
zo mondo nacque mezzo artista.

Una scienza progredita

Le carte degli urbanisti d’oggi sono tut-


te ossa. Si é superato il preconcetto for-
male, che sacrificava all’estetica da tavo-
lino il funzionalismo d’un piano di citta.
Gli urbanisti moderni vogliono arrivare
a una nuova estetica traverso il funzio-
nalismo. Chi veda il piano regolatore di
Algeri e apprenda il sistema di costru-
zione dei grattacieli a tensistruttura in
acciaio, pud farsi un’idea della rivoluzio-
GREGORIO Prieto. Delhor.
ne che sta per scoppiare nell’urbanistica.
Noi crediamo che nella nostra epoca vi-
vano i primitivi d’una nuova arte del co- i meteorologhi, gli idraulici, mille specia- cata per tanto tempo all’architettura fini-
struire: la riprova sta nel fatto delle vio- listi, i rabdomanti, i notai. La citta é la ta a significare la decorazione di un muro

lente reazioni contro i conservatori che sintesi della nostra civilta. L’industriali- e Varredamento di una sala. Architettu-
con inverosimile sfrontatezza continuano smo a oltranza ci ha condotti dentro la ra oggi vuol dire architettura, e codesto
Tuso degli antichi compassi. corrente dell’urbanesimo e dei suoi ecces- termine é esteso e comprende tutta l’ope-
La parola che si ripete nella nostra riu- si. L’urbanista diventa allora sociologo, ra dell’uomo come modificatore della na-
nione, riunione che ogni tanto si trasfe- temperatore degli abusi, regolatore di un tura: scavare pietre, polverizzarle, fare
risce sull’Acropoli, € sempre una parola bene comune. Codeste riflessioni ci han- del cemento, estrarre del ferro, foggiarlo,
che sa di sincerita. Anche la formula no indotto a presentare al congresso una trafilarlo, e innalzare delle strutture é
«funzionalismo » é precisata nel concetto proposta: farla finita con i piani regola- modificare la natura. Il compito é carico

di aderenza alla natura e di rispetto e tori delle citta, e preparare i piani rego- di divino (ma non ci pensa nessuno).
agevolamento degli istinti naturali del- latori delle nazioni.
Yuomo. Il tracciato della nuova citta di- In Polonia i piani regolatori sono per Gli elementi in gioco
venta allora un provvedimento di tecni- regioni: @ gia un passo. In Russia vi
ca e di poesia insieme, una conciliazione é un istituto che provvede ai piani rego- Siamo tutti con gli occhi sulla pianta
tra necessita e intimita, la giunta dello latori dell’Unione: molto logico. Appare di Rotterdam. Van Eesteren fa la sua le-
spirito al materiale. L’urbanista si sente evidente l’interesse di disciplinare lo svi- zione: egli é il capo del piano regolatore
centro di una amministrazione, con tutte luppo urbano nel rapporto dello sviluppo di Amsterdam, ritenuto un modello. A
le responsabilita, la paternitaé, le preoc- economico e sociale, e percid politico. I Rotterdam tutti i portuali vivono attor-
cupazioni. piani regolatori limitati alla cittaé voglio- no al porto, senza muoversi dal loro cen-
Una scienza maneggiata da poeti. Nel- no dire liberta liberale, che é il peggior ti- tro: é un rilievo che vale per tutte le
Yurbanistica si sono rovesciate le altre po di liberta contemporanea. Ritorna in citta di mare. Ma ecco grandi agglome-
scienze, vi si sono mescolate, amalgamate, ballo la nostra formula: «architettura rati industriali con le abitazioni intorno.
compresse. Per costruire una citta ci vo- arte di stato». In altre carte si vede come un calamaio
gliono i medici, gli elettrotecnici, i fisici, Si tende a evadere dalla reclusione toc- dinchiostro rovesciato in un punto: é la

7
densita della popolazione nella city. Si Yuomo i compiti della sua azione nell’am- no snervante. La crisi
Pensa alle api, alle formiche, alle caval- industriale intanto
bito dell’azione degli altri: l’equilibrio tra ha arrestato le parabole
lette. Le citté agiscono, vivono, ascensionali: Ja
meravi- Vindividuo e la collettivita, notato sopra. decadenza demografica di
gliano mano a manoche leggiamotrayer- Berlino ad es.
Si chiede: «Comeregolare la densité a pud fornire lo spunto
So i segni convenzionali: la circolazione peril discorso sulle
una popolazione, e quali sistemi si posso- sorti delle metropoli. Siam
ha del fantastico, i dischetti rogsj rag- o dell’opinione
no impiegare per impedire la eccedenza che raggiunte le vette
guagliano sull’andirivieni, Londra é@ un della frenesia nu-
della popolazione? ». La risposta é ai po- merica sia bene nostro
precipitare di milioni giornalieri gj pi- cominciare lg qj.
litici, e ai politici che dirigono effettiva- Scesa: le citt& contengo
glietti tramviari. Si riposano i londinesi? no trenta Mmilioni
mente un paese. E’ stato detto che alla di disoccupati, vi sono
Si procede per impressioni, riducendo a sterminii di terre
domanda potrebbero rispondere soltanto incolte, economia a regi
un minimo denominatore comune gli in- me liberistico @
Mussolini e Stalin. finita. Vediamo lacitta piccola fase
dispensabili elementi, scegliendo { mume- d'un
Far vivere, produrre, riprodurre, riposa- ciclo storico in divenire, comp
ratori a seconda delle Preferenze, onentepri-
degli re una citté é funzione che proviene da mario ma non assoluto dell’arm
usi, delle possibilité. Sopra un foglio onia aun
si un’appassionata constatazione di fenome- paese. Pensiamo percid pit volontierj
Schizzano i blocchi delle murature, si de- al-
ni, propria degli interpreti genuini dell’a- le nazioni nuove, chealle citta nuove
limitano le zone di verde, si cercamo .
le nima collettiva. L’urbanismo é unascien-
correlazioni, si vuole un vento
che tagli za che sfiora e graffia la filosofia. I gover-
prima gli alberi, poi le abitazioni, Interviene la storia
poi le ni forti e civili prosperano tra vive ar-
fabbriche, poi i sanatori, qui
il teatro, chitetture. Tutta la storia greca affidata Lidea della revisione, del ricomincia-
Jaggi un parco selvaggio, il campod
’a- alle costruzioni che il tempo invano cor- mento da capo d’un centro urbanosi fa-
viazione a portata di atterraggio, Ognu-
rode sta a testimoniare che le epoche ceva strada nella nostra mente, allorquan-
no ha in mente la sua citta.
emergenti lasciano il biglietto da visita do Varchitetto Bottoni presentd il piano
Quella funzionale, che sar&
Segnalata del loro passaggio nelle architetture. regolatore di Verona, tutto costellato di
dal congresso, si compone Presso
a poco, Mentre gli amici costruttori si affanna- rettangolini neri che li per li nonsi capi
nella carta, d’un settore x
di abitazioni, no a, scoprire nuove certezze sulle linee bene che cosa indicassero. Veronarichia-
e in conseguenzasettori di industria
, com- dell’immaginaria citta, noi scorgiamo i mava il congresso a una considerazione
mercio, ricreazione nei pressi
delle abi- sintomi di unacrisi di creazione. Ci sem- fino a quell’istante non posta: la conser-
tazioni, verde intercalato
tra i Settori, bra che il modello in fucina manchi di vazione dei monumenti, la storia in una
pit fuori i nuclei sportivi. Dal
punto di invenzione, di iniziativa, di « esagerazio- parola. Per un complesso di nascita re-
Partenza si arriva alle deduzioni,
compli- ne», di temerarieta, e che sia persino cente, senza passato e senza gerarchia
catissime, che vanno dalla
Prescrizione Schiavo di consuetudini dalle quali non nella scala delle citta, parlare di sventra-
Per certi paesi diorientare N.N.E-S.S.0,
Sappiamo distaccarci. Piuttosto una serie mento e di ricostruzione é faccenda che
Yasse degli edifici, alla sistemazione
preor- di rimedi alla citta esistente, che un an- non intacca i patrimonii del tempo. ma
ganizzata delle cellule @abitazi
one e dei nuncio di liberazione: la nostra sete di di fronte alle citta italiane che dai Ro-
Servizi comuni (scuole, dispensari,
guar- novitaé non é appagata. Noi forse, vor- mani ai Neoclassici sono tutta una schiu-
die mediche, rifornimento viveri, magaz-
remmo pit di cid che é consentito dallo ma di storia, il da farsi ha le sue esigen-
zini, ecc.).
svolgimento del tempo che procede né ze spirituali che si riassumono nella ne-
Una domanda d’inchiesta chiede:
« Qua- lento né veloce, ma secondo la sua legge cessita di rispettare il passato, con le
li sono le vostre esigenze in relazione
agli che stabilita anche per noi. conseguenze connesse del bigottismotal-
Svaghi e alla cultura? ». Gli
Italiani, gli Tuttavia restiamo della nostra persua-
architetti Pollini, Bottoni e volta ingiustificato.
Terragni, han- sione: chele citta sono in mano della bu-
no risposto: «1) parchi di La punta della bacchetta di Bottoni pas-
gioco per ii ra- rocrazia. Le Corbusier ci diceva in rispo-
gazzi, a fianco delle case, sava tra le viuzze confluenti sulle rive
e campi di gio- sta a un nostro appunto che la nostra
Co pergli adulti; 2) grandi Parchi dell’Adige indicando la quantita dei gio-
di quar- convenienza sarebbe quella di polemizza-
tiere disposti per unita di chi acrobatici per risolvere i migliora-
quartiere con re invece di analizzare e proporre rime-
Piscine, e, se Possibile, spiagge; menti stradali senza lambire le architet-
3) Pazrchi di, che pud essere una tattica anche J’i-
di verdura riservati ai quartieri ture dei secoli trascorsi. Lo stesso fu per
popelari nasprimento della burocrazia: una buro-
e a fianco d’essi, ma Proporzi Genova. Il problema suscitd una forte
onatamente crazia spinta nella sua fase di insoppor-
limitati gli orti; 4 limitazione curiosita, e nel gorgo delle discussioni a
delle q@itta tabilita pud scatenare una reazione.
giardino; 5) musei, universit gnavamo nel nostro quaderno di appuntl
a, istituti Questo congresso sarebbe andato bene
Scientifici riuniti in un unico la frase che ora vi ritroviamo: «Le cl
Parcor 6) un secolo fa, anzi era indispensabile un
siti di riunione organizzati in italiane hanno tutte una antica storia
ogni qmar- secolo fa, allorquando cominciava lo
tiere ». (La previsione é stata slar- da conservare, sono la fatica, l’amore, Ja
Studiata te- gamento delle citta: tutti i diagrammi
nendo conto delle organizzazioni fede di gente che intarsia in una terra
colllet- sullo sviluppo della popolazione comincia-
.tive fasciste, in prima linea 10. prediletta al mondo unastoria che é l@
N, D). no con unalineetta che raramente
tocca storia dell’umanita stessa. Ieri l'architet«
i 100.000, per inalzarsi verso le cifre to Wells Coates riferiva con fierezza che
a set-
L’economia diretta te cifre; gli ultimi quaranta anni
segna- le grandi arterie di Londra sono quelle
no i massimi di incremento. Seallora stesse tracciate dai Romani. Pureieri lar
La formazione d’una «citta funzio si
naile » fosse preveduto, tant’aria di riforma
Prevede un’economia diretta, cio€ oggi chitetto Bangert narrava che la fonda-
un me- Sarebbe inutile, tutta la nostra fatica
todo di vita prestabilito che di zione di Colonia é dei Romani».
assegna. al- rabberciamento rivolta a qualcosa
di me- Citté funzionale, cioé citta attuale, fr
tura, citté corrispondente alla nostra eti- La notte che siamo arrivati, sulla ter- Si smaschera il parassita
ca. Ma la nostra etica ha le radici nel razza dell’architetto Dragumis, ci fu mo-
strato lo scenario dell’Acropoli illumina- La perfezione costruttiva del tempo di
passato. E’ ora cosi che si vada a rive-
dere il Partenone. to da riflettori predisposti al margine del- Pericle non ha bisogno di imbonimenti
le muraglie. Eravamo sotto il Licabetto, pubblicitari. Uno dei sentimenti pil ac-
forse a due chilometri in linea d’aria: cesi era quello della nudezza e estrema

pareva un teatrino. Le mondanita dei so- levigatura delle pareti, risultassero que-
printendenti sono dunque arrivate fin ste dal blocco squadrato, o dalla lastra

3 qui. Il Partenone é soltanto nell’aria, nel di rivestimento. Le congiunture presen-


tano ancora combaci di matematica pre-
sole, nel lunare: i riflettori sono altret-
Quando uscimmo dal piccolo museo che tanto irrispettosi che le cannonate del cisione. Nel peristilio osservavamo appun-

é sull’Acropoli le faccette terribilmente conte di K6énigsmark. Fuggimmo, per to le sottigliezze di questa tecnica, per

satiriche dei cosiddetti tre mostri dal raggiungere nella notte la nostra meta, chiarire compiutamente la nostra idea

corpo d’uomo che termina a code di ser- con un’oncia di fanatismo nelle vene. Ar- sull’architettura del Partenone e rileva-
pente, ci perseguitavano ad ogni nostra rivammo quando la luminaria era finita. re il miracolo che intercede tra i due
sosta fatta per gustare le euritmie del Ci accostammo alla rete di cinta, e un poli della sua fabbrica, la grandiosita

Partenone, come per dire: — Diano un’oc- cane abbaiante ci mise in fuga. Il Par- della mole e la meticolosita delle parti
chiata a cid che s’é fatto ai nostri tem- tenone svaniva nella notte come gli albe- anche le pitt minute.
pi, e ci riflettano sopra quel tanto che ri del boschetto intorno. In faccia, il mo- In, alcuni punti si nota cheil lavorodi

basta per mettersi l’animo in pace sul- numento a Filopappo sembrava un vec- rifinitura @ stato appena accennato nel

Vimpossibilita di fare qualche cosa di piu, chio signore ancora in gamba. combacio dei blocchi per mezzo d’una

e parliamo anche a nomedegli architet- Ora, nella luce di mezzogiorno, il colon- scalpellinatura che serviva di livello per

ti delle Piramidi. — nato é aereo come sotto la luna. I turisti la lisciatura dei massi: ne consegue che
Tutta la storia della Grecia ci scalda co- propriamente detti lo infastidiscono con certe pareti presentano una specie di sca-

me questo sole che brucia la pelle e ci al- la loro pretesa di sentire la bellezza un’oc- vatura che al ruminante é sembrata uno
lieta come il venticello che spira per dar- chio sul libretto e uno su un capitello (i scherzetto decorativo, e come scherzet-

ci ristoro, per favorire la contemplazio- turisti finiscono sempre con il tornare a to decorativo l’ha copiata e ricopiata con
ne. Abbiamo regalato le guide ai nostri casa con un’indigestione di aneddoti). tutte le arbitrarieta del caso.
amici svizzeri e tedeschi. Siamo qui come Una bellissima femmina fiorisce d’improv- Il parassita in fondo é della stessa no-
nel vivo d’un’avventura, come i pirati viso sulla gradinata: é quanto di pit de- stra idea, che il Partenone é insuperabi-
davanti al bottino, senza fiatare, e con il gno si veda: Itcino e Callicrate dovette- le; ma di fronte alla vita egli é un in-
cuore che é voluto arrivare fino agli oc- ro spesso misurare la bellezza d’una don- vertebrato perché vive alle spalle del
chi per essere pili vicino e pitt funzio- na con quella del tempio, d’altra parte Partenone. La polemica delle colonne é
nante. eretto in onore di una donna. Che) man- una specie di foruncolo senile che sfoga

L’officina di Fidia chi qualche colonna non vuol dire nul- nei critici senili. Pensiamo alle casematte
la, @ eruccio di archeologhi: l’incolma- delle mura di Tirinto, per ragguagliarci
Tucidide ritorna tutto vero, tutto ade- bile € che manchila statua d’oro e d’a- del progresso dei Greci nella costruzione,
rente, tutto nuovo e pulito di zecca, persi- vorio di Minerva. Non si pud perdonare e siamo dell’avviso che il nostro cemento
no modesto, eccessivamente obbiettivo: ai Cristiani che non ebbero ritegni e non armato é vero progresso. La colonna e
« Atene é la scuola della Grecia; in cia- sentirono la soggezione di tanta meravi- Varco danno l’addio alla spelonca, il ce-
scun cittadino mi sembra di vedere un gliosa paganita. Il cafonismo é la causa mento armato da l’addio all’arco e alla
essere adatto, con somma disinvoltura e dello scombinamento di tante cose; ma il colonna, mentre si parla di citté da eri-
grazia, a molte opere; e che codesto non cafonismo di Lord Elgin é un pochino gersi in acciaio e vetro. A noi la classici-
sia un vaniloquio ma una verita di fat- pit che enorme. ta mette nel sangue la felicité di sentir-
to, lo attesta la presente potenza ». La bellissima che transita con il passo ci figli d’un tempo spettacoloso. (Abbia-
L’officina di Fidia ha dato al mondo la duna pantera ha il potere di popolareil mo con noi un piccolo apparecchio ra-
sua civilta. La misura é il Partenone, l’u- marmo di sacerdotesse. Le statue del mu- dioricevente, perché vogliamo provveder-
nita di misura per giudicare le opere del- seetto, dalle treccine sui seni e dagli oc- ci delle ultime notizie del mondo).
Yarchitettura. Ma Jlinfinitezza di questa chietti a mandorla, capitano qui; i guer- Le Corbusier, suo cugino Janneret, suo
unitaé @ nascosta a fiore d’ogni sagoma rieri si riaggiustano le gambe e le brac- fratello musicista, e Charlotte Perriand,
del tempio, tutti la intuiscono perché é cia e arrivano festanti. Il Partenone é un vivace architetto dello studio dell’au-
umanita attiva, effervescente, penetran- retrocesso per l’attimo che basta nel suo tore di «Precisions», sono appena giun-
te dentro gli spiriti semplici e ignari. tempo: la fantasia sobbalza per squar- ti. Gli architetti hanno un modoloro di
L’arte si avverte cosi, a sensazioni, a tare ogni velo, per sondare ogni lembo, guardare le cose, restano tra la sorpresa
cerchi d’onda, a soffiate. Gli umili arri- per annidarsi pian piano in noi. Il no- e la disinvoltura, sembra quasi che non
vano quasst e sono subito di casa. I sa- stro é@ armeggiare di un istante, di un osservino, poi si avvicinano per farti no-
putelli sono fugati e confusi. Chi ha ri- solo istante: il ricordo ci suggerisce che tare i fatti pi semplici. Le Corbusier é
fatto una di queste colonne, contraffac- lor signori fanno persino della commedia con Fernand Léger, ci uniamo a loro per
cendola, porta un marchio di stupidita greca negli anfiteatri: greco antico mo- rientrare nel museo: destiniamo un nuo-
per tutta la vita (e sono, purtroppo, mol- dernizzato. Non esiste la sola piaga de- vo paio d’ore alle scoperte pit varie. Le
ti i ruminatori dello stile). gli architetti copisti. Corbusier ventitré anni fa era gia stato
quassi: non parla, guarda traverso le tunate polemiche, assicuriamo che biso- muretto di cinta, il
cuore Sulla citta che
sue grandi lenti con due occhi celesti, e gna costruire con elementi standardizza- dilaga da tutte le Parti
, sentirsi vive par-
alza la mano sui marmi quasi per accarez- ti, ci vediamo costretti a subire il solito ticelle di un. tempo,
aumenta il germo.
zarli. Léger cerca i ritmi dei bassorilie- processo dei professori delle accademie glio dei pensieri: a
non Taccontare a]
vi, i toni nei barlumi di pittura che si di «belle arti»: eppure anche il monito lettore le solite frasi di
convenienza e qj
conservano sull’epidermide delle scolture: che ci sta davanti é costruito a base di finzione, c’é da rifer
ire che ci si sente,
egli si sente in salute nell’Acropoli, e idee e cose standard: un tipo di colon- anche sul Partenone, uomini
con tutti i
pensa al suo cubismo. Ci sovviene uno na chesi ripete. Anche il Colosseo ha un ribollimenti. D’altra part
e i1 nostro viag-
schizzo di Le Corbusier, il frontone del elemento standard che gira con il suo gio di architetti é un viagg
io che prevede
tempio, improvvisato sulla lista delle vi- scopo funzionale, ingegneresco, razionale. le contemplazioni nelle Paus
e del nostro
vande mentre cenavamo a bordo: essen- Se ci vedessero quasst i nostri contra- cercare forze e certe
zze Per ridare alla
ziale: il Partenone deve averlo nel san- dittori (oggi tutti razionalisti a oltranza) gente un orgoglio di cont
emporaneita, per
gue. Ci promette che ne parlera. dell’epoca in cui noi per ayvertire il ca- svigliacchirla, per fermare
il suo parassi-
rattere storico della nostra idea indica- tarismo in architettu
ra, e Per stimolare
Lezioni d’umanita vamo il Partenone come esempio di ra- gli istinti di una creazione.
zionalismo, scoppierebbe un’altra grana; Questa é una fonte, ci si beve:
il tra-
Il Partenone é€ stato concepito in uno e non ci capirebbero. monto, alla fine, ha arrossato
il Pentelico
stato di grazia suprema: tutto un popolo evanescente, trasparente, dive
nuto aria,
sano e volitivo ci ha pensato, e gli ar- Riattingere alla sorgente Non é Vora delle svenevol
ezze liriche: ¢j
chitetti sono stati dei semplici mediato- sentiamo dei non romantici, non
ci pren-
ri tra lo stato d’animo della «citta nel- Ma se vi sono uomini che non capisco- dono i mali sottili del brancolant
e, del-
la quale il nemico assalitore non disde- no quando trovano la moglie a letto con Vinadeguato, del femmineo, dello
scom-
gna di essere vinto» e il tempo. Il dise- lamante, figurarsi se vi possono essere parente; ma si svegliano in noi le
ardi-
gno perfetto al primo abbozzo, quindici degli uomini che capiscono che il Parte- tezze e i rinfrancamenti che la buon
a
anni di opera come fossero quindici gior- none é@ capolavoro di razionalismo. Nel- sorgente da alla gente disposta a dare
ni, un millesimo di fiato in confronto al- le requisitorie ci rimproverano sempre di una spinta alla ruota del tempo.
lo spazio del tempo: un millesimo di fia- menefreghismo verso il passato, e quan-
to che resta tuttavia a far parlare di sé do diciamo che Walter Gropius é un mae-
con una prepotenza che ha soltanto qual- stro insistono che abbiamo ingiuriato.
che wiscontro in Egitto e in Roma. Leon Battista, se diciamo che vicino a
Tucidide ci racconta che il suddito non
Si lagnava d’essere governato da Atene.
Leon Battista ci sta benissimo una sta-
zione «cassa d’imballaggio» scrivono al-
4
Poi vennero i Romani, e davanti al Par- la commissione del confino, e appendono Ecco la fotografia della scuola sotto il
tenone ci spiccicarono un loro tempio. un’altra corona di edera sulla colonna Partenone. Rivela come le autorita della
La storia muta itinerario: i forti vinco- spezzata dellé memorie che sta nel giar- Grecia abbiano dato libera cittadinanza
no. Dal Belvedere si vedono i segni di dino accanto. allo stile della nostra epoca, con senso di
Traiano: gli Imperatori sapevano come Si tratta di soggetti che, a parte il fatto spregiudicatezza e di giustizia. E’ il risul-
Si faceva a restare nella storia, sub spe- che non abbiano mai visti i monumenti tato sintetico dello sforzo che stanno com-
cie architettura. L’ombra dei campioni é con i propri occhi, non possiedonoil lie- piendo i Greci per sollevare il loro paese
vera consolazione, campioni committenti, vito per far crescere quei germi di vita dalle conseguenze dell’ultima guerra. Uno
e campioni artisti. che sono annidati nelle opere. Vogliamo sforzo veramente lodevole che si esprime
Le lezioni d’umanité vengono su una Scandalizzare il mondo dei tutori del pit- traverso la costruzione: una nazione che
dopo laltra, se si é in grado di leggere toresco italiano, pubblicando una foto- costruisce é una nazione che vive. Avanti
Varchitettura e di considerarla come ri- grafia eccezionale: una scuola eretta que- di riassumere le nostre impressioni d’or-
Sultato di civilta. Il gusto del quadrato, st’anno secondole regole del pit intransi- dine generale, vogliamo notare come al
Qi far quadrato, massiccio, stabilissimo é@ gente razionalismo sotto le mura dell’A- centro dell’opera di ricostruzione della
conseguenza del culmine d’ottimismo rag- cropoli, una scuola che sta benissimo e Grecia si trovino per buona ventura i
giunto dagli Ateniesi: essersi sbarazzati che, per sentimentoedile, mutando i tem- giovani architetti razionalisti: fatto d'im-
ei Persiani, centellinare la libera padro- pi, la tecnica, la destinazione, é degna di portanza politica é il perfetto accordo tra
nanza del proprio territoro, una vittoria figurare da queste parti. la classe dirigente anziana e i giovanis-
che va alla testa, entusiasmo che cerca Una volta, il capostipite del «nuovo» simi, e la risoluzione concorde dei proble-
Qi non volatizzare ma di imbottigliarsi razionalismo italiano, giacente ancora mi edili che si affacciano via via nella
in un che di durevole, hanno prodotto nelle file avverse, raccontd che la costru- vita del Paese.
il Partenone. I popoli che contano sopra zione di tipo « bolscevistico » poteva an- I giovani in fervore
i libri della storia sono quelli che sanno dare bene per i paesi senza tradizione:
fare la guerra e l’arte (a giorni partire- ci viene in mente quassu: egli riusciva La traversata del Mediterraneo Vabbia-
mo per Micene, per leggere Omero sul a prendere due errori con una fava, per- mocompiuta fino a Corinto in compagnia
Posto): non si ha notizia di popoli che ché é noto che i Sovieti fannodellostile di un caro architetto greco, Stamo Papa-
facevano bene o luna o I’altra, indipen- greco-romano, e che ‘Atene fa del razio- daki, che partecipava al congresso in
entemente. nalismo. rappresentanza del gruppo del « Cirpac™;
‘Tutte le volte che noi, nelle nostre for- Stare sul Partenone, far merenda sul e da Corinto al Pireo in compagnia di
10
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D'ARCHITECTURE MODERNE
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AINA45st

Le Corbusier parla durante una seduta a bordo della nave

Sistrid Giedion Fernand Léger P.M. Bardi Le Corbusier José Luis Sert Van Eesteren
——

Si ordinano le tavole delle cittd Durante una seduta Discussioni dopounaseduta

Il gruppo italiano con Le Corbusier Demonio a tre corpi dal frontone, del Tempio primitivo d’Atena

11
pea
tutta una delegazione di Greci che sali del Peloponnesoe delle isole dell’Arcipela- banistica di Atene Gopo la guerra contro
a porgerci il saluto di benvenuto il pli- go, che faremo quanto prima alla scoper- i Turchi.

co degli inviti ufficiali. ta dell’architettura mediterranea. Verso la spiaggia della Glifada, Papa-
L’architetto Papadaki appariva un po- daki ha costruito uma casa tutta sbalzi di
co riservato, timido, persino timoroso: la L’idea del secolo terrazzi che rispondono a un’esigenza di
gente di mestiere architetturale che era godimento dell’aria e della luce, con pen-
a bordo del « Patris II» a chi non la co- Tl razionalismo é@ un’idea che si é affer- siline di protezione che rispondono alle

noscesse da tempo incuteva un certo im- mata come un atteggiamento, anzi il ve- necessita termiche locali. IL luogo comu-
paccio: si pud dire che sono con noi i ro atteggiamento dello spirito ‘europeo di ne che vorrebbe tutte eguali (e copiate) le
personaggi di primo piano, da Christian oggi. Che sia corsa vittoriosamente dap- nuove architetture va combattuto: il co-
Zervos direttore di « Cahiers d’art» a J. pertutto é@ la riprova della sua giustezza struttore e il committente non rinunciano
Badovici direttore de « L’Architecture Vi- e delle sue future stabilita. L’attuale Go- mai alle loro esperienze ambientali, e a
vante», dal gruppo dei Polacchi che si verno di Hitler ha creduto di scoprire in soddisfare i loro reali bisogni; la somi-
chiama « Praesens» al gruppo degli Spa- quell’idea espressa nell’architettura, cioé glianza degli edifici razionalisti, allora, si
gnoli che si intitola « Gatepac», dal ca- nell’attivita pit visibile, dell’internaziona- riduce alla mancamza di decorazioni, e
nadese Sise al dottissimo norvegese Mun- lismo, e persino del sovversivismo specifi- forse al tetto piano, ed é una somiglian-
the-Kaas, dall’architetto Hubacher di Zu- co contro la restaurazione dei valori na- za che é notata dal profano, perché chi
rigo (un nome ignoto per il lettore ma zionali germanici: cid é, mentre la fase ha Vocchio fatto su codeste cose non si
non certo per gli specialisti di storia del- rivoluzionaria tedesca @ in pieno svolgi- arresta alla facciata, mel suo giudizio. Ma
le costruzioni: Hubacher ha recentemen- mento, ancora poco chiaro e indecifrabi- anchel’occhio del profano si assuefera a
te fotografato in Puglia cinquemila trul- le; ma é sintomatico che il razionalismo non volerne pitt vedere di timpani spez-
li, per preparare una pubblicazione evi- sia arrivato in Grecia proprio da quella zati e bifore con le colonnine a zucchero
dentemente esatta sull’argomento che «Bauhaus» dei Gropius e dei Mies van filato.
non ha ancora avuto cultori nemmeno da der Rohe, traverso gli studi dei giovani Una riunione al Politecnico
noi) al dottor Winter, un uomo che pare architetti ateniesi.
la coscienza fatta persona, direttore di Pensiamo che le idee costruttive, come Abbiamo avuto una riunione al Politec-
« Prelude» il giornale che fanno lui, La- tutte le idee di qualsiasi genere, nelle nico, dove gli studenti ci hanno cerca-
gardelle, e Le Corbusier: si capisce la avventure del loro cammino nel mondosi to per avere notizie supplementari sulla
composizione della nostra ottima compa- modifichino, si riformino, si rifacciano la Scuola d’architettura annessa al Politec-
gnia, piena poi di assi dell’architettura. scorza: la storia del gotico dimostra. Noi nico di Milano che conoscevano in segui-
E si capisce che Papadaki si trovasse di assistiamo, .oggi, in Grecia alle modifi- to di un nostro scritto comparso su « Ar-
primo acchito un poco sconcertato. che che lo spirito locale apporta all’idea chitecture d’aujourd’hui». Abbiamo date
Ma, in breve, le conoscenze si strinsero, razionalista: tra vent’anni la Grecia avra le informazioni sulla nostra scuola con
e larchitetto greco diventd il personaggio una sua architettura d’ambiente, di lena, Yausilio dell’architetto polacco Brukalsky
pit conteso. Egli faceva le raccomandazio- di colore tutto locale. La vittoria é per il quale ha compiuti i suoi studi a Mila-
ni di non aspettarsi gran che dalla Gre- questi giovani l’aver fermato il bavaresi- no, trovandosene bene. Pensiamochel’at-
cia moderna, ma non riusciva a tradire smo introdotto qui dal Coburgo nel seco- trazione dell’Italia doyrebbe aumentare a
una sua intima soddisfazione e un gau- lo scorso, come un’architettura da con- vista in quanto a studi di tecnica e d’ar-
dio evidente: parlava con lentezza tutta quistatore, provvedimento ingiustificato te: sarebbe ora che avessimo anche noi
meridionale e ripeteva un accenno cui come conseguenza della comoda Confe- una « bauhaus», e si dessero incarichi di
teneva moltissimo, che i giovani archi- renza di Londra. Il punto di partenza é propaganda all’estero, e si dessero ai gio-
tetti riscuotevano la fiducia del Paese, quello del ritorno alla restituzione del mu- vani, giacché all’estero tutti sanno chi so-
che avevano lavoro. ro alla sua funzione di muro. Muro = mu- no i giovani artisti italiani, e i tramontati
— In quanto alla bonta delle nostre fab- ro, la vera formula che deriva da tante a@ nominarli é come parlare di Carneade.
briche giudicherete voialtri, vedrete quel- diatribe; e l’eguaglianza si pud stabilire Nelle sale del Politecnico abbiamo ordi-
lo che abbiamo fatto in pochi anni, spe- sostituendo al sostantivo quanti altri so- nata la mostra dei piani delle trenta cit-
cialmente edifici scolastici — E aggiunge- stantivi si vuole. ta, e una mostra di architettura selezio-
va: — Da noi é un poco comeinItalia, Il gruppo greco del « Cirpac » ha pubbli- natissima in cui lItalia ha figurato be-
i giovani si fanno largo e si impongono. cato una rivista che intitola « Secolo XX » nissimo. Abbiamo esposto, naturalmente,
Fin dai primi giorni si fece strada una e nel numero inaugurale sono riprodotte solo opere di membri dei Congressi inter-
idea che naviga da tempo: l’architettura numerose tavole di realizzazioni, che ci nazionali di architettura. L’elemento di
mediterranea, l’attesa di un’architettura inducono a ritenere in forte sviluppo la casa popolare alla « Triennale» dovuto a
mediterranea che resti come affermazione costruzione moderna. Girando per i din- Bottoni e Griffini ha rappresentato un ve-
di questo secolo conglobando e riassu- torni di Atene si possono scorgere edifici ro successo, come pure la villa per artista
mendo lo stile che si cerca. La Grecia di mole, e ben degni di contemporaneita: di Pollini e Figini; quella del « Gruppo
sara della partita, con l’Italia, la Fran- sono tutti di architetti della generazione Comasco », considerata da tutti come una
cia, la Spagna, l’Africa settentrionale: sui trenta, e sorgono tra l’ammassamento architettura di sentimento latino. Tra le
percid l’ospite é da noi puntualmente son- delle casette dei profughi anch’esse infor- nazioni che pit si distinguevano: la Spa-
dato, spremuto di notizie, di racconti, di mate nella loro poverta all’idea razionali- gna con costruzioni a Barcellona, la Fin-
Sue idee in proposito. Papadaki ci da V’i- sta: caso ricco di significato, che trattere- landia, la Svezia e la Norvegia, tre paesi
tinerario d’una ricognizione sulle coste mo a parte per notare il destino dell’ur- che contrariamente a quanto si crede han-
13
no avuto un risveglio architettonico mo- I razionalisti di Atene non imendono la su torpedoni di buona
marca torinese, in
derno di data recente; la Polonia ricca di architettura alla maniera ofessionale compagnia degli ingeg
neri e di numerosi
case popolari, di istituti d’educazionefisi- corrente, ma al modo vivo e volitivo della colleghi ateniesi.
ca, di sedi di giornali, di centri climatici sua posizione cardinale tra le manifesta-
assai noti in tutto il mondo (la Polonia zioni umane. Hanno costruite un’infinita Unservizio di Adriano
lo scorso anno ha tenuto una grande di scuole, non di edifici scolastici, allar-
esposizione di abitazioni per una fami- gando la cerchia del loro lavoro e inter- La campagna di qui é deserta
di case:
glia: una cinquantina di costruzioni siste- ferendo nelle sfere confinanti, risolvendo avrebbero bisogno di bonifiche,
di ripopo-
mate in apposito piano regolatore, poi motivi di vita. Si sono accinti alle costru- lamento rurale, di acqua. Soprat
tutto qj
vendute a privati, che hanno cosi iniziato zioni industriali tenendo conto delle ulti- acqua: dal tempo dell’Imperatore
Adria-
un nuovo nucleo d’abitazioni modernenel- me scoperte, e raggiungendo Iivelli edili no un acquedotto romano é seryito
fino a
la periferia di Varsavia: segnaliamo que- molto notevoli, come nella nuanifattura tre anni or sono, allorché il lago artificia-
sto pratico sistema di realizzare esposizio- dei tabacchi Papatratos al Pireo, che pre- le di Maratona fu invasat
o. Gli alberi,
ni alla « Triennale », per la prossima edi- senta un impianto di «aria esaitta » assai Verbaccia sono cotti di sole, qualch
e qua-
zione) e poi la Francia, la Svizzera e la corretto, utilissimo al tranquillo e igieni- drupede sembra, intorpidito dalla
calura, i
Germania. co lavoro in ogni reparto. volti delle genti che si incontrano sullo
E’ statq qui al Politecnico che si é avu- I problemi del lavoro sono senmupre previ- stradone asfaltato sonosecchi e abbrusto-
to il primo contatto tra le autorita della sti e risolti da un punto di vista di pro- liti: i coloni da queste parti sono
nello
Grecia e gli architetti: non essendovi una gresso sociale imperniato su fattori di or- stato dei pionieri, fedeli alla loro
arida
sala cosi capace da contenere la folla in- dine tecnico. In Grecia ogni tamto i par- terra, immedesimati della sua sorte.
E”
tervenuta, la riunione fu organizzata al- titi mettono in scena la loro imsurrezione caro vedere una resistenza cosi coraggi
o-
Yaperto, e gli oratori parlarono con un ei loro colpi di testa, ma la politica sem- Sa: abbiamo ripensato alle nostre bonifi-
microfono davanti alle labbra. Spettacolo bra non abbia reale influenza mel Paese, che intorno a Roma, Un ingegnere agra-
indimenticabile questa folla che circonda- e che la popolazione non sappia chi é an- rio ce ne parla, e ci parla del senator
e
va gli architetti, segno di un interesse e dato al governo della cosa pulbblica: la Prampolini. Si é presentati, e si parla di
di una simpatia estesi verso i problemi vera azione di governo é esercitata dalla Littoria. Abbiamo dovuto tenere delle ye-
edili. Vi erano i ministri, i rappresentanti tecnica, tanto é vero che lorgamismo pit re e proprie conferenze per raccontare la
delle Camere, degli enti di coltura, e so- sano e continuativo tra le schermaglie po- storia mussoliniana della resurrezione del-
pra tutto il pubblico. In Atenec’é il tifo litiche é la Camera Tecnica, uma specie l’Agro, il fatto che arriva come leggenda,
dell’architettura, che é il tifo tipico dei di nostro Comitato delle Ricerche che sopra un’onda di impeto inesauribile.
Popoli in vita: il male del muro é un ma- Provvede accuratamente alle sorti della L’acquedotto di Adriano era formidabile,
le che conserva la salute di unacitta, e Grecia. i Romaniarrivavano con quellorospirito
pit’ é acuto meglio é: lo stato clinico di La Camera Tecnica é stata fondata nel funzionale, interessato della durevolezza
questo male é registrato nella storia del- 1923 ed é formata in maggioramza da in- e dell’utilita di un’opera che rientra nel
YEllade meglio che in qualsiasi altra sto-
gegneri, vale a dire dal sale della vita di proverbio: una loro grazia massiccia, mu-
ria. Quando un popolo ha, brutte costru- una nazione, e studia e da il parere deci- scolosa, nervosa dava volumealle struttu-
zioni ha scarsa civilta, scarsa virilita, scar- Sivo sui disegni di legge, sui decreti di re; i Greci sembrano gracili al cospetto
sa genialita, convenzioni tecniche, sui provwedimenti dei Romani: Chateaubriand dopoil viag-
L’altro giorno sull’Acropoli abbiamo in- governativi e in generale su ogni questio- gio in Grecia considerd provinciale l’ar-
contrato un pittore italiano, Donato Fri-
ne relativa allo sviluppo economico e tec- chitettura romana: le architetture non so-
sia, venuto quaggil a dipingere il paesag-
nico greco. I giovani razionalisti di Atene no né provinciali ne metropolitane, sono
gio: egli ci parlava di un suo amico, il
operano in concordia d’intenti con code- soltanto obbedienti allo spirito di un po-
professore Parthenis che tutto infervora-
sto istituto, e cid é carico di significato polo: grazia in Atene, forza in Roma.
to gli ha confessato la fede dei giovani di
per l’avvenire della loro patria. Tl nuovo servizio dell’acqua ha posto fi-
ridare alla Grecia una rinascita. Hanno
ne alle code presso le fontanine adrianee.
appena cominciato; ma sono decisi.
Uno sbarramento a gravita trattiene un
isolotto d’acqua di 40.000.000 di metri cu-
Partire dall’architettura bi che fornisce una canalazione viaggian-
te per 23 chilometri e distribuente il liqui-
I giovani hanno unificato i campi di
do. Se il serbatoio d’impluvio non riceve-
azione in un campo di azione fondamen- Avevamo ricevuto un invito dalla presi- ra pit piogge per tre anni, potra servire
tale, larchitettura. Partono dall’architet- denza dell’acquedotto di Atene, Per visi- egualmente, giacché per tanti anni é pre-
tura per raggiungere le altre arti e per tare il lago artificiale di Maratona che vista la riserva.
coordinarle a un principio che obbedisca abbevera tutta la zona fino al Pireo: l’in- La diga é traversata alla superficie da
a una legge di base: c’é stato bisogno di vito ci riusci graditissimo non solo perché un viadotto che percorriamo durante la
far tabula rasa delle bardature in cui I’e- ci dava la possibilita di osservare un’o- visita insieme ai due ingegneri progetti-
stetica si era impelagata nei tempi di pera di ingegneria recente, ma anche per- sti, i quali parlano italiano con spiglia-
morta gora accademica, e di superare la ché ci permetteva di ripercorrere il tra- tezza: conoscono bene le nostre imprese
Soggezione male intesa dell’eredita della gitto del maratoneta e pensare sul posto idroelettriche, e sono fieri della loro, che
miliardaria epoca aurea. Sfrondato il ra- a tutti i casi di Milziade. Partimmo nel é veramente un modello. La diga verso il
mo, potato, con la primavera rifiorira. tardo pomeriggio per evitare la soleggiata, mare, cioé a un tiro di schioppo dal tea-
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tro della cruenta battaglia, é architettata
a gradinata e rivestita d’una bella pietra
chiara dei dintorni: pare un anfiteatro,
e un tempietto che sta a fondo valle fa
pensare a uno di quei siti sacri e termali
che i Greci impiantavano nel mezzo della

G)
campagna, come a Epidauro nell’Argoli-
x

de, per esempio.


Quest’acquedotto é costato una somma
considerevole, ma in rapporto il prezzo @
dell’acqua non é alto, e la popolazione di 5 ‘
Atene che si aggira con i paraggi vicini
sul.milione é soddisfattissima: si tratta
dell’opera pubblica pit imponente dello
ne
rT“MeMy i
Stato, e messa giustamente nel fuoco di
ogni discorso. Nella grande esposizione
della produzione greca inaugurata in que-
sti giorni allo Zappeion, la societa esercen-
te ha rappresentato i due tempi della si-
tuazione dell’acqua con due valvole, una
piccolina che da un filo, e l’altra volumi-
nosa che rovescia un bel flotto, e pil in
la si vede una scena di cercatori d’acqua R
come tante se ne vedono nei villaggi do-
ve non é ancora giunto il servizio.

3.167 scuole in 4 anni

Ecco un’altro dato dello sforzo di vita


della Grecia: negli ultimi quattro anni so-
no state costruite 3.167 scuole. Questa ci-
fra é eloquentissima; ma i dati ufficiali
che riferiamo ora serviranno a aumentare
codesta eloquenza,
L’istruzione elementare é obbligatoria,
ma fino a qualche anno or sono l’obbliga-
torieta non era favorita dalla capacita
delle aule: dal tempo del primo governa-
tore della libera Grecia, Capodistria, che
nel suo piano d’ordinamento aveva impo-
sto il problema dell’istruzione con saggez-
za e entusiasmo, fino al 1895 la situazio-
GALCORio Pritle.
ne resto un desiderio. Capodistria fu ucci-
so nel 1831: gran porzione di un secolo, tetti razionalisti che hanno progettato la cui non ricordiamoil nome, perché non ce
dunque, perduta. Dal 1895 al 1910 si co- grandiosa impresa, adempiendo alla loro lo hanno detto, volendo attribuire la loro
struirono 444 scuole; nei dieci anni succes- fatica con un impegno fervido e responsa- opera all’opera delle autorita, al Ministe-
sivi, che sono tempestati di guerra, altre bile. Le costruzioni di P. Karantinos sono ro dell’istruzione pubblica, che ha assunto
54; dal 1920 al 1928, 976. Questi lavori risultati ricchi d’insegnamentonell’edilizia alle sue dipendenze i pit discussi archi-
non bastarono alla bisogna, cosicché cin- scolastica: € sua la scuola sotto il Parte- tetti della nuova generazione.
que anni fa la constatazione che il Paese none, dalle aule ariose, con lavagne che La politica scolastica é stata affermata
non possedeva una attrezzatura adeguata, prendono tutta la parete, con ampicorti- tra difficolta non comuni a causa della
generd una decisione ardita: riassettare li (il lettore non metta in relazione la poverta della Nazione, ed é pertanto an-
tutte le scuole, riorganizzarle, costruire temperatura e le aperture delle finestre, cor pil encomiabile. Il settore é sanato.
tutti gli edifici mancanti: mancavano tut- perché le lezioni si fanno da autunno a Altri settori sono oggetto di esame, fatti
ti gli edifici che abbiamo detto e che so- primavera: l’architetto ha voluto sfrutta- tutti i conti con i bilanci che sono oltre-
no stati realizzati. re il massimo di luce e di sole, e quand’é mododifficili. La Grecia ha sei milioni e
La spesa fu di 1.500.000.000 di dracme Stato possibile ha aperto finestre in due mezzo di abitanti, una densita di 50 indi-
(una dracma vale circa due soldi) e fu pareti). vidui per chilometro quadrato, e soltanto
sostenuta per un terzo dall’erario, e per Altre buone scuole sono quelle dell’ar- il 20% del suolo é coltivato, mentre il
due dai comuni. Oggi, ogni villaggio ha chitetto Mitsakis, con piante ragionatissi- 66% della produzione rappresenta pro-
la sua bella scuoletta. Sonostati gli archi- me, di Douras, e di altri giovanissimi di dotto agricolo. Si capisce da queste cifre

15
che vi sono degli squilibri che incidono piano regolatore: un tema che fa drizza- fin qui per diroccare il
sull’equilibrio economico. monumento: forse
re i capelli, punteggiato di ostacoli, e
i cercatori di tesori.
reso complicato dalla partita economica, Con Yoro alla base della
vita, ’uomo @
La crescita di Atene Tutte le idee del nostro congresso, ora in- stato educato a procurarse
lo con la mino-
tentoin rilievi di carattere reale, tangibi- re fatica possibile. Questa
Ci ha detto uno degli ingegneri dello moralité va
le, possono essere applicate a Atene. Gli sdrammatizzata, va razionaliz
zata, va cor-
Sbarramento di Maratona che al tempo architetti greci sembra che preparino retta. Nei nostri piani ideali di
dello sbarco dei profughi dell’Asia Minore cittaé nuo-
qualcosa di buono: ci sara da ricomincia- ve, castellate nell’aria e perci
in casa sua furono costretti a far posto a d ancora pit
re daccapo, dalle canalazioni. Tutta la nuove e incorruttibili, noi chia
sedici persone, e dopo pochi giorni a un miamo ad
teoria che abbiamorecitata, e persino in- abitarle personaggi fantastici,
neonato per il parto d’un’ospite. Ci de- cresimati
ventata, nel congresso si trova di fronte
dalla purezza, barbari finalmente
scrivono i momenti di angoscia e di con- , e non
un tema, ma manca qualche miliardo, An- prevediamo casse forti blinda
fusione di quelle giornate. Atene diventd te, banchi
che questa volta pensiamo a un piano re- lotti, case di barattieri, villini per pensio-
compressa di gente come una balla di golatore non limitato ad Atene, ma a
nati.
cotone. Un milione duecentomila ospiti tutta la Grecia. Il parere di Machiavelli é Per quest’attimo il tempio di Sunium @
nuovi, sprovveduti, senza un attrezzo di che ordinare uno stato é grazia grande
tutto nostro, con la storia di una terra
mestiere: viene ancor oggi la febbre a per chi lo sa ordinare. Parlavamo pit su
che sembra il vulcano della filosofia e
pensarci.
di Adriano: aveva lo spirito dell’architet- della poesia. Su una colonna, Byron ha
Il caso demografico della Grecia é uni- tura, e passd il suo impero viaggiando en- Scalpellato il suo nome.
co: 2.600.000 abitanti nel 1907, 5.600.000 nel tro i suoi confini, rendendosi conto dei
1921; poi l’arrivo dei profughi all’indoma- lavori, disimpegnando le mansioni urba-
ni della guerra estenuante. Gli stessi sfor-
nistiche e architettoniche che gli capita-
* zi della Societé delle Nazioni, dell’« Office vano a tiro.
autonome», e del «New East Relief»
Fuori, nella campagna
americano furono insufficienti alla disci-
Plina e alla sistemazione di una valanga Gli uomini pitt avveduti della Grecia au-
Siamo in viaggio per il giro nelle isole
umana cosi fantastica. Con rassegnazio- spicano unritorno rurale. Basta percorre-
e nelle coste del Peloponneso, con il tempo
ne, e con pazienza tutta meridionale, la re la campagnaper convincersi quanto sia
im buona, sopra i battelli di cabotaggio
Grecia ha messo a posto la questione gra- essenziale il proponimento. Siamo andati
che fannoscalo al Pireo. Battelli alla buo-
vissima: ci pare di aver capito che la su-
da Atene al Capo Sunium, all’ estrema ma, per servizio di merci e passeggeri, che
per-popolazione si é messa a posto da sé, punta dell’Attica: qualche ora di automo-
assicurano ottimi informando che vi na-
costruendo su territori larghissimi di ca- bile sopra una strada turistica che pare
viga anche Venizelos, il quale, come si
Supole e baracche all’insegna della piu aperta nella selva. Uliveti, vigne, sterpa-
estrosa anarchia edilizia. Ogni famiglia si vede, serve a molte cose quando vi sono
glia, tre villaggi dipinti di calce viva (una
di mezzo gli stranieri.
é messa sotto un tetto provvisorio, con delle eleganze mediterranee dell’ edilizia,
Il Pireo, di sabato, é un caranvanserra-
una rapidita formicolante. Nessuno ha po- come gli uomini hannoil vezzo delle scar-
tuto pensare a un piano regolatore anche glio. I capitani delle navi chiudono un oc-
be lustre). I coloni devono stare nei vil-
approssimativo: abbiamo fatto il calcolo chio e caricano, le navi partono gravide
laggi, perché non troviamo abitazioni.
che se Atene si fosse Sviluppata con case con ji ponti rigurgitanti di passeggeri e di
Un greco ci dice che anche qui ci vor-
di cinque piani, la sua pianta attuale eapre per il latte. Pittoresco all’orientale,
rebbe una battaglia del grano, e aggiun-
sarebbe ridotta di un sesto. odore di salso e di baccala, parlare canti-
ge che le richieste trovano risposte sco-
La citta spazia e si sfalda verso il mare lenato, con i ragazzi che ti rivolgono la
raggianti che si basano sul tornaconto
e la campagna, crescendo esclusivamente parola nella tua lingua. Se i porti sono
economico ritenuto dubbio. Al centro e
sulle direzioni orizzontali, aumentando le un miracolo di intrecci, il Pireo dev’esse-
alla verita delle cose non si arriva che
distanze in modovertiginoso, e accrescen- re un miracolo pit uno. Una stiva di
stando al di fuori delle logomachie:
le merci, d’uomini, di barche, di sudore, di
do la densité del centro in modo da fer-
bonifiche italiane sono la testimonianza
mare il transito in certe ore. Gran com- urla e di fischi, l’acqua che fuma e che
chele iniziative si effettuano unicamente
mercio di cose minuscole, gran daffare per fermenta. I bastimenti fino all’ultimo rac-
per via di comando. Chi comanda, chi
accelerare il giro dello strumento denaro, cattano qualchecosa, e appena si stacca-
eseguisce.
felice sopportazione della crisi. Certi quar- no dalla banchina sono raggiunti dalle
Vediamo le miniere di Laurium con
tieri portanoscritto sulle porticine le stret- le Piccole imbarcazioni da cui offrono anco-
ciminiere che da un certo punto sembra-
tezze della vita corrente, ma il brio delle ra un cocomero per tre dracme. Die-
no il monumento alla Marina Germanic
strade sembra cancellare ogni sera l’alo- a ci unitaé a produrre, cinquanta a smer-
di Kiel; poi il Paesaggio varia,
ne della tristezza, e assicurare che dopo verso il ciare e a. passarsi da una manoall’altra
Mare, con toni e forme dechirichiane,e
il brutto tempo viene il buono. Atene par- il la produzione. Si é tranquilli appena si
tempio di Sunium si affaccia sull’Egeo:
la cosi al visitatore: e certo che la com- passa la lanterna la filetta dei cannoni
€cco le isole, dai dorsi d'ippopotamo,
che ‘che fanno la guardia.
pagnia dei nostri amici architetti ci fa-
Sembrano i regni delle volpi e delle
puz-
vorisce la figurazione di una citta attiva zole. Le colonne che avanzano
sono lima-
e risoluta a uscire fuori dai mali che ’af- te dab vento, alcune resistono
Da un’isola a un’altra
fliggono. perché so-
no inchiavardate. Non si riesce
Gli architetti razionalisti studiano a capire Abbiamo navigato tutta una giornata,
il chi possa, essersi Presa la briga
di venire da un’sola a un’altra. Abbiamo scoperto
Pe pa r ' i
heey iT :
nuove cose da servire alla dimostrazione
che il Mediterraneo ha una sua architet-
tura tipica e unitaria. Nel bacino, da co-
sta a costa, il colore, le piante, il clima,
l’aroma della terra, il cielo possono essere
definiti con una formula unica, che avra
leggere alterazioni e diminuzioni longitu-
dinali. Allisola di Idra, Amalfi pare li die-
tro. Le piante grasse e le palme di Vari-
gotti sembrano trapiantate da Metena.
Le casette gentili e con le piccole finestre
hanno la stessa mano di bianco, o di ro-
sa,.o0 di azzurro, e se la coloritura’ non é
recente lo stesso sole con la stessa inten-
sita s’é incaricato di abbassare il tono
con identico impallidimento: in tutto il
Mediterraneo. Da Genova a Rodi spazi
nel tuo mare, anche se hai navigato tre
giorni.
L’architettura é nel sangue per tradizio-
ne. La casa nasce nel Mediterraneo. Chi
costruisce non sbaglia mai, non fa nep-
pure il disegno: viene su con i muri sicu-
t

ro che fino al tetto la fabbrica procede


con le regole. I muratori del Mediterraneo
sono prodigi: fanno persino i muri a sec-
co, mettendo in luogo della calcina l’in- sa, incastri di muratura nella roccia come mediterranea, e occorre capirsi su un’im-
gegnosita del calcolo delle forze e degli fioritura di verde, come a Megaspelaeon provvisata cartina geografica. Per Le Cor-
equilibri. Non per nulla noi chiamiamoil dalle case che stanno affacciate sul mare busier l’Europa si polarizza su degli assi
muratore: maestro. In questi paesotti non come potrebbe starvi un gabbiano che non che hanno un andamento inclinato, met-
ci sono architetti, perché tutti i muratori teme certo di precipitare. Gente di ma- tiamo per intender¢ci, Londra-Bagdad, tut-
sono architetti. re, gente d’avventura, gente che davanti ti assi paralleli. Uno di questi assi passa
Con commozione abbiamovisitato, appe- agli occhi ha uno spiraglio di liberazione, per l’Italia, ed é quello del bacino medi-
na sbarcati, un palazzo eretto dai Vene- di mistero, di infinitezza, i Mediterranei terraneo, un altro passa per i Paesi Scan-
ziani nel seicento. Si capisce subito che possiedono per dono di natura un concet- dinavi, Germania, Austria, Paesi Balcani-
Varchitetto era venuto dalla Laguna, ma to dell’architettura affatto loro, vorrem- ci del bacino del Mar Nero, Turchia,
a un attento esametecnico é balzato fuo- modire con il ritmo della dimensioneoriz- Golfo Persico; la Russia Europea a sua
ri il particolare del «maestro» locale: zontale pit netta, pid pulita, pit. assolu- volta ne ha un altro; e cosi via. Su questi
egli ha eseguiti gli archetti delle finestre, ta: altro é Vorizzonte del mare, altro é assi si polarizza un’economia, una menta-
ma, in chiave ha scalpellata una sagomi- Yorizzonte della terra. lita, una cultura, un tipo di civilta.
na a punta all’orientale: ci ha voluto Nel giornale « Prelude» si sostiene ap-
mettere le sue mani. La piazza intorno é Un’idea di Le Corbusier punto l’idea di un asse, che vorrebbe poi
tutt’uno conil palazzo. I Veneziani quag- dire una collaborazione: Mediterraneo.
git erano a casa loro; per i Turchi si Le Corbusier ci racconta che tempo fa Uno dei sostenitori pit convinti é, con
trattava di violazione di domicilio. si presentano da lui messaggeri dell’Uni- Winter, un francese che ci é carissimo,
Fernand Léger tiene tutto un suo discor- versita di Zurigo per rimettergli le lauree Lagardelle, l’amico di Sorel e di Mussoli-
so sulla pittura e sul colore di questa na- honoris causa in matematica e in filoso- ni. Queste idee, la correlazione dei rap-
tura osservando come esista. sempre un fia; egli si confuse, e ora che ci racconta porti tra i redattori di « Prelude» e noi
accordo tra colore di vegetazione, di mare, la cosa non sa capacitarsi. Ci sembra, in- Fascisti hanno determinato a Parigi la
di atmosfera, e colore di muri. Anche le vece, perfetto: Le Corbusier trae la sua voce che Le Corbusier faccia una « archi-
tinte sgargianti sono contenute e valuta- concezione architettonica dalla sua filoso- tecture fasciste ». Infatti mesi fa fu invi-
te, e valgono ad accendere nel paesaggio fia, dalla sua ragione matematica della tato, per mezzo di un manifesto pubblico,
qualchestriscia pil. smorzata. Nulla é pre- considerazione del fatto umano: egli si a partecipare a un contradittorio promos-
stabilito, e sembra un mutuo patto di in- mette a dissertare d’arte infilando nell’im- so dall’architetto Raymond Ficher il qua-
tesa di obbedire al tono d’indicazione: di buto della sua parlata a definizioni, politi- le fa del comunismoper snob (giacché le
conseguenza i paesi delle isole si mostra- ca, economia, morale, fatterello, storia, Sue idee senza snob sul comunismole co-
no tutti simili nella lindura e nella confi- paradosso, satira. (Quando c’é Léger, le nosciamo dal giorno in cui tutti e due,
gurazione, digradando dall’alto in basso, sottolineature sembrano le chiose morda- ammalati in una locanda di Dnieprostroi,
fin sulle banchine dei porti. ci della parlata dell’architetto). ne ragionavamo obbiettivamente sui dati
Scappano sempre fuori forme d’architet- Oggi la nostra conversazione si svolge a di fatto sovietici); ma Le Corbusier non
tura di rara proporzionee letizia di mas- base di schizzi: si parla di architettura cadde nel vespaio di un comizio in cui

19
non era certo possibile un linguaggio di Ma poco dopo, parlando di metodi, per tro: ma in questo momento Pensiamo a
qualche levatura. risolvere il giusto problema della casa tutto il polverume e ai detriti e alle puz-
Uno Svizzero che era con noi e che as- dell’uomo come risoluzione di civilta, Le ze che escon fuori da una casa in demoli-
sisteva alla stesura degli assi, non veden- Corbusier traccia una piramide sulla to- zione. Pensiamo a una citta senza bestie,
do compresa la sua terra né sull’asse me- vaglia: di nessun genere, e le bestie libere per i
diterraneo, né in quello Baltico-Golfo Per- fatti loro. Le nostre vie sono sporche: gli
sico, domando che cosa ne avremmofatto spazzini non sanno spazzare, la nafta bru-
della Svizzera; e noi d’accordo: — Un cu- ciata offende le narici, i pollivendoli la-
scinetto. sciano i gallinnacci appesi ai gancisulla
Le Corbusier parla con piccole dosi di
strada, chi va a far l’amore incontra un
mimica, muovendosi a prendere un bic-
funerale che dura mezz’ora, passa un sa-
chiere e capovolgendolo per dire che una lame che s’é trasferito dalla barca nella
verita é stata rovesciata. Ci racconta che berlina di lusso, certi aguzzini hanno cin-
ogni tanto gli fanno capire che per certe ghiato un cavallo alle ruote su cui stanno

\
costruzioni avrebbe dovuto «pensare di con la frusta in mano, i mobilieri assicu-
pil a Mosca», ma é sua convinzione che rano che lunico stile moderno é quello
quandosi disegna un edificio bisogna pen- e la mozza in tre segmenti: un culmine cinquecento, i gendarmi muoiono di va-
sare a sé stessi. I Russi gli hanno dato dei
riservato agli esagerati, una base ai nulli, pore dentro casacche gallonate, le donne
dispiaceri: lo sappiamo di prima mano: allo zero umano; il mezzo riservato ai hanno ammazzato i serpenti per sgambet-
anche 1a non vi é stato il terreno adatto mediocri. Con una freccia che parte dal tare tra gli sguardi, gli innamorati per le
al respiro della sua architettura, o me- strade fingono un contegno. Passa un ae-
girone dei nulli e arriva al girone degli
glio la sua architettura non ha coinciso roplano e un pedone ha paura a traver-
esagerati, e con un/’altra inversa, il bril-
con lo spirito bolscevico. sare la strada. Vendonofiori di carta, pian-
lantissimo architetto afferma che nella
vita non gli interessa cheil « terra-terra » te grasse di ceramica, tempestano le fac-
Gli ideali navigano e il sublime. Ci previene che ha letto con ciate delle case di aquile e di conchiglie.
accanimento la «Divina Commedia», e Un congresso di architettura contempo-
Lressere stati quindici giorni con Le Cor- ranea riempie di amarezze. La citta fun-
che ha un suo gusto a classificare e giu-
busier ci ha confermato una moltitudine zionale diventa un mito. Non é questione
dicare. L’uomo bisogna classificarlo;, biso-
di buoni ideali. Ripetiamo che per noi ar- di cittaé, ma questione di uomo. Se qual-
gnarisolvere il problema del comando. Le
chitettura @ crogiolo di vita, percid allu- che borghese fosse stato sul ponte di pop-
Corbusier sta leggendo un libro che gli
diamo a ideali che interessano ogni ciclo pa del «Milos» a sentire i discorsi terri-
ha portato Lagardelle: «La doctrine de
Spirituale. Noi parliamo di meccanicita Mussolini ». bili che noi dicevamo, appena sbarcato
(della palla di piombo che pressoil, bor- sarebbe corso al posto di guardia della
Le idee navigano nei placidi mari delle
gheseil nostro amico porta al piede come
speculazioni. Le isole continuano a venir- legge e avrebbe denunciato un covo di
un marchio della sua preferenza per una sovversivi che tramavano a poppa contro
ci incontro senza darci tempo di fotogra-
architettura « machine 4 habiter »: grosso
farle. Pare sempre una nuova Capri. Il Yordine pubblico costituito, mediante una
equivoco. L’altra mattina Le Corbusier
mare € cosi da sentire, che preghiamo il idea rivoluzionaria chiamata — seil bor-
entré nella manifattura dei tabacchi Pa-
capitano di fermare la nave per tuffarci; ghese ha ben capito — razionalismo. E la
pastratos, confezionandosi la sigaretta con
e, davanti a Hernion, pit tardi, andiamo legge avrebbe indagato.
le dita, restando poi inorridito di una
in acqua a spaventare i pesci.
macchina che produce millecinquecento
sigarette al minuto); e parliamo di mecca-
Storie da riformare
nicita investendola fila dei guai che pro-
vengono dalla meccanicité spinta fuori
della possibilité umana. Procediamo sem-
Tutte le storie esatte di queste isole so-
no false: sono vere le storie false delle
7
pre per grafici, con il lapis in mano. Ri-
leggende. Le storie bisogna rifarsele per Si trova anche a Nauplia, come in tutte
trovo sul mio quaderno di appunti: sé, da sé. Stasera sull’Arcipelago @ arri- le parti piccole e grandi del mondo un
vato il Civetta con tutti i suoi pennelli figlio di Italiani che parla italiano. Que-
tinti di rosso incendio, e ha chiaroscurate
sta volta senza fatica perché é il facto-
di nero e di rosso le nuvolone che fanno tum dell’albergo. I Veneziani da questo
i saluti al sole ormai di partenza. porto se ne partirono al principio del set-
Poi, diventa tutto color notte. Le stelle tecento dopo il breve dominio ristabilito
proteggono i lumi della costa, é i profili da Francesco Morosini, dal Peloponnesia-
VIN ta pev'a coscitV 2, dei paesi si mostrano netti netti: si po- co che in Napoli di Romania, cioé Nau-
trebbero contare persino le case traverso
plia, é vivo nella memoria come il giorno
che vorrebbe poi dire che il progresso la luminaria. L’architettura é@ legata alla
che vi mori. Ma partiti i Veneziani, alcu-
presenta una direttrice che non segue pa- legge solare: un uomo vi sta dentro nel
ne famiglie venete vi rimasero, e ancor
rallelamente la direttrice della coscienza:
giro di un giorno e nel giro di un anno,
oggi assimilate portano i nomi italiani, e
é necessario neutralizzare il distacco tra
come un albero sta dentro la campagna. sono cattoliche, e hanno una chiesetta per
la linea costante del progresso e la linea Si pud anche pagare l’affitto e, come pro-
loro: tre sole famiglie, tra cui quella del
oscillante della coscienza. blema dell’abitazione, non pensare ad al-
nostro interlocutore.
pre

lie Seee
estre ma punta detV Attica = Il Tempio di Capo Sunium, lato a occidente

I leoni che restano nelLvisotla @i- Delos - 71 Teatro di Epidauro per 14.000

21
Una chiesa e dei cannoni ca di questi cannoni (sarebbe ora di scri- inventare V’arte di navigare; e fu logico
vere, da noi, una serie di guide pergli Ita- che i Veneziani venissero fin qui a snida-
Nauplia é una cittadina di settemila abi- liani che viaggiano all’estero, che recasse- re i Duchi di Atene, per rendere omaggio
tanti, distesa sul piccolo porto che in que- ro le prodigiose storie dei nostri di tutti all’inventore di quell’arte in cui eran di-
sta stagione stanno ingrandendo con un i tempi nei paesi e nelle cittaé del mondo: venuti maestri.
molo gettato in calcestruzzo; alle spalle avvertenza per gli editori). Nelle note caratteristiche della rappre-
ha una collina sagomata da sette fortezze sentazione dei piani regolatori delle citta
veneziane che l’hanno sempre protetta Insegnedi pietra studiate nel nostro congresso, é prevista
contro i Turchi nelle alterne vicende del- la nota «antiche fortezze». I relatori di
la sua storia moderna. Qui vicino a Nauplia, a Pronia, Luigi Varsavia hanno dato notizia che la fortez-
Per arrivare alla chiesa cattolica traver- primo re di Baviera volle onorare i sol- za che i Russi mantenevano nel mezzo
siamo tutto l’abitato in piano, quindi pren- dati bavaresi morti in Grecia nella cam- della capitale polacca sta per essere ab-
diamo, la via delle fortezze, su centinaia pagna del 1833-34, e fece scolpire nella battuta, perché «non serve pit a nulla».
di gradini: poi, sulla gradinata, una co- roccia un grosso leone da giardino z00- Le fortezze stanno diventando sempre pit
struzione di pietra a squadra, con un pic- logico. Soggezione dei leoni di San Mar- del pittoresco da «baedaeker », e con il
colo sagrato interno che immette nel tem- co che stanno da queste parti ancora rin- trasferimento in volo delle battaglie, tra
pietto. E’ chiuso, e per aprirlo cerchiamo ghiosi. poco unafortezza si allontanera nel tem-
una donna che sta in unaspecie di sacre- Anche Nauplia si sta agghindando ur- po e nell’immaginazione come un resto di
stia ricavata in un edificetto di fronte banisticamente: le mura veneziane pre- mura ciclopiche. Anche questo serve a di-
alla porta. La donna capita con una ricca cludevano il passaggio tra la parte ovest re che l’architettura é un’arte tutt’affatto
figliolanza che appenaci vede viene a far- della cittadina e la nuova stazione, cosi contingente, alla giornata: e tutte le vol-
ci festa: tutti maschietti di covata, che furono abbattute per facilitare la circola- te che il tenero peril color locale si scal-
invadono la chiesa appena aperta. zione e per ricavare blocchi di pietra. I mana per un addio a motivi tradizionali,
Il sito é in disarmo. Ha un altare senza Veneziani scolpivano le loro insegne sul evidente appare il suo errore. Il fatto ve-
candele, il messale é coperto di polvere, le marmo pitti durevole che conoscessero, e ro é questo, che non trovi anima viva che
oleografie della Via Crucis curvate dall’u- le mura di fortificazione di Nauplia sono abiterebbe in una casa antica (e coloro i
midita, le ragnatele pendono dappertut- tutte incastonate di pesantissimi leoni: quali stanno nei palazzi aviti ci hanno
to: anche la religione ha un altro profu- un vero serraglio di leoni di San Marco fatto mettere dentro il termosifone e la
mo con il fasto, o per lo meno con la pu- ricavato nelle demolizioni é stato colloca- luce elettrica, magari deteriorando un fre-
lizia. L’anima di questa chiesa in abban- to nel porticato del palazzo veneziano di sco di celebre maestro).
dono (un prete viene da Atene ogni tre cui abbiamo discorso pit: avanti, a quat-
mesi a dire un poco di messe) é una copia tro passi dai cannoni. La casa del boia
della «Sacra Famiglia» di Raffaello, do- Nell’architettura militare la Repubblica
nata al parroco che fungeva nel 1843 da era attrezzatissima: avevano architetti Se in uno stato la legge prevede quella
Luigi Filippo: questi atti minori dei per- della forza del Pallavicino, dal sangue sa- igienica pena che é@ la morte, logico che
sonaggi della storia sono sempre pregni turo di strategia e di grandiosita. I forti Varchitetto il quale deve a tutto provvede-
di punti interrogativi cui nessuno sa ri- che sorvegliano Nauplia sono truculenti, re provveda anche l’edificio necessario. I
spondere. Nauplia é stata anche capitale da guerrieri che dormono tra due guancia- Veneziani, per esempio, a Nauplia si tro-
della libera Grecia: nella chiesa vi sono li, sono vere isole. (Osservavamo il tipo varono di fronte al problema di provvede-
elencati i nomi di tutti i caduti d’altre na- di casa cretese, senza difesa, senza forti- re alla dimora del mozzateste: i comandi
zioni per la liberta di questa patria. Il ca- ficazione: la difesa i cretesi se la faceva- militari non volevano costui nelle fortez-
pitolo si pud rintracciare nelle storie: qui no con la flotta). Qui siamo nella terra ze, la popolazione non lo voleva in citta,
non sannofare altro che mostrarti il pun- ferma: la necessita della difesa vuole altre i campagnoli alla larga dal boia: dove si-
to della viuzza dove trucidarono Capodi- tecniche. I bastioni sono erti, spessi. Han- stemarlo?
stria, sul fianco di una chiesa ortodossa no la linea delle mura veneziane di Ber- Eressero saggiamente un fortino chia-
sorta come cattedrale cattolica al tempo gamo, con un cornicione che gira torno mato, ci pare, Bourzi, in mezzo al porto
dei Veneziani. C’é anche un quadretto di torno, sul margine alto. Capolavoro di ra- e confinarono 14a il buonuomo.
mano candida che riproduce l’eccidio, tra zionalita. Siamo in un caffeuccio della cittadina
le icone dovute agli amanuensi madon- Sette fortezze dai nomi magici, Temisto- a badare alla bella forma del Bourzi, e
nari bizantini, e qualcuna di manoitalia- cle, Milziade, Achille, Focione, Epaminon- pensiamo alla partita a scopa che si fe-
na pratica dei colori di Tintoretto e di da, Leonida e, poi, dal nome di Chiffero. ce in Parigi con l’affilatore delle lame del-
Tiziano. Le fortezze erano congiunte segretamente la ghigliottina di Monsieur Deibler. (Non
Sulla piazza principale vi sono gruppi di con la cittadella; gli assedianti si morde- si spaventi il lettore prudente e schifilto-
colubrine e di mortai stemmati con il leo- vano le mani per non poterle espugnare. so: un’altra buona norma dell’idea razio-
ne di San Marco stagliato tra volute di Cannonate da orbi, battaglie furibonde nalista é quella di porre l’uomodi fronte
nastri e di allori, e un cannone squarcia- per terra e per mare,il golfo di Nauplia alla vita con tutta la sua coscienza, sen-
to sta dentro un cortiletto che da sulla par fatto apposta per darci dentro in za infingimenti, senza vigliaccherie, sen-
piazza, e si vede da un’inferriata: dicono guerre. Chissé quanta storia si sono la- za paura, restituendogli il senso della stu-
che Vhanno fatto schiattare i Veneziani sciati dietro quelli di Micene, magari di- pefazione, della sincerita, dell’onesta, del-
prima di cedere per lultima volta. Ecco struggendola con il frantoio della loro po- Yardimento, della fede in Dio senza inter-
quello che chiediamoalle guide, la crona- tenza. Palamede scelse l’insenatura per
i mediari).

23
Pini, vino, oleandri blema lo ha posto, e dunq
ue lo risolvera,
Mussolini. Si tratta di risolvere un fatto
Nel nostro viaggio abbiamo dedicato me- Nauplia @ stato lo scalo delle nostre tecnico, esclusivamente tecnico: conce
ta tempo alla notazione della natura e n-
escursioni a Epidauro, ad Argos, a Tirin- trare in una sala ventimila
meta alla notazione dell’architettura. I Persone a se-
to, e a Micene. Bisogna aiutarsi con dere. I Sovieti hanno qualc
nostro quaderno é costellato di cenni di he realizzazio.
Omero. Tra Omero, caldo, rovine, arsura, ne notevole; ma gli studi dell’
Pino, di vigne, d’oleandri. Nel nostro ra- ingegnere
deserto, altro profumo di campagna, una italiano Gaetano Ciocca in
gionamento sulle case mediterranee ci Proposito ap-
idea della civilt&a che fiori nell’Argolide paiono fin d’ora la risposta e il Serviz
siamo dimenticati di affermare che il vi- io
Si definisce con l’andamento fiabesco che pit: serio alla richiesta di Musso
no é dappertutto, ed é il balsamo dell’ot- lini.
ci vuole per l’occorrenza. Al cemento armato questa volta
timismo, del frizzo, del canto dei Medi- bisogna,
Lo straordinario di queste nostre escur- domandare una duittilita Parti
terranei. colare, 1
sioni sta nel fatto che non abbiamo nota- Greci avevano i teatri all’aperto
Il vino greco sa di resina. In unvillag- : ora bi-
to nulla di straordinario: perd tutto quel- sogna farli al riparo degli agent
getto verso Laurium abbiamo bevuto vi- i atmosfe-
lo che Omero ci aveva fatto intravedere. rici. Per ottenere una cupola capac
no resinatissimo e aspro: i pini e le vi- e di
Lo sforzo pit grande é stato di popolare una copertura come quella che
gne fannoall’amoree il pino lascia nel- sj vuole
Je vallate di battaglie senza tregua, e di in unasala di dimensioni tanto vaste,
Pamica il ricordo del suo umore. Gliolean- va
immaginare le donne che incontravamo risolto un calcolo di cemento arma
dri crescono selvatici, nani, spampanati to (di
guadagnate come bottino di guerra dagli «liquida melma» che permette i'luss edi-
di fiori rosso aragosta. La vegetazione i
eserciti vittoriosi. Questione semplice: mu- li pi comodi; paragone: la cupolad
della Sicilia, con i vini che sanno di Mar- i San
linare con la fantasia. Pietro ha una superficie di 1600 mq., un
sala. Il traffico del Mediterraneo doveva
Peso di 10.000 tonnellate, un diametro di
essere ai suoi bei giorni uno splendore di
I teatri per ventimila 4G metri, uno spessore di 400 centimetri
;
intraprendenza, di scontri, d@incontri, di
il grande Mercato di Lipsia, in cemento
favola: qualche cosa di pitt dei poemi.
Le cose pit interessanti di Argos sono armato, con una superficie di 5.700 mq. e
Siamo andati sulle fortezze. Gli archi-
una scuola razionale del gruppo che ab- un diametro di 76, ha un peso di sole
tetti e i committenti dei tempi andati
biamo precedentemente descritto, un bel
2.160 tonnellate; e uno spessore di 16
avevanola specialita del ritrovamento del
muramento romano avanzo di uno stabi-
centimetri: queste cifre le abbiamo impa-
luogo su cui predisponevano le loro co-
limento termale, e il teatro per ventimi- rate al Politecnico di Atene durante una
struzioni, tempi, difese, cittadelle, monu-
Ja scavato nella roccia sul pendio d’una
menti. L’acropoli é sempresituata sui co- discussione sul materiale per eccellenza
collinetta. Questo teatro é del tipo clas- della nostra epoca, con cui si attende di
cuzzi dominanti. I Veneziani devono es-
sico e dappertutto ripetuto. erigere un teatro degno di quello emo-
Sersi valsi dei resti di un’acropoli per fab-
Il lavorio della natura sta per riconqui- zionante di Epidauro).
bricare il recinto di salvaguardia contro
starsi la roccia con la vegetazione, e qual-
gli attacchi.
che capra che bruca su per le gradinate
=’ naturale che larchitettura risentisse, Mura e carcerati a Tirinto
fa sapere che vento, pollini, sole, pioggia
cosi, della sua sudditanza verso la natu-
han cominciato a dar frutti. Di sotto, sul-
ta. Le prime colonne furono certamente Questo é il vero viaggio omerico. Paesag-
la platea, i rurali battono il grano stan- gio estroso, mura di quindici secoli avan-
tronchi d’albero, il piatto di rinforzo del-
do sopra una piattaforma di metallo trai-
la testa di quelle rozze colonne suscitd ti Cristo, un penitenziario all’aperto tut-
nata a gran corda da una pariglia di ca- to intorno con i carcerati che lavorano
Videa del capitello: Vordine dorico & com-
valli. Pascoli e pace campestre: nient’al-
pletamene funzionale, risultato di tecni- nei campi. I due elementi di Tirinto, an-
tro. L’unico segno di vispezza é nella bor- tico ancor vivo e vita d’oggi, questa citta-
ca di gente semplice che non aveva tem-
gata, in poche stradine tutto Scintillio della costruita di macigni alti come un
po da perdere. Pit tardi si fanno meno di
mercanzia e di scritte. uomo, ora popolata di prigionieri dalle ca-
guerre, la gente ha pit tempo da perde-
Un teatro che riempie di soddisfazione sacche grige a rigoni marrone, i poliziot-
re e, forse, mettendo a posto un capitello
ce lo siamo goduto per mezza mattina
dorico non s’avvide che aveva schiacciato a ti che passeggiano con lunghi fucili tra
Epidauro. Lo spettacolo non ha suggestio-
tra trabeazione e capitello un serpente mano, sbalzano la fantasia nei cicli in
ni pit alte. Siamo nel tempo aureo
capitato lassi per caso: i contorcimenti (Ome- cui ’uomo é uomodilotta, di prepotenze,
ro aveva allora una anzianita di
delle due estremita del rettile generaro- qualche di violenze, di soperchierie, di conquiste,
Secolo). La tecnica della costruzione
no V’idea del capitello jonico. é il di odii, di eroismi: sulla mole del fortino
raggiungimento del massimo che
Pit tardi ancora, la gente non ha pro- potrem- ' quasi intatto dei preistorici abitatori sem-
mo richiedere oggi ai nostri architetti.
prio pid niente da fare, e non sa come bra che le passioni siano appiccicate di
Risultato acustico ottenuto al
ingannare il tempo: per fortuna muore cento per masso in masso, nascoste di fessura in fes-
cento: quattordici mila persone
una, nobile e pura giovinetta, e la serven- possono Sura, germinanti ancora come ai loro
Sentire benissimo una Persona
te riunite le vesti e altre Suppellettili le che parla tempi.
al centro dell’arena: abbiamo fatte
mette in un cestino e le depone presso la le pro- L’architettura é cosi: racconta di botto,
ve. Stupendo,
tomba, con una pietra sopra, le erbe ei @impeto, come un libro aperto scritto dal
Anchela nostra epoca che ritorna
fiori crescono intorno al cestello; passa a ci- re dei sintetici. L’uomo che si fa la sua
vilt& collettiva, e sente la necessita
un architetto, guarda, e dice: — ecco di dimora stemperandovi Ja propria forza-
il comunicare colla grande massa
capitello che fa per me —. Era nato riunita fede-ardimento come si stempera una pa-
lo insieme ha posto il problema,
del teatro Sta da un tubetto, pianta sul terreno un
stile corinzio.
per le folle. Per essere pit. precisi
il pro-
24 Palo con il suo nome: quelli di Tirinto
ebbero certo il presentimento che la loro
fortezza durasse all’infinito perché la
eressero persuasi che sotto il sole si pud
Sfidare l’implacabilita del sole.
La fattura della costruzione é truculen-
ta, di gente muscolosa, aitante, che sop-
portava le corazze e s’infilava sotto il
roteare degli spadoni con disinvolta an-
datura. Un labirinto di tane, di casemat-

eter
te formate con primordialissimi archi al-
la gotica, salti di lupo, nascondigli di ve-
detta, cunicoli segreti. La tecnica é: pie-
tra su pietra, calcolo delle forze di spin-
ta affidato alla fortuna e alla prova,
piante economicissime nella distribuzione

——,Cs Se
di ogni scomparto, concentramento di
ogni miglior risorsa di materiale e di
trovata nella muraglia di cinta destinata
alla difesa. La preoccupazione é la dife-
sa, la resistenza pil. lunga all’assedio, il
sistema piu astuto di illudere gli asse-
dianti di sfondare una porta che s’apre e
si chiude come una trappola. La prima
architettura €@ guerresca: tra uomini e
uomini, tra uomini e belve non si cono-
Scono ancora bene, e allora l’unica. in-
quietudine é di trincerarsi.
Si gira per le stanze in cui fu allevato
Ercole con il cuore ritornato bambino,
rintronante di battaglie immaginarie, di
eserciti che si scontrano come treni che
vanno a cento l’ora, i capitani eroi assun- GREGORIO Priety ee

ti in cielo, i vinti immatricolati tra gli


schiavi e costretti a trasportare i sassi leonesse a guardia della porta videro pas- terzo elemento di virilita e un fiore di
a suon di nerbate. A guardia delle porte sare legioni di predoni: che le ritrovino roccia.
mettiamo i leoni, che prendiamo per un al loro posto le genti d’una trentina di Un popolo immaginoso, si intuisce dal-
momento a prestito dalla porta principa- secoli dopo il collocamento appartiene la pittura, dalle coloriture che sono ri-
le di Micene. alla fiaba. maste in qualche ceramica e in qualche
Visitiamo la cisterna dell’acqua: aveva- vaso ed erma di pietra, accensioni, alle-
Miceneapice dicivilta no trovato dunque un intonaco eterno, grie, meridionalismi di tinte rosse, ne-
Se pare steso ieri mattina. Il pozzo cui re, azzurre. Erano cosi meravigliati del-
Tutto cid che si pud domandaredi ci- Si accede per una gradinata dantesca av- la prosperita della loro giornata che si
vile a Micene, Micene lo mostra: nei viata verso il centro della terra, ripuli- esprimevano nelle pitture per via di me-
resti urbani, nelle raccolte degli scavi to con un’oncia di cloro, potrebbe servire raviglia: occhi grossi, nasi lunghi, volu-
che sono al Museo nazionale di Atene. . ancora: la tentazione @ quella di bere minositaé muscolari, gambe lunghe, movi-
Un apice di civilta che va dalla messa Vacqua della cisterna vegliarda. Le porte menti di slancio in gara.con i caprioli.
in opera di un masso che sarebbe per segrete e pubbliche giravano imperniate La vena é di buon’umore, con la satira
noi un problema a smuovere con le no- in boccole che non hanno perduto il co- che fa capolino, la stupefazione di com’é
Stre gru, a una coppa d’oro cesellata lor di ruggine. L’androne dei guardiani bello vivere e morire che governa tutto
gentilmente. sembra appena rassettato. Tutto @ d’ie- il regno delle rappresentazioni dipinte
La gioia di Schliemann il giorno del ri, nei punti pit rispettati: una trentina per noi riguardanti in cerca d’un’este-
primo ritrovamento del tesoro micenico di secoli non sono gran che lontani. Sem- tica.
dovette essere fuori dell’umano. L/otto- bra pit. lontano il tempo in cui si porta- Come plastici sono asciutti, secchi, vigo-
cento é il secolo delle grandi esplorazio- vano le parrucche incipriate: in genere rosi, Riducono la figura umana a for-
ni, delle grandi scoperte, dei grandi sca- sembra pitt antico tutto cid che @ stori-
o

mule, in serie, decomponendola e ricom-


vi; il frugamento tra le rovine di Mice- camente molle, decadente, stupido; il so- ponendola per pezzi, snodandola come un
ne, come quello di Troia, Schliemann lo do, il maschio, lo spiritato ci @ sempre manichino. Si va da una scala pupazzet-
combind con Omero in mano. Il destino vicino. Ci mettiamo con garbo un’arma- tistica alle infitazioni umane di senti-
aveva conservato le tombe degli eroi, tura, non un cilindro protestante. Nella mento frequente e vivido. Nei cammei ci
Sviando il fiuto degli scoperchiatori di storia ognuno gratta i suoi germi benia- sono le descrizioni della vita privata del-
migliaia di generazioni in cerca d’oro. Le mini. Micene ti offre cordialmente un le donne; nelle terrecotte funerarie (la
scultura nasce e continua arte funera- Scena. Richiamate dal chiarore, a sciami, sezionando la citta tutta
ria) il gusto di avvicinare il dolore, il
traversata da
arrivarono le farfallette dei prati. Veli- parallele dell’arteria principale,
e da tra-
pianto specialmente, si nota traverso l’e- volavano intorno all’alone tenendosi a di- Sversali; sugli isolati
Perfettamente Tet-
Sasperazione dei modellatori che passano stanza, comparendo e scomparendo come tangolari sono state erette le
case di abi-
vicini alle mete dei loro ideali. giocassero a nascondino, e tra tanto si- tazione, concentrando
invece sul corso
Architettura, scultura, pittura sono con- lenzio il loro agitarsi sembrava risuonas- tutti gli uffici pubblici, i comme
rcio pid
comitanti. Le arti minori tutte subordi- Se nella sepoltura del Re di Micene. ticco, le banche, i caffé, gli alberghi,
nate, dal giocattolo alle else, alle col- ¢
altri servizi. Corinto ci tiene
alle sue abi-
lanine. I vasi geometrici di produzione
tudini: questo é su per git
il piano re-
raffinatissima, le maschere d’oro dei sar-
golatore del 1860, che fu Predi
sposto in
cofaghi, e le placche incise a volute se-
seguito a un altro terremoto
(pare che j
gni di conquiste da incantarsene.
Corinzi non fossero troppo dispos
ti per
andare a far la guerra, e
Per scrupolo,
Il sepolcro di Agamennone Corinto nel 1928 é stata distrutta com- soltanto per scrupolo di front
e all’« addio,
pletamente da un terremoto. Motivo per mia bella addio» degli altri Greci,
Indugiammo per i meandri di Micene si de-
cui é stata rifatta. Noi ci attendevamo di cidevano a supplicare gli dei
di concede-
pit. del previsto, arrivando con il sole Soggiornare in pace nella citta per stu- re la vittoria all’esercito che pit. interes-
scottante e ripartendo al crepuscolo. Gli diare Vinteressante tema di un comples- Sava).
architetti frugano i monumenti con at- so urbano ricostruito daccapo, ma il dia- La citta contiene diecimila abitan
tenzioni squisite, con pazienza, dando giu- ti, e
volo volle scodinzolare nel nostro pro- un monumento antico per ciascu
sta importanza alle minuzie. L’indugio ci no. Cosi
posito: arrivammo una notte a Corinto, ricca di cose, da non saper da che
fece arrivare alla tomba di Agamennone parte
dopo un indimenticabile viaggio in mac- cominciare. I tre secoli di prosperita che
che la notte era all’inizio. Per tutta la china da Nuplia, tra selve e cielo stella- cominciano con i provvedimenti di Giulio
storia, avendo codesta bella comodita, ri- to, trovandoalla periferia una certa con- Cesare sono tutti segnati nelle opere edi-
mandiamo a Omero; in quanto alla no- fusione e un certo panico. li romane con tale fermezza chei terre-
stra visita, ecco quel che accadde. Era accaduto che un incendio aveva moti ci hanno fatta la figura di semplici
Il sepolero costruito dentro un monti- bruciato quattrocento baracche nel cen- Scosse di vento.
cello € buio. Non avevamo con noi la tro della citta, carbonizzando persino gli Il concentramento degli affari, del pas-
lampadina tascabile che portano sempre alberi. L’incendio poneva seduta stante
Saggio, delle feste avviene nel corso: dal
con sé i turisti del nord. Avremmo do- un nuovo problema urbanistico: ricostrui- posto di polizia al cinematografo @ tut-
vuto prendere la via del ritorno senza ri- re. I Corinzi ormai ci hanno la mano a
to qui. A prima ricognizione ci persua-
sultato. La necessitaé aguzza Vingegno: ricostruire, e cosi accettarono il disastro
andammoin un prato i prossimo e strap- demmo che non mancava neppure la
con molto spirito e in perfetta rassegna-
chiesa, perché avevamo notato un edifi-
pammogrosse bracciate di erbe aromati- zione.
cio a colonnati e tutto istoriato come un
che, che alla prova si accendevano come
Ricettario alla mano tempio: ma pitt tardi dovemmo consta-
fiammiferi.
tare che si trattava di una banca, anzi
Tl cumulo fu rovesciato al centro della Corinto é tutta nuova, ha quattro anni
della sede della Banca nazionale di Gre-
prima camera, e acceso. Le fiamme spri- di vita, ed @ stata rifatta con il ricetta-
cia, che ha il vezzo di costruire le sue
gionarono luci rosse e lampi comeacceti- rio della modernité architettonica alla
filiali in perfetto stile. Lo stile corinzio
lenici con bagliori di fuoco del Bengala, mano, vale a dire secondo quelle oneste
di quasst é ad usum cemento armato, e
€ spruzzole di un odor di rosmarino fra- regole del costruire che si chiamano ra-
le colonne invece di partire dalla base
grante e intenso. Avevamo aggiunto con zionaliste. Abbiamo visto in Russia nuo-
per arrivare al capitello, partono dal ca-
il nostro rogo una baldoria di festa che ve citté costruite cosi, tale quale: li-
dovette riuscire carissima allo spirito del
pitello per arrivare alla base, poiché i
dentita deriva dai fatti correnti che mor-
Re cui rendevamo omaggio.
muratori hanno convenienza a far cosl.
dono il problema di,innalzare un centro
Brevissimi scoppiettii, un’atmosfera tin- dalle fondamenta, ragioni di economia,
ta di nebbiolina, le nostre facce spennel- I rilievi dell’urbanista
di premura, di sostanza e non di forma.
late da Gherardo delle Notti a tocchi di Ne deriva che la forma presenta miscu-
L’urbanista ha un abito mentale che
rosso incendio, l’architettura della cupo-
gli e persino incongruenze Stilistiche, di- non lo abbandona mai. Generalmentesi
Ja appuntita elevata all’ennesima poten- fetti anche organici e persino atroci af-
édel parere che per dar giudizi di urba-
za della letizia, la notte stellata fuori fronti alla logica. Ma dobbiamo dire che
nistica bisogna avere studi profondi in
dell'ingresso, trasferirono il nostro ri-
la nuova Corinto é stata costruita con proposito, cognizioni di architettura, car-
fiettere in quelle nicchie del pensiero in un numero trascurabile di errori: nulla
cui il ragionamento va a rilevare una per-
te topografiche e compassi sotto mano.
di eccezionale dal punto di vista urbani- Con codesto parere si é fuori strada. La
Sona cara, o un ricordo, 0 un attimo, che stico, e nessun precorrimento di tempi co-
urbanistica @ una scienza a portata di
si mescolano poi al turbine e diventano me risoluzioni, perd tutte le buone nor-
tutti e ha cultori fervidissimi tra quei
parte del turbine che passa in capo nei medella funzionalité e del decoro indica-
lettori anonimi che scrivono al cronista
momenti di smisurata felicita, e si vor- te dalle ricerche del secolo sono state ap-
per denunciare che questa o quella fac-
tebbe che luniverso sentisse lo stesso
plicate con metodo e con iniziativa, cenda urbana dovrebbe essere cosi e cosi
turbine per solidarieta. Il piano regolatore si anima sull’asse
modificata,
Ma non era ancora finito il colpo di dun corso che dalla collina va al mare,
Non si capisce perché l'urbanistica non
26
Il motivo predominante nel paesaggio dell Arcipelago Greco - Mulini a Miconos

E>
Acropoli dei Amorgos dominante sopra cla Lind waa della cittadina

27
abbia un numero adeguato di tifosi. Co- Le costruzioni antisismiche strettezze che sanno troppo di vocabola-
me scienza sta fuori del controllo della rio e di convenzione.
massa (ed é lunica scienza che interessa Corinto é soggetta ai sommovimenti tel-
da vicino la massa), e cid favorisce che lurici. La ricostruzione é stata eseguita Il canale di sopra e di sotto
uomini di quart’ordine siano alla catte- con un criterio antisismico, rinforzando
dra di un piano regolatore, generando energicamente le strutture portanti, e Non lo sospettano che noi discorriamo
con le loro scriteriatezze l’infelicita di in- tenendo gli edifici su due piani. Le fab- di questi fatti: né il pope che poco fa s’é
tere citta. briche sono in cemento armato esclusi- seduto al caffé, ad arrotolarsi le treccine
Recentemente ci capitd di istruire un vamente, e pescano poco in fondazione. Sul coccuzzo, né la venditrice ambulan-
piccolo processo relativo a una nuova Non si perde tempo: sullo spiazzo vesti- te di cocomeri che fila la canapa, né il
cittadina in costruzione: i progettisti to a lutto dall’incendio, su cui i soldati cameriere girovago che va torno torno
avevano sbagliato l’orientazione, poi ave- stanno abbattendo gli alberi dalla cor- con i suoi cafferini e i suoi bicchieri di
vano diviso il nucleo in due, una parte teccia cremata e lucente come il pelo acqua: la pena cheil nostro congresso si
<i) destinata ai lavoratori, e una parte de- degli orsi neri, si é giaé cominciato a la- € preso, di riempire di felicitaé l’univer-
stinata ai gaudenti che avrebbero dovu- vorare. so € mezza algebra per tutti. C’é con noi
to immigrare per le bagnature; dopo la Il destino é preso non soltanto come un congressista che ogni tanto doman-
registrazione di queste sviste domandam- viene, ma é domato dai nuovi lavori. Il da la parola per reclamare sulle nostre
mo agli urbanisti se sapessero quanto destino soffia una citta, la si crea di audacie: ci pare che abbia torto marcio
costava il pane al chilogrammo. nuovo; le fiamme soffiano le baracche, tutte le volte che apre bocca, ma una
Non lo sapevano. E pretendevano di si rifanno in cemento. I pope vanno in notte ci ha confessato che a pensarla
esercitare il mestiere dell’urbanista. Ur- su e in gilt a rassicurare che tutto an- come lui sono interi elenchi anagrafici.
banisti si nasce: si é subito di primo dra bene, e che non si avranno piu di- — Voi comprenderete — ci disse — che
pelo indagatori del fenomeno di conglo- sastri fino a che non ne capitera un voialtri esagerate nelle ampiezze delle ri-
meramento della popolazione, si ha su- altro. forme che proponete; l’uomo ci tiene a
bito un atteggiamento di fronte alle si- Chi avesse profetato ai Corinzi del procedere per gradi, a non perdere la sua
ih tuazioni, si é@ insaziabili di conoscenza «non licet omnibus adire Corinthum » pazienza, a non far girare le ruote del
della strada, della casa, dell’ufficio del che le cose sarebbero finite cosi mode- cervello pi del consentito dalle abitudi-
podesta e della caserma dei pompieri, si stamente avrebbe passati i guai che pas- ni —. Tutte parole sagge che ci faceva-
architetta immediatamente una sistema- sano i pazzi. Anche la storia di questa no risovvenire il famoso diagramma di Le
zione delle zone della citta, si vuol subi- splendida citta induce a considerare sul- Corbusier sulla piramide dell’intelligenza.
le avventure che attendonole citta tra i

een ars —aetoe


to espropriare il giardino del papavero Il nostro interlocutore, quando la nave
per farne un parco per mandarvile ser- due poli della nascita e della morte. L’ap- passo per il Canale di Corinto, ci fece
vette e i soldati a far l’amore. pellativo di eterna assegnato a Roma smorfiette di edificazione, come per dire:
Pensiamo alla citrullaggine dei tipi ur- Spiega che la regola della nascita-morte — corbezzoli —. Noi gli mostrammo la
banisti che costruiscono ancor oggi, do- delle citté @ vera, mediante una eccezio- lapide di Nerone, pane per i suoi denti.
po tutta l’acqua che é@ passata sotto i ne. Ecco tornato nel fuoco dei nostri con- Siamo passati due volte sulle acque del
ponti delle conquiste dell’intelligenza, le versari relativi alla citta funzionale l’e- Canale; e, poi, non contenti andammo
case sulle strade di traffico. Codesto é lemento uomo. E’ molto difficile acchiap- a vederlo dal ponte chelo traversa altis-
un delitto: bisognerebbe avere almeno il pare una nuvola, e tenerla tutta in pu- simo. Avevamo lasciato Corinto per ri-
coraggio di non aprire nessuna finestra gno, Bisognerebbe poter fabbricare una guadagnare Atene, e giunti sul ponte ci
dalla parte della strada, per sottrarre gli cittaé, la nostra citta funzionale, ogni fermammo a osservare lo spacco che si
abitanti di quei caseggiati alle offese che mattina e inventarla secondo il fresco staglia all’orizzonte con moli da muraglia
si perpetuanoe si irradiano sulla strada. sogno, gioconda come sarebbe potuta usci- micenica. Quest’opera della fine dell’otto-
Quando il nostro urbanista diventa im- re da un disegno di Simone Pollaiuolo. cento é di respiro romano, da ingegneri
provvisamente geniale partorisce le cit- Anche a noi ci viene, ora, di porci la idraulici romani: infatti costoro la idea-
ta-giardino, vale a dire le cittaé in cui « domanda involontaria » di Nicola Gogol: rono in nome di Nerone (é oggi che usa
ogni celluletta ha il suo pezzetto di or- «Possibile che sia tramontato per sem- di mettere sulle lapidi i nomi dei « cura-
ticino e quattro geranii, il tutto guarda- pre il secolo dell’architettura, e che né tori» accanto al nome dei Capi, con
to da un’inferriata e da un cane, fianco la grandezza, né la sensibilita non torne- quanta prosopopea da parte dei primi si
a fianco a altre inferriate e a altri cani, ranno pit tra noi? ». capisce dando un’occhiata ai lavori).
in gloria d’un individualismo gretto e Puo darsi che grandezza e sensibilita di Il Canale rida a Corinto una rinomanza.
antipatico. Appare evidente che utiliz- architettura esistano come forze operan- L’altra mattina, passava nello stretto la
zando tante piccole aree, e coordinando ti in gara con forze di grandezza e di flotta greca dipinta d’un bel verdolino
le abitazioni in quartieri si ricaverebbero Sensibilité convogliate su altre direzioni mare. La popolazione era tutta sulle rive
Spazi generali da servire collettivamente. dello spirito, e che non riescano a im- a Salutare il naviglio: qualcuno ce lo mo-
Le riflessioni ci sono arrivate in testa porsi. L’attenzione e lo stupore della ci- strava con compiacimento.
nei momenti di insonnia dovuti ai rumo- viltaé sono fissati talmente sulle macchi- Amano molto gli strumenti di guerra, i
ri che provenivano dalla strada nella ca- ne volanti che, forse, non pensano a vol- marinai, i soldati. A Nauplia, verso Epi-
meretta d’albergo in cui alloggiavamo. Si tarsi su una casa. Il nostro torto é quel- dauro, vedemmo una_ batteria someg-
€ (basta esserlo) urbanisti anche quando lo di non vedere e proclamare in un ve- giata che s’esercitava tra l’ammirazione
Si dorme. livolo un’architettura, evadendo dalle ri- dei contadini. Bei soldati. Molti soldati.

29
10 nell’uomo, ed é una delle misure con cui do dietro i cristalli messi di
Oggetti di
Si puo stabilire il suo pensiero non per- gni specie, di ogni tempo, di
Sicuro si-
Siamo tornati in Atene arrivando da fettamente normale. Come un vecchio gnificato e valore. Conos
ce la storia del
Corinto, incontrando sul nostro cammino Signore qui sepolto fece risapere la sua ‘Wo paese a fondo, ha
Perlustrato ogni
un paesotto tutto pieno di mimose, Me- fedelta alle leggi per mezzo di un cane villaggio comperando tutto
quello ghe
gara. Sembrava che l’avessero tuffato nel- sdraiato sopra la sua tomba, cosi oggi, gli interessava, gli antiqu
ari di Londra
ja calce viva tanto il suo panorama ap- dopo tanti secoli, a un ragazzino che @ hanno il suo indirizzo e
gli riservano cig
pariva bianco. Fummo attorniati da al- appena entrato nella scuola si insegna Gyegli cerca per completare
le sue Sale,
cuni gentilissimi tipi dai cappellini di che il cane é fedele, eccetera, e che é in- Vuole che la sua citta Posse
gga la do-
‘paglia alla marinara, che rallegrammo Separabile compagno dell’uomo. L’idea di cumentazione della sua storia
nella vita
schizzettandoli su foglietti di carta. Scegliersi a compagno un cane é supera- Drivata, anche per i secoli rimasti not-
Atene ci appari dalla strada, sopra una ta, ma il ritornello del-cane é quello, e turni,
collinetta, larga e lunga che non finiva bisogna filare: il mondo é pigro. La Sezione pid gustosa é Varte
bizanti-
pit. Comincid un viaggio tra le piccole Mettiamo sempre in imbarazzo i com- na, la pittura e le oreficerie.
La Pittura
casette degli emigrati, e il senso di de- pagni di viaggio con le nostre divaga- @ scelta tra il quattordicesimo
secolo e il
serto che provammo durante i traversa- zioni, che sono del resto consigliabilissi- decimosesto, con finezza e con larghe
menti della campagna si mutd in un
zza,
me ai turisti i quali non vogliono uscire permettendo al riguardante di
formarsi
senso di umanita pigiata nella citta. Il ammanettati e incretiniti dalla lettura ma cognizione precisa sulla
moralita di
vero problema nazionale della Grecia ci delle guide, e dalle fanfaronate dei cice- quest’arte raffreddata. L’opinione corren
sembra quello della distribuzione della
-
roni. Le rovine, le vetrine dei musei bi- jie sui madonnari bizantini é che
siano
Sua popolazione civica nelle campagne, Sogna vederle senza le guide e senza i ameografi pit. che pittori, che
agiscano
per dare un equilibrio demografico alter- ciceroni: essi sono fatti apposta per ro- im un vicolo cieco senza sfogo, e
con mio-
ritorio, ; vinare tutto. Eccezione il signor Anto- pia. Quest’opinione riceverebbe
una cor-
Sulla Via delle Tombe nio Benachi, mezione, imbattendosi in una tavole
tta di
un quattrocentista bizantino che rivela
in
Finimmo sulla Via delle Tombe. Con la Il signor Benachi ‘Wa scenetta di movimento tutte le
gar-
tomba di Agamennone ancora negli oc- ‘uatezze che, con altro dono spirituale
e
chi, questo cimitero che @ tanto rinomato Il signor Benachi é amabilissimo: un on altra bravura, avrebbe potuto mani-
ci fece l’impressione di un elemento asso- gentiluomo elegantissimo, dai cappelli testare Ambrogio Lorenzetti. L’ambizion
e
lutamente secondario dell'archeologia ate- bianchi, che ti rivolge la parola in tutte del signor Benachi é di rievocare il sene-
niese. Je lingue europee come parlasse la sua, ‘se, ogni qual volta presenta al visita
tore
La scoltura é tutta manieristica, di ri- gli occhi a saetta, i baffetti a punta co-
la perla della sua collezione di dipinti.
produzione, eseguita da marmisti: il tem- Smeticata. Avrai incontrato questo signo-
Anche la raccolta delle stoffe e dei vel-
po con le sue patine e le sue muffette lu- re alla Scala di Milano, o al Derby rea- luti € sciccosa. Oltre le greche, vi sono al-
macose ha sbruffate le statue d’uno scu- le, 0 a Sanremo mentre scendeva dal me stoffe mussulmanetra il settimo e
ro grigio-verde che rimedia tutto il ginger suo yackt salutato da una rappresentan- dodicesimo secolo di unica esistenza. I
dell’arte e dell’antico. I classicisti d’un za, dell’equipaggio. Le sue ricchezze gli merletti dell’Arcipelago, alcuni drappi cop-
secolo e mezzo fa raschiavano il sudicet- Permettono di girare il mondo. Egli ha ‘i, un tessuto che pare il padre dei fratel-
to, per prendere contatto con la forma una passione, e una consegna: onorare li Gobelins. Intere raccolte di costumi,
della plastica, gli arcaisti di oggi non la memoria di suo padre organizzando un
dal? ambasciatore al rurale, classificati
vogliono fare nemmeno questa fatica e grande museo,
er regione e perisola, oltre che per epo-
copiano anche i prodotti del tempo at- Il signor Benachi invit gli architetti a
ca. Persino una raccolta di biancheria
mosferico. Pensiamo alla disinvoltura di visitare il museo che porta il suo nome.
jiemminile degli ultimi due secoli: civet-
tanti scultori che riescono a farsi chia- Sorge in un edificio lussuoso, e ha un
iierie ancor pit fragranti di quelle di og-
mare moderni rimasticando l’antico con ordinamento che senza esitare consideria- i I signor Benachi classifica tutto, in-
buccia e tutto. mo tra i migliori del mondo. Nelle sale
aga su tutto. Lo aiuta il direttore del
I pezzi pit emozionanti sono i sarcofa- Sono concentrate le arti applicate e le museo, il signor Teodoro Macridy che é
ghi dei clienti pid poveri del cimitero, di arti minori della Grecia medioevale e Tambico direttore dei Musei di Costantino-
coloro che non avevanole ricchezze per moderna, con preferenza etnografica.
poli, Hanno un daffare formidabile: mol-
trapassare con un monumento: la pover- Avevamo visto finora la Grecia di fuo-
‘to personale, una biblioteca specializzata
ta produsse un razionalismo di linee, di ri, le civilt& ci sono apparse grosso modo
sulle arti orientali e del Mediterraneo.
castigatezza, di serieta, che ci fa pen- dal di fuori, nelle architetture, nelle sup-
sare alla morte con schietti sentimenti. pellettili pit conservabili; ma quante no-
Pensieri sul museo
Le nicchie in cui sono scolpite le fami- stre aspirazioni di conoscenza non sono
glie che confortano il trapassato sono state appagate. L’ordinatore di questo
Generalmente i musei mettono di catti-
teatrali e farsesche. E’ tuttavia imponen- museo é curiosissimo nelle incursioni re-
yo wmore, mettono in melanconia. II si-
te la tomba sormontata dal toro: ma pil. trospettive. Egli deve essersi posto un
‘gnor Benachi lo sa, ed é per questo ch’e-
coraggiosa e umana la tomba virile di giorno la domanda: — come vestivano?
gli ha dato alle sale del suo un profumo
Delos. come pregavano? come mangiavano,
e ‘© uma lucentezza assoluta. Ma cid non
Il simbolismo riappare in ogni palmo cosi via.
‘basta per allietare gli ospiti: e allora l’an-
di marmo, Questa malattia é congenita A codeste domande ha risposto allinean-
‘fiitione ha invitato le pid distinte signo-
30
ay

Bi }
x

Veirss ta I pan ° i ‘
oO ramica di’: Atene dal Belvedere, g@wmwardando verso il Licabetto

Ved uta dell a z ona rche ic presa da wun aeroplano


archeologica Geyi Atene, S 1
fotografra

31
re di Atene che hanno illeggiadrito la za classe. Le epoche che stannosull’olim- pareremo esaurientissima, improntata di
riunione (al Tempio di Sunio le quattor- po sono le epochecollettive: al tempo dei un Fascismo che a stare in terra lontana
dici colonne restanti ci parvero dapprima Greci di Pericle le colonne del Partenone lievita amori impensati.
troppo «deserte», ma pit tardi allorché le facevano in serie, le spade idem, le na-
le nostre compagne di viaggio si misero vi idem. (E’ per questo che la nostra epo-
in costume da bagno, per tuffarsi nello ca non pud sopportare che una percen-
specchio sottostante, l’architettura si ani- tuale minuscola di artigianato).
m0: pensavamo che anche Piranesi tra 11
le rovine ci moschettava sempre qualche Notizie del congresso
figura), e ogni momento interrompeva il Sulla via del ritorno riconfermiamo i
suo discorso per condurci a bere e a man- Ogni tanto incontriamo Giedion, il se- pensieri che ci sono venuti sull’architettu-
giare. gretario generale del nostro congresso sul- ra mediterranea. La nostra attesa, osser-
Tante comodita e tanta ospitalita ci age- la citta funzionale, e ci chiede se abbia- vando le coste, non va mai delusa. Ora,
volarono lo studio di tanti cicli di storia mo lavorato alle risposte dei questionari. sono le barche a vela checi offrono altri
della Grecia che se sono secondari in con- Egli sa benissimo che non abbiamo pre- spunti di conferma: da Patrasso all’Alto
fronto al periodo emergente, e talvolta parato nulla, perché vogliamo goderci un Adriatico, dalla Sicilia a Gibilterra, l’ar-
persino inesistenti, vanno tuttavia cono- poco di Grecia; ma affettuosamente ci chitettura e la coloritura delle barche so-
sciuti per compilare il quadro di un tem- persuade a scrivere. Gli abbiamo detto, no semprele stesse, le vele hanno lo stes-
po e di un popolo. Non bisogna fermarsi laltro giorno, che le risposte alle doman- so taglio e lo stesso mascheramento spa-
alla sola arte sublime, per giudicare: é de di urbanistica si devono dareall’ultimo venta pesci. Il Mediterraneo é il bacino
necessario conoscere una rosa completis- minuto, perché fino all’ultimo minuto c’é dellVarchitettura navale, comelo é dell’ar-
sima di dati. sempre qualche esperienza da fare. chitettura aeronautica: non bisogna di-
A noi per esempio ha prodotta impres- — Lei sa — abbiama chiesto — quanto menticarsi dell’importanza di codeste ar-
sione la visione di certi cavallucci di ter- deve essere alto l’ingresso di uno stadio? chitetture nelle trattazioni dei nostri ar-
racotta d’un dieci secoli fa, su cui il si- — Perché mi domandate questo? gomenti.
gnor Benachi ha raccontata una storia — Perché lo hanno domandato anche a Attualmente sul Mediterraneo sono le
piena di libro giallo: usava chealla mor- noi; e anzi se vuole venire, un gentile navi che corrispondono alla modernita
te d’un capo famiglia per dar modo ai giornalista di Atené ci invita a recarci al- con la pit viva aderenza, il «Rex» per
congiunti di convolare subito insieme, tut- lo stadio per osservare se l’ingresso é esempio, e gli idroplani che hanno data
ti li uccidessero, e uccidessero tutte le be- troppo basso. la prova sbalorditiva della trasvolata di
stie appartenenti alla famiglia; pit tardi — Se nessuno ha mai battuto la testa Balbo. Sul Mediterraneo é ancora la culla
per ragioni demografiche, si stabili di rap- contro il traversone, vuol dire che é al- della civilt& e della certezza. Quel Greco
presentare i congiunti con una statuetta to abbastanza. che in un banchetto affermo che l’Italia
ciascuno, di mettere quella sotto terra, e Riferiamo il fatterello per far notare il soltanto avrebbe avuto l’architettura in-
di’ uccidere invece le bestie, anzi in nu- tifo che infierisce nella stampa di Atene dicatrice del secolo, aveva riflettuto che
mero maggiore; poi, qualcunoebbe l’idea dopo i bacilli architettonici che abbiamo lItalia 6 Vasse del Mediterraneo, e che
di applicare anche alle bestie l’amnistia, inoculato. Noi abbiamo dovuto scrivere Romaé il suo centro equilibratore. Fatal-
donde le statuette delle bestie. diversi articoli, e persino rispondere alla mente, Roma é anche la citta pit giova-
Tutto il resto ci ha lasciati indifferenti, domanda: — Perché il Partenone é bello? ne del mondoperil suo 48,7 % di popola-
salvo leggeri solleticamenti per la consta- Non trovavamo una risposta adeguata. zione al di sotto dei 25 anni.
tazione di straordinari lavori di cesello, Pregammo di lasciarci riflettere una not-
ma il racconto delle statuette é grazioso te, pensando che la notte avrebbe porta- L’« Oceania »e il « Saturnia »
per chi non lo sa (non lo sapeva nessuno to consiglio al redattore, e che tutto sa-
tra noi, perché probabilmente l’amabile rebbe passato liscio. Illusi noi. Alla mat- Le Corbusier, prima che lasciassimo Ate-
Signor Benachi l’avra inventato per dar tina seguente, il collega ci attendeva nel- ne, ha tenuta una conferenza sull’urbani-
fascino ai suoi ammenicoli: se fossimo Vatrio dell’albergo. Dovemmo rispondere. smo, cominciandola con una descrizione
noi proprietari di un museo ci monterem- Atene ha questa febbre del tifo archi- dell’« Oceania» che aveva veduto poco pri-
mo sopra tanta di quella panna fantasia, tettonico. La mostra é visitatissima, e ma nel Porto del Pireo. La nostra nave
che la storia diventerebbe finalmente noi godiamo di una certa popolarita. Gli lo impressiond fortemente come un capo-
cordiale). architetti razionalisti greci sono mobili- lavoro di sintesi della nostra civilta. Non
La fattura delle spade é sempre pit ac- tati per noi: cari ragazzi che si sentono é un secolo che il « Great Western » tra-
curata della fattura degli oggetti di casa. nel loro quarto d’ora di rinomanza. La verso l’Atlantico in diciotto giorni: il pro-
La buonafigura vogliono sempre farla sul parola degli stranieri € un poco quella gresso ha molto conquistato in velocita.
campo di battaglia. Le spade sono tutte dei posteri, e il nostro ottimismo sulle Una di queste grandi navi da una vivaci-
geminate, le porte tutte intarsiate, le sca- costruzioni dei nostri amici é bene accolto. ta rivoluzionaria a un architetto del re-
tole incastonate di pietruzze: un fare di Tl congresso volge alla fine, domani ri- troterra, pud creare le teoriche meravi-
tarlo roditore che si compiace di ridurre partiremo: in piroscafo saremo persino gliose preludio delle nuove forme archi-
tutto in pezzettini, una frenesia per la accusati di esserci divertiti, e di non aver tettoniche.
minutaglia, per la calligrafietta, per il per- lavorato per le risoluzioni. Navigavamo nella notte verso lo stretto
ditempo. Tutto é diseguale, particolare, Noi Italiani tra l’altro dobbiamo prepa- di Messina. Le Corbusier venne a cercar-
individuale: segni propri delle epoche sen- rare una relazione su Littoria: e la pre- ci a un tratto per mostrarci un bucintoro

33
di lumi chesi vedeva in lontananza arri- pagnia delle bestie. Pit lontana ancora la to Bottoni di spiegare.
vare verso di noi. Incrociammo poco dopo Dopo Londra, Ber.
citta, con Varia incassata, con la luce al- lino, Parigi, ecco Littoria,
il «Saturnia». Ci mancarono le parole Jontanata, con lo sfregamento dei gomiti,
Ci accorgiamo
di essere al centro
di un’attenzio; me cy-
per definire le nostre impressioni. Pit tar- Vincontrarsi degli aliti, degli sternuti, del-
riosissima.
di, si disse che l’architetto navale ha co- le voci, con il fomentamento degli istinti, Gli Olandesi ricordano
struito una citta nuova tutte le volte che i] prosciugamen-
Ja complicazione delle leggi. to del lago di Harlem,
una sua creatura parte per un viaggio e accennano aj
Laria é duttile, servizievole, affettuosa. progetti del secentista Leeg
inaugurale. Si é lasciata pesare, comprimere, trasfor- hwater; ma
Bottoni racconta una stori
Su queste citta, ’uomo non ha il polmo- a che @ ancor
mare in liquido. Noi vogliamo, ora, nor-
pit. edificante. Andiamo
ne intaccato, Yorecchio turbato, lo spirito indietro nej Se-
malizzarla per le nostre case. Forse pro-
coli trasportando le ment
Sconvolto. Pud darsi che l’architetto d’u- fumarla. L’aggomitolato ci accusa di tra- i di questi archi-
tetti nella notte della terra
na citta debba ispirarsi a una nave. Ad , Poi, su su fi-
sformazione della citt& in un sanatorio, e
no alle decisioni di Mussolini, La Notiz
ogni modo é fuor di dubbio che i progres- non vediamo nulla di straordinario nel- ia
del primo grano trebbiato da Musso
si urbanistici non filano di pari passo con Vintenzione di combattere la tubercolosi. lini
stacca la vicenda dalla tecnica,
i progressi della meccanica. (Molti grandi E’ indispensabile potenziare il buon co- per libe-
rarla negli spazi dell’uma
spiriti contemporanei sono felicissimi di stume dell'igiene, renderlo una mania. In no.
Si parla del Fascismo. I Sovie
cid, e anzi osteggiano un adeguamento tra una, citta, una percentuale troppo piccola ti' costrui-
Scono citté nuove destinat
case e progreso meccanico: prima che prende il bagno tutte le mattine, e troppi e all’industria
affollandole con le popolazi
Pirandello partisse per l’America soste- oni della cam-
bagni sono tramutati in pollaio. pagna. Mussolini risana la
nemmo tutta una discussione sulla scis- Contro queste idee c’é una rivolta senti- campagnaco-
struendo i comunirurali, Siamoa
sione dei due fatti: ci riusci strano l’at- mentale. Passera, come tutte le rivolte lla cer-
ca dell’equilibrio dei piani regol
teggiamento dello scrittore, ma spiegabi- sentimentali capeggiate dai romantici: il atori delle
nazioni. Ancora una volta il
le con il diffuso senso di aggomitolamen- loro brontolamento ch’é tutto una sottra- tema della
citta funzionale coinvolge la polit
to dell’umanita nelle sue abitudini). zione di meriti agli esagerati che tirano il ica. Idee
e forme che sono proprie di tutte
I] congresso propone ogni tanto dei ri- carro del progresso, si affievolira, si sgo- le eta,
Si sentono certi discorsi di amici stra-
medi per ristorare la citt&é: quello del go- mentera, finira. Noi apriremo Ja casa al
nieri che ti danno l’impessione che Ital
dimento della luce é cardinale: un uomo sole e alla notte, alla luce, distruggeremo ia
hale ali ai garretti comeslanci verso
che si sveglia in una stanza male illumi- Ja via com’é ora piena di inferno, di ci- o la
soluzione dei problemi sociali, Siamo ay-
nata, e vi si veste, e vi si riassetta per golii, di rumori sgangherati, di trombe;
vantaggiati fortemente, e ci accorgia di
uscire e andare a cominciare un lavoro, la spoglieremo dei mille fili che la traver- mo
creare vari punti interrogativi con il no-
comincia la sua giornata con infelicita, sano, ne faremoi settori di convegno, tra
La facciata di vetro é provvidenza, ma la stro piccolo piano di Littoria. un siste-
il verde. I nostri progetti prevedono una
tecnica é ancora alle prove per agevolar- ma che si produce, un’economia nuova. Il
nuovabiologia della citta.
ne l’uso, e le esperienze danno molte ne- ragguaglio sulla legge delle bonifiche, con
La conversazione di Le Corbusier ci ar-
gazioni, confortate dalle resistenze degli il conseguente ed eventuale esproprio, me-
riva confortante. Egli ci da relazione de
aggomitolati. L’impiego del vetro a forti raviglia come «rivoluzione sociale ». Qual-
gli esperimenti del laboratorio delle Off-
Spazi nella costruzione della casa é im- cuno afferma che tutto cid che di durevo-
cine «Saint Gobain» relativi alle ricer-
popolare perché la gente tende a ostaco- le si é realizzato dal punto di vista «so-
che degli ambienti con pareti di vetro,
Jare l'ingresso della meccanica: parlare cialistico » @ stato realizzato da Mussolini.
esperimenti che trovano contrari non so-
di aria regolata, ripulita, resa umida a Andare all’estero da fascisti 6 come usci-
lo i disegnatori d’architrave, ma i tecni-
seconda delle esigenze, @ ancora un par- re per la strada con un bel vestito nuovo.
ci, e favorevoli i medici. I] problema della
lare che scuote le diffidenze. C’é un architetto che si meraviglia che
citté si presenta aggravatissimo all’urba-
Una citta ha il perno nell’abitazione, e ogni casa colonica abbia il suo forno par-
nista per la cancrena degli interessi: la
ogni rimaneggiatura dell’abitazione pre- ticolare. Allora spieghiamo che il nostro
terra dovrebbe essere a buon mercato, co-
senta ostacoli. Bisogna procedere per gra- rurale ha le sue abitudini, che 6 bene
me V’acqua, come il pane. Siamo qui, sdra-
di, stando sulla media chesi ricava calco- conservare quando queste, come quella
iati sopra una seggiola lunga, sul ponte
lando gli zenit e i nadir della sensibilita. di fare il pane in casa, assumono il valore
del comandante, a interrogare gli astri se
Tirando le prime conclusioni delle nostre di simbolo familiare. C’é sempre il tipo
verra un economista che fa per noi, che
che simpatizza per il comunismo, e allora
discussioni ripensiamo tanto all’'uomo, e trovera un sistema per darci il terreno
soltanto in un secondo tempoalla sua di- applica a tutto e a tutti il sistema della
della citta tutto vergine, tutto senza map-
mora. socializzazione: basta capirsi, o restare
be, senza notai e mediatori, senza banche
dello stesso parere se V’idea marcia, di
Fabbricarsi un’aria di mezzo, per tracciare i nostri piani. Per
parere contrario se l’idea) non marcia. Ci
tracciare un piano di citt& che non sia la
Non si spaventi il lettore: le nostre sono accorgiamo che c’é nel mondo del co-
risoluzione di un puzzle, ma lo Sfogo di
ipotesi. Ma il problema centrale dell’abi- munismo di marca snobistica; auguria-
un sentimento di poeta.
tazione ci pare questo dell’introduzione di moci che non ci sia mai del Fascismo cosi.
un’aria «esatta ». Non si vuol fare gli in-
Littoria alla ribalta Auspici per l’Italia
grati verso la natura: ma probabilmente
la natura non prevedeva che un bel se- La nostra relazione su Littoria é pronta,
colo l'uomo avrebbe fabbricate delle sca- c’é una forte corrente di simpatia per
le carte e le fotografie sonostate incollate
V'Italia. Il caso della stazione di Firenze
tole, e le avrebbe abitate, magari in com- Sulle tavole. Van Eesteren prega l’architet-
34 ha molto impressionato. Si é del parere
Mego R10 Prete aee

che l'Italia é€ ormai sopra un binario di all'Italia l’asso piglia-tutto della moderna
avvenire, Le fotografie che portiamo del- urbanistica. Nel corso di questo nostro
CORSIVO N. 40
Je costruzioni non di compromesso della resoconto abbiamo alluso alla corrispon- Ttalia, Barcellona, Algeri, Atene: qui Var-
Triennale, esclusione fatta per il Palazzo denza tra civiltaé e architettura: che l’I- chitettura funzionale é alle prime realiz-
che sta fuori delle linee di discussione talia sia oggi determinatrice della civil- zazioni.
che abbiamo tracciate, hanno suscitato ta della nostra epoca é risaputo, cosi la Sapranno i popoli del Mediterraneo por-
forti consensi. persuasione che avremo una architettura tare, nell’immediato avvenire — e mentre
Mussolini non lo aveva ancora scritto: pari si rafforza in noi. la Germania subisce un periodo di arre-
ma noi sentivamo che la Bonifica, la Via
Mariteniamo che la necessita di favori- sto — un ulteriore contributo allo svilup-
dell’Impero, la Mostra della Rivoluzione re sempre pitt e sempre meglio il fervore po dell’architettura europea?
Sono le belle ondate che rivelavano lo spi- della generazione nuova degli architetti Una revisione di alcuni elementi nordici
rito nuovo dell’Italia. Le richieste di in-
sia indispensabile provvedimento. Non an- del razionalismo é per noi necessaria.
formazione sono numerose. Nelle discus-
diamo dicendo questo da oggi: nel nostro Il clima modifica le funzioni e le forme
Sioni il parere del gruppo italiano
ha un viaggio di architetti in Grecia a contatto della parete esterna. (Noi sentiamo che
valore tutto particolare, che costituisce
il di tanta intelligenza e di cosi esperti tec- gli emozionanti rapporti di pieno e di
Parere di gente di rivoluzione. nici, abbiamo ricevuta la precisa convin- vuoto di certe case rustiche del mezzo-
Tn alcunecircostanze del congresso ci ac-
zione che le nostre antiche polemiche per giorno sono esatti; i popoli del litorale
corgiamo chelo spirito italiano
ha supe- un’architettura nuova non sonostate in- mediterraneo — forse anche per la loro
rato molti punti convenzionali e
ipocriti fruttuose, ma che anzi traverso il famo- poverta — ebbero sempre il senso della
della vita sociale: la calura votativa ci
fa sissimo « tavolo degli orrori» sono assun- precisione essenziale).
Sorridere. Se in questo momento, mentre
te a unsignificato e a un respiro europeo. La diversa funzione e forma della pare-
la nostra mente é@ preoccupatissima, di rin-
Non é per vanitaé personale che rievo- te esterna porta come conseguenza a una
tracciare il filone giusto della citta
cosi- chiamo il fatto: ma per informare i no- revisione degli schemi planimetrici. (In
detta funzionale, e che noi avremmo chia-
stri lettori che il gruppo degli architetti questo senso un campo vastissimo di ri-
mato meno tedescamente, ideale,
ci al- italiani é andato al congresso con la con- cerche ci é aperto).
zeremmo per avvertire i nostri amici
che sapevolezza e la serietaé di chi tiene un Queste possono essere delle considera-
é impossibile Stabilire una medicina
unica ruolo di primo piano nella partita. zioni di fatto. Si tratta ora di arrivare
che vada bene per tutti gli ammalati.
nel pianodello spirito.
Balena in noi il pensiero di far giocare
P. M. BARDI iG: P:

35
LA PAROLA DI et hauteur. (Principe a faire reconnaitre placements pour
ces fonctions nouv
elles
et admetire. D’habitude les plans d’ur- (eux et locaux -
LE CORBUSIER banisme se font en deux dimensiows. Or ture).
urbanisme et arch
itec.

les villes sont des « contenants » ox inter- Préparonsles ville


s aux imminentes fone
Le Corbusier ha tenuto il vient la dimension: hauteur). Les trois di- .
tions de la nouvelle
Circulation. La «vie
seguente discorso all’a- mensions impliquent la notion de temps, tesse simple» (piétons
oy cheval) est pas-
pertura del Congresso, che nous sommes réglés par le régime solaire. sée @ la «vitesse
vingtuple » (trasport
Le cycle de 24 heures et V’année somt les mécanique). Révolution,
pubblichiamo nel testo
cadres des fonctions humaines. Ce régime L’auto donne une nouve
stenografico perché ab- lle échelle de
commande les distances et les hauteurs. grandeur, de dimensions
bia la sua viva e palpi- collectives. Lay.
Choisissons entre deux tendances: éten- to réclame dans les
villes une nouvelle
tante attualita. dre ou resserrer la ville, placés sur le ter- «unité de grandeur», On
bute contre un
rain de la biologie humaine (corps et es- grand obstacle: la propr
iété Privée, Mo-
Le groupe hollandais et le groupe suisse prit), nous concluerons que les joies essen- bilisons le sol des villes et
des pays pour
ont entrepris le travail immense de réunir tielles sont: le rendre disponible aur entre
prises din.
les plans de 30 villes, qui représentent un térét collectif. C’est notre
le ciel, affirmation,
élément essentiel de la « biologie du mon- notre conclusion profession
les arbres, el,
de»,
la lumiére. Transmettons-la avec des
directives, aux
Commentretirer le métal de ce mineral? autorités et cela dans un langa
ge objectif,
Par Vanalise des archéologues et des aca- Pour apporter ces joies dans les villes res- La documentation exceptione
démiciens? Non! lle que nous
serrées, nous ferons usage des techniques possedons aujourd’hui: les
plans de tren-
Analyser et classer en regardant a tra- modernes: ciment et acier. te villes, représentés sous la méme
forme,
vers un filtre, un prisme des temps mo- est la force de notre congrés,
dernes. Ce prisme projettera une lumiére Quel est dans Vordre juste, Vassiette de
Il faut examiner:
spéciale: celle des congrés d’architecture nos jugements?
moderne, L’habitation, la premiére, en premier. 1) la transformation du statut
L’établissement de cet apparail dopti- Les autres phénoménes tels que cireula- des villes
que si indispensable et urgent sera fait tion et industrie ne devraient étre envi- 2) la question desserrer ou res-
sur la base des lois humaines anthropo- sagés qu’en fonction du logement. Serrer les villes.
centriques, profondément humaines. D’ou cette hierarchie fondamentale
des 3) la fixation des joies essen.
Qu’est ce que la ville? fonctions:
tielles
Et Wabord qu’est ce que Vhomme?
C’est un potentiel illimité Wénergie pla- 1. habiter, 4) Vadoption de habitation
cé entre deux fatalités contradictoires et 2. travailler, comme facteur central de
hostiles: 3. se distraire, Vurbanisme
4. circuler. 5) la hierachie:
Vindividuel
Pour admettre les joies essentielles habiter
et :
travailler
le collectif. ciel, loisirs
Crest entre ces deux destins que se trou- arbres, circulations
ve le point juste, le point Wéquilibre. lumiére,
6) Vorganisation des loisirs
Nous sommes et devons étre des
réfor- il faut sauver la nature ambiante et per-
mateurs. Mot magnifique. Refaire.
Créer. mettre une extension normale propre Conclusion: V’'urbanisme moderne ne peut
Créer des formes, des vérités humdaine et
s, entiére, sans la banlieu lépreuse des étre envisagé qu’en fonction des techni-
des certitudes.
vil-
les actuelles, ques modernes. Les techniques modernes
Etablissons le prisme de notre jugement
. Recherchonsle juste équilibre entre devraient étre employées totalement et
Peu savent lire les plans @urbani Vin-
sme, dividuel et le collectif. nous nous en servons timidement,tels les
établis par signes conventionnels, signes
La cité-jardin satisfait Vindividuel, académiciens. Elles apporteront 4 l'urba-
modestes et d’ailleurs destinés a jouer mais
ce aboutit a Végoisme en faisant renonce nisation de la civilisation machiniste, les
role sérieux: Vexpression méme de r
no- aux bienfaits pouvant émaner
du phéno- joies essentielles en organisant normale-
tre vie.
ménecollectif. ment les loisirs.
Nous devons craindre commela peste
les Laville concentrée, grace aux techniqu Ayant examiné ces questions ad travers
«belles présentations» & la maniére des es
modernes, assurera la liberté
individuelle le prisme des plans analytiques de tren-
tapis d’orient. Etablissons des régles selon
dans le cadre du logis et bénéfici te villes, nous déciderons:
notre point de vue pour tracer des plans era de
la vie collective en organisant
concrets. Régles & trouver pour notre pro- les loisirs. peuvent -elles poursuivre leur
D’ou:
pre discipline. Fizons un statut des mo- existence dans V état actuel?
yens dexpression honnétes et imposons Vindividuel (logis), ou
-le
aur autorités. le collectif (loisir). faut-il les détruire, partielle-
Principe fondamental: Vurbanisme ment ou totalement?
est Lesloisirs: sports et études,
une science @ trois dimensions: étendue sont quoti-
diens et saisonniers. Recherchon
s les em- LE CORBUSIER
ae ae
ee
eo
ees
Se
sea

L’architettura razionale si inquadra perfettamente nel ritmo del paesaggio greco.

Eee

|
|
Scuola primaria presso l’Acropoli, e una scuola a Kallithea dell’ architetto P. Karantinos

37
ANALISI DI UNA CITTA Tl materiale cartografico di cui qualche
Saggio parziale é dato dalle illustrazioni
IV Congresso si proponeva. Nei casi poi
in cui i singoli Gruppi Nazionali trova-
Tl 3° congresso del «Cirpac», tenutosi qui pubblicate, dovendo essere facilmente vano insufficiente 0 mancante la rappre-
a Bruxelles nel 1931 permise di constata- confrontabile fu compilato tutto su iden- sentazione grafica di-certi elementi da
re, sulla base dei documenti grafici pre-
tiche scale. rappresentare proposero essi stessi la nuo-
sentati dai vari gruppi nazionali e dai Ogni gruppo nazionale doveva scegliere va rappresentazione da usarsi; questa,
rapporti relativi, che il problema del lot- per l’esame, delle citt& particolarmente dopo l’approvazione della commissione
tizzamento razionale dei terreni si trova- caratteristiche del proprio Paese. Ad es. centrale, veniva adottata da tutti i gruppi.
va in piena evoluzione e che numerosi citté industriale, citté marittima, citta Due tipiche rappresentazioni ad es. fu-
nuovi sistemi erano apparsi negli ultimi amministrativa, centro rurale, ecc. ecc. rono proposte per l’Italia dagli architetti
anni. Uno degli impedimenti pit gravi Una serie di 3 carte fu ritenuta il mini- Terragni di Como e Minucci di Roma che
allo sviluppo di un lottizzamento raziona- mo indispensabile per l’analisi di ogni proposero rispettivamente l’adozione di
le appare risiedere nel modo con cui i citta. Di queste carte la prima e la secon- nuovi segni per le autostrade e per le zo-
piani di citt&é sono stabiliti. A questo or- da riguardavano l’aggregato urbano, la ne archeologiche, senza i quali non sareb-
dine di difficolta sono da aggiungersi terza la zona d’influenza attorno alle be stata possibile una esatta figurazione
quelle derivanti dalla disorganizzazione citta. delle rapide comunicazioni al lago di Co-
della proprieta privata, gli interessi del- La carta I (1:10.000) é un analisi dell’a- mo e la rappresentazione della pianta
la, quale hanno sovente gravemente dan- bitazione; della produzione (forme e luo- di Roma.
neggiato o osteggiato l’interesse pubbli- ghi di lavoro); delle condizioni e dei luo- Di ogni soggetto esistono due rappresen-
co. Apparve dunque urgente la necessita ghi per il riposo. Su un lato della carta tazioni: una per lo stato attuale e una
di stabilire dei piani di citt&é che renda- fu tracciato il grafico dello sviluppo del- per quello progettato.
no possibili i lottizzamenti razionali e la la popolazione. Un primo gruppo di segni riguarda la
loro obbligatorieta. Tutte queste questio- La carta II (1:10.000) riguarda la circo- classificazione dei quartieri secondoil lo-
ni furono poste come tema del IV Con- lazione e porta a fianco in scala 1:500 i ro prevalente carattere. Essi vengono di-
gresso ad Atene e dei successivi. profili trasversali tipici delle strade di stinti ad es. in quartieri di tuguri, di
La nozione «citta funzionale» esprime circolazione, (divise per categoria) e di case operaie; in citt& giardino operaie
Videa che le funzioni essenziali della cit- residenza con le altezze legali delle co- e citta giardino per classi medie; quar-
ta: Vabitazione, - la produzione (lavoro) struzioni. tieri di lusso, ecc. Inoltre vi sono segni
- il riposo, aventi la circolazione come La carta III (1:50.000) tratta la citté e particolari per la zona del centro affari
elemento di collegamento sono funzioni i suoi dintorni con particolare riguardo (city), per lindustria, servizi pubblici,
determinanti per la forma dell’agglome- alle posizioni reciproche della cittéa e de- mercati centrali, posta, ecc. ecc. Un se-
razione urbana. Per potere stabilire i gli aggregati limitrofi nonché dei mezzi condo gruppo raccoglie i segni che riguar-
principi della cittaé funzionale e le condi- di trasporto e delle vie di comunicazione. dano particolarmente le zone destinate
zioni che permettono la sua realizzazione, Le dimensioni delle singole carte natu- al riposo (foreste, parchi, angoli di terra
cecorreva riunire dei documenti di ana- ralmente variano a seconda dell’estensio- per orti, campi di giuoco e sport, stabi-
lisi e critica della situazione urbanistica ne della citta, ma per uniformita di pre- limenti balneari, sport nautici, ecc.). Altro
attuale delle cittaé per poter poi esprime- sentazione e per comodita di trasporto gruppo comprendele rappresentazioni dei
re una sintesi positiva per la citté futu- della mostra circolante ognuna di esse fu vari tipi di cimitero. Altro ancora riguar-
ra. L'estensione e il miglioramento delle incollata a cura di una speciale commis- da i dati statistici: anno di erezione del
citta esistenti secondo dei principi razio- sione su una o pitt tavole di compensato quartiere, numero di alloggi per ettaro,
nali pud avere una grande importanza di unica dimensione 110x110 cm. Tutte numero di piani legali per le costruzioni.
Per moltissime citta dell’Europa occiden- le carte dovendo poi essere riprodotte in Seguono a questi i gruppi che riguardano
tale, meridionale e centrale, come pure una pubblicazione furono redatte su pia- particolarmente i mezzi di trasporto e le
la progettazione di citta nuove pud vale- ni di citté stampati in grigio con le ac- vie di comunicazione; vi é un gruppo as-
Te enormemente per paesi come la Rus- que segnate in azzurro. I segni conven- sai numeroso di segni per indicare rispet-
Sia e l’America. Anche se analisi attuali zionali furono disegnati, con le diciture tivamente le strade di grande comunica-
€ proposte per la citta futura possono in- in nero. Della compilazione di questi se- zione e quelle secondarie, le autostrade, i
fluenzarsi le une con le altre, nel me- gni si occupd una speciale commissione parchi di sosta per autoveicoli, le ferro-
todo di layoro vennero considerati sepa- del gruppo olandese e svizzero che nel vie vicinali e quelle principali, le stazio-
ratamente i due soggetti cosicché prati- 1932 inizid lo studio delle carte tipo (quel- ni viaggiatori e quelle merci, le metropo-
camente tutti i gruppi presentarono al la di Amsterdam) da distribuirsi come litane, i tram, gli autobus, ecc. Per la
IV Congresso solo del materiale critico- modello a tutti i gruppi nazionali. I se- navigazione per via di mare ed aerea vi
documentario dello stato attuale, riser- gni convenzionali, dei quali\ diamo qui sono pure segni speciali, e cosi pure un
vando a un prossimo Congresso le pro- qualche esempio e che sono poco piu di segno é stato per le funicolari, proposto
Poste di nuove soluzioni. E’ evidente che un centinaio, vennero studiati per ogni dal gruppo italiano. Per la terza carta fu-
Solo dalle conclusioni che ogni membro carta seguendo fin dove é possibile quel-
e rono impiegati altri segni, oltre i molti
i Congresso collettivamente avrebbero ri- li internazionali gia esistenti. Occorre pe- comuni alle carte I e II. Essi riguardano
tratto dall’esame di tutta la documenta- ro dire che nella maggioranza dovettero particolarmente gli aspetti pil generali
zione presentata, potevano scaturire le essere inventati, non esistendo nessun del terreno nei dintorni della citta come:
idee generali direttrici per la formulazio-
esempio sino ad oggi di carte studiate culture a ortaggi, foreste, parchi nazio-
ne dei principi della citta funzionale. sotto i particolari punti di vista che il nali a ingresso libero o limitato, zone di

39
ALCUNI SEGNI CONVENZIONALI SPIEGAZIONE riposo 4 entrata libera
o limitata, Spiag-
ge per bagni, ecc. Un
progettato altro gruppo
rattere & ca-
statistico @ quello
che indica,
quante persone vengono ogni giorno
in
citté per lavorare dai
Tuguri baesi limitrofi, aj.
tri segni infine, oltre
quelli gia noming.
ti che riguardano il
traffico, segni qi con-
fine di comune, Provincia,
stato,
La carta terza porta, come
dicemmo, in
Quartiere operaio un angolo, disegnate
in TOsso in scala
1:500 le sezioni di strade principali
e se.
condarie con Vindicazione,
a mezzo di
Segni particolari del tipo
di veicolo che

PIPIP!
dl>l»
percorre ogni carreggiata.
Come Si vede

Jal.
Citta-giardino operaia
Vinsieme delle analisi da
compiersi é sta-
to assai vasto e concepito
in modo da
dare una visione completa delle
citta nel-
la loro reale consistenza.
evidente che
Quartiere per la classe media Vesame di una citta quale
le normali
carte ci consente é di un
ordine estre-
mamente ristretto e che solo
limitati
aspetti del problema urbanistico
se ne
possono ricavare. Questa complessita
Citta-giardino per la classe media di
figurazioni fu quella che in un
primo
tempo lascid perplessi sulle possibilita
di
facile lettura delle carte stesse ma,
al-
latto pratico, una breve esperienza fatta
Quartiere di abitazioni di lusso nell’esame di poche citta si dimostro suf-
ficiente per un tecnico anche non spe-
cialista. a consentire una facile lettura
di tutti i piani. Naturalmente, il numero

Centro degli affari (city) di tre carte fissato per l’esame dellecit-
ta essendo il minimoprescritto e non il
ee massimo, quasi tutti i gruppi presentaro-
no altre tavole documentarie di partico-
lari problemi che riguardavanoil proprio
Quartiere industriale
paese. Cosi ad es. gli olandesi portarono
una vastissima serie di studi sull’opera
eee
di prosciugamento dello Zuidersee, il
gruppo italiano una documentazione sul-
Servizi pubblici la questione dei monumenti nazionali e
dei centri storici in Italia, i tedeschi di
Dessau l’esame dettagliatissimo della si-
tuazione delle cittaé industriali. Fotogra-
fie aeree e di particolari aspetti del traf-
Parco
fico cittadino chiarirono per ogni citta
i concetti espressi dai grafici e dalle re-
lazioni.
SHAT. 04
‘ ASO Una cosi complessa mole di documenti,
pe oe8SNI Stazione ferroviaria a cui anonimamente tutti i membri dei
congressi hanno collaborato, ha consenti-
to al Congresso di giungere a delle Bis

0
cise conclusioni sulle condizioni urbani-
Tranvia stiche delle citt& e sui miglioramenti pro-
ponibili alla riorganizzazione del loro com-
plesso secondo le esigenze della vita mo-
derna. Queste conclusioni sono in linea
Quantita di abitanti dei sobborghi di massima delle conclusioni comuni alle
in arrivo giornalmente nella citta varie citt& esaminate, ma esse possone
valere anche per la pluralita delle altre.
Lopera cheil IV Congresso ha compiuto,
che sara tra breve pubblicata in un vo-
lume, avra ancora una volta contribuito
La ripartizione delle costruzioni collet-
tive é@ arbitraria. In modo speciale le
IL QUESTIONARIO
in modo fattivo e nuovo alla risoluzione Scuole sono poste sovente sulle vie di DEL IV CONGRESSO
dei problemi urbanistici, cioé ai proble- traffico e a troppo grande distanza tra
mi della nuova architettura. loro. Allo scopo di raccogliere su un’i-

RIPOSO E SVAGO
dentica base degli elementi di giu-
PIERO BOTTONI
dizio, fu presentato a tutti gli au-
Le superfici libere sono generalmente tori delle analisi delle singole citta
insufficienti. Quando hanno un’estensio- e collettivamente ai gruppi nazio-
Riportiamo qui sotto alcune ne sufficiente, sono male distribuite e per- nali un unico questionario, che qui
delle constatazioni generali, cid difficilmente accessibili alla gran mas- riportiamo colle risposte del grup-
fatte dal IV Congresso del sa. Per la loro situazione eccentrica non po italiano.
CIAM sulla situazione ur- Servono a diminuire la densita della po-
banistica della citta attuale. polazione nei quartieri malsani del centro. I ABITAZIONE
ABITAZIONE I campi sportivi sono in generale situati
A - esigenze:
La densité della popolazione é troppo Provvisoriamente sopra aree riservate a
future costruzioni: si é quindi obbligati 1) situazione delle zone di abitazione
alta nel nucleo storico della cittaé (sino a
a spostarli periodicamente. I terreni per (isolazione e distanza) in rapporto ai luo-
1025 abitanti per ettaro) e nelle zone del-
lo svago sono generalmente male collega- ghi di lavoro (industria, commercio, uf-
Yespansione industriale dell’800.
ti con la citta. fici, amministrazione) e in rapporto ai
In questi quartieri le condizioni igieni-
LAVORO luoghi di ricreazione (zone di verde,
che sono cattive. Cid dipende dalla ecces-
sport, riposo, studio).
Siva densita della popolazione, dalla man-
I luoghi di lavoro (industrie, uffici) non
canza di superfici libere e a verde, e dal R). I quartieri di abitazione devono esse-
sono situati nell’insieme urbano ove do-
cattivo stato degli edifici (sfruttamento re separati dalla grande industria a mez-
vrebbero trovarsi in base alle loro fun-
speculativo). L’inconveniente é tanto pit zo di zone di verde. Le zone di abitazione
zioni.
disastroso in quanto che la popolazione oOperaia e quelle industriali avranno svi-
Non esistono collegamenti organizzati
di questi quartieri ha un basso standard luppo il pit possibile parallelo. I quartieri
fra i’ quartieri d’abitazione e i luoghi di
di vita (fino al 20% di mortalita nei di abitazione e le zone industriali devono
lavoro, e questo porta come conseguenza
vecchi quartieri di Barcellona). essere disposti in modochei rispettivi fu-
@ percorsi in generale troppo lunghi (per-
Lo sviluppo successivo della cerchia ur- turi ampliamenti non abbiano mai a in-
corso dall’abitazione al lavoro: 1 ora a
bana abolisce le superfici libere dei vec- tersecarsi.
Berlino, 14ora a Londra). Nelle ore di
chi quartieri di abitazione e aumenta di Le zone d’abitazione debbono del pari
maggior traffico la circolazione é difficile
conseguenza le cattive condizioni igie- essere distinte dalle zone commerciali
nei punti centrali.
niche. (grandi mercati, depositi, porti, ecc.). Le
L’industria é spesso obbligata a spostar-
Il modo di costruire é in contrasto con zone di 'verde non sono indispensabili fra
si, questo come conseguenza dell’espan-
le esigenze dell’igiene: i due tipi di quartieri, e possono essere
sione rapida e non regolata della citta, e
Le costruzioni pid dense si trovano nel- rimpiazzate dagli uffici.
della speculazione sui terreni.
le zone meno favorevoli (pendii in om- I quartieri d’abitazione e quelli degli uf-
I quartieri degli uffici non possono esse~
bra, pianure nebbiose o invase dai gas fici (centri amministrativi, ecc.) possono
re ingranditi che coll’acquisto costoso e
delle industrie, superfici paludose). essere confinanti fra loro, purché l’espan-
colla distruzione dei quartieri di abita-
Costruzioni isolate (abitazioni costose) sione di ognuno di questi sia possibile al-
zione.
nelle zone favorevoli (soddisfacente espo- Vinfuori delle zone destinate ad altro ti-
CIRCOLAZIONE
sizione al sole, terreno a terrazze a ripa- po di quartieri.
ro dei venti sulle coste dei laghi e dei Le attuali vie di traffico risultano dallo E’ necessario ridurre il pit possibile le
mari, con buone condizioni per la circo- sviluppo successivo delle strade del me- distanze tra le abitazioni e le zone di
lazione). dio-evo. Previste per i pedoni e peri car- lavoro.
Questo modo di costruzione é sanziona- ri non corrispondono pit ai mezzi attua- I piccoli commerci (approvvigionamento
to dalle leggi (leggi sulle zone). li di locomozione (automobili, tranvie, quotidiano) nei quartieri d’abitazione.
Le costruzioni alte lungo le vie di traf- ecc.). La dimensione insufficiente delle Le zone di verde e di svago quotidiano
fico e attorno alle piazze causano all’a- strade provoca imbottigliamenti. Le nuo- (tennis, ginnastica, campi di giuoco, ecc.)
bitante l'incomodo derivante dai rumori, ve possibilita di locomozione non risulta- incorporate nei quartieri di abitazione
dalla polvere e dai gas. no che minimamente utilizzate. (tutt’intorno agli edifici). Le zone di ripo-
L’allineamento consueto delle costruzio- Le distanze fra gli incroci sono troppo so di fine settimana (spiaggie, foreste,
ni sulle strade non assicura la necessaria corte per poter corrisponderealle velocita conservate il pit. possibile allo stato di
esposizione al sole che alla meta delle abi- dell’attuale circolazione; ne consegue un «natura ») fuori della citta.
tazioni. I sobborghi sono sviluppati sen- pericolo crescente per tutti coloro chesi
2) come é possibile introdurre del ver-
Za, piano, e sono stati incorporati troppo servong della strada. (Berlino: 600 morti
tardi nell’ordinamento amministrativo; il de nelle zone di abitazione?
e 12.000 feriti all’anno).
costituisce sovente un agglomerato di ba- La rete delle strade, arbitraria o sche- R) Si pud introdurre il verde nei quartie-
racche e di lottizzamenti difficili a sorve- matica e non differenziata, impedisce ri di abitazione costruendogli edifici in al-
gliare. una facile orientazione. tezza (12-14 piani), e sistemando gli spazi

41
liberi fra detti edifici (che risulteranno dispensari Ill LUOGHI DI LAVORO
molto distanziati fra loro) a parco e a ospedali
giardino. A - esigenze:
guardie mediche.
Si debbono favorire le costruzioni con D) Zone: industriali:
R). Asili infantili, scuole, dispensari, nei
terrazze-giardino e tetto-giardino, e garan- a) situazione in rappo
singoli quartieri di abitazione. Guardie rto alle Jerrovie,
tire un vasto sistema di riserve verdi ai e alle grandi strade di
mediche distribuite per unita di quartie- cireolazio: ne;
bordi della citta. b) possibilita di espansione
ri. Ospedali in zone particolarmente sa- ;
lubri, lontani dai quartieri di abitazione, ¢) possono tollerarsi
3) punto di vista su Vorganizzazione, Vi- certi impianti indu-
Solazione, i venti regnanti e topografia e separati da questi a mezzo di una zo- striali nelle zone d’abitazione?
con considerazioni metereologiche e cli- na di verde; lontani dai cimiteri, ma
R). a) Zoneindustriali in Posizionecoll
matologiche. collegati a questi da strade che non pas- e.
gata direttamente colla ferrovi
a, Porto, e
sino per le zone di abitazione. con le grandi strade di comunicazion
R). Nella scelta delle zone per i Quartieri e,
di abitazione, dare la preferenza a quelle 1) collocazione degli organismi di distri- (L’accesso agli stabilimenti deve
essere sy
pi soleggiate e meno esposte ai venti buzione (magazzini, botteghe, ecc.) in rap- Strade secondarie, perché
Vuscita degli
freddi. L’asse degli edifici (nel nostro porto alle zone di abitazione. operai o la sosta dei camion
s non intralei
clima), per evitare l’eccesso di insolazio- il traffico). Situate rispetto ai venti domi-
R). L’approwvigionamento giornaliero de-
ne, é necessario sia orientato secondo la nanti in modo che le esalazi
ve avvenire a mezzo di botteghe situate oni nocive
direzione NNE-SSO; cioé le due fronti non vengano portate sulla citta,
nei quartieri. I grandi magazzini devono
principali dovranno essere orientate ri- b) Si deve prevedere una espansione
essere centralizzati per unita di quartieri del-
spettivamente verso ESE e ONO. Je zone industriali che avvenga al di
e al centro, per le grandi citta; solo nel fuo-
ri dei quartieri di abitazione e anche del-
4) a) occorre regolare la densité della centro per le piccole.
le linee di futuro sviluppo di quelli,
popolazione? e come?
c) Lartigianato pud stare nei quartieri
b) quanti mq. di superficie di terreno so- II RIPOSO di abitazione; cosi pure la piccola indu-
no necessari al minimo per abitante?
A - esigenze: stria, a condizione che questa nonsia no-
c) sistemi da usare per impedire la so-
1) dal punto di vista grandezza e distri- civa (gas, rumori), e che non determini
vrapopolazione delle zone Wabitazione,
buzione delle zone di verde: eccessi di trafiico.
R). a) I piani regolatori delle citta G@ovran-
a) parchi di giuoco per ragazzi
no rendere obbligatorio il « lottizzamento 2) Zone commerciali:
razionale »; i regolamenti edilizi dOvranno b) parchi di quartiere
situazione degli uffici amministrativi,
favorire la formazione dell’« unit&-allog- ¢) parchi di sport, piscine commerciali e dei magazzini.
gio» (cellula d’abitazione organizzata con
R). a) Parchidi giuoco per bambini e ra- R). Vedi I 1).
locali a destinazionespecifica). gazzi, e campi di giuoco organizzati per
b) Il minimo di metri quadrati ai terre- adulti a fianco delle case.
no per abitante nella citta deve ‘essere
b) ec) parchi di quartiere disposti per
compreso fra mq. 20 e mq. 40, Secondo IV CIRCOLAZIONE - TRASPORTI
i grandi unita anche nei quartieri non d’a-
tipi di costruzione, e secondo Valtezza de- A - esigenze:
bitazione e attorno a piscine, palestre,
gli edifici (cok criterio che una Maggiore ECG, 1) i trasporti come legame fra le zone
altezza permetiera una maggiore densita).
d'abitazione, le zone di riposo e le zone di
2) Orti;
¢e) (Vedi a). lavoro;
citta giardino.
5) funzioni della strada nelle z0me d’a- R). I mezzi di trasporto dalle zone di
R). Orti riservati ai quartieri popolari e
bitazione; abitazione a quelle di lavoro devono per-
a fianco di questi, ma limitati proporzio-
a) strade dabitazione, strade per gedo- mettere il trasporto quasi simultaneo de-
nalmente ad una sola parte degli alloggi.
gli abitanti che si recano al lavoro. Le
ni, posti di sosta per veicoli; Limitare lo sviluppo delle citta giardino
zone a verde e i campi di gioco quotidia-
b) circolazione locale, circolaziome (specialmente nelle grandi citta).
di no, trovandosi nelle immediate vicinanze
transito.
3) luoghi di studio (musei, universita, delle abitazioni, non richiedono mezzi di
R). Nei quartieri di abitazione dovra. esi- istituti scientifici, luoghi di riunione. trasporto. Per il riposo di fine settimana
stere un sistema di strade di circolazii R). Musei, universita, istituti scientifici é necessario che i mezzi di trasporto pub-
one ,
molto distanziate fra loro, e collegatie riuniti in un parco. Luoghi di riunione- blici siano il pit possibile veloci.
alle
grandi strade di traffico, e un Sistemma
di Svago in ogni quartiere,
Strade per le abitazioni organizzat
o, in 2) differenziazione della circolazione g
modoche il traffico non locale non 4) luoghi di studio, di divertimento (ri- seconda della velocita e del tipo dei ver
wi sia
possibile. E’ necessario prevedere Wosti storatori, piscine, cinema, teatri).
coli;
di sosta per i veicoli. R). Luoghi di divertimento e distrazi
one R). Si devono differenziare le strade ei
distribuiti nei vari quartieri (ristoran circolazione a seconda delle loro tony
6) collocazione dei servizi collettivg~ ti,
piscine, cinema, teatri). In zona
Giardini Vinfanzia centrale strade per l’abitazione, strade dei quartie
Saranno gli organismi cherisultino
scuole unici ri, grandi strade di circolazione. Le diffe
nel tipo (grandi teatri opera,
ecc.). renziazioni di carreggiata devono essere
a
studiate in base ai diversi tipi di mezzi 1) Demolizione dei tuguri e in genere Infatti un esame comparativo delle Ti

di trasporto e all’intensita del traffico. delle costruzioni di minore importanza e sposte date, in questo piano teorico, dai
sostituzione con spazi verdi; gruppi delle diverse nazioni, mostra co-
3) organizzazione di trasporti in comune? 2) se la zona delle demolizioni é di am- me esista quasi sempre un parallelismo
organizzazione di trasporti individuali? di pensiero, una maniera. comune di con-
piezza sufficiente pud essere possibile an-
siderare la risoluzione dei problemi es-
R). Occorre favorire al centro delle citta che la costruzione di qualche nuovo edi-
i trasporti in comune, perché questo sem- ficio; in questo caso non dovra mai esse- senziali della citta.
plifica i problemi della circolazione. re seguito il criterio dell’ adattamento
stilistico della parte nuova alla vecchia; L’« architettura moderna» non potrda es-
4) provvedimenti da prendere contro le procedimento questo che porta sempre a sere realizzata (nella citta), se non potra
influenze nocive del rumore, dell’odore, dei risultati pessimi. essere realizzato un «urbanismo moder-
della polvere. no».
3) nelle citta storiche esistono sovente dei
L’edificio funzionale non avra modo di
R). Gli edifici nei quartieri di abitazione grandi isolati circondati da strade aventi
esistere, se un principio d’ordine e di or-
non devono essere allineati sulla strada, nel loro insieme, per le fronti degli edi-
ganizzazione funzionale non verra stabili-
ma separati da questa a mezzo di una zo- fici che vi prospettano, grande interesse
to per la costruzione degli interi isolati e
na verde. storico e artistico. Pud essere convenien-
dei quartieri.
te in questo caso un diradamento del cen-
tro di tutto l’isolato con demolizioni, e so-
stituzione con zone verdi. Questi spazi in- Ma come sara possibile portare i concet-
V GENERALITA’ ti dell’urbanismo moderno nella citta
terni dovranno comunicare con le strade
A) opinionesulle questioni storiche perimetrali, in modo che sia facilmente reale?

a) secondo quali metodi occorre conside- E’ necessario, per questo, considerare


assicurato il ricambio d’aria (possibilita
anzitutto lo stato attuale delle citta: Va-
rare la questione; di creare attraversamenti).
nalisi del Congresso di Atene si estende
b) con quali metodi d’organizzazione e di c) Esistono spesso delle possibilita di con-
a trenta di esse.
tecnica possono essere conservati i com- servazione dei quartieri storici, senza pre-
Le cittaé Woggi si presentano quasi sem-
plessi monumentali-storici senza che ne giudizio delle condizioni igieniche, quan-
pre come dei complessi disordinati. Il lo-
sofra Vorganismo vitale della citta (de- do si adottino provvedimenti di risana-
ro enorme sviluppo — iniziatosi nella se-
viazione delle vie con passaggi sotterra- mento del tipo di quelli indicati in V b).
conda meta del secolo scorso in seguito al
nei, spostamento del baricentro cittadino); Nei casi in cui il risanamento non sia
fenomeno della industrializeazione — si
c) la conservazione dei quartieri storici possibile é necessario demolirli.
é realizzato senza linee direttrici precise,
porta come conseguenza cattive condi-
subendo sopratutto Vinflusso dei piu di-
zioni igieniche per VUabitazione?
versi interessi privati, contrastanti fra lo-
R). Nelle citta italiane si possono sovente COMMENT O ro, e spesso antitetici all’interesse genera-
distinguere due parti nettamente separate: le della cittd.
parte storica e parte moderna. La prima AL QUESTIONARIO E’ ora necessario stabilire queste linee
contiene di solito, variamente raggruppa- Il questionario proposto dal IV Congres- direttrici e una classificazione e colloca-
ti, monumenti dell’era romana, del medio so richiedeva per ciascuna delie domande zione funzionale degli elementi urbani
evo, e della rinascenza. Le condizioni igie- elencate quattro risposte secondo quattro (« abitazione », «lavoro», « svago», col lo-
niche dell’abitazione nella maggior parte diversi punti di vista: ro collegamento: la « circolazione »).
dei casi cattive; la circolazione difficile. Il concetto della necessaria riorganizza-
A) le nostre esigenze;
a) E’ necessario distinguere quali costru- zione planimetrica della proprieta del
B) come la citta presentata corrisponda
zioni hanno un vero interesse storico o suolo deve essere tenuto presente, perché
a queste esigenze;
artistico, e quali invece possono essere i singoli elementi urbani possano essere
C) possibilita di migliorarne lo stato at-
senza danno demolite. Non vi sono spesso risolti in modo funzionale.
tuale;
ragioni per conservare il pittoresco. Neces-
sita di accordo colle autorita competenti. D) ostacoli che si oppongono a tali mi- GINO POLLINI
b) Il grande traffico va portato fuori dal glioramenti.

centro storico. Linee di traffico possibil- Umanalisi delle singole citta presentate
é stata fatta seguendo quest’ordine logico
mente tangenti ad esso. Se l’attraversa-
mento é indispensabile, i metodi da im- di lavoro; tenendo presente che tale in-
CORSIVON. 4!
piegarsi derivano dagli studi particolari dagine dovrad essere ancora approfondita
«Je sais que ’humanité me sera
di risanamento dei quartieri. in occasione del prossimo (V) Congresso,
Il centro degli affari dovra possibilmen- nel quale le tesi ammesse quest’anno ad reconnaissante, un jour, lorsque le
te essere spostato al di fuori del centro Atene dovrannoessere applicate alla real- temps gagné profitera 4 ceux qui
storico. ta dei singoli casi.
furent jusqu’ici privés des biens
I quartieri storici devono essere sistema- Abbiamo riportato sopra soltanto le ri-
ti dal punto di vista dell’edilizia e dell’i- sposte formulate dal gruppo italiano se- de ce monde».
giene con provvedimenti speciali per cia- condo il punto di vista A), perché da que-
scun caso. Tali misure possono essere di ste é@ possibile trarre delle considerazioni ADOLFO LOOS
vario tipo; ad esempio: di carattere generale. morto nell’agosto del 1933 a Vienna

43
_DISCOURS AUX ARCHITECTES sans souci des conséguences dans une nes», qui jusqw’alors ont vécw dans e
tension financiére telle que le monde n’a meubles, les teintures,
les bibelots, qi
La vitesse est une des lois les plus exi- jamais connue. ont toujours garni au maximum es
geantes de notre monde actuel. Nous y Demandez a4 un américain de Wall-Street face des murs et bouché
les fenétres vee
sommes entrainés malgré nous; de la un ce que c’est le coton, par exemple. Il des rideaux. Ces gens
ld, simples, lents
manque de contréle qui fait que tous les vous dira: «je ne sais pas». Demandez- et timides, vous les déshavill
ez, of vous
éléments en mouvement partent a des lui le prix du coton: il dira: «je sais». les collez complétement
ahuris devant le
allures différentes. Cela n’est pas grave Demandez-lui le besoin en coton du mon- «mur». Ce mur que vous venez de
res.
pour ceux qui n’ont pas de rapports en- de entier; il dira: «je ne sais pas». Mais susciter, leur pére et grand
ere, avaient
tre eux. Mais dans ces courses folles il demandez-lui ses bénéfices, il dira: « Les passé leur temps a le cacher. Vous
vim.
y @ des faits, des individus qui doivent voild...! ». posez radicalement. Ils se trouvent
drus.
se rencontrer sous peine de gaspillage. L’architecture verticale américaine elle quement enveloppés de
lumiére devant
Nous sommes victimes de ces rendez- aussi a exagéré. En construisant des les surfaces lisses, neuves, o&
on ne peut
vous ratés. gratte-ciels de cinquante étages elle a plus se cacher, ou Vombre
elle-méme ne
L’ architecture moderne, dont je suis oublié que son contenu en matériel hu- trouve plus sa place.
Vadmirateur, est partie elle aussi & une main devait se deverser dans la rue, aux Le petit bonhomme moyen, ?« Urbain y
allure de records. En pleine période hé- mémes heures ou & peu prés, obstruction pour Vappeler par son nom, est pris
de
roique, naissante et créatrice, vous avez compléte de la circulation; tout le mon- vertige. Il nest pas préparé a
cet événe-
déblayé violamment le terrain. Cela de- de ayant une auto, personne ne peut ment.
vait se réaliser dans la destruction du plus s’en servir. Messieurs les architectes, au point
de
décoratif et comme point constructif New York, qui pour beaucoup de gens vue artistique je vous dis: « bravo!
»,
dans la lumiére élément architectural signifie « vitesse » est la’ ville o& la circu- Vous avez créé un fait architectural ab-
nouveau. Je vais y revenir. Depuis la lation est la plus lente du monde. solument nouveau. Mais au point de
vue
guerre le monde cherche une nouvelle Je reviens & nos préoccupations, L’ar- urbain-social, vous avez exagéré par ex-
Stabilisation. Elle était belle, celle de chitecture moderne a done construit «en cés de vitesse. Si vous voulez faire de Vur-
1912, par exemple, il ne se passait rien. lumiére » comme je Vai dit. Vous étes banisme, je crois qu’il faut oublier que
On était au point mort. Une bourgeoisie parti & toute allure sans souci de dégats. vous étes des artistes. Vous devenez des
adroite et prudente avait réussi a impo- C’est magnifique, et cela ne pouvait étre «sociaux». Vous étes condamnés @ trai-
Ser son confort-standard financiérement autrement.
ter avec des « moyennes », et & en tenir
et socialement. L’individu était en som- Mais je crois votre époque héroique ter- compte.
meil; on sentait la fin de quelque chose. minée, Vepoque chaude. L’effort de net- Il y a une espéce de loi humaine qui
Arrive la guerre, et Vaprés guerre, un toyage est fini. Arrétez-vous, car vous al- fait que tout ce qui se détruit doit se rem-
énorme recommencement, une cassure lez depasser la ligne, Vepogue froide com-
placer. Vous étes condamnés @ trouver
violente. L’individu s’isole et s’exaspére, mence.
les «valeurs de remplacement ».
prend conscience de lui — puis se re- Vous avez découvert une nouvelle ma-
Vous avez ressuscité le « Mur». Que va-
groupe, et se discipline & nouveau. Cela tiére-premiére architecturale, qui est «air
t-il se passer dessus? L’homme n’aime
déclanche une poussée aux extrémes com- et lumiére». Les matériaux, Vornemen-
pas la révolution. Ces gotits évoluent len-
me on n'a jamais vu. C’est la position tal, qui étouffent les architectures précé-
tement. Son rythme vital est toujours @
actuelle. dentes disparaissent; les poids, les volu-
peu prés le méme. Il faut toujours man-
La génération qui précéde la votre et & mes, les épaisseurs sont volatilisés. Révo-
ger tous les jours et dormir toutes les
laquelle j’‘appartiens, est & cheval sur les lution. Une élite a suivi votre époque hé-
nuits. Un arbre met toujours le méme
deux dispositifs. roique. C’est normal. Vous avez construit
temps a@ grandir.
C’est sans doute cela qui m’autorise des maisons pour des gens qui étaient
a Il y a des quantités « essentielles » aut-
faire cette conférence et me permet un Wavance acquis & vos formules radicales.
quelles l'homme moyen est toujours finé
regard amical et critique sur vos tra- Cette minorité nous les peintres nous
et exigeant. Si vous les détruisez, il faut
vaur avec le recul nécéssaire. Naturelle- connaissons cela. Nos oeuvres sont
en les remplacer. Le probléme est essentiel-
ment c’est toujours risqué de venir dou- possession de quelques initiés épars
par lement humain.
cher Vélan radical d’une génération jeune le monde. Je crois ne pas me tromper
a@ Les «quantités habitables»: étes-vous
et montante. Mais il est aussi ridicule constater que Varchitecture moderne
jus- Sirs de vous en étre inquiétés?
@admirer et de faire «le jeune». On doit qu’a nos jours est elle aussi admise
par Je crois constater ceci: entre votre con
dire ce que Von pense, surtout & ses amis. quelques-uns,
Nous sommes devant un bilan de crise cept esthétique réalisé et admis par la
Mais votre formule veut s’étendre.
Le minorité et votre concept urbain, qui se
qui est un résultat d’exagération. mot «urbanisme» veut désormais
domi- trouve partout en dijficulté devant Vin-
L’excés de liberté individuelle a créé ner la question esthétique. i
« compréhension des «moyens» ili y avme
ce monstre qui est le milliardaire, Vexcés Urbanisme, c'est social. Vous
entrez dans rupture, une solution de continuité. Vous
de spéculation a créé Wall Street qui est
un domaine tout autre, un
domaine ov étes partis & une telle allure que vous
une position d’abstraction pure. Ce mil-
vos formules pures et radicales
liardaire et cette spéculation sont a vont avoir wavez pas regardé derriére vous, il fal-
la @ lutter. Le drame commence
ld exacte- lait vous retourner: vous auriez vu que
base de la crise actuelle.
Ces hommes ont perdu le sol et le ment pour vous, période froide. vous n’éticz pas suivis. Qu’allez vous faire?
con- Vous quittez cette minorité
tact humain; faire fortune & tout priz élégante et Le mur nu n'est pas accepté,
acquise pour vous attaquer aur « moyen-
rement et méme bourgeoisement parlant.
OS

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W ROTTERDAM.

Una tavola tipo per Vanalisi delle citta - Tavola I e dettaglio della tavola III di Amsterdam

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AOMENTO _DELABe POBOLATIONE
Incense LA PORATION.
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Chow beeGF BevoLKERUNG.
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TERRACINA

MARE TIRPENO

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aEeastNTOW,
Proroanas..

Tavole per l’ analisi di citta italiane: Tavola I di Como - Tav. II di Littoria e dettaglio della tav. III di Verona

45
ce chose, il y a nécessité pour vous de les chrome. Le médecin doit-étre coloriste,
Alors il se passe cect: c'est que dans
deur regarder plus attentivement. Mettez vos Cest aussi important socialement que la
vide, dans cette fissure entre vos
es plans dans vos poches, descendez dans la musique, mais comme la couleur ne fait
concepts les faux architectes modern
et rue, ésoutez-les respirer, vous devez pren- pas de bruit on s’en occuppe moins. Et
apparaissent, font la concession exigée
dre contact, vous trempez dans la ma- vos pierres, vos ciments, vos métaux sont
«gagnent Vaffaire ».
posi- tiére premiére, marchez dans la méme matiére morte, si elles refusent de par-
Alors vous restez isolés dans une
réa- boue et la méme poussiére. tager avec la couleur.
tion héroique, admirable mais sans
Vous étes des «sociaux» plus que des Tous ensemble nous devons imposer le
lisation importante. Vos plans restent
cher- artistes — vous étes des chefs, suivie des culte du Beau, vers lequel aspire un nom-
dans vos cartons; pourquoi ne pas
millions Windividus, préts @ vous suivre, bre incalculable d@hommes libérés et af-
cher les «valeurs de remplacements » au-
si vous saisissez juste le moment ow il franchis. C’est & nous tous que doit reve-
tour de vous? Le sculpteur et le peintre
y a entre vous et eux «illumination ». nir Vhonneur de dresser face au ciel le
pourraient peut-étre vous aider a résou-
dre le probléme. Le sculpteur et le peintre sont lad pour Monument Moderne attendu. C’est le but

Prenons par exemple vos .extérieurs. résoudre Vaffaire. Je pense que vous étes de Veffort collectif. Un nouveau déisme
pénétrés de Vépaisseur du probléme. Il du beau, qui ne sera pas fait de promes-
Vous conviendrez avec moi qu’ils vieillis-
est énorme. Ma génération qui vous ob- ses vagues ni de vie future problématique,
sent mal. Les architectures qui vous pré-
serve en’ considére toute Il’ importance. mais de beaux objets rationnels et exacts
cédent sont trés différentes, par le fait de
L’architecture n’est pas un art, c’est une que Von peut toucher du doigt. N’oublions
leur ornamental qui fait des reliefs, le
fonction naturelle. Elle pousse sur le sol pas la legon de ce voyage. Nous quittons
temps, Vusure, sinscrivent en clair-ob-
scur et alors il se produit ceci de cu- comme les animaux et les plantes. Elle le pays ou les réligions antiques étaient
rieux; ce monument, cette maison, perd est fonction de Vordre humain. N’oubliez pour Vépanouissement de Vindividu. Elles
dans la durée petit a petit sa valeurs ar- pas cela. Les cathédrales sont Voeuvre de pensaient que la force supréme de V’hom-
chitecturale, ses lignes s’effacent, le plan collaboration — elles sont toujours de- me c’est de comprendre le monde, la ver-
disparait et le bloc devient « valeur pic- bout et admirées du monde entier, elles tu et la beauté sans le secour grossier des
turale», par le jeu des couleurs clair-ob- ne datent pas. Elles ont franchi, les épo- symboles, et sans recourirs aur dieux ca-
scurs que le temps dispose sur eux. ques grace & cette collaboration d’artistes chés dans le culte du surnaturel, que l’é-
L’architecture précédente se sauve par associés et groupés vers le beau. Votre glise a imposé & une majorité timide et
cette patine qui lui donne un aspect nou- mission est de remplacer Véglise senti- peureuse a son tour cette réligion téné-
veau et agréable. mentale et declassée, par l’oeuvre d’é- breuse est a son déclin.
Vos maisons nouvelles ne peuvent espé- quivalence, belle en soi et capable de dé- L’heure me semble propice malgré le
rer cet aspect de durée, tout au moins gager Vhumanité de Vemprise des réli- bouleversement du monde entier, ad ten-
avec les matériaux dont elles sont cons- gions. Vous avez a votre disposition ce be- dre nos volontés ensemble vers cet accés
truites actuellement; elles ne se patinent soin de verticalité qui obséde le monde, ce au beau lumineux et pur que nous devons
pas: elles se salissent. besoin délevation par la verticale. Vous réaliser.
L’urbain, le «moyen» qui vous intéresse avez la forme ronde — la boule — qui sa- FERNAND LEGER
actuellement, Va observé. Il le sait, vous tisfait Vesprit. Ces deux abstractions sont
devez trouver une solution au probléme. la: rendez les humaines et émouvantes,
N’oubliez pas non plus que tout le déco- mais ne reduisez pas Varchitecture a un
ratif que vous avez fichu en lair faisait probléme esthétique et linéaire. Vous da-
parti de ses distractions, de son senti- terez. CORSIVO N. 42
mentalisme, de sa vie intérieure. Vous L’architecture doit reprendre sa place.
avez pensé resoudre vous-mémescette dif- Le monument moderne doit étre a Véqui- Nell’ architettura fiorita sulle rive del
ficulté en distribuant la couleur, et en valence du byzantin et du roman — aus-
Mediterraneo a traverso i secoli, dalla ca-
neutralisant quelques surfaces mortes. si riche et aussi «dans la durée» et dans
sa di Pompei ai « patii » spagnoli, dall’ar-
Le probléme est beaucoup plus com- le temps. N’oubliez pas Vimportance que
plezxe, la couleur a joué dans la réalisation de chitettura araba alla Ca’ d’Oro ai loggia-

Si je prends le cas d’un palais, d’un ces oeuvres colossales. ti e ninfei del Rinascimento, appare —
monument, d’une oeuvre Eminemment so- La couleur est la matiére premiére aus- elemento caratteristico — la zona om-
ciale et populaire, qu’allez-vous faire? Il si necessaire & Vhomme que Veau et le breggiata e a giardino nell’interno della
vous faut tout de méme tenir compte des feu. Un beau rouge, un beau bleu, c’est
casa: zona aperta o in senso orizzontale,
instincts et des aspirations des millions aussi neccessaire a la vie qu’un beafsteck.
@individus qui cherchent a UVintérieur On ne peut pas vivre sans la couleur. verso Vesterno, 0 in senso verticale, ver-

comme a Vextérieur une satisfaction & un C’est une valeur humaine et sociale. Le so il cielo.

idéal obscur mais certain. Je vous le ré- terrassier choisit sa ceinture parce qu’elle Tale concetto — inventato dalle antichis-
pete — il n'est pas question des conces- est bleu et sa femme son chapeau parce sime civilta di Cretm e di Micene per i
sions démagogiques, mais de satisfaire a qu’il est rouge. L’effet est psychologique palazzi dei loro re leggendari — potra so-
des necessités moyennes, humaines et vi- plus que plastique. Une poule choisit sa
pravvivere « come spirito » e contare qua-
tales, couleur pour pondre et y reviendra. Le
le elemento differenziatore negli sviluppi
Il y a nécessité pour des hommes com- probléme de la couleur est a resoudre
dell’architettura funzionale.
tas vous, qui avaient derriére vous et & vos complétement. Les malades se gueriront
cotés des hommes qui attendent quelque GP.
beaucoup plus vite dans un hépital poly-
iy
CORSIVON. 43 menticare che in questi trentatre anni vi
é€ stata una guerra e molte rivoluzioni.
Per incominciare, un postulato:
«Certum est quia impossibile est.» Ri-
L’Arte non dev’esser alla moda del ’932
© del ’33, ma neanche quella del ’900, per- INTONACO
ehé quando fra capo e collo una nazione
man vero a distanza di secoli. Poi:

ORIGINALE
fea ricevuto la pit benefica delle bastona-
« Bas et bassement je m’etais dit aujour-
te che Vha svegliata per darle un passo
Whui: — «ce que tu as vu, tu pouvrais en-
di corsa, e per farle capire tante cose che
core le peindre en couleurs —. Mais le mot
mon aveva mai capite, quando ha sotter-

TERRANOVA
de moi n’a pas voulu et sur la toile sont
rati i cafoni, non parla pit la loro lingua.
apparues mes larves et fantémes fidéles,
Chi vuol continuare a parlarla, impari
qui ne sont nulle part, ne connaissent
almeno la grammatica, e UVaritmetica.
rien de l’Equateur, ne se laissent pas fai-
2+2=4, niente di pit e niente di meno. PER FACCIATE E INTERNI
re. Allons, tout n’a point encore succom-
Il realismo non ammette generosita o
atRRANOy,
bé». Michaux, uno dei pochi scrittori fran-
avarizie. Se é generoso fa ridere, se é ava-
cesi che hanno ancora qualcosa. da dire.
ro fa pieta. Quando poi diventa « classi-
A certe cose non ci si deve credere anche
Se per disgrazia sian vere.
E chi vi vuol credere, santo Iddio, im-
co», ossia avaro come il pére Grandet,
stitico come Ingres, merita ova marcie.
MILANO
Oppure un fotogramma di Max Ernst o
pari una volta per tutte a guardarle, e

ALLA V TRIENNALE
di Gege Bottinelli per dimostrar che v’é
non annoi il mondo colla sua irrequieta
miopia. Ed impari anche Varitmetica. piu cervello racchiuso nelle pareti di ve-

Per il pittore con una P maiuscola, due


tro duna lente che nella testa di un pit-
tore accademo-realista. R. P.
DI MILANO E STA-
TO APPLICATO
e due debbon fare ad ogni costo cinque
se é generoso, tre se 6 avaro. Per Courbet
due e due facevan cento o git di li, e per
questo é@ spesso cosi esasperante, si ha CORSIVON. 4&4 NELLE SEGUENTI |
sempre voglia di dirgli: ma provati a con-
A ogni buon conto ho spedito all’on.
COSTRUZIONI:
tar un po’ meglio. Cézanne contava come
Roberto Farinacci la seguente letterina:
un disperato, ma non riusciva a fare una
addizione esatta. Onorevole Direttore,
Se le Accademie insegnassero davvero Leggo su I] Regime Fascista la nota che Elementi di Case Popolari, Casa sul

che 2+2=4, mi farei tanto di cappello mei riguarda, e lo stralcio del mio articolo Golfo, Scuola d’Arte, Casa del Dopo-
passando dinnanzi alle loro porte. Ma ti « Liquidazione di vecchie partite della pit- lavorista, Scuola 1933, Villa di Campa-
insegnano che 2+2=5 perché hanno in tura italiana», comparso su Quadrante 4. gna, Casa Coloniale, 2 Ville delle 5,
bocca la personalita, la sensibilita ed al- Ritengo che detto stralcio non rappre- Casa per Vacanza, Sala d’ Estate, Arte
tre belle parole e pur riempiendoci occhi senti giustamente il mio seritto, e percio Sacra (Chiesa), Villetta economica, ecc.
bocca e polmoni di Natura, si rifiutano di sarei a pregarla vivamente di darmi atto
guardarla senza lenti e paraocchi per. che tutta la nota é impostata sul ricono-
paura di perder la personalita. scimento che Carlo Carra é un maestro
Il prototipo dell’accademico era il mio «i quale dopo trenta anni di battaglie ha OLTRE Al TRE PORTALI
proprietario a Parigi, architetto e pitto- ritrovata la sua serenita costruttiva e MONUMENTALI E AL
re: «Veda, mi disse egli un giorno che umana», il che serve a testimoniare lo
SALONE DEL PALAZZO
andai w trovarlo perché non potevo pagar spirito della mia «liquidazione», opera-
Vaffitto, amo la precisione assoluta in af- zione di casa nostra, vale a dire nell’am-
DELL’ARTE (ARCH. MUZIO)
fari, come amo il vaso e lo sfumato' in bito degli artisti operanti in senso nuovo,
IN TOTALE OLTRE 9500 MQ.
pittura». Il disgraziato arcimilionario era attuale, vivo.
PER LA MAGGIOR PARTE
un allievo di Carriere, un seguace della Trovo occasione, onorevole Direttore, per
SPRUZZATO A MACCHINA
teoria che 2+2=3 pi un pugno di nuvo- confermarLe che tra le mie idee e le idee
lette. Tentai di dimostrargli che questo sostenute dal Suo giornale in fatto d’ar-
sdoppiamento di personalita poteva in al-
cuni casi, non certo nel suo, nuocere al-
te continua a esistere Vantico abisso che
€ tanto profondo da non potersi nemme-
S. A. ITALIANA
la pittura. « Tutta la mia personalita é mo misurare. E questo sia detto con tutto INTONACI
consumata nella pittura, non me ne re- a rispetto per le Sue idee.
sta punto per gli affari». La teoria mi Le saro vivamente grato se vorra pub- “TERRANOVA,,
obbligd @ pagar Vaffitto. Ma oggi all’acca- DBlicare questa mia dichiarazione di chia- DIR. GEN. A. SIRONI
demico colla personalita preferisco la len- rimento, Grazie, e distinti saluti dal Suo
te fotografica. Se non altro sa far Vaddi- dev. P. M. BARDI VIA PASQUIROLO, 10
zione, e non se ne vanta. Roma, 9 settembre XI.
ELEFONO 82-783
4
Accademico é anche il novecentista che MASSIMO BONTEMPELLI & P. M. BARDI
crede dessere nell’anno ’900 e non sa che DERETTORI; P. M. BARDI pirETTORE RESPONSABILE
SSOCIETA GRAFICA G. MODIANO - MILANO
grazie a Dio siamo nel ’33, e chi vuol di- CORSO XKVIII OTTOBRE, 100

48
TAVOLA ALLEGATA AL NUMERO 5 DI "QUADRANTE” SETTEMBRE 1933 -
XI
STAMPATA NELL'OFFICINA GRAFIC
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